David Berkowitz e Wikipedia:Pagine da cancellare/Conta/2019 febbraio 1: differenze tra le pagine

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{{Serial killer
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|Nome = David Berkowitz
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|Altri nomi = Richard David Falco
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|Soprannomi = The Son of Sam<br>The 44 Caliber Killer
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|Nascita = [[Brooklyn]], [[New York]],<br> 1º giugno 1953
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|Vittime = 6
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|Periodo = 29 luglio 1976 - 31 luglio 1977
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|Luoghi = New York City (New York)
{{Conteggio cancellazioni/In corso/Voce|i = 8 |voce = Francesca (piccola aliena) |turno = |tipo = semplificata |data = 2019 febbraio 1 |multipla = |argomenti = musica |temperatura = 27 }}
|Metodi = Assalto con arma da fuoco
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|Altri crimini = Tentato omicidio
{{Conteggio cancellazioni/In corso/Stop}}
|Arresto = New York City, 10 agosto 1977
|Provvedimenti = Condannato a 6 ergastoli
|Detenzione = 10 agosto 1977
}}
{{Bio
|Nome = David Richard
|Cognome = Berkowitz
|PostCognomeVirgola = più noto con i [[soprannomi]] '''Son of Sam''' o '''.44 Caliber Killer'''
|Sesso = M
|LuogoNascita = New York
|GiornoMeseNascita = 1 giugno
|AnnoNascita = 1953
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte =
|Attività = serial killer
|Nazionalità = statunitense
|Immagine =
}}
 
Ha confessato l'uccisione di 6 persone e il ferimento di molte altre a [[New York]] tra il 1976 e il 1977. Il suo caso è ancora aperto perché si sospetta la presenza di complici negli omicidi.
 
== Biografia ==
=== Giovinezza ===
Berkowitz nacque con il nome di '''Richard David Falco''' a [[Brooklyn]], [[New York]] dalla coppia composta da Betty Broder e Tony Falco. Betty lasciò il marito e sposò Joseph Kleinman che non accettò il figlio nato dalla precedente relazione della donna. David, appena nato, venne dato in [[adozione]] a Nathan e Pearl Berkowitz. Era un bambino molto intelligente ma presto cambiò carattere diventando un [[piromane]] e un ladro.
 
Iniziò a giocare a [[baseball]] ma non ebbe molto successo per il suo comportamento inadeguato e violento. Pearl morì di [[Cancro (malattia)|cancro]] nel [[1967]]. Nel [[1971]] Berkowitz si arruolò nell'[[U.S. Army|esercito degli Stati uniti ]] dove rimase fino al [[1974]]. Tornato in patria scoprì l'identità della sua vera madre ma dopo poche visite non si fece più vedere. Prima del suo arresto lavorò come guardia privata e postino.
 
=== Primi attacchi ===
La prima vittima di Berkowitz fu una donna uccisa alla fine del [[1975]], raggiunta da una [[coltellata]] che non la ferì a morte. Un'altra vittima fu Michelle Forman, ma le ferite lievi le permisero di essere dimessa dall'ospedale. Poco tempo dopo Berkowitz si trasferì a [[Yonkers]].
 
=== Gli attacchi con la pistola ===
Nell'estate del [[1976]] iniziò una serie di agguati con un'arma da fuoco che terrorizzarono New York e che la stampa definì opera del "The .44 Caliber Killer".
 
La sera del [[29 luglio]] [[1976]], Jody Valenti (19 anni) e Donna Lauria (18 anni) furono entrambe colpite da colpi di pistola in un parcheggio del [[Bronx]]: Lauria morì ma Valenti sopravvisse. Il [[23 ottobre]] del [[1976]] ci fu un'altra sparatoria nel quartiere [[Queens]], sempre in un posteggio. Carl Denaro (19 anni) fu colpito alla testa ma sopravvisse. La compagna, Rosemary Keenan, rimase illesa.
 
Un mese dopo, il [[26 novembre]] [[1976]], Donna DeMasi (16 anni) e Joanne Lomino (18 anni) furono raggiunti da colpi di pistola nello stesso quartiere del precedente attacco. La DeMasi fu solo ricoverata per le ferite mentre Lomino rimase paralizzato.
 
