[[Kangding Qingge]]
{{Bio
|Nome = Giuseppe
|Cognome = Mazzini
|Sesso = M
|LuogoNascita = Genova
|GiornoMeseNascita = 22 giugno
|AnnoNascita = 1805
|LuogoMorte = Pisa
|GiornoMeseMorte = 10 marzo
|AnnoMorte = 1872
|Attività = patriota
|Epoca = 1800
|Attività2 = politico
|Attività3 = filosofo
|Nazionalità = italiano
|Immagine = mazzini
}}
Le sue idee e la sua azione politica contribuirono in maniera decisiva alla nascita dello [[Regno d'Italia (1861-1946)|Stato unitario italiano]]. Le teorie mazziniane furono inoltre di grande importanza nella definizione dei moderni movimenti europei per l'affermazione della [[democrazia]] attraverso la forma [[repubblica]]na dello [[Stato]].
== Vita ==
Giuseppe Mazzini nacque a [[Genova]], al numero 11 di via Lomellini (oggi sede del [[Museo del Risorgimento - Istituto Mazziniano di Genova]]), da Giacomo, medico e professore di anatomia, proveniente da [[Chiavari]] e personaggio attivo nella politica ai tempi della [[Repubblica Ligure]] ed in epoca napoleonica, e da Maria Drago, di famiglia proveniente da [[Albaro]].
[[Immagine:DSCF8146.JPG|thumb|left|250px|<center>La casa natale di Giuseppe Mazzini, in via Lomellini, a [[Genova]], oggi [[Museo del Risorgimento - Istituto Mazziniano di Genova|Museo del Risorgimento e sede dell'Istituto Mazziniano]]</center>]]
Nel [[1820]] a soli 15 anni fu ammesso all'[[Università]]; avviato in primo tempo agli studi di [[medicina]], passò a quelli di [[legge]].
Sei anni dopo, nel [[1826]] scrisse il suo primo saggio letterario, ''Dell'amor patrio di Dante'', pubblicato poi nel [[1837]]. Il [[6 aprile]] del [[1827]] ottiene la [[laurea]] in ''Utroque Jure''.
Nel [[1827]] divenne membro della [[carboneria]], della quale divenne segretario in Valtellina.<ref>La Carboneria era un'associazione segreta nata anche dalle idee della [[rivoluzione francese]] con obiettivi politici (da cui sarebbero nati i susseguenti [[moti mazziniani]]).</ref>
[[Immagine:Mazzini-statue.jpg|thumb|right|250px|Busto di Mazzini a Central Park a New York]]La sua attività rivoluzionaria lo costrinse a rifugiarsi a [[Marsiglia]], dove organizzò nel [[1831]] un nuovo movimento politico chiamato ''[[Giovine Italia]]''. Il motto dell'associazione era ''Dio e popolo'' (oppure ''Dio e il popolo'') e il suo scopo era l'unione degli stati italiani in un'unica [[repubblica]], quale sola condizione possibile per la liberazione del popolo italiano dagli invasori stranieri.
L'obiettivo repubblicano e unitario avrebbe dovuto essere raggiunto con un'insurrezione popolare. Mazzini fondò altri movimenti politici per la liberazione e l'unificazione di altri stati europei: la ''Giovine Germania'', la ''Giovine Polonia'' e infine la ''[[Giovine Europa]]''.
Il movimento mazziniano ebbe anche un forte ruolo di promozione dei diritti della donna, come testimonia l'opera di numerose mazziniane, tra cui [[Giorgina Saffi]], la moglie di [[Aurelio Saffi]], uno dei più stretti collaboratori di Mazzini.
Mazzini continuò a perseguire il suo obiettivo dall'esilio ed in mezzo alle avversità con inflessibile costanza. Tuttavia la sua importanza fu più ideologica che pratica. Dopo il fallimento dei moti del [[1848]], durante i quali Mazzini era stato a capo della breve esperienza della [[Repubblica Romana (Risorgimento)|Repubblica Romana]] insieme ad [[Aurelio Saffi]] e [[Carlo Armellini]], i nazionalisti italiani cominciarono a vedere nel re del [[Regno di Sardegna]] e in [[Camillo Benso conte di Cavour]] i leader del movimento di riunificazione.
