Storia del Calcio Foggia 1920 e Rugantino (commedia musicale): differenze tra le pagine

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Aggiunti tecnici ottava edizione, come da locandina ufficiale esposta al Teatro Sistina.
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{{Spettacolo teatrale
{{torna a|Unione Sportiva Foggia}}
|titolospettacolo = Rugantino
|immagine =
|didascalia =
|titolotradotto = Rugantino
|linguaoriginale = Italiano, romanesco
|nomepaese = Italia
|annoproduzione = 1962
|nomecompagnia = Garinei e Giovannini
|nomegenere = Commedia musicale
|nomeregista = Garinei e Giovannini
|nomesoggetto = Garinei e Giovannini
|nomesceneggiatore = Garinei e Giovannini, Festa Campanile e Franciosa
|nomeproduttore = Garinei e Giovannini
|nomecoreografo = Dania Krupska (prima edizione) successivamente (1979) Gino Landi
|nomeattori = Nino Manfredi, Lea Massari, Bice Valori, Aldo Fabrizi
|nomescenografo = Giulio Coltellacci
|nomecostumista = Giulio Coltellacci
|nometruccatore =
|nometecnicoluci =
|nometecnicoaudio =
|nomefotografo =
|nomepremi =
}}
 
'''''Rugantino''''' è una [[commedia musicale]] realizzata da [[Pietro Garinei|Garinei]] e [[Sandro Giovannini|Giovannini]] (come appare nei crediti dello spettacolo: «scritta da Garinei & Giovannini, [[Pasquale Festa Campanile]], [[Massimo Franciosa]], collaborazione artistica di [[Luigi Magni]]») e musiche di [[Armando Trovajoli]], rappresentata per la prima volta al [[Teatro Sistina]] di [[Roma]] il 15 dicembre [[1962]], con scene e costumi di [[Giulio Coltellacci]] e coreografie di Dania Krupska, sostituita per la seconda edizione (1979) da [[Gino Landi]], autore della versione coreografica tuttora rappresentata.
[[File:600px Nero e Rosso (Strisce) con tre fiamme gialle.png|right|200px]]
 
Il successo della commedia in Italia spinse l'impresario teatrale statunitense Alexander Cohen a far rappresentare la commedia anche in America: dopo alcune serate a Toronto, fu rappresentata a [[Broadway]] nel febbraio del [[1964]], al teatro Mark Hellinger, dove per tre settimane si registrò il tutto esaurito<ref>[http://www.radio.rai.it/radioscrigno/restauri/1_restauro.cfm?Q_IDRES=79 'Rugantino' alla conquista dell'America] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20100116135646/http://www.radio.rai.it/radioscrigno/restauri/1_restauro.cfm?Q_IDRES=79 |data=16 gennaio 2010 }} su Radio Scrigno di RadioRai</ref>.
{{quote|Chiunque tu sia sappi che, dal momento in cui deciderai di accostarti alle radici della squadra del tuo cuore, del tuo Foggia, alla fine di questo lungo e suggestivo viaggio, non rimarrai deluso. Perché, immedesimandoti in ciò che oggi il Foggia rappresenta, potrai lasciarti cogliere dall'emozione di ripensare con nostalgia a quello che questa maglia e questa straordinaria squadra sono state e hanno rappresentato nel tempo...|Pino Autunno<ref>{{Cita|Autunno}}</ref>}}
 
Il maestro [[Armando Trovajoli]] diresse anche l'[[orchestra]] nella prima edizione.
Di seguito viene trattata la '''storia dell'Unione Sportiva Foggia''' fino ai nostri giorni.
 
== Le origini Trama==
=== Prima della prima guerra mondiale ===
====La Daunia====
[[File:Daunia Calcio 1909.jpg|thumb|200px|La Daunia nel 1909]]
Storicamente, la prima formazione di cui si ha notizie nella [[provincia di Foggia]] è la '''Daunia''', fondata nel [[1909]]. La sua casacca ufficiale era a strisce bianconere,<ref name="esordi">{{cita web|url=http://www.usfoggia.it/storia/storia1.asp|titolo=Gli esordi}}</ref> e la seconda maglia era rosa.<ref>{{Cita|Santigliano|p. 7}}</ref> Il loro campo di gioco era un campetto di periferia, nella zona che oggi corrisponde al Tiro a Segno.<ref>{{Cita|Autunno|p. 14}}</ref>
 
Nella [[Roma]] papalina del [[XIX secolo]] Rugantino, giovane spaccone, arrogante e avverso a qualsivoglia lavoro, vive di espedienti aiutato dalla fida Eusebia, che lui spaccia per sua sorella.
====Le polisportive Sardegna e Calciatori====
I due ottengono vitto e alloggio raggirando il ''frescone'' di turno: dapprima un anziano marchese il quale, deceduto, non riserva loro alcun lascito; quindi [[Mastro Titta]], il celebre [[boia]] dello [[Stato Pontificio]], autentico personaggio storico. Mastro Titta è anche proprietario di una locanda che gestisce insieme al figlio, soprannominato ''Bojetto'', dopo l'abbandono da parte della moglie, che non approvava il suo mestiere; egli si prende cura di Rugantino e di Eusebia, ma finisce per innamorarsi di questa, un amore presto ricambiato.
Nel [[1911]] a Foggia erano nate l''''U.S. Sardegna''' e l''''Unione Sportiva Calciatori'''. L'U.S. Sardegna, prese il suo nome da Marinucci, un sardo figlio del preside dell'Istituto Magistrale.<ref name="Sardegna e Calciatori">{{Cita|Autunno|p. 17}}</ref> L'Unione Sportiva Calciatori, che vestiva una maglia bianca a strisce nere, vinse il [[26 maggio]] [[1912]] la "Coppa Città di Foggia", battendo il Bari 1-0.<ref name="Sardegna e Calciatori"/> [[Peppino Comei]], foggiano proveniente da [[Firenze]]<ref name="Comei e Tiberini">{{Cita|Santigliano|p. 8}}</ref>, viene acquistato dall'Unione Sportiva Calciatori insieme ai fratelli Tiberini, provenienti da Milano e di cui uno dei quali, il minore, tornerà in Lombardia.<ref name="Comei e Tiberini"/>
Entra in scena la bella Rosetta, moglie del violento e gelosissimo Gnecco ''Er [[Amatrice|Matriciano]]'', croce e delizia di tutti i giovani romani compreso Rugantino, il quale scommette con alcuni amici di sedurla prima della ''Sera dei Lanternoni''. Il giovane, nonostante umilianti peripezie, riesce nell'intento, ma finisce con l'innamorarsi della ragazza, così da non far menzione dell'impresa, per rispetto, ai suoi compagni; un contegno che presto viene meno a causa del suo carattere spaccone, ferendo così i sentimenti di lei.
 
Durante il Carnevale, Gnecco viene assassinato da un criminale mentre Rugantino è altrove, in compagnia di una nobile. Il protagonista si fa trovare casualmente accanto al cadavere e quindi, onde riscattarsi, si autoaccusa dell'omicidio, il cui movente sarebbe l'amore per Rosetta.
====L'Atleta====
Imprigionato e condannato a morte, con Rosetta che si dichiara perdutamente innamorata, sale sul patibolo sostenendo la propria colpevolezza e dimostrando così, nell'affrontare la morte, di essere un vero uomo.
Quest'ultimo, a Milano pensa di fondere le due squadre foggiane: l'U.S. Sardegna e l'Unione Sportiva Calciatori<ref name="Comei e Tiberini"/>, e dall'unione di quest'ultime, nacque nel [[1912]] la polisportiva '''U.S. Atleta''', in maglia bianca, capeggiata dal presidente Gustavo Nannarone.
La vicenda si conclude con Mastro Titta che giustizia un Rugantino finalmente rispettato e ammirato da tutti.
Il suo esordio è un derby giocato nel campo di Pila e Croce, campo casalingo, contro il ''Liberty Bari'' finito 2-2.<ref name="us atleta">{{Cita|Autunno|p. 18}}</ref><ref name="esordi"/> Successivamente l'Atleta vincerà un torneo a [[Bisceglie]], contro alcune squadre pugliesi.<ref name="us atleta"/> In quegli anni il problema era trovare una sede, infatti prima la società si riuniva in una piazza prospiciente al Convitto Liceale, che successivamente diventerà il Tribunale.<ref name="us atleta"/> Molti atleti e dirigenti cercarono di convincere il podestà Mandara per avere dei locali su via Galliani, ma il podestà rifiutò.<ref name="us atleta"/> Così alcuni dirigenti occuparono illegalmente il locale, trovandoci una grandissima quantità di mattonelle destinate alla pavimentazione dei marciapiedi, ma successivamente Mandara cambiò idea, e l'Atleta ebbe una sede sociale.<ref name="us atleta"/>
 
==Edizioni in Italia==
Con l'[[attentato di Sarajevo]] nel [[1915]] verrà la tragica parentesi della [[prima guerra mondiale]].<ref name="esordi"/>
 
===Prima Dopo la grande guerra edizione===
La prima edizione del ''Rugantino'' risale al 15 dicembre [[1962]].
[[File:Us Atleta.jpg|thumb|200px|right|L'Atleta nel torneo di football a sei di Molfetta]]
La guerra ha ucciso molti calciatori, anche foggiani, ed in quel periodo era molto difficile continuare a pensare al calcio. Nonostante ciò, grazie alla collaborazione di Gustavo Nannarone si è riusciti a continuare la storia di questo sport,<ref>{{Cita|Autunno|p. 19}}</ref> ed a collaborare alla ricrescita del calcio fu l'''Aviatori Foggia'', una squadra di soldati foggiani della Marina e dell'Aviazione, che si scontrò contro il ''F.B.C. Liberty'', una formazione barese, pareggiando per 2-2.<ref name="Atleta2">{{Cita|Autunno|p. 20}}</ref>
Invece l'U.S. Atleta, che ormai si sta conquistando un posto tra le grandi, viene invitata a partecipare a numerose competizioni, come il "Torneo Pasquale" a [[Bari]] nell'[[aprile]] del [[1919]], primo torneo pugliese del dopoguerra, o il "Torneo di football a sei di [[Molfetta]]", il [[3 ottobre]] [[1919]], dove l'U.S. Atleta arriva al quarto posto, perdendo 2-0 per rinuncia la finale per il terzo posto contro la Fulgor A Molfetta.<ref name="Atleta2"/><ref name="ripresa">{{cita web|url=http://www.usfoggia.it/storia/storia2.asp|titolo=La ripresa}}</ref> Il [[1 novembre]] l'Atleta vince 4-0 al campo Madonna della Spiga di Lucera contro lo ''Sporting Club Luceria''.<ref name="Atleta3">{{Cita|Autunno|p. 21}}</ref> Nel frattempo a Foggia viene creata una nuova formazione chiamata ''Vis et Vir'', in maglia gialla, dove militava [[Renato Sarti (calciatore)|Renato Sarti]], in prestito dall'Atleta.<ref name="Atleta3"/> Alcuni componenti dell'U.S. Atleta, però abbandonarono la societá per formarne una nuova, la '''Maciste'''. Qualche tempo dopo, Alfredo Cicolella fonda l''''U.S. Pro Foggia'''. Queste tre squadre però, non avranno molto futuro, difatti il [[12 maggio]] del [[1920]] si uniranno per formare lo '''Sporting Club Foggia'''.<ref name="usfoggia.it">{{cita web|url=http://www.usfoggia.it/storia/storia2.asp|titolo=La dinastia dei fratelli Sarti e l'U.S. Sporting Club Foggia}}</ref> Il presidente sarà il colonnello [[Carlo Gigliotti]].<ref>Altre volte viene citato come Carlo Giglietto</ref><ref>{{cita web|url=http://test.ilsatanello.it/storia_primordi.php|titolo=I primordi}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.sangiovannese.com/rivista/doc/azzurro05_06.pdf|titolo=Sangiovannese-Foggia}}</ref><ref>{{Cita|Santigliano|pp. 13 e 14}}</ref>
 
Il cast della prima edizione era formato da:
== Esordi ==
=== Dalla nascita al Foggia delle 3 M ===
Il club fu costituito ufficialmente come '''Sporting Club Foggia''' il 5 luglio [[1920]].<ref>{{cita web|url=http://www.ravennacalcio.com/press_zone/docs/47_mp%20foggia.pdf|titolo=Ravenna-Foggia}}</ref>
 
*Rugantino: [[Nino Manfredi]] (in seguito sostituito da [[Toni Ucci]]);
Il sodalizio era una [[società polisportiva]], ovvero erano tesserati non solo calciatori, ma anche pugili, atleti e ciclisti.<ref>{{Cita|Santigliano|p. 13}}</ref>
*Mastro Titta: [[Aldo Fabrizi]];
*Rosetta: [[Lea Massari]] (in seguito sostituita da [[Ornella Vanoni]]);
*Eusebia: [[Bice Valori]] (in seguito sostituita da [[Gloria Christian]]);
*Gnecco: [[Fausto Tozzi]];
*Don Niccolò Paritelli: [[Toni Ucci]];
*Donna Marta Paritelli: [[Marisa Belli]];
*Bojetto: [[Carlo Delle Piane]];
*Il cavalier Thorwaldsen: [[Roberto Paoletti]];
*il Serenante: [[Lando Fiorini]];
*il Burinello: [[Luciano Bonanni]];
*Scariotto: [[Goffredo Spinedi]];
*Rubastracci: [[Pino Pennese]];
*Strappalenzuola: [[Toni Ventura]];
*Bellachioma: [[Fernando Martino]];
*Il Brigadiere: [[Willy Colombini]];
*L'Innamorato: [[Marcello Serralonga]];
*Assuntina: [[Augusta Desée]];
*Il Cardinal Severini: [[Antonio Acqua]];
*La vecchia dei gatti: [[Silla Silvani]];
*Don Fulgenzio: [[Giorgio Fabretti]].
 
Direzione d'orchestra: [[Armando Trovajoli]]
Lo Sporting Club Foggia dopo un periodo di inattività dal [[1920]] al [[febbraio]] del [[1922]], inizia l'attività calcistica il [[18 marzo]] [[1922]], quando viene battuta per 2-0 la 225^ Fanteria, e nella rivincita, tre giorni più tardi, il [[21 marzo]] [[1922]] lo Sporting Club Foggia vinse 3-0, con una tripletta di Peppino Comei.<ref name="SC Foggia1">{{Cita|Autunno|p. 23}}</ref> Un altro match, sempre con le stesse squadre, fu vinto dallo S.C. Foggia per 5-0.<ref name="SC Foggia1"/> Queste sono le prime partite giocata e vinte, anche se non ufficiali, della squadra di Capitanata<ref name="usfoggia.it"/>.
 
===Seconda edizione===
Vennero scelti come colori sociali il rosso ed il nero, scelti dai fratelli Tiberini, tifosi milanisti.<ref name="SC Foggia1"/>
La seconda edizione del ''Rugantino'' risale al 18 dicembre [[1978]].
 
Cast:
[[File:Sporting Club Foggia 1923.jpg|thumb|left|200px|Lo Sporting Club Foggia nel 1923]]
Lo Sporting Club Foggia si affiliò alla [[FIGC]] il [[31 maggio]] del [[1922]], e di conseguenza poté partecipare al Campionato Pugliese, ma prima disputò alcune amichevoli nel campo casalingo, quello del Parco Comunale, come quella del [[18 giugno]] [[1922]], dove perse 2-0 contro l'[[Associazione Sportiva Bisceglie 1913|U.S. Biscegliese]], o quella del [[22 ottobre]] contro l' ''Andrea Doria Foggia'' dove vinse 4-1, e la rivincita di quest'ultima del [[13 dicembre]], sempre vinta dallo S.C. Foggia per 2-1.<ref>{{Cita|Autunno|pp. 23 e 24}}</ref> Arrivò automaticamente nel girone finale pugliese del campionato di [[Seconda Divisione 1922-1923|seconda divisione 1922-1923]] dove arrivò direttamente al primo posto, con l'allenatore [[Roberto Fini]].<ref name="promozione 33"/>
Naturalmente lo Sporting Club doveva avere una preparazione atletica, perciò organizzò alcune amichevoli, come la trasferta a [[Molfetta]], contro la [[Associazione Calcio Dilettantistica Molfetta Sportiva|Fulgor]], finita 1-1 e con un anticipo di 15 minuti per il malridotto campo di gioco (è la prima trasferta rossonera) e la trasferta al ''San Lorenzo'' di [[Bari]] contro l' ''U.S. Ferrovieri'', persa per 2-0.<ref>Al secondo gol, in evidente fallo, la squadra foggiana ha deciso di ritirarsi</ref><ref>{{Cita|Autunno|pp. 39 e 40}}</ref> Inoltre, organizzò un torneo, dove pareggiò 0-0 con l' ''Ideale Bari''<ref>Si potrebbe definire il primo [[derby d'Apulia]]</ref>, e vinse a [[Torremaggiore]] contro una squadra mista.<ref>{{Cita|Autunno|pp. 40 e 41}}</ref>
La squadra venne perfezionata dai primi acquisti in rossonero, come quelli del portiere [[Raffaele Ferraretti]] (primo acquisto del Foggia in assoluto), dell'ala [[Luigi D'Onofrio]], e del centravanti [[Mario Casale]] dall'''Andrea Doria-Foggia'', del centromediano Romano dal ''Savoia'', o del terzino [[Michele Camero]] dalla [[Associazione Calcio Dilettantistica Molfetta Sportiva|Fulgor Molfetta]].<ref name="1922-1923">{{Cita|Autunno|p. 38}}</ref> Da notare che le squadre da cui il Foggia ha prelevato nuovi giocatori sono tutte pugliesi, e specialmente l'Andrea Doria e il Savoia, che sono due squadre foggiane.<ref name="1922-1923"/>
Arriva il girone finale e lo Sporting Club esordisce il [[9 settembre]] [[1923]] in casa contro il [[Associazione Sportiva Taranto Calcio|Garibaldino Taranto]], vincendo per 1-0, in quella che sarà la prima gara ufficiale giocata dal Foggia.<ref>{{Cita|Autunno|p. 39}}</ref> Il Foggia vince sempre, tranne che a Taranto contro l'''Enotria'', dove pareggia, e viene promosso in prima divisione.<ref>{{Cita|Autunno|p. 41}}</ref> Per festeggiare organizza un'amichevole contro il [[Associazione Sportiva Dilettantistica Calcio Savoia|Savoia]], finalista perdente della finale scudetto, che vince a Foggia per 3-0.<ref>{{Cita|Autunno|pp. 41 e 42}}</ref> Il [[28 ottobre]], il ''Comitato Regionale Pugliese'', diede la vittoria a tavolino per l'Enotria, nell'ultima gara, poiché c'era stata un'invasione di campo che a portato al prolungamento di 5 minuti della partita, ma il [[2 novembre]] la [[Lega Sud (calcio)|lega Sud]] annullò il verdetto del Comitato Regionale Pugliese, promuovendo regolarmente il Foggia.<ref>{{Cita|Autunno|p. 42}}</ref>
 
*Rugantino: [[Enrico Montesano]];
[[File:Pila e Croce.jpg|thumb|200px|Il campo di Pila e Croce, costruito nel [[1923]]]]
*Rosetta: [[Alida Chelli]];
Così promosso nel campionato di [[Prima Divisione 1923-1924#Campionato pugliese|prima divisione 1923-1924]], lo Sporting Clug Foggia cambiò presidente, che divenne Carlo Irace, ed inaugurò il nuovo campo di ''Pila e Croce'' il [[18 novembre]] nel match contro l'Ideale Bari vinto 2-0 dagli ospiti, ma successivamente il risultato non fu convalidato per un errore arbitrale, ovvero sospese la partita per 23' al 13 minuto di gioco per la rottura del pallone, ed al posto di continuare la partita, ne reiniziò un'altra da capo, facendo durare il tempo di gioco complessivamente a 103 minuti, ed ovviamente lo Sporting Club chiese di annullare la gara, riuscendoci.<ref name="retrocessione24">{{Cita|Autunno|p. 45}}</ref> Alla fine del girone, però, arrivò con due soli punti al sesto ed ultimo posto.<ref name="promozione 33"/> Tuttavia, si aprì una sottile speranza per il Foggia di rimanere in prima divisione, dato che il Comitato Regionale Pugliese concesse uno spareggio promozione/retrocessione all'ultima della prima divisione ed alla prima della seconda divisione, ovvero lo Sporting Club Foggia ed il ''F.C. Bari''.<ref>{{Cita|Autunno|pp. 45 e 46}}</ref> Lo spareggio finì 2-1 per il Foggia, ma il Bari reclamò, poiché, dato che era stato promosso sul campo, doveva essere promosso a tutti gli effetti, ed infatti ebbe la meglio la società barese.<ref>{{Cita|Autunno|p. 46}}</ref>
*Mastro Titta: [[Aldo Fabrizi]];
*Eusebia: [[Bice Valori]];
*Gnecco: [[Glauco Onorato]];
*Don Niccolò Paritelli: [[Cesare Gelli]];
*Donna Marta Paritelli: [[Olimpia Di Nardo]];
*Bojetto: [[Alvaro Vitali]];
*Il cavalier Thorwaldsen: [[Remo Remotti]];
*Il Serenante: [[Aldo Donati (cantante)|Aldo Donati]];
*il Burinello: [[Luciano Bonanni]];
*Scariotto: [[Marcello Stramacci]];
*Rubastracci: [[Paolo di Bella]];
*Strappalenzuola: [[Giorgio De Bortoli]];
*Gurgumella: [[Pino di Bella]];
*Il Brigadiere: Lorenzo Spadoni;
*L'Innamorato: [[Sergio Japino]];
*Il Cardinal Severini: [[Armando Silverini]];
*La vecchia dei gatti: [[Silla Silvani]];
*Don Fulgenzio: [[Luciano Bonanni]].
 
Direzione d'orchestra: [[Elvio Monti]].
L'anno dopo, nella [[Seconda Divisione 1924-1925#Campionato pugliese|stagione 1924-1925]], il presidente fu Vincenzo Gaito, e il campionato non doveva essere disputato, poiché la sola squadra iscritta, lo S.C. Foggia fu ammessa direttamente allo spareggio promozione/retrocessione con l'U.S. Ideale di Bari che non fu disputato per rinuncia del Foggia. Si era verificata la stessa situazione dell'anno precedente, ed il Foggia, sembrava per essere promosso, ma alla compilazione dei quadri stagionali [[1925]]-[[1926|26]] non fu però ammesso direttamente a disputare la [[Prima Divisione]] Pugliese, poiché il Comitato Regionale Pugliese aveva iscritto verso la fine di [[giugno]] il [[Unione Sportiva Lecce|F.B.C. Lecce]].<ref name="spareggio fg-lecce">{{Cita|Autunno|p. 52}}</ref> Quindi il Foggia vinse l'andata in casa per 4-0, ma il ritorno fu vinto dal Lecce per 2-1.<ref name="spareggio fg-lecce"/> Sul campo neutro del San Lorenzo di Bari, il Foggia ha sconfitto nello spareggio promozione il Lecce, grazie a una doppietta di Peppino Comei, promuovendo nuovamente la squadra rossonera in prima divisione.<ref name="spareggio fg-lecce"/><ref name="promozione 33"/>
 
===Terza edizione===
Nel campionato successivo di Prima Divisione, il [[Prima Divisione 1925-1926#Campionato pugliese|campionato 1925-1926]], il Foggia, con il nuovo presidente Pietro De Vita, e l'entrata in società del nuovo segretario Medardo D'Angiò (ruolo che abbandonerà solamente nel [[1961]], con la sua morte), e nonostante avesse fatto acquisti come quello di [[Edmondo Della Valle]], arrivò ultimo con 2 punti, e perciò fu nuovamente retrocesso in quella che ora era divenuta ''Prima Divisione'' (secondo livello del calcio italiano).<ref name="25-26 1"/> Questo accadde perché il Foggia aveva tesserato irregolarmente un giocatore, Oscar Varola, quindi le ultime tre gare di campionato vennere dichiarate perse a tavolino.<ref name="25-26 1">{{Cita|Autunno|p. 54}}</ref> Nell'esordio del [[22 novembre]] [[1925]], pareggiando contro l'Ideale per 0-0, il Foggia ha inaugurato il nuovo campo di via Ascoli (non ancora completato del tutto).<ref>{{Cita|Autunno|p. 55}}</ref> Intanto, viene creata la formazione '''Foggia B''', ovvero le riserve, che disputano campionati diversi da quelli della squadra maggiore.<ref>{{Cita|Autunno|p. 58}}</ref>
La terza edizione del ''Rugantino'' risale al 22 dicembre [[1998]].
 
