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{{nota disambigua}}
{{Divisione amministrativa
|Nome=Licata
|Panorama=Panorama di Licata da Castel Sant'Angelo.jpg
|Didascalia=Panorama di Licata da Castel Sant'Angelo
|Bandiera=Licata-Gonfalone.png
|Voce bandiera=
|Stemma=Licata-Stemma.png
|Voce stemma=
|Stato=ITA
|Grado amministrativo=3
|Divisione amm grado 1=Sicilia
|Divisione amm grado 2=Agrigento
|Amministratore locale=Maria Grazia Brandara
|Partito=[[commissario prefettizio]]
|Data elezione=22-8-2017
|Data istituzione=
|Altitudine=
|Superficie=179.68
|Note superficie=
|Abitanti=37089
|Note abitanti=[http://demo.istat.it/bilmens2017gen/index.html Dato Istat] - Popolazione residente al 30 settembre 2017.
|Aggiornamento abitanti=30-9-2017
|Sottodivisioni=Mollarella, [[Torre di Gaffe]]
|Divisioni confinanti=[[Butera]] (CL), [[Camastra]], [[Campobello di Licata]], [[Naro]], [[Palma di Montechiaro]], [[Ravanusa]]
|Targa=AG
|Zona sismica=4
|Gradi giorno=604
|Nome abitanti=licatesi
|Patrono=[[Sant'Angelo da Gerusalemme|Sant'Angelo Martire]]
|Festivo=5 maggio
|PIL=
|PIL procapite=
|Mappa=Map of comune of Licata (province of Agrigento, region Sicily, Italy).svg
|Didascalia mappa=Posizione del comune di Licata nella provincia di Agrigento
|Diffusività=
}}
 
* '''[[30179 Movva]]''' - asteroide della fascia principale
'''Licata''' è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{formatnum:37089}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti"/> del [[libero consorzio comunale di Agrigento]] in [[Sicilia]].
* '''[[Movva (India)]]''' - centro abitato dell'India
 
== Geografia fisica ==
===Geologia===
[[File:Licata pano1.jpg|thumb|Vista di Licata dal Mare]]
La Stratigrafia del sottosuolo di Licata è costituita dalla unità litostratigrafica Formazione Licata (OGNIBEN, 1954) che raggiunge lo spessore di circa 400 metri.
 
=== Territorio ===
{{vedi anche|Piana di Licata}}
Il territorio comunale, che si estende per 24&nbsp;km lungo la costa meridionale della [[Sicilia]], è prevalentemente pianeggiante, con alcuni modesti rilievi collinari.
In generale può dirsi che la morfologia è fortemente caratterizzata dalla presenza del fiume [[Imera meridionale|Salso]] che ha dato origine ad una pianura alluvionale detta ''[[Piana di Licata|la Piana]]''.
 
Il centro abitato è posizionato al limite occidentale del [[Golfo di Gela]], ed è disposto a ridosso di una collina detta ''la Montagna, (monte eknomo).''
 
Il Salso sfocia nel mare di Licata con un [[estuario]] che divide quasi a metà l'area urbana. Il territorio di Licata confina ad est con il comune di [[Butera]] in coincidenza dal torrente [[Cantigaglione]], che sfocia in località Punta Due Rocche.
[[File:Spiaggia La Rocca Licata.JPG|thumb|''Isolotto della Rocca (Località Rocca san Nicola- Licata)'']]
Il territorio di Licata si sviluppa per circa 20&nbsp;km su una costa a con morfologie diverse: ad est della città si hanno litorali [[Sabbia|sabbiosi]], ad ovest suggestive scogliere si alternano a spiagge di ciottoli in un susseguirsi di promontori, baie piccole e grandi, con lunghi tratti di [[Spiaggia|spiagge]] sabbiose.
Il litorale, sebbene segnato in varie parti dall'[[abusivismo edilizio|edificazione selvaggia]] degli anni settanta e ottanta, conserva caratteri di naturalità che ne fanno uno dei più belli di tutta la costa meridionale della Sicilia, soprattutto per l'alternarsi di ambienti sabbiosi e rocciosi caratterizzati dalla presenza di ampie praterie di ''[[Posidonia oceanica]]''.
 
Tra il 2016 e il 2017 il sindaco Cambiano ha risanato parte della costa eseguendo l'abbattimento di 49 villette [[Abuso edilizio|abusive]] su oltre 100 ordinanze di abbattimento della [[procura della Repubblica|procura]] di [[Agrigento]].<ref>{{cita web|url=http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2017-08-10/licata-sfiducia-sindaco-anti-abusivismo-113409.shtml|autore=Roberto Galullo|titolo=Licata «sfiducia» il sindaco anti-abusivismo|data=2017-08-10}}</ref>
 
Le spiagge licatesi sono:
* Due Rocche
[[File:2 Rocche sunrise (9523642080).jpg|thumb|Due Rocche]]
* Canticaglione
* Poggio di Guardia
* Montegrande
* Playa
* Marianello
* Trippodi
* Lavanghe Monserrato
* Cavalluccio
* Balatazze
* Colonne
* Nicolizia
* Cadutella
* Caduta
* [[Baia della Mollarella|Mollarella]]
* Poliscia
* San Nicola
* Cala Mollaka o Cala Paradiso
* La Rocca
* Pisciotto
* Foce della Gallina
* Torre di Gaffe
 
=== Clima ===
{{vedi anche|Stazione meteorologica di Licata}}
Licata è il comune con il terzo valore di GG più basso del paese.
 
