Jacques Prévert e Arcidiocesi di Quito: differenze tra le pagine

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{{diocesi della chiesa cattolica
{{Bio
|stato=Ecuador
|Nome = Jacques
|nome=[[Arcidiocesi]] di [[Quito]]
|Cognome = Prévert
|latino=Archidioecesis Quitensis
|Sesso = M
|immagine=Catedral metropolitana Quito.jpg
|LuogoNascita = Neuilly-sur-Seine
|stemma=
|GiornoMeseNascita = 4 febbraio
|mappa=Ecuador - Arcidiocesi di Quito.jpg
|AnnoNascita = 1900
|mappaprovincia=
|LuogoMorte = Omonville-la-Petite
|mappacollocazione=
|GiornoMeseMorte = 11 aprile
|suffraganee=[[Diocesi di Ambato|Ambato]], [[Diocesi di Guaranda|Guaranda]], [[Diocesi di Ibarra|Ibarra]], [[Diocesi di Latacunga|Latacunga]], [[Diocesi di Riobamba|Riobamba]], [[Diocesi di Tulcán|Tulcán]]
|AnnoMorte = 1977
|titolo=[[arcivescovo]] [[metropolia|metropolita]] e [[primate (ecclesiastico)|primate]]
|Attività = poeta
|titolare=[[Fausto Gabriel Trávez Trávez]], [[Ordine dei Frati Minori|O.F.M.]]
|Attività2=sceneggiatore
|vicario=
|Epoca = 1900
|ausiliari=[[Danilo Echeverría Verdesoto]]
|Nazionalità = francese
|emeriti=[[cardinale]] [[Raúl Eduardo Vela Chiriboga]]
|Immagine = Prevert-Alassio.jpg
|sacerdoti=323
|ForzaOrdinamento = Prevert, Jacques
|sacerdotiregolari=149
|Didascalia = Piastrella autografata da Prévert sul [[muretto di Alassio]]
|sacerdotisecolari=174
|battezzatipersacerdote=7.633
|religiosi=837
|religiose=1.311
|diaconi=1
|popolazione=2.900.622
|superficie=11.167
|parrocchie=184
|battezzati=2.465.529
|proporzione=85,0
|vicariati=
|eretta=8 gennaio [[1545]]
|ritoliturgico=[[rito romano|romano]]
|indirizzo=Calle Chile OE-422 y Venezuela, Quito, Ecuador
|sito=www.arquidiocesisdequito.com.ec
|anno=2018
|ch=quit
|gc=quit0
}}
== Biografia ==
=== La famiglia e gli studi ===
Jacques Prévert nasce il 4 febbraio nel 1900 nel dipartimento della [[Hauts-de-Seine]], da famiglia borghese.
 
L<nowiki>'</nowiki>'''arcidiocesi di Quito''' (in [[lingua latina|latino]]: ''Archidioecesis Quitensis'') è una sede metropolitana della [[Chiesa cattolica in Ecuador]]. Nel [[2017]] contava 2.465.529 battezzati su 2.900.622 abitanti. È retta dall'[[arcivescovo]] [[Fausto Gabriel Trávez Trávez]], [[Ordine dei Frati Minori|O.F.M.]]
In Bretagna trascorre alcuni anni della sua infanzia e le tradizioni popolari bretoni eserciteranno sulla sua opera una grande influenza.
Prévert si dimostra fin dalla più giovane età amante della lettura e dello [[spettacolo]].
A quindici anni, dopo aver frequentato le scuole a [[Parigi]] e ottenuto la certificazione di studi, inizia a guadagnarsi da vivere con piccoli mestieri, come quello ai grandi magazzini Le Bon Marché.
 
==Territorio==
=== Il servizio militare ===
L'arcidiocesi comprende la parte orientale della [[provincia del Pichincha]].
Nel [[1920]], il giovane inizia il [[servizio militare]] e raggiunge il suo reggimento prima a [[Lunéville]], dove conosce "Roro", un ragazzo di [[Orléans]] e il [[Pittura|pittore]] [[Dadaismo|dadà]] [[Yves Tanguy]] (che sarà inviato poco dopo in [[Tunisia]]) e con essi forma un affiatato trio.
 
Sede arcivescovile è la città di [[Quito]], dove si trova la [[cattedrale]] dell'Assunzione di Maria Vergine.
=== L'incontro con i surrealisti ===
Di ritorno a Parigi nel [[1922]], Prevért si stabilirà con i suoi due amici artisti e col fratello Pierre, regista, al 54 di Rue del Château a Montparnasse che sarà presto il punto di riunione del [[Surrealismo|movimento surrealista]] al quale partecipano [[Robert Desnos]], [[Georges Malkine]], [[Louis Aragon]], [[Michel Leiris]], [[Antonin Artaud]], [[Raymond Queneau]] e il capofila [[André Breton]], con il quale Prévert manterrà sempre ottimi rapporti malgrado la crisi e i dissensi che si verificarono all'interno del movimento surrealista nel [[1929]].
 
