Olivetta San Michele e Arcidiocesi di Quito: differenze tra le pagine

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{{diocesi della chiesa cattolica
{{Divisione amministrativa
|stato=Ecuador
|Nome=Olivetta San Michele
|nome=[[Arcidiocesi]] di [[Quito]]
|Panorama=Olivetta San Michele-panorama.JPG
|latino=Archidioecesis Quitensis
|Didascalia= Panorama di Olivetta San Michele
|immagine=Catedral metropolitana Quito.jpg
|Bandiera=Olivetta_San_Michele-Gonfalone.png
|stemma=
|Voce bandiera=
|mappa=Ecuador - Arcidiocesi di Quito.jpg
|Stemma=Olivetta San Michele-Stemma.png
|mappaprovincia=
|Voce stemma=
|mappacollocazione=
|Stato=ITA
|suffraganee=[[Diocesi di Ambato|Ambato]], [[Diocesi di Guaranda|Guaranda]], [[Diocesi di Ibarra|Ibarra]], [[Diocesi di Latacunga|Latacunga]], [[Diocesi di Riobamba|Riobamba]], [[Diocesi di Tulcán|Tulcán]]
|Grado amministrativo=3
|titolo=[[arcivescovo]] [[metropolia|metropolita]] e [[primate (ecclesiastico)|primate]]
|Divisione amm grado 1=Liguria
|titolare=[[Fausto Gabriel Trávez Trávez]], [[Ordine dei Frati Minori|O.F.M.]]
|Divisione amm grado 2=Imperia
|vicario=
|Amministratore locale=Adriano Biancheri
|ausiliari=[[Danilo Echeverría Verdesoto]]
|Partito=[[Lista civica]] "Insieme per Olivetta"
|emeriti=[[cardinale]] [[Raúl Eduardo Vela Chiriboga]]
|Data elezione=26/05/2014
|sacerdoti=323
|Data istituzione=1797
|sacerdotiregolari=149
|Altitudine=292
|sacerdotisecolari=174
|Superficie=13.84
|battezzatipersacerdote=7.633
|Note superficie=
|religiosi=837
|Abitanti=212
|religiose=1.311
|Note abitanti=[http://demo.istat.it/bilmens2011gen/index02.html Dato Istat al 31/12/2011]
|diaconi=1
|Aggiornamento abitanti=01-01-2014
|popolazione=2.900.622
|Sottodivisioni=Fanghetto, San Michele
|superficie=11.167
|Divisioni confinanti=[[Airole]], [[Breil-sur-Roya]] (FR-06), [[Castellar (Francia)|Castellar]] (FR-06), [[Ventimiglia]]
|parrocchie=184
|Prefisso=[[0184]]
|battezzati=2.465.529
|Targa=IM
|proporzione=85,0
|Zona sismica=3s
|vicariati=
|Gradi giorno=1748
|eretta=8 gennaio [[1545]]
|Diffusività=
|ritoliturgico=[[rito romano|romano]]
|Nome abitanti=olivettesi
|indirizzo=Calle Chile OE-422 y Venezuela, Quito, Ecuador
|Patrono=[[sant'Antonio di Padova]]
|sito=www.arquidiocesisdequito.com.ec
|Festivo=13 giugno
|anno=2018
|PIL=
|ch=quit
|PIL procapite=
|gc=quit0
|Mappa= Map of comune of Olivetta San Michele (province of Imperia, region Liguria, Italy).svg
|Didascalia mappa= Posizione del comune di Olivetta San Michele nella provincia di Imperia
}}
 
L<nowiki>'</nowiki>'''arcidiocesi di Quito''' (in [[lingua latina|latino]]: ''Archidioecesis Quitensis'') è una sede metropolitana della [[Chiesa cattolica in Ecuador]]. Nel [[2017]] contava 2.465.529 battezzati su 2.900.622 abitanti. È retta dall'[[arcivescovo]] [[Fausto Gabriel Trávez Trávez]], [[Ordine dei Frati Minori|O.F.M.]]
'''Olivetta San Michele''' (''Auřivéta San Michèe'' in [[dialetto roiasco]]<ref>[http://www.chambradoc.it/olivettaSanMichele/olivettaSanMichele-1.page "Olivetta San Michele - Auřivéta San Michèe"], ''Enti in rete L.482/99, Provincia di Imperia '', Chambra d'Òc</ref>, anche scritto ''Aoriveta'' in [[Lingua ligure|ligure]]<ref>Il toponimo dialettale è citato nel libro-dizionario del {{cita libro|professor Gaetano|Frisoni|Nomi propri di città, borghi e villaggi della Liguria del Dizionario Genovese-Italiano e Italiano-Genovese|1910-2002|Nuova Editrice Genovese|Genova}}</ref>) è un [[comune italiano]] di 212 abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti"/> della [[provincia di Imperia]] in [[Liguria]]. Per la sua collocazione geografica, è il comune più occidentale della regione.
 