== Origini del nome ==
Il nome della città ha subito nei vari secoli molteplici variazioni. Ci si riferisce infatti all'attuale Licata con molti diversi nomi: "Alukatos", ''Limpiadum'', ''Limpiados'', ''Lecatam'', ''Cathal'', ''Katta'', ''Licatam'', ''Leocata'', ''Alicata''.
 
Il documento più antico che cita il nome di Licata è un atto di donazione da parte di [[Ruggiero d'Altavilla]] a [[Gerlando di Agrigento|Gerlando]], [[vescovo di Agrigento]], dove la città viene indicata con l'appellativo di ''Limpiadum''.
 
In un documento dello stesso anno, proveniente dall'archivio della [[Cattedrale di San Gerlando|cattedrale di Agrigento]], figura invece con l'appellativo di ''Lecatam''.
 
Sul significato del nome nel corso dei secoli sono state formulate molte ipotesi; per alcuni deriverebbe dal greco Leucada (''Λευκάδα''), per altri deriverebbe dal saraceno ''al-Kalata'' (rupe fortificata, castello, luogo forte); altre ipotesi meno accreditate farebbero risalire il toponimo da tale ''Alì'', signore del [[castello]] della città; da ''alikis'' (salsedine); da ''alik'' (sale) ed ''ata'' (presso) nell'idioma musulmano, con allusione al fatto che la città sorgeva presso il mare e il fiume salato; da ''alica'', da intendersi come un cereale, simile al [[frumento]] che abbondava nelle campagne licatesi o come [[alga]], ancora oggi in dialetto chiamata "àlica", di cui il [[mare]] di Licata è ricchissimo; da ''Lica'', madre di Dafne, una delle [[divinità ctonie]] adorate anche nel territorio di Licata; da ''Halycon'', nome greco del Salso; da ''Alico'', altro appellativo geografico del Salso; da ''Aluca'', città sorta sulle rovine di [[Finziade]]; da ''leon'' (leone) e ''cata'' (presso), con allusione forse a quel leone di grande altezza e di bella fattura, che anticamente era scolpito nella dura pietra della località ''Stretto'', a 9&nbsp;km dalla città e che secondo il Serrovira fu distrutto nel 1600 dallo spagnolo [[Emanuele Filiguerra]]. Secondo [[Benedetto Rocco]], infine, ''Alicata'' deriva dall'[[accusativo]] del nome greco ''Halykada'' (città posta sul Salso).
 
== Storia ==
{{W|storia|giugno 2017}}
{{vedi anche|Finziade}}
Le origini di Licata risalgono alla [[Preistoria]]. II nome di Licata appare, quasi nella forma attuale, già in età [[normanna]]. Nei secoli [[XI secolo|XI]] e [[XII secolo|XII]], infatti, si ritrova ''Leocata'', o Licata, assieme alla denominazione colta di ''Olimpiada'', nome di evidente origine greca. Nel [[Museo archeologico della Badia]], sono presenti numerosi reperti che documentano l'antica storia della città di Licata.
 
Licata ha origini nel neolitico di tipo stentinelliano (5° millennio a.C.) all'eneolitico di tipo San Cono e alla prima metà del bronzo di tipo castellucciano (2° millennio a.C.) e paleolitico superiore.
 
Licata fu frequentata dai Fenici che vi mercanteggiarono tra il XII e l'VIII secolo a.C.
 
Alla fine del VII sec. i Geloi che vi edificarono una stazione fortificata a guardia della foce del fiume Salso.
 
Nella prima metà del VI sec. a.C. Falaride, tiranno di Agrigento, costruì un frourion, un avamposto fortificato.
 
Nel IV sec. a.C. la città cadde nelle mani dei Cartaginesi dai quali fu liberata nel corso della prima guerra punica dai Romani, quando nel 256 a.C., nel mare di Licata, presso l'Ecnomo, fu combattuta la prima grande battaglia navale della storia. Sotto i Romani diventò un grande emporio commerciale.
 
Nel periodo bizantino, il castello a mare Lympiados.
 
Nell'827 d.C. la città fu conquistata dal cadì Asad e rimase sotto i musulmani per più di due secoli, fu espugnata dai Normanni il 25 luglio 1086. Federico II, annoverò Licata tra le 42 città demaniali della Sicilia, concedendole nel 1234 il titolo di "Dilectissima", al quale nel 1447 il re Alfonso I unì quello di "Fidelissima".
 
