Boffo da Massa e Amedee Reyburn: differenze tra le pagine

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{{Sportivo
|Nome = Amedee Reyburn
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{{Bio
|Nome = BoffoAmedee Valle
|Cognome = Da MassaReyburn
|Sesso = M
|LuogoNascita = Saint Louis
|LuogoNascitaLink = Saint Louis (Missouri)
|GiornoMeseNascita =
|GiornoMeseNascita = 25 marzo
|AnnoNascita =
|AnnoNascita = 1879
|LuogoMorte = Carassai
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte = 4 settembre
|GiornoMeseMorte = febbraio
|AnnoMorte = 1387
|AttivitàAnnoMorte = nobile1920
|Attività = pallanuotista
|Attività2 = condottiero
|Attività2 = nuotatore
|Nazionalità = italiano
|Nazionalità = statunitense
}}
 
== Biografia Carriera==
Boffo era della nobile famiglia di [[Massa Fermana]] dei Tebaldeschi, [[capitano di ventura]]<ref>M. Cellini, Documenti di storia italiana, 1870</ref>, signore dei territori a cavallo fra [[Aso (fiume)|Aso]] e [[Tesino]], vissuto nel [[XIV secolo]], figura emergente sullo scenario fermano nel periodo successivo alla morte del [[cardinale Albornoz]], che aveva tenuto rigidamente a bada i possedimenti pontifici.
Boffo da Massa viene citato per la prima volta nel [[1360]], coinvolto nelle vicende che portarono Gentile da Mogliano a impadronirsi di Fermo.
Personaggio importante, Boffo, compare nell'elenco di Signori del Fermano invitati a una cena tenuta in casa del tiranno nella quale convinse Gentile a impadronirsi di [[Fermo]].
 
Profittando della mancanza dell’autorità centrale, nel [[1369]] occupò con i suoi uomini [[Castignano]]<ref>P.C. C. De Carolis, Memorie istoriche di Castignano, Bartolini, 1792</ref> instaurando una feroce tirannia ed esiliando gli avversari, divenendo un nemico della Chiesa. Nel [[1376]], su invito degli ascolani e per i meriti acquisiti sul campo sotto la bandiera ghibellina fu accolto nella Lega della Repubblica di Firenze che si era costituita per combattere l'esercito pontificio.
 
Nel [[1376]] in molti castelli del Piceno sventolava il vessillo ghibellino. Sotto l’egida dello [[Stato Pontificio]] erano rimaste Ascoli Piceno e Ripatransone. All’interno delle mura ascolane si era asserragliato con numerosi guerrieri il generale [[Gomez Albornoz|Pedro Gómez Alvarez de Albornoz]], nipote del famoso cardinal Egidio. Ascoli fu attaccata dall’esercito ghibellino, che tra i suoi comandanti annoverava anche Boffo da Massa (con Rinaldo da Monteverde, Giovanni Conti e Filippo Bastoni).
 
Gomez Albornoz, nonostante l’esercito ghibellino fosse agguerrito e forte di numerosi soldati, riuscì ad aver salva la vita e a sfuggire alla cattura. In suo aiuto accorse l’esercito del papa che convinse Boffo e gli altri comandanti ghibellini a desistere dal portare a termine l’impresa.
 
Nel maggio [[1376]], agli ordini di Tommaso Giacobuzzi con Rinaldo da Monteverde, Lodovico da Mogliano e Tommaso Politi, combatte per Fermo contro [[Ripatransone]]. Il capitano generale è ucciso dai soldati di Boffo da Massa.
Nel [[1377]] con l’aiuto di Rinaldo da Monteverde e degli ascolani si impadronisce di [[Cossignano]] e di [[Castignano]]; minaccia [[Carassai]], castello del fermano già possesso dei suoi avi. Sempre nello stesso anno realizza una piccola signoria al confine tra gli stati di Fermo e di Ascoli Piceno costituita da Carassai, Castignano, Cossignano e [[Porchia]]. Ha pure mire su [[Santa Vittoria in Matenano]].
Nel [[1380]] Antonio di Acquaviva della famiglia dei [[Ducato di Atri|duchi di Atri]], fece prigioniero Guarniero, figlio di Boffo e lo rinchiuse nel carcere di Santa Vittoria.
Lo tenne in ostaggio a lungo e minaccio di ucciderlo se il padre non gli avesse consegnato i castelli di Porchia e Cossignano.
 
Partecipò alle gare di [[Nuoto ai Giochi della III Olimpiade|nuoto]] e di [[Pallanuoto ai Giochi della III Olimpiade|pallanuoto]] della [[Giochi della III Olimpiade|III Olimpiade]] di [[St. Louis (Missouri)|St. Louis]] del [[1904]] e vinse di due medaglie di bronzo.
Nel novembre [[1381]] con Lucio Lando e Giovanni Acuto forte di 6000 soldati, ambisce a prendere [[Rotella]] e [[Montalto delle Marche]]. Subisce una cocente sconfitta da parte dei comuni coalizzati contro di lui, che lo costringono a richiudersi in Castignano, che poi perderà nonostante le truppe assoldate. E' costretto a ritornare nel territorio di [[Montottone]] e da qui, a causa della mancanza di vettovaglie, riparare a [[Chiaravalle]].
Alle spese per la guerra contro il tiranno contribuirono molti castelli (Ripatransone diede trecento fiorini d'oro).
Nonostante le sue capacità militari e la costante ricerca di alleanze strategiche, Boffo finì con l’essere bandito dalla Chiesa.
 
