'''Schotsche Kloof''' è un quartiere del City Bowl, il centro storico e finanziario della metropoli sudafricana di Città del Capo nella provincia del Capo Occidentale.
{{W|geografia|aprile 2007|firma=[[Utente:Alec|Alec]] 11:41, 1 apr 2007 (CEST)}}
[[Categoria:Sobborghi di Città del Capo]]
{{Comune
|nomeComune = San Gennaro Vesuviano
|linkStemma = San Gennaro Vesuviano-Stemma.png
|siglaRegione = CAM
|siglaProvincia = NA
|latitudineGradi = 40
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|superficie = 6,97
|abitanti = 10.100
|anno = 2001
|densita = 1683
|frazioni = Ammaturo, Barruchi, Catapani, Campioni, Casarci, Ceci, Cicella, Coteni, Culineri, Farinelli, Felicioni, Fragolesi, Giugliani, Impagliati, Infarinati, Macchioni, Magliacani, Marani, Marche, Masseria Aprile, Matorro, Nocellari, Paoli, Parisi, Pelusi, Perelli, Pollieri, Ponte D'Ascoli, Pozzopagnotto, Rommafai, Ruocchi, Sommesi, Tinzi, Trippitelli, Trunci.
|comuniLimitrofi = [[Nola]], [[Ottaviano (NA)|Ottaviano]], [[Palma Campania]], [[San Giuseppe Vesuviano]]
|cap = 80040
|prefisso = 081
|istat = 063066
|fiscale = H860
|nomeAbitanti = sangennaresi
|patrono = [[San Gennaro]]
|festivo = [[19 settembre]]
|sito = http://www.comune.sangennarovesuviano.na.it/
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'''San Gennaro Vesuviano''' è un comune di 10.100 abitanti della [[provincia di Napoli]].
== Geografia ==
È collocato nell'area dell'agro nolano, circa 25 km ad est di [[Napoli]] e a 9 km da [[Nola]]. Collegato con l'[[autostrada]] A30 Caserta-Salerno, attraverso lo svincolo di [[Palma Campania]], e direttamente con la [[Strada statale|SS268]]. È presente anche una stazione ferroviaria di [[Trenitalia]]: "Palma-San Gennaro". Il centro è inoltre collegato con bus navetta alla stazione [[Circumvesuviana]] di Rione Trieste.
== Storia ==
=== Dalla preistoria all'eta' moderna ===
I primi insediamenti nell'area sono antichissimi. Il Comune di San Gennaro Vesuviano occupa il sito della Pianura Campana (anticamente conosciuto col nome di Planum Palmae), oggi meglio noto come il Piano, delimitato dal Monte [[Vesuvio]] e dal [[Monte Sant'Angelo]]. Il Piano rappresenta quasi un naturale collegamento geologico tra l'agro sarnese-nocerino e l'agro nolano.
Recenti rinvenimenti [[archeologia|archeologici]] hanno permesso di datare alcuni insediamenti nella piena [[Età del Bronzo]], intorno al [[2000 AC|2000 a.C.]], quando un'improvvisa eruzione del Vesuvio devastò le comunità presenti nell'area. Per vari secoli l'intera zona, ricoperta da una fitta vegetazione, è rimasta del tutto disabitata ed ha costitutio al più un'occasionale destinazione di caccia per gli abitanti dei primitivi centri limitrofi. Solo secoli dopo, nuove popolazioni cominciarono lentamente ad insediarsi nuovamente.
Nel [[1631]], con rogito stilato dalla curia vescovile di [[Nola]] dal Notaio Galeota, Scipione Pignatelli, conte di [[San Valentino Torio|San Valentino]] e marchese di [[Lauro (AV)|Lauro]], fa una ricca donazione al [[Vescovo]] di [[Nola]], monsignor Fabrizio Gallo a favore dei [[Ordine francescano|Padri Minori Riformatori di San Francesco]]. Il marchese istituì anche la Fiera che ancora annualmente si tiene.
La donazione ai Frati Francescani, consisteva tra l'altro, di appezzamento di terreno, nell'allora territorio di Palma Nolana, oggi [[Palma Campania]], per la creazione di un convento e di una piccola comunità annessa.
Il nucleo abitato intorno a Cavallerizza e Convento crebbe fino a diventare, prima quartiere di Palma Nolana, poi, dal [[1841]], autonomo comune per decreto di [[Ferdinando II di Borbone]].
