Ifigenia in Aulide (Gluck) e Wikipedia:Pagine da cancellare/Conta/2019 gennaio 19: differenze tra le pagine

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|titoloitaliano=Ifigenia in Aulide
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|immagine=[[Image:Sophie Arnould by Jean-Antoine Houdon.jpg|center|thumb|<div align="center">Busto di '''[[Sophie Arnould]]''' (creatrice del ruolo)<br/>nei panni di Ifigenia<BR/> di [[Jean-Antoine Houdon]] (1775)<BR/>Parigi, [[Musée du Louvre]]</div>]]
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|titolooriginale=Iphigénie en Aulide
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|linguaoriginale=[[lingua francese|francese]]
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|genere=''[[tragédie lyrique]]''
|musica=[[Christoph Willibald Gluck]] ([http://www.library.unt.edu/music/virtual/Gluck_Iphigenie1811/Iphigenie_Boieldieu1811.pdf partitura in formato pdf])
|libretto=[[Le Bailly du Roullet]]<ref name="Roullet">propriamente: Marie-François-Louis Gand Leblanc du Roullet</ref>
|soggetto=[[Jean Racine]], ''[[Ifigenia (Racine)|Iphigénie]]''<br/>(da [[Euripide]], [[Ifigenia in Aulide]])
|numeroatti=tre
|epocacomposizione=[[1772]]
|primarappresentazione=[[19 aprile]] [[1774]]
|teatro=[[Opéra national de Paris]]
|versionisuccessive=*Seconda versione, Parigi, [[10 gennaio]] [[1775]]
*Versione [[lingua tedesca|tedesca]] di [[Richard Wagner]]<br/>[[Dresda]], [[24 febbraio]] [[1847]]
|personaggi=*[[Agamennone|Agamemnon]] ([[basso-cantante]])
* [[Clitennestra|Clytemnestre]] ([[soprano]])
*[[Ifigenia (mitologia)|Iphigénie]]
* [[Achille]] ([[haute-contre]])
* [[Patroclo|Patrocle]] ([[Basso (voce)|basso]])
* Calchas (basso)
* Arcas (basso)
* tre donne greche (soprani)
* una schiava di [[Lesbo]] (soprano)
* soldati e popolo greco, guerrieri tessali, donne d'[[Argo (città)|Argo]], donne d'[[Avlida|Aulide]], uomini, donne e schiavi di Lesbo, sacerdotesse di [[Diana (divinità)|Diana]]
|autografo=
}}
'''''Ifigenia in Aulide''''' (''Iphigénie en Aulide'') è un’[[opera lirica|opera]] francese in tre atti di [[Christoph Willibald Gluck]], su libretto di [[Le Bailly du Roullet]]<ref name="Roullet"/>, tratto dalla [[tragedia]] [[Ifigenia (Racine)|Iphigénie]] ([[1674]]) di [[Jean Racine]]. Riferibile al genere della ''[[tragédie lyrique]]'', essa vide la luce del palcoscenico all’[[Opéra national de Paris|''Opéra'' di Parigi]] il [[19 aprile]] [[1774]] e costituisce la prima delle sei opere che il musicista tedesco compose, o profondamente rielaborò, per le scene della capitale francese.
 