Il [[30 gennaio]] [[1977]] toccò ad una coppia, Christine Freund (26 anni) e John Diel, sempre in un parcheggio: Diel sopravvisse ma la Freund morì. La polizia annunciò che la vittima era stata colpita da una [[rivoltella|revolver]] calibro [[44 Charter Arms Bulldog]]. La successiva vittima fu nuovamente uccisa da una calibro 44. La polizia iniziò a sospettare la connessione tra le sparatorie e notò che tutte le vittime erano giovani donne con i capelli lunghi e scuri o giovani coppie, sempre colpite in parcheggi.
 
L'[[8 marzo]] del [[1977]] la studentessa Virginia Voskerichian (21 anni) fu uccisa sul colpo nel solito quartiere Queens.
 
Nella conferenza del [[10 marzo]] [[1977]] la polizia annunciò il rafforzamento dell'operazione contro il criminale con l'utilizzo di 300 agenti.
 
=== La lettera a Joe Borelli ===
[[File:1st Son of Sam letter.jpg|thumb|300px|right|La prima lettera del "Figlio di Sam".]]
La polizia iniziò a fermare vetture [[Volkswagen]] gialle (che secondo testimonianze erano sempre presenti sui luoghi dei crimini) e cercarono di localizzare i possessori di centinaia di calibro 44 Bulldog.
 
Il killer colpì ancora il [[16 aprile]] del [[1977]]. Alexander Esau (20) e Valentina Suriani (18) furono entrambi uccisi nel [[Bronx]] a pochi passi dal luogo della sparatoria di Demasi/Lomino. Sulla strada, vicino alle vittime, fu ritrovata una lettera indirizzata al capitano dell'operazione Joe Borelli.
Scritta in modo sgrammaticato, la lettera fornì lo spunto per il nuovo soprannome dell'assassino: il figlio di Sam.
 
Così vi era scritto:
{{quote|Mi ha molto ferito il fatto che tu mi abbia definito un misogino. Non lo sono. Ma sono un mostro. Io sono il "figlio di Sam". Io sono un piccolo monello. Quando padre Sam beve, diventa meschino. Picchia la sua famiglia. Qualche volta mi costringe ad andare fino al retro della casa. Altre volte mi chiude nel garage. Sam ama bere sangue. "Vai fuori e uccidi" comanda padre Sam. Dietro casa nostra qualcosa resta. Per lo più giovani - violentati e massacrati - il loro sangue ormai colato - adesso sono ossa. Papa Sam mi chiude in soffitta talvolta. Io non posso uscire ma posso guardare fuori e vedere il mondo scorrermi davanti. Mi sento un outsider. Io sono su una diversa lunghezza d'onda rispetto a tutti - programmato per uccidere. Comunque, per fermarmi dovete uccidermi. Attenzione polizia: sparatemi prima - mirate alla testa o tenetevi alla larga o morirete! Papa Sam è vecchio adesso. Ha bisogno di sangue per preservare la sua giovinezza. Ha anche avuto molti infarti. "Ugh, mi duole, mi fa male, caro ragazzo." Più di tutto mi manca la mia dolce principessa. Lei è rimasta nella nostra casa femminile. Ma la vedrò presto. Io sono il "Mostro" - "[[Beelzebub]]" - il rotondo [[behemoth]]. Io amo cacciare. Girando furtivamente nelle strade cerco il bel gioco - saporita carne. Le donne di Queens sono le più carine. Dev'essere l'acqua che bevono. Io vivo per cacciare - la mia vita. Sangue per papà. Mr. Borelli, signore, io non voglio più uccidere. No signore, non più ma devo, "onora il padre". Io voglio fare all'amore con il mondo. Amo la gente. Io non appartengo alla terra. Riportami su yahoos. Alla gente di Queens, io vi amo. E voglio augurarvi una lieta Pasqua. Possa Dio benedirvi in questa vita e nella prossima. E per adesso dico addio e buonanotte. Polizia: lasciatevi perseguitare da queste parole: Io tornerò! Io tornerò! Che va interpretato così - bang bang bang, bank, bang - ugh!! Vostro nell'assassinio, Mr. Monster.}}
 
Secondo gli psicologi l'uomo doveva essere afflitto da [[schizofrenia]].
 