=== Sangennaresi illustri ===
==== Biagio Cozzolino ====
Tenente del Regio Esercito Italiano, morì sul fronte nella I guerra mondiale. Gli sono state dedicate una strada e una scuola.
==== Frate Angelo Peluso ====
Frate Angelo Peluso nacque il 13 settembre 1801 a S. Gennaro Vesuviano al tempo frazione di Palma Campania. Vestì l'abito ancora ragazzo, nel locale convento francescano dove prese i voti a diciotto anni.
Nel 1820-21 il frate era temporaneamente allocato presso il convento della Sanità a Nola nello stesso tempo in cui avvennero i moti rivoluzionari campani, guidati dagli ufficiali Morelli e Silvati e dall’abate Luigi Menichini. Erano alla porta degli anni difficili per i sangennaresi: il decennio successivo al fallimento dei moti carbonari, infatti, si caratterizzò per un generale aumento della pressione fiscale e per la necessità di spendere ingenti somme di danaro da destinare alla riparazione delle case gravemente danneggiate dalla nuova disastrosa eruzione del [[Vesuvio]] occorsa nel 1822 e dalle copiose alluvioni del 1823. Erano quelli anche gli anni in cui i continui soprusi dell'amministrazione di [[Palma Campania]] rivolti agli abitanti del borgo di San Gennaro Vesuviano, fecondavano di astio e disperazione gli animi degli abitanti del piccolo borgo sangennarese.
Nell'anno 1832 tuttavia, nuovi fremiti insurrezionali si apprestavano a scuotere gli assetti Istituzionali napoletani e peninsulari. In quell'anno infatti il Frate Angelo Peluso ideò ed organizzò un nuovo moto portando così il piccolo centro vesuviano alla ribalta delle cronache nazionali.
Tale moto conosciuto come “La congiura di Frate Angelo Peluso” o semplicemente come "La congiura del Monaco" fallì con buona probabilità a causa dell'impreparazione dei rivoluzionari al suo seguito, inadatti culturalmente e psicologicamente a supportare ad oltranza l'iniziativa del religioso rivoluzionario. A dar man forte al frate fino alla fine, vi furono il capitano del genio di origini calabresi Domenico Morici, il tenente Filippo Agresti, l'avvocato Francesco Vitale ed un tale possidente Luigi D'Ascoli. Stando ai verbali dei processi, delle migliaia di aspiranti rivoluzionari che nelle intenzioni del Frate e dei suoi alleati dovevano convergere sulle montagne di Lauro e Taurano si presentarono all'importante appuntamento soltanto in 27 dopo che un tale Pietro Russo da Taurano aveva già comunicato alle autorità gli intenti dei congiuranti.
Frate Angelo, in fuga, si rifugiò nel convento della Sanità. Qui fu arrestato il 14 settembre, processato e condannato a morte. La pena tuttavia gli fu commutata nell'ergastolo per volere di [[Ferdinando II]]. Morì nel 1854 in una cella solitaria presso le Prigioni del Santo Uffizio, dove trascorse gli ultimi anni della sua vita. Il Comune di S. Gennaro Vesuviano eresse in data 4 novembre del 1975 una lapide ora affissa sulla facciata del convento francescano.
== Politica, Popolazione e Territorio ==
=== Amministrazioni===
[[Immagine:sangennaro.JPG|thumb|right|Piazza Margherita negli anni cinquanta (quando era adibita a campo di calcio)]]L'autonomia di San Gennaro Vesuviano risale al [[1841]], per decreto di Ferdinando II di [[Borbone]]; prima di allora, San Gennaro era un borgo di [[Palma Campania]] denominato appunto "borgo San Gennaro". Il primo sindaco fu Filippo Casalini eletto alla carica di amministratore nei mesi successivi al conseguimento dell'autonomia amministrativa del piccolo centro. Prima di allora egli si era dedicato per oltre un ventennio alla professione medica, assistendo in condizioni pioneristiche una popolazione di poche migliaia di persone nella prima meta' del diciannovesimo secolo. Nel ventennio fascista il ruolo di potestà venne svolto da Antonio Nunziata, medico condotto del paese. Da citare anche il sindaco Giovanni Nappi che ha governato il piccolo centro per molti anni nella seconda meta' del secolo scorso (anni '60 e '70) e il sindaco Nando Ferraro, metà degli anni '80, con il quale il paese conobbe un periodo di sviluppo e prosperità. Nel 1982 il sindaco Francesco Giugliano venne ucciso per mano della camorra. Una sentenza del [[Tribunale_Amministrativo_Regionale|T.A.R.]] Campania del giugno 2007 (confermata nel novembre dello stesso anno dal [[Consiglio_di_Stato_%28Italia%29|Consiglio di Stato]]), dopo circa sette mesi di commissariamento prefettizio, ha confermato il governo del paese al sindaco Aniello Catapano eletto con circa il 67% dei voti nelle elezioni amministrative del giugno 2004.
