[[Kangding Qingge]]
{{Nota disambigua}}
{{Infobox unità militare
|Nome = Рабоче-Крестьянская Красная Армия<br />''Raboče-Krest'janskaja Krasnaja Armija''<br /><small>Armata Rossa dei Lavoratori e dei Contadini
|Immagine =Red Army flag.svg
|Didascalia = Bandiera ufficiosa dell'Armata Rossa
|Categoria= esercito
|Attiva = [[1918]] - [[1991]]
|Nazione = {{SUN 1923-1955}}
|Servizio =
|Tipo = Esercito di terra
|Ruolo =
|Descrizione_ruolo =
|Dimensione = 11.000.000 <small>(seconda guerra mondiale)</small><br />2.800.000 <small>(guerra fredda)</small>
|Struttura_di_comando = <div align="center">[[Forze armate sovietiche]]</div>
|reparti_dipendenti =
|Descrizione_reparti_dipendenti =
|Guarnigione =
|Descrizione_guarnigione =
|Equipaggiamento =
|Descrizione_equipaggiamento =
|Soprannome =
|Patrono =
|Motto =
|Colori =
|Descrizione_colori =
|Marcia =
|Mascotte =
|Battaglie = [[Guerra civile russa]]<br />[[Guerra sovietico-polacca]]<br />[[Guerra civile spagnola]]<br />[[Guerra di confine sovietico-giapponese]]<br />[[Seconda guerra mondiale]]<br />[[Guerra di Corea]]<br />[[Invasione sovietica dell'Afghanistan|Guerra in Afghanistan]]
|Anniversari = 23 febbraio<ref>Secondo il calendario gregoriano.</ref>
|Decorazioni =
|Onori_di_battaglia =
|Comandante_corrente =
|Descrizione_comandante_corrente =
|Capo_cerimoniale =
|Descrizione_capo_cerimoniale =
|Colonel_in_Chief =
|Descrizione_Colonel_in_Chief =
|Comandanti_degni_di_nota = [[Lev Trockij]]<br />[[Michail Nikolaevič Tuchačevskij|Michail Tuchačevskij]]<br />[[Semën Michajlovič Budënnyj|Semën Budënnyj]]<br />[[Boris Michajlovič Šapošnikov|Boris Šapošnikov]]<br />[[Semën Konstjantynovyč Tymošenko|Semën Timošenko]]<br />[[Georgij Konstantinovič Žukov|Georgij Žukov]]<br />[[Aleksandr Vasilevskij]]<br />[[Konstantin Konstantinovič Rokossovskij|Konstantin Rokossovskij]]<br />[[Ivan Konev]]<br />[[Nikolaj Vatutin]]<br />[[Vasilij Danilovič Sokolovskij|Vasilij Sokolovskij]]<br />[[Rodion Malinovskij]]<br />[[Andrej Antonovič Grečko|Andrej Grečko]]<br />[[Ivan Ignat'evič Jakubovskij|Ivan Jakubovskij]]<br />[[Viktor Kulikov]]<br />[[Dmitrij Fëdorovič Ustinov|Dmitrij Ustinov]]<br />[[Dmitrij Timofeevič Jazov|Dmitrij Jazov]]
|Simbolo = [[File:Red army conscript hat insignia.jpg|80px]]
|Descrizione_simbolo = Spilla da cappello
|Simbolo2 = [[File:Red Army flag.svg|80px]]
|Descrizione_simbolo2 = Bandiera ufficiale dell'Armata Rossa
|Titolo_vario =
|Descrizione_vario =
|Testo_vario1=
}}
L<nowiki>'</nowiki>'''Armata Rossa dei Lavoratori e dei Contadini''' ({{russo|Рабоче-Крестьянская Красная Армия}}, ''Raboče-Krest'janskaja Krasnaja Armija'' in sigla ''RKKA''), più comunemente '''Armata Rossa''', fu il nome dato alle [[forze armate]] russe dopo la disintegrazione delle [[esercito imperiale russo|forze zariste]] nel [[1917]]. L'aggettivo “rossa” fa riferimento al colore tradizionale del movimento [[socialismo|socialista]] e [[comunismo|comunista]]. L'Armata Rossa fu istituita su decreto del [[Consiglio dei commissari del popolo della RSFS Russa]] nel [[1918]] e divenne l'esercito dell'[[Unione Sovietica|URSS]] al momento della fondazione dello Stato stesso, nel [[1922]]. [[Lev Trockij]], commissario del popolo per la guerra dal [[1918]] al [[1924]], ne è considerato il fondatore.
L'Armata Rossa, guidata direttamente da [[Stalin]] con la collaborazione di vari generali, svolse una funzione decisiva durante la [[seconda guerra mondiale]] sconfiggendo in quattro anni di violente e sanguinose battaglie la grande maggioranza delle forze della [[Wehrmacht]] della [[Germania nazista]] e concludendo vittoriosamente il conflitto con la conquista di [[Berlino]] e [[Vienna]]<ref>D. Glantz/J. House, ''La Grande guerra patriottica dell'Armata Rossa 1941-1945'', pp. 415-424.</ref>. Nel suo periodo di massima espansione d'organico, nel 1943, l'Armata Rossa contava 10,5 milioni di effettivi tra ufficiali, sottufficiali e soldati ed era equipaggiata con migliaia di carri armati e cannoni moderni; le perdite per raggiungere la vittoria furono elevatissime: 11,2 milioni di soldati morti per cause di guerra nel periodo 1941-1945<ref>D. Glantz/J. House, ''La Grande guerra patriottica dell'Armata Rossa 1941-1945'', pp. 430 e 451.</ref>.
Dopo la vittoria sulla Germania nazista, l'Armata Rossa, pur riducendo i suoi effettivi a circa 3 milioni, rimase il più potente esercito in [[Europa]] e durante la [[Guerra fredda]] mantenne le sue armate migliori schierate lungo la [[Cortina di ferro]] insieme alle forze degli altri paesi del [[Patto di Varsavia]]<ref>AA.VV., ''Guerre in tempo di pace dal 1945'', pp. 268-269 e 272-273.</ref>. Nel [[1946]] la denominazione ''Armata Rossa'' venne, almeno ufficialmente, modificata in '''Armata Sovietica''' ({{russo|Советская Армия|Sovetskaja Armija}}, in sigla ''SA'').<ref>{{en}} [http://www.iisg.nl/~abb/rep/B-8.tab2.php Archives in Russia: B-8], ''ArcheoBiblioBase''.</ref>
== Origini ==
[[File:Red Guard Vulkan factory.jpg|thumb|left|Unità di [[Guardie Rosse (Russia)|Guardie Rosse]] dell'industria Vulkan]]
Nel settembre del 1917, [[Lenin]] scrisse: "C'è un solo modo per evitare la rinascita delle forze di polizia regolare, ed è quello di creare una milizia popolare e di fonderla con l'esercito zarista (esercito permanente dovrà essere rivoluzionato sostituito con l'inserimento al suo interno di tutto il popolo). "<ref>{{Cita pubblicazione|cognome= Lenin |nome= Vladmir Ilich |url= http://www.marx2mao.com/Lenin/TPOR17.html |capitolo= Tasks of the Proletariat in our Revolution |titolo= Collected Works |volume= 24 |editore= Marx 2 Mao |pp= 55–91 |accesso= 29 maggio 2010}}</ref> A quel tempo, l'[[Esercito imperiale russo]], impegnato da tre anni nella [[prima guerra mondiale]], aveva iniziato a crollare. Circa il 23% (circa 19 milioni di persone) della popolazione maschile dell'[[Impero russo]] era stato mobilitato; tuttavia un grande parte degli effettivi non era stata equipaggiata per il fronte ed era stata impiegata in ruoli di supporto come il mantenimento delle linee di comunicazione e il controllo delle basi terrestri. Il generale zarista [[Nikolaj Nikolaevič Duchonin]], l'ultimo comandante in capo dell'esercito imperiale, stimò che durante la guerra, vi erano stati 2 milioni di disertori, 1,8 milioni di morti, 5.000.000 feriti e 2 milioni di prigionieri. Egli calcolò che le truppe ancora alle armi fossero circa 10 milioni.<ref>{{Cita pubblicazione|url= http://www.marxistsfr.org/history/ussr/government/red-army/1937/wollenberg-red-army/ch01.htm |titolo= The Red Army |nome= Erich |cognome= Wollenberg |wkautore= Erich Wollenberg |editore= Marxists FR |accesso= 28 maggio 2010}}</ref>
Il governo dei Soviet guidato da Lenin procedette subito allo scioglimento dell'Esercito Imperiale Russo, tuttavia divenne evidente "che le unità frammentarie delle Guardie Rosse e gli elementi dell'esercito imperiale che erano passate dalla parte dei bolscevichi erano insufficienti per difendere il nuovo governo contro forze esterne." Pertanto, il Consiglio dei commissari del popolo decise il 28 gennaio 1918 di costituire un nuovo esercito popolare che venne denominato Armata Rossa.<ref>15 gennaio 1918 ([[Date Vecchio Stile e Nuovo Stile|Vecchio Stile]]).</ref> I capi bolscevichi intendevano creare un esercito "formato dagli elementi provvisti di coscienza di classe e dagli elementi migliori delle classi lavoratrici."
