Odiavum e Mia Martini: differenze tra le pagine
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{{Artista musicale
|nome = Mia Martini
|tipo artista = cantautore
|
|didascalia = Mia Martini durante la registrazione dello speciale ''[[Che vuoi che sia... se t'ho aspettato tanto]]'' ([[1976]])
|nazione = Italia
|genere= Pop
|genere2 = Soul
|genere3 = Folk
|genere4 = Blues
|genere5 = Jazz
|genere6 = Italodisco
|genere7 = Canzone napoletana
|genere8 = Rock progressivo
|anno inizio attività = 1963
|anno fine attività = 1995
|note periodo attività =
|etichetta = [[CAR Juke Box]]<br />[[Durium]]<br />[[RCA Italiana]]<br />[[Dischi Ricordi]]<br />[[Warner Bros. Records (casa discografica italiana)|Warner Bros. Records]]<br />[[DDD - La Drogueria di Drugolo|DDD]]<br />[[Fonit Cetra]]<br />[[Esse Records]]<br />[[RTI Music]]
|url =
|strumento = [[Canto|voce]], [[chitarra]], [[pianoforte]], [[Tamburello basco|tamburello]]
|numero totale album pubblicati = 80
|numero album studio = 18
|numero album live = 2
|numero raccolte = 60
}}
{{Bio
|Nome = Domenica Rita Adriana
|Cognome = Bertè
|PostCognomeVirgola = detta '''Mimì'''
|Pseudonimo = Mia Martini
|ForzaOrdinamento = Martini, Mia
|Sesso = F
|LuogoNascita = Bagnara Calabra
|GiornoMeseNascita = 20 settembre
|AnnoNascita = 1947
|LuogoMorte = Cardano al Campo
|GiornoMeseMorte = 12 maggio
|AnnoMorte = 1995
|Attività = cantante
|Nazionalità = italiana
|PostNazionalità = e in alcune occasioni anche [[cantautrice]]
|Didascalia2 = {{Premio|Festival di Sanremo 1982|Premio della Critica}}<br />{{Premio|Festival di Sanremo 1989|Premio della Critica}} <br />{{Premio|Festival di Sanremo 1990|Premio della Critica}}
}}
Sorella maggiore di [[Loredana Bertè]], è considerata insieme a [[Mina (cantante)|Mina]] una delle voci femminili più belle ed espressive della musica leggera italiana di sempre, caratterizzata dal suo essere sofisticata e con una forte intensità interpretativa.<ref>{{Cita|Dizionario delle canzoni italiane|pag. 31}}</ref><ref>{{cita|Dizionario delle canzoni italiane|pag. 226}}</ref>
Il suo album di debutto, ''[[Oltre la collina]]'', è giudicato tra i migliori lavori italiani mai realizzati di sempre.<ref>"I miti musica" n. 18, "Mia Martini", [[Arnoldo Mondadori Editore]] Editore, [[1999]]</ref> Successi come ''[[Padre davvero.../Amore... amore... un corno!|Padre davvero]]'' (1971), ''[[Piccolo uomo]]'', ''[[Donna sola/Questo amore vero|Donna sola]]'' (1972), ''[[Minuetto/Tu sei così|Minuetto]]'', ''[[Il guerriero/Bolero|Il guerriero]]'' (1973), ''[[Inno/...e stelle stan piovendo|Inno]]'' (1974), ''[[Donna con te/Tutti uguali|Donna con te]]'' (1975), ''[[Che vuoi che sia...se t'ho aspettato tanto/Io donna io persona|Che vuoi che sia...]]'' (1976) e ''[[Per amarti/Se finisse qui|Per amarti]]'' (1977) la consacrarono tra le protagoniste della musica italiana negli [[Anni 1970|anni settanta]].<ref name="Mia Martini: storia di una voce">[http://www.lastoriasiamonoi.rai.it/puntata.aspx?id=214 Mia Martini: storia di una voce] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20080514001308/http://www.lastoriasiamonoi.rai.it/puntata.aspx?id=214 |data=14 maggio 2008 }} - Puntata de "[[La storia siamo noi]]" - Rai Educational</ref><ref>{{cita pubblicazione | cognome = Seymandi | nome = Maurizio | linkautore = Maurizio Seymandi | data = | anno = 1975 | mese = settembre | titolo = Vota la voce, i lettori hanno scelto i più popolari dell'anno | rivista = [[TV Sorrisi e Canzoni]] | numero = 38 | p = 15 | url = http://www.sorrisi.com/sorrisi/upload/miamartini/miamartini1975_38.pdf | accesso = 2 gennaio 2012 | urlmorto = sì | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20081221084327/http://www.sorrisi.com/sorrisi/upload/miamartini/miamartini1975_38.pdf | dataarchivio = 21 dicembre 2008 }}
</ref><ref>{{cita pubblicazione | cognome = Cucco | nome = Paolo | data = | anno = 1977 | mese = maggio | titolo = Mia Martini. Libera felice e sconfitta | rivista = TV Sorrisi e Canzoni | numero = 22 | pp = 71-72 | url = http://www.sorrisi.com/sorrisi/upload/miamartini/miamartini1977_22.pdf | accesso = 2 gennaio 2012 | urlmorto = sì | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20081221084343/http://www.sorrisi.com/sorrisi/upload/miamartini/miamartini1977_22.pdf | dataarchivio = 21 dicembre 2008 }}</ref>
Nel corso della sua carriera ha interpretato brani in [[Lingua italiana|italiano]], [[Lingua veneta|veneto]], [[Dialetti calabresi|calabrese]], [[Dialetto napoletano|napoletano]], [[Dialetto romanesco|romanesco]], [[Lingua inglese|inglese]], [[Lingua francese|francese]], [[Lingua spagnola|spagnolo]], [[Lingua portoghese|portoghese]], [[Lingua tedesca|tedesco]] e [[Lingua greca|greco]]. Con la sua voce dal timbro ben riconoscibile per potenza e impatto emotivo, cantò il meglio della canzone d'autore italiana e internazionale, collaborando con alcuni tra i più grandi nomi del panorama musicale, non solo italiano. Per lei hanno scritto, tra gli altri, [[Biagio Antonacci]], [[Claudio Baglioni]], [[Dodi Battaglia]], [[Lucio Battisti]], [[Gianni Bella]], [[Dario Baldan Bembo]], [[Giancarlo Bigazzi]], [[Franco Califano]], [[Mimmo Cavallo]], [[Riccardo Cocciante]], [[Giorgio Conte (cantante)|Giorgio Conte]]<ref>{{Cita web|url = http://www.lastampa.it/2014/08/11/cultura/giorgio-conte-la-mia-langa-come-un-rock-uhNQsyjbBq5ppUJkKoqlUJ/premium.html;jsessionid=07DD1C43B86BC209DF72E397C7F6DAC9|titolo = Giorgio Conte La mia Langa è come un rock|editore = [[La Stampa]]|data = 11 agosto 2014|accesso = 12 maggio 2016|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20160512194339/http://www.lastampa.it/2014/08/11/cultura/giorgio-conte-la-mia-langa-come-un-rock-uhNQsyjbBq5ppUJkKoqlUJ/premium.html%3Bjsessionid%3D07DD1C43B86BC209DF72E397C7F6DAC9|dataarchivio = 12 maggio 2016|urlmorto = no}}</ref>, [[Paolo Conte]], [[Fabrizio De André]], [[Francesco De Gregori]], [[Ivano Fossati]], [[Enzo Gragnaniello]], [[Bruno Lauzi]], [[Mango (cantante)|Mango]], [[Amedeo Minghi]], [[Mariella Nava]], [[Mauro Pagani]], [[Maurizio Piccoli]], [[Mogol]], [[Stefano Rosso]], [[Enrico Ruggeri]], [[Shel Shapiro]], [[Umberto Tozzi]], [[Antonello Venditti]] e [[Carla Vistarini]].
== Biografia ==
=== L'infanzia ===
Domenica Bertè nasce a [[Bagnara Calabra]], in [[provincia di Reggio Calabria]], il 20 settembre [[1947]], secondogenita di quattro figlie: la maggiore, Leda (nata nel [[1946]]), Domenica (nata nel [[1947]]), la più giovane [[Loredana Bertè|Loredana]] (nata nel [[1950]]) - che curiosamente è nata lo stesso giorno e lo stesso mese, anch'ella divenuta famosa come cantante - e Olivia (nata nel [[1958]]). Il padre, Giuseppe Radames Bertè ([[1921]]-[[2017]]), un insegnante di latino e greco originario di [[Villa San Giovanni]], si era trasferito nelle [[Marche]] per motivi di lavoro, trascorrendo parte del soggiorno in questa regione nel comune di [[San Ginesio]], dove aveva insegnato presso l'Istituto Magistrale "Alberico Gentili", divenendo successivamente preside di liceo ad [[Ancona]]. La madre Maria Salvina Dato ([[1925]]-[[2003]]), anch'ella nativa di [[Bagnara Calabra]], faceva la maestra elementare.
"Mimì" (così era chiamata in famiglia) trascorre l'infanzia nel maceratese, a [[Porto Recanati]], e mostra subito uno spiccato coinvolgimento per il mondo della canzone italiana, allora dominato dalla radiofonia, ben prima dunque della diffusione del piccolo schermo televisivo. Inizia dunque a cantare all'interno di feste e balere, e dopo aver effettuato diverse serate come cantante intrattenitrice, e aver tentato alcuni piccoli concorsi per voci nuove, nel [[1962]] convince la madre ad accompagnarla a [[Milano]], in cerca di un'audizione nella speranza di ottenere un contratto discografico.
=== Gli esordi: Mimì Bertè ===
[[File:Mimi Bertè al Festival di Bellaria.jpg|upright=0.8|thumb|Mimì Bertè al ''Festival di Bellaria'' del [[1964]]]]
L'unico disposto a metterla alla prova è il grande autore e discografico [[Carlo Alberto Rossi]], che in poco tempo decide di lanciarla come ragazzina yé-yé, seguendo la moda musicale del momento. Con la canzone ''Ombrello blu'', partecipa al [[Festival di Pesaro]], in abbinamento con [[Marisa Terzi]], moglie dello stesso Carlo Alberto Rossi.
Nel [[1963]], la giovane Mimì Bertè, incide con il suo vero nome i primi [[45 giri]] su etichetta [[CAR Juke Box]].
A maggio del [[1964]] vince il [[Festival di Bellaria]], con ''Come puoi farlo tu''<ref>[http://docs.google.com/viewer?a=v&q=cache:x5IIGp0OmvEJ:www.webalice.it/miamartini/articoli/PDF/musikbox.pdf+%22festival+di+bellaria%22+%22voci+nuove%22&hl=it&gl=it&pid=bl&srcid=ADGEEShlZn2cYqdZzoaqf6z1lGJKz5-WV0MQLyKPcwr2gE5A2w3mv5mBa_OeJvVfM7soTPq8G7Q7EmldGi9fwyZUfH0ltTt0eY3PLoi3qX7ZiqeHJC6-8bdHcvB2vFCrHqdXOEhVQqOb&sig=AHIEtbREujPagIi7iRMpCAPk1QxsdgWxKw Articolo di Menico Caroli apparso su Musikbox nº 16]</ref>, ma è la canzone ''Il magone'' a regalarle la vera notorietà. Segue una certa attenzione da parte di giornali e tv, nonché un altro discreto successo, ''Ed ora che abbiamo litigato'', presentato sempre nel [[1964]] a [[Teatro 10]].
I numerosi provini realizzati in quel periodo, in previsione di un album, rimangono però nel cassetto per quasi trent'anni: Carlo Alberto Rossi, auspicando infatti una sua crescita musicale, la spinge a firmare per una casa discografica più grande, la [[Durium]], che nel [[1966]] pubblica il [[45 giri]] ''Non sarà tardi / Quattro settimane'', senza però riscuotere particolare successo.
A non funzionare è probabilmente lo scanzonato cliché nel quale sembra essere relegata la giovane cantante, già allora ispirata dalla vocalità blues di artiste come [[Etta James]] e [[Aretha Franklin]]. Trasferitasi a [[Roma]] con la madre e le sorelle, tenta di emergere nuovamente formando un trio assieme alla sorella Loredana e al suo amico Renato Fiacchini (successivamente [[Renato Zero]]), guadagnandosi anche da vivere con un modesto impiego presso il sindacato dei cantanti e dei cantautori.
[[File:Gianni Rivera e Mimì Berté (1963).jpg|thumb|Mimì Bertè con [[Gianni Rivera]] nel 1963|248x248px]]
Nel [[1969]] sconta quattro mesi di carcere a [[Tempio Pausania]] per essere stata scoperta in possesso di una sigaretta di marijuana durante una serata in una nota discoteca in [[Sardegna]], reato che all'epoca non prevede ancora alcuna distinzione dal possesso di altre forme di stupefacenti, e pertanto severamente perseguibile. Da questa accusa la cantante viene successivamente prosciolta in maniera definitiva, ma l'esperienza del carcere (durante la quale tenta anche il suicidio), la segnerà per il resto della vita.
Conseguentemente viene anche bloccata la pubblicazione del 45 giri ''Coriandoli spenti/L'argomento dell'amore'', inciso qualche mese prima per la Esse Records, e destinato a rimanere inedito per oltre trent'anni (oggi è uno dei dischi più rari in assoluto)<ref>Tg 2 Dossier, "Voci spezzate", [[RAI]], [[2005]]</ref>.
Nel [[1970]] partecipa come corista, insieme alla sorella Loredana e ai [[Cantori moderni di Alessandroni|Cantori Moderni di Alessandroni]], al disco ''Per un pugno di samba'', inciso durante il suo soggiorno a Roma da [[Chico Buarque de Hollanda]], di cui la cantante sarà sempre grande estimatrice. Nello stesso anno, è il pianista [[Toto Torquati]] a convincere Mimì ad esibirsi dal vivo, accompagnandola nell'esecuzione di un repertorio a lei più congeniale.
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A rivelarsi determinante è l'incontro con l'avvocato Alberigo Crocetta, produttore discografico e scopritore di talenti come [[Patty Pravo]] e [[Mal]], nonché fondatore del [[Piper Club|Piper]]. Crocetta decide infatti di lanciarla subito pensando al mercato internazionale e inventando perciò lo pseudonimo "Mia Martini": ''Mia'' come [[Mia Farrow]] (attrice da lei prediletta), e ''Martini'' scelto fra i tre nomi italiani più famosi all'estero (spaghetti, pizza e [[Martini_(marchio)|Martini]]). Il suo ''look'' si fa più zingaresco, caratterizzato dai numerosi anelli e dall'immancabile bombetta.
Nel 1971 esce per la [[RCA Italiana]] ''[[Padre davvero.../Amore... amore... un corno!|Padre davvero]]'', il primo brano pubblicato col nome di Mia Martini e registrato con il complesso La Macchina. Il testo (di [[Antonello De Sanctis]]) tratta di un conflitto generazionale tra padre e figlia, e viene subito giudicato "dissacrante" dalla censura radio-televisiva. Ma l'interpretazione, assolutamente innovativa, riscuote comunque parecchio interesse, tanto da ottenere la vittoria al ''Festival di Musica d'Avanguardia e Nuove Tendenze'' di [[Viareggio]]. Sul retro di questo primo 45 giri c'è ''Amore.. amore.. un corno'', altro brano d'impatto scritto da un giovane [[Claudio Baglioni]] e da [[Antonio Coggio]]. Lo stesso Baglioni scrive anche ''Gesù è mio fratello'' (pubblicata su 45 giri, inaugura il suo filone spirituale) e la profetica ''Lacrime di marzo'' (facciata B del precedente), canzoni che trovano posto anche nell'LP ''[[Oltre la collina]]''.
<blockquote>"''L'importante è buttare i ricordi alle proprie spalle. Io l'ho fatto con un disco, un 33 giri intitolato'' Oltre la collina ''nel quale ho praticamente messo tutta me stessa, tutto il mio passato. Nella canzone "Padre davvero" c'è anche mio padre, che se ne andò di casa un giorno, vent'anni fa, e che da allora non abbiamo più rivisto. Ho saputo incidentalmente che abita a Milano e insegna in un liceo. C'è anche la mia esperienza con gli hippy ad Ibiza, in Spagna e a Katmandu, nel Nepal, in Oriente. Una vita avventurosa, imprevedibile, soprattutto sofferta."''</blockquote>L'album, il primo della cantante, pubblicato nel novembre [[1971]], è considerato tra i migliori lavori mai realizzati da una donna, nonché uno dei migliori della discografia d'autore<ref name="ReferenceA">{{Cita|Il mio canto universale}}</ref>. ''Oltre la collina'' è anche uno dei primi esempi di [[concept album]] italiani, il cui il filo conduttore sono la disperazione e la solitudine giovanile: l'LP affronta, infatti, tematiche quali la religiosità, la malattia e il suicidio<ref name="ReferenceA" />. Mia Martini ottiene anche l'attenzione di [[Lucio Battisti]], che esprime il suo stupore dinanzi alla sua insolita vocalità, e la vuole nel suo unico special televisivo ''Tutti insieme'', in cui Mia canta dal vivo ''Padre davvero.''. in versione censurata<ref name="ReferenceA" />.
