Al di là del principio di piacere e Wikipedia:Pagine da cancellare/Conta/2019 gennaio 26: differenze tra le pagine

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[[Immagine:Gustav Klimt 039.jpg|thumb|300px|right|<center>''[[Giuditta I]]'' di [[Gustav Klimt]], [[1901]], Vienna,</center> <center>''[[Österreichische Galerie Belvedere]]''.</center>]]
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In [[psicoanalisi]], '''''Eros''''' e '''''Thanatos''''' sono rispettivamente la '''[[pulsione]] di vita''' e la '''pulsione di morte''' (''Todestrieb[e]''), che [[Sigmund Freud]] tratta nel [[1920]] in ''[[Al di là del principio di piacere]]'' ([[lingua tedesca|tedesco]]: ''Jenseits des Lustprinzips'').<ref>Sigmund Freud, ''Al di là del principio di piacere'' (1920), in ''[[Opere di Sigmund Freud]] (OSF) vol. 9. L'[[Io (psicologia)|Io]] e l'[[Es (psicologia)|Es]] e altri scritti 1917-1923'', Torino, Bollati Boringhieri, 1986. <small>ISBN 9788833900599.</small> Ed. ''paperback'' 2006. <small>ISBN 9788833904795.</small></ref>
{{Conteggio cancellazioni/In corso/Voce|i = 1 |voce = L'aquila di sabbia e di ghiaccio |turno = |tipo = consensuale |data = 2019 gennaio 26 |multipla = |argomenti = letteratura |temperatura = 14 }}
 
{{Conteggio cancellazioni/In corso/Voce|i = 2 |voce = Whoopee Camp |turno = |tipo = semplificata |data = 2019 gennaio 26 |multipla = |argomenti = videogiochi |temperatura = 12 }}
== Il dualismo di Empedocle ==
{{Conteggio cancellazioni/In corso/Voce|i = 3 |voce = Fabio Petta |turno = |tipo = semplificata |data = 2019 gennaio 26 |multipla = |argomenti = informatica |temperatura = 9 }}
 
{{Conteggio cancellazioni/In corso/Voce|i = 4 |voce = Il Grande Libro degli Oggetti Magici |turno = |tipo = semplificata |data = 2019 gennaio 26 |multipla = |argomenti = letteratura |temperatura = 4 }}
Freud formula il [[conflitto (psicologia)|conflitto psicologico]] in termini dualistici fin dai suoi primi scritti, ma è solo in questo testo che egli presenta un simile conflitto mediante concetti desunti dal [[Empedocle#Il pensiero|pensiero di Empedocle]], il quale parla d'un dissidio cosmico fra i princìpi o forze di Amore (o Amicizia) e Odio (o Discordia).
{{Conteggio cancellazioni/In corso/Voce|i = 5 |voce = Via Valeriana Sebina |turno = |tipo = semplificata |data = 2019 gennaio 26 |multipla = |argomenti = storia, antica Roma |temperatura = 15 }}
 
{{Conteggio cancellazioni/In corso/Voce|i = 6 |voce = Singoli al numero uno in Europa nel 2010 |turno = |tipo = semplificata |data = 2019 gennaio 26 |multipla = |argomenti = Musica |temperatura = 14 }}
«Empedocle di Agrigento, nato all'incirca nel [[495 a.C.]], si presenta come una figura fra le più eminenti e singolari della storia della [[Antica grecia|civiltà greca]] [...] Il nostro interesse si accentra su quella dottrina di Empedocle che si avvicina talmente alla dottrina psicoanalitica delle pulsioni, da indurci nella tentazione di affermare che le due dottrine sarebbero identiche se non fosse per un'unica differenza: quella del filosofo greco è una fantasia cosmica, la nostra aspira più modestamente a una validità biologica. [...] I due principi fondamentali di Empedocle – ''[[philìa]]'' (amore, amicizia) e ''[[neikos]]'' (discordia, odio) – sia per il nome che per la funzione che assolvono, sono la stessa cosa delle nostre due pulsioni originarie Eros e Distruzione.»<ref>Sigmund Freud, ''Analisi terminabile e interminabile'' (1937), in ''OSF vol. 11. L'uomo Mosè e la religione monoteistica e altri scritti 1930-1938'', Torino, Bollati Boringhieri, 2008, pp. 527-529. <small>ISBN 9788833901152. </small>Ed. ''paperback'' 2009. <small>ISBN 9788833904818.</small></ref>
{{Conteggio cancellazioni/In corso/Voce|i = 7 |voce = Singoli al numero uno in Europa nel 2009 |turno = |tipo = semplificata |data = 2019 gennaio 26 |multipla = |argomenti = Musica |temperatura = 7 }}
 