Il territorio è suddiviso in 184 parrocchie, raggruppate in 17 decanati.
=== I primi testi ===
I suoi primi testi risalgono al [[1930]] quando il poeta li pubblica sulla rivista ''Bifur'' ''Souvenirs de famille on l'ange gardechiourme'' (''Ricordi di famiglia ossia l'Angelo aguzzino'').
L'anno seguente sulla rivista ''Commerce'', dove lavora [[Giuseppe Ungaretti]] come redattore, esce il ''Tentative de description d'un diner de têtes à Paris-France'' (''Tentativo di descrizione di un banchetto a Parigi, Francia'') e [[Attore (spettacolo)|recita]] in un [[film]] di [[Marc Allégret]], ''Pomme de terre''.
 
==Storia==
=== L'attività teatrale ===
La diocesi di Quito fu eretta l'8 gennaio [[1545]] con la [[bolla pontificia|bolla]] ''Super specula Militantis Ecclesiae'' di [[papa Paolo III]],<ref>Traduzione in spagnolo della bolla in: [https://books.google.it/books?id=M3RIAAAAYAAJ&pg=PA19 ''Concordato celebrado entre su santidad Pío IX y el gobierno del Ecuador y bulas de erección de los obispados de Quito, Cuenca y Guayaquil, del Arzobispo de Quito y de las nuevas diócesis de Imbabura, Bolivar y Loja''], Quito 1863, pp. 19-20.</ref> ricavandone il territorio dall'[[arcidiocesi di Lima]], di cui originariamente era suffraganea. Dall'erezione fino al [[1786]] il territorio diocesano si estendeva a tutta la [[Audiencia Reale di Quito]] ed era quindi maggiore dell'odierno territorio dell'[[Ecuador]].
Tra il 1932 e il 1936 Prévert svolge un'intensa attività teatrale, lavorando con la compagnia "Gruppo d'Ottobre", della Federazione Teatro Operaio, che intende promuovere un "teatro sociale".
 
Nel [[1569]] il vescovo Pedro de la Peña istituì un primo [[seminario]] presso il palazzo episcopale, che nel [[1585]] fu trasferito alla chiesa di santa Barbara. Nel [[1594]] il seminario, dedicato a san Luigi di Francia, fu affidato ai [[Compagnia di Gesù|gesuiti]], che lo mantennero fino all'espulsione nel [[1767]], dopodiché passerà al clero secolare.
Per il gruppo 'Ottobre', Prévert fornisce un inno diventato popolare anche in Italia: 'Marche ou crève' (Marcia o crepa).
Scrive 'La Bataille de Fontenoy' (La battaglia di Fontenoy) che viene rappresentata a [[Mosca]] nel [[1933]] durante una Olimpiade internazionale del Teatro Operaio alla quale partecipa anche come [[Attore (spettacolo)|attore]].
 
Il 1º luglio [[1786]] la diocesi cedette una porzione del suo territorio a vantaggio dell'erezione della diocesi di [[arcidiocesi di Cuenca|Cuenca]] (oggi arcidiocesi).
=== L'attività cinematografica ===
Nello stesso periodo inizia le sue collaborazioni [[Cinema|cinematografiche]] producendo gli scenari di alcuni dei vertici poetici del cinema francese.
Scrive il testo e la [[sceneggiatura]] di ''L'affaire est dans le sac'', diretto dal fratello Pierre e nel [[1935]] ''Le crime de Monsieur Lange'' per [[Jean Renoir]].
Nel [[1936]] pubblica sulla rivista ''Soutes'', ''La crosse en l'air'' e su ''Les Cahiers G.L.M.'' ''Evénement''.
Scrive i testi delle sue prime [[Canzone (musica)|canzoni]] che, musicate da [[Joseph Kosma]], verranno interpretate da famosi cantanti come [[Juliette Greco]], [[Yves Montand]], [[Mouloudji]], [[Agnès Capri]], [[Marianne Oswald]] e [[Les Frères Jacques]].
Nel [[1937]] ritorna al cinema collaborando con [[Marcel Carné]] e scrive per il regista il copione di ''Drōle de drame'' (''[[Lo strano dramma del dr. Molineaux]]'') e nel [[1938]], dopo un soggiorno di un anno negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] a [[Hollywood]], il soggetto del celebre film ''Le Quai des brumes'' (''[[Il porto delle nebbie (film)|Il porto delle nebbie]]''), interpretato da [[Jean Gabin]], [[Michèle Morgan]], [[Pierre Brasseur]], [[Michel Simon]].
Negli anni che vanno dal [[1939]] al [[1945]] egli continua la sua attività di [[Soggetto (cinema)|soggettista]] e [[Scenografia|sceneggiatore]] scrivendo ''Disparus de Saint_Agil'' per [[Christian-Jacques]] e [[Pierre Laroche]], ''Le jour se lève'' ([[Alba tragica]]) e ''Les portes de la nuit'' (Le porte della notte) (Mentre Parigi dorme) per Carné, ''Les visiteurs du soir'' (L'amore e il diavolo), per Carné e Laroche, ''Remorques'' e ''Lumière d'été'' per [[Jean Grémillon]], ''Adieu e Lèonard'' per il fratello Pierre, ''Aubervilliers'' per [[Eli Lotar]].
Di questi anni è anche il capolavoro uscito dalla collaborazione Prévert- Carné, ''Les enfants du paradis'' (''[[Gli amanti perduti]]'') con [[Jean-Louis Barrault]].
Nel [[1944]] escono, su ''Les Cahiers d'Art'', ''Promenade de Picasso'' e ''Lanterne magique de Picasso''. Nel frattempo il poeta, dimesso dall'esercito nel [[1939]], aveva lasciato Parigi per trasferirsi a sud a la [[Tourette-de-lupe]] dove Joseph Kosma, il [[Fotografia|fotografo]] [[Trauner]] e molti altri lo avevano raggiunto per lavorare con lui alla realizzazione dei film.
Farà ritorno a Parigi nel [[1945]], a [[Seconda guerra mondiale|guerra]] terminata.
 