Tutti i cittadini della repubblica russa con un'età minima di 18 anni potevano arruolarsi. La missione del nuovo esercito era la difesa "del potere sovietico, la creazione di una base per la trasformazione dell'esercito permanente in una forza che derivi la sua potenza dalla nazione in armi, e, inoltre, la creazione di una base per il supporto della successiva Rivoluzione Socialista in Europa." L'arruolamento era subordinato alle "garanzie date da una commissione militare o civile funzionante nel territorio del potere sovietico, o dai comitati di partito o sindacali o, in casi estremi, da due persone che appartengono a una delle organizzazioni di cui sopra." In caso che un'intera unità volesse unirsi all'Armata Rossa, sarebbero stati necessari una "garanzia collettiva e il voto favorevole di tutti i suoi membri."<ref name = "marxistsfr.org">{{Cita pubblicazione|url= http://www.marxistsfr.org/history/ussr/government/red-army/1937/wollenberg-red-army/append01.htm |titolo= The Red Army |capitolo= Appendix 1 – The Scheme For A Socialist Army |tipo= decree |editore= The Council of People's Commissars |data= 15 gennaio 1918 |accesso= 28 maggio 2010}}</ref><ref name = Seventeen>{{Cita pubblicazione|url= http://www.soviethistory.org/index.php?page=subject&SubjectID=1917army&Year=1917 |titolo= Seventeen Moments |editore= Soviet History}}</ref>
Poiché l'Armata Rossa era composta principalmente di contadini, alle famiglie di coloro che prestavano servizio vennero garantite razioni e assistenza nei lavori agricoli.<ref>{{Cita web|url= http://www.soviethistory.org/index.php?page=subject&SubjectID=1917army&Year=1917 |titolo= 1917: Red Guard into Army |cognome1= Siegelbaum |nome1= Lewis |sito= Seventeen Moments in Soviet History |accesso= 21 gennaio 2014 |citazione= The Red Army's soldiers, overwhelmingly peasant in origin, received pay but more importantly, their families were guaranteed rations and assistance with farm work. }}</ref> Alcuni contadini che erano rimasti a casa erano intenzionati ad unirsi al nuovo esercito popolare; gli uomini, insieme ad alcune donne, affollarono i centri di reclutamento. Se venivano rifiutati dall'esercito, ricevevano incarichi come la raccolta di rottami metallici e la preparazione di imballaggi per l'assistenza. In alcuni casi, i soldi guadagnati vennero impiegati per la costruzione di carri armati per l'esercito.<ref name = "autogenerated1">{{Harvnb|Shaw|1979|pp = 86–87}}.</ref>
Il Consiglio dei Commissari del Popolo stesso nominò il capo supremo dell'Armata Rossa, delegando il comando e la gestione dell'esercito al Commissariato per gli Affari Militari e all'Istituto Speciale di Tutte le Russie di questo commissariato.<ref name="marxistsfr.org"/> [[Nikolaj Vasil'evič Krylenko|Nikolai Krylenko]] fu il primo comandante in capo supremo, con [[Aleksandr Myasnikyan]] come vice.<ref>{{Cita pubblicazione|titolo= From Tsarist General to Red Army Commander |nome= Mikhail |cognome= Bonch-Bruyevich |altri= Vezey, Vladimir transl |editore= [[Progress Publishers]] |anno= 1966 |p= 232}}</ref> [[Nikolai Podvoisky]] divenne il [[commissario]] per la guerra, [[Pavel Dybenko]] commissario per la flotta. Anche Proshyan, Samousky, Steinberg furono indicati come commissari del popolo così come [[Vladimir Bonch-Bruevich]] dall'Ufficio dei Commissari. Nel corso di una riunione congiunta di [[bolscevichi]] e [[socialisti rivoluzionari di sinistra]], tenutosi il 22 febbraio 1918, Krylenko commentò: "Non abbiamo più un vero esercito. I soldati demoralizzati fuggono, presi dal panico, non appena vedono un [[Pickelhaube|elmetto tedesco]] apparire all'orizzonte, abbandonando la loro artiglieria, i convogli e tutto il materiale di guerra all'[[Operazione Faustschlag|avanzata inesorabile]] del nemico. Le unità delle Guardie Rosse vengono spazzate via come mosche. Non abbiamo alcun possibilità di continuare la guerra, solo una firma immediata del trattato di pace ci salverà dalla distruzione".<ref name="marxistsfr.org" />
== Storia ==
=== Guerra civile russa ===
{{Vedi anche|Guerra civile russa}}
[[File:RA rank insignia 1919-1924.svg|thumb|right|Insegne militari dell'Armata Rossa (1919–1924)]]
Mentre le unità regolari del vecchio esercito imperiale erano in disgregazione al fronte, le nuove formazioni dell'Armata Rossa furono impegnate subito per difendere la Rivoluzione bolscevica contro i tentativi controrivoluzionari dei cosiddetti Bianchi. La [[Guerra civile russa]] si sviluppò in due periodi:
* Ottobre 1917 - novembre 1918: dalla Rivoluzione bolscevica all'[[armistizio]] della [[prima guerra mondiale]], innescata dalle misure economico-sociali rivoluzionarie del governo bolscevico nel novembre 1917. Queste riforme radicali che minavano gli interessi dei prorpietari terrieri e dell'alta borghesia, provocarono l'insurrezione dell'[[Armata dei Volontari]] del generale [[Aleksej Kaledin|Aleksej Maksimović Kaledin]] nella regione del [[Don (fiume Russia)|fiume Don]]. Il [[Trattato di Brest-Litovsk]] aggravò ulteriormente la situazione, provocando contrasti all'interno del governo bolscevico e fornendo un pretesto per [[Intervento alleato nella rivoluzione russa|intervento alleato nella guerra civile russa]], in cui dodici paesi stranieri supportarono le forze militari anti-bolsceviche. Gli scontri di questa fase della guerra civile coinvolsero anche le [[Legioni cecoslovacche]], la [[5. Dywizja Strzelców Polskich|5ª Divisione di Fanteria polacca]], e i [[Fucilieri lettoni]] che furono tra le unità bolsceviche più agguerrite e fidate.
* Gennaio 1919-novembre 1919, che vide le armate bianche inizialmente avanzare con successo: da sud, al comando del generale [[Anton Denikin]]; da est, sotto la guida dell'ammiraglio [[Aleksandr Vasil'evič Kolčak]]; e da nord-ovest, al comando del generale [[Nikolaj Nikolaevič Judenič]]. I Bianchi ottennero importanti successi su ogni fronte, ma l'energica azione del ministro della Difesa bolscevico [[Lev Trockij]] permise di rinforzare e rioganizzare l'Armata Rossa che passò al contrattacco: i Rossi respinsero l'armata dell'ammiraglio Kolčak nel mese di giugno; e le armate del generale Denikin e del generale Judenič nel mese di ottobre.<ref name = "autogenerated3">{{Harvnb | Erickson | 1962 | pp = 72–3}}.</ref> Entro la metà di novembre, le Armate Bianche si stavano ormai disgregando. Nel mese di gennaio 1920, la famosa [[Prima armata di cavalleria russa|Prima armata a cavallo rossa]] guidata dal popolare e aggressivo generale [[Semën Michajlovič Budënnyj]] entrò vittoriosamente a [[Rostov sul Don]].
All'inizio della guerra, l'Armata Rossa era costituita da 299 reggimenti di fanteria.<ref>{{Cita pubblicazione|url= http://fstanitsa.ru/2/41_11.shtml |titolo= Krasnov |lingua= ru |città= [[Russia|RU]] |editore= FST Anitsa}}</ref> La guerra civile s'intensificò dopo che Lenin sciolse l'[[Assemblea Costituente russa]] (5-6 gennaio 1918) e il governo sovietico firmò il [[Trattato di Brest-Litovsk]] (3 marzo 1918), che permise alla Russia bolscevica di uscire dalla [[Prima guerra mondiale|Grande Guerra]]. nonostante le pesanti clausole della pace di Brest-Litovsk, la fine dellapartecipazione russa alla prima guerra mondiale, permise all'Armata Rossa di affrontare le eterogenee forze controrivoluzionarie, tra cui, oltre alle truppe bianche filo-zariste, anche l'[[Machnovščina|Esercito insurrezionale rivoluzionario d'Ucraina]], l'"[[Machnovščina|Armata Nera]]" guidata da [[Nestor Makhno]], e l'anti-bianca e anti-rossa [[Armata Verde]].
Il 23 febbraio 1918, "Giorno dell'Armata Rossa", ha un duplice significato storico: il primo giorno dell'arruolamento di reclute (a [[Pietrogrado]] e Mosca); e il primo giorno di combattimento contro l'occupante esercito [[Impero tedesco|imperiale tedesco]].<ref>{{Cita pubblicazione|nome= SS |cognome= Lototskiy |titolo= The Soviet Army |città= Moscow |editore= Progress Publishers |anno= 1971 |p= 25}} cited in {{Harvnb | Scott | Scott | 1979 | p = 3}}.</ref><ref>8 February became "Soviet Army Day", a national holiday in the USSR.</ref>
[[File:Armata a cavallo.jpg|thumb|left|La [[Prima armata di cavalleria russa|Prima armata a cavallo rossa]] durante la [[Guerra civile russa|Guerra civile]]; al centro il comandante, generale [[Semën Michajlovič Budënnyj]].]]
