Effetti delle esplosioni nucleari e Qualcosa da decidere: differenze tra le pagine

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{{Album
[[Image:Atomic blast Nevada.jpg|right|thumb|200px|Test nucleare da 14 kt in [[Nevada Test Site|Nevada]], ottobre 1951.]]
|titolo = Qualcosa da decidere
Gli '''effetti delle esplosioni nucleari''' nella [[troposfera]] si dividono in quattro categorie, sulla base dell'energia che si sviluppa per ognuno di essi:
|artista = Enrico Nigiotti
<ref name="remmNucExpl">{{cita web |url=http://www.remm.nlm.gov/nuclearexplosion.htm |titolo=Nuclear Explosions: Weapons, Improvised Nuclear Devices |autore =U.S. Department of Health and Human Services |data=16 feb 2008 |accesso=27 ago 2010}}</ref>:
|tipo album = Studio
*[[Esplosione]] o ''blast''—40-50% dell'energia totale;
|giornomese = 12 febbraio
*[[Irraggiamento termico]]—30-50% dell'energia totale;
|anno = 2015
*[[Radiazioni ionizzanti]]—5% dell'energia totale;
|durata = 33:34
*[[Fallout nucleare|Radiazione residua]] o ''fallout''—5-10% dell'energia totale.
|numero di dischi = 1
|numero di tracce = 10
|genere = Pop
|nota genere =
|etichetta = [[Universal Music Group|Universal]]
|produttore =
|registrato =
|formati = [[Compact disc|CD]], [[Musica digitale|download digitale]]
|numero dischi d'oro =
|precedente = [[Enrico Nigiotti (album)|Enrico Nigiotti]]
|anno precedente = 2010
|successivo = [[Cenerentola (album)|Cenerentola]]
|anno successivo = 2018
|singolo1 = Qualcosa da decidere
|data singolo1 = 16 gennaio 2015
|singolo2 = Ora che non è tardi
|data singolo2 = 8 maggio 2015
}}
'''''Qualcosa da decidere''''' è il secondo [[album in studio]] del [[cantautore]] [[italia]]no [[Enrico Nigiotti]], pubblicato il 12 febbraio 2015.
 
== Descrizione ==
Comunque, a seconda dell'arma utilizzata e dell'ambiente nel quale viene fatta detonare, l'energia distribuita tra queste categorie può essere incrementata o decrementata fino ad annullarsi. Per esempio, il ''blast'' è l'effetto del rilascio e dello scambio di enormi quantità di energia, tali da spaziare sull'intero [[spettro elettromagnetico]], con tutto ciò che si trova attorno al punto di detonazione: il fatto che il dispositivo esploda al suolo, in atmosfera o al di fuori di essa determina quanta energia viene liberata nel ''blast'' e quanta in radiazione. In linea di principio un mezzo più denso è capace di assorbire maggiore energia, e dunque vi si creano [[onda d'urto (fluidodinamica)|onde d'urto]] più potenti, al tempo stesso limitando l'area di massima distruzione della bomba.
L'album è stato pubblicato in concomitanza della partecipazione del cantautore alla sezione "Nuove proposte" del [[Festival di Sanremo 2015]]. Il brano presentato in gara, nonché primo singolo estratto, è stato l'omonimo ''Qualcosa da decidere''.<ref>{{Cita web|url = https://www.allmusicitalia.it/sanremo/enrico-nigiotti-qualcosa-da-decidere.html|titolo = Enrico Nigiotti – Qualcosa da decidere|editore = [[AllMusic]]|data = 9 febbraio 2015|accesso = 28 febbraio 2019}}</ref>
 
== Tracce ==
Gli effetti maggiormente significativi – esplosione e radiazione termica – di un'arma nucleare sulle zone e sulle persone da essa direttamente colpite seguono lo stesso meccanismo di distruzione degli [[esplosivo|esplosivi]] convenzionali, con la differenza che l'energia liberata da un ordigno nucleare per grammo di esplosivo è milioni di volte più grande di quella di qualunque composto chimico, e che le temperature raggiunte attorno al punto di detonazione raggiungono brevemente le decine di milioni di [[Celsius]].
{{Tracce
|Autore testi e musiche = Enrico Nigiotti
|Titolo1 = Qualcosa da decidere
|Durata1 = 3:15
|Titolo2 = Loschi anni
|Durata2 = 3:27
|Titolo3 = Ora che non è tardi
|Durata3 = 2:59
|Titolo4 = Piano piano
|Durata4 = 3:25
|Titolo5 = Chardonnay
|Durata5 = 2:52
|Titolo6 = Il tempo non rispetta
|Durata6 = 3:32
|Titolo7 = Piccola pèsca
|Durata7 = 3:25
|Titolo8 = Gli ultimi sopravvissuti
|Durata8 = 4:12
|Titolo9 = Nel mio silenzio
|Durata9 = 3:16
|Titolo10 = Goccia in goccia
|Durata10 = 3:11
}}
 
