Attentato a Giovanni Paolo II e Colli Orientali del Friuli Riesling Renano: differenze tra le pagine

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{{F|vini|luglio 2013}}
{{Torna a|Papa Giovanni Paolo II}}
{{Vino
{{Incidente
|tipo=DOC
|titolo= Attentato a Giovanni Paolo II
|nome=Colli Orientali del Friuli
|immagine=JPIIassinattem81.jpeg
|data_decreto=20/07/1970
|didascalia=Papa Giovanni Paolo II è trasportato all'ambulanza.
|note_decreto='' ''
|nazione=VAT
|gazzetta_ufficiale=30/09/1970,<br/> n 247
|luogo= [[Piazza San Pietro]]
|resa_uva=110 [[quintale|q]]
|data= 13 maggio [[1981]]
|resa_vino=70,0%
|obiettivo= [[Giovanni Paolo II]]
|titolo_uva=10,0%
|ora= 17:22
|titolo_vino=11,0%
|ora-inizio=
|estratto_secco=15,0‰
|ora-fine=
|vitigno=
|tipologia= attentato
*[[Riesling]]: 85.0% - 100.0%
|vittime=
|feriti= [[Giovanni Paolo II]]
|esecutori= [[Mehmet Ali Ağca]]
|sospetti=Governo Sovietico come committente
|motivazione=Comunismo ateo contro la Santa Romana Chiesa
}}
L<nowiki>'</nowiki>'''Attentato a Giovanni Paolo II''' avvenne il 13 maggio [[1981]], ad opera parte di [[Mehmet Ali Agca|Mehmet Ali Ağca]], un killer professionista [[Turchia|turco]], che gli sparò tre colpi di [[pistola]].
 
Il '''Colli Orientali del Friuli Riesling Renano''' è un vino [[Denominazione di Origine Controllata|DOC]] la cui produzione è consentita nella [[provincia di Udine]].
==Storia==
[[File:PapalAssassinationAttemptSite.jpg|thumb|Il luogo dell'attentato a Giovanni Paolo II, contrassegnato da una lapide.]]
[[File:PapalAssassinationAttemptMarker.jpg|thumb|La lapide fatta apporre da [[Benedetto XVI]] sul luogo dell'attentato, che reca l'emblema di Giovanni Paolo II e la data del 13 maggio 1981 in numeri romani.]]
Pochi minuti dopo essere entrato in [[piazza San Pietro]] per un'udienza generale, mentre si trovava a bordo della sua [[Papamobile]] scoperta, Karol Wojtyła fu ferito gravemente da due proiettili sparati da Ali Ağca. Soccorso immediatamente, fu sottoposto ad un intervento di 5 ore e 30 minuti<ref>{{Cita web|http://www.accademiaromanachirurgia.it/centoannichirurgia/annichir_cap16.asp|Al capezzale dei papi e dei re|editore=Accademia Romana di Chirurgia|accesso=23 gennaio 2007}}</ref>, riuscendo a sopravvivere:
{{Quote|Sono le 17.17. [...]. Ali Ağca ha colpito il pontefice con due proiettili esplosi da una pistola Browning calibro 9 da una distanza di tre metri e mezzo. Il primo proiettile ha raggiunto il papa all'addome, ha attraversato l'osso sacro, è uscito dai lombi, ha sfiorato lo schienale della [[Papamobile#La Fiat 1107 Nuova Campagnola|Fiat Campagnola bianca]] e ha colpito al torace la pellegrina americana Ann Odre, alla quale verrà asportata la milza. Il secondo proiettile [...] ha fratturato l'indice della mano sinistra del pontefice, gli ha ferito di striscio il braccio destro appena sopra il gomito e ha colpito al braccio sinistro un'altra turista statunitense, Rose Hall. [...]. In ambulanza [il papa] è assistito dal suo medico personale, Renato Buzzonetti. Privo di conoscenza, è portato in sala operatoria. Il polso è quasi impercettibile. [...]. Riceve l'unzione degli infermi dal segretario particolare, don [[Stanisław Dziwisz|Stanislao Dziwisz]]. L'anestesista gli toglie l'anello dal dito. Malgrado la perdita di tre litri di sangue stia per provocare la morte per dissanguamento, il cuore regge. [...]. L'intervento è portato a termine con successo.|Giacomo Galeazzi, [[Ferruccio Pinotti]]<ref>''Wojtyla segreto'', Chiarelettere editore, Milano, 2011, pp. 74-75. ISBN 978-88-6190-114-8.</ref>}}
 
