Paolo Cannavaro e Battaglia del fiume Nedao: differenze tra le pagine

(Differenze fra le pagine)
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
 
Recupero di 1 fonte/i e segnalazione di 0 link interrotto/i. #IABot (v2.0beta10ehf1)
 
Riga 1:
{{Infobox conflitto
{{quote|Dico che per il Napoli voglio essere quello che è [[Francesco Totti|Totti]] per la [[Associazione Sportiva Roma|Roma]]: la bandiera|Paolo Cannavaro<ref>[http://www.napolimagazine.mobi/?action=read&idnotizia=15427 Napoli Magazine<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>}}
|Tipo=Battaglia
{{Sportivo
|Nome del conflitto = Battaglia di Nedao
|Disciplina = Calcio
|Parte_di = della guerra per la successione degli Unni
|Nome = Paolo Cannavaro
|Immagine = Paolo Cannavaro - SSC Neapel (2).jpg
|Didascalia =
|Altezza=185
|Data = [[454]]
|Peso=83
|Luogo =[[Pannonia]] (odierne [[Croazia]] - [[Ungheria]])
|PaeseNascita = {{ITA}}
|Casus =
|Squadra = {{Calcio Napoli}}
|Mutamenti_territoriali =
|Ruolo = [[Difensore]]
|Esito = Vittoria di Gepidi ed Ostrogoti
|GiovaniliAnni = 1995-1999<br>1999-2000
|Schieramento1 = [[Gepidi]]<br />[[Ostrogoti]]
|GiovaniliSquadre = {{Calcio Napoli|G}}<br>{{Calcio Parma|G}}
|Schieramento2 = [[Unni]]
|Squadra anni =
|Comandante1 = [[Ardarico]] (re dei Gepidi)<br />[[Teodemiro]] (re degli Ostrogoti)
|Squadre = {{Carriera sportivo
|Comandante2 = [[Ellac]] (re degli Unni) †
|1998-1999|{{Calcio Napoli|G}}|2 (0)
|Effettivi1 = 35.000
|1999-2001|{{Calcio Parma|G}}|5 (0)
|Effettivi2 = 55.000
|2001-2002|→ {{Calcio Verona|G}}|24 (1)
|Perdite1 = Circa 10.000
|2002-2006|{{Calcio Parma|G}}|87 (4)
|Perdite2 = Circa 40.000
|2006-|{{Calcio Napoli|G}}|157 (5)
|Perdite3 =
}}
|Note =
|AnniNazionale=1996<br>1999-2000<br>2001<br>2002-2004
|Nazionale={{NazU|CA|ITA||16-15}}<br>{{NazU|CA|ITA||18}}<br>{{NazU|CA|ITA||20}}<br>{{NazU|CA|ITA||21}}
|PresenzeNazionale(goal)=5 (0)<br />6 (0)<br />1 (0)<br />18 (0)
|Aggiornato=12 febbraio 2011
}}
 
La '''battaglia del fiume Nedao''' (o Nedavo), che prende il nome dalla [[Nedava]], un affluente del [[Sava (fiume)|Sava]], fu una [[battaglia]] combattuta in [[Pannonia]] nel [[454]] dall'esercito degli [[Unni]], appoggiati da un contingente di [[Ostrogoti]] rimasto fedele contro una coalizione di insorti barbari di stirpe germanica, aiutati da barbari di stirpe iranica fino ad allora sottomessi agli Unni medesimi. Nonostante gli Unni disponessero di una cavalleria eccezionale e di arcieri superiori a quelli nemici, la tattica di combattimento di costoro era nota (ed anche i punti deboli di essa) agli insorti, che finirono per sterminare gran parte dei loro antichi padroni, facendo crollare per sempre il cosiddetto [[Impero delle Steppe]].
{{Bio
|Nome = Paolo
|Cognome = Cannavaro
|Sesso = M
|LuogoNascita = Napoli
|GiornoMeseNascita = 26 giugno
|AnnoNascita = 1981
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte =
|Attività = calciatore
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità = , [[difensore]] e [[capitano (calcio)|capitano]] del [[SSC Napoli|Napoli]]
|Immagine =
}}
 