L'11 luglio1553 la città fu assalita e saccheggiata per sette giorni dal pirata Dragut che la distrusse quasi completamente.
 
La ricostruzione e l'esoso governo spagnolo esigeva dalla popolazione licatese, il pagamento di una particolare gabella sull'acqua.
 
Nel sei-settecento la città si sviluppò sempre più all'interno della cinta muraria, interamente ricostruita, e si vestì di nuove e prestigiose architetture lungo l'asse del vecchio e nuovo Cassaro e divenne il regio Caricatore di grano, di antica fondazione,al quale approdavano velieri provenienti da tutto il Mediterraneo.
 
Il 10 luglio del 1806 re Ferdinando III concede il titolo di senato, e l’onore della toga ai giurati senatori, alla città di Licata.<ref>{{Cita web|url=http://www.quilicata.it/gli-amministratori-di-licata-un-tempo-erano-senatori-ecco-il-decreto-dell800-di-re-ferdinando-iii/|titolo=Gli amministratori di Licata un tempo erano senatori, ecco il decreto di re Ferdinando III {{!}} Qui Licata|sito=www.quilicata.it|accesso=2018-04-14}}</ref>
[[File:Decreto con il quale il re Ferdinando III concede il titolo di senato, Fondo Librario Antico..png|miniatura|Decreto con il quale il re Ferdinando III concede il titolo di senato, Fondo Librario Antico.]]
Nel 1820 Licata si sollevò contro i Borboni. La resistenza contro il re di Napoli fu guidata dal patriota Matteo Vecchio Verderame che fondò nel suo sontuoso palazzo una delle prime logge massoniche della Sicilia. Licata invia un proprio drappello di uomini armati al seguito di Menotti, - Nino Bixio, fu ospitato il 20 luglio 1860 nel palazzo del marchese Cannarella.
 
Passata la Sicilia sotto il governo piemontese, fu di stanza a Licata in qualità di comandante della 9ª compagnia del 57º reggimento di fanteria, Edmondo De Amicis, l'autore del libro "Cuore".
 
Nel 1870 Licata costruì a sue spese il ponte sul fiume Salso e nel 1872 il porto commerciale e aprì le strade che la collegassero direttamente con le miniere di zolfo che determinarono la sua fortuna economica. La città divenne residenza abituale di facoltose famiglie e di numerose sedi consolari.
 
Vennero edificati parecchi palazzi e ville liberty, alcune progettate da Ernesto Basile ed affrescate da Salvatore Gregorietti. Lo zolfo alimentava ben cinque raffinerie, la più grande delle quali, costruita nel 1912 dalla Ditta Alfonso & Consoli di Catania, era forse la più importante d'Europa. Mulini, oleifici, fabbriche di ghiaccio, vari pastifici, nonché il grande stabilimento chimico della Società Montecatini e i primaticci della fertile piana costituivano le fonti del benessere di Licata.
 
Il 9 luglio 1943 sbarcò a Licata la 3ª divisione di fanteria USA nella spiaggia di Mollarella, 5 chilometri a ovest di Licata<ref>[https://books.google.it/books?id=pqCFSMtjZH0C&pg=PA131&dq=mollarella&hl=it&sa=X&ei=7Z35TsaPAvD34QTX1uFl#v=onepage&q=mollarella&f=true]</ref><ref>[http://www.militarystory.org/wp-content/uploads/2015/12/Sicilia-1943.-Da-Licata-ad-Agrigento-10-16-luglio.pdf]</ref>
 
Fra gli episodi storici avvenuti nel territorio di Licata, si ricordano:
 
