Maurizio Gasparri e Kim Kyung-ho: differenze tra le pagine

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{{disambigua}}
{{Carica pubblica
'''Kim Kyung-Ho''' (김경호) può riferirsi a:
|nome = Maurizio Gasparri
|immagine = Maurizio Gasparri 2009.jpg
|carica = [[Vicepresidente]] del [[Senato della Repubblica]
|mandatoinizio = 21 marzo [[2013]]
|mandatofine =
|presidente = [[Pietro Grasso]]
|predecessore = [[Emma Bonino]]
|carica2 = [[Ministri delle comunicazioni della Repubblica Italiana|Ministro delle comunicazioni]]
|mandatoinizio2 = 11 giugno [[2001]]
|mandatofine2 = 23 aprile [[2005]]
|presidente2 = [[Silvio Berlusconi]]
|predecessore2 = [[Salvatore Cardinale]]
|successore2 = [[Mario Landolfi]]
|carica3 = [[Sottosegretario di Stato]] del [[Ministero dell'Interno]]|
|mandatoinizio3 = 10 maggio [[1994]]
|mandatofine3 = 17 gennaio [[1995]]
|presidente3 = [[Silvio Berlusconi]]
|predecessore3 = [[Antonino Murmura]]
|successore3 = [[Fabrizio Abbate]]
|partito = [[Movimento Sociale Italiano - Destra Nazionale|MSI-DN]] (1979-1995)<br />[[Alleanza Nazionale|AN]] (1995-2009)<br />[[Il Popolo della Libertà|PdL]] (2009-2013)<br />[[Forza Italia (2013)|Forza Italia]] (dal 2013)
}}
{{Membro delle istituzioni italiane
|nome = Maurizio Gasparri
|istituzione=Camera
|dimensione = 156
|luogo_nascita = [[Roma]]
|data_nascita = 18 luglio [[1956]]
|luogo_morte =
|data_morte =
|titolo = [[maturità classica]]
|professione = [[giornalista]]
|partito = [[Movimento Sociale Italiano - Destra Nazionale]] (fino al 1995), [[Alleanza Nazionale]] (1995-2009), [[Popolo della Libertà]] (dal 2009)
|legislatura = [[XI Legislatura della Repubblica Italiana|XI]], [[XII Legislatura della Repubblica Italiana|XII]], [[XIII Legislatura della Repubblica Italiana|XIII]], [[XIV Legislatura della Repubblica Italiana|XIV]], [[XV Legislatura della Repubblica Italiana|XV]]
|gruppo_parlamentare = [[Movimento Sociale Italiano]] ([[XI Legislatura della Repubblica Italiana|XI]]), [[Alleanza Nazionale]] ([[XII Legislatura della Repubblica Italiana|XII]], [[XIII Legislatura della Repubblica Italiana|XIII]], [[XIV Legislatura della Repubblica Italiana|XIV]], [[XV Legislatura della Repubblica Italiana|XV]])
|coalizione = [[Polo del Buon Governo]] ([[XII Legislatura della Repubblica Italiana|XII]]), [[Polo per le Libertà]] ([[XIII Legislatura della Repubblica Italiana|XIII]]), [[Casa delle Libertà]] ([[XIV Legislatura della Repubblica Italiana|XIV]], [[XV Legislatura della Repubblica Italiana|XV]])
|circoscrizione = [[Roma]] - [[Viterbo]] - [[Latina]] - [[Frosinone]] ([[XI Legislatura della Repubblica Italiana|XI]]), [[Circoscrizione Lazio 1|Lazio 1]] (XIII), [[Circoscrizione Calabria (Camera dei deputati)|Calabria]] (XIV, XV)
|incarichi =
|sito = http://legislature.camera.it/chiosco.asp?cp=1&position=XI%20Legislatura%20/%20I%20Deputati&content=deputati/legislatureprecedenti/Leg11/framedeputato.asp?Deputato=d33210
}}
{{Membro delle istituzioni italiane
|nome = Maurizio Gasparri
|istituzione=Senato
|immagine =
|dimensione =
|luogo_nascita =
|data_nascita =
|luogo_morte =
|data_morte =
|titolo =
|professione =
|partito =
|legislatura = [[XVI Legislatura della Repubblica Italiana|XVI]], [[XVII Legislatura della Repubblica Italiana|XVII]]
|gruppo_parlamentare = Popolo della Libertà - Forza Italia
|coalizione = [[Popolo della Libertà]]-[[Lega Nord]]-[[Movimento per le Autonomie]]
|circoscrizione =
|regione = [[Lazio]]
|nomina_senatore_a_vita =
|data_nomina_senatore_a_vita =
|incarichi =
* Presidente del gruppo parlamentare Il Popolo della Libertà
*Membro della 11ª Commissione permanente (Lavoro, previdenza sociale)
*Membro della Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi
|sito = http://www.senato.it/leg/17/BGT/Schede_v3/Attsen/00001103.htm
}}
{{Bio
|Nome = Maurizio
|Cognome = Gasparri
|Sesso = M
|LuogoNascita = Roma
|GiornoMeseNascita = 18 luglio
|AnnoNascita = 1956
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte =
|Epoca = 1900
|Epoca2 = 2000
|Attività = politico
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità = , presidente del gruppo parlamentare [[Il Popolo della Libertà]] al [[Senato della Repubblica]] nella [[XVI Legislatura della Repubblica Italiana|XVI]] legislatura, vicepresidente del [[Senato della Repubblica]] dal 21 marzo [[2013]]
}}
 