== La collocazione del campo di battaglia ==
==Carriera==
===Club===
Cannavaro ha debuttato nella [[Serie B 1998-1999|stagione 1998-1999]], all'età di 17 anni, con la maglia del [[SSC Napoli|Napoli]] in [[Serie B]].
L'anno successivo viene acquistato dal [[F.C. Parma|Parma]] a stagione appena iniziata, dove raggiunge il fratello.<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1999/09/30/parma-non-mi-dimetto.html Parma, non mi dimetto], repubblica.it</ref> Nella stessa stagione debutta anche in [[Serie A]] in Parma-[[Unione Sportiva Lecce|Lecce]] 4-1 del [[14 maggio]] [[2000]], sostituendo proprio [[Fabio Cannavaro|Fabio]].
 
Tuttora non è identificato il luogo in cui effettivamente si svolse la battaglia, in quanto non è noto a quale corso d'acqua odierno corrisponda il fiume Nedao<ref>[http://www.britannica.com/eb/topic-276414/Hun Enciclopedia Britannica] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20080524034658/http://www.britannica.com/eb/topic-276414/Hun |data=24 maggio 2008 }}</ref>. Alcuni lo identificano col [[Tibisco]] (''Tisza'')<ref name=fmgac>[http://fmg.ac/Projects/MedLands/HUNGARY.htm fmg.ac]</ref> o con il [[Danubio]] medesimo ("Nedao" come [[anagramma]] di ''Donau'', il toponimo germanico del fiume<ref name=fmgac/>). La confusione è ingenerata dal fatto che, a differenza della storiografia romana, assai curata e particolareggiata, la fonte storiografica principale per le vicende che concernono i [[regni romano-barbarici]] sono storici barbari "latinizzati", come il goto [[Giordane]] che visse alla corte di [[Costantinopoli]] un secolo dopo lo svolgimento della battaglia, che si limita a citare il "Neda(v)us Flumen" nella parte meridionale del regno unno, quindi non lungi dal Danubio, fiume che, a sua volta, segnava il confine con gli imperi romani.
Nelle sue prime due stagioni a Parma, Cannavaro non trova molto spazio e viene mandato in prestito all' [[Hellas Verona Football Club|Hellas Verona]].<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2001/08/02/verona-cade-un-tabu-ecco-il-nero.html Verona, cade un tabù: ecco il nero Montano], repubblica.it</ref> Con la maglia scaligera totalizza 24 presenze ed 1 gol, il suo primo in Serie A.
 
La [[Nedava]] appare come il fiume più probabilmente interessato alla vicenda bellica, in quanto etimologicamente e geograficamente riconosciuto da un maggior numero di storici<ref>[http://www.odinsvolk.ca/GermanicPeoples.htm The Germanic Peoples<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>. Solo una fonte riporta la [[Leita]], un fiume della moderna [[Austria]], quasi al confine con l'Ungheria, al tempo compresa nella provincia di Pannonia, ma tale corso d'acqua appare esser molto distante dal territorio in cui erano stanziati i popoli che parteciparono allo scontro<ref>[http://aeiou.iicm.tugraz.at/aeiou.encyclop.v/v684587.htm;internal&action=_setlanguage.action?LANGUAGE=en Völkerwanderung<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
L'anno successivo torna a Parma dove trascorre altre due stagioni in panchina ([[Serie A 2002-2003|2002-03]], [[Serie A 2003-2004|2003-04]]), poco considerato dall'allenatore [[Cesare Prandelli]].
Alternativamente, l'[[enciclopedia Britannica]]<ref>[http://www.britannica.com/EBchecked/topic/230424/Gepidae Gepidae (people) - Britannica Online Encyclopedia<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> riporta l'attuale fiume [[Nedad]] quale luogo effettivo dello scontro.
Nella stagione [[Serie A 2004-2005|2004-05]] crede in lui [[Pietro Carmignani]] che lo fa diventare titolare della difesa.
 