{{Conteggio cancellazioni/In corso/Voce|i = 8 |voce = Singoli al numero uno in Europa nel 2000 |turno = |tipo = semplificata |data = 2019 gennaio 26 |multipla = |argomenti = Musica |temperatura = 7 }}
Il nome di [[Eros (mitologia)|Eros]] deriva da quello della divinità greca dell'amore, e «tende a creare organizzazioni della realtà sempre più complesse o armonizzate, [mentre] [[Tanato (mitologia)|Thanatos]] tende a far tornare il vivente a una forma d'esistenza inorganica.»<ref>[[Umberto Galimberti]], ''Enciclopedia di psicologia'', Garzanti, Torino, 2001, p. 802. <small>ISBN 8811504791</small></ref>
{{Conteggio cancellazioni/In corso/Voce|i = 9 |voce = Singoli più venduti in Australia |turno = |tipo = semplificata |data = 2019 gennaio 26 |multipla = |argomenti = Musica |temperatura = 32 }}
 
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«Thanatos [o Destrudo] non compare negli scritti di Freud, ma egli, a quanto riferisce [[Ernest Jones|Jones]],<ref>Ernest Jones, ''Vita e opere di Freud'', vol. 3: ''L'ultima fase (1919-1939)'', Milano, Garzanti, 1977. <small>{{NoISBN}}.</small></ref> l'avrebbe talvolta usato nella conversazione. L'uso nel linguaggio psicoanalitico è probabilmente dovuto a [[Paul Federn|Federn]].»<ref>[[Jean Laplanche]], [[Jean-Bertrand Pontalis]], a cura di [[Luciano Mecacci]] e [[Cyhthia Puca]], ''Enciclopedia della psicoanalisi'', vol. 2, Bari-Roma, Laterza, voce ''Thanatos'', 8ª ed. 2008. <small>ISBN 9788842042594.</small> {{en}} ''The language of psycho-analysis'', Karnac, ''Paperbacks'', 1988. <small>ISBN 0946439494; ISBN 9780946439492.</small> [http://books.google.it/books?id=DCpokE8C2WgC&pg=PA447&dq=Thanatos+%22Greek+term%22+(%3D+Death)#v=onepage&q=Thanatos%20%22Greek%20term%22%20(%3D%20Death)&f=false Disponibile online, p. 447].</ref>
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{{Conteggio cancellazioni/Concluse/Voce|i = 1 |voce = Piero Sacerdoti |turno = |tipo = consensuale |data = 2019 gennaio 26 |durata = un giorno |multipla = }}
== Sabina Spielrein e Barbara Low ==
{{Conteggio cancellazioni/Concluse/Stop}}
 
Su esplicita influenza di [[Sabina Spielrein]], citata in nota nel libro del 1920,<ref>Sigmund Freud, ''Al di là del principio del piacere'', op. cit., p. 240.</ref> per Freud Thanatos segnala il desiderio di concludere la sofferenza della vita e tornare al riposo, alla tomba. Concetto che non deve essere confuso con quello di destrudo, vale a dire con l'energia della distruzione (il contrario di [[libido]]).
 
