Isola di Sicilia e Wikipedia:Pagine da cancellare/Conta/2019 febbraio 21: differenze tra le pagine

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{{Conteggio cancellazioni}}
{{Infobox isola
{{Conteggio cancellazioni/Concluse/Start|06:57, 2 mar 2019 (CET)}}
|Nome = Isola di Sicilia
{{Conteggio cancellazioni/Concluse/Voce|i = 1 |voce = Marathon (singolo Rush) |turno = |tipo = consensuale |data = 2019 febbraio 21 |durata = 8 giorni |multipla = }}
|Immagine = Riserva dello Zingaro - caletta.jpg
{{Conteggio cancellazioni/Concluse/Voce|i = 2 |voce = Sebastián Yatra |turno = |tipo = consensuale |data = 2019 febbraio 21 |durata = 7 giorni |multipla = }}
|Didascalia = La [[riserva dello Zingaro]], nel nord-ovest dell'isola, costituisce un'oasi di vegetazione mediterranea incontaminata
{{Conteggio cancellazioni/Concluse/Voce|i = 3 |voce = Pietro Giuseppe Terrini |turno = |tipo = semplificata |data = 2019 febbraio 21 |durata = 7 giorni |multipla = }}
|Mappa = Sicily-EO.JPG
{{Conteggio cancellazioni/Concluse/Voce|i = 4 |voce = Radio Studio 101 - Studio R |turno = |tipo = semplificata |data = 2019 febbraio 21 |durata = 7 giorni |multipla = }}
|DidascaliaMappa =
{{Conteggio cancellazioni/Concluse/Voce|i = 5 |voce = Clone pilota |turno = |tipo = semplificata |data = 2019 febbraio 21 |durata = 7 giorni |multipla = }}
|Mappa_localizzazione = ITA
{{Conteggio cancellazioni/Concluse/Voce|i = 6 |voce = Clone Jetpack |turno = |tipo = semplificata |data = 2019 febbraio 21 |durata = 7 giorni |multipla = }}
|Mappa2 = Mediterranean Sea ___location map with blue Sicily.svg
{{Conteggio cancellazioni/Concluse/Voce|i = 7 |voce = La versione di C. |turno = |tipo = semplificata |data = 2019 febbraio 21 |durata = 7 giorni |multipla = }}
|DidascaliaMappa2 = La Sicilia rispetto al Mediterraneo
{{Conteggio cancellazioni/Concluse/Voce|i = 8 |voce = Francesco Mura |turno = |tipo = semplificata |data = 2019 febbraio 21 |durata = 7 giorni |multipla = }}
|Localizzazione = [[Mar Mediterraneo]]
{{Conteggio cancellazioni/Concluse/Voce|i = 9 |voce = Wangazine |turno = |tipo = semplificata |data = 2019 febbraio 21 |durata = 7 giorni |multipla = }}
|Latitudine_Gradi = 37
{{Conteggio cancellazioni/Concluse/Voce|i = 10 |voce = Olivaro |turno = |tipo = semplificata |data = 2019 febbraio 21 |durata = 7 giorni |multipla = }}
|Latitudine_Primi = 35
{{Conteggio cancellazioni/Concluse/Voce|i = 11 |voce = Fausta Squatriti |turno = |tipo = semplificata |data = 2019 febbraio 21 |durata = 7 giorni |multipla = }}
|Latitudine_Secondi = 21
{{Conteggio cancellazioni/Concluse/Stop}}
|Latitudine_NS = N
|Longitudine_Gradi = 14
|Longitudine_Primi = 08
|Longitudine_Secondi = 53
|Longitudine_EW = E
|Superficie_km2 = 25.426
|Classifica = 1ª [[Isole del mar Mediterraneo|isola del Mediterraneo per estensione]]
|Coste_km = 1.152
|Altitudine = 3.343
|Stato = ITA
|Suddivisione1 = {{IT-SIC}}
|Suddivisione2 = [[:Categoria:Province della Sicilia|9 province]]
|Suddivisione3 = 382 comuni<ref>Tutti i [[comuni della Sicilia]] eccetto [[Favignana (Italia)|Favignana]], [[Lampedusa e Linosa]], [[Leni]], [[Lipari (Italia)|Lipari]], [[Malfa]], [[Pantelleria]], [[Santa Marina Salina]] e [[Ustica]].</ref>
|Centro = [[Palermo]]
|Abitanti_centro = 655.202 ab.
|Orario = [[UTC+1]]
|Porti_principali = [[Porto di Catania|Catania]], [[Porto di Messina|Messina]], [[Porto di Palermo|Palermo]], [[Porto di Riposto|Riposto]], [[Porto di Siracusa|Siracusa]], [[Porto di Trapani|Trapani]], [[Porto di Augusta|Augusta]], [[Porto di Milazzo|Milazzo]]
|Aeroporti_principali = [[Aeroporto di Catania-Fontanarossa|Catania-Fontanarossa]], [[Aeroporto di Palermo-Punta Raisi|Palermo-Punta Raisi]], [[Aeroporto di Trapani-Birgi|Trapani-Birgi]], [[Aeroporto di Lampedusa]], [[Aeroporto di Pantelleria]], [[Aeroporto di Comiso]]
|Abitanti = 5.015.569
|Anno_censimento= 31-08-2011<ref>{{cita web|url=http://www.demo.istat.it/bilmens2011gen/query1.php?lingua=ita&Pro=84&allrp=2&periodo=5&submit=Tavola|titolo=Dato Istat al 31/08/2011|accesso=21 gennaio 2012}}</ref>
|Densità = 195,45
|Etnico = siciliani
|Sito_web = [http://pti.regione.sicilia.it/portal/page/portal/SIT_PORTALE/SIT_DIR_AREE_TEMATICHE/the%20infinite%20island pti.regione.sicilia.it]
|Ref = <ref>Le coordinate si riferiscono al centro dell'isola.</ref>
}}
{{citazione|la prima isola di cui parleremo sarà la Sicilia, perché è la più ricca delle isole e la prima per l'antichità dei miti che si raccontano su essa.|[[Diodoro Siculo]], ''[[Bibliotheca historica]]'', V,2<ref>Traduzione di Pietrina Anello.</ref>|περὶ πρώτης τῆς Σικελίας ἐροῦμεν, ἐπεὶ καὶ κρατίστη τῶν νήσων ἐστὶ καὶ τῇ παλαιότητι τῶν μυθολογουμένων πεπρώτευκεν.|lingua=grc}}
 
L<nowiki>'</nowiki>'''isola di Sicilia''' (o semplicemente '''Sicilia'''; ''Sicìlia'' in [[Lingua siciliana|siciliano]]) è un'[[isola]] dell'[[Italia]] appartenente all'[[Sicilia|omonima regione]], nel [[mar Mediterraneo]].
 