=== Evoluzione demografica ===
{{Demografia/San Gennaro Vesuviano}}
== Cultura e societa'==
=== Ricorrenze ===
[[19 settembre]] : [[San Gennaro]], Patrono del paese. [[4 ottobre]] : [[San Francesco d'Assisi]]. Fiera dell'Agricoltura e dell'Artigianato: seconda decade di settembre.
==='''[[Fiera]] dell'[[agricoltura]] e dell'[[Artigianato]]'''===
Risale al diciassettesimo secolo l'istituzione della principale manifestazione culturale del nascente centro vesuviano non ancora autonomo, quando il Marchese Scipione Pignatelli volle creare la fiera quale momento di celebrazione popolare e di scambio economico nell'area, al tempo quasi del tutto priva di insediamenti abitativi ad eccezione del solo Convento dei Frati Francescani. Il lascito dei possedimenti a favore dei frati fu infatti condizionato all'impegno di quest'ultimi a rinnovare annualmente la manifestazione fieristica, la più antica del meridione. Essa si svolge nella seconda decade del mese di settembre.
La Fiera comincio' ad attrarre un numero crescente di pellegrini visitatori attratti anche dal fatto che gli scambi fossere franchi cioe' liberi da gabella, ad indicarne la totale esenzione tributaria; altri benefici includevano il diritto di portare armi per difesa personale. Nel tempo fu istituita la figura del "Catapano" (anche detto "Mastro-giurato"), un notabile della zona investito annualmente del compito di partecipare alla inagurazione formale ed in particolare responsabile della vigilanza. Nel 2007 il Catapano è stato Luigi Chiarolanza (titolare dello storico Tabacchi di Piazza Margherita). La Fiera era un'occasione di scambio e baratto dove si scambiavano principalmente i prodotti dell'agricoltura e dell'artigianato locale. In particolare si vendevano cavalli ed altro bestiame, i vari prodotti della terra, vini e formaggi, utensili e masserizie largamente impiegati dalla locale economia contadina e terriera (scale, sedie e sgabelli, falci, roncole, zappe e badili, cesoie etc.).
Gli scambi commerciali erano del tutto sospesi il giorno 19 per la celebrazione della messa in memoria del santo (San Gennaro) effettuata dal Padre superiore dall'alto del balcone del convento.
=== Cognomi più diffusi ===
Gli insediamenti abitativi nel piccolo centro vesuviano, se paragonati a quelli dei paesi limitrofi, sono decisamente meno risalenti ed in gran parte successivi alla realizzazione del convento francescano. Di fatto, tra i sangennaresi si segnalano pochissimi cognomi oriundi ed essi sono in gran parte ereditati dai paesi circostanti (Marano, Giugliano, Somma, Afragola ecc.) quando nel diciottesimo secolo molte famiglie cominciarono a spostarsi nell'allora borgo di San Gennaro.
I cognomi più diffusi risultano essere: Nunziata (518) cognome originario di [[Palma Campania]]; Giugliano (406) originario di Giugliano in Campania; Nappi (278) originario di [[Liveri]]; Parisi (169), Iovino (156), Iervolino (148) - traslitterazione dell'ora meno diffuso Jervolino - originario di Ottaviano.
== La valigia dei ricordi ==
{{quote|Un paese senza memoria è un paese senza futuro}}
Aneddoti, eventi, attività culturali, sociali e sportive che hanno segnato la storia del paese e che rimarranno nei ricordi dei suoi cittadini.
