Cesare Lanza e Fraine (Pisogne): differenze tra le pagine

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{{Divisione amministrativa
{{Bio
|Nome = CesareFraine
|Nome ufficiale=Fraine
|Cognome = Lanza
|Panorama=
|Sesso = M
|Didascalia=
|LuogoNascita = Cosenza
|Stemma=
|GiornoMeseNascita = 8 luglio
|Stato=ITA
|AnnoNascita = 1942
|Grado amministrativo=4
|LuogoMorte =
|Divisione amm grado 1=Lombardia
|GiornoMeseMorte =
|Divisione amm grado 2=Brescia
|AnnoMorte =
|Divisione amm grado 3=Pisogne
|Attività = giornalista
|Latitudine gradi=45
|Attività2 = scrittore
|Latitudine minuti=49
|Attività3 = autore televisivo
|Latitudine secondi=02.38
|AttivitàAltre =  e [[regista cinematografico]]
|Latitudine NS=N
|Epoca = 1900
|Longitudine gradi=10
|Epoca2 = 2000
|Longitudine minuti=09
|Nazionalità = italiano
|Longitudine secondi=04.62
|PostNazionalità =
|Longitudine EW=E
|Superficie=
|Note superficie=
|Abitanti=200
|Note abitanti=[http://dawinci.istat.it/daWinci/jsp/MD/dawinciMD.jsp?a1=m0GG0c0I0&a2=mG0Y8048f8&n=1UH90007RM5&v=1UH07B07RJ50000 Censimento ISTAT 2001]
|Aggiornamento abitanti=2014
|Codice catastale=
|Nome abitanti=Frainesi
|Patrono=san Lorenzo
|Festivo=10 agosto
}}
'''Fraine''' è una frazione montana del comune di [[Pisogne]], in bassa [[Val Camonica]], [[provincia di Brescia]].
==Biografia==
 
==Geografia fisica==
===Territorio===
È localizzata lungo la strada che collega [[Pisogne]] a [[Pezzaze]] attraverso il [[colle di San Zeno]] a 9 km dal capoluogo comunale e a 5 km dagli impianti sciistici della [[Val Palot]].
 
Era una strada militare di grande importanza e notevole traffico resa carrozzabile nel 1934.
Cesare Lanza, nasce sotto il segno del [[Cancro (astrologia)|Cancro]] a [[Cosenza]] l'[[8 luglio]] [[1942]]. Nel [[2006]] ha festeggiato i suoi primi cinquant'anni di giornalismo: aveva pubblicato i suoi primi articoli a quattordici anni, nel [[1956]], sui giornali genovesi [[Il Corriere Mercantile]] e [[Il Nuovo Cittadino]].
 
A trent’anni la sua prima direzione, al [[Il Secolo XIX|Secolo XIX]] di [[Genova]]. Successivamente, dal [[1975]] al [[1976]], dirige Il [[Corriere d'Informazione]]. Nel [[1978]] passa a [[Il Lavoro]] e l'anno successivo dirige il settimanale [[Contro]].
==Monumenti e luoghi d'interesse==
Dal [[1982]] al [[1986]] è ancora direttore de Il Lavoro, poi de [[La Notte]] nel [[1988]] e de [[La Gazzetta del Piemonte]] nel [[1991]]. A partire dagli anni novanta il suo lavoro si concentra in televisione, come autore e, in video, come [[opinionista]] in vari programmi. Nel maggio del [[2007]] ha fondato una rivista di attualità e cultura, “[[L'attimo fuggente (rivista)|L’attimo fuggente]]”, luogo di riferimento e di aggregazione per persone di mente libera. Ha pubblicato diversi romanzi: il più noto è [[Nenè]], vincitore del [[Premio Sila]] 1976, dal quale l'anno successivo è stato tratto il film omonimo diretto da [[Salvatore Samperi]]. L’ultimo è [[Caldo argento]], del giugno [[2008]]. E' un grande esperto di gioco d'azzardo: sull'argomento ha pubblicato numerosi libri ed è candidamente orgoglioso di aver vinto alcuni tornei di chemin de fer nei principali [[casinò]] italiani. Autore di [[Domenica In]] dal [[1999]] al 2006: stagioni burrascose e vincenti. Dopo l'incontro con [[Paolo Bonolis]] inizia un prospero sodalizio che lo porta a lavorare, oltre che per il contenitore domenicale, anche per la memorabile edizione 2005 del [[Festival di Sanremo]].
===Architetture religiose===
Con gratitudine Lanza ha dedicato a Paolo Bonolis un libro, "una biografia non del tutto autorizzata", in cui l’amicizia prevale visibilmente sull’oggettività professionale.
Nell'antico centro abitato spicca la chiesa parrocchiale che è dedicata al [[patrono]] del paese [[San Lorenzo]], è stata ampliata verso il [[1750]] dall'architetto [[Luca Lucchini]] di [[Collina d'Oro|Certenago]]<ref>Piervaleriano Angelini, 2009, 166-167.</ref>.
Nel 2005 trasloca con Bonolis dalla Rai a Mediaset, nella stagione 2006/2007 è anche capo progetto della nuova "[[Buona domenica]]", che raccoglie la pesante eredità di [[Maurizio Costanzo]] ed è affidata alla conduzione di [[Paola Perego]].
 