Amministrativamente costituisce circa il 98% della [[Regione Siciliana]], nell'[[Italia insulare]]. Il capoluogo è [[Palermo]]. La sua popolazione supera i 5.000.000 abitanti.
 
Posta al centro del [[mar Mediterraneo]]<ref>Messina è pressoché equidistante dallo [[stretto di Gibilterra]], da [[Suez]] e da [[Odessa]].</ref>, nonché sua più grande isola, anticamente era detta ''Trinacria'' (dal [[Lingua greca|greco]] ''treis'', tre e ''àkra'', promontori, per la sua forma pressoché triangolare), poi [[Sicania]] e, infine, Sikelìa (Σικελία in [[Lingua greca|greco]]).
 
È detta anche ''isola del Sole'' per la sua identificazione con l'isola descritta da [[Omero]] nell'XI libro dell<nowiki>'</nowiki>''[[Odissea]]'', nonché ''isola-continente'' per la notevole varietà dei suoi aspetti naturalistici, storici e culturali.
 
Con una superficie di 25.426&nbsp;km², pari - ''grosso modo'' - all'intera superficie di tutte le [[Lista di isole della Grecia|isole della Grecia]], è la [[Isole italiane per superficie|più grande isola italiana]]; è, inoltre, la [[Isole del Mar Mediterraneo|più estesa isola]] del mar Mediterraneo, la [[Isole dell'Europa|settima]] d'[[Europa]] (ma terza dell'[[Unione europea]]), la [[Lista di isole per area#Isole tra 25.000 e 250.000 km.C2.B2|quarantacinquesima]] del mondo. È l'isola maggiore più densamente popolata del Mediterraneo dopo [[Malta]] e quella più popolata in assoluto nel Mediterraneo.
 
== Geografia ==
{{vedi anche|Geografia della Sicilia}}
[[File:San Vito Lo Capo (1).jpg|thumb|left|San Vito Lo Capo, tra le principali mete turistiche isolane]]
La Sicilia è l'isola più grande del [[mar Mediterraneo]]: la sua superficie totale è leggermente superiore a quella dell'[[Sardegna|isola di Sardegna]] e di poco inferiore alla somma delle superfici delle altre tre grandi isole del Mediterraneo ([[Cipro]], [[Corsica]] e [[Creta]])<ref>La Sicilia misura 25.426 km², contro i 23.813 km² della Sardegna; Cipro, Corsica e Creta misurano rispettivamente 9.251 km², 8.681 km² e 8.261 km², per un totale di 26.193 km².</ref>. Si affaccia a nord sul [[mar Tirreno]], a nord-est è divisa dall'Italia dallo [[stretto di Messina]] ed è bagnata a est dal [[mar Ionio]], a sud-ovest è divisa dall'[[Africa]] dal [[canale di Sicilia]]. L'isola ha una forma che ricorda approssimativamente quella di un triangolo i cui vertici sono:
* [[Capo Peloro]] (o Punta del Faro) a [[Messina]], al vertice nord-orientale;
* [[Capo Boeo]] (o Lilibeo) a [[Marsala]], al vertice nord-occidentale;
* [[Capo Passero]] a [[Portopalo di Capo Passero|Portopalo]], al vertice sud-orientale<ref>Capo Passero dista circa 460 km da [[Tripoli]], 690 dalla costa della [[Cirenaica]], 780 da [[Creta]].</ref>.
 
La lunghezza tra i suoi punti più estremi (dai pressi di [[Capo Rasocolmo]] a nord fino a [[Capo delle Correnti]] a sud) è circa di 188&nbsp;km, mentre la sua larghezza misura circa 288&nbsp;km ([[Capo Boeo]] a ovest e [[Capo Peloro]] a est, che rappresenta inoltre il punto dell'isola più vicino all'estremità continentale dell'Italia, distante 3,14&nbsp;km nel tratto più stretto).
 
L'isola dista circa 143&nbsp;km dalle [[Tunisia|coste tunisine]] dell'Africa, 284&nbsp;km dalla Sardegna e 480&nbsp;km dalle [[Grecia|coste greche]] del [[Peloponneso]].
 
=== Geologia ===
[[File:Cavagrande del Cassibile-pjt.jpg|thumb|upright=1.4|left|Il ''canyon'' di [[Riserva naturale orientata Cavagrande del Cassibile|Cavagrande del Cassibile]]]]
La Sicilia appartiene alla placca africana, con l'eccezione della parte nord-orientale che appartiene alla [[placca euroasiatica]]. Lo scorrimento della placca africana che per subduzione si immerge sotto quella euroasiatica ha determinato la creazione dei rilievi montuosi della regione, nonché la presenza di frequenti [[sisma|attività sismiche]] sia di origine tettonica che vulcanica.
 