== Caratteristiche organolettiche ==
Dimesso dal [[Policlinico Agostino Gemelli|Policlinico Gemelli]] il 3 giugno, viene di nuovo ricoverato il 20 dello stesso mese per una grave infezione. Il 5 agosto i medici del Gemelli lo operano ancora. Dal 14 agosto al 30 settembre il papa trascorre la convalescenza a [[Castel Gandolfo]].<ref>''Wojtyla segreto'', op. cit., p. 75.</ref>
*'''colore''': giallo paglierino più o meno intenso.
*'''odore''': intenso, delicato, gradevole, tendente all'aromatico
*'''sapore''': asciutto, fresco, aromatico.
 
== Cenni storici ==
===La visita ed il perdono del Papa===
{{...|vini}}
Due anni dopo, nel [[Natale]] del [[1983]], Giovanni Paolo II volle incontrare il suo attentatore in prigione e rivolgergli il suo perdono. I due parlarono da soli e gli argomenti della loro conversazione sono tuttora sconosciuti.
 
== Abbinamenti consigliati ==
Il papa disse poi dell'incontro:
{{...|vini}}
{{quote|Ho parlato con lui come si parla con un fratello, al quale ho perdonato e che gode della mia fiducia. Quello che ci siamo detti è un segreto tra me e lui.|Papa Giovanni Paolo II}}
 
== Produzione==
Tuttavia, [[Indro Montanelli]] riportò in seguito alcune parole che Giovanni Paolo II, durante una cena privata del [[1986]], gli riferì sull'episodio:
''Provincia, stagione, volume in [[ettolitro|ettolitri]]''
{{quote|«Santo Padre», dissi, «lei andò a trovare in prigione il suo attentatore...». «Carità cristiana...». «Certo, carità cristiana. Ma che cosa riuscì a capire dei moventi e dei fini di quello sciagurato?». [...] «Parlai con quell'uomo», disse, «dieci minuti, non di più: troppo poco per capire qualcosa di moventi e di fini che fanno certamente parte di un garbuglio... si dice così?... molto grosso. Ma di una cosa mi resi conto con chiarezza: che Alì Agcà era rimasto traumatizzato non dal fatto di avermi sparato, ma dal fatto di non essere riuscito, lui che come killer si considerava infallibile, a uccidermi. Era questo, mi creda, che lo sconvolgeva: il dover ammettere che c'era stato Qualcuno o Qualcosa che gli aveva mandato all'aria il colpo». Giovanni Paolo non fece mai, né nel rievocare quell'episodio né in tutto il resto della conversazione, il nome di Dio o della Provvidenza. Disse soltanto: «Qualcuno o Qualcosa». Ma si sentiva benissimo che in quel Qualcuno o Qualcosa nessuno ci crede quanto lui. E aggiunse anche, con un sorriso: «Per di più, essendo musulmano, ignorava che proprio quel giorno era la ricorrenza della [[Madonna di Fatima]]...»|Indro Montanelli<ref>{{cita web|url=http://www.ilsole24ore.com/fc?cmd=art&codid=20.0.1079456591&chId=30|titolo=E il laico si inginocchiò con il Papa|data=2 aprile 2005|editore=Il Sole 24 ORE|accesso=22 febbraio 2011}}</ref>}}
*Udine (1990/91) 1771,38
*Udine (1991/92) 1435,47
*Udine (1992/93) 2207,14
*Udine (1993/94) 1324,74
*Udine (1994/95) 1317,85
*Udine (1995/96) 1105,78
*Udine (1996/97) 1092,62
{{Portale|alcolici}}
 