Thanatos è il [[principio di costanza]],<ref>Sigmund Freud, op. cit., p. 195.</ref> accennato fin dal capitolo sette de ''[[L'interpretazione dei sogni]]'' ([[1899]]) e che adesso, sotto l'influsso del pensiero di [[Schopenhauer]],<ref>Sigmund Freud, op. cit., p. 235.</ref> diventa identico al [[principio del Nirvana]] proposto da [[Barbara Low]]:<ref>Sigmund Freud, op. cit., p. 241.</ref> le eccitazioni della mente, del cervello, dell'"apparato psichico" non vengono più solo sgombrate, tenute costanti al più basso livello possibile, bensì estinte, eliminate sino al grado zero della realtà inanimata.<ref>[[Matteo Mugnani]], [http://209.85.129.132/search?q=cache:zLNVQ7tqJf8J:www.matteomugnani.com/testi/PEM.htm+Freud+%22Barbara+Low%22+%22principio+del+Nirvana%22+%22principio+di+Nirvana%22&cd=2&hl=it&ct=clnk&gl=it ''Analisi del testo di S. Freud: "Il problema economico del masochismo"''.]<small> URL consultato il 4 settembre 2009.</small></ref><ref>[[Leonardo Della Pasqua]], [http://209.85.135.132/search?q=cache:b2RMRtXEY28J:lepasqua.wordpress.com/2009/08/09/al-di-la-del-principio-di-piacere-sul-principio-di-piacere-e-la-coscienza/+Freud+%22Barbara+Low%22+%22principio+di+nirvana%22&cd=4&hl=it&ct=clnk&gl=it ''Al di là del principio di piacere: sul principio di Piacere e la Coscienza.'']<small> URL consultato il 26 agosto 2009.</small></ref><ref>Jean Laplanche, Jean Bertrand Pontalis, op. cit., voce ''Principio di piacere''. {{en}} Op. cit., [http://books.google.it/books?id=DCpokE8C2WgC&pg=PA272&dq=%22Barbara+Low%22+%22Nirvana+Principle%22+%22Principio+del+Nirvana%22#v=onepage&q=%22Barbara%20Low%22%20%22Nirvana%20Principle%22%20%22Principio%20del%20Nirvana%22&f=false disponibile online, pp. 272-3].</ref>
 
== La coazione a ripetere ==
 
Nel testo del '20 Freud sostiene che «nella vita psichica esiste davvero una [[coazione a ripetere]] la quale si afferma anche a presindere dal [[principio di piacere]].»<ref>Sigmund Freud, op. cit., p. 209.</ref><ref>Jean Laplanche, Jean Bertrand Pontalis, op. cit., voce ''Coazione a ripetere''. {{en}} Op. cit., [http://books.google.it/books?id=DCpokE8C2WgC&pg=PA78&dq=%22Compulsion+to+Repeat%22+%22coazione+a+ripetere%22#v=onepage&q=%22Compulsion%20to%20Repeat%22%20%22coazione%20a%20ripetere%22&f=false disponibile online, pp. 78-80].</ref> Definita per quattro volte «demoniaca»,<ref>Sigmund Freud, op. cit., pp. 207, 221-2. Cf. anche ''Il perturbante'' (1919), ''OSF vol. 9'', p. 99.</ref> essa è riscontrabile nella [[nevrosi da guerra|nevrosi traumatica]] dei reduci della [[prima guerra mondiale]] oppure di chi tende a rivivere o reinterpretare gli eventi più violenti.
 
Freud rileva questa coazione nelle circostanze più ordinarie e naturali, persino nel [[gioco]] dei bambini come quello con il rocchetto usato dal suo piccolo nipote di diciotto mesi. Il bimbo, lanciando il rocchetto lontano da sé, simbolizza la perdita della madre e, ritraendo il rocchetto a sé, rappresenta il ritorno della madre. Imparerebbe così a padroneggiare l'assenza materna attraverso un duplice movimento, che è sempre seguito dalla vocalizzazione di un "oooo..." (''fort'', «via!»), quando il rocchetto è lontano, e da un "aaaaaaa..." (''da'', «Eccolo!»), quando il rocchetto è di nuovo vicino.<ref>Cf. Sigmund Freud, ''Al di là del principio di piacere'', op. cit., pp. 200-1.</ref>
 
Dopo l'esposizione d'una serie di ipotesi (in particolare l'idea che ogni individuo ripete le esperienze [[trauma|traumatiche]] per riprendere il controllo e limitarne l'effetto dopo il fatto), Freud considera l'esistenza di un essenziale desiderio o pulsione di morte, riferendosi al bisogno intrinseco di morire che ha ogni essere vivente. Gli organismi, secondo quest'idea, tendono a tornare a uno stato preorganico, inanimato – ma vogliono farlo in un modo personale, intimo.
 
