Giuliano Pisapia e Battaglia del fiume Ebro: differenze tra le pagine

(Differenze fra le pagine)
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
 
 
Riga 1:
{{Infobox conflitto
{{Carica pubblica
|Tipo=Battaglia
|bandiera = Fascia sindaco.png
|Nome del conflitto = Battaglia del fiume Ebro
|stemma = CoA Città di Milano.svg
|Parte_di =della [[seconda guerra punica]]
|nome = Giuliano Pisapia
{{Sovraimmagine
|immagine = Giuliano Pisapia in Piazza Scala a Milano, 27 giugno 2012.jpg
| allineamento =
|didascalia = Pisapia in [[Piazza della Scala]] a [[Milano]] nel [[2012]]
| sotto = Part of Roman Hispania 218-215 aC.jpg
|carica = [[Sindaci di Milano|Sindaco di Milano]]
| sotto_larghezza = 275px
|mandatoinizio = 1º giugno [[2011]]
| sotto_didascalia =
|mandatofine =
| sopra = Red oval.svg
|presidente =
| sopra_larghezza = 40px
|predecessore = [[Letizia Moratti]]
| sopra_didascalia =
|successore =
| x = 69
|partito = [[Sinistra Ecologia e Libertà]]<br /><small>(2010-presente)</small><br />''Precedenti'':<br />[[Democrazia Proletaria]]<br /><small>(1978-1991)</small><br />[[Partito della Rifondazione Comunista]]<br /><small>(1991-2010)</small>
| y = 215
|tendenza = [[Socialismo democratico]]
|titolo di studio =
|alma mater =
|professione = [[Avvocato]]
}}
|Immagine=
{{Membro delle istituzioni italiane
|Didascalia=
|nome = Giuliano Pisapia
|Larghezzaimmagine=300px
|istituzione = Camera
|Data = Primavera [[217 a.C.]]
|immagine =
|Luogo = Foce dell'[[Ebro]]
|dimensione =
|didascaliaCasus =
|Mutamenti_territoriali =
|luogo_nascita = [[Milano]]
|Esito = Vittoria romana
|data_nascita = 20 maggio [[1949]]
|Schieramento1 = {{simbolo|Carthage standard.svg|15}} [[Cartagine]]
|luogo_morte =
|Schieramento2 = {{simbolo|Vexilloid of the Roman Empire.svg|25}} [[Repubblica romana]]
|data_morte =
|Comandante1 = [[Imilcone]]
|titolo = laurea in Scienze Politiche e laurea in Giurisprudenza
|Comandante2 = [[Gneo Cornelio Scipione Calvo]]
|professione = Avvocato
|Effettivi1 = 40 [[quinqueremi]]
|legislatura = [[XIII Legislatura della Repubblica Italiana|XIII]] e [[XIV Legislatura della Repubblica Italiana|XIV Legislatura]]
|Effettivi2 =55 quinqueremi e [[triremi]]
|partito = [[Partito della Rifondazione Comunista]] (1996-2006), Indipendente, in [[Sinistra Ecologia Libertà]] (dal 2010)
|Perdite1 =4 affondate,<br />25 catturate
|gruppo_parlamentare = [[Partito della Rifondazione Comunista]] (1996-1998, 2001-2006), [[Gruppo Misto]] (1998-2001)
|Perdite2 = n.d.
|coalizione = Centro-sinistra
|Perdite3 =
|circoscrizione = Circoscrizione III - [[Lombardia]] 1
|collegioNote =
|incarichi =
* Presidente II Commissione Giustizia
* membro Commissione Giurisdizionale
|sito = http://leg13.camera.it/cartellecomuni/leg13/Deputati/scheda_deputato/scheda.asp?id=d00461
}}
{{Bio
|Nome = Giuliano
|Cognome = Pisapia
|Sesso = M
|LuogoNascita = Milano
|GiornoMeseNascita = 20 maggio
|AnnoNascita = 1949
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte =
|Attività = avvocato
|Attività2 = scrittore
|Attività3 = politico
|Epoca = 1900
|Epoca2 = 2000
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità = , [[deputato]] per due [[legislatura|legislature]] (1996-2006) e [[Sindaci di Milano|sindaco di Milano]] dal 1º giugno [[2011]]
|Immagine =
|Didascalia =
}}
{{Campagnabox Seconda guerra punica}}
{{Campagnabox Guerre puniche}}
{{Campagnabox Conquista romana dell'Iberia}}
 
La '''battaglia del fiume Ebro''' fu una battaglia navale combattuta tra una flotta [[cartagine]]se di circa 40 [[quinqueremi]] sotto il comando di [[Imilcone]] e una flotta romana di 55 navi comandata da [[Gneo Cornelio Scipione Calvo]] vicino alla foce del fiume [[Ebro]] nella primavera del 217 a.C. [[Asdrubale Barca]], il comandante cartaginese in Iberia, aveva lanciato una spedizione congiunta per distruggere la base romana a nord dell'Ebro. Il contingente navale cartaginese fu completamente sconfitto dopo un attacco a sorpresa delle navi romane, perdendo 29 navi ed il controllo del mare intorno all'Iberia. La reputazione dei Romani crebbe ulteriormente in Iberia dopo questa vittoria, causando ribellioni tra alcune delle tribù iberiche che erano sotto il controllo cartaginese.
== Biografia ==
Pisapia è figlio di madre [[Milano|milanese]] e padre [[caserta]]no;<ref>{{cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/gian-domenico-pisapia/|titolo=Gian Domenico Pisapia nell'Enciclopedia Treccani|pubblicazione=[[Enciclopedia Treccani|treccani.it]]}}</ref> quest'ultimo, [[Gian Domenico Pisapia]] (dal quale poi il figlio Giuliano ha rilevato lo studio legale), è stato tra i redattori del [[Codice di procedura penale italiano]] del [[1989]]. Dopo aver frequentato il [[Liceo classico Giovanni Berchet]] di Milano, Giuliano Pisapia si [[laurea]] in [[giurisprudenza]] e in [[scienze politiche]], diventando [[avvocato]] penalista patrocinante presso la [[Corte di Cassazione]]. In età giovanile, svolge attività di [[volontariato]] nella [[Croce Rossa Italiana]] presso il comitato provinciale milanese.<ref>{{cita news|url=http://milano.mentelocale.it/49528-milano-pisapia-rotonda-besana-boccette-sui-navigli-quel-caffe-letto-ogni-mattina/|titolo=Pisapia: «La Rotonda della Besana, le boccette sui Navigli e il caffè a letto»|pubblicazione=milano.mentelocale.it|autore=Laura Guglielmi|data=6 dicembre 2012|accesso=29 gennaio 2013}}</ref>
 