Tra 5,96 e 5,3 milioni di anni fa, durante il [[Messiniano]] (ultima fase del periodo [[Miocene]]), il Mediterraneo rimase isolato dall'[[oceano Atlantico]] probabilmente a causa di un aumento dell'attività tettonica. Ciò portò alla [[crisi di salinità del Messiniano|crisi di salinità]]: il mar Mediterraneo iniziò ad evaporare più velocemente e la concentrazione del [[sale]] aumentò. [[Carbonati]] e [[solfati]] vennero depositati in grandi quantità sui fondali e ne è rimasta traccia a lungo nelle [[miniera|miniere]] di [[salgemma]] e [[gesso (roccia)|gesso]] che si possono trovare tuttora nelle province di Agrigento, Caltanissetta ed Enna<ref>Stefano Zanoli. [http://www.villasmunta.it/oceanografia/Non_pubblicabili/inaridimento_adriatico.htm ''Quando s'inaridì il Mediterraneo''] in ''TuttoScienze'', 29 settembre 1999.</ref>.
 
Un fenomeno geologico peculiare è il ''[[vulcanesimo sedimentario]]'' delle [[Riserva naturale integrale Macalube di Aragona|Macalube]], in provincia di Agrigento. Questo raro fenomeno ha creato la cosiddetta collina dei Vulcanelli, un'area brulla, di colore dal biancastro al grigio scuro, popolata da una serie di [[vulcani di fango|vulcanelli di fango]], alti intorno al metro. Il fenomeno è legato alla presenza di terreni [[argilla|argillosi]] poco consistenti, intercalati da livelli di acqua salmastra, che sovrastano bolle di gas [[metano]] sottoposto ad una certa pressione. Il gas, attraverso discontinuità del terreno, affiora in superficie, trascinando con sé sedimenti argillosi ed acqua, che danno luogo ad un cono di fango, la cui sommità è del tutto simile ad un [[cratere vulcanico]]. Il fenomeno assume talora carattere esplosivo, con espulsione di materiale argilloso misto a gas ed acqua scagliato a notevole altezza.<ref>[http://web.tiscalinet.it/legambientesicilia/riserve/riserva_naturale_macalube_di_ara.htm ''Riserva naturale Macalube di Aragona]</ref>
 
[[File:Parco dei nebrodi cesarò. (15234362641).jpg|thumb|left|Area boschiva dei Nebrodi, nei pressi di [[Cesarò]]]]
 
=== Orografia ===
L'altitudine media dell'isola è di circa 441 {{m s.l.m.}} e quasi ⅔ della sua superficie si trovano a più di 300 metri di altezza. L'85,84% del territorio isolano è costituito da rilievi orografici, per un'estensione complessiva di 22.070,39&nbsp;km²<ref>Questo e i successivi dati altimetrici riportati nella sezione sono comprensivi della misura delle isole circumsiciliane (dati ISTAT 2012).</ref>: le colline occupano la maggior parte della superficie isolana (il 61,40% del territorio, per un totale di 15.786,37&nbsp;km²), ma una consistente porzione dell'isola (il 24,44%, per 6.284,02&nbsp;km² totali) è caratterizzata da vari gruppi montuosi, i principali dei quali sono i [[monti Peloritani]], i [[Nebrodi]], le [[Madonie]] (l'ideale continuazione dell'[[Appennino calabro]]<ref>{{cita|Dizionario Geografico|1160}}.</ref>, dove si trova la seconda vetta più alta dell'isola, il [[pizzo Carbonara]] di 1.977 metri) e i massicci isolati della Sicilia centrale e occidentale.
 
Al [[Sicilia centrale|centro della Sicilia]] vi sono i [[monti Erei]] (su cui si trova, a 948 metri di altezza, la città di [[Enna]]); nella fascia sud-orientale tra la provincia ragusana e quella siracusana troviamo i [[monti Iblei]] la cui cima più alta, il [[monte Lauro]], arriva a un'altezza di 986&nbsp;m. Ad ovest sorgono altri monti dall'altezza variabile, come i [[monti Sicani|Sicani]], la cui cima più alta è il [[monte Cammarata]] di 1.580 metri, e i [[Monti di Palermo|monti]] che circondano la [[Conca d'Oro]], la pianura dove, affacciata sul mare, si estende [[Palermo]].
 
Ad est si erge, visibile dallo [[Stretto di Messina]], nonché dalla cima calabrese dell'[[Aspromonte]], la cima innevata del sopraccitato [[Etna (vulcano)|Etna]]. Alle sue falde si estende la piana di Catania, che insieme alla Conca d'Oro palermitana, alla [[piana di Gela]] e alla [[piana di Vittoria]], costituisce l'esigua percentuale di pianure dell'isola siciliana (14,16% per un totale di 3.641,01&nbsp;km²).
 
{{Monti della Sicilia}}
 
=== Vulcani ===
La Sicilia è interessata da vari fenomeni di vulcanismo e da una frequente attività effusiva che interessa anche alcune tra le isole circostanti. Nella zona orientale si erge l'[[Etna (vulcano)|Etna]], il maggior vulcano europeo, che è caratterizzato da periodi alterni di attività ''stromboliana'' e da eruzioni di lave basaltiche intervallate a periodi di calma. Alto 3.343 metri, con le sue frequenti eruzioni ha ricoperto il territorio circostante della sua lava nera. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, però, la vicina [[piana di Catania]] non è di origine vulcanica, bensì di origine alluvionale, essendo stata creata dai detriti trasportati nei secoli dai fiumi Dittaino, Gornalunga e Simeto.
 
=== Idrografia ===
[[File:Ribera (AG) - RNO Foce del Platani.jpg|thumb|upright=2.3|La costa "africana" alla foce del Platani]]
I [[fiume|fiumi]] siciliani sono tutti di portata ed estensione limitate. Quelli [[appennino|appenninici]] a nord vengono chiamati ''[[fiumara (idrografia)|fiumare]]'', e sono a carattere [[torrente|torrentizio]] in quanto d'estate sono quasi perennemente in secca. Gli unici corsi d'acqua che raggiungono delle dimensioni apprezzabili sono l'[[Imera Meridionale]], il più lungo dell'isola, e il [[Simeto]], quello con il [[bacino idrografico]] più ampio. Sfociano nel [[Mar Ionio]] il Simeto, l'[[Alcantara (fiume)|Alcantara]], il [[Ciane]] e l'[[Anapo]], nel [[Mar Tirreno]] l'[[Imera Settentrionale]] e il [[Torto (fiume)|Torto]], mentre nel canale di Sicilia il [[Platani]], l'[[Imera Meridionale]] (o Salso) e il [[Belice]].
 