*'''[[Kim Kyung-ho (arciere)|Kim Kyung-ho]]''' – [[arciere]] [[Corea del Sud|sudcoreano]]
==Biografia==
*'''[[Kim Kyung-ho (calciatore)|Kim Kyung-ho]]''' (1961) – [[calciatore]] [[Corea del Sud|sudcoreano]]
=== Famiglia ed esperienze politiche giovanili ===
*'''[[Kim Kyung-ho (giocatore di baseball 1963)|Kim Kyung-ho]]''' (1963) – [[Baseball|giocatore di baseball]] [[Corea del Sud|sudcoreano]]
Figlio del generale dei [[Carabinieri]] Domenico Gasparri e di Iole Siani ([[1921]]-[[2009]]), ha un fratello, [[Clemente Gasparri|Clemente]], [[Generale di Corpo d'Armata]], già Vice Comandante Generale dell'[[Arma dei Carabinieri]].
*'''[[Kim Kyung-ho (cantante)|Kim Kyung-ho]]''' (1971) – [[cantante]] [[Corea del Sud|sudcoreano]]
 
*'''[[Kim Kyung-ho (giocatore di baseball 1995)|Kim Kyung-ho]]''' (1995) – [[Baseball|giocatore di baseball]] [[Corea del Sud|sudcoreano]]
Dopo la maturità classica si è dedicato alla politica.<ref>[http://www.gasparri.it Sito ufficiale]</ref> Negli anni settanta diviene segretario provinciale del [[Fronte della Gioventù (MSI)|Fronte della Gioventù]]. [[Gianfranco Fini]] nel 1979 lo vuole come suo vice nel FDG. A fine anni ottanta diviene presidente nazionale del [[FUAN]].
 
=== Deputato del MSI (1992-1994) e di AN (1994-2001) ===
Nel partito, Gasparri rientrava nella corrente, detta ''Destra in movimento'', che appoggiava la leadership di [[Gianfranco Fini]]<ref>{{Cita news|url=http://www.iltempo.it/politica/2010/04/17/1149432-quando_finiani_erano_gasparri_russa.shtml|titolo=Quando i finiani doc erano Gasparri e La Russa|pubblicazione= [[Il Tempo]]|data=17 aprile 2010|accesso=19 dicembre 2010}}</ref>, ottenendo un ruolo di spicco a partire dal 1988, quando Fini fu nominato segretario politico.
 