==La preparazione==
Quando agli inizi degli anni '70, la fortuna di Gluck a [[Vienna]] appariva declinante, la sua nuova amicizia con l'aspirante librettista e ''attaché'' all'ambasciata di [[Francia]], noto come [[Le Bailly du Roullet]], e soprattutto il fatto che la sua affezionata ex-allieva di canto, [[Maria Antonietta d'Asburgo-Lorena]], fosse diventata, nel 1770, [[Delfino di Francia|delfina]] di Francia, fecero accarezzare al compositore, ormai sulla soglia dei sessant'anni, l'idea di cercare nuovi successi a Parigi<ref>Pitou, pag. 247</ref>: ciò che del resto poteva anche essere considerato come il logico sbocco del suo percorso artistico che tanto del mondo musicale francese, direttamente o indirettamente, si era alimentato<ref>Loppert, in Hayes/Brown/Loppert/Dean, ''op. cit.''</ref>. Nel raggio di pochi mesi, Gluck stava non solo lavorando, senza alcun preventivo contratto, ad una nuova opera su libretto di du Roullet, l<nowiki>'</nowiki>''Iphigénie en Aulide'', con soggetto radicato nella tradizione teatrale francese ed ispirato a una tragedia di [[Jean Racine|Racine]], ma stava anche aprendo una corrispondenza con il ''Mercure de France'' allo scopo di prepararsi il campo sulla rovente piazza parigina. Pressappoco in questo stesso periodo, Gluck dové inoltre riprendere i contatti con il librettista [[Pierre-Louis Moline]]" (con il quale aveva già in passato collaborato) ai fini della traduzione e dell’ampliamento del libretto dell'[[Orfeo ed Euridice (Gluck)|''Orfeo ed Euridice'']] di [[Ranieri de' Calzabigi]], nell’ipotesi della produzione di una versione francese dell'opera.<ref>Howard, pagg. 67 e 68</ref> [[Image:Christoph Willibald Gluck-Opéra Garnier.jpg|left|thumb|250px|Statua di Gluck all<nowiki>'</nowiki>''[[Opéra Garnier]]'', a Parigi]] Su questi presupposti, Le Bailly du Roullet, sponsorizzato ad alto livello (e in modo determinante) dalla delfina, esercitò delle pressioni molto forti sulla direzione dell<nowiki>'</nowiki>[[Académie Royale de Musique]], finché non ottenne una ricca commessa in favore di Gluck<ref>Runston</ref>. Questi partì quindi nel 1773 alla volta di Parigi, con la partitura dell<nowiki>'</nowiki>''Iphigénie'' sottobraccio e, così come aveva esplicitamente previsto<ref>«Ci sarà una notevole opposizione» aveva scritto Gluck alla vigilia delle partenza per Parigi «perché contrasta con alcuni pregiudizi nazionali contro i quali la ragione è impotente.», Antonia Fraser, ''Maria Antonietta. La solitudine di una regina'', Cles (TN), Mondadori, 2004, ISBN 88-04-51311-X, pag. 130</ref>, si scontrò immediatamente con tutto l'ingessato ambiente dell<nowiki>'</nowiki>''Opéra'', restio ad accettare i suoi metodi bruschi di lavoro e refrattario nei confronti del suo nuovo stile artistico e musicale. Le prove dell<nowiki>'</nowiki>''Iphigénie en Aulide'' durarono la bellezza di sei mesi e soltanto le sue ripetute minacce di abbandonare la partita e soprattutto l'appoggio della corte, gli consentirono alla fine di averla vinta. '''«'''A [[Sophie Arnould]], che per il ruolo di Ifigenia pretendeva delle grandi arie anziché i perpetui recitativi, replicò: "Per cantare delle grandi arie, bisogna prima saper cantare"<ref>il dissidio con l'Arnould rimase permanente e insanabile, fino al 1776, quando finalmente, per il ruolo di protagonista della versione francese dell'[[Alceste (Gluck)|''Alceste'']], venne scelta al suo posto quella Rosalie Levasseur che era stata il primo ''Amour'' dell<nowiki>'</nowiki>''Orphée'' (e che, aggiungevano i malevoli, era l'amante dell'ambasciatore austriaco, compatriota del musicista - Pitou, p. 348)</ref>. (...) Litigò con il ballerino [[Gaetano Vestris|Gaëtan Vestris]] che voleva che l'opera si concludesse con un balletto, com'era d'uso. "Una [[ciaccona]]! Una ciaccona!" gridò Gluck. "Vogliamo ricreare i [[Grecia antica|greci]]; e i greci avevano forse le ciaccone?" Vestris, stupito di apprendere che non le avevano, ribatté con umorismo: "Peggio per loro"'''»'''.<ref>Fraser, ''ibidem'' (da Patricia Howard, ''Gluck: an Eighteenth-century portrait in letters and documents'', Oxford, 1995)</ref> Quanto al coro, i suoi componenti, ricorderà novant'anni dopo [[Hector Berlioz|Berlioz]], «non recitavano. Piantati a destra e a sinistra del palcoscenico come delle canne d'[[Organo (strumento musicale)|organo]], ripetevano la lezione con flemma disperante. [Gluck] fu quello che cercò di rianimarli, indicando loro ogni gesto e movimento da fare e consumandosi a tal punto nei suoi sforzi che sarebbe certamente crollato sotto la fatica se solo non fosse stato dotato dalla natura di una tempra tanto resistente»<ref>Berlioz, ''À travers chants'', Parigi, 1862, citato da Eve Barsham, "Berlioz e Gluck", pag. 91</ref>. Dei rapporti, inizialmente molto difficili, con la prima ''[[haute-contre]]'' dell<nowiki>'</nowiki>''Opéra'', [[Joseph Legros|Legros]], sono rimasti aneddoti, anche molto coloriti, relativi soprattutto alle prove dell<nowiki>'</nowiki>''Orphée'', che ebbero luogo immediatamente dopo l’esecuzione dell<nowiki>'</nowiki>''Iphigénie''. <ref>per i particolari, cfr. il paragrafo [[Orfeo ed Euridice (Gluck)/versioni storiche#Gluck e l.27Acad.C3.A9mie Royale de Musique|Gluck e l<nowiki>'</nowiki>''Académie Royale de Musique'' della voce “Orfeo ed Euridice (Gluck)/versioni storiche”]]</ref> Con questo cantante, cui spettavano istituzionalmente le parti da “attor giovine”, Gluck si trovò di fronte ad una sorta di pingue usignolo meccanico, dalle straripanti possibilità vocali, ma assolutamente privo di capacità interpretative e sceniche. Il lavoro di addestramento fu duro e lunghissimo e coinvolse tutto il periodo tra l’inizio delle prove dell<nowiki>'</nowiki>''Iphigénie'' e la rappresentazione dell<nowiki>'</nowiki>''Orphée''. Legros, che era una persona seria e di notevole statura umana, riuscì a trarre lezione dagli insegnamenti gluckiani e uscì dall'incontro con il musicista tedesco come un interprete rinato<ref>il cambiamento di Legros (che, fra parentesi, resta uno dei più grandi cantanti della storia dell'opera francese) lasciò interdetti gli intenditori parigini, che arrivarono a parlare di Gluck come del "più eccitante e teatrale dei compositori", o come di un "incantatore" che faceva miracoli (Howard, pagg. 71-72)</ref> capace di mettere d'accordo gli opposti partiti, sempre presenti sulla piazza di Parigi, finché, una decina di anni dopo, nel 1783, la sua ormai opprimente obesità non lo costrinse a lasciare il palcoscenico<ref>Pitou, voce: "Legros, Joseph", pagg. 337-339</ref>.
 