Il 6 settembre 1918 le milizie bolsceviche vennero consolidate sotto il comando supremo del [[Consiglio Militare Rivoluzionario|Consiglio Militare Rivoluzionario della Repubblica]] ({{lang|ru| Revvoyensoviet, ''Revolyutsionny Voyenny Sovyet''}}). Il primo presidente fu [[Leon Trotsky]]. Il primo comandante in capo fu [[Jukums Vācietis]] dei [[Fucilieri lettoni]]; nel mese di luglio 1919 venne sostituito da [[Sergej Kamenev]]. Poco dopo Trotsky istituì il [[Glavnoe razvedyvatel'noe upravlenie|GRU]] (intelligence militare) per fornire intelligence politica e militare ai comandanti dell'Armata Rossa.<ref name="Suvorov, Viktor 1984"/> Trotsky fondò l'Armata Rossa con una organizzazione iniziale della Guardia Rossa, e una milizia nucleo di miliziani delle Guardie rosse e [[Čeka|cekisti]] della polizia segreta.<ref>Scott, 1979, p. 8.</ref> La coscrizione iniziò nel giugno 1918,<ref>{{Cita pubblicazione|cognome= Read |nome= Christopher |titolo= From Tsar to Soviets |editore= Oxford University Press |anno= 1996 |p= 137 |citazione= By 1920, 77 per cent the enlisted ranks were peasants}}</ref> e l'opposizione ad essa venne violentemente repressa.<ref>Williams, 1987, ps =: ‘Conscription-age (17–40) villagers hid from Red Army draft units; summary hostage executions brought the men out of hiding.'.</ref>{{Citazione necessaria | date = settembre 2013}} Per controllare le milizie multietniche e multiculturali dell'Armata Rossa, la [[Čeka]] operò speciali brigate punitive che sopprimevano [[Anticomunismo|anticomunisti]], disertori e "nemici dello stato".<ref name = "Suvorov, Viktor 1984">{{Cita pubblicazione|cognome= Suvorov |nome= Viktor |titolo= Inside Soviet Military Intelligence |città= New York |editore= Macmillan |anno= 1984}}</ref><ref>Chamberlain, 1957, p. 131.</ref> Il pragmatismo in tempo di guerra permise il reclutamento di ufficiali e sergenti (sottufficiali, NCO) ex-zaristi nell'Armata Rossa.<ref>Erickson, 1962, pp = 31–34.</ref> La commissione speciale di Lev Glezarov li reclutò e selezionò. A metà agosto 1920 il personale ex zarista dell'Armata Rossa includeva 48.000 ufficiali, 10.300 amministratori e 214.000 sottufficiali.<ref>{{Cita pubblicazione|nome= N |cognome= Efimov |titolo= Grazhdanskaya Voina 1918–21 |titolotradotto= The Civil War 1918–21 |volume= Second |città= Moscow |anno= c. 1928 |p= 95 |lingua= ru}}, citato in {{Harvnb | Erickson | 1962 | p = 33}}.</ref> All'inizio della guerra civile, gli ex-zaristi costituivano il 75% del corpo ufficiali dell'Armata Rossa,<ref name = "Williams">{{Harvnb | Williams | 1987}}.</ref>{{Citazione necessaria | date = settembre 2013}} che venne impiegato come specialisti militari (''военспецы '').<ref>Overy, 2004, p. 446, ps: ‘at the end of the civil war, one-third of Red Army officers were ex-Tsarist ''voenspetsy''.'.</ref> La loro fedeltà venne occasionalmente imposta dalle loro famiglie tenute in ostaggio.<ref name="Williams"/>{{Citazione necessaria | date = settembre 2013}} Alla fine della guerra nel 1922, gli ex-zaristi costituivano l'83% dei comandanti di divisione e di corpo d'armata dell'Armata Rossa.<ref>Overy, 2004, p. 446.</ref>
[[File:Lenin, Trotsky and Voroshilov with Delegates of the 10th Congress of the Russian Communist Party (Bolsheviks).jpg|thumb|right|[[Vladimir Lenin]], [[Kliment Efremovič Vorošilov|Kliment Vorošilov]], [[Leon Trotsky]] e soldati, [[Petrograd]], 1921]]
L'Armata Rossa utilizzò reggimenti speciali per le minoranze etniche, come il Reggimento di Cavalleria Dungano comandati dal [[dungani|Dungano]] [[Magaza Masanchi]].<ref>{{Cita libro|url= https://books.google.com/books?id=drhBAAAAYAAJ&q=of+the+Dungan+Cavalry+Regiment+including+its+commander+Magaza+Masanchin&dq=of+the+Dungan+Cavalry+Regiment+including+its+commander+Magaza+Masanchin&ei=oU0iTaf8I8X6lwfj7PH8Cw&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=2&ved=0CCcQ6AEwAQ|titolo= Situating Central Asian review |volume= 16|anno=1968|editore= The Central Asian Research Centre in association with the Soviet Affairs Study Group, St. Antony's College |città= London; Oxford|p=250|accesso= 1º gennaio 2011}}</ref>
L'Armata Rossa collaborò anche con le unità armate volontarie del partito bolscevico (le Части особого назначения - ЧОН) e le unità di attività speciali (''chasti osobogo Naznacheniya'' - o Chon) dal 1919 al 1925.<ref>
{{Cita libro|cognome1= Khvostov
|nome1= Mikhail
|titolo= The Russian Civil War (1): The Red Army
|url= https://books.google.com/books?id=UBbSGEaFZkIC
|serie= Men-at-arms series
|volume= 1
|editore= Osprey Publishing
|datapubblicazione= 1995
|pp= 15–16
|isbn = 978-1-85532-608-8
|accesso= 27 ottobre 2014
|citazione= Only volunteers could join, thay had to be aged between 14 and 55 and of fanatic loyaly - communists, idealistic workers and peasants, trade union members and members of the Young Comm[...]unist League (''Komsomol''). ''Chasti osobogo naznacheniya'' units fought in close co-operation with the Cheka and played an important part in the establishment of Soviet rule and the defeat of counter-revolution. They were always present at the most dangerous points on the battlefield, and were usually the last to withdraw. When retreat was the only option, many ''chonovtsi'' stayed behind in occupied areas to form clandestine networks and partisan detachments.
}}</ref>
Lo slogan "esortazione, organizzazione, e rappresaglie", espresse la disciplina e la motivazione garantendo il successo tattico e strategico dell'Armata Rossa. In campagna, le allegate Brigate punitive speciali della Čeka condussero a [[corti marziali]] di campo sommarie ed esecuzioni di disertori ed imboscati.<ref>Chamberlain, 1957, p- 131.</ref><ref>{{Cita pubblicazione|cognome= Daniels |nome= Robert V |titolo= A Documentary History of Communism in Russia: From Lenin to Gorbachev |editore= UPNE |anno= 1993 | ISBN = 978-0-87451-616-6 |p= 70 |citazione= The Cheka Special Punitive Brigades also were charged with detecting sabotage and counter-revolution among Red Army soldiers and commanders}}</ref> Sotto il commissario [[Jānis K. Bērziņš]], le Brigate punitive speciali presero ostaggi dei villaggi di disertori per costringerli alla resa; uno su dieci di coloro che tornavano veniva giustiziato. La stessa tattica soppresse anche le rivolte contadine nelle zone controllate da parte dell'Armata Rossa.<ref>{{Cita pubblicazione|cognome= Brovkin |nome= Vladimire |titolo= Workers' Unrest and the Bolsheviks' Response in 1919 |rivista= Slavic Review |volume= 49 |numero= 3 |data=Autumn 1990 |pp= 350–73 | doi=10.2307/2499983}}</ref> I sovietici eseguirono la fedeltà dei vari gruppi politici, etnici e nazionali dell'Armata Rossa attraverso i [[Commissario politico|commissari politici]] attaccati a livello di [[brigata]] e di reggimento. I commissari vennero incaricati di spiare i comandanti per [[correttezza politica|scorrettezza politica]].<ref>Erickson, 1962, pp. 38–9.</ref> I commissari politici i cui distaccamenti cekisti si ritiravano o andavano in rotta davanti al nemico guadagnavano la pena di morte.{{Citazione necessaria}} Nel mese di agosto 1918, Trotsky autorizzò il generale [[Mikhail Tukhachevsky]] a posizionare [[truppe di barriera|unità di blocco]] dietro le unità dell'Armata Rossa politicamente inaffidabili, per sparare a chiunque si fosse ritirato senza permesso.<ref>{{Cita pubblicazione|nome= Dmitri |cognome= Volkogonov |titolo= Trotsky: The Eternal Revolutionary |curatore-nome= Harold |curatore-cognome= Shukman |editore= HarperCollins |città= London |anno= 1996 |p= 180}}</ref> Nel 1942, durante la [[Grande Guerra Patriottica]] (1941-1945), [[Stalin]] reintrodusse la politica, usando i [[Battaglione di disciplina|battaglioni penali]].
=== Guerra sovietico-polacca e preludio ===
L'[[Guerra d'indipendenza estone|offensiva sovietica verso ovest del 1918-19]] si verificò nello stesso momento dato il passaggio generale sovietico nelle aree abbandonate dalle guarnigioni dell'Ober Ost. Ciò si fuse nella [[guerra polacco-sovietica]] del 1919-1921, in cui l'Armata Rossa raggiunse la Polonia centrale nel 1920, ma poi subì una [[battaglia di Varsavia (1920)|sconfitta]] lì, che mise fine alla la guerra. Durante la campagna di Polonia l'Armata Rossa contava circa 6,5 milioni di uomini, molti dei quali l'esercito aveva difficoltà a sostenere, circa 581.000 uomini nei due fronti operativi, occidentale e sud-occidentale. Circa 2,5 milioni di uomini e donne vennero 'immobilizzati negli interni' come parte delle armate di riserva.<ref>Erickson, 1962, p. 101.</ref>
=== Riorganizzazione ===
L'XI Congresso del [[Partito Comunista dell'Unione Sovietica|partito comunista russo (bolscevico)]] (RCP (b)), adottò una risoluzione sul rafforzamento dell'Armata Rossa. Decise di stabilire militari rigorosamente organizzati, condizioni educative ed economiche nell'esercito. Tuttavia, venne riconosciuto che un esercito di 1.600.000 soldati sarebbe stato gravoso. Entro la fine del 1922, dopo il Congresso, il Comitato Centrale del Partito decise di ridurre l'Armata Rossa a 800.000 uomini. Questa riduzione richiese la riorganizzazione della struttura dell'Armata Rossa. L'unità militare suprema divenne il corpo d'armata di due o tre divisioni. Le divisioni consistevano di tre reggimenti. Le brigate vennero abolite come unità indipendenti. Iniziò la formazione di reparti del [[corpo di fucilieri]].