* la [[battaglia del monte Ecnomo]], avvenuta nel [[310 a.C.]], durante la quale [[Agatocle di Siracusa|Agatocle]] venne battuto dai [[Cartagine]]si;
* la [[Battaglia di Capo Ecnomo|battaglia navale di Capo Ecnomo]] ([[256 a.C.]]), svoltasi nel corso della [[prima guerra punica]], nella quale la flotta [[Antica Roma|romana]] di [[Marco Attilio Regolo]], sconfisse quella cartaginese.
* gli attacchi franco-turchi/ottomani
* durante la [[seconda guerra mondiale]], sulle coste di Licata ebbero luogo le operazioni di sbarco della JOSS Force USA [[3rd Infantry Division (United States Army)|3rd Infantry Division]] guidata dal Generale Lucian King Truscott, con a capo il generale Patton [[Operazione Husky|sbarco degli Alleati]]<ref>{{cita pubblicazione|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2013/07/17/quando-patton-espugno-agrigento.html?ref=search&refresh_ce|rivista=La Repubblica|titolo=Quando Patton espugnò Agrigento|autore=Calogero Conigliaro|data=17 luglio 2013|accesso=27 luglio 2017|}}</ref>.<ref>http://www.militarystory.org/wp-content/uploads/2015/12/Sicilia-1943.-Da-Licata-ad-Agrigento-10-16-luglio.pdf</ref><ref>{{Cita libro|nome=Barbara|cognome=Tomblin|titolo=With Utmost Spirit: Allied Naval Operations in the Mediterranean, 1942-1945|url=https://books.google.it/books?id=XDqBUqnrFLYC&printsec=frontcover&hl=it#v=onepage&q&f=true/|accesso=2017-06-21|data=2004-10-08|editore=University Press of Kentucky|lingua=en|ISBN=0813123380}}</ref><ref>{{Cita libro|url=https://books.google.it/books?id=i_3vsRs4G64C&pg=PA71&lpg=PA71&dq=joss+force&source=bl&ots=DiLqJpkbW5&sig=188YKJVR7Z-qFkV5lO4UX-TfXzI&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwianNHgttzUAhVHchQKHWW1DDQQ6AEIRjAI#v=onepage&q=joss%20force&f=false|autore=Samuel Eliot Morison|titolo=Sicily-Salerno-Anzio|editore=University of Illinois press|anno=2002|città=|pp=}}</ref>.<ref>{{cita web|url=http://www.militarystory.org/relazione-sui-fatti-darme-dal-10-luglio-a-2-agosto-1943-a-cura-del-vii-corpo-darmata/|titolo=Military story. Relazione sui fatti d’arme dal 10 Luglio a 2 Agosto 1943 a cura del VII Corpo d’Armata|autore=|accesso=27 luglio 2017}} </ref>
 
'''[[Titolo di città]]''' <ref>{{Cita web|url=http://comune.licata.ag.it/comune/statuto|titolo=homepage — Comune di Licata|sito=comune.licata.ag.it|accesso=2018-04-05}}</ref>[http://comune.licata.ag.it/comune/statuto]<ref>{{Cita web|url=http://www.grifasi-sicilia.com/cittademaniali.htm|titolo=Sicilia - Le citta' demaniali della Sicilia|autore=Angelo e Mario Grifasi|sito=www.grifasi-sicilia.com|accesso=2018-04-05}}</ref>
 
Simboli[[File:Licata-Stemma.png|left|130px|Stemma di Licata]]
Blasonatura stemma:
 
''All'aquila, di nero al volo abbassato caricata in petto d'uno scudo d'azzurro al castello torricellato di quattro pezzi d'oro e finestrato di nero sorgente dalla campagna di azzurro,ondata di nero e di argento. Corona murale della città. Titolo: Diletta; motto: Alicata.''<ref>[http://www.araldicacivica.it/stemmi/stemma/licata/ Blasonatura stemma/Araldicacivica]</ref>
 
Lo stemma è una scultura lignea raffigurante l'“aquila sveva” (da alcuni erroneamente confusa con l'“aquila aragonese”). Essa rappresentava l'[[emblema]] della potenza imperiale e veniva riconosciuta come distintivo d'onore delle ''città demaniali'' fedeli a [[Federico II di Svevia]].
 
La rocca merlata, circondata dal mare, dalla quale si alzano quattro torri dorate di diversa fattura e altezza (il regio castello a mare di ''San Giacomo'', il ''Castel Nuovo'', il bastione armato di ''Mangiacasale'' e la torre ''Gioietta''), rappresenta la città stessa delimitata da due distinti rami del fiume Salso che le conferivano la forma di un'isola.
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
[[File:Villabosa.jpg|thumb|''Villa Bosa'']]
[[File:Acropoli di Licata 02.jpg|sinistra|miniatura|Acropoli di Licata con lo sfondo Castel Sant'Angelo]]
Le dominazioni succedutesi in Sicilia nel corso dei millenni hanno lasciato una presenza tangibile oltre che nei ritrovamenti archeologici anche nell'architettura civile e religiosa e nella struttura urbanistica della città: ne sono testimonianza l'impianto arabo del quartiere della Marina, la struttura del quartiere Maltese di S. Paolo e la tipologia barocca dei corsi principali.
 
Numerosi sono i ritrovamenti archeologici risalenti al [[Paleolitico]], il [[Mesolitico]] e il [[Neolitico]].
Particolarmente degni di nota sono l'[[ipogeo]] Stagnone Pontillo, la monumentale [[necropoli]] a grotte artificiali di monte Petrulla, la Grangela (opera idraulica di epoca preellenistica), il ''[[phrourion]]'' di [[Falaride]] (fortezza di epoca greca), nonché i resti della città greca di Monte Sant'Angelo.
 