Cast:
[[File:Babaj.jpg|thumb|100px|Babaj]]
Nella [[Prima Divisione 1926-1927#Girone D|stagione 1926-1927]] disputò il girone D della Prima Divisione Sud, e con l'emanazione della [[carta di Viareggio]], il Foggia può acquistare due stranieri, ma può schierarne solo uno a partita, comprando così l'ungherese ''Babaj'', un centromediano, che corrisponde al primo straniero della storia del Foggia, ed inoltre furono acquistati Giosuè Poli e Giovanni Visentini dalla Fulgor di [[Molfetta]].<ref>{{Cita|Autunno|p. 60}}</ref> Questi, si dimostreranno i giocatori più importanti nella stagione, soprattutto Poli, anche campione italiano di pentathlon nel [[1928]], vicecampione di decathlon, e nuotatore professionista.<ref name="acquisti1926">{{Cita|Autunno|p. 61}}</ref> Inoltre, l'ala [[Raffaele Costantino (1907-1991)|Raffaele Costantino]], che successivamente vestirà la maglia azzurra, venne scartato dal Foggia, dopo aver giocato solo due amichevoli, la prima vinta, contro la [[Ilva Bagnolese|Bagnolese]], e la seconda pareggiata 1-1 con gol di Babaj su punizione, nel primo incontro assoluto contro il [[Società Sportiva Calcio Napoli|Napoli]].<ref name="acquisti1926"/>
Il campionato inizia bene, ma le cessioni di alcuni giocatori, come Babaj, indeboliscono la squadra.<ref name="campionato1926">{{Cita|Autunno|p. 62}}</ref> Un esempio di ciò fu la trasferta contro la Libery di Bari, sospesa per oscurità sull'1-1, e che venne cominciata con 42 minuti di ritardo, senza Visentini ed Alessandro Sarti, che non erano presenti per un incidente d'auto, e per queste mancanze, la partita venne giocata dal Foggia in 10 uomini (8 giocatori titolari, una riserva, e Migotti per solo 20 minuti).<ref name="campionato1926"/> Intanto divenne sempre più importante nel Foggia la figura del portiere [[Renato Sarti (calciatore)|Renato Sarti]], detto "il divo", ad un passo dalla convocazione nazionale.<ref>{{Cita|Autunno|p. 64}}</ref>
A fine campionato il Foggia arrivò settimo, ma a seguito alle esclusioni dal campionato di [[Ilva Bagnolese]], [[Casertana]] e Pro Italia Taranto arrivò effettivamente quarto.
 
*Rugantino: [[Valerio Mastandrea]];
[[File:Foggia 1927-1928.jpg|thumb|left|230px|Il Foggia 1927-1928]]
*Mastro Titta: [[Maurizio Mattioli]];
Nella [[Prima Divisione 1927-1928#Girone D|stagione 1927-1928]] il Foggia ebbe un nuovo presidente, Giovanni Sarti, ed una nuova figura, quella del giocatore-allenatore, interpretata da [[Severino Rosso]], e nuovi acquisti importanti come quelli di [[Giovanni Storchi]] e [[Ettore Zini]].<ref>{{Cita|Autunno|p. 72}}</ref> L'esordio nel [[derby d'Apulia]] col Bari fu sfavorevole, ma la stagione si rianimò presto, infatti il Foggia piegò la [[Fiorentina]], e vinse il derby di ritorno.<ref>{{Cita|Autunno|pp. 73 e 74}}</ref> Per quella occasione era presente sugli spalti il commissario tecnico della nazionale [[Augusto Rangone]], per visionare Renato Sarti del Foggia e Raffaele Costantino del Bari.<ref>{{Cita|Autunno|p. 74}}</ref> Tuttavia i dirigenti foggiani, dato che Costantino era un militare, contattarono un maresciallo che gli impedì di giocare.<ref>{{Cita|Autunno|pp. 75 e 76}}</ref> Dopo una vittoria in trasferta contro il [[Società Sportiva Tivoli Calcio 1919|Tivoli]], il Foggia non continuò a brillare, ed alla fine arrivò quarto in ''Prima Divisione Sud''.<ref>{{Cita|Autunno|p. 76}}</ref>
*Rosetta: [[Sabrina Ferilli]];
*Eusebia: [[Simona Marchini]];
*Gnecco: [[Massimiliano Pazzaglia]];
*Don Niccolò Paritelli: [[Cesare Gelli]];
*Bojetto: [[Gianluca Ramazzotti]];
*Il Cardinal Severini: [[Armando Silverini]];
*Don Fulgenzio: [[Sergio Zecca]];
*Scariotto: [[Roberto Ricciuti]];
*Cantastorie: [[Fabrizio Russotto]];
*Brigadiere-Don Leopoldo: [[Enzo Storico]].
 
===Quarta edizione===
Il [[19 giugno]] dello stesso anno si fonde con il '''Velo Club''' e cambia la denominazione in '''Unione Sportiva Foggia'''.<ref>{{Cita|Santigliano|p. 16}}</ref><ref name="cronistoria"/><ref name="1928-29">{{Cita|Autunno|p. 84}}</ref>
La quarta edizione del ''Rugantino'' risale al 15 maggio [[2001]].
 
Cast:
La stagione successiva, il Foggia non disputò la seconda divisione, ma un campionato speciale, il [[Campionato Meridionale 1928-1929#Girone B|campionato meridionale]]. Il presidente inizialmente era Pasquale De Biase, ma poi divenne Luigi Turtur. Il campo di via Ascoli cambiò il nome in ''Sportivo del Littorio'', e venne cambiato l'allenatore, che divenne [[Severino Rosso]].<ref name="1928-29"/> Inoltre venne allestita un'importante campagna acquisti, dall'[[Ambrosiana-Inter]] vennero acquistati [[Giuseppe Giustacchini]] ed [[Ettore Mussi]], e dal [[Football Club Esperia Viareggio|Viareggio]] venne preso [[Giovanni Pavanello]], che diventerà uno dei più grandi cannonieri del Foggia, ma verrà ceduto Edmondo Della Valle alla [[Juventus]], e Giosuè Poli smise di giocare.<ref>{{Cita|Autunno|p. 85}}</ref> Il campionato è un testa a testa tra Foggia e [[Calcio Chieti|Pippo Massangioli]],<ref>Poi [[Calcio Chieti]]</ref> e va così bene che il Foggia organizza un'amichevole casalinga contro il [[Sportclub Wacker|Wacker Wien]] finita 2-1 per gli austriaci.<ref name="1928-29 2"/> Alla fine, il Foggia e il Pippo Massangioli terminarono il girone entrambi a 19 punti, e il successivo spareggio tra queste ultime finì 1-1.<ref name="1928-29 2">{{Cita|Autunno|p. 86}}</ref> Tuttavia, la Federazione ammise entrambe le squadre al girone finali, che però andò male per il Foggia, che finì terzo, battendo solo il [[Unione Sportiva Città di Palermo|Palermo]] per 2-0.<ref name="1928-29 2"/> L'unica soddisfazione fu per il portiere [[Renato Sarti (calciatore)|Renato Sarti]], che in estate fu chiamato dall'allenatore [[Carlo Carcano]] per un provino nell'[[Unione Sportiva Alessandria 1912|Alessandria]], dove a [[Zurigo]] parò un rigore a [[Max Abegglen]].<ref name="1928-29 2"/>
 
*Rugantino: [[Michele La Ginestra]];
[[File:Bela Karolj.jpg|thumb|100px|Béla Karolj]]
*Mastro Titta: [[Maurizio Mattioli]];
Nella successiva stagione di [[Prima Divisione 1929-1930#|Prima Divisione]], gestita dal ''Direttorio Meridionale'', il Foggia cambiò nuovamente allenatore, che divenne l'ungherese [[Béla Karolj]], primo allenatore straniero sulla panchina rossonera.<ref>{{Cita|Autunno|p. 90}}</ref> Inoltre, [[Renato Sarti (calciatore)|Renato Sarti]] fu a un passo dalla convocazione con l'Italia per il match contro la [[Nazionale di calcio della Svizzera|Svizzera]], dove all'ultimo giorno fu preferito [[Ezio Sclavi]], suscitando clamore tra i giornali, come ''Il Piccolo'' (ora [[Il Giornale d'Italia]]).<ref>{{Cita|Autunno|pp. 90 e 91}}</ref> All'inizio della stagione il Foggia acquistò [[Eligio Vecchi]] dal [[Associazione Sportiva Dilettantistica Mantova Football Club|Mantova]] e [[Alfredo Marchionneschi]] dalla [[Società Polisportiva Ars et Labor 1907|SPAL]], pallino dell'allenatore Karolj.<ref>{{Cita|Autunno|p. 91}}</ref> Il pre-campionato è buono, infatti su cinque partite non arriva neanche una sconfitta.<ref name="campionato 29-30">{{Cita|Autunno|p. 92}}</ref> Anche il campionato inizia bene, addirittura il Foggia realizza 5 gol al portiere della nazionale e del [[Associazione Calcio Rinascita Messina|Messina]], [[Clemente Morando]].<ref name="campionato 29-30"/> Contro il [[Fulgor Maceratese|Macerata]], succede uno strano episodio.<ref name="campionato 29-30"/> Infatti Marchionneschi segna un rigore, che però l'arbitro vuole far ripetere, così viene ripetuto, ma da Vittorio De Rosa, che dopo la respinta del portiere, mette il pallone in rete.<ref name="campionato 29-30"/> Ma l'arbitro Trama di [[Torre Annunziata]] è convinto che De Rosa abbia preso la traversa, e non convalida i gol, e mentre i giocatori del Foggia continuano a protestare, Filippi del Macerata va in rete, e l'arbitro convalida il gol.<ref name="campionato 29-30"/> Così il Foggia presentò reclamo e ottenne di giocare una ripetizione, poi vinta dal Macerata 3-2.<ref name="campionato 29-30"/> La partita più importante della stagione fu vinta in trasferta contro il [[Cagliari Calcio|Cagliari]] per 1-0, ma in seguito il Foggia non continuò a brillare particolarmente, addirittura finendo in crisi.<ref name="campionato 29-30 2">{{Cita|Autunno|p. 95}}</ref> La crisi terminò quando i rossoneri riuscirono a battere in casa il [[Unione Sportiva Città di Palermo|Palermo]] per 2-1.<ref name="campionato 29-30 2"/> Alla fine del campionato il Foggia arrivò secondo, a pari punti con la [[Nocerina]] (che poi fallirà) e il Messina.
*Rosetta: [[Sabrina Ferilli]];
*Eusebia: [[Simona Marchini]];
*Gnecco: [[Massimiliano Pazzaglia]];
*Don Niccolò Paritelli: [[Cesare Gelli]];
*Bojetto: [[Gianluca Ramazzotti]];
*Il Cardinal Severini: [[Armando Silverini]];
*Don Fulgenzio: [[Sergio Zecca]];
*Brigadiere-Don Leopoldo: [[Enzo Storico]].
 
===Quinta edizione===
Nel [[1930]] fu composto il primo inno del Foggia.<ref>{{Cita|Autunno|pp. 98 e 99}}</ref>
La quinta edizione è del [[2004]].
 
Cast:
La [[Prima Divisione 1930-1931#Girone F|stagione 1930-1931]] iniziò con un'amichevole casalinga contro il [[Bohn Sport Club]] di [[Budapest]], invitata da Karolj, e finita 3-0 per gli ospiti.<ref>{{Cita|Autunno|p. 98}}</ref> Il campionato iniziò bene, infatti l'esordio a [[Brindisi]] fu molto convincente: il Foggia vince 7-2 con 5 gol di Marchionneschi.<ref name="1930-1931">{{Cita|Autunno|p. 99}}</ref> Ma dopo il ritiro di Renato Sarti il [[9 novembre]] [[1930]] nella partita contro il [[Associazione Sportiva Bisceglie 1913|Bisceglie]] finita 3-2 per i rossoneri, il Foggia smise di brillare. In sua sostituzione arrivò [[Giuseppe Baldi]], e in seguito, nonostante i 27 goal di Marchionneschi, il Foggia finì il campionato terzo in classifica.<ref>{{Cita|Autunno|pp. 99 e 100}}</ref>
Intanto i giocatori del Foggia divennero per tutti i "Satanelli", grazie al giornalista Mario Taronna.<ref name="promozione 33">{{cita web|url=http://www.usfoggia.it/storia/storia3.asp|titolo=Il primo campionato ufficiale - La promozione in B del'33}}</ref><ref name="1930-1931"/>
 
*Rugantino: [[Michele La Ginestra]];
[[File:Foggia delle 3M.jpg|thumb|left|220px|Il Foggia delle 3 M, vicino alla serie B]]
*Mastro Titta: [[Maurizio Mattioli]];
Qualcosa cambiò nell'anno dopo, nella [[Prima Divisione 1931-1932#Girone E|stagione 1931-1932]]. Venne effettuata una grande campagna acquisti, e vennero acquistati [[Aldo Begogni]], [[Raggio Montanari]], [[Arduino Marchetti]] e [[Antonio Silgich]], inoltre ad inizio ottobre il presidente cambiò e divenne Ferdinando Nardella.<ref>{{Cita|Autunno|pp. 104 e 105}}</ref>
*Rosetta: [[Fiorella Ceccacci Rubino]];
Il Foggia disputa un buon campionato, ma verso fine febbraio, con i momenti bui di [[Aldo Bedogni]] e [[Raggio Montanari]], finisce a metà classifica.<ref name="1931-1932">{{Cita|Autunno|pp. 105 e 106}}</ref> Nonostante ciò la squadra compie un autentico miracolo, arrivando seconda in classifica, a tre punti dal [[Perugia Calcio|Perugia]], e di conseguenza si qualificò al [[Prima Divisione 1931-1932#Girone A 2|girone A della fase finale]].<ref name="1931-1932"/>
*Eusebia: [[Edy Angelillo]];
Nella fase finale il Foggia arrivò sempre secondo, sfiorando la promozione per un punto, che invece conquistò il [[Grion Pola]].
*Gnecco: [[Massimiliano Pazzaglia]];
In questa stagione l'attaccante [[Alfredo Marchionneschi]], che segnò 29 gol stabilendo il record di marcature in un campionato per il Foggia, e con i Montanari e Marchetti formerà il celebre "Foggia delle 3 M".<ref name="promozione 33"/><ref>{{Cita|Santigliano|pp. 21 e 22}}</ref><ref name="Foggia delle 3M">{{Cita|Autunno|p. 105}}</ref> Di questo trio ben 71 furono le reti sulle 94 totali del Foggia.<ref name="Foggia delle 3M"/>
*Principe Paritelli: [[Cesare Gelli]];
*Cardinal Severini: [[Armando Silverini]];
*Brigadiere-Principe Paritelli: [[Enzo Storico]];
*Donna Marta Paritelli: [[Silvia Delfino]].
 
Progetto Audio e Fonico: Maurizio Capitini - Ettore Tosoni
===La promozione in B del '33 e la serie cadetta===
[[File:U.S. Foggia stagione 1923-1933.jpg|thumb|220px|Il Foggia che tornò in Serie B]]
Il Foggia stava di man mano crescendo, e le cose stavano cambiando. Nella [[Prima Divisione 1932-1933#Girone H|stagione 1932-1933]], venne cambiato l'allenatore, che divenne [[Tony Cargnelli]].<ref name="1932-1933 1">{{Cita|Autunno|p. 112}}</ref> Inoltre vennero ceduti Marchionneschi e Marchetti, protagonisti della stagione precedente, che furono sostituiti da [[Antonio Bellotti]].<ref name="1932-1933 1"/> Un ulteriore acquisto fu quello di [[Fioravante Baldi]], poi titolare del [[Grande Torino]].<ref name="1932-1933 1"/>
La stagione inizia con un 6-0 casalingo al [[Associazione Sportiva Taranto Calcio|Tosi Taranto]], e con una vittoria esterna per 2-0 contro le riserve del Bari.<ref name="1932-1933 2">{{Cita|Autunno|p. 113}}</ref> Fu disputata anche un'amichevole contro la prima squadra del Bari il [[28 ottobre]] [[1932]], per celebrare il decimo anniversario del [[Fascismo|Regime Fascista]], che finì 5-1 per il Foggia, con una tripletta di Montanari, mentre per il Bari segnerà l'ex Marchionneschi.<ref name="1932-1933 2"/> La prima sconfitta arriva solamente alla nona giornata, contro le riserve del Napoli, ma col mercato di riparazione il Foggia si rinforzò ulteriormente con l'ala [[Giorgio Pitacco (calciatore)|Giorgio Pitacco]], e le sconfitte a fine stagione saranno solamente tre.<ref>{{Cita|Autunno|pp. 113 e 114}}</ref>
Il Foggia arrivò primo in classifica, qualificandosi per il girone finale. L'inizio fu pessimo, infatti venne sconfitto a [[Ferrara]] contro la SPAL, ma con le vittorie sul [[Associazione Calcio Pavia|Pavia]] e nel girone di ritorno sulla SPAL, il Foggia con 5 punti vinse il girone finale, e così i rossoneri dopo vari tentativi tornarono finalmente in [[Serie B]].<ref>{{Cita|Autunno|pp. 114, 117 e 118}}</ref>
 
===Sesta edizione===
[[File:Foggia 1933-1934.jpg|thumb|left|220 px|Il Foggia che andò in serie B per la prima volta]]
La sesta edizione è del [[2010]], con la regia di [[Enrico Brignano]]
Il Foggia era riuscito a partecipare al campionato di Serie B [[Serie B 1933-1934|1933-1934]], ma prima vennero cambiate molte cose.<ref name="1933-1934">{{Cita|Autunno|pp. 120}}</ref> Per questioni economiche, il presidente cambiò, e divenne Paolo De Tullio, inoltre Tony Cargnelli andò ad allenare il Bari, ed il Foggia chiamò come allenatore [[Engelbert König]], ex Milan.<ref name="1933-1934"/>
Sul fronte acquisti il Foggia richiamò Arduino Marchetti dal Novara, comprò i due attaccanti [[Attilio Sudati]] e [[Benedetto Benedetti]], ed il laterale [[Bruno Kazianka]], ma cedette Bellotti, Montanari e Silgich.<ref>{{Cita|Autunno|pp. 121}}</ref>
Nel campionato si succedono prestazioni altalenanti, ma alcune di queste furono importanti, come la vittoria contro il [[Grion Pola]] per 6-2, oppure il derby casalingo contro il Bari degli ex Cargnelli e Marchionneschi vinto dai rossoneri per 2-1.<ref>{{Cita|Autunno|pp. 122 e 125}}</ref>
Il Foggia terminò il girone B del campionato al settimo posto.
 
Cast:
Nella [[Serie B 1934-1935|stagione 1934-1935]] arrivò un altro cambio di presidenza, Paolo De Tullio venne sostituito da Giovanni Quarato, ed anche l'allenatore Koenig, come Cargnelli, andò al Bari, e a diventare l'allenatore del Foggia, fu un altro [[Austria|austriaco]], [[Silvio Stritzel]].<ref name="1934-1935 1">{{Cita|Autunno|p. 128}}</ref> Ritornò Montanari, che fu l'unico acquisto degno di nota, poiché gli altri giocatori acquistati, come [[Alberto Rosso]], [[Vittorio Torti]] e [[Arturo Boniforti]], erano solo giovani.<ref name="1934-1935 2">{{Cita|Autunno|p. 129}}</ref> Ci furono molte cessioni, infatti entrambi i portieri se ne andarono, [[Giuseppe Baldi]] alla [[Unione Sportiva Pistoiese 1921|Pistoiese]] e [[Aristide Bossi]] alla [[Motori Alimentatori Trasformatori Elettrici Roma|MATER Roma]], inoltre [[Aldo Bedogni]] fu ceduto alla [[Associazione Calcio Reggiana 1919|Reggiana]], Bruno Kazianka al Manfredonia, Fioravante Baldi al Torino e Arduino Marchetti al [[Associazione Sportiva Dilettantistica Torres Calcio|Torres Sassari]].<ref name="1934-1935 2"/> A causa di queste molte cessioni il Foggia non disputò un grande campionato, e verso la fine di ottobre, dopo quattro sconfitte di fila e prima del derby col Bari, Stritzel fu esonerato, e sostituito da [[Giovanni Battista Rebuffo]].<ref name="1934-1935 1"/> Il suo esordio fu convincente, il Foggia vinse 3-1 il derby, ma nelle partite seguenti continuò a deludere.<ref name=1934-1935>{{Cita|Autunno|pp. 128 e 129}}</ref> I rossoneri, disputando un buon girone di ritorno, dove conquistarono 17 dei 29 punti totali, furono costretti ad andare agli spareggi contro la [[Unione Sportiva Cremonese|Cremonese]].<ref name=1934-1935/> Entrambi gli spareggi vennero disputati in campo neutro, il primo ad [[Ancona]] e finì 1-1, mentre il secondo a [[Fano]] ed il Foggia vinse 1-0 grazie ad un gol di [[Benedetto Benedetti]].<ref name="1934-1935 2"/>
Secondo la classifica il girone B della serie cadetta venne terminato all'ottavo posto.
 
*Rugantino: [[Enrico Brignano]];
=== Dalla retrocessione in serie C alla seconda guerra mondiale ===
*Mastro Titta: [[Maurizio Mattioli]];
[[File:Vincenzo Marsico.jpg|thumb|right|200 px|Vincenzo Marsico, giovane centromediano, già titolare]]
*Rosetta: [[Emy Bergamo]];
Nella [[Serie B 1935-1936|stagione 1935-1936]] il Foggia è costretto a vendere per motivi economici, e cedette al [[Torino Football Club|Torino]] [[Attilio Sudati]], e [[Raggio Montanari]] al [[Associazione Sportiva Livorno Calcio|Livorno]] ottenendo in totale 65.000 lire.<ref name="1935-1936 1">{{Cita|Autunno|p. 136}}</ref> Per rinnovare la squadra, la presidenza comprò [[Giuseppe Calò (calciatore)|Giuseppe Calò]] e [[Riccardo Di Santo]] dal [[Associazione Calcio Rinascita Messina|Messina]], [[Luigi Torti]] dal [[Seregno Football Club 1913|Seregno]] e [[Marco Lorini]] dalla [[Unione Sportiva Sanremese Calcio 1904|Sanremese]].<ref name="1935-1936 1"/> La mediana fu affidata al giovane [[Vincenzo Marsico]], che la stagione precedente era stato schierato solo 2 volte, ma che poi diverrà uno dei simboli del Foggia.<ref name="1935-1936 2">{{Cita|Autunno|pp. 136 e 137}}</ref> Inoltre cambiò anche l'allenatore, che divenne [[Wilmas Wilhelm]], tecnico [[Ungheria|ungherese]].<ref name="1935-1936 3"/> La stagione inizia male, durante [[Novara Calcio|Novara]]-Foggia, finita 4-2 per i [[Piemonte|piemontesi]] l'ala Calò si infortunia, provoncandosi la lacerazione dei tendini.<ref name="1935-1936 3">{{Cita|Autunno|p. 137}}</ref> Il Foggia tenta di sostituirlo provvisoriamente con [[Alfredo Galante]], giovane della primavera, e poi definitivamente con [[Dante Rossi (calciatore)|Dante Rossi]], acquistato dal [[Associazione Sportiva Dilettantistica Calcio Savoia|Savoia]].<ref name="1935-1936 3"/> Dopo un girone d'andata alquanto anonimo, venne quello di ritorno abbastanza disastroso. Infatti al Foggia vennero inflitte quattro sconfitte di fila, che influirono sulla posizione finale in classifica.<ref name="1935-1936 3"/> A fine girone si trovano tredicesimi a 28 punti: [[Football Club Esperia Viareggio|Viareggio]], Foggia, [[Società Polisportiva Ars et Labor 1907|SPAL]] e [[Unione Sportiva Pistoiese 1921|Pistoiese]].<ref name="1935-1936 3"/> L'ultima opportunità per rimanere in serie cadetta furono gli spareggi. Contro il Viareggio a [[Roma]] finì 2-0 per i [[Toscana|toscani]], contro la Pistoiese sempre a Roma finì addirittura 6-0 per gli avversari e la partita di Fano contro la SPAL non fu neanche giocata per la matematica retrocessione del Foggia.<ref name="1935-1936 3"/> Dopo soli tre anni di B il Foggia retrocesse in [[Serie C]].<ref name="benincasa">{{cita web|url=http://www.usfoggia.it/storia/storia4.asp|titolo=Benincasa e il Foggia "indigeno"}}</ref> L'unica soddisfazione di quella stagione arrivò nei derby di [[Coppa Italia 1935-1936|Coppa Italia]], dove nel doppio confronto i rossoneri eliminarono il Taranto nelle qualificazioni (1-1 a Taranto e 2-1 a Foggia), ma nei sedicesimi vennero eliminati in casa dalla [[Associazione Sportiva Roma|Roma]] per 4-0.<ref name="1935-1936 3"/>
*Eusebia: [[Paola Tiziana Cruciani]];
*Don Niccolò Paritelli: [[Michele Gammino]];
*Donna Marta Paritelli: [[Gabriella Bove]];
*Cardinal Severini / Cav. Thordvaldsen / Conte Bellarmino: [[Mario Scaletta]];
*Gnecco: [[Stefano Ambrogi]];
*Bojetto: [[Andrea Pirolli]];
*Banditore / Gentiluomo [[Armando Silverini]];
*Serenante: [[Andrea Perrozzi]];
 
Scene e costumi originali di [[Giulio Coltellacci]]
Il ritorno in Serie B avvenne dopo otto anni in Serie C, infatti in quelle stagioni il Foggia ebbe prestazioni molto altalenanti.
 