Gli ultimi tempi della colonia spagnola furono caratterizzati da una stretta dipendenza dalla Corona, che con l'espulsione dei gesuiti e lo smantellamento delle loro missioni nella parte orientale della diocesi, causò un rallentamento e una decadenza dell'attività pastorale.
=== Avvenimenti tra il 1945 e il 1947 ===
Tra gli anni [[1945]] e [[1947]] Prévert riprende la sua attività teatrale con la rappresentazione di un balletto al quale collabora anche [[Pablo Picasso]].<ref>"In tutta certezza, o prababilità molto credibile è che la poesia del poeta J. Prévert dal titolo Alicante sia stata inserita nei suoi lavori poetici dal medesimo per sorta di ammirazione e di conseguente amicizia con l'artista Picasso Pablo" (da In tutta... ad artista Picasso Pablo, tratto da commenti del libro di saggistica varia su poesie scelte, commentate del medesimo Poeta, di M.Grazia Mammì, edito dalla medesima Ed. Mammì-MGM- anno 2007</ref>
Escono intanto due raccolte di poesie, ''Histoires'' e la celebre ''Paroles'' edizione curata da [[René Bertelé]] che avrà un enorme successo.
Lavora intanto alla [[sceneggiatura]] di alcuni film, tra cui ''La Bergère et le ramoneur'' (La pastorella e lo spazzacamino) per [[Paul Grimault]] che sarà ripreso nel [[1979]] e darà vita ad un [[cartone animato]] dal titolo assolutamente fantastico "Il re e l'uccello", ''Notre Dame de Paris'' di [[Jean Delannoy]] e ''La fleur de l'age'', che rimase incompiuto e segnò la fine della collaborazione con Carné.
Scrive intanto numerosi testi per bambini che, realizzati dal fratello Pierre, verranno rappresentati in [[televisione]].
Si sposa e nasce la prima figlia, Michelle.
 
Ancora peggiore fu la situazione agli esordi della repubblica, che pretendeva di esercitare tutti i diritti della Monarchia spagnola, compreso il diritto del [[patronato regio]] di presentazione dei vescovi.
=== L'incidente ===
Prevert nel [[1948]], cade da una finestra degli uffici della Radio e precipita sul marciapiede dei [[Champs-Elysées]] rimanendo in coma per diverse settimane. Ripresosi si trasferisce con la moglie e la figlia a [[Saint-Paul de Vence]], dove rimane fino al [[1951]].
 
Il 28 maggio [[1803]] cedette un'altra porzione di territorio a vantaggio dell'erezione della diocesi di Maynas (oggi [[diocesi di Chachapoyas]]).
Scrive nel frattempo un nuovo soggetto, ''Les Amants de Vérone'', per il regista [[André Cayatte]], e pubblica una nuova edizione del suo best-seller ''Paroles'' che erano state riunite per la prima volta nel [[1945]] da [[René Bertelé]], la raccolta ''Spectacle'' e ''La Grand Bal du Printemps''.
 
Il 22 settembre [[1835]] in forza della bolla ''Solicitudo omnium ecclesiarum'' di [[papa Gregorio XVI]] cedette alcune parrocchie alla diocesi di [[arcidiocesi di Popayán|Popayan]] (oggi arcidiocesi).
=== Il collages e l'ultima produzione letteraria ===
Nel [[1955]] ritorna a Parigi, pubblica una nuova raccolta di poesie, ''La pluie et le beau temps'' e si dedica ad una nuova attività artistica, quella del [[collage]], che esporrà nel [[1957]] alla [[Galleria Adrien Maeght|galleria Maeght]] a [[Saint-Paul de Vence]].
Nel [[1956]] il poeta pubblica il volume [[Joan Miró|Miró]] con [[G. Ribemont-Dessaignes]], con delle riproduzioni di opere di Mirò.
Nel [[1963]] pubblica un nuovo volume di poesie, ''Histoires, et d'autres histoires.''
Nel [[1966]] esce l'opera'' Fatras'', con 57 suoi collages.
 
