Settimana Santa di Ruvo di Puglia e Dardust: differenze tra le pagine

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{{Artista musicale
{{Vetrina inserimento|arg= Settimana Santa|arg2= Religione}}
|nome = Dario Faini
[[File:CrociferiRuvo.JPG|thumb|La croce penitenziale che apre ogni corteo processionale della Settimana Santa Rubastina (nella foto confratelli del Purgatorio)]]
|nazione = Italia
I '''riti della Settimana Santa di [[Ruvo di Puglia]]''' costituiscono l'evento principale che si svolge nella cittadina pugliese. Il folklore e le tradizioni sacre e non, tipiche della tradizione Rubastina, rappresentano un grande richiamo per i turisti provenienti dalle città limitrofe e dal resto d'[[Italia]]<ref>{{Cita|AA.VV.|pagina 6|two}}</ref>. La [[Settimana Santa]] Rubastina si inserisce tra le più importanti che si svolgono nel [[Italia Meridionale|Sud Italia]] e in [[Puglia]]. I riti si aprono con il [[Maria Addolorata#Le origini del culto|Venerdì di Passione]], precedente alla [[Domenica delle Palme]], con la processione della Desolata. Il [[Giovedì Santo]] è segnato dalla suggestiva processione notturna degli Otto Santi, mentre il [[Venerdì Santo]] è il turno dei Misteri. La processione della Pietà del [[Sabato Santo]] chiude i riti penitenziali, mentre la [[Domenica di Pasqua]] la processione di [[Gesù]] [[Risurrezione di Gesù|Risorto]] chiude la Settimana Santa.<ref>{{cita web|lingua=it|http://www.prolocoruvodipuglia.it/tradizioni_culturali.html|titolo=Tradizioni culturali di Ruvo di Puglia|data=2012}}</ref>
|genere = Pop
|genere2 = elettronica
|anno inizio attività = 2000
|anno fine attività = in attività
|note periodo attività =
|tipo artista = cantautore
|strumento = [[Canto (musica)|voce]], [[pianoforte]]
|immagine =Dardust -kdiB-U10402115714597AzH-700x394.jpg
|didascalia =
|etichetta = [[Universal Music Group]]
|url =
|numero totale album pubblicati = 2
|numero album studio =
|numero album live =
|numero raccolte =
}}
{{Bio
|Nome = Dario
|Cognome = Faini
|PostCognome = , in arte '''Dardust''',
|Sesso = M
|LuogoNascita = Ascoli Piceno
|GiornoMeseNascita = 17 marzo
|AnnoNascita = 1976
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte =
|Attività = pianista
|Attività2 = compositore
|Attività3 = musicista
|Epoca = 2000
|Nazionalità = italiano
}} Inizia la sua carriera di musicista nei primi anni 2000, specializzandosi successivamente come compositore, pianista e producer elettronico. Parallelamente all'attività solista, negli anni ha composto principalmente come autore brani per cantanti italiani come [[Annalisa (cantante)|Annalisa]], [[Emma Marrone|Emma]], [[Fedez]], [[Marco Mengoni]], [[Luca Carboni]], [[Fiorella Mannoia]], [[Cristiano De André]], [[Francesco Renga]], [[Irene Grandi]], [[Alessandra Amoroso]], [[Marco Carta]], [[Antonino (cantante)|Antonino]], [[Tommaso Paradiso]].
 
== StoriaBiografia ==
===Le ConfraterniteGli ainizi Ruvo===
Dario Faini inizia a nove anni lo studio del pianoforte classico presso l'Istituto musicale “Gaspare Spontini” di [[Ascoli Piceno]], sua città natale. In contemporanea, l'interesse musicale spazia dalla musica pop, iniziando a scrivere i primi pezzi, a quella elettronica europea.
[[File:Palamadonnasuffragio 422x480.jpg|150px|thumbnail|''Madonna con Bambino tra i confratelli oranti e i santi Cleto, Biagio, Rocco ed altri'', polittico, Z.T. 1537, Ruvo di Puglia, Chiesa del Purgatorio]]
La prova dell'esistenza delle prime confraternite Ruvesi, può essere ricavata dal [[polittico]], ad opera del [[Bizantino]] Z.T., raffigurante la Madonna con Bambino e Confratelli, in cui compare la scritta "Hoc opus fieri fec(e)runt, confratres san(c)ti Cleti, anno salut(i)s [[1537]]"<ref>{{Cita|Di Palo, 1994|pagina 29|one}}</ref>. La nascita delle confraternite Rubastine si colloca nel periodo della [[Controriforma]] e attualmente sono soltanto quattro i sodalizi ancora attivi. Come riportato dal polittico, la prima confraternita di cui si ha notizia è la [[Confraternita (Chiesa cattolica)|Confraternita]] di San Cleto, i cui confratelli oranti sono rappresentati proprio nel dipinto vestiti con sacco bianco e incappucciati. Nello stesso periodo, Ruvo vide la nascita della Confraternita del Santissimo Nome di Gesù nella ex chiesa del Rosario, ora di San Domenico, a cura dei [[Domenicani|padri domenicani]]. Tra le altre confraternite antiche e non più in attività ricordiamo la Confraternita della Concezione e la Confraternita dedicata al Monte della Pietà, le quali svolgevano attività caritativo-assistenziali. Datata [[1543]] è la Confraternita del Santissimo Sacramento fondata nella [[Concattedrale di Ruvo di Puglia]], i cui confratelli vestivano un [[saio]] paonazzo e si dedicavano all'assistenza degli infermi e alla costituizione della [[dote]] per due povere ragazze<ref name=pagina31>{{Cita|Di Palo, 1994|pagina 31|one}}</ref>. Tra queste prime confraternite bisogna ricordare soprattutto il sodalizio dedicato a [[San Carlo Borromeo]], ora inesistente, che svolse un ruolo di primissimo piano nella società Ruvese. Seguono, in ordine cronologico, le quattro confraternite attive che si occupano della Settimana Santa: Confraternita di San Rocco ([[1576]]), Arciconfraternita del Carmine ([[1604]]), Confraternita del Purgatorio ([[1678]]) e Confraternita Purificazione-Addolorata ([[1777]])<ref>{{Cita|Di Palo, 1994|pagine 31-34|one}}</ref>.
 
=== La carriera solista come Dario Dust e gli Elettrodust ===
===Le quattro Confraternite===
L'esperienza in questo campo si consolida agli inizi del [[2000]] con l'incisione del primo album promo elettronico da solista, utilizzando il nome d'arte '''Dario Dust'''. Nel [[2000]] nasce la band '''Elettrodust''' che al Festival Italiano del rock emergente ''Sotterranea''<ref>{{cita web|url=http://www.sotterranea.com/|titolo=Festival Sotterranea}}</ref> vince nello stesso anno il titolo di miglior gruppo, migliore abilità tecnica, miglior cantante e tastierista per Dario Dust<ref>{{cita web|url=http://www.settenote.it/elettrodust/index.htm|titolo=Elettrodust}}</ref>. Nuovamente il successo si ripete con la vittoria dello stesso festival nel [[2001]]. La band, costituita inoltre dai chitarristi Cristian Regnicoli e Corrado De Paoli, il bassman Jury Capriotti, il batterista Daniele Di Pietro e il vocalist Paolo Romersa partecipa ai festival ''Rock No Stop'', ''Notte Rock Festival'', ''Fuori Tempo'' e ''Spazio Giovani''. Dario Dust risulta per oltre sei mesi l'artista emergente più votato sul sito del mensile Rockstar mentre nello stesso anno produce il primo disco omonimo ''Elettro Dust''. Apre i concerti di [[Elisa (cantante 1977)|Elisa]], [[Quintorigo]] ed [[Afterhours]] e nel 2002 è supporter ufficiale del tour italiano di Jimmy Somerville.
Nello schema riassuntivo sono sintetizzati i caratteri principali delle quattro Confraternite ancora attive, elencate in ordine di età. Gli stemmi delle quattro confraternite sono sovrapposti su un campo rappresentante l'abito dei confratelli.
{| {{prettytable|width=99%}}
|- bgcolor="#EFEFEF"
! <center>Stemma</center>
! <center>Confraternita</center>
! <center>Abito Confratelli</center>
! <center>Abito Consorelle</center>
! <center>Processione penitenziale</center>
! <center>Anno di fondazione</center>
|-
|[[File:Csr.png|150px]]
|''Confraternita Opera Pia San Rocco''
|Camice bianco, [[mozzetta]] e [[Cingolo (liturgia)|cingolo]] rosso porpora, medaglione raffigurante San Rocco, buffa bianca e guanti neri
|Veste nera, abitino azzurro su cui sono ricamate le iniziali MBC (dal latino ''Mater Boni Consilii'', Madre del Buon Consiglio), velo nero e guanti neri
|Processione della Deposizione di Cristo dalla Croce, detta degli ''Otto Santi'', Giovedì Santo ore 2:30, Chiesa di San Rocco
|<center>[[1576]] (rifondata nel [[1781]])</center>
|-
|[[File:Adc.png|150px]]
|''Arciconfraternita del Carmine''
|Camice bianco, mozzetta e cingolo rosso, medaglione raffigurante la Madonna del Carmine, buffa bianca e guanti neri
|Veste nera, [[scapolare]] rosso con medaglione di Gesù Calvario davanti e le iniziali GC (Gesù Calvario) sul retro, velo nero
|Processione del Cristo Morto, Venerdì Santo ore 15:30, il simulacro entra in Cattedrale; alle 16:30 il Cristo Morto si unisce agli altri sette Misteri, già usciti alle 16:00 dalla Chiesa del Carmine, al passaggio davanti alla Cattedrale.
|<center>[[1604]]</center>
|-
|[[File:Cdpurgatorio.png|150px]]
|''Confraternita del Purgatorio'' sotto il titolo di ''"Maria Santissima del Suffragio"''
|Camice bianco, tracolla e cingolo nero, medaglione raffigurante un teschio con due tibie incrociate sovrastato da una croce, buffa bianca e guanti neri
|Veste nera, abitino nero con immagine raffigurante la Madonna del Suffragio sul davanti e le iniziali MSS (Maria Santissima del Suffragio) sul retro, velo nero e guanti neri
|Processione della Pietà, Sabato Santo ore 17:00, Chiesa del Purgatorio
|<center>[[1678]]</center>
|-
|[[File:Cpaddolorata.png|150px]]
|''Confraternita Purificazione Addolorata''
|Camice bianco, tracolla nera e cingolo celeste, medaglione raffigurante l'Addolorata, buffa e guanti neri
|Veste nera, abitino nero su cui sono ricamate davanti e dietro le iniziali MD ("Mater Dolorosa", Madre Addolorata), velo e guanti neri
|Processione della Desolata, Venerdì di Passione ore 17:00, Chiesa di San Domenico. Domenica di Pasqua ore 10:00, Processione di Gesù Risorto.
|<center>[[1777]]</center>
|}
</div>
 