== Contesto storico ==
Fa parte del Comitato scientifico della Camera penale di Milano (di cui è stato vicepresidente), e del Comitato direttivo delle riviste ''Critica del Diritto'', ''Alternative Europa'' e ''I diritti dell'Uomo'', oltre che componente del [[consiglio di amministrazione]] della [[Fondazione Vidas]]. Svolge l'attività di [[giornalista pubblicista]], e suoi articoli sono apparsi sui principali quotidiani e periodici italiani. Ha scritto voci su enciclopedie giuridiche (Digesto e Novissimo Digesto Italiano), in particolare sui reati contro la famiglia.
{{Vedi anche|Seconda guerra punica|Conquista romana della Spagna durante la seconda guerra punica}}
Dopo aver sconfitto Annone nella [[battaglia di Cissa]] nell'inverno del 218 a.C., [[Gneo Cornelio Scipione Calvo]] utilizzò il tempo per consolidare il territorio nelle regioni iberiche a nord dell'Ebro sotto il controllo romano e a fare scorrerie nel territorio iberico sotto il controllo cartaginese a sud dell'Ebro dalla sua base a [[Tarraco]]. Scipione non aveva ricevuto rinforzi da Roma che potessero incrementare le sue forze. Intanto il comandante cartaginese in Iberia, [[Asdrubale Barca]], aveva arruolato diverse leve iberiche cosicché aveva aumentato sostanzialmente le proprie forze.
 
Il contingente navale punico in Iberia comprendeva 32 quinqueremi e 5 triremi nel 218 a.C., quando [[Annibale]] era partito dall'Iberia. Durante l'inverno del 218 a.C., Asdrubale aveva aggiunto altre 10 quinqueremi alla sua flotta e preparato altri equipaggi. Nella primavera del 217 a.C. Asdrubale organizzò una spedizione congiunta verso il territorio romano a nord dell'Ebro. Asdrubale stesso comandava l'esercito, la cui esatta consistenza non ci è nota <ref>Goldsworthy, Adrian, The Fall of Carthage, p 248, id = ISBN 0-304-36642-0</ref> e il suo legato Imilcone comandava la flotta.<ref>Peddie, John, Hannibal's War, p 179, id = ISBN 0-7509-3797-1</ref><ref>{{cita|Polibio|III, 95, 2-3}}.</ref> La spedizione seguiva la linea di costa, e le navi di notte venivano portate a terra, accanto all'esercito.
Si è occupato, tra gli altri, della difesa di alcuni pastori e militanti di [[Scientology]] nel primo processo italiano intentato all'organizzazione,<ref>{{cita news|url=http://www.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/1997/10/24/Cronaca/SCIENTOLOGY-PISAPIA-SENTENZA-CASSAZIONE-CORAGGIOSA_194000.php|titolo=Scientology: Pisapia, sentenza Cassazione coraggiosa|pubblicazione=[[Adnkronos]]|data=24 ottobre 1997|accesso=1º novembre 2012}}</ref> di quella di [[Abdullah Öcalan]] durante la sua permanenza in [[Italia]], ed è stato il legale della famiglia di [[Carlo Giuliani]], costituitasi [[parte civile]] durante il [[Processo (diritto)|processo]] seguìto ai [[fatti del G8 di Genova]] del [[2001]].<ref>{{cita news|url=http://www.corriere.it/cronache/11_marzo_24/carlo-giuliani-corte-strasburgo_c8d3be98-55fc-11e0-9d72-1f2c6c541e94.shtml|titolo=G8, la Corte di Strasburgo assolve l'Italia per la morte di Carlo Giuliani|pubblicazione=[[Corriere della Sera|corriere.it]]|data=24 marzo 2011|accesso=23 maggio 2011}}</ref> Inoltre è stato avvocato di parte civile della [[CIR (azienda)|CIR]] di [[Carlo De Benedetti]] durante il [[Processo SME]].<ref>{{cita web|url=http://www-2.radioradicale.it/scheda/319049/processo-sme|titolo=Processo SME|editore=[[Radio Radicale|radioradicale.it]]|data=1º luglio 2002|accesso=1º giugno 2011}}</ref><ref>{{cita news|url=http://www.rainews24.rai.it/it/news.php?newsid=37910|titolo=Processo Sme. Cir-De Benedetti chiede un risarcimento record: 4,5 miliardi di euro|pubblicazione=[[Rai News|rainews24.rai.it]]|data=6 giugno 2003|accesso=1º giugno 2011}}</ref>
 
