Basilica di Santa Trinita e Novo Mesto (comune): differenze tra le pagine

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Capoluogo
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{{Titolo errato|Novo Mesto (Comune)}}
{{Edificio religioso
 
|DedicatoA = [[Trinità (cristianesimo)|Santissima Trinità]]
{{Divisione amministrativa
|NomeEdificio = Basilica di Santa Trìnita
| Nome = Novo Mesto
|Immagine = Basilica di Santa Trinita, Florence.jpg
| Nome ufficiale = Mestna občina Novo mesto
|Didascalia = Facciata
| Panorama = Novo mesto Breg 2.JPG
|Larghezza =
| Didascalia = Panorama della città nel mese invernale
|Città = {{simbolo|FlorenceCoA.svg}}[[Firenze]]
| Bandiera =
|Regione = {{IT-TOS}}
| Voce bandiera =
|SiglaStato = ITA
| Stemma =
|Latitudine = 43.770178
| Voce stemma =
|Longitudine = 11.250667
| Stato = SVN
|Religione = [[Cattolicesimo|Cristiana cattolica]] di [[rito romano]]
| Grado amministrativo = 2
|Diocesi = [[Arcidiocesi di Firenze]]
| Tipo = città
|Ordine = [[Congregazione vallombrosana]]
| Divisione amm grado 1 = Slovenia Sudorientale
|AnnoConsacr =
| Raggruppamento = [[Bassa Carniola]]
|Architetto =
| Amministratore locale = Gregor Macedoni
|StileArchitett = [[architettura gotica|gotico]], [[architettura rinascimentale|rinascimentale]]
| Partito =
|InizioCostr = [[1250]]
| Data elezione =
|FineCostr = [[XIX secolo]]
| Lingue ufficiali =
|Website = http://www.monaci.org/monastero-santa-trinita
| Data istituzione = 7 aprile 1365 come ''Růdolfswerde''
|Note =
| Data soppressione =
| Superficie = 298.5
| Note superficie =
| Abitanti = 36296
| Note abitanti =
| Aggiornamento abitanti = 2018 <ref>http://www.stat.si/StatWeb/News/Index/7442</ref>
| Sottodivisioni = [[:Categoria:Insediamenti di Novo Mesto|Lista]]
| Sottosottodivisioni =
| Divisioni confinanti = [[Mokronog-Trebelno]], [[Šmarješke Toplice]], [[Šentjernej]], [[Metlika]], [[Semič]], [[Straža]], [[Mirna Peč]]
| Lingue = Sloveno
| Prefisso = (+386) 07
| Fuso orario =
| Codice ISO = SI-085
| Codice statistico =
| Codice catastale =
| Targa = NM
| Zona sismica =
| Gradi giorno =
| Diffusività =
| Nome abitanti =
| Patrono =
| Festivo =
| PIL =
| PIL procapite =
| PIL PPA =
| PIL procapite PPA =
| Immagine localizzazione =
| Mappa = Obcine Slovenija 2006 Novo mesto.svg
| Didascalia mappa = Posizione del comune all'interno della Slovenia
| Sito = http://www.novomesto.si/
}}
'''Novo Mesto''' o ''Mesta občina Novo Mesto'' ([[Alfabeto fonetico internazionale|IPA]]: {{IPA|[ˈnɔːʋɔ ˈmeːstɔ]}}, in [[Lingua tedesca|tedesco]] ''Neustadtl'' o ''Rudolfswerth'', in [[lingua italiana|italiano]] ''Nuova Città'') è uno degli {{formatnum:11}} [[Comune cittadino (Slovenia)|comuni cittadini]] ''Mestna občina'' della [[Slovenia]]. Ha una popolazione di {{formatnum:36296}} abitanti ed un'area di {{M|298.5|k|m2}}. Appartiene alla [[Regioni statistiche della Slovenia|regione statistica]] della [[Slovenia Sudorientale]] di cui ne è capoluogo ed è situato a poca distanza dal [[Confine tra la Croazia e la Slovenia|confine]] con la [[Croazia]]. La sede del comune si trova nella frazione di [[Novo Mesto]].
La '''basilica di Santa Trìnita''' è una delle basiliche più importanti nell'evoluzione storico artistica della città di [[Firenze]]; secondo l'uso fiorentino, che rispecchia la pronuncia latina al nominativo<ref>Il nominativo è ''Trinitas'', mentre l'ablativo ''trinitate'' ha originato la pronuncia tronca ''trinità''.</ref>, ha la caratteristica pronuncia sdrucciola (''Trìnita''). Si affaccia sull'omonima [[piazza Santa Trinita]] e dà il nome anche al vicino [[ponte Santa Trinita]]. Ha la dignità di [[basilica minore]]<ref>{{en}} [http://www.gcatholic.org/churches/data/basITX.htm ''Catholic.org Basilicas in Italy'']</ref>.
 
