Penčo Slavejkov e Roberta (nome): differenze tra le pagine

(Differenze fra le pagine)
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
AlessioBot (discussione | contributi)
m Collegamenti esterni: Bot: +controllo di autorità
 
 
Riga 1:
{{Prenome|Roberta|italiano|F}}<ref name=behind>{{cita web|lingua=en|url=http://www.behindthename.com/name/roberta|titolo=Roberta|sito = Behind the Name|accesso=02-02-2013}}</ref>.
{{Avvisounicode}}
{{Bio
|Nome = Penčo Petkov
|Cognome = Slavejkov
|Sesso = M
|PreData = in [[Lingua bulgara|bulgaro]], Пенчо Петков Славейков; a volte traslitterato in italiano anche come '''Pencio'''
|LuogoNascita = Trjavna
|GiornoMeseNascita = 27 aprile
|AnnoNascita = 1866
|LuogoMorte = Brunate
|GiornoMeseMorte = 10 giugno
|AnnoMorte = 1912
|Attività = poeta
|Epoca = 1800
|Epoca2 = 1900
|Nazionalità = bulgaro
|PostNazionalità = , membro del circolo ''Misăl'' ("Il pensiero"). Era il figlio più giovane dello scrittore [[Petko Slavejkov]]
|Immagine =
|Didascalia =
}}
 
==Varianti==
==Biografia ed opere==
*Femminili
{{Citazione|Mi sia da Dio concesso ch'io viva qui<br/>gli ultimi dì lontano dal suolo natio|Penčo Slavejkov, Canto insanguinato|Дано ми Богъ даде тукъ аз да доживѣя<br>последнитѣ си дни далечъ отъ родний край|lingua=bg}}
**[[Alterazione (linguistica)|Alterati]]: Robertina<ref name=behind/>
**Ipocoristici: [[Berta (nome)|Berta]]
*Maschili: [[Roberto]]<ref name=behind/>
 
===Varianti Gioventùin altre lingue===
*[[Lingua inglese|Inglese]]: Roberta<ref name=behind/>
[[File:Petko and his son Pencho Slaveykov.jpg|thumb|Le statue di Penčo Slavejkov (a sinistra) e suo padre [[Petko Slavejkov|Petko]] (a destra) in piazza Slavejkov a [[Sofia]].]]
**[[Ipocoristici]]: Robbie<ref name=behind/>, Bobbie<ref name=behind/>
*[[Lingua spagnola|Spagnolo]]: Roberta<ref name=behind/>
**Alterati: Robertina<ref name=behind/>
 
==Origine e diffusione==
Penčo Slavejkov nacque il 27 aprile [[1866]] a [[Trjavna]]. Studiò nella sua città natale ed a [[Stara Zagora]], dove nel [[1876]] suo padre Petko venne assunto come insegnante. Qui fu testimone dell'incendio di Stara Zagora al tempo della [[Guerra turco-russa (1877 - 1878)|guerra russo-turca]], il ricordo del quale sarebbe rimasto per sempre nella coscienza del futuro poeta. Questi "''ricordi radicati così profondamente nell'anima'' ("враснали тъй дълбоко в душата спомени") servirono a Slavejkov per la sua opera ''[[Canto insanguinato]]'' (Kървава песен). La famiglia Slavejkov riuscì a malapena a salvarsi dall'incendio e si spostò a [[Veliko Tărnovo|Tărnovo]].
{{Vedi anche|Roberto}}
Si tratta della forma femminile di [[Roberto]]<ref name=behind/>, nome di origine [[lingue germaniche|germanica]] che, composto da ''hrod'' ("fama", "gloria") e ''beraht'' ("brillante", "illustre")<ref name=behind/><ref name=etimo>{{cita web|lingua=en|url=http://www.etymonline.com/index.php?term=Robert|titolo=Robert|sito = Online Etymology Dictionary|accesso=02-02-2013}}</ref>, significa "fama brillante"<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.behindthename.com/name/robert|titolo=Robert|sito = Behind the Name|accesso=02-02-2013}}</ref> o "splendente di gloria"<ref name=etimo/>.
 
==Onomastico==
Penčo fu l'ultimo degli otto figli della famiglia di Petko Račov Slavejkov e di Irina Rajkova. I suoi fratelli erano Hristo, Ivan, Račo, Rajko e le sorelle Donka e Penka.
Non vi sono sante né beate di nome Roberta; l'[[onomastico]] ricorre lo stesso giorno della forma maschile [[Roberto]] (solitamente il [[17 settembre]], memoria di san [[Roberto Bellarmino]], [[Dottore della Chiesa]]<ref>{{cita web|url=http://www.santiebeati.it/Detailed/29150.html|titolo=San Roberto Bellarmino|sito = Santi, beati e testimoni|accesso=02-02-2013}}</ref>, ma anche in altre date).
 