==Vicende storiche==
L<nowiki>'</nowiki>''Iphigénie'' andò finalmente in scena il 19 aprile 1774 con successo inizialmente molto moderato, ma poté avere solo tre riprese, il 22, 24 and 29 aprile, perché poi teatri francesi furono chiusi per un mese e mezzo, dal primo maggio, in concomitanza con la malattia e la morte del re [[Luigi XV di Francia|Luigi XV]]. Successivamente il cartellone prevedeva le rappresentazioni, prima dell<nowiki>'</nowiki>''Orphée'' (dal 4 agosto), e poi dell<nowiki>'</nowiki>''Azolan'' di [[Etienne-Joseph Floquet]] (dal 22 novembre), e quindi l<nowiki>'</nowiki>''Iphigénie'' poté tornare in palcoscenico solo il 10 gennaio 1775: «fu però ripresa annualmente nei periodi 1776/1780, 1782/1793, 1796/1824, annoverando a Parigi, in questo arco di cinquant’anni, più di quattrocento messe in scena», <ref>Pitou, pag. 288</ref> e risultando quindi alla fine l’opera gluckiana più eseguita sui palcoscenici della capitale francese.<ref name="DelTeatro"> [http://delteatro.it/dizionario_dell_opera/i/iphigenie_en_aulide.php Dizionario] (consultato il 6 maggio 2011)</ref> Per la ripresa del 1775, «Gluck rimaneggiò l<nowiki>'</nowiki>''Iphigénie en Aulide'' ... introducendo in chiusura dell’opera il personaggio di [[Diana (divinità)|Diana]] (soprano) come ''[[deus ex machina]]'', e modificando ed ampliando i ''divertissements''... Così, in senso lato, si può dire che esistano due versioni dell’opera, ma le differenze non sono in alcun modo altrettanto grandi ed importanti come quelle tra l'[[Orfeo_ed_Euridice_(Gluck)/versioni_storiche#1._Versione_originale_di_Vienna_.281762.29|''Orfeo ed Euridice'']] e l'[[Orfeo_ed_Euridice_(Gluck)/versioni_storiche#L.27Orph.C3.A9e_et_Eurydice|''Orphée et Euridice'']], oppure tra la versione italiana e quella francese dell’[[Alceste (Gluck)| ''Alceste'']]».<ref name="Hayes-DelTeatro">Hayes (''Iphigénie''), p. 817; cfr. anche [http://delteatro.it/dizionario_dell_opera/i/iphigenie_en_aulide.php Dizionario] </ref>
 
