BMW e Luis Almagro: differenze tra le pagine

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{{nota disambigua}}
{{S|avvocati|politici uruguaiani}}
{{F|aziende dei trasporti|arg2=aziende tedesche|agosto 2013|commento=}}
{{AziendaBio
|Titolo =
|nome=Bayerische Motoren Werke AG
|Nome = Luis
|logo=Logo della BMW.svg
|Cognome = Almagro
|logo_dimensione = 120
|PostCognome =
|tipo=Società per azioni
|PostCognomeVirgola =
|borse= 
|ForzaOrdinamento =
* {{Borsa di Francoforte|BMW|BMW}}
|PreData =
* {{BorsaItaliana|DE0005190003|BMW}}
|Sesso = M
|data_fondazione = 1917
|LuogoNascita = Paysandú
|luogo_fondazione=
|LuogoNascitaLink =
|data_chiusura =
|LuogoNascitaAlt =
|nazione = DEU
|GiornoMeseNascita = 1º giugno
|sede=[[Monaco di Baviera]]
|AnnoNascita = 1963
|gruppo=
|NoteNascita=
|filiali= 
|LuogoMorte =
* [[BMW Motorrad]]
|LuogoMorteLink =
* [[BMW Motorsport]]
|LuogoMorteAlt =
* [[Mini (marchio)|Mini]]
|GiornoMeseMorte =
* [[Rolls-Royce Motor Cars|Rolls-Royce]]
|AnnoMorte =
|persone_chiave=[[Norbert Reithofer]] [[presidente]], [[Harald Krüger]] [[amministratore delegato]]
|NoteMorte=
|industria=[[Autoveicoli]]
|PreAttività =
|prodotti= 
|Attività = avvocato
* [[Automobili]]
|Epoca = 1900
* [[Motociclette]]
|Epoca2 = 2000
|fatturato = {{profit}}76,85 miliardi [[Euro|€]]<ref name="risultati2012">{{cita news|url=http://www.motori24.ilsole24ore.com/Industria-Protagonisti/2013/03/bmw-bilancio-prospettive-2013.php|titolo=Bmw:Prudente ottimismo sul 2013|pubblicazione=[[Il sole 24 ore|motori24.ilsole24ore.com]]|accesso=12 maggio 2014}}</ref>
|Attività2 = politico
|anno_fatturato=2012
|Attività3 =
|utile netto= {{profit}}5,1 miliardi [[Euro|€]]<ref name="risultati2012"/>
|AttivitàAltre =
|anno_utile netto=2012
|Nazionalità = uruguaiano
|dipendenti=101 260 <ref name="dipendenti2012">{{cita news|url=http://www.bmwgroup.com/e/0_0_www_bmwgroup_com/investor_relations/corporate_news/news/2012/news_q1_2012.html}}</ref>
|NazionalitàNaturalizzato =
|anno_dipendenti=2012
|PostNazionalità =
|slogan=Piacere di guidare
|Categorie =
|note=Soprannomi: Bavarian Motor Works, Bimmer
|FineIncipit =
|sito=www.bmw.com
|Immagine = Luis_Almagro_Portrait.jpg
|DimImmagine =
|Didascalia =
}}
[[File:BMW IIIa 2010-04-03.JPG|thumb|upright=1.2|Il motore aeronautico [[BMW IIIa]] a sei cilindri in linea, progettato dall'ingegner [[Max Friz]] nel [[1917]]]]
 
È stato Ministro degli Affari Esteri dell'Uruguay dal [[2010]] al [[2015]] ed è ora Segretario Generale dell'[[Organizzazione degli Stati americani]].
'''BMW''' (sigla di '''Bayerische Motoren Werke''', traducibile come "fabbrica [[Baviera|bavarese]] di motori") è un'azienda [[Germania|tedesca]] produttrice di [[autoveicolo|autoveicoli]] e [[motoveicolo|motoveicoli]], con sede a [[Monaco di Baviera]].
 
