Kamikaze e Robin Gosens: differenze tra le pagine

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{{Sportivo
{{nota disambigua|descrizione=l'omonimo film di [[Fabrizio Ancillai]]|titolo=[[Kamikaze (film)]]}}
|Nome = Robin Gosens
{{nota disambigua|descrizione=l'omonima rivista su [[anime]] e [[manga]]|titolo=[[Kamikaze (rivista)]]}}
|Sesso = M
|Immagine = Robin Gosens 01.jpg
|Didascalia =
|CodiceNazione = {{DEU}}
|Altezza = 184
|Disciplina = Calcio
|Ruolo = [[Difensore (calcio)|Difensore]]
|Squadra = {{Calcio Atalanta}}
|TermineCarriera =
|SquadreGiovanili =
{{Carriera sportivo
|2007-2009|{{Calcio Bocholt|G}}|
|2009-2012|{{Calcio VfL Rhede|G}}|
|2012-2014|{{Calcio Vitesse|G}}|
}}
|Squadre =
{{Carriera sportivo
|2014-2015|→ {{Calcio Dordrecht|G}}|47 (3)<ref>51 (3) se si considerano le presenze nei play-off di [[Eerste Divisie]].</ref>
|2015-2017|{{Calcio Heracles Almelo|G}}|60 (4)<ref>63 (4) se si considerano le presenze nei play-off di [[Eredivisie]] per la qualificazione in [[Europa League]].</ref>
|2017-|{{Calcio Atalanta|G}}|40(3)
}}
|Aggiornato = 23 febbraio 2019
}}
 
{{Bio
{{avvisounicode}}
|Nome = Robin
[[Image:Kamikaze_zero.jpg|right|310px|thumb| Un Mitsubishi Zero in procinto di colpire la the [[USS Missouri (BB-63)|USS ''Missouri'']].]]
|Cognome = Gosens
'''Kamikaze''' (&#31070;&#39080;) è una parola [[Lingua giapponese|giapponese]], di solito tradotta come ''vento divino'' (''kami'' 神 sta per ''divinità/divino'' (è un termine fondamentale nello [[shintoismo]]) e ''kaze'' 風 significa "vento"), &mdash; che entrò in uso per indicare il nome di un [[kamikaze (tifone)|leggendario tifone]] che si dice abbia salvato il [[Giappone]] da una flotta di invasione [[Mongoli|Mongola]] inviata da [[Kublai Khan]] nel [[1281]]. In Giappone la parola "kamikaze" viene usata solo per riferirsi a questo tifone. Internazionalmente questa parola viene generalmente riferita agli attacchi suicidi eseguiti dai piloti giapponesi contro le navi alleate verso la fine della [[Guerra del Pacifico (seconda guerra mondiale)|Campagna del pacifico]] nella [[Seconda guerra mondiale]].
|Sesso = M
|LuogoNascita = Emmerich am Rhein
|LuogoNascitaLink =
|GiornoMeseNascita = 5 luglio
|AnnoNascita = 1994
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte =
|Attività = calciatore
|Nazionalità = tedesco
|PostNazionalità = , [[Difensore (calcio)|difensore]] dell'{{Calcio Atalanta|N}}
}}
 