Direttore d'orchestra: [[Federico Capranica]]
[[File:Manfredonia-Foggia 36-37.jpg|thumb|right|210 px|Il primo derby di [[Capitanata]], giocato al ''Campo Sportivo del Littorio'' di [[Manfredonia]], oggi ''Stadio Miramare'', e finito 1-1]]
Per la [[Serie C 1936-1937|stagione 1936-1937]] l'allenatore ritornò [[Béla Karolj]], che l'ultima stagione è stato l'allenatore del Taranto.<ref name="1936-1937 1">{{Cita|Autunno|p. 144}}</ref>
Purtroppo le pessime condizioni economiche e la discesa in serie C costrinsero, come l'anno precedente, ad effettuare un gran numero di cessioni, tra le quali quella di [[Luigi Torti]] al [[Genoa Cricket and Football Club|Genoa]], di Ettore Mussi al [[Calcio Como|Como]], di Pietro Lavè al Lecce, di Giuseppe Calò al [[Associazione Calcio Dilettantistica Molfetta Sportiva|Molfetta]], di Benedetto Del Re al [[Associazione Calcio Rimini 1912|Rimini]], di Arturo Boniforti alla SPAL oppure quella di Riccardo Di Santo al [[Associazione Sportiva Dilettantistica Manfredonia Football 1932|Manfredonia]].<ref name="1936-1937 1"/> Inoltre la bandiera [[Giovanni Pavanello]] smise di giocare.<ref name="1936-1937 1"/> La squadra non venne rivoluzionata con grandi acquisti, ma tuttavia vennero comprati il terzino oriundo [[Arcangelo Di Reda]], il laterale [[Francesco Maggiori]] e le mezzeali [[Alido Chiaruttini]] e [[Armando Creziato]] (poi allenatore dell'[[Società Sportiva Dilettantistica Acireale Calcio|Acireale]]).<ref name="1936-1937 1"/>
La [[Coppa Italia 1936-1937]] finisce alla seconda giornata eliminatoria, infatti la compagine rossonera dopo aver eliminato nel turno preliminare il [[Benevento Calcio|Benevento]] per 2-0 e la [[Ilva Bagnolese|Bagnolese]] per 4-0, si fermò a [[Molfetta]] dove perse 5-2 con tripletta dell'ex Giuseppe Calò.<ref>{{Cita|Autunno|p. 149}}</ref>
Il girone E ha ben tre formazioni della [[provincia di Foggia]], infatti, oltre ai rossoneri ci sono il [[Audace Cerignola|Cerignola]] ed il Manfredonia. Il sogno del ritorno in serie B sembra avvicinarsi con la vittoria sul [[Potenza Sport Club|Potenza]] per 1-0, dove il Foggia, secondo in classifica, è a due punti dal primo posto.<ref name="1936-1937 2">{{Cita|Autunno|p. 145}}</ref> Il match successivo è il derby di Capitanata contro il Manfredonia, il primo in assoluto della loro storia, che finisce 1-1, con i sipontini che agguantarono il pareggio negli ultimi minuti.<ref name="1936-1937 2"/> Comunque il pensiero di un ritorno in serie cadetta rimane costantemente vivo, soprattutto grazie al supporto dei tifosi che aumentarono, ed addirittura nella gara contro il [[Associazione Sportiva Taranto Calcio|Tosi Taranto]] del [[14 marzo]] [[1937]] lo stadio fu aperto per la prima volta anche alle donne (anche se accompagnate).<ref name="1936-1937 2"/><ref>La [[Gazzetta del Mezzogiorno]] del [[14 marzo]] [[1937]] scrisse che il campo era aperto ''"a signore e signorine purché accompagnate"''</ref>
Tuttavia i desideri del ritorno in serie B vennero placati con la sconfitta in casa per 3-0 ad opera della [[Salernitana Calcio 1919|Salernitana]] e con la seguente sconfitta esterna a [[Cerignola]] per 2-1.<ref name="1936-1937 2"/> Poche furono le restanti vittorie come quella sul Lecce per 4-0.<ref name="1936-1937 2"/> Il campionato finisce al quinto posto, davanti ai propri tifosi, costretti a vedere una sconfitta casalinga con il Taranto appena promosso per 5-2.<ref name="1936-1937 2"/>
 
=== Settima edizione ===
[[File:Angelo Benincasa.jpg|thumb|left|110px|Angelo Benincasa]]
La settima edizione è del 2013, con la regia originale di [[Garinei e Giovannini]], messa in scena da [[Enrico Brignano]] come nel 2010.
La stagione successiva, la [[Serie C 1937-1938|1937-1938]] fu un'altra rivoluzionaria. Ad allenare la squadra fu chiamato [[Angelo Benincasa]], e a fine [[agosto]] venne nominato dal segretario della [[Fasci italiani di combattimento|Federazione dei Fasci di Combattimento]] come nuovo presidente Luigi Sbano.<ref name="1937-1938 1">{{Cita|Autunno|pp. 152 e 153}}</ref> Vennero ceduti Dante Rossi al Padova, [[Ubaldo Narducci]] al Bari, e [[Vittorio Labate]] e Arcangelo Di Reda allo Spolettificio Torre Annunziata.<ref name="1937-1938 2">{{Cita|Autunno|p. 153}}</ref> Gli acquisti furono solo quello di [[Adelchi Fariello]], di ritorno dopo il prestito al Manfredonia, e di Vasselli, un pilota romano che lavorava all'[[Aeroporto di Amendola]].<ref name="1937-1938 2"/>
* Rugantino: [[Enrico Brignano]];
Nonostante i satanelli avessero disputato un grande girone d'andata finito alla quinta posizione, il girone E venne terminato al nono posto con soli 20 punti, a causa dello scarso girone di ritorno, nel quale i rossoneri subirono quattro sconfitte nelle ultime cinque partite e conquistarono solamente 7 punti.<ref name="1937-1938 2"/> La causa di questo scarso girone di ritorno furono le partenze di Armando Creziato e Luciano Valenti per gli arruolamenti nell'esercito, ma soprattutto il clamoroso comportamento di Fariello, che dopo l'intervallo contro il [[Popoli (Italia)|Popoli]], non tornò in campo per una lite con Benincasa, lasciando il Foggia in inferiorità numerica, e poi facendolo perdere per 3-0.<ref name="1937-1938 3">{{Cita|Autunno|pp. 153 e 154}}</ref>
* Mastro Titta: [[Vincenzo Failla]];
* Rosetta: [[Serena Rossi]];
* Eusebia: [[Paola Tiziana Cruciani]];
* Don Niccolò Paritelli: [[Michele Gammino]];
* Donna Marta Paritelli: Valentina Spalletta;
* Cardinal Severini / Cav. Thordvaldsen / Conte Bellarmino: [[Mario Scaletta]];
* Gnecco: [[Simone Mori]];
* Il Burinello: Michele Marra;
* Bojetto: [[Andrea Pirolli]];
* Banditore / Gentiluomo: [[Armando Silverini]];
* Serenante: [[Andrea Perrozzi]];
* Don Fulgenzio: Alessandro Cavalieri;
* Scariotto: Gianluca Bessi;
* Strappalenzola: Marco Rea;
* Rubastracci: Christian Scionte;
* La Signora dei Gatti: Silvana Bosi;
* Pruvio: Alessio Moneta;
* Il Brigadiere: Lucio Dal Maso;
* L'innamorato: Federico Maria Isaia;
* Vegliante/Venditore di lanternoni: Daniele Graziani;
* Donna Letizia: Chiara Barbagallo;
* Barbiere: Pasquale Bertucci;
* Assassino: Pietro D'Elia.
 
Scene e costumi originali di [[Giulio Coltellacci]]
Nonostante i buoni propositi, i successivi campionati furono deludenti.
 
Direttore d'orchestra: Maurizio Abeni
[[File:Luigi Ippolito.jpg|thumb|right|150px|Luigi Ippolito]]
Nel [[Serie C 1938-1939|campionato 1938-1939]] il presidente era diventato Luigi Ippolito, famoso a Foggia per essere stato presidente dell'Unione Commercianti di Foggia per 30 anni e vicepresidente della Confindustria di Foggia per 12, e successivamente presidente della [[Fiere di Foggia|fiera di Foggia]] nel [[1953]].<ref name="1938-1939 2">{{Cita|Autunno|p. 159}}</ref> Le disponibilità economiche sembrano aumentarsi con la vicina cessione di Vincenzo Marsico al Milan, ma i milanesi offrono solo 20mila lire, il Foggia chiede il doppio, ed il trasferimento viene annullato.<ref name="1938-1939 1">{{Cita|Autunno|p. 158}}</ref> A bilanciare le poche cessioni ci sono i pochi acquisti, di [[Luigi Caruso (calciatore)|Luigi Caruso]] e di [[Giuseppe Serio]] dal Palermo, di [[Ermenegildo Soci]] dal Rimini, e di [[Ilio Gianni]] dal Livorno, che con sole quattro presenze ed un gol lascerà la squadra in anticipo.<ref name="1938-1939 1"/> Inoltre arriva anche [[Walter Del Medico]], il quale, a soli 18 anni, disputa due partite, ma che poi dal [[1942]] al [[1944]] vestirà un'altra casacca rossonera, quella del Milan.<ref name="1938-1939 1"/> Cinque sconfitte di fila aprono il campionato, che tra l'altro sono tutte in trasferta perché nel campo "Sportivo del Littorio" viene realizzata una tribuna da 2000 posti ed una pista di atletica.<ref>{{Cita|Autunno|pp. 158 e 159}}</ref> Per cercare la vittoria il Foggia si affida a tutto, e vengono usate diverse strategie scaramantiche, come quella di usare una maglia verde contro il Mater, ma purtroppo questa idea si rivelerà fallimentare.<ref name="1938-1939 2"/> La prima vittoria del campionato arriva solo a [[dicembre]] nel derby di Capitanata contro il Manfredonia.<ref name="1938-1939 2"/> Nel mercato di riparazione i satanelli acquistano il giovane attaccante [[Gilberto Zappaterra]], che recupererà lo svantaggio, e portando alla vittoria il Foggia per tre volte di fila.<ref name="1938-1939 2"/> Tuttavia a causa del pessimo girone d'andata il Foggia non riesce ad evitare il nono posto.<ref name="1938-1939 2"/>
 
=== Ottava edizione ===
Nel [[luglio]] del [[1939]] l'Unione Sportiva Foggia diventa '''Unione Polisportiva Foggia'''<ref name="cronistoria">{{cita web|url=http://www.usfoggia.it/storia/curriculum.asp|titolo=Anno per anno, l'US Foggia}}</ref>, infatti la società si dedica anche atletica, al ciclismo, alla pallacanestro, al pugilato, alla scherma ed al tennis.<ref name="1939-1940 1">{{Cita|Autunno|p. 164}}</ref>
L'ottava edizione è del 2018, con la regia originale di [[Garinei e Giovannini]], messa in scena, dal 20 dicembre 2018, da [[Massimo Romeo Piparo]].
* Rugantino: [[Enrico Montesano]];
*Rosetta: [[Serena Autieri]];
* Mastro Titta: [[Antonello Fassari]];
* Eusebia: [[Edy Angelillo]];
*Don Niccolò Paritelli: Giulio Farnese;
*Donna Marta Paritelli: Brunella Platania;
*Gnecco: Marco Rea;
*Cav. Thordvaldsen: Roberto Attias;
*Bojetto: Alessandro Lanzillotti;
*Cardinal Severini: Tonino Tosto;
*Don Fulgenzio: Gerry Gherardi;
*La gattara: Monica Guazzini;
*Scariotto: Marco Valerio Montesano;
*Serenante: Matteo Montalto;
*Rubastracci: Sandro Billotta;
*Calascione Matteo Di Napoli;
*Gendarmi: Giuseppe Carvutto, Francesco Miniaci.
*
*
*
*
*Direttore di scena: Alessandro Prisca
*Capo Macchinista: Bruno Di Venanzio
*Macchinisti: Mauro Neglia, Amoni Vacca, Luca Izzo
*Attrezzista: Francesca Di Chiera
*Disegno Luci: Umile Vainieri
*Datore Luci: Alessandro Cavicchiolo
*Elettricisti: Giovanni Salvati, Valerio Vecchioni
*Suono: Alfonso Barbiero
*Microfonista: Claudio Ruggiero
*Capo Sarta: Katia Viva
*Sarte: Isaura Bruni, Chiara Adorno
*Trucco e Acconciature: Silvia Brandoni
*
*
*<br />
 
==Canzoni==
[[File:Foggia 1939-1940.jpg|thumb|left|300 px|Il Foggia nella stagione 1939-1940]]
La situazione del Foggia non era delle migliori, e per la [[Serie C 1939-1940|stagione 1939-1940]] il presidente diventa Enea Farina e Benincasa passa al Brindisi, dal quale arriva il nuovo allenatore del Foggia, [[István Fögl]], ex allenatore dell'Udinese.<ref name="1939-1940 2">{{Cita|Autunno|pp. 164 e 165}}</ref> Tra gli acquisti è da segnalare il ritorno di Dante Rossi, e tra le cessioni quelle di Caruso e della giovane promessa Del Medico.<ref name="1939-1940 3">{{Cita|Autunno|p. 165}}</ref> L'esordio in [[Coppa Italia 1939-1940|Coppa Italia]] non è dei migliori, i rossoneri vengono sconfitti dal Brindisi di Benincasa per 5-1.<ref name="1939-1940 3"/> Tuttavia, un'altra perdita si abbatte sul Foggia, è quella del terzino [[Raffaele De Meo]], chiamato alle armi.<ref name="1939-1940 3"/> Non arriva nessuna vittoria, fino a che il [[23 novembre]] il presidente Farina se ne va, e viene sostituito da Oscar Taronna.<ref name="1939-1940 3"/> La vittoria arriva soltanto alla nona giornata, ma sembra ripetersi lo stesso campionato dell'anno precedente, ed a gennaio la dirigenza rinforza la squadra acquistando [[Giuseppe Bradaschia]], che in 16 gare segna 13 reti.<ref name="1939-1940 3"/> Grazie a lui il Foggia riesce a salvarsi, ed arriva al nono posto a 29 punti a pari merito con il Brindisi.<ref name="1939-1940 3"/>
Il [[12 maggio]] [[1930]] viene celebrato il ventesimo anniversario della fondazione del Foggia, in una giornata che inizia con delle gare sulla pista di atletica, ma che poi finisce con una partita, finita 0-0, tra due squadre di veterani del Foggia, una capitanata da Giuseppe Comei, ed un'altra da Giosuè Poli, e con un arbitro d'eccezione, Roberto Fini.<ref name="1939-1940 4">{{Cita|Autunno|p. 168}}</ref>
 
*''Tirollallero''
[[File:Roberto Fini.jpg|thumb|right|150 px|Roberto Fini]]
*''La Morra''
La seconda guerra mondiale era appena iniziata, ma il calcio non si ferma. La [[Serie C 1940-1941|stagione 1940-1941]] inizia con il presidente reggente Roberto Fini, che è costretto a cedere ben 33 giocatori, e a prelevare giocatori dalla seconda e dalla terza squadra.<ref name="1940-1941 1">{{Cita|Autunno|p. 170}}</ref> Il [[30 luglio]] viene eletto il presidente, Filippo Guglielmi, che porterà al Foggia il nuovo allenatore, [[Ferenc Plemich]], un altro ungherese.<ref name="1940-1941 1"/> Nell'immediato inizio di campionato il Foggia perde Chiaruttini, che va al [[Vicenza Calcio|Vicenza]], e gli acquisti sono solo giovani provenienti da formazioni locali come la ''Falcone-Foggia''.<ref name="1940-1941 2">{{Cita|Autunno|p. 171}}</ref> I giornalisti lo chiamano il ''Foggia delle 3 B'', di [[Ernesto Bertè]], di [[Giuseppe Bradaschia]] e di [[Giovanni Bratta]], e sembra poter essere una squadra in grado di puntare alla promozione.<ref name="1940-1941 2"/> Il Foggia ha un inizio altalenante, 2 vittorie e 2 sconfitte, ma Plemich lascia la squadra al suo predecessore, István Fögl.<ref name="1940-1941 2"/> Il Foggia continua con le sue prestazioni altalenanti, ed a fine dicembre Fögl se ne va, e ritorna Plemich come allenatore del Foggia.<ref name="1940-1941 2"/> Il Foggia ha solo due giocatori non originari della [[Daunia]], Soci e Bradaschia, che verranno anche ceduti nel mercato di riparazione.<ref name="1940-1941 2"/> Ma alcuni giocatori come [[Umberto Caputo]] o [[Antonio Ragno]] contribuiscono al peggioramento del Foggia, perché si fanno squalificare, il primo per sei mesi, il secondo per un anno, per aver giocato una partita con un nome ed un cartellino falso.<ref name="1940-1941 3">{{Cita|Autunno|pp. 171 e 172}}</ref> Il Foggia finisce la stagione al decimo posto in classifica, con un punto di penalizzazione per aver rinunciato a giocare l'ultima partita a [[Siracusa]].<ref name="1940-1941 1"/>
*''La berlina''
*''È bello avè 'na donna dentro casa''
*''Ballata di Rugantino''
*''Ommini, bisommini e cazzabbubboli''
*''Saltarello''
*''Sempre boia è''
*''Ciumachella de Trestevere''
*''[[Roma nun fa' la stupida stasera]]''
*''Tira a campà''
*'''Na botta e via''
*'''Carnevale''
*''È l'omo mio''
*'''Stornelli e finale''
 
Dalla seconda edizione, ''Ommini, bisommini e cazzabbubboli'' fu sostituita da ''Anvedi sì che Paciocca''
Roberto Fini torna presidente per la [[Serie C 1941-1942|stagione 1941-1942]], ed assume come tecnico Angelo Benincasa, ritornato a Foggia.<ref name="1941-1942 1">{{Cita|Autunno|p. 178}}</ref> Il Foggia è ancora un prodotto di giocatori locali, le poche cessioni si equilibrano con i pochi acquisti, la maggior parte dei quali provenienti da [[Foggia]]. L'inizio campionato è da dimenticare, nelle prime sei partite arriva solo un punto, la prima vittoria arriva a dicembre in una gara esterna contro il Potenza, ma sarà solo una piccola soddisfazione in un mare di ulteriori sconfitte, come quella contro il [[Cosenza Calcio 1914|Cosenza]] finita 5-2, con una doppietta dell'ex Sudati.<ref name="1941-1942 2">{{Cita|Autunno|p. 179}}</ref> Nel girone di ritorno l'andamento cambiò sensibilmente, il Foggia migliorò, ma non riuscì ad andare oltre il decimo posto.<ref name="1941-1942 2"/>
 
==La critica==
[[File:Attaccanti Foggia 1942-1943.jpg|thumb|left|300 px|Gli attaccanti del Foggia della stagione 1942-1943: Lischi, Zironi, Bertè, Mirabello e Lotti]]
*[[Renzo Tian]] sul [[Il Messaggero]] di Roma del 16 dicembre [[1962]], " ... Lo spettacolo è la risultanza di un eccezionale dispiegamento di intelligenza, gusto, velocità e dinamismo scenico... È doveroso iniziare le citazioni da Nino Manfredi senza di lui, senza il suo ritorno al palcoscenico, dopo la lunga assenza, Rugantino non sarebbe quello che è sulla scena: un personaggio inesauribile per comunicativa, estro, forza comica... Altro ritorno quello di Lea Massari e quello trionfale di Aldo Fabrizi..."
Per la [[Serie C 1942-1943|stagione 1942-1943]] il presidente cambiò un'altra volta, e diventò Alceo Gigli.<ref name="1942-1943 1">{{Cita|Autunno|p. 184}}</ref> Benincasa venne confermato, e la squadra dopo diverse stagioni, torna ad acquistare elementi di spessore, come quello di [[Paolo Todeschini]] o di [[Walter Zironi]], entrambi ex giocatori di serie A.<ref name="1942-1943 1"/> Un altro acquisto importante è quello dell'ala goleador Lischi, che dopo aver segnato in trasferta al Brindisi uscì dal campo e lasciando il Foggia in dieci uomini, costretto a subire la rimonta della squadra salentina.<ref name="1942-1943 2">{{Cita|Autunno|pp. 184 e 185}}</ref> Con questi innesti il Foggia riesce ad arrivare quarto in classifica, mantenendo il passo di Lecce, Taranto e Cosenza.<ref name="1942-1943 3">{{Cita|Autunno|p. 185}}</ref> La guerra lascia il segno anche nel calcio, infatti muoiono Antonio Ragno, ucciso in [[Africa]] mentre pilotava un carro-armato, e Walter Zironi, ucciso dai nazisti.<ref name="1942-1943 3"/><ref>{{Cita web|url=http://www.sassuolooggi.it/scheda.aspx?id=1190&nm=Domenica-10-ottobre-si-commemora-leccidio-di-Manno|titolo=Domenica 10 ottobre si commemora l'eccidio di Manno|data=7 ottobre 2010}}</ref>
 
A causa della [[seconda guerra mondiale]], che ha portato a [[Foggia]] morte e violenza, la compagine rossonera fu costretta a fermarsi per due anni.<ref>{{Cita|Santigliano|p. 29}}</ref>
 
[[File:Formazione Aeronautica Foggia.jpg|thumb|right|220 px|La formazione dell'Aeronautica foggiana affronta la rappresentativa tedesca]]
 
== Il Foggia del dopoguerra ==
=== La ripresa post-bellica ===
Durante la guerra il calcio giocato è pochissimo, ed a Foggia le squadre in attività sono poche, come la Nuova Daunia oppure la formazione dell'Aeronautica, che nell'aprile del [[1943]] affrontò a Foggia la rappresentativa tedesca.<ref name="1943-1945">{{Cita|Santigliano|p.194}}</ref>
 
Il conflitto bellico imprime il suo marchio non solo nel calcio, ma anche nella città di Foggia, colpita dai [[Bombardamenti di Foggia del 1943|bombardamenti]].<ref name="incedit"/>
 
Il campo "Sportivo del Littorio" nel [[1946]] venne intitolato alla memoria [[Pino Zaccheria]], un cestista foggiano morto a [[Tirana]] sul fronte [[Grecia|greco]]-[[Albania|albanese]].<ref name="1945-1946 1">{{Cita|Autunno|p. 196}}</ref>
 
Così, dopo lo stop causato dalla guerra, il Foggia partecipa ad uno dei tanti campionati bellici, il ''Campionato Dauno'', che i rossoneri vinceranno il [[2 settembre]] [[1945]] nel match di [[San Severo]] contro il [[Unione Sportiva Dilettantistica Lucera Calcio|Lucera]] ai supplementari.<ref name="1945-1946 1"/>
 
Solo pochi giorni più tardi il Foggia si fuse con il '''G.S. Cartiera''' e cambiò la denominazione in '''IPAS Foggia''' (''Istituto Poligrafico Associazione Sportiva Foggia'').<ref name="1945-1946 1"/>
 
[[File:Nevio Giangolini.jpg|thumb|left|120 px|Nevio Giangolini]]
Nella [[Serie C 1945-1946|stagione 1945-1946]] Roberto Fini torna presidente, ed il Foggia dopo la guerra si iscrive al campionato di [[Serie C]],<ref name="incedit"/> ma i costi per qualunque cosa sono elevati, e il Foggia riesce ad acquistare soltanto [[Nevio Giangolini]].<ref name="1945-1946 2">{{Cita|Autunno|p. 200}}</ref> Tuttavia, saranno importanti anche [[Attilio De Brita]] e [[Guido Citarelli]], adesso giovani, ma che poi saranno colonne fontamentali dei satanelli, e nel caso di Citarelli, successivamente, del Bari.<ref name="1945-1946 2"/> Il campionato inizia benissimo, viene battuta anche la capolista Lecce, ma nel mese di [[marzo]] nel derby con l'Audace Taranto i tifosi dello Zaccheria invadono il campo all'87' sull'1-1.<ref name="1945-1946 2"/> L'aggressione continuò anche negli spogliatoi, e i risultati saranno pessimi: l'arbitro e dei giocatori dell'Audace sono finiti in ospedale, e la Commissione Disciplinare squalifica lo Zaccheria per ben 10 mesi.<ref name="1945-1946 3">{{Cita|Autunno|p. 201}}</ref> Il Foggia termina di nuovo quarto, ma, nonostante la sua posizione in classifica, con le nuove riforme di ampliamento dei campionati, il Foggia aveva le carte in regola per ipotizzare una promozione per meriti sportivi.<ref name="cronistoria"/>
 