== Le cause che portarono allo scontro ==
[[File:Paolo Cannavaro - SSC Neapel (4).jpg|thumb|left|130px|Cannavaro nel [[2009]]]]
A fine stagione firma un contratto quinquennale che lo lega di nuovo alla squadra della sua città, il [[SSC Napoli|Napoli]].<ref>[http://www.tuttonapoli.net/?action=read&idnotizia=15301 Paolo Cannavaro è del Napoli. Domani la presentazione], tuttonapoli.net</ref>
Nel 2007 è tra gli artefici della promozione del Napoli in [[Serie A]] e va a formare con [[Maurizio Domizzi|Domizzi]] e [[Ruben Maldonado|Maldonado]] una difesa che a fine campionato sarà la meno battuta.
 
Lo storico Giordane accenna alle cause che indussero la ribellione delle tribù germaniche, turcofone e protoslave al dominio degli [[Unni]].
Nella [[Coppa Italia 2006-2007|Coppa Italia 2006-07]] segna un gol in rovesciata alla [[Juventus]] a pochi secondi dalla fine, che permette al Napoli di raggiungere i calci di rigore e successivamente di vincere la partita.
[[Attila]] ([[406]] – [[453]]) morì del tutto inaspettatamente al culmine del suo potere, il 16 marzo [[453]]<ref name="ReferenceA">Mario Bussegli: "Attila"; Rusconi Editore, 1986; ISBN 88-18-18007-X</ref> a causa d'una probabile emorragia, stando ai dettagli riportati da Giordane medesimo. Lo storico goto [[Giordane]] ([[500]] - [[570]]) è la principale fonte a nostra disposizione per poter delineare un quadro, seppur lacunoso, di quanto accadde tra l'anno della morte di Attila e l'anno della [[caduta dell'Impero romano d'Occidente]] (convenzionalmente, nel [[476]]). Ma Giordane visse un secolo dopo gli eventi narrati, Inoltre, la sua visione era partigiana (era un goto ed era al servizio dell'[[impero romano d'Oriente]])<ref name="ReferenceA"/>. Infine, la sua opera, la ''[[De origine actibusque Getarum|Getica]]'', è ampiamente tratta da una precedente e purtroppo perduta opera storica, la ''[[Historia Gothorum]]'', di [[Cassiodoro|Flavio Aurelio Magno Cassiodoro]] ([[483]] – [[581]]), certamente anch'essa di parte, essendo stato il nonno dell'autore uno dei membri della delegazione diplomatica bizantina alla corte di [[Attila]] nel [[448]] (tale delegazione era in realtà composta da agenti segreti della corte di [[Bisanzio]], e portava con sé un ingente quantitativo d'oro per assoldare sicari al fine di assassinare Attila in persona; la congiura venne scoperta e le relazioni diplomatiche tra Unni e Bizantini si guastarono definitivamente)<ref name="ReferenceB">Peter Heather: "La caduta dell'Impero Romano. Garzanti Editore; 2007; ISBN 978-88-11-68090-1"</ref>.
Bisanzio aveva certamente un notevole interesse a che la minaccia unna venisse spazzata via definitivamente dai suoi confini. Non è esagerato affermare che si trattava d'una questione di vitale importanza<ref name="ReferenceB"/>.
 