===La versione di Wagner===
Nonostante il grande successo riscosso nei suoi primi cinquant'anni di vita, a partire dagli anni '30 dell'[[XIX secolo|Ottocento]] l<nowiki>'</nowiki>''Iphigénie en Aulide'' passò in second'ordine rispetto all<nowiki>'</nowiki>''Orfeo ed Euridice'', e anche al l<nowiki>'</nowiki>''[[Iphigénie en Tauride]]'', dal punto di vista della regolarità di presenza sui palcoscenici. Precedette comunque, ancora, cronologicamente, le due consorelle gluckiane nell'interesse destato in compositori ottocenteschi e concretatosi nella nascita di versioni ''aggiornate'' delle tre opere.<ref>l<nowiki>'</nowiki>''Orfeo ed Euridice'' fu rivista da [[Hector Berlioz|Berlioz]] nel [[1859]] ([[1861|due anni dopo]] sarebbe poi toccato anche all'[[Alceste (Gluck)|''Alceste'']]) e l'edizione berliotziana continua ancor oggi ad andare per la maggiore; l<nowiki>'</nowiki>''Iphigénie en Tauride'' fu invece rimaneggiata dal venticinquenne [[Richard Strauss]] nel [[1889]] ed ebbe in passato molto seguito</ref>
Ad occuparsi dell<nowiki>'</nowiki>''Iphigénie en Aulide'' nel [[1847]], fu [[Richard Wagner]], il quale realizzò una revisione dell'opera di Gluck (''Iphigenia auf Aulis'') al [[Semperoper]] di [[Dresda]], per l'interpretazione di [[Wilhelmine Schröder-Devrient]]. Oltre a tradurla in [[Lingua tedesca|tedesco]], Wagner «riorchestrò l'opera, introdusse numerosi tagli ed aggiunse recitativi ed altra musica di sua produzione; cambiò pure il terzo atto e gli diede un nuovo finale (con Diana ... che comanda a Ifigenia di trasferirsi in [[Tauride]] come propria locale grande sacerdotessa), così realizzando un collegamento tra ''Iphigénie en Aulide'' e ''Iphigénie en Tauride'' che andava di sicuro al di là delle intenzioni di Gluck».<ref name="Hayes-DelTeatro"/> La versione wagneriana ebbe una notevole fortuna nei teatri tedeschi, eseguita normalmente in luogo della versione originale francese fino ad anni recenti.<ref>particolarmente famosa la ripresa [[Gustav Mahler|mahleriana]] a Vienna nel [[1907]]</ref> Il finale di Wagner, ritradotto in francese, è stato eseguito anche in occasione della ripresa dell'opera sotto la direzione di [[Riccardo Muti]] ad inaugurazione della stagione 2002-2003 del [[Teatro alla Scala]], il [[7 dicembre]] [[2002]].
 