Per quanto riguarda i [[lago|laghi]] naturali, fatto salvo il [[Lago Pergusa|Lago di Pergusa]], la Sicilia ne è praticamente priva essendo stato prosciugato, vari decenni fa, il Lago di [[Lentini]]. Il lago di Pergusa, di origine paleovulcanica, è celebre per gli antichissimi miti e leggende che lo riguardano e per la [[fauna]] e per la [[flora]] che lo circonda; tutt'intorno ad esso corre un [[autodromo di Pergusa|autodromo]], in passato sede di un Gran Premio di [[Formula 3000]]. Il lago è ormai a rischio di prosciugamento, non avendo [[immissario|immissari]], a causa del costante prelievo di acqua per uso civile. La costruzione di [[diga|dighe]] ha creato grandi invasi artificiali, come il [[lago dell'Ancipa]] e il [[lago Pozzillo]] (il maggiore dell'isola). Vanno ricordati anche il [[lago Arancio]], il [[lago di Piana degli Albanesi]] e il [[lago di Ogliastro]].
 
{{Fiumi della Sicilia}}
 
=== Coste ===
[[File:Minoa (1).jpg|thumb|upright=1.4|left|La costa meridionale nei pressi di [[Eraclea Minoa]]]]
Di forma triangolare, la Sicilia ebbe nell'antichità il nome di ''Trinacria'' e ''[[Triquetra]]''. Ha una notevole estensione costiera, con circa 1.152&nbsp;km di coste<ref>{{cita web|url=http://www.dps.tesoro.it/documentazione/qcs/POR_rmp/POR_Sicilia/POR%20Sicilia_allegato%20valutazione%20ambientale/valutazione_ambientale_sicilia_testo.pdf|titolo=Valutazione Ex-ante Ambientale POR Sicilia 2000-2006|accesso=8 luglio 2013}}{{pdf}}</ref>.
 
Le coste settentrionali, alte e rocciose, si aprono sul [[Mar Tirreno]] con frequenti ed ampie insenature, come i golfi [[Golfo di Castellammare|di Castellammare del Golfo]], di Palermo, [[Golfo di Termini Imerese|di Termini Imerese]], di [[Patti]], di [[Milazzo]]. Lingue di terra si protendono per molti chilometri sul mare, come nel caso di Capo San Vito e Capo Milazzo.
 
Ad est la costa ionica è più varia; strette spiagge di ghiaia fin quasi a [[Taormina]] e fra la foce del [[fiume Alcantara]] e [[Riposto]]; frastagliata verso [[sud]], con insenature e [[Baia|baie]] come quella di [[Giardini Naxos]]; laviche come ad [[Acireale]], e di aspre scogliere [[basalto|basaltiche]] fino a Catania. L'ampio [[golfo di Catania]] presenta una spiaggia di [[sabbia]] dorata ma al suo termine la costa riprende ad essere [[roccia|rocciosa]] con una serie di [[fiordo|fiordi]] tra cui quello di [[Brucoli]]. Quindi l'ampia baia di [[Augusta (Italia)|Augusta]], che ospita [[porto di Augusta|il più grande porto commerciale della Sicilia]], e il golfo di [[Siracusa]] nel quale la costa riprende ad essere [[sabbia|sabbiosa]] fino quasi a [[Capo Passero]].
 
L'esteso litorale meridionale, caratterizzato prevalentemente da una costa bassa e sabbiosa, presenta un'unica rientranza di rilievo: il [[golfo di Gela]] sul quale si affacciano ben tre province: [[Agrigento]], [[Caltanissetta]] e [[Ragusa]]. Le spiagge del sud della Sicilia sono generalmente ampie, sabbiose e spesso dall'aspetto selvaggio, talvolta incorniciate da suggestive scogliere bianche, come nel caso di [[Scala dei Turchi]], [[Torre Salsa]] o di [[Eraclea Minoa]].
 
=== Flora e fauna ===
{{vedi anche|Flora endemica della Sicilia}}
 
=== Clima ===
[[File:Countryside between Caltagirone and Piazza Armerina, Sicily, Italy.jpg|thumb|Campagna nell'entroterra siciliano, tra [[Caltagirone]] e [[Piazza Armerina]]]]
Il [[clima]] della Sicilia è [[clima mediterraneo|mediterraneo]], con estati calde e inverni miti. Sulla coste, soprattutto quella sud-occidentale, il clima risente maggiormente delle correnti africane e si verificano [[estate|estati]] torride. Lungo il versante tirrenico, ed in generale nelle zone interne la temperatura è più bassa, gli inverni sono più freddi e la [[pioggia|piovosità]] aumenta. Sull'Etna il clima è di tipo [[clima alpino|alpino]].
 
Soprattutto d'estate non è raro che ci sia lo [[scirocco]], il [[vento]] proveniente dal [[Sahara]]. La piovosità è scarsa sull'acqua che si rivela deficitaria in alcune province dove sono frequenti le [[crisi idrica|crisi idriche]].
 