Molti dei reperti ritrovati presso questi ed altri siti di rilevanza archeologica ritrovati nel territorio comunale sono conservati ed esposti presso il Museo archeologico cittadino, nei locali della terza ala della Badia e del suo chiostro, chiuso nel 2009 e riaperto il 27 luglio 2016.<ref>{{Cita video|cognome=Gaspare Mannoia|data=2016-12-01|titolo=PHINTIADE -Licata, Urbs Dilecta- Agrigento|accesso=2017-04-04|url=https://www.youtube.com/watch?v=aa3giOm0Ju0}}</ref>
 
La visita scorre piacevole ed accattivante tra le varie attrazioni monumentali, chiese, statue, ma anche luoghi che rispecchiano il passaggio delle varie civiltà e della "gente", perché "la cultura, la cultura popolare, e la vita [...] coincidono e non è possibile vivere senza poter apprezzare la ''cultura'' come costume e stile della individuale propria, individuale o collettiva, esistenza umana e terrena"<ref>{{Cita news|nome=Dante Cerilli|titolo=Licata "dilecta" e la sua gente, tra scorci natura e pieno mare|pubblicazione=«Cultura arte tradizione turismo di Sicilia»|data=sta in "Pagine lepine", 2016, XXI, 4, nn. 1-4|p=29; ma si veda anche alle pp. 23-29|citazione=}}</ref> Tra i beni monumentali di maggior pregio si citano:
 
* il [[faro]], uno dei più alti d'Europa;<ref>Il faro è alto 40 metri, secondo alcune fonti il 3° più alto d'Europa dopo [[Amburgo]] e [[Genova]] (vedi [http://sketchup.google.com/3dwarehouse/details?mid=820505d6c3e7dc6c98cd2c3f873f754f sketchup.google.com]), in realtà è superato già solo in Italia dalla [[Lanterna di Genova]], dal [[Faro di Punta Penna]] e dal [[Faro della Vittoria (Trieste)|Faro della Vittoria di Trieste]].</ref>
* il [[Castel Sant'Angelo (Licata)|Castel Sant'Angelo]]: Forte di avvistamento spagnolo risalente alla fine del XVI secolo dal quale è visibile gran parte del litorale e della Piana di Licata;
* il Palazzo di Città, tipica espressione del [[liberty]] siciliano, realizzato su progetto di [[Ernesto Basile]];
* la [[Chiesa Madre (Licata)|chiesa di Santa Maria La Nuova]] (Matrice): di impianto quattrocentesco e con rifacimenti di epoca barocca, ospita la ''Cappella del Cristo Nero'';
* la [[Chiesa di Sant'Agostino (Licata)|chiesa di Sant'Agostino]], di stile [[rococò]], conserva la celebre statua lignea dell'[[Maria Addolorata|Addolorata]]
* [[Chiesa di Santa Maria La Vetere (Licata)|Santa Maria La Vetere]]: nel quartiere di Santa Maria, è la chiesa più antica e prima matrice di Licata, di origini due-trecentesche;
* il Carmine: il complesso duecentesco, formato dalla chiesa e dal convento, ha subito una riedificazione nel 1700, su disegno di [[Giovanni Biagio Amico]];
* la [[Chiesa di Sant'Angelo (Licata)|chiesa di Sant'Angelo]], ove sono custodite le reliquie del [[santo]] che porta il suo nome;
* le chiese barocche: ''chiesa di San Francesco'', ''chiesa del Purgatorio'', ''chiesa del SS. Salvatore'';
* la ''chiesa di San Domenico'' e convento dell'[[Ordine dei Predicatori]] di [[San Domenico]] oggi adibito a istituto scolastico, nella chiesa barocca sono ospitate due opere di [[Filippo Paladini]]: ''Sant'Antonio Abate in cattedra'' ([[1603]]) e ''Santissima Trinità e i Santi'' ([[1611]]);
* i palazzi nobiliari barocchi, ''Palazzo Bosio'' e i palazzi ''Frangipane'';
* le ville liberty: costruite sulla collina che si erge sulla città, costituivano le residenze delle famiglie nobili e borghesi degli inizi del Novecento;
 
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
{{Demografia/Licata}}
<nowiki></nowiki>
 
====AIRE====
Licata è il primo comune italiano non capoluogo per numero di iscritti all'[[AIRE]] (Anagrafe degli italiani residenti all'estero), con {{formatnum:16236}} iscritti (ISTAT, 1 gen 2017)<ref>Fondazione Migrantes. ''[http://www.astrid-online.it/static/upload/sint/sintesi_rim2017.pdf Rapporto Italiani nel Mondo (sintesi)] (pag. 5)</ref>.
 
=== Tradizioni e folclore ===
==== Il Venerdì santo ====
[[File:Cristo morto Licata.jpg|thumb|Particolare del [[Cristo morto]]]]
Le funzioni della [[Settimana santa]] trovano il culmine nella processione del [[Venerdì santo]], che si sviluppano in diverse fasi per tutto l'arco della giornata.
 
La prima processione, che si svolge di notte, parte dalla chiesa di [[San Girolamo]], nel cuore della ''Marina''.
Il simulacro del Cristo che l'indomani sarà posto sulla croce, posizionato su una lettiga e accompagnato dalla [[Madonna Addolorata]], viene trasportato in una cappella appositamente allestita.
Nella tarda mattinata e nel primo pomeriggio, la processione di un'altra statua, rappresentativa del Cristo portatore della croce, percorre i corsi principali e, sostituita da quella collocata nella cappelletta durante la notte, prosegue fino alla crocifissione.
 