== StoriaInsediamenti ==
=== Santa Maria dello Spasimo ===
[[File:Santa Trinita 13 Cripta.jpg|thumb|left|La cripta]]
Sul sito della chiesa esisteva un'antica chiesetta dedicata a Santa Maria dello Spasimo, dei [[vallombrosani]], documentata già nel [[1077]]. Si trovava al di fuori dalla cinta muraria matildina, ne fu in seguito inclusa nel [[1172]]-[[1175|75]]. Si trattava di un edificio romanico molto sobrio, che rifletteva l'austerità dell'ordine. Di quella primitiva costruzione restano alcune tracce sulla controfacciata, la [[cripta]] sotterranea (colonne in [[marmo]] verde, che anticamente si innalzavano su basi di marmo bianco) e alcune iscrizioni e lapidi. Sono conosciute anche tracce dell'antico pavimento del [[presbiterio]], che era decorato da un [[mosaico]] a tessere bianche e nere, con disegni di animali fantastici.
 
Il comune cittadino di Novo Mesto è diviso in 98 insediamenti (''naselja''):
=== La chiesa gotica ===
[[File:Santa Trinita 12 Nau.jpg|thumb|La controfacciata romanica]]
Tra il [[1250]] e il [[1258]] vennero avviati dei lavori di ampliamento in [[architettura gotica|stile gotico]] su progetto che alcuni attribuiscono a [[Nicola Pisano]] o, più probabilmente, a [[Neri di Fioravanti]]. Fu una delle prime chiese gotiche di Firenze, preceduta solo dalla [[basilica di Santa Maria Novella]], i cui lavori vennero avviati a partire dal 1242. I lavori proseguirono con solerzia tra il [[1300]] e il [[1330]], con una brusca interruzione per la peste del [[1348]]. Vennero ripresi dal [[1365]] al [[1405]] circa.
 
{{div col}}
Gradualmente la chiesa venne ingrandita ed abbellita. Nella prima metà del Trecento ottenne il titolo di abbazia. Il prestigio dei Vallombrosani si rifletteva anche nella grande quantità di opere d'arte che confluivano, come la monumentale ''[[Maestà di Santa Trinita|Maestà]]'' di [[Cimabue]], ora agli [[Uffizi]]. In quel periodo vennero aggiunte le cappelle laterali, e tutta la chiesa venne rivestita di affreschi, in buona parte distrutti nei rimaneggiamenti successivi.
 
* Birčna vas
=== Il tardo Cinquecento ===
* Boričevo
Alla fine del Cinquecento, nell'ambito dei rinnovamenti in seguito alla [[Controriforma]] che i granduchi medicei avevano promosso nelle chiese fiorentine, i Vallombrosani chiesero a [[Bernardo Buontalenti]] di rinnovare il presbiterio della chiesa di Santa Trinita e di ricostruire il convento. Il complesso assunse così uno stile sobrio e nel contempo imponente. Il Buontalenti, smantellando il coro dei monaci, realizzò così l'artificioso altare monumentale e con l'originale scalinata ([[1574]]), conservata oggi nella [[chiesa di Santo Stefano al Ponte]].
* Brezje
* Brezovica pri Stopičah
* Češča vas
* Črešnjice
* Črmošnjice pri Stopičah
* Daljni Vrh
* Dobovo
* Dolenja vas
* Dolenje Grčevje
* Dolenje Kamenje
* Dolenje Karteljevo
* Dolenje Lakovnice
* Dolenji Suhadol
* Dolnja Težka Voda
* Dolž
* Gabrje
* Golušnik
* Gorenje Grčevje
* Gorenje Kamence
* Gorenje Kamenje
* Gorenje Karteljevo
* Gorenje Kronovo
* Gorenje Lakovnice
* Gorenje Mraševo
* Gorenji Suhadol
* Gornja Težka Voda
* Gumberk
* Herinja vas
* Hrib pri Orehku
* Hrušica
* Hudo
* Iglenik
* Jama
* Jelše pri Otočcu
* Jugorje
* Jurna vas
* Konec
* Koroška vas
* Koti
* Križe
* Kuzarjev Kal
* Laze
* Leskovec
* Lešnica
* Lutrško Selo
* Mala Cikava
* Male Brusnice
* Mali Cerovec
* Mali Orehek
* Mali Podljuben
* Mali Slatnik
* Mihovec
* [[Novo mesto]]
* Otočec
* Paha
* Pangrč Grm
* Petane
* Petelinjek
* Plemberk
* Podgrad
* Potov Vrh
* Prečna
* Pristava
* Rajnovšče
* Rakovnik pri Birčni Vasi
* Ratež
* Sela pri Ratežu
* Sela pri Zajčjem Vrhu
* Sela pri Štravberku
* Sevno
* Smolenja vas
* Srebrniče
* Srednje Grčevje
* Stopiče
* Stranska vas
* Suhor
* Šentjošt
* Škrjanče pri Novem mestu
* Štravberk
* Travni Dol
* Trška Gora
* Uršna sela
* Velike Brusnice
* Veliki Cerovec
* Veliki Orehek
* Veliki Podljuben
* Veliki Slatnik
* Verdun
* Vinja vas
* Vrh pri Ljubnu
* Vrh pri Pahi
* Vrhe
* Zagrad pri Otočcu
* Zajčji Vrh pri Stopičah
* Ždinja vas
* Žihovo Selo
 