== Storia del marchioBiografia ==
=== Il contestoStudi ===
Ha studiato all'Università della Repubblica in Montevideo. Politicamente è stato a lungo membro del partito uruguaiano del [[Fronte Ampio (Uruguay)|''Frente Amplio'']] (Fronte Ampio)
Durante la [[prima guerra mondiale]], l'industria meccanica tedesca era impegnata a migliorare la potenza e l'affidabilità delle nuove "[[Aereo da caccia|macchine volanti]]" che, per la prima volta, rivestivano un importante ruolo bellico.
 
=== Ministro degli Affari Esteri dell'Uruguay ===
Anche la [[Daimler-Motoren-Gesellschaft|Daimler]] aveva messo a punto un motore aeronautico, realizzato dalla consociata austriaca [[Austro-Daimler]] e sviluppato da [[Max Friz]], uno dei brillanti ingegneri del reparto corse Daimler, la cui attività era sospesa a causa della guerra.
È stato Ministro degli Affari Esteri dell'Uruguay dal 2010 al 2015, facendo parte del governo presieduto da [[José Mujica]].<ref>{{cita web |url=http://www.presidencia.gub.uy/gobierno-nacional/ministros |titolo=Uruguayan Cabinet |editore=Presidencia de la República |accesso=29 luglio 2013|lingua=es}}</ref><ref>{{cita web |url= http://economia.elpais.com/economia/2012/07/06/actualidad/1341607078_347393.html|titolo=
Beneficios y riesgos del ingreso de Venezuela a Mercosur |autore= Alejando Rebosio|data=6 luglio 2012|accesso= 7 luglio 2012|opera=[[El País]] |editore=PRISA |lingua=es}}</ref>
 
=== Segretario Generale dell'OAS ===
Commissionata dal governo austriaco, per ragioni di celerità produttiva la costruzione dei motori Austro-Daimler venne affidata alla licenziataria bavarese [[Rapp Motorenwerke]], ditta nella quale anche Friz si trasferì con la speranza di veder realizzato il suo progetto per un motore d'aereo con sei cilindri in linea e albero a camme in testa, in grado di funzionare a quote molto elevate, ben oltre i 5.000 metri. Alla Rapp, in veste di supervisore tecnico dell'[[k.u.k. Luftfahrtruppen|aviazione militare austro-ungarica]], era presente l'ingegnere [[Franz Josef Popp|Josef Popp]], al quale Friz mostrò i disegni del suo nuovo motore.
Il 18 marzo 2015 fu eletto Segretario Generale della [[Organizzazione degli Stati americani]] (OAS) e assunse ufficialmente la carica il 26 maggio 2015.<ref>{{en}} Organization of American States. [http://www.oas.org/en/media_center/press_release.asp?sCodigo=E-189/15 Former Uruguayan Foreign Minister Luis Almagro Took Office as OAS Secretary General]. N.p., 26 May 2015. Web. 11 Aug. 2015.</ref>
 
Popp capì immediatamente che si trattava di un propulsore tecnologicamente molto avanzato e ne caldeggiò l'adozione a [[Julius Auspitzer]], cofondatore e unico azionista della Rapp Motorenwerke. Il prototipo del nuovo motore venne ben presto realizzato, mostrando doti di potenza e leggerezza ben superiori alla produzione dell'epoca. La novità destò subito l'interesse del governo prussiano che, al fine di riconquistare la supremazia nei cieli persa dopo l'entrata in servizio dei [[Sopwith Camel]] britannici, ne commissionò la costruzione in 600 esemplari. Congiuntamente all'importante ordinativo prussiano, Auspitzer comunicò tuttavia la sua intenzione di vendere la ditta per gravi motivi di salute.
 
Fu in quel contesto che Popp decise di rilevare l'azienda e dare corso alla produzione del motore aeronautico progettato da Friz, poi divenuto celebre come [[BMW IIIa]]. Allo scopo di sottolineare la svolta tecnologica della Rapp Motorenwerke, che non godeva di eccessivo prestigio, decise anche di trasformarne la ragione sociale in ''Bayerische Motoren Werke [[GmbH]]'' e di adottare il nuovo emblema aziendale, costituito dal campo circolare nero contenente la concentrica rappresentazione stilistica di un'elica d'aereo in movimento sovrastata dall'acronimo BMW, nei colori nazionali bavaresi bianco, azzurro e oro. Il simbolo è giunto fino al [[XXI secolo]] con poche variazioni grafiche e cromatiche, consistenti principalmente nella modifica del [[font|carattere]], della spaziatura fra le lettere e dall'adozione del colore argento al posto dell'oro.
 