== Note ==
Nelle fasi iniziali della detonazione, l'energia di un esplosivo nucleare viene rilasciata in diverse forme di radiazione penetrante. La materia con cui quest'energia interagisce (aria, acqua, roccia) raggiunge celermente la temperatura di [[ebollizione]], vaporizzandosi ed espandendosi a grande velocità. L'[[energia cinetica]] creata da tale espansione contribuisce alla formazione di un'onda d'urto. Quando la detonazione ha luogo a bassa quota in atmosfera, vicino cioè al livello del mare o del terreno, la gran parte dell'energia rilasciata interagisce con l'atmosfera e crea un'onda che si espande sfericamente dall'[[ipocentro]]: l'intensa radiazione termica scatena una palla di fuoco (''fireball'') e, se la quota è sufficientemente bassa, una [[nube a fungo]] (il ''fungo atomico''). In una detonazione ad alta quota, dove invece la densità dell'aria è bassa, molta più energia viene rilasciata come [[raggi gamma|radiazione gamma]] ionizzante e [[raggi X|X]], piuttosto che come un'onda d'urto atmosferica.
 
Nel [[1945]] si creò un dibattito tra gli scienziati che stavano sviluppando la [[Progetto Manhattan|prima bomba nucleare]] sulla possibilità che si creasse un'esplosione nucleare grande abbastanza da incendiare l'intera [[atmosfera terrestre]]. Questo avrebbe implicato che la [[reazione nucleare]] tra due atomi di [[azoto]] fosse in grado di creare un atomo di [[carbonio]] e uno di [[ossigeno]], con rilascio di un'energia tale da eccitare altri atomi di azoto al punto di farli reagire, proseguendo la reazione a catena fino all'esaurimento di tutto l'azoto atmosferico. Si dimostrò che una siffatta eventualità era così improbabile da essere considerata impossibile <ref>http://www.fas.org/sgp/othergov/doe/lanl/docs1/00329010.pdf</ref>; ciononostante, una parte della comunità scientifica continuò a discuterne per molti anni.
 
== Effetti diretti ==
=== Danno da esplosione ===
 
[[Image:Blastcurves psi.svg|thumb|200px|right|Range di sovrapressione da 1 a 50 psi (da {{M|6,9 a 345|k|Pa}} ) per un'esplosione aerea di 1 [[chilotone]] di [[Trinitrotoluene|TNT]] in funzione della quota di detonazione. La sottile curva nera indica l'altezza ottimale di detonazione per un dato raggio di massima distruzione al suolo.]]
[[Image:Abombdamage1945.svg|thumb|left|300px|Stima dell'estensione dei danni al suolo causati dal [[Bombardamento atomico di Hiroshima e Nagasaki]]. Una moderna bomba all'idrogeno sarebbe decine <ref>[http://www.nukestrat.com/pubs.htm the nuclear information project: publications]</ref> di volte più potente e causerebbe simili livelli di distruzione a 2-5 volte la distanza indicata nel grafico.]]
Le alte temperature e pressioni causano un movimento radiale del gas in un sottile e denso guscio chiamato ''fronte idrodinamico''. Il fronte agisce come un pistone che spinge contro la materia circostante, comprimendola e trasferendo la propria energia sotto forma di un'onda d'urto sferica. Inizialmente, tale onda si troverebbe all'interno della superficie della palla di fuoco, che ha origine in un volume d'aria grazie all'interazione delle molecole che la compongono con una massiccia dose di raggi X. Entro una frazione di secondo il denso fronte d'urto oscura la palla di fuoco, causando il caratteristico ''doppio impulso di luce'' che si nota nelle detonazioni nucleari.
 