Gneo Scipione, temendo che l'esercito terrestre cartaginese superasse il proprio, partì da Tarragona, deciso a combattere una battaglia navale. Anche se poteva disporre solo di 35 quinqueremi<ref>Lazenby, John Francis, Hannibal's War, p 126, id = ISBN 0-304-36642-0</ref> (25 navi erano state inviate indietro in Italia dopo che un'incursione cartaginese aveva causato severe perdite tra gli equipaggi, ed alcuni marinai erano stati inviati nelle guarnigioni), la città greca alleata di [[Massilia]] aveva fornito 20 navi per la sua flotta.<ref>{{cita|Polibio|III, 95, 4-5}}; Bath, Tony, Hannibal's Campaigns, p98 id = ISBN 978-0-85059-492-8</ref>
=== Attività politica ===
Pisapia comincia l'attività politica negli [[Anni 1970|anni settanta]], quando diventa membro di [[Democrazia Proletaria]], alleanza elettorale e poi partito di [[estrema sinistra]] presente nel [[Parlamento della Repubblica Italiana]] tra il [[1976]] e il [[1987]]. Pisapia opera come avvocato, difendendo in tribunale i militanti e le organizzazioni sindacali confederali.{{Citazione necessaria}}
 
==== DeputatoLa battaglia ====
[[File:Iberia 218-217BC-fr.svg|left|thumb|upright=1.4|L'avanzata romana in Spagna (218-217 a.C.)]]
Nel [[1996]] è eletto [[deputato]] in Parlamento come indipendente nelle liste del [[Partito della Rifondazione Comunista]]. Nella [[XIII Legislatura della Repubblica Italiana|XIII Legislatura]] è Presidente della [[Commissione parlamentare|Commissione]] Giustizia della [[Camera dei deputati]]. Nel [[1998]], durante la [[crisi di Governo]], vota per la [[Questione di fiducia|fiducia]] al [[Governo Prodi I]], in [[dissenso]] dalla linea decisa dal segretario di Rifondazione Comunista [[Fausto Bertinotti]], e seguendo invece le posizioni di [[Armando Cossutta]].<ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/1998/ottobre/10/Sconforto_Cossutta_tutta_colpa_Bertinotti_co_0_9810104483.shtml|titolo=Sconforto di Cossutta: tutta colpa di Bertinotti|pubblicazione=[[Corriere della Sera]]|autore=Maurizio Caprara|data=10 ottobre 1998|pagina=8|accesso=23 maggio 2011}}</ref> Dopo la sfiducia del Parlamento al Prodi I lascia la presidenza della Commissione Giustizia e, nonostante il voto a favore del governo, non aderisce al nuovo gruppo parlamentare di Cossutta, ma entra invece nel [[Gruppo Misto]].<ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/1998/ottobre/09/Pisapia_voto_fiducia_lascio_presidenza_co_0_9810094020.shtml|titolo=Pisapia: voto la fiducia, ma lascio la presidenza della commissione Giustizia|pubblicazione=[[Corriere della Sera]]|autore=Marco Nese|data=9 ottobre 1998|pagina=7|accesso=1º giugno 2011}}</ref>
 
Dopo aver raggiunto il fiume Ebro, la flotta cartaginese si ancorò vicino all'estuario. I marinai e il resto dell'equipaggio lasciarono le navi per rifornirsi dato che la flotta non aveva trasportato con sé quanto necessario. Anche se Asdrubale aveva mandato gli esploratori per controllare l'attività dei Romani, Imilcone non aveva navi in mare per controllare le navi romane. Un paio di navi di [[Massalia]] trovarono la flotta punica che era ancorata, e si ritirarono senza essere state avvistate per avvertire Scipione della presenza cartaginese. La flotta romana veleggiava da Tarraco e si era posizionata solo 10 miglia a nord della posizione cartaginese, quando fu allertata dalle navi alleate. Scipione rinforzò le sue navi con legionari scelti e veleggiò verso sud per attaccare la flotta punica.<ref>{{cita|Polibio|III, 95, 6-8}}.</ref>
È rieletto deputato nel [[2001]], ancora per Rifondazione Comunista. Nella [[XIV Legislatura della Repubblica Italiana|XIV Legislatura]] fa parte della II Commissione Giustizia, della Commissione Giurisdizionale, del Comitato per la legislazione, ed è Presidente del Comitato carceri istituito presso la Camera dei deputati. Non si ricandida nel [[2006]], ma nel luglio dello stesso anno viene nominato presidente della Commissione di studio istituita dal [[Ministero della Giustizia]] per la riforma del [[Codice penale italiano]].<ref>{{cita web|url=http://www.giustizia.it/giustizia/it/mg_2_7_6_1.wp?previsiousPage=mg_14_7|titolo=Le Commissioni di studio degli anni 1988 - 2008|editore=[[Ministero della Giustizia|giustizia.it]]|accesso=24 maggio 2011}}</ref>
 
Gli esploratori dell'esercito di Asdrubale si accorsero dell'arrivo della flotta romana prima della flotta punica e l'avvisarono del pericolo incombente con segnali di fuoco. La maggior parte degli equipaggi era in cerca di cibo, e dovette armare precipitosamente le navi e uscire in mare in modo disordinato. Ci fu poca coordinazione e qualche nave era sotto-equipaggiata a causa della sorpresa creata dai Romani. Appena Imilcone salpò, Asdrubale dispose il proprio esercito sulla foce, per dare incoraggiamento alla propria flotta.<ref>{{cita|Polibio|III, 96, 1}}.</ref>
==== Sindaco di Milano ====
[[File:4483 - Festeggiamenti per l'elezione di G. Pisapia - Foto di Giovanni Dall'Orto, 30 May 2011.jpg|thumb|left|Festeggiamenti in [[Piazza del Duomo (Milano)|Piazza Duomo]] a [[Milano]] la notte del 30 maggio [[2011]], dopo l'elezione di Pisapia a [[Sindaco (Italia)|sindaco]] della città.]]
 