Il [[26 giugno]] [[1977]] ci fu un altro agguato. Sal Lupo e Judy Placido (17 anni) avevano lasciato una discoteca a [[Bayside (New York)|Bayside]], un sobborgo del [[Queens]]. Secondo la [[BBC]] la coppia era in macchina quando fu colpita dagli spari. Entrambi furono feriti ma nessuno dei due in modo grave.
 
Berkowitz fu descritto dai sopravvissuti o come un uomo di altezza media, con i capelli corti, scuri e ricci e leggermente tozzo o come un uomo alto e magro, una sorta di [[hippie]], con capelli lunghi marroncini. La polizia sospettò che il killer stesse usando una parrucca.
 
=== La lettera a Jimmy Breslin ===
Il [[30 maggio]] [[1977]] un redattore del ''[[New York Daily News]]'', Jimmy Breslin, ricevette una lettera del killer che una settimana dopo fu pubblicata dallo stesso giornale.
 
Questo è parte del testo della lettera:
{{quote|Ciao dal rigagnolo di N.Y.C. che è alimentato da escrementi di cane, vomito, vino stagnante, urina e sangue. Ciao dalle fogne di N.Y.C. che ingoiano queste bontà quando sono lavate dai camion dei netturbini. Ciao dalle fessure nelle strade di N.Y.C. e dalle formiche che scendono in queste buche e mangiano il sangue dei morti nascosti in queste fessure...}}
 
Lo scrivente diceva di essere fan di Breslin, scrivendo, "''J.B., io voglio dirti che io ho letto il tuo articolo sul giornale e l'ho trovato molto interessante''". Inoltre il folle aggiunse: "''Cosa farete il 29 luglio?''" (l'anniversario della prima sparatoria).
 
Breslin chiese all'assassino di arrendersi, ma il folle non gli diede ascolto e sparò ancora il [[31 luglio]] [[1977]]: Stacy Moskowitz (20 anni) e Robert Violante (20 anni) furono entrambi colpiti alla testa in un parcheggio di [[Brooklyn]]: Moskowitz morì, ma Violante sopravvisse.
 
=== Sospetti e cattura ===
La sera dell'attacco a Moskowitz e Violante, Cecilia Davis, che viveva vicino al luogo del crimine, vide un uomo rimuovere un biglietto del posteggio da un [[Ford Galaxy]] gialla parcheggiata vicino a un idrante. Davis vide l'uomo pochi minuti dopo la sparatoria e due giorni dopo avvertì la polizia.
 
Un detective di [[Yonkers]], una cittadina due miglia a nord di [[Manhattan]], chiamò la polizia dicendo di avere dei sospetti su un certo Berkowitz, che, secondo loro, aveva commesso strani crimini a Yonkers che avevano similitudini con la lettera del Figlio di Sam.
 
Quando la polizia perquisì l'automobile posteggiata nella casa di fronte all'appartamento dell'uomo, la polizia trovò l'arma, delle mappe dei luoghi delle sparatorie e una nuova lettera diretta al sergente Dowd. Berkowitz fu arrestato a Yonkers il [[10 agosto]] [[1977]]; non oppose resistenza. Le prime parole dopo l'arresto furono: "Mi avete preso. Perché ci avete messo così tanto?" ("''You got me. What took you so long?''").
 
=== Interrogatorio e sentenza ===
Confessò tutti i suoi crimini in soli trenta minuti di interrogatorio. Durante le domande però Berkowitz sembrò suggerire alla polizia la propria infermità mentale, in quanto disse che il "''Sam''" menzionato nella prima lettera era un certo Sam Carr, un suo vicino di casa.
 
Berkowitz disse inoltre che il cane di Carr, Harvey, era posseduto da un vecchio demone e che la stessa bestia gli ordinava di uccidere. Berkowitz disse di aver tentato di uccidere il cane ma ogni volta l'animale lo bloccava con una sorta di interferenza sovrannaturale.
 