=== La rivalità con Palma Campania e la torre senza un orologio ===
[[Immagine:campanileseznaquadrante.png|thumbnail|right|border|Torre dell'orologio nel 1986, senza il quadrante di levante.]]Gli anni successivi all'autonomia dell'ex borgo di San Gennaro dal comune di [[Palma Campania]] furono caratterizzati da episodi e comportamenti derivanti da una rivalità che si creò fra questi due paesi (e che si protrasse fino agli anni settanta). Tale rivalità si manifestò soprattutto in violente dispute in occasione degli incontri di calcio fra le due squadre cittadine. Il campanile senza un orologio è sicuramente l'aneddoto più curioso di questa rivalità. Si racconta, infatti, che inizialmente il quadrante della torre che volgeva a [[levante]] (cioè verso [[Palma Campania]]) fu volutamente senza orologio, proprio perché i cittadini di [[Palma Campania]]...non dovessero leggere l'orario. Solo con i lavori di ristrutturazione di fine anni '80, fu aggiunto il quarto orologio.
=== L'occupazione tedesca e l'arrivo degli alleati ===
Durante l'occupazione tedesca non vengono ricordati episodi di rappresaglia da parte delle forze tedesche contro civili del posto; ci fu una sola esecuzione (al di fuori del Cimitero di [[Palma Campania]]) di un sangennarese, a seguito di denuncia della moglie per maltrattamento. Si ricordano, invece, diversi episodi di sequestro di bestiame da parte delle forze di occupazione,<ref>Testimonianze tramandate da anziani del posto, all'epoca bambini</ref> un bombardamento alleato in località Pozzo Pagnotti, che causò la morte di un'intera famiglia<ref>Testimonianze tramandate da anziani del posto, all'epoca bambini</ref> e l'abbattimento da parte della controaerea di un caccia inglese (con conseguente morte del pilota) nelle campagne adiacenti all'attuale Via Musiello. I tedeschi avevano allestito il loro accampamento in un terreno situato nell'allora Via Cristoforo Colombo (ora Via Ten. Biagio Cozzolino). Il 9 settembre 1943 ci fu lo sbarco a Salerno delle truppe anglo-americane, grazie al quale arrivarono le prime forze alleate a San Gennaro. Giunsero per prime le truppe inglesi, provenienti da [[Sarno]]. Un gruppo di uomini sangennaresi si organizzò e andò incontro alla colonna di soldati, per indicare loro dove i tedeschi avevano piazzato le mine prima della ritirata. Gli inglesi requisirono due stanze del palazzo dell'allora podestà del paese, in Piazza Regina Margherita, ove instaurarono il loro comando. Successivamente nel Bosco Pagliarone venne creato il campo di aviazione anglo-americano.
=== Gli anni delle radio libere: Radio San Gennaro ===
[[Immagine:adesivoradiosangennaro.png|thumbnail|right|border|Adesivo di Radio San Gennaro (cortesia di Roberto Pavanello)]]Gli anni '70 vengono ricordati in Italia soprattutto come gli anni delle [[Radio_libere|radio libere]]. Verso la metà di quegli anni (1975) anche San Gennaro Vesuviano ebbe la sua [[Radio_%28mass_media%29|radio]] libera: "Radio San Gennaro" che trasmetteva sui 100,90 MHz. Ideata e realizzata da un gruppo di amici (fra cui un [[radioamatore]] e un radiotecnico) i suoi studi furono inizialmente ubicati in Via Tenente Cozzolino, per poi essere spostati definitivamente in Via Musiello. Presto divenne una delle radio più ascoltate della provincia, anche perché fu la prima a potere disporre di un potente [[Ponte_radio|ponte radio]] ubicato sul monte Castello di [[Palma Campania]] che consentiva un'ampia copertura. A quei tempi non c'era l'[[Audiradio]] e l'unico sistema per poter saggiare il bacino d'utenza si basava sulle telefonate dei radioascoltatori; telefonate che arrivavano da buona parte del centro-sud Italia (c'è anche da dire che l'[[Etere_%28fisica%29|etere]] a quei tempi non era affollato come quello attuale). Fra i programmi che sono rimasti nella storia di "Radio San Gennaro" sicuramente occupa il primo posto "Cantanapoli", programma di musica napoletana trasmesso in diretta tutti i giorni verso le ore tredici, condotto da un allora studente di medicina. Con l'avvento della [[Legge_Mamm%C3%AC|Legge Mammì]], che sancì il definitivo strapotere dei grossi network nazionali e regionali a scapito delle piccole radio, che non vollero o non seppero potenziarsi, "Radio San Gennaro" fu destinata alla fine; terminò le sue trasmissioni verso gli inizi degli anni '90.