{{div col end}}
A quello stesso periodo risale la facciata, sempre del [[Bernardo Buontalenti|Buontalenti]] ([[1593]]-[[1594]]), con sculture di [[Giovanni Caccini]].
 
== Gemellaggi ==
[[File:Firenze Presbiterio ed Altare maggiore della chiesa di Santa Trinita.jpg|thumb|left|L'altare barocco di Santa Trinita prima dei restauri ottocenteschi]]
Negli stessi anni veniva eretta nel transetto sinistro la ''cappella delle Reliquie di [[San Giovanni Gualberto]]'', progettata da [[Giovanni Caccini|Caccini]] con affreschi di [[Domenico Cresti]] detto [[il Passignano]]. Ulteriori interventi di rinnovamento nelle cappelle furono effettuati da [[Gherardo Silvani]], [[Ludovico Cigoli]] e altri.
 
* {{Gemellaggio|Germania|Langenhagen}};
Nel [[1584]] [[Alfonso Parigi il vecchio]] costruì, su disegni di [[Bernardo Buontalenti]], il chiostro del convento. Quasi tutte le cappelle laterali furono rimaneggiate nel Seicento, con nuove decorazioni quasi scomparse dopo i restauri ottocenteschi.
* {{Gemellaggio|Spagna|Vilafranca del Penedès}};
 
* {{Gemellaggio|Bosnia ed Erzegovina|Bihać}};
=== I restauri ottocenteschi ===
* {{Gemellaggio|China|Yixing}};
In occasione dei restauri ottocenteschi si volle ripristinare l'aspetto gotico, anche a costo di interventi invasivi e deturpanti, come la rimozione dell'altare del [[Buontalenti]]. In quell'occasione furono collocate in Santa Trinita anche alcune opere prelevate dalla [[chiesa di San Pancrazio (Firenze)|chiesa di San Pancrazio]], ormai sconsacrata: fra queste il grande affresco staccato con ''San Giovanni Gualberto in trono, Santi e Beati vallombrosani'', opera di [[Neri di Bicci]] ([[1455]]), e la ''Tomba di Benozzo Federighi'' di [[Luca della Robbia]], ora nel transetto sinistro, che però negli spostamenti perse il basamento originario.
* {{Gemellaggio|Italia|Brescia}};
 
* {{Gemellaggio|Serbia|Leskovac}};
=== Il XX secolo ===
* {{Gemellaggio|Montenegro|Castelnuovo (Montenegro)}};
La chiesa venne danneggiata dall'[[alluvione di Firenze del 1966|alluvione del 1966]], dopo il quale si avviò un ciclo di restauri che rimossero i falsi ottocenteschi e riguardarono tutti gli affreschi delle cappelle.
* {{Gemellaggio|Polonia|Toruń}};
 
* {{Gemellaggio|Slovacchia|Trnava}};
== Architettura ==
[[File:Santa Trinita 14 planta.gif|thumb|upright=1.4|Pianta]]
[[File:Santa Trinita 1 nau.jpg|thumb|Interno]]
La facciata di Santa Trinita del Buontalenti è un'opera tipica del [[architettura manierista|tardomanierismo]] fiorentino, caratterizzata da un disegno geometrico simmetrico con elementi tradizionali ma disposti in varianti originali. Il doppio ordine di [[paraste]] scandiscono il prospetto dividendolo in tre zone. Il corpo della navata centrale è mascherato da un fastigio con [[frontone]] e finestra tonda. Le cornici in pietra delle porte e dell'[[altorilievo]] centrale della Trinità richiamano le movenze di stoffe e cartigli. L'architetto di corte di [[Cosimo I]] non si preoccupò della reale forma della chiesa, interessandosi piuttosto a creare un armonioso prospetto nella piazza: ciò si deduce dal taglio verticale della facciata che non copre le due fasce laterali, coperte da un semplice [[bugnato]] a punta di diamante a sinistra e da intonaco a destra, oppure dalla finestra circolare che non collima con l'apertura che dà luce all'interno. La statua di ''Sant'Alessio, così come il rilievo della ''Trinità'', sono opera di [[Giovanni Battista Caccini]] (1594), mentre le porte lignee risalgono al [[1640]].
 