[[File:Mia Martini, Little Tony, Vena Veroutis and Tin-Tin.jpg|thumb|276x276px|Mia Martini (a sinistra), [[Little Tony]] (al centro), [[Vena Veroutis]] (a destra) e il complesso Tin-Tin (in basso), nello show ''Stasera Little Tony'' (gennaio 1972)]]
Avrebbe dovuto partecipare a [[Canzonissima 1971]] con il brano ''Cosa c'è di strano'', ma il brano verrà pubblicato solamente nell'estate del 1973 in una compilation sempre della [[RCA Italiana|RCA]], che però fu subito ritirata dal mercato per impedire che la Ricordi (nuova casa discografica della cantante dal febbraio 1972) denunciasse l'etichetta per violazione contrattuale.
Nel 1972 la RCA tenta di mandare Mia Martini al [[Festival di Sanremo 1972|Festival di Sanremo]] con il brano ''Credo'', altra perla appartenente al suo filone spirituale, che però non viene ammessa alla kermesse: il disco uscirà ugualmente, ma in pochissime copie.
===== Da ''Piccolo uomo'' a ''Minuetto ''(1972-1973) =====
[[File:Martini'73.jpg|left|thumb|Mia Martini nell'agosto del 1973|307x307px]]
[[File:Mia Martini 1973b.jpg|left|thumb|331x331px|Mia Martini posa a Venezia nel settembre del 1973 con la Gondola D<nowiki>'Oro, vinta con il singolo ''Donna sola'' l'</nowiki>anno precedente]]
Quando Alberigo Crocetta lascia la RCA e approda alla [[Dischi Ricordi|Ricordi]] di [[Milano]], Mia Martini decide di seguirlo e riesce ad incidere ''[[Piccolo uomo]]'', scritta da [[Bruno Lauzi]] e [[Michelangelo La Bionda]], su musica di [[Dario Baldan Bembo]], il quale inizialmente non nasconde la sua più totale contrarietà nell'affidare il pezzo ad un'artista poco più che esordiente.
Destinato, infatti, ai [[Camaleonti]], il brano viene invece presentato dalla Martini al festival ''Pop, Beat, Western Express'' di [[Londra]], il 26 maggio 1972. ''Piccolo uomo'' viene proposta per la manifestazione [[Un disco per l'estate 1972|Un disco per l'estate]], alla quale non viene ammessa, ma viene presentata sia al [[Cantagiro 1972|Cantagiro]] che al [[Festivalbar 1972|Festivalbar]], dove la Martini ottiene la sua prima vittoria<ref>''La cantante senza maschera'', pubblicato su [[Senza Maschera]] del 20 agosto 1972, nº23 pag.56</ref>.
Il successo è infatti immediato, e la giovane interprete viene invitata nelle trasmissioni televisive più importanti: ''[[Adesso musica]]'', ''[[Senza rete (programma televisivo)|Senza rete]]'', ''[[Chissà chi lo sa]]'', ecc. Il 45 giri raggiunge le primissime posizioni della hit-parade, e vale a Mia Martini il suo primo [[Disco d'oro]] per le vendite (sarà il 15° singolo di maggior successo nel [[1972]]<ref name="autogenerato3">''Top Annuali Single 1972''</ref>).
In settembre partecipa per la prima volta anche alla [[Mostra Internazionale di Musica Leggera]] di [[Venezia]] con ''Donna sola'', struggente brano dalle forti venature soul. Il disco si rivelerà essere il 45 giri di maggior successo dell'intera rassegna, con circa 270 000 copie vendute; di conseguenza la Martini verrà premiata l'anno successivo con la prestigiosa Gondola D'Oro. ''Donna sola'' giunge fino al 2º posto della hit-parade dei singoli più venduti durante il mese di novembre<ref>[http://www.hitparadeitalia.it/hp_weeks/72/hp721125.htm HitParadeItalia - Top10 del 25 novembre 1972]</ref>, classificandosi 23º nella graduatoria dei 45 più venduti dell'anno<ref name="autogenerato3" />.
In ottobre esce il suo secondo album, ''[[Nel mondo, una cosa]]'', che contiene anche ''Valsinha'' di [[Vinícius de Moraes]] e [[Chico Buarque De Hollanda]], la raffinata ''Amanti'' di [[Maurizio Fabrizio]], e la struggente ''Madre'', cover di [[John Lennon]], fra le altre. Il disco raggiunge il 5º posto nella classifica degli album più venduti, risultando 33º nella complessiva graduatoria annuale<ref>''Top Annuali Album 1972''</ref>, ricevendo il Premio della Critica Discografica come migliore LP del '72.
Il 1973 è un anno pieno di impegni. A febbraio si reca in [[Germania]] per incidere i suoi primi successi in tedesco: ''Piccolo uomo'' diviene ''Auf der Welt'', mentre ''Donna sola'', ''Einsam''. La [[Dischi Ricordi|Ricordi]] le propone di partecipare al Festival di Sanremo con il brano ''Vado via'': Mia Martini in un primo momento accetta, per poi rinunciare in extremis decretando la fortuna di [[Drupi]], che invece farà di ''Vado via'' un successo internazionale. Alla fine di marzo torna in Italia e il 2 aprile incide ''[[Minuetto (brano musicale)|Minuetto]]'', composto da [[Dario Baldan Bembo]], con testo di [[Franco Califano]].
Il testo di ''Minuetto'' nasce dopo i tentativi di [[Maurizio Piccoli]] e [[Bruno Lauzi]], che invano avevano cercato di realizzarne una stesura convincente; si decide pertanto di contattare [[Franco Califano]], il quale - traendo spunto dalle ultime vicende sentimentali della stessa Mia Martini - riesce a cucirle addosso un successo senza tempo, successo dovuto anche ad un arrangiamento di ottimo livello, a supporto della complessa partitura di Baldan Bembo, in cui si possono individuare diverse atmosfere musicali: dalla citazione classica di Bach alle ballate pop d'oltreoceano. In sala d'incisione prendono parte al coro anche [[Bruno Lauzi]], [[Maurizio Fabrizio]], i [[Fratelli La Bionda s.r.l.|Fratelli La Bionda]], [[Loredana Bertè]] e [[Adriano Panatta]] (all'epoca fidanzati).[[File:Mia Martini 1973.jpg|alt=Mia Martini in gondola a Venezia nel settembre del 1973|miniatura|333x333px|Mia Martini in gondola a [[Venezia]] nel settembre del [[1973]]]]''Minuetto'', in assoluto la sua canzone più venduta<ref>{{cita|Grande dizionario della canzone italiana|pag. 537}}</ref>, le vale un nuovo disco d'oro<ref>''Mia Martini storia di una voce'', documentario de ''La Storia Siamo Noi''</ref>, nonché la vittoria al [[Festivalbar 1973|Festivalbar]]<ref>''Mia Martini: ha vinto il Festivalbar'', pubblicato su [[Intrepido]] del 13 settembre 1973, nº 37 pag. 40</ref>, seconda consecutiva, cosa che in precedenza era riuscita solamente a [[Lucio Battisti]]. Il disco rimane nella top-ten dei 45 giri più venduti per 22 settimane di fila<ref>{{collegamento interrotto|1=[http://www.hitparadeitalia.it/hp_weeks/73/hp721125.htm HitParadeItalia - Top10 del 29 settembre 1973] |date=marzo 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref>, raggiungendo la seconda posizione, e risultando il 7° singolo di maggior successo del [[1973]]<ref>''Top Annuali Single 1973''</ref>.
A settembre Mia Martini partecipa nuovamente alla [[Mostra Internazionale di Musica Leggera]] di Venezia presentando ''Bolero'' e ''Il guerriero'', due brani molto intensi inizialmente destinati alla sorella Loredana, la quale però vede sfumare all'ultimo momento la possibilità di firmare anche lei un contratto discografico con la Ricordi, che in un primo momento sembrava interessata alla giovane starlette "sorella di Mia Martini". L'uscita di questo nuovo singolo composto da ''Bolero'' e ''Il guerriero'' è programmata per ottobre, ma il disco non verrà mai commercializzato, probabilmente a causa del cambio di regole attuato da [[Gianni Ravera]]: a Venezia non si concorre più con un 45 giri, bensì con l'intero LP. La cantante presenterà dunque il suo nuovo album, intitolato ''[[Il giorno dopo (Mia Martini)|Il giorno dopo]]'', e ritirerà la Gondola D'Oro vinta l'anno prima con ''Donna sola''. L'album arriva fino al 5º posto in classifica e sarà il 26º 33 giri più venduto dell'anno.<ref>''Top Annuali Album 1973''</ref> Oltre alle due canzoni presentate a Venezia, troveranno posto all'interno del nuovo LP, fra le altre, anche ''Ma quale amore'', scritta da [[Antonello Venditti]] e [[Franca Evangelisti]], ''La malattia'', sul tema allora insolito e molto censurato della tossicodipendenza, e ''Dove il cielo va a finire'', probabilmente uno dei brani più belli e significativi della sua carriera, scritto da [[Maurizio Fabrizio]].[[File:Bertepanattamartini.jpg|thumb|[[Loredana Bertè]], [[Adriano Panatta]] e Mia Martini ([[1973]]).]]
In questo periodo sarebbe anche prevista una partecipazione a [[Canzonissima 1973]] con il brano ''Adesso vai'', brano che sarebbe stato inciso da [[Dori Ghezzi]] l'anno successivo, mentre non si hanno tracce di un provino di Mia Martini.
===== Il successo europeo (1974-1975) =====
Nel 1974 Mia Martini è considerata dalla critica europea la cantante dell'anno<ref name="Mia Martini: storia di una voce" />.
[[File:Mia Martini con il Disco d'Oro per il suo primo milione di dischi venduti (1974).jpg|thumb|left|Mia Martini con il Disco d'oro per il suo primo milione di dischi venduti ([[1974]]).]]
I suoi dischi escono in vari paesi del mondo: registra i suoi successi in francese, tedesco e spagnolo, ottenendo consensi significativi anche all'estero, in particolare in Francia, dove viene paragonata a [[Édith Piaf]]<ref name="Mia Martini: storia di una voce"/>. Il 29 aprile termina di incidere ''[[È proprio come vivere]]'', un altro dei suoi album più belli, in cui Mia Martini conferma la propria modernità, nonché sensibilità interpretativa. È anche autrice, insieme a [[Gianni Conte]] (bassista del gruppo EXPO 80 che l'accompagnava nelle tournee e [[Dario Baldan Bembo]], del brano ''Agapimu'' ("amore mio"), il cui testo è in greco.
I due brani scelti per la promozione dell'album, ''Inno'' ([[Maurizio Piccoli|Piccoli]]-[[Dario Baldan Bembo|Baldan Bembo]]) ed ''..E stelle stan piovendo'' (Piccoli)
Mia Martini non riesce a fare poker con questo brano che, seppur poetico e raffinato, non presenta un ''refrain'' di facile presa: Baldan Bembo lo definirà infatti un 'quadro incompleto'.
Anche quest'anno Mia Martini partecipa al Festivalbar in qualità di ospite: Vittorio Salvetti, patron della popolare manifestazione, le avrebbe chiesto di non partecipare alla competizione onde evitare di "bruciare la gara", date le due precedenti vittorie consecutive degli anni prima precedenti. A settembre partecipa per la terza volta alla [[Mostra Internazionale di Musica Leggera]] di Venezia, dove presenta ''Inno'' e ''Agapimu''. Nel mese di ottobre, la cantante riceve dalla Ricordi il [[Disco d'oro]] per il suo primo milione di dischi venduti.
[[File:Mia Martini and Loredana Berté.jpg|alt=Mia Martini e Loredana Bertè nel 1974|thumb|Mia Martini e Loredana Bertè nell'estate del 1974]]
A fine anno registra il suo primo special televisivo, intitolato ''Mia'', cui partecipano [[Lino Capolicchio]] e [[Gabriella Ferri]], collega assai stimata dalla Martini: il programma va in onda all'inizio dell'anno successivo, in contemporanea al lancio del suo nuovo singolo: ''Al mondo''.
A dicembre presenta, insieme ad [[Aldo Giuffré]] e [[Peppino Gagliardi]], il programma radiofonico ''Ciao domenica'', in onda tra il 1974 e il 1975.
Riceve il Premio della Critica Europea a [[Palma di Maiorca]] per il brano ''Nevicate'', estratto dall'LP ''[[Sensi e controsensi]]'' (1975), uno dei più amati dall'artista, in cui compare anche ''Volesse il cielo'' di [[Vinícius de Moraes]], registrata in presa diretta con un'orchestra di sessanta elementi.
Nell'estate del 1975 esce su 45 giri una [[cover]] di Nicole Croisille intitolata ''Donna con te'' (''"Une femme avec toi"''), con cui la Martini partecipa al Festivalbar, riscuotendo una buona accoglienza, pur essendo poi esclusa dalla serata finale in quanto gli ultimi appuntamenti radiofonici e televisivi che l'avevano riguardata, erano stati giudicati dalla Rai sufficienti per la sua promozione.
Viene proclamata miglior cantante donna dell'anno tramite il referendum "[[Vota la voce]]", indetto dal popolare settimanale ''[[Tv Sorrisi e Canzoni]]'', mentre in autunno è una dei protagonisti de ''La compagnia stabile della canzone'', varietà televisivo con [[Gino Paoli]], [[Gigliola Cinquetti]], [[Riccardo Cocciante]] e [[Gianni Nazzaro]].
===== La rottura con la [[Dischi Ricordi|Ricordi]] e il ritorno alla [[RCA Italiana|RCA]] (1975-1976) =====
I continui successi spingono però la Ricordi a far pressione sulla Martini, obbligandola a incidere canzoni di esclusiva edizione dell'etichetta stessa: nella logica dei produttori, non è infatti necessario ricercare materiale proveniente da autori estranei alla casa discografica, dal momento che a loro giudizio la voce della cantante sarebbe comunque in grado di valorizzare qualsiasi tipo di brano, indipendentemente dal gusto e dalle scelte musicali della stessa Mia Martini, la cui libertà artistica finisce così per subire una forte limitazione. Essendo però vincolata da un contratto, la cantante non può tirarsi indietro, e quando la Ricordi le chiede espressamente un nuovo LP da promuovere in concomitanza con la sua partecipazione alla ''Compagnia stabile della canzone'', è costretta ad assecondare le richieste della casa discografica, senza tuttavia nascondere la sua assoluta contrarietà per quanto concerne il criterio per la scelta dei brani da incidere.
La realizzazione di ''[[Un altro giorno con me]]'', che sarà l'ultimo album pubblicato per la Ricordi, risulta controversa: Mia Martini ha la possibilità di scegliere pochi brani tra quelli che le interessano. Da segnalare, ''Questi miei pensieri'' e ''Milho verde'', riproposte dal vivo fino agli [[Anni 1990|anni novanta]], ma anche ''Veni sonne di la muntagnella''. Rimangono invece nel cassetto svariati inediti del periodo, per la cui pubblicazione - postuma - bisognerà attendere circa trent'anni, e fra questi vi sono certamente ''Grande più di lei'' (inizialmente destinata a [[Mina (cantante)|Mina]]), ''Meglio sì meglio se'' e ''Dire no'': tre brani di rara intensità in cui Mia Martini dà il meglio di sé stessa.[[File:Mia Martini (65).jpg|thumb|upright=0.7|Mia Martini in concerto alla Bussola di Focette ([[1975]])]]
Nel 1976 la cantante sembra nuovamente convinta a partecipare al [[Festival di Sanremo 1976|Festival di Sanremo]]<ref name="ReferenceA" /> col brano ''L'amore è il mio orizzonte'', salvo poi - ancora una volta - ripensarci in extremis. Nel mese di marzo, il brano viene ugualmente pubblicato su 45 giri, senza però beneficiare di una vera promozione: è l'ultima emissione ufficiale della Martini su etichetta Ricordi, quasi in contemporanea con la raccolta ''[[Mia (Mia Martini 1976)|Mia]]''.
Subito dopo, la [[RCA Italiana|RCA]], etichetta romana che l'aveva lanciata cinque anni prima, le propone un'ottima offerta contrattuale che prevede, fra l'altro, anche la libertà di scelta in fatto di repertorio: Mia Martini, che già da tempo meditava un cambio di etichetta, decide pertanto di rescindere anticipatamente il contratto con la Ricordi, dove le tensioni erano ormai divenute insanabili.