Per le esplosioni aeree e vicine alla superficie circa il 50-60% dell'energia rilasciata finisce nell'onda del ''blast'', a seconda delle misure della bomba e del rapporto tra energia rilasciata (''yield'') e peso dell'ordigno. Come regola generale, la frazione di energia che si perde nell'esplosione vera e propria è maggiore per le bombe che rilasciano meno energia o pesano maggiormente. Inoltre, tale frazione diminuisce nelle detonazioni ad alta quota, perché c'è meno massa d'aria che sia capace di assorbire l'energia di irraggiamento e sia capace di convertirla nell'onda d'urto: tale effetto è particolarmente evidente sopra i 30&nbsp;km di quota, dove l'aria ha meno di un centesimo della densità che ha al livello del mare.
 
La gran parte della distruzione causata da un'esplosione nucleare è dovuta agli effetti del ''blast''. La gran parte degli edifici, al di fuori delle strutture rinforzate e resistenti a onde d'urto, subiscono danni gravi quando vengono sottoposte a sovrapressioni di solo {{M|35,5|k|Pa}} (equivalenti a circa 0,35 [[atmosfera (unità di misura)|atmosfere]]).
 
Il vento causato dall'esplosione può superare i 1000 [[km/h]], e il raggio degli effetti diretti aumenta con la potenza rilasciata dall'arma, oltre che essere funzione della quota dello scoppio. Contrariamente al senso comune, il raggio di massima distruzione non è maggiore per detonazioni a terra o a bassa quota, ma aumenta con l'altitudine fino a una ''quota di scoppio ottimale'' per poi diminuire a seguito di detonazioni a quote più alte. La ragione di ciò sta nel comportamento non-lineare delle onde d'urto: quando il ''blast'' raggiunge il suolo esso viene riflesso, fondendosi con l'onda in arrivo se l'angolo di incidenza è più piccolo di un certo valore. Quando ciò accade, essi si fondono in un'onda orizzontale rinforzata (chiamata ''fronte di Mach'', perché scoperta [[Ernst Mach]] in [[fluidodinamica]]). Per ogni sovrapressione fissata, è possibile stabilire una quota di scoppio che massimizzi il raggio di esplosione.
 
Per esempio, In una tipica detonazione aerea dove la sovrapressione venga massimizzata per valori tra i 35 e i 140 kPa, si ottengono raggi di esplosione di 0,7&nbsp;km per 1 [[chilotone]] (chilotone, ossia la potenza rilasciata da 1.000&nbsp;kg di [[trinitrotoluene]] convenzionale), 3,2&nbsp;km per 100 kt e 15&nbsp;km per 10 [[megaton|Mt]] <ref>megaton, ossia la potenza rilasciata da 1.000.000 kg di TNT</ref>.
 
[[Immagine:Bomba atomowa.gif|right|100px|thumb|Sviluppo di un'esplosione nel [[Nevada Test Site]], circa 1952.]]
Due fenomeni simultanei e distinti sono associati con l'onda esplosiva in aria:
*''[[Sovrapressione statica]]'' – l'aumento improvviso della pressione esercitato dalle onde d'urto. La sovrapressione in ogni punto è direttamente proporzionale alla densità dell'aria nell'onda.
*''[[Pressione dinamica]]'' – il trascinamento esercitato dai venti causati dall'esplosione. Questi venti spingono, smuovono e strappano oggetti. Le energie di trascinamento dei venti che seguono l'esplosione sono proporzionali al cubo delle loro velocità moltiplicate dalla loro durata ([[quantità di moto]]).
 
Gran parte del danno materiale causato da uno scoppio nucleare è dovuto a una combinazione di sovrapressioni statiche e venti molto forti: l'estesa compressione dell'urto indebolisce le strutture fisse, che vengono poi strappate via dal vento. Le fasi di compressione, vuoto e trascinamento insieme possono durare diversi secondi ciascuna, ed esercitare forze diverse volte più grandi di quelle causate dagli [[Ciclone tropicale|uragani]] più potenti.
 
Agendo sul corpo umano, le onde d'urto causano onde di pressione attraverso i tessuti. Tali onde danneggiano soprattutto le giunzioni tra i tessuti di diverse densità ([[muscolo]] e [[osso]]) o l'interfaccia tra i tessuti e l'aria. I [[Polmone|polmoni]] e la [[addome|cavità addominale]], che contengono aria, vengono duramente colpiti, sviluppando così gravi emorragie o [[embolia|embolie]], ognuna delle quali ha effetti rapidamente fatali. Una sovrapressione di circa 70 kPa (0,7 atm) può danneggiare seriamente i tessuti polmonari; i [[timpano (anatomia)|timpani]] più delicati possono rompersi a 22 kPa (0.2 atm); tra i 90 e i 130 kPa (0,9-1,3 atm) si può essere certi che più della metà dei timpani si rompa.
 