Il 13 gennaio [[1848]] la diocesi fu elevata al rango di [[arcidiocesi]] [[metropolia|metropolitana]].
=== La malattia e la morte ===
Negli anni successivi si stabilisce nella sua dimora di Omonville-la-Petite, nel dipartimento della Manche, ma colpito da grave malattia conduce vita ritirata ricevendo solamente alcuni dei suoi più cari amici, come [[Yves Montand]], [[Juliette Greco]], [[Raymond Queneau]], il [[regista]] [[Joseph Losey]], l'[[Attore (spettacolo)|attore]] [[Serge Reggiani]] e pochi altri.
L'11 aprile 1977 Prévert muore a Omonville-la-Petite, di cancro al polmone destro.
 
Successivamente cedette a più riprese porzioni di territorio a vantaggio dell'erezione di nuove circoscrizioni ecclesiastiche e precisamente:
== Poetica ==
* il 29 dicembre [[1862]] a vantaggio dell'erezione delle diocesi di [[Diocesi di Riobamba|Riobamba]] e di [[Diocesi di Ibarra|Ibarra]];
La poesia di Prévert è una poesia scritta per essere detta e quindi più parlata che scritta, fatta per entrare a far parte della nostra vita. Ciò che esce con prepotenza è il concetto di amore come unica salvezza del mondo, un amore implorato, sofferto, tradito, ma alla fine sempre ricercato. Una gioia che coincide con la nascita e con la vita, e a sua volta con la primavera ''le grand bal du printemps'' e anche con la figura del bambino, la sua semplicità e gioia che si ribella alle istituzioni, come la scuola, quel posto dove "si entra piangendo e si esce ridendo" . Come già detto il ribellarsi alle istituzioni e la voglia estrema di libertà si ritrova pienamente nell'immagine dell'uccello, più volte presente nella poesia di Prévert. L'amore non si può incatenare o forzare, è quanto di più spontaneo esista al mondo, chiunque provi ad istituzionalizzarlo o a sottometterlo finisce inevitabilmente per perderlo "''je suis allé au marché aux esclaves mais je ne t'ai pas trouvée mon amour''", anzi quando si prova l'amore, quello vero non vi è neanche il desiderio di incatenarlo, è spontaneo, libero, come quello de ''[[I ragazzi che si amano]]''. Il germe della gioia c'è sempre, il male, per quanto possa aver preso il sopravvento in tutte le sue forme, la guerra la prima, non riesce ad essere totalizzante, "''tout le monde ne peut pas tuer tout le monde, croyez en ma vielle expérience. et alors tout saccagé qu'il est le grand bal du printemps peut-etre ne fait que recommencer''", e il poeta lo fa notare.
* il 23 marzo [[1870]] a vantaggio dell'erezione della diocesi di [[arcidiocesi di Portoviejo|Portoviejo]] (oggi arcidiocesi);
* il 7 febbraio [[1871]] a vantaggio dell'erezione del [[vicariato apostolico del Napo]];
* il 28 febbraio [[1948]] a vantaggio dell'erezione della [[diocesi di Ambato]];
* il 5 dicembre [[1963]] a vantaggio dell'erezione della [[diocesi di Latacunga]];
* il 5 gennaio [[1987]] a vantaggio dell'erezione della [[prelatura territoriale]] di Santo Domingo de los Colorados (oggi [[diocesi di Santo Domingo in Ecuador]]).
 
