Crocifissione di san Pietro (Michelangelo) e Omar Di Monopoli: differenze tra le pagine

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[[File:Omar Di Monopoli.jpg|thumb|foto dello scrittore]]
{{Opera d'arte
{{Bio
| immagine=Michelangelo, paolina, martirio di san pietro 01.jpg
|Nome = Omar
| grandezza immagine=300px
|Cognome = Di Monopoli
| titolo=Crocifissione di san Pietro
|Sesso = M
| artista=[[Michelangelo Buonarroti]]
|LuogoNascita = Bologna
| data = [[1545]]-[[1550]]
|GiornoMeseNascita = 11 ottobre
| opera = dipinto
|AnnoNascita = 1971
| tecnica=[[affresco]]
|LuogoMorte =
| altezza=625
|GiornoMeseMorte =
| larghezza=662
|AnnoMorte =
| città=[[Città del Vaticano]]
|Epoca = 2000
| ubicazione=[[Cappella Paolina]], [[Palazzi Vaticani]]
|Attività = scrittore
|Nazionalità = italiano
}}
[[File:Michelangelo, paolina, martirio di san pietro 05.jpg|thumb|Dettaglio]]
[[File:Michelangelo, paolina, martirio di san pietro 02.jpg|thumb|Dettaglio]]
La '''''Crocifissione di san Pietro''''' è un [[affresco]] (625x662 cm) di [[Michelangelo Buonarroti]], databile al [[1545]]-[[1550]] e situato nella [[Cappella Paolina]] in [[Città del Vaticano|Vaticano]]. È l'ultimo affresco dipinto da Michelangelo.
 
==StoriaBiografia==
Michelangelo aveva da poco terminato il ''[[Giudizio Universale (Michelangelo)|Giudizio Universale]]'' nella [[Cappella Sistina]] che [[Paolo III]] gli propose un nuovo incarico, questa volta legato più strettamente al suo nome. Il papa aveva infatti fatto costruire, tra il [[1437]] e il [[1540]], una cappella palatina "parva" nel [[palazzo Apostolico]], e desiderava che il celebre artista la decorasse con affreschi, legati ai titolari della cappella, nonché della [[diocesi di Roma]], i [[san Pietro|santi Pietro]] e [[san Paolo|Paolo]]<ref name=C105>Camesasca, cit., pag. 105.</ref>.
 
Dopo aver lavorato per un decennio come redattore e grafico all'interno di numerose piccole realtà editoriali del [[Salento]], dove vive, si è affacciato nel panorama culturale nazionale nel 2007 entrando a far parte del catalogo di autori delle edizioni milanesi [[Isbn Edizioni|ISBN]].
L'inizio dei lavori alla Paolina risale all'ottobre o al novembre [[1542]] e l'artista vi si applicò con una lentezza maggiore rispetto ai grandi affreschi della Sistina, dovuta alla senilità e agli acciacchi. Nel [[1544]] infatti l'artista ebbe una grave malattia che causò una sospensione. Il primo dei due affreschi ad essere compiuto, la ''[[Conversione di Saulo]]'', doveva essere terminato entro il 12 luglio [[1545]] e al 10 agosto era già stata preparata la parete per l'altro affresco, la ''Crocifissione di san Pietro''<ref name=C105/>. Quell'anno scoppiò un incendio in cappella, che comportò un ulteriore ritardo ai lavori, e di nuovo nel [[1546]] l'artista si ammalò. Alla morte di Paolo III, nel novembre del [[1549]], la ''Crocifissione'' non era ancora completa, e si dovette aspettare almeno il marzo [[1550]] per vederla terminata. Forse era intenzione di Paolo III affidare a Michelangelo anche la decorazione delle altre pareti, ma il nuovo pontefice non rinnovò l'incarico all'artista ormai settantacinquenne, che vennero poi decorate, durante il pontificato di [[Gregorio XIII]], da [[Lorenzo Sabatini]] e [[Federico Zuccari]] con altre storie delle vite dei due santi<ref name=C105/>.
 