Ciò volle dire separare l'unificazione dell'Italia dalla riforma sociale e politica invocata da Mazzini. Cavour fu abile nello stringere un'alleanza con la [[Francia]] e nel condurre una serie di guerre che portarono alla nascita dello stato italiano tra il [[1859]] e il [[1861]], ma la natura politica della nuova compagine statale era ben lontana dalla repubblica mazziniana.
Mazzini non accettò mai la [[monarchia]] e continuò a lottare per gli ideali repubblicani. Nel [[1870]] fu di nuovo arrestato e costretto all'esilio ma egli riuscì a rientrare sotto falso nome a [[Pisa]] dove visse fino alla sua morte che lo colse nel [[1872]].
{{WIP open|Gierre|scrivendo e correggendo le sezioni sulla politica di |19 ottobre 2007}}
== Pensiero politico ==
Per comprendere appieno il pensiero politico di Mazzini bisogna rifarsi al pensiero religioso che ispira il periodo della Restaurazione seguito alla caduta dell'impero napoleonico. Nasceva una nuova concezione della storia che smentiva quella degli illuministi basata sulla capacità degli uomini di costruire e guidare la storia con la ragione. Le vicende della Rivoluzione francese e il periodo napoleonico avevano dimostrato che gli uomini si propongono di perseguire alti e nobili fini che s'infrangono dinanzi alla realtà storica. Il secolo dei lumi era tramontato nelle stragi del Terrore e il sogno di libertà nella tirannide napoleonica che mirando alla realizzazione di un Europa al di sopra delle singole nazioni aveva determinato invece la ribellione dei singoli popoli in nome del loro sentimento di nazionalità. Dunque la storia non è guidata dagli uomini ma è Dio che agisce nella storia. Esiste dunque una Provvidenza che s'incarica di perseguire fini al di là di quelli che gli uomini ingenuamente si propongono di conseguire con la loro ragione. Ma come agisce questa volontà divina? Da questa nuova concezione romantica della storia si promanano due visioni: una prospettiva reazionaria vede nell'intervento di Dio nella storia una sorta di avvento di un'apocalisse che metta fine alla sciagurata storia degli uomini. Napoleone è stato con le sue continue guerre l'artefice di questa apocalisse. Dio allora segnerà la fine della storia malvagia e falsamente progressiva ed allora non rimane che volgersi al passato per preservare e conservare quanto di buono era stato realizzato. E' questa concezione politica-religiosa che troviamo nel pensiero mistico teocratico di Joseph De Maistre che arriva ad auspicare ad un ritorno dell'alleanza tra il trono e l'altare nell'opera Du pape del 1819 o in Chateaubriand che nel Genie du christianisme fonda la compenetrazione tra fede, religione e politica riproponendo il modello delle comunità medioevali protette dalla religione tradizionale contro le insidie del liberalismo e del razionalismo.
Un'altra prospettiva che nasce dalla stesso concezione della storia opera della Provvidenza è quella che potremo definire liberale che vede nell'azione divina una volontà diretta, nonostante tutto al bene degli uomini escludendo che nei tempi nuovi ci sia una sorta di vendetta di Dio che voglia far espiare agli uomini la loro presunzione di creatori di storia. E' questa una visione dinamica che ritroviamo in Saint Simon con la concezione di un nuovo cristianesimo per una nuova società o in Lamennais che vede nel cattolicesimo una forza rigeneratrice della vita sociale. Una prospettiva progressista quindi che ritroviamo in Italia nell'opera letteraria di Alessandro Manzoni e nel pensiero politico di Gioberti con il progetto neoguelfo.
Mazzini deve essere collocato in questa temperie di Romanticismo politico-religioso che dominò in Europa dopo la rivoluzione del 1830. Alcuni storici hanno fatto risalire la concezione religiosa di Mazzini all'educazione ricevuta dalla madre fervente giansenista. Ma la concezione religiosa di Mazzini non coincide con quella di nessuna religione rivelata
==La funzione della politica==
Non punta sull'uguaglianza poiché avrebbe causato uno stop all'economia bensì sull'associazionismo, che è comunque un superamento dell'egoismo individuale.