Ha lavorato anche come giornalista, arrivando a diventare condirettore del "[[Secolo d'Italia]]", organo politico del MSI-DN. Nel mezzo dello sconvolgimento politico di [[tangentopoli]] che azzera una parte di classe politica, tiene un atteggiamento di totale approvazione e appoggio delle indagini portate avanti con fermezza dalla magistratura.
 
Diviene deputato del [[Movimento Sociale Italiano - Destra Nazionale]] dal [[1992]] al [[1994]]. Allo stesso tempo, dal febbraio 1992 all'aprile 1994 è consigliere comunale a [[Fiumicino]] sempre per il MSI-DN.<ref>[http://www.corriere.it/politica/speciali/2013/elezioni/senato/lazio/pdl/maurizio-gasparri.shtml Corriere.it]</ref>
 
Dal [[1994]] è parlamentare di [[Alleanza Nazionale]] e diviene [[sottosegretario]] all'[[ministero dell'Interno|Interno]] del [[governo Berlusconi I]]. Membro del consiglio direttivo di AN alla Camera nel 1994.
 
Rieletto alla Camera nel 1996, ha ricoperto il ruolo di vicecapogruppo di AN. Nel [[1998]] ha fondato il sito internet di informazione politica ''[http://www.destra.it Destra.it]''.
 
=== Ministro delle Comunicazioni (2001-2006) ===
Torna alla Camera nel 2001 e dal [[2001]] al [[2005]] è [[Ministri delle comunicazioni della Repubblica Italiana|Ministro delle comunicazioni]] nel [[governo Berlusconi II]]. Con [[Ignazio La Russa]] ha guidato una corrente di AN, [[Destra Protagonista]], che faceva riferimento alla rivista politica "EuroDestra", fino al superamento delle correnti nel partito. Non è confermato ministro nell'aprile 2005, con Fini che gli preferisce [[Mario Landolfi]]. Nel 2006 è rieletto deputato in AN.
 
===="Legge Gasparri"====
{{vedi anche|Legge Gasparri}}
Nel [[2001]] la sua carriera politica ha raggiunto il suo punto più alto quando è stato chiamato, sempre da Berlusconi, a ricoprire l'incarico di [[Ministri delle comunicazioni della Repubblica Italiana|Ministro delle comunicazioni]]. In questa veste, Gasparri si è fatto promotore di una legge di riordino del sistema televisivo, nota come "[[legge Gasparri]]".
 
La legge venne inizialmente rinviata alle Camere dal [[Carlo Azeglio Ciampi|Presidente Ciampi]] dieci giorni dopo la sua approvazione al [[Parlamento della Repubblica Italiana|Parlamento]] nel dicembre del 2003, in quanto l'aumento del limite antitrust viola il principio del [[pluralismo]] sancito dall'articolo 21 della [[Costituzione della Repubblica Italiana|Costituzione]] ("''Non c'è democrazia senza pluralismo e imparzialità dell'informazione''"). Il governo Berlusconi si preoccupò allora di adottare subito un [[decreto legge]] (''il decreto salvareti''), che venne poi convertito in legge dal Parlamento il 23 febbraio 2004, aspramente criticato perché di fatto calpestava una sentenza della Consulta che ordinava la messa sul satellite di una rete [[Mediaset]], ovvero [[Rete 4]], con la conseguente perdita di pubblicità per [[Raitre]]. Il nuovo testo della [[legge Gasparri]] è stato approvato in via definitiva il 29 aprile (dopo 130 sedute e la presentazione di 14000 emendamenti), e promulgato dal Presidente il 3 maggio 2004.
 