==== Sant'Angelo ====
[[File:TANO 104.jpg|thumb|Fercolo con l'urna contenente le reliquie di Sant'Angelo, durante la processione del 5 maggio.]]
Il 5 maggio è la festa del patrono, [[Sant'Angelo da Gerusalemme|Sant'Angelo Martire]], centro della festa è la seicentesca chiesa di Sant'Angelo, nel cuore barocco del centro storico.
 
Le giornate sono movimentate soprattutto dalla lunga fiera che si apre un paio di giorni prima della festa e si conclude il 6 maggio. La fase più coinvolgente è la processione della pregevole urna argentea seicentesca che custodisce i resti del [[Santo]] accompagnata da quattro ''ceri'', macchine lignee seicentesche portate da diverse categorie di lavoratori.
 
==== Altre feste religiose ====
* L'Addolorata di Sant'Agostino: si svolge il venerdì prima della [[Domenica delle Palme]]. È una ricorrenza molto sentita e partecipata, ed apre di fatto le funzioni religiose della [[Settimana Santa]]. Il suo [[culto]] ha avuto inizio nel [[1755]];
* l'[[Immacolata Concezione|Immacolata]], celebrata l'8 dicembre anch'essa con una statua per le vie cittadine. Tipico dolce legato alla festa è ''a' cicirata'', torrone preparato con ceci;
* la festa di [[San Giuseppe]] (19 marzo);
* la Madonna [[Ausiliatrice]], nota anche come Madonna del Quartiere, si celebra il 20 giugno;
* il [[Corpus Domini]] festa mobile a seconda del calendario liturgico in cui cade la Pasqua.
 
== Cultura ==
=== Istruzione ===
* Liceo "[[Vincenzo Linares]]" (scientifico, classico, psicopedagogico)
* Istituto tecnico per geometri "Ines Giganti Curella"
* Istituto tecnico commerciale e alberghiero "[[Filippo Re Capriata]]"
* Istituto professionale chimico-biologico'' e meccanico-termico "[[Enrico Fermi]]"
 
=== Cucina ===
Nella tradizione culinaria licatese, come invero accade anche nel resto della Sicilia e del Meridione d'Italia, in genere la preparazione di una specifica pietanza accompagna una particolare ricorrenza o evento della vita.
 
* Per il [[Venerdì Santo]] e per il [[Corpus Domini]] si preparano dei pani speciali chiamati ''muffuletti'', impastati con [[farina]], [[cannella]], [[spezie]] e semi di anice;
* il giorno di [[Pasqua]] ai bambini si regalano i ''Panarini'' (o ''Cannileri''), preparati con farina "00" e [[Uovo (alimento)|uova]] sode.
* il primo dell'anno si porta a tavola ''u' Taianu'';
* il giorno di [[San Giuseppe]] si prepara la ''tagliarina'' con il ''[[macco di fave|macco]]'', pasta fresca condita con [[purè]] di [[Vicia faba|fave]];
* la [[domenica]], nel periodo estivo, era consuetudine preparare la ''lasagna'', pasta fresca condita con sugo di pomodoro fresco (''buttiglieddru'') e ricotta salata. La tradizione vuole che sia servita su un pianale di legno (''scanaturi'') utilizzato per impastare la farina, e consumata dai commensali in comune senza l'uso di piatti.
* per le festività [[Natale|natalizie]] si preparano "i mastazzoli" e i "i minnilati". Si tratta di dolci caratteristici della zona. I "mastazzoli" sono preparati con mosto cotto (u vinu cottu), succo di carrube, scorza d'arancia in polvere, pepe, zucchero, cannella e farina. I "minnilati" sono, invece, dolci preparati con mandorle, zucchero farina e buccia di limone grattugiata e aromi vari. Si prepara anche ''a' pupa ch'i ficu'', pane di grano duro e fichi secchi a forma di bambola.
 
== Geografia antropica ==
=== Quartieri ===
{{div col|2}}
* Piano Cannelle-Piano Bugiades
* Montecatini
* Loreto
* Cunsaria
* Sette Spade
* Cotturo
* San Paolo
* Santa Maria
* Marina
* Quartiere Africano
* Oltreponte
* Fondachello
* Playa
* Villaggio dei Fiori
* Villaggio Agricolo
* Comuni-Camera
{{Div col end}}
 
== Economia ==
L'economia è prevalentemente basata su [[agricoltura]] e [[pesca (attività)|pesca]].
Un terzo settore di grossa rilevanza è il turismo sviluppatosi negli ultimi anni, grazie alla creazione di numerose infrastrutture turistiche-ricettive tra villaggi turistici, [[alberghi]], resort e numerosi B&B distribuiti lungo la riviera di Ponente e Levante.
 