A ciò si aggiunse l'offensiva dei [[Gepidi]] di re [[Ardarico]], che mirava a creare una patria indipendente nell'ex [[Dacia (provincia romana)|provincia romana di Dacia]], (l'attuale [[Romania]], che effettivamente divenne nota col nome di "[[Gepidia]]"), e degli [[Ostrogoti]], i primi germani a cadere sotto il giogo unno già dal [[375]], dopo la [[battaglia del fiume Erac]] (odierno [[Tiligul]], in [[Ucraina]]), che sconfisse definitivamente gli Unni<ref name="ReferenceB"/>. Il grande impero unno si sfasciò in pochi anni, e gli Unni si ritirarono rapidamente verso il cuore dell'[[Asia]], oltre gli [[Urali]], a parte un contingente esiguo che si pose al servizio dei bizantini. Restarono indietro solo i [[Bulgari]] e gli [[Avari]], che si stanziarono nella [[Russia]] meridionale. I Gepidi si sostituirono agli Unni e fondarono un forte regno tra il Tibisco e il [[Dnestr]].
Nella [[Serie A 2007-2008|stagione 2007-08]] gioca in Serie A con il Napoli, a volte indossando la fascia da capitano, collezionando 34 presenze. Nella stagione successiva, [[Serie A 2008-2009|2008-2009]], viene confermato al centro della difesa partenopea. Nel [[Serie A 2009-2010|2009-2010]] diventa il capitano della squadra partenopea. In questa stagione raggiunge la piena maturità calcistica e si impone come uno dei migliori difensori del torneo.<ref>[http://www.tuttonapoli.net/?action=read&idnotizia=43648 Mazzarri: "Grande prova di maturità. Cannavaro? In Italia tra i migliori"], tuttonapoli.net</ref><ref>[http://www.tuttonapoli.net/?action=read&idnotizia=43655 Sconcerti: "Paolo Cannavaro da Nazionale"], tuttonapoli.net</ref> Il [[28 marzo]] [[2010]] mette a segno il primo gol in Serie A con la maglia azzurra, siglando il gol della vittoria contro il [[Catania Calcio|Catania]] al [[Stadio San Paolo|San Paolo]].<ref>[http://www.sscnapoli.it/client/render.aspx?root=707&fwd=3208&content=0 Napoli-Catania 1-0], sscnapoli.it</ref> Comincia la [[Serie A 2010-2011|stagione 2010-2011]] realizzando il suo secondo gol in Serie A, contro il [[Bari Calcio|Bari]] al San Paolo nella partita pareggiata 2-2. Il [[17 febbraio]] [[2011]] rinnova il contratto con il Napoli fino al [[2015]].<ref>[http://www.tuttonapoli.net/?action=read&idnotizia=55659 Cannavaro: "Firmato contratto quadrennale. Il Villarreal ha fatto barricate"], tuttonapoli.net</ref>
 
===Nazionale= La battaglia ==
====Nazionale Under-21====
Cannavaro fa il suo esordio con gli ''[[Nazionale di calcio dell'Italia Under-21|azzurrini]]'' il [[12 febbraio]] [[2002]] in una partita amichevole in vista delle qualificazioni per il [[Campionato europeo di calcio Under-21 2002|campionato europeo Under-21 2002]], contro gli {{NazNB|CA|USA}} a Messina vinta 2-0. Successivamente disputa tutte le partite del girone di qualificazione e conquista l'accesso alla fase finale degli europei.
 