Nel 2007 la Commissione Europea si è espressa in modo critico sulla legge con la motivazione che questa ha introdotto "vantaggi ingiustificati agli operatori analogici" già sul mercato, scoraggiando l'ingresso di nuovi operatori<ref>[http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=CELEX:62005J0380:IT:HTML Causa C-380/05 presso Corte di Giustizia Europea]</ref><ref>{{Cita news|url=http://www.corriere.it/Primo_Piano/Economia/2007/07_Luglio/18/legge_gasparri_ue_boccia.shtml|titolo=Tv: Unione europea boccia la legge Gasparri|pubblicazione= [[Il Corriere della Sera]]|data=18 luglio 2007|accesso=19 dicembre 2010}}</ref> e ha perciò iniziato una procedura di infrazione nei confronti dell'Italia, poi sospesa quando il governo italiano si è impegnato ad adeguare la legge alla normativa europea che garantisce l'assegnazione trasparente delle frequenze televisive. A gennaio 2009, con decisione n.242<ref>[http://www.archive.org/download/SentenzaConsiglio24209/Decisione_del_20_gennaio_2009_r242.pdf Consiglio di Stato n.242/20 gennaio 2009]</ref>, il Consiglio di Stato (riprendendo la questione già parzialmente decisa con la sentenza non definitiva del Consiglio n. 2622/08 del 31 maggio 2008) dà sostanzialmente ragione ad Europa 7, concedendole una "vittoria di Pirro" (danni esigibili dallo Stato per un solo milione di euro e un canale preso dal VHF III). Si calcolano così quattro sentenze a favore di Europa 7 dopo quelle della Corte di Giustizia Europea, Corte Costituzionale, e del TAR del Lazio<ref>la vicenda, paradossale, si dipana tra 10 anni di ricorsi e sentenze. Il 22 dicembre 1999, vinta nel 1997 la gara pubblica, il Ministero ribadiva la concessione delle frequenze. Nel novembre 2002 la Corte Costituzionale (sentenza [[Sentenza n. 466/2002 della Corte Costituzionale|466/2002]]) ribadisce il concetto. Nel 2004 vi è una sentenza favorevole TAR n. 9325/04 che lo ribadisce di nuovo. Luglio 2005, ricorso al Consiglio di Stato, che, essendo in grave imbarazzo, rivolge dei quesiti interpretativi alla Corte di giustizia Europea. Questa concede udienza il 30 novembre 2006 e, dopo enormi ritardi emette un'altra sentenza favorevole, in gennaio 2008. Senza produrre risultati reali. Si veda [[Europa 7]] per ulteriori dettagli.</ref>.
 
=== Attività societaria ed associativa (2006-2008) ===
Nel [[2007]] entra nel CdA della società di telecomunicazioni [[Telit|Telit Communications]] in qualità di "director" [amministratore] non esecutivo.<ref name=autogenerato1>[http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/tecnologia/grubrica.asp?ID_blog=30&ID_articolo=748&ID_sezione=&sezione= Il digitale terrestre ingaggia Gasparri - La Stampa, 18 luglio 2006]</ref><ref name=autogenerato1 /> Per questa sua posizione viene coinvolto nell'inchiesta giornalistica di [[Report]] del maggio [[2007]] ("Il Mistero del Faraone"), che indagava sulla torbida<ref>La procura aprirà un'indagine e ipotizza una tangente di 97 milioni di euro. Si veda [http://www.repubblica.it/2008/02/sezioni/cronaca/corruzione-wind/tangente-americani/tangente-americani.html Repubblica, feb 2008]</ref> vendita di [[Wind Telecomunicazioni|Wind]] agli egiziani di Sawiris, e sull'uso dei cosiddetti "gsm-box", in quanto Telit era "presieduta da manager israeliani e che in Italia fa affari con Sawiris" (e con i gsm-box medesimi).<ref>[http://www.report.rai.it/R2_popup_articolofoglia/0,7246,243%255E1072369,00.html Report - 17 maggio 2007]</ref>
 
Nel [[2007]] ha fondato l'associazione ''Italia Protagonista''. A maggio 2007 ha pubblicato un nuovo libro "Il cuore a destra" che ha presentato nel corso dell'estate in varie località d'Italia.
 