=== I successi della S.S.C. Sangennarese negli anni '70 ===
== Osservatorio delle telecomunicazioni ==
La copertura Radio/TV terrestre è assicurata per lo più da ponti ripetitori posti a Monte Faito (1444 [[Metri sul livello del_mare|m s.l.m.]]) e Castello di [[Palma Campania]] (420 [[Metri sul livello del_mare|m s.l.m.]]). Buona l'apertura verso l'agro-nocerino e discreta quella verso [[Montevergine]].
=== Frequenze radiofoniche FM ===
Elenco delle principali stazioni radio FM [[Radio Data System|RDS]] (88~108MHz) ricevibili nel territorio comunale (''scanlist del 9/8/07''):
'''87.60''' Radio Capri,
'''88.25''' 105 Network,
'''88.85''' Kiss Kiss Italia,
'''89.60''' DeeJay,
'''90.00''' Radio Maria,
'''90.75''' Club 91,
'''90.40''' Kiss Kiss,
'''90.70''' Subasio,
'''91.00''' RAI GR Parlamento,
'''91,20''' Radio Maria,
'''91.60''' Radio Montecarlo,
'''92.70''' Radio Norba,
'''93.00''' Club 91,
'''93.50''' Virgin Radio,
'''93.90''' QuintaRete,
'''94.10''' RAI Radio Uno,
'''94.80''' Antenna Due,
'''95.20''' Radio Amore
'''95.40''' Radio Stereo Cinque,
'''95.90''' Kiss Kiss Italia,
'''96.10''' RAI Radio Due,
'''96.40''' Antenna Uno,
'''96.80''' Radio Italia,
'''97.05''' Kiss Kiss,
'''97.50''' Radio Ibiza,
'''98.10''' RAI Radio Tre,
'''98.90''' Radio Punto Nuovo,
'''99.25''' Radio Carpine Visciano
'''100.70''' Radio Margherita,
'''101.20''' Lattemiele,
'''101.50''' Radio Fantastica,
'''102.05''' Radio Punto Zero,
'''102.30''' RTL 102.5,
'''102.55''' Radio Cuore,
'''102.80''' Radio Evangelo,
'''103.30''' RAI Isoradio,
'''103.50''' Radio 24,
'''103.80''' Radio 24,
'''104.40''' Radio Capital,
'''105.00''' 105 Network,
'''107.50''' Radio Dimensione Suono,
'''107.80''' Radio Radicale.''
=== Canali TV (analogico terrestre) ===
Lista dei canali analogici terrestri (VHF/UHF) ricevibili nel territorio comunale:
'''VHF 04''' RAI Uno, '''VHF 11''' Televesuviana, '''UHF 22''' Tele Akery, '''UHF 23''' RAI Due, '''UHF 26''' Quarto Canale, '''UHF 29''' Telenuova, '''UHF 33''' Televomero, '''UHF 34''' Telenapoli, '''UHF 35''' ALL Music, '''UHF 37''' FLUX.TV, '''UHF 38''' LA7, '''UHF 39''' RAI Tre, '''UHF 40''' TV Luna, '''UHF 41''' Telecapri, '''UHF 43''' Telecapri Sport, '''UHF 44''' Canale 9, '''UHF 45''' Videonola, '''UHF 49''' MTV, '''UHF 51''' Rete4, '''UHF 53''' Telecapri news, '''UHF 54''' Canale 5, '''UHF 55''' Canale 21, '''UHF 58''' NapoliTV, '''UHF 61''' Italia Uno, '''UHF 57''' Italiamia Due, '''UHF 59''' Italiamia, '''UHF 60''' Canale 3, '''UHF 61''' Italia Uno, '''UHF 62''' Retecapri, '''UHF 65''' Tele A''
=== Canali TV ([[Televisione digitale terrestre|digitale terrestre]]) ===
Lista dei canali DTT ricevibili nel territorio comunale (''scanlist del 27/10/2006''):