[[File:Guido Citarelli.jpg|thumb|right|120 px|Guido Citarelli]]
Nell'attesa del verdetto finale, il Foggia ritornò ad essere l''''Unione Sportiva Foggia''', ed ebbe come commissario straordinario Luigi Formica, ed intanto venne annullata la squalifica dello stadio.<ref name="1946-1947 1">{{Cita|Autunno|p. 204}}</ref>
A livello economico i rossoneri ebbero solo l'appoggio economico dell'Unione dei Vinai, del concerto bandistico e del [[Conservatorio Umberto Giordano]].<ref name="1946-1947 1"/>
Successivamente, il [[7 luglio]], alla compilazione dei quadri stagionali, la ''lega Centro-Sud'' ammise il Foggia per meriti sportivi alla [[Serie B 1946-1947]].<ref name="1946-1947 2">{{Cita|Autunno|p. 205}}</ref>
Grazie al ripescaggio, per la [[Serie B 1946-1947|stagione 1946-1947]], i rossoneri poterono riprendere in grande stile l'attività sportiva, partecipando al girone C della serie cadetta.<ref name="1946-1947 2"/>
Il presidente definitivo divenne Antonio Frezza, che scelse come allenatore [[Pietro Andreoli]].<ref>Giocatore-allenatore, tra l'altro anche capitano</ref><ref name="1946-1947 2"/>
Gli acquisti furono necessari per competere con le altre squadre, tra i quali ci sono quelli del portiere [[Antonio Bisson]] dal [[Società Sportiva Dilettantistica Trento Calcio 1921|Trento]], del centromediano [[Luigi Buin]] dalla [[Associazione Calcio Sambonifacese|Bonifacese]], della mezzala [[Giovanni Calvani]] dal Bari, del laterale [[Antonio Maran]] dal Padova, delle ali [[Michele Catalano]] dal Molfetta e [[Antonio Spatuzzi]] dall'[[Associazione Calcio Asti|Asti]].<ref name="1946-1947 2"/>
Le possibilità economiche aumentano, e per la prima volta vengono introdotti a bordocampo i cartelloni pubblicitari.<ref name="1946-1947 3">{{Cita|Autunno|p. 208}}</ref>
Quell'anno comparve nel girone del Foggia una nuova formazione foggiana, il '''Foggia Incedit''', la squadra della Cartiera di Foggia, i cui i colori erano giallo-blu.<ref name="incedit"/><ref>{{Cita|Santigliano|p. 30}}</ref><ref name="1946-1947 3"/>
Il [[19 settembre]] nacque il giornale ''Il Satanello'', creato dal giornalista Mario Taronna, e che seguiva particolarmente la squadra rossonera.<ref name="1946-1947 3"/>
In campionato, nonostante un buon inizio, dove i rossoneri riuscirono a battere anche la capolista [[Salernitana Calcio 1919|Salernitana]] con un gol di Spatuzzi, il Foggia non disputò un gran girone di ritorno, ed arrivato al penultimo posto in classifica, la dirigenza fu costretta ad esonerare Andreoli, per chiamare [[Raffaele Costantino (1907-1991)|Raffaele Costantino]], che il Foggia clamorosamente scartò quando era un giocatore.<ref name="1946-1947 4">{{Cita|Autunno|p. 209}}</ref>
Con Costantino il Foggia ritornò alla vittoria, fino ad arrivare alla gara salvezza in trasferta contro il [[Catanzaro Football Club|Catanzaro]].<ref name="1946-1947 4"/> Al 78', sull'1-1, Venditto, giocatore del Catanzaro, colpisce la palla, che colpisce il palo, e torna in campo, e tra lo stupore di tutti l'arbitro convalida la rete, facendo scoppiare una rissa, e successivamente la gara verrà vinta 2-0 a tavolino dal Catanzaro.<ref name="1946-1947 4"/> Un altro torto arbitrale verrà eseguito ai danni del Foggia la settimana successiva, infatti, nella gara casalinga contro il Palermo, al 90' non viene dato un evidente rigore al Foggia, condannando così il Foggia alla retrocessione.<ref name="1946-1947 4"/>
Il Foggia arrivando quattordicesimo nel girone, fu nuovamente retrocesso in serie C.<ref name="incedit"/>
Inoltre, a causa degli scontri di Catanzaro, la [[Lega Nazionale Professionisti|Lega Nazionale]] escluse il Foggia da ogni gara ufficiale fino al [[31 luglio]] [[1948]].<ref name="1946-1947 5">{{Cita|Autunno|p. 210}}</ref>
 
[[File:Derby Foggia-Foggia Incedit.jpg|thumb|left|200 px|Azione in area rossonera nel derby foggiano vinto 2-0 dal Foggia]]
Nel [[luglio]] del [[1947|'47]], dopo varie proteste dei tifosi foggiani, la [[Federazione Italiana Giuoco Calcio|FIGC]] diminuì la squalifica di un anno al Foggia a solo quattro giornate, e quindi la squadra partecipò nel girone S del campionato di [[serie C 1947-1948]].<ref name="1947-1948 1">{{Cita|Autunno|p. 212}}</ref> Il ritorno nella terza serie non fu tanto fortunato, infatti il Foggia si trovò a gareggiare per la supremazia cittadina con l'Incedit, allenata dall'ex rossonero Vincenzo Marsico.<ref name="1947-1948 1"/> I rossoneri cambiarono allenatore, infatti la squadra fu consegnata all'ungherese [[Lajos Politzer]], che acquistò solamente [[Virginio Nicoli]], [[Bruno Torri]] ed [[Alfredo Diotalevi]].<ref name="1947-1948 1"/> Tuttavia grazie a quest'ultimo, e alla giovane ala [[Attilio De Brita]] il Foggia riesce a segnare e a portarsi tra le potenze della classifica.<ref name="1947-1948 2">{{Cita|Autunno|p. 213}}</ref> Ma il [[28 dicembre]] arrivò il primo derby ufficiale tra il Foggia e l'Incedit, che finì 1-0 per i canarini.<ref name="1947-1948 2"/> Tuttavia dopo quella sconfitta il Foggia si riprese, battendo il [[Catanzaro Football Club|Catanzaro]] capolista, il [[San Severo#Calcio|San Severo]], e il [[San Ferdinando di Puglia]] per 14-0<ref>Risultato non omologato, per il ritiro del San Ferdinando</ref> (anche se venne rimediata una sconfitta con il [[Nicastro]]), arrivando al primo posto a pari punti con l'Incedit.<ref name="1947-1948 2"/> Altre vittorie giunsero a [[febbraio]] con il ritorno di Angelo Benincasa e l'inaspettato esonero di Politzer, infatti nel girone di ritorno su 13 partite la squadra rossonera ha colto 12 vittorie (8 di fila) ed un pareggio, arrivando al primo posto in classifica, mentre l'Incedit si dovette accontentare di un quarto posto in classifica.<ref name="1947-1948 2"/>
Verso l'inizio di [[giugno]] una struttura dello stadio Pino Zaccheria crollò, provocando tre morti, ed a tal proposito il Foggia e l'Incedit hanno organizzato un'amichevole il [[6 giugno]], e l'incasso è stato devoluto alle famiglie delle vittime.<ref name="1947-1948 3">{{Cita|Autunno|p. 217}}</ref>
 
Tuttavia, quasi sfidando un fato beffardo, il [[1º luglio]] per la legge della riduzione dei quadri societari e dei campionati il Foggia non venne ammesso alla [[serie B]], ed il Foggia Incedit, che era finito quarto, venne retrocesso in [[promozione interregionale]], sempre in seguito alla legge della riduzione dei quadri societari.<ref name="1948-1949 1">{{Cita|Autunno|p. 220}}</ref>
 
[[File:Alfredo Diotalevi.jpg|thumb|right|120 px|Alfredo Diotalevi]]
Quindi nel campionato successivo, il [[Serie C 1948-1949|campionato 1948-1949]], il Foggia fu costretto a continuare a militare in Serie C, nonostante il suo primo posto ottenuto l'anno prima. Bruno Torri e [[Michele Catalano]] vennero sostituiti da da [[Arnaldo Leonzio]] e [[Berardo Lanciaprima]], inoltre vennero perfezionati altri acquisti minori.<ref name="1948-1949 1"/> La stagione è piuttosto anonima, complice anche l'invecchiamento di Alfredo Diotalevi, unica punta di peso tra i rossoneri, e tra i risultati spiccano le vittorie sul [[Football Club Crotone|Crotone]] per 1-0, dove Benincasa sperimentò per la prima volta il [[Sistema (calcio)|sistema]], ed il 3-0 alla capolista [[Unione Sportiva Avellino|Avellino]], che poi verrà retrocessa per illecito sportivo.<ref name="1948-1949 2">{{Cita|Autunno|p. 221}}</ref>
Al termine del girone D del campionato di serie C, il Foggia arrivò al sesto posto,<ref name="1948-1949 2"/> ed anche l'altra squadra foggiana, l'Incedit, arrivò sesta, ma in promozione interregionale.<ref>{{Cita|Santigliano|p. 30}}</ref>
 
[[File:De Brita, Marsico e Citarelli.jpg|thumb|left|190 px|Attilio De Brita, l'allenatore Vincenzo Marsico e Guido Citarelli]]
Nella stagione successiva, la [[Serie C 1949-1950|stagione 1949-1950]], il Foggia era dato tra le favorite, anche grazie al cambio dell'allenatore, che divenne [[Andreas Kutik]], che la stagione precedente ha fatto arrivare il [[Cosenza Calcio 1914|Cosenza]] quinto in serie C.<ref name="1949-1950 1">{{Cita|Autunno|p. 226}}</ref> Con lui il Foggia cambia schema di gioco, dandosi definitavemente al sistema, dopo qualche tentativo di Benincasa nella stagione precedente.<ref name="1949-1950 1"/>
Il Foggia vuole ringiovanirsi, sul mercato è scatenato, e compra il centravanti [[Vincenzo Geraci]], il laterale ungherese [[Pal Kovi]], la mezzala [[Giorgio Sbardellini]], ed i terzini [[Vincenzo Ferrante]] e [[Giorgio Lazzeri]], e cede i veterani Carlo Ponzanibbio, Alfredo Diotalevi, Antonio Pultrone e Michele Catalano.<ref name="1949-1950 2">{{Cita|Autunno|p. 227}}</ref> A [[settembre]] i rossoneri perdono 3-1 in un'amichevole contro l'[[Ferencvárosi Torna Club|I.R.O.]], che un anno dopo sarebbe diventato il Ferencvaros.<ref name="1949-1950 2">{{Cita|Autunno|p. 227}}</ref>
L'esordio è favorevole, in casa il Foggia batte 4-1 il Catanzaro, ma successivamente, dopo due derby casalinghi sbagliati, ovvero la sconfitta per 3-1 ad opera del Lecce, ed il pareggio per 1-1 col Brindisi, Kutik venne sostituito il [[30 ottobre]] dal foggiano Vincenzo Marsico.<ref name="1949-1950 2"/> Marsico è il primo allenatore foggiano a sedersi sulla panchina rossonera, che durante il corso per allenatori nel [[1948]] si è classificato, a pari punti con [[Cesare Gallea]] al primo posto, precedendo [[Nereo Rocco]], storico allenatore del Milan.<ref name="1949-1950 2"/> Il debutto per Marsico è in [[Sicilia]], contro il [[Associazione Calcio Rinascita Messina|Messina]], e la partita finisce 1-1.<ref name="1949-1950 2"/> Dopo un altro pareggio e due sconfitte di fila, il Foggia scese all'ultimo posto, soprattutto grazie alla clamorosa sconfitta interna contro la [[Associazione Sportiva Dilettantistica Calcio Pomigliano|Juvealfa Pomigliano]], ed il presidente Frezza esonerò Marsico, per richiamare Kutik.<ref name="1949-1950 3">{{Cita|Autunno|pp. 227 e 231}}</ref>
Il suo esordio è una sconfitta per 6-3 a [[Crotone]], ma allo Zaccheria il Foggia battè la [[Associazione Sportiva Giovanile Nocerina|Nocerina]], e poi sempre in casa, sconfigge la capolista Messina con una doppietta di Vincenzo Geraci, che successivamente diventerà il capocannoniere del girone con 24 gol.<ref name="1949-1950 4">{{Cita|Autunno|p. 231}}</ref> La squadra sembra riprendersi, ma a causa di una crisi economica, non aiutata dall'allora sindaco di Foggia, Paolo Telesforo, ma l'[[8 gennaio]] il presidente Antonio Frezza si dimette, ed al suo posto viene nominato come commisario straordinario Ferdinando Nardella.<ref name="1949-1950 4"/> Per la prima volta si pensa ad una fusione tra il Foggia e l'Incedit, unendo le forze economiche.<ref name="1949-1950 4"/> La crisi economica si fa sentire anche sulla squadra, a Brindisi il Foggia perde 4-0, ed il [[16 marzo]], prima della partita con l'ArsenalMessina, l'allenatore Kutik viene nuovamente rimpiazzato da Vincenzo Marisico, che era contemporaneamente allenatore dell'Incedit.<ref name="1949-1950 4"/> Dopo un esordio sfavorevole a Cosenza, dove i satanelli persero 5-0, il Foggia si riprese, vincendo cinque partite e pareggiandone due.<ref name="1949-1950 5">{{Cita|Autunno|p. 232}}</ref>
Il Foggia concluse il campionato nono in classifica, anche se ebbe l'attacco più profilico della stagione.<ref>{{Cita|Santigliano|pp. 30 e 31}}</ref>
 
[[File:Foggia-Stabia 2-1 (1950-1951).jpg|thumb|right|200 px|Foggia-Stabia 2-1]]
Per l'annata [[Serie C 1950-1951|1950-1951]] il Foggia aumentò la capienza dello stadio a 10.000 posti, ampliando una tribuna, e costruendone una nuova, inoltre creò un sottopassaggio, gli spogliatoi, ed il muro di cinta danneggiato dalla seconda guerra mondiale.<ref name="1950-1951 1">{{Cita|Autunno|p. 234}}</ref> A livello economico le risorse erano piuttosto scarne, ed il presidente Nardella è costretto a nominare il nuovo consiglio d'amministrazione.<ref name="1950-1951 1"/> Le cessioni sono tante, tra le quali quelle di Bisson al Trento, e quella di Buin alla Salernitana, mentre tra gli acquisti spiccano quelli di [[Marino Brenco]] dal Bari, di [[Marino Di Fonte]] dall'[[Associazione Sportiva Taranto Calcio|ArsenalTaranto]], e soprattutto quella di [[Luigi Silvestri]] dal Lecce.<ref name="1950-1951 2">{{Cita|Autunno|p. 235}}</ref> Dopo una vittoria sul campo neutro di [[Siracusa]] contro l'[[Football Club Igea Virtus Barcellona|Igea Virtus Barcellona]], la squadra allenata da Marsico subisce un sonoro 8-0 nel derby esterno contro il Lecce.<ref name="1950-1951 2"/> Ma col ritorno del mediano Buin, i rossoneri ottengono una serie di risultati positivi, ed infatti a [[dicembre]] la squadra diventerà terza in classifica, a quattro punti dalla Stabia, per poi accorciare, ed arrivare seconda.<ref name="1950-1951 2"/> Successivamente il Foggia ottiene 15 risultati utili di fila, serie interrotta dalla sconfitta per 4-1 con il Marsala.<ref name="1950-1951 2"/> Dopo l'acquisto del terzino [[Bruno Cappellini]] a [[marzo]], allo Zaccheria c'è lo scontro diretto tra il Foggia e lo Stabia, finito 2-0 per i rossoneri.<ref name="1950-1951 2"/> Dopo molti cambi di classifica, si arriva a fine campionato con il Foggia e lo Stabia prime in classifica pari a 52 punti.<ref name="1950-1951 3">{{Cita|Autunno|p. 239}}</ref> Così viene scelto di giocare uno spareggio il [[17 giugno]] a [[Firenze]], che finirà 2-0 per i campani.<ref name="1950-1951 3"/> I tifosi non sono certo felici del risultato, accusando l'allenatore Marsico di non aver schierato tra i pali il portiere titolare [[Rino Pandolfo]], e sucessivamente il [[24 giugno]] Marsico verrà esonerato.<ref name="1950-1951 4">{{Cita|Autunno|p. 240}}</ref><ref name="incedit"/>
 
[[File:Attilio De Brita.jpg|thumb|right|150 px|Attilio De Brita, colonna dei rossoneri]]
Nella stagione successiva, la [[Serie C 1951-1952|stagione 1951-1952]], come allenatore tornò [[Tony Cargnelli]], diciott'anni dopo l'ultima esperienza rossonera, mentre Marsico divenne dapprima allenatore del ''Lallo Madami'' di Bari, e poi, a campionato in corso, sostituì Costantino nel Bari.<ref name="1951-1952 1">{{Cita|Autunno|p. 242}}</ref> Luigi Silvestri, che l'anno prima aveva totalizzato 24 gol, venne ceduto all'Arsenaltaranto per 3 milioni di lire, ed inoltre lo storico Giovanni Bratta, dopo 180 presenze con il Foggia, venne svincolato, e finì all'Incedit.<ref name="1951-1952 1"/> Vennero acquistati dallo [[Spezia Calcio|Spezia]] il centrocampista [[Giuseppe Pozzo]] e l'attaccante [[Nerone Reddi]], mentre dall'[[Udinese]] venne preso in prestito il terzino [[Glauco Buttazzoni]], e vennero perfezionati acquisti minori come quello del portiere [[Agostino Scaglioni]] dall'[[Società Sportiva Dilettantistica Acireale Calcio|Acireale]] o del centromediano [[Giovanni Di Pasquale]] dalla [[Associazione Sportiva Dilettantistica Junior Biellese Libertas|Biellese]].<ref name="1951-1952 1"/> Il [[18 agosto]] inizia la stagione del Foggia, con gli allenamenti ginnici sulla pista di atletica, e quelli tecnico-tattici nell'[[Aeroporto di Foggia|aeroporto Gino Lisa]], poiché lo stadio era indisponibile per il rifacimento del manto.<ref name="1951-1952 1"/>
Inoltre, prima dell'inizio del campionato, venne acquistata dal Livorno l'ala [[Enrico Candiani]], già campione d'Italia con l'Inter di Cargnelli, e successivamente giocatore di Juventus e Milan.<ref name="1951-1952 1"/>
Tuttavia dall'inizio, si capisce che non sarebbe stata una grande annata per il Foggia, a causa delle sue prestazioni anonime.<ref name="1951-1952 2">{{Cita|Autunno|p. 243}}</ref> Anche con l'acquisto invernale dell'attaccante Antonio Aiello dal Padova, il Foggia continuò a deludere, finché il [[9 dicembre]] il Foggia perde nella gara casalinga contro il [[Società Sportiva Colleferro Calcio|Colleferro]], ed il presidente Nardella lascia il posto al commissario straordinario Antonio Frezza, che tornò al timone del Foggia, esonerando immediatamente Cargnelli, per chiamare [[Cesare Migliorini]].<ref name="1951-1952 2"/> L'esordio sembra essere buono: i rossoneri vincono in trasferta 2-1 contro la [[Unione Sportiva Casertana 1908|Casertana]], ma purtroppo per il Foggia, questa che sembra una vittoria, diverrà una sconfitta.<ref name="1951-1952 2"/> Infatti l'allenatore della Casertana Brioschi, senza essere contattato da alcun dirigente del Foggia, chiese al suo portiere Scarpellini di giocare al minimo delle sue qualità.<ref name="1951-1952 3">{{Cita|Autunno|pp. 243 e 244}}</ref> Successivamente Scarpellini denuncia tutto ciò agli organi federali, e la Lega retrocesse il Foggia all'ultimo posto a 0 punti, dando a tavolino per 2-0 il match contro la Casertana, e squalificò a vita il tecnico Silvio Brioschi.<ref name="1951-1952 4">{{Cita|Autunno|p. 244}}</ref> Il nuovo commissario straordinario Vittorio Albertini, prima di essere sostituito dopo poco tempo da Pasquale De Biase, sostenne che Brioschi non avesse mai avuto contatti con la dirigenza rossonera.<ref name="1951-1952 4"/> Il Foggia, in grande agonia, continuò a fare ciò che poteva, ottenendo risultati altalenanti.<ref name="1951-1952 4"/> L'agonia era dovuta al fatto che la Lega aveva più volte rimandato delle decisioni al riguardo di questo episodio.<ref name="1951-1952 4"/> Alla fine vengono dati 14 punti di penalizzazione, ed il Foggia, con 20 punti, arrivò sedicesimo in classifica, e fu condannato alla retrocessione in [[quarta serie]].<ref name="1951-1952 4"/> L'unica parte bella di quel campionato fu la vittoria esterna a [[Bari]] nel derby per 3-1.<ref>{{Cita|Santigliano|p. 34}}</ref> Il Foggia rimase in quarta serie per ben sei anni.<ref>{{Cita|Santigliano|p. 37}}</ref>
 
=== Il crollo in IV serie ===
[[File:Vincenzo Orlando.jpg|thumb|left|150 px|Vincenzo Orlando, neoacquisto rossonero]]
La stagione [[IV Serie 1952-1953|1952-1953]] iniziò male, infatti il [[5 luglio]] il commissario staordinario Pasquale di Biase si dimette, lasciando il posto a Ferdinando Nardella. <ref name="1952-1953 1">{{Cita|Autunno|p. 250}}</ref> Nella società i debiti ammontavano ad oltre 23 milioni di lire, e per cercare di equilibrare questa situazione di difficile controllo economico, ogni socio del Foggia dovette versare una quota.<ref name="1952-1953 1"/> Tuttavia, nell'assemblea del [[30 luglio]] il commissario Nardella si dimesse, lasciando il Foggia ai rischi della radiazione. <ref name="1952-1953 1"/> Verso i primi di [[agosto]] venne dato un grande aiuto economico dal comune di Foggia, e specialmente dal suo sindaco Ferdinando Lupo, e, successivamente, un altra mano venne data da tutti i foggiani, che versarono 5.000 lire ciascuno alla società. <ref name="1952-1953 1"/> Il sindaco nominò presidente Raffaele Apicella, che chiamò Vincenzo Marsico come allenatore. <ref name="1952-1953 2">{{Cita|Autunno|p. 251}}</ref> Il suo primo acquisto fu il portiere [[Antonio Cortigiano]] dal Bari, ma oltre a lui vennero perfezionati anche altri grandi acquisti, come quello degli attaccanti [[Nibio Bacci]], [[Aldo Piani]] e [[Carmine Buonpensiero]], giovane 17enne, ma soprattutto quello del centrocampista di grande esperienza [[Vincenzo Orlando]], prelevato sempre dai biancorossi del Bari. <ref name="1952-1953 2"/> L'inizio di campionato è totalmente anonimo, l'unico avvenimento degno di nota avviene il [[16 novembre]], ed è il gol di [[Nerone Reddi]] al 66' di Brindisi-Foggia del momentaneo 1-3 (la partita finirà 2-3), ovvero il 1000° gol della storia rossonera. <ref name="1952-1953 2"/> La situazione migliora di poco con il mercato di riparazione, dove il Foggia acquista dall'Arsenaltaranto il centrocampista Antonio De Vitis e l'attaccante [[Cosimo Luzzi]].<ref name="1952-1953 2"/> Saranno le ultime sconfitte con Frosinone, Colleferro, Bari e Campobasso ad impedire al Foggia di tornare in serie C.<ref name="1952-1953 2"/> Alla fine i rossoneri ottennero il terzo posto, a tre punti dall'Avellino promossa e dal Colleferro.<ref name="1952-1953 2"/>
 
[[File:Nibio Bacci.jpg|thumb|right|150 px|Nibio Bacci, che a Foggia rivivrà una seconda giovinezza]]
Anche la stagione [[IV Serie 1953-1954|1953-1954]] iniziò con difficoltà economiche, e con oltre 14 milioni di debiti il Foggia sembra non potersi iscrivere al campionato. <ref name="1953-1954 1">{{Cita|Autunno|p. 256}}</ref> Tuttavia, in una riunione di fine [[giugno]] nel Palazzo Comunale, viene ideato un progetto dalla dirigenza rossonera, ovvero la creazione di tre categorie di soci: benemeriti, sostenitori ed ordinari, e successivamente, dopo un appello alla città del sindaco Lupo, il Foggia viene aiutato anche dall'amministrazione comunale e dai cittadini. <ref name="1953-1954 1"/> La carica di commissario straordinario è affidata al sindaco Ferdinando Lupo, che è riuscito a risollevare la società rossonera, mentre Vincenzo Marsico si trasferisce all'Incedit, lasciando il posto di allenatore all'ex [[Cesare Migliorini]]. <ref name="1953-1954 1"/> I "veterani" Cortigiano, Leonzio, Buin, Reddi e Di Fonte se ne vanno, e vengono sostiuiti dalle giovani promesse di centrocampo [[Severino Gorini]] dal Pisa, [[Ferruccio Pavarano]] dal [[Forlì Football Club|Forlì]], e [[Sergio Ballarin]] dal Piacenza, inoltre vennero acquistati due portieri, Mario Rossi dal Mantova, e Piero De Pinto dal Cosenza, quest'ultimo preso a causa dell'infortunio di [[Rino Pandolfo]]; e la rosa venne ulteriormente ringiovanita con gli arrivi degli attaccanti [[Gualtiero Marchiani]] dal [[Rovigo Calcio|Villanova Rovigo]] e di [[Sergio Rizzini]] dal [[Margherita di Savoia (Italia)|Margherita di Savoia]]. <ref name="1953-1954 2">{{Cita|Autunno|p. 257}}</ref> Il campionato inizia con due trasferte [[Sardegna|sarde]], entrambe vittoriose, la prima contro il [[Monteponi Iglesias]], vinta per 2-1, la seconda contro l'[[Associazione Sportiva Dilettantistica Olbia 1905|Olbia]] finita per 10-0, nel risultato migliore della storia del Foggia. <ref name="1953-1954 2"/> Le vittorie continuano ad arrivare, e la dirigenza pensa di continuare a migliorare, attraverso ulteriori acquisti, come quello del centrocampista [[Piero Micucci]] dalla [[Fiorentina]], o quello dell'ala [[Franco Volpi]] dal Bologna. <ref name="1953-1954 2"/> Dopo quattro vittorie di fila, il Foggia ha un piccolo calo di tensione, dove perde negli ultimi minuti due partite di fila, contro il Frosinone e la Nocerina.<ref name="1953-1954 2"/> Subito la squadra rossonera si rifà con due vittorie sulla Torres e sul [[Montevecchio (calcio)|Montevecchio]], ed a novembre il Foggia si stabilisce primo in classifica. <ref name="1953-1954 2"/> Alla fine del girone d'andata i rossoneri si possono vantare di essere la squadra italiana con più vittorie (11 su 15) e con il maggior numero di reti fatte (38).<ref name="1953-1954 3">{{Cita|Autunno|p. 261}}</ref> Tuttavia, dopo un'impressionante lunga serie di infortuni, il Foggia sembra abbandonarsi, quando, dopo essere stata in vantaggio solo di 1 punto dalla seconda in classifica, il Cirio Napoli, ottenne una vittoria contro l'Avellino, ed un pareggio esterno contro la [[Puteolana]], così classificandosi prima in classifica, e guadagnandosi la qualificazione al girone finale Centro-Sud contro il Bari, il Prato e il Colleferro. <ref name="1953-1954 3"/> Purtroppo il girone finale non fu brillante come il campionato, infatti il Foggia perse tutte le partite, terminando ultimo in classifica il girone con 0 punti, e dovette rimanere ancora in IV Serie. <ref name="1953-1954 3"/><ref name="incedit"/>
 