Vinse con il [[Chicago Athletic Association]] la medaglia olimpica nel [[Pallanuoto ai Giochi della III Olimpiade|torneo di 5pallanuoto]], dopo essere stati battuti in semifinale dal [[New York Athletic Club]] per 6-0. Sempre con il Chicago Athletic Association, prese parte anche alla gara della [[Nuoto ai Giochi della III Olimpiade - Staffetta 4x50 iarde stile libero|staffetta 4x50 iarde stile libero]], dove arrivò in finale, arrivando terzo.
Il [[25 novembre]] del 1381 il cardinale [[Legato pontificio|Legato della Marca]], Andrea Bontempo da Perugia, dichiarava Boffo ribelle della [[Santa Sede]] e presuntuoso usurpatore delle Terre del Presidato Farfense
Senza alleanze, vedendo a rischio il proprio potere, scese a patti e si sottomise all’autorità papale con la garanzia di mantenere i possessi.
Boffo, nel periodo in cui fu signore di Carassai, strinse amicizia con Lionello Armelj che allora era padrone di Rocca Monte Varmine, castello a 4km dalla sua roccaforte.
 
== Palmarès ==
Nel febbraio del [[1387]] corse voce che Boffo da Massa avesse stipulato un accordo con Marco Zeno, signore di [[Montegranaro]] (che, nello stesso mese, aveva conquistato [[Civitanova Marche]]), insieme a Biancuccio da Monterubbiano, Antoniuccio da Massa e Masio di Ludovico per impadronirsi di Fermo. I Priori della città di Fermo presero molto sul serio tale sospetto, si riunirono nel palazzo del Comune e vollero accertarsi che la voce fosse effettivamente destituita di ogni fondamento.
===Pallanuoto===
*{{Med|B|Olimpiadi|nome}} ai [[Giochi olimpici]] di [[Pallanuoto ai Giochi della III Olimpiade|Saint Louis 1904]]
 
===Nuoto===
Secondo il Colucci<ref>G. Colucci, Delle antichità picene dell'abate Giuseppe Colucci patrizio camerinese, dai torchi dell'autore, 1796</ref>, proprio su mandato di Fermo alcuni sicari uccisero a tradimento Boffo lungo le strade di Carassai, con un fendente di accetta che gli trapassò il cranio. Era il 4 settembre 1387. Ebbe così fine la violenta vicenda di Boffo, che per pochi anni riuscì a fare di Carassai una piccola signoria. Fu seppellito nella chiesa di Sant’Eusebio (demolita nel 1832).
*{{Med|B|Olimpiadi|nome}} ai [[Giochi olimpici]] di [[Nuoto ai Giochi della III Olimpiade|Saint Louis 1904]] nella [[Nuoto ai Giochi della III Olimpiade - Staffetta 4x50 iarde stile libero|staffetta 4x50 iarde stile libero]]
 
== NoteCollegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
<references/>
 
{{Nazionale statunitense di pallanuoto III Olimpiade (Missouri)}}
== Bibliografia ==
{{portale|biografie|pallanuoto}}
*C. Trevisani, ''Mercenario da Monteverde: storia italiana del secolo decimoquarto'', Tipografia italiana, 1850
*M. Cellini, ''Documenti di storia italiana'', 1870
*M. Cellini, ''Cronaca della città di Fermo'', 1870
*V. V. Brancadoro, ''Notizie storiche e statistiche di Massa nella provincia di Fermo raccolte e pubblicate dal cav. Vincenzio Vitali Brancadoro socio di varie accademie'', Tipografia del Paccasassi, 1860
*P.C. C. De Carolis, ''Memorie istoriche di Castignano'', Bartolini, 1792
*G. Colucci, ''Delle antichità picene dell'abate Giuseppe Colucci patrizio camerinese'', dai torchi dell'autore, 1796
*G. B. Ripamonti, ''Gentile da Mogliano storia picena del secolo 14. raccontata da G. B. Ripamonti'', Tip. Natalucci, 1876
*''Effemeridi della città di Fermo e suo antico stato'', tip. dei fratelli Rossi, 1846
*Niccola Pansoni, ''Boffe da Masse: XXIV sonetti in dialetto cossignanese con note storiche. La presa di Cossignano A.D. 1370'', Tip Barigelletti, 1925
*S. Virgili e F. Regi, ''Personaggi Piceni, Studi e saggi dei quaderni dell’ASAF n. 4'' - Centobuchi (AP) 2000
*G. Moroni Romano, ''Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica da s. Pietro sino ai nostri giorni specialmente intorno ai principali santi ...'', Tipografia Emiliana, 1852
*G. Petrelli, ''Cenni istorici per la terra di Mogliano con genealogia e vita di Gentile 2. e 3. suoi signori su documenti raccolti e cronologicamente disposti da Giulio Petrelli di detto luogo'', Tipografia Badaloni, 1860
*E. Dehò, ''Paesi marchigiani'', Industrie grafiche, 1910