Nel [[2003]] inizia la produzione del primo progetto discografico in italiano, in collaborazione con il produttore milanese Marco Forni ed il primo singolo "Blu" distribuito [[Sony Music]]. Gli Elettrodust aprono i concerti di [[Vasco Rossi]], [[Planet Funk]], [[Morgan (cantante)|Morgan]], Afterhours e [[Linea 77|Linea77]] e nel [[2004]] Dario con la band pubblica il primo album ''My personal rave'' con un singolo-test ''The right crash'', scritto in italiano e remixato dal dj [[Mario Fargetta]]. Fargetta lo lancia su [[Radio Deejay]] ed il singolo viene distribuito dalla Self in tutta Europa. Il cantautore Mario Nunziante, uscito dalla trasmissione televisiva ''[[Amici di Maria De Filippi]]'', interpreta il suo brano ''Ogni istante che vivrai'', che darà il nome all'EP entrato immediatamente al 15º posto della classifica FIMI.
====Confraternita Opera Pia San Rocco====
[[File:Chiesa San Rocco Ruvo di Puglia.JPG|180px|thumb|left|Chiesa di San Rocco, Ruvo di Puglia]]
Con lo scoglimento della Confraternita di San Carlo Borromeo verso la fine del [['500]], la Confraternita Opera Pia San Rocco può essere considerata a tutti gli effetti il più antico sodalizio ancora in attività a [[Ruvo di Puglia|Ruvo]]. Le origini del culto di San Rocco sono sicuramente frutto dell'influenza [[Venezia]]na<ref name=sanrocco>{{cita web|lingua=it|http://www.wix.com/confsanroccoruvo/csr#!__la-storia|titolo=La storia della Confraternita di San Rocco|data=2011}}</ref>, padrone dell'[[Mare Adriatico|Adriatico]] nel [[1500]] ma anche della devozione popolare: nel 1502 la città di Ruvo venne afflitta da una terribile pestilenza, causata probabilmente dai continui scontri tra i padroni Francesi e gli Spagnoli che sfoceranno nella [[Disfida di Barletta]]. Il santo di [[Montpellier]], sarebbe apparso sotto le sembianze di un viandante sia al primo magistrato che al vescovo dell'allora [[Diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi|diocesi di Ruvo]] invitandoli a pregare<ref>{{Cita|Di Palo, 1994|pagina 30|one}}</ref>. Poco tempo dopo la pestilenza terminò e in segno di devozione, il [[13 febbraio]] [[1503]], la cittadinanza eresse una piccola chiesa in suo onore. Secondo la leggenda, nella stessa chiesa di San Rocco, i tredici francesi capitanati da Guy la Motte, di stanza a Ruvo, avrebbero pernottato e partecipato alla [[Celebrazione eucaristica|Santa Messa]]<ref>{{Cita|Anonimo}}, pag. 6.</ref>. La Confraternita nacque il [[28 ottobre]] [[1576]]<ref name=sanrocco/>, come testimoniano le due inscrizioni murarie presenti una sull'[[architrave]] dell'ingresso e una all'interno della chiesa: fu [[Papa Gregorio XIII]] a concedere le [[Indulgenza|indulgenze]] ai "confrati di santo Roccho de Ruvo". Nelle "relationes ad limina" dei vescovi Saluzio, Memmoli, Caro, Alitto e Morgione si può confutare l'ipotesi di un primo scioglimento della Confraternita tra il [['600]] e il [['700]]; le origini della confraternita di San Rocco sono senza dubbio umili, i 40 confratelli che firmarono l'atto costitutivo della confraternita, lo fecero usando una croce, questi erano infatti analfabeti e contadini<ref name=sanrocco/>. Il sodalizio fu infatti definito povero nella relazione del [[1593]] del vescovo Gaspare Pasquali, in quanto i confratelli di bassissima estrazione sociale vivevano di elemosina anche per far fronte alle spese di restauro e di addobbo della chiesa. Solo l'[[8 agosto]] [[1781]] il re [[Ferdinando I delle Due Sicilie|Ferdinando IV]] firmò la richiesta per il Regio Assenso allo statuto confraternale. Il nuovo statuto prevedeva l'assistenza tra i confratelli stessi e l'istituzione del Monte di San Rocco. [[File:Iscrizione muraria chiesa san Rocco Ruvo.png|180px|thumb|right|Inscrizione muraria all'interno della chiesa che attesta l'esistenza della Confraternita nella seconda metà del XVI secolo]]L'assenso regale, ricevuto soltanto nella seconda metà del [['700]], porta molti studiosi ed esperti ad individuare la Confraternita di San Rocco, paradossalmente, come la più giovane: questa considerazione è dovuta ad un periodo di mancanza di informazioni riguardo al sodalizio, la cui causa è identificabile con una mancanza di fondi che ha portato al silenzioso e progressivo scioglimento della confraternita, per poi essere istituita nuovamente solo nel 1781, anno del Regio Assenso. La chiesetta di San Rocco cominciò ad arricchirsi di opere d'arte commissionate dagli stessi confratelli come la statua lignea di San Rocco, risalente al XVII secolo, ospitata nella nicchia principale che sovrasta l'[[altare]]; il [[Pittura a olio|dipinto a olio]], di scuola napoletana, rappresentante la [[Madonna del Buon Consiglio]] e conservato in una teca esposta nella chiesa; la pregevole statua argentea di San Rocco di [[Giuseppe Sanmartino]] del [[1793]] conservata nella Cattedrale. Il [[16 marzo]] [[1919]] la confraternita di San Rocco decise di dotarsi di un simulacro da far sfilare durante la Settimana Santa<ref name=pagina13aavv>{{Cita|AA.VV.|pagina 13|two}}</ref>: il compito venne assegnato al maestro [[Cartapesta|cartapestaio]] [[Lecce|leccese]] Raffaele Caretta, che si ispirò al dipinto ''Il trasporto di Cristo al sepolcro'' di [[Antonio Ciseri]] del [[1883]]. Il simulacro rappresenta pienamente e drammaticamente gli stessi personaggi dell'opera di Ciseri; a guidare il gruppo e a sostenere il sudario in cui è avvolto il corpo esanime di [[Gesù]] troviamo [[Giuseppe d'Arimatea]] e [[Nicodemo]] davanti e [[Giovanni apostolo ed evangelista|San Giovanni]] a sostenere il lenzuolo alle spalle del Cristo; chiudono il gruppo [[Maria di Cleofa]] che sorregge una quasi svenuta [[Maria (madre di Gesù)|Maria]], [[Salomè (discepola di Gesù)|Maria Salomè]] e una penitente [[Maria di Magdala]]<ref name=pagina17aavv>{{Cita|AA.VV.|pagina 17|two}}</ref>. Il gruppo statuario esordì il [[17 aprile]] [[1920]] e varcò la soglia della chiesa di San Rocco nel tardo pomeriggio per la prima volta; la stessa scena si ripete ancora oggi con la [[Marcia (musica)|marcia]] funebre ''Eterno dolore'' di Pancaldi che apre la processione, spostata dal [[1921]] al consueto orario notturno delle 2:30.<ref name=pagina113>{{Cita|Di Palo, 1994|pagina 113|one}}</ref>
 
=== L'attività teatrale ===
====Arciconfraternita del Carmine====
Nel [[2007]] debutta in teatro nel musical ''Actor Dei'' con la regia di Giulio Costa, nel ruolo dell'Alto Prelato. Nel [[2009]] discute la tesi ''Humour ed ascolto musicale'' in conclusione del corso di laurea alla facoltà di Psicologia dell'[[Università degli Studi di Roma "La Sapienza"|Università degli Studi ''La Sapienza'']] di Roma.
[[File:Chiesa Carmine Ruvo di Puglia.JPG|thumb|left|160px|Chiesa del Carmine, Ruvo di Puglia]]
L'Arciconfraternita del Carmine si contrappone alla modestia della Confraternita di San Rocco. Fondata il [[15 maggio]] [[1604]] per conto di ecclesiastici e cittadini<ref name=arciconfr>{{cita web|lingua=it|http://www.cattedraleruvo.it/Arciconfrat.del%20Carmine.html|titolo=La storia dell'Arciconfraternita del Carmine|data=2011}}</ref>, dopo che il vescovo Gaspare Pasquali ebbe approvato lo statuto della confraternita. L'Arciconfraternita si ritrovò subito ad essere la più ricca e influente nel panorama Ruvese: basta soltanto pensare che un terzo dei 141 confratelli originari era composto da ecclesiastici<ref name=arciconfr/>. La neonata confraternita trovò sede nella chiesa di San Vito, affidata a patto che il sodalizio si impegnasse nel suo restauro: la stessa chiesa, una volta completata la ristrutturazione, fu intitolata alla [[Madonna del Carmelo]] titolare dell'omonima Arciconfraternita. L'originario statuto prevedeva che il rettore delegasse a due confratelli il compito di visitare i carcerati, di assistere gli infermi e di raccogliere l'elemosina ogni giovedì<ref name=arciconfr/>. Durante i periodi di raccolta, una coppia di confratelli si aggirava per l'agro ruvese alla ricerca di vettovaglie da conservare in [[inverno]] e che sarebbero confluite nel Monte di Pietà. Nel [[1690]] il [[notaio]] Carlo Barese indicò l'Arciconfraternita del Carmine come [[erede]] universale delle sue ricchezze alla morte dei suoi due figli [[presbitero|preti]] Alessandro e Nicolò, rimpinguando le casse del sodalizio<ref>{{Cita|Di Palo, 1994|pagina 33|one}}</ref>. Nel [['600]] i confratelli decisero di dotarsi di simulacri lignei rappresentanti i sacri Misteri e da far sfilare il [[Venerdì Santo]]. La nuova chiesa restaurata prese il nome di chiesa del Carmine per vari motivi: nella chiesa è presente un [[affresco]], rappresentante la [[Beata Vergine Maria del Monte Carmelo|Madonna del Carmelo]], sulla [[Volta (architettura)|volta]] della chiesa, inoltre fu sepolto il vescovo [[Carmelitani|carmelitano]] Sebastiano D'Alessandro. Nonostante ciò sono ancora visibili i segni del culto di [[San Vito Martire]], come testimoniato dal dipinto rappresentante San Vito tra i santi [[Modesto e Crescenzia]]<ref>{{Cita|Di Palo, 1994|pagina 36|one}}</ref>. Nella chiesa vi era riservato un sepolcreto per i confratelli ed erano presenti anche [[Tomba|sepolcri]] di nobili ruvesi, tra i quali Luca Cuvilli e Antonio Miraglia. Le testimonianze della processione dei Misteri risalgono al XVII secolo, ma la storia della processione ormai tradizionale del venerdì Santo ha subito un momento di crisi verso la metà del [['900]]: dal numero originario di 12 statue, la processione ha visto diminuire il numero di simulacri prima a 10 e poi a 8, con l'eliminazione delle statue di San Pietro e della Veronica, ancora bruscamente da 12 a 4 a causa della mancanza di portatori. Solo dagli [[Anni 1980|anni '80]] l'Arciconfraternita del Carmine si è impegnata nel reintegrare altre 4 statue nel corteo processionale, portando a 8 il numero complessivo (Gesù nell'orto, Gesù alla colonna, [[Ecce Homo]], Gesù sul Calvario, Gesù crocifisso, Gesù morto, [[Maria Addolorata]] e il Legno Santo).<ref name="lamiasettimanasanta4a6.blogspot.com">{{cita web|lingua=it|url=http://lamiasettimanasanta4a6.blogspot.com/2010/04/composizione-della-processione-dei.html|titolo=La Settimana Santa a Ruvo di Puglia (BA)|autore=Francesco Stanzione}}</ref>
 
Dal [[2009]] al [[2010]] entra a far parte del cast del musical ''La Bella e la Bestia''.<ref>{{cita web|url=http://dietrolequinte.blogosfere.it/2009/09/la-bella-e-la-bestia-altieri-e-arianna-una-coppia-da-favola-a-palazzo-marino.html|titolo=La bella e la bestia: il cast}}</ref>
====Confraternita del Purgatorio sotto il titolo di "Maria Santissima del Suffragio"====
[[File:Chiesa Purgatorio Ruvo di Puglia.JPG|140px|thumbnail|right|Chiesa del Purgatorio, Ruvo di Puglia]]
La Confraternita del Purgatorio può considerarsi a tutti gli effetti l'erede principale della prima confraternita ruvese di cui si ha notizia, la Confraternita di San Cleto<ref name=pagina31/>. [[papa Cleto|San Cleto]], secondo la leggenda popolare, sarebbe stato nominato primo vescovo di Ruvo dallo stesso [[San Pietro]], fermatosi nella "stazione" Ruvese sulla [[via Appia]]; in seguito nell'80 d.C., Cleto o Anacleto fu eletto terzo Papa<ref name=sancleto>{{cita web|lingua=it|http://www.treccani.it/enciclopedia/anacleto-cleto_(Enciclopedia_dei_Papi)/|titolo=Biografia di Papa Cleto|data=2000}}</ref><ref name=pagina25>{{Cita|Di Palo, 1994|pagina 25|one}}</ref>. San Cleto, dopo la sua morte, venne subito venerato dal popolo Ruvese che lo elevò a [[patrono]] cittadino. Il suo antico culto è testimoniato anche dalla statua [[Calcare|calcarea]] raffigurante San Cleto nella [[cisterna]] di [[epoca romana]], presente nei sotterranei della stessa chiesa del Purgatorio<ref name=pagina25/>. Col passare dei secoli e con l'evoluzione della città, venne costruita la chiesa della Madonna del Suffragio al di sopra della "grotta di San Cleto", che costituiva un vero e proprio centro di culto. L'edificio, risalente al [[1500]], vide sorgere la Confraternita di San Cleto dal sacco bianco, come testimonia il già citato polittico datato 1537. Nei primi del [['600]] la nobildonna ruvese Elisabetta Zazzarino espresse il desiderio di costruire una chiesetta dedicata alle Anime del Purgatorio<ref name=confrpurg>{{cita web|lingua=it|http://www.cattedraleruvo.it/Confraternita%20del%20Purgatorio.html|titolo=La storia della Confraternita del Purgatorio|data=2011}}</ref>. In questo modo alla Chiesa del Suffragio fu aggiunta una seconda [[navata]] centrata sul culto delle anime purganti. La nuova chiesa, completa di due navate, fu intitolata prima a [[San Michele Arcangelo]] e solo qualche anno dopo fu rinominata, così come è chiamata oggi, Chiesa del Purgatorio. Il [[27 agosto]] [[1678]], il vescovo di Ruvo, Domenico Galesio, fondò la Confraternita di Maria Santissima del Suffragio del Purgatorio aggregandola all'[[Chiesa di Santa Maria del Suffragio (Roma)|Arciconfraternita del Suffragio]] di [[Roma]]<ref name=confrpurg/>. La nuova confraternita fu subito oggetto di attenzione anche da parte delle famiglie nobili di Ruvo, che con i loro lasciti contribuirono alla costituzione di ben tre Monti di beneficenza: il Monte Purgatorio, il Monte Leone e il Monte San Cleto. Il Monte dei Morti fu subito istituito grazie alle elemosine che i fedeli versavano per ricevere tante messe di suffragio quante le somme di denaro versate. La confraternita provvide all'assistenza dei poveri, degli infermi e delle vedove e alla costituzione di doti per le fanciulle povere. Il sodalizio ricevette il Regio Assenso di [[Ferdinando I delle Due Sicilie|Ferdinando IV]] nel [[1766]]<ref name=confrpurg/>. In questo periodo la Chiesa si munì di opere d'arte, come la tela raffigurante ''la Madonna del Suffragio tra le Anime purganti'' di Carlo Plantamura, di paramenti oltre che di argenteria e oreficeria sacra. Nel [[1898]] grazie alle elemosine raccolte, i confratelli e le consorelle acquistarono il simulacro della Pietà realizzato dal maestro cartapestaio leccese Giuseppe Manzo; è da quell'anno che alle 17 in punto del sabato Santo, la statua della Pietà, portata a spalla da quaranta confratelli, vaga per Ruvo chiudendo i riti della Settimana Santa Rubastina.
 
