Libero consorzio comunale di Agrigento e Urania (nave oceanografica): differenze tra le pagine

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{{S|navi}}
{{Provincia
{{Infobox nave
|nomeProvincia = Provincia Regionale di Agrigento
|Nome=''Urania''
|linkStemma = Provincia di Agrigento-Stemma.png
|Immagine=Urania en el Puerto de la Bahía de Cádiz.jpg
|siglaRegione = SIC
|Dimensioni_immagine=Urania nel porto della Baia di Cadice (Spagna)
|siglaProvincia = AG
|Didascalia=
|capoluogo = [[Agrigento]]
|Bandiera={{Insegna navale|ITA}}
|superficie = 3.042
|Tipo=Nave oceanografica
|abitanti = 455.203
|Classe =100 A. 1.1. nav.s. st. I.L.
|anno = maggio 2008
|Identificazione =275R.I.
|densita = 149,6
|Porto di registrazione = Napoli
|categoriaComuni = Comuni della provincia di Agrigento
|Costruttori=
|numeroComuni = 43
|Cantiere= Cantiere Mario Morini, Ancona
|cap = 92100, 92010-92029
|Impostazione=30 novembre 1990
|prefisso = [[0922]], [[0925]]
|Varo=1992
|istat = 084
|Entrata_in_servizio=[[2001]]
|presidente = [[Eugenio d'Orsi]] ([[Movimento per l'Autonomia|MpA]])
|Ammodernamento = 2015
|elezioni = 16.06.2008
|Proprietario=SO.PRO.MAR. spa - Napoli
|linkMappa = Agrigento posizione.png
|Dislocamento=a pieno carico: 900 [[tonnellata|t]]
|sito = http://www.provincia.agrigento.it/
|Lunghezza= 61.20
}} <!-- fine della tabella - per la compilazione vedi -> Aiuto:Provincia -->
|Larghezza= 11.10
 
|Altezza=
La '''Provincia di Agrigento''' ('''''Pruvincia di Girgenti''''' in [[lingua siciliana]]) è una [[provincia]] della [[Sicilia]] di oltre 450 mila abitanti.
|Pescaggio=3,10 - 3,60
 
|Propulsione=due [[motore diesel|motori diesel]] da 1000 KW con due eliche a passo variabile e 1 elica prodiera da 220 KW
Affacciata a sud sul [[Canale di Sicilia]], confina ad ovest con la [[Provincia di Trapani]], a nord con la [[Provincia di Palermo]], a nord-est con la [[Provincia di Caltanissetta]].
|Velocità=14.5
 
|Velocità_km=
==Geografia==
|Autonomia=45 giorni
[[Immagine:305 Eraclea Minoa, Delta des Plátani.jpg|thumb|255px|left|Scorcio che mostra il paesaggio provinciale]]
|Capacità_di_carico=
Il territorio provinciale, situato nella Sicilia meridionale, a ridosso della [[Sicilia centrale]], si divide nettamente tra la [[costa]], bassa e sabbiosa, e l'[[entroterra siciliano|entroterra]], composto di [[collina|rilievi principalmente collinari]], un tempo prodighi di [[zolfo]]. A nord, infatti si incontrano i [[monti Sicani]], ad est ed a ovest dai fiumi [[Salso]] e [[Belice]], mentre a sud si estende il litorale.
|Equipaggio=36
 
|Sistemi_difensivi=
L'Agrigentino si estende anche sulle isole minori, con l'[[arcipelago]] delle [[Isole Pelagie|Pelagie]] territorialmente legate all'[[Africa]] sia per le caratteristiche climatiche, che per la vicinanza al continente nero, legate invece politicamente all'[[Italia]], fanno parte dell'arcipelago: l'[[Isola di Lampedusa]], l'[[Isola di Linosa]] e la piccola e disabitata [[Isola di Lampione]]), comprese nel territorio Comunale di [[Lampedusa e Linosa]].
|Corazzatura=
 
|Mezzi_aerei=
Tra [[Sambuca di Sicilia]] e [[Caltabellotta]] si trova un'enclave della [[provincia di Palermo]] (San Biagio, frazione di [[Bisacquino]]).
|Motto=
 
===Idrografia===
[[Immagine:Belice-map-bjs.jpg|thumb|280 px|Il percorso tra il trapanese e l'agrigentino del fiume [[Belice]]]]
La provincia comprende tre [[lago|laghi]] artificiali: la [[Diga Castello]] (o Lago di Magazzolo), presso [[Bivona]], il [[Lago Arancio]], presso [[Sambuca di Sicilia]], ai piedi dei monti Arancio (403 mt) e Cirami (516 mt) e la ''Diga San Giovanni'' sul fiume Naro, presso la città omonima al fiume. Nonostante la presenza di codesti bacini, la provincia risulta alquanto povera di [[risorse idriche]] ed è spesso soggetta a mancanza d'[[acqua]] potabile, per via del regime semi-torrentizio dei corsi d'acqua che l'attraversano, che durante la stagione estiva diventano completamente secchi. Tuttavia sono più di uno i fiumi di rilevanza che interessano la provincia:
 
*'''Il fiume [[Belice]]''', attraversa il nord dell'agrigentino, al confine con la [[Provincia di Trapani]]. La portata media annua (circa 4,5 mc/s) è molto modesta in rapporto all'estensione del bacino.
 
*'''Il fiume [[Platani]]''', che attraversa diversi centri abitati della provincia (come [[San Biagio Platani]]) per sfocia nel [[Canale di Sicilia]]. Il fiume ha carattere torrentizio con piene notevoli in autunno e magre fortissime in estate, con una portata media annua di 7,5 mc/s.
 
*'''Il fiume [[Imera Meridionale]]''', detto anche '''Salso''' di grande importanza, secco per solo per un medio periodo all'anno, possiede un modesta portata, (appena 5,1 mc/sec.) nonostante l'ampio letto di raccolta. L'imera Meridionale scorre nei territori collinari tra la [[Provincia di Enna]] e di Agrigento.
 
===Orografia===
La provincia di Agrigento è prevalentemente collinare con una parte interessata dal sistema montuoso dei [[Monti Sicani]] con alcune cime che superano i 1000 m di altezza e dove si trova anche la vetta più elavata della provincia ([[Monte delle Rose]]), monte situato al confine delle province di Agrigento e Palermo, nei territori comunali di [[Bivona]] dentro la provincia e [[Palazzo Adriano]] (PA).
 
===Clima===
{{vedi anche|Clima della Sicilia centrale}}
{{vedi anche|Clima mediterraneo}}
A nord nell'entroterra il clima e differente dal resto della provincia rispecchia in più mesi quello della [[Clima della Sicilia centrale|Sicilia centrale]], e dunque quello tipico dell'entroterra.
Quella di [[Agrigento]] è però una tra le province più calde della Sicilia, tuttavia è meno esposta alle condizioni estreme che si verificano in altre aree dell'isola, durante le più intense onde di calore estive. Lungo la fascia costiera e le pianure litoranee in inverno difficilmente si scende al di sotto dei 7/8°C, mentre d'estate le temperature medie si mantengono piuttosto elevate (medie giornaliere attorno ai +26/+27°C in [[luglio]] e [[agosto]]), tuttavia le temperature estreme che, anche se solo per alcuni giorni, si possono raggiungere nella [[Piana di Catania]] o lungo le coste nord-occidentali siciliane, sono del tutto eccezionali, infatti, anche durante le maggiori ondate di calore il clima della provincia di Agrigento si contraddistingue principalmente per l'umidità elevata, per il tempo intensamente afoso, ma non per punte di calore estremo. Frequente è la presenza di nebbie e foschie come d'altronde l'intero versante sud-occidentale dell'isola.
 