La battaglia venne con ogni probabilità combattuta nell'autunno del 454, oppure, secondo altri, nei primi mesi del 455<ref>John Man: "Attila" Ed. Mondadori; 2007; ISBN 978-88-04-56444-7
Il [[17 maggio]] [[2002]] iniziano gli [[Campionato europeo di calcio Under-21 2002|Europei 2002]] e l'Italia pareggia all'esordio 1-1 contro il {{NazNB|CA|Portogallo}}, vince 2-1 contro l'{{NazNB|CA|Inghilterra}} e pareggia contro la {{NazNB|CA|Svizzera}} (0-0). Nella semifinale l'Italia trova le [[Nazionale di calcio ceca|Repubblica Ceca]]. La partita fu vinta dai cechi per 3-2 con un goal nei supplementari. Cannavaro disputa anche le partite di qualificazione all'[[Campionato europeo di calcio Under-21 2004|Europeo Under-21 2004]], ma non disputa la fase finale.
</ref>. Non sono noti i particolari della strategia, né quelli della tattica. Però, a grandi linee, essi possono esser desunti dalla ricostruzione storica delle battaglie che gli Unni sostennero coi [[Storia romana|Romani]], a cominciare dalla [[Battaglia dei Campi Catalaunici]] di due anni precedente ([[451]]) a quella del Nedao.
I barbari coalizzati, da ex alleati degli Unni, sapevano bene che dovevano impegnarsi in un tipo di combattimento molto diverso da quelli fin qui attuati contro l'Impero<ref>Giuseppe Zecchini, ''Attila'', Hoepli Editore, 2007, ISBN 88-389-2158-X</ref>. I barbari costituivano la fanteria, leggera e pesante, dell'orda unna, dal momento che [[Attila]] possedeva soltanto un'efficientissima cavalleria ("Dove passa il suo cavallo non cresce più un filo d'erba" è la frase attribuita agli osservatori bizantini). Gli scontri tipici della cavalleria unna consistevano in fulminei attacchi a sorpresa, fingendo la ritirata per poi rilanciare l'attacco con piccoli gruppi di esperti arcieri a cavallo. Il momento critico sfruttato dagli Unni era quando, al momento della finta ritirata, la fanteria nemica si scompaginava e si lanciava all'inseguimento credendo di aver vinto lo scontro. In quell'attimo, la cavalleria unna tornava indietro ed annientava il nemico colto letteralmente di sorpresa.
Presso il fiume Nedao, questa volta, i figli di Attila dovevano invece dedicare la stessa attenzione sia all'attacco che alla difesa<ref name="ReferenceA"/>. Erano pressoché privi di fanteria (i cui componenti erano, per l'appunto, costituiti dai barbari insorti contro di loro, oltretutto al corrente della stessa strategia unna). Per questo motivo, sicuramente, gli Unni volevano battersi in campo aperto e far così in modo di avvantaggiare la loro cavalleria. Difficilmente, questo vantaggio tattico si sarebbe concretizzato presso le rive di un fiume, che nel tardo autunno poteva anche aver allagato il territorio limitrofo per le esondazioni stagionali<ref name="ReferenceA"/>.
La politica bizantina, poi, finalizzata all'istigazione dei [[Germani]] alla rivolta sortì come effetto il tramonto definitivo della potenza unna: con ogni probabilità una sorta di "consiglieri militari" erano presenti al fianco degli insorti nei mesi precedenti la battaglia, se non sul campo di battaglia stesso<ref name="ReferenceA"/>. Questo è evidente dalla lettura attenta del testo di Giordane. La coalizione germanica costituiva la fanteria pesante armata di spade lunghe e corte, asce, mazze, pugnali. Era composta da [[Ostrogoti]], [[Turcilingi]], [[Sciri]], [[Rugi]], [[Ermunduri]], [[Franchi]], [[Suebi]], [[Sassoni]], [[Alemanni|Alamanni]] ed [[Eruli]]. La cavalleria leggera, armata di arco e dardi, era invece data da alcuni contingenti di [[Visigoti]], mentre quella pesante, assai più numerosa, faceva perno sugli [[Alani]] e sui [[Sarmati]] armati di giavellotto. Infine, la fanteria leggera era incentrata sui [[Gepidi]]. In tutto, gli effettivi dei coalizzati non superavano i 35.000 uomini.
Gli Unni, coi pochi contingenti barbari rimasti fedeli, assommavano a non più di 50.000 - 55.000 uomini.
Con ogni probabilità, gli Unni tentarono l'usuale tattica della cavalleria, ma la fanteria nemica non cascò nella trappola e non si scompose, nella lettura del testo di Giordane. Ne seguì, facilmente, un urto tra la fanteria germanica e la cavalleria unna, con la cavalleria germanica che agilmente avrebbe aggirato il nemico. Gli Unni, presi in mezzo tra la fanteria e la cavalleria germanica, furono letteralmente sterminati.
 
== Storia e conseguenze posteriori ==
In totale conta 23 presenze.
 