==Caratteristiche tecniche==
Gli attacchi aerei furono l'aspetto predominante e meglio conosciuto di un uso più ampio di attacchi &mdash; o piani &mdash; suicidi da parte di personale giapponese, inclusi soldati che indossavano esplosivo ed equipaggi di navi. In giapponese il termine usato per le unità che eseguivano questi attacchi è ''tokubetsu k&#333;geki tai'' (&#29305;&#21029;&#25915;&#25731;&#38538;), che letteralmente significa "unità d'attacco speciale". Questo di solito viene abbreviato come ''tokk&#333;tai'' (&#29305;&#25915;&#38538;). Nella Seconda Guerra Mondiale le squadre suicide provenienti dalla [[Marina Imperiale Giapponese]] furono chiamate ''shinp&#363; tokubetsu k&#333;geki tai'' (&#31070;&#39080;&#29305;&#21029;&#25915;&#25731;&#38538;), dove ''shinp&#363;'' è la lettura-on (cinese) dei [[kanji]] che formano la parola "kamikaze".
Inizialmente è stato impiegato come mezzala sinistra di centrocampo, ma successivamente si è evoluto in un laterale sinistro di centrocampo e poi un terzino mancino.<ref>{{Cita web|url=http://www.spaziocalcio.it/approfondimento/schede-giocatori/le-schede-dei-nuovi-stranieri-serie-robin-gosens-atalanta/|titolo=Le schede dei nuovi stranieri della Serie A: Robin Gosens (Atalanta)|sito=SpazioCalcio.it|data=13 luglio 2017}}</ref>
 
==Carriera==
Dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, la parola kamikaze è stata applicata ad una varietà più ampia di attacchi suicidi, in altre parti del mondo ed in altre epoche. Esempi di queste includono ''[[Selbstopfer]]'' nella [[Germania nazista]] nella Seconda Guerra Mondiale ed attacchi [[terrorismo|terroristici]] come quelli degli [[11 settembre 2001|Attacchi del 11 settembre 2001]] o gli attentati suicidi in [[Israele]] da parte dei [[Palestina|palestinesi]].
Gosens comincia a dare i primi calci al pallone in squadre locali vicini alla sua città d'origine, [[Emmerich am Rhein]], prima di unirsi nel 2012 alle giovanili del {{Calcio Vitesse|N}}, nei [[Paesi Bassi]].
Va rilevato che l'uso corrente che si fa internazionalmente del termine ''kamikaze'', per identificare gli attentati suicidi di qualsiasi natura, non viene adottato dalla stampa nipponica, che gli preferisce 自爆テロ ''jibaku tero'', abbreviazione della locuzione anglo-giapponese 自爆テロリスト ''jibaku terorisuto'', "terroristi autoesplodenti".
 
Il 13 agosto 2013 stipula il suo primo contratto da professionista con il club.
==Seconda guerra mondiale==
===Situazione===
Le forze giapponesi, dopo la loro sconfitta nel [[1942]] alla [[Battaglia delle Midway]] avevano perso l'iniziativa che avevano all'inizio della [[Guerra del Pacifico (seconda guerra mondiale)|Guerra del Pacifico]] (conosciuta ufficialmente in Giappone come "Grande Guerra dell'Asia Orientale"). Nel [[1943]]-[[1944|44]] le forze alleate, sostenute dalla potenza industriale e dalle risorse naturali degli [[Stati Uniti d'America]] stavano avanzando costantamente verso il Giappone.
 
Il 14 gennaio 2014 viene mandato in prestito al {{Calcio Dordrecht|N}} fino a fine stagione. Tre giorni dopo fa il suo esordio nel calcio professionistico nell'incontro pareggiato con il {{Calcio Excelsior|N}}. Il 7 febbraio segna il suo primo goal in carriera contro l'{{Calcio Emmen|N}}. A fine stagione e dopo venti match disputati (inclusi i play-off) la squadra viene promossa in [[Eredivisie]] dopo dieci anni di assenza.
I caccia giapponesi stavano venendo messi in minoranza e surclassati dai nuovi caccia USA, particolarmente l<nowiki>'</nowiki>''[[F4U Corsair]]'' ed il ''[[North American P-51 Mustang|P-51 Mustang]]''. I piloti di caccia abili stavano diventando sempre più rari, a causa delle perdite in combattimento. Infine la bassa disponibilità di parti e carburante rendevano problematiche anche le normali operazioni di volo.
 