=== Senatore PdL (2008-2013) e Forza Italia (2013- ) ===
Dalle [[elezioni politiche italiane del 2008]] è senatore e presidente del gruppo parlamentare [[Il Popolo della Libertà]] al [[Senato della Repubblica]].
 
Il 5 novembre [[2008]] nel corso della registrazione del Gr3 Rai, parlando del presidente eletto degli Stati Uniti e della lotta al terrorismo, ha dichiarato: «Con [[Barack Obama|Obama]] alla Casa Bianca [[al-Qāʿida]] forse è più contenta»<ref>[http://www.youtube.com/watch?v=D3nGtZmFaxY&feature=related YouTube - Gasparri su Obama: Sarà contenta Al Qaeda<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref>
{{cita web
| url = http://www.repubblica.it/2008/10/speciale/altri/2008elezioniusa/polemica-parole-gasparri/polemica-parole-gasparri.html?ref=search
| titolo = Obama, gaffe sprint di Gasparri "Al Qaeda ora forse è più contenta"
| accesso = 5 novembre 2008
| editore = Repubblica.it
| data = 5 novembre 2008
}}</ref>
<ref>
{{cita web
| url = http://www.corriere.it/politica/08_novembre_05/gasparri_obama_lite_senato_a00746cc-ab24-11dd-8f4b-00144f02aabc.shtml
| titolo = «Obama? Ora Al Qaeda più contenta» Bufera sulle parole di Gasparri
| accesso = 5 novembre 2008
| editore = Corriere.it
| data = 5 novembre 2008
}}</ref>. Gasparri dopo la sua dichiarazione ha avuto critiche dure da svariati esponenti del [[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]], a partire dalla capogruppo al Senato [[Anna Finocchiaro]].<ref>[http://www.lastampa.it/Dossier/elezioniusa08/elezioniusa_girata.asp?ID_blog=202&ID_articolo=798&ID_sezione=425&sezione LaStampa, 5/11/2008]</ref>
 
Nel novembre 2009 Gasparri è primo firmatario del [[disegno di legge]] "Misure per la tutela del cittadino contro la durata indeterminata dei processi, in attuazione dell'articolo 111 della Costituzione e dell'articolo 6 della [[Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali|Convenzione europea sui diritti dell'uomo]]"<ref>http://www.corriere.it/Media/pdf/ddl_giustizia.pdf</ref>, comunemente noto come [[Processo breve]]. Gasparri ha presentato il provvedimento come parte di un «decalogo sulla giustizia» che comprenda anche «nuove norme antimafia, riforma del [[processo civile]], riforma della professione forense, [[intercettazioni]] e riforma costituzionale della giustizia»<ref name=corriere12nov>[http://www.corriere.it/politica/09_novembre_12/giustizia-ddl-senato-prescrizione-due-anni_49ccf1f2-cf7d-11de-a0b4-00144f02aabc.shtmlDdl sul processo breve in Senato La prescrizione scatta dopo due anni], ''Corriere della Sera'', 12 novembre 2009</ref>, auspicando che «Per incominciare, i magistrati inizino a lavorare di più»<ref>[http://video.corriere.it/?vxSiteId=404a0ad6-6216-4e10-abfe-f4f6959487fd&vxChannel=Dall%20Italia&vxClipId=2524_4aa7779c-cf90-11de-a0b4-00144f02aabc&vxBitrate=300 Intervista a Corriere.it]</ref>
 
Nel gennaio 2011 ha firmato, insieme a [[Roberto Formigoni]] ed altri, una lettera aperta per chiedere ai cattolici italiani di sospendere ogni giudizio morale nei confronti di [[Silvio Berlusconi]], indagato dalla procura di Milano per [[concussione]] e favoreggiamento della [[prostituzione]] minorile.<ref>[http://www.iltempo.it/politica/2011/01/22/1231821-cari_cattolici_evitate_trappola.shtml ilTempo.it], testo della lettera aperta</ref>
 
Alle [[Elezioni politiche italiane del 2013]] viene rieletto senatore tra le file del PDL nella regione Lazio. Il 21 marzo [[2013]] viene eletto vicepresidente del [[Senato della Repubblica]] per il [[PdL]] con 96 preferenze.
 