=== Sviluppo dottrinale negli anni '20 e '30 ===
Dopo quattro anni di guerra, la sconfitta da parte dell'Armata Rossa di [[Pyotr Nikolayevich Wrangel]] nel sud<ref>Erickson, 1962, pp. 102–7.</ref> permise la fondazione dell'[[Unione Sovietica|Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche]] nel 1922. Lo storico [[John Erickson]] fa risalire al 1º febbraio 1924, quando [[Michail Frunze]] divenne capo del personale dell'Armata Rossa, l'ascesa dello [[Capo di stato maggiore delle Forze armate sovietiche|Stato Maggiore]], che dominò la pianificazione sovietica militare e delle operazioni. Entro il 1º ottobre 1924 la forza dell'Armata Rossa diminuì a 530.000 uomini.<ref>Erickson, 1962, p. 167.</ref> L'[[elenco delle divisioni dell'Unione Sovietica (1917-1945)]] annota le formazioni dell'Armata Rossa in quel momento.
Alla fine degli anni '20 e per tutti gli anni '30, i teorici militari sovietici guidati dal Maresciallo [[Mikhail Tukhachevsky]] svilupparono la dottrina delle [[operazioni in profondità]],<ref>{{Cita pubblicazione|nome= Mary R |cognome= Habeck |wkautore= Mary R. Habeck |titolo= Storm of Steel: The Development of Armor Doctrine in Germany and the Soviet Union, 1919–1939 |editore= Cornell University Press |anno= 2003 | ISBN = 0-8014-4074-2}}</ref> una diretta conseguenza delle loro esperienze della guerra polacco-sovietica e della guerra civile russa. Per raggiungere la vittoria, le operazioni profonde prevedevano manovre simultanee di unità delle dimensioni di [[corpo d'armata]] e d'armata e di attacchi paralleli simultanei in tutta la profondità delle forze terrestri del nemico, inducendo il fallimento catastrofico della difesa. La dottrina combattimento profondo si basava sui progressi dell'aviazione e dei corazzati, nella speranza che la [[guerra di manovra]] offrisse una vittoria rapida, efficiente, e decisiva. Il maresciallo Tuchacevskij disse che la [[Guerra moderna|guerra aerea]] doveva essere "utilizzata contro obiettivi al di là della gamma di [[fanteria]], [[artiglieria]], e altre armi. Per ottenere il massimo effetto della tattica, dovrebbero essere impiegati aerei [[Wikizionario:en masse|en masse]], concentrati nel tempo e nello spazio, contro obiettivi della massima importanza tattica."{{Citazione necessaria}}
[[File:Khalkhin Gol Soviet tanks 1939.jpg|thumb|Carri armati sovietici nella [[Battaglia di Khalkhin Gol]], agosto 1939]]
Le operazioni profonde dell'Armata Rossa vennero espresse formalmente nel Regolamento di Campo del 1929, e codificate nel provvisorio Regolamento di Campo 1936 (PU-36). La [[Grande Purga]] del 1937-1939 e la [[Purga dell'Armata Rossa nel 1941|Purga del 1940-1942]] rimosse molti ufficiali che conducevano l'Armata Rossa, tra cui Tuchacevskij e molti dei suoi seguaci, e la dottrina venne abbandonata. Così, nella [[battaglia del Lago Khasan]], nel 1938, e nella [[Battaglia di Khalkhin Gol]], nel 1939, nei [[Guerre di confine sovietico-giapponesi|grandi scontri di confine]] con l'[[esercito imperiale giapponese]], la dottrina non venne utilizzata. Fu fino alla seconda guerra mondiale che le operazioni profonde non vennero riutilizzate.
=== Conflitti sino-sovietici ===
L'Armata Rossa venne coinvolta in conflitti armati nella [[Storia della Repubblica di Cina (1912-1949)|Repubblica di Cina]] durante la [[guerra sino-sovietica (1929)]], l'[[invasione sovietica dello Xinjiang]] (1934), quando venne assistita dalle forze russe bianche, e la [[guerra dello Xinjiang (1937)|ribellione dello Xinjiang (1937)]]. L'Armata Rossa raggiunse i suoi obiettivi; mantenne il controllo effettivo sulla [[Ferrovia cinese orientale]] della Manciuria, e installò con successo un regime filo-sovietico nello [[Xinjiang]].<ref>{{Cita pubblicazione|nome= Hsiao-ting |cognome= Lin |titolo= Modern China's Ethnic Frontiers: A Journey to the West |anno= 2010 |p= 58}}</ref>
=== La Guerra d'Inverno con la Finlandia ===
{{Vedi anche|Guerra d'Inverno}}
[[File:Red Army Finnish flag Winter War.png|thumb|Soldati dell'Armata Rossa mostrano una bandiera finlandese catturata, marzo 1940]]
La Guerra d'Inverno ({{lang|fi|talvisota}}, {{lang|sv|vinterkriget}}, {{lang|ru|link=no|''Зи́мняя война́''}})<ref>I nomi "Guerra sovietico-finnica del 1939–1940" ({{ru}} Сове́тско-финская война́ 1939–1940) e "Guerra Unione Sovietica-Finlandia del 1939–1940" ({{lang|ru | link =no|Сове́тско-финляндская война́ 1939–1940}}) sono spesso usati nella storiografia russa.</ref><ref>{{Cita web|url=http://militera.lib.ru/h/sb_crusade_in_rossia/02.html |titolo=Вовлечение Финляндии во Вторую Мировую войну: Крестовый поход на Россию |nome1= ВН |cognome1= Барышников |nome2= Э |cognome2= Саломаа |anno=2005 |editore=Военная Литература |accesso=3 novembre 2009|lingua= ru}}</ref><ref>{{Cita web|url= http://militera.lib.ru/h/kovalev_ea2/07.html |titolo=Зимняя война балтийских подводных лодок (1939–1940 гг.): Короли подплава в море червонных валетов |nome=Эрик |cognome= Ковалев |anno=2006 |editore=Военная Литература |accesso=3 novembre 2009|lingua= ru}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.otvaga2004.narod.ru/photo/winterwar/wwar1.htm |titolo=Танки в Зимней войне 1939–1940|autore=М. Коломиец |anno=2001 |titolotradotto=Фронтовая иллюстрация |accesso=3 novembre 2009|lingua= ru}}</ref><ref>{{Cita web|url= http://militera.lib.ru/h/shirokorad1/9_01.html |titolo=Зимняя война 1939–1940 гг. |autore=Александр Широкорад |anno=2001 |editore=Военная Литература |titolotradotto=Предыстория Зимней войны |accesso=3 novembre 2009|lingua= ru}}</ref> fu una guerra tra [[Unione Sovietica]] e [[Finlandia]]. Iniziò con un'offensiva sovietica il 30 novembre 1939, tre mesi dopo l'inizio della seconda guerra mondiale e l'[[invasione sovietica della Polonia]], e si concluse il 13 marzo 1940 con il [[Trattato di Mosca (1940)|Trattato di pace di Mosca]]. La [[Società delle Nazioni]] considerò l'attacco illegale ed espulse l'Unione Sovietica il 14 dicembre 1939.<ref>{{Cita web|titolo= Expulsion of the U.S.S.R. |url= http://www.ibiblio.org/pha/policy/1939/391214a.html |data= 14 dicembre 1939 |editore= League of Nations |accesso=24 luglio 2009}}</ref>
Le forze sovietiche avevano tre volte più soldati dei finlandesi, trenta volte più aerei, e cento volte più [[carri armati]]. L'Armata Rossa, però, era stata paralizzata dalla [[Grande Purga]] del leader sovietico [[Stalin]] del 1937, riducente il morale e l'efficienza dell'esercito poco prima dello scoppio dei combattimenti.<ref>[[#Bullock1993|Bullock (1993)]]. p. 489.</ref> Con oltre 30.000 dei suoi ufficiali dell'esercito giustiziati o imprigionati, la maggior parte dei quali erano dei gradi più alti, l'Armata Rossa nel 1939 aveva molti inesperti alti ufficiali.<ref>[[#Glanz1998|Glanz (1998)]]. p. 58.</ref><ref name = "Ries1988">[[#Ries1988|Ries (1988)]].</ref> A causa di questi fattori, e del forte impegno e morale delle forze finlandesi, la Finlandia riuscì a resistere all'invasione sovietica per molto più tempo di quanto i sovietici avessero previsto. Le forze finlandesi inflissero perdite mozzafiato all'Armata Rossa nei primi tre mesi di guerra, soffrendo molte poche perdite essi stessi.<ref name = "Ries1988" />
Le ostilità cessarono nel marzo 1940 con la firma del Trattato di pace di Mosca. La Finlandia cedette l'11% del suo territorio prima della guerra e il 30% delle sue attività economiche in Unione Sovietica.<ref name = "Edwards">{{Harvnb | Edwards | 2006}}.</ref> Le perdite sovietiche sul fronte erano state pesanti, e la reputazione internazionale del paese ne soffrì.<ref name="Edwards" /> Le forze sovietiche non realizzarono il loro obiettivo della conquista totale della Finlandia ma conquistarono un territorio significativo lungo il [[Lago Ladoga]], [[Pečengskij rajon|Petsamo]] e [[Salla]]. I finlandesi mantennero la loro [[sovranità]] e migliorarono la loro reputazione internazionale, che ne rafforzò il morale nella [[Guerra di continuazione]].
=== La seconda guerra mondiale ("La Grande Guerra Patriottica") ===
{{Vedi anche|Grande Guerra Patriottica (termine)|Fronte orientale (1941-1945)}}
In conformità con il [[patto Molotov-Ribbentrop]] del 23 agosto 1939, l'[[invasione sovietica della Polonia|Armata Rossa invase la Polonia]] il 17 settembre 1939, dopo l'[[Campagna di Polonia|invasione nazista]] il 1 ° settembre 1939. il 30 novembre l'Armata Rossa attaccò anche la Finlandia, nella Guerra d'Inverno (1939-1940). Entro l'autunno 1940, dopo aver conquistato la sua parte di Polonia, il [[Terzo Reich]] condivideva un vasto confine con l'Unione Sovietica, con la quale rimase neutrale vincolato dall'obbligo del [[patto di non aggressione]] e degli [[Accordo commerciale|accordi commerciali]]. Un'altra conseguenza del patto Molotov-Ribbentrop fu l'[[occupazione sovietica della Bessarabia e della Bucovina settentrionale]], effettuata dal [[Fronte meridionale (Unione Sovietica)|Fronte meridionale]] nel giugno-luglio 1940. Anche questa conquista si aggiunse al confine che l'Unione Sovietica condivideva con le aree controllate dai nazisti. Per [[Adolf Hitler]], la circostanza non era un dilemma, perché<ref>{{Cita pubblicazione|nome= Adolf |cognome= Hitler |wkautore= Adolf Hitler |titolo= [[Mein Kampf]] |città= Boston |anno= 1943 |p= 654}}, citato in {{Cita pubblicazione|nome= William L |cognome= Shirer |titolo= The Rise and Fall of the Third Reich |editore= The Reprint Society |città= London |anno= 1962 |p= 796}}</ref> la politica segreta '' [[Drang nach Osten]] '' ("Spinta verso l'Est") rimase in vigore, concludendosi il 18 dicembre 1940 con la ''Direttiva n° 21, [[Operazione Barbarossa]]'', approvata il 3 febbraio 1941, e in programma per la metà di maggio 1941.