L'ingaggio alla RCA vede Mia Martini come artista di punta dell'etichetta-satellite ''Come Il Vento'', in cui la cantante sembra ritrovare l'ambiente ispirato di cui ha bisogno. Al nuovo album ''[[Che vuoi che sia... se t'ho aspettato tanto]]'', che alterna momenti di tensione melodica a brani più di tendenza, partecipano due autori di prestigio all'epoca poco conosciuti come [[Amedeo Minghi]] (''Ma sono solo giorni'') e [[Mango (cantante)|Mango]] (con ''Se mi sfiori''), mentre ben quattro pezzi sono i pezzi firmati dal chitarrista [[Memmo Foresi]] (''Noi due'', ''Fiore di melograno'', ''In paradiso'', ''Una come lei''). La title-track è invece un'altra canzone d'amore opera di Dario Baldan Bembo, che viene pubblicata anche come singolo (sul retro la femminista ''Io donna, io persona''). Spicca, infine, l'intensa ''Preghiera'', scritta da [[Stefano Rosso]] e posta a conclusione del disco, i cui splendidi arrangiamenti sono firmati da [[Luis Bacalov]].
[[File:Mia Martini 1975.jpg|left|thumb|315x315px|Mia Martini vestita in stile anni '20 nello show ''La compagnia stabile della canzone'' (settembre 1975)]]
Per il lancio dell'album, che ottiene un ottimo successo, la Rai realizza a colori uno special omonimo per la regia di Ruggero Miti, e trasmette in radio un concerto in esclusiva. In estate si esibisce in alcuni importanti palchi italiani e internazionali, dalla Bussola di [[Viareggio]] allo Sporting Club di [[Montecarlo]].
Inoltre con ''Che vuoi che sia..se t'ho aspettato tanto'' partecipa nuovamente sia al [[Festivalbar 1976|Festivalbar]], dove ottiene un buon piazzamento, sia alla Mostra Internazionale di Musica Leggera a Venezia, presentandosi con un look estremamente elaborato: lacca argentea sui capelli, trucco regale, e un sofisticato abito lungo rosso a fantasia dorata.
L'anno termina con la registrazione dal vivo di uno special per la televisione francese, nel mese di novembre e con la collaborazione di [[Sergio Endrigo]] per l'album canzoni venete dove duetta con lo stesso Endrigo in Cecilia e O Dona lombarda.
Nel frattempo, la cantante viene però citata in tribunale dalla Ricordi per inadempienza contrattuale; la casa discografica milanese chiede e ottiene non solo il ritiro dal commercio del suo nuovo LP (che nei fatti fu soltanto temporaneo), ma anche e soprattutto il sequestro di tutti i beni e i guadagni dell'artista, nonché il pagamento di un'altissima penale, per l'ammontare di quasi 90 milioni di lire dell'epoca<ref name="autogenerato2">[[Renzo Allegri]], "Mia Martini vuota il sacco", [[Gente (periodico)|Gente]] n. 34, [[1979]]</ref>.
==== Dai trionfi all'Olympia, all'incontro con Fossati (1977-1979) ====
Durante il concerto televisivo tenuto in [[Francia]], Mia Martini viene notata da [[Charles Aznavour]], il quale viene colpito dall'intensità del suo stile interpretativo: il cantautore francese la vuole accanto a sé per una serie di spettacoli in duo da portare nei teatri, fra i quali il Sistina di Roma dove viene effettuata anche una ripresa televisiva.
Nel 1977 viene scelta per rappresentare l'Italia all'[[Eurovision Song Contest]] con ''Libera'', singolo che viene inciso in varie lingue e pubblicato in paesi come [[Spagna]], [[Inghilterra]], [[Canada]], [[Giappone]], e parecchi altri, dove riscuote un discreto successo malgrado il piazzamento non esaltante conseguito alla rassegna europea (13º posto).
[[File:Mia Martini (108).jpg|thumb|upright=0.7|left|Mia Martini e [[Ivano Fossati]] ai tempi della loro difficile storia d'amore ([[1979]])]]
Nello stesso anno incide una delle sue più note interpretazioni, e cioè ''Per amarti'', brano per lei particolarmente rappresentativo, inizialmente pensato per l'amica [[Ornella Vanoni]] da [[Bruno Lauzi]] e [[Maurizio Fabrizio]] (gli stessi autori che anni dopo firmeranno anche la celebre ''[[Almeno tu nell'universo]]''). Realizza l'omonimo album ''[[Per amarti]]'', nel quale collabora per la prima volta col cantautore [[Ivano Fossati]] (che partecipa ai cori, canta in ''Un uomo per me'', scrive la canzone ''Sentimento'' e il testo italiano di ''Se finisse qui'', versione italiana di ''Give a little bit'' dei [[Supertramp]]), dando inizio a un sodalizio artistico e un legame sentimentale decisivi per la sua vita e la sua carriera.
L'album contiene anche il brano ''Ritratto di donna'' (scritto da [[Carla Vistarini]] con Massimo Cantini e [[Luigi Lopez]]), con cui Mia Martini partecipa come unica rappresentante italiana al [[Festival mondiale della canzone popolare]] di [[Tokyo]], conquistando la vittoria.
Il 10 gennaio 1978, insieme ad Aznavour, debutta con grande successo all'[[Olympia (teatro)|Olympia]] di [[Parigi]]. Terminato però il mese di repliche, la cantante rinuncia al rinnovo del contratto per portare il recital in [[Inghilterra]], alla [[Royal Albert Hall]] di [[Londra]]: sfuma, dunque, anche la realizzazione di un intero album in duo, inizialmente previsto.
Nel pieno della storia d'amore con Fossati, la sua attività è ora contraddistinta da un nuovo e più autentico spirito di lavoro e da un esclusivo interesse artistico, che la porta a valutare i progetti che le interessano davvero, a prescindere dal prestigio che possano recarle: <blockquote>"''Nel corso di questi anni ho finito per impersonare il tipo della cantante sofisticata per pochi eletti, che cantava all'Olympia e che sembrava snobbare il pubblico che le aveva dato il successo, per ricercare chissà quali traguardi più elevati.. Non è vero niente di tutto ciò...''"</blockquote>Nel frattempo, sopraggiungono nuovi contrasti con i suoi discografici: Mia Martini inizia a non sentirsi più ben accetta in RCA, probabilmente a seguito delle forti liti dovute alle notevoli modifiche apportate al testo e all'arrangiamento di ''Libera'', che di fatto ne avevano snaturato la stesura originale, lasciando l'artista del tutto contrariata; la cantante lamenta anche lo scarso impegno da parte della casa discografica nel realizzare il nuovo LP destinato al mercato anglosassone, che infatti non verrà mai ultimato. L'anno successivo, la Martini accuserà pubblicamente l'etichetta di aver boicottato i suoi lavori, limitandone la distribuzione, e di averla di fatto ostacolata creandole intorno un ambiente a lei palesemente ostile.
Mia Martini passa così alla [[Warner Bros. Records (casa discografica italiana)|Warner Bros. Records]], unica etichetta disposta a pagare l'intero debito contratto dall'artista con la RCA a seguito dell'anticipata rottura contrattuale. A tempo di record viene realizzato e inciso il primo 45 giri, ''Vola'' (di Ivano Fossati), i cui esiti commerciali risultano però penalizzati dal periodo in cui viene pubblicato: a luglio inoltrato, infatti, le ferie estive e la chiusura dei negozi determinano uno slittamento dell'uscita del disco; ''Vola'' arriva pertanto in vendita solamente nel mese di settembre, quando è già abbondantemente iniziata la promozione e il brano suona già nei juke-box da diverse settimane.
''Vola'' è in realtà il preludio ad una seconda e ben più importante collaborazione con [[Ivano Fossati|Fossati]], che a fine anno si estenderà nell'intero album ''Danza'', un lavoro di grande spessore<ref>"I miti musica" n. 18, "Mia Martini", [[Arnoldo Mondadori Editore]], [[1999]]</ref> considerato tra i suoi migliori in assoluto<ref name="ReferenceA" />, per lei interamente scritto e prodotto dal cantautore ligure.
Di questo LP, i brani ''Canto alla luna'' e ''[[La costruzione di un amore]]'' rimarranno a lungo nel repertorio dell'artista, così come l'omonima ''Danza'', scelta per promuovere l'album e uscita su 45 giri nel 1979. Ma i rapporti con Fossati ben presto si complicano, e in seguito a ciò sfuma una sospirata collaborazione con [[Pino Daniele]] che prevedeva la realizzazione del successivo album<ref name="ReferenceA"/>. La stessa Mia Martini ricorderà questo particolare periodo della sua vita in un'intervista di Ivana Zomparelli pubblicata su ''Noi Donne'', nel maggio [[1990]]:<blockquote>"''Intanto era iniziato, su basi sanguinolente e catastrofiche il rapporto con Ivano Fossati. E avevo il mio bel da fare con questo campo minato. Avevo un contratto con un'altra casa discografica, e ho dovuto romperlo a causa sua. Perché era geloso, dei dirigenti, dei musicisti, di tutti. Ma soprattutto era geloso di me come cantante. Diceva che mi voleva come donna, ma non era vero perché infatti non ha voluto nemmeno un figlio da me, e la prova d'amore era abbandonare del tutto anche la sola idea di cantare e distruggere completamente Mia Martini. Io ero combattuta, non riuscivo a farlo. Il fatto che ci fossero tutti quei debiti da pagare era il mio alibi per non smettere. Ma quando si è opposto violentemente alla collaborazione con Pino Daniele, alla quale tenevo moltissimo, per un album che dovevo fare, questa lotta tra me donna e Mia Martini è diventata una cosa feroce. E infatti quando sono andata in sala registrazione per incidere il disco, senza Pino Daniele, mi è andata via la voce. Mi sono ritrovata con le corde vocali imprigionate in una spessa membrana formata da noduli. Pare che sia una cosa rarissima. Ci sono voluti due interventi chirurgici. Sono stata muta un anno. E non si sapeva se sarei potuta tornare a cantare. Ho ricominciato, con fatica...''"</blockquote>
=== Gli anni ottanta ===
<blockquote>"''Sono stata troppo disponibile per il lavoro, ho sempre avuto attorno gente che mi lodava non per quello che sono, ma per quello che potevo rendere loro. Questo della canzone è un ambiente terrificante e ho voluto restarmene fuori, restandomene dietro le quinte per tre anni. Mi sono disincantata. So qual è il marciume che sta dietro a un'artista e non voglio più essere coinvolta. Continuerò a cantare, ma a piccole dosi. Nel mondo dello spettacolo tutti cercano di stritolarti, di infangare la tua dignità. E, alla fine, siamo noi che ne rispondiamo davanti al pubblico, con la nostra faccia''. (...) ''Impresari disonesti, per risparmiare, mi hanno costretta a cantare con impianti sonori di poco conto; mi hanno costretta a tappe forzate sotto la minaccia di una penale. E, così, sono finita due volte sotto i ferri. Dopo l'operazione per tre mesi non potevo neanche parlare. Mi hanno operata tenendomi la bocca aperta mediante un apparecchio d'acciaio che mi ha ferito tutto il palato. È stato un periodo dolorosissimo."''</blockquote>
==== Da interprete a cantautrice ====
Nel 1981, dopo un anno di silenzio seguito ai due difficili interventi alle corde vocali (che ne modificarono il suono in favore di una timbrica più roca), l'artista è decisa a proporsi anche come cantautrice, presentandosi con un ''look'' più discreto e maschile, lontano da quello eccentrico degli [[Anni 1970|anni settanta]].
Realizza per la [[DDD - La Drogueria di Drugolo|DDD]] di Roberto Galanti l'album ''[[Mimì (album)|Mimì]]'': dieci brani quasi interamente scritti da lei e registrati tra [[Londra]] e gli [[Stati Uniti d'America|USA]] con gli arrangiamenti di Dick Halligan.
I risultati sono sorprendenti e variano le atmosfere musicali: degne di nota ''Parlate di me'', ''Sono tornata'' e ''Del mio amore''. Vengono estratti due singoli (''E ancora canto'' e ''Ti regalo un sorriso'', con cui partecipa al [[Festivalbar 1981|Festivalbar]]) e nel complesso il disco ottiene un buon successo di vendite malgrado non poche difficoltà riscontrate nella promozione radio-televisiva, dovute ad una certa forma di ostracismo nei suoi confronti, che la cantante inizia a denunciare in varie interviste: <blockquote>"''Dopo l'uscita del mio disco dovevo partecipare a Saint Vincent, ma [[Gianni Ravera]] non mi ha voluto. Dovevo realizzare uno special televisivo che la RAI mi aveva assegnato, ma il funzionario addetto al programma alla fine me lo ha negato. Un programmatore radiofonico e televisivo, che sta curando la realizzazione di un programma estivo per la Rete, ha detto chiaramente ai miei discografici che è molto meglio che io stia alla larga dalla sua troupe, perché porto jella. Tante grazie per questo contributo alla intelligenza. Ma ti sembra giustizia? Ormai ho smesso anche di odiarli e di soffocare la mia rabbia e di disperarmi."''</blockquote>Un importante rilancio avviene nel 1982 con la prima partecipazione di Mia al [[Festival di Sanremo 1982|Festival di Sanremo]], dove interpreta ancora una canzone scritta da [[Ivano Fossati]], intitolata ''[[E non finisce mica il cielo]]''. La qualità di un brano di questo tipo, spesso destinato a non raggiungere il podio, viene comunque riconosciuta dai giornalisti con il prestigioso Premio della Critica, istituito per lei. Dopo la sua morte, il Premio della Critica verrà intitolato in suo onore "[[Premio della Critica del Festival della canzone italiana "Mia Martini"|Premio Mia Martini]]".
Nello stesso anno scrive uno dei suoi testi più validi, ''Quante volte'', su musica e arrangiamento soft-funk di [[Shel Shapiro]], produttore anche dell'intero LP ''[[Quante volte... ho contato le stelle]]'', col quale Mia Martini sembra riavvicinarsi ai risultati di vendita del decennio precedente, superando le 70 000 copie vendute.
Inizialmente il singolo di ''Quante volte'', che rimane uno dei suoi più grandi successi, viene distribuito in poche migliaia di copie, ma dopo il suo primo ingresso in hit-parade la DDD si affretta a ristamparlo (con copertina differente), ottenendo un riscontro commerciale più che positivo: ''Quante volte'' entra in classifica anche in [[Germania]], motivo per cui ne viene registrata una versione tedesca, che però rimarrà inedita.
Nell'album, che la cantante dedica al padre, compaiono altri brani firmati dalla stessa Mimì: ''Stelle'', ''Bambolina'' (proposta su singolo l'anno dopo) e ''Vecchio sole di pietra'' su musica di Fossati (episodio del tutto eccezionale nella carriera di quest'ultimo, abituato a scrivere testi e musiche delle sue canzoni). Fra gli altri autori, compaiono invece [[Gianni Bella]] (del quale riprende ''Nuova gente'' con testo di [[Mogol]]), [[Mimmo Cavallo]] (con cui aveva già intrapreso una collaborazione due anni prima) e [[Riccardo Cocciante]], oltre all'affezionato [[Maurizio Piccoli]] che firma ''Solo noi'', retro del singolo ''Quante volte''.
==== Il ritiro dalle scene ====
Sul finire del 1983 decide di ritirarsi dalle scene, a causa delle dicerie sorte circa dieci anni prima e divenute insistenti proprio nei primi anni ottanta, che legano la sua fama ad eventi negativi<ref name="archiviostorico.corriere.it">{{Cita news |autore=Armando Torno|url=http://archiviostorico.corriere.it/2003/ottobre/08/FORZA_DELL_INESISTENTE_co_0_031008003.shtml |titolo=La forza dell'inesistente |pubblicazione=[[Corriere della Sera]] |data=8 ottobre 2003|accesso=2 gennaio 2003}}</ref><ref name="ReferenceB">{{Cita news |data=1º aprile 1992|url=http://archiviostorico.corriere.it/1992/aprile/01/jettatrice_Martini_stoppata_co_0_9204015159.shtml |titolo="Jettatrice!", Mia Martini stoppata | pubblicazione = Corriere della Sera | accesso=2 gennaio 2012}}</ref><ref name="ReferenceC">{{cita news|data=15 maggio 1995|autore=[[Mario Luzzatto Fegiz]]|url=http://archiviostorico.corriere.it/1995/maggio/15/Una_grande_artista_una_falsa_co_8_950515182.shtml |titolo=Una grande artista, una falsa maledizione|pubblicazione = Corriere della Sera | accesso=2 gennaio 2012}}</ref><ref name="venier">{{Cita news |autore=Leandro Palestini|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1996/05/23/venier-contro-mimi-pregiudizi-indecorosi.html |titolo=Venier: contro Mimì pregiudizi indecorosi |data=23 maggio 1996|pubblicazione = la Repubblica | accesso=2 gennaio 2012}}</ref><ref name="celentano">{{Cita news|data=18 maggio 2001|autore=Paola Zonca|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2001/05/18/celentano-grazie-zaccaria-hai-difeso-la-liberta.html |titolo=Celentano: Grazie Zaccaria, hai difeso la libertà di parola |pubblicazione= la Repubblica|accesso=2 gennaio 2012}}</ref><ref name="masini">{{Cita news|autore=Paola Provvedini<!--|data=14 aprile 2001-->|url=http://archiviostorico.corriere.it/2001/aprile/14/Masini_rovinato_come_Mia_Martini_co_0_0104143609.shtml|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2003/ottobre/08/FORZA_DELL_INESISTENTE_co_0_031008003.shtml |titolo=La forza dell'inesistente |pubblicazione=[[Corriere della Sera]] |data=8 ottobre 2003|accesso=2 gennaio 2003}}</ref>.