Ecco come le temperature medie registrate sono state messe in ordine in mesi e nelle varie stagioni dell'anno dal principale centro di informazioni climatiche della provincia, la '''[[Stazione meteorologica di Agrigento]]''':
{{ClimaAnnuale
| nome = AGRIGENTO
<!-- Temperature massime mensili (numero anche con cifre decimali, misurato in °C), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
| tempmax01 = 14.0
| tempmax02 = 14.5
| tempmax03 = 16.4
| tempmax04 = 18.9
| tempmax05 = 23.6
| tempmax06 = 28.2
| tempmax07 = 30.9
| tempmax08 = 30.9
| tempmax09 = 27.5
| tempmax10 = 23.5
| tempmax11 = 19.3
| tempmax12 = 15.8
<!-- Temperature minime mensili (numero anche con cifre decimali, misurato in °C), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
| tempmin01 = 8.0
| tempmin02 = 8.0
| tempmin03 = 9.1
| tempmin04 = 11.2
| tempmin05 = 14.8
| tempmin06 = 19.2
| tempmin07 = 21.8
| tempmin08 = 22.1
| tempmin09 = 19.8
| tempmin10 = 16.1
| tempmin11 = 12.6
| tempmin12 = 9.7
}}
La nave oceanografica '''Urania''' è stata una nave del [[Consiglio Nazionale delle Ricerche]] destinata alle analisi e alle ricerche geologiche, chimiche e radiologiche.<ref>{{cita web|titolo=La nave oceanografica Urania|sito=Consiglio nazionale delle ricerche|url=http://www.cnr.it/consulenza/NaveUrania.html}}</ref>
 
L'imbarcazione era inclusa fra le grandi infrastrutture del [[Consiglio nazionale delle ricerche]], insieme alla [[Laboratorio-Osservatorio Internazionale Piramide]] sul monte [[Everest]], il laboratorio aereo per ricerche ambientali (LARA)<ref>Il laboratorio aereo per ricerche ambientali (LARA) è installato a bordo dell'aereo [[CASA C-212 Aviocar|CASA C-212-200]] (Matricola I-MAFE) operato dalla Compagnia Generale Ripreseaeree spa</ref>, il [[Stazione meteorologica di Monte Cimone|laboratorio del Monte Cimone]], la [[Stazione Mario Zucchelli|Base Scientifica in Antartide]] e la [[Base artica Dirigibile Italia|Base scientifica del CNR in Artico]].<ref>{{cita web|titolo=Grandi strutture|url=http://www.cnr.it/istituti/ConsulenzeGrandInf.html}}</ref>
===Natura===
[[Immagine:Caretta caretta01.jpg|thumb|left|La tartaruga ''[[Caretta caretta]]'']]
Le bellezze maggiori si riscontrano nelle acque turchesi e cristalline che circondano [[Lampedusa]], e [[Linosa]] isole geograficamente africane, che offrono interessanti paesaggi propri del continente nero, come l'interno [[deserto|desertico]] e le spiagge rocciose che si raggruppano nelle cosiddette ''cale''. L'arcipelago noto inoltre per la numerosa presenza delle simpatiche tartarughe [[Caretta caretta]], che apprezzano queste isole per la cova delle loro uova.
 
Nell'Agrigentino vi sono infine alcune [[riserva naturale|aree naturali protette]], tra cui si citano quella della Montagnola, nella cui [[grotta]] si possono ammirare stalattiti e stalagmiti, quella del [[Monti Sicani|Monte Cammarata]], la cui cima è ammantata da una interessante [[vegetazione]], e la [[foce]] del fiume [[Belice]], che sbocca tra ampie spiagge dorate.
Altre riserve naturali della provincia sono:
 
 
*'''[[Area naturale marina protetta Isole Pelagie]]''' nota per la presenza della [[Caretta caretta]]
*'''[[Riserva naturale orientata Isola di Lampedusa]]'''
*'''[[Riserva naturale integrale Macalube di Aragona]]''' caratterizzata da [[vulcani di fango]]
*'''[[Riserva naturale Foce del Fiume Belice e dune limitrofe]]''' nell'area di [[Eraclea Minoa]], e prossima ai confini con il Trapanese.
 
== Storia ==
[[Immagine:Agrigento Tempio di Hera.jpg|left|thumb|300px|Una delle tante testimonianze della storia Agrigentina: tempio di Hera [[405 a.C.]]]]
{{vedi anche|sezione=s|[[Agrigento#Storia|Storia di Agrigento]]}}
L'attuale Agrigento deriva dall'Akragas fondata nel [[VI secolo a.C.]] dai greci di Gela. Il sito fu scelto grazie alla presenza di campi coltivabili e di alture su cui arroccare l'Acropoli la Rupe Atenea.
 
Prima della distruzione di Agrigento da parte dei Cartaginesi, essa era la massima potenza del mediteraneo, era infatti Divenuta grande potenza militare, Akragas riusciva sempre sconfiggere più di una volta Cartagine nelle guerre per il controllo del [[Canale di Sicilia]].
 
Agrigento e cittadine limitrofe furono assediate ed incendiate definitivamente nel [[406 a.C.]] dai [[Cartaginesi]], di cui successivamente Agrigento ne divenne alleata. I [[Romani]] penetrarono nel [[210 a.C.]], ribattezzando Agrigentum l'attuale capoluogo, sino ad allora fulcro degli insediamenti umani in provincia.
Successiva dominazione fu quella degli [[Arabi]] che presero il capoluogo nell'[[828]] che portarono una nuova crescita demografica. I [[Normanni]] arrivarono nel [[1087]], ragalando periodi di massimo benessere, e di grandi crescite economiche e non solo alla Provincia. La più fortunata in mano ai Normanni fù [[Licata]] che nè prese il titolo di città reale e Demaniale.
 
Dopo le fasi normanne arrivò anche per la provincia di Agrigento la fase medievale, dove a testimonianza, resta il castello di [[Palma di Montechiaro]], realizzato nel 1353 fu, per la sua posizione strategica, di grande importanza nella storia della lotta contro i pirati ed gli invasori della fascia costiera, attualmente è ben conservato in tutta la sua imponenza.Il castello inoltre tra i tanti bei castelli chiaramontani in Sicilia, è il solo edificato su un costone roccioso a picco sul mare, insomma una grande testimonianza della ''fase medievale dell'agrigentino''. Altri ruderi di rocche mediavali sono attualemnte visitabili in provincia.
 
La città di Agrigento prende le sembianze attuali, e dunque di moderna città, con nuovi edifici e le attuali strade fra la fine dell'800 e gli inizi del 900, la città nuova dunque si stende ai piedi della vecchia Acropoli, determinando due parti di divisione: Agrigento alta (il nucleo storico della [[Magna Grecia]], e quella bassa (la dinamica e trafficata nuova città).
 