[[File:Leandro Remondini.jpg|left|thumb|120px|Leandro Remondini, chiamato ad allenare il Foggia]]
Prima dell'inizio del [[IV Serie 1954-1955|campionato 1954-1955]], verso la fine di [[giugno]], l'allenatore divenne l'ungherese [[Nemes Lajos Kovacs]], nell'ultima stagione all'Avellino. <ref name="1954-1955 1">{{Cita|Autunno|p. 264}}</ref> Dalla società campana arrivano anche i fratelli [[Pasquale Mupo|Pasquale]] e [[Carlo Mupo]], il primo attaccante e il secondo terzino, [[Gloriano Risos]], anche lui attaccante, e il centrocampista [[Vincenzo Pulcinella]].<ref name="1954-1955 1"/> Oltre a loro la società completa altri acquisti come quello del centrocampista [[Antonio Stornaiuolo]] dalla Cavese, del portiere [[Simone Despal]] dalla Nocerina e della mezzala [[Pietro Colombo]]. <ref name="1954-1955 2">{{Cita|Autunno|p. 265}}</ref> All'inizio sembrava quasi certo anche l'acquisto di un giovane [[Carlo Parola]], che però non può trasferirsi, poiché era occupato col servizio di leva.<ref name="1954-1955 2"/> Tra le cessioni più importanti sono quelle di [[Giuseppe Pozzo]], che passa all'Incedit, e quella di Sergio Ballarin, che finisce al [[Forte_dei_Marmi#Sport|Forte dei Marmi]].<ref name="1954-1955 2"/> Tuttavia, con la sconfitta interna rimediata contro il [[Associazione Calcio Dilettantistica Molfetta Sportiva|Molfetta]], il commissario Lupo, dopo aver multato quasi tutta la squadra, continua a perfezionare acquisti come quello dell'ala [[Fabrizio Bartolini]] dal Modena, e la mezzala [[Piero Gola]] dal Mantova.<ref name="1954-1955 2"/> Nonostante ciò il Foggia continua a disputare un brutto campionato, finché il [[1 dicembre]] Kovacs viene sostituito da [[Leandro Remondini]], che appena arrivato, acquista il giovane [[Paolo Maroncelli]] dalla Lazio. <ref name="1954-1955 3">{{Cita|Autunno|pp. 265 e 268}}</ref> Remondini sembra dare una scossa alla squadra, infatti arrivano tre vittorie di fila, però i rossoneri non si confermano nelle partite successive. <ref name="1954-1955 4">{{Cita|Autunno|p. 268}}</ref> Tra i giocatori, Stornaiuolo si rese protagonista di un grave atto disciplinare, e fu multato dalla società e messo fuori rosa. <ref name="1954-1955 4"/> Dopo ben nove trasferte consecutive senza alcuna vittoria, viene interrotta la serie ad Andria, dove il Foggia pareggia 2-2, e due settimane dopo, a Brindisi, pareggiando 0-0, chiude la stagione al settimo posto con 33 punti. <ref name="1954-1955 4"/>
 
[[File:Giuseppe Bortolotti.jpg|right|thumb|120px|Giuseppe Bortolotti, preso dalla SPAL in serie A]]
Nella [[IV Serie 1955-1956|stagione 1955-1956]], ci fu un ritorno, quello di Vincenzo Marsico, che tornò per la quarta volta sulla panchina dei rossoneri. <ref name="1955-1956 1">{{Cita|Autunno|p. 272}}</ref> Con lui tornò al Foggia Carmine Buonpensiero, e venne acquistato l'attaccante Luigi Della Rocca dal Trani, ma l'acquisto più importante fu quello del centrocampista di Serie A [[Giuseppe Bortolotti]] dalla SPAL. <ref name="1955-1956 1"/> Tra le cessioni più importanti ci fu quella del prestito di Attilio De Brita al Monteponi Iglesias.<ref name="1955-1956 3"/> Dopo la vittoria interna contro la capolista [[Pescara Calcio|Pescara]], i rossoneri salgono al terzo posto, che però non mantengono a causa della sconfitta successiva contro il [[Teramo Calcio|Teramo]]. <ref name="1955-1956 1"/> Nel girone di ritorno la squadra migliora, infatti la squadra vince subito in trasferta contro il [[Giulianova Calcio|Giulianova]] secondo in classifica, e successivamente pareggia con [[Associazione Sportiva Dilettantistica L'Aquila Calcio 1927|L'Aquila]] (dove l'arbitro Ascari non convalida un gol all'Aquila, per poi inspiegabilmente assegnarlo, e così facendo i rossoneri ricorsero alla [[Commissione di Appello Federale|CAF]]). <ref name="1955-1956 2">{{Cita|Autunno|pp. 272 e 273}}</ref> Dopo questo match, i "satanelli" continuarono a disputare un girone brillante, fino a quando il [[18 marzo]] conquistarono il secondo posto, con la vittoria per 4-0 allo Zaccheria contro il [[Castelfidardo]], a dieci punti dalla capolista Pescara.<ref name="1955-1956 3">{{Cita|Autunno|p. 273}}</ref> Dopo una vittoria con l'[[Associazione Sportiva Andria BAT|Andria]] (seconda a pari punti col Foggia), la squadra si insedia solitaria al secondo posto; ma con la sconfitta esterna con la capolista Pescara, la vetta sembra allontanarsi. <ref name="1955-1956 3"/> Nonostante questa sconfitta, successivamente si riaprirono le speranze, poiché i rossoneri ottennero otto vittorie di fila con 23 gol fatti e solamente 2 subiti. <ref name="1955-1956 3"/> Il campionato finisce col le otto vittorie consecutive, ma il Pescara rimase prima ad un solo punto dal Foggia. <ref name="1955-1956 3"/> Intanto, mentre il Foggia era quasi pronto per la promozione, l'altra squadra foggiana, il Foggia Incedit dell'ex rossonero [[Giuseppe Pozzo]], venne promosso in IV Serie. <ref name="1955-1956 3"/> I canarini dell'Incedit vennero promossi il [[25 giugno]] nello spareggio allo [[Stadio della Vittoria (Bari)|Stadio della Vittoria]] col Bisceglie, finito 3-1, dopo che entrambi hanno concluso il girone a 48 punti.
 
[[File:Giacomo Cosmano.jpg|left|thumb|150px|Giacomo Cosmano]]
La [[IV Serie 1956-1957|stagione 1956-1957]] per il Foggia comincia il [[9 agosto]], quando il commissario straordinario Ferdinando Lupo, dopo tre anni, lascia il posto al nuovo presidente, Giulio Carella.<ref name="1956-1957 1">{{Cita|Autunno|p. 280}}</ref> La campagna soci non ha gli effetti sperati, ed il Foggia si ritrova con un debito di 28 milioni.<ref name="1956-1957 1"/> Il presidente Carella sembra per dimettersi, quando viene eletto il nuovo Consiglio Direttivo.<ref name="1956-1957 1"/> In estate [[Carlo Mupo]] va in prova alla [[SPAL]], mentre Stornaiuolo non può seguirlo, poiché è infortunato.<ref name="1956-1957 1"/> Gli acquisti rossoneri non furono molti, ma soltanto il ritorno di Attilio De Brita dal Monteponi Iglesias, e l'arrivo dell'ala [[Giacomo Cosmano]] dal [[Associazione Sportiva Fortis Trani|Trani]]; mentre a [[febbraio]] la rosa venne potenziata con la mezzala [[Giorgio Pizziolo]] dal [[Torino Calcio|Torino]], e con il laterale ex rossonero, [[Marino Brenco]] dall'Ascoli.<ref name="1956-1957 2">{{Cita|Autunno|p. 281}}</ref> L'esordio in campionato è il derby foggiano contro l'Incedit, che finisce 1-1, e dopo una vittoria esterna contro il [[Associazione Sportiva Sora|Sora]] per 2-0, i rossoneri giocano in casa con il Lecce e vincono 2-0, ma, a causa di un sasso che colpì il giocatore del Lecce, Da Valle, la partita finì 2-0 per i giallorossi.<ref name="1956-1957 2"/> Nelle prime dodici giornate, quella col Lecce sarà l'unica sconfitta, realizzando 11 vittorie e 3 pareggi con 26 gol all'attivo e solamente 5 al passivo.<ref name="1956-1957 2"/> La prima vera sconfitta, per 1-0, arriva nel derby esterno con l'[[Audace Cerignola]], e da lì ne arriva un'altra a [[Barletta]], nell'ultima giornata del girone d'andata, per 2-1, che consegna il primo posto in classifica al Lecce.<ref name="1956-1957 2"/> Il girone di ritorno sarà caratterizzato dall'inseguimento del Foggia ai salentini, e nonostante l'attacco formato da Della Rocca e Cosmano, che ha realizzato in totale 31 gol, e le poche sconfitte (3 nel girone di ritorno), i "satanelli" si classificano terzi, ad un punto dal Chieti e a due dal Lecce.<ref name="1956-1957 3">{{Cita|Autunno|p. 284}}</ref>
Da notare che senza aver perso la partita a tavolino con il Lecce, i rossoneri potevano qualificarsi per le finali della promozione in serie C. <ref name="1956-1957 3"/> Inoltre, a causa di una riforma attuata dal FIGC, tutte le squadre arrivate oltre il sesto posto, sono state retrocesse, ed a farne le spese è stata l'Incedit, classificatosi dodicesima.
 
[[File:Formazione Foggia e Incedit.jpg|right|thumb|250px|Rosa del Foggia & Incedit nella stagione 1957-1958]]
Mentre la capienza dello Zaccheria aumenta a 12.000 posti, la [[IV Serie 1957-1958|stagione 1957-1958]] comincia con la solita notizia dell'insufficienza economica dei rossoneri (28 milioni), assieme a quella dell'Incedit (4 milioni). <ref name="1957-1958 1">{{Cita|Autunno|p. 286}}</ref> Per questo il [[1 luglio|1° luglio]], dopo varie riunioni, il Foggia si fuse con il '''G.S. Foggia Incedit''', cambiando la denominazione in '''U.S. Foggia & Incedit'''.<ref name="fusione incedit">{{Cita|Santigliano|p. 40}}</ref><ref name="1957-1958 2">{{Cita|Autunno|pp. 286 e 287}}</ref>
Come presidente venne rieletto il [[2 agosto]], Giulio Carella, che acquista dall'Audace Cerignola il terzino [[Benito Andreoli]] e l'attaccante [[Luigi Genovese]], dal Bisceglie invece arriva l'attaccante [[Giuseppe Montelli]], e dalla Lazio il difensore [[Elio Groppone]], senza contare i numerosi arrivi dall'Incedit, come quello del capitano dei canarini, [[Berardino Carrabba]].<ref name="1957-1958 3">{{Cita|Autunno|p. 287}}</ref> Dalle nuove riforme, per essere promossi in serie C, basta arrivare tra le prime cinque. <ref name="1957-1958 1"/> Prima della partita col Frosinone dell'[[8 dicembre]], il capitano Attilio De Brita venne premiato dal giornale "Popolo Dauno" con una medaglia per la sua lunga militanza in rossonero.<ref name="1957-1958 3">{{Cita|Autunno|pp. 287 e 290}}</ref> Il campionato è molto equilibrato, ma i rossoneri sono stati sfortunati a causa dei numerosi infortuni che hanno colpito la squadra, e specialmente i suoi punti di riferimento come Gualtiero Marchiani, Attilio De Brita, Vincenzo Pulcinella, e Antonio Stornaiuolo. <ref name="1957-1958 3"/> Tuttavia il Foggia è sempre stato in corsa per la promozione, ed all'ultima giornata a [[Lecce]], per essere promossa deve vincere o quanto meno pareggiare. <ref name="1957-1958 3"/> All'87' il leccese Frigo firma il 3-2 per i salentini, condannando il Foggia al sesto posto con 30 punti, uno solo in meno rispetto alla zona promozione. <ref name="1957-1958 3"/>
Nonostante il sesto posto ottenuto, grazie alla revisione dei gironi,<ref name="fusione incedit"/> il Foggia fu ripescato in serie C.<ref name="incedit"/> Finalmente furono finiti gli anni bui della IV serie, in cui il Foggia ha dimostrato di essere una squadra che riesce a reagire e ad uscire da certe situazioni.<ref name="incedit">{{cita web|url=http://www.usfoggia.it/storia/storia5.asp|titolo=Incedit di Rosa Rosa, Pugliese e ...Nocera}}</ref>
 
=== Dal ritorno in serie C agli anni d'oro della serie A ===
==== Anni di assestamento ====
[[File:Matteo Rinaldi 2.JPG|thumb|left|120 px|Matteo Rinaldi, nella sua prima stagione da titolare]]
Nella [[Serie C 1958-1959|stagione 1958-1959]], dopo la fusione tra le due società foggiane e il ripescaggio in serie C, il Foggia deve riuscire ad arrivare alla somma di 15 milioni, per l'iscrizione in serie C. <ref name="1958-1959 1">{{Cita|Autunno|p. 294}}</ref> Alla fine i soldi vengono prestati dal [[Banco di Napoli]], ed i rossoneri, dopo sei anni possono tornare a calcare i campi della serie C. <ref name="1958-1959 1"/> Il presidente è diventato Armando Piccapane, che farà pochi acquisti come quello del portiere [[Bruno Furlan]] dal Colleferro, del difensore [[Marco Galetti]] o dell'ala [[Francesco Malinghetti]], quest'ultimi prelevati dalla Salernitana. <ref name="1958-1959 1"/> Importanti saranno anche i ritorni dai prestiti della mezzala [[Piero Colombo]] dall'Avellino e del centromediano [[Matteo Rinaldi]] dallo Squibb Roma, mentre il capitano e bandiera del Foggia, Attilio De Brita, si ritira dal calcio. <ref name="1958-1959 2">{{Cita|Autunno|pp. 294 e 295}}</ref>
La [[Coppa Italia 1958-1959|Coppa Italia]] inizia con una vittoria casalinga sul [[Internapoli Camaldoli Società Sportiva Dilettantistica|Cirio Napoli]] per 3-1, ma i rossoneri, una settimana dopo, saranno fermati in trasferta dal Bari in un roboante 5-1.<ref name="1958-1959 4">{{Cita|Autunno|p. 298}}</ref>
Gli inizi non sono tra i migliori, infatti a fine ottobre il bilancio è pesante, in 6 giornate si sono ottenute solo 2 vittorie (contro Anconitana e Lecce) e 4 sconfitte. <ref name="1958-1959 3">{{Cita|Autunno|p. 295}}</ref> L'allenatore Marsico, non in efficienti condizioni di salute, viene sostituito per un brevissimo lasso di tempo dal suo vice [[Osvaldo Iannantuoni]], e successivamente da [[Leonardo Costagliola]], che vuole rinnovare immediatamente la squadra. <ref name="1958-1959 3"/> Ed infatti, grazie a lui, alla riapertura delle liste, arriva dal [[Cagliari Calcio|Cagliari]] l'ala [[Domenico La Forgia]], dalla [[Pistoiese]] giunge il mediano [[Alberto Baldoni]], mentre dal [[Bologna Calcio|Bologna]] viene prelevato il portiere [[Dante Bendin]]. <ref name="1958-1959 3"/> Gli acquisti sembrano dare un notevole ritocco alla squadra, tuttavia la prima vittoria della gestione Costagliola arriva col [[Trapani Calcio|Trapani]], dopo quattro pareggi e due sconfitte in un mese e mezzo. <ref name="1958-1959 3"/> Tuttavia, con Costagliola il rendimento dei rossoneri cresce, ed infatti viene confermato, anche grazie ad alcune prestazioni convincenti verso [[marzo]]. <ref name="1958-1959 3"/> Il Foggia chiude il girone B del campionato al dodicesimo posto a 27 punti, senza però, mai vincere in trasferta. <ref name="1958-1959 3"/> In questa stagione, tuttavia, non c'era pericolo di essere retrocessi in [[Serie D 1959-1960|Serie D]] (la nuova IV Serie), a causa delle nuove riforme dei campionati. <ref name="1958-1959 3"/>
 
[[File:Nardino Costagliola.JPG|thumb|right|130 px|L'allenatore Leonardo Costagliola]]
La stagione [[Serie C 1959-1960|1959-1960]] fu quella trionfale ritorno in serie B.<ref name="serie b e rosa rosa"/>
Costagliola cerca subito il sostituto di Bendin, che ha finito il suo periodo di prestito tra le file dei rossoneri, e trova [[Renzo Biondani]], prelevato dalla Salernitana. <ref name="1959-1960 1">{{Cita|Autunno|p. 300}}</ref> Inoltre arriva dal [[Secondigliano]] un giovane, che sarà destinato ad entrare tra le leggende dei "satanelli", [[Cosimo Nocera]], che l'ultima stagione con 28 gol è stato capocannoniere del girone campano. <ref name="1959-1960 1"/> Nocera arriva per un milione e mezzo, dopo aver rifiutato varie offerte, tra le quali quelle del Cirio Napoli, della [[Unione Sportiva Casertana 1908|Casertana]], ma soprattutto della [[Società Polisportiva Ars et Labor 1907|SPAL]], con la quale Nocera aveva quasi raggiunto un accordo. <ref name="1959-1960 2">{{Cita|Autunno|pp. 300 e 301}}</ref> A 5 milioni arriva anche l'attaccante [[Marcello Panattoni]] dal [[Associazione Sportiva Dilettantistica Rapallo|Rapallo]] (con i "ruentini" ha siglato 25 reti in 30 partite), dopo averlo strappato alla concorrenza di Juventus e Bologna, e successivamente l'attacco fu ulteriormente ritoccato, grazie ad altri acquisti tra i quali quelli di [[Cesare Peruzzi]] e [[Giampiero Merlo]] dal Chieti. <ref name="1959-1960 3">{{Cita|Autunno|p. 301}}</ref> La difesa venne rafforzata solo con l'acquisto di [[Luigi Despase]] dal [[Polisportiva Nuovo Campobasso Calcio|Campobasso]].<ref name="1959-1960 3"/> Vennero ceduti in prestito al Chieti [[Alberto Allegretti]] ed il giovane [[Vincenzo Faleo]], inoltre La Forgia abbandonò i rossoneri, per accasarsi al Molfetta. <ref name="1959-1960 3"/> Con soli 15 milioni, il presidente Piccapane era riuscito ad effettuare una campagna acquisti in grado di puntare alla promozione in serie B. <ref name="1959-1960 3"/>
L'esordio in campionato è a [[Caserta]] contro la Casertana, e l'allenatore Costagliola è dubbioso al riguardo di Nocera. <ref name="1959-1960 3"/> Alla fine Nocera venne schierato, e risolse la partita con una doppietta, firmando la prima vittoria stagionale per 2-1. <ref name="1959-1960 3"/> Grazie a Merlo arriva anche la vittoria contro il Cosenza, ma la giornata successiva, i rossoneri perdono di misura (2-1) in trasferta contro il [[Barletta Calcio|Barletta]], fallendo due calci di rigore. <ref name="1959-1960 4">{{Cita|Autunno|pp. 301 e 302}}</ref> Il Foggia continua a convincere, fin quando allo Zaccheria arriva il [[Unione Sportiva Siracusa|Siracusa]], allenata da [[Oronzo Pugliese]], che negli anni a seguire diverrà una leggenda rossonera. I siciliani hanno ottenuto grandi vittorie in trasferta, ed infatti vincono anche a Foggia, dopo essere stati per 49' piegati da un gol di Nocera. <ref name="1959-1960 5">{{Cita|Autunno|p. 304}}</ref>
Per Costagliola c'è ancora bisogno di perfezionarsi, ed acquista dal [[Venezia Calcio|Venezia]] l'ala [[Francesco Patino]]. <ref name="1959-1960 5"/>
Frattanto i "satanelli" si distinsero per le loro iniziative umanitarie, infatti donarono 50.000 lire al simbolo del Foggia degli anni '40, Giovanni Bratta, affetto da una malattia causata dal calcio, che purtroppo morirà il [[14 settembre]], e disputarono verso la fine di [[novembre]] un'amichevole con la Roma, dove l'incasso venne devoluto per la costruzione della Casa Sollievo della Sofferenza di [[San Giovanni Rotondo]]. <ref name="1959-1960 5"/>
I rossoneri continuano a brillare, fin quando alla quattordicesima giornata ad [[Agrigento]] contro l'[[Akragas]], vincono e si portano in testa alla classifica. <ref name="1959-1960 5"/>
[[File:Festeggiamenti Foggia 1959-1960.jpg|thumb|left|270 px|Festeggiamenti per la promozione in serie B]]
Tuttavia, la giornata successiva il Foggia perde 3-0 in trasferta contro il [[Trapani Calcio|Trapani]], consentendo al Cosenza di agganciare i dauni. <ref name="1959-1960 5"/> Il Foggia arriva al girone di ritorno reduce da due vittorie contro Chieti (2-0) e Crotone (1-0 sul campo, ma 2-0 a tavolino), e, dopo aver battuto la Casertana per 2-1 si arriva allo scontro diretto con il Cosenza, che finisce in parità, e con questo pareggio i rossoneri possono continuare ad allontanarsi dalle inseguitrici. <ref name="1959-1960 5"/> Il Foggia sembra destinato alla promozione, anche se rimediò qualche sconfitta, come le due consecutive in [[Sicilia]], contro [[Marsala Calcio|Marsala]] e [[Siracusa Calcio|Siracusa]]. <ref name="1959-1960 5"/> Dopo questi sbandamenti il Foggia torna con una grande vittoria sul [[Teramo Calcio|Teramo]] per 3-0, che permette di allungare sul Cosenza, caduto sul campo dell'Avellino. <ref name="1959-1960 6">{{Cita|Autunno|p. 305}}</ref>
Intanto, l'acquisto di Nocera, sembra essere più che azzeccato, infatti firma ancora un'altra doppietta, contro l'Avellino, lasciando il Marsala e il Cosenza a tre punti di differenza. <ref name="1959-1960 6"/> Dopo altre vittorie, arriva il derby esterno col Lecce, che il Foggia perde 3-2, ma il distacco dal Marsala rimane invariato, a causa della sconfitta di quest'ultima a [[Crotone]]. <ref name="1959-1960 6"/> La tensione si fa sentire anche nel match successivo, dove i pugliesi in casa, pareggiano 1-1 contro l'Akragas, in un match dominato dai rossoneri, che però, verso la fine, rischiano addirittura di perdere la gara. <ref name="1959-1960 6"/> Successivamente, dopo aver battuto il Trapani, il Foggia cade a [[Chieti]], ma la diretta concorrente per la promozione, il Marsala, non sfrutta l'occasione, perdendo nel derby esterno a [[Trapani]]. <ref name="1959-1960 6"/> Il Foggia, con due punti di vantaggio, gioca l'ultima partita allo Zaccheria contro il Crotone, e, grazie al gol del capitano Antonio Stornaiuolo, vince e festeggia la promozione in serie B, dopo tredici anni. <ref name="1959-1960 6"/>
Il campionato del Foggia del presidente Armando Piccapane, dell'allenatore [[Leonardo Costagliola|Nardino Costagliola]] e del nuovo pilastro dei rossoneri, [[Cosimo Nocera]], fu vinto alla grande.<ref name="incedit"/>
 