Secondo il giornalista Maury Terry, Berkowitz ripeté più volte durante l'interrogatorio: "''Stacy era una prostituta''", riferendosi a Stacy Moskowitz, l'ultima sua vittima.
 
Il [[12 giugno]] [[1978]] fu condannato a sei [[ergastolo|ergastoli]] per omicidi plurimi.
 
Successivamente, il killer affermò che la canzone di [[Hall & Oates]] ''Rich Girl'', lo spinse, tra le altre cose, a commettere gli omicidi di cui si era macchiato.
 
=== Dopo l'arresto ===
Berkowitz si fece soprannominare dai compagni di cella "''David [[berserker|Berserkowitz]]''" e fu riconosciuto come un [[satanista]], ammettendo di aver preso parte ad alcuni riti violenti. Nell'ottobre [[1978]] Berkowitz inviò un libro sulla [[stregoneria]] e sull'occulto alla polizia del [[North Dakota]], sottolineandone alcuni passaggi e aggiungendoci note come la frase: "''Arlis Perry, Hunted, Stalked and Slain. Followed to Calif. [[Stanford University]].''"
 
Arlis Perry, una diciannovenne del North Dakota, era stata uccisa in una cappella interna alla Stanford University il [[12 ottobre]] 1974. Il suo assassinio era ancora irrisolto. Berkowitz menzionò ancora questa uccisione in altre lettere, suggerendo di aver notizie sul crimine.
 
Nel [[1979]] Berkowitz, in carcere, rischiò di essere ucciso da una persona della quale rifiutò di dare l'[[identikit]]. Berkowitz accettò quindi l'invito dell'esorcista [[Malachi Martin]] di visitarlo e di discutere del suo passato. Disse di aver preso parte ad un culto che sacrificava animali a [[Satana]] e che gestiva un giro di pedo-[[pornografia]]. Berkowitz disse anche di non essere il "Son Of Sam", perché in molti erano questa figura. Inoltre egli menzionò John "Wheaties" Carr come uno degli altri killer al pari di Michael Carr, il fratello del precedente, che dichiarò essere l'autore dell'agguato alla discoteca nel Queens. Sam era il nome del padre di John e Michael Carr. John Carr visse nella casa vicino Berkowitz e possedeva un [[Labrador retriever|Labrador]] che il killer descrisse come il vero demone. John Carr fu ucciso nel febbraio del 1978 in una sparatoria nel [[North Dakota]] e suo fratello, Michael, morì in un incidente stradale nell'ottobre [[1979]] a [[Manhattan]].
 
Dopo la seduta Berkowitz si descrisse come un [[cristianesimo|cristiano]] rinato e disse che la sua ossessione per la pornografia aveva giocato un gran ruolo nei suoi delitti. Inviò varie lettere di scuse e chiarimenti e si giudicò per la prima volta pentito dei suoi atti.
 
Berkowitz ha un sito ufficiale (http://www.forgivenforlife.org) mantenuto da un gruppo religioso che riporta varie lettere del serial killer e gli ultimi aggiornamenti della sua vita.
 