===La fortuna moderna===
A partire dalla ripresa al [[Maggio Musicale Fiorentino]] del 1950 con [[Boris Christoff]] come Agamennone, l<nowiki>'</nowiki>''Iphigénie en Aulide'' è rientrata, sia pure un po' faticosamente, nel repertorio, interessando comunque protagoniste di vaglia, come [[Giulietta Simionato]], [[Christa Ludwig]] e [[Elisabeth Söderström]], noti direttori, come [[Karl Böhm]], ''Sir'' [[Charles Mackerras]], ''Sir'' [[John Eliot Gardiner]] o il già ricordato Muti, e grandi ''piazze'' teatrali, soprattutto europee: oltre alle già citate, il [[Festival di Salisburgo]], la [[Opera di Vienna|''Staatsoper'' di Vienna]], il Festival di [[Castello di Drottningholm|Drottningholm]], Berlino, Londra, Roma.<ref name="Hayes-DelTeatro"/> La prima americana dell'opera si era avuta all<nowiki>'</nowiki>''Academy of Music'' di [[Filadelfia (Pennsylvania)|Filadelfia]] il [[22 febbraio]] [[1935]].
 
==Caratteristiche artistiche==
«Nella produzione di Gluck l<nowiki>'</nowiki>''Iphigénie en Aulide'' segna una svolta decisiva. I ritratti marmorei realizzati nei capolavori degli anni viennesi (''Orfeo ed Euridice'', ''Alceste'') sono ora incrinati da debolezze e lacerazioni, che danno ai personaggi una tormentata umanità». <ref name="DelTeatro"/> Il libretto di Du Roullet semplifica la trama della tragedia di Racine eliminando il complesso dibattito intorno all'opportunità del sacrificio di Ifigenia e concentrando invece l'attenzione sulle passioni che tale situazione genera, così da rendere la tragedia più umana. Al centro del dramma non è più un conflitto di natura etica generale, bensì quello dei sentimenti delle persone, tra le ambizioni politiche e l’amore di padre, tra la devozione filiale e l’attaccamento alla vita e al promesso sposo, tra il vincolo matrimoniale ed il prepotente amore materno. «Fra i personaggi dell’opera, Agamennone e Clitennestra hanno una rilevanza non inferiore a quella di Ifigenia, e tutti e tre sono tra le più memorabili creazioni di Gluck: Agamennone con i suoi due grandi monologhi nei primi due atti, che sono senza precedenti nella storia dell’opera; Clitennestra con le sue arie appassionate e la visionaria scena del terzo atto; e Ifigenia stessa, la cui evoluzione dall’amore giovanile del primo atto all’esaltazione eroica … del terzo, è così efficacemente resa nella musica a lei dedicata».”.»<ref name="Hayes">Hayes (''Iphigénie''), p. 819</ref> Accanto ai personaggi principali (tra cui vanno annoverati anche la figura, assai più convenzionale, dell'eroe amante Achille, dalla “ stentorea marzialità tenorile”, e il sacerdote oppositore Calcante) «spicca come vero e proprio attore collettivo il coro dei soldati greci, ansiosi di conoscere la vittima e poi di celebrare il sacrificio; la monolitica aggressività degli unisoni, usata da Gluck nel coro infernale dell<nowiki>'</nowiki>''Orfeo'' , cede qui il passo a un contrappunto tumultuante, in cui più d’un commentatore ha colto un’eco delle ''Passioni '' [[Johann Sebastian Bach|bachiane]]».<ref name="DelTeatro"/><br/> «La musica [dell<nowiki>'</nowiki>''Iphigénie''] aprì un nuovo orizzonte anche per la combinazione che essa realizzò tra lirismo e melodia italiani, e declamazione francese: una formula che Gluck avrebbe usato in vari modi in tutte le sue opere parigine e di cui andava a buon diritto fiero. “Ho inventato un linguaggio musicale adatto a tutte le nazioni”, scrisse sul ''Mercure de France'' nel febbraio del 1773, “e spero di abolire le ridicole distinzioni tra gli stili musicali nazionali”.» <ref name="Hayes"/>
 