Torna poi in teatro nel musical ''[[Sweeney Todd: The Demon Barber of Fleet Street (musical)|Sweeney Todd]]'' interpretando l'ufficiale Beadle Bamford.
====Confraternita Purificazione-Addolorata====
[[File:Chiesa San Domenico Ruvo di Puglia.JPG|thumb|130px|left|Chiesa di San Domenico, Ruvo di Puglia]]L'Ordine dei [[Domenicani]] si stanziò a Ruvo nella seconda metà del [['500]] sotto la protezione di alcune famiglie nobili della cittadina medievale. I Padri Domenicani hanno lasciato la loro traccia a Ruvo grazie all'edificazione del Convento, intorno agli anni 20 del '600, alle spalle della chiesa della [[Madonna del Rosario]]<ref name=bucci>{{cita web|lingua=it|titolo=I Domenicani a Ruvo: dall'ospizio al convento|url=http://rilievo.stereofot.it/studenti/aa00/bucci/tema.html}}</ref>. Con l'arrivo dei [[Gesuiti]] a Ruvo, soprattutto grazie all'operosità di Domenico Bruno, gesuita del collegio di [[Bari]], nacque nel [[1719]] la Confraternita della Purificazione-Sant'Ignazio nella chiesa di San Carlo. L'intento del Bruno era di formare religiosamente i contadini e la popolazione povera di Ruvo. [[File:Domenicobrunogesuita.jpg|thumb|130px|right|Il gesuita Domenico Bruno fondatore della Confraternita della Purificazione-Addolorata]]Pochi anni dopo la Confraternita trasferì la sua sede nella chiesa della Madonna di San Luca, ora santuario dei [[Santi Medici]], dove si svolsero le riunioni e l'esercizio della Pietà<ref name=confrpurifadd1>{{cita web|lingua=it|titolo=Le confraternite a Ruvo nel 1700|url=http://www.confraternitapurificazioneaddolorata.com/confra/index.php?option=com_content&view=article&id=67%3Ale-confraternite-nel-700&catid=46%3Ale-confraternite-nel-500&Itemid=63}}</ref>. Probabilmente è in questo periodo che fu commissionato il dipinto, conservato adesso nella chiesa di San Domenico, rappresentante la Presentazione al tempio di Gesù e Purificazione di Maria, tema tanto caro a Domenico Bruno. La tela infatti è venerata sia dalla Confraternita, in quanto simboleggia la Purificazione di Maria a cui è dedicato il sodalizio, sia dalla popolazione in ricorrenza della [[Candelora]]. Lo stesso padre gesuita innestò nella confraternita il culto della [[Maria Addolorata|Madonna Addolorata]] da osservare nel venerdì di Passione, a quel tempo giorno della ricorrenza liturgica. Bruno riteneva fondamentale l'uso di figure sacre per istruire la popolazione soprattutto quella più ignorante e [[Analfabetismo|analfabeta]]<ref name=bucci/>: un inventario del [[1805]] redatto dai confratelli, rivela la presenza di ben due statue dell'Addolorata, di una statua di [[San Vincenzo Ferrer]], predicatore domenicano, di una statua lignea di [[San Domenico]] e di altre due importanti tele riguardanti una la [[Madonna delle Grazie]] di Fabrizio Santafede, l'altra la [[Madonna del Rosario]] di Alonso de Corduba<ref>{{cita web|lingua=it|titolo=Raccolta di documenti|url=http://rilievo.stereofot.it/studenti/aa00/bucci/documento5.html}}</ref>. In seguito alla soppressione della [[Compagnia di Gesù]], la confraternita si sciolse nel [[1768]] per essere rifondata, quasi dieci anni più tardi, da alcuni ex confratelli. Nel [[1777]] ottenne il Regio Assenso con il nome di Confraternita della Purificazione, ricevendo però non poche critiche dalla cittadinanza ma soprattutto dall'Arciconfraternita del Carmine sia a causa di discussioni riguardanti la precedenza nelle processioni, sia perché la confraternita era stata in grado di far approvare da [[Ferdinando I delle Due Sicilie|Ferdinando IV]] lo statuto, rimaneggiato, del precedente sodalizio di stampo gesuitico, ordine religioso sciolto dallo stesso re pochi anni prima<ref name=confrpurifadd1/>. Agli inizi dell[['800]] la congrega si trasferì nella nuova chiesa di San Domenico, sorta sulla chiesa della Madonna del Rosario, retta dai padri [[Chierici Regolari Poveri della Madre di Dio delle Scuole Pie|Scolopi]]. Nel [[1794]] la confraternita commissionò ad un artista [[Napoli|napoletano]] la realizzazione di una statua raffigurante l'Addolorata: tanto fu centrale il culto della [[Maria (madre di Gesù)|Vergine]] in gramaglie che il [[28 marzo]] [[1833]] il [[papa Gregorio XVI]] aggiunse il titolo di "Addolorata" alla congregazione<ref name=confrpurifadd2>{{cita web|lingua=it|titolo=Le confraternite a Ruvo nel 1800|url=http://www.confraternitapurificazioneaddolorata.com/confra/index.php?option=com_content&view=article&id=68%3Ale-confraternite-nel-800&catid=46%3Ale-confraternite-nel-500&Itemid=63}}</ref>. Nel [[1866]] l'ordine degli Scolopi venne soppresso e il consiglio comunale di Ruvo, solo un anno più tardi, cedette la chiesa di San Domenico alla ormai affermata Confraternita della Purificazione-Addolorata<ref name=confrpurifadd2/>. Giunse così a Ruvo il nuovo simulacro, detto anche "Desolata" e nel 1893, il venerdì di Passione varcò per la prima volta la soglia della chiesa di San Domenico.
 
=== Autore e compositore per altri cantanti ===
== La banda ==
[[File:Antonio 1926.jpg|thumb|[[Antonio Amenduni]], celebre maestro della banda di Ruvo e compositore di varie marce funebri]]
La banda con le sue marce funebri è la protagonista indiscussa della Settimana Santa Rubastina. Il compito della banda, oltre che ad accompagnare la processione creando suggestione nello spettatore, è quello di ritmare il tipico passo lento e dondolante dei numerosi portatori<ref name=pagina211999>{{Cita|Di Palo, 1999|pagina 21|two}}</ref><ref name=marceruvo/>. Come nei riti dei paesi vicini, al pari di Ruvo caratterizzati nei due secoli passati da una fiorente scuola musicale (si pensi ai riti della vicina [[Molfetta]] o a quelli di [[Bitonto]]), la quasi totalità delle marce funebri eseguite fu composta da autori locali come i fratelli Antonio e Alessandro Amenduni e il maestro Basilio Giandonato; al giorno d'oggi questa pratica è continuata dagli attuali direttori. La [[Banda musicale|banda]] è composta dagli strumenti classici come [[Trombone|tromboni]], [[Clarinetto|clarinetti]], [[Sassofono|sax]], [[Piatti orchestrali|piatti]], [[oboe]], [[Flauto|flauti]], [[Tromba|trombe]] e [[Grancassa|grancasse]]<ref>{{Cita|Di Palo, 1994|pagine 63-65|one}}</ref>, ma anche da due particolari elementi, peraltro comuni a molti riti pugliesi, come "u tammùrre" ([[tamburo]] in dialetto Rubastino) e la "truozzue" (la tipica [[troccola]]): questi due strumenti hanno precisa funzione; il tamburo, un'ora prima dell'uscita dei simulacri, compie un giro per la città battendo dei colpi per chiamare la cittadinanza in vista dell'uscita della processione; tamburo e troccola invece aprono il corteo processionale e con il loro battere incessante vogliono ricordare il martello che inchiodò [[Gesù]] alla croce.<ref>{{Cita|Di Palo, 1994|pagina 66|one}}</ref> La banda di Ruvo nacque nei primi del [['900]], dopo le varie bande "da giro" formatesi nella seconda metà dell'[[800]]. Il periodo migliore della banda venne vissuto sotto la direzione prima di Antonio Amenduni e poi del fratello Alessandro<ref>{{Cita|Di Palo, 1994|pagina 69|one}}</ref>, entrambi allievi del maestro Francesco Porto, autore della marcia funebre ''Povero Ettore'', i quali portarono a livelli prestigiosi il complesso bandistico cittadino che vide il suo esordio con la "banda dei ragazzi" il [[7 giugno]] [[1925]]<ref>{{Cita|Di Palo, 1994|pagina 68|one}}</ref>. Altro maestro, di non minor importanza, fu Basilio Giandonato, autore di varie e note marce funebri. I suoni che fanno da sottofondo alla Settimana Santa Rubastina, presentano anche brani non locali, come la celebre ''Una lagrima sulla tomba di mia madre'' di [[Amedeo Vella]], la famosissima ''[[Sonata n. 2 (Chopin)|Marcia funebre Op. 35]]'' di [[Fryderyk Chopin]]<ref name=pagina71>{{Cita|Di Palo, 1994|pagina 71|one}}</ref>, inoltre ''Milite ignoto'' di Roberto Bartolucci, ''Perduta'' di Raffaele Caravaglios, ''Eterno Dolore'' di Evaristo Pancaldi e ''Jone'' di [[Errico Petrella]]. Attualmente sono due le bande musicali che suonano le marce funebri durante la settimana santa rubastina, il Concerto Bandistico "Basilio Giandonato" e il Concerto Bandistico "Nicola Cassano".
Questo l'elenco delle marce funebri che accompagnano la Settimana Santa a Ruvo<ref name=marceruvo>{{cita web|lingua=it|url=http://lamiasettimanasanta8c.blogspot.it/|titolo=Le marce funebri Ruvo di Puglia (BA)|autore=Francesco Stanzione}}</ref><ref name=pagina71/>:
 
Nel [[2006]] firma un contratto come autore con la Universal Music Publishing che gli permetterà negli anni di collaborare alla scrittura ed alla composizione di brani per vari artisti del panorama musica italiano.
{{Multimedia|allineamento = destra|larghezza = 300|file = Povero Ettore.ogg|titolo = Povero Ettore (marcia funebre)|descrizione = La marcia funebre di Francesco Porto, tra le più amate dal popolo ruvese<ref name=pagina211999/>, uno dei primi direttori della Banda Comunale di Ruvo di Puglia.}}
 
La prima collaborazione arriva nel [[2007]], scrive assieme ad [[Irene Grandi]] il brano "Le tue parole" interpretato dalla stessa e di cui è il compositore unico delle musiche; si occupa anche della colonna sonora del cortometraggio "Dress!"<ref>{{cita web|url=http://www.cinobii.it/film/scheda_film/40243/Dress|titolo=Scheda del film "Dress!"}}</ref> vincitore di vari premi nei festival italiani ed europei e in concorso ai [[David di Donatello (premio)|David di Donatello]].
* ''Povero Ettore'' di Francesco Porto
* ''Il pianto dell'orfano'' di Antonio Amenduni
* ''Quante lacrime'' di Antonio Amenduni
* ''Eterno riposo'' di Antonio Amenduni
* ''Tristezza'' di Antonio Amenduni
* ''Triste ricordo'' di Antonio Amenduni
* ''Strazio'' di Antonio Amenduni
* ''Planctus Mariae'' di Antonio Amenduni
* ''Eterno riposo'' di Alessandro Amenduni
* ''Rassegnazione'' di Alessandro Amenduni
* ''Grande perdita (o a mia madre)'' di Alessandro Amenduni
* ''Giorno di Dolore'' di Alessandro Amenduni
* ''Vivo cordoglio'' di Alessandro Amenduni
* ''Addolorata'' di Alessandro Amenduni
* ''Dolore inconsolabile'' di Alessandro Amenduni
* ''Triste ricordo'' di Alessandro Amenduni
* ''La Desolata'' di Basilio Giandonato
* ''In memoriam'' di Basilio Giandonato
* ''Mestizia'' di Basilio Giandonato
* ''La Deposizione'' di Basilio Giandonato
* ''La Pietà'' di Basilio Giandonato
* ''Ecce Homo'' di Rocco Di Rella
* ''Maria Vergine del Suffragio'' di Rocco Di Rella
* ''Preghiera a Maria S.S. Desolata'' di Rocco Di Rella
* ''Elegia'' di Gennaro Sibilano
* ''Il Calvario'' di Vincenzo Jurilli
* ''Marcia funebre Op. 35'' di Fryederyk Chopin
* ''Jone'' di Errico Petrella
* ''Una lagrima sulla tomba di mia madre'' di Amedeo Vella
* ''Perduta'' di Raffaele Caravaglios
* ''Eterno dolore'' di Evaristo Pancaldi
* ''Milite ignoto'' di Roberto Bartolucci
 
Nel [[2010]] scrive e compone con Antonio Galbiati ''[[Il mondo in un secondo]]'' per [[Alessandra Amoroso]], brano che darà il nome all'album multiplatino e alle due tournée successive e con [[Roberto Casalino]] la musica di ''[[Con le nuvole]]'' per [[Emma Marrone|Emma]], primo singolo dell'album ''[[A me piace così]]''. Nel [[2011]] scrive e compone, sempre con Antonio Galbiati, ''Nelle mie favole'' per [[Diana Del Bufalo]]. Inoltre collabora alla stesura della colonna sonora del film ''La patente'' di Alessandro Palazzi.
==Le statue==
Le statue, sono naturalmente, le protagoniste principi della Settimana Santa Rubastina, capaci di creare suggestione ed emozione nel pubblico anche a causa degli scenari di cui la stessa città di Ruvo è dotata.<ref>{{cita web|lingua=it|url=http://lamiasettimanasanta4a6.blogspot.it/|titolo=La Settimana Santa a Ruvo di Puglia (BA)|autore=Francesco Stanzione}}</ref>
 