Dopo la morte di [[Attila]], avvenuta, secondo la tradizione tramandata da [[Prisco di Panion]], la notte successiva il banchetto che celebrava il suo ultimo matrimonio (con una gota di nome Krimhilda, poi abbreviato con Ildiko), i suoi tre figli [[Ellac]], Ermak e [[Dengizico]] si combatterono per la successione, reclamando ciascuno ben più della terza parte del regno (noto come l'"[[Impero delle steppe]]"). Il caos e l'[[anarchia]] che ne conseguirono permisero agli imperi romani occidentale ed orientale di progettare l'eliminazione del pericolo rappresentato dagli Unni, ed ai barbari - soggiogati dagli Unni durante le loro campagne belliche - di ribellarsi e di riguadagnare definitivamente la libertà<ref name="ReferenceC">Peter Heather: "La caduta dell'Impero Romano. Garzanti Editore; 2007; ISBN 978-88-11-68090-1</ref>. Le forze [[germani]]che alleate guidate da [[Ardarico]], re dei [[Gepidi]], sconfissero le forze [[unni|unne]] di [[Ellac]], il figlio di Attila, che aveva lottato con i fratellastri [[Irnik]] e Dengizico per la conquista del trono (non è certo che Ellac avesse ucciso i suoi fratelli, anche se, tra pretendenti al trono, gli Unni non ammettevano rivali nell'ascesa al potere; Attila stesso aveva ucciso il fratello dopo una breve coreggenza). Ellac venne ucciso alla fine del combattimento. Secondo Giordane la battaglia sarebbe stata estremamente cinematografica:
====Nazionale maggiore====
Il [[13 ottobre]] [[2007]] riceve la sua prima convocazione in [[Nazionale di calcio dell'Italia|Nazionale maggiore]] per l'amichevole contro il {{NazNB|CA|Sudafrica}} del [[17 ottobre]] successivo, senza però fare ingresso in campo.<ref>[http://www.sscnapoli.it/client/render.aspx?root=707&fwd=951&content=0 Cannavaro: "Una gioia doppia, per me e per Napoli"], sscnapoli.it</ref>
 
{{citazione|E quindi le nazioni guerriere si disfecero. A quel punto, credo, deve essere stato mostrato uno spettacolo eccezionale, in cui si potevano vedere i [[Goti]] lottare con le picche, i [[Gepidi]] infuriati con le spade, i [[Rugi]] spaccare le lance che li avevano trafitti, i [[Suebi]] lottare a piedi, gli [[Unni]] con archi, gli [[Alani]] formare una linea di guerrieri con armi pesanti mentre gli [[Eruli]] puntavano invece su armi leggere|[[Giordane]], ''[[De origine actibusque Getarum]]''<ref>Giordane, ''[[De origine actibusque Getarum]]'', l.261</ref>}}
==Statistiche==
===Presenze e reti nei club===
''Statistiche aggiornate al 12 febbraio 2011''
 
Gli Unni finirono con insediarsi nelle fortezze di confine dell'[[Impero bizantino]], o furono annientati dalle armate imperiali (alcuni attaccarono le fortezze danubiane nel [[457]]) o si arruolarono negli eserciti d'Occidente, o furono assoggettati dai nomadi [[Uguri]] e [[Onoguri]], [[Sabiri]] ed [[Avari]]. Il popolo unno ripiombò quindi nel caos e nell'anarchia e la steppa tornò a ripullularsi di signori arroganti, litigiosi tra loro, a volte in lotta, a volte al servizio dell'Impero. Dal [[459]], gli Unni sparirono del tutto dalle cronache storiche. Il dominio unno dell'[[Europa Centrale]] ed orientale era distrutto. I pochi guerrieri Unni sopravvissuti vennero espulsi da [[Ardarico]] dopo un lungo assedio alla loro capitale (in realtà un campo trincerato posto in una località non ancora identificata della [[Puszta]], la pianura che va dal lago [[Balaton]] ad Est alla catena dei [[Carpazi Boscosi]] ad Ovest, dalla [[Rutenia]] a Nord alla città di [[Belgrado]] a Sud) ungherese, non lungi dall'odierna città di [[Debrecen]] (in base alle descrizioni degli ambasciatori bizantini), che venne data alle fiamme<ref name="ReferenceC"/>.
{| class="wikitable center" style="text-align:center; font-size:90%"
|-
!rowspan="2"|Stagione
!rowspan="2"|Squadra
!colspan="3"|Campionato
!colspan="3"|Coppe nazionali
!colspan="3"|Coppe continentali
!colspan="2"|Totale
|-
!Comp
!Pres
!Reti
!Comp
!Pres
!Reti
!Comp
!Pres
!Reti
!Pres
!Reti
 