I Romani ebbero il vantaggio di una totale sorpresa e quello dei numeri (40 navi cartaginesi contro 55 di Roma e [[Massalia]]), ma l'inefficienza nel combattimento dei Cartaginesi non fu solo espressione del numero delle loro navi dato che 1/4 della loro flotta era composta da equipaggi di nuova formazione.<ref>Goldsworthy, Adrian, The Fall of Carthage, p 249, id = ISBN 0-304-36642-0</ref> I Romani formarono 2 linee con le 35 navi romane davanti e le 20 massaliesi dietro, e con questa formazione e le abilità navali dei massaliesi annullarono la superiore manovrabilità della flotta cartaginese.<ref>Lazenby, John Francis, Hannibal's War, p 127, id = ISBN 0-8061-3004-0</ref> I Romani impegnarono le navi cartaginesi man mano che uscivano dal fiume, speronando e affondando 4 navi ed abbordando e catturando altre 2. Gli equipaggi cartaginesi persero fiducia, arenarono le loro navi e cercarono rifugio presso il proprio esercito. I Romani rampinarono e trainarono via 23 delle navi arenate.<ref>{{cita|Polibio|III, 96, 2-6}}.</ref>
Nel giugno [[2010]] è il primo a proporre la sua [[candidatura]] come nuovo [[Sindaco (Italia)|sindaco]] di [[Milano]] per le successive elezioni comunali del [[2011]]. La candidatura viene ufficializzata con un'iniziativa al [[Teatro Litta]], che fa seguito ad un appello di [[intellettuali]] e personaggi della scena sociale e politica della città.<ref>{{cita news|url=http://milano.corriere.it/milano/notizie/politica/10_giugno_16/Soglio-centrosinistra-pisapia-si-candida-1703209424655.shtml|titolo=Centrosinistra, Pisapia si candida|pubblicazione=[[Corriere della Sera|milano.corriere.it]]|autore=Elisabetta Soglio|data=16 giugno 2010|accesso=23 maggio 2011}}</ref>
 
== Conseguenze ed importanza ==
Il 14 novembre 2010 partecipa alle [[elezioni primarie]] della [[coalizione]] di [[centro-sinistra]] per la scelta del candidato sindaco; Pisapia, partendo dall'iniziale sostegno di [[Sinistra Ecologia Libertà]]<ref>{{cita news|url=http://milano.repubblica.it/cronaca/2010/11/07/news/primarie_vendova_lancia_pisapia_e_come_davide_che_sfida_golia-8829550/|titolo=Primarie, Vendola lancia Pisapia|pubblicazione=[[la Repubblica|milano.repubblica.it]]|autore=Stefano Rossi|data=7 novembre 2010|accesso=8 febbraio 2012}}</ref> e [[Federazione della Sinistra]], ottiene la candidatura con il 45% delle preferenze,<ref>{{cita news|url=http://milano.repubblica.it/cronaca/2010/11/14/news/primarie_a_milano_pisapia_batte_boeri_ho_fatto_un_miracolo_adesso_un_altro-9116540/|titolo=Primarie a Milano, Pisapia batte Boeri - "Ho fatto un miracolo, adesso un altro"|pubblicazione=[[la Repubblica|milano.repubblica.it]]|autore=Teresa Monestiroli|data=14 novembre 2010|accesso=23 maggio 2011}}</ref> superando il candidato ufficiale del [[Partito Democratico]], l'[[architetto]] [[Stefano Boeri]] (fermatosi al 40% dei voti), e gli altri due sfidanti, il [[Corte costituzionale della Repubblica Italiana|costituzionalista]] [[Valerio Onida]] e l'[[ambientalista]] [[Michele Sacerdoti]].
La sconfitta si dimostrò decisiva nel lungo periodo. Asdrubale fu costretto a marciare indietro a [[Cartagena (Spagna)|Cartagena]], temendo attacchi portati per mare ai territori dei Cartaginesi. Con il contingente della marina cartaginese in Iberia sconquassato, Asdrubale era obbligato o a chiedere rinforzi a [[Cartagine]] o a costruire nuove navi. Ma non fece nessuna delle due cose. La prestazione degli equipaggi iberici era stata misera in battaglia, ed il loro congedo accese una ribellione nella tribù dei [[Turdetani]]<ref>John Peddie, ''Hannibal's War'', p. 182, id = ISBN 0-7509-3797-1</ref>, costringendo Cartagine ad inviare 4.000 fanti e 500 cavalieri. Asdrubale dovette impiegare tutto il 216 a.C. per sottomettere i ribelli.
 