Il 29 maggio 2014 il prestito con il Dordrecht viene rinnovato di un altro anno permettendogli di debuttare nella massima serie olandese il 9 agosto, giocando l'intera partita contro l'{{Calcio Heerenveen|N}}. Segna il suo primo goal nella competizione il 20 settembre.
Il [[15 luglio]] [[1944]], l'importante base giapponese di [[Saipan]] venne occupata dalle forze alleate. La sua cattura rese possibile l'uso dei [[bombardiere|bombardieri]] a lungo raggio ''[[B-29 Superfortress]]'' per colpire direttamente il Giappone. Dopo la caduta di Saipan l'alto comando giapponese predisse che il prossimo obbiettivo degli alleati sarebbero state le [[Filippine]], strategicamente importanti per la loro posizione tra il Giappone ed i campi petroliferi del sud est asiatico.
 
Il 4 giugno 2015 il giocatore si svincola dal Vitesse, accasandosi all'{{Calcio Heracles Almelo|N}}.
Questa predizione si avverò il [[17 ottobre]] [[1944]] quando le forze alleate assaltarono l'isola di [[Suluan]] iniziando la [[Battaglia del Golfo di Leyte]]. Alla Prima Flotta Aerea della Marina Imperiale Giapponese con base a [[Manila]] venne assegnato l'incarico di assistere le navi giapponesi che avrebbero tentato di distruggere le forze alleate nel golfo di Leyte. Comunque la Prima Flotta Aerea disponeva di soli 40 aerei: 34 [[Mitsubishi A6M|Mitsubishi Zero]] imbarcati su portaerei, e 3 aereosiluranti [[Nakajima B6N]], 1 [[Mitsubishi G4M]], 2 bombardieri [[Yokosuka P1Y]] e un aereo ricognizione. Il compito che dovevano affrontare le forze giapponesi pareva totalmente impossibile. Il comandante della Prima Forza Aerea, il Vice Ammiraglio [[Takijiro Onishi]] decise di formare una ''Forza d'Attacco Speciale Kamikaze''; Onishi divenne il "padre dei kamikaze". In un incontro all'aeroporto di Magracut vicino a Manila, Onishi che stava visitando i quartieri del 201° Corpo Navale di Volo suggerì: "Non penso che ci sia un'altra maniera di eseguire l'operazione che mettere una bomba da 250 kg su uno Zero e farlo sbattere contro una portaerei per disabilitarla per una settimana."
 
Il 2 giugno 2017 si trasferisce a titolo definitivo all'{{Calcio Atalanta|N}}<ref>{{Cita web|url=https://www.atalanta.it/site/paginalive/comunicati-dal-club/Stagione-2016-2017/2017-06/02-06-Calcimercato-ingaggiato-Gosens.html|titolo=Welcome Gosens!|sito=www.atalanta.it|accesso=2 giugno 2017}}</ref>; segna il suo primo gol con i bergamaschi il successivo 23 novembre, realizzando nei minuti finali della partita il momentaneo 3-1 nella partita vinta per 5-1 sul campo dell'{{Calcio Everton|N}}. Il 22 aprile 2018 segna il suo primo gol in [[Serie A 2017-2018|serie A]], nella vittoria casalinga sul [[Torino Football Club|Torino]] per 2-1. <ref>{{Cita web|url=https://calcioatalanta.it/2018/04/22/gosens-gol-squadra-europa-finali/|titolo=Gosens: "Dedico il gol alla squadra. Europa? Mancano quattro finali"|sito=calcioatalanta.it|lingua=it-IT|accesso=2018-10-21}}</ref>
===La prima unità kamikaze===
Il comandante [[Asaiki Tamai]] chiese ad un gruppo di abili studenti di volo, che aveva personalmente addestrato di unirsi alla forza di attacco speciale. Tutti i piloti alzarono entrambe le mani, dando pertanto l'assenso ad unirsi all'operazione. Più tardi Tamai chiese al tenente Seki Yukio di comandare la forza di attacco speciale. Si dice che Seki abbia chiuso gli occhi ed abbassato la testa per dieci secondi prima di chiedere "La prego di lasciarmelo fare". Seki divenne pertanto il 24° pilota kamikaze ad essere scelto.
 