==Territorio==
== Geografia fisica ==
L'arcidiocesi comprende la parte orientale della [[provincia del Pichincha]].
Il paese capoluogo di Olivetta è collocato nella valle del torrente [[Bevera (affluente del Roia)|Bevera]], lungo un pendio collinare avente un'altitudine media di 292 metri sul livello del mare; il punto più in alto del territorio olivettese è posizionato alla vetta del [[monte Buteta]] (1.326 m). Oltre al torrente Bevera, il comune è percorso dal principale fiume [[Roia]], che nasce sul [[Colle di Tenda]], e dal rio minore Tron.
 
Sede arcivescovile è la città di [[Quito]], dove si trova la [[cattedrale]] dell'Assunzione di Maria Vergine.
Del territorio comunale fanno parte le due frazioni di Fanghetto e San Michele, entrambe collocale in [[val Roia]], che, oltre al capoluogo e altre borgate, vanno a formare una superficie territoriale di 13,84 km². In precedenza tale territorio era molto più vasto e comprendeva pure le frazioni di [[Piena (Francia)|Piena]] (anticamente Penna) e [[Libri (Francia)|Libri]], agglomerati che con il [[Trattati di Parigi (1947)|trattato di Parigi del 1947]] passarono in [[Francia|territorio francese]] nel comune di [[Breglio|Breil-sur-Roya]].
 
Il territorio è suddiviso in 184 parrocchie, raggruppate in 17 decanati.
Confina a nord con il comune francese di Breil-sur-Roya, a sud con [[Ventimiglia]], ad ovest con la francese [[Castellar (Alpi Marittime)|Castellar]] e ad est con [[Airole]].
 
== Storia ==
La diocesi di Quito fu eretta l'8 gennaio [[1545]] con la [[bolla pontificia|bolla]] ''Super specula Militantis Ecclesiae'' di [[papa Paolo III]],<ref>Traduzione in spagnolo della bolla in: [https://books.google.it/books?id=M3RIAAAAYAAJ&pg=PA19 ''Concordato celebrado entre su santidad Pío IX y el gobierno del Ecuador y bulas de erección de los obispados de Quito, Cuenca y Guayaquil, del Arzobispo de Quito y de las nuevas diócesis de Imbabura, Bolivar y Loja''], Quito 1863, pp. 19-20.</ref> ricavandone il territorio dall'[[arcidiocesi di Lima]], di cui originariamente era suffraganea. Dall'erezione fino al [[1786]] il territorio diocesano si estendeva a tutta la [[Audiencia Reale di Quito]] ed era quindi maggiore dell'odierno territorio dell'[[Ecuador]].
 
Nel [[1569]] il vescovo Pedro de la Peña istituì un primo [[seminario]] presso il palazzo episcopale, che nel [[1585]] fu trasferito alla chiesa di santa Barbara. Nel [[1594]] il seminario, dedicato a san Luigi di Francia, fu affidato ai [[Compagnia di Gesù|gesuiti]], che lo mantennero fino all'espulsione nel [[1767]], dopodiché passerà al clero secolare.
=== Le origini del nome ===
Secondo alcune interpretazioni<ref name="Provincia di Imperia">Fonte dal libro di {{cita libro|Andrea|Gandolfo|La provincia di Imperia: storia, arti, tradizioni. Volume 1|2005|Blu Edizioni|Peveragno}}</ref>, non supportate però da documentate fonti storiche accertate, il [[toponimo]] "Olivetta San Michele" nasce dalla giustapposizione del nome delle due principali località dell'odierno territorio comunale, termine istituito nel 1890<ref name="Provincia di Imperia"/> tramite regio decreto.
 
Il 1º luglio [[1786]] la diocesi cedette una porzione del suo territorio a vantaggio dell'erezione della diocesi di [[arcidiocesi di Cuenca|Cuenca]] (oggi arcidiocesi).
Il termine "Olivetta" deriverebbe dalla diffusa e antica coltivazione dell'[[Olea europaea|ulivo]] in zona, nome che, successivamente interpretato in modo erroneo<ref name="Provincia di Imperia"/>, venne tramutato dall'originario e collettivo plurale neutro "oliveta"<ref name="Provincia di Imperia"/> al diminutivo femminile "- etta"<ref name="Provincia di Imperia"/>, e da qui "Olivetta". Il toponimo "San Michele" andrebbe invece legato al culto dell'[[arcangelo Michele]] venerato nella vicina [[Sospello]]<ref name="Provincia di Imperia"/>, dal 1860 in [[Francia|territorio francese]]<ref name="Provincia di Imperia"/> e titolare dell'omonima cattedrale.
 