[[Immagine:Genova-Staglieno-Tomba di Mazzini-DSCF8994.JPG|thumb|right|300px|<center>Mausoleo a Giuseppe Mazzini nel [[cimitero monumentale di Staglieno]], realizzata dall'architetto mazziniano [[Gaetano Vittorino Grasso]] (1849-1899)([[Genova]])</center>]]
La politica è scontro tra libertà e dispotismo e tra queste due forze non è possibile trovare un compromesso: si sta svolgendo una guerra di principi che non ammette transazioni; Mazzini esorta la popolazione a non accontentarsi delle riforme che erano degli accomodamenti gestiti dall'alto: non radicavano, cioè, nello spirito del tempo quella libertà e quell'uguaglianza di cui il popolo aveva bisogno.
La logica della politica è logica di democrazia e libertà, non accettabili dalle forze reazionarie, contro di esse è necessaria una brusca rottura rivoluzionaria; alla testa del popolo vi dovrà essere la classe colta (che non può più sopportare il giogo dell'oppressione) e i giovani (che non possono più accettare le anticaglie dell'antico regime). Questa rivoluzione deve portare alla Repubblica, la quale garantirà l'istruzione popolare (concetto per Mazzini fondamentale).
La rivoluzione deve iniziare ''per ondate'', perché il popolo è in gran parte inconsapevole; deve, inoltre, avere uno stampo europeo: Mazzini ha a cuore l'autodeterminazione di tutti i popoli europei.
Una volta scoppiata la rivoluzione deve esistere un potere dittatoriale che verrà restituito al popolo non appena il fine della rivoluzione verrà raggiunto; tale rivoluzione ha anche funzione pedagogica: è strumento di formazione di virtù personali e collettive.
La Giovane Italia deve educare alla gestione della cosa pubblica, ad essere buoni cittadini, non è, perciò, esclusivamente uno strumento di organizzazione rivoluzionaria. Il popolo deve avere diritti e doveri, mentre la Rivoluzione Francese si è concentrata esclusivamente sui diritti individuali: fermandosi ai diritti dell'individuo aveva dato vita ad una società egoista; l'utile per una società non va mai considerato secondo il bene di un singolo soggetto ma secondo il bene collettivo.
==La questione sociale==
Mazzini è avversario del marxismo perché secondo lui i socialisti ragionano per gli interessi di una sola classe, cioè il proletariato; è arbitrario e impossibile pretendere l'abolizione della proprietà privata: si darebbe un colpo mortale all'economia che non premierebbe più i migliori. Per salvaguardare l'economia e allo stesso tempo per tutelare i più poveri, Mazzini punta su una forma di lavoro cooperativo, l'operaio deterrà una piccola fetta del capitale: in questo modo si possono contenere le disuguaglianze.
==Hanno detto di lui==
{{quote|Egli solo vegliava, quando intorno tutto dormiva|[[Giuseppe Garibaldi]], [[Londra]], [[1854]]}}
{{quote|Il famoso rivoluzionario Giuseppe Mazzini, più conosciuto in Russia come patriota italiano, cospiratore e agitatore che come metafisico deista e fondatore della nuova chiesa in Italia, sì, proprio Mazzini ritenne utile e necessario nel 1871, il giorno dopo la disfatta della comune di Parigi, quando i feroci esecutori di Versailles fucilavano a migliaia i disarmati comunardi, affiancare l'anatema della chiesa cattolica e le persecuzioni poliziesche dello Stato con il suo proprio anatema sedicentemente patriottico e rivoluzionario ma nella sostanza assolutamente borghese e teologico insieme.|[[Michail Bakunin]], ''[[Stato e Anarchia]]''}}
{{quote|Quando Giuseppe Mazzini nella sua solitudine, nel suo esilio si macerava nell'ideale dell'unità unita e nella disperazione di come affrontare il potere... Lui, uomo così nobile, così religioso, così idealista concepiva e disegnava e progettava gli assassini politici.|[[Bettino Craxi]] (intervento sulla questione palestinese alla Camera dei Deputati del 6 novembre 1985)}}
{{quote|Ebbi a lottare con il più grande dei soldati, Napoleone. Giunsi a mettere d’accordo tra loro imperatori, re e papi. Nessuno mi dette maggiori fastidi di un brigante italiano: magro, pallido, cencioso, ma eloquente come la tempesta, ardente come un apostolo, astuto come un ladro, disinvolto come un commediante, infaticabile come un innamorato, il quale ha nome Giuseppe Mazzini.|[[Klemens von Metternich]]}}
==Note==
<references/>
== Bibliografia ==
* Franco Della Peruta, ''Mazzini e i rivoluzionari italiani: il partito d'azione, 1830-1845'', Milano, Feltrinelli, 1974, pp. 469.