In occasione del [[Festival di Sanremo 2012]] scrive e compone per [[Francesco Renga]], assieme allo stesso e con [[Diego Mancino]] il brano ''[[La tua bellezza]]'' che raggiunge l'ottavo posto nella categoria artisti, in breve anche nella classifica italiana<ref>{{cita web|url=http://www.fimi.it/classifiche_result_digital.php?anno=2012&mese=02&id=337|titolo=Classifica settimanale dal 13/02/2012 al 19/02/2012}}</ref> e per oltre un mese rimane il brano italiano più suonato dalle radio raggiungendo la seconda posizione del MusicControl.
===Confraternita Purificazione-Addolorata===
Ad aprile esce ''Senza Sorridere'' il secondo singolo del best ''[[Fermoimmagine]]'' di [[Francesco Renga]], uscito in concomitanza con Sanremo, scritto e composto sempre sia con Diego Mancino che con Francesco Renga. L'anno seguente è nuovamente presente in qualità di autore al [[Festival di Sanremo 2013]]; scrive e compone assieme al collega Antonio Galbiati, il brano ''[[Scintille (Annalisa)|Scintille]]'' per [[Annalisa (cantante)|Annalisa]].<ref>{{cita web|url=http://www.ilrestodelcarlino.it/ascoli/cronaca/2012/12/18/818944-san-remo-annalisa.shtml|titolo=Faini al festival di Sanremo "Scintille" per Annalisa - Una canzone scritta con Galbiati per la brava artista|autore=Lorenza Cappelli|editore=''[[il Resto del Carlino]]''|data=18 dicembre 2012|accesso=21 gennaio 2013}}</ref> Per quest'ultima scrive e compone gran parte dei brani contenuti nel terzo [[album in studio]] della cantante, [[Non so ballare]] tra cui anche il secondo [[singolo (musica)|singolo]] estratto, ''[[Alice e il blu]]''.<ref>{{Cita web|url=http://www3.varesenews.it/musica/alice-e-il-blu-il-nuovo-singolo-di-annalisa-260086.html|titolo="Alice e il blu", il nuovo singolo di Annalisa - Il brano sarà in radio da domani, venerdì 12 aprile, ed è tratto dal suo ultimo album “Non so ballare” |editore=http://www3.varesenews.it|data=11 aprile 2013|accesso=12 aprile 2013}}</ref>
====Maria SS. Desolata====
È coautore di due canzoni interpretate da [[Chiara (cantante)|Chiara]] e contenute nel suo primo [[album in studio]], ''[[Un posto nel mondo (album)|Un posto nel mondo]]'': ''Vieni con me'' e ''Qualcosa da fare''.
[[File:Desolata2011.JPG|thumb|La "''Desolata''"]]
Nello stesso periodo è anche coautore di due canzoni contenute nell'album ''[[Schiena (album)|Schiena]]'' di [[Emma Marrone|Emma]], ''In ogni angolo di me'' e ''Se rinasci'', ma anche coautore di un brano scritto per [[Marco Mengoni]], ''[[Non me ne accorgo]]'' a cui lo stesso Mengoni ha dato il suo contributo, contenuto in ''[[Pronto a correre]]''.
È del [[19 febbraio]] [[1893]] la decisione della Confraternita Purificazione-Addolorata di inserirsi nei riti della Settimana Santa con una processione penitenziaria il venerdì di Passione, giorno in cui si commemorano i Sette Dolori di Maria il cui culto fu portato avanti, a Ruvo, dal [[Compagnia di Gesù|gesuita]] Domenico Bruno<ref name=storiadesolata/>. Il primo simulacro dell'Addolorata, definito "Desolata" (tipico nome attribuito alle statue raffiguranti Addolorate in gramaglie nei pressi della croce nuda), che giunse tra le mani della confraternita era di stampo napoletano come ricorda un'incisione presente sul trespolo. La statua varcò per la prima volta la soglia della chiesa di San Domenico il venerdì di Passione dell'8 aprile 1893. Nel [[1907]], però, una riunione della confraternita ci attesta che lo stato in cui versava la statua, a distanza di soli 13 anni dalla sua creazione, era disastroso con graffi e tagli sul volto e screpolature sulle mani<ref name=storiadesolata/>. La decisione che verrà fuori da questa riunione sarà il commissionamento di un nuovo simulacro. L'antica statua era composta di una croce in [[legno]] con bordature in [[ottone]], mentre la figura dell'Addolorata era composta da un manichino a mezzo busto con le braccia snodabili sia ai gomiti che all'attaccatura alle spalle. All'artista [[Molfetta|molfettese]] Corrado Binetti fu commissionato il rifacimento del simulacro come attesta la scritta "Corrado Binetti – 1907 fece – Molfetta" presente sulla spalla destra della Madonna. Binetti rifece il mezzo busto ma utilizzò lo stesso sostegno a gabbia, di fattura napoletana, su cui era fissata la statua. Anche la croce fu rifatta per adattarla al nuovo simulacro: la croce di legno e ottone fu sostituita da uno scheletro in [[ferro]] rivestito da [[sughero]]<ref name=storiadesolata/>. La statua è portata per le vie della città da ben 40 portatori a spalla: lo stesso simulacro, in occasione della processione, viene posto su una cassa in legno recante i simboli della Passione e di fattura risalente alla metà del [['900]].<ref name=storiadesolata>{{cita web|lingua=it|url=http://www.confraternitapurificazioneaddolorata.com/confra/index.php?option=com_content&view=article&id=50:centenario-della-statua-di-maria-ss-desolata&catid=1:articoli-storici&Itemid=62|data=11 febbraio 2011|titolo=Centenario della statua di Maria S.S. Desolata}}</ref>
Nel 2014 partecipa al [[Festival di Sanremo 2014]] come autore dei brani ''Un uomo è un albero'' di [[Noemi (cantante)|Noemi]], ''Ti porto a cena con me'' di [[Giusy Ferreri]], ''[[Il cielo è vuoto]]'' di [[Cristiano De André]].
Inoltre è autore nello stesso anno con Diego Mancino di tre canzoni interpretate da Francesco Renga. Co-scrive una canzone nel frattempo per i [[Dear Jack]], ''[[Ricomincio da me (singolo)|Ricomincio da me]]'' e firma il singolo ''[[Sempre sarai]]'' interpretato in duetto da [[Fiorella Mannoia]] e [[Moreno]].
 
Il 2015 è l’anno delle conferme come songwriter e dei successi con 9 platini. 5 dischi di platino per il brano '''“'''[[Magnifico]]'''”''' di [[Fedez]], doppio disco di platino con [[Marco Mengoni]] per “[[Io ti aspetto|Io Ti Aspetto]]” e disco di platino per “Occhi Profondi” scritta per [[Emma Marrone|Emma]]'''.'''
====Gesù Risorto====
Dal [[1922]] la Confraternita Purificazione-Addolorata, oltre ad aprire i riti della Settimana Santa Ruvese, li chiude con la processione di Gesù Risorto la [[Domenica di Pasqua]]. Poco si sa dell'originario simulacro che sfilò per le vie di Ruvo a partire dal 1922. Al [[1952]], risale, invece, l'attuale statua in cartapesta raffigurante il Cristo Risorto, opera del barese Salvatore Bruno.<ref>{{cita web|lingua=it|url=http://www.confraternitapurificazioneaddolorata.com/confra/index.php?option=com_content&view=article&id=69%3Ale-confraternite-nel-900&catid=46%3Ale-confraternite-nel-500&Itemid=63|data=18 febbraio 2011|titolo=Le Confraternite a Ruvo - 1900}}</ref>
 
Nel 2015 compone '''“'''[[Luca lo stesso|Luca lo Stesso]]'''”''', con [[Luca Carboni]], che conquista 1 platino diventando una delle canzoni dell’anno.
===Confraternita Opera Pia San Rocco===
====Deposizione di Cristo dalla Croce, detta "''Otto Santi''"====
[[File:Otto Santi ruvo di puglia 2012.JPG|left|thumb|Gli ''Otto Santi'']]
Nonostante la Confraternita di San Rocco sia la più antica ancora in attività, è stata l'ultima a dotarsi di un simulacro da inserire nel giro delle processioni penitenziarie della Settimana Santa. Non si conoscono le somme versate per l'acquisto del gruppo statuario, ma invece si conosce bene la volontà della confraternita di possedere un gruppo capace di impressionare pienamente il popolo Ruvese una volta portato in processione. Nel [[1919]] il sodalizio commissionò la creazione di un simulacro da portare in processione durante la Settimana Santa raffigurante il trasporto di Cristo al Sepolcro e, come già detto, capace di impressionare. Altra finalità che conseguiva la realizzazione dell'opera, riguardava soprattutto il tornaconto finanziario a favore della confraternita: un'opera infatti di tale portata avrebbe sicuramente portato offerte da parte dei devoti.<ref name=pagina13aavv/> La statua fu realizzata dal leccese Raffaele Caretta, a devozione della nobildonna Rosina Ruta de Tommaso<ref>{{cita web|lingua=it|titolo=Settimana Santa 2012|autore=Massimiliano De Silvio|anno=2012|url=http://newssroccoruvo.altervista.org/settimana-santa-2012/}}</ref>: il famoso maestro cartapestaio si ispirò al dipinto di [[Antonio Ciseri]] raffigurante il ''Trasporto di Cristo al Sepolcro'', traendone un gruppo statuario in cartapesta che rende bene l'idea della drammaticità e del dolore del momento<ref>{{Cita|AA.VV.|pagina 24|two}}</ref>, bensì il Caretta si discostò dal pittore italo-svizzero plasmando un San Giovanni ancora giovane e imberbe e piazzando un angioletto al di sopra del gruppo di cartapesta<ref>{{Cita|AA.VV.|pagina 27|two}}</ref>. Nel [[1920]], come testimonia la scritta presente ai piedi della [[Maddalena]], "Cav. Caretta Raff. Lecce 1920", il simulacro giunse a Ruvo nella versione definitiva: tuttavia la confraternita, per spettacolarizzare maggiormente il gruppo statuario, aggiunse personaggi e modificò radicalmente la statua utilizzando manichini in cartapesta vestiti con abiti e parrucche.<ref>{{Cita|AA.VV.|pagina 14-16|three}}</ref> Ben presto però si tornò al simulacro attuale: il gruppo statuario ha uno sviluppo orizzontale da sinistra a destra e per evidenziare la discesa del gruppo dal [[Golgota|Monte Golgota]], Caretta ha modellato il basamento in modo da essere più alto nella parte finale del gruppo. La sera del [[Giovedì Santo]] del 17 aprile 1920, l'imponente simulacro comparì al di fuori della piccola chiesetta e porta di San Rocco, nonostante l'opera, per ben dodici anni, fu allocata nella grande nicchia della appena consacrata chiesa del [[Redentore]] (dove oggi trova posto il simulacro della [[Madonna del Rosario]])<ref>{{cita web|lingua=it|titolo=La storia della Parrocchia SS. Redentore|autore=Salvatore Bernocco|anno=2007|url=http://redentoreruvodipuglia.blogspot.it/2007/06/cenni-storici.html}}</ref> fin quando nella chiesa madre della confraternita non fu creato l'esistente vano. L'impatto con la popolazione fu immediato e straordinario ma soprattutto consolatorio: le mamme e le famiglie che avevano perso i propri figli in [[Prima guerra mondiale|guerra]] ben si identificavano nel dolore della sconvolta e pallida [[Maria Addolorata]] ed il trasporto al sepolcro di Cristo si ergeva a sostituto dei tanti funerali mancati per i giovani, i mariti e i padri caduti al fronte<ref name=pagina28aavv>{{Cita|AA.VV.|pagina 28|two}}</ref>. L'atmosfera carica di ''[[pathos]]'' e suggestione che accompagna la processione degli Otto Santi, l'ha fatto divenire il simulacro simbolo della Settimana Santa Rubastina<ref>{{Cita|AA.VV.|pagina 5|two}}</ref><ref name=pagina28aavv/>. Il gruppo statuario è definito degli ''Otto Santi'', poiché otto sono le figure che lo compongono<ref name=pagina113/>: [[Nicodemo]] e [[Giuseppe d'Arimatea]] che trasportano [[Gesù]], avvolto nel sudario, trattenendolo per i piedi; un giovanissimo [[Giovanni apostolo ed evangelista|San Giovanni]] che sostiene il lenzuolo alle spalle del Cristo esanime; [[Maria (madre di Gesù)|Maria]] con gli occhi rivolti al cielo e la corona di spine in mano, pallida e stravolta dal dolore, è sostenuta da [[Maria di Cleofa]] affiancata da una penitente [[Maria di Magdala]] e da una piangente [[Maria Salomè]]<ref name=pagina113/>. Tra [[ottobre]] [[2001]] e [[marzo]] [[2002]] il gruppo scultoreo ha subito degli importanti lavori di restauro che hanno consentito di riportare il simulacro ai colori originari e di rimuovere strati aggiuntivi e superflui di cartapesta<ref>{{Cita|AA.VV.|pagina 35|two}}</ref>. Nel mese di ottobre [[2011]], sulla facciata della chiesa di San Rocco è stata sostituita la vecchia vetrata a semicerchio con una vetrata policroma raffigurante il gruppo statuario degli ''Otto Santi''<ref>{{cita web|lingua=it|url=http://ilsedente.altervista.org/601/gli-otto-santi-in-una-vetrata-per-la-chiesa-di-s-rocco-il-2710-la-benedizione/|titolo=Gli Otto Santi in una vetrata per la Chiesa di S. Rocco. Il 27/10 la benedizione.|data=21 ottobre 2011}}</ref>.
 
Nel 2016 è protagonista di altri successi: Due Disco D’oro con “Luce che entra” con Lorenzo Fragola e “Il Paradiso Non Esiste” con Emma Marrone, poi ben 7 dischi di platino, uno con “Noi Siamo Infinito” di Alessio Bernabei, 2 con “Sul ciglio senza far rumore” di Alessandra Amoroso e 4 platini con “Assenzio” di Jax & Fedez.
=====Gli ''Otto Santi''=====
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Immagine:Giuseppeottosantiruvo2012.JPG|<center>Giuseppe d'Arimatea<center>
Immagine:Nicodemoottosantiruvo2012.JPG|<center>Nicodemo<center>
Immagine:Gesuottosantiruvo2012.JPG|<center>Gesù morto<center>
Immagine:Giovanniottosantiruvo2012.JPG|<center>Giovanni evangelista<center>
Immagine:Mariaottosantiruvo2012.jpg|<center>Maria<center>
Immagine:Marieottosantiruvo2012.jpg|<center>Maria Salomè e Maria di Cleofa<center>
Immagine:Maddalenaottosantiruvo2012.jpg|<center>Maria di Magdala<center>
</gallery>
 