Il suo primo romanzo [[Uomini e cani]] - opzionato dal regista [[Fabrizio Cattani]] che ne sta realizzando una versione cinematografica con [[Sergio Rubini]] protagonista<ref>{{collegamento interrotto|1=[http://ipotesicinema.com/produzioni/film-in-lavorazione/uomini-e-cani/ Uomini e cani {{!}} Ipotesi Cinema - Laboratorio per idee e le immagini fondato da Ermanno Olmi e Paolo Valmarana nel 1982 a Bassano del Grappa<!-- Titolo generato automaticamente -->] |date=marzo 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref> - s'impernia sulle vicende di un gruppo di sfollati pugliesi costretti ad abbandonare le proprie abitazioni abusive per lasciar spazio alla creazione di un parco naturale sul quale convergono grossi interessi politici e affaristici. Il romanzo, costruito per scene alla maniera di un'opera filmica, si caratterizza per l'utilizzo di un efficace impasto linguistico che innesta un italiano aulico e fortemente evocativo ad un dialetto assai onomatopeico e indefinito. La critica coniò per la particolare tipologia del libro la definizione di «western-pugliese»<ref>[http://www.booksbrothers.it/?pag=scrivania&id=413 Da booksbrothers.it]</ref>, un'etichetta che lo stesso autore ha in seguito fatto propria riferendo delle influenze del cinema e della letteratura di genere e in particolare degli [[spaghetti-western]] nella sua produzione.
Gli affreschi michelangioleschi subirono alcuni minori restauri: nel [[1934]] si constatò come essi fossero in larghissima parte autografi di Michelangelo (essendo dopotutto abituato a lavorare senza assistenti), con solo qualche intervento "moralizzatore" dopo la [[Controriforma]] su panneggi che coprissero alcune nudità degli angeli e con alcuni ripassi a tempera, non estesi, specie sulle zone paesistiche<ref name=C105/>.
 
L'anno successivo, nel 2008, l'autore ha dato alle stampe ''Ferro e fuoco'', anche questa una storia corale ambientata stavolta tra i nuovi schiavi della raccolta nei campi dello sperone del [[Gargano]]. Anche in questo romanzo le commistioni con il linguaggio cinematografico d'impronta [[noir]] e [[western]] sono considerevoli e la prospettiva cruenta ed esasperata del primo romanzo si amplifica in una giustapposizione di registri. Il modello narrativo cui l'autore guarda con maggiore attenzione è il ''southern-gothic'', tipica letteratura del sud degli [[Stati Uniti d'America]] che ha in [[William Faulkner]] e Flannery O'Connor i maggiori esponenti.
Il restauro più importante delle opere, che ne ha ripristinato la delicata cromia, si è concluso nel [[2009]]<ref>[http://www.repubblica.it/2009/07/sezioni/arte/recensioni/michelangelo-paolina/michelangelo-paolina/michelangelo-paolina.html Dalla rinata Cappella Paolina rispunta l'ultimo Michelangelo]</ref>.
 
Nel 2010 per la medesima casa editrice è uscito ''La legge di Fonzi'', terzo capitolo di questa ideale trilogia neo-western che narra di vicende ambientate in un paesino fittizio del [[brindisino]] stretto tra le maglie della [[Sacra Corona Unita]]. Come per i due libri precedenti, l'autore predilige la mescolanza di più filoni cercando di raccontare in chiave iperbolica un meridione inaspettato e mai oleografico, del tutto antitetico rispetto all'iconografia da cartolina promossa dalle associazioni turistiche. La chiave di lettura sociale si fonde con il ritmo della letteratura [[Pulp_(genere)|pulp]] proponendo un'opera dalla doppia valenza: un puro prodotto d'evasione da una parte e una riflessione sulle perenni problematiche di un [[Mezzogiorno (Italia)|mezzogiorno]] mai davvero affrancatosi dalla [[questione meridionale]] dall'altra. Anche di questo libro sono stati ceduti i diritti di sfruttamento cinematografico e il Torino Film Lab [http://www.torinofilmlab.it/projects/92-fonzi-s-law] ne ha inserito il trattamento all'interno di un [http://www.torinofilmlab.it/projects/92-fonzi-s-law programma] di lavoro, affidando alla giovane regista Gaelle Denis [http://www.torinofilmlab.it/people/193-gaelle-denis] le sorti della pellicola [http://www.torinofilmlab.it/projects/92-fonzi-s-law attualmente in fase di pre-produzione]
==Descrizione e stile==
L'opera raffigura il momento immediatamente precedente il [[martirio]] di [[san Pietro]], quando già collocato a testa in giù e inchiodato sulla croce, sta per essere issato. L'episodio non è menzionato negli [[Atti degli Apostoli]], ma deriva dalla ''[[Leggenda Aurea]]''. In quel momento il santo gira la testa verso l'alto, in un ultimo commovente gesto di vita rivolto allo spettatore<ref name=A126>Alvarez Gonzáles, cit., pag. 126.</ref>.
 