==Statistiche==
I nomi delle quattro sub-unità della Forza d'Attacco Speciale Kamikaze furono ''Unità Shikishima'', ''Unità Yamato'', ''Unità Asahi'' e ''Unità Yamazakura''. Questi nomi furono tratti da un poema patriottico ([[waka]] o [[tanka]]) dello studioso giapponese classico [[Motoori Norinaga]]. Il poema tradotto è:
===Presenze e reti nei club===
<!--Tradotto spannometricamente, se qualcuno fa un lavoro migliore dalla versione inglese (o ancora meglio giapponese) sarebbe un bene -->
''Statistiche aggiornate al 23 febbraio 2019.''
:Se qualcuno chiede dello spirito giapponese ''[[Yamato]]'' di ''[[Shikishima]]'' [una città giapponese],
:È nei fiori di ''yamazakura'' [bocciolio di ciliegio di montagna] che sono fragranti
:nell<nowiki>'</nowiki>''Asahi'' [sole sorgente].
 
{| class="wikitable center" style="text-align:center; font-size:90%"
===I primi attacchi===
|-
Almeno una fonte cita gli aeroplani giapponesi scontrasi con le portaerei [[USS Indiana (BB-58)|USS ''Indiana'']] e [[USS Reno (CL-96)|USS ''Reno'']] a metà del 1944 come primi attacchi kamikaze della seconda guerra mondiale {{rif|pacificsuicide}}. Comunque le prove che questi scontri fossero poco più di collisioni incidentali, possibili in intense battaglie terra-acqua, sono scarse.
!rowspan="2"|Stagione
[[Image:HMAS Australia bridge.jpg|thumb|right|Il ponte e torrette di prua della [[HMAS Australia (1927)|HMAS ''Australia'']], nel settembre 1994. L'ufficiale a destra è il capitano Emile Dechaineux, ucciso durante il primo attacco kamikaze il [[21 ottobre]] [[1944]].]]
!rowspan="2"|Squadra
Secondo le testimonianze del personale alleato il primo attacco kamikaze &mdash; nel senso generalmente accettato del termine &mdash; non venne eseguito dall'unità di Tamai, ma da un pilota giapponese non identificato. Il [[21 ottobre]] [[1944]] l'ammiraglia della [[Marina Reale Australiana]], venne colpita da un aereo giapponese portante una bomba da 200 kg (441 libbre). L'aereo colpì le sovrastrutture dell<nowiki>'</nowiki>''Australia'' sopra il [[ponte (nave)|ponte]] spargendo carburante e detriti su una vasta aerea. Comunque la bomba non esplose, se l'avesse fatto la nave sarebbe potuta essere effettivametne distrutta. Almento 30 membri dell'equipaggio morirono a causa dell'attacco, incluso l'ufficiale comandante, il capitano [[Emile Dechaineux]]; tra i feriti ci fu il commodoro [[John Collins (ammiraglio)|John Collins]], comandante della forza australiana.
!colspan="3"|Campionato
!colspan="3"|Coppe nazionali
!colspan="3"|Coppe continentali
!colspan="3"|Altre coppe
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|[[Football Club Dordrecht 2013-2014|gen.-giu. 2014]] ||rowspan=2|{{Bandiera|NLD}} {{Calcio Dordrecht|N}} || [[Eerste Divisie 2013-2014|ED]] || 16+4<ref name=off>Play-off</ref> || 1 || [[KNVB beker 2013-2014|CO]] || - || - || - || - || - || - || - || - || 20 || 1
|-
|[[Football Club Dordrecht 2014-2015|2014-2015]] || [[Eredivisie 2014-2015|E]] || 31 || 2 || [[KNVB beker 2014-2015|CO]] || 2 || 0 || - || - || - || - || - || - || 33 || 2
|-
! colspan="3" |Totale Dordrecht || 47+4 || 3 || || 2 || 0 || || - || - || || - || - || 49+4 || 3
|-
|[[Heracles Almelo 2015-2016|2015-2016]] ||rowspan=2|{{Bandiera|NLD}} {{Calcio Heracles Almelo|N}} || [[Eredivisie 2015-2016|E]] || 32+3<ref>Play-off per l'[[UEFA Europa League|Europa League]]</ref> || 2 || [[KNVB beker 2015-2016|CO]] || 3 || 1 || - || - || - || - || - || - || 38 || 3
|-
|[[Heracles Almelo 2016-2017|2016-2017]]|| [[Eredivisie 2016-2017|E]] || 28 || 2 || [[KNVB beker 2016-2017|CO]] || 2 || 0 || [[UEFA Europa League 2016-2017|UEL]] || 2<ref name=prel>Nei turni preliminari.</ref> || 0 || - || - || - || 32 || 2
|-
!colspan="3" |Totale Heracles Almelo || 60+3 || 4 || || 5 || 1 || || 2 || 0 || || - || - || 70+3 || 5
|-
|[[Atalanta Bergamasca Calcio 2017-2018|2017-2018]] || rowspan=2|{{Bandiera|ITA}} {{Calcio Atalanta|N}} || [[Serie A 2017-2018|A]] || 21 || 1 || [[Coppa Italia 2017-2018|CI]] || 2 || 0 || [[UEFA Europa League 2017-2018|UEL]] || 3 || 1 || - || - || - || 26 || 2
|-
|| [[Atalanta Bergamasca Calcio 2018-2019|2018-2019]] || [[Serie A 2018-2019|A]] || 18 || 1 || [[Coppa Italia 2017-2018|CI]] || 1 || 0 || [[UEFA Europa League 2018-2019|UEL]] || 5 || 0 || - || - || - || 24 || 1
|-
!colspan="3" |Totale Atalanta || 39 || 2 || || 3 || 0 || || 8 || 1 || || - || - || 50 || 3
|-
!colspan="3" |Totale carriera || 153+7 || 9 || || 10 || 1 || || 10 || 1 || || - || - || 180 || 11
|}
 
