Cultura dello stupro e Colli Orientali del Friuli Riesling Renano: differenze tra le pagine

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{{F|vini|luglio 2013}}
'''Cultura dello stupro''' è il termine usato a partire dagli [[studi di genere]]<ref>Kathy Davis, Mary Evans, Judith Lorber, "Handbook of gender and women's studies", SAGE Publications Ltd, ISBN 9780761943907</ref><ref>J. Holland, C. Ramazanoglu, S. Sharpe and R. Thompson, [http://www.nuigalway.ie/education/staff/kevin_davison/downloads/maleintheheadreviews.pdf "The Male in the Head: Young People, Heterosexuality and Power"], London 1998</ref><ref>A.Ayres Boswell, Joan Z.Spade, [http://www.umt.edu/sociology/faculty_staff/ellestad/documents/318_BoswellandSpade1996_s10.pdf "Fraternities and collegiate rape culture"], Lehigt University 1996</ref> e dalla letteratura [[femminismo|femminista]]<ref> come ad esempio in alcuni testi pubblicati in [http://fcx.sagepub.com/cgi/content/abstract/2/2/117 "Feminist Criminology"]</ref>, per analizzare e descrivere una [[cultura]] nella quale lo [[stupro]] e altre forme di violenza sessuale sono comuni, e in cui gli [[atteggiamento|atteggiamenti]] prevalenti, le [[norma (scienze sociali)|norme]], le pratiche e atteggiamenti dei media, [[Normalizzazione (sociologia)|normalizzano]], giustificano, o incoraggiano lo stupro e altre violenze sulle donne.
{{Vino
|tipo=DOC
|nome=Colli Orientali del Friuli
|data_decreto=20/07/1970
|note_decreto=''&nbsp;''
|gazzetta_ufficiale=30/09/1970,<br/> n 247
|resa_uva=110 [[quintale|q]]
|resa_vino=70,0%
|titolo_uva=10,0%
|titolo_vino=11,0%
|estratto_secco=15,0‰
|vitigno=
*[[Riesling]]: 85.0% - 100.0%
}}
 
Il '''Colli Orientali del Friuli Riesling Renano''' è un vino [[Denominazione di Origine Controllata|DOC]] la cui produzione è consentita nella [[provincia di Udine]].
La prima definizione del concetto viene attribuita<ref>Joyce Williams, [http://www.blackwellreference.com/public/tocnode?id=g9781405124331_chunk_g978140512433124_ss1-19 "Rape Culture"], Blackwell Encyclopedia of Sociology <small>URL visitato il 27 aprile 2010</small></ref> al documentario dal titolo "Rape culture"<ref>[http://www.cambridgedocumentaryfilms.org/rapeculture.html "Rape Culture"] Cambridge Documentary Films</ref> del [[1975]] in cui la regista [[Margaret Lazarus]] descrive come lo stupro sia rappresentato nel cinema, nella musica ed in altre forme di "intrattenimento". Patricia Donat e John D'Emilio, in uno scritto del 1992 apparso sul ''Journal of Social Issues''<ref>Patricia Donat and John D'Emilio, "Una ridefinizione femminista di stupro e assalto sessuale: fondamenta storiche e cambiamento"; titolo originale: "A Feminist Redefinition of Rape and Sexual Assault: Historical Foundations and Change", ''Journal of Social Issues'', vol 48, numero 1, 1992 consultabile in Di Karen J. Maschke, "The legal response to violence against women", Routledge 1997, ISBN 978-0-8153-2519-2.</ref>, suggeriscono invece che il termine ha origine nel libro del 1975 di [[Susan Brownmiller]]<ref> Brownmiller S., (1975) ''Contro la nostra volontà: uomini, donne e stupro'' titolo originale: ''Against Our Will: Men, Women, and Rape''. Fawcett Books, NY. ISBN 978-0449908204</ref> come "cultura solidale con lo stupro". Le autrici di "Transforming a Rape Culture", testo pubblicato nel [[1993]], definiscono la cultura dello stupro come<ref>[http://www.acha.org/sexualviolence/docs/ACHA_PSV_toolkit.pdf "Shifting the paradigm: primary prevention of sexual violence"], a cura dell'American College Healt Association (ACHA)</ref>:
 