=== Nascita della BMW ===
Il 21 luglio [[1917]] nacque ufficialmente, a Monaco di Baviera, la Bayerische Motoren Werke GmbH. Grazie alle commesse di [[Prima guerra mondiale|guerra]], la piccola azienda crebbe rapidamente. Ai margini dell'aeroporto militare di Oberwiesenfeld di Monaco, l'azienda costruì uno spazioso stabilimento, proporzionato alla forte crescita della produzione, dove fino al [[1918]] si fabbricarono motori per aerei militari.
 
Il 13 agosto [[1918]] - circa tre mesi prima della fine della I° guerra mondiale - la Bayerische Motoren Werke GmbH si trasformò in [[società per azioni]] (AG) con un [[Capitale sociale (economia)|capitale sociale]] di 12 milioni di [[marco tedesco|marchi tedeschi]], un terzo dei quali del consigliere commerciale italiano [[Camillo Castiglioni]]. La direzione tecnica dell'azienda fu assegnata all'amministratore della GmbH, l'ingegnere e architetto [[Franz Josef Popp]].
 
=== Inizio della produzione motociclistica ===
Al termine del conflitto, le decisioni scaturite dal [[patto di Versailles]] del 1919 portarono molti cambiamenti destinati a mutare radicalmente la storia della BMW. Il [[Regno di Baviera]] si trovò accorpato alla [[Repubblica di Weimar]], alla quale venne proibita la costruzione di aerei, troncando così ogni possibilità di collocare e sviluppare gli ormai collaudati [[BMW IIIa|IIIa]].
 
Al fine di cercare nuovi sbocchi di mercato che consentissero di utilizzare i macchinari e le conoscenze tecniche acquisite, Popp decise di indirizzare la produzione verso i settori motociclistico e nautico, affidando a Friz la progettazione di un propulsore per [[motocarro]] e [[imbarcazione]] e al capo officina [[Martin Stolle]] la realizzazione di un motore per [[motocicletta]].
{{vedi anche|BMW Motorrad}}
 
=== Avvio della produzione automobilistica ===
Dal [[1929]] vennero anche prodotte automobili con il marchio BMW: inizialmente si trattò di utilitarie fabbricate sulla base di una vettura [[Inghilterra|inglese]], la Austin Seven, della quale la BMW acquisì la licenza di produzione. Dopo alcuni anni, la gamma si spostò progressivamente verso una clientela più abbiente e la casa tedesca propose modelli come la [[BMW 320]] e la [[BMW 326|326]]. Durante il periodo della [[Seconda guerra mondiale]] si trovò fortemente impegnata nello sforzo bellico come gran parte delle aziende tedesche. Adolf Hitler commissionò alla BMW la produzione di numerosi veicoli militari, ad esempio la realizzazione di una delle più classiche [[motocarrozzetta|motocarrozzette]] della storia, la [[BMW R75|R75]].
 