Il 16 novembre [[2013]], con la sospensione delle attività del [[Popolo della Libertà]], aderisce a [[Forza Italia (2013)|Forza Italia]]<ref>[http://www.corriere.it/politica/13_novembre_16/addio-pdl-in-frantumi-rinasce-forza-italia-0d58c8fc-4e97-11e3-80a5-bffb044a7c4e.shtml L’addio al Pdl (in frantumi), rinasce Forza Italia]</ref>.
Il 24 marzo [[2014]] diventa membro del Comitato di Presidenza di Forza Italia.
 
Inoltre è membro del CdA della Fondazione AN.<ref>[http://www.liberoquotidiano.it/news/11637958/Italo-Bocchino-direttore-del-Secolo-.html Italo Bocchino direttore del Secolo, la rabbia della figlia di Almirante: "Boicottiamolo". E Storace va giù duro con Alfano]</ref>
 
==== Opinioni sui gay ====
Gasparri si è dichiarato contrario ai matrimoni gay («sono contro-natura»)<ref>[http://www.ilsecoloxix.it/p/italia/2014/10/06/ARclIyAC-abrignani_replica_gasparri.shtml Abrignani: «Sì alle nozze gay». Gasparri replica: «Sono contro natura»]</ref> e alle adozioni gay («la vita nasce dall'incontro di uomo e donna»).<ref>[http://www.europaquotidiano.it/2014/06/30/gasparri-frena-berlusconi-no-a-matrimoni-e-adozioni-gay/ Gasparri frena Berlusconi: «No a matrimoni e adozioni gay»]</ref>
 
==Provvedimenti giudiziari==
[[File:PdL Cicchitto & Gasparri Quirinale 2008.jpg|thumb|[[Fabrizio Cicchitto]] e Maurizio Gasparri al termine delle consultazioni al Quirinale (2008)]]
Il 17 dicembre [[2013]] al senatore di Forza Italia viene notificato un avviso di conclusione delle indagini con l'accusa di peculato. Le indagini hanno ad oggetto una appropriazione di danaro (che deriva dai fondi del gruppo parlamentare del Pdl) con il quale Gasparri nel marzo 2012 avrebbe utilizzato per l'acquisto di una polizza vita che vedeva come beneficiari, in caso di morte del senatore, i suoi eredi legittimi. In seguito provvede alla restituzione del danaro al gruppo del Popolo della Libertà del Senato con due bonifici effettuati nel mese di febbraio e marzo 2013.<ref>[http://www.lastampa.it/2013/12/17/italia/politica/gasparri-indagato-da-procura-di-roma-iJsWfReU56JBkCAuwfbmOM/pagina.html La Stampa - Gasparri indagato a Roma per peculato]</ref>
Il 17 febbraio [[2014]] la Procura di Roma chiede il rinvio a giudizio del senatore per peculato.<ref>[http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/02/17/gasparri-richiesta-di-rinvio-giudizio-per-polizza-vita-con-fondi-del-gruppo-pdl/883926/ Il Fatto quotidiano]</ref>
 
== Parodie ==
In televisione Gasparri è stato oggetto di una caricatura ad opera dell'attore [[Neri Marcorè]], apparsa su [[Rai 2]] nella trasmissione ''[[L'ottavo nano]]'', su [[Rai 3]] nella trasmissioni ''[[Raiot]]'' e ''[[Parla con me]]'', infine su [[La 7]] nel programma ''[[The show must go off]]'', e di una parodia di [[Maurizio Crozza|Crozza]] nel programma di [[Giovanni Floris]] "DiMartedì" su La7, in seguito alle sue dichiarazioni su due ragazze rapite in Siria dagli islamisti dell'[[Stato Islamico|ISIS]] e poi rilasciate, pare contro un riscatto<ref>[http://video.repubblica.it/spettacoli-e-cultura/crozza-chi-pagherebbe-riscatto-per-gasparri/189439/188371?ref=HRESS-3. Crozza: Chi pagherebbe riscatto per Gasparri?]</ref>.
 