Il 2017 è l’anno della consacrazione con ben 11 disco platini, firma infatti le hit dell’estate con “Riccione” dei TheGiornalisti (4 Platini) e “Pamplona” di Fabri Fibra (anche qui 4 platini). Nello stesso anno partecipa alla realizzazione del brano “Pezzo di me” di Levante (1 Platino) e “Partiti Adesso” di Giusy Ferreri (1 Platino), quest’ultimo è stato il brano più trasmesso dalle Radio.
===Arciconfraternita del Carmine===
====I Misteri====
[[File:Gesù calvario ruvo di puglia 2012 primo piano.JPG|thumb|200px|Primo piano di ''Gesù Calvario'', simbolo della processione dei Misteri]]
La processione dei Misteri del [[Venerdì Santo]] è la più antica nell'ambito delle processioni penitenziarie della Settimana Santa<ref name=pagina53/>. I simulacri, tutti lignei, considerando solo gli otto che sfilano adesso, sono conservati in diverse nicchie della Chiesa del Carmine. Due dei sei ''Cristi'', ovvero ''Gesù Calvario'' e ''Gesù Morto'', sono opera dello scultore [[altamura]]no Filippo Altieri morto a soli 39 anni. La statua più venerata è senza dubbio quella del ''Gesù Calvario'', rappresentante proprio la salita del Cristo portacroce al [[Calvario]]<ref name=pagina140>{{Cita|Di Palo, 1994|pagina 140|one}}</ref>: la statua, realizzata con un tronco di [[ciliegio]] nel [[1674]], è oggetto di culto: tantissimi i [[Voto (religione)|voti]] e le offerte, non solo in denaro, ma anche in monili e oggetti d'[[oro]] e d'[[argento]]. La statua infatti rappresenta un Cristo flagellato e sanguinolento che sofferente sostiene il peso della croce. Per la sua carica espressiva e per la devozione del popolo, nell'agosto del [[1980]], ma anche in alcuni momenti precedenti, il simulacro fu portato a spalla verso la campagna in un periodo di grande [[siccità]] chiedendone l'[[intercessione]]<ref>{{Cita|Di Palo, 1994|pagina 138|one}}</ref>. Ancora oggi è possibile vedere, durante la processione, la grande quantità di fedeli che sfila dietro il simulacro in segno di devozione: alcuni fedeli marciano per la città anche scalzi e non mancano gli struggenti pianti delle signore più anziane al passaggio del Cristo<ref name=pagina140/>. Nel corso degli anni il simulacro ha riportato vari restauri, più frequenti quelli del [[XX secolo]]: l'effigie ha subito un primo restauro nel [[1884]], anno in cui fu sostituita la vecchia base; un secondo restauro risale agli [[anni 1970|'70]] che oltre alla revisione del simulacro ligneo, alterò il colore della veste del Cristo che da rosso passò ad un color aragosta; nel [[1993]], invece, il restauro portò la tunica ad un colore bordeaux mentre il volto passò dall'ocra al pallido, quasi bianco, con rivoli di sangue improbabili. Nel [[2011]] la statua è stata restaurata per la quarta volta da Leonardo Marrone di [[San Ferdinando di Puglia]], riportando la tunica e il volto al colore originale.<ref>{{cita web|lingua=it|url=http://ilsedente.altervista.org/il-restauro-del-gesu-al-calvario-resoconto-della-presentazione-del-12-dicembre/|titolo=Il restauro del Gesù al Calvario. Resoconto della presentazione del 12 Dicembre.|data=13 dicembre 2011|editore=Il Sedente}}</ref> Altra statua particolarmente venerata è il ''Cristo Morto'', in legno policromato, adagiato nel sudario. Gli altri simulacri che rientrano nel gruppo rappresentano il ''Gesù nell'orto'', ''Gesù alla colonna'', ''Ecce Homo'', ''Gesù Crocifisso'', l'''Addolorata'', rappresentante la Madonna in gramaglie con lo sguardo rivolto verso il cielo e seguita da un esiguo numero di fedeli, chiude il ''Legno Santo''<ref>{{Cita|Di Palo, 1999|pagina 16|two}}</ref>, un tempietto ligneo di tipo orientale, in cui su di un piedistallo è collocata una croce argentea contenente un frammento della [[Vera Croce]]<ref name=pagina140/>. Il tempietto odierno risale ai primi anni [[2000]] e sostituisce una vecchia struttura che a sua volta ne rimpiazzò un'altra andata completamente distrutta, a causa di un incendio, il Venerdì Santo del [[1956]]<ref>Un [http://www.settimanasantainpuglia.it/content/wbresize.aspx?f=../public/processioni/bitonto_sacro_legno.jpg&c=100&o=1&w=350 tempietto] particolarmente simile a quello andato distrutto negli anni cinquanta, si trova a Bitonto ed è portato in processione il Venerdì Santo.</ref><ref name=pagina53>{{Cita|Di Palo, 1994|pagina 53|one}}</ref>. La processione dei Misteri, sebbene sia la più antica, ha vissuto momenti di crisi: fino agli anni [['50]] infatti, il corteo processionale era composto da ben 11 simulacri; agli otto che sfilano attualmente si aggiungevano le statue di ''San Pietro'', della ''Veronica'' e di un giovanissimo ''San Giovanni'' (tutte in cartapesta e di modesta fattura)<ref>{{Cita|Di Palo, 1994|pagina 40|one}}</ref> che precedevano il ''Legno Santo'' con il compito di chiudere la processione. Dopo qualche anno però la composizione della processione dei Misteri, passò da 11 a 4: ''Gesù Calvario'', ''Gesù Morto'', ''Addolorata'' e il ''Legno Santo''. Il drastico passaggio fu dovuto alla mancanza di portatori, così furono scelte le quattro statue più rappresentative. Tale formazione è rimasta intatta fino all'arrivo del nuovo millennio, dove per volere dell'Arciconfraternita si è giunti all'attuale numero di otto simulacri.<ref name="lamiasettimanasanta4a6.blogspot.com"/> Tuttavia il problema dei portatori non è stato del tutto risolto, infatti alcuni portatori di altre confraternite Ruvesi si prestano come portatori dell'Arciconfraternita del Carmine. Recentemente negli archivi della Confraternita Purificazione-Addolorata è stato ritrovato un significativo documento che rappresentava un patto, tra i quattro sodalizi rubastini, riguardo la processione dei Misteri: le quattro confraternite avrebbero dovuto partecipare attivamente alla processione del Venerdì Santo, sullo stesso modello della processione che si svolge in altre città pugliesi come [[Molfetta]], [[Giovinazzo]] o [[Terlizzi]]. Ogni congrega, infatti, avrebbe avuto l'obbligo di portare a spalla due simulacri, escluso il ''Cristo Morto'', l' ''Addolorata'' e il ''Legno Santo'', inoltre le quattro confraternite avrebbero dovuto spartirsi le spese e fornire portatori e officianti. Nonostante la firma dell'allora Vescovo di [[Ruvo di Puglia|Ruvo]], Monsignor Andrea Taccone, nel [[1930]], non si hanno prove sufficienti per verificare se l'accordo stipulato sia stato messo in pratica o meno, come accade tuttora. Probabilmente con l'avvento della [[seconda guerra mondiale]] e la partenza per il fronte di uomini e giovani, il patto naufragò, lasciando la cura della processione del venerdì Santo esclusivamente affidata all'Arciconfraternita del Carmine.<ref>{{cita web|lingua=it|url=http://www.confraternitapurificazioneaddolorata.com/confra/index.php?option=com_content&view=article&id=53:processione-dei-misteri-singolare-curiosita&catid=1:articoli-storici&Itemid=62|data=11 febbraio 2011|titolo=Processione dei Misteri - Singolare Curiosità|autore=Michele Montaruli}}</ref>
 
Nel 2018 si conferma come produttore. Partecipa insieme al cantante [[Tommaso Paradiso]] alla realizzazione dell’Album “Love” dei TheGiornalisti con i singoli “Felicità Puttana”  (con cui vince 2 platini), “Questa nostra stupida canzone d’amore” (anche qui, 2 disco platino) e '''“New York”''', apparendo nel video ufficiale, dove suona un pianoforte bianco. La canzone arriverà al settimo posto della classifica italiana ufficiale.
=====Le otto statue dei Misteri=====
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Immagine:Cristo orto ulivi ruvo di puglia.JPG|<center>Gesù nell'orto degli ulivi<center>
Immagine:Cristo colonna ruvo di puglia.JPG|<center>Gesù alla colonna<center>
Immagine:Ecce homo ruvo di puglia.JPG|<center>Ecce Homo<center>
Immagine:Calvario ruvo di puglia.JPG |<center>Gesù al Calvario<center>
Immagine:Crocifisso Ruvo di puglia bari 2012.JPG|<center>Gesù crocifisso<center>
Immagine:Cristo morto ruvo di puglia.JPG|<center>Cristo Morto<center>
Immagine:Addolorata ruvo di puglia.JPG‎|<center>Maria Addolorata<center>
Immagine:Legno santo ruvo di puglia.JPG|<center>Il Legno Santo<center>
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L’anno 2018 è particolarmente prolifico, realizza infatti anche “La Stessa” di Alessandra Amoroso (con cui vince 1 Disco D’oro), “Dall'alba al tramonto” di Ermal Meta (1 Disco D'oro), “Se Piovesse il tuo nome” con Elisa (1 Platino), “Nero Bali” di Elodie, Michele Bravi, Guè Pequeno (2 Platini), “Vulcano” con Francesca Michielin (1 Platino) e “Uh Ah Hey” di Sfera Ebbasta.
===Confraternita del Purgatorio "Maria Santissima del Suffragio"===
====La Pietà====
[[File:PietàRuvoProcessione.JPG|160px|thumb|right|La statua della ''Pietà'']]
L'immagine della ''Pietà'', processione simbolo della Confraternita del Purgatorio, fu realizzata tra il [[1898]] e il [[1901]]<ref name=pagina17aavv/>. Il simulacro, opera del maestro cartapestaio leccese Giuseppe Manzo, è ispirato chiaramente alla ben più famosa [[Pietà vaticana]] scolpita da [[Michelangelo Buonarroti]]. La scelta di affidare a Manzo il compito di plasmare il simulacro non è casuale: Manzo è famoso anche per aver creato tre dei Misteri di [[Settimana Santa di Taranto|Taranto]], ovvero ''Gesù alla colonna'', ''Ecce Homo'' e ''la Cascata''; inoltre il Manzo aveva già collaborato con la Confraternita del Purgatorio eseguendo le statue raffiguranti [[Sant'Espedito]], la Madonna dei Martiri, [[Rita da Cascia|Santa Rita]] e [[Sant'Antonio]]<ref name=pagina17aavv/>. La statua, esposta nella prima nicchia della chiesa del Purgatorio, raffigura la Madonna in gramaglie seduta su un masso ai piedi della croce, su cui pende un lenzuolo bianco raffigurante la [[Sindone (lenzuolo funerario)|sindone]], e con il figlio adagiato sulle ginocchia e lo sguardo rivolto verso il cielo<ref name=pagina144>{{Cita|Di Palo, 1994|pagina 144|one}}</ref>. Emerge soprattutto la bellezza della statua di [[Maria (madre di Gesù)|Maria]], bianca in volto ma bellissima nel suo dolore<ref>{{Cita|Di Palo, 1999|pagina 9|two}}</ref>. La processione e il simulacro della Pietà è particolarmente caro alle donne ruvesi e alle stesse consorelle: il simulacro è stato una figura fondamentale negli anni della guerra, le donne identificandosi nel dolore di Maria per la perdita del proprio figlio ne assimilavano il dolore e si affezionavano a quel simulacro che sembrava capace di capire il loro dolore di mamma<ref>{{Cita|Di Palo, 1994|pagina 149|one}}</ref>. Anche questa statua, veneratissima, alla pari con il ''Gesù Calvario'' dell'Arciconfraternita del Carmine, è stata destinataria di numerosi donativi da parte della popolazione che fino a poco tempo fa venivano appesi alla base del simulacro fin quando il vescovo della [[Diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi|diocesi]] ne ha vietato l'utilizzo per richiamare le processioni penitenziali ad una limitazione dello sfarzo<ref name=pagina144/>. La stessa statua della ''Pietà'' fu più volte implorata dalla popolazione, nel corso dei decenni, per fare fronte alle numerose carestie che si erano verificate.
 
Il 2019 inizia nel migliore dei modi: è coautore, produttore, insieme a Charlie Charles della canzone [[Soldi (Mahmood)|Soldi]] con la quale [[Mahmood]] vince il [[Festival di Sanremo 2019]], e, come lo stesso Mahmood ha dichiarato alla conferenza stampa finale del festival e durante un’intervista a Fanpage, è stato Faini a realizzare la struttura del brano, introducendo tra le altre il "clap clap" tipico del ritornello.
==I riti della Settimana Santa==
===La Quaresima===
Il [[Martedì Grasso]] ruvese lascia i suoi strascichi nel silenzio più assoluto della notte, una volta terminata la popolare festa del funerale di "Mbà Rocchetidde" (maschera popolare ruvese, che impersonifica il carnevale)<ref>{{cita web|lingua=it|http://carnevalearuvo.altervista.org/2012/programma-del-carnevale-a-ruvo-di-puglia-2012/|titolo=Il programma del Carnevale a Ruvo|data=2012}}</ref>. Nel silenzio più assoluto della notte che avvicina il [[Mercoledì delle Ceneri]], in vari punti della città vengono issate delle "Quarantane": la Quarantana è un fantoccio di donna rappresentante la moglie del defunto [[Carnevale]] e quindi vestita a lutto. Il fantoccio porta tra le mani un [[Fuso (strumento)|fuso]] e un'arancia su cui sono infilzate sette penne di gallina a simboleggiare le settimane della Quaresima, e una alla volta viene sottratta Domenica dopo Domenica<ref>{{cita web|lingua=it|url=http://lamiasettimanasanta4a6.blogspot.it/2010/04/la-quarantana.html|titolo=La Quarantana|autore=Francesco Stanzione}}</ref>. Con il [[mercoledì delle Ceneri]] si apre la Quaresima, tempo di riflessione e preparazione spirituale verso la Settimana Santa. Durante i quaranta giorni che precedono la [[Pasqua]], le quattro Confraternite si riuniscono per degli intensi atti di aggregazione spirituale. A turno si tiene, in ogni chiesa madre delle Confraternite, l'atto dell'Adorazione della Croce che consiste nel bacio di un [[crocifisso]] sostenuto da un confratello appartenente ai vari sodalizi che in chiesa si dispongono in ordine di età. I riti della Quaresima si interrompono circa una settimana prima della [[Domenica delle Palme]], quando la Confraternita Purificazione-Addolorata avvia la [[novena]] a Maria Santissima Desolata.<ref>{{cita web|lingua=it|url=http://lamiasettimanasanta4a6.blogspot.it/2010/04/quaresima-l-adorazione-della-s-croce.html|titolo=L'adorazione della Croce|autore=Francesco Stanzione}}</ref>
 