== Conclusione ==
 
In definitiva, «sembrerebbe proprio che il principio di piacere si ponga al servizio delle pulsioni di morte [...]. A questo punto sorgono innumerevoli altri quesiti cui non siamo in grado attualmente di dare una risposta. Dobbiamo aver pazienza e attendere che si presentino nuovi strumenti e nuove occasioni di ricerca. E dobbiamo esser disposti altresì ad abbandonare una strada che abbiamo seguito per un certo periodo se essa, a quanto pare, non porta a nulla di buono. Solo quei credenti che pretendono che la scienza sostituisca il catechismo a cui hanno rinunciato se la prenderanno con il ricercatore che sviluppa o addirittura muta le proprie opinioni.»<ref>Sigmund Freud, op. cit., pp. 248-9.</ref>
 
== Implicazioni ==
 
Uno psicoanalista con competenze pure di [[Antropologia#Fondamenti filosofici|antropologia filosofica]] come [[Antonello Sciacchitano|Sciacchitano]] sostiene che «la vera psic[o]analisi fu il frutto tardivo dell'attività teoretica di Freud. Bisogna aspettare la svolta degli anni Venti, con l'invenzione della pulsione di morte, per parlare di vera e propria psic[o]analisi. [...] [Essa] comincia con la rinuncia alle pretese e alle finalità mediche della psicoterapia. [...] Il nuovo modello freudiano [...] individuava nello psichico un nucleo patogeno fisso, qualcosa che non si scarica mai, ma continua a ripetersi identicamente a se stesso e insensatamente, cioè fuori da ogni intenzionalità soggettivistica e contro ogni [[teleologia]] vitalistica. Ce n'era abbastanza per far crollare ogni illusione terapeutica. Parecchi allievi a questo punto abbandonarono il maestro che toglieva avvenire, come si dice terreno sotto i piedi, alle loro illusioni umanitarie».<ref>Antonello Sciacchitano, ''Il demone del godimento'', in AA.VV., ''Godimento e desiderio'', [[Aut aut (rivista)|aut aut]] 315 (2003), pp. 134-6.</ref>
 
Dal 1920 sino al 1939, anno della propria morte, Freud non cambierà più idea. Ciò significa che il fondatore della psicoanalisi asserirà la sostanziale incurabilità del disagio psichico per lo stesso arco di tempo, un ventennio, in cui egli precedentemente aveva affermato l'esatto contrario.
 
[[Wilhelm Reich]], in ''La funzione dell'orgasmo'' e ''Analisi del carattere'', propone un'ampia confutazione alla teoria della pulsione di morte.
 