==Persone==
Dopo la fine della guerra si stabilirono a [[Sliven]] nel [[1879]] e in seguito di nuovo a Tărnovo, dove il padre pubblicò le riviste ''Osten'' e ''Celokupna Bălgarija'', mentre Penčio prese parte alla loro divulgazione. Alla fine del 1879 la famiglia si spostò a [[Sofia]], dove Penčo studiò fino al [[1811]]. Dopo l'introduzione del regime d'autorità, suo padre, uno dei leader del Partito Liberale, venne arrestato, dopo di che riparò in [[Rumelia orientale]].
{{persone di nome|Roberta}}
[[File:Roberta Capua Miss Italia 1986.jpg|thumb|upright=0.7|[[Roberta Capua]]]]
[[File:Roberta Flack43.JPG|thumb|upright=0.7|[[Roberta Flack]]]]
*Roberta Joan Anderson, vero nome di [[Joni Mitchell]], cantautrice e pittrice canadese
*[[Roberta Angelilli]], politica italiana
*[[Roberta Bruni]], atleta italiana
*[[Roberta Capua]], modella e conduttrice televisiva italiana
*[[Roberta Carrieri]], cantautrice e attrice italiana
*[[Roberta Cowell]], aviatrice britannica
*[[Roberta di Camerino]], stilista italiana
*[[Roberta Flack]], cantante statunitense
*[[Roberta Greganti]], attrice, doppiatrice e direttrice del doppiaggio italiana
*[[Roberta Paladini]], attrice e doppiatrice italiana
*[[Roberta Potrich]], modella, attrice e conduttrice televisiva italiana
*[[Roberta Rambelli]], traduttrice, scrittrice e curatrice editoriale italiana
*[[Roberta Tatafiore]], attivista italiana
*[[Roberta Torre]], regista e sceneggiatrice italiana
*[[Roberta Vinci]], tennista italiana
*Roberta Colafabio, la mia cotta
 
==Il nome nelle arti==
Penčo continuò gli studi a [[Plovdiv]]. Nel [[1883]] fu uno degli incitatori della ''ribellione'' studentesca del Ginnasio Reale di Plovdiv contro il cattivo insegnamento delle materie, dopo che insegnanti come Petko Slavejkov, [[Petko Karavelov]] e [[Trajko Kitančev]] furono sostituiti con ''bellimbusti profumati ed "educatori" intellettualmente ingnoranti'' (парфюмирани контета и умствено боси "възпитатели"). In questo momento si trovava sotto l'influenza non solo di suo padre ma anche dell'amico del padre Petko Karavelov. In questi anni comincia a nascere in lui l'amore per il folklore della sua nazione. Il padre ed i figli annotavano i racconti popolari, le canzoni, le leggende, le tradizioni. Penčo accompagnava spesso il padre nei suoi viaggi in varie parti della Bulgaria per studi linguistici, etnografici e folkloristici, ed imparava dalla fonte l'arte e la lingua del popolo.
*[[Roberta (Black Lagoon)|Roberta]] è un personaggio della serie manga e anime ''[[Black Lagoon]]''.
 
*[[Roberta (Disney)|Roberta]], detta "la strega tecnologica", è un personaggio dei fumetti ''[[Disney]]''.
Nel gennaio del [[1884]] avvenne un incidente che provò duramente il fisico di Penčo, venne ritrovato svenuto ed assiderato sulle rive ghiacciate del fiume [[Evros (fiume)|Marica]], dove era andato a pattinare; Penčo sopravvisse all'assideramento, ma si ritrovò paralizzato. Malgrado le continue cure a Plovdiv, Sofia, [[Lipsia]], [[Berlino]], [[Parigi]], per tutta la vita ne patì le conseguenze, un'andatura affaticata (si muoveva con l'ausilio di un bastone), scriveva sforzandosi e parlava con difficoltà. Dopo una lotta di tre mesi contro la morta, Penčo fu ossessionato da pensieri cupi, soffrì di attacchi di [[malinconia]], dai quali cercò di rimedio nei libri e nelle opere letterarie. Ad uscire dalla profonda crisi gli furono d'aiuto i libri di [[Ivan Turgenev]] e di Korolenko "''Essere uno scheletro''" e "''Il musicante cieco''". Nella lotta contro la disgrazia Penčo temprò la propria volontà e cominciò a guardare alla sofferenza come ad una ''grande maestra'', che innalzava lo spirito. Quest'idea trovò in seguito un'espressione letteraria in una serie di opere ("''Cis moll''" e altre). La concezione della sofferenza veniva rafforzata anche dalla lettura delle opere di [[Henrik Ibsen]], [[Friedrich Nietzsche]], [[Heinrich Heine]] ed altri. In seguito all'infortunio in Penčo nacque anche l'inclinazione a dare un senso artistico alla solitudine. Le poesie che scrisse in questo periodo subivano l'influenza di Heine, le cui opere Penčo leggeva nella traduzione [[lingua russa|russa]].
*[[Roberta Espinosa]] è un personaggio della telenovela ''[[Flor - Speciale come te]]''.
 