La stessa Mia Martini anni dopo dichiarerà in merito a questo periodo: <blockquote>"''La mia vita era diventata impossibile. Qualsiasi cosa facessi era destinata a non avere alcun riscontro e tutte le porte mi si chiudevano in faccia. C'era gente che aveva paura di me, che per esempio rifiutava di partecipare a manifestazioni nelle quali avrei dovuto esserci anch'io. Mi ricordo che un manager mi scongiurò di non partecipare a un festival, perché con me nessuna casa discografica avrebbe mandato i propri artisti. Eravamo ormai arrivati all'assurdo, per cui decisi di ritirarmi.''"<ref name="Mia Martini: storia di una voce" /><ref name="ReferenceA" /></blockquote>
In una intervista rilasciata alla rivista Gente nel 1983 al giornalista Gianfranco Moriondo, Mia Martini dichiarerà: <blockquote>"''Tra i primi a dire che porto jella sono stati [[Patty Pravo]] e [[Fred Bongusto]]. Poi è stata la volta della RAI che ha cominciato a non mettere più in onda le mie canzoni. Quindi i discografici, che rifiutavano le mie canzoni''"<ref>{{cita web|http://www.webalice.it/miamartini/articoli/PDF/superstizione/gente83_3.pdf|titolo=La superstizione rovina la vita di Mia Martini]}}, [[Gianfranco Moriondo]], [[Gente (periodico)|Gente]], [[1983]]</ref></blockquote>
Sempre a questo proposito, la Martini avrà modo di dichiarare in un'intervista su ''[[Epoca (rivista)|Epoca]]'' del 5 marzo 1989: <blockquote>''"La delusione più cocente me la diede [[Gianni Boncompagni]], un amico per l'appunto. Una volta fui ospite a ''Discoring'', lui era il regista. Appena entrai in studio sentii Boncompagni che diceva alla troupe: ragazzi attenti, da adesso può succedere di tutto, salteranno i microfoni, ci sarà un black out.''"</blockquote>In un'altra intervista con [[Enzo Tortora]], la Martini definisce Boncompagni "detestabile"<ref>[http://www.youtube.com/watch?v=rs9sCp2Ob4w Mia Martini: "Boncompagni? Detestabile " - YouTube<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
Mia Martini spiegherà in una intervista al giornalista Paolo Butturini di Epoca, pubblicata nel marzo 1989, come ebbe inizio la storia infamante che segnò profondamente la sua carriera artistica e la sua storia umana:
<blockquote>"''Tutto è cominciato nel 1970. Allora cominciavo ad avere i miei primi successi. Fausto Paddeu, un impresario soprannominato “Ciccio Piper” perché frequentava il famoso locale romano, mi propose una esclusiva a vita. Era un tipo assolutamente inaffidabile e rifiutai. E dopo qualche giorno, di ritorno da un concerto in Sicilia, il pulmino su cui viaggiavo con il mio gruppo fu coinvolto in un incidente. Due ragazzi persero la vita. “Ciccio Piper” ne approfittò subito per appiccicarmi l’etichetta di porta jella.''"<ref>{{cita web|http://www.webalice.it/miamartini/articoli/PDF/superstizione/epoca89.pdf|titolo= Vi scongiuro. Lo strano caso di Mia Martini cantante "portasfortuna"]}}, [[Paolo Butturini]], [[Epoca (periodico)|Epoca]], [[1989]]</ref></blockquote>
[[File:Mia-martini-1986.jpg|left|thumb|284x284px|Mia Martini ad un concerto a Caselle Landi (LO) nel 1986]]
Pertanto, organizza al teatro Ciak di Milano due concerti-evento con musicisti di prim'ordine, in cui registra l'album ''[[Miei compagni di viaggio]]'': Mia Martini ripercorre le tappe più importanti della sua crescita musicale attraverso le reinterpretazioni di autori a lei particolarmente cari, tra cui [[John Lennon]], [[Kate Bush]], [[Randy Newman]], [[Vinícius de Moraes]], [[Fabrizio De André]], [[Francesco De Gregori]] e [[Luigi Tenco]]. Ai cori di un brano piuttosto emblematico come ''Big yellow taxi'' di [[Joni Mitchell]] partecipano anche la sorella Loredana Bertè, l'amica vocalist [[Aida Cooper]], [[Cristiano De André]] e [[Ivano Fossati]]. Il concerto si chiude con il significativo brano ''Ed ora dico sul serio'' (''"..Non vorrei cantare più"'') di [[Chico Buarque]].
[[File:Mia Martini (140).jpg|thumb|Mia Martini in concerto ([[1986]])]]
L'anno successivo, la DDD prova un ulteriore tentativo per rilanciare la carriera di Mia Martini cercando di farla partecipare al [[Festival di Sanremo 1985]] con ''Spaccami il cuore'', raffinato brano di [[Paolo Conte]], che però viene scartato dalle selezioni per accedere alla kermesse: è l'ennesimo atto di ostracismo<ref name="ReferenceA"/> che per la cantante comporta una notevole delusione.
Il contratto con la DDD viene risolto alcuni mesi dopo con la pubblicazione su singolo del pezzo in questione, anche se in poche migliaia di copie; sul retro è presente un'originale composizione della stessa Mimì intitolata ''Lucy'', "che nel refrain si avvale di un'antica filastrocca di Bagnara Calabra: una preghiera a non odiarsi e a non dividersi. La protagonista è una specie di multiforme simbolo vitale: rappresenta la madre, il padre, la terra e la vita. A questi simboli se ne aggiungono altri. Sul modello delle antiche civiltà matriarcali, trasfigura l'essenza femminile nella Luna d'Occidente e simbolizza la figura maschile nel Sole dell'Oriente, divinità delle civiltà patriarcali."<ref>{{Cita libro|autore = Menico Caroli|titolo = Mia Martini. Il mio canto universale|anno = 1999|editore = Tarab|città = }}</ref>
Emarginata dal mondo dello spettacolo e visibilmente provata anche dalla fine del rapporto con Fossati, Mia Martini si chiude dunque in se stessa, ritirandosi nella campagna umbra. Per sopperire alle notevoli difficoltà economiche, continua comunque ad esibirsi in località di provincia, accompagnata da gruppi non sempre all'altezza della sua professionalità.
==== Il ritorno al successo ====
Nel 1989 è il musicista e discografico [[Gianni Sanjust]], che molti anni prima aveva seguito il suo percorso artistico alla Ricordi, a riportarla sulle scene. Il rilancio della cantante viene così pianificato insieme alla [[Fonit Cetra]], l'unica etichetta disposta a offrirle la possibilità di un contratto, affidando il progetto a Lucio Salvini, anch'egli discografico della Martini all'epoca in cui incideva per la Ricordi.
[[File:Mia Martini (150).jpg|alt= Il ritorno di Mia Martini al Festival di Sanremo del 1989.|miniatura|320x320px|Il ritorno di Mia Martini al [[Festival di Sanremo 1989|Festival di Sanremo del 1989]].]]
Sanjust recupera per l'occasione un vecchio brano, scritto proprio per lei da [[Bruno Lauzi]] e [[Maurizio Fabrizio]] nel 1972, in contemporanea a ''[[Piccolo uomo]]'', e rimasto tuttavia inedito: ''[[Almeno tu nell'universo]]''. Grazie all'interessamento di Adriano Aragozzini, il brano viene ammesso al [[Festival di Sanremo 1989|39º Festival di Sanremo]], dove l'esibizione di Mia Martini suscita gli entusiasmi del pubblico e le vale per la seconda volta il [[Premio della Critica del Festival della canzone italiana "Mia Martini"|Premio della Critica]]: un assoluto trionfo che pone fine a un altro dei tanti periodi bui, ogni volta superati con un consenso sempre maggiore<ref name="autogenerato1">"Successi" di Vania Colasanti, Stefania La Fauci e Fabio Toncelli, [[Rai]], 2005</ref>.
«''Erano sette anni che non potevo più fare il mio lavoro, per cui ho avuto dei momenti di grande depressione. E in quel momento ho sentito "fisicamente" questo abbraccio totale di tutto il pubblico, l'ho sentito proprio sulla pelle. Ed è stato un attimo indimenticabile.''»<ref name="Mia Martini: storia di una voce" /><ref>Mia Martini da "Mezzogiorno in famiglia", [[1994]]</ref>
Il successo di Sanremo la incoraggia ad intraprendere una vera nuova tournée dal vivo, e ad incidere un nuovo LP dopo diversi anni, intitolato semplicemente ''[[Martini Mia...]]''. Si tratta di un lavoro realizzato a tempo di record, che racchiude canzoni come ''Notturno'', divenuta nel tempo un piccolo classico, e ''Donna'', scritta due anni prima dal cantautore napoletano [[Enzo Gragnaniello]], il quale - dopo aver assistito, commuovendosi, ad un'esibizione dal vivo di Mia Martini nel periodo più buio della sua carriera - decide di omaggiarla scrivendo di getto uno dei primi brani esplicitamente incentrati sulla tematica della violenza fisica e psicologica sulle donne, e dando così inizio a una collaborazione che si protrarrà per diversi anni.
[[File:Mia Martini (158).jpg|thumb|left|upright=0.8|Mia Martini con il [[disco d'oro]] per le vendite del suo album ([[1989]])]]
Nell'estate del 1989, ''Donna'' viene presentata al [[Festivalbar]], dove le viene consegnato il [[Disco d'oro]] per le oltre 100 000 copie vendute del suo album. In autunno vince anche la [[Targa Tenco]] come miglior interprete femminile dell'anno.
Nel novembre dello stesso anno, [[Giulio Andreotti]], presidente del Premio Donna Roma, le conferisce l'onore di proclamarla "Interprete per eccellenza".
=== Gli anni novanta ===
==== I successi sanremesi, l'Eurofestival, le collaborazioni con Roberto Murolo e i rapporti con Loredana Bertè ====
Nel 1990, al [[Festival di Sanremo 1990|Festival di Sanremo]], bissa il successo dell'anno precedente interpretando con la consueta classe ''[[La nevicata del '56]]'' (''[[Carla Vistarini|C. Vistarini]]'', [[Franco Califano|F. Califano]] / M. Cantini, [[Luigi Lopez|L. Lopez]]), per cui riceve ancora una volta il [[Premio della Critica del Festival della canzone italiana "Mia Martini"|Premio della Critica]].
''La nevicata del '56'' viene inserita ne ''[[La mia razza]]'' (il brano omonimo è stato scritto da [[Giangilberto Monti]] e [[Mauro Pagani]], con il contributo di [[Fabrizio De André]], che però non compare nei crediti), un lavoro in cui la Martini spazia dalla melodia (''Un altro Atlantico'', che avrebbe dovuto presentare a Sanremo), ai ritmi etnici (''Danza pagana'' di Mimmo Cavallo, arrangiata da [[Alessandro Centofanti]]) e latini con ''Chica chica bum'' di [[Carmen Miranda]], precedentemente cantata a ''[[Fantastico (programma televisivo)|Fantastico]]''. Il disco racchiude anche ''Io e la musica'' di [[Amedeo Minghi]], ''Domani più su'', firmata da [[Enrico Ruggeri]] e [[Dodi Battaglia]] dei [[Pooh]], e altri tre brani di Enzo Gragnaniello.
Nel 1991 pubblica ''[[Mi basta solo che sia un amore]]'', una raccolta delle sue canzoni d'amore più belle in versione originale, unitamente all'inedito ''Scrupoli'', sigla dell'omonimo programma televisivo. Ma nello stesso anno si dedica soprattutto a un progetto ambizioso: tiene dodici concerti in cui ripropone brani del proprio repertorio e di altri cantautori in versione jazz (''Vola'', ''Pensieri e parole'' di [[Lucio Battisti|Battisti]], ''Gente distratta'' di [[Pino Daniele]], unitamente ad altri classici del genere arrangiati da [[Maurizio Giammarco]]). La tournée viene documentata nell'album ''[[Mia Martini in concerto (da un'idea di Maurizio Giammarco)]]'', del quale però la Fonit Cetra stampa solamente ventimila copie.
Il suo amore per la città di [[Napoli]] è testimoniato da un'altra esperienza musicale, quella del duetto con [[Roberto Murolo]] nella celebre ''[[Cu'mme]]'' (ancora di Enzo Gragnaniello), uscita sul finire del 1991.
Nel 1992 è di nuovo in gara al [[Festival di Sanremo 1992|Festival di Sanremo]] con un altro dei suoi maggiori successi, ''[[Gli uomini non cambiano]]'', su testo di [[Giancarlo Bigazzi]] e [[Beppe Dati]], due fra gli autori più prolifici della musica italiana. Data per favorita dalla stampa, in extremis le viene assegnato il secondo posto, mentre a vincere sarà [[Luca Barbarossa]]. L'album uscito a ridosso della kermesse, ''[[Lacrime (album)|Lacrime]]'', è destinato a rimanere uno dei suoi album più venduti, conquistando un nuovo [[disco d'oro]], ed entrando anche nelle classifiche tedesche. Il disco si avvale, fra l'altro, delle firme di [[Biagio Antonacci]] (''Il fiume dei profumi''), [[Mimmo Cavallo]] (''Dio c'è'', ''Il mio Oriente''), Enzo Gragnaniello (''Scenne l'argento''), e [[Maurizio Piccoli]] con la stupenda ''Uomini farfalla'', in cui gioca sul tema dell'omosessualità.
Il secondo posto sanremese le consente nuovamente di rappresentare l'Italia all'[[Eurovision Song Contest 1992|Eurofestival]], che quell'anno si svolge in [[Svezia]]. In quest'occasione presenta un brano dal titolo ''Rapsodia'', che viene incluso nell'omonima raccolta ''[[Rapsodia - Il meglio di Mia Martini]]'', con i suoi brani più noti in versione rimasterizzata, unitamente a due tracce live registrate durante il tour ''Per aspera ad Astra'', nato in previsione della realizzazione di un home video, che però viene pubblicato solamente postumo dalla [[Polygram]] (sua nuova etichetta discografica).
All'[[Eurofestival 1992|Eurofestival]] in un primo momento la cantante è esposta a una grande attenzione mediatica soprattutto per essere "la cognata di [[Björn Borg|Borg]]", l'ex tennista svedese che Loredana Bertè aveva sposato. Successivamente dà il meglio di sé suscitando gli elogi del pubblico svedese<ref>{{cita web|http://archiviostorico.corriere.it/1992/maggio/11/all_Irlanda_Eurofestival_Mia_Martini_co_0_9205118280.shtml |titolo=All'Irlanda l'Eurofestival. Mia Martini è quarta|editore=[[Corriere della Sera]]}}</ref>, apparendo per altro ben lontana dal temperamento della sorella Loredana.
Ed è proprio in questo periodo che recupera il rapporto con la sorella dopo anni di silenzi. Loredana ha nel frattempo interrotto il legame con [[Björn Borg]], al quale si era unita in matrimonio qualche anno prima, preparandosi ad un ritorno da cantautrice, incoraggiata proprio dalla sorella, che accetta così di duettare con lei nel brano ''Stiamo come stiamo'', presentato al [[Festival di Sanremo 1993]]. Ma quello che poteva essere l'evento musicale dell'anno in realtà non riesce a convincere le giurie, anche a causa delle continue tensioni tra le due Bertè nei giorni della rassegna canora. Ad ogni modo, ''Stiamo come stiamo'' verrà definita una "canzone assolutamente splendida sul disagio nei nostri tempi"<ref>{{cita web|http://archiviostorico.corriere.it/1993/marzo/30/rabbia_della_compagna_Loredana_Bertè_co_0_93033014756.shtml|titolo=La rabbia della compagna Loredana Bertè|editore=[[Corriere della Sera]]}}</ref> e verrà ripresa dalla Martini in versione solista nella tournée estiva. Inoltre, sempre nello stesso anno, Mia Martini e la sorella riproporranno il duetto anche nel primo live di Loredana, ''[[Bertex - Ingresso libero]]''.