[[File:Neoacquisti Foggia 1960-1961.jpg|thumb|right|260px|Gli acquisti rossoneri Bertuolo, Diamantini, Odling, Bartoli, Orlandi e Longo]]
Per l'annata [[Serie B 1960-1961|1960-1961]] il Foggia rifiuta offerte importanti come quella di 30 milioni per Nocera e 15 milioni per Despase dal Bologna o quella di Rinaldi, conteso da Cosenza, Marsala, Pescara e Taranto. <ref name="1960-1961 1">{{Cita|Autunno|p. 308}}</ref> Un contributo economico fu dato dal Consiglio Provinciale, che firma la [[fideiussione]] per iscrivere al campionato la società rossonera, ed inoltre promise un contributo mensile. <ref name="1960-1961 2">{{Cita|Autunno|pp. 308 e 309}}</ref>
Tra gli acquisti si segnalano quelli di [[Giorgio Longo]], mezzala con 18 gol nell'ultima stagione prelevata dal [[Unione Sportiva Antonio Toma Maglie|Maglie]], dal Barletta arriva il terzino [[Angelo Bertuolo]], in cambio di Buonpensiero e Peruzzi, mentre dall'[[Udinese]] viene comprato per 13 milioni il centromediano [[Giorgio Odling]], ed infine dalla Fiorentina per 12 milioni è stato acquistato il terzino [[Giampiero Bartoli]]. <ref name="1960-1961 3">{{Cita|Autunno|p. 309}}</ref> Inoltre arrivarono dal [[Fano Calcio|Fano]], [[Franco Diamantini]] e dalla [[Maceratese]], [[Carlo Orlandi]], entrambi mediani.<ref name="1960-1961 3"/> Oltre a Buonpensiero e Peruzzi, al Barletta viene ceduto Alberto Allegretti, ed all'Avellino tornano Elio Grappone e Vincenzo Pulcinella. <ref name="1960-1961 1"/> In [[Coppa Italia 1960-1961|Coppa Italia]] il Foggia arrivò al secondo turno, dopo aver vinto a [[Catanzaro]] per 1-0 dopo i supplementari, venne eliminato dal Bari. <ref name="1960-1961 1"/> L'inizio del campionato non è brillante, infatti, complice la momentanea assenza di Nocera, partito per il servizio militare, il Foggia nelle prime otto partite rimane penultimo ottenendo solo 5 punti, mentre la prima vittoria arriva solo a [[novembre]] per 1-0, con un gol di Nocera alla [[Reggiana]]. <ref name="1960-1961 3"/> Per il mercato di riparazione arriva dalla Roma l'ala [[Manlio Compagno]]. <ref name="1960-1961 4">{{Cita|Autunno|pp. 309 e 310}}</ref> Tuttavia il Foggia è in un momento di crisi, ed il presidente Piccapane, assieme al consiglio d'amministrazione, si dimettono; ma la decisione sarà solamente momentanea, infatti la decisione venne revocata dopo poco tempo. <ref name="1960-1961 5">{{Cita|Autunno|p. 310}}</ref> Inoltre arrivano sempre dalla Roma il mediano [[Maurizio Thermes]] e dal [[Verona Calcio|Verona]] la mezzala [[Piero Fiorindi]], mentre Panattoni tornò al Rapallo, ma solo in prestito. <ref name="1960-1961 5"/> La situazione non cambia, e dopo la sconfitta esterna per 3-0 contro il [[Associazione Calcio Nuova Valdagno|Marzotto Valdagno]] Piccapane affianca a Costagliola, [[Paolo Tabanelli]], ma dopo pochissimo tempo Costagliola lascia interamente il suo posto a Tabanelli. <ref name="1960-1961 5"/> Subito arriva la prima vittoria della gestione Tabanelli contro il Catanzaro, ma il [[5 febbraio]] allo Zaccheria il Foggia gioca col Venezia, dopo aver concesso due rigori ai veneti ed ad un quarto d'ora dalla fine le due squadre sono in parità per 1-1, quando l'arbitro Cirone convalida un gol del veneziano Raffin viziato da tocco di mano, ed i tifosi del Foggia, arrabbiati, cercano di aggredire il direttore di gara. <ref name="1960-1961 5"/> Immediatamente la partita viene vinta dal Venezia 2-0 a tavolino, lo Zaccheria viene squalificato per tre giornate, e dopo una sconfitta a [[Monza]] il Foggia sprofonda alll'ultimo posto. <ref name="1960-1961 5"/> Anche se ottiene una vittoria sul neutro di [[Caserta]] contro l'Alessandria, ed in trasferta riesce a strappare un punto al Mantova capolista, il [[21 marzo]], alcuni giorni dopo la sconfitta in trasferta contro la [[Unione Sportiva Sambenedettese 1923|Sambenedettese]], Tabanelli dà le sue dimissioni. <ref name="1960-1961 5"/> Torna come allenatore Costagliola, ma le giornate rimaste sono troppo poche per cercare di salvarsi, e nonostante una vittoria per 2-1 sul campo neutro di [[Napoli]] contro la nuova capolista, il Messina, i rossoneri retrocessero nuovamente in serie C. <ref name="1960-1961 5"/>
Il campionato in cadetteria durò appena un anno.<ref name="incedit"/> Come si era visto negli anni precedenti, il Foggia non riusciva ad affermarsi nella serie cadetta. Infatti, ogni volta che il Foggia veniva promosso, l'anno dopo veniva retrocesso, ad eccezione delle stagioni 1934-1935 e 1935-1936, le uniche due consecutive in B.
 
[[File:Vittorio Nocera.jpg|thumb|right|140px|Nocera, bomber del Foggia]]
La [[Serie C 1961-1962|stagione 1961-1962]] incominciò con una notizia incredibile: Nocera è ad un passo dal Napoli, che ha offerto 30 milioni, tuttavia la trattativa si bloccò anche grazie al nuovo allenatore del Foggia [[Oronzo Pugliese]]. <ref name="1961-1962 1">{{Cita|Autunno|p. 316}}</ref> Un'altra pessima notizia arriva dalla riunione di fine [[luglio]]: Piccapane si presenta dimissionario, ed inoltre si chiede un aumento dei contributi comunali per gli stipendi dei giocatori rossoneri, ed una proroga in Lega per l'iscrizione. <ref name="1961-1962 2">{{Cita|Autunno|p. 317}}</ref> Il Foggia è attivo nelle [[Marche]], infatti dal [[Ascoli Calcio 1898|Del Duca Ascoli]] arrivano la mezzala [[Antonio Santopadre]] ed il mediano [[Antonio Ghedini]], e dalla [[Vis Pesaro]] viene preso il portiere [[Gastone Ballarini]], invece dall'[[Arezzo Calcio|Arezzo]] vengono prelevati la mezzala [[Franco Danova]] ed l'ala [[Vittorio Morelli]]. <ref name="1961-1962 2"/> Antonio Stornaiuolo, dopo sette anni in rossonero, decide di andarsene e di accasarsi all'Avellino, e Giampiero Merlo finisce alla Reggiana. <ref name="1961-1962 2"/> Intanto il [[16 luglio]] muore a 70 anni il segretario del Foggia, Medardo D'Angiò, dalla stagione 1925-1926 membro della società rossonera, e verrà sostituito da Osvaldo Iannantuoni, anch'egli già membro della società rossonera, ed allenatore per un brevissimo periodo nella stagione 1958-1959. <ref name="1961-1962 2"/> La stagione inizia con una vittoria schiacciante per 3-0 sulla Reggina, ridotta in 7 uomini per 3 espulsioni ed 1 infortunio, successivamente pareggia in trasferta contro il Trapani, e poi ad [[Agrigento]], viene sconfitto dall'Akragas. <ref name="1961-1962 2"/>
I rossoneri si rifanno subito, ed il [[15 ottobre]] battono la ''Tevere Roma'', capolista a punteggio pieno, e dopo essere arrivati al secondo posto, vincono nel derby esterno col Barletta. <ref name="1961-1962 3">{{Cita|Autunno|pp. 317 e 318}}</ref>
Nel seguente derby allo Zaccheria contro il Taranto, la squadra ha l'opportunità di diventare capolista, ma dopo il rigore fallito da Despase, la partita termina 0-0. <ref name="1961-1962 4">{{Cita|Autunno|p. 318}}</ref>
Intanto, il [[4 novembre]] la squadra venne affidata all'imprenditore di [[Castellammare di Stabia]], Domenico Rosa Rosa, industriale del legno.<ref name="serie b e rosa rosa">{{cita|Santigliano|p. 41}}</ref><ref name="1961-1962 2"/>
[[File:Francesco Patino.jpg|thumb|left|190px|L'ala [[Francesco Patino|Francesco "Ciccio" Patino]], sorpresa dei rossoneri]]
L'aggancio arriva qualche settimana più tardi, il [[12 novembre]] con la vittoria sul Chieti. <ref name="1961-1962 4"/> La rosa venne potenziata ulteriormente con gli acquisti dell'attaccante [[Giampiero Turci]] dalla [[Cremonese]], e del terzino [[Roberto Corradi]] dal Milan. <ref name="1961-1962 4"/> Il [[19 novembre]] i rossoneri vincono in trasferta col [[Pescara Calcio|Pescara]] e diventano primi, e dopo alcune giornate, il divario dall'inseguitrice [[Salernitana]] si allunga a 3 punti, grazie al pareggio di quest'ultima con il Marsala. <ref name="1961-1962 4"/> Tuttavia, il Foggia subì dapprma una sconfitta a [[Siracusa]], e successivamente una a [[Lecce]], e le inseguitrici divennero 4: Akragas, Lecce, Salernitana e Taranto. <ref name="1961-1962 4"/>
Più tardi, il [[14 gennaio]], il Foggia vinse un altro derby esterno, con il Bisceglie, laureandosi campione d'inverno. <ref name="1961-1962 4"/> La prima partita del girone di ritorno è una sconfitta a [[Reggio Calabria]], che porta i giallorossi del Lecce ad una sola lunghezza dal Foggia, che si trova in un particolare momento di disagio, aumentato anche con la sconfitta a [[Roma]] con la Tevere. <ref name="1961-1962 4"/> Si arriva all'[[11 marzo]], che è una delle gare più importanti della stagione, il Foggia allo Zaccheria affronta la Salernitana, e dopo essere stati in vantaggio di due gol, i rossoneri si fanno rimontare, ma grazie ad un gol nel finale di Santopadre, riescono a trovare un'importante vittoria. <ref name="1961-1962 4"/> Una settimana dopo il Foggia ritornò alla sconfitta, contro il Chieti penultimo, ed il Lecce agguantò in cima la capolista Foggia. <ref name="1961-1962 4"/> Dopo questo avvenimento i rossoneri, spinti dall'orgoglio, non delusero più, tornando a vincere con il Pescara, allenato dall'ex allenatore foggiano, Costagliola, che riportò il Foggia capolista solitario a due punti dalle altre squadre. <ref name="1961-1962 4"/>
Un'ultima battuta d'arresto avvenne con la sconfitta in trasferta con il [[Potenza Calcio|Potenza]], diretta concorrente per la promozione, che si portò a 2 punti dai rossoneri, mentre il Lecce ne approfittò, agganciando il Foggia. <ref name="1961-1962 5">{{Cita|Autunno|pp. 318 e 322}}</ref> Approfittando delle due partite casalinghe consecutive contro Marsala e Siracusa, il Foggia tornò con due punti di vantaggio dal Lecce, prima dello scontro diretto allo Zaccheria. <ref name="1961-1962 6">{{Cita|Autunno|p. 322}}</ref> Allo Zaccheria però il Foggia viene battuto per 2-1, a due partite dal termine. <ref name="1961-1962 6"/> Dopo quest'ultima sconfitta, il Foggia sconfisse con facilità il Bisceglie, mentre il Lecce pareggiò 1-1 col Potenza, ed il [[3 giugno]] a [[Benevento]] con il [[Benevento Calcio|San Vito]], il Foggia vinse 2-1 con i gol di Nocera e Rinaldi, firmando così il ritorno in serie B. <ref name="1961-1962 6"/><ref name="incedit"/>
 
[[Immagine:Oronzo-Pugliese.jpg|thumb|200px|[[Oronzo Pugliese]]]]
[[File:Paolo Lazzotti.jpg|thumb|left|160px|[[Paolo Lazzotti]]]]
Prima dell'inizio della [[Serie B 1962-1963|stagione 1962-1963]], ci furono varie polemiche da parte dei tifosi, non convinti della squadra. <ref name="1962-1963 1">{{Cita|Autunno|p. 324}}</ref>
Nonostante le polemiche, il Foggia fece una campagna acquisti degna di nota: per la difesa arrivarono dalla SPAL [[Ambrogio Valadè]] ed [[Ambrogio Bettoni]], il primo terzino, il secondo libero; ma il centrocampo fu il reparto più rafforzato con gli acquisti di [[Roberto Oltramari]] (prestito con diritto di riscatto) ala proveniente dal [[Rimini Calcio|Rimini]], [[Paolo Lazzotti]] dalla [[Fiorentina]], e [[Cataldo Gambino]] dalla [[Salernitana]] e pagato 33 milioni. <ref name="1962-1963 1"/> La prima competizione da giocare è la [[Coppa Italia 1962-1963|Coppa Italia]], il primo turno venne superato facilmente con una vittoria secca per 3-0 ai danni del [[Modena Calcio|Modena]], mentre il secondo turno vide allo Zaccheria, per la prima volta nella storia la [[Juventus]], che vinse 2-0 grazie a due autogol di [[Giorgio Odling|Odling]]. <ref name="1962-1963 2">{{Cita|Autunno|p. 325}}</ref> Il [[Serie B 1962-1963|campionato]] inizia con qualche difficoltà, infatti l'esordio è un pareggio casalingo per 2-2 con il [[Lecco Calcio|Lecco]], e la giornata successiva i rossoneri vennero sconfitti per 4-2 a [[Padova]]. <ref name="1962-1963 2"/> La prima vittoria, per 1-0, arriva alla terza giornata grazie ad un gol di Nocera che stese il [[Brescia Calcio|Brescia]], aprendo un ciclo di sei vittorie consecutive, di cui la più importante fu quella a [[Udine]], dove i "satanelli" vinsero 7-2, con Nocera ed Oltramari autori di due triplatte, e con l'[[Udinese]] che schierò tra i pali il futuro portiere campione del mondo [[Dino Zoff]]. <ref name="1962-1963 2"/><ref>{{Cita|Santigliano|p. 47}}</ref> Il Foggia, di ritorno dal [[Friuli]], è sommerso dai tifosi, orgogliosi della vittoria, ed il maestro Ottavio De Stefano compose l'inno rossonero, chiamato ''Forza Foggia cha-cha-cha''. <ref name="1962-1963 3">{{Cita|Autunno|pp. 325 e 326}}</ref> Tuttavia tra i piani di Pugliese avenne un rallentamento, causato dalla sconfitta esterna per 4-1 con la [[SS Lazio|Lazio]], e chiuse il girone d'andata al terzo posto con 23 punti. <ref name="1962-1963 4">{{Cita|Autunno|p. 326}}</ref> Il girone di ritorno non fu bello quanto il primo,<ref>{{cita|Santigliano|p. 53}}</ref> ma, anche a causa dei grandi cammini di Bari, Messina e Lazio, che verranno promosse, il Foggia riuscì a classificarsi solamente al quinto posto con 43 punti, rimandando l'appuntamento con la massima serie.
Il titolo di capocannoniere, con 24 gol, fu vinto da Cosimo Nocera. <ref name="1962-1963 1"/> Nel complesso la società rossonera aveva i conti in regola per guadagnarsi un posto nel campionato massimo italiano.
 
====Con Rosa Rosa e Pugliese, il Foggia conquista la A====
=====La promozione in massima serie=====
Storica fu la stagione [[Serie B 1963-1964|1963-1964]], in cui il Foggia di Rosa Rosa e Oronzo Pugliese riuscì a conquistare, per la prima volta, la [[Serie A]].<ref name="incedit"/>
La squadra non venne cambiata moltissimo, infatti l'unico acquisto importante fu quello del portiere [[Giuseppe Moschioni]], che sostituì Biondani, finito al Rimini, ed inoltre [[Roberto Oltramari]] venne definitivamente riscattato. <ref name="1963-1964 1">{{Cita|Autunno|p. 332}}</ref>
L'inizio campionato non ha lasciato presagire nulla di buono, dopo una vittoria non convincente con il Cosenza come esordio, i rossoneri vennero sconfitti due volte di fila in trasferta, con il [[Cagliari Calcio|Cagliari]] e con il [[Padova Calcio|Padova]], sconfitte che però vennero seguite da due vittorie interne con [[Lecco Calcio|Lecco]] e [[Prato Calcio|Prato]]. <ref name="1963-1964 2">{{Cita|Autunno|p. 333}}</ref>
[[File:Festa Foggia Serie A 1963-1964.jpg|thumb|right|250px|La festa dei "satanelli" per la promozione in A]]
A questo punto il Foggia gioca a [[Catanzaro]], ma viene sconfitta dai giallorossi per 1-0, in una partita che lascia molti dubbi sulla nuova squadra gestita da Pugliese. <ref name="1963-1964 2"/>
Per fortuna del Foggia, quella fu una delle ultime delusioni di quella stagione, infatti da lì i rossoneri rimasero imbattuti per ventiquattro partite, dal [[3 novembre]] [[1963]], ovvero dal pareggio interno con il [[Parma Calcio|Parma]], al [[3 maggio]] [[1964]], quando i rossoneri vennero sconfitti a [[Napoli]] per 3-0. <ref name="1963-1964 2"/> Nella serie positiva il Foggia non concesse nulla alle sue dirette concorrenti, come il [[Varese Calcio|Varese]], conquistando 34 punti (10 vittorie e 14 pareggi), ed uguagliando il record d'imbattibilità raggiunto negli anni '40 dal [[Grande Torino]]. <ref name="1963-1964 2"/> Dopo la sconfitta in [[Campania]], il Foggia ottiene allo Zaccheria un pareggio con la Triestina, ed una vittoria per 1-0 con l'Udinese con un gol di Lazzotti. <ref name="1963-1964 3">{{Cita|Autunno|p. 334}}</ref> Il Foggia, a cinque giornate dal termine, è a 43 punti, e per la promozione matematica deve ottenere altri 3 punti, di cui uno arriva nel pareggio esterno con il [[Potenza Calcio|Potenza]], e gli altri due vengono incassati nella vittoria per 4-1 con la [[Pro Patria]], dove la bandiera rossonera, Nocera, sfodera una tripletta. <ref name="1963-1964 3"/> Le restanti partite non furono molto combattute dai rossoneri, infatti ad [[Alessandria]] ed a [[Varese]], con i lombardi già promossi in A, il Foggia venne sconfitto, mentre nel frattempo il [[Padova Calcio|Padova]], che mirava al quarto posto, perse in casa, staccandosi ulteriormente dal Foggia. <ref name="1963-1964 3"/> Fu inutile ai fini della classifica l'ultima partita allo Zaccheria con il [[Venezia Calcio|Venezia]], il Foggia venne sconfitto, ma sugli spalti c'è comunque festa, per il terzo posto a 46 punti, che è valso la promozione in massima serie, dopo 44 anni. <ref name="1963-1964 3"/>
In [[Coppa Italia 1963-1964|Coppa Italia]] il cammino dei "satanelli" terminò ad [[aprile]], dopo le vittoria interna con il [[Catania Calcio|Catania]] nei sedicesimi, e quella esterna con il [[Catanzaro Calcio|Catanzaro]] negli ottavi, i rossoneri vennero eliminati nei quarti in casa con la [[AS Roma|Roma]]. <ref name="1963-1964 4">{{Cita|Autunno|p. 338}}</ref>
Un'ulteriore manifestazione del grande cammino rossonero avvenne verso l'inizio dell'estate, dopo aver guadagnato la promozione in A; infatti il Foggia conquistò la ''Coppa delle Alpi-Bis'', una competizione destinata alle squadre classificatesi terze nei campionati di seconda divisione [[Serie B|italiana]] e [[Challenge League|svizzera]], battendo il [[Fussballclub Thun 1898|Thun]] sia il [[28 giugno]] allo Zaccheria per 8-1, che il [[4 luglio]] in [[Svizzera]] per 4-3, mettendo in bacheca il primo trofeo della storia rossonera. <ref name="1963-1964 3"/>
 
<div style="float:left; font-size:95%; width:300px; border:0px; padding:0px; margin-left:1em; margin-right:10px;margin-bottom:0px; text-align:left">
{{Nota
|larghezza=100%
|titolo=La vittoria contro la [[Grande Inter]]
|contenuto=[[File:Foggia-Inter 1964-1965.jpg|right|130px]]
Il [[31 gennaio]] [[1965]] il Foggia batte a sorpresa l'[[Grande Inter|Inter euromondiale]] di [[Herrera]], da alcuni giorni detentrice della Coppa Intercontinentale e campione d'Europa e d'Italia in carica. Una gara tatticamente perfetta quella del "Mago di [[Turi]]" [[Oronzo Pugliese]] che vinse nella stessa stagione il [[Seminatore d'Oro]], ambizioso riconoscimento per gli allenatori. Tutto si svolge nel secondo tempo con il Foggia che apre le marcature in apertura grazie a [[Paolo Lazzotti|Lazzotti]], Qualche minuto dopo è [[Cosimo Vittorio Nocera|Nocera]] a far tremare le inferriate delle tribune del vecchio [[Stadio Pino Zaccheria]]. L'Inter riacciuffa il pareggio grazie a [[Peirò]] e [[Suarez]] ma è ancora [[Cosimo Vittorio Nocera]] al trentatreesimo a scrivere il capitolo finale di questo fantastico romanzo della storia rossonera.
}}
</div>
 
=====La serie A=====
[[File:Herrera e Padre Pio.jpg|thumb|200px|Herrera incontra Padre Pio, che pronosticò la vittoria del Foggia contro l'Inter, ma la conquista dello scudetto dei nerazzurri<ref name="1964-1965 8">{{Cita|Autunno|p. 343}}</ref>]]
Promosso, il Foggia riuscì a disputare 3 campionati consecutivi nella massima serie.
Un altro riconoscimento importante per la promozione in A, il [[seminatore d'oro]], venne dato all'allenatore Pugliese. <ref name="1964-1965 1">{{Cita|Autunno|p. 340}}</ref>
Per la [[Serie A 1964-1965|stagione 1964-1965]], il Foggia potenziò soprattutto la difesa, comprando il terzino [[Romano Micelli]] dal Catanzaro e il libero [[Vasco Tagliavini]] dall'Udinese, ed il centrocampo, acquistando dalla SPAL il mediano [[Dante Micheli]], prelevando dall'Inter l'ala [[Armanno Favalli]] (ma giocò l'ultima stagione a Brescia) e la mezzala [[Renzo Brotini]], ed inoltre dal Verona venne presa un'altra mezzala, [[Giorgio Maioli]]. <ref name="1964-1965 2">{{Cita|Autunno|p. 341}}</ref>
Per l'esordio in serie A, lo Zaccheria venne ampliato a 25.000 posti, realizzando due nuove curce ed eliminando la pista di atletica. <ref name="1964-1965 2"/>
Il debutto è a [[Firenze]], ma non è dei migliori, con la [[Fiorentina]] dello svedese [[Kurt Hamrin]] il Foggia venne sconfitto 3-1, portandosi a quattro minuti dall'inizio in vantaggio con [[Matteo Rinaldi]], primo goleador del Foggia in serie A, e facendosi rimontare con un gol di Hamrin, ed una doppietta di [[Alberto Orlando]], capocannoniere in quella stagione. <ref name="1964-1965 3">{{Cita|Autunno|pp. 341 e 342}}</ref>
[[File:Armanno Favalli.jpg|thumb|right|160px|Una delle ultime immagini di [[Armanno Favalli]] prima della sua morte]]
La partita successiva era contro l'Inter, che quattro giorni più tardi avrebbe dovuto giocare il ritorno della finale di [[Coppa Intercontinentale 1964|coppa Intercontinentale]], e venne vinta dalla milanese per 2-0. <ref name="1964-1965 4">{{Cita|Autunno|p. 342}}</ref> La prima vittoria per la formazione di Capitanata arriva una settimana dopo, con il [[Mantova Calcio|Mantova]], con una rete di [[Francesco Patino]], in una partita dove esordisce [[Vincenzo Faleo]], primo foggiano a giocare in serie A, con la squadra della sua città. <ref name="1964-1965 4"/> Il Foggia ottiene cinque risultati utili di fila, ottenendo sette punti, e successivamente continuerà a rimanere in una posizione stabile, fino ad arrivare nella partita casalinga contro l'Inter campione del mondo di [[Helenio Herrera]]. <ref name="1964-1965 4"/> La partita si disputa il [[31 gennaio]], lo stadio è colmo, ottenendo un incasso di 32 milioni, e, dopo un primo tempo a reti bianche, nel secondo il Foggia riuscì a trionfare per 3-2. <ref name="incedit"/> <ref name="1964-1965 4"/>
Nocera e Micelli vennero convocati in [[Nazionale di calcio dell'Italia|nazionale azzurra]], nella partita del [[1 maggio|1° maggio]] contro il [[Nazionale di calcio del Galles|Galles]], dove Nocera riuscì anche a siglare il gol del definitivo 4-1 per l'Italia. <ref name="incedit"/><ref name="1964-1965 6">{{Cita|Autunno|p. 347}}</ref>
Più tardi il Foggia ottenne un'altra grande vittoria, allo Zaccheria contro la [[Juventus]], vinta grazie ad una rete di Maioli, prima di concludere il campionato con il pareggio casalingo con la Sampdoria, e con la sconfitta esterna con la Roma, arrivando al nono posto in classifica con 31 punti. <ref name="1964-1965 5">{{Cita|Autunno|p. 346}}</ref>
L'incasso totale dell'intera annata fu incredibile, vennero guadagnati più di 287 milioni di lire. <ref name="1964-1965 5"/>
Questo clima di festa però, venne interrotto da una sconvolgente notizia, [[Armanno Favalli]] morì in un incidente stradale, mentre tornava nella sua cittadina natale, [[Cremona]]. <ref name="1964-1965 7">{{Cita|Autunno|pp. 347 e 348}}</ref> Tra l'altro Favalli aveva quasi raggiunto un accordo con la Juventus, mancava solamente la firma sul contratto. <ref name="1964-1965 6">{{Cita|Autunno|p. 347}}</ref>
 