L'interno ha una forma a ''T'' ([[croce commissa]]), come tipico delle chiese degli ordini monastici dell'epoca, con [[abside]] quadrata illuminata da una lunga [[bifora]].
 
Si espande su tre navate divise da sottili pilastri rettangolari su archi a sesto acuto e [[volte a crociera]]. I pilastri della navata centrale divergono leggermente avvicinandosi al transetto, creando un effetto ottico di avvicinamento, probabilmente non casuale ma voluto, visto che anche le altezze delle arcate subiscono un simile incremento<ref>A. Ambrosi, ''Visualità dello spazio architettonico medioevale, 1979</ref>.
 
Lungo le navate e sul lato di testa del transetto si dispongono le cappelle: cinque su ciascun lato e quattro ai lati della cappella maggiore, alle quali vanno aggiunte la cappellina di San Giovanni Gualberto alla testa del transetto destro, e la [[sagrestia di Santa Trinita|sagrestia]] nel transetto sinistro, già Cappella Strozzi.
 
== Il corredo artistico ==
La controfacciata romanica ospita vari frammenti addossati, tra i quali un affresco della ''Trinità'' del primo Quattrocento, la lastra tombale degli abati di San Pancrazio (XIV secolo), proveniente dalla chiesa sconsacrata, e, a sinistra, la lastra tombale di Giovanni di Antonio Amati, attribuita ad [[Antonio del Pollaiolo]]. Un Crocifisso in cielo è tutto quello che rimane di una scena con le ''[[Stimmate di San Francesco (Paolo Uccello)|Stimmate di San Francesco]]'' di [[Paolo Uccello]].
 
Le due acquasantiere marmoree poste in corrispondenza dei primi due pilastri, sono state disegnate da [[Battista Lorenzi]] tra il [[1581]] e il [[1583]].
 
=== Cappelle della navata destra ===
Nella navata destra la prima cappella che si incontra, chiusa da una grata, è la Cappella [[Gianfigliazzi]], dal nome della famiglia che aveva numerose proprietà tra [[via Tornabuoni]] e il Lungarno Corsini. L'aspetto attuale della cappella risale all'intervento del [[1630]] circa di [[Gherardo Silvani]], ma resta nelle volte un cielo affrescato attribuito a [[Cenni di Francesco]] (1400-1415), del quale restano anche le figure di ''San Benedetto penitente'' nell'arco, gli otto busti di ''Apostoli'' nel sottarco e, in una nicchia a destra, la ''Comunione di santa Maria Egiziaca'', la cui [[sinopia]] staccata si trova esposta sulla parete opposta. Sull'altare si trova il ''Crocifisso ligneo della Provvidenza'', trecentesco, oggetto tutt'oggi della devozione popolare.
 
Segue la Cappella Davizzi, di [[Matteo Nigetti]], ristrutturata verso il [[1640]]-[[1642]]. La decorazione è sobriamente barocca e sull'altare si trova la pala della ''Predica di San Giovanni Battista'', opera tarda di [[Francesco Curradi]] firmata e datata [[1649]].
 
La Cappella Cialli-Seringi ospita sull'altare la tavola fondo oro con [[predella]] della ''Madonna in trono col Bambino e quattro santi'' di [[Neri di Bicci]] (1466 circa). Alla parete destra si trova l'affresco frammentario della ''[[Matrimonio mistico di Santa Caterina d'Alessandria tra santi]]'' di [[Spinello Aretino]] (1390-1395), segnato dalle martellate che precedettero la scialbatura (copertura con intonaco bianco). Sulla parete opposta si trova la [[sinopia]]. L'affresco proviene dalla cappella attigua ed è stato scoperto sotto gli affreschi di [[Lorenzo Monaco]].
 