Gli ultimi tempi della colonia spagnola furono caratterizzati da una stretta dipendenza dalla Corona, che con l'espulsione dei gesuiti e lo smantellamento delle loro missioni nella parte orientale della diocesi, causò un rallentamento e una decadenza dell'attività pastorale.
=== Percorso storico ===
[[File:Olivetta San Michele-affresco1.JPG|thumb|left|Particolare di un affresco su una casa del borgo olivettese]]
 
Ancora peggiore fu la situazione agli esordi della repubblica, che pretendeva di esercitare tutti i diritti della Monarchia spagnola, compreso il diritto del [[patronato regio]] di presentazione dei vescovi.
È al quanto probabile che il territorio olivettese fu abitato già dall'epoca protostorica<ref name="Provincia di Imperia" />, con lo stanziamento in zona di questa parte a cavallo tra le valli [[Bevera (affluente del Roia)|Bevera]] e [[Roia]] delle popolazioni dei [[Liguri|Liguri Intemeli]]<ref name="Provincia di Imperia" />; popolazione che fu poi sottomessa all'[[Impero romano]] nel 14 a.C.<ref name="Provincia di Imperia" /> e che riconobbe nell'antica ''Albintimilium'' - l'odierna [[Ventimiglia]] - il suo centro principale<ref name="Provincia di Imperia" />. [[Caduta dell'Impero romano d'Occidente|Caduto l'impero romano d'Occidente nel 476]]<ref name="Provincia di Imperia" />, anche questo territorio vide le successive dominazioni dei [[Longobardi]]<ref name="Provincia di Imperia" />, dei [[Franchi]]<ref name="Provincia di Imperia" /> e poi dei [[Saraceni]]<ref name="Provincia di Imperia" />.
 
Il 28 maggio [[1803]] cedette un'altra porzione di territorio a vantaggio dell'erezione della diocesi di Maynas (oggi [[diocesi di Chachapoyas]]).
Fu verso l'anno Mille<ref name="Provincia di Imperia" /> che, di fatto, si consolidò il potere feudale e il legame del territorio olivettese verso il [[Piena (Francia)|castello e la comunità di Penna]]<ref name="Provincia di Imperia" />, borgo medievale che dopo il [[Trattati di Parigi (1947)|trattato di Pace di Parigi del 1947]] passò alla [[Francia|giurisdizione francese]], nel comune di [[Breglio]], assieme all'altra frazione olivettese di Libri. In questo periodo storico, a cavallo tra l'XI e il XIII secolo, il borgo di Penna (e, di conseguenza, Olivetta e altri borghi) fu assoggettato alla [[contea di Ventimiglia]]<ref name="Provincia di Imperia" /> e, seguendo le sorti del capoluogo intemelio, indirettamente al [[Genova|Comune di Genova]]<ref name="Provincia di Imperia" /> dopo varie controversie e atti spontanei di dedizione. Un legame con Genova che fu sancito nel 1272<ref name="Provincia di Imperia" /> con la stesura dei primi statuti della comunità di Penna, approvati dal senato genovese e per conto in loco dal capitano e signore di [[Dolceacqua]] [[Oberto Doria]]<ref name="Provincia di Imperia" />. Il borgo, proprio per la sua collocazione isolata (anche verso la stessa Ventimiglia) e, di fatto, a ridosso dei confini tra la [[Repubblica di Genova]] e le contee di Francia fu più volte terra di scontro e di invasioni come nel 1273<ref name="Provincia di Imperia" /> quando soldati del conte Carlo d'Angiò entrarono senza resistenza nella disarmata Penna e la assoggettarono alla [[contea di Provenza]]; dominazione d'oltralpe che cessò comunque nella primavera dell'anno successivo grazie all'intervento militare genovese<ref name="Provincia di Imperia" />. Un successivo assalto al castello e al borgo di Penna si verificò nel 1451<ref name="Provincia di Imperia">Fonte dal libro di {{cita libro|Andrea|Gandolfo|La provincia di Imperia: storia, arti, tradizioni. Volume 1|2005|Blu Edizioni|Peveragno}}</ref> quando una banda di circa 150 briganti, al comando di Brondetto di Sospello, pare su commissione del duca di Savoia<ref name="Provincia di Imperia"/>, riuscì ad espugnare il territorio; l'anno successivo il signore dolceacquese Enrichetto Doria<ref name="Provincia di Imperia"/> riconquistò il maniero e Penna per conto di Genova.
 
Il 22 settembre [[1835]] in forza della bolla ''Solicitudo omnium ecclesiarum'' di [[papa Gregorio XVI]] cedette alcune parrocchie alla diocesi di [[arcidiocesi di Popayán|Popayan]] (oggi arcidiocesi).
[[File:La Penna in Alpes-Maritimes 1805.svg|thumb|left|Il [[Alpi Marittime (dipartimento)|dipartimento della Alpi Marittime]] nel 1805, con Penna (in arancione) nel cantone di Ventimiglia.]]
 