[[Categoria:Vini DOC della provincia di Udine]]
L'attentatore venne condannato all'[[ergastolo]] dalla giustizia italiana per attentato a Capo di Stato estero (art. 295 [[codice penale italiano|CP]]).
[[Categoria:Vini DOC e DOCG prodotti con uva Riesling]]
 
===La grazia e l'estradizione di Ali Ağca===
Nel [[2000]] il presidente della Repubblica [[Carlo Azeglio Ciampi]] gli concesse la grazia: Ali Ağca, [[Estradizione|estradato]] dall'Italia, fu condotto nel carcere di massima sicurezza di [[Kartal (Turchia)|Kartal]] ([[Turchia]]), nel quale finì di scontare la pena di dieci anni di reclusione per l'assassinio del giornalista Abdu Ipekci, avvenuto nel [[1979]].
 
===La reticenza di Ali Ağca===
Ali Ağca non ha mai voluto rivelare in modo chiaro la verità sugli eventi. Egli ha ripetutamente cambiato versione sulla dinamica della preparazione dell'attentato, a volte affermando addirittura di aver avuto aiuti per compiere l'assassinio del Papa dall'interno del [[Vaticano]].
 
==Le indagini e le ipotesi==
Le lunghe indagini non portarono mai alla scoperta dei veri mandanti dell'attentato. La [[dossier Mitrokhin|commissione Mitrokhin]] del [[Parlamento della Repubblica Italiana|Parlamento italiano]]<ref>[http://www.parlamento.it/application/xmanager/projects/parlamento/file/commissione_mitrokhin_14leg/mitrokhindoc.377.pdf Documento conclusivo sull'attività svolta e suoi risultati dell'inchiesta Mitrokhin]</ref>, però, analizzando documenti provenienti da Germania ed [[Ungheria]], stilò una relazione di maggioranza, secondo la quale l'attentato sarebbe stato progettato dal [[KGB]] in collaborazione con la [[Stasi]], i [[servizi segreti]] della [[Germania Est]], con l'appoggio di un gruppo terroristico bulgaro a [[Roma]], che a sua volta si sarebbe rivolto ai [[Lupi grigi]], un gruppo turco di [[estrema destra]] di cui Ali Ağca faceva parte.
 
Una relazione di minoranza della stessa commissione negò questa tesi; tuttavia, altri documenti scoperti negli archivi sovietici e resi pubblici nel marzo [[2005]] supporterebbero la tesi che l'attentato sia stato commissionato dall'[[Unione Sovietica]] tramite il [[KDS]] bulgaro<ref name=welle>{{en}}{{Cita web|http://www.dw-world.de/dw/article/0,1564,1538173,00.html|Stasi Files Implicate KGB in Pope Shooting|editore= DW-World.de|accesso=21 giugno 2007}}</ref>. Le autorità bulgare si sono difese dichiarando che Ali Ağca lavorava per un'organizzazione anti-comunista guidata dai servizi segreti italiani e dalla [[Central Intelligence Agency|CIA]].<ref name=welle/> La difesa delle autorità bulgare è in parte avvalorata dal fatto che i Lupi grigi erano in effetti al comando del [[Counter-Guerrilla]], il braccio in Turchia della [[Organizzazione Gladio|rete "stay behind" Gladio]]<ref>{{cita news
|cognome=Pacal
|nome=Jan
|url=http://arama.hurriyet.com.tr/arsivnews.aspx?id=-500825
|titolo=The Short and Bloody History of Ulkucus
|pubblicazione=Hürriyet
|giorno=4
|mese=4
|anno=1997
|accesso=09à-06-2009
}}</ref><ref>{{cita news| cognome= Lee| nome= Martin A.| url=http://www.monde-diplomatique.fr/1997/03/LEE/8019.html | titolo=Les liaisons dangereuses de la police turque| pubblicazione=''[[Le Monde diplomatique]]''|mese=3 |anno=1997 |lingua=fr}}</ref><ref>{{cita libro|curatore=Tore Bjørgo|titolo=Racist violence in Europe|isbn=0-312-12409-0|capitolo=The Double Standard: The Turkish State and Racist Violence}}</ref><ref>{{cita pubblicazione
| nome=Nazan
| cognome= Maksudyan
| anno = 2005
| mese = novembre
| titolo = The Turkish Review of Anthropology and the Racist Face of Turkish Nationalism
| rivista = Cultural Dynamics
| volume = 17
| numero = 3
| pagine = 291–322
| doi = 10.1177/0921374005061992
}}</ref>, sostenuta segretamente dalla CIA e da altri servizi segreti occidentali.
 