A fianco si incontra la [[Cappella Bartolini Salimbeni]], chiusa dall'originaria cancellata del [[1420]] circa, opera forse di Manfredi di Franco da [[Pistoia]]. La cappella è celebre per il pregevole ciclo di affreschi di [[Lorenzo Monaco]] con le ''Storie della Vergine'', eseguiti fra il [[1420]] e il [[1425]], coprendo i precedenti di [[Spinello Aretino]]. Si tratta dell'unica cappella che venne risparmiata dai rimaneggiamenti cinque-seicenteschi ed è stata restaurata con lavori conclusi nel [[2004]]. L'altare conserva una pala dello stesso autore che raffigura l<nowiki>'</nowiki>''[[Annunciazione Bartolini Salimbeni|Annunciazione]]''.
 
La quinta e ultima cappella è aperta sia sulla navata che sul transetto, come la cappella corrispondente sull'altro lato. Detta Cappella Ardinghelli, ha decorazioni ad affresco all'esterno sopra l'arco sulla navata e in una lunetta all'interno (''Imago pietatis'') di [[Giovanni Toscani]] (1423-1424). L'altare ha una complessa decorazione classica e venne costruito nel [[1552]] usando marmi decorati del [[1505]]-[[1513]] da [[Benedetto da Rovezzano]]. La pala che è ospitata al centro è una ''Resurrezione di Cristo e santi'' di [[Maso da San Friano]] (1582).
 
=== Cappelle della navata sinistra ===
[[File:Santa Trinita, Desiderio da settignano, la maddalena (1450).JPG|thumb|''Maddalena'' di Desiderio da Settignano]]
La prima cappella di sinistra, detta Cappella Strozzi, venne ristrutturata da [[Giovan Battista Caccini]] nel [[1603]], il quale scolpì anche le statue della ''Mansuetudine'' e della ''Pace'' ai lati dell'altare (1603-1609). La pala centrale è un<nowiki>'</nowiki>''Annunciazione'' di [[Jacopo Chimenti]], mentre la volta con il ''Paradiso'' è opera di [[Bernardino Poccetti]]. Alle pareti si trovano le tele della ''Morte di sant'Alessio'' di [[Cosimo Gamberucci]] (1605 circa, a sinistra) e il ''Martirio di santa Lucia'' di [[Pompeo Caccini]] (1609, a destra).
 
Segue la Cappella Bombeni, realizzata da [[Matteo Nigetti]] nel 1629-1635. All'altare si trova il ''Matrimonio mistico di santa Caterina da Siena e santi'' di [[Antonio del Ceraiolo]] (1515-1520) e ai lati i dipinti di ''San Girolamo penitente'' di [[Ridolfo del Ghirlandaio]] (1525 circa) e dell<nowiki>'</nowiki>''Annunciazione'' di [[Michele Tosini]] (1525 circa), queste ultime due provenienti da [[San Girolamo alla Costa]].
 
La terza cappella era dei Davanzati e conserva tracce frammentarie degli affreschi eseguiti tra il 1340 e il 1350 con ''Storie di santa Caterina'' da un seguace di [[Maso di Banco]]. Due angeli a monocromo sono riferibili alla bottega di [[Giovanni da Ponte]] (post 1444). L'altare è decorato dalla tavola dell<nowiki>'</nowiki>''Incoronazione della Vergine e dodici santi'' di [[Bicci di Lorenzo]], commissionata dopo il [[1430]]. Sulla parete sinistra infine si trova la sepoltura di Giuliano Davanzati, morto nel [[1444]], composta da un sarcofago romano del Buon Pastore del III secolo d.C. e dal coperchio con la figura giacente del defunto attribuita a [[Bernardo Rossellino]].
 
Segue la Cappella Compagni, dominata dal grande affresco staccato sulla parete centrale raffigurante un lunettone con ''San Giovanni Gualberto in trono tra santi e beato vallombrosani'' di [[Neri di Bicci]] (1455), proveniente dal chiostro di [[San Pancrazio (Firenze)|San Pancrazio]]. Dello stesso autore è la tavola dell'''Annunciazione con cacciata dei progenitori'' alla parete di destra (dopo il 1475), che contiene un errore prospettico per via delle architetture troppo piccole per le figure che contengono. Di suo nonno [[Lorenzo di Bicci]] è invece l'affresco sull'arcone esterno con ''San Giovanni Gualberto perdona l'uccisore di suo fratello'', del 1430-1435 circa. Una piccola targa sulla parete sinistra ricorda che qui fu sepolto il cronista [[Dino Compagni]] nel [[1323]]. I Compagni infatti anticamente avevano le proprie case nelle vicinanze, sul [[Lungarno Corsini]].
 
Nella quinta cappella, la Cappella Spini, aperta su due lati come la sua corrispondente nella navata destra, si trovano la ''[[Maddalena (Desiderio da Settignano)|Maddalena]]'' lignea di [[Desiderio da Settignano]] (1450 circa), terminata, secondo la testimonianza di [[Vasari]] nel [[1455]] da [[Benedetto da Maiano]], e l'affresco di ''Santo vescovo'' di [[Alesso Baldovinetti]] ([[1470]] circa).
 