*Roberta Sparrow è un personaggio del film del [[2001]] ''[[Donnie Darko]]'', diretto da [[Richard Kelly]].
=== Inizio dell'attività letteraria ===
*[[Roberta Tubbs]] è un personaggio della serie animata ''[[The Cleveland Show]]''.
Verso la metà del 1884 la famiglia Slavejkov tornò a Sofia. Nel 1885 Penčo si avvicinò ad [[Aleko Konstantinov]]. I due collaborarono alla rivista "''Biblioteka Sveti Kliment''" inserendo traduzioni di poeti russi. Durante il governo di [[Stefan Stambolov|Stambolov]] gli Slavejkov passarono anni molto difficili. Tutti i fratelli, persone di alta formazione scolastica, che parlavano lingue straniere, poeti, giornalisti ed attivisti, in quanto democratici e russofili erano sottoposti allo stesso tempo a persecuzione ed a violenze. Ciò consolidava il punto di vista critico di Penčo verso il governo di Stambolov ed in generale verso la realtà socio-politica bulgara del tempo, ed alimentava il suo essere democratico. Molte delle sue opere poetiche dalla fine degli [[anni 1880|anni 80']] del [[XIX secolo]] fino a quasi il [[XX secolo]] sono imbevuti di patos critico-sociale ("''Paese paterno'' (Бащин край), "''L'amato padiscià''" (Любимий падишах), "''Fumo vicino a Dio''" (Дим до Бога), "''Mango e l'orso''" (Манго и мечката), "''Re Davide''" (Цар Давид) e altri). Contemporaneamente Penčo scrive anche lirica intima. La raccoglie nel suo primo libro "''Lacrime di fanciulla''" (Момини сълзи)<ref>Pubblicato in Italia col nome di "''Mughetti''"</ref>, creato sotto influenza di Heine. Presto però comprese l'immaturità della sua opera, ed un anno dopo la pubblicazione riuscì a ritirare tutte le copie invendute ed a bruciarle.
*[[Roberta (Romanzo criminale)|Roberta Vannucci]] è un personaggio del romanzo di [[Giancarlo De Cataldo]] ''[[Romanzo criminale (romanzo)|Romanzo criminale]]''
 
*''Roberta'' è una canzone di [[Peppino di Capri]].
All'inizio dell'ultimo decennio del secolo si delineò una nuova tendenza nel pensiero poetico di Penčo Slavejkov, si addentrò nel mondo dei personaggi storici, dei grandi autori, degli eroi dello spirito. Nel [[1892]] sulla rivista "''[[Misăl]]''" (Мисъл, ''Pensiero'') apparvero le prime redazioni dei poemi "''Cis moll''", "''Cor cordium''" (Сърце на сърцата), "''Il tranquillizzato''" (Успокоеният), "''Frine''" (Фрина). In questo periodo nella poetica di Penčo si delinearono quasi tutte le tendenze ideologico-emotive del suo genere e del suo stile, caratteristiche dell'opera poetica della sua maturità: canti patriottici, ballate, folklore, lirica intima, opere filosofico-storiche, leggende, didattica occidentale ed altro.
* Roberta è una canzone di [[Billy Joel]]
 
Nel 1892 Penčo si stabilì a [[Lipsia]] per seguire i corsi di Letteratura e Filosofia all'università locale. Da Lipsia collaborava ogni tanto alle riviste "''Misăl''" e "''Bălgarska Sbirka''", creando i poemi "''Ralica''" (Ралица), "''Bojko''" (Бойко), "''Inseparabiliì''" (Неразделни), e altri poemi epici classici, i primi capitoli dell'epopea "''Canto insanguinato''" e molte delle miniature di "''[[Sogno di felicità]]''" (Сън за щастие).
 