== Storia ==
{{vedi anche|Storia della Sicilia}}
 
=== Nesonimo ===
[[File:Portopalo di capo passero 2.jpg|thumb|left|[[Capo Passero]], estremo punto sud-orientale dell'isola]]
Nel XXIV libro dell<nowiki>'</nowiki>''[[Odissea]]'' viene citata una terra detta Σικανίη (Sikanìe)<ref>{{citazione|Me svelse / Dalla Sicilia un Genio avverso, e a queste / Piagge sospinse|[[Omero]], ''[[Odissea]]'', XXIV, vv. 306-307; traduzione di [[Ippolito Pindemonte]].|ἀλλά με δαίμων / πλάγξ' ἀπὸ Σικανίης δεῦρ' ἐλθέμεν οὐκ ἐθέλοντα.|lingua=grc}}</ref>: non si sa se il toponimo si riferisse già alla Sicilia. Per [[Erodoto]], l'isola, ai tempi di [[Minosse]], si chiamava Sikanìa, nome successivamente modificato in Sikelìa<ref>{{citazione|Si racconta, infatti, che Minosse, giunto in Sicania (che ora si chiama Sicilia) alla ricerca di Dedalo, vi perì di morte violenta.|[[Erodoto]], ''[[Storie (Erodoto)|Storie]]'', VII,170,1|λέγεται γὰρ Μίνων κατὰ ζήτησιν Δαιδάλου ἀπικόμενον ἐς Σικανίην τὴν νῦν Σικελίην καλευμένην ἀποθανεῖν βιαίῳ θανάτῳ.|lingua=grc}}</ref>.
 
[[Tucidide]], nel VI libro della ''[[Guerra del Peloponneso (Tucidide)|Guerra del Peloponneso]]'', afferma che
{{citazione|Da loro [dai Sicani] l'isola era chiamata Sicania, mentre prima aveva il nome di Trinacria [...]|[[Tucidide]], ''[[Guerra del Peloponneso (Tucidide)|Guerra del Peloponneso]]'', VI,2,2|καὶ ἀπ᾽αὐτῶν Σικανία τότε ἡ νῆσος ἐκαλεῖτο, πρότερον Τρινακρία καλουμένη [...]|lingua=grc}}
 
Quest'ultimo toponimo, il cui significato sarebbe "che ha tre punte" (in relazione alla particolare forma dell'isola), potrebbe derivare, a sua volta, da Θρινακίη (dall'etimologia incerta), attestato nell<nowiki>'</nowiki>''Odissea'' di [[Omero]] e riferito all'isola in cui pascolavano i buoi di [[Helios]], tradizionalmente identificata con la Sicilia (l'isola del Sole)<ref>[[Omero]], ''[[Odissea]]'', XI,107, XII,127,135, XIX,275.</ref>.
 
In seguito, secondo il racconto tucidideo, giunsero nell'isola i [[Siculi]] che, sconfitti in battaglia i [[Sicani]] e scacciatili verso le zone meridionali e occidentali dell'isola, trasformarono il nome in Σικελία, da cui Sicilia<ref>{{citazione|[I Siculi] Vennero in Sicilia con un grosso esercito, e superati i Sicani in una battaglia li spinsero verso le zone meridionali e occidentali dell'isola, e fecero sì che essa venisse chiamata Sicilia invece di Sicania [...]|[[Tucidide]], ''[[Guerra del Peloponneso (Tucidide)|Guerra del Peloponneso]]'', VI,2,5|ἐλθόντες δὲ ἐς τὴν Σικελίαν στρατὸς πολὺς τούς τε Σικανοὺς κρατοῦντες μάχῃ ἀνέστειλαν πρὸς τὰ μεσημβρινὰ καὶ ἑσπέρια αὐτῆς καὶ ἀντὶ Σικανίας Σικελίαν τὴν νῆσον ἐποίησαν καλεῖσθαι [...]|lingua=grc}}</ref>.
 
Priva di riscontri è l'etimologia per cui il toponimo Sicilia deriverebbe dai termini greci συκῆ, "fico", ed ἐλαία, "oliva", a indicare prodotti tipici dell'agricoltura isolana che ne mettano in risalto la felicità climatica<ref>{{cita|Correnti, 1999|24}}.</ref>.
 
== Geografia politica ==
[[File:Marzamemi, la piazza.jpg|thumb|La piazza di [[Marzamemi]], borgo marinaro di [[Pachino]], presso la punta sud-orientale dell'isola]]
La Sicilia costituisce circa il 98% dell'intera superficie della [[Regione Siciliana]]. Sul suo suolo insistono 382 [[comuni italiani]] (su 390 totali dell'intera regione), così ripartiti:
{{Div col}}
* {{IT-AG}}: 42
* {{IT-CL}}: 22
* {{IT-CT}}: 58
* {{IT-EN}}: 20
* {{IT-ME}}: 104
* {{IT-PA}}: 81
* {{IT-RG}}: 12
* {{IT-SR}}: 21
* {{IT-TP}}: 22
{{Div col end}}
Secondo l'ISTAT, i territori comunali di [[Licata]] nell'agrigentino, [[Aci Castello]] nel catanese, [[Taormina]] nel messinese, [[Isola delle Femmine]] nel palermitano, [[Ispica]] nel ragusano, [[Augusta (Italia)|Augusta]], [[Noto (Italia)|Noto]], [[Pachino]], [[Portopalo di Capo Passero]] e [[Siracusa]] nel siracusano, [[Erice]], [[Marsala]], [[Petrosino]] e [[Trapani]] nel trapanese sono parzialmente costituiti da isole marittime.
 
=== Porti ===
Il traffico marittimo ha i suoi maggiori punti di riferimento nei porti di Messina, Palermo, Catania, Trapani, [[Augusta (Italia)|Augusta]] e Gela.
 
Il porto di Messina è il più grande porto naturale attrezzato della Sicilia, utilizzato sia come porto commerciale che militare (è sede di uno storico arsenale militare) e che, con il movimento annuo di circa 10 milioni di passeggeri, è il primo porto italiano nel settore.
In provincia va inoltre ricordata l'importanza del porto di [[Milazzo]], che effettua collegamenti con le [[isole Eolie]], [[Ustica]] e [[Napoli]].
 
[[File:golfo di Palermo (notte).jpg|thumb|left|upright=1.6|Panoramica notturna del porto e del golfo di Palermo]]
Il [[porto di Palermo]] è uno degli scali merci e passeggeri più importanti del Mediterraneo, storicamente il più antico di Sicilia, attorno al quale si sviluppò la prima città<ref>Il [[Toponomastica di Palermo|toponimo Palermo]], nella variante greca antica, significa proprio "tutta porto".</ref>; nell'[[XIX secolo|Ottocento]] divenne sede di prestigiose compagnie di navigazione, e negli ultimi anni ha avuto molta importanza il settore crocieristico, settore nel quale ha registrato enormi aumenti che lo hanno reso una delle mete preferite d'Italia e prima meta del meridione. I suoi cantieri sono tra i più attivi dell'Italia, e ogni anno sono tante le parti di navi qui costruite.
 