Sempre nel 1993, di nuovo insieme ad Enzo Gragnaniello e Roberto Murolo, incide ''Vieneme'': il brano non riesce però a bissare il grande successo di ''Cu' mme''', anche a causa della scarsa promozione, dovuta al rifiuto della cantante, dichiaratasi stanca di dover continuare ad esibirsi al fianco di Murolo senza però ricevere alcun compenso per la partecipazione vocale prestata ai suoi lavori<ref>{{Cita web|url = http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/salerno/spettacoli/15_maggio_11/quando-mia-martini-disse-murolo-sei-miliardario-dammi-casa-7a802016-f7eb-11e4-9511-7f1de10957d5.shtml|titolo = Quando Mia Martini disse a Murolo:
«Sei miliardario, dammi una casa»|accesso = 20 agosto 2015}}</ref>.
==== Le discordie con la Polygram e l'album ''La musica che mi gira intorno'' ====
Successivamente la [[Polygram]] la obbliga<ref>{{cita|Augliera|pag. 141}}</ref> a presentarsi alle selezioni per il [[Festival di Sanremo 1994]]. La canzone ''E la vita racconta'' viene scartata, ma in questo caso è la stessa Mia Martini a non essere convinta del brano<ref>{{cita|Augliera|pag. 152}}</ref>. Ad ogni modo la notizia suscita un certo clamore, tanto che [[Claudia Mori]] propone il proprio ritiro dalla kermesse canora in favore della Martini: ovviamente il regolamento non consente una simile sostituzione, che comunque la cantante non avrebbe accettato, pur apprezzando il gesto della collega<ref>{{cita|Augliera|pag. 143}}</ref>.
Nel 1994 passa ad una nuova casa discografica, la [[RTI Music]], con cui termina di incidere il nuovo album iniziato attraverso la precedente etichetta, con la quale però sorgono nuove divergenze. Il disco, l'ultimo della sua vita, si intitola ''[[La musica che mi gira intorno]]'', in cui rilegge con grande forza interpretativa quelle canzoni che molti dei suoi autori preferiti avrebbero scritto in un momento di grande amore, o di grande fragilità, a prescindere dal loro impegno politico-sociale: [[Fabrizio De André]] (''Hotel Supramonte'', ''Fiume Sand Creek''), [[Francesco De Gregori]] (''Mimì sarà''), [[Zucchero (cantante)|Zucchero]] (''Diamante''), [[Vasco Rossi]] (''Dillo alla luna''), [[Lucio Dalla]] (''Stella di mare''), [[Eugenio Bennato|Eugenio]] ed [[Edoardo Bennato]] (''Tutto sbagliato baby''), e naturalmente [[Ivano Fossati]] con ben tre pezzi (''[[La canzone popolare]]'', ''I treni a vapore'', e ''La musica che gira intorno'', su cui gioca il titolo dell'album). A confezionare il tutto un inedito di uno dei suoi artisti più apprezzati, (''Viva l'amore''), di [[Mimmo Cavallo]] che è anche il brano trainante del disco, e destinato a diventare il suo ultimo successo in vita.
''[[La musica che mi gira intorno]]'' è in realtà solo il primo di una serie di progetti improntati alla rilettura di vari autori e generi musicali, che l'artista non ebbe il tempo di realizzare: dai classici napoletani (un disco che vorrebbe intitolare ''Napoli Mia'') a quelli più moderni di [[Pino Daniele]] (autore da lei molto amato, volutamente tralasciato nell'ultimo album per poi dedicargli un capitolo discografico a sé<ref>{{cita|Augliera|pag. 163}}</ref>), fino ai tributi a [[Tom Waits]] e [[Billie Holiday]].
Nel marzo del 1995, due mesi prima della morte, Mia Martini annuncia al suo fan club ''Chez Mimì'' di voler realizzare un album dedicato completamente alla luna, dal titolo ''Canto alla luna'' (brano del 1978 scritto per lei da [[Ivano Fossati]] e pubblicato nell'album ''Danza'')<ref>{{cita|Augliera|pag. 191}}</ref>. I brani sarebbero stati: ''Canto alla luna'', ''Dillo alla luna'', ''Verde luna'', ''Luna rossa'', ''Blue moon'', ''Luna bianca'' e due inediti, ''Alla luna'', scritta per lei da [[Franco Fasano]] e ''Luna sciamanna'', scritta da [[Mimmo Cavallo]].
Per il 1996 era inoltre prevista anche una collaborazione con [[Mina (cantante)|Mina]]<ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/1995/ottobre/07/Almeno_omaggio_Mina_Mia_Martini_co_0_9510072665.shtml|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/1995/ottobre/07/Almeno_omaggio_Mina_Mia_Martini_co_0_9510072665.shtml|dataarchivio=pre 1/1/2016|titolo=Almeno tu: omaggio di Mina a Mia Martini|pubblicazione=[[Corriere della Sera]]|data=7 ottobre 1995|accesso=2 gennaio 2012}}</ref>, che Mia Martini ha definito "la più grande artista che abbiamo in Italia"<ref>{{cita|Augliera|pag. 180}}</ref>: entrambe erano legate da un rapporto di amicizia e stima, più volte confermato dalla Martini nel corso degli anni. Sarà proprio Mina, a pochi mesi dalla scomparsa della collega, la prima cantante a dedicarle un omaggio discografico nell'album ''[[Pappa di latte]]'', dove è inserita una sua personale versione di ''[[Almeno tu nell'universo]]''.
==== La morte improvvisa ====
Quando nei primi mesi del 1995 annunciò la partenza per una nuova tournée con la partecipazione di [[Mimmo Cavallo]] e dei suoi musicisti, era già da qualche anno che la cantante soffriva di un [[fibroma]] all'utero per il quale non intendeva farsi operare, temendo possibili cambiamenti al suo timbro vocale. Per questo motivo assumeva farmaci [[anticoagulante|anticoagulanti]]<ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/1998/aprile/02/Zero_Mia_Martini_non_suicidata_co_0_9804022847.shtml|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/1998/aprile/02/Zero_Mia_Martini_non_suicidata_co_0_9804022847.shtml|dataarchivio=pre 1/1/2016|titolo=Zero: Mia Martini non si è suicidata|pubblicazione=Corriere della Sera|data=2 aprile 1998|accesso=2 gennaio 2012}}</ref> le cui dosi sono poi state pubblicamente giudicate eccessive da familiari, amici e colleghi.
Pochi giorni prima della sua morte, impegnata con i primi concerti del nuovo tour, la cantante venne ricoverata per due volte sia ad [[Acireale]] che a [[Bari]] a causa di dolori allo stomaco e al braccio sinistro<ref>{{Cita web|url = http://stelleitaliane.altervista.org/interviste/memoriale03.htm|titolo = http://stelleitaliane.altervista.org/interviste/memoriale03.htm|accesso = 6 maggio 2015|sito = stelleitaliane.altervista.org|urlmorto = sì|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20150519022119/http://stelleitaliane.altervista.org/interviste/memoriale03.htm|dataarchivio = 19 maggio 2015}}</ref>, che però vennero ignorate anche dal suo entourage.
Il 14 maggio 1995, a seguito di alcuni giorni di irreperibilità, il suo manager richiese l'intervento delle forze dell'ordine: i vigili del fuoco irruppero quindi nell'appartamento di via Liguria 2 a [[Cardano al Campo]], in [[provincia di Varese]], dove Mia Martini si era trasferita da circa un mese per essere più vicina al padre, con il quale si era riconciliata. Qui il corpo senza vita della cantante venne ritrovato riverso sul letto, in pigiama, con le cuffie del mangianastri portatile nelle orecchie e con il braccio proteso verso un vicino apparecchio telefonico.
Intervistata per lo speciale televisivo de ''[[La Storia siamo noi]]'', andato in onda a dieci anni dalla morte dell'artista, la sorella Olivia dichiarò di essere stata l'ultima a sentire la sorella telefonicamente, qualche giorno prima del suo ritrovamento: Mia le aveva detto di sentirsi molto affaticata dagli ultimi concerti, avvisandola inoltre di non preoccuparsi se non avesse risposto al telefono, perché impegnata con la preparazione in cuffia del brano da presentare a ''[[Viva Napoli]]''.
La Procura di [[Busto Arsizio]] aprì un'inchiesta e dispose l'[[autopsia]], il cui referto indicò come causa della morte dell'artista un arresto cardiaco da overdose di stupefacenti<ref>{{cita news|autore=Federica Cavadini|url=http://archiviostorico.corriere.it/1995/luglio/13/Mia_Martini_uccisa_overdose_co_0_9507133950.shtml|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/1995/luglio/13/Mia_Martini_uccisa_overdose_co_0_9507133950.shtml|dataarchivio=pre 1/1/2016|titolo=Mia Martini, uccisa da overdose|pubblicazione=Corriere della Sera|data=13 luglio 1995|accesso=2 gennaio 2012}}</ref>, segnatamente cocaina<ref>{{cita news|autore=Carmine Saviano|url=http://www.repubblica.it/spettacoli/musica/2015/05/12/news/mia_martini-114019951/?ref=HRERO-1
Mia Martini, vent'anni dopo. Le maldicenze la uccisero ma il suo talento è immortale|pubblicazione=Repubblica.it|data=12 maggio 2015|accesso=12 maggio 2015}}</ref>.
Le ipotesi di suicidio succedutesi nei giorni seguenti il ritrovamento del cadavere sono state più volte smentite dalle sorelle. Alcuni anni dopo Olivia, la minore delle Berté, definì addirittura "stupendo" l'ultimo periodo di vita della cantante, sia dal punto di vista degli impegni professionali che per quanto riguarda l'ambito familiare.
Ai suoi funerali, svoltisi il 15 maggio nella chiesa di San Giuseppe a [[Busto Arsizio]], presero parte circa quattromila persone e un buon numero di persone dello spettacolo e colleghi. La sua bara era coperta da una bandiera del [[Società Sportiva Calcio Napoli|Napoli]], la squadra di calcio per cui faceva il tifo. Dopo le esequie il corpo fu cremato, ottemperando alla volontà del padre, le sue ceneri vennero deposte nel cimitero di [[Cavaria con Premezzo]], accanto alla sepoltura dei nonni. L'inchiesta sul decesso venne archiviata in tempi brevi.
Nel maggio 2009 la sorella [[Loredana Bertè]], in un'intervista a ''Musica leggera''<ref>''La guerra non è mai finita'', intervista di [[Maurizio Becker]] a [[Loredana Bertè]], pubblicata sul periodico musicale ''[[Musica leggera (rivista)|Musica leggera]]'' nº 4, maggio 2009, pagg. 12-35</ref>, torna a parlare della morte della sorella, gettando pesanti ombre sul ruolo del padre nell'intera vicenda. Un anno dopo, in una dura intervista televisiva a ''[[Top Secret (programma televisivo)|Top Secret]]'' del 10 giugno 2010, la Bertè accusa nuovamente il padre di avere usato violenza contro la prima moglie e le figlie durante l'infanzia, accuse puntualmente confermate dalla sorella Leda, ma soprattutto denunciando di aver visto il corpo di Mimì ricoperto di lividi e che la sua salma sia stata cremata troppo in fretta dopo il decesso.
== Omaggi a Mia Martini ==
Dal 1996 il "Premio della critica" del [[Festival di Sanremo]] è intitolato alla sua memoria, diventando così [[Premio della Critica del Festival della canzone italiana "Mia Martini"|Premio della Critica Mia Martini]], mentre si sono sprecate negli anni successivi le pubblicazioni postume di raccolte con brani inediti e no, che hanno sempre suscitato l'interesse dei numerosi estimatori e del grande pubblico che ancora oggi la ricorda e l'ama.
La morte di Mia Martini o di Mimì per gli amici e parenti, ha segnato profondamente la vita della sorella [[Loredana Bertè]], che le ha dedicato brani come ''Luna'' (presentata al [[Festival di Sanremo 1997]]), ''Zona Venerdì'' e ''Mufida''. Loredana Bertè ha più volte interpretato in tv o in concerti alcuni successi della sorella come ''Minuetto'', ''Donna'', ''Cu'mmè'' e soprattutto ''Almeno tu nell'universo''.
Nel 1998 anche [[Renato Zero]] le ha dedicato una canzone dal titolo ''[[La grande assente]]'', incluso nell'album ''[[Amore dopo amore]]''. [[Enrico Ruggeri]] e i [[Negramaro]] le hanno dedicato due canzoni inedite, rispettivamente intitolate ''Fango e stelle'' (1996) e ''Scusa Mimì'' (2010).
Inoltre, le sono stati intitolati:
* Anfiteatro a [[Castiglione Cosentino]];
* Piazzale a [[Soveria Simeri]];
* Monumento a [[Bagnara Calabra]];
* Parco a [[Roma]];
* Vie nelle città di [[Roma]], [[Biella]], [[Calenzano]], [[Cagliari]], [[Bagnara Calabra]].
* Una strada nella frazione [[Abruzzo|abruzzese]] di [[Bazzano (L'Aquila)|Bazzano]] del[[l'Aquila]] costruito a seguito del [[Terremoto dell'Aquila del 2009|sisma del 6 aprile 2009]].
* Belvedere a [[Messina]]
* Sala Convegni a [[Napoli]]
* Giardino a [[Ravenna]]
Innumerevoli gli altri artisti che l'hanno più volte ricordata in pubblico, talvolta dedicandole alcune loro personali interpretazioni di suoi grandi successi: tra gli altri: [[Franco Califano]], [[Rossana Casale]], [[Mimmo Cavallo]], [[Adriano Celentano]], [[Aida Cooper]], [[Elisa (cantante 1977)|Elisa]], [[Fiordaliso (cantante)|Fiordaliso]], [[Rita Forte]], [[Giorgia (cantante 1971)|Giorgia]], [[Enzo Gragnaniello]], [[Bruno Lauzi]], [[Marco Masini]], [[Mietta]], [[Mina (cantante)|Mina]] (fu la prima in assoluto a pochi mesi dalla scomparsa), [[Mariella Nava]], [[Donatella Rettore]], [[Ornella Vanoni]], [[Antonello Venditti]], [[Iva Zanicchi]].
Nel 2006 [[Gilda Giuliani]] realizza ''Canto Mimì'', un recital di circa due ore, che ripercorre cronologicamente la carriera musicale di Mia Martini. Si trovano dediche a Mia Martini anche in altri ambiti non strettamente musicali, come nel [[1995]] che le viene tributato un ricordo da parte di [[Giorgio Leone]] in "Memorie riscoperte. Opere d'arte restaurate dalle chiese della Maddalena e del Carmine", catalogo di una mostra tenutasi a Morano Calabro, in calce alla scheda dei paliotti veneziani da lui attribuiti a Francesco Guardi<ref>Memorie riscoperte. Opere d'arte restaurate dalle chiese della Maddalena e del CaProxy-Connection: keep-alive
Cache-Control: max-age=0
ine, Catalogo della mostra (Morano Calabro: 1995), a cura di Rosa Anna Filice, Morano C., Amministrazione Comunale di Morano, 1995, pp. 67-73 (scheda 16-17)</ref>.
Nel 2015 esce il libro-omaggio ''Mia Martini. Almeno tu nell'universo'' (Imprimatur), scritto da [[Salvatore Coccoluto]], con interviste inedite a Leda Bertè, [[Enzo Gragnaniello]], [[Mimmo Cavallo]], [[Adriano Aragozzini]], [[Gianni Sanjust]]. Nello stesso periodo Leda Berté, sorella maggiore della cantante, lancia un crowdfunding per la realizzazione di un film sulla vita di Mimì.<ref>[http://www.repubblica.it/spettacoli/musica/2015/05/12/foto/mia_martini-113879472/1/#1 Mia Martini, una vita per la musica, in un libro e un film - Spettacoli - Repubblica.it]</ref>
=== Tributi televisivi ===
Il 18 maggio 1995 la trasmissione ''Temporeale'' condotta da [[Michele Santoro]], in onda su [[Rai 3]], ha dedicato una puntata alla cantante appena scomparsa: al programma partecipò anche [[Carmen Consoli]], giovane cantautrice, all'epoca del tutto sconosciuta. Il successivo 20 luglio, [[Rai 2]] ha trasmesso ''Mille voci per una voce'': alla commemorazione, organizzata dal Comune di [[Lamezia Terme]] e da Ruggero Pegna e condotta da [[Andrea Giordana]] e [[Myriam Fecchi]] davanti a cinquantamila persone, hanno partecipato numerosi artisti del mondo della canzone, tra cui [[Pierangelo Bertoli]], [[Bruno Lauzi]], [[Peppino Di Capri]], [[Mariella Nava]], [[Rosa Martirano]], [[Mimmo Cavallo]] e altri ancora.