=== Transetto destro ===
[[File:Santa Trinita 6 Sassetti.jpg|thumb|La Cappella Sassetti]]
Il transetto destro presenta in testa l'accesso su via del Parione (con portale esterno quattrocentesco), preceduto da un vestibolo dove si trovano sei tombe a nicchia con archi ogivali, su una delle quali è presente un rilievo di ''Cristo in pietà'' della seconda metà del Trecento, della scuola di [[Andrea Pisano]].
 
La [[Sagrestia di Santa Trinita|Cappella Strozzi]], dal nome della potente famiglia fiorentina, fu progettata da [[Lorenzo Ghiberti]] ([[1418]]-[[1423]]) e corrisponde all'attuale [[Sagrestia di Santa Trinita|sagrestia]]. Via si accede sia da un passaggio dietro la cappella Maggiore che da un portale quattrocentesco sulla navata. Composta da tre campate disposte a "L", ha l'altare maggiore decorato dalla ''Pietà'' marmorea di [[Vittorio Barbieri]], firmata e datata [[1743]] e liberamente ispirata alla ''[[Pietà vaticana]]'' di [[Michelangelo]]. Alla parete si trova la tela dell'''Esaltazione di Santa Monica'' di [[Alessandro Gherardini]] ([[1697]], mentre a sinistra, sotto un arco aperto nella parete che divide i due vani della sagrestia, la tomba di Onofrio Strozzi, padre di [[Palla Strozzi]], che è attribuita a [[Pietro Lamberti]] o a [[Michelozzo]] (1418-1425 circa), con decorazioni floreali nel sottarco attribuite a [[Gentile da Fabriano]]. Altre opere nella sagrestia sono di [[Luca della Robbia]], [[Francesco di Simone Ferrucci]], [[Puccio Capanna]], [[Niccolò di Tommaso]] e [[Pietro Torrigiani (scultore)|Pietro Torrigiani]]. Qui si trovava la splendida pala dell<nowiki>'</nowiki>''[[adorazione dei Magi (Gentile da Fabriano)|Adorazione dei Magi]]'' di [[Gentile da Fabriano]], ora agli [[Uffizi]], datata [[1423]], così come la ''[[Deposizione (Angelico)|Deposizione]]'' dell'[[Angelico]] iniziata da [[Lorenzo Monaco]], ora al [[Museo Nazionale di San Marco]].
 
Rientrando in chiesa si arriva alla [[Cappella Sassetti]], che conserva il capolavoro di [[Domenico Ghirlandaio]], gli affreschi con ''Storie di San Francesco'' dipinti su commissione di [[Francesco Sassetti]] tra il [[1483]] e il [[1486]] circa. Il ciclo è esemplificativo del gusto degli ultimi decenni del Quattrocento, quando la ricca borghesia fiorentina amava farsi ritrarre nelle scene sacre. Interessante è quindi la rappresentazione della società quattrocentesca fiorentina, oltre che le inedite grandi aperture scenografiche degli affreschi, e l'interesse per il ritratto di ispirazione [[pittura fiamminga|fiamminga]]. Sono numerosissimi i ritratti di persone dell'epoca: [[Francesco Sassetti]] e la moglie sono raffigurati come donatori della cappella nella scena del miracolo ambientato in piazza Santa Trinita (fra l'altro il dipinto è una preziosissima testimonianza di come apparisse allora questa zona), mentre nel riquadro di San Francesco che riceve l'ordine francescano da [[Papa Onorio III]] (scena ambientata in [[piazza della Signoria]]) compare il Sassetti che allora dirigeva il [[Banco Medici]], assieme al figlio Teodoro, a [[Lorenzo il Magnifico]] e a [[Luigi Pulci]]. Sono presenti anche i figli del Magnifico che salgono le scale guidati dall'umanista [[Agnolo Poliziano]]. La pala d'altare è pure del [[Ghirlandaio]] e raffigura l<nowiki>'</nowiki>''[[Adorazione dei pastori (Ghirlandaio)|Adorazione dei pastori]]'' (1485 circa), con citazioni fedeli del ''[[Trittico Portinari]]'' di [[Hugo van der Goes]]. Il primo pastore si ritiene sia stato dipinto come autoritratto dell'autore. Le tombe di Francesco Sassetti e della consorte Nera Corsi sono opera di [[Giuliano da Sangallo]], incorniciate da affreschi a monocromo. Nella volta della cappella si trovano quattro ''Sibille'', mentre all'esterno, in alto sopra l'arco, si trova la ''Sibilla Tiburtina che annuncia ad Augusto la nascita del Redentore'' e una ''Statua del David'' dipinta in cima al pilastro, pure opere del Ghirlandaio, anche se in condizioni meno buone per via della scialbatura che subirono in antico.
 