Il 13 gennaio [[1848]] la diocesi fu elevata al rango di [[arcidiocesi]] [[metropolia|metropolitana]].
Nel corso del XVI secolo Penna fu elevata al rango di podesteria genovese<ref name="Provincia di Imperia" /> e tra i benefici concessi dalla repubblica vi fu la nomina in loco dei vari podestà che avevano il compito di guidare la piccola comunità di confine per conto dei Genovesi. L'ultimo assedio sabaudo avvenne nel 1672<ref name="Provincia di Imperia"/>, concluso con un nulla di fatto per la firma di un provvidenziale armistizio tra lo stato genovese e il [[Ducato di Savoia]]. Nei secoli successivi seguì quindi le sorti di Genova e di Ventimiglia<ref name="Provincia di Imperia" />.
 
Successivamente cedette a più riprese porzioni di territorio a vantaggio dell'erezione di nuove circoscrizioni ecclesiastiche e precisamente:
Fu con la dominazione napoleonica di fine Settecento che la nascente comunità di Olivetta si smarcò dalla secolare giurisdizione di Penna, proclamandosi comune autonomo<ref name="Provincia di Imperia" /> e che fu inquadrato nel VIII cantone di Penna nella Giurisdizione delle Palme<ref name="Provincia di Imperia" />. Dopo la riforma della [[Repubblica Ligure]] in 6 giurisdizioni e 47 cantoni la municipalità di Olivetta venne soppressa<ref name="Provincia di Imperia" /> e aggregata nuovamente al comune di Penna, facente parte dell'XI cantone della Roia nella Giurisdizione degli Ulivi<ref name="Provincia di Imperia" />. Annesso al [[Primo_Impero_francese]], dal 13 giugno 1805 al 1814 venne inserito nel [[Alpi Marittime (dipartimento)|Dipartimento delle Alpi Marittime]]<ref name="Provincia di Imperia" />.
* il 29 dicembre [[1862]] a vantaggio dell'erezione delle diocesi di [[Diocesi di Riobamba|Riobamba]] e di [[Diocesi di Ibarra|Ibarra]];
* il 23 marzo [[1870]] a vantaggio dell'erezione della diocesi di [[arcidiocesi di Portoviejo|Portoviejo]] (oggi arcidiocesi);
* il 7 febbraio [[1871]] a vantaggio dell'erezione del [[vicariato apostolico del Napo]];
* il 28 febbraio [[1948]] a vantaggio dell'erezione della [[diocesi di Ambato]];
* il 5 dicembre [[1963]] a vantaggio dell'erezione della [[diocesi di Latacunga]];
* il 5 gennaio [[1987]] a vantaggio dell'erezione della [[prelatura territoriale]] di Santo Domingo de los Colorados (oggi [[diocesi di Santo Domingo in Ecuador]]).
 
Nel [[1862]] ai gesuiti ristabilitosi in Ecuador fu affidato nuovamente il seminario, che [[1872|dieci anni dopo]] passò alla gestione dei [[Congregazione della Missione|padri lazzaristi]] e fu dedicato a san Giuseppe.
Nel 1815 il territorio fu inglobato nel [[Regno di Sardegna (1720-1861)|Regno di Sardegna]]<ref name="Provincia di Imperia" />, così come stabilì il [[Congresso di Vienna]] del 1814, mentre al 1861<ref name="Provincia di Imperia" /> risale l'annessione al [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]]. L'anno successivo<ref name="Provincia di Imperia" />, con regio decreto<ref>{{Cita legge italiana|tipo = RD|anno = 1862|mese = 10|giorno = 26|numero = 942}}</ref>, il termine Penna attuò il cambio di denominazione in Piena a cui seguì, nel 1890<ref name="Provincia di Imperia" />, il trasferimento del capoluogo comunale a Olivetta e la conseguente nuova nomenclatura del comune in Olivetta San Michele<ref>{{Cita legge italiana|tipo = RD|anno = 1890|mese = 05|giorno = 16|numero = 6700}}</ref>. Dal 1859 al 1926<ref name="Provincia di Imperia" /> il territorio fu compreso nel VIII mandamento di Ventimiglia del [[circondario di Sanremo]] facente parte della [[Provincia di Nizza (1859)|provincia di Nizza]] (poi provincia di Porto Maurizio e, dal 1923, di [[Provincia di Imperia|Imperia]]).
 
Durante la presidenza di [[Gabriel García Moreno]] l'Ecuador, primo stato al mondo, fu consacrato al Sacro Cuore di Gesù e fu decisa la costruzione della [[basilica del Voto Nazionale]], che oggi è la più imponente chiesa di Quito e dell'Ecuador.
A seguito della definizione dei nuovi confini territoriali tra [[Italia]] e Francia dopo la [[seconda guerra mondiale]] ([[Trattato di Parigi (1947)|trattato di Parigi del 1947]]) - al comune francese di [[Breil-sur-Roya]] furono cedute le due frazioni olivettese di Piena e Libri<ref name="Provincia di Imperia" />.
 