Nel [[1862]] ai gesuiti ristabilitosi in Ecuador fu affidato nuovamente il seminario, che [[1872|dieci anni dopo]] passò alla gestione dei [[Congregazione della Missione|padri lazzaristi]] e fu dedicato a san Giuseppe.
=== Il surrealismo ===
Quando apparve l'opera di Prévert in Francia si pensò che fosse nato il poeta che avrebbe risollevato le sorti della poesia francese moderna.
Una poesia, quella di Prévert venuta alla luce sotto l'influenza del [[surrealismo]] e via via, durante il corso degli anni, modificatasi con continue accensioni di non facili qualità.
Prévert passa nella sua poesia dal gioco attento dell'intelligenza al controllo della sensibilità, dall'uso scanzonato dell'ironia ad una semplicità di espressione che a volte, ad un lettore superficiale, può sembrare sfiorare la banalità.
Egli partecipa in modo sentimentale ai climi poetici affrontati ma anche con rigorosa obbedienza ad un [[simbolismo]] di alta scuola francese, sempre alla ricerca di un ritmo che non si discosta mai dal [[linguaggio]] comune.
La poesia prevertiana è di una facilità pericolosa perché ricca di ritmi interni, di giochi di parole, di diverse situazioni psicologiche che sono lo specchio di questo grande poeta francese.
=== ''Paroles'' ===
Quando nel [[1946]] apparve la sua opera più famosa, ''Paroles'', tutti rimasero favorevolmente colpiti e non solo da parte della letteratura ''engagé'' che già conosceva la poesia di Prévert per averla letta in diverse occasioni, fin dal [[1930]], sulle pagine delle riviste letterarie, ma anche da parte di coloro che glorificando solamente la sua esperienza complementare, come quella del [[Cinema|cinematografo]], ritenevano il poeta non altro che un autore di versi per [[Canzone (musica)|canzonette]] in voga.
Le parole alle quali Prévert si affida sono audaci e l'accostamento che crea tra di esse può sembrare a volte brutale o polemico o blasfemo, ma invece è molto più saggio di quanto possa apparire.
Anche i classici "''inventaire''" non sono banali ma costruiti su ritmi e sospensioni, su ragionamenti profondi che, pur alternando gli elementi più disparati, vengono fissati da una forte partecipazione e osservazione acuta del mondo che lo circonda.
Una delle poesie più note di questa opera è ''[[I ragazzi che si amano]]''.
=== Il motivo polemico ===
La poesia di Prévert parte sempre da un motivo polemico, e da una continua lotta al più deleterio conformismo, facendo nascere spesso una [[satira]] violenta soprattutto nelle poesie più impegnate dove non c'è posto per il sentimentalismo.
Le parole di Prévert, che nascono spontanee dal suo umore, esprimono, a seconda delle occasioni, la forza del rimpianto, della violenza, dell'ironia, della tenerezza, della vendetta e dell'amore e non sono altro che le parole alle quali l'uomo comune dedica la propria vita.
=== L'humor ===
Le sue "''histoires''" sono sempre formulate attraverso un ben preciso gioco di parole che possono sembrare a volte strane, a volte banali, a volte coltissime, oppure tramite una imprevedibile improvvisazione che sfocia nell'''humor''.
Ma, anche nei ''divertissement'', Prévert ha la sua polemica da far valere a volte anche a scapito del risultato poetico, vizio tipico di quei poeti francesi rivoluzionari che non accettano compromessi letterari per difendere le loro idee, come il ''clochard'' non accetta compromessi sulla sua professione di ''clochard''.
=== Il poeta anarchico ===
Prévert può considerarsi un [[Anarchia|anarchico]] che sconfina con le sue parole nel regno della bestemmia e dell'ingiuria, ma la sua non è altro che la voce del cittadino che protesta.
I temi sono dunque quelli comuni come la collera istintiva contro chi comanda e fa le leggi, contro i finti moralisti, contro chi ama e vuole le guerre, contro chi giudica.
 
Durante la presidenza di [[Gabriel García Moreno]] l'Ecuador, primo stato al mondo, fu consacrato al Sacro Cuore di Gesù e fu decisa la costruzione della [[basilica del Voto Nazionale]], che oggi è la più imponente chiesa di Quito e dell'Ecuador.
=== I personaggi ===
I personaggi delle poesie di Prévert sono quelli incontrati a Rue de Seine e a Lehan de Catzi, sulle panchine delle Tuileries, nei bistrò, nelle squallide pensioni di Clichy, sui lungosenna, là dove sono di casa l'amore e la miseria, ma non sono mai personaggi anonimi perché ognuno ha il suo problema da risolvere entro la sera, la sua risata contro chi comanda, un figlio da piangere, un amore da ritrovare, un ricordo e una speranza.
 
Il 6 agosto [[1875]] il presidente García Moreno fu assassinato dalla [[massoneria]]; meno di due anni dopo, il 30 marzo [[1877]] anche l'arcivescovo José Ignacio Checa y Barba fu assassinato, avvelenando il calice durante la messa del [[Venerdì Santo]].
=== Poesie-chansons ===
Le poesie di Prévert o meglio le sue "''tranches de vie''" si offrono facilmente ad una interpretazione musicale perché non si allontanano molto dallo schema tradizionale delle ''chanson'' tipicamente francesi senza far sì che questo ne diminuisca il valore soprattutto se si pensa che nei ''tabarins'' e nelle strade di Parigi hanno raccolto consensi ''Le Dormeur du Val'' di [[Arthur Rimbaud]], ''Le pont Mirabeau'' e ''Les saltimbanques'' di [[Guillaume Apollinaire]], ''Si tu t'imagines'' di Queneau.
 