Sul pilastro che separa la Cappella Sassetti dalla seguente Cappella Doni si trova un affresco dell<nowiki>'</nowiki>''Annunciata'' di un pittore fiorentino del Quattrocento. La Cappella Doni venne ristrutturata da [[Ludovico Cigoli]] tra il [[1559]] e il [[1613]] ed è chiusa da una grata. All'esterno, sopra l'arco, si trova un affresco di ''Cristo in gloria'' attribuito a [[Giovanni da Ponte]] (1429-1430). All'interno ospita sull'altare un ''Crocifisso'' ligneo forse della metà del XIII secolo, pesantemente ridipinto nei secoli. A destra, sulla parete, si incontra la ''Madonna dello Spasimo'', tavola dell'ultimo decennio del Quattrocento di [[Bernardo di Stefano Rosselli]].
 
=== Cappella Maggiore ===
[[File:Santa Trinita 8 Nardo.jpg|thumb|left|La Cappella Maggiore]]
La Cappella Maggiore era anticamente decorata da un ciclo di affreschi di [[Alesso Baldovinetti]] tra il [[1471]] e il [[1497]] con ''Storie del vecchio Testamento'', che venne quasi interamente distrutto durante i lavori di ammodernamento del coro del [[1760]]-[[1761]]. Restano quattro ''Patriarchi'' negli spicchi della volta, molto rovinati, e due scene nei lunettoni con il ''Sacrificio di Isacco'' e ''Mosè che riceve le tavole della legge'', dipinti a secco.
 
L'altare è frutto dell'unione di più pezzi di varia provenienza, tra cui il [[paliotto]] con la ''Trinità'' attribuito ad [[Agostino di Duccio]] e i pilastrini della bottega di [[Desiderio da Settignano]]. Il trittico della ''Trinità'' di [[Mariotto di Nardo]] (1416) fu commissionato da Niccolò Davanzati e proviene dai depositi della [[Galleria dell'Accademia]].
 
=== Transetto sinistro ===
[[File:Santa trinita, luca della robbia, monumento funebre a Benozzo Federighi 01.JPG|thumb|Il ''Monumento a Benozzo Federighi'' di Luca della Robbia]]
La prima cappella a sinistra dell'altare, Cappella Usimbardi, venne rifatta da [[Ludovico Cigoli]] probabilmente entro il [[1628]]. La volta è decorata da affreschi coevi di [[Fabrizio Boschi]] e [[Matteo Rosselli]]. Nella decorazione marmorea sono inserite le tele con la ''Consegna delle Chiavi'' dell'[[Empoli (pittore)|Empoli]] ([[1607]] circa) e ''San Pietro sulle acque'' iniziato da [[Cristofano Allori]] e terminato dopo la sua morte da [[Zanobi Rosi]] nel [[1621]]. All'altare il [[paliotto]] scolpito con il ''Martirio di San Lorenzo'' è opera di [[Tiziano Aspetti]], mentre il ''Crocifisso'' è di [[Felice Palma]], che scolpì anche i monumenti funebri sulle pareti laterali. Sopra l'arco esterno si trovano affreschi di [[Giovanni da Ponte]] databili al 1430-1434.
 
Segue la Cappella Scali, che all'esterno è decorata da affreschi con ''San Bartolomeo'' e medaglioni di ''Santi''. All'interno sopravvivono affreschi frammentari di [[Giovanni da Ponte]] e [[Smeraldo di Giovanni]] databili al [[1434]]: nella volta gli ''Evangelisti'' e sulle pareti ai lati ''Scorticamento'' e ''Decollazione di san Bartolomeo''. Qui si trova anche uno dei capolavori di [[Luca della Robbia]], la tomba in marmo e maiolica policroma del [[vescovo di Fiesole]] [[Benozzo Federighi]], morto nel [[1450]], proveniente da [[San Pancrazio (Firenze)|San Pancrazio]]. Il monumento risale al [[1454]] ed è composto dalla figura giacente del defunto sullo sfondo di un rilievo di ''Cristo tra la Madonna e san Giovanni''; tutt'intorno si trova una fascia in [[terracotta policroma invetriata]] di elementi floreali.
 
Alla testa del transetto si trova la piccola Cappella delle reliquie di San Giovanni Gualberto, progettata a fine del Cinquecento da [[Giovanni Caccini]] ed affrescata dal [[Passignano]] (1593-1594), con scene legate alla traslazione del corpo del santo ed alla venerazione delle sue reliquie.
 