Il 6 agosto [[1875]] il presidente García Moreno fu assassinato dalla [[massoneria]]; meno di due anni dopo, il 30 marzo [[1877]] anche l'arcivescovo José Ignacio Checa y Barba fu assassinato, avvelenando il calice durante la messa del [[Venerdì Santo]].
Dal 1973 al 30 aprile 2011 ha fatto parte della [[Comunità montana Intemelia]].
 
Il 20 aprile [[1906]] una litografia della Vergine Dolorosa fu vista da 38 persone aprire e chiudere gli occhi. In seguito ad un processo canonico fu dichiarata l'autenticità del miracolo.
=== Simboli ===
[[File:Olivetta San Michele-Stemma.png|border|left|150px]]
[[File:Olivetta San Michele-Gonfalone.png|border|right|100px]]
 
Nel [[1946]] fu fondata l'università cattolica dell'Ecuador.
{{Citazione|D'argento alla fascia d'azzurro carica nel senso della pezza di una trota al naturale, accostata da tre stelle di otto punte del secondo, poste due in capo e una in punta. Ornamenti esteriori di Comune|Descrizione araldica dello stemma<ref name="Araldica">{{cita web|url=http://www.araldicacivica.it/|titolo=Fonte dal sito Araldica Civica.it|accesso=6 novembre 2011}}</ref>}}
 
L'11 novembre [[1995]] la [[Congregazione per i vescovi]] con un decreto ha elevato l'arcidiocesi a sede primaziale, dando agli arcivescovi di Quito il titolo di [[primate (ecclesiastico)|primate]] dell'Ecuador.
{{Citazione|Drappo partito di azzurro e di bianco...|Descrizione araldica del gonfalone<ref name="Araldica"/>}}
 
==Cronotassi dei vescovi==
Lo stemma ufficiale e il gonfalone sono stati approvati con l'apposito Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri nº 399 datato all'11 aprile del [[1955]].<ref>Tratto dal sito [http://www.comuni-italiani.it/index.html Comuni-Italiani.it]</ref> <br style="clear:left;"/>
* García Díaz Arias † (8 gennaio [[1546]] - [[1562]] deceduto)
* Pedro de la Peña, [[Ordine dei Frati Predicatori|O.P.]] † (15 maggio [[1565]] - 7 marzo [[1583]] deceduto)
* Antonio de San Miguel Avendaño y Paz, [[Ordine dei Frati Minori|O.F.M.]] † (9 marzo [[1588]] - 7 novembre [[1590]] deceduto)
* Luis López de Solís, [[Ordine di Sant'Agostino|O.S.A.]] † (7 settembre [[1592]] - 18 luglio [[1605]] nominato arcivescovo di [[arcidiocesi di La Plata o Charcas|La Plata o Charcas]])
* Salvador Ribera Avalos, O.P. † (17 agosto [[1605]] - [[1612]] deceduto)
* Hernando de Arias y Ugarte † (22 aprile [[1613]] - 14 marzo [[1616]] nominato arcivescovo di [[arcidiocesi di Bogotá|Santafé en Nueva Granada]])
* Alfonso de Santillán y Fajardo, O.P. † (23 marzo [[1616]] - 15 ottobre [[1620]] deceduto)
* Francisco Sotomayor, O.F.M. † (18 dicembre [[1623]] - 5 giugno [[1628]] nominato arcivescovo di [[arcidiocesi di La Plata o Charcas|La Plata o Charcas]])
* Pedro de Oviedo y Falconi, [[Ordine Cistercense|O.Cist.]] † (10 luglio [[1628]] - 21 agosto [[1645]] nominato arcivescovo di [[arcidiocesi di La Plata o Charcas|La Plata o Charcas]])
* Agustín de Ugarte y Sarabia (Savaria) † (21 ottobre [[1647]] - 6 dicembre [[1650]] deceduto)
* Alfonso de la Peña Montenegro † (18 agosto [[1653]] - [[1687]] deceduto)
* Sancho Pardo de Andrade de Figueroa y Cárdenas † (15 novembre [[1688]] - [[1702]] deceduto)
* [[Diego Ladrón de Guevara]] † (15 settembre [[1704]] - prima del 12 luglio [[1717]] dimesso)
* Luis Francisco Romero † (12 luglio [[1717]] - 19 novembre [[1725]] nominato arcivescovo di [[arcidiocesi di La Plata o Charcas|La Plata o Charcas]])
* Juan Gómez de Neva (Nava) y Frías † (19 novembre [[1725]] - 21 agosto [[1729]] deceduto)
* Andrés de Paredes y Armendáriz † (18 giugno [[1731]] - 3 luglio [[1745]] deceduto)
* Juan Nieto Polo del Aguila † (28 novembre [[1746]] - 12 marzo [[1759]] deceduto)
* Pedro Ponce y Carrasco † (20 dicembre [[1762]] - 28 ottobre [[1775]] deceduto)
* Blas Sobrino y Minayo † (16 dicembre [[1776]] - 15 dicembre [[1788]] nominato vescovo di [[arcidiocesi di Santiago del Cile|Santiago del Cile]])
* José Pérez Calama † (30 marzo [[1789]] - 1º dicembre [[1792]] dimesso)
* José Fernández Díaz de la Madrid, [[Ordine dei Frati Minori|O.F.M.Obs.]] † (3 dicembre [[1792]] - 4 giugno [[1794]] deceduto)
* Miguel Álvarez Cortés † (22 settembre [[1795]] - 1º febbraio [[1801]] deceduto)
* José Cuero y Caicedo † (23 dicembre [[1801]] - 10 dicembre [[1815]] deceduto)
** Miguel Fernández Flórez, O.F.M.Obs. † (11 luglio [[1815]] - 2 ottobre [[1818]]) (amministratore apostolico)
* Leonardo Santander y Villavicencio † (2 ottobre [[1818]] - 24 maggio [[1824]] nominato vescovo di [[diocesi di Jaca|Jaca]])
** Manuel de los Santos Escobar † (21 maggio [[1827]] - [[1827]] dimesso) (vescovo eletto)
* Rafael Lasso de la Vega † (15 dicembre [[1828]] - 16 aprile [[1831]] deceduto)
* Nicolás Joaquín de Arteta y Calisto † (29 luglio [[1833]] - 6 settembre [[1849]] deceduto)
* Francisco Xavier de Garaycoa y Llaguno † (5 settembre [[1851]] - 2 dicembre [[1859]] deceduto)
* José María Riofrío y Valdivieso † (22 luglio [[1861]] - 2 aprile [[1867]] nominato amministratore apostolico di [[diocesi di Loja|Loja]])
* José María de Jesús Yerovi Pintado, O.F.M.Obs. † (2 aprile [[1867]] succeduto - 20 giugno [[1867]] deceduto)
* José Ignacio Checa y Barba † (16 marzo [[1868]] - 30 marzo [[1877]] deceduto)
* José Ignacio Ordóñez † (3 luglio [[1882]] - 14 luglio [[1893]] deceduto)
* Pedro Rafael González y Calisto † (14 luglio [[1893]] succeduto - 27 marzo [[1904]] deceduto)
* Federico González y Suárez † (14 dicembre [[1905]] - 3 dicembre [[1917]] deceduto)
* Manuele María Pólit † (7 giugno [[1918]] - 30 ottobre [[1932]] deceduto)
* [[Carlos María Javier de la Torre]] † (8 settembre [[1933]] - 23 giugno [[1967]] ritirato)
* [[Pablo Muñoz Vega]], [[Compagnia di Gesù|S.J.]] † (23 giugno [[1967]] succeduto - 1º giugno [[1985]] ritirato)
* [[Antonio José González Zumárraga]] † (1º giugno [[1985]] succeduto - 21 marzo [[2003]] ritirato)
* [[Raúl Eduardo Vela Chiriboga]] (21 marzo [[2003]] - 11 settembre [[2010]] ritirato)
* [[Fausto Gabriel Trávez Trávez]], O.F.M., dall'11 settembre [[2010]]
 