[[File:Salvo 002.jpg|upright=1.4|thumb|Il porto]]
Grande rilevanza ha avuto nei secoli il [[porto]]: nell'antichità è stato un importante punto di riferimento nel [[Mediterraneo]] per lo smistamento di merci, soprattutto del [[Triticum|grano]]; in tempi più recenti, nella prima metà del [[XX secolo|Novecento]], è stato largamente impiegato per la commercializzazione dello [[zolfo]] proveniente dalle [[Miniera|miniere]] della Sicilia centro-meridionale.
 
Il porto licatese fu uno dei primi porti intermodali dell'[[Sicilia|isola]], in quanto il sistema portuale era combinato al sistema ferroviario, grazie alla creazione di una linea di raccordo che collegava la stazione centrale con le stazione marittima e stazione porto.
 
Le numerosi merci in prevalenza zolfifera venivano smerciati attraverso questa nuova rete realizzata verso la fine dell'800. La linea rimase attiva fino agli anni '80 dismessa per via della forte concorrenza del gommato. L'ultimo treno merci in partenza dal porto commerciale di Licata, fu il diretto Licata-[[Bologna]].
 
Progressivamente la valenza commerciale ha subito un ridimensionamento cosicché, ad oggi, risultano essere prevalenti le attività legate alla pesca, composta da una flotta di barche di medie e piccole [[imbarcazioni]].
 
L'attività mercantile si è sviluppata, grazie ad alcune attività produttive locali che utilizzano lo scalo per importare ed esportare i loro prodotti.
 
Da qualche anno è inoltre operativo un porto turistico privato (''Marina di Cala del Sole'').
 
Di primaria importanza è la [[Cantiere navale|cantieristica navale]].
 
Maestri d'ascia ed antiche tradizioni nella lavorazione delle barche,fanno del porto di Licata uno dei maggiori poli cantieristici del sud Italia. Grazie all'utilizzo delle antiche attrezzature che fanno della cantieristica navale locale un vanto per tutta l'isola e non.
 
== Infrastrutture e trasporti ==
=== Strade ===
I collegamenti stradali tra Licata e altre città siciliane sono assicurati tramite strade extraurbane secondarie:
* [[Strada statale 115 Sud Occidentale Sicula]] collega Licata con [[Agrigento]], [[Ragusa]], [[Siracusa]] e [[Trapani]].
* [[Strada statale 123 di Licata]], collega Licata con [[Campobello di Licata]] e [[Canicattì]].
* [[Strada statale 626 dir Licata-Torrente Braemi]] (incompleta negli ultimi 11&nbsp;km), collega alla [[Strada statale 626 della Valle del Salso]].
 
=== Ferrovie ===
La città di Licata è attraversata dalla linea [[Ferrovia Siracusa-Gela-Canicattì|Siracusa-Canicattì]]. La stazione è situata nel centro cittadino; un tempo da qui si diramava la linea per Agrigento e Naro.
 
=== Mobilità urbana ===
* '''Autobus urbani'''
Il servizio di trasporto urbano su gomma è curato dall'azienda Ibla Tour ed è servito da 7 linee che collegano il centro della città con i quartieri periferici, più 2 linee di collegamento nel periodo estivo verso le frazioni della costa.
 
* '''Autobus extraurbani'''
Il terminal dei bus extraurbani è sito in piazzale Martiri delle Foibe.
 
Le destinazioni riguardano i collegamenti verso Palermo, Catania, Caltanissetta, Agrigento, Gela, Canicattì, Palma di Montechiaro, Naro, Camastra, Ravanusa, Campobello di Licata, Sommatino, San cataldo, Serradifalco, Riesi, Mazzarino, Barrafranca, Pietraperzia.
 
== Amministrazione ==
Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
 
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = G. Battista Platamone |Inizio = 2 maggio 1988 |Fine = 25 maggio 1989 |Partito = [[Democrazia Cristiana]] |Note = <ref name=interno>http://amministratori.interno.it/</ref>}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Antonino Amato |Inizio = 22 giugno 1989 |Fine = 29 ottobre 1991 |Partito = [[Democrazia Cristiana]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Vincenzo Marrali |Inizio = 29 ottobre 1991 |Fine = 31 luglio 1992 |Carica = [[Commissario straordinario|Comm. straordinario]]|Partito = |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Giuseppe Di Cesare<br />Salvatore Petralito<br />Nicola Diomede |Inizio = 31 luglio 1992 |Fine = 29 giugno 1994 |Carica = [[Commissario straordinario|Comm. straordinari]] |Partito = |Note = <ref name=interno /><ref>Comune commissariato per infiltrazione mafiosa.</ref>}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Ernesto Licata |Inizio = 29 giugno 1994 |Fine = 8 giugno 1998 |Partito = [[Alleanza dei Progressisti|Progressisti]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Giovanni Saito |Inizio = 8 giugno 1998 |Fine = 10 giugno 2003 |Partito = [[Casa delle Libertà]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Angelo Biondi |Inizio = 10 giugno 2003 |Fine = 1º luglio 2008 |Partito = [[Casa delle Libertà]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Angelo Graci |Inizio = 1º luglio 2008 |Fine = 11 giugno 2013 |Partito = [[lista civica]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Angelo Balsamo |Inizio = 11 giugno 2013 |Fine = 12 agosto 2014 |Partito = [[lista civica]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Dario Cartabellotta |Inizio = 12 agosto 2014 |Fine = 2 dicembre 2014 |Carica = [[Commissario straordinario|Comm. straordinario]] |Partito = |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Maria Grazia Brandara |Inizio = 3 dicembre 2014 |Fine = 20 giugno 2015 |Carica = [[Commissario straordinario|Comm. straordinario]] |Partito = |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Angelo Cambiano |Inizio = 20 giugno 2015 |Fine = 11 agosto 2017 |Partito = [[lista civica]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
 