Il 20 aprile [[1906]] una litografia della Vergine Dolorosa fu vista da 38 persone aprire e chiudere gli occhi. In seguito ad un processo canonico fu dichiarata l'autenticità del miracolo.
== Opere ==
=== ''Gran ballo di Primavera'' ===
''Gran Bal du Printemps'' nasce dalla felice unione artistica di Prévert e del [[Fotografia|fotografo]] [[Israelis Bidermanas]], un ebreo [[Lituania|lituano]] arrivato ventenne a Parigi.
A Iziz è intitolata la prima poesia della raccolta, ed Iziz era il soprannome dell'amico fotografo le cui immagini accompagnavano le poesie di Gran ballo di Primavera nella prima edizione del libro La Guilde du livre, edizione fuori commercio, [[Losanna]], [[1951]].
L'editore Gallimard nel [[1976]], riunì questa raccolta in ''Charmes de Londres'' (''Incanti londinesi'') privandola delle [[Fotografia|foto]] e facendone un [[libro]] di poesie autonomo.
Prévert ed Izis non solo usavano mezzi comuni, dall'immagine visiva e verbale, ma condividono l'immagine di un mondo. L'immagine del "mercante d'immagini" e del "suonatore ambulante" della poesia in apertura del volume è Izis ma è prima di tutto il poeta stesso.
Entrambe le raccolte, ''Il gran ballo di Primavera'' e ''Incanti londinesi'', sono l'invito ad un viaggio non tanto della bellezza artistica, quanto di quella umana.
Le poesie della raccolta ''Il gran ballo di Primavera'' sono pervase dalla [[musica]] ed è questa la musica di Parigi e di [[Londra]], è la musica delle [[Filastrocca|filastrocche]] per bambini, è quella dei carillon delle giostre e di tutte le voci anonime che si sentono ad ogni angolo di strada.
=== ''Fatras'' ===
''Fatras'' apparve in Francia nel [[1966]] ed è uno degli ultimi libri di Prévert che conclude in modo ideale il lungo itinerario percorso.
 
Nel [[1946]] fu fondata l'università cattolica dell'Ecuador.
==Filmografia (parziale)==
Prévert ha scritto i soggetti e talvolta le sceneggiature e i dialoghi dei seguenti film:
 
L'11 novembre [[1995]] la [[Congregazione per i vescovi]] con un decreto ha elevato l'arcidiocesi a sede primaziale, dando agli arcivescovi di Quito il titolo di [[primate (ecclesiastico)|primate]] dell'Ecuador.
* ''[[Baleydier]]'', regia di [[Jean Mamy]] (1932)
* ''[[L'affare è fatto]]'' (''L'affaire est dans le sac''), regia di [[Pierre Prévert]] (1932)
* ''[[Il delitto del signor Lange]]'' (''Le crime de Monsieur Lange''), regia di [[Jean Renoir]] (1935)
* ''[[Lo strano dramma del dottor Molyneux]]'' (''Drôle de drame''), regia di [[Marcel Carné]] (1937)
* ''[[Il porto delle nebbie]]'' (''Quai des brumes''), regia di Marcel Carné (1938)
* ''[[Alba tragica]]'' (''Le jour se lève''), regia di Marcel Carné (1939)
* ''[[Tempesta (film 1941)|Tempesta]]'' (''Remorques''), regia di [[Jean Grémillon]] (1941)
* ''[[Amanti perduti]]'' (''Les enfants du paradis''), regia di Marcel Carné (1945)
 