== Caratteristiche organolettiche ==
{{Citazione|(...) un complesso di credenze che incoraggiano l'aggressività sessuale maschile e supportano la violenza contro le donne. Questo accade in una società dove la violenza è vista come sexy e la sessualità come violenta. In una cultura dello stupro, le donne percepiscono un continuum di violenza minacciata che spazia dai commenti sessuali alle molestie fisiche fino allo stupro stesso. Una cultura dello stupro condona come "normale" il terrorismo fisico ed emotivo contro donne. Nella cultura dello stupro sia gli uomini che le donne assumono che la violenza sessuale sia "un fatto della vita", inevitabile come la morte o le tasse.|Emilie Buchwald, Pamela Fletcher, Martha Roth; "Transforming a Rape Culture", Minneapolis (1993), MN: Milkweed Editions.|It is a complex of beliefs that encourages male sexual aggression and supports violence against women. It occurs in a society where violence is seen as sexy and sexuality as violent. In a rape culture, women perceive a continuum of threatened violence that ranges from sexual remarks to sexual touching to rape itself. A rape culture condones physical and emotional terrorism against women as the norm. In a rape culture, both men and women assume that sexual violence is a fact of life, inevitable as death or taxes.|lingua=en}}
*'''colore''': giallo paglierino più o meno intenso.
*'''odore''': intenso, delicato, gradevole, tendente all'aromatico
*'''sapore''': asciutto, fresco, aromatico.
 
== Cenni storici ==
==Cultura dello stupro nella letteratura==
{{...|vini}}
Si è parlato di "cultura dello stupro" nella mentalità occidentale perché si possono trovare diversi pensatori che hanno in qualche misura legittimato l'uso della forza nel corteggiamento. In queste testimonianze, si presume che la donna rifiuti qualunque approccio sessuale, anche se gradito, per difendere il proprio [[onore]].
 
== Abbinamenti consigliati ==
Fra i Greci, [[Erodoto]] sostiene che il [[matrimonio forzato]] per rapimento è desiderato dalle donne e quindi è saggio non preoccuparsi del loro destino<ref>[http://www.academia.edu/4455159/Roberto_Calasso_Le_nozze_di_Cadmo_e_Armonia Roberto Calasso, Le nozze di Cadmo e Armonia, Adelphi, 1991, pagina 20]</ref>:
{{...|vini}}
{{Citazione|“Ora, il rapire donne è considerato azione da malfattori, ma il preoccuparsi di donne rapite è azione da dissennati, mentre da saggi è il non darsi delle rapite alcun pensiero, perché è chiaro che se non avessero voluto non sarebbero state rapite”}}
 
== Produzione==
Fra i Latini [[Ovidio]], nel suo trattato ''Ars amatoria'', che ebbe enorme successo anche nei secoli successivi, afferma che la donna ama subire violenza: la frase "Grata est vis ista puellis"<ref>"Vim licet appelles: grata est vis ista puellis: quod iuvat, invitae saepe dedisse volunt", [[Ovidio]], [[Ars amatoria]], ''Liber I'', l. 673-674</ref> è all'origine dell'espressione latina [[Vis grata puellae]], utilizzata ancora recentemente nella giurisprudenza sulla violenza sessuale<ref>Carbone, Vincenzo, "Alla ricerca dell'arte del giudicare: perché i giudici credono ancora alla 'vis grata puellae'?", Corriere giuridico, 16(3), 1999, 371-374</ref>.
''Provincia, stagione, volume in [[ettolitro|ettolitri]]''
*Udine (1990/91) 1771,38
*Udine (1991/92) 1435,47
*Udine (1992/93) 2207,14
*Udine (1993/94) 1324,74
*Udine (1994/95) 1317,85
*Udine (1995/96) 1105,78
*Udine (1996/97) 1092,62
{{Portale|alcolici}}
 
[[Categoria:SociologiaVini DOC della culturaprovincia di Udine]]
Nel [[Medioevo]], il genere letterario della "[[Pastorella_(componimento)|pastorella]]", diffuso nella [[Letteratura_occitanica|letteratura provenzale]] e in quella italiana del "[[dolce stil novo]]", ritrae una pastora avvicinata da un cavaliere che la corteggia. Nel componimento, la pastora può accettare o rifiutare le offerte amorose del cavaliere; quest'ultimo può aver ragione dell'ingenuità della ragazza con l'inganno, come una falsa proposta di matrimonio, o con l'aggressione sessuale<ref>[http://gallica2.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k16057k.zoom.r=romania.f210.langFR Edmond Faral, ''La pastourelle'', in ''Romania'', 49, 1923, p. 211]</ref>.
[[Categoria:Vini DOC e DOCG prodotti con uva Riesling]]
 