Anche se la flotta cartaginese principale aveva catturato una flotta di rinforzo inviata in Iberia nel 217 a.C. al largo di [[Cosa]] in Italia, [[Publio Cornelio Scipione (console 218 a.C.)|Publio Cornelio Scipione]], fratello di Gneo, arrivò in Iberia con 8.000 soldati nell'autunno di quell'anno e con l'ordine del Senato di impedire che qualche aiuto arrivasse ad Annibale in Italia dall'Iberia. Questo fu l'unico rinforzo che la Repubblica Romana poté mandare in Iberia prima del 211 a.C. I due Scipioni fecero incursioni nell'Iberia cartaginese,<ref>[[Livio]], 22.20.4-10; {{cita|Polibio|III, 97}}.</ref> e si scontrarono con Asdrubale nella [[battaglia di Dertosa]] nel 215 a.C.
Alle [[Elezioni amministrative italiane del 2011#Milano|elezioni comunali di Milano]] del 15 e 16 maggio 2011 si presenta come lo sfidante più accreditato nei confronti del sindaco uscente di [[centro-destra]] [[Letizia Moratti]]. Pisapia viene dato inizialmente in svantaggio, sia per la tradizione di Milano come "roccaforte" del centro-destra italiano, sia per il contributo attivo dell'allora [[Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana|presidente del Consiglio]] [[Silvio Berlusconi]] nella [[campagna elettorale]] della Moratti (cosa che molti analisti, a seguito del coinvolgimento del ''premier'' in vicende controverse come il [[Caso Ruby#Il caso Ruby|caso Ruby]], hanno visto come un tentativo da parte di Berlusconi di trasformare le elezioni milanesi in una sorta di [[referendum]] sulla sua persona);<ref>{{cita news|lingua=en|url=http://www.nytimes.com/2011/05/12/world/europe/12italy.html?_r=1|titolo=Berlusconi Makes Election in Milan All About Him|pubblicazione=[[The New York Times|nytimes.com]]|autore=Elisabetta Povoledo|data=11 maggio 2011|accesso=8 febbraio 2012}}</ref> Pisapia sceglie invece di impostare una campagna diametralmente opposta, basata prevalentemente sull'utilizzo di [[Internet]] e dei [[social network]].<ref>{{cita news|url=http://milano.repubblica.it/cronaca/2011/05/31/news/pisapia_una_battaglia_vinta_sul_web_prima_ancora_che_nei_seggi_elettorali-16991036/|titolo=Pisapia, una battaglia vinta sul web prima ancora che nei seggi elettorali|pubblicazione=[[la Repubblica|milano.repubblica.it]]|autore=Massimo Pisa|data=31 maggio 2011|accesso=8 febbraio 2012}}</ref><ref>{{cita news|url=http://www.gqitalia.it/viral-news/articles/2011/5/ballottaggi-elezioni-2011-antonio-sofi-analizza-le-ragioni-della-vittoria-di-pisapia-ironia-internet-passaparola|titolo=Ecco perché Pisapia ha vinto le elezioni|pubblicazione=[[GQ (rivista)|gqitalia.it]]|autore=Davide Casati|data=31 maggio 2011|accesso=8 febbraio 2012}}</ref>
 
Gneo Scipione si assicurò così che i rifornimenti via mare dei Romani non sarebbero stati intercettati da navi cartaginesi con base in Iberia, e che la flotta romana in Iberia avrebbe potuto fare delle incursioni nei territori cartaginesi liberamente. L'unica rilevante spedizione navale contro i Romani proveniente dell'Iberia sarebbe stata quella di [[Magone Barca]] in Italia nel 204 a.C.
Nel primo turno delle elezioni Pisapia ottiene a sorpresa il 48,04% dei consensi, andando così al [[ballottaggio]] con la stessa Moratti (attestatasi invece al 41,58%).<ref>{{cita news|url=http://milano.corriere.it/milano/politica/speciali/2011/elezioni-amministrative/notizie/16-maggio-risultati-amministrative-moratti-pisapia-palmeri-calise-190658249607.shtml|titolo=Sorpresa, Pisapia stacca la Moratti|pubblicazione=[[Corriere della Sera|milano.corriere.it]]|data=17 maggio 2011|accesso=1º giugno 2011}}</ref> Al secondo turno del 29 e 30 maggio vince il ballottaggio con il 55,11% dei voti (contro il 44,89% della Moratti),<ref>{{cita web|url=http://comunali.interno.it/comunali/amm110515/C0491450.htm|titolo=Elezioni comunali del 29 e 30 maggio 2011 - II turno - Comune: Milano|editore=[[Ministero dell'Interno|comunali.interno.it]]|data=30 maggio 2011|accesso=6 giugno 2011}}</ref> e viene eletto sindaco di Milano,<ref>{{cita news|url=http://www.corriere.it/politica/speciali/2011/elezioni-amministrative-ballottaggi/notizie/30-maggio-pisapia-commenti_215e2856-8ac7-11e0-93d0-5db6d859c804.shtml|titolo=Cori da stadio in Duomo per Pisapia, e lui: «Sarò sindaco di tutta Milano»|pubblicazione=[[Corriere della Sera|corriere.it]]|data=30 maggio 2011|accesso=30 maggio 2011}}</ref> il primo di centro-sinistra dopo diciotto anni.<ref>{{cita news|url=http://milano.repubblica.it/cronaca/2011/05/30/news/pisapia_oggi_abbiamo_liberato_milano_gli_auguri_della_moratti_al_nuovo_sindaco-16974590/|titolo=Pisapia: "Oggi abbiamo liberato Milano"|pubblicazione=[[la Repubblica|milano.repubblica.it]]|data=30 maggio 2011|accesso=30 maggio 2011}}</ref>
 
[[File:Pisapia giro.JPG|thumb|Pisapia chiamato a premiare [[Marco Pinotti]], vincitore della [[Corsa a cronometro|cronometro]] finale di Milano del [[Giro d'Italia 2012]].]]
Durante il suo mandato come primo cittadino, {{citazione necessaria|uno dei primi provveddimenti e il più importante è la revisione del PGT (Piano di Governo del Territorio) approvato dalla precedente giunta, promuovendo nuove linee guida improntate alla sostenibilità e alla riduzione dell'edificabilità.}}
 