==Cronotassi dei vescovi==
== Bibliografia ==
* García Díaz Arias † (8 gennaio [[1546]] - [[1562]] deceduto)
* ''Paroles'', 1946
* Pedro de la Peña, [[Ordine dei Frati Predicatori|O.P.]] † (15 maggio [[1565]] - 7 marzo [[1583]] deceduto)
* ''Spectacles'', 1951
* Antonio de San Miguel Avendaño y Paz, [[Ordine dei Frati Minori|O.F.M.]] † (9 marzo [[1588]] - 7 novembre [[1590]] deceduto)
* ''La pluie et le beau temps'', 1951 trad. it. in ''Il Prévert di Prévert'', 1967
* Luis López de Solís, [[Ordine di Sant'Agostino|O.S.A.]] † (7 settembre [[1592]] - 18 luglio [[1605]] nominato arcivescovo di [[arcidiocesi di La Plata o Charcas|La Plata o Charcas]])
* ''Histoires, et d'autres histoires'', 1963
* Salvador Ribera Avalos, O.P. † (17 agosto [[1605]] - [[1612]] deceduto)
* ''Arbres'', 1976
* Hernando de Arias y Ugarte † (22 aprile [[1613]] - 14 marzo [[1616]] nominato arcivescovo di [[arcidiocesi di Bogotá|Santafé en Nueva Granada]])
* ''Soleil de nuit'', postumo, 1980
* Alfonso de Santillán y Fajardo, O.P. † (23 marzo [[1616]] - 15 ottobre [[1620]] deceduto)
* Francisco Sotomayor, O.F.M. † (18 dicembre [[1623]] - 5 giugno [[1628]] nominato arcivescovo di [[arcidiocesi di La Plata o Charcas|La Plata o Charcas]])
* Pedro de Oviedo y Falconi, [[Ordine Cistercense|O.Cist.]] † (10 luglio [[1628]] - 21 agosto [[1645]] nominato arcivescovo di [[arcidiocesi di La Plata o Charcas|La Plata o Charcas]])
* Agustín de Ugarte y Sarabia (Savaria) † (21 ottobre [[1647]] - 6 dicembre [[1650]] deceduto)
* Alfonso de la Peña Montenegro † (18 agosto [[1653]] - [[1687]] deceduto)
* Sancho Pardo de Andrade de Figueroa y Cárdenas † (15 novembre [[1688]] - [[1702]] deceduto)
* [[Diego Ladrón de Guevara]] † (15 settembre [[1704]] - prima del 12 luglio [[1717]] dimesso)
* Luis Francisco Romero † (12 luglio [[1717]] - 19 novembre [[1725]] nominato arcivescovo di [[arcidiocesi di La Plata o Charcas|La Plata o Charcas]])
* Juan Gómez de Neva (Nava) y Frías † (19 novembre [[1725]] - 21 agosto [[1729]] deceduto)
* Andrés de Paredes y Armendáriz † (18 giugno [[1731]] - 3 luglio [[1745]] deceduto)
* Juan Nieto Polo del Aguila † (28 novembre [[1746]] - 12 marzo [[1759]] deceduto)
* Pedro Ponce y Carrasco † (20 dicembre [[1762]] - 28 ottobre [[1775]] deceduto)
* Blas Sobrino y Minayo † (16 dicembre [[1776]] - 15 dicembre [[1788]] nominato vescovo di [[arcidiocesi di Santiago del Cile|Santiago del Cile]])
* José Pérez Calama † (30 marzo [[1789]] - 1º dicembre [[1792]] dimesso)
* José Fernández Díaz de la Madrid, [[Ordine dei Frati Minori|O.F.M.Obs.]] † (3 dicembre [[1792]] - 4 giugno [[1794]] deceduto)
* Miguel Álvarez Cortés † (22 settembre [[1795]] - 1º febbraio [[1801]] deceduto)
* José Cuero y Caicedo † (23 dicembre [[1801]] - 10 dicembre [[1815]] deceduto)
** Miguel Fernández Flórez, O.F.M.Obs. † (11 luglio [[1815]] - 2 ottobre [[1818]]) (amministratore apostolico)
* Leonardo Santander y Villavicencio † (2 ottobre [[1818]] - 24 maggio [[1824]] nominato vescovo di [[diocesi di Jaca|Jaca]])
** Manuel de los Santos Escobar † (21 maggio [[1827]] - [[1827]] dimesso) (vescovo eletto)
* Rafael Lasso de la Vega † (15 dicembre [[1828]] - 16 aprile [[1831]] deceduto)
* Nicolás Joaquín de Arteta y Calisto † (29 luglio [[1833]] - 6 settembre [[1849]] deceduto)
* Francisco Xavier de Garaycoa y Llaguno † (5 settembre [[1851]] - 2 dicembre [[1859]] deceduto)
* José María Riofrío y Valdivieso † (22 luglio [[1861]] - 2 aprile [[1867]] nominato amministratore apostolico di [[diocesi di Loja|Loja]])
* José María de Jesús Yerovi Pintado, O.F.M.Obs. † (2 aprile [[1867]] succeduto - 20 giugno [[1867]] deceduto)
* José Ignacio Checa y Barba † (16 marzo [[1868]] - 30 marzo [[1877]] deceduto)
* José Ignacio Ordóñez † (3 luglio [[1882]] - 14 luglio [[1893]] deceduto)
* Pedro Rafael González y Calisto † (14 luglio [[1893]] succeduto - 27 marzo [[1904]] deceduto)
* Federico González y Suárez † (14 dicembre [[1905]] - 3 dicembre [[1917]] deceduto)
* Manuele María Pólit † (7 giugno [[1918]] - 30 ottobre [[1932]] deceduto)
* [[Carlos María Javier de la Torre]] † (8 settembre [[1933]] - 23 giugno [[1967]] ritirato)
* [[Pablo Muñoz Vega]], [[Compagnia di Gesù|S.J.]] † (23 giugno [[1967]] succeduto - 1º giugno [[1985]] ritirato)
* [[Antonio José González Zumárraga]] † (1º giugno [[1985]] succeduto - 21 marzo [[2003]] ritirato)
* [[Raúl Eduardo Vela Chiriboga]] (21 marzo [[2003]] - 11 settembre [[2010]] ritirato)
* [[Fausto Gabriel Trávez Trávez]], O.F.M., dall'11 settembre [[2010]]
 