I porti di [[Porto di Messina|Messina]], [[Porto di Catania|Catania]] e [[Porto di Riposto|Riposto]] sino al 1860 erano fra i principali porti commerciali del Mediterraneo in quanto dal primo partiva il grano e la seta per quasi tutta l'Europa; dal secondo manufatti, prodotti agricoli e zolfi semilavorati; dal terzo soprattutto vini del comprensorio etneo.
 
[[File:Trapani Windmill.jpg|thumb|Un [[mulino a vento]] a Trapani]]
Si colloca quarto scalo siciliano, il [[porto di Trapani]], che ai tempi dei Romani assieme al porto di [[Marsala]] rivestiva una grande importanza nel Mediterraneo, sia per il sale e la sua esportazione, ma anche per il tonno rosso e il corallo, per cui Trapani è oggi una meta ricercata in tutto il mondo.
Attualmente Trapani effettua collegamenti giornalieri con i maggiori porti del nord e centro Italia, con le isole Egadi, e persino con la Tunisia e la Sardegna.
In provincia di Trapani vanno annoverati anche il più grande porto peschereccio della Sicilia, il porto di [[Mazara del Vallo]].
Inoltre si ricordi il porto di [[Marsala]] che collega alle isole Egadi e Pantelleria, e il porto turistico di [[Castellammare del Golfo]].
Testimonianza dell'archeologia navale è Marsala, dove sono state rinvenute diverse navi puniche; le stesse battaglie combattute nelle Egadi e zone circostanti tra romani e cartaginesi, e prima tra Greci e Fenici (ad esempio [[Mothia]]) hanno lasciato resti di una grande attività e civiltà marinara, sin dal passato.
 
Il [[Porto Isola di Gela|porto di Gela]], che è il sesto dell'isola per tonnellate di merci movimentate, sposta soprattutto prodotti petroliferi e carichi secchi in quanto serve il [[Polo petrolchimico di Gela|polo petrolchimico della città]]; il vicino [[Porto Rifugio di Gela|porto rifugio]] ha invece carattere turistico e commerciale.
 
Considerando i flussi turistici va ricordato anche il porto di [[Porto Empedocle]] in [[provincia di Agrigento]], famoso per essere l'unico scalo italiano ad effettuare, via mare, una traversata diretta per le isole Pelagie.
 
Infine occorre ricordare altri porticcioli minori, specialmente quelli delle mete turistiche, [[Cefalù]], [[San Vito Lo Capo]], e quelli dedicati alla pesca come [[Sciacca]], [[Scoglitti]], Porto Palo e molti altri.
 
In Sicilia si ha una forte carenza di porti turistici in grado di gestire l'importante traffico diportistico, con la possibilità di una buona ricaduta occupazionale ed economica, anche se è in fase di realizzazione il porto turistico di [[Siracusa]] nell'attuale molo S.Antonio; un altro importante porto è quello di [[Marina di Ragusa]] che ha iniziato le attività il 3 luglio del [[2009]], ha una capienza di oltre 800 posti barca e sarà uno dei 3 "porti Hub turistici" della Sicilia; da non dimenticare, infine, il [[porto di Pozzallo]] che, oltre al trasporto merci, viene impiegato per più collegamenti quotidiani con [[Malta]]. Il vero problema è spesso legato a motivazioni [[burocrazia|burocratiche]], ma anche alla carenza di fondi necessari per all'ammodernamento e la gestione delle strutture stesse. Altri porti turistici sono in realizzazione nel trapanese, nel messinese e nel palermitano.
 
=== Fari ===
[[File:Faro-Punta-Secca.jpg|upright=1.8|thumb|Il faro di [[Punta Secca]], nel ragusano]]
{{Div col}}
* Faro di Capo Cefalù (Cefalù)
* Faro di Capo Zafferano (Santa Flavia)
* Faro della Diga Foranea (Palermo)
* Faro di Capo Gallo (Palermo)
* Faro del Castello Normanno (Castellammare sul Golfo)
* [[Faro di San Vito lo Capo]] (San Vito Lo Capo)
* Faro di Molo di Ponente (Marsala)
* Faro di Capo Granitola (Campobello di Mazara)
* Faro di Capo San Marco (Sciacca)
* Faro di Capo Rossello (Realmonte)
* Faro di San Giacomo - Molo di Levante (Licata)
* Faro di Capo Scalambri (Santa Croce Camerina)
* Faro sulla spiaggia (Pozzallo)
* Faro di Cozzo Spadaro (Pachino)
* Faro di Capo Murro di Porco (Siracusa)
* Faro di Carrozziere Porto Grande (Siracusa)
* Faro di Caderini Porto Grande (Siracusa)
* Faro di Dromo Giggia (Augusta)
* Faro di Punta Gennalena (Augusta)
* Faro di Capo Santa Croce (Augusta)
* Faro di Sciara Biscari (Catania)
* Faro di Capo Molini (Acireale)
* Faro di Punta S. Raineri (Messina)
* Faro di Capo Peloro (Messina)
* Faro di Capo Rasocolmo (Messina)
* Faro di [[Capo Milazzo]] (Milazzo)
* Faro di Capo d'Orlando (Capo d'Orlando)
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=== Torri costiere ===
{{vedi anche|Torri costiere della Sicilia}}
 
== Cultura ==
{{vedi anche|Sicilianità}}
=== Insularità, isolamento e isolitudine ===
[[File:Capo Peloro (ME) and Calabria.jpg|thumb|[[Capo Peloro]], l'estremità nord-orientale dell'isola: rappresenta il punto più vicino tra la Sicilia e il continente]]
==== L'insularità della Sicilia nel mondo antico ====
Fin dai tempi di [[Esiodo]] presso gli antichi sorse il dibattito sull'originale natura della Sicilia, poiché fu opinione diffusa una sua iniziale appartenenza alla penisola (χερσόνησος) dell'Italia; il problema, talora connesso a determinate visioni politiche e ideologiche, ruotava intorno alla formazione dello [[Stretto di Messina]], che tuttora costituisce il punto più vicino tra l'isola e il continente.
 