Pisapia si distingue inoltre per l'attenzione verso i [[diritti civili]]. Il 27 luglio [[2012]], dopo un lungo lavoro di mediazione fra le richieste dell'ala [[Chiesa cattolica|cattolica]] del PD e di quella [[Laicismo|laica]] del [[PdL]], il [[Consiglio comunale (Italia)|consiglio comunale]] milanese approva la [[delibera]] che istituisce il registro delle [[unioni civili]] del capoluogo lombardo, sia per coppie [[eterosessuali]] che [[omosessuali]];<ref>{{cita news|url=http://tg24.sky.it/tg24/politica/2012/07/27/milano_unioni_civili_svolta_consiglio_comunale_approva_registro_coppie_di_fatto_gay_etero_pisapia.html|titolo=Milano, sì a unioni civili. Pisapia: "Da oggi più diritti"|pubblicazione=[[Sky TG 24|tg24.sky.it]]|data=27 luglio 2012|accesso=24 settembre 2012}}</ref> il registro viene inaugurato ufficialmente il 18 settembre 2012.<ref>{{cita news|url=http://tg24.sky.it/tg24/cronaca/2012/09/18/coppie_fatto_unioni_civili_milano_hutter.html|titolo=Milano, inaugurato il registro delle unioni civili|pubblicazione=[[Sky TG 24|tg24.sky.it]]|data=18 settembre 2012|accesso=24 settembre 2012}}</ref>
 
Nei primi tre anni di governo perde i consensi di molti cittadini milanesi che si sono visti aumentare in modo vertiginoso il loro costo della vita, oltre all'aumento del 50% sul biglietto del Metrò, è stato duramente criticato per l'aumento di tasse, quali IMU, Tarsu e Addizionale Comunale.
 
In seguito alle [[Elezioni politiche italiane del 2013|elezioni politiche del 2013]], perde alcuni assessori appena eletti in Parlamento (tra i quali [[Bruno Tabacci]]), dovendo di conseguenza operare un rimpasto di giunta.
 
=== Procedimenti giudiziari ===
Nei primi [[Anni 1980|anni ottanta]] Giuliano Pisapia è stato coinvolto in un [[Processo (diritto)|procedimento giudiziario]] conclusosi con una [[Sentenza (diritto italiano)|sentenza]] di [[Assoluzione (diritto)|assoluzione]] con formula piena.
 
Nell'ottobre del [[1980]], Pisapia viene [[Arresto|arrestato]] in base alle indicazioni di un [[pentito]]: l'accusa era di concorso morale al [[furto]] di un veicolo e di banda armata (da quest'ultima accusa Pisapia venne [[Proscioglimento|prosciolto]] già in [[Attività istruttoria|fase istruttoria]]<ref>{{cita news|url=http://tg24.sky.it/tg24/cronaca/2011/05/11/giuliano_pisapia_vicenda_giudiziaria_assoluzione_procedimento_.html|titolo=Pisapia, assolto per non aver commesso il fatto|pubblicazione=[[Sky TG 24|tg24.sky.it]]|data=11 maggio 2011|accesso=23 maggio 2011}}</ref>). Assieme a lui vengono arrestate altre dieci persone; Pisapia resta incarcerato per quattro mesi. Nel giugno [[1982]], nel contesto dell'istruttoria su [[Prima Linea]] e i [[Comitati Comunisti Rivoluzionari]] attivi a [[Milano]] (che riguardava anche [[Marco Barbone]], [[assassino]] di [[Walter Tobagi]], oltre a [[Marco Donat Cattin]] e al pentito [[Michele Viscardi]]), il [[pubblico ministero]] [[Armando Spataro]] chiede il [[rinvio a giudizio]] davanti alla [[Corte d'assise]] di Milano per 163 persone. Il 22 ottobre [[1984]] il [[giudizio di primo grado]] si conclude, per effetto di un provvedimento di [[amnistia]] ed [[indulto]] del [[1978]] ([[Decreto del presidente della Repubblica|DPR]] 413/78<ref>{{normattiva|tipo=DPR|anno=1978|mese=08|giorno=04|numero=413|titolo=Concessione di amnistia e indulto. (GU n. 218 del 5-8-1978)}}</ref>), con una [[sentenza di non luogo a procedere]]: la Corte d'assise esplicita nelle [[Motivazione (diritto)|motivazioni]] che Pisapia sarebbe stato comunque assolto per [[insufficienza di prove]].<ref name="corriere" >{{cita news|url=http://www.corriere.it/politica/speciali/2011/elezioni-amministrative/notizie/pisapia-carte-luigi-ferrarella_1b0a07ca-7c5a-11e0-85d3-733f3ac8a121.shtml|titolo=L'accusa, poi l'assoluzione - Ecco cosa c'è in quelle carte|pubblicazione=[[Corriere della Sera|corriere.it]]|autore=Luigi Ferrarella|data=12 maggio 2011|accesso=23 maggio 2011}}</ref> Pisapia rinuncia all'amnistia e presenta [[ricorso]] contro la sentenza: la [[Corte d'assise d'appello]] lo assolve definitivamente, nel marzo del [[1986]], per non aver commesso il fatto.<ref name="corriere" />
 