===Letteratura in provincia===
[[Immagine:Luigi Pirandello.jpg|thumb|150px|Luigi Pirandello fotografato nei suoi ultimi anni di vita]]
La letteratura Agrigentina è principalmente legata alla figura di [[Luigi Pirandello]], ([[Agrigento]], 28 giugno 1867 – [[Roma]], 10 dicembre 1936) un gradissimo [[Poeta]], [[Drammaturgo]], e [[Scrittore]]. Il suo primo grande successo fu merito del romanzo Il fu Mattia Pascal, pubblicato nel 1904 e subito tradotto in diverse lingue. La critica non dette subito al romanzo il successo che invece ebbe tra il pubblico. Numerosi critici non seppero cogliere il carattere di novità del romanzo, come d'altronde di altre opere di Pirandello. Perché Pirandello arrivasse al successo riconosciuto si dovette aspettare il 1922, quando si dedicò totalmente all'opera del teatro.
Ebbe rapporti di rilevanza anche con la [[Politica]]. Nei suoi ultimi ma più intensi anni di carriera arrivò ad essere il drammaturgo di maggior fama nel mondo, come testimonia il '''[[premio Nobel]]''' ricevuto nel 1934. La sua casa natale oggi è ancora visitabile in provincia in località Caos. Nel teatro, il dramma ha mantenuto l'accezione in uso nell'Antica Grecia, ed è grazie forse anche alla sua terra natale che Pirandello diventa il più grande drammturgo, il sangue di una terra Greca, di una terra piena di vecchia cultura che lui a portato sempre con fierezza dentro. In tutte le sue più grandi opera anche poco prina della sua morte, Luigi Pirandello inseriva il pizzico di sicilianità che era in lui. E inoltre con lui che compare il concetto in letteratura di '''Umorismo pirandelliano''', molto presenye in opere come ''la carriola'', ''la giara'' o ancora ''la patente''.
 
== Economia ==
[[Immagine:Uva_Italia_Canicatti.jpg |left|thumb|130px|Uva da Tavola di Canicattì]]
{{vedi anche|Vino}}
L'economia è prevalentemente basata sull'[[agricoltura]] e sul [[turismo]]. Dalla viticoltura si ottengono produzioni raffinate di [[vino]], tra cui l'Inzolia ed il [[Marsala]], e di [[spumante]], tutte produzioni peciuliari e trainanti per un'economia piuttosto depressa. È inoltre discreto il traffico portuale, che si basa su [[Porto Empedocle]], che fu un tempo fiorente scalo per lo smercio dello zolfo della [[miniera di Pasquasia]], ad [[Enna]], e dei giacimenti minori. Oggi la siccità e l'iniquità della rete idrica rende fequenti le [[crisi idrica|crisi idriche]].
Dunque un'economia basata specie sui prodotti dell'agricoltura, ed in particolare sul vino. L'Agrigentino dimostra essere, una delle provincie più interessanti dal punto di vista vitinicolo. E la conferma arriva anche dal numero di "etichette" che conquistano le Cinque Stelle: circa 4. Certo, Agrigento è anche la provincia di alcuni marchi celebri come '''Planeta''' che in questa provincia della Sicilia ha due grandi cantine, la più famosa presso [[Menfi]]. Insomma una provincia con mille volti enologici: dai rossi ai bianchi e rosati, agli [[Spumante|Spumanti]] quest'ultimi ben noti per il particolare gusto. Tante sono le ''etichette DOC'' ma nessuna molto celebre ancora a livello nazionale. Chi ritiene che le denominazioni di origine tutelata siano strumenti del futuro per rilanciare un vino ed il suo territorio deve essere consapevole che in questa provincia deve, come minimo, rimboccarsi le maniche. Altre cantine di rilavanza sono presso [[Campobello di Licata]]. Una grande uva bianca che dal 1997 giova all'economia provinciale è un'uva da tavola coltivata nel comune di [[Canicattì]], la famosa [[Uva da tavola di Canicattì]]. L'agricoltura vanta di essere la principale fonte di guadagno provinciale, forse anche per la tutela dei prodotti, tali tutele sono spesso fonte di guadagno maggiore per la rarità del prodotto che sia esso frutto od artoggio ma che comunque possieda propietà uniche che lo contradistinguono dagli altri.
 
===I presidi dell'agricoltura===
[[Immagine:Pesche_Bivona.jpg|right|thumb|185px|La pesca Bianca di [[Bivona]]]]
Anche se non bene agevolata economicamente, l'agricoltura, e le coltivazioni nell'Agrigentino restano sempre tra le più vive della [[Sicilia]]. Tanti sono i prodotti qui coltivati sotto protezione dai '''[[Presidi ed Arca del Gusto di Slow Food]]'''. Tra i più noti c'è '''la pesca tardiva di Leonforte''', o ancora le '''[[Mandorlo|Mandorle]] di Agrigento''' da cui nasce la tradizione contadina della [[Sagra del Mandorlo in Fiore]], unica per i gruppi folcoristici e contadini provenienti da tutto il mondo. La '''[[Pesca]] Bianca di Bivona''', una vera e propia rarità, essa si diferenzia per la sua polpa ed i suo unico sapore.
Il fiore all'occhiello dell'agricoltura sono le '''arance di [[Ribera]]''' della qualità Washington [[Navel]], oggi conosciute con il nuovo marchio '''Riberella [[Denominazione_di_origine_protetta|D.O.P.]]''' .
L'agricoltura della Provincia soffre parecchio nelle stagioni estive e più calde, poiché l'Agrigentino e tra le terre più a rischio idrico, e le risorse d'[[Acqua]] sono poco sufficienti per una omogenea irrigazione dei campi. La siccità dunque è la principale nemica dell'agricoltura agrigentina.
 
==La produzione di ''energia pulita''==
''' L'energia''', si stà sviluppando specie in fonti pulite, (grazie sopratutto al clima soleggiato della provincia ed ai venti delle sue colline), come quelle solari ed eoliche, sulle colline dell'entroterra sono stati negli ultimi anni installati parecchi aerogeneratori, e molti impianti fotovoltaici. Tuttavia la produzione d'energia in provincia non fà ancora parte di una principale fonte di guadagno. Ma lo sarà in futuro secondo i progetti provinciali.
Grazie anche ad alcune società specializzate in costruzioni tecniche, si stanno realizzando imporatantissimi parchi eolici, alcuni di questi saranno in breve tra i piu grandi e produttivi d'Europa. A [[Porto Empedocle]], sono già sta stati montati alcuni pannelli solari, per alcune sperimentazioni, primo passo verso la costruzione di una grande centrale solare.
 
== Turismo ==
{{UNESCO
|tipoBene = patrimonio
|nome = Area archeologica di Agrigento
|nomeInglese = Archaeological Area of Agrigento
|immagine =Agrigente_Temple_concorde2.jpg
|anno = 1997
|tipologia = archeologico
|criterio = C (i) (ii) (iii) (iv)
|pericolo = Non segnalato
|link = 831
|stato = Italia
}}
''Senza alcun dubbio turismo e archeologia nella provincia di Agrigento si fondono in una sola cosa'', infatti principali attrazioni turistiche della provincia sono quasi tutte resti e testimonianze dell'eta della [[Magna Grecia]], e sono tra le maggiori in Italia.
Maggiore tra queste è la '''[[Valle dei templi]]'''.
La Valle dei Templi è un sito archeologico risalente al periodo della Magna Grecia, ubicato nei pressi di Agrigento, anche se in ritardo nel 1997 è stata inserita nella lista dei luoghi [[Patrimonio mondiale dell'umanità]], redatta dall'[[UNESCO]]. È considerata un'ambita meta turistica, oltre alla più elevata fonte di turismo per l'intera città di Agrigento e una delle principali di tutta la Sicilia. Rappresenta anche uno dei principali '''monumenti nazionali'''.
 