Anche in [[India]], Mallanaga Vatsyayana scrivendo il [[Kama Sutra]] contempla fra le modalità di conquista di una donna (seppure fra le peggiori e relegate in fondo alla lista) quella di drogarla o rapirla e quindi violentarla<ref>Mallanaga Vatsyayana, ''Kamasutra'', trad. dall'inglese di [[Francesco Saba Sardi]], Oscar Mondadori, 1977, ISBN 88-04-47500-5 Parte terza, cap. V</ref> Tuttavia, Vatsyayana mette in guardia sul fatto che:<ref>Mallanaga Vatsyayana, ''Kamasutra'', trad. dall'inglese di Francesco Saba Sardi, Oscar Mondadori, 1977, ISBN 88-04-47500-5 Parte terza, cap. II</ref>.
 
{{Citazione|[...] una fanciulla goduta a forza da uno che non conosce il cuore delle giovani, diviene nervosa, irrequieta, malinconica, e d'un subito prende a odiare l'uomo che ha abusato di lei: e allora, visto che il suo amore non è compreso né ricambiato, eccola sprofondare nella mestizia o divenire misantropa, o poiché detesta il proprio uomo, cercarne altri.}}
 
In altre culture, come in [[Kirghizistan]], la donna non può esprimere il proprio assenso nemmeno ad una proposta di matrimonio, che infatti nella sua forma tradizionale avviene per rapimento. [[Ernest Abdyjaparov]], regista kirghiso autore del film "Boz Salkyn" (2007), spiega:<ref>[http://www.vice.com/it/vice-news/bride-kidnapping-in-kyrgyzstan-part-3 Vice News, "Bride kidnapping in Kyrgyzstan - Fuitine in Kirghizistan - Part 3"]</ref>
 
{{Citazione|"Oggigiorno, quando un ragazzo fa una proposta di matrimonio, la maggior parte delle volte la risposta della ragazza è no. Anche se vogliono dire sì. È la nostra mentalità. La risposta "no" significa che sei innocente, che sei pura. Con un "sì" tutti penseranno che sei alla disperata ricerca di un matrimonio"}}
 
==Espressioni della cultura dello stupro==
All'interno di questo [[paradigma]], gli atti di "blando" [[sessismo]] vengono comunemente usati per validare e razionalizzare pratiche normative [[misoginia|misogine]]; ad esempio, si può dire che le barzellette sessiste promuovano la mancanza di rispetto per le donne e una contestuale mancanza di rispetto per il loro benessere, che in ultima analisi fanno sembrare accettabile il loro stupro e abuso.
Esempi di comportamenti che tipizzano la cultura dello stupro comprendono la [[colpevolizzazione della vittima]], la banalizzazione dello [[stupro carcerario]] e l'[[oggettificazione sessuale]].
 
La cultura dello stupro è stata descritta come dannosa per gli uomini oltre che per le donne. Alcuni scrittori come [[Jackson Katz]] e [[Don McPherson]], hanno detto che è intrinsecamente collegata al [[Ruolo dei generi|ruolo di genere]] che limita l'auto-espressione degli uomini e causa loro danni psicologici<ref>Jackson Katz, "Tough Guise (Unabridged)-Violence, Media & the Crisis in Masculinity", videorecording, Media Education Foundation, 2002, ISBN 1-893521-66-4</ref>. È stata collegata anche all'[[omofobia]]<ref>{{en}} Michael A. Messner, "Friendship, intimacy, and sexuality", in Stephen M. Whitehead, Frank J. Barrett''"The masculinities reader"'', Polity press 2001, ISBN 978-0-7456-2689-5, ISBN 0745626882.</ref>. Ad esempio, [[Andrea Dworkin]], nel 1983 scrisse: «Se volete fare qualcosa contro l'omofobia, dovete fare qualcosa contro il fatto che gli uomini stuprano e che il sesso forzato non è incidentale alla sessualità maschile, ma è in pratica paradigmatico»<ref> Andrea Dworkin, [http://www.nostatusquo.com/ACLU/dworkin/WarZoneChaptIIIE.html "I Want a Twenty-Four Hour-Truce During Which There Is No Rape"], in "Letters from a war zone. Writings 1976-1989"; pubblicato originariamente con il titolo "Talking to Men About Rape," in "Out!", Vol. 2, No. 6, Aprile 1984; e con il titolo attuale in "M.", No. 13, Primavera 1984.<small>URL consultato il 23 agosto 2012</small></ref>.
 