==Statistiche==
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
L'arcidiocesi al termine dell'anno 2017 su una popolazione di 2.900.622 persone contava 2.465.529 battezzati, corrispondenti all'85,0% del totale.
[[File:Olivetta San Michele-chiesa sant'Antonio.JPG|thumb|La chiesa parrocchiale di Sant'Antonio di Padova a Olivetta]]
{{tabella dati diocesi}}
 
|-
=== Architetture religiose ===
| 1950 || 564.000 || 565.550 || 99,7 || 318 || 128 || 190 || 1.773 || || 500 || 864 || 66
* Chiesa parrocchiale di Sant'Antonio di Padova. Già usata come oratorio, fu duramente bombardata nel 1944 durante la [[seconda guerra mondiale]]. Parzialmente ricostruita nel dopoguerra, è stata nuovamente affrescata dal pittore [[Raimondo Barbadirame]].
|-
* Chiesa dell'Immacolata Concezione.
| 1966 || 682.997 || 682.997 || 100,0 || 422 || 134 || 288 || 1.618 || || 623 || 1.332 || 73
* Chiesa degli Angeli custodi. Trasformata in chiesa nel 1820 da un precedente oratorio, è sita nella frazione di Fanghetto; al suo interno sono custodite tele risalenti al XVII secolo.
|-
 