Le motivazioni che avrebbero portato l'URSS a preparare l'attentato non sono state chiarite; secondo i sostenitori di tale ipotesi, probabilmente l'Unione Sovietica temeva l'influenza che un Papa polacco poteva avere sulla stabilità dei loro Paesi satelliti dell'Europa Orientale, in special modo la [[Polonia]].
 
Tutte queste informazioni vanno considerate come ipotesi, perché ad oggi non sono state comprovate le circostanze e le motivazioni dell'attentato. Lo stesso Papa Giovanni Paolo II, inoltre, dichiarò nel maggio [[2002]], durante una visita in Bulgaria, di «non aver mai creduto nella cosiddetta connessione bulgara»<ref name=welle/>. D'altro lato, l'inchiesta su un vasto traffico di armi e droga condotta dal giudice [[Carlo Palermo]] negli [[anni 1980|anni ottanta]], rivelò che Abuzer Ugurlu (capo della mafia turca che permise ad Ali Ağca di entrare in Bulgaria) e Bekir Celenk (contrabbandiere e tramite fra i [[Lupi grigi]] e i servizi segreti bulgari, secondo quanto dichiarato da Ali Ağca), per agire in tranquillità, lavoravano come "agenti doppi", sia per l'est sia per l'ovest<ref>[http://www.fondazionecipriani.it/Scritti/palermo.html Economia selvaggia, dal sito della Fondazione Cipriani, che riporta l'articolo ''Luigi Cipriani, Armi e droga nell'inchiesta del giudice Palermo'', in "Democrazia proletaria" maggio 1985]</ref>.
 
A queste informazioni si aggiunse quella del coinvolgimento di [[Cosa Nostra]] nell'attentato, di cui parlò il collaboratore di giustizia [[Vincenzo Calcara]]: egli raccontò di essere stato personalmente incaricato dall'imprenditore [[Massoneria|massone]] Michele Lucchese (vicino al boss [[Francesco Messina Denaro]]<ref name=":0">{{Cita web|autore = Salvatore Borsellino|url = http://www.19luglio1992.com/index.php?option=com_content&view=article&id=663|titolo = Memoriali di Vincenzo Calcara|accesso = 1º ottobre 2014|data = 18 settembre 2008}}</ref>) di recarsi a Roma il 12 maggio [[1981]], per incontrare Saverio Furnari e Vincenzo Santangelo (due mafiosi di [[Castelvetrano]]) con cui avrebbe dovuto prelevare il giorno successivo due turchi armati in piazza San Pietro; venti minuti dopo l'attentato, all'appuntamento si presentò solo uno dei due uomini, molto agitato e scortato dal bulgaro [[Sergei Antonov]].<ref>[http://www.antimafiaduemila.com/200805094950/articoli-arretrati/assoluzione-piena-per-il-pentito-calcara.html Assoluzione Piena per il pentito Calcara] Antimafiaduemila.com</ref> Subito dopo, Calcara e i due mafiosi tornarono a Milano: lì Furnari e Santangelo uccisero il turco e Calcara li aiutò a seppellirlo nelle campagne di [[Calderara (Paderno Dugnano)|Calderara]].<ref name=":0" /> Tuttavia quando, undici anni dopo, gli inquirenti andarono a cercare i resti del turco nel luogo indicato dal collaboratore di giustizia, constatarono che il terreno era stato recentemente smosso e non trovarono nulla.<ref name=":0" />
 