I [[Centri antiviolenza]], i Telefoni donna, le Case delle donne, oltre ad aiutare e assistere le donne che hanno subito violenza, hanno organizzato sia in Italia che in tutto il mondo, molte manifestazioni e iniziative a partire dagli anni '70 per porre fine alla cultura dello stupro basato sul potere dell'uomo sulla donna<ref>[http://roma.repubblica.it/dettaglio/Violenza-sessuale-sit-in-delle-femministe-al-Campidoglio/1583143 Violenza sessuale, sit-in delle femministe al Campidoglio], dal sito Repubblica.it <small>URL consultato il 26 aprile 2010</small></ref>.
 
==Critiche del paradigma==
La concettualizzazione della cultura dello stupro è stata criticata da diversi autori per diverse ragioni. Alcuni, come [[Christina Hoff Sommers]], hanno tentato di confutare l'esistenza di tale cultura, sostenendo che lo stupro è sovrariportato e sovraenfatizzato. Altri, come [[Bell Hooks]], hanno criticato il paradigma della cultura dello stupro sulla base del fatto che esso ignora la posizione dello stupro in una sovrastante "cultura della violenza". Questi critici dicono che isolare lo stupro e i suoi sostegni sociali da altre forme di violenza, rende meno efficaci gli sforzi per combatterlo e ignora o banalizza altre forme di violenza.
 
== Note ==
<references />
 
==Bibliografia==
*{{cita libro|titolo=Non credere di avere dei diritti. La generazione della libertà femminile nell'idea e nelle vicende di un gruppo di donne|curatore=Libreria delle donne di Milano|anno=1987|editore=Rosenberg & Sellier|città=Torino|ISBN= 8870112756}}
*{{cita libro|cognome=Russell|nome=Diana E. H.|titolo=La politica dello stupro|editore= Limenetimena|città=Roma|anno=1976}}
*{{cita libro|cognome=Scarsella|nome=Lara|titolo=Dovere di stupro. La cultura della violenza sessuale nella storia|editore=Datanews|città=Roma|anno=1992|ISBN= 88-7981-000-6}}
*{{cita libro|cognome=Vigarello|nome= Georges|titolo=Storia della violenza sessuale. 16.- 20. secolo|editore=Marsilio|città=Venezia|anno= 2007| ISBN= 88-317-7033-0}}
*{{cita libro|cognome=Te Pask|nome=Bradley A.|titolo=Il rito dello stupro. Il sacrificio delle donne nella violenza sessuale|editore=Red|città= Como|anno=1987}}
*{{cita libro|cognome=Melandri|nome= Lea|titolo=L'infamia originaria. Facciamola finita col cuore e la politica|editore=Manifesto Libri|città=Roma|anno= 1997}} Prima edizione Milano, L'Erba voglio, 1977.
*{{cita libro|= Davide, Fuligni Carla, Vitagliano Fausta, "Donna e abuso sessuale. Storia, cultura e terapia", Franco Angeli, Milano, 1993
*Di Renzo G. Carlo e Oscari Giovanna, "La violenza sessuale. Un viaggio attraverso miti, stereotipi e realtà", Aracne, Roma, 2007
*{{en}}Emilie Buchwald, Pamela R. Fletcher e Martha Roth, ''Transforming a Rape Culture'', 2005, ISBN 1571312692
*{{en}}M.R. Burt, [http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/7373511 "Cultural myths and supports for rape"], in ''Journal of personality and social psychology'', n.38, 1980, alle pg 217-230.
*{{en}}M.R. Burt and R.S. Albin,[http://www3.interscience.wiley.com/journal/119570811/abstract?CRETRY=1&SRETRY=0 "Rape myths, rape definitions, and probability of conviction."] in ''Journal of applied social psychology'', n.11, 1981, alle pg 212-230.
 
== Voci correlate ==
* [[Stupro]]
* [[Violenza]]
* [[Violenza di genere]]
* [[Violenza sessuale]]
 
==Collegamenti esterni==
*[http://www.ecn.org/reds/donne/cultura/culturastuproregole.html La cultura dello stupro] Dieci regole sociali che vengono insegnate alle donne e loro antidoti
*[http://www.malitalia.it/2010/03/la-lezione-di-dacia/ "La lezione di Dacia"], (Tratto da I Quaderni di Calabria Ora – di Domenico Logozzo) <small>URL consultato il 26 aprile 2010</small>
*{{en}} [http://orgs.sa.ucsb.edu/ssr/rapeculture.html Cultura dello stupro] - una panoramica di Students Stopping Rape della [[Università della California, Santa Barbara|UCSB]]
 
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[[Categoria:Sociologia della cultura]]
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[[Categoria:Violenza contro le donne]]