==Note==
Il [[25 ottobre]] l<nowiki>'</nowiki>''Australia'' venne colpito nuovamente e forzato a ritirarsi nelle [[Vanuatu|Nuove Ebridi]] per le riparazioni. Quello stesso giorno cinque caccia Zero, condotti da Seki attaccarono una [[portaerei scorta]] la ''[[USS St. Lo]]'', sebbene solo un kamikaze colpì effettivamente la nave. La sua bomba causò un incendio che fece esplodere il deposito bombe, affondando la portaerei. Altri colpirono e danneggiaro diverse altre navi alleate. Poichè molte portaerei americane avevano ponti di volo in legno, furono considerate più vulnerabili agli attacchi kamikaze rispetto alle portaerei britanniche appartenenti alla Flotta Britannica del Pacifico che possedevano ponti in acciaio.
<references/>
 
==Collegamenti esterni==
L<nowiki>'</nowiki>''HMAS Australia'' ritornò nella zona di combattimento nel gennaio 1945, prima della fine della guerra subì (e sopravvisse) a sei diversi attacchi di kamikaze, con una perdita totale di 86 vite. Altre navi che sopravvissero ad attacchi multipli durante la seconda guerra mondiale includono due delle relativamente grosse [[portaerei classe Essex]]: [[USS Intrepid (CV-11)|USS ''Intrepid'']] e [[USS Franklin (CV-13)|USS ''Franklin'']].
*{{Collegamenti esterni}}
 