Come studente Penčo si pose l'obiettivo di ampliare la sua visione della vita, della filosofia e dell'estetica, di apprendere dai grandi autori. Le lezioni che seguiva testistimoniano i suoi svariati interessi: storia della nuova filosofia, estetica generale, estetica dell'arte poetica, estetica del dramma, psicologia, etica, storia della filosofia, storia della letteratura tedesca, lezioni sulle opere di [[William Shakespeare]], epica degli slavi meridionali, ecc.
 
L'interesse di Penčo verso la pittura e la scultura lo indirizzò all'associazione locale degli amanti dell'arte, di cui fece parte. Fu membro anche dell'associazione letteraria di Lipsia; andava alle prime teatrali. Si concentrò sulle opere di [[Johann Wolfgang von Goethe]] e di Heinrich Heine, lesse gli studi su di loro, si interessò non solo dell'arte in sé stessa ma anche della concezione filosofica ed estetica dell'arte. Tra le decine di poeti tedeschi che attiravano la sua attenzione, si distinguono [[Theodor Storm]], [[Detiev von Liliencron]], [[Richard Dehmel]], [[Falke]], [[Nikolaus Lenau]], ecc. Attraverso le traduzioni tedesche Penčo conobbe la letteratura scandinava, esaminò le opere di Ibsen, [[Jakob Jakobsen|Jakobsen]] ed altri. Fu il primo bulgaro che conobbe le idee del filosofo danese [[Søren Kierkegaard]]; lesse i lavori di [[George Brandes]], [[Christian Lous Lange]], [[Arthur Schopenhauer]], Friedrich Nitzsche.
 
Grazie ai suoi svariati interessi, al suo inesauribile acume si guadagnò una sorta di autorità tra gli studenti bulgari di Lipsia. Già al primo anno venne eletto come presidente della sezione bulgara dell'Associazione Accademica Slava, al secondo anno divenne invece presidente dell'Associazione. Preparò una dissertazione del tema "''Heine e la Russia''" ma non la concluse, perché non riusciva a lavorare come voleva nelle biblioteche russe.
 
A Lipsia Penčo concluse il primo libro ([[1896]]) dei "''[[Canti epici (Slavejkov)|Canti epici]]''" (Епически песни), ne preparò il secondo libro, continuò a scrivere lirica intima, andando oltre le sue prime produzioni liriche. (La raccolta "''Sogno di felicità''" fu frutto del pluriennale lavoro letterario in questa direzione). Pubblicò i primi testi criticш, usciti nel giornale "''[[Zname]]''" (Знаме, ''Bandiera'').
 
=== Nel circolo "Misăl" ===
Penčo tornò in Bulgaria all'inizio del [[1898]] e nello stesso anno divenne membro effettivo dell'Associazione Letteraria Bulgara, l'odierna Accademia Bulgara delle Scienze. Venne nominato professore al Ginnasio maschile di Sofia ed in trasferta alla Biblioteca Nazionale di Sofia. Diventò assistente del dottor [[Krăstjo Krăstev]] nel redigere la rivista "''Misăl''" e prese parte al circolo letterario "''Misăl''". Venne nominato vicedirettore ([[1901]]–[[1909]]) e quindi direttore (1909–[[1911]]) della Biblioteca nazionale, e direttore del Teatro Nazionale ([[1908]]–[[1909]]). Nel settembre 1908 prese parte ad una tournée teatrale in [[Repubblica di Macedonia|Macedonia]], che a [[Bitola]] ed a [[Prilep]] ed in altri villaggi si trasformò in una manifestazione culturale e sociale, di cui ispiratore e poeta direttore. Nel suo breve ruolo nel Teatro Nazionale Penčo si dimostrò un energico dirigente ed un erudito regista di talento. Difendendo l'indipendenza del teatro da interferenze incompetenti, entrò in conflitto col ministro dell'istruzione [[Nikola Mušanov]] ed abbandonò l'incarico.
 
Nel 1909 venne mandato in trasferta a [[Mosca (Russia)|Mosca]] per prendere parte alla celebrazione per il centenario della nascita di [[Nikolaj Vasil'evič Gogol'|Nikolaj Gogol']]. Insieme col professor [[Vasil Zlatarski]] riportò in Bulgaria i resti di [[Marin Drinov]] e la sua biblioteca personale. Dalla Russia Penčo scrisse alcune lettere a [[Mara Belčeva]], nelle quali si rivelava un amante del popolo e antimonarchico, umanista e democratico. Al tempo dello Slavjanski Săbor statale ([[1910]]) in quanto diligente democrati [[Slavofilia|slavofilo]], sostenitore dell'idea di una ''unità slava di base puramente culturale e di accordo fraterno'' (славянско единение на чисто културна почва и на основа на братско съгласие) Penčo protestò con una lettera aperta ai delegati del Săbor e in un discorso in un'assemblea pubblica.
 
