La piccola fiammiferaia (film 1928) e Basilica collegiata di San Sebastiano: differenze tra le pagine

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{{Edificio religioso
{{Film
|DedicatoA = [[San Sebastiano]]
|titoloitaliano = La piccola fiammiferaia
|NomeEdificio = Basilica collegiata di San Sebastiano
|titoloalfabetico = Piccola fiammiferaia, La
|Immagine = Acireale, san sebastiano 01.JPG
|titolooriginale = La petite marchande d'allumettes
|immagineDidascalia =
|didascaliaLarghezza =
|Città = {{simbolo|Acireale-Stemma.png}} [[Acireale]]
|paese = [[Francia]]
|Regione = {{IT-SIC}}
|annouscita = [[1928]]
|SiglaStato = ITA
|durata =29 minuti (originari 2200 metri ridotti a 887)
|Latitudine = 37.6115
|tipocolore = B/N
|Longitudine = 15.165472
|tipoaudio = muto
|Religione = [[cattolicesimo|cattolica]]
|genere = drammatico
|AnnoConsacr =
|regista = [[Jean Renoir]] e ([[Jean Tedesco]])
|InizioCostr = [[1609]]
|soggetto = [[Hans Christian Andersen]]
|FineCostr = [[1705]]
|sceneggiatore = Jean Renoir
|attori =
* [[Catherine Hessling]]: Karen, fiammiferaia
* [[Anny Xells]],pseudonimo di Aimée Tedesco: bambola meccanica
* [[Jean Storm]]: Axel Ott
* [[Manuel Raaby]]: agente di polizia
|fotografo = [[Jean Bachelet]]
|montatore =
|effettispeciali =
|musicista = [[Manuel Rosenthal]] su temi di [[Felix Mendelssohn]], [[Johann Strauss]] e [[Richard Wagner]]
|scenografo = [[Erik Aaes]]
|premi =
|cortometraggio= true
}}
 
La '''basilica collegiata di San Sebastiano''' è un luogo di culto ubicato lungo corso Vittorio Emanuele II e piazza Leonardo Vigo nel centro storico di [[Acireale]].<ref name="Touring Club Italiano-760">{{Cita|Touring Club Italiano|p. 760}}.</ref>
'''''La piccola fiammiferaia''''' è un [[film]] del [[1928]] diretto da [[Jean Renoir]] (e [[Jean Tedesco]]).
 
==Trama Culto ==
È la notte di [[Capodanno]] e Karen, una piccola fiammiferaia, vaga per le strade innevate della città cercando di vendere qualche scatola di fiammiferi fra l'indifferenza della gente che passa frettolosa. Affamata e stremata dal freddo, si accoccola sotto una impalcatura precaria e sprofonda in uno stato di allucinazioni. I giocattoli della vetrina di un negozio si animano. Un soldato bello e gentile le prepara una tavola imbandita, servendole pollo e vino, ma l'ussaro che rappresenta la morte fa guerra ai soldatini. Il soldato sottrae Karen alla furia dell'ussaro, la fa salire sul suo cavallo e insieme galoppano lontano. Ma l'ussaro li raggiunge e con la sua sciabola uccide il soldato e cattura la giovane che poi deposita esamine ai piedi di una roccia. Sulla cima della roccia una croce si trasforma in un rosaio fiorito e i petali dei suoi fiori fluttuano nell'aria, andandosi a posare sul viso pallido. Sono i fiocchi della neve che cade silenziosa e ricopre il povero corpo.
 
