Menelik I e Urania (nave oceanografica): differenze tra le pagine

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{{S|storianavi}}
{{Infobox nave
{{Bio
|Nome =''Urania'' Menelik I
|Immagine=Urania en el Puerto de la Bahía de Cádiz.jpg
|Cognome =
|Dimensioni_immagine=Urania nel porto della Baia di Cadice (Spagna)
|PostCognomeVirgola =
|Didascalia =
|PreData = o ''Menyelek I'', originariamente chiamato ''Ebna la-Hakim'', cioè "Figlio del Saggio"
|Bandiera={{Insegna navale|ITA}}
|Sesso = M
|Tipo=Nave oceanografica
|LuogoNascita =
|Classe =100 A. 1.1. nav.s. st. I.L.
|GiornoMeseNascita =
|Identificazione =275R.I.
|AnnoNascita =
|Porto di registrazione = Napoli
|LuogoMorte =
|Costruttori=
|GiornoMeseMorte =
|Cantiere= Cantiere Mario Morini, Ancona
|AnnoMorte = ?
|Impostazione=30 novembre 1990
|Attività = imperatore
|Varo=1992
|Epoca =
|Entrata_in_servizio=[[2001]]
|Categorie = no
|Ammodernamento = 2015
|Nazionalità = etiope
|Proprietario=SO.PRO.MAR. spa - Napoli
|FineIncipit = è stato il primo [[Impero d'Etiopia|imperatore d'Etiopia]]
|Dislocamento=a pieno carico: 900 [[tonnellata|t]]
|Immagine =
|Lunghezza= 61.20
|Didascalia =
|Larghezza= 11.10
|Altezza=
|Pescaggio=3,10 - 3,60
|Propulsione=due [[motore diesel|motori diesel]] da 1000 KW con due eliche a passo variabile e 1 elica prodiera da 220 KW
|Velocità=14.5
|Velocità_km=
|Autonomia=45 giorni
|Capacità_di_carico=
|Equipaggio=36
|Sistemi_difensivi=
|Corazzatura=
|Mezzi_aerei=
|Motto=
}}
La nave oceanografica '''Urania''' è stata una nave del [[Consiglio Nazionale delle Ricerche]] destinata alle analisi e alle ricerche geologiche, chimiche e radiologiche.<ref>{{cita web|titolo=La nave oceanografica Urania|sito=Consiglio nazionale delle ricerche|url=http://www.cnr.it/consulenza/NaveUrania.html}}</ref>
 
L'imbarcazione era inclusa fra le grandi infrastrutture del [[Consiglio nazionale delle ricerche]], insieme alla [[Laboratorio-Osservatorio Internazionale Piramide]] sul monte [[Everest]], il laboratorio aereo per ricerche ambientali (LARA)<ref>Il laboratorio aereo per ricerche ambientali (LARA) è installato a bordo dell'aereo [[CASA C-212 Aviocar|CASA C-212-200]] (Matricola I-MAFE) operato dalla Compagnia Generale Ripreseaeree spa</ref>, il [[Stazione meteorologica di Monte Cimone|laboratorio del Monte Cimone]], la [[Stazione Mario Zucchelli|Base Scientifica in Antartide]] e la [[Base artica Dirigibile Italia|Base scientifica del CNR in Artico]].<ref>{{cita web|titolo=Grandi strutture|url=http://www.cnr.it/istituti/ConsulenzeGrandInf.html}}</ref>
[[File:Flag of Ethiopia (1897).svg|thumb|175px|Il Leone di Giuda, simbolo Etiope]]
 
