Categoria:Vescovi cattolici filippini e Ser Petracco: differenze tra le pagine
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[[File:Arezzo-Casa di Francesco Petrarca.JPG|miniatura|destra|La casa di Ser Petracco ad [[Arezzo]], dove nacque [[Francesco Petrarca]] nel 1304]]
{{Bio
|Titolo = Ser
|Nome = Petracco
|Cognome =
|PostCognomeVirgola = pseudonimo di '''Pietro di Parenzo di Garzo''' dell'[[Incisa Valdarno|Incisa]]
|Sesso = M
|LuogoNascita =
|GiornoMeseNascita =
|AnnoNascita = 1266 circa
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte = 1326
|Epoca = 1200
|Epoca2 = 1300
|Attività = notaio
|Nazionalità = italiano
}} Padre di [[Francesco Petrarca]], era stato esiliato da [[Firenze]] per motivi politici.
Suo padre era Ser Parenzo, figlio di Ser [[Garzo dell'Incisa]] che visse 100 anni. Erano tutti notai, nello stesso ufficio in cui Ser Petracco esercitava a Firenze. Ser Petracco fu anche un commerciante e, prima di compiere 35 anni, ricoprì numerose cariche pubbliche: fu "Cancelliere della Commissione per le Riforme" e delegato di un'ambasciata importante a Pisa nel 1301. Nel 1302 sposò Eletta Canigiani (1270-1319), la madre di Francesco Petrarca. Alla fine dello stesso anno, coincidente con il termine della sua carriera politica, fu falsamente accusato di questioni legali in sua assenza: la sentenza fu una multa di 1.000 lire oppure la perdita della mano destra. Rifiutandosi di pagare la multa, venne espropriato della sua proprietà.
Ser Petracco apparteneva alla fazione dei [[Guelfi|guelfi bianchi]]<ref name="italica">[http://www.italica.rai.it/rinascimento/saggi/petrarca/capitoli/LEZIONE01.htm Italica - Rinascimento - Francesco Petrarca] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20081014003116/http://www.italica.rai.it/rinascimento/saggi/petrarca/capitoli/LEZIONE01.htm |data=14 ottobre 2008 }}</ref> e fu amico di [[Dante Alighieri]], [[esilio|esiliato]] da [[Firenze]] nel [[1302]] per motivi politici legati alla lotta tra i [[Gherardini]] di [[Montagliari]] e le aperture di [[Firenze]] all'arrivo di [[Carlo di Valois]], fatti interni alle lotte tra [[guelfi bianchi e neri]]<ref>[[Dino Compagni]], ''[[Cronica delle cose occorrenti ne' tempi suoi]]''.</ref>. La sentenza del 10 marzo [[1302]] emanata da [[Cante Gabrielli]] da [[Gubbio]], [[podestà (medioevo)|podestà]] di Firenze, non solo esiliava i capi della famiglia [[Gherardini]], ma si estendeva anche Ser Petracco ed allo stesso Dante Alighieri: una sentenza, quindi, destinata ad influenzare profondamente la [[storia della letteratura italiana]].
Infatti, a causa dell'esilio paterno, il giovane Francesco Petrarca trascorse l'infanzia in [[Toscana]] - prima ad Arezzo, dove nacque il 20 luglio [[1304]]<ref>Precisamente in Vico dell'Orto; N. Longo, ''Petrarca: geografia e letteratura'', Roma 2007, p. 19</ref>, poi ad [[Incisa in Val d'Arno|Incisa]] e a [[Pisa]] - dove il padre era solito spostarsi per ragioni politico-economiche. Ma già nel [[1312]] la famiglia (nel frattempo era nato nel 1307 il fratello Gherardo) si trasferì a [[Carpentras]], vicino [[Avignone]] ([[Francia]]), dove Petracco sperava di ottenere incarichi presso la corte papale.
Morì nel 1326, poco dopo il rientro in [[Provenza]] di Francesco dagli studi di diritto civile presso l'[[Università di Bologna]].
==Note==
<references/>
==Collegamenti esterni==
* {{Collegamenti esterni}}
{{Petrarca}}
{{Portale|biografie|diritto}}
[[Categoria:Francesco Petrarca]]
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