* [[San Sebastiano]]<ref name="Touring Club Italiano-760"/> Il culto, devozione, venerazione si diffondono capillarmente anche nel territorio acese dopo il ritrovamento del simulacro in territorio di Melilli.<ref name="Giuseppe Pitrè-XX">{{Cita|Giuseppe Pitrè|pp. XX}}</ref><ref name="Giuseppe Pitrè-284 - 292">{{Cita|Giuseppe Pitrè|pp. 284 - 292}}</ref>
==Produzione==
Il film fu prodotto da Jean Renoir e Jean Tedesco.
===Soggetto===
Il soggetto è tratto da [[La piccola fiammiferaia (fiaba)|omonima fiaba]] di [[Hans Christian Andersen]].
===Riprese===
Le riprese avvennero fra l'agosto 1927 e il gennaio 1928.
===Cast===
La protagonista è la moglie del regista [[Catherine Hessling]]; sarà l'ultimo film di Renoir che interpreterà.
===Sperimentazione tecnico-linguistica===
[[Jean Renoir]] racconta<ref>Jean Renoir, ''La vita è cinema. Tutti gli scritti 1926-1971'',pp. 34-35.</ref> di aver sperimentato diverse novità tecniche nella realizzazione del film:
{{q|Ho realizzato ''La petite marchande'' in collaborazione con [[Jean Tedesco]], in un minuscolo studio che abbiamo sistemato nella soffitta del "Vieux-Colombier". La ragione di quest'impresa poggiava sulla nostra convinzione della necessità di impiegare ormai la pellicola negativa [[pancromatica]] al posto di quella ortocromatica. Ma questa tecnica richiedeva dei modi di illuminazione differenti e, nell’industria del cinema non si era convinti dell’opportunità di queste trasformazioni. […] Con Tedesco e altri compagni costruimmo un impianto che è in fondo l’antenato di tutti gli impianti attualmente usati negli studi. La sua caratteristica consisteva nell’impiego di lampadine elettriche leggermente survoltate. Queste lampadine le piazzavamo sia dentro delle scatole di latta brillante, davanti a delle superfici dipinte in bianco e meno riflettenti, sia isolate davanti agli specchi dei proiettori, sia in gruppi, esattamente come si fa adesso dovunque. […] Alimentavamo i nostri apparecchi con la corrente di un gruppo elettrogeno che avevamo costruito noi stessi e il cui motore (un ottimo Farman, recuperato da un’auto che aveva avuto un incidente) era raffreddato dall’acqua del rubinetto.
Ci facevamo da soli anche gli scenari, i modellini, i costumi, ecc. Sviluppavamo e stampavamo. Ne venne fuori un film non peggiore di tanti altri, con alcune parti fiabesche che interessarono il pubblico e una fotografia, dovuta all’operatore [[Bachelet]], che venne giudicata splendida}}.
===Prima===
Le prime proiezioni pubbliche avvennero il 31 marzo 1928 a Ginevra, il 1 giugno 1928 a Parigi.
==Accoglienza==
Appena uscito il film fu bloccato da una denuncia di "plagio": la vedova di [[Edmond Rostand]] accusò Renoir di aver utilizzato il lavoro del marito che aveva ridotto la favola di Andersen per l'Opéra Comique. Il film restò fermo fino al 1930, quando fu ripresentato nelle sale ridotto a poco più di un terzo e accompagnato da sottotitoli e da un commento musicale non riconducibili al regista.<ref>Giorgio De Vincenti, ''Jean Renoir'', p. 58.</ref>
 
==Critica Storia ==
[[Georges Sadoul]]<ref>Georges Sadoul, ''Storia del cinema mondiale dalle origini ai nostri giorni''</ref> scrive:
 
=== Epoca spagnola ===
{{q|Nato in un periodo di piena avanguardia, ''La piccola fiammiferaia'' risente di molte influenze espressioniste e surrealiste. I critici sono sempre stati molto divisi sul giudizio di questo film caratterizzato da una frattura piuttosto netta tra una prima parte realistica e una seconda, quella del sogno, fantastica.}}
 
Il primo cantiere venne aperto nel [[1609]] e la chiesa completata nel [[1644]] con sussidi del municipio e offerte dei fedeli. Il tempio venne largamente ristrutturato dopo il [[terremoto del Val di Noto del 1693]], tra il [[1699]] e [[1705]], assumendo l'aspetto attuale. La chiesa fu elevata a [[collegiata]] con [[bolla pontificia]] del 20 novembre [[1924]].
==Note==
 
=== Epoca contemporanea ===
 
Nel dicembre del [[1990]] [[papa Giovanni Paolo II]] l'ha elevata alla dignità di [[basilica minore]].<ref>{{Cita web |lingua = en |url = http://www.gcatholic.org/churches/data/basITX.htm |sito = Catholic.org |titolo = Basilicas in Italy}}</ref>
 
== Descrizione ==
=== Esterno ===
La facciata, realizzata su disegno di [[Angelo Bellofiore]], intarsi di [[Diego Flavetta|Diego]] e [[Giovanni Flavetta]], ha più ordini e presenta un fregio con quattordici [[putto|putti]] che reggono [[festone (arte)|festoni]]. La chiesa è preceduta da una balaustra realizzata nel [[1754]] da [[Giovan Battista Marini]] su progetto di [[Pietro Paolo Vasta]], arricchita da statue raffiguranti personaggi dell'antico testamento: [[Giuditta]], [[Giaele]], [[Davide|David]], [[Giosuè (Bibbia)|Giosuè]], [[Mosè]], [[Aronne]], [[Giuda Maccabeo]], [[Gedeone (Bibbia)|Gedeone]], [[Sansone]].<ref name="Touring Club Italiano-760"/> <br/>Cupola.<ref name="Touring Club Italiano-760"/>
 
=== Interno ===
[[File:martirio san sebastiano vasta.jpg|thumb|upright=1.2|''Martirio di San Sebastiano'', affresco nel coro, opera di Pietro Paolo Vasta.]]
L'interno, a [[croce latina]] a tre navate ripartite da pilastri,<ref name="Touring Club Italiano-760"/> è ricco di affreschi di [[Pietro Paolo Vasta]], realizzati tra il [[1732]] e il [[1736]],<ref name="Touring Club Italiano-760"/> nel [[transetto]] e nel [[coro (architettura)|coro]] con alcune ''scene della vita del santo'', nella cappella del Santissimo Sacramento con ''scene della vita del Cristo'', e nel [[tamburo (architettura)|tamburo]] della [[cupola]]. Precedentemente al terremoto del 1693 le fonti riportano l'esistenza nella chiesa di opere pittoriche di [[Baldassarre Grasso]], maestro del Vasta. La cappella laterale sinistra è affrescata da [[Alessandro D'Anna]].<ref name="Touring Club Italiano-760"/>
 
Le tele conservate nella basilica sono:
* ''Pietà'' di [[Pietro Paolo Vasta]];
* ''Trinità coi santi Marco Evangelista, Girolamo, e Liborio Vescovo'' di [[Pietro Paolo Vasta]] e [[Vito d'Anna]];
* ''Santi Cosma e Damiano'', ''San Giovanni Battista di Antonino Bonaccorsi'';
* ''Gesù e Maria'' e ''San Gaetano'' di [[Alessandro Vasta]].
 