=== Irraggiamento termico ===
[[Image:Nukecloud.png|thumb|left|250 px|L'altezza della [[nube a fungo]] per dispositivi scoppiati al suolo dipende dalla potenza rilasciata. <br /> 0 = Quota approssimativa a cui operano le linee aeree commerciali.<br />1 = [[Fat Man]]<br />2 = [[Castle Bravo]].]]
Le armi nucleari emettono grandi quantità di [[radiazione elettromagnetica]] sotto forma di [[luce|luce visibile]], [[radiazione infrarossa|infrarossa]] e [[radiazione ultravioletta|ultravioletta]]. I principali rischi sono [[ustione|ustioni]] e danni irreversibili agli [[occhio|occhi]]. In giornate sgombre da nubi e foschia, la dannosità degli effetti termici ed elettromagnetici può estendersi ben oltre il raggio d'azione dell'onda d'urto: la luce emessa è così potente che rapidamente si diffondono incendi sulle macerie lasciate dal ''blast''. Il raggio d'azione degli effetti termici incrementa marcatamente con la potenza rilasciata dall'arma, costituendo il 35-45% dell'energia emessa, a seconda del tipo utilizzato.
 
Esistono due tipi di danno oftalmico derivanti dalla radiazione termica di un tale ordigno:
 
*[[Abbagliamento]] – è causato dal brillantissimo ''flash'' iniziale prodotto dalla detonazione nucleare. In genere si tratta di un'energia luminosa maggiore di quanto possa essere tollerato, ma minore di quella richiesta per un danno irreversibile. La [[retina]] è particolarmente suscettibile alla luce visibile e alle fasce di radiazione infrarossa a più corta [[lunghezza d'onda]] poiché questa parte dello spettro elettromagnetico è focalizzato dal [[cristallino]] sulla retina stessa. Il risultato è uno sbiancamento dei pigmenti visuali e una cecità temporanea che può durare fino a 40 minuti.
 
[[Image:The_patient's_skin_is_burned_in_a_pattern_corresponding_to_the_dark_portions_of_a_kimono_-_NARA_-_519686.jpg|right|thumb|300px|Le ustioni visibili sulla schiena di una donna dopo il bombardamento atomico di [[Hiroshima]]. Le parti del suo [[kimono]] recanti un colore più scuro al tempo della detonazione corrispondono alle bruciature chiaramente visibili sulle parti dell'abito che sono state esposte all'irraggiamento termico mentre erano a contatto con la pelle. Poiché i kimono giapponesi non sono un tipo di abbigliamento particolarmente attillato, alcune parti non toccavano direttamente la pelle della donna, il che spiega le interruzioni nel disegno delle bruciature; le parti più vicine all<nowiki>'</nowiki>''obi'' (la cintura) erano più strette sul corpo, e hanno causato bruciature più marcatamente visibili.]]
*Ustione della retina – una bruciatura anche parziale della retina, con conseguente [[cicatrizzazione]], causata dalla focalizzazione da parte del cristallino di una grande quantità di energia termica può causare danni irreparabili. Essa accade sostanzialmente quando la palla di fuoco è davvero all'interno del [[campo visivo]] dell'individuo, e sarebbe una lesione relativamente poco comune. Le ustioni della retina, comunque, possono verificarsi a distanze considerevoli dall'esplosione: le dimensioni relative della ''fireball'', le quali sono funzioni della potenza rilasciata e del raggio di esplosione, determinano il grado e il livello di cicatrizzazione della retina. Una cicatrice nella parte centrale del campo visivo sarebbe senza dubbio più debilitante: più in generale è probabile l'insorgenza di difetti visuali limitati, spesso appena percepibili dalle vittime.
 
Quando la radiazione termica colpisce un oggetto, parte di essa viene riflessa, parte trasmessa e per il resto assorbita. La frazione che viene assorbita dipende dalla natura e dal colore del materiale: un materiale più sottile trasmetterà maggiormente; un materiale di colore chiaro rifletterà maggiormente e quindi verrà meno danneggiato. L'assorbimento della radiazione alza la temperatura superficiale degli oggetti, causando deformazioni, bruciature e, infine, incendio dei materiali sottoposti, specie se facilmente infiammabili (legno, carta, fibre tessili). Se i materiali che li compongono sono cattivi [[Conduzione termica|conduttori di calore]], questo resterà confinato sulla superficie esterna.
 