Nel mondo greco, costellato di isole, la Sicilia costituiva un<nowiki>'</nowiki>''aporìa'': risultava essere, infatti, un'isola grande, la maggiore del Mediterraneo già nella conoscenza geografica degli antichi<ref>In precedenza era Creta a essere considerata la più grande isola mediterranea; ancora Erodoto, tuttavia, indicava la Sardegna: {{citazione|Agli Ioni che, pur sotto il peso della sventura s'erano nondimeno adunati nel Panionio, Biante di Priene, secondo quanto ho sentito dire, diede un consiglio molto utile e, se gli avessero dato ascolto, sarebbero stati di gran lunga i più felici dei Greci: li esortava, cioè, a salpare con una flotta unica, e, recatisi in Sardegna, fondare colà un'unica città tutta di Ioni. Così, liberi di ogni schiavitù, sarebbero vissuti felici, abitando la più vasta di tutte le isole e dominando sugli altri popoli.|[[Erodoto]], ''[[Storie (Erodoto)|Storie]]'', I,170,1-2|κεκακωμένων δὲ Ἰώνων καὶ συλλεγομένων οὐδὲν ἧσσον ἐς τὸ Πανιώνιον, πυνθάνομαι γνώμην Βίαντα ἄνδρα Πριηνέα ἀποδέξασθαι Ἴωσι χρησιμωτάτην, τῇ εἰ ἐπείθοντο, παρεῖχε ἂν σφι εὐδαιμονέειν Ἑλλήνων μάλιστα: [2] ὃς ἐκέλευε κοινῷ στόλῳ Ἴωνας ἀερθέντας πλέειν ἐς Σαρδὼ καὶ ἔπειτα πόλιν μίαν κτίζειν πάντων Ἰώνων, καὶ οὕτω ἀπαλλαχθέντας σφέας δουλοσύνης εὐδαιμονήσειν, νήσων τε ἁπασέων μεγίστην νεμομένους καὶ ἄρχοντας ἄλλων [...]|lingua=grc}} {{citazione|Sistemate queste cose secondo i tuoi interessi, ti giuro, per gli dei della casa reale, che non deporrò il chitone con cui discenderò dalla Ionia prima di aver reso tributaria a te la Sardegna, che è la più grande delle isole.|Erodoto, ''Storie'', V,106,6|ταῦτα δὲ κατὰ νόον τὸν σὸν ποιήσας, θεοὺς ἐπόμνυμι τοὺς βασιληίους μὴ μὲν πρότερον ἐκδύσασθαι τὸν ἔχων κιθῶνα καταβήσομαι ἐς Ἰωνίην, πρὶν ἄν τοι Σαρδὼ νῆσον τὴν μεγίστην δασμοφόρον ποιήσω.|lingua=grc}}</ref>; si trovava vicinissima al continente, da esso separata da uno stretto e pericoloso braccio di mare, seppur navigabile in ambo i sensi; la feracità e la ricchezza della sua terra, infine, l'avevano resa autosufficiente e, al contempo, terra ambita e bramata ma capace di libertà<ref>{{cita|Prestianni Giallombardo, 2009|69}}.</ref>.
 
Pur non accennando alla questione sull'originale condizione della Sicilia, Tucidide offre un'immagine della Sicilia profondamente insulare, al contempo causa di valori e di aspetti negativi a cui porre attenzione. Lo storiografo, infatti, metteva in guardia gli ateniesi mettendo in evidenza due elementi fondamentali:
* la distanza tra Atene e la Sicilia, motivo per cui gli ateniesi avevano scarsa conoscenza dell'isola<ref>{{citazione|la maggior parte di loro ignorava la grandezza dell'isola [...]|Tucidide, ''Guerra del Peloponneso'', VI,1,1|ἄπειροι οἱ πολλοὶ ὄντες τοῦ μεγέθους τῆς νήσου [...]|lingua=grc}}</ref>;
* le notevoli dimensioni dell'isola stessa, espresse sia in base all'estensione geografica<ref>{{citazione|Infatti il tempo impiegato per la circumnavigazione della Sicilia con una nave da trasporto è appena meno di otto giorni|Tucidide, ''Guerra del Peloponneso'', VI,1,2|Σικελίας γὰρ περίπλους μέν ἐστιν ὁλκάδι οὐ πολλῷ τινὶ ἔλασσον ἢ ὀκτὼ ἡμερῶν [...]|lingua=grc}}</ref>, sia in base all'elemento demografico, dato che la Sicilia era molto popolata, tanto da Greci quanto da barbari.
La dimensione insulare della Sicilia è messa maggiormente in rilievo nei capitoli della cosiddetta ''archaiologia'' tucididea, nei quali l'autore elenca i popoli che, di volta in volta, hanno abitato l'isola.
 