Ali Ağca ha sempre fatto dichiarazioni contraddittorie e confuse sulla vicenda, anche collegando la sua detenzione con la [[sparizione di Emanuela Orlandi]]. Nel [[2013]] ha suscitato una nuova polemica la dichiarazione, contenuta nell'autobiografia del terrorista turco, secondo il quale il mandante "morale" dell'attentato sarebbe stato l'[[ayatollah Khomeini]], ipotesi ritenuta azzardata, ma non del tutto inverosimile, da molti,.<ref>[http://lastampa.it/2013/01/31/italia/cronache/l-ultima-verita-di-ali-agca-khomeini-era-il-mandante-dell-attentato-al-papa-7Uri0eZcZGFNj17MYATz3K/pagina.html L'ultima verità di Ali Agca: Khomeini era il mandante dell'attentato al papa]</ref>
 
==Un altro attentato==
[[File:Virgen de Fátima.JPG|thumb|[[Fátima (Portogallo)|Fatima]], raffigurazione della [[Madonna di Fatima]]]]
Un altro tentativo di assassinio di Giovanni Paolo II avvenne il 12 maggio [[1982]] a [[Fátima (Portogallo)|Fatima]], quasi un anno dopo il primo attentato: un uomo tentò di colpire il papa con una [[baionetta]], ma fu fermato dai servizi di sicurezza. L'uomo, un [[sacerdote]] spagnolo di nome Juan María Fernández y Krohn, si opponeva alle riforme del [[Concilio Vaticano II]] e definiva il Papa un "agente di Mosca". Fu condannato a sei anni di prigione e poi espulso dal [[Portogallo]].
 
==Interpretazioni religiose==
Un documento della [[Congregazione per la Dottrina della Fede]] analizza l'attentato, mettendolo in relazione con l'ultimo dei [[Segreti di Fatima]]<ref>{{Cita web|http://www.vatican.va/roman_curia/congregations/cfaith/documents/rc_con_cfaith_doc_20000626_message-fatima_it.html|Il messaggio di Fatima|editore=Congregazione per la dottrina della fede|accesso=21 giugno 2007}}</ref>.
Le differenze sono notevoli: [[piazza San Pietro]] non è una ripida montagna e al centro c'è un obelisco egizio, non una grande croce di tronchi grezzi. La città non è in rovina, non è morto nessuno, non gli sparò un gruppo di soldati.
D'altra parte è vero che l'attentato è avvenuto nel giorno della ricorrenza della prima Apparizione della Madonna ai pastorelli di Fatima e Giovanni Paolo II, convinto che fu la mano della Madonna a deviare quel colpo e a salvargli la vita, volle che il proiettile fosse incastonato nella corona della statua della Vergine a [[Madonna di Fatima|Fatima]].
 
== Filmografia ==
* [[Attentato al Papa (miniserie televisiva)]]
 
==Note==
{{references|2}}
 
==Bibliografia==
[[File:Popemobile assassination attempt John Paul II 13 may 1981 Vatican 13.jpg|thumb|La [[Fiat Campagnola]] utilizzata dal Pontefice come [[papamobile]] il giorno dell'attentato è ora conservata nel Padiglione delle Carrozze in seno al [[Museo storico vaticano]] ([[Musei Vaticani]], [[Roma]])]]
* [[Ferdinando Imposimato]], ''[[Vaticano un affare di Stato. I servizi segreti, l'attentato, Emanuela Orlandi]]'', Koinè Nuove Edizioni, 2002, ISBN 88-87509-25-5.
* [[Rosario Priore]], ''[[L'attentato al Papa (libro)|L’attentato al Papa]]'', Kaos edizioni, 2002, ISBN 88-7953-115-8.
 