===Venerdì diDardust Passione===
Dardust è il nome del nuovo progetto musicale di Dario Faini, iniziato nel 2014 e ancora in corso. Il gruppo è formato da un trio di archi, Carmelo Emanuele Patti, Simone Sitta e Simone Giorgini, e il polistrumentista, curatore della parte elettronica, Vanni Casagrande. Il genere musicale del gruppo è neoclassico/elettronico, il nome infatti è un ironico omaggio a [[Ziggy Stardust (brano musicale)|Ziggy Stardust]], il più celebre personaggio alieno incarnato da [[David Bowie]], che ha ispirato l'immaginario “spaziale” di tutto il progetto e dall'altra un tributo al duo Dust Brothers, divenuto celebre con il nome [[Chemical Brothers]]. La crasi tra il nome del fondatore Dario Faini e “Dust” racchiude così nell'universo Dardust l'importanza di uno specifico mondo elettronico. L'album d'esordio ''7'', registrato a Berlino negli storici studi di registrazione ''Funkhaus'', è uscito il 2 marzo 2014 per l'etichetta torinese [http://www.inritorino.com INRI]/Universal Music Publishing Ricordi, ed ha ottenuto notevoli riscontri di critica e pubblico stabilendosi immediatamente alla seconda posizione degli album più venduti su [[ITunes]] Classica.
====Processione della Desolata====
[[File:Uscita desolata ruvo1.jpg|thumb|left|Un momento dell'uscita della Desolata]]
Nei giorni precedenti al venerdì di Passione, nella Chiesa di San Domenico sede della Confraternita Purificazione-Addolorata, si è iniziato a far sentire l'eco delle marce funebri con i vari concerti. Nel pieno del pomeriggio, "u tammurr" batte i primi colpi e chiama la popolazione a ritrovarsi in piazza Bovio<ref name=pagina87/>. Nel frattempo in piazza Garibaldi la banda esegue la prima marcia funebre a piè fermo. È tradizione per i confratelli iniziare la giornata con il pellegrinaggio al Santuario del SS. Salvatore di [[Andria]]<ref name=pagina87>{{Cita|Di Palo, 1994|pagina 87|one}}</ref>. Alle 17:00, da più di un secolo su Ruvo si leva un vento gelido e implacabile: questo casuale evento che si ripete ogni venerdì di Passione, ha portato la popolazione ruvese a chiamare la Desolata, la "Maduònne du vìnde" (la Madonna del vento)<ref name=pagina87/>. Si apre la porta della Chiesa di San Domenico e il simulacro della Desolata compare portato a spalla dai quaranta portatori scortati dai confratelli dalla buffa nera tra nuvole di incenso.<ref>{{Cita|Di Palo, 1994|pagina 88|one}}</ref><ref>{{Cita|Di Palo, 1999|pagina 2|one}}</ref>. Subito attacca la banda con la marcia funebre ''Preghiera a Maria SS. Desolata'', cantata dal [[padre spirituale]] della confraternita, a cui segue la marcia funebre ''Eterno Dolore'' di Pancaldi. Il simulacro, dopo il continuo dondolio sul sagrato in attesa della fine della prima marcia funebre, viene appoggiato sui "forcelli" per qualche minuto e contemporaneamente consorelle e confratelli si dispongono nelle due ali di fila precedendo la statua. La processione parte a ritmo lento e dondolante cadenzato dalle marce funebri e tra la statua e la banda, che chiude il corteo processionale, si inseriscono i numerosi fedeli e le autorità civili<ref>{{Cita|Di Palo, 1994|pagine 89-93|one}}</ref>. Al rumore della grancassa che apre il corteo processionale, spuntano dai balconi i numerosissimi teli bianchi che simboleggiano la sindone e rappresentano una caratteristica ancora presente soltanto nei riti della Settimana Santa rubastina<ref>{{Cita|Di Palo, 1994|pagina 89|one}}</ref>. La processione attraversa tutte le vie principali del centro storico e il calare del buio rende ancora più suggestiva la processione illuminata dalle varie lampade. Il corteo dopo aver sostato davanti all'ospedale si avvia al ritiro previsto per le 22 in piazza Bovio, sede della Chiesa di San Domenico<ref name=pagina93>{{Cita|Di Palo, 1994|pagina 93|one}}</ref>. Il corso Carafa, che precede la piazza, viene completamente spento creando suggestione al passaggio del simulacro che giunge in piazza tra due ali di folla illuminata soltanto dai ceri dei confratelli e delle consorelle, che nel frattempo hanno scambiato le loro posizioni in modo da disporre gli uomini ad apertura del corteo e le donne a protezione della statua<ref name=pagina93/>. Dopo la preghiera finale del padre spirituale, la banda scandisce la lenta entrata della statua in chiesa con l'ultima marcia funebre, ovvero ''Jone'' di [[Errico Petrella]]: la Settimana Santa Rubastina è aperta.
 
Dario esce con il suo primo progetto pianistico solista ''Dardust'' che riceve ottime recensioni anche all’estero e viene candidato agli MTV Awards nella categoria ''Best New Generation'' e agli MTV Digital Days nella categoria ''Best Generation Electro''.
===Domenica delle Palme===
La [[Domenica delle Palme]] si presenta come l'ultimo giorno di festa prima della "Grande Settimana". La mattina in tutte le chiese della città, in primis nella Cattedrale avvengono le varie benedizioni delle [[Arecaceae|palme]], sostituite da grandi e frondosi rami di [[ulivi]]<ref>{{Cita|Di Palo, 1994|pagina 97|one}}</ref>. Se la mattinata è segnata dalle funzioni religiose e dai pranzi abbondanti, nel tardo pomeriggio è la Confraternita di San Rocco a riunirsi nella piccola chiesetta omonima, dove sono già esposti gli Otto Santi, per dare inizio al triduo di preparazione per la processione di gala del [[Giovedì Santo]]. Nella serata il vescovo, giunto a Ruvo da Molfetta, guiderà la Via Crucis diocesana che toccherà i punti principali della città.<ref>{{Cita|Di Palo, 1994|pagina 99|one}}</ref>
 
Dardust parte in un tour di 25 date in tutta italia suonando in vari festival accanto a nomi come [[Of Monsters and Men|Of Monster and Men]], [[Interpol (gruppo musicale)|Interpol]] e [[Bluvertigo]] in ___location particolari creando eventi unici come alla '''“'''Galleria di Arte Moderna e Contemporanea” a Roma.
===Mercoledì Santo===
Da qualche anno si è ripresa la tradizione della [[Sacra Rappresentazione]] presente fino ai primi anni del [[2000]]. La sacra rappresentazione, curata dall'Arciconfraternita del Carmine, rappresenta il preludio al [[triduo pasquale]], giorno di "pathos" e suggestione per l'intera cittadinanza ruvese<ref>{{cita web|lingua=it|url=http://www.confraternitapurificazioneaddolorata.com/confra/index.php?option=com_content&view=article&id=86%3Ala-passione-di-cristo&Itemid=65|titolo=Sacra rappresentazione|data=2011}}</ref><ref>{{cita web|lingua=it|url=http://www.ruvodipugliaweb.it/news/detail.asp?iData=3932&iCat=809&iChannel=1&nChannel=News|titolo=Sacra rappresentazione del mercoledì Santo 2012|autore=Teresa Fiore|data=2012}}</ref>. Intanto in piazza Matteotti, calata la sera, nella piccola chiesetta di San Rocco inizia l'allestimento floreale della statua e vengono disposte le ultime indicazioni sul percorso e sull'organizzazione della processione.<ref>{{Cita|Di Palo, 1994|pagina 107|one}}</ref>
 
L’ultima data di lancio al Teatro Ventidio Basso di Ascoli Piceno, per il nuovo album ''Birth'' ha raggiunto il tutto esaurito in pochi giorni.
===Giovedì Santo===
====Processione degli Otto Santi====
[[File:OttoSanti.jpg|thumb|L'uscita degli Otto Santi]]
Nelle prime ore del Giovedì Santo, "u tammurre" inizia il suo giro di chiamata per le vie buie di Ruvo. A poco a poco i Ruvesi lasciano le loro case e si dirigono in piazza Menotti-Garibaldi per assistere alla marcia funebre, eseguita a piè fermo, ''Deposizione'' di Basilio Giandonato. Nel frattempo la piazza Matteotti pullula di gente, non solo Ruvesi ma anche stranieri venuti dall'estero e dalle città limitrofe e di tutta la [[Puglia]]. Nella grande quantità di gente presente in piazza, si muovono i capi resi bianchi dalle "buffe" infilate. Verso le 2:30 la banda raggiunge la piazza, le consorelle si dispongono ad aprire il corteo, mentre i confratelli restano vicino alla chiesa. I colpi dei piatti e dei tromboni svegliano l'intera città di Ruvo con la marcia funebre ''Eterno dolore'' del maestro Evaristo Pancaldi, quando i quaranta portatori stanno già facendo uscire il maestoso simulacro dalla piccola porta della chiesa di San Rocco tenendolo con mani basse per le stanghe. La popolazione in piazza mantiene il silenzio, affascinata dal mistero che crea il mescolarsi tra la maestria dei portatori che con fatica e attenzione estraggono il gruppo scultoreo e la marcia funebre che ne cadenza il ritmo. Dopo pochi minuti la statua è già sulla spalla dei portatori che con il classico dondolio la portano sul [[sagrato]] della chiesa, scatenando i flash delle varie fotocamere e l'ammirazione del pubblico. Una volta disposto il corteo processionale, la statua compie il giro della piazza inerpicandosi nelle fitte e strette stradine del centro storico ruvese, rendendo ancora più suggestiva la processione notturna degli Otto Santi, con i vari vicoli illuminati solo dalle flebili fiammelle delle candele portate da confratelli e consorelle sferzate dal vento primaverile. Dopo un'oretta dall'uscita della processione, il corteo raggiunge l'imponente [[Concattedrale di Ruvo di Puglia|Concattedrale]] e si dirige verso la chiesa del Purgatorio, ad un centinaio di metri avanti, lasciata appositamente aperta con la statua della Pietà in primo piano. Il simulacro giunto davanti all'ingresso della chiesa viene fatto girare per simulare l'incontro tra le due Marie sofferenti per lo stesso dolore. La processione dunque riprende il suo cammino dirigendosi verso l'ospedale. Il gelido vento primaverile soffia sulla città di Ruvo quando le prime luci dell'alba illuminano i tetti della città. I confratelli e i portatori visibilmente stanchi, dopo aver quasi toccato gli estremi della città, puntano a percorrere i corsi principali di Ruvo, gli ultimi e lunghi tratti in vista del ritiro. Il viaggio infatti, iniziato di notte, sta a simboleggiare proprio il trasporto del corpo di Cristo al Sepolcro iniziato con le tenebre ormai già calate e che quindi si conclude in pieno giorno. A scandire il passaggio dalla notte al giorno sono le marce funebri ''Elegia'' di Sibilano assieme a ''Tristezza'' e ''Il pianto dell'orfano'' entrambe di Antonio Amenduni. Giunta la mattina i curiosi e gli spettatori si accalcano per le strade, quando la processione degli Otto Santi è cadenzata dal ritmo di ''Una lagrima sulla tomba di mia madre'' di Amedeo Vella. Quasi alle 9:00 del mattino, il simulacro si appresta a compiere l'ultima salita, quella di corso Gramsci che porta direttamente alla piazza Matteotti sede della Chiesa di San Rocco. L'intera città è radunata nella piazza, chi nel grande ovale centrale e chi sui muraglioni dell'ormai inesistente castello. La processione si avvicina alla chiesetta con la marcia ''Jone'' del maestro [[Errico Petrella]], vera e propria colonna sonora dell'intero cammino. Le lamentevoli e patetiche note ben si prestano al rientro della statua in chiesa, che dopo una preghiera del padre spirituale, viene riportata dentro tenendo la faccia del gruppo statuario rivolta verso la piazza. Sorgono spontanei gli applausi del pubblico, ancora una volta rivolti alla maestria dei portatori capaci di far uscire e rientrare il simulacro da una porta apparentemente stretta e piccola.
 
== Discografia ==
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Immagine:OttoSanti1.jpg|Primo piano degli Otto Santi pochi istanti dopo l'uscita
Immagine:OttoSanti20112.JPG|Il simulacro inizia il suo viaggio
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====Messa inSingoli ''Coena Domini====
In tutte le parrocchie di Ruvo, e specialmente nella [[Concattedrale di Ruvo di Puglia|Concattedrale]], si tiene la cosiddetta [[Messa in Coena Domini]]. Il sacerdote coadiuvato da un assistente rievoca l'episodio della [[lavanda dei piedi]] compiuto da Gesù, il quale cintosi con un asciugatoio la vita lavò i piedi ai dodici [[apostoli]]. Al termine della solenne cerimonia l'[[Ostia (liturgia)|ostia]] consacrata viene chiusa nel [[Altare della reposizione|repositorio]], chiamato erroneamente dalla tradizione "sepolcro".
 
====I SepolcriCome Dario Dust ====
Il sepolcro, detto in dialetto "sebbùolch", indica sì il luogo (repositorio) in cui venica collocata l'ostia consacrata, ma anche la sfolgorante [[scenografia]] allestita attorno al [[tabernacolo]], ormai molto distanti da quelle di un tempo, così come l'organizzazione e il cerimoniale delle visite ai sepolcri come ci ricorda lo stesso [[Domenico Cantatore]], nativo di Ruvo di Puglia, nel suo racconto ''Aria di Aprile'':
 
*[[2008]] - ''Improvvisamente piove''<ref>{{Cita web|url=https://itunes.apple.com/it/artist/dario-dust/280263890|titolo=‎Dario Dust su Apple Music|sito=Apple Music|lingua=it-it|accesso=2019-02-13}}</ref>
{{quote|Al vespro di quel giorno, mia madre mi vestì con l'abito di velluto col colletto inamidato, mi mise una cocca nera in segno di lutto, e mi condusse con lei in visita ai sepolcri. [...] Entrando nella prima chiesa, mia madre si calò il velo sul volto e si mise le mani in croce sul petto. L'interno della chiesa era immerso nel buio e le poche candele accese parevano molto lontane. Il sepolcro, innalzato sull'altare principale fino all'arco della navata con grande croce e lunghi cipressi, aveva un aspetto lugubre e solenne. In basso, illuminata da una pallida luce, vi era la roccia della tomba circondata da un prato di teneri germogli di legumi che appariva fosforescente. Attraverso un vetro si vedeva Gesù disteso, sbiancato dalla morte, col sangue delle ferite raggrumato: sembrava un uomo vero. I visitatori gli si inginocchiavano davanti e si battevano il pugno sul petto a testa bassa. Donne strisciavano sul lucido pavimento a piccoli passi pregando sommessamente, assenti l'una all'altra come opache ombre. [...]
 