Il principale dei templi è il '''Templio della Concordia''' questo tempio, è paragonabile aper splendore a quelli oggi presenti in [[Grecia]]. Costruito come quello di [[Giunone]] su di un massiccio basamento destinato a superare i dislivelli del terreno roccioso, per lo stato di conservazione è considerato uno degli edifici sacri d'epoca classica più notevoli del [[mondo]] [[grecia antica|greco]] ([[440 a.C.]]-[[430 a.C.]]).
 
Al centro della Valle dei Templi, nella zona ad ovest della chiesa di San Nicola (oggi Museo Nazionale), si ergono i resti dell'''ekklesiastérion'' e del cosiddetto Oratorio di Falaride.
I lavori per la costruzione del museo hanno messo in luce un interessantissimo complesso di carattere pubblico. Nella parte nord, non più visibile perché barbaramente sepolto dall'edificio del museo, era un '''santuario di Demetra e Kore''' del VI-V secolo a.C., da collegare con ogni probabilità, come presidio sacro, con le attività pubbliche svolte immediatamente in basso a sud: dal santuario provengono i consueti ex-voto fittili e ceramici.
 
Ma di sicuro la valle non è l'unica attrazione turistica. Anche i centri storici di molti paesi, come quello di [[Canicattì]], o le cattedrali delle città della provincia come il duomo di [[Sciacca]], sono rilevantissimi centri qulturali per tutto l'agrigentino. Le località balneari sono anche delle grandi perle che danno vita a nuclei colmi di turismo balneare. Località simbolo del turismo balneare è [[Eraclea Minoa]] con le coste sabbiose bianche perla, e le sue pinete a ridosso dell'infrangere delle onde.
 
 
 
===Il Museo della valle===
[[Immagine:Agrigente museum ephebe.jpg|thumb|80px|right|L'''Efebo'', museo archeologico]]
Il [[Museo Agrigentino di San Nicola]], detto anche museo archeologico regionale di Agrigento raccoglie le collezioni statali, civiche e diocesane di materiali archeologici, e costituisce un insieme organico e di particolare importanza per la comprensione della storia della città di Agrigento e del suo territorio; è uno dei principali e più completi musei regionali, ed è tutto interamente dedicato alla [[Magna Grecia]], è situato nel cuore della [[Valle dei Templi]].
Il museo è suddiviso in ben 20 sale, ogni sala corrisponde ad oggetti di quotidiano uso del popolo greco. Tra le più suggestive vi è la sala n°IX interamente dedicata alle migliaglia di monete greche ritrovate con gli scavi della valle, e di tutto l'Agrigentino. Attraverso le stanze, è possibile rivivere la vità contadina, i culti religiosi, la vita privata del popolo greco. La sala n°X ospita invece un pezzo simbolo dei rinvenimenti archeologici, l'[[Efebo]] di Agrigento, scultura in "stile severo". Sono inoltre visitabili tantissimi vasi, e uno dei più belli è il [[Cratere]] di [[Gela]]. Sono inoltre ripercoribili, le gesta sicule di [[Dedalo]] e [[Minosse]]. Agrigento essendo la culla della civiltà greca in [[Italia]], si è ritrovata con un museo, che contiene anche reperti provenienti in piccola parte anche da fuori Sicilia.
E' infine possibile all'interno del museo scoprire la professione dell'archeologo, con curiosità, e approfondimenti sulla passione per l'[[Archeologia]].
 
===Monumenti nazionali===
{{monumento ita|monumenti ita}}
[[Immagine:Agrigent-web.jpg|thumb|315px|Il ben conservato Tempio della Concordia]]
Oltre ai patrimoni dell'umanità UNESCO, vi sono in provincia parecchi monumenti e siti culturali di grande rilievo, nominati [[Monumenti nazionali]]. Si và dai resti archeologici della [[Magna Grecia]], alle case natali di alcuni personaggi illustri, della politica e letteratura italiana. I monumenti nazionali nell'Agrigentino dunque sono:
 
*'''[[Agrigento]]'''
**[[Valle_dei_Templi#Tempio_della_Concordia|Tempio della Concordia]], [[Valle_dei_Templi#Tempio_di_Giunone_Lacinia|Tempio di Giunone]]
*'''[[Favara]]'''
**Castello dei Chiaramonte
**Palazzo principe di Baucina
**Palazzo Fidirichello
**Masseria Micciché
**Masseria Fanara
*'''[[Naro]]'''
**Duomo
*'''[[Porto Empedocle]]'''
**Casa natale di [[Luigi Pirandello]] presso contrada Kaos (d.p.r. n. 1170 del 08/12/1949)
*'''[[Ribera]]'''
**Casa natale di [[Francesco Crispi]] (r.d. n. 1942 del 22/09/1927)
 
==Trasporti==
La provincia non è interessata da alcuna autostrada, ma invece da alcuni scorrimenti veloci, di cui particolare rilievo ha quello per Palermo, arteria parecchio trafficata. Le infrastrutture risultano largamente insufficienti, poiché solo 4 sono le [[strada statale|strade statali]] presenti, di cui di esse solo due di grande rilievo, con conseguente carenza per un agevole servizio stradale. E ciò, per una provincia di tale importanza turistica andrebbe migliorato con la costruzione di rete autostradali. Le strade statali dunque corrispondono a l'unica forma di efficace trasporto su gomma, e le principali, dunque quelle di maggiore traffico, turistico e commerciale sono:
 
*La [[Immagine:Strada Statale 115 Italia.svg|70px]][[Immagine:Tabliczka E931.svg|lefth|45px]]'''[[Strada Statale 115 Sud Occidentale Sicula|SS. 115]]''' che passa per [[Agrigento]], essa collega tutta la costa mediterranea da [[Trapani]] fino alla punta estrema orientale della Sicilia a [[Siracusa]]. Congiunge gran parte della Sicilia attualmente sprovvista di [[Autostrada|Autostrade]].
 
*La [[Immagine:Strada Statale 624 Italia.svg|70px]] '''[[Strada Statale 624 Palermo-Sciacca|SS. 624]]''', che è il vero e proprio collegamento diretto dalla provincia al capoluogo, parte da Sciacca e dopo aver attraversato un isolato entroterra si può arrivare sulla tangenziale di Palermo [[Viale della Regione Siciliana]]. Si giunge a Palermo con una moderata velocità in circa due ore. Gran parte del percorso si trova su alti e lunghi viadotti, tra le colline.
 
 
{{vedi anche|Ferrovie siciliane}}
[[Immagine: PiazzaStazione.JPG|thumb|L'elegante edificio della stazione centrale di Agrigento, e Piazza Marconi|240px|right]]
Sono presenti alcune secondarie linee ferroviarie. La principale stazione della provincia è [[Stazione di Agrigento Centrale|Agrigento Centrale]], da dove parte il famoso treno '''[[Freccia del Sud]]''' che collega con [[Stazione di Milano Centrale]]. L'edificio della stazione di Agrigento, costruito nello stile neoclassico del periodo fascista è stato oggi ristrutturato ed ammodernato nelle parti interne lasciandone inalterata la sua architettura originale; il piazzale antistante l'edificio è stato ripavimentato e la sua illuminazione è stata rifatta. La stazione dal punto di vista strutturale ed urbanistico è posta su livelli differenti in quanto il fascio binari è sottostante rispetto al livello della piazza antistante; ciò è dovuto complessa orografia dell'area che ha subito riempimenti e svuotamenti del terreno nel corso dei secoli. Tra le line tutte a monobinario, e secondarie, vi è una di rilevanza la [[Ferrovia Siracusa-Gela-Canicattì]]. Gran parte delle linee agrigentine non sono elettrificate, e sono in funzioni locomotive a Diesel. Tutto ciò determina dei lenti e insufficienti servizi ferroviari nel territorio provinciale.
 