{{Calcio Atalanta rosa}}
===L'ondata principale degli attacchi kamikaze===
{{Portale|biografie|calcio}}
[[Image:USS_Columbia_attacked_by_kamikaze.jpg|thumb|200px|La [[USS Columbia (CL-56)|USS ''Columbia'']] attaccata da un kamikaze fuori dal [[Golfo di Lingayen]], [[6 gennaio]] [[1945]]]]
[[Image:USS_Columbia_hit_by_kamikaze.jpg|thumb|200px|Il kamikaze colpisce la ''Columbia'' alle 17:29. L'aereo e la bomba penetrano due ponti prima di esplodere, uccidendo 13 uomini e ferendone 44.]]
I primi successi, come l'affondamento della ''St. Lo'' furono seguiti da un'espansione immediata del programma e nel giro dei mesi successivi oltre 2.000 aerei eseguirono questi attacchi. Questi includendo nuovi tipi d'attacco, come la costruzione della bomba razzo [[Yokosuka]] ''[[MXY7 Ohka]]'' ("Bocciolo di ciliegio", ribattezzata ''baka'':"folle" dagli americani), di piccole barche imbottite d'esplosivo e torpedini guidate dette ''[[kaiten]]''.
 
Gli aerei kamikaze espressamente costruiti come tali, invece di caccia e bombardieri in picchiata convertiti allo scopo non possedevano meccanismi di atterraggio. Un aereoplano specialmente progettato, il [[Nakajima Ki-115]] ''Tsurugi'', era un aereo semplice da costruire, progettato per utilizzare gli stock di motori rimanenti, con un'intelaiatura in legno. Il meccanismo di atterraggio era non retraibile e doveva esssere sganciato poco dopo il decollo per una missione suicida e quindi riutilizzato con altri aeroplani.
 
Il picco venne toccato il [[6 aprile]] [[1945]] durante la [[Battaglia di Okinawa]] quando ondate di aereoplani fecero centinaia di attacchi durante l'Operazione ''Kikusai'' (Crisantemi galleggianti). A [[Okinawa]] gli attacchi dei kamikaze si focalizzarono all'inizio sui cacciatorpedinieri in servizio di protezione e quindi sulle portaerei al centro della flotta. Questi attacchi, per cui vennero utilizzati 1.465 aereoplani, seminarono distruzione: i resoconti delle perdite variano, ma per la fine della battaglia almeno 21 navi americane erano state affondate dai kamikaze, insieme a navi alleate di altra nazionalità e dozzine di altre erano state danneggiate.
 
Questo sforzo incluse una missione di sola andata della [[corazzata]] ''[[Yamato (nave)|Yamato]]'', che fallì nel raggiungere le vicinanze dell'operazione dopo essere stata attaccata a diverse centinaia di miglia di distanza dagli aerei alleati (Vedi [[Operazione Ten-Go|Operazione ''Ten-Go'']].)
 
A causa della povertà del loro addestramento i piloti kamikaze tendevano ad essere facili prede per gli esperti piloti Alleati, che pilotavano aerei grandemente superiori. Anche gli equipaggi navali alleati iniziarono a sviluppare tecniche per neutralizzare gli attacchi dei kamikaze, come sparare i cannoni navali di grosso calibro nel mare di fronte a loro, per poterli inondare. Sebbene queste tattiche non potessero essere usate contro gli ''Okhas'' ed altri attacchi veloci ad angolo acuto, quest'ultimi erano più vulnerabili al fuoco antiaereo ed ai caccia Alleati.
 
Nel 1945 l'esercito giapponese iniziò ad accumulare scorte di centinaia di ''Tsurugi'', di altri arei a propulsione, di ''Ohka'' e di navi suicide per essere usate contro le forze alleate, che si aspettavano avrebbero invaso il Giappone. Pochi di essi vennero usati.
 
===L'uso come difesa contro i raid aerei===
Quando il Giappone iniziò ad essere soggetto al [[bombardamento strategico]] da parte dei bombardieri [[B-29 Superfortress]] dopo la cattura di [[Iwo Jima]] l'esercito giapponese tentò di usare attacchi suicidi contro questa minaccia.
 
Comunque si dimostrò molto meno fruttuosa e pratica, poiché un aereoplano era un bersaglio molto più piccolo, manovrabile e veloce di una tipica nave da guerra. Aggiungendo a ciò il fatto che il B-29 possedeva un formidabile armamentario difensivo, gli attacchi suicidi contro questo tipo di aereo richiedevano un'abilità di volo considerevole per avere successo. Ciò era contrario allo scopo fondamentale di usare piloti sacrificabili ed incoraggiare i piloti abili a balzare fuori prima dell'impatto era inefficace causando spesso la morte di personale vitale che calcolava male il tempo di uscita e falliva l'impatto e/o ne restava ucciso.
 