==== Con gli Elettrodust<ref name="ep album e singoli" /><ref>[http://www.aboxmusic.com/italian/ELE-CDS.TXT info singoli]</ref><ref name="info">{{Cita web|url=https://myspace.com/cristianregnicoli|titolo=Cristian Regnicoli {{!}} Listen and Stream Free Music, Albums, New Releases, Photos, Videos|sito=Myspace|accesso=2019-02-13}}</ref> ====
Da una chiesa all'altra incontravamo le Marie portate a braccia da uomini in tunica bianca, col volto coperto da un cappuccio. Le Madonne, illuminate da una piramide di ceri alla base, andavano in cerca del figlio fermandosi volta per volta qualche minuto sulla porta spalancata di ogni chiesa. Le sette statue delle sette parrocchie, seguite dai devoti scalzi, continuarono a girare anche la notte e fino all'alba del giorno successivo.
 
*[[2003]] - ''Blu'', [[Sony Music]] <small>(EAN-13: 5099767413012 13SDG)</small> <small>(2 tracce: ''Blu'' e ''Domani in un momento'')</small>
Il mattino noi andammo ancora sulla loro traccia. Il sole non si era affacciato, ma il chiarore del cielo aveva sbiancato le case. Dalle porte sbucavano donne e si avviavano frettolosamente alla ricerca delle Marie.
*[[2004]] - ''My Personal Rave'', [[Politalia (etichetta)|Politalia]] - Self <small>(tratto dall'omonimo album ''My Personal Rave''; singolo e remix)</small>
Riunite nel livido squallore della piazza grande, le Madonne in veste nera, uguali come sorelle, vagavano senza meta. Alla loro base le fiammelle delle candele, consumate in grossi grumi, tremolavano labili alla brezza del limpido mattino d'aprile, odoroso d'incenso e di cera. Da vicino i volti quasi trasparenti delle Madonne mettevano soggezione, tanto erano verosimili coi lucidi occhi rivolti al cielo. Sulle loro mani, tese in avanti alla ricerca, era appoggiato in bella piega il candido fazzoletto del pianto, e nel petto era conficcato il pugnale d'argento. Talora, l'aria muoveva i lievi pizzi della loro veste e le Madonne parevano vive.
*[[2004]] - ''Nanana'', [[Politalia (etichetta)|Politalia]] - Self <small>(tratto da ''My Personal Rave'')</small>
I trasportatori, stanchi e senza sonno, si erano seduti per terra ai piedi delle statue ormai ferme in mezzo alla piazza. Non appena spuntò il sole sui tetti le Marie furono allontanate per strade diverse dirette frettolosamente alle loro chiesa coi lunghi veli alzati dal vento."}}
*[[2005]] - ''The Right Crash!'', [[My life (etichetta)|My life]] - Self<ref>[http://www.self.it/ita/details.php?nb=8019991857786&tc=c The Right Crash!]</ref>
Il racconto del Cantatore rende bene l'idea degli antichi riti riguardanti le visite ai sepolcri e comunque anche il valore che rappresenta per la popolazione di Ruvo, anche oggi. Attualmente il sepolcro nelle chiese viene allestito in maniera più sobria: si contraddistingue, però, l'Arciconfraternita del Carmine, che nell'omonima chiesa sfrutta i sepolcri per inserire ed esporre le stesse statue che un giorno dopo saranno portate in processione. Il celebre pittore, inoltre, ricorda come per le tortuose e caratteristiche vie di Ruvo era uso, così come nelle altre città, portare a spalla le statue raffiguranti l'Addolorata di ogni Chiesa per fare tappa nei vari sepolcri sparsi per la città. Tuttavia nel [[1936]] fu il vescovo di [[Ruvo di Puglia|Ruvo]] e [[Bitonto]], Andrea Taccone, ad abolire il rito.<ref>{{cita web|lingua=it|url=http://ilsedente.altervista.org/una-tradizione-scomparsa-le-marie-ai-sepolcri-del-giovedi-santo/|titolo=Una tradizione scomparsa: le “Marie” ai Sepolcri del Giovedì Santo|data=13 aprile 2011|editore=Il Sedente}}</ref>
 
===Venerdì SantoEP ===
===="Le tre ore dell'agonia"====
Da poco l'Arciconfraternita del Carmine ha ripreso un vecchio rito, in collaborazione con la Concattedrale: la statua lignea del Cristo morto, portata a spalla dai confratelli viene condotta nella vicina Cattedrale dove è già situata nei pressi dell'altare la statua dell'Addolorata. L'evento molto suggestivo simula l'incontro tra la piangente Maria e il corpo del figlio ormai morto. Il Cristo morto portato in Cattedrale alle 15:30, a rito già iniziato, rimane in chiesa fino alle 17:30.
 
==== Con gli Elettrodust ====
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Immagine:Tre ore dell'agonia.JPG|Il simulacro del Cristo Morto viene portato a spalla dalla chiesa del Carmine alla Concattedrale
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*[[2000]] - ''Elettrodust'', Self<ref>{{Cita web|url=https://www.rockit.it/elettrodust/album/elettrodust/1218|titolo=Elettrodust - Elettrodust|sito=Rockit.it|lingua=it|accesso=2019-02-13}}</ref> <small>(5 tracce: ''Disconnesso'', ''Blade Walker'', ''Cameracar'', ''Lakrime'' e ''Cosmo chimico…)''</small>
====La processione dei Misteri====
[[File:GCalvario.jpg|thumb|Gesù Calvario, il simulacro più caro alla popolazione]]
Alle 17:00 si snoda, dalla chiesa del Carmine, la processione dei Misteri. Ad aprire il corteo è come sempre la croce penitenziale, seguita dal gonfalone dei Misteri recante i simboli della passione di Cristo. Dopo la sfilata delle consorelle e dei confratelli il primo simulacro ad uscire dalla chiesa è quello di Gesù nell'orto: la statua è circondata da fiori e da un ramo di ulivo a simboleggiare proprio l'[[orto degli ulivi]]; segue la statua lignea del Cristo alla colonna, l'Ecce Homo vestito di un mantello rosso di porpora e il Gesù Calvario. La processione del Gesù Calvario è "scortata" avanti dai "crestudd", ovvero bambini vestiti allo stesso modo del Cristo rappresentato dal simulacro che portano una piccola e non pesante croce; alle spalle la statua invece è coperta da un grande muro di fedeli che seguono la statua anche scalzi per richiedere od omaggiare qualche [[Grazia (teologia)|grazia]]. Al Gesù Calvario seguono il Gesù Crocifisso, l'Addolorata e il tempietto del Legno Santo, la cui [[reliquia]] viene posta dal padre spirituale al momento dell'uscita del [[baldacchino]]. La processione si dirama per i vicoli del paese in maniera lentissima scandita dalle note delle marce funebri, fino a giungere verso le 17:30 alla Cattedrale. Nello stesso momento si crea uno spazio tra l'Addolorata e il Gesù Crocifisso: dalla Cattedrale esce, guidato dalla troccola, il Cristo Morto, questa volta portato a spalla dai confratelli e si unisce al corteo penitenziale che subito dopo fa tappa, così come gli Otto Santi, alla chiesa del Purgatorio dove il Gesù Calvario viene girato verso la statua della Pietà. La processione riprende il suo cammino lentissimo, il numero complessivo dei portatori sfiora i 300 o 400 uomini. Il momento più suggestivo della processione è segnato dal passaggio in corso Giovanni Jatta: il corso completamente buio è illuminato soltanto dalle lampade che ornano le statue, il venticello primaverile accarezza i simulacri che sembrano quasi veri, i vari Cristi insanguinati danno bene l'idea delle sofferenze e dei dolori subiti in ordine cronologico. I Misteri seguono le vie principali a passo lentissimo, in serata toccano l'ospedale e verso le 20 toccano anche corso Carafa, anche'esso al buio. Verso le 22:30 la processione dei Misteri volge al ritiro: con maestria le statue sono portate una alla volta all'interno della Chiesa.
 
===== Come Dardust =====
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Immagine:GesuOrtoRuvo.JPG|La statua del Gesù nell'Orto in un tratto serale
Immagine:GesùColonnaRuvo.JPG|<center>Gesù alla colonna<center>
Immagine:ProcessioneCrocifissoRuvo.JPG|<center>Gesù Crocifisso, sullo sfondo si nota il Cristo Morto<center>
Immagine:AddolorataProcessioneRuvo.JPG|Il passaggio dell'Addolorata
Immagine:LegnoSantoRuvo.JPG|Il tempietto del Legno Santo
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*2015 - ''7'' (Remixed), [[INRI]]
===Sabato Santo===
====Processione della Pietà====
[[File:Pietà Ruvo.jpg|thumb|La processione della Pietà]]
Le compere frettolose e i negozi già aperti dalle prime ore del pomeriggio subiscono una brusca interruzione già dalle 16.30 quando in piazza dell'Orologio la banda suona, a piè fermo, ''Eterno Riposo'' di Antonio Amenduni. Alle 17:00, largo San Cleto completamente gremito, assiste all'uscita della Pietà con la banda che attacca con l'''Inno alla Pietà'' intonato anche dalle Consorelle. Il simulacro viene subito issato sulle spalle dei portatori e dondolato sul sagrato rendendo la scena di sofferenza provata da Maria quasi vera, con il Cristo disteso sulle ginocchia che sembra dover scivolare da un momento all'altro. A precedere la processione si inserisce il crocifero, vestito di nero e incappucciato. Il sole del primo pomeriggio irradia la statua che attraversa parte del centro storico per poi dirigersi come sempre verso l'ospedale. La vera colonna sonora della processione è la struggente marcia ''Rassegnazione'' di Alessandro Amenduni. La statua della Pietà assieme al Gesù Calvario è il simulacro più venerato dell'intera Settimana Santa Rubastina: fino a pochi decenni fa la statua era ricoperta dai donativi della popolazione, che ricorreva alla Madonna per chiedere una grazia o per fermare la sempre più frequente siccità. La Pietà inoltre è fortemente oggetto di devozione da parte delle donne ruvesi e delle consorelle stesse le quali, chiedendo di restare più vicine alla statua durante la processione, hanno risolto con la formula di due ali, a sinistra e a destra, di tipo misto, ovvero un confratello ed una consorella. Maria si fa ancora più bella col calare della sera, il simulacro illuminato da lampade a forma di rosa rendono splendenti i due soggetti. Il rientro, seguitissimo dai fedeli e dai curiosi, avviene verso le 22:30 tra due ali di folla ordinata e partecipe: al chiarore della luce di largo San Cleto, la statua viene a mano a mano portata dentro la chiesa del Purgatorio illuminata a giorno. Il tutto è accompagnato dall'ultima marcia funebre dell'anno e della Settimana Santa: la processione della Pietà chiude le tende sulle processioni penitenziali della Settimana Santa.
 
=== Album ===
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Immagine:Pietà1.jpg|<center>La Pietà in un tratto serale<center>
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==== Con gli Elettrodust<ref name="ep album e singoli">{{Cita web|url=http://www.cristian.regnicoli.it/disco.htm|titolo=Cristian Regnicoli|sito=www.cristian.regnicoli.it|accesso=2019-02-13}}</ref> ====
===Domenica di Pasqua===
====La processione di Gesù Risorto e lo scoppio delle Quarantane====
 
*[[2004]] - ''My Personal Rave''<ref>[http://www.musicclub.it/musicpedia/35739/elettrodust My personal Rave]</ref>
La Confraternita Purificazione-Addolorata dopo aver aperto la Settimana Santa Rubastina con la processione della Desolata, la chiude con la processione di Gesù Risorto. Il clima è festante, completamente diverso ed alle 10:00 in punto il simulacro di cartapesta varca la soglia della chiesa di San Domenico per un breve giro della città. Al suo passaggio, invece dei teli bianchi simboleggianti la sindone, dalle finestre spuntano teli variopinti e multicolori, inoltre dai terrazzi e dalle finestre le donne lanciano petali di fiori al passaggio della statua. La processione raggiunge lungo la città i punti in cui sono appese le varie Quarantane: all'arrivo del simulacro vengono gonfiati e lanciati [[Pallone aerostatico|palloni aerostatici]] e vengono fatte scoppiare le Quarantane precedute da una lunga serie di scherzi [[Pirotecnica|pirotecnici]]. Ad ogni scoppio segue un lungo applauso della festante folla che assieme alle allegre, e non più tristi, marce festeggia la vittoria della vita sulla morte. Il simulacro torna alla chiesa di San Domenico verso le 12:00, dove dopo la messa viene fatta scoppiare l'ultima Quarantana.
 
==== Con i Ki-Mono<ref>{{Cita web|url=https://myspace.com/electrokimono|titolo=KI-MONO {{!}} Listen and Stream Free Music, Albums, New Releases, Photos, Videos|sito=Myspace|accesso=2019-02-13}}</ref> ====
===Lunedì dell'Angelo===
====Processione dell'Annunciazione====
A Calentano, frazione di Ruvo a 8 chilometri, i riti pasquali si chiudono con la processione dell'[[Annunciazione]]. Il simulacro rappresentante l'[[Arcangelo Gabriele]] che annuncia a Maria di essere incinta di Gesù, la cui [[Solennità]] liturgica cade il [[25 marzo]], viene utilizzato anche per rappresentare l'angelo che annuncia la [[Risurrezione di Gesù|resurrezione di Cristo]] alle [[tre Marie]] giunte al sepolcro. La processione viene portata per i campi agresti e non tocca minimamente la città.
 