===Trasporto Aereo===
In provincia non sono presenti aeroporti, fatta eccezzione per l'[[Aeroporto di Lampedusa]] che si trova sempre in provincia politicamente, ma non geograficamente. Infatti l'aeroporto serve solamente l'arcipelago delle [[Isole Pelagie]]. L'aeroporto sorge a poche centinaia di metri dal centro abitato di [[Lampedusa]], e possiede una sola pista di 1800 mt.
 
==Le maggiori città==
{| {{prettytable|width=50%}}
|- bgcolor="#EFEFEF"
! Stemma
! Città
! Popolazione<br/> (ab)
! Superficie<br/> (km²)
|-
| align=center|[[Immagine:Agrigento-Stemma.png|60px]]
| align=center|[[Agrigento]]
| align=center|59.224
| align=center|244,57 km²
|-
|}
</div>
 
'''[[Agrigento]]''', la principale città dell'omonima provincia, mantiene le caratteristiche della [[Necropoli]] greca, la città moderna con nuovi edifici si è sviluppata ai piedi della vecchia "Akragas". Oggi si presenta come una trafficata città, vivace e prevalentemente con quartieri residenziali, e pochi sono invece quelli industriali dentro città. La città possiede le principali stazioni ferroviarie della provincia, quella di '''[[Stazione di Agrigento Centrale|Agrigento centrale]]''' sulla centrale Piazza Marconi, e quella di [[Stazione di Agrigento Bassa|Agrigento Bassa]], oggi la seconda della città e ne serve la periferia. Inoltre altri trasporti nel centro città sono garantiti dalla [[T.U.A.]], l'azienda comunale degli autobus. La città nel secolo è diventata anche sede delle più importanti infrastrutture dell'Agrigentino. La città si suddivide in una parte alta e una bassa. Da visitare dentro il centro città e la cattedrale con dentro la statua di [[San Calogero]].
Nel Dicembre 2008, la classifica delle qualità della vita stimata da varie fonti e pubblicata dal [[Sole 24 ore]], ha piazzato Agrigento ultima fra tutti i capoluoghi di provincia italiani; dunque una città che nonostante le enormi risorse turistiche, ha tanto ancora su cui lavorare...
 
'''Le 3 città maggiormente popolate dopo Agrigento sono''':
{| {{prettytable|width=50%}}
|- bgcolor="#EFEFEF"
! Stemma
! Città
! Popolazione<br/> (ab)
! Superficie<br/> (km²)
|-
| align=center|[[Immagine:Sciacca-Stemma.png|50px]]
| align=center|[[Sciacca]]
| align=center|40.896
| align=center|180,98 km²
|-
| align=center|[[Immagine:Licata-Stemma.png|60px]]
| align=center|[[Licata]]
| align=center|39.218
| align=center|178,91 km²
|-
| align=center|[[Immagine:Canicattì-Stemma.png|60px]]
| align=center|[[Canicattì]]
| align=center|34.602
| align=center|91,41 km²
|}
</div>
.[[Immagine: Duomo2.jpeg|thumb|Il duomo di Sciacca, o più noto come Maria SS. del soccorso|200px|right]]
'''[[Sciacca]]''', rappresenta il principale porto commerciale della provincia, nota, infatti, per il suo abbondante pescato del [[Canale di Sicilia]]. Sciacca è anche la città per eccelenza dei principali collegamenti provinciali. Basti pensare alla SS. 624, che da Palermo termina in questa città. Sciacca è anche una '''rinnomata meta termale''', una tra le più apprezzate della Sicilia e non solo. Gioiello turistico e culturale possiede molte chiese di maestosa bellezza, sia nelle facciate esterne che negli interni, ma quella di massima importanza è il Duomo. Le origini di Sciacca sono antichissime, probabilmente al tempo dei Sicani o dei Fenici, e tante sono le tradizioni popolari ancora viventi dopo tutti questi millenni. La cosa che rende più celebre Sciacca all'Italia è il [[Carnevale di Sciacca]], in cui in questi giorni la città mostra tutta la sua gioia.
 
 
'''[[Licata]]''', è una città dalle origini antichissime, risalenti addirittura alla [[Preistoria]], il suo nome invece è di origine molto più recente, in età [[Normanno|Normanna]].
Il Salso sfocia nel mare di Licata con un [[estuario]] che divide a metà l'area urbana della cittadina. La città dunque è uno dei porti dell'Agrigentino, ed è posizionata sui limiti del [[Golfo di Gela]]. Lo splendore della città marittima arriva ai giorni nostri grazie al periodo Normanno in cui Licata visse un'età felice: venne riconosciuta città Demaniale (ovvero soggetta alla sola giurisdizione della Corona) e le fu dato come emblema l'aquila imperiale che tuttora è il simbolo della città.
 
 
[[Immagine:Canicatti_centro6.jpg|thumb|right|200px|Canicattì, il caratteristico centro storico]]
'''[[Canicattì]]''', Città dal bel centro storico, e dai caratteristici vicoli oggi è di grande importanza turistica. La città fù fin dall'antichità resa nota per le sue estrazioni minerarie di [[Zolfo]]. Ma oggi dopo anni di successi economici rilegati a quell'attività, si è passati all'economia rilegata all'uva bianca da tavola, prodotta nei pittoreschi vigneti delle colline circostanti alla città. Sono ritenuti tesori il suo centro storico, e la chiesa madre, strutturalmente apprezzata dal turismo. La città in fine 800, fu arricchità di banche, e altri edifici di interesse, che la portarono all'attuale importanza all'interno della Provincia. Nel [[1997]] è stato riconosciuto dall'Unione Europea il marchio IGP (indicazione geografica protetta) "[[Uva da tavola di Canicattì]]". Ne è conseguito un immediato aumento di valore del prodotto, con evidente vantaggio dell'economia di questa cittadina.
 