== Berkowitz nel cinema e nella musica ==
* Il gruppo metal ''[[Shinedown]]'' gli ha dedicato una canzone, intitolata appunto ''Son of Sam'', presente nell'album ''[[The Sound of Madness]]''
* Stralci del testo della canzone ''[[Sweet Leaf]]'' del gruppo hard rock dei [[Black Sabbath]], scritto sui muri dell'appartamento di Berkowitz, sono stati rinvenuti dalla polizia, insieme ad altri graffiti satanici, durante la perquisizione della sua abitazione dopo l'arresto.<ref>Vitolo, Eduardo. ''Black Sabbath. Neon Knights - Testi commentati'', Arcana Editrice, 2012, pag. 65, ISBN 978-88-6231-250-9</ref>
* Il film del [[1999]] ''[[S.O.S. Summer of Sam - Panico a New York|Summer of Sam]]'', diretto da [[Spike Lee]], narra parte della vicenda. Nel film Berkowitz è interpretato da [[Michael Badalucco]];
* I [[Beastie Boys]] menzionano Berkowitz nella canzone ''Looking Down the Barrel of a Gun'' dell'album ''[[Paul's Boutique]]'';
* Nel romanzo di [[Stephen King]] ''[[Black House]]'', Jack Sawyer dice: "Forse il ragazzo adesso vorrebbe essere preso, come il Figlio di Sam";
* Il cantante [[Elliott Smith]] ha pubblicato la canzone ''Son of Sam'' nell'album ''[[Figure 8]]'', ma il cantante dichiarò di non essersi riferito al killer statunitense;
* La band [[Macabre]] scrisse una canzone su Berkowitz, intitolata ''Son of Sam'', che appare nell'album ''[[Grim Reality]]'';
* La band [[Benediction]] ha pubblicato la canzone ''Jumping at Shadows'' nell'album ''[[The Grand Leveller]]'', dedicata al killer;
* Scott Putesky, tra i primi chitarristi di [[Marilyn Manson]], usa lo [[pseudonimo]] [[Daisy Berkowitz]], una miscela dei nomi di [[Daisy Duke]] e Berkowitz;
* Una canzone del gruppo punk [[Dead Boys]] presente sul loro secondo album ''[[We Have Come for Your Children]]'' del 1978 si intitola ''Son of Sam'' e fa espressamente riferimento agli omicidi di Berkowitz;
* Una canzone dei [[Bloodcum]] si intitola ''Son of Sam'';
* Nel telefilm americano ''[[Criminal Minds]]'' Berkowitz viene citato in varie puntate, preso a simbolo del serial-killer brutale;
* ''Son of Sam'' viene anche citato in una delle puntate della prima stagione della serie TV ''[[Dexter (serie televisiva)|Dexter]]'';
* ''Son of Sam'' è il nome di una band punk formata da [[Davey Havok]], cantante degli [[AFI (gruppo musicale)|AFI]], al quale ha collaborato anche [[Glenn Danzig]], cantante dei [[Misfits (gruppo musicale)|Misfits]]. L'album si chiama ''Songs from the Earth'' (2001).
* Nel film thriller statunitense ''[[Copycat - Omicidi in serie]]'' (''Copycat'') del [[1995]] il killer seriale nel quarto assassinio riproduce nei minimi dettagli un omicidio stile Berkowitz.
* Nel fumetto dell'ottava stagione di ''[[Buffy l'ammazzavampiri (fumetto)|Buffy l'ammazzavampiri]]'', Angel ha una conversazione con un cane parlante e cita il figlio di Sam come l'unico che avrebbe seguito i consigli del quadrupede.
 
== Note ==
<references/>
 
== Collegamenti esterni ==
*{{en}} [http://www.forgivenforlife.org/ Sito ufficiale di David Berkowitz]
*{{en}} [http://www.crimelibrary.com/serial_killers/notorious/berkowitz/letter_1.html Articolo su TruTv-Crime Library.com]
* [http://www.latelanera.com/serialkiller/serialkillerdossier.asp?id=DavidBerkowitz Biografia di David Berkowitz su LaTelaNera.com]
* [http://www.occhirossi.it/biografie/DavidBerkowitz.htm Biografia di David Berkowitz su Occhirossi.it]
*{{en}} [http://www.casoabierto.com/Cronica-Negra/Cronica-Negra-Internacional/DavidBerkowitzenglishversion.html articolo del Journal CasoAbierto su David Berkowitz]
*{{en}} [http://www.oneplace.com/Ministries/Focus_on_the_Family/Archives.asp "David Berkowitz: Son of Hope - I, II & III" Registrazione audio di un'intervista a David Berkowitz]
{{Controllo di autorità|VIAF=77561493|LCCN=n/77/010098}}
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[[cs:David Berkowitz]]
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[[nl:David Berkowitz]]
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[[ru:Берковиц, Дэвид]]
[[sv:David Berkowitz]]
[[uk:Девід Берковіц]]