==Statistiche==
L'arcidiocesi al termine dell'anno 2017 su una popolazione di 2.900.622 persone contava 2.465.529 battezzati, corrispondenti all'85,0% del totale.
{{tabella dati diocesi}}
|-
| 1950 || 564.000 || 565.550 || 99,7 || 318 || 128 || 190 || 1.773 || || 500 || 864 || 66
|-
| 1966 || 682.997 || 682.997 || 100,0 || 422 || 134 || 288 || 1.618 || || 623 || 1.332 || 73
|-
| 1968 || 770.000 || 779.564 || 98,8 || 439 || 152 || 287 || 1.753 || || 728 || 1.263 || 87
|-
| 1976 || 910.827 || 1.001.980 || 90,9 || 420 || 140 || 280 || 2.168 || || 526 || 1.376 || 92
|-
| 1980 || 1.164.000 || 1.293.000 || 90,0 || 410 || 132 || 278 || 2.839 || || 465 || 1.457 || 100
|-
| 1990 || 1.338.482 || 1.487.207 || 90,0 || 451 || 138 || 313 || 2.967 || 4 || 670 || 1.419 || 118
|-
| 1999 || 1.786.500 || 1.985.000 || 90,0 || 464 || 174 || 290 || 3.850 || 5 || 664 || 1.751 || 150
|-
| 2000 || 2.014.000 || 2.120.000 || 95,0 || 430 || 152 || 278 || 4.683 || 4 || 657 || 1.837 || 159
|-
| 2001 || 2.010.000 || 2.250.000 || 89,3 || 455 || 171 || 284 || 4.417 || 4 || 668 || 1.853 || 159
|-
| 2002 || 1.845.000 || 2.050.000 || 90,0 || 468 || 188 || 280 || 3.942 || 3 || 639 || 2.201 || 163
|-
| 2003 || 1.886.400 || 2.096.000 || 90,0 || 471 || 192 || 279 || 4.005 || 3 || 703 || 1.987 || 165
|-
| 2004 || 1.893.295 || 2.103.661 || 90,0 || 456 || 184 || 272 || 4.151 || 3 || 694 || 1.843 || 165
|-
| 2010 || 2.115.000 || 2.350.000 || 90,0 || 433 || 179 || 254 || 4.884 || 2 || 797 || 1.542 || 173
|-
| 2014 || 2.360.354 || 2.682.221 || 88,0 || 449 || 196 || 253 || 5.256 || 1 || 636 || 877 || 175
|-
| 2017 || 2.465.529 || 2.900.622 || 85,0 || 323 || 174 || 149 || 7.633 || || 837 || 1.311 || 184
|}
 
== Note ==
<references/>
 
==Bibliografia==
* {{es}} Federico González Suárez, [http://www.cervantesvirtual.com/servlet/SirveObras/35716130101148831754491/p0000007.htm Historia general de la República del Ecuador], Tomo V, Quito 1894, pp.&nbsp;376–378
*{{la}} [http://www.archive.org/stream/iurispontificii01martgoog#page/n145/mode/1up Bolla ''Sollicitudo omnium ecclesiarum''], in Raffaele de Martinis, ''Iuris pontificii de propaganda fide. Pars prima'', Tomo V, Romae 1893, p.&nbsp;136
* {{es}} Rodolfo Pérez Pimentel, [http://www.diccionariobiograficoecuador.com/tomos/tomo1/c5.htm Biografia] di José Ignacio Checa y Barba
* {{es}} Rodolfo Pérez Pimentel, [http://www.diccionariobiograficoecuador.com/tomos/tomo13/g1.htm Biografia] di Francisco Xavier de Garaycoa Llaguno
* {{es}} [http://www.dipalme.org/Servicios/Anexos/anexosiea.nsf/VAnexos/IEA-IAO-o22/$File/IAO-o22.pdf Biografia] di Antonio Ibarra, con notizie di [[Diego Ladrón de Guevara]]
* {{es}} Santiago Castillo Illingworth, ''La Iglesia y la Revolución Liberal'', Quito 1995, pp.&nbsp;80, 92, 153
*{{la}} Konrad Eubel, ''Hierarchia Catholica Medii Aevi'', [http://sul-derivatives.stanford.edu/derivative?CSNID=00002718&mediaType=application/pdf vol. 3], p.&nbsp;280; [http://www.archive.org/stream/hierarchiacathol04eubeuoft#page/290/mode/1up vol. 4], p.&nbsp;290; [http://www.archive.org/stream/hierarchiacathol05eubeuoft#page/326/mode/1up vol. 5], p.&nbsp;326; [http://www.archive.org/stream/hierarchiacathol06eubeuoft#page/351/mode/1up vol. 6], p.&nbsp;351; vol. 7, pp.&nbsp;316–317; vol. 8, p.&nbsp;475
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Jacques Prévert}}
 
==Collegamenti esterni==
*[[Annuario pontificio]] del 2018 e precedenti, in {{Catholic-hierarchy}}
* {{es}} [https://web.archive.org/web/20130602112954/http://www.arquidiocesisdequito.ec/ Sito ufficiale] dell'arcidiocesi
* [http://www.gcatholic.org/dioceses/diocese/quit0.htm Scheda dell'arcidiocesi] su [http://www.gcatholic.org/ www.gcatholic.org]
 
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== Collegamenti esterni ==
* [http://xtream.online.fr/Prevert Jacques Prévert]
* [http://www.maxizone.fr/index.php?option=com_content&task=category&sectionid=5&id=15&Itemid=27 Poems with music]: canzoni dai testi di Jacques Prévert... Le jardin, La chanson du geolier, Déjeuner du matin, Sables Mouvants.
* [http://poesia.wikispaces.com/Questo+amore Video clip della poesia 'Questo amore' su videopoesia], regia Andrea Galli
* [http://www.0web.it/poesia/jacques-prevert Jacques Prévert] Le poesie di Jacques Prévert
* [http://www.poesie-citation.fr/poesie-jacques-prevert/index.php le Cancre di Jacques Prévert] Poesie di Jacques Prévert
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