Nel 1996 [[Paolo Limiti]] conduce su [[Rai 3]] ''Ciao Mimì'', dove vengono riproposti filmati di repertorio, unitamente alle testimonianze in studio di [[Dori Ghezzi]], Enzo Gragnaniello, Alba Calia, Luciano Tallarini, e in collegamento Loredana Bertè e [[Marisa Laurito]]. Sempre a partire dal [[1996]] ad oggi, [[Rete 4]] ha mandato in onda, in varie fasce orarie, una serie di speciali televisivi a cura di Paolo Piccioli: ''Chiamatemi Mimì'', ''Notte Mimì'', ''Mimì sarà'', ''Le canzoni di Mia Martini'', eccetera, con tutti i passaggi televisivi presenti negli archivi [[Mediaset]], o intercettati nelle tv estere.
Nel 2000 la trasmissione di Giovanni Anversa, ''Racconti di vita'', dedica una puntata alla figura di Mia Martini, con le testimonianze della sorella Olivia Bertè, dell'amica e corista [[Aida Cooper]], degli autori [[Bruno Lauzi]] e [[Dario Baldan Bembo]], e con [[Pippo Baudo]] e Menico Caroli, biografo della cantante. Molti sono stati i tributi televisivi mandati in onda per il decennale della morte di Mia Martini (2005). [[Vincenzo Mollica]] ha curato uno Speciale Tg 1 con filmati di repertorio e le interviste a Loredana Bertè e [[Renato Zero]]; anche ''[[La storia siamo noi]]'' di [[Giovanni Minoli]] si è occupata della vita di Mia Martini, intitolandole la puntata ''Mia Martini - Storia di una voce''.
[[Rai 2]] ha mandato in onda uno speciale Tg 2 Dossier, su Mia Martini, [[Gabriella Ferri]] e [[Dalida]] (''Voci spezzate''), e ben due puntate della trasmissione ''Successi'' di [[Stefania La Fauci]], con le testimonianze, tra gli altri, di [[Mietta]], del discografico Lucio Salvini e di Menico Caroli.
Durante la terza serata del [[Festival di Sanremo 2010]], dedicata alla storia e ai sessant'anni del Festival, [[Fiorella Mannoia]] ed [[Elisa]] hanno cantato insieme ''Almeno tu nell'universo'' in ricordo di Mia Martini.
Il 22 dicembre 2012 va in onda in prima serata su [[Rai1]] ''Per sempre Mia'', quarta e ultima puntata per il ciclo ''[[I grandi della musica]]''; il 31 luglio 2015 la trasmissione viene riproposta nuovamente in prima serata. Tra gli ospiti partecipanti: [[Loredana Bertè]], [[Mietta]], [[Marco Masini]], [[Enzo Gragnaniello]], [[Gigi D'Alessio]] e [[Anna Tatangelo]]<ref>{{Cita web|url=http://www.musicalnews.com/articolo.php?codice=24598&sz=5|titolo=Serata dedicata a Mia Martini Per Sempre Mia su Raiuno|accesso=19 dicembre 2012}}</ref>.
=== Tributi cinematografici ===
Il 18 dicembre 2018 viene annunciato con la pubblicazione del trailer il film ''[[Io sono Mia]]'', incentrato sulla vita della cantante. Il film biografico sarà distribuito nelle sale cinematografiche dal 14 al 16 gennaio 2019.<ref>{{Cita web|url=http://www.nexodigital.it/mia-martini-io-sono-mia/|titolo=Mia Martini {{!}} Io sono Mia|sito=Nexo Digital. The Next Cinema Experience|lingua=it-IT|accesso=2019-01-04}}</ref> Mentre per la televisione, viene trasmesso su [[Rai 1]] il 12 febbraio 2019
== Dischi pubblicati postumi ==
Nel 1996, un anno dopo la sua morte, la RTI Music, sua ultima casa discografica, pubblica la raccolta intitolata proprio ''[[1996 (album)|1996]]'', che è la compilation dell'artista che ha riscosso maggior successo di classifica (64º album più venduto dell'anno). Sempre del 1996 è un'altra antologia distribuita dalla DIG-IT International, intitolata ''Indimenticabile Mia'': si tratta di un'emissione particolarmente interessante poiché proponeva per la prima volta i due inediti: La struggente ''[[SOS verso il blu]], ''di [[Carla Vistarini]] e Luigi Lopez, e ''Col tempo imparerò'' (entrambi registrati nel 1990), oltre a una versione alternativa di ''Cercando il sole'', brano tratto dall'album ''[[La mia razza]]'', sempre del 1990.
La raccolta è stata successivamente ritirata dal mercato per volere degli eredi della Martini che rivendicavano i diritti dei due inediti, pubblicati senza la loro autorizzazione. Nel 1997, la [[BMG Ricordi]] raccoglie, per la prima volta su cd, tutte le incisioni anni settanta realizzate in spagnolo dall'artista per il mercato latino (''[[Mi canto español]]''). Nel 1998 la [[Sony Music]] propone il progetto ''Fortemente Bertè'', che comprende la pubblicazione di due album dal vivo delle due sorelle Loredana Bertè (''[[Decisamente Loredana]]'') e Mia Martini (''[[Semplicemente Mimì]]''): ''Semplicemente Mimì'' è un disco dal vivo ricavato dalla registrazione di un concerto che la Martini aveva tenuto nell'isola di [[Procida]] nell'estate del 1993.
Nell'album, prodotto da Mario Lavezzi, viene inserito anche l'inedito ''E la vita racconta'', tratto da un provino successivamente riarrangiato da maestro Renato Serio. Nel 2000 esce, sempre per la [[Sony Music]], la raccolta ''[[Mimì sarà]]'', a cinque anni esatti dalla scomparsa della cantante. Il cd contiene numerose rarità e altri brani da tempo fuori catalogo, unitamente all'inedito assoluto ''In una notte così'', brano che Mia Martini aveva provinato per il [[Festival di Sanremo 1992]] (dove a presentarlo fu, poi, [[Riccardo Fogli]]).
Del 2003 è la prima antologia interamente composta da brani inediti, tutti risalenti agli anni settanta: ''[[Canzoni segrete]]'', pubblicata dalla [[Sony Music|BMG Ricordi]]. Spiccano ''Ruba'' (1974), scritta da [[Antonello Venditti]], ''Io andrò'' (1977) e ''Dire no'' (1975), fino ad allora rimaste nel cassetto. Nel 2004 anche la [[Warner Music Italy|Warner]] pubblica una raccolta con inediti, intitolata ''E parlo ancora di te''.
Dopo la buona accoglienza dei lavori precedenti, nel 2005, ancora la [[Sony Music|BMG Ricordi]], nel frattempo diventata [[Sony Music|Sony BMG]], pubblica un triplo cofanetto dal titolo ''[[La neve, il cielo, l'immenso]]'', che attraverso successi, altri inediti e rarità, ripercorre la carriera di Mia Martini dal 1970 al 1990. Nel 2006, sempre per la [[Sony Music|Sony BMG]], esce una seconda antologia (doppia) di registrazioni inedite: venti brani equamente suddivisi in inediti, provini, versioni alternative di canzoni già edite ed esecuzioni dal vivo. Ancora una volta, la maggior parte del materiale utilizzato risale agli anni settanta.
Nel 2007 esce per la [[Sony Music|Sony BMG]] anche ''[[Liberamente Mia]]'', confezione di un cd + DVD, che ripercorrono l'intera carriera di Mia Martini, in collaborazione con [[Rai Trade]]. ''Liberamente Mia'' raggiunge la seconda posizione nella classifica settimanale dei DVD più venduti. A pochi giorni di distanza esce nei negozi anche ''[[Live 2007 - Il concerto]]'', disco curato da Maurizio Piccoli, autore e amico della cantante, che ha voluto ricostruire, attraverso registrazioni tratte da concerti degli anni novanta, la scaletta ideale di un concerto di Mia Martini, prendendo anche spunto da alcuni appunti personali dell'artista. Passato inosservato al momento della pubblicazione, il disco ha avuto un buon successo di vendite grazie alla successiva distribuzione nelle edicole, in allegato al settimanale [[TV Sorrisi e Canzoni]].
Del 2010 è l'uscita di un nuovo disco dal vivo intitolato ''Altro che cielo'', edito dalla Crisler. Nello stesso anno esce anche la raccolta ''[[Domani (Mia Martini)|Domani]]'', pubblicata per volere dell'amica Alba Calia su etichetta Rai Trade, che racchiude per la prima volta su disco alcune registrazioni dal vivo tratte dalle Teche Rai.
Attualmente esiste una manciata di inediti di Mia Martini, tra cui ''Vivo (Al diavolo anche te)'' (1977), ''Canto universale '' (1978), ''Quando ne avrò abbastanza'' (1977), ''Fammi sentire bella'' (1992).In alcuni casi manca l'autorizzazione alla pubblicazione, degli eredi o degli stessi autori dei brani, e di alcuni provini non si riesce a risalire ai crediti, anch'essi necessari per la pubblicazione.
Nel frattempo le case discografiche continuano a stampare compilation, fra cui ''[[Il meglio di Mia Martini. 26 grandi successi]]'' ([[Edel Music|Edel]]), che raccoglie tutti i suoi più grandi successi in due cd: nel 2013 l'album riceve il [[disco d'oro]]<ref>{{cita web|url=http://www.stelleitaliane.it/forum/index.php|titolo=Mia Martini conquista il disco d’oro!|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130204064441/http://www.stelleitaliane.it/forum/index.php|dataarchivio=4 febbraio 2013}}</ref> per le vendite.
Nel 2012 la sua discografia è riassunta in un'opera intitolata ''Tutto il mio universo'', composta da nove volumi che ripropongono il suo percorso musicale: ciascun disco è distribuito settimanalmente nelle edicole, in allegato con [[Tv Sorrisi e Canzoni]] e [[Donna Moderna]]. L'intera opera è interamente ripubblicata due anni dopo, sempre allegata alle medesime riviste.
Il 7 ottobre 2014 viene pubblicato un'altra raccolta intitolata ''Straniera'', contenente quasi tutte le incisioni estere della cantante dal 1971 al 1983.
== Fondazione Mia Martini Onlus ==
Il 20 settembre del 2012, su invito di Loredana Bertè, nasce la Fondazione Mia Martini Onlus, che, senza alcuna finalità di lucro, ha come scopo quello di promuovere e supportare prevalentemente con ogni mezzo la promozione e la valorizzazione dell'opera, della vita, dell'immagine artistica di Mia Martini, al secolo Domenica Adriana Rita Bertè e degli altri componenti della famiglia Bertè nel mondo, attraverso manifestazioni, mass-media, mostre, concorsi, gare canore e quant'altro ritenuto necessario ed in particolare di curare la ricerca, la promozione e lo sviluppo, la produzione, l'organizzazione e la distribuzione di iniziative relative alla cultura, all'arte, allo spettacolo, al cinema, all'editoria, alle edizioni librarie e discografiche, televisive, radiofoniche e fotografiche, allo sport ed al turismo in genere, di ogni tempo e di ogni luogo, in tutti i più vari aspetti, utilizzando qualsiasi mezzo di comunicazione di massa.
== ''Chez Mimì'' ==
''Chez Mimì'' è il fan club di Mia Martini nato nel 1989, viene ufficializzato dalla stessa cantante l'anno successivo. Il fan club si costituisce sotto forma di un'associazione culturale. Anche dopo la scomparsa di Mia Martini, ''Chez Mimì'' continua la sua opera per diffondere e promuovere l'arte della indimenticata interprete, in particolare ricordiamo che è stato tra i promotori affinché il Premio della Critica del Festival di Sanremo fosse intitolato a "Mia Martini", in memoria dell'artista, e ufficializzato nel 1996. Per il decennale della scomparsa, l'associazione pubblica un libro ''Mia Martini - La regina senza trono'', nel quale sono raccolte le interviste e gli incontri realizzati nell'ultimo periodo della sua carriera, scritto da Pippo Augliera, fondatore e coordinatore dell'iniziativa<ref>{{cita|Augliera}}</ref>. Per i 40 anni di carriera come Mia Martini (il debutto risale al 1971), un altro libro a lei dedicato "Mia Martini - La voce dentro", nel quale Pippo Augliera approfondisce alcuni temi peculiari dell'artista e della donna.
== Discografia ==
{{vedi anche|Discografia di Mia Martini}}
== Programmi televisivi ==
{{C|Sfoltire adeguatamente quest'elenco (parziale!) che si propone di raccogliere TUTTE le apparizioni televisive dell'artista, comprese le ospitate in cui canta in playback e addirittura quando "non è visibile, ma è presente nei cori e in una strofa"!|cantanti|arg2=televisione|maggio 2017}}
* ''Incontro con Mia Martini'' ([[Rai 1|Programma Nazionale]], 1973)
* ''Mia'' ([[Rai 1|Programma Nazionale]], 1975)
* ''[[La compagnia stabile della canzone con varietà e con comica finale]]'' (Programma Nazionale, 1975)
* ''[[Che vuoi che sia... se t'ho aspettato tanto (programma televisivo|Che vuoi che sia... se t'ho aspettato tanto]]'' ([[Rai 1|Programma Nazionale]], 1976)
* ''Recital'' (Televisione Francese, 1976)
* ''Serata con Mia Martini e Charles Aznavour'' (1977)
* ''Come mai'' (1977)
* ''Musicalmente'' (1979, 1982)
* ''Donna rock. Io sono Mia'' (1981)
* ''In concerto dal Bul Bul'' (1982)
* ''Miei compagni di viaggio'' (1983)
* ''Live jazz da Rimini'' (inedito) ([[1991]])
* ''[[Serata d'onore (programma televisivo)|Serata d'onore]]'' (1992)
== Tour di concerti ==
* [[1968]] - In tale anno inizia la collaborazione con il pianista Toto Torquati e il chitarrista Alberto Mandolesi con i quali forma il "Domenica e Toto Torquati Trio", trio il cui repertorio è incentrato sul jazz e sul blues.
* [[1969]] - Fino all'estate di tale anno Mia Martini ha ancora modo di esibirsi nel gruppo "Domenica e Toto Torquati Trio", ma nell'agosto si trova costretta suo malgrado a interrompere tutto per problemi giudiziari dovuti al possesso di un mezzo spinello nella borsetta, problemi che si protrarranno fino alla fine dell'anno.
* [[1970]] - Nel 1970 torna ad esibirsi con Torquati e Mandolesi almeno fino all'incontro con Arrigo Crocetta, poi collabora con i Posteri (divenuti in un secondo momento La Macchina), formati da Giorgio Dolce, Riccardo Caruso, Giovanni Baldini e Daniele Cannone, gruppo con il quale Mia Martini cambia in parte il repertorio, virandolo verso uno stile più rock.
* [[1971]] - Inizialmente Mia Martini si fa accompagnare ancora dalla primitiva formazione del gruppo La Macchina (ex Posteri) fino all'incisione di ''Padre davvero''; durante il Cantagiro e il tour di promozione di ''Padre davvero'' e ''Gesù è mio fratello'' si fa invece accompagnare dalla seconda formazione del gruppo La Macchina, formata dai Cyan Three (George Sims, Roger Smith, Gordon Faggetter e Alberto Visentin).
* [[1972]] - Il 1972 si apre in inverno con il tour assieme ai Free Love (Gianni Caia, Steve Stogel, Stefano Sabatini e Mauro Montaldo), tour promozionale dell'album ''Oltre la collina'' che si ferma alle prime date perché due dei quattro componenti muoiono in un incidente stradale; nell'estate e poi durante il resto dell'anno, durante la promozione dei 45 giri ''Piccolo uomo'' e ''Donna sola'' e quindi dell'album ''Nel mondo, una cosa'', Mia Martini si fa invece accompagnare dai Fish & Chips, gruppo formato da Ruggero Stefani, Franco Ventura, Claudio Barbera e Franco Giambanco.
* [[1973]] - Mia Martini continua a girare l'Italia in tour con i Fish & Chips, questa volta per promuovere prima il 45 giri ''Minuetto'' poi il 33 giri ''Il giorno dopo'' (in alcune date saranno presenti come guest anche Loredana Bertè e Renato Zero che parteciperanno ai cori e faranno delle coreografie).
* [[1974]] - Nel corso dell'anno Mia Martini organizza un tour con gli Expo 80 (Vincent Barbera, Franco Marcangeli, Gianni Conte, Wilfrid Coppello, Anna Gotti e Giulia Fasolino); con tale tour promuove il 45 giri ''Inno'' e il 33 giri ''È proprio come vivere'' e approda anche all'estero, per l'esattezza in Canada e in Francia.
* [[1975]] - Nei primi mesi del 1975 e in estate Mia Martini prende parte a un tour con cui promuove prima il 33 giri ''Sensi e controsensi'' e poi il 45 giri ''Donna con te'', poi nell'autunno promuove il 33 giri ''Un altro giorno con me''; si fa accompagnare da un gruppo formato da Andy Surdi, Gigi Cappellotto, Ernesto Verardi, Oscar Rocchi e Aida Cooper con cui gira tutta l'Italia (le tappe più importanti sono la Bussola di Viareggio e il Teatro Sistina di Roma, dove condivide lo spettacolo con Jorge Ben).