L'ignizione effettiva degli oggetti dipende dalla durata dell'impulso termico, dallo spessore e dall'umidità. Nei pressi dell'ipocentro (''ground zero'') la [[fluenza]] termica supera {{M|1.25|M|J}}/[[metro quadro|m]]<sup>2</sup> che causa l'immediata accensione di tutto ciò che può bruciare. Più lontano, si verificherà l'ignizione dei soli materiali più facilmente infiammabili: l'effetto incendiario globale è una composizione dell'accensione termica dei materiali con i fuochi secondari causati dagli effetti dell'onda pressoria, come l'esplosione di carburanti, stufe, depositi di gas.
 
A [[Hiroshima]] si verificò una spaventosa conflagrazione – [[tempesta di fuoco]] – che si sviluppò 20 minuti dopo l'attacco, e distrusse molti più edifici di quanto avesse già fatto la bomba. Una tempesta di fuoco causa potenti venti che soffiano verso il centro dell'incendio da ogni punto attorno a esso. Non si tratta tuttavia di un fenomeno peculiare delle esplosioni nucleari, essendo stato osservato frequentemente nei grandi [[incendio|incendi]] boschivi a seguito dei [[bombardamento strategico|raid incendiari]] scatenati durante la [[seconda guerra mondiale]].
 
Poiché la radiazione termica viaggia più o meno in linea retta dalla palla di fuoco, ogni oggetto opaco produrrà un'ombra protettiva. In presenza di nebbie o foschie, la diffusione dell'energia termica scalderà gli oggetti da ogni direzione, riducendo radicalmente l'effetto protettivo dell'oscuramento, diminuendo però nel contempo il raggio d'azione dell'irraggiamento stesso.
 
==Effetti indiretti==
=== Impulso elettromagnetico ===
{{vedi anche|Impulso elettromagnetico}}
I raggi gamma provenienti da un'esplosione nucleare producono [[elettrone|elettroni]] ad alta energia per [[effetto Compton]]. Questi elettroni vengono catturati nel [[campo magnetico terrestre]] ad altitudini tra i 20 e i 40&nbsp;km, dove entrano in [[risonanza (fisica)|risonanza]]. La [[corrente elettrica]] in oscillazione produce un [[impulso elettromagnetico]] coerente (EMP) che dura circa un millisecondo. Gli effetti secondari possono durare più di un secondo.
 
L'impulso è abbastanza potente da indurre [[potenziale elettrico|potenziali elettrici]] molto alti tra oggetti metallici (come i cavi di [[rame]]), che fungono da [[antenna|antenne]] quando l'impulso passa. Le enormi differenze di potenziale, e le forti correnti elettriche ad esse associate possono distruggere completamente i componenti elettronici non schermati e molti collegamenti elettrici. La componente ionizzata dell'atmosfera rende difficoltoso o impossibile anche la trasmissione di onde [[radio (elettronica)|radio]] che normalmente rimbalzerebbero sulla [[ionosfera]].
 
Si possono schermare gli apparecchi elettronici avvolgendoli completamente in un materiale conduttore, in modo da creare una [[gabbia di Faraday]]. Naturalmente, gli apparecchi radio non possono operare quando sono schermate, perché le onde radio non possono raggiungerli in tali condizioni, né possono diffondersi dall'interno di una gabbia di Faraday.
 
Non vi sono conseguenze biologiche note a seguito degli EMP.
 
=== Radiazione ionizzante ===
Circa il 5% dell'energia rilasciata in una detonazione nucleare aerea viene emessa nella forma di [[radiazione ionizzante]]: [[neutrone|radiazione neutronica]], [[raggi gamma]], [[raggi alfa|particelle alfa]] ed elettroni a velocità prossime a quelle della luce. I raggi gamma sono onde elettromagnetiche ad alta energia, le altre sono particelle che si muovono a velocità subluminali. I neutroni sono prodotti quasi esclusivamente dalle reazioni di [[fissione nucleare|fissione]] e [[fusione nucleare]], mentre la radiazione gamma iniziale proviene sia dalle reazioni nucleari sia dal [[decadimento radioattivo|decadimento]] a breve termine dei sottoprodotti della fissione.
 