==Personaggi ed interpreti==
{| class="wikitable"
!personaggio
!tipologia vocale
!interpreti della prima, 19 aprile 1774<ref>fonti: ''Kobbés'', Hayes (''Iphigénie''), [http://delteatro.it/dizionario_dell_opera/i/iphigenie_en_aulide.php Dizionario] (consultato 10 maggio), [http://www.amadeusonline.net/almanacco.php?Start=0&Giorno=&Mese=&Anno=1774&Giornata=&Testo=Iphig%E9nie+en+Aulide&Parola=Stringa Amadeusonline Almanach by Gherardo Casaglia] (consultato 10 maggio) , and [http://www.italianopera.org/compositori/G/c2182913.htm Italianopera.org] (consultato 10 maggio)</ref> <br>(Direttore: [[Louis-Joseph Francœur]]) <br>(Coreografo: [[Gaetano Vestris]])
|-
|Agamemnon, ([[Agamennone]]) ''re di [[Micene]]''
|[[basso-cantante]]
|[[Henri Larrivée]]
|-
|Clitemnestre ([[Clitennestra]]), ''sua moglie''
|[[soprano]]
|[[Françoise-Claude-Marie-Rosalie Campagne Duplant]] (or du Plant)
|-
|Iphigénie ([[Ifigenia (mitologia)|Ifigenia]]), ''loro figlia''
|soprano
|[[Sophie Arnould]]
|-
|[[Achille]], ''eroe [[Grecia antica|greco]]''
|[[haute-contre]]
|[[Joseph Legros]]
|-
|Patrocle ([[Patroclo]])
|[[basso (voce)|basso]]
|Durand
|-
|Calchas ([[Calcante]]), ''Gran sacerdote''
|basso
|[[Nicolas Gélin]]
|-
|Arcas (Arcade)
|basso
|Charles Beauvallet
|-
|-
|tre donne greche
|soprani
|Marie-Françoise de Beaumont d'Avantois (altre interpreti non note)
|-
|una schiava di Lesbo
|soprano
|M.lle Chateauneuf
|-
| colspan="3"|'''Coro''': ''soldati e popolo greco, guerrieri tessali, donne d’Argo, donne d’Aulide, uomini, donne e schiavi di Lesbo, sacerdotesse di [[Diana (divinità)|Diana]]'':<ref>secondo l'[http://www.amadeusonline.net/almanacco.php?Start=0&Giorno=&Mese=&Anno=1775&Giornata=&Testo=Iphig%E9nie+en+Aulide&Parola=Stringa ''Almanaccco di Gherardo Casaglia''] (consultato il 10 maggio 2011) il ruolo di Diana, introdotto nella seconda versione dell'opera (1775), fu eseguita da una certa Alice Berelli</ref>
|-
|colspan="3"|<center>'''''[[Balletto]]''''' <ref>Lajarte, p. 277</ref><br/>''ballerine'': [[Marie-Madeleine Guimard]], Marie Allard, Anne Heinel, Peslin; ''ballerini'': [[Gaetano Vestris]], [[Maximilien Gardel]]</center>
|}
 
==Soggetto==
[[Image:Giovanni Battista Tiepolo 082.jpg|thumb|right|220px|<center>'''Il sacrificio di Ifigenia''' (affresco)<br/>di [[Giovanni Battista Tiepolo]] (1757)<br/>Vicenza, [[Villa Valmarana]]<br/><small>(da: ''Staatliche Kunstsammlungen'' Weimar)</small></center>]]
 