[[File:Egizio Rubino.jpg|thumb|left|180px|Egizio Rubino, il nuovo allenatore del Foggia]]
Prima dell'inizio del [[Serie A 1965-1966|campionato 1965-1966]] Pugliese lascia, va alla [[AS Roma|Roma]]. <ref name="1965-1966 1">{{Cita|Autunno|p. 350}}</ref> Al suo posto arriva suo cognato [[Egizio Rubino]], che l'ultima stagione era arrivato quinto in serie B con il [[Potenza Calcio|Potenza]] di [[Silvino Bercellino]]. <ref name="1965-1966 2">{{Cita|Autunno|p. 351}}</ref>
La squadra non verrà cambiata molto, ma l'unica cessione di peso è quella di Micelli, comprato dal Bologna per 100 milioni più il cartellino di un altro terzino, [[Bruno Capra]], che non sarà molto impiegato per via di un grave infortunio. <ref name="1965-1966 2"/> Per sostituire Armanno Favalli, prematuramente scomparso, il presidente dell'Inter [[Angelo Moratti]] fece un grande gesto di generosità nei confronti dei rossoneri, vendendo al Foggia il fratello di Armanno, [[Erminio Favalli]] per la piccola cifra di 25 milioni, rinunciando ai 60 offerti dall'Alessandria. <ref name="1965-1966 2"/> Inoltre il Foggia perfezionò anche l'acquisto del mediano [[Romeo Benetti]], ma all'ultimo momento Rosa Rosa non volle comprarlo perchè Benetti doveva partire per il servizio di leva, lasciandolo al Taranto, che promise che l'anno successivo sarebbe arrivato finalmente tra le file dei rossoneri.<ref name="1965-1966 3"/> Tuttavia, la stagione successiva questo accordo non venne rispettato dagli ionici, che poi lo vendettero al Palermo. <ref name="1965-1966 3">{{Cita|Autunno|p. 352}}</ref> Inoltre ad [[agosto]], verso l'inizio del campionato Micheli e Maioli vennero deferiti dalla Lega per il mancato accordo economico con la società, infatti fecero richiesta di uno stipendio maggiore rispetto al normale. <ref name="1965-1966 3"/> Tuttavia i due giocatori, dopo l'ultimatum di Rosa Rosa, per poter continuare a giocare, si arresero e diedero ragione alla società, chiedendo uno stipendio normale. <ref name="1965-1966 4">{{Cita|Autunno|pp. 352 e 355}}</ref>
[[File:Dante Micheli Foggia.jpg|thumb|right|160px|Il centrocampista Dante Micheli]]
In [[Coppa Italia 1965-1966|Coppa Italia]] il Foggia viene subito eliminato al primo turno, dove il Foggia pareggia 0-0 in trasferta con il [[Potenza Calcio|Potenza]], che però vinse il sorteggio. <ref name="1965-1966 6">{{Cita|Autunno|p. 356}}</ref>
L'esordio in [[Serie A 1965-1966|campionato]] fu a [[Torino]] con la Juventus, dove i rossoneri vennero sconfitti 1-0, in una partita rimasta nella storia, infatti per la prima volta nel campionato avviene una sostituzione durante la partita, e a causa dell'infortunio del portiere Moschioni, Rubino è costretto a mettere in campo [[Gastone Ballarini]]. <ref name="1965-1966 5">{{Cita|Autunno|p. 355}}</ref> Un'altra sconfitta arriva ad un quarto d'ora dalla fine nella trasferta successiva, con il [[Milan]], che riesce a vincere con un gol di [[Angelo Benedicto Sormani]].<ref name="1965-1966 5"/> L'esordio allo Zaccheria, a cui è stato appena sostuito il manto erboso, è contro il Bologna, unica antagonista nella lotta scudetto con l'Inter, ed il Foggia riesce a vincere 2-0 con un gol dell'ex Capra ed un altro di Lazzotti. <ref name="1965-1966 5"/> La vittoria con il Bologna sarà una delle poche soddisfazioni della stagione, anche se sono da registrare la vittoria di [[febbraio]] con la Sampdoria per 3-0 e quella di [[maggio]] con la Roma per 1-0 dell'ex Pugliese. <ref name="1965-1966 5"/> Proprio Pugliese, fu protagonista di un grande gesto, infatti all'andata all'Olimpico, colto dall'emozione si diresse verso la panchina del Foggia anzichè quella della Roma, ed il pubblico rossonero lo accolse con un grande applauso.<ref name="1965-1966 1"/>
Il Foggia perse molti punti in trasferta, mentre in casa si rivelò un fortino inespugnabile, saranno soltanto 5 i gol subiti allo Zaccheria dalla compagine rossonera, in un record che ancora oggi è mantenuto, seppur sia stato eguagliato dalla Juventus e dal Cagliari. <ref name="1965-1966 5"/>
Le delusioni ottenute in questa stagione furono dovute al calo di Nocera, che in 23 partite segna soltanto 4 gol, e che, dopo 132 gare consecutive disputate, saltò per infortunio la partita contro il [[Catania Calcio|Catania]]. <ref name="1965-1966 7">{{Cita|Autunno|pp. 355 e 356}}</ref>
I rossoneri terminarono il loro campionato al dodicesimo posto, insieme all'Atalanta ed alla Lazio. <ref name="1965-1966 6"/>
Ed il Foggia, pur con qualche difficoltà in più, centrò la seconda salvezza della sua storia. <ref name="incedit"/>
Dopo il termine del campionato il Foggia partecipò alla [[Coppa Piano Karl Rappan|Coppa Rappan]], ma venne eliminata nel terzo gruppo, dove militava insieme al [[Go Ahead Eagles]] (poi vincitrice del girone), [[Royal Football Club de Liège|Tilleur]] e [[Football Club de Sion|Sion]], perdendo solamente nelle due gare con il Deventer, e vincendo le restanti. <ref name="1965-1966 6"/> In questo torneo Roberto Oltramari si espresse bene, siglando cinque gol, ed assieme ai due fatti in campionato, divenne il miglior marcatore del Foggia nella stagione 1965-1966. <ref name="1965-1966 6"/>
 
[[File:Ambrogio Valadè.jpg|thumb|left|120px|Ambrogio Valadè]]
Nel [[Serie A 1966-1967|campionato 1966-1967]], però, il Foggia retrocede in un torneo che è da dimenticare per i tifosi rossoneri.<ref name="incedit"/>
Erminio Favalli venne ceduto alla Juventus, in cambio di 70 milioni e del centravanti [[Vincenzo Traspedini]], che rimarrà l'unico arrivo nella campagna acquisti estiva.<ref name="1966-1967 1">{{Cita|Autunno|p. 358}}</ref>
In [[Coppa Italia 1966-1967|Coppa Italia]] il Foggia esce al secondo turno, dopo aver passato il primo, con la vittoria esterna sul [[Catanzaro Calcio|Catanzaro]], i rossoneri verranno sconfitti ed eliminati allo Zaccheria a [[novembre]] dal [[Vicenza Calcio|Vicenza]].<ref name="1966-1967 3">{{Cita|Autunno|p. 360}}</ref>
In [[Serie A 1966-1967|campionato]] inizia male, il Foggia viene sconfitto in casa dall'Inter per 4-0. <ref name="1966-1967 2">{{Cita|Autunno|p. 359}}</ref>
Tre giorni dopo la sconfitta con l'Inter, il [[21 settembre]], don Mimì Rosa Rosa se ne va, dopo aver regalato a Foggia ed ai tifosi foggiani un periodo strepitoso, ed al suo posto viene chiamato alla carica di commissario reggente Vincenzo Micucci.<ref name="1966-1967 1"/><ref name="fesce"/>
Il cambio di presidenza non favorì per niente la squadra, che a [[Bologna]] venne sconfitto 5-0, e la giornata successiva subì un'ulteriore sconfitta a [[Vicenza]], rimanendo ultimo in classifica a 0 punti. <ref name="1966-1967 2"/>
[[File:Foggia 66-67.jpg|thumb|right|220px|Formazione del Foggia nella stagione 1966-1967]]
Il primo punto della stagione arriva nel pareggio interno con il Cagliari, seguito da una vittoria contro il Venezia, ma furono soltanto degli episodi.
Infatti il Foggia nelle parite seguenti continuò a deludere, fino ad arrivare al [[4 dicembre]], dove il Foggia subì una sconfitta esterna con il [[Lecco Calcio|Lecco]], e Rubino, venne sostituito da [[Luigi Bonizzoni]], dopo un rifiuto da parte di [[Niels Liedholm]]. <ref name="1966-1967 2"/>
Dopo 10 giornate ha collezionato solo tre punti subendo 24 gol e siglandone solamente 6.<ref>{{Cita|Santigliano|p. 93}}</ref>
Con l'esordio di Bonizzoni il Foggia sembra svegliarsi grazie alla vittoria sul [[Mantova Calcio|Mantova]], ma il cammino non fu continuativo, e terminò il girone d'andata ad 8 punti. <ref name="1966-1967 2"/> Nel girone di ritorno, dopo la sconfitta col Milan, data a tavolino per una bottiglietta che colpì [[Amarildo Tavares da Silveira|Amarildo]], il Foggia ottenne una fila di otto risultati utili consecutivi, partita dalla vittoria sul campo della [[Fiorentina]] grazie ad un gol di Traspedini. <ref name="1966-1967 4">{{Cita|Autunno|pp. 359 e 360}}</ref> A due giornate dalla fine il Foggia incontra allo [[Stadio Olimpico (Roma)|stadio Olimpico]] la Lazio, in uno spareggio salvezza, dove però a spuntarla sono i biancocelesti che vincono 2-1, e spediscono il Foggia in serie B, ed a nulla servirà l'ultima vittoria ottenuta allo Zaccheria sull'Atalanta. <ref name="1966-1967 5">{{Cita|Autunno|p. 360}}</ref>
Il Foggia terminò il campionato con 24 punti al sedicesimo posto, ma fu incredibile l'amarezza dei tifosi per la disastrosa partenza, riparata con troppo ritardo. <ref name="1966-1967 5"/>
 
Solo dopo tre anni il Foggia riuscirà ad essere promosso. <ref name="1966-1967 5"/>
 
== Tra Serie B e Serie A ==
[[File:Maestrelli col seminatore d'oro.JPG|thumb|200px|right|Maestrelli che alza il [[Seminatore d'oro]], premio poi intitolato a lui<ref>{{Cita news|autore=Gazzetta.it|url=http://www.gazzetta.it/Calcio/Primo_Piano/2008/09/08/Mancio.shtml|titolo=A Mancini il trofeo Maestrelli|giorno=8|mese=settembre|anno=2008}}</ref>]]
=== La lotta per la promozione e la coppia Fesce-Maestrelli ===
La [[Serie B 1967-1968|stagione 1967-1968]] fu quella di una squadra di grandi campioni come [[Giorgio Maioli]], [[Cosimo Nocera]], [[Ambrogio Valadè]] e di promesse come [[Giuseppe Pavone]] e [[Giovanni Pirazzini]]. Dopo un inizio non dei migliori, il Foggia rinunciò alla promozione per un solo punto, a causa di una sconfitta alla penultima giornata contro la [[SS Lazio|Lazio]].
 
Il [[Serie B 1968-1969|campionato 1968-1969]] fu quella dell'apertura di un nuovo ciclo, quello del presidente Antonio Fesce e dell'allenatore [[Tommaso Maestrelli]],<ref name="fesce">{{cita web|url=http://www.usfoggia.it/storia/storia6.asp|titolo=L'epopea Fesce}}</ref> che successivamente sarebbe diventato uno dei migliori allenatori in circolazione, conquistando uno scudetto con la Lazio. Oltre ai loro membri storici, il Foggia fu rinnovato con una serie di innesti. Infatti i risultati si videro, ma non in [[Serie B]], dove i rossoneri arrivarono noni a pari punti con il [[Perugia Calcio|Perugia]], bensì in [[Coppa Italia 1968-1969|Coppa Italia]], dove il Foggia arrivò nel girone finale, poi vinto dalla [[AS Roma|Roma]].
 
La [[Serie B 1969-1970|stagione 1969-1970]] fu importante per il Foggia, poiché fu quella della seconda promozione in massima serie. Rinnovando la formazione arrivata in finale di Coppa Italia, con una serie di acquisti importanti come [[Alberto Bigon]], [[Mauro Colla]], [[Giuseppe Fusi]], [[Franco Pezzato]] e [[Luciano Re Cecconi]]<ref name="fesce"/>; il Foggia arriva secondo in classifica dopo il Varese di [[Niels Liedholm]], guadagnando così una storica promozione in Serie A.
 
=== L'addio di Maestrelli e l'altalena tra A e B ===
La [[Serie A 1970-1971|stagione 1970-1971]], l'ultima di Maestrelli, fu una stagione tanto bella quanto disastrosa, infatti il Foggia venne retrocesso solo per peggior differenza reti.<ref name="fesce"/> Tuttavia una serie di errori arbitrali, come quello di [[Concetto Lo Bello]] all'ultima giornata contro il Varese, hanno fatto perdere molti punti alla compagine foggiana.<ref>{{Cita|Santigliano|p. 136}}</ref>
[[File:Puricelli e Saltutti.JPG|thumb|right|160px|[[Nello Saltutti]] ed [[Ettore Puricelli]]]]
Tornato in B, il Foggia, con quel passato aveva le carte in regola per tornare nella massima serie. Così non fu, infatti, con il nuovo allenatore [[Ettore Puricelli]], nella [[Serie B 1971-1972|stagione 1971-1972]] il Foggia arrivò ottavo. La [[Serie B 1972-1973|stagione 1972-1973]] fu quella di un Foggia guidato da [[Lauro Toneatto]], che con nuovi acquisti come [[Giorgio Braglia]], capocannoniere della squadra,<ref name="fesce"/> [[Luigi Delneri]] e [[Bruno Zanolla]],<ref>{{Cita|Santigliano|p. 142}}</ref> risalì in Serie A.<ref name="fesce"/>
Nel [[Serie A 1973-1974|campionato 1973-1974]] il Foggia è andato incontro ad una nuova retrocessione, con 6 punti di penalizzazione per presunta corruzione della terna arbitrale per la partita Foggia-[[Associazione Calcio Milan|Milan]] di quella stagione.
La penalizzazione è stata determinante nella stagione del Foggia, che è stato costretto a disputare la [[Serie B 1974-1975|stagione 1974-1975]] in serie B, sempre con Toneatto allenatore. Il presidente Antonio Fesce rinuncia a molte offerte, e non intende vendere i suoi pilastri<ref name="precampionato 1975">{{Cita|Santigliano|p. 159}}</ref>, e rinnova la squadra con acquisti, tra i quali il giovane [[Carlo Bresciani]] dalla [[Fiorentina]], [[Giovanni Lodetti]] dalla [[Sampdoria]], [[Giuseppe Doldi]] dall'Inter, [[Renato Sali]] dalla [[Reggina]] e ad ottobre [[Fausto Inselvini]] e [[Sergio Borgo]] dalla Lazio.<ref name="precampionato 1975"/> Tuttavia dopo metà campionato venne esonerato Toneatto e venne chiamato un campione d'Europa in panchina, [[Cesare Maldini]]. Maldini non riuscì a risollevare la squadra rossonera, che arrivò ottava in classifica, con nessuna vittoria esterna, ma anche nessuna sconfitta interna.<ref>{{Cita|Santigliano|p. 163}}</ref> La stagione successiva, la [[Serie B 1975-1976|1975-1976]], vide la cessione di [[Raffaele Trentini]], Carlo Bresciani e Peppino Pavone, gli acquisti importanti di [[Aldo Nicoli]] e il ritorno di Luigi Delneri, ed un inizio di campionato non brillantissimo,<ref>{{Cita|Santigliano|pp. 163 e 164}}</ref> seguito dall'esonero di Cesare Maldini dopo una sconfitta ad [[Avellino]].<ref>{{Cita|Santigliano|p. 166}}</ref> A sostituirlo è il vice-allenatore [[Roberto Balestri]], che riesce ad arrivare alla quarta promozione in serie A a pari punti con [[Genoa]] e [[Catanzaro Football Club|Catanzaro]], ma terzo per differenza reti.
La [[Serie A 1976-1977|stagione 1976-1977]] in Serie A, con [[Ettore Puricelli]] ritornato come nuovo allenatore, cominciò male, infatti il calendario iniziale non era favorevole, Inter, [[Perugia Calcio|Perugia]], [[Juventus]], [[Bologna Calcio|Bologna]], [[SSC Napoli|Napoli]], [[AS Roma|Roma]] e [[Sampdoria]].<ref name="inizio1976">{{Cita|Santigliano|pp. 170}}</ref> Tuttavia, le uniche sconfitte registrate in quelle giornate furono contro il Perugia di [[Ilario Castagner]], la Juventus di [[Giovanni Trapattoni]] e la Roma di [[Niels Liedholm]], ma il Foggia per 4 partite non ha segnato neanche un gol.<ref name="inizio1976"/>
[[File:Foggia Calcio 1976-1977.JPG|thumb|left|250px|Una formazione del Foggia nella stagione 1976-1977]]
Il primo arriva contro il Napoli, in un pareggio finito 2-2,<ref name="inizio1976"/>, e la prima vittoria del Foggia arriva contro la Sampdoria.<ref name="inizio1976-2">{{Cita|Santigliano|p. 171}}</ref> Neanche successivamente il calendario fu favorevole ai rossoneri, due trasferte consecutive, contro la [[Fiorentina]] e la [[SS Lazio|Lazio]], di cui la prima persa per 4-1 e la seconda pareggiata 0-0.<ref name="inizio1976-2"/> Nel girone d'andata fu importante la vittoria interna contro il [[Milan]] per 2-1.<ref name="inizio1976-2"/> Con il nuovo anno il Foggia incassa 4 sconfitte consecutive, contro [[Genoa Calcio|Genoa]], [[Catanzaro Calcio|Catanzaro]], [[Cesena Calcio|Cesena]] e [[Torino Calcio|Torino]].<ref name="inizio1977">{{Cita|Santigliano|p. 172}}</ref> Ritorna alla vittoria il [[6 febbraio]] contro il [[Hellas Verona Football Club|Verona]] guidati da [[Ferruccio Valcareggi]] per 4-1. Successivamente il Foggia guadagnò a Milano un punto contro l'Inter, vinse contro il Perugia, perse contro la Juventus, ma battè il Bologna in una sfida salvezza per 1-0, con gol di [[Nerio Ulivieri]].<ref name="inizio1977"/> Il Foggia si aggiudicò il "derby del Sud" contro il Napoli, che era passato due volte in vantaggio, ma alla fine perse per 3-2, ed il gol vittoria portò la firma sempre di [[Nerio Ulivieri]].<ref name="inizio1977-2">{{Cita|Santigliano|p. 174}}</ref> Successivamente pareggia contro il Milan, e batte il Genoa 2-1 a [[Genova]],<ref name="inizio1977-2"/> ma le sfide successive furono importantissime. Infatti il Foggia a quattro giornate dalla fine gioca in casa contro il Catanzaro, e vince per 1-0, superando in classifica il Milan ed il Bologna.<ref name="inizio1977-2"/> La partita successiva venne giocata in trasferta contro il Cesena già retrocesso; ma il Foggia per ottenere quella vittoria ha sprecato tutte le forze necessarie, infatti è passata in vantaggio 2 volte per poi essere raggiunta, ma alla fine è riuscita a vincere grazie di nuovo a [[Nerio Ulivieri]].<ref name="fine1977">{{Cita|Santigliano|p. 175}}</ref> Il Foggia con questa vittoria si era guadagnata automaticamente la salvezza, e le due partite successive, contro Torino e Verona, furono perse.<ref name="fine1977"/> Il girone di ritorno fu fondamentale per la salvezza del Foggia, dove fu una delle migliori compagini a conquistare punti, dopo Juventus, Torino, Bologna e Fiorentina.<ref name="fine1977"/>
 
==In due anni dalla A alla C==
===In serie B per differenza reti===
[[File:Pirazzini e Rivera.JPG|thumb|right|230px|[[Giovanni Pirazzini|Pirazzini]] si scontra con [[Gianni Rivera|Rivera]]]]
Il campionato successivo, il [[Serie A 1977-1978|1977-1978]], non fu così fortunato, infatti l'inizio fu terribile, un 6-0 contro la Juventus,<ref>{{Cita|Santigliano|pp. 177, 178}}</ref>, tuttavia l'esordio in casa con la Fiorentina sembrava dare qualche speranza alla compagine rossonera, infatti la partita finì 1-1 ed il Foggia pareggiò grazie ad una rete dell'ex [[Nevio Scala]].<ref name="1977-1978 1">{{Cita|Santigliano|p. 178}}</ref> Contro la Roma di [[Gustavo Giagnoni]] il Foggia tornò a perdere per 1-0 con gol di [[Guido Ugolotti]], futuro allenatore del Foggia.<ref name="1977-1978 1"/> Le partite successive furono le prime due vittoriose in campionato, contro il Bologna e il Torino, entrambe giocate in casa,<ref>{{Cita|Santigliano|p. 179}}</ref> e dopo una sconfitta col Milan in trasferta ed un pareggio esterno contro il Genoa, il Foggia tornò a vincere contro il [[Pescara Calcio|Pescara]].<ref>{{Cita|Santigliano|p. 180}}</ref> Il Foggia sembrava una delle formazioni più in forma del campionato, e non sembrava fosse una squadra destinata alla retrocessione.<ref name="1977-1978 2">{{Cita|Santigliano|p. 181}}</ref>
Altri segni buoni furono il pareggio esterno contro la Lazio, e quello interno contro il [[Vicenza Calcio|Vicenza]],<ref name="1977-1978 2"/> ma da qui inizia la decaduta del Foggia. Infatti il Foggia perse 5-0 a [[Napoli]] e subì una sconfitta interna contro il Perugia prima che si concludesse il [[1977]] col Foggia al quartultimo posto con dieci punti.<ref name="1977-1978 2"/>
Nonostante ciò il Foggia comincia il [[1978]] con una vittoria contro l'[[Atalanta]],<ref name="1977-1978 3">{{Cita|Santigliano|p. 183}}</ref> e tutto sembra che le due sconfitte precedenti fossero nate da un calo di attenzione da parte del Foggia, ma non fu così. Infatti il Foggia subì una sconfitta esterna contro il [[Hellas Verona|Verona]] ed una interna contro l'[[Inter]].<ref name="1977-1978 3"/> Il girone di ritorno iniziò con un pareggio a reti bianche contro la Juventus, dove al Foggia viene negato un calcio di rigore.<ref name="1977-1978 3"/> Dopo due pareggi contro Fiorentina e Roma, il Foggia subì due sconfitte esterne consecutive contro Bologna e Torino, ed una interna contro il Milan, con la squadra rossonera che sprofondò al penultimo posto.<ref name="1977-1978 3"/> Il Foggia in casa pareggiò 1-1 col Genoa, anch'essa in lizza per la retrocessione, ma realizzò due vittorie consecutive, una in trasferta contro il Pescara terminata 2-1,<ref>{{Cita|Santigliano|pp. 185, 186}}</ref> ed una a Foggia contro la Lazio finita 3-1.<ref name="1977-1978 4">{{Cita|Santigliano|p. 186}}</ref> La sconfitta tornò contro il Vicenza,<ref name="1977-1978 4"/> e da lì il Foggia pareggiò contro il Napoli,<ref>{{Cita|Santigliano|pp. 186, 187}}</ref> perse contro il Perugia, ma vinse nuovamente contro l'Atalanta a [[Bergamo]] per 2-1 e contro il Verona per 4-0.<ref name="1977-1978 5">{{Cita|Santigliano|p. 187}}</ref> L'ultima partita era a [[Stadio Giuseppe Meazza|San Siro]] contro l'Inter. L'Inter vinse la partita 2-1, ed il Foggia a pari punti con Genoa e Fiorentina retrocesse in [[serie B]] per differenza reti.<ref name="1977-1978 5"/>
 