==Voci correlate==
*[[Mehmet Ali Ağca]]
*[[Lupi grigi]]
*[[KGB]]
*[[Stasi]]
*[[Dossier Mitrokhin]]
*[[Cosa Nostra]]
 
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
 
==Collegamenti esterni==
*[http://194.244.5.202/speciali/approfondimenti/20031011145532719350.html L'attentato raccontato dalle notizie dell'ANSA]
* [http://www.parlamento.it/Bicamerali/mitrokhin/sommariobicamerali.htm Commissione parlamentare d’inchiesta concernente il "dossier Mitrokhin" e l'attività d'intelligence italiana]
*[http://www.parlamento.it/documenti/repository/commissioni/bicamerali/Mitrokhin/Resoconti%20stenografici/mitrok-067d.pdf Resoconto Commissione parlamentare d’inchiesta "dossier Mitrokin" della seduta n.67 del 15 dicembre 2004]
*[http://www.parlamento.it/documenti/repository/commissioni/bicamerali/Mitrokhin/Resoconti%20stenografici/mitrok-068d.pdf Resoconto Commissione parlamentare d’inchiesta "dossier Mitrokin" della seduta n.68 del 2 marzo 2005]
*[http://www.parlamento.it/documenti/repository/commissioni/bicamerali/Mitrokhin/Resoconti%20stenografici/mitrok-069d.pdf Resoconto Commissione parlamentare d’inchiesta "dossier Mitrokin" della seduta n.69 del 13 aprile 2005]
*[http://www.parlamento.it/documenti/repository/commissioni/bicamerali/Mitrokhin/Resoconti%20stenografici/mitrok-070d.pdf Resoconto Commissione parlamentare d’inchiesta "dossier Mitrokin" della seduta n.70 del 20 aprile 2005]
*[http://www.parlamento.it/documenti/repository/commissioni/bicamerali/Mitrokhin/Resoconti%20stenografici/mitrok-071d.pdf Resoconto Commissione parlamentare d’inchiesta "dossier Mitrokin" della seduta n.71 del 27 aprile 2005]
*[http://www.parlamento.it/documenti/repository/commissioni/bicamerali/Mitrokhin/Resoconti%20stenografici/mitrok-072d.pdf Resoconto Commissione parlamentare d’inchiesta "dossier Mitrokin" della seduta n.72 del 4 maggio 2005]
*[http://www.parlamento.it/documenti/repository/commissioni/bicamerali/Mitrokhin/Resoconti%20stenografici/mitrok-073d.pdf Resoconto Commissione parlamentare d’inchiesta "dossier Mitrokin" della seduta n.73 del 31 maggio 2005]
*[http://www.parlamento.it/documenti/repository/commissioni/bicamerali/Mitrokhin/Resoconti%20stenografici/mitrok-074b.pdf Resoconto Commissione parlamentare d’inchiesta "dossier Mitrokin" della seduta n.74 del 14 giugno 2005]
*[http://www.parlamento.it/documenti/repository/commissioni/bicamerali/Mitrokhin/Resoconti%20stenografici/mitrok-075b.pdf Resoconto Commissione parlamentare d’inchiesta "dossier Mitrokin" della seduta n.75 del 6 luglio 2005]
*[http://www.parlamento.it/parlam/bicam/14/Mitrokhin/Resoconti%20stenografici/mitrok-076b.pdf Resoconto Commissione parlamentare d’inchiesta "dossier Mitrokin" della seduta n.76 del 20 luglio 2005]
*[http://www.parlamento.it/parlam/bicam/14/Mitrokhin/Resoconti%20stenografici/mitrok-077d.pdf Resoconto Commissione parlamentare d’inchiesta "dossier Mitrokin" della seduta n.77 del 27 luglio 2005]