===Effetti===
Alla fine della seconda guerra mondiale il servizio aereo della marina giapponese aveva sacrificato 2.526 piloti kamikaze, mentre quello dell'esercito ne aveva sacrificati 1.387. Secondo un dato ufficiale, di fonte giapponese, le missioni affondarono 81 navi e ne danneggiarono 195, ammontando (rispetto al conteggio giapponese dei danni inflitti) all'80% delle perdite USA durante le fasi finali della guerra nel pacifico.<br>
Secondo una fonte delle forze aeree americane:
:''Approssimativamente 2.800 attaccanti kamikaze affondarono 34 navi della marina, ne danneggiarono altre 368, uccisero 4.900 marinai e ne ferirono oltre 4.800. Nonostante l'allarme dei [[radar]], l'intercettazione in volo ed un massiccio fuoco antiaereo il 14% degli attacchi Kamikaze giungeva fino all'impatto contro una nave; circa l'8,5% delle navi colpite dagli attacchi kamikaze affondò.'' {{rif|airforcehistory}}
 
=== Tradizioni e folklore ===
L'esercito giapponese non ebbe mai problemi nel reclutare volontari per le missioni kamikaze; in effetti ci fu il triplo di volontari rispetto agli aerei disponibili. In conseguenza di ciò i piloti esperti venivano scartati, in quanto considerati meglio impiegati in ruolo difensivi e di insegnamento. Il pilota kamikaze medio aveva circa 20 anni e studiava scienze all'università. Le motivazioni nell'offrisi volontario andavano dal patriottismo, al desiderio di portare onore alle proprie famiglie, al mettesi alla prova &mdash; in maniera estrema.
 
Venivano spesso tenute cerimonie speciali, immediatamente prima della partenza delle missioni kamikaze, nelle quali ai piloti che portavano preghiere delle loro famiglie venivano date decorazioni militari. Queste pratiche aiutavano a romanticizzare le missioni suicide, attraendo pertanto altri volontari.
 
Secondo la leggenda i giovani piloti delle missioni kamikaze spesso volano a sud-ovest dal Giappone sopra il monte [[Kaimon]], alto 922 metri. La montagna è anche detta "Satsuma Fuji" (indicando una montagna bella simmetricamente, come il [[Monte Fuji]], ma situata nella regione di [[Satsuma]]). I piloti delle missione suicide si guardavano alle spalle vedendo questo, la montagna più a sud del Giappone mentre erano in arai, dicendo addio al proprio paese e salutavano la montagna.
 
I residenti dell'isola di [[Kikaijima]] ad est di [[Amami Oshima]], dicono che i piloti delle missioni suicide lanciavano fiori dall'aria mentre partivano per la loro missione suicida. Presumibilmente le colline sopra l'aeroporto di Kikajima hanno campi di fiordalisi che sbocciano all'inizio di maggio.{{rif|JiroKosaka}}
 
==Terroristi giapponesi esportano la tecnica Kamikaze in Medio Oriente==
Il [[30 maggio]] [[1972]] un commando di tre persone assalta l'aeroporto Lod (oggi Ben Gurion) di [[Tel Aviv]]. Sparano all'impazzata contro la folla ed hanno indosso bombe a mano così da esplodere se colpiti dai poliziotti. É la prima volta che un attentato è pianificato senza prevedere una via di fuga per i [[terrorismo|terroristi]]: i tre uccidono 24 persone e ne feriscono 76. Mai, in precedenza, dei musulmani si erano imbotti di bombe per lanciarsi contro innocenti. Due attentatori muoiono dilaniati dalle bombe esplose sotto il fuoco delle forze di sicurezza israeliane. Il terzo, ferito, viene arrestato: è giapponese, si chiama Okamoto Kozo e si dichiara membro dell'Esercito Rosso (Sekigun), formazione dell'estrema sinistra giapponese nata l'anno prima in Libano. Okamoto è condannato all'ergastolo, ma nel [[1985]] è oggetto di scambio di prigionieri tra israeliani e palestinesi e viene accolto in [[Libano]] come un eroe. Il governo di [[Beirut]] gli concede l'asilo politico, risparmiandogli l'estradizione in Giappone.
 