L'intensità della radiazione nucleare iniziale diminuisce rapidamente con la distanza dall'ipocentro, perché la radiazione si estende su un'area progressivamente più grande mentre si allontana dal punto d'impatto. Essa viene ridotta anche dall'assorbimento atmosferico e dalla diffusione.
 
Il carattere della radiazione in un dato luogo dipende e varia grandemente in funzione della distanza dall'esplosione: vicino all'ipocentro, l'intensità dei neutroni liberi è maggiore della radiazione gamma, ma con l'aumentare della distanza questo rapporto si ribalta. Infine, il componente neutronico della radiazione iniziale diventa trascurabile rispetto al componente gamma. Il range di diffusione della radiazione iniziale non dipende marcatamente dalla potenza dell'ordigno, e all'aumentare di questa il pericolo costituito dalla radiazione in sé diventa meno significativo rispetto alla potenza distruttiva della sovrapressione e dell'effetto termico. Con le armi nucleari più potenti, sopra i 50 kt (200 [[Terajoule|TJ]]) questi ultimi sono così potenti e distruttivi che l'effetto delle radiazioni può essere ignorato.
 
La radiazione neutronica ha l'effetto di trasmutare lo stato atomico della materia che subisce il bombardamento, spesso rendendola [[radioattività|radioattiva]]. Quando si unisce alle polveri di materiale radioattivo rilasciate dalla bomba stessa, una grande quantità di sostanze radioattive molto leggere si spargono nell'ambiente: questa forma di contaminazione radioattiva è nota come ''[[fallout nucleare]]'', e costituisce il rischio primario di esposizione a radiazione ionizzante per le grandi armi nucleari.
 
=== Terremoti ===
L'onda di pressione di un'esplosione sotterranea si propaga attraverso il terreno e causa un piccolo [[terremoto]]. <ref>[http://alsos.wlu.edu/information.aspx?id=2017 Alsos: Nuclear Explosions and Earthquakes: The Parted Veil]</ref> La teoria suggerisce che una detonazione nucleare potrebbe scatenare una rottura tra le [[faglia|faglie]] e dunque un terremoto di grande intensità a distanze entro alcune decine di km dall'[[epicentro]].<ref>[http://seismo.berkeley.edu/seismo/faq/nuke_2.html Frequently Asked Questions]</ref>
 
=== Riepilogo degli effetti ===
 
La seguente tabella vuole essere un riassunto indicativo delle conseguenze dirette e indirette di una detonazione nucleare.
 