=== Guerra e crisi ===
[[File:BMW 340 1950.jpg|thumb|left|Una BMW 340]]
Negli anni dei [[campi di concentramento]] e della guerra la BMW sfruttò la manodopera quasi gratuita, fornita dalla [[SS]] dei [[campi di sterminio]], per le sue fabbriche a Eisenach, Abteroda, Neunkirchen ed Allach. I detenuti utilizzati dalla BMW ammontavano a circa 6.500 e provenivano da diversi campi.<ref>W. Sofsky, ''L'ordine del terrore: il campo di concentramento'', pag. 272, Laterza, 1995.
Zofka, 1986, p. 72</ref>
Con il cessare delle ostilità, si apre un periodo di grandi difficoltà: gli impianti devono essere in buona parte riconvertiti alla produzione civile; sforzo segnato dall'imposizione americana di non tornare a fabbricare motori per aerei, produzione che contrasterebbe con la volontà di impedire il riarmo tedesco. Il rilancio si fonda quindi sulla produzione di motociclette che consentono alla BMW di rimanere in piedi. Ma ciò non bastava: occorreva tornare alla produzione automobilistica. Ciò era però molto difficile, poiché al termine del conflitto le autorità [[Unione Sovietica|sovietiche]] presidiarono la zona orientale della Germania (da cui poi sarebbe nata la [[Germania Est]]). Quella zona comprendeva la città di [[Eisenach]], dove la Casa tedesca costruiva abitualmente le proprie automobili. Inizialmente la BMW era completamente impotente: l'impianto di [[Monaco di Baviera|Monaco]] non era predisposto per la produzione di automobili, automobili che erano invece prodotte dallo stabilimento di Eisenach, tra l'altro abusivamente perché ciò avveniva indipendentemente dalla volontà della BMW stessa. Di questo periodo furono alcune riproposizioni di [[BMW 321]] e [[BMW 326|326]]. Dopo alcune vicissitudini la BMW ottenne, tramite una causa legale, di far costruire le vetture di Eisenach con un altro marchio. Fu così che nacque la [[EMW (automobili)|EMW]] (Eisenacher Motorwerke). A cavallo di tale nascita si ebbe il lancio, senza molto successo, della [[BMW 340]], commercializzata prima come BMW e poi con il marchio '''EMW'''.<br />
[[File:BMW 507 Cabriolét.JPG|thumb|Una BMW 507]]
Dopo tale insuccesso, la situazione economica della BMW andò rapidamente peggiorando: gli investimenti per lanciare un nuovo modello si rivelavano superiori agli introiti e il pubblico pareva non gradire molto i modelli, pur validi, della Casa tedesca.<br />
All'inizio degli [[anni 1950|anni cinquanta]] la BMW trasferì la produzione delle autovetture a Monaco e, dopo un paio di modelli ugualmente privi di successo, tra cui la [[roadster]] [[BMW 507]], decise di sospendere la produzione di vetture di fascia alta, per proporre qualcosa di popolare e di maggiormente accessibile a una popolazione anch'essa in piena crisi economica. Non vi erano risorse per la progettazione e realizzazione, per cui occorreva produrre su licenza qualche modello già esistente.
 
=== La rinascita ===
[[File:BMW Isetta 250.JPG|thumb|left|Una BMW Isetta]]
L'occasione capitò quando in [[Italia]] fu lanciata la [[Iso Isetta]], una [[microvettura]] a forma di uovo che per la verità nel nostro Paese stentava con le vendite. I vertici BMW colsero però la validità del progetto e, dopo aver acquisito la licenza, cominciarono a produrre la piccola vettura con il marchio BMW. In Germania, l'Isetta, non solo riscosse un buon successo commerciale, ma costituì il primo passo nel risollevare le sorti della BMW. Ma la situazione, benché migliore, era ancora delicata: sul finire del decennio la situazione diventa insostenibile e BMW riceve un'offerta di acquisto da parte di [[Daimler-Benz]]. La svolta arriva in coincidenza dell'assemblea generale tenuta il 9 dicembre [[1959]], nella quale il magnate tedesco [[Herbert Quandt]], già partecipe dell'impresa, diventa azionista di riferimento (tuttora la famiglia Quandt controlla l'azienda).
[[File:Bmw 02 1 v sst.jpg|thumb|Una BMW 1602]]
Così la BMW, forte del nuovo assetto aziendale, raggiunse la sua definitiva tranquillità economica con il successo della [[BMW 700]], vetturetta di fascia medio-bassa.<br />
Da quel momento la BMW tornò gradualmente a un tenore economico positivo: dopo la BMW 700 fu lanciata infatti la [[BMW 1500]], primo modello della serie ''Neue Klasse'', da cui sarebbero poi derivati i modelli della [[BMW Serie 02|Serie 02]]. Sia la Neue Klasse che la Serie 02 ottennero un tale successo da costringere la Casa tedesca a cercare un nuovo stabilimento per aumentare i ritmi di produzione.
 