{{Immagine multipla
|titolo = Alcuni celebri generali dell'Armata Rossa durante la Grande Guerra Patriottica
|allinea = left
|direzione = horizontal
|larghezza = 130
|sfondo =
|immagine1 = Zhukov-LIFE-1944-1945.jpg
|didascalia1 = Il [[maresciallo dell'Unione Sovietica|maresciallo]] [[Georgij Žukov]]
|immagine2 = Vasilevskiy A M.png
|didascalia2 = Il maresciallo [[Aleksandr Vasilevskij]]
|immagine3 = Ivan S. Konev.jpg
|didascalia3 = Il maresciallo [[Ivan Konev]]
|immagine4 = Konstanty Rokossowski, 1945.jpg
|didascalia4 = Il maresciallo [[Konstantin Rokossovskij]]
|immagine5 = Николай Ватутин, 1943 год.jpg
|didascalia5 = Il [[generale d'armata|generale]] [[Nikolaj Vatutin]]
}}
Quando la Germania invase l'Unione Sovietica nel giugno 1941, nell'Operazione Barbarossa, le forze terrestri dell'Armata Rossa avevano 303 divisioni e 22 brigate separate (6,8 milioni di soldati), tra cui 166 divisioni e 9 brigate (3,2 milioni di soldati) di guarnigione nei distretti militari occidentali. Le forze dell'Asse schierate sul [[Fronte orientale (seconda guerra mondiale)|fronte orientale]] consistevano in 181 divisioni e 18 brigate (3 milioni di soldati). Tre fronti, [[Fronte Nordoccidentale (Unione Sovietica)|Nordoccidentale]], [[Fronte Occidentale (Unione Sovietica)|Occidentale]], e [[Fronte meridionale (Unione Sovietica)|Meridionale]] conducevano la difesa dei confini occidentali dell'Urss. Nelle prime settimane della Grande Guerra Patriottica, la Wehrmacht sconfisse molte unità dell'Armata Rossa. L'Armata Rossa perse milioni di uomini prigionieri e gran parte del suo materiale d'anteguerra. [[Iosif Stalin|Stalin]] aumentò la mobilitazione, e il 1º agosto 1941, a dispetto di 46 divisioni perse in combattimento, la forza dell'Armata Rossa era di 401 divisioni.<ref>Glantz, 1998, p. 15.</ref>
Le forze sovietiche impreparate soffrirono molti danni sul campo a causa di ufficiali mediocri, una mobilitazione parziale, e una riorganizzazione incompleta.<ref name = "Glantz, 1998">Glantz, 1998.</ref>{{Citazione necessaria}} La frettolosa espansione delle forze prima della guerra e l'eccessiva promozione di ufficiali inesperti (a causa della [[Grande Purga|purga]] di ufficiali esperti) favorirono la Wehrmacht in combattimento.<ref name="Glantz, 1998"/> La superiorità numerica dell'Asse rese la forza divisionale dei combattenti approssimativamente uguale.<ref>Le forze dell'Asse possedevano una superiorità di 1:1,7 del personale, nonostante 174 divisioni dell'Armata Rossa contro 164 divisioni dell'Asse, un rapporto 1.1:1. Glantz, 1998, pp. 292–95.</ref> Una generazione di comandanti sovietici (in particolare [[Georgij Zhukov]]) apprese dalla sconfitta,<ref>Glantz, 2005, pp. 61–62.</ref> e le vittorie sovietiche nella [[Battaglia di Mosca]], a [[Battaglia di Stalingrado|Stalingrado]], [[battaglia di Kursk|Kursk]] e più tardi nell'[[Operazione Bagration]] risultarono decisive.
[[File:Prague liberation 1945 konev.jpg|thumb|[[Ivan Konev]] dopo l'[[Offensiva di Praga]], maggio 1945]]
Nel 1941, il governo sovietico sollevò l<nowiki>'</nowiki>''esprit de corps'' insanguinato dell'Armata Rossa con la propaganda, sottolineando la difesa della Patria e della nazione, utilizzando esempi storici del coraggio russo e del coraggio contro gli aggressori stranieri. La ''[[Grande Guerra Patriottica]]'' anti-nazista venne paragonata alla [[Campagna di Russia|Guerra Patriottica del 1812]] contro [[Napoleone I di Francia|Napoleone]], e apparvero eroi militari russi storici, come [[Alexander Nevsky]] e [[Mikhail Kutuzov]]. La repressione della [[Chiesa ortodossa russa]] cessò temporaneamente, e i sacerdoti rivissero la tradizione di benedire le armi prima della battaglia.
Per incoraggiare l'iniziativa dei comandanti dell'Armata Rossa, il PCUS abolì temporaneamente i [[Commissario politico|commissari politici]], introdusse gradi militari e decorazioni formali, e introdusse il concetto delle [[unità della Guardia]]. Le unità eccezionalmente valorose ed efficienti in combattimento, guadagnarono il titolo di reparti "della Guardia" (ad esempio il [[3º Corpo meccanizzato della Guardia]], il [[2º Corpo carri della Guardia]]),<ref>Glantz, 2005, p. 181.</ref> una designazione che voleva evidenziare le qualità di coraggio, esperienza e capacità dimostrate in guerra da queste formazioni, che venivano anche premiate con forniture e paga migliori e ricevevano il materiale più moderno.
Vennero utilizzati anche metodi coercitive; i fannulloni, i lavativi, quelli tendenti ad evitare il combattimento con ferite autoinflitte<ref>Merridale, 2006, p. 157: ‘Red Army soldiers who shot or injured themselves to avoid combat usually were summarily executed, to save the time and money of medical treatment and a court martial'.</ref> i codardi, i ladri e i disertori venivano disciplinati con percosse, retrocessioni, imposte indesiderabili/pericolose, e l'esecuzione sommaria dei distaccamenti punitivi del [[NKVD]].
Allo stesso tempo, gli ''osobist'' (ufficiali militari NKVD del controspionaggio) divennero una figura chiave dell'Armata Rossa con il potere di condannare a morte e di risparmiare la vita di un soldato e (quasi tutti) ufficiale del gruppo al quale veniva allegato. Nel 1942, Stalin istituì i [[Battaglione di disciplina|battaglioni penali]] composti da detenuti dei ''[[gulag]]'', prigionieri di guerra sovietici, soldati caduti in disgrazia, e disertori, per compiti pericolosi di prima linea come ''camminare'' bonificando i campi minati tedeschi<ref>Cfr. Alfred Toppe. ''The Wehrmacht and the Soviet Army documented penal battalions "tramplers" clearing minefields; on 28 December 1942, Wehrmacht forces on the [[Stretto di Kerch|Kerch]] peninsula observed a Soviet penal battalion running through a minefield, detonating the mines and clearing a path for the Red Army, Diane, 1988, ISBN = 978-0-7881-7080-5, p. 28.</ref><ref name=tolstoy>Tolstoy, 1981: ''Stalin's Directive 227, about the Nazi use of the death penalty and penal units as punishment, ordered Soviet penal battalions established.''.</ref>. Dati i pericoli, la pena massima era di tre mesi. Allo stesso modo, il trattamento sovietico dei soldati dell'Armata Rossa catturati dalla Wehrmacht era particolarmente duro. Una direttiva di Stalin del 1941 ordinò il suicidio di ogni ufficiale e soldato dell'Armata Rossa piuttosto che arrendersi; la legge sovietica considerava tutti i soldati dell'Armata Rossa catturati come traditori {{citazione necessaria|I prigionieri di guerra sovietici che l'Armata Rossa liberò dalla prigionia nemica di solito vennero condannati ai battaglioni penali.}}
[[File:Soviet Znamya Pobedy.svg|thumb|La [[Bandiera della vittoria]] dell'Armata Rossa, sollevata sopra il Reichstag tedesco il 1º maggio 1945]]
Durante la Grande Guerra Patriottica, l'Armata Rossa [[Coscrizione|coscrisse]] 29,574,900 uomini oltre ai 4.826.907 in servizio all'inizio della guerra. Di questo totale di 34.401.807 persero 6.329.600 [[Killed in action|uccisi in azione]] (UIA), 555,400 morti per malattia e 4.559.000 [[Missing in action|dispersi in azione]] (DIA) (più i catturati). Di questi 11.444 mila, tuttavia, 939.700 rientrarono in fila nel territorio sovietico successivamente liberato, e altri 1.836.000 tornarono dalla prigionia tedesca. Così il totale complessivo delle perdite è pari a 8.668.400 uomini<ref>{{Cita pubblicazione|nome= ГФ [Krivosheev, GF] |cognome= Кривошеев |titolo= Россия и СССР в войнах XX века: потери вооруженных сил. Статистическое исследование |titolotradotto= Russia and the USSR in the wars of the 20th century: losses of the Armed Forces. A Statistical Study |lingua= russo}}</ref>{{Citazione necessaria}} Questo è il totale dei morti ufficiali, ma altre stime danno il numero del totale dei morti fino a quasi 11 milioni di uomini, tra cui 7,7 milioni di morti e dispersi in azione e 2,6 milioni di prigionieri di guerra morti (su 5,2 milioni di prigionieri di guerra totale), oltre 400.000 perdite paramilitari e partigiani sovietici.<ref>{{Cita pubblicazione|nome= Vadim |cognome= Erlikman |titolo= Poteri narodonaseleniia v XX veke: spravochnik |città= Moscow |anno= 2004 | ISBN = 5-93165-107-1 |lingua= russo}}</ref> La maggior parte delle perdite, esclusi i [[prigionieri di guerra]], erano di etnia [[Russi|russa]] (5.756.000), seguita dall'etnia [[ucraina]] (1.377.400).Tuttavia, ben 8 milioni del 34 milioni mobilitati erano soldati di minoranza non slava, e circa 45 divisioni formate da minoranze nazionali servirono tra il 1941 ed il 1943.<ref>Glantz, 2005, pp. 600–2.</ref>