* [[1976]] - Nell'estate del 1976 Mia Martini assieme a Sandro Centofanti, Dino Kappa, Walter Martino e Nicola Distaso della Libra promuove per un numero limitato di date il 33 giri ''Che vuoi che sia... se t'ho aspettato tanto'' (Teatro Olimpico di Roma e varie tappe nel Lazio), poi avvia un lungo tour con Andy Surdi, Gigi Cappellotto, Ernesto Verardi, Oscar Rocchi, Dario Baldan Bembo, Aida Cooper e Rosanna Carrara, comprendente tappe prestigiose come lo Sporting Club di Montecarlo, Oliviero alla Versilia, il Festival delle Rose di Antibes e lo spettacolo ''Recital'' registrato per la tv francese; nell'autunno prende parte anche a uno spettacolo a tre assieme ad Adriano Pappalardo e Schola Cantorum dal titolo ''Trio''.
* [[1977]] - Nei primi mesi Mia Martini finisce il tour cominciato nell'estate e nell'autunno dell'anno precedente, poi procede con un'altra serie di date in estate e autunno per la promozione del 45 giri ''Libera'' e del 33 giri ''Per amarti'' (si fa accompagnare da Andy Surdi, Gigi Cappellotto, Ernesto Verardi, Oscar Rocchi, Aida Cooper e Silvia Annichiarico); nella primavera del 1977 prende parte a un lungo tour assieme a Charles Aznavour con cui gira vari teatri italiani (tra cui il Teatro Sistina di Roma, il Teatro Lirico di Torino e il Teatro Petruzzelli di Bari), ove entrambi si fanno accompagnare da Terry Cox, Paul Westwood, Coltin Green, Duncan Kinell, Margaret Gundara, Jill Streater, Angel Pocho Gatti, Jean Hawker, Dee French e Val Stokes (insieme duettano in ''Dopo l'amore'' e ''L'amore è come un giorno'').
* [[1978]] - Nel gennaio del 1978 Mia Martini prende parte assieme a Charles Aznavour a diversi concerti che si tengono all'Olympia di Parigi, concerti in cui duetta assieme allo stesso in brani come ''Dopo l'amore'', ''Je ne connais que toi'' ed ''Et maintenant'' (sono accompagnati dallo stesso gruppo con cui si sono già esibiti in Italia); subito dopo prende parte a un tour primaverile ed estivo, sia nei locali che nelle piazze, in cui promuove il 33 giri ''Per amarti'' e il nuovo 45 giri ''Vola'', tour in cui si fa accompagnare da Andy Surdi, Gigi Cappellotto, Ernesto Verardi, Oscar Rocchi, Aida Cooper e Rossana Casale.
* [[1979]] - Durante l'anno Mia Martini fa un tour che la porta ad esibirsi in vari locali e teatri (si ricordi a tal proposito il Moulin Rouge di Firenze), tour che si concluderà nei primi mesi dell'anno successivo; durante i vari concerti, con i quali promuove il suo ultimo 33 giri ''Danza'', si fa accompagnare da Silvio Puzzolu, Roberto Zanaboni, Walter Testolina, Enzo Melillo, Arturo Vitale, Aida Cooper e Rossana Casale.
* [[1980]] - Nei primi mesi di tale anno Mia Martini conclude il tour iniziato nell'anno precedente (in uno degli ultimi concerti tenuti in tale periodo canta persino un'inedita versione di ''Sei bellissima'' e propone un brano che non canta da tempo, ''Questi miei pensieri''), ma si trova costretta a rinunciare al tour estivo a causa del manifestarsi dei noduli alle corde vocali, problema di salute che necessiterà di ben due interventi, una lunga convalescenza e un periodo di latitanza dall'attività live della durata di due anni.
* [[1982]] - In estate Mia Martini riprende a fare concerti, attività interrotta da due anni circa a causa delle operazioni alle corde vocali e alla lunga convalescenza; promuove l'album ''Mimì'' e il 45 giri ''E non finisce mica il cielo'' in una serie di concerti in cui si fa accompagnare da Giorgio Cocilovo, Massimo Luca, Roberto Zanaboni, Guido Guglielminetti, Walter Shebran e Aida Cooper (in una tappa viene invitata come guest Loredana Bertè); nell'autunno di tale anno prende parte a un tour teatrale che si concluderà l'anno successivo, serie di concerti con cui promuove il suo ultimo lavoro, ''Quante volte... ho contato le stelle'' (si fa accompagnare da Roberto Zanaboni, Michele Santoro, Massimo Fumanti, Maurizio Dei Lazzaretti, Maurizio Galli e Alberto Bartoli).
* [[1983]] - Nei primi mesi del 1983 continua il tour teatrale iniziato nel 1982, mentre nell'estate la cantante prende parte a un tour nelle piazze italiane con cui promuove ''Quante volte... ho contato le stelle'' e durante il quale si fa accompagnare da Mauro Culotta, Guido Guglielminetti, Elio Rivagli, George Aghedo e Gilberto Martellieri; il 22 e il 23 ottobre tiene al Teatro Ciak Toshiba di Milano il concerto ''Miei compagni di viaggio'' (da cui verrà tratto il relativo 33 giri), in cui verrà accompagnata dagli eccellenti musicisti Giulio Capiozzo, Giorgio Cocilovo, Mimì Gates, Mark Harris, Gilberto Martellieri, Claudio Pascoli, Maurizio Preti, Carlo Siliotto e Ares Tavolazzi, e durante i quali saranno presenti come guest Aida Cooper, Loredana Bertè, Cristiano De André, Ivano Fossati e Riccardo Zappa.
* [[1985]] - Nell'estate Mia Martini promuove il suo ultimo 45 giri ''Spaccami il cuore'' e l'album ''Miei compagni di viaggio'' (il gruppo è formato da Gilberto Martellieri, Massimo Pitona, Giorgio Cocilovo e Roberto Celio).
* [[1986]] - Il tour dell'estate 1986 promuove il 45 giri ''Spaccami il cuore'', l'album ''Miei compagni di viaggio'' e vari hit degli anni ottanta (si fa accompagnare da Sonny Taylor, Alan King, Dario Faiella, Massimo Kappa e Robi Zonca).
* [[1987]] - Nell'estate del 1987 Mia Martini continua il periodo di lontananza dai palchi televisivi e si concentra in particolar modo sui concerti in località di provincia, tra cui Busto Arsizio e i vari centri del vesuviano e dei Campi Flegrei (il gruppo è formato da Sergio Piccinini, Giampiero Martirani, Gaetano D'Angelo, Giancarlo Venturoli ed Enzo Torregrossa).
* [[1988]] - Nell'estate del 1988 Mia Martini continua la promozione dei suoi ultimi lavori con varie serate in piccoli centri italiani, soprattutto nel Centro, come a Borgo Vercelli, e nel Sud, in particolare nel Napoletano (il suo gruppo è formato da Toni Ciliberto, Beppe Consolini, Alfredo Venosa, Michele Montefusco e Savio Ricciardi).
* [[1989]] - Il 1989 vede l'avvicendarsi di un tour estivo di promozione dell'album ''Martini Mia...'' e poi di un trionfale tour teatrale che, avviato nell'autunno di tale anno, termina nel gennaio del 1990 (il suo gruppo è formato da Danilo Cherni, Agostino Marangolo, Massimo Fumanti, Maurizio Galli, Eric Daniel e, avvicendatisi durante le varie date dei tour, Ernesto Vitolo e Stefano Senesi) (tra le tante città toccate, Milano, Roma, Torino, Bari e Napoli; a Napoli in più concerti saranno guest Enzo Gragnaniello e Mario Maglione).
* [[1990]] - Il 1990 si apre a gennaio con gli ultimi concerti del tour avviato nell'autunno del 1989; nell'estate Mia Martini organizza un nuovo tour le cui sonorità sono incentrate sul folk; con tale tour promuove il nuovo album ''La mia razza'' e si fa accompagnare da Danilo Cherni, Agostino Marangolo, Massimo Fumanti, Maurizio Galli, Eric Daniel, Mauro Berardi e Sergio Quarta.
* [[1991]] - In tale anno inizia la collaborazione con il pianista jazz Arrigo Cappelletti, destinata a protrarsi fino al [[1995]], collaborazione che prende avvio con diversi concerti in varie città italiane, tra cui Sorrento e Verona; nell'estate Mia Martini prende parte a un tour jazz con Maurizio Giammarco formato da una decina di date tenute in diverse città importanti (Stadio Olimpico di Torino, Piazza Navona di Roma, Maschio Angioino di Napoli, Rocca Medicea di Siena, Castello di Udine) (con Maurizio Giammarco, Ron Seguin, Ramberto Ciammarughi, Dario La Penna e Manhu Roche; da questi concerti verrà tratto l'album ''In concerto (da un'idea di Maurizio Giammarco)'').
* [[1992]] - L'anno inizia con diversi concerti promozionali dell'album di Roberto Murolo ''Ottantavogliadicantare'' (album dove entrambi duettano in ''Cu'mme'' e '''O marenariello''), in cui Mia Martini ed Enzo Gragnaniello sono presenti come ospiti (il concerto più prestigioso è quello che si tiene al Teatro Bellini di Napoli); tra aprile e maggio si tiene il tour teatrale retrospettivo ''Per aspera ad astra'' che gira in diversi importanti teatri d'Italia (tra gli altri, il Teatro Smeraldo e il Teatro Nazionale di Milano, il Teatro Sistina di Roma e il Teatro Palapartenope di Napoli), in cui la cantante si fa accompagnare da Marco Falagiani, Mark Harris, Massimo Fumanti, Maurizio Galli, Walter Calloni, Nico Gaeta e Giancarlo Parisi, più Enzo Gragnaniello come ospite fisso (al Palapartenope di Napoli duetta anche con Roberto Murolo); in estate si tiene un tour con cui promuove l'album ''Lacrime'' e il brano ''Rapsodia'' ove si fa accompagnare dallo stesso gruppo di ''Per aspera ad astra'', ma senza la presenza di Gragnaniello (tra le città toccate, si ricordino Parma e Messina).
* [[1993]] - In primavera è assieme a Enzo Gragnaniello guest di diversi concerti tenuti da Roberto Murolo; il tour estivo, incentrato soprattutto sulla promozione di ''Stiamo come stiamo'', ''Vieneme'' e ''Mondi blu'', tocca varie località meridionali (come il Negombo di Lacco Ameno, dove si svolge un concerto con Enzo Gragnaniello e Roberto Murolo, Napoli, Scalea, Brusciano, Procida) (con Danilo Cherni, Maurizio Galli, Giorgio Cocilovo, Gilberto Martellieri, Lele Melotti e Rosario Jermano, più Enzo Gragnaniello come ospite fisso); assieme ad Arrigo Cappelletti al piano si esibisce in prestigiosi locali in Italia e all'estero (USA e Sharm el-Sheikh); a dicembre è presente come guest nel concerto ''Bertex Ingresso Libero'' (da cui viene tratto un album live) che Loredana tiene al Teatro Smeraldo (Mia Martini duetta con Loredana Bertè e Aida Cooper nel brano ''Stiamo come stiamo'').
* [[1994]] - Il tour si svolge in estate in varie località italiane, tra cui Lacco Ameno (Negombo, in omaggio a Domenico Modugno) e San Remo (Casinò) (con Danilo Cherni, Maurizio Galli, Giorgio Cocilovo, Gilberto Martellieri, Lele Melotti e Rosario Jermano); continuano le serate in vari locali accompagnata al piano da Arrigo Cappelletti (tra le località toccate, Portofino).
* [[1995]] - Nei primi mesi dell'anno si svolgono nuove serate in coppia con Arrigo Cappelletti (tra le città toccate, Bologna); il tour estivo per la promozione dell'album ''La musica che mi gira in torno'' si svolge prima del sopraggiungere della morte tra aprile e maggio a Monreale, Cutro, Ciminna e in provincia di Napoli (con Mimmo Cavallo, Mario Rosini, Egidio Maggio, Marcello Ingrosso, Joseph Culic, Walter Di Stefano e Gino Sannoner).
== Colonne sonore ==
* ''[[Porca società]]'' ([[1978]]) (Colonna sonora del film)
* ''[[Almeno tu nell'universo (film)|Almeno tu nell'universo]]'' ([[2011]]) (Colonna sonora del film)
== Videoclip ==
* ''Libera'' ([[1977]]) - Clip introduttiva all'''Eurovision Song Festival''
* ''Per amarti'' ([[1977]])
* ''Se finisse qui'' ([[1977]])
* ''Ti regalo un sorriso'' ([[1981]])
* ''E ancora canto'' ([[1981]])
* ''Per te Armenia'' ([[1989]])
* ''Danza pagana'' ([[1990]])
* ''Scrupoli'' ([[1991]])
* ''Cu' mme'' ([[1992]])
* ''Rapsodia'' ([[1992]]) - Clip introduttiva all'''Eurovision Song Festival''
* ''Stiamo come stiamo'' ([[1993]])
* ''E la vita racconta'' ([[1999]]) - A conclusione del programma ''Notte Mimì''
* ''In una notte così'' ([[2000]]) - A conclusione del programma ''Mimì sarà''
== Partecipazioni a manifestazioni canore ==
=== Azzurro ===
* 1989: con ''Donna''
* 1990: con ''Danza pagana'' - la sua squadra vince la gara
* 1992: con ''Cu'mme'' e ''O' marenariello'' - ottengono il Disco d'oro per le vendite dell'album ''Ottantavogliadicantare''
=== Cantagiro ===
* 1971: con ''Amore... amore... un corno'' e ''Padre davvero''
* 1972: con ''Piccolo uomo''
* 1990: con ''Donna'', ''Danza pagana'', ''Domani più su'', ''Un altro Atlantico'', ''Piccolo uomo'', ''Minuetto'', ''E non finisce mica il cielo'', ''La nevicata del '56'', ''[[Almeno tu nell'universo]]'' e ''Quante volte''
* 1992: con ''Gli uomini non cambiano'', ''Lacrime'' e ''Minuetto'' - vince tre tappe
* 1993: con ''Vieneme'' (con Enzo Gragnaniello e Roberto Murolo)
=== Canzoniere dell'estate ===
* 1992: con ''Rapsodia''
* 1993: con ''Vieneme'' (con Enzo Gragnaniello e Roberto Murolo)
=== Canzonissima ===
* La RCA la propose a [[Canzonissima 1971]] con, ''Cosa c'è di strano'', ma fu bocciata
* La Ricordi la propose a [[Canzonissima 1972]], ma fu bocciata
* La Ricordi la propose a [[Canzonissima 1973]] con, ''Adesso vai'', ma rifiutò e il brano andò a [[Dori Ghezzi]]
=== Caravella dei successi ===
* 1975: con ''Al mondo''
=== Eurofestival ===
* 1977, Londra: con ''Libera'' - 13º posto
* 1992, Malmö: con ''Rapsodia'' - 4º posto
=== Festival di Avanguardie e Nuove Tendenze ===
* 1971, Viareggio: con ''Padre davvero'' - 1º posto
* 1972, Roma: con ''Karma 2426''
=== Festival di Bellaria ===
* 1964: con ''Come puoi farlo tu'' - 1º posto
=== Festival di Sanremo ===
<div style="font-size:90%; border:0px; padding:0px; text-align:center">
{| class="wikitable" style="width:100%;margin:auto;clear:both;"
|- bgcolor="#ffcc00"
! Edizione
! Brano
! Autore
! Posizione
! Premi
|-
| [[Festival di Sanremo 1972]]
| ''[[Credo/Ossessioni|Credo]]''
| [[Franco Migliacci]] e [[Claudio Mattone]]
| Fu scartata dalla selezione
|
|-
| [[Festival di Sanremo 1973]]
| ''[[Vado via]]''
| [[Luigi Albertelli]] e [[Enrico Riccardi]]
| Ritirata qualche settimana prima della manifestazione e in seguito al suo ritiro fu presentato da [[Drupi]], che lo portò al successo internazionale<ref>[http://www.chez-mimi.it/news.php?id=1001 Drupi: Mia Martini fu la mia fortuna anche se per tutti portava sfiga] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150604084922/http://www.chez-mimi.it/news.php?id=1001 |data=4 giugno 2015 }}</ref>
|
|-
| [[Festival di Sanremo 1976]]
| ''[[L'amore è il mio orizzonte/Sabato|L'amore è il mio orizzonte]]''
| [[Ninni Carucci]] e [[Claudio Daiano]]
| Il suo nome comparì tra i partecipanti del Festival, ma fu ancora una volta Mia Martini a rifiutarsi in extremis.