All'inizio di marzo del [[1911]] venne mandato a [[Costantinopoli]], ad [[Atene]], a [[Napoli]], a [[Sorrento]] ed a [[Roma]] affinché conoscesse gli edifici adibiti a biblioteca. Dopo essere ritornato a Sofia Penčo si dedicò ad un lavoro febbrile: concluse la seconda parte del "''Canto Insanguinato''" (IV-VI canzone) e preparò l'antologia "''Poeti tedeschi''" (Немски поети).
 
===Gli ultimi anni all'estero===
 
[[File:Busto Pencio Slavejkov.jpg|thumb|upright=0.7|Busto di Penčo Slavejkov a [[Brunate]]]]
Il 10 luglio del 1911 il ministro dell'istruzione [[Stefan Bobčev]] lo licenziò dal posto di direttore della Biblioteca Nazionale e lo nominò Curatore del Museo delle Scuole presso il Ministero dell'Istruzione Nazionale. Penčo non accettò l'incarico e partì per l'estero. Prima di partire, presedette ad un'assemblea, con la quale veniva fondata la branca dell'Associazione "''Amici del Popolo Russo''" (Приятели на руския народ) (presidente [[Anatole France]]). Alla fine di agosto Penčo era a [[Zurigo]], dove incontrò Mara Belčeva.
 
Si spostò quindi in diversi posti della [[Svizzera]], tra cui [[Lucerna]], [[Göschenen]], [[Andermatt]] e [[Lugano]]. La forte oppressione psichica danneggiava ulteriormente la sua sulute. Penčo fece sforzi eroici per continuare a lavorare. Alla fine di novembre arrivò in Italia. Si fermò a lungo a Roma, per più di tre mesi. Nel maggio 1912 si rimise in viaggio verso [[Firenze]] e quindi verso l'[[Engadina]], in montagna, cercando sollievo per il corpo e per l'anima. Alla fine del mese arrivò nel piccolo paese di villeggiatura di [[Brunate]], situato sul [[Lago di Como]], al di sopra della [[Como|città omonima]], dove però morì il 10 giugno (28 maggio per il calendario giuliano). A causa della prematura morte, la proposta del professore svedese Alfred Jensen, traduttore del "''Canto insanguinato''" e di altre opere di Penčo, che gli venisse conferito il [[Premio Nobel per la letteratura]], non venne presa in considerazione dal comitato del premio.
[[File:Lapide di Penco Slavejkov.JPG|thumb|left|Lapidi in ricordo di Penčo Slavejkov a [[Brunate]]]]
 
Fu sepolto nel cimitero del paese; i suoi resti vennero traslati in seguito in Bulgaria nel [[1921]].
 
A [[Brunate]], a ricordo del poeta bulgaro, vi sono due lapidi poste su una facciata dell'albergo in cui morì ed un busto in bronzo su stele di granito, opera dello scultore bulgaro [[Valentin Starčev]], inaugurato il 24 novembre [[2007]] nel giardino della Biblioteca Comunale.
 
==Opere==
*''Момини сълзи - Momini sălzi'' (''Lacrime di fanciulla'', 1886)
*''Епически песни - Epičeski pesni'' (''Canti epici'', 1908)
*''На острова на блаженните - Na ostrova na blažennite'' (''Nell'isola dei beati'', 1910)
*''Кървава песен - Kărvava pesen'' (''Il canto insanguinato'', incompiuto)
 
==Note==
<references />
 
==Bibliografia==
''Petali di Rose, Spine nei Balcani'' (Antologia della poesia bulgara), Associazione Bulgaria-Italia, Padova, 2004, pp 20-23
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Pencho Slaveykov}}
 
== Collegamenti esterni ==
 
[[Categoria:Prenomi di origine germanica]]
* «[http://www.treccani.it/enciclopedia/penco-slavejkov/ Slavejkov, Penčo]», in ''[[Enciclopedia]]'', [[Istituto dell'Enciclopedia italiana|Istituto dell'Enciclopedia italiana Treccani]], Roma (on-line)
{{circolo misal}}
 
{{Portale|antroponimi}}
{{Controllo di autorità}}
{{portale|letteratura}}