A destra nel transetto spicca l'altare sormontato da una porta coperta dalla tela del ''San Sebastiano in gloria'' di [[Michele Vecchio]], dietro cui è conservato il simulacro di San Sebastiano, che viene tradizionalmente portato in processione su di un fercolo argenteo trainato dai "divoti" il 20 gennaio.
 
== Confraternita di San Sebastiano ==
 
Sodalizio.
{{...}}
 
== Museo del Tesoro ==
Il museo è allocato nelle sale adiacenti la sacrestia.
 
Nella prima sala (Sacrestia) si conservano opere di manifattura siciliana, tra cui una statua in cera del XVIII sec. raffigurante Maria Bambina, l'olio su tavola di [[Pietro Paolo Vasta]] ''Cristo Risorto'', i quattro ''Santi'' e l'''Addolorata'' di [[Matteo Desiderato]], la ''Madonna della lettera'' di [[Giovanni Lo Coco]]. Nel grande armadio centrale del [[1811]] è conservato un tronetto in argento in stile [[rococò]] del [[1767]].
 
Nella seconda e terza sala sono raccolti [[ex voto]] offerti a San Sebastiano e i reliquiari a braccio del Santo, oltre a preziosi vasi sacri, alcuni provenienti dalle vicine chiese dell'Odigitria e di San Crispino, tra cui un ostensorio in oro massiccio con diamanti. Inoltre sono esposti i gioielli che adornano, durante la festa religiosa, la statua di San Sebastiano e alcuni paramenti sacri con ricchi ricami in oro.<ref>{{collegamento interrotto|1=[http://www.sansebastianoacireale.com/articolo.asp?id={48949507-8CD0-42AF-96CF-C2E62CA71299} www.sansebastianoacireale.com] |date=febbraio 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref>
 
La terza sezione del museo è ospitata nella settecentesca cripta, che serve da sala conferenze e concerti, che già nel [[1704]] aveva ospitato per una decina d'anni l'[[Accademia degli Zelanti]]. Qui sono conservati alcuni dipinti, tra cui ''"San Pasquale Baylon"'' di Matteo Desiderato, assieme ad delle statue lignee di particolare pregio.<ref>{{collegamento interrotto|1=[http://www.sansebastianoacireale.com/articolo.asp?id={F914F19A-3C51-434A-BD35-E71AEA61675D} www.sansebastianoacireale.com] |date=febbraio 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref>
 
== Festa di san Sebastiano ==
{{vedi anche|Festa di San Sebastiano ad Acireale}}
La festa dedicata al titolare della basilica, compatrono di Acireale, e si svolge annualmente il 20 gennaio.
 
== Note ==
<references/>
==Bibliografia==
*Georges Sadoul, ''Storia del cinema mondiale dalle origini ai nostri giorni'', traduzione di Mariella Mammalella, Feltrinelli, Milano 1964
* Giorgio De Vincenti, ''Jean Renoir'', Marsilio, Venezia 1996. ISBN 88-317-5912-4
* Daniele Dottorini, ''Jean Renoir. L'inquietudine del reale'', Edizioni Fondazione Ente dello Spettacolo, novembre 2007. ISBN 978-88-85095-39-7
* Jean Renoir, ''La mia vita, i miei film'', Marsilio, Venezia 1992. ISBN 88-317-5419-X
* Jean Renoir, ''La vita è cinema. Tutti gli scritti 1926-1971'', Longanesi, Milano 1978, traduzione di Giovanna Grignaffini e Leonardo Quaresima.
* Carlo Felice Venegoni, ''Renoir'', La nuova Italia, Firenze 1975.
==Collegamenti esterni==
*[http://archive.org/details/theLittleMatchGirllaPetiteMarchandeDallumettes1928 Internet Archive - Film completo]
* {{Imdb|film|0019267|La petite marchande d'allumettes}}
 
== Bibliografia ==
{{Film di Jean Renoir}}
* {{cita libro|Vincenzo|Raciti Romeo|Acireale e dintorni - Guida storico monumentale|1927|| Acireale}}
* {{Cita libro
|titolo = "''Guida d'Italia''" - "''Sicilia''"
|url = https://books.google.it/books?id=VPrcsf4BsAIC
|editore = Touring Club Italiano
||lingua = Italiano
|cid = Touring Club Italiano
|accesso = 01 marzo 2019
}}
 
== Altri progetti ==
{{Interprogetto|commons=Category:San Sebastiano (Acireale)}}
 
{{Acireale}}
{{portale|architettura|cattolicesimo|Sicilia}}
 
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{{Portale|cinema}}
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