=='''I restanti 39 comuni'''==
{| {{prettytable|width=80%}}
|- bgcolor="#EFEFEF"
!
! Stemma
! Città
! Popolazione<br /> (ab)
 
|-
| 5
| align=center|[[Immagine:Favara-Stemma.png|35px]]
| align=center|[[Favara]]
| align=center|33.682
|-
| 6
| align=center|[[Immagine:Palma di Montechiaro-Stemma.png|35px]]
| align=center|[[Palma di Montechiaro]]
| align=center|24.178
|-
| 7
| align=center|[[Immagine:Ribera-Stemma.png|35px]]
| align=center|[[Ribera]]
| align=center|19.596
|-
| 8
| align=center|[[Immagine:Porto Empedocle-Stemma.png|35px]]
| align=center|[[Porto Empedocle]]
| align=center|17.138
|-
| 9
| align=center|[[Immagine:Raffadali-Stemma.png|35px]]
| align=center|[[Raffadali]]
| align=center|13.110
|-
| 10
| align=center|[[Immagine:Ravanusa-Stemma.png|35px]]
| align=center|[[Ravanusa]]
| align=center|13.001
|-
| 11
| align=center|[[Immagine:Menfi (AG)-Stemma.png|35px]]
| align=center|[[Menfi]]
| align=center|12.911
|-
| 12
| align=center|[[Immagine:Campobello di Licata-Stemma.png|35px]]
| align=center|[[Campobello di Licata]]
| align=center|10.297
|-
| 13
| align=center|[[Immagine:Aragona (AG)-Stemma.png|35px]]
| align=center|[[Aragona]]
| align=center|9.678
|-
| 14
| align=center|[[Immagine:Racalmuto-Stemma.png|35px]]
| align=center|[[Racalmuto]]
| align=center|9.037
|-
| 15
| align=center|[[Immagine:Casteltermini-Stemma.png|35px]]
| align=center|[[Casteltermini]]
| align=center|8.569
|-
| 16
| align=center|[[Immagine:Naro-Stemma.png|35px]]
| align=center|[[Naro]]
| align=center|8.434
|-
| 17
| align=center|[[Immagine:San Giovanni Gemini-Stemma.png|35px]]
| align=center|[[San Giovanni Gemini]]
| align=center|8.084
|-
| 18
| align=center|[[Immagine:Santa Margherita di Belice-Stemma.png|35px]]
| align=center|[[Santa Margherita Belice]]
| align=center|6.649
|-
| 19
| align=center|[[Immagine:Cammarata-Stemma.png|35px]]
| align=center|[[Cammarata]]
| align=center|6.430
|-
| 20
| align=center|[[Immagine:Sambuca di Sicilia-Stemma.png|35px]]
| align=center|[[Sambuca di Sicilia]]
| align=center|6.320
|-
| 21
| align=center|[[Immagine:Lampedusa e Linosa-Stemma.png|35px]]
| align=center|[[Lampedusa e Linosa]]
| align=center|6.165
|-
| 22
| align=center|[[Immagine:Grotte (AG)-Stemma.png|35px]]
| align=center|[[Grotte]]
| align=center|6.013
|-
| 23
| align=center|[[Immagine:Santo Stefano Quisquina-Stemma.png|35px]]
| align=center|[[Santo Stefano Quisquina]]
| align=center|5.092
|-
| 24
| align=center|[[Immagine:Siculiana-Stemma.png|35px]]
| align=center|[[Siculiana]]
| align=center|4.684
|-
| 25
| align=center|[[Immagine:Realmonte-Stemma.png|35px]]
| align=center|[[Realmonte]]
| align=center|4.504
|-
| 26
| align=center|[[Immagine:Cattolica Eraclea-Stemma.png|35px]]
| align=center|[[Cattolica Eraclea]]
| align=center|4.171
|-
| 27
| align=center|[[Immagine:Caltabellotta-Stemma.png|35px]]
| align=center|[[Caltabellotta]]
| align=center|4.112
|-
| 28
| align=center|[[Immagine:Bivona_stemma.JPG|35px]]
| align=center|[[Bivona]]
| align=center|4.026
|-
| 29
| align=center|[[Immagine:Cianciana-Stemma.png|35px]]
| align=center|[[Cianciana]]
| align=center|3.653
|-
| 30
| align=center|[[Immagine:San Biagio Platani-Stemma.png|35px]]
| align=center|[[San Biagio Platani]]
| align=center|3.607
|-
| 31
| align=center|[[Immagine:Alessandria della Rocca-Stemma.png|35px]]
| align=center|[[Alessandria della Rocca]]
| align=center|3.189
|-
| 32
| align=center|[[Immagine:Castrofilippo-Stemma.png|35px]]
| align=center|[[Castrofilippo]]
| align=center|3.100
|-
| 33
| align=center|[[Immagine:Montevago-Stemma.png|35px]]
| align=center|[[Montevago]]
| align=center|3.027
|-
| 34
| align=center|[[Immagine:Burgio-Stemma.png|35px]]
| align=center|[[Burgio]]
| align=center|2.899
|-
| 35
| align=center|[[Immagine:Santa Elisabetta (AG)-Stemma.png|35px]]
| align=center|[[Santa Elisabetta]]
| align=center|2.823
|-
| 36
| align=center|[[Immagine:Montallegro-Stemma.png|35px]]
| align=center|[[Montallegro]]
| align=center|2.582
|-
| 37
| align=center|[[Immagine:Camastra-Stemma.png|35px]]
| align=center|[[Camastra]]
| align=center|2.119
|-
| 38
| align=center|[[Immagine:Lucca Sicula-Stemma.png|35px]]
| align=center|[[Lucca Sicula]]
| align=center|1.943
|-
| 39
| align=center|[[Immagine:Sant'Angelo Muxaro-Stemma.png|35px]]
| align=center|[[Sant'Angelo Muxaro]]
| align=center|1.543
|-
| 40
| align=center|[[Immagine:Villafranca Sicula-Stemma.png|35px]]
| align=center|[[Villafranca Sicula]]
| align=center|1.459
|-
| 41
| align=center|[[Immagine:Calamonaci-Stemma.png|35px]]
| align=center|[[Calamonaci]]
| align=center|1.421
|-
| 42
| align=center|[[Immagine:Joppolo Giancaxio-Stemma.png|35px]]
| align=center|[[Joppolo Giancaxio]]
| align=center|1.225
|-
| 43
| align=center|[[Immagine:Comitini-Stemma.png|35px]]
| align=center|[[Comitini]]
| align=center|978
|-
|}
</div>
 
===I comuni dopo il sisma del 1968===
{{vedi anche|Terremoto del Belice}}
[[Immagine:Poggioreale ruderi2.jpg|thumb|190px|right|La distruzione attualmente visitabile in un borgo al tempo abitato, oggi fantasma]]
Il "terremoto del 68" meglio conosciuto come [[Terremoto del Belice]] di magnitudo 6,4° della scala Richter, nella notte tra il 14 e il 15 gennaio 1968 colpì una vasta area dell'entroterra occidentale della Sicilia compresa tra la Provincia di Agrigento, quella di Trapani e quella di Palermo. Dato che la maggior parte dei comuni colpiti e rasi completamente al suolo faceva parte del comprensorio comunemente definito [[Valle del Belice]] per definirlo si ricorse a tale termine. In provincia in quei giorni accorse l'allora presidente della repubblica d'italia [[Giuseppe Saragat]], che insieme a tanti giornalisti scesi in Sicilia rimase sconvolto nel vedere interi paesi rurali ormai da ricostruire interamete. I contadini prevalenti abitanti di questi comuni persero anche le uniche loro ricchezze, e dato l'arrivo del soccorso in ritardo furono parecchi i cadaveri rinvenuti sotto le macerie delle rurali abitazione di paese.
Ecco dunque perché oggi alcuni comuni della provincia maggiormente colpiti come '''[[Santa Margherita di Belice]]''', e '''[[Montevago]]''' sono in gran parte costruiti sotto moderni criteri anti sismici, e anche le piazze i viali e le principali infrastrutture, sono costruiti in uno stile novecentesco, favorendo la venuta in zona di artisti contemporanei che hanno regalato a questi comuni grandi opere d'arte esposte nei piazzali. Anche altri centri furono tra i 14 della lista dei colpiti, anche se non completamente distrutti, ma in cui il sisma si fece sentire con danni ingenti come [[Menfi]] e [[Sciacca]]. A giorni dalla disgrazia mai dimenticata, si contarono circa 70.000 senza tetto, tale avvenimento modificò la vita di queste aride e aspre colline di Sicilia, e dei sui abitanti e mai sarà cancellata dalla memoria.
 