È, tuttavia, [[Diodoro Siculo]] a fornire il maggior numero di informazioni sull'origine e la formazione della Sicilia come isola, e lo fa nei capitoli conclusivi del quarto libro, quelli che precedono immediatamente la νησιωτικὴ βίβλος, il «libro delle isole»<ref>L'espressione νησιωτικὴ βίβλος è traducibile come «libro delle isole» o, piuttosto, come «libro dedicato all'insularità», come suggerito in {{cita|Prestianni Giallombardo, 2009|73}}.</ref> (che, non a caso, si apre con la descrizione della Sicilia). Riferendo delle attività benefiche di [[Orione (mitologia)|Orione]] in quel di [[Zancle]] (formazione e organizzazione del territorio, della penisola falciata e del promontorio), Diodoro pone l'attenzione sulla formazione dello Stretto e - di conseguenza - sull'insularità della Sicilia. Tre sono le versioni a lui note:
* quella riportata da παλαιοὶ μυθογράφοι, secondo cui la Sicilia fu originariamente una «terra ferma, continentale, a forma di isola» (χερρόνησος), che tale divenne a causa della forza corrosiva del mare che agì sul punto più fragile e stretto spezzandolo e separandolo dal continente (tale fenomeno sarebbe alla base del toponimo ''[[Rheghion]]'', assegnato tempo dopo alla ''polis'' fondata sulla sponda calabrese);
* quella riportata da generici ἔνιοι ('altri'), che riferisce della formazione dello Stretto a causa di continui sismi che causarono la frattura della "cervice" del continente (a sottolineare la visione siculocentrica che Diodoro aveva della sua isola, da lui considerata il capo di un corpo - l'Italia - a cui appunto era stata spezzata la cervice);
* infine, quella riportata da Esiodo - e implicitamente accettata da Diodoro - che, attraverso il racconto delle gesta di Orione, riferisce di un'originaria insularità della Sicilia.
Subito dopo, lo storiografo di [[Agira]] inaugura il quinto libro della ''[[Bibliotheca historica]]'' con la descrizione della Sicilia, prima nella gerarchia insulare «per la ricchezza e fertilità del suolo e per l'antichità dei miti che la riguardano»; ne passa in rassegna le prime popolazioni, sottolineando l'autoctonia dei [[Sicani]] e l'abbondanza dei fertili doni che [[Demetra]] e [[Kore]] hanno generosamente elargito all'isola<ref>{{cita|Prestianni Giallombardo, 2009|73}}: «Per il siculo Diodoro, l'orgoglioso isolano, eppur provinciale leale e rispettoso dell'autorità di Roma, la Sicilia è isola da sempre, ha una popolazione autoctona, i Sicani, ed una storia antichissima e tutta sua, sia sacra che umana, ed è cifra nel Mediterraneo dell'origine della civiltà».</ref>.
 
Diversa la posizione di Strabone: la sua visione fortemente romanocentrica lo indusse a considerare la Sicilia una semplice appendice dell'Italia, con cui l'isola costituisce un tutt'uno.
 
==== L'insularità odierna ====
{{citazione|[...] nei porti, negli aeroporti, si può osservare di frequente una folla di persone che attendono o salutano familiari, amici o conoscenti in arrivo o partenza, assediandoli con un'espansività eccessiva all'occhio estraneo, ma spiegabile soltanto col senso dell'isolamento; e non si tratta di navi o aerei da o per le 'lontane Americhe', ma del postale per Napoli o dei voli interni.|[[Touring Club Italiano]], ''Sicilia'', Guida Rossa<ref>{{cita|TCI, 2009|35-36}}.</ref>}}
 
Per i siciliani, l'[[Italia continentale e peninsulare|Italia peninsulare]] è il «continente» per antonomasia e «continentali» sono gli abitanti delle altre regioni italiane, eccezion fatta - ovviamente - per i sardi. Per [[Matteo Collura]] a differenza di questi ultimi, la cui condizione isolana (e isolata) è innanzitutto una realtà geografica, per i siciliani - «i quali non perdono occasione di dichiararsi isolani più degli stessi sardi» - l'insularità è soprattutto psicologica, mentale, una suggestione<ref>{{cita|Collura, 2007|17}}.</ref>.
 
<!-- Se l'insularità in termini di immediatezza visiva è percepibile quasi esclusivamente dalla cuspide peloritana, in prossimità del continente, il senso di isolamento - e, attiguo a esso, quello di perificità - è più intenso nella [[Sicilia occidentale]] (a esclusione del capoluogo), ove la conformazione morfologica del territorio mista all'oggettiva difficoltà di raggiungere le località della costa "africana" con i mezzi pubblici accentua tale percezione.-->
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
=== Fonti primarie ===
* [[Erodoto]], ''[[Storie (Erodoto)|Storie]]''
* [[Omero]], ''[[Odissea]]''
* [[Tucidide]], ''[[Guerra del Peloponneso (Tucidide)|Guerra del Peloponneso]]
 
=== Fonti secondarie ===
* {{cita libro|Matteo|Collura|wkautore=Matteo Collura|L'isola senza ponte. Uomini e storie di Sicilia|2007|Longanesi|Milano|cid=Collura, 2007|ISBN=978-88-304-2450-0}}
* {{cita libro|Santi|Correnti|wkautore=Santi Correnti|Guida insolita ai misteri, ai segreti, alle leggende e alle curiosità della Sicilia|1999|ed=2|Newton & Compton Editori|Roma|cid=Correnti, 1999|ISBN=88-8289-117-8}}
* {{cita libro|AA|VV|Dizionario Geografico|2004|De Agostini Editore S.p.A.|Novara|cid=Dizionario Geografico|ISBN=977-11-2488300-8}}
* {{cita libro|cognome=Prestianni Giallombardo|nome=Anna Maria|titolo=Immagine e immagini della Sicilia e di altre isole del Mediterraneo antico|editore=Edizioni della Normale|città=Pisa|anno=2009|pagine=67-86|capitolo=Nel Mediterraneo antico. La Sicilia tra insularità e continentalità|ISBN=978-88-7642-366-6|cid=Prestianni Giallombardo, 2009}}
 
== Voci correlate ==
* [[Isole dell'Italia]]
* [[Isole della Sicilia]]
* [[Sicilia]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Sicily}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|http://pti.regione.sicilia.it/portal/page/portal/SIT_PORTALE/SIT_DIR_AREE_TEMATICHE/the%20infinite%20island|pti.regione.sicilia.it}}
 
{{Isole della Sicilia}}
{{Mar Mediterraneo}}
 
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|isole|Sicilia}}
 
[[Categoria:Sicilia]]
[[Categoria:Isole della Sicilia|Sicilia]]
[[Categoria:Isole del mar Mediterraneo|Sicilia]]