*[[2007]] - ''Loops Can Kill''<ref>{{Cita pubblicazione|titolo=‎Loops Can Kill di Kimono|lingua=it-it|accesso=2019-02-13|url=https://itunes.apple.com/it/album/loops-can-kill/279144610}}</ref>
==Le tradizioni culinarie==
Con l'arrivo della Quaresima, dalla tavola sparivano cibi come la carne, i salumi e i cibi grassi compresi i latticini. Per ovviare a questa mancanza la tradizione culinaria rubastina ha sempre fatto riferimento a verdure, pesce (su tutti baccalà e alici). Il cibo tipico dei venerdì di Quaresima è senza dubbio il ''[[calzone]]'', una pizza rustica ripiena di cipolle, baccalà, acciughe, olive nere e spaghetti. Tipiche del giovedì Santo sono le alici salate da servire in mezzo ad un panino oppure da condire con porri e verdure varie. Altro cibo tipico è il baccalà usato sia d'inverno nelle feste natalizie, in questo caso fritto, che in Quaresima, qui però cotto sui carboni.<ref>{{Cita|Di Palo, 1994|pagg. 57-60|one}}</ref>
 
==== NoteCome Dardust ====
{{references|2}}
 
* 2015 - ''7''
==Bibliografia==
* 2016 - ''Birth''
* {{Cita libro|lingua=[[lingua italiana|italiano]]|autore = Anonimo Autore di Veduta|titolo = Historia del combattimento de' tredici italiani con altrettanti francesi|url = http://books.google.es/books?id=UiYTAAAAQAAJ|anno = 1633|città = Napoli|cid = Anonimo}}
*{{cita libro|lingua=[[lingua italiana|italiano]]|autore=Francesco Di Palo|titolo=Passione e Morte|anno=1994|città=Fasano|editore=Schena|cid=one}}
*{{cita libro|lingua=[[lingua italiana|italiano]]|autore=Francesco Di Palo|titolo=I Giorni del Sacro|anno=1999|città=Terlizzi|editore=Centro Stampa Litografica|cid=two}}
*{{cita libro|lingua=[[lingua italiana|italiano]]|autore=AA.VV.|titolo=Otto Santi - storia e restauro|anno=2002|città=Terlizzi|editore=Centro Stampa Litografica|cid=three}}
 
=== Videoclip musicali ===
==Discografia==
*Passione e Morte - Le Musiche Della Settimana Santa A Ruvo Di Puglia, Ruvomusica, 1994
*I Giorni del Sacro, 2000
*La Banda - Musica sacra della Settimana Santa, Enja Records, 2011
 
==== Con gli Elettrodust ====
==Videografia==
*Passione e Morte - I riti, i suoni, le immagini della Settimana Santa a Ruvo di Puglia, 1994 (VHS)
 
*[[2003]] - ''Blu''<ref>{{Cita web|url=https://myspace.com/alessandropalazzi/video/elettrodust-blu/22880182|titolo=Elettrodust - Blu Video by alessandro palazzi on Myspace|sito=Myspace|accesso=2019-02-13}}</ref>
==Voci correlate==
 
*[[Settimana Santa]]
==== Come Dardust ====
*[[Ruvo di Puglia]]
 
*[[Diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi]]
* 2014 - ''Sunset on M.''<ref>{{Cita pubblicazione|cognome=DardustVEVO|data=2014-11-11|titolo=Dardust - Sunset on M.|accesso=2019-02-13|url=https://www.youtube.com/watch?v=wlkDFQxIbw4}}</ref>
* 2015 - ''Invisibile ai tuoi occhi''<ref>{{Cita pubblicazione|cognome=DardustVEVO|data=2015-03-18|titolo=Dardust - Invisibile ai tuoi occhi - Official Video|accesso=2019-02-13|url=https://www.youtube.com/watch?v=IwZikAE2bZw}}</ref>
* 2016 - ''The Wolf''<ref>{{Cita pubblicazione|cognome=DardustVEVO|data=2016-01-21|titolo=Dardust - The Wolf|accesso=2019-02-13|url=https://www.youtube.com/watch?v=ZjQNEic1h6E}}</ref>
* 2016 - ''Birth''<ref>{{Cita pubblicazione|cognome=DardustVEVO|data=2016-04-08|titolo=Dardust - Birth|accesso=2019-02-13|url=https://www.youtube.com/watch?v=8fV9wX2GjGo}}</ref>
 
== Tour ==
 
==== Con gli ''Elettrodust'' ====
 
*[[2003]] - ''Blutour'' <small>(Tour nazionale di 30 date, data zero al Palafolli di [[Ascoli Piceno]])</small><ref name="info" /><ref>[http://www.musicclub.it/giornale/2004-01/appunti-di-viaggio/elettrodustblu-politalia-records Blu tour]</ref>
*[[2004]] - ''My Personal Rave Tour 2004''<ref name="info" />
 
== Autore e compositore per altri cantanti ==
{|class="wikitable"
!Anno
!Titolo
!Artista
!Album di Provenienza
|-
|2007
|Le tue parole<br /><small>(autore con [[Irene Grandi]]; compositore unico musiche)</small>
|align="center"|[[Irene Grandi]]
|align="center"|''[[Irenegrandi.hits]]''
|-
|2008
|''Ogni istante che vivrai''
|align="center"|Mario Nunziante
|align="center"|''Ogni istante che vivrai''
|-
|rowspan="7"|2010
|''Punto di domanda''<br /><small>(autore e compositore con Antonio Galbiati)</small>
|align="center" rowspan="3"|[[Alessandra Amoroso]]
|align="center" rowspan="3"|''[[Il mondo in un secondo]]''
|-
|''Il mondo in un secondo''<br /><small>(autore e compositore con Antonio Galbiati)</small>
|-
|''Semplicemente così''<br /><small>(autore e compositore con Antonio Galbiati)</small>
|-
|''Il cuore non dimentica''<br /><small>(autore unico del testo; compositore Antonio Galbiati)</small>
|align="center"|[[Marco Carta]]
|align="center"|''[[Il cuore muove]]''
|-
|''[[Con le nuvole]]''<br /><small>(autore [[Roberto Casalino]]; compositore musiche assieme a Roberto Casalino)</small>
|align="center" rowspan="3"|[[Emma Marrone|Emma]]
|align="center" rowspan="3"| ''[[A me piace così]]''
|-
|''Dimmi che senso ha''<br /><small>(autore e compositore con Antonio Galbiati)</small>
|-
|''Petali''<br /><small>(autore e compositore con Antonio Galbiati)</small>
|-
|rowspan="12"|2011
|''Nelle mie favole''<br /><small>(autore e compositore con Antonio Galbiati)</small>
|align="center"|[[Diana Del Bufalo]]
|align="center"|''[[Amici 10]]''
|-
|''Pioggia cadrà''<br /><small>(autore e compositore con Massimo Greco)</small>
|align="center" rowspan="2"|[[Antonino (cantante)|Antonino]]
|align="center" rowspan="2"|''[[Costellazioni (EP)|Costellazioni]]''
|-
|''Ovest''<br /><small>(autore e compositore con Massimo Greco)</small>
|-
|''Cado giù''<br /><small>(autore Roberto Casalino; compositore unico delle musiche; Titolo originale ''Cado giù come neve'')</small>
|align="center" rowspan="2"|[[Annalisa (cantante)|Annalisa]]
|align="center" rowspan="2"|''[[Nali]]''/''[[Amici 10]]''
|-
|''Inverno''
|-
|''Dove finisce la notte''<br /><small>(autore e compositore con Antonio Galbiati)</small>
|align="center" rowspan="2"|[[Emma Marrone|Emma]]
|align="center" rowspan="2"|''[[Sarò libera]]''
|-
|''Protagonista''<br /><small>(autore e compositore con [[Andrea Amati (compositore)|Andrea Amati]])</small>
|-
|''Com'è semplice''<br /><small>(autore e compositore con Roberto Casalino)</small>
|align="center" rowspan="3"|Francesca Nicolì
|align="center" rowspan="3"|''Kekka''
|-
|''Improvvisamente piove''
|-
|''Quante volte''<br /><small>(autore con e compositore con Andrea Amati)</small>
|-
|''Dentro me''
|align="center" rowspan="2"|[[Luca Napolitano]]
|align="center" rowspan="2"|''[[Fino a tre]]''
|-
|''Risvegli''<br /><small>(autore e compositore con Massimo Greco)</small>
|-
|rowspan="15"|2012
|''[[La tua bellezza]]''<br /><small>(autore e compositore con [[Francesco Renga]] e [[Diego Mancino]])</small>
|align="center" rowspan="2"|[[Francesco Renga]]
|align="center" rowspan="2"|''[[Fermoimmagine]]''
|-
|''Senza sorridere''<br /><small>(autore e compositore con Francesco Renga e Diego Mancino)</small>
|-
|''[[La mail che non ti ho scritto]]''<br /><small>(autore con [[Giulia Anania]]; compositore con Giulia Anania e [[Emiliano Cecere]])</small>
|align="center" rowspan="2"|[[Giulia Anania]]
|align="center" rowspan="2"|''Giulia Anania''
|-
|''La bella stagione''<br /><small>(autore con Giulia Anania)</small>
|-
|''Non cambiare mai''<br /><small>(autore Giulia Anania; compositore unico delle musiche)</small>
|align="center" rowspan="7"|[[Annalisa (cantante)|Annalisa]]
|align="center" rowspan="7"|''[[Mentre tutto cambia]]''
|-
|''Ancora un'altra volta''<br /><small>(autore e compositore con Roberto Casalino)</small>
|-
|''Per te''<br /><small>(autore e compositore con Roberto Casalino)</small>
|-
|''Lucciole''<br /><small>(autore e compositore con Andrea Amati)</small>
|-
|''Ottovolante''<br /><small>(autore e compositore con Antonio Galbiati)</small>
|-
|''[[Tra due minuti è primavera]]''<br /><small>(autore [[Roberto Kunstler]]; compositore unico delle musiche)</small>
|-
|''Prato di orchidee''<br /><small>(autore Roberto Casalino; compositore con Roberto Casalino)</small>
|-
|''Chiudi gli occhi''<br /><small>(autore e compositore con Antonio Galbiati)</small>
|align="center"|[[Marco Carta]]
|align="center"|''[[Necessità lunatica]]''
|-
|''Non sarà lo stesso''<br /><small>(autore con Roberto Casalino)</small>
|align="center"|Valeria Romitelli
|align="center"|''[[Amici 2012]]''
|-
|''Solo un'ora''<br /><small>(autore con Emiliano Cecere)</small>
|align="center" rowspan="2"|Ottavio De Stefano
|align="center" rowspan="2"|''Solo un'ora''
|-
|''L'amore più grande che c'è''
|-
|rowspan="11"|2013
|''[[Scintille (Annalisa)|Scintille (Radio Version)]]''<br /><small>(autore e compositore con Antonio Galbiati)</small>
|align="center" rowspan="6"|[[Annalisa (cantante)|Annalisa]]
|align="center" rowspan="1"|''[[Sanremo 2013 (compilation)]]''
|-
|''[[Scintille (Annalisa)|Scintille]]''<br /><small>(autore e compositore con Antonio Galbiati)</small>
|align="center" rowspan="5"|''[[Non so ballare]]''
|-
|''[[Alice e il blu]]''
|-
|''Ed è ancora settembre''<br /><small>(autore e compositore con Emiliano Cecere, Fabio Campedelli ed Andrea Amati)</small>
|-
|''Spara amore mio''<br /><small>(autore e compositore con [[La Fame di Camilla|Ermal Meta]])</small>
|-
|''Meraviglioso addio''<br /><small>(autore con Fabio Campedelli; compositore unico delle musiche)</small>
|-
|''Vieni con me''<br /><small>(autore con Ermal Meta)
|align="center" rowspan="2"|[[Chiara (cantante)|Chiara]]
|align="center" rowspan="2"|''[[Un posto nel mondo (album)|Un posto nel mondo]]''
|-
|''Qualcosa da fare''<br /><small>(autore con Diego Mancino)
|-
|''In ogni angolo di me''<br /><small>(autore e compositore con [[Alessandro Raina]] ed Emma)</small>
|align="center" rowspan="2"|[[Emma Marrone|Emma]]
|align="center" rowspan="2"|''[[Schiena (album)|Schiena]]''
|-
|''Se rinasci''<br /><small>(autore [[Niccolò Agliardi]]; compositore unico delle musiche)</small>
|-
|''[[Non me ne accorgo]]''<br /><small>(autore e compositore con Marco Mengoni e [[Pquadro#Lo scioglimento della band e le diverse carriere|Piero Romitelli]])</small>
|align="center"|[[Marco Mengoni]]
|align="center"|''[[Pronto a correre]]''
|-
|2014
|''[[Ricomincio da me (singolo)|Ricomincio da me]]''<br /><small>(autore e compositore con [[Pquadro#Lo scioglimento della band e le diverse carriere|Piero Romitelli]])</small>
|align="center"|[[Dear Jack]]
|align="center"|''Domani è un altro film (Prima parte)''
|-
|2016
|''[[Noi siamo infinito (singolo)|Noi siamo infinito]]''<br /><small>(autore e compositore insieme con Ivan Amatucci e [[Roberto Casalino]])</small>
|align="center"|[[Alessio Bernabei]]
|align="center"|''[[Noi siamo infinito (album)|Noi siamo infinito]]''
|-
|2018
|''[[New York (Thegiornalisti)|New York]]''<br /><small>(autore e compositore insieme a [[Tommaso Paradiso]])</small>
|align="center"|[[Thegiornalisti]]
|align="center"|''[[Love (Thegiornalisti)|Love]]''
|}
 
== Note ==
<references/>
 
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|http://myspace.com/dariodust/Dario|Dario Faini su Myspace}}
*[http://www.settimanasantaruvo.it/ La Settimana Santa a Ruvo di Puglia]
* {{cita web|http://www.dardust.com|Sito ufficiale di Dardust}}
*[http://www.lamiasettimanasanta.it/ La Settimana Santa in Italia e nel mondo]
*[http://settimanasantaruvo.weebly.com/ Il blog della Settimana Santa a Ruvo]
*[http://www.wix.com/confsanroccoruvo/csr/ Il sito Ufficiale della Confraternita di San Rocco]
*[http://www.cattedraleruvo.it/ Portale Ufficiale della Confraternita del Purgatorio e della Arciconfraternita del Carmine]
*[http://www.confraternitapurificazioneaddolorata.com/confra/ Il sito Ufficiale della Confraternita Purificazione-Addolorata]
*[http://www.lamiasettimanasanta.it/ascolta/ruvo.html Le Marce funebri delle Settimana Santa di Ruvo di Puglia]
*[http://www.youtube.com/watch?v=xLuXEeZqAb4 Momenti salienti della Processione degli "Otto Santi"]
*[http://nicolacassano.altervista.org/ La Banda Nicola Cassano - Ruvo di Puglia]
 
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