Anche tra i vincitori iniziarono subito le lotte intestine, a tutto vantaggio dell'Impero d'Oriente. I Franchi vennero espulsi verso gli attuali [[Paesi Bassi]] ed i Sassoni verso l'attuale [[Danimarca]], da dove passarono in [[Britannia]] nel [[458]] con una seconda ondata. Gli Ostrogoti si stanziarono nell'attuale [[Repubblica Ceca]] e nell'attuale [[Slovacchia]]. Gli altri finirono arruolati dall'[[Impero romano d'Occidente]] e stanziati nelle attuali [[Savoia (dipartimento)|Savoia]], [[Svizzera]], [[Provincia autonoma di Bolzano|Alto Adige]] ed Austria. I Gepidi risultarono i veri vincitori e si appropriarono di tutta la regione dei [[Carpazi]] e del Danubio. Anche il fatiscente Impero Romano d'Occidente riuscì a trarre vantaggio dalla sconfitta degli Unni, in quanto l'imperatore [[Avito]], l'ultimo imperatore degno di questo nome secondo Giordane, riuscì a recuperare la provincia di [[Pannonia]] seppur affidata a Sciri, Eruli e Turcilingi.
|-
|| [[Società Sportiva Calcio Napoli 1998-1999|1998-1999]] || {{Bandiera|Italia}} [[Società Sportiva Calcio Napoli|Napoli]] || [[Serie B 1998-1999|B]] || 2 || 0 || - || - || - || - || - || - || 2 || 0
 
I capi barbari iniziarono una lunga serie di litigi e guerre. Tra questi vanno ricordati almeno due ex-"logades" di Attila: il romano di Pannonia [[Flavio Oreste]] (il padre dell'ultimo imperatore d'Occidente, [[Romolo Augusto]]) e l'unno [[Edicone]] (il padre di [[Odoacre]]) che si segnalò per la sua ferocia nella lotta contro gli Ostrogoti. La funesta inimicizia tra Oreste, Odoacre ed il re ostrogoto [[Teodorico il Grande]] aveva dunque radici lontane, e questi furono i protagonisti della caduta finale dell'Impero d'Occidente tra il 28 agosto [[475]] ed il 4 settembre [[476]].
|-
|| [[Parma Football Club 1999-2000|1999-2000]] || rowspan=2| {{Bandiera|Italia}} [[Parma Football Club|Parma]] || [[Serie A 1999-2000|A]] || 1 || 0 || - || - || - || - || - || - || 1 || 0
|-
|| [[Parma Football Club 2000-2001|2000-2001]] || [[Serie A 2000-2001|A]] || 4 || 0 || [[Coppa Italia 2000-2001|CI]] || 1 || 0 || [[Coppa UEFA 2000-2001|CU]] || 3 || 0 || 8 || 0
|-
 
|-
|| [[Parma Football Club 2001-2002|2001-2002]] || {{Bandiera|Italia}} [[Hellas Verona Football Club|Verona]] || [[Serie A 2001-2002|A]] || 24 || 1 || [[Coppa Italia 2001-2002|CI]]|| 2 || 0 || - || - || - || 26 || 1
 
|-
|| [[Parma Football Club 2002-2003|2002-2003]] || rowspan=4| {{Bandiera|Italia}} [[Parma Football Club|Parma]] || [[Serie A 2002-2003|A]] || 14 || 0 || [[Coppa Italia 2002-2003|CI]]|| 2 || 0 || - || - || - || 16 || 0
|-
|| [[Parma Football Club 2003-2004|2003-2004]] || [[Serie A 2003-2004|A]] || 16 || 0 || [[Coppa Italia 2003-2004|CI]]|| 4 || 0 || [[Coppa UEFA 2003-2004|CU]] || 6 || 0 || 26 || 0
|-
|| [[Parma Football Club 2004-2005|2004-2005]] || [[Serie A 2004-2005|A]] || 28 || 1 || [[Coppa Italia 2004-2005|CI]]|| 1 || 0 || [[Coppa UEFA 2004-2005|CU]] || 12 || 0 || 41 || 1
|-
|| [[Parma Football Club 2005-2006|2005-2006]] || [[Serie A 2005-2006|A]] || 29 || 3 || [[Coppa Italia 2005-2006|CI]]|| 2 || 0 || - || - || - || 31 || 3
|-
!colspan="3"|Totale Parma || 92 || 4 || || 10 || 0 || || 21 || 0 || 123 || 4
 