Nell'estate del 2007 ha scritto, prodotto e girato il suo primo film da regista, “[[La perfezionista]]”. Si definisce “un [[liberale]] assoluto”. Il suo sito (www.lamescolanza.com) è molto seguito dagli addetti ai lavori nel settore dei mass media, televisione e carta stampata, nonché politica, economia, cultura.
Fuori dall'abitato si trova il Santuario, edificato nel [[XVI secolo]], dedicato alla [[Visitazione di Maria]] ad [[Elisabetta (madre del Battista)|Elisabetta]] che viene chiamato Madonna delle Longhe.
 
==Origini del nome==
Il nome discende probabilmente dal dialettale ''frér'', che indica luogo con miniere di ferro.<ref name="panazza435">{{cita libro|cognome=Panazza |nome= Gaetano|coautori=Araldo Bertolini |titolo=Arte in Val Camonica - vol 3 - II|anno=1984 |editore=Industrie grafiche bresciane |città=Brescia|pagine=435}}</ref>
 
==Storia==
{{Vedi anche|Storia della Valle Camonica}}
[[File:Madonna delle Longhe.jpg|miniatura|268x268px|[[Santuario]] della Madonna delle Longhe situato all'ingresso dell'abitato di Fraine e circondato da castagneti.]]
[[File:Incisione Portale.jpg|miniatura|Incisione del cristogramma Bernardino [[IHS]] su concio di [[Verrucano Lombardo]], pietra che caratterizza fortemente l'edilizia di Fraine|269x269px]]
Come [[Grignaghe]], l'insediamento di Fraine dovrebbe essersi formato in relazione allo sfruttamento minerario della zona, lungo una delle antiche strade d'accesso alla [[Val Camonica]] da [[Brescia]], attraverso la [[Val Trompia]] ed il [[Colle di San Zeno]]. È significativo che sia proprio la valle di Fraine il luogo dove nel [[1299]] sono indicate le principali attività legate all'estrazione del ferro. L'abitato ha una certa estensione, e già nel [[1299]] doveva essere relativamente ampio, se all'atto finale del ''designamento'' dei beni e dei diritti vescovili a [[Pisogne]] intervengono da Fraine e Sonvico, 47 ''capifamiglia.'' In quest' epoca risulta ''console'' del comune di [[Pisogne]] '''Alberto Paci della Torre''' di Fraine, citato anche fra gli artigiani del ferro. Fra le strutture materiali quelle attribuibili ad epoca medievale sono diffuse in tutto l'abitato, facendo pensare ad un periodo di popolamento relativamente intenso, protrattosi fino al [[1400]], e ad un successivo rallentamento, con un conseguente calo dell'attività edilizia ed un arresto dell'espansione dell'edificato. Dalla mappa della [[Toponomastica]], derivata come di consueto dai dosumenti del [[Catasto]] [[Lombardo Veneto]], si ricava indirettamente la notizia di una frana che aveva interessato la parte occidentale dell'abitato, mentre è documentata la presenza di un [[Pozzo]] e di un [[Torchio]], anche se in questo caso, data la quota e l'esposizione a nord di Fraine è improbabile che si tratti di una macchina legata alla [[Viticoltura]]: potrebbe trattarsi invece di un torchio per noci, usato per estrarre [[Olio]] per uso domestico, come verificato frequentemente nelle zone montane. La contrada centrale è quella della ''Piazza'', dove si trova un bassorilievo del [[Leone di San Marco]]; l'ultima icona della dominazione della [[Repubblica di Venezia]] rimasta in [[Val Camonica]] (secondo '''Bertolini - Panazza''', [[1994]]), ritrovato nel [[1926]] durante i lavori ai muri di sostegno della chiesa parrocchiale e collocato alcuni anni dopo sul muro esterno dell'edificio a sud. Nella contrada ''Pozzo'' spicca la presenza di due portali ad arco con iscrizioni. Il primo, ora in esterno, è stato con ogni probabilità rimontato a formare un arco ribassato su una porta più larga dell'originale e sicuramente recente, come testimoniano le spalle di cemento. Uno degli edifici più interessanti è la [[Casatorre]] che si trova nella parte nord - est, all'imbocco di Fraine, il margine verso valle conserva alcuni edifici con molte delle caratteristiche originali.
 