==Servizio TV in provincia==
 
{| {{prettytable}} border=1 cellspacing=0
!TV locali
|-
|valign=top|
* '''[[Tele Acras]]''' (La maggiore emittente, con sede ad [[Agrigento]])
* '''TRS 98''' (Tele radio studio 98)
* '''Sicilia TV''' (Con sede a [[Favara]])
* '''Tele monte Kronio''' (Con sede a [[Sciacca]])
* '''TVA-Tele video Agrigento''' (TV limitata alla città)
* '''Tele Pace Agrigento''' (Canale provinciale religioso)
 
|}
 
===Stampa e news in provincia===
 
L'informazione della provincia e maggiormente legata, ai numerosi TG messi in onda dalle emittenti provinciali, tra qui quello più seguito il video giornale di [[Tele Acras]] , emittente di grande segnale visibile bene anche a [[Palermo]] e [[Trapani]], ma in generale in tutta l'intera [[Sicilia]]. Il quotidiano più letto nell'Agrigentino è il [[Giornale di Sicilia]], con l'edizione provinciale, vi è ad Agrigento proprio di quest'ultimo una sede.
Via online si è sperimentato un giornale interattivo chiamato ''Agrigento notizie.it'', una raccolta di news immaggine sulla provincia. Tanti sono poi i secondari giornali stampati dai singoli comuni.
 
==Le feste religiose==
[[Immagine:Festaagrigento.jpg|235px|Left|thumb|Un devoto salta sulla statua del santo durante la procesione, per baciarlo e chiedere una grazia]]
Le tradizioni, e i legami che collegano la gente della provincia, con la religione e le tradizioni cristiane sono molto sentite, in particolar modo nei paesi e non nelle grandi città.
L'Agrigentino conta parecchie feste in onore di Santi e di [[Gesù]] Cristo, risentite tutte con grande partecipazione e fede. Ciò attira anche il turismo che viene colpito da questo antico Folkore di Sicilia. Tra le feste più note si ricordano:
 
*'''Festa di [[Calogero di Sicilia]]''', si svolge in onore di [[San Calogero]], nel cuore della città di Agrigento, dal 6 al 13 luglio la città ed i fedeli sembrano impazzire di gioia all'uscità della vara del santo, si crea una tale confusione di fedeli che ci si calpesta senza neanche accorgersene. I cittadini sembrano assetati di fede verso il santo patrono, e la cosa più interessante e che tutte circa le 60.000 persone che giungono anche dalla provincia lanciano in offerta del santo del [[pane]], ciò ha anche provocato qualche ferito negli scorsi anni, poiché il pane lanciato verso il santo colpise qualcuno. Dopo la fine ed il rientro in cattedrale della procesione con dietro un'impazzita folla di fedeli, e le loro acute urla in onore del santo, si chiudono i giorni festivi con giochi pirotecnici.
 
*'''La Festa di Santa Rosalia in [[Bivona]]'''. [[Santa Rosalia]] è l'attuale patrona di [[Palermo]], ma dopo il suo passaggio in questo comune divenne anche quà santa patrona. La festa in suo onore dal 1624 si svolge con la procesione del fercolo della santa per le vie del paese. Nei festeggiamenti, è usuale la grande sfilata di bande musicali per i vicoli di Bivona, e si concludono i festeggiamenti con colorati spettacoli pirotecnici.
 
*'''La festa di Gesù Nazareno''' che si svolge nel comune di [[San Giovanni Gemini]], in cui si festeggia il ritrovamento di una statua del Cristo nelle campagne circostanti il paese. In onore del Cristo protettore del paese, viene allestito un carro trionfale alto ben (22 mt). Vi sono inoltre spettacoli di "masculiata" o "maschiata", dei mortaretti di polvere da sparo che producono assordanti boati risentiti in tutto il paese.
 
*'''La festa di [[San Giuseppe]]''', in cui si esibiscono bande musicali, e si portano in procesione statue del santo per i vicoli del suggestivo paese di [[Favara]]. E' una festa dalle origini contadine cosa intuibile per le numerose offerte al santo patrono del paese di [[Grano]]. Festa che dopo 3 giorni si conclude con spettacoli di fuochi Pirotecnici.
 
*'''La festa di San Giuseppe di [[Ribera]]''', Ribera un altro comune devoto a San Giuseppe, e anche quà tanta è la fede e le tradizioni che legano la chiesa ai contadini, gli abitanti nel mese di [[Marzo]] raccolgono offerte in cibo da destinare alla chiesa durante i giorni che precedono quelli dei festiaggiamenti. Nel giorno in cui si esce la procesione viene costruito un carro con in cima l'immaggine sacra del santo circondata da [[Pane]], e corone di [[Alloro]].
 
*'''La santa [[Pasqua]] di [[San Biagio Platani]]''', i festeggiamenti hanno inzio subito dopo che glia abitanti del paese avranno preparato addobbi per il corso principale del paese. Dopo che il viale sarà reso allegro e colorato dagli addobbi e dai tanti archi si faranno incotrare le statue della [[Vergine Maria]], e di [[Gesù]].
 
*La '''[[Festa di Santa Croce]]''' o '''Sagra del tataratà''', una grande festa che si svolge la quarta domenica di maggio a [[Casteltermini]], in onore di una grande croce ritrovata nel XVII sec, ma risalente, secondo gli aprofandimenti e ricerche si è giunti addirittura alle origini del I secolo, dunque agli albori del Cristianesimo occidentali. Quella cristiana, è dunque fede che in queste terre arde nei fedeli fin dai periodi della [[Magna Grecia]].
 
==Storia==
==Gli sbarchi a Lampedusa==
Prima nave da ricerca multidisciplinare progettata in Italia, l'Urania è stata consegnata al CNR nell'aprile 1992. Considerata tra le migliori navi da ricerca oceanografica a disposizione della comunità scientifica internazionale,<ref>{{cita news|titolo=Mancano navi oceanografiche, a rischio lavoro dei geologi marini|pubblicazione=Corriere di Siena|data=2019-02-21|url=https://corrieredisiena.corr.it/video/tv-news/660655/mancano-navi-oceanografiche-a-rischio-lavoro-dei-geologi-marini.html}}</ref> la nave oceanografica Urania veniva impiegata mediamente per oltre 330 giornate operative all'anno.<ref>{{cita web|N/O Urania|sito0Sopromar|url=http://www.sopromar.it/it/urania.htm}}</ref> Nei primi 20 anni di attività sono state condotte oltre 300 le campagne oceanografiche.<ref>{{cita web|titolo=URANIA - 20 anni|sito=CNR web tv|url=http://www.cnrweb.tv/urania-20-anni/}}</ref>
[[Immagine:Arrivo di clandestini nel mare di Lampedusa.JPG|thumb|250px|Arrivo di clandestini dopo una stancante traversata, nei pressi di [[Lampedusa]]]]
'''La porta d'Europa''', è questa la definizione del piccolo lembo di terra più a sud d'[[Europa]]: [[Lampedusa]]. L'isola facente parte della provincia di Agrigento e facilmente raggiungibile dall'Africa per la vicinanza, essa infatti è piu vicina all'[[Africa]] (e ne fà parte geograficamente), che al vecchio continente europeo. A partire dal 1990 circa, grandi masse di gente proveniente dall'Africa Mediterranea, e precisamente e maggiormente da [[Tunisia]], [[Algeria]], e [[Marocco]] e dalla nazione dove hanno inizio le traversate cioè la [[Libia]], si sono messe in marcia per raggiungere questo lembo di speranza italiano.
Infatti, l'avanzare della desertificazione, e altri motivi in gran parte socio-economici hanno interessato l'impoverimento di queste aree, provocandane una successiva migrazione della popolazione in cerca di sviluppo economico.
0ggi, dunque vediamo questo apocalittico scenario sempre piu spesso nelle nostre TV, quasi ogni giorno, sono tanti i gommoni e le imbarcazioni colme di persone ammassate in centinaia, che disperatamente cercano di giungere atraversando il [[Canale di Sicilia]], il territorio Italiano. Il fenomeno è andato avanti, e continua ad espandersi sempre piu, dilagando come nel Gennaio 2009 in rivolte da parte dei Lampedusani stessi, che non vogliono che la loro perla di Isola venga, brutamente modificata in un enorme centro di raccolta per clandestini. Oggi l'isola si ritrova essere la più trafficata delle [[Rotte dei migranti africani nel Mediterraneo]], insieme alla città spagnola di [[Ceuta]], territorio circondato dal [[Marocco]], e dunque obbligato a respingere sempre piu gente che vuole per speranza varcare la frontiera.
 