=== Il periodo BMW-Glas ===
[[File:1968bmwglas3000.jpg|thumb|left|Una Glas-BMW 3000 V8]]
La svolta arrivò nel [[1966]], quando la BMW rilevò per intero il marchio tedesco della [[Glas]], dedito fino a quel momento a vetture di fascia bassa e media.<br />
Con l'acquisizione del marchio, la BMW si impossessò anche dello stabilimento Glas a [[Dingolfing]], mentre la Glas stessa strinse un accordo con la BMW per proseguire la sua attività. La Glas avrebbe continuato a costruire autovetture ma con il marchio BMW. Insomma, la Glas sarebbe esistita solo come fornitore di scocche da equipaggiare con meccanica BMW. Ancor oggi, però, i modelli derivanti da tale accordo, pur avendo fatto parte del listino BMW, sono attribuiti alla Glas. Il primo modello nato nel periodo BMW-Glas fu la [[Glas 1600 GT|1600 GT]], una [[coupé]] di fascia medio-bassa venduta con marchio BMW e consistente in una riedizione delle precedenti [[Glas GT|Glas 1300 e 1700 GT]], ma con motore BMW da 1.6 litri.<br />
I modelli BMW-Glas si rivelarono però un insuccesso commerciale e, dopo aver tentato invano anche nel settore delle auto di lusso con la [[Glas V8|Glas 3000 V8]], il sodalizio fu spezzato: il marchio Glas fu cancellato e lo stabilimento di Dingolfing fu smantellato e ricostruito secondo le esigenze della BMW: oggigiorno è ancora attivo.
 
=== Dagli anni Settanta a oggi ===
[[File:BMW Logo für Werbung auf Gestell montiert.JPG|thumb|Logo BMW]] Tra gli [[anni 1970|anni settanta]] e gli [[anni 1980|anni ottanta]], la BMW consolidò sempre più il suo ruolo di costruttore fino ad assumere rilevanza mondiale. Significativi di questo periodo sono modelli come la [[BMW Serie 5|Serie 5]] e la [[BMW Serie 3|Serie 3]]. Dell'inizio degli anni Settanta è anche la nascita di due aziende legate da sempre alla BMW: la prima è la [[BMW Motorsport]], divisione sportiva della Casa, a suo tempo dedita alla realizzazione di vetture da competizione su base stradale e in seguito (fino ai giorni nostri) famosa per aver curato la realizzazione di BMW stradali ad alte prestazioni.
 
La seconda azienda nata in quel periodo è la [[Alpina (azienda)|Alpina]], che in pratica è un marchio a sé specializzato nella produzione di BMW allestite in maniera più ricca e con motori più prestanti.
 
Nel [[1994]] acquisì il Gruppo Rover dalla [[British Aerospace]]. Il gruppo inglese venne gestito fino al [[2000]], quando venne smembrato vendendo la [[Land Rover]] alla [[Ford]] e gli altri marchi (raccolti nel gruppo MG Rover) al ''Consorzio Phoenix''; la BMW trattenne solo Mini. Sebbene molti reputino infelice l'acquisizione del marchio da parte di BMW, occorre precisare che la casa bavarese acquisì conoscenze tecniche per lo sviluppo di vetture a trazione integrale (BMW X5 e X3), oltre alla piccola Mini.
 
Dal [[2003]] produce auto con il marchio inglese Rolls Royce, attraverso la [[Rolls-Royce Motor Cars]], a seguito dell'accordo con il gruppo [[Volkswagen]]. Nel [[2006]] inizia la collaborazione tra gruppo BMW e il [[gruppo PSA]] per lo sviluppo dei motori benzina che equipaggiano la [[Mini (2001)|Mini]] e diversi modelli della [[Peugeot]].
 