| 1968 || 770.000 || 779.564 || 98,8 || 439 || 152 || 287 || 1.753 || || 728 || 1.263 || 87
== Società ==
|-
=== Evoluzione demografica ===
| 1976 || 910.827 || 1.001.980 || 90,9 || 420 || 140 || 280 || 2.168 || || 526 || 1.376 || 92
{{Demografia/Olivetta San Michele}}
|-
=== Appartenenza alla minoranza occitana===
| 1980 || 1.164.000 || 1.293.000 || 90,0 || 410 || 132 || 278 || 2.839 || || 465 || 1.457 || 100
Nonostante la varietà linguistica tradizionalmente praticata dalla popolazione sia il [[dialetto roiasco|ligure roiasco]], per l'intero territorio comunale (unico caso in [[Liguria]]) è stata formalmente dichiarata l'appartenenza alla minoranza linguistica storica [[Occitania|occitana]]<ref>''"Olivetta San Michele, peraltro, è l'unico Comune della Liguria per il quale è stata formalmente deliberata l'appartenenza alla minoranza linguistica storica occitana per l'intero territorio (non limitatamente ad una parte), in ossequio alla L. 15 dicembre 1999, n. 482 ed al d.p.r. 2 maggio 2001, n. 345."'' sullo [http://www.comune.olivettasanmichele.im.it/Default.aspx?pageid=page498 Sito istituzionale]</ref>, con la conseguente possibilità di accedere ai finanziamenti previsti dalla L.N. 482/1999<ref>[http://www.camera.it/parlam/leggi/99482l.htm " Norme in materia di tutela delle minoranze linguistiche storiche "]</ref>. Tale episodio è stato aspramente criticato dai più accreditati esponenti della comunità scientifica<ref>Un intervento che riassume quasi interamente la bibliografia scientifica dedicata all'argomento è [http://www.ald-monaco.org/uploads/pages/Langues_Dialectales_de_l_Aire_Latine/L_occitanizzazione_delle_Alpi_liguri_e_il_caso_del_brigasco_in_Quem_Tu_Probe_Meministi_Torino_Centro_Studi_Piemontesi_2009.pdf questo].</ref>, che non hanno esitato a mettere in luce gli interessi meramente economici dietro ad un caso del genere<ref>[[Fiorenzo Toso]] ha parlato di tale episodio come chiaro esempio di «mistificazione» ([http://www.intemelion.it/brigasco.pdf qui]) e «malcostume» ([http://www.terraligure.it/blog_pagine_testo/toso.html qui]).</ref> (che, in ambito ligure, riguarda anche [[Realdo]] e [[Verdeggia]], frazioni di [[Triora]]).
|-
 
| 1990 || 1.338.482 || 1.487.207 || 90,0 || 451 || 138 || 313 || 2.967 || 4 || 670 || 1.419 || 118
=== Etnie e minoranze straniere ===
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Secondo i dati [[Istituto nazionale di statistica|Istat]] al 31 dicembre 2014, i cittadini stranieri residenti a Olivetta San Michele sono {{formatnum:24}}<ref>[http://demo.istat.it/str2014/index.html Dato Istat al 31/12/2014]</ref>, pari al 10,67% della popolazione totale.
| 1999 || 1.786.500 || 1.985.000 || 90,0 || 464 || 174 || 290 || 3.850 || 5 || 664 || 1.751 || 150
 
|-
== Cultura ==
| 2000 || 2.014.000 || 2.120.000 || 95,0 || 430 || 152 || 278 || 4.683 || 4 || 657 || 1.837 || 159
=== Eventi ===
|-
* Festa patronale di [[sant'Antonio di Padova]], il 13 giugno, con relativi festeggiamenti danzanti.
| 2001 || 2.010.000 || 2.250.000 || 89,3 || 455 || 171 || 284 || 4.417 || 4 || 668 || 1.853 || 159
* Festa patronale di Bossarè, la prima domenica di settembre.
|-
* Festa patronale di Fanghetto, la seconda domenica dopo [[Pasqua]].
| 2002 || 1.845.000 || 2.050.000 || 90,0 || 468 || 188 || 280 || 3.942 || 3 || 639 || 2.201 || 163
 
|-
== Economia ==
| 2003 || 1.886.400 || 2.096.000 || 90,0 || 471 || 192 || 279 || 4.005 || 3 || 703 || 1.987 || 165
La principale risorsa economica del comune è l'attività [[agricoltura|agricola]].
|-
 
| 2004 || 1.893.295 || 2.103.661 || 90,0 || 456 || 184 || 272 || 4.151 || 3 || 694 || 1.843 || 165
== Infrastrutture e trasporti ==
|-
=== Strade ===
| 2010 || 2.115.000 || 2.350.000 || 90,0 || 433 || 179 || 254 || 4.884 || 2 || 797 || 1.542 || 173
 
|-
Olivetta San Michele è situata lungo la strada provinciale 73. Il comune non è raggiungibile direttamente tramite autostrada, pertanto il casello autostradale di [[Ventimiglia]] sull'[[Autostrada A10 (Italia)|autostrada A10]] è l'uscita consigliata per raggiungere la destinazione.
| 2014 || 2.360.354 || 2.682.221 || 88,0 || 449 || 196 || 253 || 5.256 || 1 || 636 || 877 || 175
 
|-
=== Ferrovie ===
| 2017 || 2.465.529 || 2.900.622 || 85,0 || 323 || 174 || 149 || 7.633 || || 837 || 1.311 || 184
 
|}
Ha una [[Stazione di Olivetta San Michele|propria stazione ferroviaria]] presso la frazione di San Michele sulla linea internazionale [[Ferrovia Cuneo-Limone-Ventimiglia|Ventimiglia - Breil-sur-Roya - Limone Piemonte - Cuneo - Torino]].
 