*[http://www.parlamento.it/documenti/repository/commissioni/bicamerali/Mitrokhin/Resoconti%20stenografici/mitrok-078d.pdf Resoconto Commissione parlamentare d’inchiesta "dossier Mitrokin" della seduta n.78 del 28 settembre 2005]
*[http://www.parlamento.it/documenti/repository/commissioni/bicamerali/Mitrokhin/Resoconti%20stenografici/mitrok-079d.pdf Resoconto Commissione parlamentare d’inchiesta "dossier Mitrokin" della seduta n.79 del 5 ottobre 2005]
*[http://www.parlamento.it/documenti/repository/commissioni/bicamerali/Mitrokhin/Resoconti%20stenografici/mitrok-080d.pdf Resoconto Commissione parlamentare d’inchiesta "dossier Mitrokin" della seduta n.80 del 12 ottobre 2005]
*[http://www.parlamento.it/parlam/bicam/14/Mitrokhin/Resoconti%20stenografici/mitrok-081d.pdf Resoconto Commissione parlamentare d’inchiesta "dossier Mitrokin" della seduta n.81 del 26 ottobre 2005]
*[http://www.parlamento.it/documenti/repository/commissioni/bicamerali/Mitrokhin/Resoconti%20stenografici/mitrok-083d.pdf Resoconto Commissione parlamentare d’inchiesta "dossier Mitrokin" della seduta n.83 del 25 gennaio 2006]
*[http://www.parlamento.it/parlam/bicam/14/Mitrokhin/Resoconti%20stenografici/mitrok-084d.pdf Resoconto Commissione parlamentare d’inchiesta "dossier Mitrokin" della seduta n.84 del 1º marzo 2006]
*[http://www.parlamento.it/parlam/bicam/14/Mitrokhin/Resoconti%20stenografici/mitrok-085d.pdf Resoconto Commissione parlamentare d’inchiesta "dossier Mitrokin" della seduta n.85 del 7 marzo 2006]
*[http://www.parlamento.it/parlam/bicam/14/Mitrokhin/Resoconti%20stenografici/mitrok-086d.pdf Resoconto Commissione parlamentare d’inchiesta "dossier Mitrokin" della seduta n.86 dell' 8 marzo 2006]
*[http://www.parlamento.it/parlam/bicam/14/Mitrokhin/documenti/documentoconclusivo.pdf Documento conclusivo presentato dalla maggioranza sui risultati dell'inchiesta, si veda in particolare il capitolo terzo] (10,54 Mb)
*[http://www.parlamento.it/parlam/bicam/14/Mitrokhin/documenti/mitrokhindoc.377.pdf Documento conclusivo presentato dall'opposizione sui risultati dell'inchiesta, si veda in particolare il capitolo secondo] (9,47 Mb)
* [http://www.paologuzzanti.it/wp-content/uploads/relazionefin.pdf La relazione finale non messa ai voti per mancanza del numero legale] (5,90 Mb)
*[http://www.parlamento.it/Bicamerali/mitrokhin/9/paginabicamerali.htm Nota riassuntiva della Commissione parlamentare d’inchiesta concernente il "dossier Mitrokhin"]
*{{en}} [http://www.bstu.bund.de/cln_042/nn_715182/EN/Home/homepage__node.html__nnn=true__nnn=true Sito del governo della Repubblica Federale di Germania sugli archivi della Stasi]
*{{en}} [http://www.monitor.net/monitor/9703b/turkeycia-sidebar.html «The Assassins of a Pope»], articolo da "The Albion Monitor", che supporta la tesi del coinvolgimento di [[Organizzazione Gladio|Gladio]] nell'attentato.
 
{{Cospirazionismo}}
{{Papa Giovanni Paolo II}}
{{portale|Cattolicesimo|storia}}
 
[[Categoria:Papa Giovanni Paolo II]]
[[Categoria:Misteri italiani]]
[[Categoria:Servizi segreti]]
[[Categoria:Storia dell'Italia nel secondo dopoguerra]]
[[Categoria:Storia della Città del Vaticano]]