=== Produzione ===
Oltre ai tradizionali stabilimenti europei tedeschi la BMW produce anche in altri continenti.
Sin dagli anni Settanta è attiva la produzione in [[Indonesia]] nello stabilimento di [[Giacarta]].
A fine anni Novanta è iniziata la produzione di [[BMW X5|X5]] e [[BMW Z3|Z3]] a [[Spartanburg]] negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], in questi stabilimenti del [[Carolina del Sud]] sono state assemblate anche le [[BMW Z4#Z4 E85-E86|Z4 E85]] fino all'agosto 2008; sempre nel continente americano, in [[Messico]], è attiva la produzione della [[BMW Serie 3|Serie 3]] (a [[Toluca]] per la precisione).
 
La presenza nel continente africano, dove BMW è presente dal [[1959]] con una fabbrica in [[Sudafrica]] a [[Rossylin]] in cui oggi vengono assemblate le Serie 3, è stata rafforzata nel [[2003]] con la costituzione della [[Bavarian Auto Group]] azienda che produce e distribuisce le vetture BMW in [[Egitto]], attualmente nello stabilimento egiziano di [[October City]] sono assemblate Serie 3, Serie 5, [[BMW Serie 7|Serie 7]] e [[BMW X3|X3]].
[[File:BMW tower seen from Olympic tower on a sunny November afternoon.jpg|thumb|Le quattro torri cilindriche della sede BMW a Monaco di Baviera.]]
 
Di recente è iniziata la produzione anche in nuove fabbriche asiatiche, la più importante in [[Thailandia]], lo stabilimento di [[Rayong]] inaugurato nel maggio [[2000]] in seguito a un investimento di 25 milioni di dollari produce la Serie 5 e Serie 7 e il [[Sport Utility Vehicle|SUV]] X3.
Nel [[2003]] attraverso la joint venture con il costruttore cinese [[Brilliance]], la Serie 5 e la Serie 3 sono prodotte anche in [[Cina]] a [[Shenyang]].
 
Dal [[2004]] è iniziata la produzione della Serie 3 in [[Malesia]] a Selangor; più recentemente è iniziato l'assemblaggio di queste vetture anche nello stabilimento situato alle [[Filippine]].
 
Nel [[2007]] è cominciata inoltre la produzione delle Serie 3 e delle Serie 5 a [[Chennai]], in [[India]] e a [[Karachi]], [[Pakistan]].
 
{{vedi anche|Lista di auto BMW}}
 
== Caratteristiche peculiari ==
=== Meccanica ===
La produzione BMW si caratterizza da sempre per la propensione alla meccanica di altissima qualità e per le elevate prestazioni. Famosi alcuni suoi motori aeronautici come il [[BMW 801]]. Fino ad ora BMW non ha mai utilizzato un motore a sei cilindri con configurazione a V. Questa prerogativa la rende uno dei pochi costruttori al mondo che equipaggia correntemente le sue automobili con [[Motore a combustione interna|motori]] a sei cilindri in [[motore in linea|linea]] (L6) e [[trazione posteriore]], architettura a cui ha legato buona parte dei propri destini per 75 anni. Allo stesso modo le motociclette BMW sono le uniche che ripropongono da decenni propulsori con architettura [[motore boxer|boxer]] a [[motore a cilindri contrapposti|cilindri contrapposti]] e [[giunto cardanico|trasmissioni cardaniche]]. Recentemente ha introdotto la tecnologia "[[Valvetronic]]" che rende superfluo il [[corpo farfallato]] nei motori a [[Ciclo Otto]]. Da qualche anno BMW conduce esperimenti su veicoli alimentati a [[idrogeno]], applicati soprattutto sull'ammiraglia Serie 7, con [[motore a combustione interna|motori a combustione interna]]. Nel [[2004]] è il primo costruttore a proporre un motore a [[ciclo Diesel]] con turbocompressione bi-stadio (tecnologia derivata dai propulsori marini che prevede due o più turbine montate in serie, talvolta di dimensioni differenti come nel caso del propulsore BMW).
 