Negli [[anni 1970|anni Settanta]] i militanti di Sekigun addestrano in Libano un'intera generazione di guerriglieri islamici, trasmettendo loro la mistica dell'attacco suicida. Esiste anche un teorico della nuova tecnica terroristica. Si chiama Okudaira Tsuyoshi ed è uno dei due kamikaze morti a Tel Aviv nel [[1972]]. Suo fratello minore, Junzo, nel [[1988]] compie un attentato contro un circolo sportivo di Napoli frequentato da militari Usa. Ad oggi sono cinque i militanti di Sekigun latitanti in Medio Oriente. In Palestina ci sono vere e proprie scuole. È di qualche mese fa la notizia della Bbc, secondo cui la Jihad islamica ha aperto un istituto estivo per martiri. In un resoconto da Gaza, la rete americana riferisce che gli estremisti islamici insegnano ai ragazzi non solo che è bene uccidere, ma anche che è bene morire. Gli allievi apprendono inoltre che gli attacchi suicidi sono il modo più efficace per colpire Israele. In cambio della vita terrena, gli attentatori-suicidi ottengono un posto in paradiso dove vengono accolti da settanta vergini. "Insegniamo ai nostri ragazzi che le bombe suicide sono l'unica cosa che veramente spaventa gli israeliani". A parlare è Mohammed el Hattab uno dei maestri del corso. "Inoltre spieghiamo loro che abbiamo diritto di fare questo e che dopo l'attacco suicida il martire che l'ha compiuto va al più alto livello del paradiso".
 
Inoltre i gruppi integralisti reclutano le truppe della morte nelle frange disagiate della popolazione: si chiamano Shahid, sono spesso giovani che vivono in condizioni miserabili cui si promette un futuro glorioso, imparano che a chi muore nel nome di Allah spetteranno cose mai viste. I giovani si sentono quasi onorati a far parte di tali organizzazioni. Dalla povertà e dall'anonimato vengono catapultati -nella loro ottica plagiata- in qualcosa di grande.
 
==Voci correlate==
*[[Suicidio]]
 
 
== Collegamenti esterni ==
* Questo articolo è basato in gran parte sul corrispondente articolo della wikipedia inglese, che a sua volta usa con permesso materiale dal sito {{en}} [http://www.geocities.jp/kamikazes_site_e/ Mr. Nobu's personal website].''
* {{en}} [http://wgordon.web.wesleyan.edu/kamikaze/ Kamikaze Images] - Esplora descrizioni e percezioni occidentali e giapponesi dei piloti kamikaze
== Note ==
# {{note|pacificsuicide}} {{en}} [http://www.ww2pacific.com/suicide.html Japanese Suicide Attacks at Sea.]
# {{note|airforcehistory}} {{en}} [https://www.airforcehistory.hq.af.mil/EARS/Hallionpapers/precisionweaponspower.htm airforcehistory]
# {{note|JiroKosaka}} Jiro Kosaka, 1995, ''Ky&#333; ware Ikiteari''
 
[[Categoria:Giappone]]
[[Categoria:Guerra]]
[[Categoria:Aeronautica militare]]
[[Categoria:Armi e armamenti della Seconda guerra mondiale]]
 
[[ar:كاميكازي]]
[[cs:Kamikaze]]
[[da:Kamikaze]]
[[de:Tokkōtai]]
[[en:Kamikaze]]
[[es:Kamikaze]]
[[fi:Kamikaze]]
[[fr:Kamikaze]]
[[he:קמיקאזה]]
[[id:Kamikaze]]
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