== Nell'arte: Schiele ==
<center><gallery>File:Egon Schiele 091.jpg|<small>''La madre morta'' (1910), Egon Schiele, ''[[Sammlung Leopold]]'', Vienna.</small>
File:Egon Schiele 001.jpg|<small>''Agonia'' (1912), Egon Schiele, ''[[Neue Pinakothek]]'', Monaco.</small>
File:Egon Schiele 050.jpg|<small>''Madre con i due bambini'' (1915-1917), [[Österreichische Galerie]], Vienna.</small>
</gallery></center>
1){{quote|[[Egon Schiele]] sa che tutto ciò che vive è anche morto, porta in sé il suo esistenziale compimento, fin dall'istante del concepimento, come attesta il funesto dipinto del [[1910]]: ''La madre morta'', in cui il grembo appare come un lugubre mantello, un involucro mortuario che racchiude il ''Sein zum Tode'' [Essere-per-la-morte] del nascituro, ne circoscrive la parabola esistenziale.|[[Marco Vozza]], ''Il senso della fine nell'arte contemporanea'', in ''L'apocalisse nella storia'', ''Humanitas'' 5/1999, p. 884.}}
2){{quote|Schiele introduce un evento di grande rilievo nell'iconografia della [[malinconia]] e della ''[[vanitas]]'', operandone una trasfigurazione tragica: l'uomo non [...] medita più sulla morte raffigurata in un teschio posto nel suo studiolo come altro da sé, ma assume sul proprio volto l'icona funebre, diventa ''morte incarnata'', esibita nel gesto d'esistere, nel godimento del sesso e nella prostrazione della sofferenza. Nessuna iconoclastìa sopravvive nel gesto pittorico di Schiele: si pensi all<nowiki>'</nowiki>''Agonia'' del [[1912]] [...], sacra rappresentazione di stupefacente intensità cromatica, allegoria del dolore immedicabile, emblema di una eterna e impietosa Passione, sublime omaggio a quell'incomparabile maestro di sofferenza che è stato [[Matthias Grünewald|Grünewald]].|Marco Vozza, op. cit., p. 885.}}
3) {{quote|La ''Madre con i due bambini'' [...] esibisce un volto già visibilmente cadaverico, mentre un infante osserva sgomento il deliquio orizzontale del fratellino. [...] Nessuno meglio di Schiele ha saputo ''render visibile'' quella che l'analitica esistenziale ha chiamato ''[[Geworfenheit]]'', l'indifeso essere gettati in un mondo ostile. Insieme a lui soltanto [[Oskar Kokoschka|Kokoschka]], in seguito [[Jean Dubuffet|Dubuffet]] e [[Francis Bacon|Bacon]].|Marco vozza, ibidem.}}
 
== Note ==
<references/>
 
== Voci correlate ==
 
* [[Psicoanalisi#Pulsione di vita e pulsione di morte|Psicoanalisi: pulsione di vita e pulsione di morte]]
* [[Empedocle#Il pensiero|Empedocle]]
* [[Eros (filosofia)]]
* [[Eros (mitologia)]]
* [[Libido]]
* [[Destrudo]]
* [[Morte]]
* [[Sabina Spielrein]]
* [[Tanato (mitologia)]]
 
== Collegamenti esterni ==
 
{{en}} Jean Laplanche, Jean-Bertrand Pontalis, ''The language of psycho-analysis'', Karnac, ''Paperbacks'', 1988. <small>ISBN 0946439494; ISBN 9780946439492.</small> [http://books.google.it/books?id=DCpokE8C2WgC&pg=PA447&dq=Thanatos+%22Greek+term%22+(%3D+Death)#v=onepage&q=Thanatos%20%22Greek%20term%22%20(%3D%20Death)&f=false ''Thanatos'', p. 447], [http://books.google.it/books?id=DCpokE8C2WgC&pg=PA272&dq=%22Barbara+Low%22+%22Nirvana+Principle%22+%22Principio+del+Nirvana%22#v=onepage&q=%22Barbara%20Low%22%20%22Nirvana%20Principle%22%20%22Principio%20del%20Nirvana%22&f=false ''Nirvana Principle'', pp. 272-3] e [http://books.google.it/books?id=DCpokE8C2WgC&pg=PA78&dq=%22Compulsion+to+Repeat%22+%22coazione+a+ripetere%22#v=onepage&q=%22Compulsion%20to%20Repeat%22%20%22coazione%20a%20ripetere%22&f=false ''Compulsion to Repeat'', pp. 78-80].
 
{{Psicoanalisi}}
 
{{Portale|psicologia}}
 
[[Categoria:Psicoanalisi]]
 
[[bg:Инстинкт за смърт]]
[[de:Todestrieb]]
[[en:Death drive]]
[[es:Impulso de la muerte]]
[[fr:Pulsion de mort]]
[[ja:デストルドー]]
[[ka:ეროსი (ფროიდი)]]
[[pt:Pulsão de morte]]
[[sk:Životný pud]]
[[tr:Ölüm içgüdüsü]]