Nel [[1442]] vi è l'esenzione dei comuni di [[Pisogne]], Fraine e [[Grignaghe]] dai dazi sul vino, pane, carne e altri. Nel [[1508]] vi sono liti con [[Grignaghe]] sui confini.<ref name="panazza435" />
 
Nel [[1630]] Fraine pagò un pesantissimo dazio alla [[Peste]] con pochissimi superstiti.
 
Nel [[1676]] vi è una grave alluvione con la perdita di molte miniere.<ref name="panazza435" />
 
===Ricorrenze===
* Il 2 luglio di ogni anno si svolgono solenni festeggiamenti e celebrazioni presso il santuario.
* Il 10 agosto, in occasione della festa del patrono San Lorenzo si svolge la tradizionale ''Festa dei Brigàncc'' (festa dei briganti) nel campo sportivo con lo spettacolo del [[palo della cuccagna]].
 
==Società==
===Tradizioni e folclore===
Gli [[scütüm]] sono nei dialetti camuni dei [[soprannomi]] o nomiglioli, a volte personali, altre indicanti tratti caratteristici di una comunità. Quello che contraddistingue gli abitanti di Fraine è ''Màrtor'' ''Buli'' ''Brigàncc''.
 
Una antica leggenda narra della fondazione del paese da una colonia di schiavi dediti all'estrazione del ferro.<ref name="panazza435" />
 
==Note==
<references/>
 
==Bibliografia==
* {{cita libro|cognome=Panazza |nome= Gaetano|coautori=Araldo Bertolini |titolo=Arte in Val Camonica - vol 3 - II|anno=1984 |editore=Industrie grafiche bresciane |città=Brescia}}
*Piervaleriano Angelini, ''I Lucchini di Montagnola. Architetti e capimastri nella Bergamasca del '700 e del primo '800'', in Giorgio Mollisi (a cura di), Svizzeri a Bergamo nella storia, nell'arte, nella cultura, nell'economia dal '500 ad oggi. Campionesi a Bergamo nel Medioevo, Arte&Storia, anno 10, numero 44, settembre-ottobre 2009, 166-175 (con ampia bibliografia).
 
== Altri progetti ==
{{Interprogetto|commons=Category:Fraine (Pisogne)|etichetta=Fraine}}
 
==Collegamenti esterni==
*{{cita web|http://www.voli.bs.it/itinera/03/cea/fraine/default.htm|Centro di Educazione Ambientale}}
*[http://www.lamescolanza.com Lamescolanza.com]
 
{{Portale|Lombardia}}
 
[[Categoria:DirettoriFrazioni di periodici|Lanza, CesarePisogne]]
[[Categoria:Registi italiani]]
[[Categoria:Personalità legate a Cosenza]]
[[Categoria:Nativi della Calabria]]