Nel 2014 pubblica la raccolta di racconti ''Aspettati l'inferno'', sorta di rollercoaster letterario in cui l'autore pugliese gioca coi generi descrivendo la sua terra con toni ora lirici ora divertiti: l'avventura, l'horror, il gotico, la fiction storica e quella fantascientifica si affacciano tra le pagine di questa composita antologia, portando avanti in dieci scoppiettanti novelle quel discorso di desacralizzazione dell'immagine tutta sole, vento e incanto che caratterizza il Mezzogiorno per focalizzare l'attenzione sulle sue molteplici contraddizioni. Il paese descritto in questo libro è un'immensa periferia cresciuta all'ombra dell'abusivismo più bieco, impantanata tra la brutalità delle mafia e i miasmi degli impianti siderurgici, popolata da gangster d'accatto, fattucchiere di provincia, pescatori albini, eremiti pazzoidi e persino gigantesci lombrichi mutanti.
A differenza della ''Conversione'', nella ''Crocifissione'' è del tutto assente il divino, con Pietro che appare isolato e solo davanti al dramma della tortura. A questa sensazione di smarrimento contribuiscono anche il paesaggio desolato, l'orizzonte alto, il cielo plumbeo<ref name=A126/>. Le linee di forza della composizione guidano l'occhio dello spettatore sulla testa di Pietro, con uno schema innovativo che evitava la tradizionale crocifissione a testa in giù, in cui era difficile mantenere l'attenzione prospettiva sul protagonista. [[Giotto]] ad esempio, nel ''[[Polittico Stefaneschi]]'', aveva risolto il problema alzando la croce fino a mettere il volto dell'apostolo all'altezza di quello degli astanti. Michelangelo invece, scegliendo il momento precedente alla crocifissione vera e propria, poté usare una disposizione trasversale, aiutato anche dalla pendenza del suolo, dando massimo risalto al protagonista.
 
''Uomini e cani'' ha vinto la 9ª edizione del ''Premio Letterario Edoardo Kihlgren Città di Milano''<ref>[http://www.mangialibri.com/news/edoardo-kihlgren-opera-prima-2008]</ref> 2008, che è stato assegnato all'autore il 19 maggio al teatro della Barona, Milano. Da allora l'autore non ha mai smesso di pubblicare racconti e articoli su riviste, antologie e siti letterari, ha collaborato come soggettista<ref>[http://www.torinofilmfest.org/?action=detail&id=6397 Da torinofilmfest.org]</ref> con il regista e produttore [[Edoardo Winspeare]] ed ha scritto il [[radiodramma]] ''L'Uomo Termoionico'' per [[Radio3|Radio Rai3]]<ref>[http://www.radio.rai.it/radio3/storyville/index.cfm Da Radio.rai.it] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20110825105515/http://www.radio.rai.it/radio3/storyville/index.cfm |data=25 agosto 2011 }}</ref>. Scrive periodicamente per le pagine culturali de La Stampa, La Repubblica e il Fatto Quotidiano.
Importante è notare come la composizione non sia più guidata dai principi della [[prospettiva]] rinascimentale, ma le figure appaiano piuttosto giustapposte e spinte in avanti senza una vera e propria profondità, quasi sospese sul nulla, come le figure che emergono a metà della cornice sulla destra. Lo spettatore si trova così al centro di molteplici punti di fuga come se fosse circondato "dentro" la scena<ref name=A126/>.
 