===Il momentaneo addio di Fesce e la retrocessione in C1===
[[File:Antonio Fesce.jpg|thumb|right|150px|Il presidente Antonio Fesce lascia momentaneamente la carica, per tornare l'anno successivo]]
Con la retrocessione in serie B se ne va, anche se momentaneamente, il presidente Antonio Fesce, e la carica di presidente va a Raffaele Augelli, consigliere regionale della [[Democrazia Cristiana]] e a Pasquale Izzo.<ref>{{Cita|Santigliano|p. 189}}</ref> La campagna del Foggia ha puntato più sulle cessioni che sugli acquisti, viene infatti ceduto al Torino [[Maurizio Iorio]], appena diciottenne, il Bologna comprò [[Maurizio Memo]], [[Antonio Bordon]] e [[Renato Sali]] in cambio di [[Giuliano Fiorini]] e la fece uno scambio con la Lazio: [[Aldo Nicoli]] per [[Ernesto Apuzzo]].<ref name="acquisti1978"/> Vengono acquistati [[Elio Gustinetti]] dall'[[Udinese]], [[Roberto Bacchin]] dal [[Novara Calcio|Novara]], [[Giorgio Pellizzaro]] dal [[Catanzaro Calcio|Catanzaro]] e [[Giacomo Libera]] dall'[[Atalanta]].<ref name="acquisti1978">{{Cita|Santigliano|pp. 189 e 190}}</ref> Il nuovo allenatore è Sidney Colônia Cunha, meglio noto come "[[Cinesinho]]", e la [[Serie B 1978-1979|stagione 1978-1979]] inizia male. Infatti viene sconfitto tre volte in [[Coppa Italia 1978-1979|Coppa Italia]] contro la [[SPAL]], il Milan ed il Catanzaro, ma riesce a vincere contro il Lecce.<ref name="precampionato1978">{{Cita|Santigliano|p. 190}}</ref> Anche il precampionato è brutto, il Foggia prende cinque gol in amichevole contro il [[Piacenza Calcio|Piacenza]].<ref name="precampionato1978"/> Tuttavia il campionato inizia con una vittoria a [[Ferrara]], proprio contro la SPAL con la quale qualche giorno prima aveva perso in Coppa Italia, e alla seconda giornata il Foggia è in vetta a punteggio pieno, poiché aveva battuto la Sampdoria allo Zaccheria.<ref name="precampionato1978"/> La prima sconfitta della stagione arriva a [[Udine]] contro l'Udinese neopromossa, che successivamente, salirà in serie A.<ref name="1978-1979 1">{{Cita|Santigliano|p. 191}}</ref> Inoltre il Foggia ha affrontato due derby casalinghi di fila, il primo fu un [[Derby_della_Puglia#Foggia-Lecce|Foggia-Lecce]] vinto dalla compagine rossonera 2-0; mentre il secondo fu il [[derby d'Apulia]], Foggia-Bari, e venne vinto sempre dal Foggia per 3-1.<ref name="1978-1979 1"/> Il Foggia è di nuovo in testa alla classifica, assieme al [[Pescara Calcio|Pescara]], ma pochi giorni dopo venne dapprima sconfitto a [[Pistoia]] contro la [[Pistoiese]], poi in casa perse contro il [[Rimini Calcio|Rimini]], ma vinse a [[Nocera Inferiore]] contro la [[Nocerina]], in quella che fu l'ultima vittoria esterna della stagione.<ref name="1978-1979 1"/> Il Foggia sembrava una delle squadre favorite per la promozione, ma il sogno svanì subito. Un altro derby casilingo, [[Derby_della_Puglia#Foggia-Taranto|Foggia-Taranto]], finì 1-1, perse a [[San Benedetto del Tronto]] contro la [[Sambenedettese]], ma vinse la sua ultima partita del girone d'andata, in casa contro il Varese.<ref name="1978-1979 1"/>
Bisogna aspettare il girone di ritorno infatti per vedere il Foggia vincere, per il resto del girone d'andata il Foggia incassò due sconfitte esterne a [[Brescia]] e a [[Palermo]], cinque pareggi di fila contro Cesena, Genoa, Monza, Cagliari e Ternana, e per ultimo una sconfitta allo [[stadio Adriatico]] di [[Pescara]] per 4-1.<ref name="1978-1979 1"/> Il ritorno alla vittoria tornò contro la SPAL,<ref name="1978-1979 1"/> ma per colpa delle sconfitte rimediate in precedenza i tifosi erano molto scontenti e la situazione economica non era delle migliori.<ref name="1978-1979 2">{{Cita|Santigliano|p. 192}}</ref> Perse con la Sampdoria, pareggiò contro l'Udinese, di nuovo perse contro il Lecce e successivamente pareggiò a Bari.<ref name="1978-1979 1"/>
[[File:Foggia Calcio 78-79.JPG|thumb|left|250px|La formazione del Foggia nella stagione 1978-1979]]
La Pistoiese vinse a Foggia, e il Foggia dovette successivamente pareggiare a Rimini e vincere 3-0 contro la Nocerina.<ref name="1978-1979 1"/> Tuttavia, il Foggia si affermava solo nei primi tempi, come si è potuto vedere anche nel pareggio contro il Taranto e nella sconfitta contro la Sambenedettese.<ref name="1978-1979 1"/> Il Foggia arriva in zona retrocessione, e pareggia a Varese e perse col Brescia.<ref name="1978-1979 1"/> Risultati negativi ci furono anche nelle sfide salvezze col Cesena, dove il Foggia rimediò una sconfitta, e col Genoa, dove non si andò oltre il pareggio.<ref name="1978-1979 1"/> I rossoneri persero anche a Monza e in casa contro il Cagliari 2-0, dove ormai si era verificata una rottura nella società e nello spogliatoio, infatti [[Giovanni Pirazzini]] venne espulso e squalificato per sei giornate per aver insultato l'arbitro [[Alberto Michelotti]] e ci furono numerosi incidenti tra i tifosi.<ref name="1978-1979 2"/> Per continuare a sperare nella salvezza bisognava vincere contro la [[Ternana]] a [[Terni]], ma ci fu solo un pareggio.<ref name="1978-1979 2"/> Il campo del Foggia, dopo gli incidenti di Cagliari, è squalificato, e rimaneva solo una partita da giocare contro il Pescara, che venne disputata sul neutro di Napoli e venne vinta dai biancazzurri per 2-1.<ref name="1978-1979 2"/> Il Foggia retrocesse in serie C1, ma l'unica nota positiva, è che, a seguito delle richieste dei tifosi, tornò presidente Antonio Fesce.<ref name="1978-1979 2"/>
 
==Tra la B e la C1==
===Il ritorno in terza serie===
[[File:Foggia 1979-1980.jpg|thumb|right|250px|La formazione del Foggia nella stagione 1979-1980]]
A distanza di ben 17 anni il Foggia tornò nella terza divisione del [[Calcio in Italia|calcio italiano]], dopo aver chiuso un ciclo indimenticabile per gli appassionati del calcio in generale, un ciclo creato grazie ai presidenti Domenico Rosa Rosa e Antonio Fesce, e gli allenatori [[Oronzo Pugliese]] e [[Tommaso Maestrelli]].<ref name="inizio 79-80">{{Cita|Santigliano|p. 194}}</ref> Questo ciclo verrà riaperto successivamente negli anni novanta con [[Pasquale Casillo]] e [[Zdeněk Zeman]], con i quali verrà riaccesa la passione calcistica a Foggia.
Il nuovo allenatore è [[Giorgio Sereni]], e la squadra viene completamente rifatta, trattando soprattutto con il [[Bari Calcio|Bari]].<ref name="inizio 79-80"/> Alla società barese vengono venduti Roberto Bacchin, Giacomo Libera e [[Rosario Sasso]], in cambio di più di un miliardo di lire e [[Franco Fasoli]], [[Vito Petruzzelli]], [[Arcangelo Sciannimanico]] e [[Costante Tivelli]], e inoltre la società richiama [[Fabio Enzo]] dalla [[Biellese]] ed acquista dall'Avellino [[Stanislao Bozzi]].<ref name="inizio 79-80"/>
La [[Serie C1 1979-1980|stagione 1979-1980]] comincia con la [[Coppa Italia Lega Pro|Coppa Italia Semiprofessionisti]], dove i rossoneri arrivano fino agli ottavi, dove vengono eliminati dalla [[Nocerina]]. In campionato non inizia bene, il Foggia alterna vittorie scarse con pareggi o sconfitte anche contro squadre nei bassifondi della classifica.<ref>{{Cita|Santigliano|pp. 195 e 196}}</ref> A metà campionato, dopo un pareggio in casa con la [[Cavese]], ed uno esterno contro il [[Benevento Calcio|Benevento]] il presidente Fesce decise di cambiare allenatore, richiamando [[Ettore Puricelli]].<ref>{{Cita|Santigliano|p. 196}}</ref> I risultati si incominciano a vedere, il Foggia ingrana una serie di risultati positivi, ma viene fermato in due confronti esterni, uno contro la [[Salernitana]] e il [[Campobasso Calcio|Campobasso]]. Da lì il Foggia perderà solo contro la [[Reggina]], e otterrà risultati incredibili, come la vittoria a Foggia contro la capolista [[Catania Calcio|Catania]] e quella, sempre interna, contro il [[Livorno Calcio|Livorno]], inseguitrice del Foggia, entrambe vinte per 2-0, e successivamente pareggierà in campo neutro contro la Cavese, in una partita ricca di scontri tra le tifoserie.<ref name="fine 79-80">{{Cita|Santigliano|p. 197}}</ref> L'ultima partita rimasta è in casa contro il Benevento. Il Foggia vince 2-0 e ritorna in serie B, dopo un solo anno di inferno in C1.<ref name="fine 79-80"/>
 
== Dal Foggia dei miracoli al fallimento ==
[[File:Baiano signori rambaudi foggia 1988 serie B.jpg|thumb|250px|Il tridente delle meraviglie: [[Francesco Baiano|Baiano]], [[Giuseppe Signori|Signori]] e [[Roberto Rambaudi|Rambaudi]]]]
Nel 1989, con l'ingaggio dell'allenatore [[Repubblica Ceca|ceco]] [[Zdeněk Zeman]], si aprì il periodo di massimo splendore per la società. Il calcio aggressivo e divertente dell'allenatore [[Boemia|boemo]] era basato sul modulo tattico [[4-3-3]] a zona: squadra corta, [[pressing]], tattica del [[fuorigioco]] e movimento frenetico sia dei giocatori che della palla. Dopo il ritorno in Serie A, nella stagione 1991-92 il ''Foggia dei Miracoli'' dimostrò di essere competitivo con qualunque avversario e fu apprezzato dalla stampa anche perché in grado di offrire spettacolo. Fu coniato il termine ''Zemanlandia'' per indicare la realtà costruita da Zeman. Anche dopo la cessione di molti calciatori di notevole qualità (tra cui gli attaccanti che costituivano un valido trio, [[Giuseppe Signori]], [[Francesco Baiano]] e [[Roberto Rambaudi]]), sostituiti da giovani talenti, il Foggia concluse altri due campionati di Serie A nella zona centrale della classifica.
Il passaggio di Zeman alla Lazio segnò la fine di Zemanlandia, nata dal felice connubio tra le idee innovative dell'allenatore, la spregiudicatezza del presidente [[Pasquale Casillo]] ed il fine intuito del direttore sportivo [[Giuseppe Pavone]].
 
== Doppia retrocessione e promozione in C1 ==
Con la fine di questa era ebbe inizio il periodo buio del Foggia Calcio 1920, che culminò con le retrocessioni consecutive in C1 nel 1998 e in C2 nel 1999. Dopo quattro anni nell'ultima serie professionistica, nella stagione 2002-03 il Foggia Calcio del tecnico [[Pasquale Marino]] e dei "gioielli" [[Roberto De Zerbi]] e [[Michele Pazienza]] ritrovò l'assetto vincente e pervenne in modo spumeggiante alla promozione in C1. Dopo la stagione 2003-04, terminata a metà classifica, ma carica di buoni propositi per quella seguente, il Foggia Calcio fallì per cause economiche, perdendo il tecnico Marino e tutti i suoi giocatori migliori. La notizia gettò nello sconforto i tifosi, ma [[Giuseppe Coccimiglio]] prese in mano le redini della società e diede fiducia all'ambiente: la nuova società assunse il nome storico della squadra, Unione Sportiva Foggia, e fu in grado di mantenere la categoria di appartenenza. Dopo aver concluso altre due stagioni a metà classifica, cambiando cinque allenatori, Coccimiglio attirò su di sé le critiche dell'ambiente non pagando più gli stipendi, situazione che creò instabilità. Dopo una complessa trattativa la società passò nelle mani di una compagine di imprenditori locali presieduti da [[Tullio Capobianco]].
 
== La serie C1 e la maledizione dei play-off ==
=== Stagione 2006/2007 ===
Dopo un possibile arrivo di [[Davide Ballardini]] sulla panchina rossonera, <ref>{{Cita news|url=http://www.usfoggia.it/news/dettaglio.asp?id=335|pubblicazione=usfoggia.it|titolo=Ballardini, ultima chiamata|giorno=13|mese=6|anno=2006|accesso=4-3-2011}}</ref> per la stagione 2006-07 il nuovo allenatore divenne [[Stefano Cuoghi]],<ref>{{Cita news|url=http://www.usfoggia.it/news/dettaglio.asp?id=336|pubblicazione=usfoggia.it|titolo=Cuoghi al timone del Foggia|giorno=14|mese=6|anno=2006|accesso=4-3-2011}}</ref> proveniente della [[Salernitana]], condusse a Foggia molti giocatori granata che con lui, la stagione precedente, avevano sfiorato la promozione in B. Il [[21 gennaio]] [[2007]] Cuoghi venne esonerato dopo 6 partite senza vittoria consecutive: dal [[23 gennaio]] il nuovo allenatore fu [[Salvo Fulvio D'Adderio]], che nella stagione precedente aveva allenato il [[Società Sportiva Manfredonia Calcio|Manfredonia]].<ref>{{Cita news|url=http://www.usfoggia.it/news/dettaglio.asp?id=760|pubblicazione=usfoggia.it|titolo=E' D'Adderio il nuovo allenatore del Foggia|giorno=23|mese=1|anno=2007|accesso=4-3-2011}}</ref> Con D'Adderio la squadra ottenne la prima vittoria in [[Coppa Italia Serie C|Coppa Italia di Serie C]], chiudendo con il 3-1 casalingo al Cuneo nella finale del 25 aprile 2007. La squadra si aggiudicò anche la Supercoppa di lega serie C1 e concluse il torneo di Serie C1, Girone B, in quarta posizione a 59 punti, qualificandosi per i [[play-off]].
 
Nella semifinale di play off contro la [[Cavese]] vinse l'andata per 5-2 in casa e perse per 3-1 a [[Cava dei Tirreni]], accedendo dunque alla finale dei play-off. Nella finale di andata prevalse con il risultato di 1-0 contro l'[[Unione Sportiva Avellino|Avellino]], mentre nel ritorno al [[Stadio Partenio|Partenio]] fu sconfitto per 3-0 dopo i [[tempi supplementari]].
 
=== Stagione 2007/2008 ===
In seguito alla finale persa di playoff, l'allenatore Salvo Fulvio D'Adderio fu sollevato dall'incarico e sostituito da Salvatore Campilongo, che quell'anno aveva allenato la Cavese. <ref>{{Cita news|url=http://www.usfoggia.it/news/dettaglio.asp?id=1073|pubblicazione=usfoggia.it|titolo=Campilongo al timone del Foggia|giorno=30|mese=06|anno=2007|accesso=3-3-2011}}</ref>
L'inizio della stagione è altalenante e il girone di andata si chiude a 21 punti, a 5 punti dalla zona salvezza. Nel girone di ritorno il Foggia ottiene dieci punti in cinque giornate, ma ciononostante il tecnico Campilongo viene esonerato,<ref>{{Cita news|url=http://www.usfoggia.it/news/dettaglio.asp?id=1585|pubblicazione=usfoggia.it|titolo=Campilongo rescinde|giorno=22|mese=01|anno=2008|accesso=3-3-2011}}</ref> ed al suo posto arriva Giuseppe Galderisi:<ref>{{Cita news|url=http://www.usfoggia.it/news/dettaglio.asp?id=1588|pubblicazione=usfoggia.it|titolo=Galderisi succede a Campilongo|giorno=23|mese=01|anno=2008|accesso=3-3-2011}}</ref> con lui la squadra ottiene 19 punti in otto giornate, risalendo fino al sesto posto, mentre nelle tre giornate successive si stabilisce nella zona play off. All'ultima giornata i rossoneri pareggiano 0-0 con la Ternana guadagnando, così, il 5º posto valido per la qualificazione ai play off.
 
Il 18 maggio il Foggia affronta la Cremonese allo Zaccheria per disputare la semifinale play off di andata. La partita termina in parità, 0-0. Allo [[Stadio Giovanni Zini]] di Cremona la gara termina sull'1-1. Non essendo in vigore la regola dei gol in trasferta, è la Cremonese, in virtù del miglior piazzamento (quarto posto) ottenuto in stagione, ad accedere alla finale di play off.
 
=== Stagione 2008/2009 ===
Dopo l'assunzione del tecnico Raffaele Novelli,<ref>{{Cita news|url=http://www.teleradioerre.it/news/articolo.asp?idart=36227|pubblicazione=teleradioerre.it|autore=Rino Palmieri|titolo=Raffaele Novelli nuovo allenatore del Foggia|giorno=17|mese=06|anno=2008|accesso=3-3-2011}}</ref><ref>{{Cita news|url=http://www.usfoggia.it/news/dettaglio.asp?id=1828|pubblicazione=usfoggia.it|titolo=Il Foggia a Novelli|giorno=17|mese=06|anno=2008|accesso=3-3-2011}}</ref> ed un inizio altalenante come l'anno precedente, viene eliminato al Primo turno in [[Coppa Italia]] dal [[Barletta Calcio|Barletta]] e chiude il girone d'andata con 26 punti. Il Foggia, all'inizio del girone del ritorno ottiene una serie di nove risultati utili consecutivi, ottenendo 15 punti. La serie venne chiusa il [[29 marzo]] [[2009]] con la sconfitta in trasferta contro l'[[Arezzo Calcio|Arezzo]], ma ne ripartì una nuova la settimana seguente, battendo il [[Perugia Calcio|Perugia]] e per 7 settimane, fino alla fine del campionato, il Foggia continuò una nuova striscia di risultati utili. Quindi, la sconfitta esterna con l'Arezzo risulta l'unica nel girone di ritorno del Foggia, che stabilisce il record minore di sconfitte con 6 partite perse assieme al [[Benevento Calcio|Benevento]]. All'ultima giornata, contro il [[F.C. Crotone|Crotone]] secondo in classifica, il Foggia sfavorito riesce a vincere e ad arrivare quinto, accedendo così ai playoff per il terzo anno di fila. Tuttavia i playoff per il Foggia sono ancora un tabù da sfatare, infatti dopo il pareggio interno contro il [[Benevento Calcio|Benevento]] per 0-0, fuori casa pareggia 2-2 e per la regola della posizione in classifica viene eliminato.
 
==Retrocessione sfiorata==
=== Stagione 2009/2010 ===
Il [[7 luglio]] [[2009]] viene affidato l'incarico di allenatore ad [[Antonio Porta (allenatore)|Antonio Porta]] e di vice-allenatore a [[Fabio Pecchia]],<ref>{{Cita news|url=http://www.usfoggia.it/news/dettaglio.asp?id=2859|pubblicazione=usfoggia.it|titolo=Ufficiale: Antonio Porta nuovo allenatore dell´U.S. Foggia|giorno=7|mese=07|anno=2009|accesso=3-3-2011}}</ref> che dopo aver ottenuto risultati disastrosi vengono esonerati dopo la sconfitta nel derby con l'Andria.<ref>{{Cita news|url=http://www.usfoggia.it/news/dettaglio.asp?id=3274|pubblicazione=usfoggia.it|titolo=Porta-Pecchia, è risoluzione consensuale|giorno=19|mese=01|anno=2010|accesso=3-3-2011}}</ref> Al loro posto assume l'incarico [[Guido Ugolotti]],<ref>{{Cita news|url=http://www.usfoggia.it/news/dettaglio.asp?id=3280|pubblicazione=usfoggia.it|titolo=Guido Ugolotti è il nuovo allenatore del Foggia|giorno=20|mese=01|anno=2010|accesso=3-3-2011}}</ref> che rifonda il gruppo nel mercato di riparazione e riesce a compiere la scalata degli ultimi posti mancando per un pelo la salvezza diretta. La squadra riesce comunque a salvarsi ai play-out contro il [[Associazione Sportiva Pescina Valle del Giovenco|Pescina]], grazie ad un gol dell'argentino [[Franco Caraccio]] negli ultimi minuti di una partita che ha sollevato non più di un dubbio sul suo regolare svolgimento (il match è stato segnato da un clima di alta tensione culminato con una minacciosa invasione di campo da parte dei tifosi locali).
Al termine del campionato la dirigenza annuncia il suo disimpegno dalla gestione societaria, mentre l'ex-presidente degli anni d'oro Pasquale Casillo annuncia la sua volontà di tornare alla guida del club con una cordata di imprenditori.
Intanto si fa avanti L'Energesco, società laziale per le energie rinnovabili, che però si rivela soltanto una società in cerca di facile pubblicità.
Dopo di questo, Casillo fa una nuova offerta per la società (la prima era decaduta) mentre l'amministratore unico Francavilla iscrive la squadra al campionato dopo il ricorso alla Covisoc.
 
==Il ritorno di Zeman==
=== Stagione 2010/2011 ===
 
Il [[14 luglio]] [[2010]] verrà ricordato dai tifosi rossoneri come il ritorno di don Pasquale Casillo con il suo gruppo, capeggiato dal figlio Gennaro, alla guida del Foggia (la carica di presidente onorario è affidata a Matteo Biancofiore), che riporterà [[Zdeněk Zeman]] in panchina e [[Giuseppe Pavone]] come Direttore Sportivo.<ref>[http://www.ilgiornale.it/sport/raggiunto_laccordo_foggia_torna_casillo_e_si_porta_dietro_zeman_e_pavone/calcio-attualit-casillo_si_riprende_foggia/14-07-2010/articolo-id=460844-page=0-comments=1 Raggiunto l'accordo a Foggia: torna Casillo e si porta dietro Zeman e Pavone]</ref><ref>{{Cita news|url=http://www.gazzetta.it/Calcio/15-07-2010/casillo-ricompra-foggia-71446797790.shtml|pubblicazione=gazzetta.it|autore=Nicola Berardino|titolo=Casillo ricompra il Foggia Zemanlandia può ricominciare|giorno=15|mese=7|anno=2010|accesso=14-2-2011}}</ref> Nella prima giornata di Lega Pro, il Foggia ha superato la Cavese con un secco 3-0 con gol di Romagnoli, Varga e Sau, subendo successivamente due rocambolesche sconfitte contro Lucchese (per 3-2) e Lanciano (per 5-3). Una settimana dopo Zemanlandia 2 lascia il segno: Foggia e Foligno pareggiano per 4 a 4, dopo che i satanelli sul 2-4 erano rimasti in dieci uomini, sfiorando anche l'impresa di passare in vantaggio al 90'. Sette giorni più tardi il Foggia batte a Barletta i biancorossi di mister [[Lello Sciannimanico]] per 2 a 1, grazie alle reti del bomber [[Marco Sau]], e del "nano mago" [[Lorenzo Insigne]]. I due vanno ancora in goal la domenica successiva (sesta giornata) in casa della [[Juve Stabia]], dove il Foggia si impone per 2-0.
 
==Note==
{{<references|3}}/>
 
== Bibliografia ==
* ''Foggia Cha! Cha! Cha!'' di [[Luca Cicolella]] e [[Giovanni Spinelli]], 1963.
* {{cita libro|autore=[[Pino Autunno]]|titolo=Foggia, una squadra, una città|anno=2010|editore=Utopia Edizioni|cid=Autunno}}
* {{cita libro|autore=[[Filippo Santigliano]]|titolo=Forza Foggia|anno=1991|cid=Santigliano}}
* ''Il diavolo in paradiso'' di [[Luca Cicolella]] e [[Giovanni Spinelli]], 1964.
* ''Il sogno di una A'' di [[Franco Ordine]] e [[Giuseppe Signori]], 1991.
* ''Juve o Milan? Meglio il Foggia'' del Collettivo Lobanowski, 2007.
* ''La ballata dei terroni'' di [[Luca Cicolella]] e [[Giovanni Spinelli]], 1965.
* {{cita libro|autore=[[Giosuè Poli]]|titolo=La fuga del tempo - Lo sport nella mia vita|anno=1965|editore=Editoriale Olimpia|cid=Poli}}
* ''Retrospettiva del calcio'' di [[Peppino Calò]], 1966.
* ''Sarti'' di [[Nardino de Meo]], 1972.
* ''U' Fogg èjè nù squadron'' di [[Valerio Quirino]], 2008
 
==Videografia==
*{{Cita TV|lingua=it|autore=Paolo Ziliani|wkautore=Paolo Ziliani|trasmissione=La tribù del calcio|wktrasmissione=|titolo=Il Foggia delle meraviglie|canale=Premium Calcio|wkcanale=Premium Calcio|url=http://www.youtube.com/watch?v=Yr6tjfbSjSM|accesso=12-02-2011|giorno=17|mese=settembre|anno=2010|ora=|minuto=17|secondo=06}}
* Documentario ''Zemanlandia'', Giuseppe Sansonna, [[2009]]
 
==VociAltri correlateprogetti==
{{interprogetto|etichetta=''Rugantino''|q_preposizione=da o su}}
* [[Il calcio in Italia|Storia del calcio italiano]]
* [[Evoluzione del campionato italiano di calcio|Evoluzione del calcio italiano]]
 
{{romanesco}}
[[Categoria:Sport a Foggia]]
{{portale|musica|roma|teatro}}
[[Categoria:U.S. Foggia| ]]
 
[[Categoria:Opere teatrali ambientate a Roma]]
{{US Foggia}}
[[Categoria:Dialetto romanesco|Rugantino (commedia musicale)]]
[[Categoria:Opere teatrali di autori italiani]]
[[Categoria:Opere teatrali in italiano]]
[[Categoria:Commedie musicali]]
[[Categoria:Spettacoli di Garinei e Giovannini]]