===Antefatto===
===Atto I===
===Atto II===
===Atto III===
 
==Note==
<references/>
 
== Voci correlate ==
* [[Ifigenia]]
* [[Ifigenia (Racine)]]
* [[Ifigenia in Tauride (Gluck)]]
 
== Collegamenti esterni ==
* [http://www.delteatro.it/dizionario_dell_opera/i/iphigenie_en_aulide.php Dizionario dell'opera]
 
== Bibliografia ==
* Libretto: ''Ifigenia in Aulide - Ifigenia in Tauride. Libretto francese e traduzione italiana a fronte'' (a cura di Piero Mioli, traduzione di Viviano Cavagnoli), Milano, Ariele, 2002. ISBN 88-86480-62-8
*{{en}} Eve Barsham, ''Berlioz e Gluck'', in P. Howard (a cura di), ''C.W. von Gluck: Orfeo'' (''op. cit.'', pp. 84-97)
* ''Dizionario dell'Opera'', in [http://delteatro.it/dizionario_dell_opera/i/iphigenie_en_aulide.php «Del Teatro»], Baldini Castoldi Dalai Editore
*{{en}} Earl of Harewood e Antony Peattie (a cura di), ''The New Kobbés Opera Book'', New York, G.P. Putnam's Sons, 1997. ISBN 978-0-39-914332-8
*{{en}} Jeremy Hayes, "Iphigénie en Aulide", in S. Sadie (a cura di), ''The New Grove Dictionary of Opera'' (''op. cit.'', II, pp. 816-819). ISBN 978-0-19-522186-2
*{{en}} Jeremy Hayes & Bruce Alan Brown & Max Loppert & Winton Dean, ''Gluck, Christoph Willibald Ritter von'', in S. Sadie (a cura di), ''The New Grove Dictionary of Opera'' (''op. cit.'', II, pp. 453-464)
*{{en}} Patricia Howard (a cura di), ''C.W. von Gluck: Orfeo'', Cambridge/New York/Melbourne, Cambridge University Press, 1981 (edizione consultata: collana ''Cambridge Opera Handbooks'', ''paperback'', 2010. ISBN 0-521-29664-1)
*{{fr}} Théodore de Lajarte, ''Bibliothèque Musicale du Théatre de l'Opéra. Catalogue Historique, Chronologique, Anecdotique'', Parigi, Librairie des bibliophiles, 1878, Tome I (accessibile gratuitamente ''on-line'' in [http://www.scribd.com/doc/13265696/Bibliotheque-musicale-du-Theatre-de-lOpera-Tome-I-Theodore-de-Lajarte scribd.com])
*{{en}} Spire Pitou, ''The Paris Opéra. An Encyclopedia of Operas, Ballets, Composers, and Performers – Rococo and Romantic, 1715-1815'', Westport/London, Greenwood Press, 1985. ISBN 0-313-24394-8
*{{en}} Julian Runston, "Roullet [Rollet, Durollet, Du Rollet], Marie François Louis Gand Leblanc, Bailli du", in S. Sadie (a cura di), ''The New Grove Dictionary of Opera'' (''op. cit.'', IV, pag. 71)
*{{en}} Stanley Sadie (a cura di), ''The New Grove Dictionary of Opera'', New York, Grove (Oxford University Press), 1997 (voll. 4). ISBN 978-0-19-522186-2
 
 
[[Categoria:Opere liriche in lingua francese]]
[[Categoria:Opere di Gluck|Ifigenia in Aulide]]
 
[[bg:Ифигения в Авлида (опера)]]
[[ca:Iphigénie en Aulide]]
[[cs:Ifigenie v Aulidě]]
[[de:Iphigénie en Aulide]]
[[en:Iphigénie en Aulide]]
[[fr:Iphigénie en Aulide (Gluck)]]
[[hu:Iphigénia Auliszban (opera)]]