== Amministrazione ==
[[File:Olivetta San Michele-municipio.JPG|thumb|Il municipio]]
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec
|1985|1995
|Mauro Ferri
|[[Partito Repubblicano Italiano]]
|[[Sindaco]]|
}}
{{ComuniAmminPrec
|1995|2004
|Giancarlo Mannias
|[[Lista civica]]
|Sindaco|
}}
{{ComuniAmminPrec
|2004|2009
|Marco Mazzola
|Lista civica
|Sindaco|
}}
{{ComuniAmminPrec
|2009|2014
|Marco Mazzola
|Lista civica "Vivi Olivetta"
|Sindaco|
}}
{{ComuniAmminPrec
|2014|''in carica''
|Adriano Biancheri
|Lista civica "Insieme per Olivetta"
|Sindaco|
}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
 
=== Altre informazioni amministrative ===
[[File:Map of Olivetta San Michele in the Unione Comuni delle Valli Nervia e Roja.svg|thumb|Posizione del comune di Olivetta San Michele nell'Unione dei Comuni delle Valli Nervia e Roja e nella provincia di Imperia]]
 
Olivetta San Michele fa parte dell'[[Unione dei comuni delle Valli Nervia e Roja]].
 
== Note ==
<references/>
 
==Bibliografia==
== Voci correlate ==
* {{es}} Federico González Suárez, [http://www.cervantesvirtual.com/servlet/SirveObras/35716130101148831754491/p0000007.htm Historia general de la República del Ecuador], Tomo V, Quito 1894, pp.&nbsp;376–378
* [[Unione dei comuni delle Valli Nervia e Roja]]
*{{la}} [http://www.archive.org/stream/iurispontificii01martgoog#page/n145/mode/1up Bolla ''Sollicitudo omnium ecclesiarum''], in Raffaele de Martinis, ''Iuris pontificii de propaganda fide. Pars prima'', Tomo V, Romae 1893, p.&nbsp;136
* [[Roia]]
* {{es}} Rodolfo Pérez Pimentel, [http://www.diccionariobiograficoecuador.com/tomos/tomo1/c5.htm Biografia] di José Ignacio Checa y Barba
* [[Valli occitane]]
* {{es}} Rodolfo Pérez Pimentel, [http://www.diccionariobiograficoecuador.com/tomos/tomo13/g1.htm Biografia] di Francisco Xavier de Garaycoa Llaguno
* [[Brigasco]]
* {{es}} [http://www.dipalme.org/Servicios/Anexos/anexosiea.nsf/VAnexos/IEA-IAO-o22/$File/IAO-o22.pdf Biografia] di Antonio Ibarra, con notizie di [[Diego Ladrón de Guevara]]
* [[Monte Colombin]]
* {{es}} Santiago Castillo Illingworth, ''La Iglesia y la Revolución Liberal'', Quito 1995, pp.&nbsp;80, 92, 153
*{{la}} Konrad Eubel, ''Hierarchia Catholica Medii Aevi'', [http://sul-derivatives.stanford.edu/derivative?CSNID=00002718&mediaType=application/pdf vol. 3], p.&nbsp;280; [http://www.archive.org/stream/hierarchiacathol04eubeuoft#page/290/mode/1up vol. 4], p.&nbsp;290; [http://www.archive.org/stream/hierarchiacathol05eubeuoft#page/326/mode/1up vol. 5], p.&nbsp;326; [http://www.archive.org/stream/hierarchiacathol06eubeuoft#page/351/mode/1up vol. 6], p.&nbsp;351; vol. 7, pp.&nbsp;316–317; vol. 8, p.&nbsp;475
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Olivetta San Michele}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|http://www.chambradoc.it/olivettaSanMichele/olivettaSanMichele-1.page|Olivetta San Michele - Chambra d'Òc}}
 
==Collegamenti esterni==
{{Provincia di Imperia}}
*[[Annuario pontificio]] del 2018 e precedenti, in {{Catholic-hierarchy}}
{{Roia}}
* {{es}} [https://web.archive.org/web/20130602112954/http://www.arquidiocesisdequito.ec/ Sito ufficiale] dell'arcidiocesi
{{Occitania-amministrativa}}
* [http://www.gcatholic.org/dioceses/diocese/quit0.htm Scheda dell'arcidiocesi] su [http://www.gcatholic.org/ www.gcatholic.org]
 
{{Portale|Liguriadiocesi}}
 
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