Le perdite tedesche sul fronte orientale consistettero in una stima di 3.604.800 UIA entro i confini del 1937 ed oltre 900.000 d'etnia tedesca ed austriaca al di fuori del confine del 1937 (inclusi in questi numeri vi sono uomini indicati come dispersi in azione o dispersi dopo la guerra)<ref>Overmans, 2000: ‘It seems entirely plausible, while not provable, that one half of the missing were killed in action, the other half however in fact died in Soviet custody.'.</ref>{{Citazione necessaria}} e 3,576,300 uomini segnalati catturati (totale 8.081.100); le perdite dei satelliti tedeschi sul fronte orientale approssimarono a 668.163 UIA/DIA e 799.982 prigionieri (totale 1.468.145). Di questi 9.549.245, i sovietici rilasciarono 3.572.600 soldati dalla prigionia dopo la guerra, in tal modo il totale delle perdite dell'Asse è stimato a 5.976.645.<ref>Overmans, 2000.</ref>{{Citazione necessaria}} Per quanto riguarda i [[prigionieri di guerra]], entrambi i lati ne catturarono un gran numero ed ebbero molti morti in cattività - una recente stima britannica<ref>{{Cita pubblicazione|nome= Richard |cognome= Overy |titolo= Stalin's Russia, Hitlers Germany}}</ref> dice che 3.6 di 6 milioni di prigionieri di guerra sovietici morirono nei campi tedeschi, mentre 300.000 di 3 milioni di prigionieri di guerra tedeschi morirono in mani sovietiche.<ref>{{Cita pubblicazione|titolo= Science |contributo= German-Russian Berlin-Karlhorst museum |url= http://newsfromrussia.com/science/2003/06/13/48180.html |editore= News from Russia |data= 13 giugno 2003}}</ref> Dalla caduta della Prussia orientale, i soldati sovietici effettuarono stupri su vasta scala in Germania, particolarmente notati a Berlino fino all'inizio del maggio 1945.<ref>{{Cita pubblicazione|nome= Richard |cognome= Bessel |titolo= Germany 1945: From War to Peace |editore= Pocket Books |anno= 2010 | ISBN = 978-1-4165-2619-3 |pp= 116–18}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|nome= Antony |cognome= Beevor |titolo= Berlin}}</ref>{{Citazione necessaria}}
==== Carenze ====
Nel 1941 il rapido progresso degli attacchi iniziali aerei e terrestri tedeschi verso l'Unione Sovietica rese il supporto logistico dell'Armata Rossa difficile, perché molti depositi, e la maggior parte della base di produzione industriale dell'URSS, giacevano nelle aree occidentali invase del paese, costringendo il loro ristabilimento ad est degli Urali. Fino ad allora all'Armata Rossa fu spesso richiesto d'improvvisare o di andare senza armi, veicoli ed altre apparecchiature. La decisione del 1941 di spostare fisicamente la sua capacità di produzione ad est dei monti Urali mantenne il principale sistema di supporto sovietico fuori dalla portata tedesca.<ref>{{Cita libro|nome=G. Don |cognome= Taylor|titolo=Introduction to Logistics Engineering|url=https://books.google.com/books?id=gqpZDNc5_Y4C&pg=SA1-PA6|anno=2010|editore=CRC Press |pp= 1–6}}</ref> Nelle fasi successive della guerra, l'Armata Rossa schierò alcune armi eccellenti, soprattutto artiglieria e carri armati. I carri armati pesanti [[KV-1]] e medi [[T-34 (carro armato)|T-34]] dell'Armata Rossa surclassarono molti corazzati della Wehrmacht,<ref>{{Cita libro|nome=Steven |cognome= Zaloga |titolo=IS-2 Heavy Tank 1944-73|url=https://books.google.com/books?id=qwDI7B_DnlIC&pg=PA3|anno=2011|editore=Osprey Publishing|pp=3–12}}</ref> ma nel 1941 la maggior parte delle unità corazzate sovietiche usava modelli più vecchi e inferiori.<ref>{{Cita libro|nome=Russel HS |cognome= Stolfi |titolo=Hitler's Panzers East: World War II Reinterpreted|url=https://books.google.com/books?id=GlVoAnV5u-0C&pg=PA161|anno=1993|editore=U. of Oklahoma Press|pp=161–62}}</ref>
== Amministrazione ==
L'amministrazione militare dopo la [[Rivoluzione d'Ottobre]] venne rilevata dal Commissariato del Popolo della Guerra e degli Affari Marittimi, guidato da un comitato collettivo di [[Vladimir Antonov-Ovseyenko]], [[Pavel Dybenko]], e [[Nikolai Krylenko]]. Allo stesso tempo, [[Nikolai Dukhonin|Nikolay Dukhonin]] era in qualità di Comandante in Capo Supremo dopo che [[Alexander Kerensky]] fuggì dalla Russia. Il 12 novembre 1917 il governo sovietico nominò Krylenko come Comandante in Capo Supremo, e, a causa di un "incidente" durante lo spostamento forzato del comandante in capo, Dukonin venne ucciso il 20 novembre 1917. [[Nikolai Podvojsky]] venne nominato come Narkom degli Affari della Guerra, lasciando Dybenko responsabile del Narkom degli Affari Marittimi e Ovseyenko - le forze di spedizione nella Russia meridionale, il 28 novembre 1917. I bolscevichi inviarono anche i propri rappresentanti a sostituire i comandanti precedenti dell'[[esercito imperiale russo]].
Dopo la firma del [[Trattato di Brest-Litovsk]] il 3 marzo 1918, avvenne un importante rimpasto nell'amministrazione militare sovietica. Il 13 marzo 1918 il governo sovietico accettò le dimissioni ufficiali di Krylenko e il posto di comandante in capo supremo venne liquidato. Il 14 marzo, 1918 [[Leon Trotsky]] sostituì Podvojsky come Narkom degli Affari di Guerra. Il 16 marzo 1918 Pavel Dybenko fu sollevato dalla carica di Narkom degli Affari Marittimi. L'8 maggio 1918 venne creato il Quartier Generale Capo di Tutte le Russie, guidato da [[Nikolai Stogov]] e poi da [[Alexander Andreyevich Svechin|Alexander Svechin]].
Il 2 settembre 1918 il [[Consiglio Militare Rivoluzionario]] (CMR) venne stabilito come principale amministrazione militare sotto Leon Trotsky, il Narkom degli Affari della Guerra. Il 6 settembre 1918, a fianco del quartier generale principale, venne creato il Quartier Generale Campale del CMR, inizialmente guidato da [[Nikolai Rattel]]. Lo stesso giorno venne creato l'ufficio del Comandante in Capo delle Forze Armate, e inizialmente assegnato a [[Jukums Vācietis]] (e dal luglio 1919 a [[Sergej Kamenev]]). Il Comandante in Capo delle Forze Armate esistette fino all'aprile 1924, la fine della [[guerra civile russa]].
A partire dal 1921 venne creato l'incarico di [[Capo di stato maggiore generale dell'Armata Rossa]] che da quel momento divenne il massimo riepsonsabile tecnico dell'amministrazione, organizzazione e conduzione operativa delle forze armate dell'Unione Sovietica che sarebbe stata ufficialmente costituita l'anno seguente.
Nel novembre del 1923, dopo la creazione dell'Unione Sovietica, il Narkom russo degli Affari della Guerra venne trasformato nel Narkom sovietico della Guerra e degli Affari Marittimi.
== Organizzazione ==
{{Vedi anche|Formazioni dell'Armata Rossa}}
[[File:Red Army flag.svg|thumb|Bandiera non ufficiale dell'Armata Rossa, dal momento che le forze terrestri sovietiche non hanno mai avuto una bandiera ufficiale.<ref>{{Cita web|titolo=флажные мистификации|titolotradotto= The flag Hoax|url= http://www.vexillographia.ru/russia/mistif.htm |città= [[Russia|RU]] |editore= Vexillographia |lingua=ru |accesso=11 settembre 2010}}</ref>]]
All'inizio della sua esistenza, l'Armata Rossa funzionava come una formazione volontaria, senza gradi o insegne. Le elezioni democratiche selezionavano gli ufficiali. Tuttavia, un decreto del 29 maggio 1918 impose il servizio militare obbligatorio per gli uomini di età dai 18 ai 40 anni.<ref>Scott, 1979, p. 5.</ref> Per la manutenzione dell'arruolamento di massa, i bolscevichi formarono commissariati militari regionali (''voyennyy komissariat'', abbr. ''Voyenkomat''), che a partire dal 2006 esistono ancora in Russia, in questa funzione e sotto questo nome. I commissariati militari, tuttavia, non devono essere confusi con l'istituzione dei [[Commissario politico|commissari politici]] militari.