Tale vicenda è riemersa nel maggio [[2011]] nel corso della [[campagna elettorale]] per le [[Elezioni amministrative italiane del 2011#Milano|elezioni comunali di Milano]], durante un confronto televisivo nel quale il sindaco uscente [[Letizia Moratti]] ha dichiarato che «Pisapia è stato giudicato responsabile del reato di furto di un veicolo dalla Corte d'assise». Essendo quella l'ultima parola prima della chiusura del dibattito, Pisapia non ebbe modo di replicare immediatamente, ma solo a posteriori, bollando come [[calunnia|calunniosa]] l'affermazione e annunciando una [[querela]] per [[diffamazione]] aggravata<ref>{{cita news|url=http://www.pisapiaxmilano.com/giuliano-pisapia-querela-letizia-moratti-per-diffamazione-aggravata/|titolo=Giuliano Pisapia querela Letizia Moratti per diffamazione aggravata. Ecco la sentenza che la smentisce.|pubblicazione=pisapiaxmilano.com|accesso=23 maggio 2011}}</ref> (in seguito ritirata<ref>{{cita news|url=http://milano.repubblica.it/cronaca/2011/06/02/news/palazzo_marino_il_giorno_di_pisapia_oggi_la_moratti_gli_passa_le_consegne-17044594/|titolo=Palazzo Marino, è il giorno di Pisapia - La Moratti saluta in lacrime i funzionari|pubblicazione=[[la Repubblica|milano.repubblica.it]]|autore=Oriana Liso|data=2 giugno 2011|accesso=2 giugno 2011}}</ref>). Dopo aver inizialmente ribadito quanto espresso,<ref>{{cita news|url=http://finanza.tgcom.mediaset.it/news/dettaglio_news.asp?id=201105131010011688&chkAgenzie=PMFNW&sez=news&testo=&titolo=Elezioni:%20Moratti;%20niente%20scuse,%20Pisapia%20frequentava%20violenti%20%28CorSera%29|titolo=Elezioni: Moratti; niente scuse, Pisapia frequentava violenti|pubblicazione=[[TGcom24|finanza.tgcom.mediaset.it]]|data=13 maggio 2011|accesso=1º novembre 2012}}</ref> prima del [[ballottaggio]] la Moratti ha presentato delle scuse private a Pisapia per la falsa accusa.<ref>{{cita news|url=http://www.corriere.it/politica/speciali/2011/elezioni-amministrative-ballottaggi/notizie/26-videochat-letizia-moratti-corriere_49e38542-879c-11e0-8601-a1952c3da2ae.shtml|titolo=Moratti: "A Pisapia ho inviato le scuse in privato"|pubblicazione=[[Corriere della Sera|corriere.it]]|autore=Alessandro Sala|data=26 maggio 2011|accesso=1º novembre 2012}}</ref><ref>{{cita news|url=http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2011-05-26/fine-moratti-scrive-scuse-195847.shtml?uuid=AaxdtjaD|titolo=E alla fine Moratti scrive le sue scuse all'avversario|pubblicazione=[[Il Sole 24 ORE|ilsole24ore.com]]|autore=Sara Bianchi|data=26 maggio 2011|accesso=1º novembre 2012}}</ref>
 
Armando Spataro, il pubblico ministero che all'epoca aveva sostenuto l'accusa contro Pisapia, nell'occasione ha dichiarato che si trattò di un [[errore giudiziario]].<ref>{{cita news|url=http://milano.corriere.it/milano/politica/speciali/2011/elezioni-amministrative/notizie/11-maggio-spataro-pisapia-190620177013.shtml|titolo=Il pm che accusò Pisapia - «Ha ragione, fu assolto»|pubblicazione=[[Corriere della Sera|milano.corriere.it]]|data=11 maggio 2011|accesso=23 maggio 2011}}</ref>
 
=== Vita privata ===
Dopo una convivenza di vent'anni, il 9 aprile [[2011]] si è sposato con [[matrimonio civile|rito civile]] con la [[giornalista]] [[Cinzia Sasso]] a [[Venezia]], città d'origine della moglie.<ref>{{cita news|url=http://nuovavenezia.gelocal.it/cronaca/2011/04/09/news/giuliano-pisapia-e-cinzia-sasso-il-si-a-venezia-3901110|titolo=Giuliano Pisapia e Cinzia Sasso: il "sì" a Venezia|pubblicazione=[[la Nuova Venezia|nuovavenezia.gelocal.it]]|data=9 aprile 2011|accesso=30 maggio 2011}}</ref>
 
== Opere ==
Giuliano Pisapia ha scritto, con [[Carlo Nordio]], [[procuratore aggiunto]] a [[Venezia]], il [[libro]] ''In attesa di Giustizia - dialogo sulle riforme possibili'', con [[prefazione]] di [[Sergio Romano]] (Angelo [[Guerini e Associati]] Editore, 2010).
 
È coautore dei volumi:
* ''[[Carcere di San Vittore|San Vittore]]: voci dal carcere e sul carcere'', Milano 1988;
* ''Usage de stupéfiants: politiques européennes'', Ginevra 1996;
* ''Il Diritto e il Rovescio: i rapporti tra politica e magistratura'';
* ''Giustizia penale: esiste l'approdo?'', 2007.
 
Un suo [[saggio]] è presente nel volume ''Legalizzare la droga. Una ragionevole proposta di sperimentazione'' (Feltrinelli, 1991).
 
È autore di scritti e saggi di carattere giuridico, sociale, nel campo del diritto penale, delle tematiche collegate alla [[tossicodipendenza]], del rapporto tra carcere e società.
 