=== Design ===
L'aspetto delle automobili BMW è legato ad alcuni celebri stilisti, tra i quali [[Albrecht Graf Goertz]], [[Paul Bracq]], [[Klaus Luthe]]. Il design BMW annovera anche diverse "matite" italiane ([[Giugiaro Design|Giorgetto Giugiaro]], [[Ercole Spada]]), in particolare l'italiano [[Giovanni Michelotti (designer)|Giovanni Michelotti]] che, tra gli [[anni 1960|anni sessanta]] e gli [[anni 1980|anni ottanta]], ha disegnato molte vetture del marchio, contribuendo più di altri a caratterizzare le moderne BMW. Dal 1992 fino all'inizio di febbraio del [[2009]], la direzione stilistica è stata affidata all'americano [[Chris Bangle]] che ha impresso una svolta decisa alla produzione nonostante le aspre critiche riservate in particolar modo alla [[BMW Serie 5|Serie 5]] e alla [[BMW Serie 7|Serie 7]].
 
== Le motociclette ==
{{vedi anche|BMW Motorrad}}
 
== La BMW e la Formula 1 ==
{{vedi anche|BMW Sauber}}
 
Nel [[1983]] [[Nelson Piquet]] vince il campionato del mondo al volante della sua [[Brabham]]-BMW turbo: fra l'altro, il brasiliano e la sua squadra hanno la soddisfazione di svettare per primi nella nuova era della turbocompressione. La potenza sviluppata dal propulsore bavarese arrivò a superare i 1300 CV.
 
Dal 2000 al 2005 la casa bavarese ha partecipato alla massima serie in veste di fornitore della celebre scuderia [[WilliamsF1|Williams]].
 
La BMW milita nel [[Campionato mondiale di Formula 1]] dalla Stagione 2006 con un Team proprio, la [[BMW Sauber]]. I suoi colori sono gli storici bianco-azzurro BMW.
 
L'8 giugno del [[2008]] vince in [[Canada]], grazie al pilota polacco [[Robert Kubica]], il suo primo [[Gran Premio di Formula 1|Gran Premio]] come costruttore al 100%.
 
Il 29 luglio [[2009]] la BMW annuncia ufficialmente il ritiro dalle attività sportive in Formula 1 alla fine della stagione 2009.<ref>{{Cita news|lingua=en|url=http://www.pitpass.com/fes_php/pitpass_news_item.php?fes_art_id=38589|titolo=Official: BMW leaves F1|pubblicazione=pitpass.com |giorno=29 |mese=07 |anno=2009 |accesso=29 luglio 2009}}</ref>
 
== Note ==
<references/>
 
<references />
 
== Voci correlate ==
* [[Automobilwerk Eisenach]]
* [[BMW H2R]]
* [[Einheits-PKW]]
* [[Lista di auto BMW]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:BMW vehicles|q{{PAGENAME}}}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|http://www.cidob.org/es/documentacion/biografias_lideres_politicos/america_del_sur/uruguay/luis_almagro_lemes|Biography of Luis Almagro by CIDOB|lingua=es}}
* {{cita web|http://www.bmw.it|BMW Italia}}
 
* {{cita web|url=http://www.bmwgroup.com/e/nav/index.html?../0_0_www_bmwgroup_com/home/home.html&source=overview|titolo=Sito del gruppo BMW|lingua=en}}
{{Box successione
* {{cita web|http://www.bmw-grouparchives.com|Archivio storico BMW}}
|tipologia = incarico diplomatico
|carica = '''Segretario Generale dell'[[Organizzazione degli Stati americani]]'''
|periodo = [[2015]] - in carica
|precedente = [[José Miguel Insulza]]<br />[[2005]] – [[2015]]
|successivo =
|immagine =
}}
{{Box successione
|tipologia = incarico governativo
|carica = '''Ministro degli Affari Esteri dell'Uruguay'''
|periodo = [[2010]] - [[2015]]
|precedente = Pedro Vaz<br />[[2009]] – [[2010]]
|successivo = [[Rodolfo Nin Novoa]]<br />[[2015]] - ?
|immagine =
}}
 
{{BMW}}
{{aziende DAX 30}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|aziende|Germania|trasportibiografie}}
[[Categoria:Ministri degli Esteri dell'Uruguay]]
 
[[Categoria:BMW| ]]