[[File:Urania IMO 9013220 01 @chesi.JPG|miniatura|sinistra|Nave Urania nell'aprile 2015]]
== Collegamenti esterni ==
Nell'aprile 2015, presso il [[porto di Livorno]] la nave è stata tagliata a metà in due tronconi per allungarne lo scafo, che è passato da 61 a 67 metri al fine di ospitare altri spazi di ricerca.<ref>{{cita news|titolo=“Urania”, adesso la nave è più lunga di sei metri|pubblicazione=Il Tirreno|data=2015-04-24|url=https://iltirreno.gelocal.it/livorno/cronaca/2015/04/24/news/urania-adesso-la-nave-e-piu-lunga-di-sei-metri-1.11297605}}</ref> Il 25 agosto dello stesso anno, mentre la nave Urania si trovava ancora nel bacino di galleggiamento "Mediterraneo" nel [[porto di Livorno]] per riparazioni, è avvenuto un incidente sul lavoro che causato la morte di un operaio e il ferimento dei restanti 11 membri dell'equipaggio.<ref>{{cita news|titolo=Tragedia in porto, la nave Urania affonda: un morto e dodici feriti, uno è grave|pubblicazione=Il tirreno|data=2015-08-25|url=https://iltirreno.gelocal.it/livorno/cronaca/2015/08/25/news/tragedia-in-porto-la-nave-urania-affonda-un-morto-e-dodici-feriti-uno-e-grave-1.11986411}}</ref> L'imbarcazione è rimasta sopposta a sequestro giudiziario fino al marzo 2017,<ref>{{cita news|titolo=Livorno, Bacino galleggiante in attesa dell'accertamento del tribunale|pubblicazione=Corriere Marittimo|data=2017-06-29|url=https://www.corrieremarittimo.it/ports/livorno-bacino-galleggiante-in-attesa-dellaccertamento-del-tribunale/}}</ref>, mentre nel luglio 2018 ne è stata annunciata la demolizione,<ref>{{cita news|titolo=Demolizione della nave Urania, per tre anni "prigioniera" del bacino di carenaggio di Livorno|pubblicazione=Corriere Marittimo|data=2018-07-07|url=https://www.corrieremarittimo.it/ports/demolizione-della-nave-urania-per-tre-anni-prigioniera-del-bacino-di-carenaggio-di-livorno/}}</ref> conclusasi nel successivo mese di settembre.
* [http://www.regione.sicilia.it/turismo/web_turismo/sicilia/it/localita/provincia_ag.htm Provincia di Agrigento (informazioni turistiche dal sito ufficiale della Regione Siciliana)]
* [http://www.guidadiagrigento.it Portale con guida alla provincia]
* [http://www.agrigentoweb.it Agrigentoweb]
* [http://www.lavalledeitempli.it La Valle dei templi e la città di Agrigento]
* [http://www.accomodation.infoagrigento.it InfoAgrigento.it Tourist Point]
 
Nel febbraio 2019, in occasione del terzo congresso dei geologi marini ospitato presso la sede del CNR a Roma, è stato lanciato l'appello per l'acquisizione di una nuova nave oceanografica italiana.<ref>{{cita news|autore=Fabio Pozzo|titolo=Il Cnr chiede all’Italia una nuova nave oceanografica |pubblicazione=La Stampa|data=2019-02-25|url=https://www.lastampa.it/2019/02/25/societa/il-cnr-chiede-allitalia-una-nuova-nave-oceanografica-l0DJrKXXL281932hzXcLMM/pagina.html}}</ref><ref>{{cita news|titolo=Manca una nave oceanografica, si apre convegno dei geologi marini|sito=Askanews|data=2019-02-21|url=http://www.askanews.it/scienza-e-innovazione/2019/02/21/manca-una-nave-oceanografica-si-apre-convegno-dei-geologi-marini-pn_20190221_00207/}}</ref>
 
==Note==
<references/>
 
== Voci correlate ==
{{Sicilia}}
*[[Consiglio nazionale delle ricerche]]
{{Portale|Sicilia}}
 
{{Portale|Italia|biologia|marina|scienza}}
[[Categoria:Provincia di Agrigento]]
 
[[Categoria:Navi da ricerca|Urania]]
[[ar:مقاطعة أغريجنتو]]
[[Categoria:Consiglio Nazionale delle Ricerche]]
[[bg:Агридженто (провинция)]]
[[br:Proviñs Agrigento]]
[[ca:Província d'Agrigent]]
[[cs:Provincie Agrigento]]
[[da:Agrigento (provins)]]
[[de:Provinz Agrigent]]
[[el:Ακράγας (επαρχία)]]
[[en:Province of Agrigento]]
[[eo:Provinco Agrigento]]
[[es:Provincia de Agrigento]]
[[et:Agrigento provints]]
[[fi:Agrigenton maakunta]]
[[fr:Province d'Agrigente]]
[[he:אגריג'נטו (נפה)]]
[[hr:Agrigento (pokrajina)]]
[[id:Provinsi Agrigento]]
[[ja:アグリジェント県]]
[[jv:Provinsi Agrigento]]
[[lad:Provinsia de Agrigento]]
[[nap:Pruvincia 'e Agrigento]]
[[nl:Agrigento (provincie)]]
[[nn:Provinsen Agrigento]]
[[no:Provinsen Agrigento]]
[[oc:Província d'Agrigent]]
[[pl:Prowincja Agrigento]]
[[pms:Provincia d'Agrigent]]
[[pt:Agrigento (província)]]
[[ro:Provincia Agrigento]]
[[ru:Агридженто (провинция)]]
[[scn:Pruvincia di Girgenti]]
[[simple:Province of Agrigento]]
[[sv:Agrigento (provins)]]
[[tl:Agrigento]]
[[tr:Agrigento]]
[[vec:Provincia de Agrigento]]
[[vi:Agrigento (tỉnh)]]
[[zh:阿格里真托省]]