== Note ==
{{<references|2}}/>
 
== Voci correlateBibliografia ==
<div class="references-medium" style="-moz-column-count: 2; column-count: 2;">
* [[Gian Domenico Pisapia]]
;Fonti primarie:
* {{cita libro |autore=[[Appiano di Alessandria]]|titolo=Historia Romana (Ῥωμαϊκά)|volume=VII e VIII|cid=Appiano|lingua=grc}} Versione in inglese [http://www.livius.org/ap-ark/appian/appian_0.html qui].
* {{Cita libro|autore=[[Eutropio]]|titolo=Breviarium ab Urbe condita|url=https://la.wikisource.org/wiki/Breviarium_historiae_romanae|volume=III|cid=Eutropio|lingua=latino}} {{simbolo|Wikisource-logo.svg|15}}
* {{Cita libro|autore=Polibio|wkautore=Polibio|titolo=[[Storie (Polibio)|Storie (Ἰστορίαι)]]|volume=VII|cid=Polibio|lingua=grc}} Versioni in inglese disponibili [http://penelope.uchicago.edu/Thayer/E/Roman/Texts/Polybius/home.html qui] e [http://www.perseus.tufts.edu/hopper/text?doc=Perseus%3Atext%3A1999.01.0234%3Abook%3D1%3Achapter%3D1 qui].
* {{cita libro|autore=Strabone|wkautore=Strabone|titolo=Geografia|volume=V|cid=Strabone|lingua=grc}} Versione in inglese disponibile [http://penelope.uchicago.edu/Thayer/E/Roman/Texts/Strabo/home.html qui].
* {{Cita libro|autore=Tito Livio|wkautore=Tito Livio|titolo=Ab Urbe condita libri|url=http://la.wikisource.org/wiki/Ab_Urbe_Condita|volume=XXI-XXX|cid=Livio|lingua=latino}} {{simbolo|Wikisource-logo.svg|15}}
* {{Cita libro|autore=Tito Livio|wkautore=Tito Livio|titolo=Periochae|url=http://la.wikisource.org/wiki/Ab_Urbe_Condita_%E2%80%93_Periochae|volume=21-30|cid=Periochae|lingua=latino}} {{simbolo|Wikisource-logo.svg|15}}
 
;Fonti storiografiche moderne
== Altri progetti ==
* {{Cita libro | titolo = The Punic Wars | anno = 1990 | autore = Bagnall, Nigel | isbn = 0-312-34214-4 }}
{{interprogetto|commons=Category:Giuliano Pisapia}}
* {{Cita libro | titolo = Hannibal: Enemy of Rome | anno = 1992 | autore = Cottrell, Leonard | editore = Da Capo Press | isbn = 0-306-80498-0 }}
* {{Cita libro | titolo = Hannibal's War | anno = 1978 | autore = Lazenby, John Francis | editore = Aris & Phillips | isbn = 0-85668-080-X }}
* {{Cita libro | titolo = The Fall of Carthage | anno = 2003 | autore = Goldsworthy, Adrian | editore = Cassel Military Paperbacks | isbn = 0-304-36642-0 }}
* {{Cita libro | titolo = Hannibal's War | anno = 2005 | autore = Peddie, John | editore = Sutton Publishing Limited | isbn = 0-7509-3797-1 }}
* {{Cita libro | titolo = Hannibal | anno = 1999 | autore = Lancel, Serge | editore = Blackwell Publishers | isbn = 0-631-21848-3}}
* {{Cita libro | titolo = Hannibal | anno = 1999 | autore = Baker, G. P. | editore = Cooper Square Press | isbn = 0-8154-1005-0 }}
 
;Approfondimenti
== Collegamenti esterni ==
* {{Cita libro | titolo = Hannibal | anno = 1891 | autore = Dodge, Theodore A. | editore = Da Capo Press | isbn = 0-306-81362-9 }}
* [http://www.pisapiaxmilano.com/ Sito ufficiale]
* {{Cita libro | titolo = Warfare in the Classical World | anno = 1993 | autore = Warry, John | editore = Salamander Books Ltd | isbn = 1-56619-463-6}}
* [http://legislature.camera.it/chioschetto.asp?content=/deputati/composizione/leg13/Composizione/schede_/d00461.ASP La pagina di Giuliano Pisapia riguardante la XIII legislatura]
* {{Cita libro | titolo = The War With Hannibal | anno = 1972 | autore = Livius, Titus | editore = Penguin Books | isbn = 0-14-044145-X}}
* [http://legxiv.camera.it/organiparlamentari/assemblea/contenitore_dati.asp?tipopagina=&deputato=d50395&source=%2Fdeputatism%2F240%2Fdocumentoxml.asp&position=Deputati\La%20Scheda%20Personale&Pagina=Deputati/Composizione/01.camera/nuovacomposizione/datpersonali2.asp%3Fdeputato=d50395 La pagina di Giuliano Pisapia riguardante la XIV legislatura]
* {{Cita libro | titolo = Warfare in Antiquity, Volume 1 | anno = 1990 | autore = Delbruck, Hans | editore = University of Nebraska Press | isbn = 0-8032-9199-X }}
* {{Cita libro | titolo = Carthage A History | anno = 1997 | autore = Lancel, Serge | editore = Blackwell Publishers | isbn = 1-57718-103-4 }}
</div>
 
{{Seconda guerra punica}}
{{Sindaco
{{Portale|Antica Roma|guerra|marina|Spagna}}
|città = Milano
|precedente = [[Letizia Moratti]]
|successivo = ''in carica''
|periodo = dal 1º giugno 2011
}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|diritto|Milano|politica}}
 
[[Categoria:PoliticiBattaglie dinavali Sinistradella Ecologiaseconda Libertàguerra punica|Ebro]]
[[Categoria:Politici di Democrazia Proletaria]]
[[Categoria:Politici di Rifondazione Comunista]]
[[Categoria:Deputati della XIII Legislatura della Repubblica Italiana]]
[[Categoria:Deputati della XIV Legislatura della Repubblica Italiana]]
[[Categoria:Avvocati legati a Milano]]
[[Categoria:Scrittori legati a Milano]]
[[Categoria:Politici legati a Milano]]