{| border="2" cellpadding="4" cellspacing="0" style="margin: 1em 1em 1em 0; background: #f9f9f9; border: 1px #aaa solid; border-collapse: collapse; font-size: 95%;"
|+
| rowspan=2|<p align="CENTER">'''Effetti'''</p>
| colspan=4|<p align="CENTER">'''Potenza emessa / Quota raggiunta dall'esplosione'''</p>
|-
| <p align="CENTER">'''1 kT / 200 m'''</p>
| <p align="CENTER">'''20 kT / 540 m'''</p>
| <p align="CENTER">'''1 MT / 2.0&nbsp;km'''</p>
| <p align="CENTER">'''20 MT / 5,4&nbsp;km'''</p>
|-
| colspan=6|<p align="CENTER">'''Raggio a terra del danno da detonazione ''GR'' / km'''</p>
|-
| <p align="CENTER">Aree urbane completamente rase al suolo {{M|138|k|Pa}}</p>
| <p align="CENTER">0,2</p>
| <p align="CENTER">0,6</p>
| <p align="CENTER">2,4</p>
| <p align="CENTER">6,4</p>
|-
| <p align="CENTER">Distruzione di gran parte degli edifici civili {{M|34,5|k|Pa}}</p>
| <p align="CENTER">0,6</p>
| <p align="CENTER">1,7</p>
| <p align="CENTER">6,2</p>
| <p align="CENTER">17</p>
|-
| <p align="CENTER">Danno moderato agli edifici civili {{M|6,9|k|Pa}}</p>
| <p align="CENTER">1,7</p>
| <p align="CENTER">4,7</p>
| <p align="CENTER">17</p>
| <p align="CENTER">47</p>
|-
| <p align="CENTER">Carrozze ferroviarie spinte fuori dai binari e schiacciate {{M|62|k|Pa}}; valori per armi fuori dai 20 kT sono estrapolate per mezzo del metodo della radice cubica)</p>
| <p align="CENTER">≈0,4</p>
| <p align="CENTER">1,0</p>
| <p align="CENTER">≈4</p>
| <p align="CENTER">≈10</p>
|-
| colspan=6|<p align="CENTER">'''Raggio a terra del danno termico ''GR'' / km'''</p>
|-
| <p align="CENTER">Conflagrazione</p>
| <p align="CENTER">0,5</p>
| <p align="CENTER">2.0</p>
| <p align="CENTER">10</p>
| <p align="CENTER">30</p>
|-
| <p align="CENTER">Ustioni di terzo grado ([[necrosi|tessuto necrotico]])</p>
| <p align="CENTER">0,6</p>
| <p align="CENTER">2,5</p>
| <p align="CENTER">12</p>
| <p align="CENTER">38</p>
|-
| <p align="CENTER">Ustioni di secondo grado ([[flittene]], [[edema]])</p>
| <p align="CENTER">0,8</p>
| <p align="CENTER">3,2</p>
| <p align="CENTER">15</p>
| <p align="CENTER">44</p>
|-
| <p align="CENTER">Ustioni di primo grado ([[eritema|eritemi]])</p>
| <p align="CENTER">1,1</p>
| <p align="CENTER">4,2</p>
| <p align="CENTER">19</p>
| <p align="CENTER">53</p>
|-
| colspan=6|<p align="CENTER">'''Raggio obliquo<ref>Per gli effetti diretti da radiazioni viene mostrato il raggio obliquo, ossia l'effettiva distanza tra l'osservatore e l'esplosione, perché alcuni effetti non sono percepibili nemmeno all'ipocentro per alcune quote di scoppio. Se l'effetto è percepibile a ''ground zero'', il raggio a terra può essere semplicemente ottenuto tramite il raggio obliquo e la quota di detonazione ([[teorema di Pitagora]]).</ref> di sintomi legati all'istantaneo bombardamento radioattivo ''SR'' / km'''</p>
|-
| <p align="CENTER">Dose totale letale<ref name=avv >L'avvelenamento da radiazioni corrisponde qui alla dose di 1 [[Gray (unità di misura)|Gy]], e la dose letale a 10 Gy. Si noti che queste sono semplici stime, poiché non vengono prese in considerazione tutte le condizioni biologiche.</ref> (neutroni e raggi gamma)</p>
| <p align="CENTER">0,8</p>
| <p align="CENTER">1,4</p>
| <p align="CENTER">2,3</p>
| <p align="CENTER">4,7</p>
|-
| <p align="CENTER">Dose totale per avvelenamento da radiazioni <ref name=avv /></p>
| <p align="CENTER">1,2</p>
| <p align="CENTER">1,8</p>
| <p align="CENTER">2,9</p>
| <p align="CENTER">5,4</p>
|}
 
==Voci correlate==
*[[Bomba atomica]]
*[[Bomba all'idrogeno]]
*[[Bomba al neutrone]]
*[[Avvelenamento da radiazione]]
*[[Arma nucleare]]
*[[Teoria del pazzo]]
 
==Note==
<references/>
 
== AltriCollegamenti progettiesterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{interprogetto|commons=Category:Nuclear explosion physics}}
 
{{Armi nucleari verticale}}
{{Armi nucleari}}
{{Guerra nucleare}}
{{portale|energia nucleare|guerra|guerra fredda|meccanica quantistica}}
 
[[Categoria:Armi nucleari]]
[[Categoria:Guerra nucleare]]
[[Categoria:Radioattività]]
[[Categoria:Fisica nucleare]]
{{Link AdQ|de}}
 
{{Portale|musica}}
[[ar:التأثيرات الناجمة عن انفجار القنبلة النووية]]
[[ca:Efectes de les armes nuclears]]
[[de:Kernwaffenexplosion]]
[[en:Effects of nuclear explosions]]
[[es:Efectos de las armas nucleares]]
[[fi:Ydinräjähdyksen vaikutukset]]
[[fr:Explosion atomique]]
[[he:השפעות פיצוץ גרעיני]]
[[ja:核爆発の効果]]
[[pt:Efeitos de uma arma nuclear]]
[[qu:Iñuku huk'i t'uqyay]]
[[ru:Поражающие факторы ядерного взрыва]]
[[sv:Kärnexplosion]]