== Il campanile ==
[[File:Santa Trinita, chiostro 02.JPG|thumb|left|Il chiostro]]
Il [[campanile]] è sprovvisto di [[fondazioni]] proprie, appoggiandosi su una parete laterale della chiesa; non c'è modo di raggiungerlo dall'edificio religioso, ma bisogna salire fino al tetto e di lì proseguire per uno stretto passaggio ed una scala a pioli. Da notare, incastonata nel campanile, una ''Madonna col Bambino'' in [[terracotta]].
 
== Il monastero ==
Lungo via del Parione, in continuità con il fianco destro della chiesa, si sviluppa l'ex edificio conventuale, oggi occupato dalla Facoltà di Scienze della Formazione dell'[[Università di Firenze]] e altri. Al numero 7 si accede al chiostro, opera di [[Alfonso Parigi il vecchio]] su disegni di [[Bernardo Buontalenti]], costruito tra il [[1584]] e il [[1593]]. È porticato su quattro lati e rialzato rispetto al piano della strada; le arcate a tutto sesto delle [[volte a crociera]] poggiano su possenti colonne con [[capitelli dorici]]; il piano d'imposta è segnato da una [[cornice marcapiano]], che sottolinea una serie di finestre architravate; al centro si trova un pozzo circondato da aiuole.
 
Nell'ex-refettorio, oggi occupato dalla Biblioteca della Facoltà, si trovano affreschi di [[Giovanni da San Giovanni]], [[Nicodemo Ferrucci]] e [[Jacopo Confortini]], raffiguranti la ''Madonna in gloria accolta dalla Trinità'' e, nelle lunette, ''Scene di convitti evangelici'', databili al [[1631]]-[[1632]].
 
== Opere già in Santa Trinita ==
* [[Cimabue]], ''[[Maestà di Santa Trinita]]'', oggi agli [[Uffizi]]
 
== Note ==
<references/>
 
<references />
== Bibliografia ==
* {{cita libro|autore1=Mariella Zoppi|autore2=Cristina Donati|titolo=Guida ai chiostri e cortili di Firenze|editore=Alinea Editrice|città=Firenze|anno=1997|ISBN=88-8125-180-9}}
* ''Guida d'Italia, Firenze e provincia'' "Guida Rossa", Touring Club Italiano, Milano 2007.
 
== Voci correlate ==
;Opere d'arte già in Santa Trinita
* [[Cimabue]], ''[[Maestà di Santa Trinita]]'' (1280-1290), oggi agli [[Uffizi]]
* [[Gentile da Fabriano]], ''[[Adorazione dei Magi (Gentile da Fabriano)|Adorazione dei Magi]]'' (1423), oggi agli [[Uffizi]]
* Gentile da Fabriano, ''[[Presentazione al Tempio (Gentile da Fabriano)|Presentazione al Tempio]]'' (1423), oggi al [[Louvre]]
* [[Lorenzo Monaco]] e [[Beato Angelico]], ''[[Deposizione (Beato Angelico)|Deposizione]]'' (1432-1434 circa), oggi al [[Museo nazionale di San Marco]]
* [[Bernardo Buontalenti]], ''Scalinata'' (1574), oggi nella [[chiesa di Santo Stefano al Ponte]]
 
* [[Adria Mobil]], azienda produttrice di [[Roulotte|caravan]] e [[autocaravan]].
== Altri progetti ==
* [[Novo Mesto]], insediamento capoluogo.
{{interprogetto|commons=Category:Santa Trinita (Florence)|b=Disposizioni foniche di organi a canne/Europa/Italia/Toscana/Città metropolitana di Firenze/Firenze/Firenze - Basilica di Santa Trinita|b_etichetta=disposizione fonica dell'organo a canne|preposizione=sulla}}
 
== CollegamentiAltri esterniprogetti ==
{{interprogetto}}
* {{cita web|http://web.rete.toscana.it/Fede/index.htm|I Luoghi della Fede a cura della Regione Toscana}}
* {{cita web|http://www.monaci.org/monastero-santa-trinita/|Sito della comunità monastica vallombrosana a S. Trinita}}
 
{{TornabuoniNovo Mesto}}
{{Portale|Architettura|cattolicesimo|FirenzeSlovenia}}
 
[[Categoria:BasilicaNovo di Santa Trinita (Firenze)Mesto|Novo Mesto]]
[[Categoria:Chiese dedicate alla Trinità|Firenze]]
[[Categoria:Architetture gotiche di Firenze]]