A metà degli anni '20 venne introdotto il principio territoriale di Composizione dell'Armata Rossa. In ogni regione vennero chiamati uomini validi per un periodo limitato di servizio attivo in unità territoriali, che costituiva la forza circa la metà dell'esercito, ogni anno, per cinque anni.<ref>Scott, 1979, p. 12.</ref> Il primo periodo di convocazione era di tre mesi, con un mese all'anno successivo. Un quadro normale forniva un nucleo stabile. Nel 1925 questo sistema fornì 46 delle 77 divisioni di fanteria e una delle undici divisioni di cavalleria. Il resto era costituito da ufficiali regolari e personale arruolato servente in termini biennali. Il sistema territoriale venne finalmente abolito, con tutte le formazioni rimanenti convertite in altri quadri di divisioni, nel 1937-1938.<ref>Glantz, 2005, p. 717 nota 5.</ref>
=== Meccanizzazione ===
Impressionato dalla campagna tedesca del 1940 contro la Francia, il [[Ministri della difesa dell'Unione Sovietica|Commissariato del Popolo della Difesa]] sovietico (Ministero della Difesa, sigla russa NKO) ordinò la creazione di nove divisioni meccanizzate, il 6 luglio 1940. Tra febbraio e marzo 1941, il NKO ne ordinò altre venti da creare. Tutte queste formazioni erano più grandi di quelle teorizzate da [[Mikhail Tukhachevsky|Tukhachevsky]]. Anche se 29 divisioni meccanizzate dell'Armata Rossa avevano una forza autorizzata di non meno di 29.899 carri armati nel 1941, dimostrarono di essere una tigre di carta.<ref name = "House, 1984, p. 96">House, 1984, p. 96.</ref> C'erano in realtà solo 17.000 carri armati disponibili al momento, che significava che molte delle nuovi divisioni meccanizzate erano gravemente sotto forza. Anche la pressione esercitata sulle fabbriche e sui pianificatori militari per mostrare numeri di produzione portò a una situazione in cui la maggior parte dei veicoli blindati erano modelli obsoleti, in modo critico privi di parti di ricambio ed attrezzature di supporto, e quasi tre quarti erano in ritardo per le manutenzioni.<ref>Zaloga, 1984, p. 126.</ref> Entro il 22 giugno 1941 c'erano solo 1.475 dei moderni carri armati T-34 e serie KV a disposizione dell'Armata Rossa, e questi erano troppo dispersi lungo il fronte per fornire una massa sufficiente anche per il successo locale.<ref name="House, 1984, p. 96"/> Per illustrare ciò, il [[III Corpo Meccanizzato (Unione Sovietica)|III Corpo Meccanizzato]] in Lituania era formato da un totale di 460 carri armati; 109 di questi erano i più recenti KV-1 e T-34. Questo corpo risulterebbe essere uno dei pochi fortunati con un numero considerevole di nuovi carri armati. Tuttavia, la [[4ª Armata (Unione Sovietica)|4ª Armata]] era composta da 520 carri armati, tutti erano obsoleti T-26, in opposizione alla forza autorizzata di 1.031 recenti carri armati medi.<ref>Glantz, p. 35.</ref> Questo problema era universale per tutta l'Armata Rossa, e avrebbe giocato un ruolo cruciale nelle sconfitte iniziali dell'Armata Rossa nel 1941 per mano delle forze armate tedesche.<ref>Glantz, 1998, p. 117.</ref>
=== Tempo di guerra ===
[[Immagine:Seelow War Memorial.JPG|miniatura|Monumento celebrativo nelle alture di [[Seelow]] dedicato ai soldati dell'Armata Rossa vincitori nella [[battaglia di Berlino]].]]
L'esperienza della guerra indusse cambiamenti al modo in cui le forze di prima linea erano organizzate. Dopo sei mesi di combattimento contro i tedeschi, la [[Stavka]] abolì temporaneamente i Corpi di Fucilieri che era intermedio tra l'armata e la [[Divisione (unità militare)|divisione]] perché, mentre era utile in teoria, nello stato dell'Armata Rossa nel 1941, si dimostrarono inefficaci nella pratica.<ref>Glantz, 2005, p. 179.</ref> Dopo l'importante vittoria nella [[battaglia di Mosca]] nel gennaio 1942, l'alto comando iniziò a reintrodurre i cordpi di fucilieri nelle sue formazioni più esperte. Il numero totale di corpi di fucilieri iniziò dai 62 del 22 giugno 1941, scese a sei il 1º gennaio 1942, ma poi aumentò a 34 entro il febbraio 1943, e a 161 nel Capodanno 1944. La forza reale delle divisioni di fanteria in prima linea, con un effettivo di 11.000 uomini nel luglio 1941, raggiungeva circa il 50% della consistenza organica delle vecchie divisioni del 1941, distrutte i primi giorni dell'invasione tedesca,<ref>Glantz, 2005, pagina 189.</ref>. Le divisioni erano spesso logorate dalle operazioni continue; dopo operazioni particolarmente difficili, come durante i [[combattimenti nella città di Stalingrado]], potevano ridursi a poche centinaia di soldati.
Allo scoppio della guerra, l'Armata Rossa schierò corpi meccanizzati e divisioni corazzate il cui sviluppo è stato descritto in precedenza. L'attacco iniziale delle [[Panzer-Division]] tedesche sorprese questi reparti ancora in parte in fase di riequipaggiamento e organizzazione, e nel corso del 1941 quasi tutte, salvo due nel [[Distretto Militare del Transbaikal]], furono praticamente distrutte. I resti vennero sciolti.<ref>Glantz, 2005, pp. 217–30.</ref> L'alto comando sovietico decise per il momento, soprattutto per l'inesperienza degli stati maggiori e le carenze di equipaggiamento dopo le enormi perdite iniziali, di costituire solo piccole brigate carri da impiegare in supporto delle unità di fanteria. Queste formazioni combatterono bene durante la [[battaglia di Mosca]].
Fu tra la primavera del 1942 e l'inizio del 1943, che l'Armata Rossa messe in campo di nuovo formazioni mobili più grandi paragonabili alle Panzer-Division; i "Corpi carri" (''Tankovyj Korpus''), equipaggiati con un numero variabile di carri tra 146 e 180, e i "Corpi meccanizzati" (''Mekanjsjrovannyj Korpus''), equipaggiata da 175 a 224 carri<ref>D. Glantz/J. House, ''To the gates of Stalingrad'', pp. 34-35.</ref>. Queste nuovi reparti motomeccanizzati, guidati da comandanti sempre più esperti e aggressivi, si dimostrarono con il tempo efficaci, mobili e in grado di affrontare con successo le famose divisioni corazzate tedesche. I corpi carri e i corpi meccanizzati nel corso della guerra elaborarono una serie di tattiche per contrastare le forze nemiche e per effettuare avanzate a grande distanza; ogni corpo generalmente impiegava una brigata di punta nel ruolo di "distaccamento avanzato" che penetrava, spesso isolato, alla massima profondità possibile aggirando eventuali punti di resistenza, per disorganizzare le retrovie nemiche e costituire un nucleo di aggregazione dietro il fronte tedesco che sarebbe stato rinforzato in un secondo momento<ref>D. Glantz/J. House, ''La Grande guerra patriottica dell'Armata Rossa. 1941-1945'', p. 273.</ref>.
Nella primavera 1943, dopo alcuni tentativi non soddisfacenti nel 1942, vennero finalmente create anche le "Armate carri" (''Tankovyj Armija'') formate in genere da due "Corpi carri" e un "Corpo meccanizzato"; equipaggiate con un numero di carri variabile tra 500 e 1000, le armate carri erano dotate di grande potenza d'urto per sfruttare in profondità gli sfondamenti e respingere i contrattacchi nemici. Nel corso della seconda guerra mondiale il "Direttorato centrale delle forze meccanizzate" dell'Armata Rossa, guidato dal maresciallo [[Yakov Nikolaevič Fedorenko]], costituì sei "Armate carri", 24 "Corpi carri", ognuno con tre brigate corazzate e una motorizzata, e 14 "Corpi meccanizzati", ognuno con tre brigate meccanizzate e una brigata corazzata<ref>S. J. Zaloga-L. S. Ness, ''Red Army Handbook'', pp. 85-89.</ref>. I famosi comandanti della sei "Armate carri" furono i generali [[Michail Efimovič Katukov]], [[Semën Iljč Bogdanov]], [[Pavel Semënovič Rybalko]], [[Dmitrij Danilovič Leljušenko]], [[Pavel Alekseevič Rotmistrov]], [[Andrej Grigor'evič Kravčenko]].
Integrati nelle forze mobili erano anche i "corpi di cavalleria" che nella seconda parte della guerra vennero spesso integrati, insieme ad alcuni corpi carri, nei cosiddetti "gruppi di cavalleria meccanizzata" che venivano impiegati con buoni risultati nelle regioni più impervie o disagevoli, dove la cavalleria poteva costituire un utile complemento delle forze motorizzate<ref>D. Glantz/J. House, ''La Grande guerra patriottica dell'Armata Rossa. 1941-1945'', p. 272.</ref>.
== Personale ==
Le autorità bolsceviche assegnarono ad ogni unità dell'Armata Rossa un [[commissario politico]], o ''politruk'', che aveva l'autorità di ignorare le decisioni dei comandanti di unità se andavano contro i principi del Partito Comunista. Anche se questo a volte portò al comando inefficiente secondo alcuni storici americani {{Citazione necessaria}}, la direzione del partito considerava il controllo politico sulle forze armate assolutamente necessario, mentre l'esercito era basato sempre più sugli ufficiali del periodo imperiale pre-rivoluzionario e comprensibilmente temeva un colpo di stato militare. Questo sistema venne abolito nel 1925, dato che in quel momento c'erano abbastanza ufficiali comunisti addestrati che non necessitavano più la contro-firma di tutti gli ordini.<ref>Scott, 1979, p. 13.</ref>
=== Gradi e titoli militari ===
{{Vedi anche|Gradi dell'Armata Rossa nella seconda guerra mondiale}}
[[File:Sowjetisches Ehrenmal im Tiergarten.jpg|thumb|upright=1.4|L'area monumentale a Berlino dedicata al soldato sovietico dell'Armata Rossa]]
All'inizio della sua storia, l'Armata Rossa, abbandonò ogni riferimento al grado di [[Ufficiale (forze armate)|ufficiale]] professionista, per marcare il distacco dal vecchio esercito zarista. Al loro posto venne istituito un ruolo di comando di basso livello chiamato "comandante", ma con il ruolo simile a quello di un tenente. Anche le [[Controspallina|spalline]] vennero abbandonate e al posto dei [[Grado militare|gradi]] "classici" si usarono termini come "comandante di divisione", "comandante di corpo d'armata" e altri simili.<ref name="autogenerated3" /> Esistevano insegne per questi titoli funzionali, composte da triangoli, quadrati e rombi (i cosiddetti "diamanti").