|-
|| [[Società Sportiva Calcio Napoli 2006-2007|2006-2007]] || rowspan=5| {{Bandiera|Italia}} [[Società Sportiva Calcio Napoli|Napoli]] || [[Serie B 2006-2007|B]] || 39 || 2 || [[Coppa Italia 2006-2007|CI]] || 4 || 1 || - || - || - || 43 || 3
|-
|| [[Società Sportiva Calcio Napoli 2007-2008|2007-2008]] || [[Serie A 2007-2008|A]] || 34 || 0 || [[Coppa Italia 2007-2008|CI]] || 5 || 0 || - || - || - || 39 || 0
|-
|| [[Società Sportiva Calcio Napoli 2008-2009|2008-2009]] || [[Serie A 2008-2009|A]] || 30 || 0 || [[Coppa Italia 2008-2009|CI]] || 1 || 0 || [[Coppa Intertoto 2008|I]]+[[Coppa UEFA 2008-2009|CU]] || 2+4 || 0+0 || 37 || 0
|-
|| [[Società Sportiva Calcio Napoli 2009-2010|2009-2010]] || [[Serie A 2009-2010|A]] || 33 || 1 || [[Coppa Italia 2009-2010|CI]] || 1 || 0 || - || - || - || 34 || 1
|-
|| [[Società Sportiva Calcio Napoli 2010-2011|2010-2011]] || [[Serie A 2010-2011|A]] || 21 || 2 || [[Coppa Italia 2010-2011|CI]] || 1 || 0 || [[UEFA Europa League 2010-2011|UEL]] || 7 || 0 || 29 || 2
|-
!colspan="3"|Totale Napoli || 159 || 5 || || 12 || 1 || || 13 || 0 || 184 || 6
|-
!colspan="3"|Totale || 275 || 10 || || 24 || 1 || || 34 || 0 || 333 || 11
|}
 
==Vita privata==
È fratello minore di [[Fabio Cannavaro]], calciatore ex-capitano della Nazionale. È sposato dal [[18 giugno]] [[2003]] con Cristina Martino: i due hanno tre figli, Manuel, nato nel 2002, Adrian, nato nel 2004, e Sofia nata nel 2008.
 
== Note ==
{{references}}
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Paolo Cannavaro}}
 
<references/>
==Collegamenti esterni==
*[http://www.sscnapoli.it/client/render.aspx?root=713&content=0 Scheda su Sscnapoli.it]
*{{FIGC|1739}}
*{{AIC|469}}
*{{Transfermarkt||5858}}
 
== Collegamenti esterni ==
{{Calcio Napoli rosa}}
* {{cita web |1=http://www.marcopolovr.it/progetti/barbari/Unni.htm |2=Le tattiche belliche dell’orda unna |accesso=7 novembre 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20060217050037/http://www.marcopolovr.it/progetti/barbari/Unni.htm |dataarchivio=17 febbraio 2006 |urlmorto=sì }}
{{Nazionale italiana under-21 europei 2002}}
{{Portale|biografie|calcio}}
 
{{Portale|Germani|Guerra}}
[[Categoria:Personalità legate a Napoli]]
 
[[Categoria:Battaglie che coinvolgono gli Unni]]
[[ar:باولو كانافارو]]
[[Categoria:Battaglie che coinvolgono i Goti]]
[[ca:Paolo Cannavaro]]
[[Categoria:Gepidi]]
[[de:Paolo Cannavaro]]
[[en:Paolo Cannavaro]]
[[es:Paolo Cannavaro]]
[[fi:Paolo Cannavaro]]
[[fr:Paolo Cannavaro]]
[[he:פאולו קנבארו]]
[[hr:Paolo Cannavaro]]
[[id:Paolo Cannavaro]]
[[ja:パオロ・カンナヴァーロ]]
[[pl:Paolo Cannavaro]]
[[pt:Paolo Cannavaro]]
[[ru:Каннаваро, Паоло]]
[[simple:Paolo Cannavaro]]
[[sv:Paolo Cannavaro]]
[[tr:Paolo Cannavaro]]
[[zh:保羅·卡納瓦羅]]