'''UHF 32''' MUX Gruppo Espresso (All Music, Repubblica TV) - '''UHF 47''' MUX ? (All Music, Repubblica TV - Radio Dee Jay, Radio Capital, Radio m2o) - '''UHF 48''' MUX Telecapri (Telecapri, Telecapri Sport, Telecapri News, Retecapri - Radio Capri) - '''UHF 50''' MUX Mediaset 2 (Canale 5, 24ore.TV, BBC world service, Class news, Coming soon - '''UHF 52''' MUX RAI-A (Rai Uno, Rai Due, Rai Tre, Rai Utile - Filodiffusione leggera) - '''UHF 63''' MUX Mediaset 1 ( Bouquet [[Mediaset Premium]], Boing, 24ore.TV, Class news, Coming soon, BBC World service) - '''UHF 66''' MUX LA7/MTV ([[LA7]], Bouquet [[LA7 Cartapiù]], LA7 Sport, [[MTV Italia]], Retecapri, Telemarket, Sitcom uno, tvtv DIGITAL) - '''UHF 67''' MUX ? (Telecolore, Canale8, Denaro TV) - '''UHF 69''' Mux Teleluna (Teleluna Uno, Teleluna Due, Telenostra, Tele Radio Matese, Campania TV, Julie/Telelibera63, Napoli Calcio - Radio Luna)
=== Copertura telefonica ===
Nel territorio è presente un'unica centrale telefonica di [[Telecom Italia]] ([[PSTN]]/[[ISDN]]) ubicata in Via Sarno, che fornisce anche accessi larga banda ([[aDSL]]) dal 19 aprile 2005. Non sono presenti Operatori in modalità [[Unbundling local loop | ULL]] né in modalità [[Shared Access]].
=== Copertura senza fili (wireless) ===
Non sono presenti Operatori wireless
=== Copertura radiotelefonia cellulare ===
Il territorio è coperto da tutti gli Operatori radiomobili nazionali:
* [[TIM]] (GSM900/DSC1800), grazie alle [[Stazione radio base|BTS]] di Castello di Palma Campania e di Ottaviano (copertura buona)
* [[Vodafone]] (GSM900/DSC1800), grazie alle [[Stazione radio base|BTS]] ubicate in Palma Campania e in località Ciccarelli (copertura discreta)
* [[Wind]] (GSM900/DSC1800), grazie alla [[Stazione radio base|BTS]] ubicata in località Ciccarelli (copertura buona)
* [[H3G|Tre Italia]] ([[UMTS]]) grazie al [[Node-B|Node B]] ubicato in località Ciccarelli (copertura discreta)
== Collegamenti esterni ==
{{Dmoz|World/Italiano/Regionale/Europa/Italia/Campania/Provincia_di_Napoli/Località/San_Gennaro_Vesuviano}}
*[http://digilander.libero.it/volleysangennaro/ Associazione Volley San Gennaro]
*[http://gruppocittadiniattivi.splinder.com/ Blog "Gruppo Cittadini Attivi" di San Gennaro Vesuviano]
*[http://gifra-sangennaro.spaces.live.com/ Blog della GI.FRA. di San Gennaro Vesuviano]
*[http://www.ipsaasilvestri.net/home/ Istituto per l'Agricoltura e l'Ambiente "Filippo Silvestri"]
*[http://www.isa-sangennaro.it/ Istituto Statale d'Arte "San Gennaro" ]
*[http://www.sangennarovesuviano.com/ Sangennarovesuviano.com ]
*[http://www.ivesuviani.com/ I Vesuviani.com ]
*[http://www.areavesuvio.org Area Vesuvio]
*[http://local.live.com/default.aspx?v=2&cp=40.860921~14.527595&style=h&lvl=16&tilt=-90&dir=0&alt=-1000&scene=7471247&encType=1 Foto dal satellite di San Gennaro Vesuviano]
== Note ==
{{references}}
{{Provincia di Napoli}}
[[Categoria:Comuni della provincia di Napoli]]
[[Categoria:Comuni della Campania]]
[[Categoria:Comuni italiani]]
[[de:San Gennaro Vesuviano]]
[[en:San Gennaro Vesuviano]]
[[eo:San Gennaro Vesuviano]]
[[fr:San Gennaro Vesuviano]]
[[hu:San Gennaro Vesuviano]]
[[ja:サン・ジェンナーロ・ヴェズヴィアーノ]]
[[nap:San Gennaro Vesuviano]]
[[nl:San Gennaro Vesuviano]]
[[pl:San Gennaro Vesuviano]]
[[pt:San Gennaro Vesuviano]]
[[vo:San Gennaro Vesuviano]]
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