=== Gemellaggi ===
* {{Gemellaggio|Germania|Reinheim}}
* {{Gemellaggio|Francia|Cestas}}
 
=== Altre informazioni amministrative ===
Il comune di Licata fa parte delle seguenti organizzazioni sovracomunali: [[regione agraria]] n.6 (Colline litoranee)<ref>{{cita web|url=http://www.gurs.regione.sicilia.it/Gazzette/g08-43/g08-43-p7.html|titolo=GURS Parte I n. 43 del 2008|accesso=24 luglio 2011}}</ref>.
 
== Sport ==
Hanno sede nel comune: la società di calcio {{Calcio Licata|N}}, {{cn
|la squadra di pallamano Polisportiva Guidotto e la società di pallacanestro Studentesca Licata.}}
 
=== Impianti sportivi ===
* Stadio comunale ''[[Stadio Dino Liotta|Dino Liotta]]''
* Stadio comunale ''Calogero Saporito''
* Palasport ''Nicolò Fragapane''
 
== Galleria d'immagini ==
<gallery mode="packed" heights="160">
File:Licata 005.jpg|Carta toponomastico-didascalica di Licata in una stampa del 1667
File:La Rocca sco.jpg|Spiaggia della Rocca
File:Cala paradiso.jpg|Cala Paradiso, Licata
File:Costa licata.jpg|Tratto di costa del litorale Licatese
File:Marianello.jpg|Lunga Spiaggia di marianello, Licata
File:Mollarella1.jpg|Tramonto a Mollarella d'inverno, Licata
File:Palazzo-di-città6.jpg|Piazza Progresso, Palazzo di città
File:Chio s Angelo.jpg||Cupola S.Angelo, vista da relativo Chiostro, ospitante ancora ellenica
File:Porto Cant.jpg|cantiere navale, Porto commerciale della città di Licata
</gallery>
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* Li Gotti C., ''Gli Americani a Licata. Dall'amministrazione militare alla ricostruzione democratica. 1943-1946.'' Tesi di laurea, 2002
 
== Voci correlate ==
* [[Ferrovia Agrigento-Naro-Licata]]
* [[Rosolino Paternò soldato]]
* [[Stazione di Licata]]
* [[Solfara Vallone secco]]
* [[Sbarco in Sicilia]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Licata}}
 
== Collegamenti esterni ==
{{C|Troppi link fuori contesto, converrebbe inserirli nelle note a supporto della storia di Licata|Sicilia|giugno 2017}}
* {{cita web|http://www.comune.licata.ag.it|Sito ufficiale del Comune di Licata}}
* {{cita web|http://www.regione.sicilia.it/beniculturali/dirbenicult/musei/musei2/arlicata.htm|Museo Archeologico della Badia}}
* {{cita web|http://www.chiesamadrelicata.it/|Sito chiesa Madre}}
* {{cita web|http://www.santuariosantangelo.it/|Santuario di Sant'Angelo Martire}}
* {{cita web|url=http://www.lavedettaonline.it/readarticle.php?article_id=21|titolo=Lo sbarco a Licata}}
* {{cita web|http://www.biografiadiunabomba.it/|video n° 19 sbarco alleati}}
* {{cita web|http://www.instoria.it/home/frank_eugene_toscani.htm|Storia contemporanea}}
* {{cita web|http://archiviostorico.corriere.it/2001/febbraio/01/maggiore_Toscani_eroe_dei_due_co_0_0102011184.shtml|La storia della Campana del Municipio: Una Campana per Adano (Licata)}}
* {{cita web|url=http://www.mymovies.it/poster/?id=4201|titolo=Film 1945 20th Century Fox: Una campana per Adano}}
* {{cita web|http://archive.org/stream/sulleferroviepr00mottgoog#page/n7/mode/2up/|MOTTURA S. Sulle ferrovie proposte per la congiunzione delle linee Palermo-Girgenti e Catania-Licata}}
{{Comuni del libero consorzio comunale di Agrigento}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Sicilia}}
 
[[Categoria:Licata| ]]