|
|-
| [[Festival di Sanremo 1981]]
| ''[[E ancora canto]]''
| Mia Martini
| Fu selezionato ma la partecipazione non andò in porto<ref>L'artista compariva nel cast ufficializzato il 19 gennaio 1981, ma, per ragioni non note, la Martini e il gruppo [[La Bottega dell'Arte]] furono rimpiazzati da [[Orietta Berti]] e [[Domenico Mattia]]</ref> sempre per volontà dell'artista, che solo da poco aveva recuperato la voce, dopo un anno di afonia causato da due interventi alle corde vocali; il brano fu comunque inserito nell'album ''[[Mimì]]''
|
|-
| [[Festival di Sanremo 1982]]
| ''[[E non finisce mica il cielo/Voglio te|E non finisce mica il cielo]]''
| [[Ivano Fossati]]
| finalista
| [[Premio della critica]]
|-
|-
| [[Festival di Sanremo 1989]]
| ''[[Almeno tu nell'universo]]''
| [[Bruno Lauzi]] e [[Maurizio Fabrizio]]
| 9
| [[Premio della critica]]
|-
| [[Festival di Sanremo 1990]]
| ''[[La nevicata del '56/Danza pagana|La nevicata del '56]]''
| [[Franco Califano]], [[Carla Vistarini]], [[Luigi Lopez]] e [[Massimo Cantini]]
| 4
| [[Premio della critica]]
|-
| [[Festival di Sanremo 1992]]
| ''[[Gli uomini non cambiano]]''
| Mia Martini, [[Giuseppe Dati]] e [[Marco Falagiani]]
| 2
| Targa d'oro del Comune di Sanremo
|-
|[[Festival di Sanremo 1993]]
|''Stiamo come stiamo'' (in coppia con [[Loredana Bertè]])
| [[Loredana Bertè]] e [[Maurizio Piccoli]]
| 14
|
|-
|[[Festival di Sanremo 1994]]
|''E la vita racconta''
| [[Fio Zanotti]]
| La [[Polygram]] la obbligò a presentarsi al [[Festival di Sanremo]] con il brano ''E la vita racconta'', ma questa volta fu la cantante a facilitare l'esclusione inviando un nastro smagnetizzato, dal momento che il brano non la convinceva del tutto.
|
|-
|}
</div>
=== Festival Italiano ===
* 1994: con ''Viva l'amore''
=== Festivalbar ===
* 1972: con ''[[Piccolo uomo]]'' - 1º posto
* 1973: con ''[[Minuetto (brano musicale)|Minuetto]]'' - 1º posto
* 1974: con ''[[Inno]]'' - ospite
* 1975: con ''Donna con te'' - 4º posto
* 1976: con ''Che vuoi che sia... se t'ho aspettato tanto'' - 7º posto
* 1978: con ''Vola'' - fuori gara
* 1979. con Danza - finalista
* 1981: con ''Ti regalo un sorriso''
* 1989: con ''Donna'' - ottiene il Disco d'oro per le copie vendute dall'album ''Martini Mia''
* 1990: con ''Domani più su'' - 3º posto nella serata in cui presenta ''Domani più su''
=== Midem di Cannes ===
* 1973-74: con ''Tu t'en vas quand tu veux''
* 1975-76: con ''Sabato''
=== Mostra Internazionale di Musica Leggera di Venezia ===
* 1972/73: con ''Donna sola'' - vince la Gondola d'oro
* 1973/74: con ''Il guerriero'' e ''Bolero''
* 1974/75: con ''Inno'' e ''Agapimu''
* 1976/77: con ''Che vuoi che sia... se t'ho aspettato tanto''
* 1981: con ''E ancora canto''
=== Musical de Mallorca ===
* 1975: con ''Nevicate'' - vince il Premio della Critica
=== Premio Tenco ===
* 1989: con ''Almeno tu nell'universo'' e ''Donna''
===
* 1978: con ''Vola''
* 1982: con ''Bambolina bambolina''
* 1985: con ''Spaccami il cuore''
=== Vela d'oro di Riva del Garda ===
* 1982: con ''Quante volte''
* 1991: con ''Pensieri e parole''
=== Vota la voce ===
* 1973: - 2º posto (categoria donne)
* 1974: - 3º posto (categoria donne)
* 1975: - 1º posto (categoria donne)
* 1976: - 3º posto (categoria donne)
* 1977: - 4º posto (categoria donne)
* 1978: - 8º posto (categoria donne)
* 1979: - 4º posto (categoria donne), canta ''Danza''
* 1981: - 7º posto (categoria donne)
* 1982: - 4º posto (categoria donne)
* 1989: - 1º posto (categoria donne)
* 1990: - 2º posto (categoria donne)
* 1991: - 14º posto (categoria donne)
* 1992: - 5º posto (categoria donne)
=== World Popular Song Festival Yamaha ===
* 1977: con ''Ritratto di donna'' - 1º posto
== Premi e riconoscimenti ==
* 1964: Primo Posto "Festival di Bellaria" con ''Il magone''
* 1971: Primo Posto "Festival di Musica d'Avanguardia e Nuove Tendenze" di [[Viareggio]] con ''Padre davvero''
* 1972: "Premio della critica discografica" per l'album ''[[Nel mondo, una cosa]]''
* 1972: Primo Posto al [[Festivalbar 1972]] con il brano ''[[Piccolo uomo]]''
* 1972: Disco d'oro con il brano ''[[Piccolo uomo]]''
* 1972: Primo Posto alla [[Mostra Internazionale di Musica Leggera]] di [[Venezia]] con ''Donna sola''
* 1973: Primo Posto al [[Festivalbar]] [[1973]] con ''[[Minuetto]]''
* 1973: Disco d'oro con il brano ''[[Minuetto]]''
* 1973: Maschera d'argento per la classe ''Musica leggera''
* 1974: "Premio Deborah per il miglior trucco"
* 1974: Disco d'oro per aver venduto oltre un milione e mezzo di copie solo in un anno
* 1975: "Premio della Critica di Palma de Mallorca" con ''Nevicate''
* 1975: "Premio Deborah per il miglior trucco"
* 1975: "Premio de Il canzoniere dell'estate" come miglior cantante dell'anno
* 1975: [[Telegatto]] di [[Vota la voce]] come migliore cantante donna dell'anno
* 1977: Vittoria al "World Song Popular Festival Yamaha di [[Tokyo]]" con ''Ritratto di donna''
* 1981: "Eolo d'oro" del Comune di [[Milazzo]]
* 1982: [[Premio della Critica del Festival della canzone italiana "Mia Martini"|Premio della Critica "Mia Martini"]] con ''[[E non finisce mica il cielo]]''
* 1982: "Microfono d'argento" per il brano ''E non finisce mica il cielo''
* 1984: "Sigillo d'oro" da parte di [[Rete 4]]
* 1989: "Premio venere ericina"
* 1989: [[Targa Tenco]] come migliore interprete dell'anno
* 1989: [[Premio della Critica del Festival della canzone italiana "Mia Martini"|Premio della Critica "Mia Martini"]] con ''[[Almeno tu nell'universo]]''
* 1989: [[Telegatto]] come migliore interprete femminile dell'anno
* 1989: [[Disco d'oro]] per l'album ''Martini Mia...''
* 1989: "Prima Pagina de ''[[Il mattino]]'' del [[1891]]", motivazione: "per il rinnovato successo che ben meritano la sua voce e le sue eccezionali capacità interpretative"
* 1990: [[Premio della Critica del Festival della canzone italiana "Mia Martini"|Premio della Critica "Mia Martini"]] con ''La nevicata del '56''
* 1990: "Targa [[Onda TV]]", Rete Televisiva locale della Sicilia
* 1991: "La più bella sei tu" con ''[[Almeno tu nell'universo]]''
* 1992: Secondo Posto al [[Festival di Sanremo 1992|Festival di Sanremo]]
* 1992: "Premio Simpatia" conferito dalla Sala Stampa Tv, durante una conferenza stampa sulla presentazione del disco ''[[Lacrime]]''
* 1992: Tre tappe vinte e 852 punti in classifica al "[[Cantagiro]]"
* 1992: "Premio de Il Canzoniere dell'estate" come miglior interprete dell'anno
* 1992: "Premio Civiltà del mare" dal Comune di [[Bagnara Calabra]]
* 1992: [[Disco d'oro]] per l'album ''Lacrime''
* 1992: [[Disco d'oro]] per l'album ''Ottantavogliadicantare'' di Roberto Murolo, in cui è inserita ''Cu'mme''
* 2013: [[Disco d'oro]] per l'album ''Il meglio di Mia Martini''
== Curiosità ==
{{curiosità}}
* I suoi singoli più venduti sono ''Minuetto'', ''Piccolo uomo'', ''Donna sola'', ''Almeno tu nell'universo'' e ''Inno''; invece gli album: ''Nel mondo, una cosa'', ''Il giorno dopo'', ''È proprio come vivere'', ''Martini Mia'' e ''Lacrime''.
* Nel corso della sua carriera trentennale ha cambiato diverse case discografiche: [[CAR Juke Box]], [[Durium]], [[Esse Records]], [[RCA Italiana]], [[Dischi Ricordi]], [[WEA Italiana]], [[DDD - La Drogueria di Drugolo|DDD]], [[Fonit Cetra]], [[Polygram]], [[RTI Music]].
* In un'intervista nel 1975 dichiara che le fu proposto il ruolo di [[Eleonora Duse]] in un film<ref>Intervista di ''Giangiacomo Schiavi'' del 5 settembre [[1975]], rilasciata al quotidiano piacentino ''[[Libertà (quotidiano)|Libertà]]''</ref>.
* Nel 1978 partecipò al programma ''Stryx'' di [[Enzo Trapani]], presentando il brano ''Bene'' con un ''look'' da strega e sullo sfondo di un rogo in fiamme, per rispondere alle maldicenze sul suo conto.
* In molte partecipazioni televisive del [[1982]], Mia Martini veste con una sciarpa e una cintura disegnate come la tastiera del pianoforte, regalatele dalla sorella [[Loredana Bertè]].
* I suoi ultimi abiti erano firmati [[Giorgio Armani]]<ref>{{cita|Augliera|pag. 81}}</ref>.
* Il brano ''Attimo x attimo'', contenuto nell'omonimo album di [[Anna Tatangelo]] pubblicato nel 2003, fu scritto da [[Fio Zanotti]] per Mia Martini, che non poté inciderlo a causa dell'improvviso decesso.
* In un'intervista parlò di Marco Masini, riguardo alle accuse a lui rivolte di portare sfortuna, dicendo: «Vorrei parlare un attimo di questo caso che coinvolge Marco Masini, mi piacerebbe proprio avviare una polemica. Mi riferisco al fatto che certi intellettuali si rivelano diffidenti verso questo tipo di musica, adesso mi sto riferendo non tanto a Masini ma a Bigazzi, che poi è quello che l'ha lanciato. C'è una specie di razzismo nel nostro paese, per cui si osannano i cantautori, specie quelli che fanno politica con le canzoni, e si affondano le canzoni commerciali [...] Vi assicuro: è molto difficile scrivere una bella canzone commerciale... è invece facilissimo fare gli intellettuali, atteggiarsi a fare i poeti e scrivere canzoni "raffinate"».
== Note ==
== Bibliografia ==
* {{cita libro | autore = Menico Caroli | url = http://www.fabricediana.it/il-mio-canto-universale.txt | titolo = Il mio canto universale | città = Firenze | editore = Tarab | anno = 1999 | cid = Il mio canto universale | ISBN = 88-86675-99-2 | urlmorto = sì | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20140731003251/http://www.fabricediana.it/il-mio-canto-universale.txt | dataarchivio = 31 luglio 2014 }}
* {{cita libro | autore = [[Dario Salvatori]] | titolo= Dizionario delle canzoni italiane | città = Roma | editore = Elleu Multimedia | anno = 2001 | cid = Dizionario delle canzoni italiane | ISBN = 88-88169-01-6}}
* {{cita libro | autore = Pippo Augliera | titolo = Mia Martini. La regina senza trono | città = Napoli | editore = Guida | cid = Augliera | ISBN = 88-6042-147-0 | anno = 2005}}
* {{cita libro | autore = Marcello M. Giordano | coautori = Leda Berté | titolo = Il caso Mia Martini | città = Roma | editore = Herald | anno = 2006 | ISBN = 88-89672-09-9}}
* {{cita libro | autore = Dario Salvatori | titolo = Il grande dizionario della canzone italiana|città = Milano | editore = Rizzoli | anno = 2006 | cid= Grande dizionario della canzone italiana|ISBN = 88-17-01284-X}}
* {{cita libro | autore = Giorgio Nobis | titolo = La mia Mimì. Il mio viaggio con Mia Martini | editore = Seneca | città = Torino | anno = 2007 | cid = Nobis | ISBN = 88-6122-051-7}}
* {{cita libro | autore = Mimmo Gallo | titolo = Mia Martini. Io sono la Calabria | editore = Laruffa | città = Reggio Calabria | anno = 2007 | cid = Gallo| ISBN = 88-7221-342-8}}
* {{cita libro | autore = Carlo Mandelli | titolo = Mia Martini. Come un diamante in mezzo al cuore | città = Roma | editore = Arcana | anno = 2009 | cid = Mandelli |ISBN = 88-6231-066-8}}
* {{cita libro | autore = Menico Caroli | coautori = [[Guido Harari]] | titolo = Mia Martini. L'ultima occasione per vivere | anno =2009 | città = Milano | editore = TEA | cid = L'ultima occasione per vivere | ISBN = 88-502-2042-1}}
* {{cita libro | autore = Pippo Augliera | titolo = Mia Martini. La voce dentro | anno =2011 | città = Arezzo| editore = Zona | cid = La voce dentro |ISBN = 978-88-6438-240-1}}
* {{cita libro | autore = Aldo Nove | titolo = Mi chiamo | anno =2013 | città = Milano| editore = Skira | cid = Nove |ISBN = 978-88-572-1924-0}}
* Salvatore Coccoluto, ''Mia Martini. Almeno tu nell'universo'', Reggio Emilia, Imprimatur, 2015, ISBN 978-8868302290.
* Loredana Bertè, Malcom Pagano, ''Traslocando. È andata così'', Rizzoli Editore, 2015, ISBN 978-8817084277.
* Enrico Taddei, ''Mia Martini. Canzoni d'amore - Le parole di una poetessa nel cuore'', BastogiLibri, Roma 2016. ISBN 978-8899376536.
== Filmografia ==
*''[[Io sono Mia]]'', regia di [[Riccardo Donna]] (2019)<ref>{{Cita web|url=https://www.rollingstone.it/cinema/news-cinema/io-sono-mia-ecco-il-trailer-del-biopic-su-mia-martini/439778/|titolo=‘Io sono Mia’, ecco il trailer del biopic su Mia Martini}}</ref>
== Voci correlate ==
* [[
* [[Loredana Bertè]]
* [[Ivano Fossati]]
* [[Renato Zero]]
* [[Festivalbar]]
* [[Bagnara Calabra]]
* [[Cardano al Campo]]
* [[Cavaria con Premezzo]]
* [[Roberto Murolo]]
* [[Enzo Gragnaniello]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==
* [https://web.archive.org/web/20010905104832/http://www.premiomiamartini.com/ Premio Mia Martini Web] - Sito ufficiale The Best of Mia Martini
* [http://www.lastoriasiamonoi.rai.it/puntate/mia-martini/71/default.aspx Mia Martini - Storia di una voce] La Storia siamo noi
* [http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-16676c79-aba1-40a1-882a-674b2bc5ce48.html Mia Martini: Dieciannisenzadite] - Puntata di "[[Speciale TG1]]" - Rai Uno
* [http://www.fondazionemiamartini.it Fondazione Mia Martini Onlus ] Sito ufficiale della Fondazione dedicata a Mia Martini
* [https://web.archive.org/web/20150510065026/http://www.chez-mimi.it/ Chez Mimì Mia Martini Official Page ] Sito ufficiale del fan club Chez Mimì dedicato Mia Martini dal 1989{{Collegamenti esterni}}
{{Box successione
|carica=Vincitore del [[Festivalbar]]
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|periodo=[[Festivalbar 1972|1972]]
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[[Categoria:Cantanti italiani all'Eurovision Song Contest]]
[[Categoria:Gruppi e musicisti della CAR Juke Box]]
[[Categoria:Gruppi e musicisti della RCA Italiana]]
[[Categoria:Gruppi e musicisti della Dischi Ricordi]]
[[Categoria:Gruppi e musicisti della Fonit Cetra]]
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[[Categoria:Morti per overdose]]
[[Categoria:Partecipanti all'Eurovision Song Contest 1977]]
[[Categoria:Partecipanti all'Eurovision Song Contest 1992]]
[[Categoria:Vincitori del premio della critica "Mia Martini"]]
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