Nel 2016 l'autore ha ufficializzato [http://omardimonopoli.blogspot.it/2016/12/morte-e-rinascita.html] il suo passaggio presso la casa editrice [[Adelphi]] con il romanzo ''Nella perfida terra di Dio'' [https://www.adelphi.it/libro/9788845931765]. Il medesimo editore ha rimandato in stampa, in versione rivista e aggiornata, il suo romanzo d'esordio [https://www.adelphi.it/libro/9788845932847], annunciando il recupero dell'intera backlist e nuovi titoli inediti in futuro.
I colori sono tenui e stemperati, rivelati appieno nell'ultimo restauro. Alcune figure massicce e compatte rimandano ai maestri di Michelangelo, come [[Masaccio]], soprattutto nell'uomo accovacciato che scava la buca per la base della croce<ref name=A126/>.
 
Dal romanzo ''Nella perfida terra di Dio'' è in fase di sviluppo una riduzione cinematografica [http://www.pmisrl.eu/nella-perfida-terra-di-dio/].
Della ''Crocifissione di san Pietro'' esiste un cartone conservato alle [[Gallerie di Capodimonte]] a [[Napoli]], composto da diciannove fogli incollati su tela (263x156 cm), in più punti danneggiato e integrato posteriormente<ref name=C106>Camesasca, cit., pag. 106.</ref>.
 
==Altre immagini==
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File:Michelangelo, paolina, martirio di san pietro 03.jpg|Dettaglio
File:Michelangelo, paolina, martirio di san pietro 04.jpg|Dettaglio
File:Michelangelo, paolina, martirio di san pietro 06.jpg|Dettaglio
File:Michelangelo, paolina, martirio di san pietro 07.jpg|Dettaglio
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== Opere ==
* {{Cita libro|titolo=Nel buio. Storie di fantasmi nel Salento|editore=ISBN Edizioni|anno=2002|isbn=978-88-49-70108-1}}
* {{Cita libro|autore=O. Di Monopoli-Virginia Peluso|titolo=A levante. Storie di un film|editore=Edizioni dell'Iride|anno=2003|isbn=978-88-88-29530-5}}
* {{Cita libro|titolo=Uomini e cani|editore=ISBN Edizioni|anno=2007|isbn=978-88-76-38055-6}} - Collana Fabula, Adelphi, 2018, ISBN 978-88-4593-284-7.
* {{Cita libro|titolo=Ferro e fuoco|editore=ISBN Edizioni|anno=2008|isbn=978-88-76-38103-4}}
* {{Cita libro|titolo=La legge di Fonzi|editore=ISBN Edizioni|anno=2010|isbn=9788876381881}}
* {{Cita libro|titolo=Aspettati l'inferno|editore=ISBN Edizioni|anno=2014|isbn=978-88-76-38461-5}}
* {{Cita libro|titolo=Nella perfida terra di Dio|edizione=Collana Fabula|editore=Adelphi|città=Milano|anno=2017|isbn=978-88-45-93176-5}}
==Note==
<references/>
 
{{Portale|biografie|letteratura}}
==Bibliografia==
* Ettore Camesasca, ''Michelangelo pittore'', Rizzoli, Milano 1966.
* Marta Alvarez Gonzáles, ''Michelangelo'', Mondadori Arte, Milano 2007. ISBN 978-88-370-6434-1
 
==Voci correlate==
*[[Cappella Paolina]]
*[[Conversione di Saulo]]
 
==Altri progetti==
{{Interprogetto|commons=Category:Michelangelo's Conversion of Saint Paul}}
 
{{Michelangelo Buonarroti}}
{{Portale|scultura}}
 
[[Categoria:Cappella Paolina]]
[[Categoria:Dipinti su san Pietro]]