* [[Pietro Galletto]], ''Mazzini, nella vita e nella storia'', Giovanni Battagin Editore, 2005, 3 volumi, 1262 pagine.
* Denis Mack Smith, ''Mazzini'', Milano, Rizzoli, 1993, pp. 412.
* Salvo Mastellone, ''Il progetto politico di Mazzini: Italia-Europa'', Firenze, Olschki, 1994, pp. 243.
* Giuseppe Monsagrati, ''Giuseppe Mazzini'', Milano, Adelphi, 1972, pp. 326.
* Roland Sarti, ''Giuseppe Mazzini: la politica come religione civile'', ''Postfazione'' di [[Sauro Mattarelli]], Roma-Bari, Laterza, 2000, pp. VIII-352.
* Sauro Mattarelli, ''Dialogo sui doveri. Il pensiero di Giuseppe Mazzini'', Venezia, Marsilio, 2005.
== Altri progetti ==
{{interprogetto|s=Autore:Giuseppe Mazzini|q|commons=Category:Giuseppe Mazzini}}
== Voci correlate ==
*[[Mazzinianesimo]]
*[[Moti mazziniani]]
*[[Giovine Italia]]
*[[Museo del Risorgimento - Istituto Mazziniano di Genova|Casa di Mazzini, Museo del Risorgimento e Istituto Mazziniano]]
*[http://www.domusmazziniana.it/casa.html Domus Mazziniana di Pisa]
*[http://www.associazionemazziniana.it Associazione Mazziniana Italiana]
== Celebrazioni mazziniane==
*[http://www.palazzoducale.genova.it/naviga.asp?pagina=5448 Mostra ''Romantici e Macchiaioli. Giuseppe Mazzini e la grande pittura europea'' in occasione del bicentenario della nascita]
*[http://www.mazzini2005.it mazzini2005.it]
== Collegamenti esterni ==
* [http://www.istitutomazziniano.it Istituto Mazziniano a Genova]
* [http://www.centrostudilaruna.it/mazzinipatriotascomodo.html Saggio sulla vita e il pensiero di Mazzini]
* [http://www.cimiterodistaglieno.it Cimitero Monumentale di Staglieno - Genova]
* [http://www.bnnonline.it/percorsi/mazzini/mazi.htm Pagine mazziniane: "il pensiero e l'azione", dal sito della Biblioteca Nazionale di Napoli]
[[Categoria:Figure risorgimentali|Mazzini Giuseppe]]
[[Categoria:Romanticismo|Mazzini Giuseppe]]
[[Categoria:Massoni|Mazzini Giuseppe]]
[[Categoria:Personalità legate a Genova|Mazzini, Giuseppe]]
[[Categoria:Personalità legate a Pisa|Mazzini, Giuseppe]]
[[Categoria:Repubblicanesimo|Mazzini, Giuseppe]]
[[Categoria:Storia dei rapporti fra Stato italiano e Chiesa cattolica|Mazzini, Giuseppe]]
[[ast:Giuseppe Mazzini]]
[[bs:Giuseppe Mazzini]]
[[cs:Giuseppe Mazzini]]
[[de:Giuseppe Mazzini]]
[[en:Giuseppe Mazzini]]
[[es:Giuseppe Mazzini]]
[[fa:جوزپه ماتزینی]]
[[fr:Giuseppe Mazzini]]
[[he:ג'וזפה מציני]]
[[ja:ジュゼッペ・マッツィーニ]]
[[ka:ჯუზეპე მაძინი]]
[[la:Iosephus Mazzini]]
[[nl:Giuseppe Mazzini]]
[[no:Giuseppe Mazzini]]
[[pl:Giuseppe Mazzini]]
[[pt:Giuseppe Mazzini]]
[[sk:Giuseppe Mazzini]]
[[sr:Ђузепе Мацини]]
[[sv:Giuseppe Mazzini]]
[[war:Giuseppe Mazzini]]
[[zh:糾澤佩·馬志尼]]
|