==Note==
{{references|2}}
 
==Bibliografia==
* 1986 - Maurizio Gasparri - Adolfo Urso: "''L'età dell'intelligenza''" ed.Settimo Sigillo
* 2005 - Maurizio Gasparri - "''Fare il futuro''"
* 2007 - Maurizio Gasparri - "''Il cuore a destra''" - ed. Rubbettino
* 2007 - Maurizio Gasparri - "''Il viaggio del Popolo della Libertà. Il PdL e le sue idee''" - ed. Koinè Nuove Edizioni
 
==Voci correlate==
* [[Legge Gasparri]]
 
==Altri progetti==
{{interprogetto|commons=Category:Maurizio Gasparri|q}}
 
==Collegamenti esterni==
* {{cita web|http://www.gasparri.it|Sito personale}}
* {{cita web|http://www.destra.it|Sito della rivista telematica Destra.it}}
* {{cita web|http://www.italiaprotagonista.it|Sito dell'associazione Italia Protagonista}}
* {{cita web|http://www.politicalink.it/interviste/gasparri.htm|Intervista in cui l'on. Gasparri lancia la proposta del Partito Unico del Centrodestra}}
 
{{Box successione
|carica= Direttore del [[Secolo d'Italia]]
|periodo= [[1991]] - [[1994]]
|precedente = [[Guido Lo Porto]]
|successivo = [[Gennaro Malgieri]]
}}
{{Box successione
|carica=[[Ministri delle comunicazioni della Repubblica Italiana|Ministro delle comunicazioni]]
|immagine=Italy-Emblem.svg
|periodo = 11 giugno [[2001]] - 23 aprile [[2005]]
|precedente = [[Salvatore Cardinale]]
|successivo = [[Mario Landolfi]]
}}
{{Box successione|carica= Sottosegretario di Stato del [[Ministero degli Interni]]
|immagine=Italy-Emblem.svg
|periodo =10 maggio [[1994]] - 17 gennaio [[1995]]
|precedente = [[Antonino Murmura]]
|successivo = [[Fabrizio Abbate]]
}}
{{Box successione
|carica = Capogruppo del [[Popolo della Libertà]] al [[Senato della Repubblica]]
|immagine=Il Popolo della Libertà.png
|periodo = 18 maggio [[2008]] - 19 marzo [[2013]]
|precedente = gruppo non costituito
|successivo = [[Renato Schifani]]
}}
{{Box successione
|carica=Coordinatore Nazionale di [[Alleanza Nazionale]]
|periodo= [[1995]] - [[1997]]
|precedente= -
|successivo= [[Domenico Fisichella]]
}}
 
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|politica}}
 
[[Categoria:Ministri delle Comunicazioni della Repubblica Italiana]]
[[Categoria:Politici del Movimento Sociale Italiano-Destra Nazionale]]
[[Categoria:Politici di Alleanza Nazionale]]
[[Categoria:Politici del Popolo della Libertà]]
[[Categoria:Politici di Forza Italia (2013)]]
[[Categoria:Politici legati a Roma]]
[[Categoria:Deputati dell'XI Legislatura della Repubblica Italiana]]
[[Categoria:Deputati della XII Legislatura della Repubblica Italiana]]
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[[Categoria:Deputati della XIV Legislatura della Repubblica Italiana]]
[[Categoria:Deputati della XV Legislatura della Repubblica Italiana]]
[[Categoria:Senatori della XVI Legislatura della Repubblica Italiana]]
[[Categoria:Senatori della XVII Legislatura della Repubblica Italiana]]
[[Categoria:Governo Berlusconi I]]
[[Categoria:Governo Berlusconi II]]