Nel [[1924]] venne integrato questo sistema, con l'introduzione delle categorie di servizio, da K-1 (comandante di sezione, assistente comandante di squadra, fuciliere anziano, ecc.) a K-14 (comandante da campo, comandante d'armata, comandante del distretto militare, commissario d'armata ed equivalenti); queste categorie fungevano da grado e indicavano l'esperienza e la qualifica dei comandanti; ma non la posizione. Le insegne di servizio delle categorie consistevano ancora di triangoli, quadrati e rombi, ma anche di rettangoli (1-3, per le categorie da K7 a K9).
Il 22 settembre [[1935]] l'Armata Rossa abbandonò il sistema delle categorie di servizio{{Chiarire|data=agosto 2010}}, e introdusse i gradi personali; che tuttavia consistevano in un misto di titoli funzionali e gradi tradizionali. Per esempio i gradi includevano quelli di "luogotenente" e di ''[[Komdiv]]'' (Комдив, comandante di divisione). Inoltre alcune complicazioni sorsero riguardo ai gradi da assegnare agli ufficiali politici ("commissario di brigata", "2º commissario d'armata"), ai corpi tecnici ("3º ingegnere", "ingegnere di divisione"), ai corpi amministrativi, medici e altri ruoli non combattenti.
Il grado di [[maresciallo dell'Unione Sovietica]] (Маршал Советского Союза) venne introdotto il 22 settembre 1935. Il 7 maggio [[1940]] vennero apportate altre modifiche per razionalizzare il sistema dei gradi militari sulla proposta del maresciallo [[Kliment Efremovič Vorošilov|Vorošilov]]: i gradi di "[[generale]]" e "[[ammiraglio]]" sostituirono i ranghi funzionali di [[combrig]], [[comdiv]], [[comcor]], [[comandarm]]; mentre quelli di "ingegnere di divisione", ecc., rimasero inalterati. Le distinzioni d'arma o di servizio rimasero (ad esempio [[generale di cavalleria]], maresciallo delle truppe corazzate)<ref>Erickson, 1962.</ref> Per la maggior parte il nuovo sistema ripristinava quello utilizzato dall'[[esercito imperiale russo]] a conclusione della sua partecipazione nella prima guerra mondiale.
Nel [[1943]] una riunificazione del sistema, segnò l'abolizione di tutti i ranghi funzionali rimanenti; e venne introdotta la parola "ufficiale" insieme alle ''[[Controspallina|spalline]]'' che sostituirono le precedenti insegne sulle divise militari. Queste nuove insegne non cambiano tanto da quelle in uso in [[Russia]] ai giorni nostri, e i vecchi ranghi funzionali di "[[combat]]", "[[combrig]]" e "[[comdiv]]" sono ancora in uso seppure in modo ufficioso.
== Equipaggiamento ==
L'Unione Sovietica ampliò la propria industria bellica indigena come parte del [[Storia dell'Unione Sovietica (1922-1953)|programma di industrializzazione di Stalin]] negli anni '20 e '30.{{Citazione necessaria}} All'inizio l'Armata Rossa era equipaggiata con i fucili [[Mosin-Nagant 1891/30]] e le pistole [[Tokarev TT-33]]. Le armi pesanti erano la mitragliatrice [[PM M1910]] "Maxim" e vari mortai. Durante le prime fasi e l'inizio della seconda guerra mondiale si era tentato di produrre un [[fucile semiautomatico]] che sostituisse i [[Mosin-Nagant]] [[Fucile a otturatore girevole-scorrevole|a otturatore girevole-scorrevole]], l'[[SVT-40#SVT-38|SVT-38]] e il suo successore, l'[[SVT-40]]; ma l'inizio dell'[[Operazione Barbarossa]] fece interrompere la produzione per tornare al Mosin-Nagant. Vennero prodotti vari mitra lungo il conflitto, il cui più popolare era il [[PPSh-41]], il sostituto del [[PPD-40]]. Le mitragliatrici più usate furono la [[Degtyaryov (mitragliatrice leggera)|DP-28]], seguita dalla [[SG-43 Goryunov]], la [[DShK]] e l'[[RPD]]. Vi era bisogno di armi anticarro, quindi vennero costruiti i [[Fucile anticarro|fucili anticarro]] [[PTRD-41]] e [[PTRS-41]]. Finito il conflitto, l'equipaggiamento standard divenne l'[[AK-47]], usato nelle sue infinite varianti, come il fucile da tiratore scelto: l'[[SVD Dragunov]] e la [[RPK (mitragliatrice)|mitragliatrice RPK]]. A seguito vennero tutte le sue derivazioni.
=== Carri armati e mezzi ===
All'inizio della guerra civile l'Armata Rossa aveva in dotazione alcuni carri ippotrainati, ma subito si tentò di produrne di moderni, basandosi principalmente sui modelli francesi. Nacque così il [[T-18]]. A lui seguirono il carro leggero [[T-26]], impiegato nella guerra civile spagnola, dove sortiva lo stesso effetto che avrebbe fatto il Tiger nella guerra successiva. Vi erano la Tankette [[T-27]] e il carro armato medio [[T-28 (carro armato)|T-28]]. C'erano poi i [[BT (carro armato)|carri leggeri BT]], le autoblindo [[BA-10]] e [[BA-20]] e insieme a loro il colosso multitorretta [[T-35]]. Fu durante il secondo conflitto mondiale che l'Unione Sovietica divenne leader mondiale dei carri armati, grazie al carro medio [[T-34 (carro armato)|T-34]], il carro pesante [[Kliment Voroshilov (carro armato)|KV]] e i carri leggeri [[T-60]] e [[T-70]]. I cacciacarri erano i [[SU-85]] e il [[SU-100]]. Insieme a loro vi erano i semoventi [[SU-76]], [[SU-122]] e [[SU-152]]. Fu verso la fine della guerra che vennero sviluppati il carro medio [[T-34/85]] e il carro pesante [[JS-2]], ideati per combattere i Panther e Tiger tedeschi.
=== Armamento dopo la seconda guerra mondiale ===
{{vedi anche|Sovetskaja Armija}}
Alla fine della [[seconda guerra mondiale]], nel febbraio [[1946]] la denominazione venne cambiata in [[Sovetskaja Armija]]. L'esperienza maturata nella [[Fronte orientale (1941-1945)|guerra patriottica]] aveva dato ai sovietici grande fiducia nelle forze corazzate e nell'immediato dopoguerra vennero messi in produzione gli ottimi carri [[T-54]], che durarono per tutta la metà finale degli anni quaranta e gli anni cinquanta. Fu sostituito dal [[T-62]], a sua volta rimpiazzato dal [[T-64]], dal [[T-72]] e dal [[T-80]].
Nel [[1957]] l'[[Arma (forze armate)|Arma]] della [[fanteria]] venne sciolta e trasformata in [[fanteria motorizzata]] e le [[Guerra corazzata|forze corazzate]] costituita da [[Fanteria meccanizzata|truppe meccanizzate]] e [[Truppe corazzate|corazzate]], con il corpo della fanteria meccanizzata che divenne il fulcro dell'[[Armata Sovietica]]. Per quanto riguarda i mezzi da trasporto truppe e i veicoli da combattimento della fanteria, durante la seconda guerra l'Unione Sovietica non aveva gli autocarri sufficienti per spostare le sue enormi truppe. Le vennero quindi forniti dagli Stati Uniti. Nel dopoguerra si cercò già dall'inizio di produrre mezzi da trasporto dal quale si potesse anche combattere senza scendere a terra. Vennero allora create le serie [[BRDM-1|BRMD]], [[BTR-40|BTR]] e [[BMP-1|BMP]], tutte famiglie di mezzi da trasporto truppe, anche se potevano essere impiegati in molti altri ruoli. Dopo il [[1956]], il premier [[Nikita Sergeevič Chruščёv|Nikita Chruščёv]] ha ridotto le forze di terra per costruire le [[Forze Missilistiche Strategiche|forze missilistiche strategiche]], enfatizzando le capacità nucleari delle forze armate e nel [[1957]], il [[Maresciallo dell'Unione Sovietica|maresciallo]] [[Georgij Konstantinovič Žukov|Žukov]] perse il suo posto al [[Politburo]], per essersi opposto a queste riduzioni nelle forze terrestri.<ref>[[Viktor Suvorov]], ''Inside the Soviet Army'' ISBN 0-241-10889-6</ref>
== Altre "Armate Rosse" ==
Erano comunemente chiamati "Armata Rossa" anche gli eserciti, derivati dalla presa del potere politico da parte di forze rivoluzionarie guerrigliere e partigiane, della [[Repubblica Sovietica Bavarese|Baviera sovietica]], della [[Repubblica Popolare Cinese|Cina]] [[Mao Zedong|maoista]], della [[Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia|Jugoslavia]] [[Josip Broz|titina]] e altre.
Nella resistenza rumena, prese il nome di "Armata Rossa" un gruppo di partigiani, che poco prima della fine della guerra confluì nell'altra formazione chiamata [[Bandiera Rossa]], di assai più rilevante consistenza numerica.
== Note ==
<references/>
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Army of the Soviet Union}}
{{Forze Armate Sovietiche}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|comunismo|guerra fredda|Russia|seconda guerra mondiale}}
[[Categoria:Armata Rossa]]
|