==Storia==
[[File:Ethiopia_shaded_relief_map_1999,_CIA.jpg|thumb|300px|Mappa dell'Etiopia.]]
Prima nave da ricerca multidisciplinare progettata in Italia, l'Urania è stata consegnata al CNR nell'aprile 1992. Considerata tra le migliori navi da ricerca oceanografica a disposizione della comunità scientifica internazionale,<ref>{{cita news|titolo=Mancano navi oceanografiche, a rischio lavoro dei geologi marini|pubblicazione=Corriere di Siena|data=2019-02-21|url=https://corrieredisiena.corr.it/video/tv-news/660655/mancano-navi-oceanografiche-a-rischio-lavoro-dei-geologi-marini.html}}</ref> la nave oceanografica Urania veniva impiegata mediamente per oltre 330 giornate operative all'anno.<ref>{{cita web|N/O Urania|sito0Sopromar|url=http://www.sopromar.it/it/urania.htm}}</ref> Nei primi 20 anni di attività sono state condotte oltre 300 le campagne oceanografiche.<ref>{{cita web|titolo=URANIA - 20 anni|sito=CNR web tv|url=http://www.cnrweb.tv/urania-20-anni/}}</ref>
 
[[File:Urania IMO 9013220 01 @chesi.JPG|miniatura|sinistra|Nave Urania nell'aprile 2015]]
Come riporta il libro sacro della tradizione d'[[Etiopia]], il ''[[Kebra Nagast]]'' (libro della Gloria dei Re), era il figlio primogenito della [[Regina di Saba]], [[Makeda]], e del [[Regno di Giuda e Israele|re d'Israele]] [[Re Salomone|Salomone]].
Nell'aprile 2015, presso il [[porto di Livorno]] la nave è stata tagliata a metà in due tronconi per allungarne lo scafo, che è passato da 61 a 67 metri al fine di ospitare altri spazi di ricerca.<ref>{{cita news|titolo=“Urania”, adesso la nave è più lunga di sei metri|pubblicazione=Il Tirreno|data=2015-04-24|url=https://iltirreno.gelocal.it/livorno/cronaca/2015/04/24/news/urania-adesso-la-nave-e-piu-lunga-di-sei-metri-1.11297605}}</ref> Il 25 agosto dello stesso anno, mentre la nave Urania si trovava ancora nel bacino di galleggiamento "Mediterraneo" nel [[porto di Livorno]] per riparazioni, è avvenuto un incidente sul lavoro che causato la morte di un operaio e il ferimento dei restanti 11 membri dell'equipaggio.<ref>{{cita news|titolo=Tragedia in porto, la nave Urania affonda: un morto e dodici feriti, uno è grave|pubblicazione=Il tirreno|data=2015-08-25|url=https://iltirreno.gelocal.it/livorno/cronaca/2015/08/25/news/tragedia-in-porto-la-nave-urania-affonda-un-morto-e-dodici-feriti-uno-e-grave-1.11986411}}</ref> L'imbarcazione è rimasta sopposta a sequestro giudiziario fino al marzo 2017,<ref>{{cita news|titolo=Livorno, Bacino galleggiante in attesa dell'accertamento del tribunale|pubblicazione=Corriere Marittimo|data=2017-06-29|url=https://www.corrieremarittimo.it/ports/livorno-bacino-galleggiante-in-attesa-dellaccertamento-del-tribunale/}}</ref>, mentre nel luglio 2018 ne è stata annunciata la demolizione,<ref>{{cita news|titolo=Demolizione della nave Urania, per tre anni "prigioniera" del bacino di carenaggio di Livorno|pubblicazione=Corriere Marittimo|data=2018-07-07|url=https://www.corrieremarittimo.it/ports/demolizione-della-nave-urania-per-tre-anni-prigioniera-del-bacino-di-carenaggio-di-livorno/}}</ref> conclusasi nel successivo mese di settembre.
 
Nel febbraio 2019, in occasione del terzo congresso dei geologi marini ospitato presso la sede del CNR a Roma, è stato lanciato l'appello per l'acquisizione di una nuova nave oceanografica italiana.<ref>{{cita news|autore=Fabio Pozzo|titolo=Il Cnr chiede all’Italia una nuova nave oceanografica |pubblicazione=La Stampa|data=2019-02-25|url=https://www.lastampa.it/2019/02/25/societa/il-cnr-chiede-allitalia-una-nuova-nave-oceanografica-l0DJrKXXL281932hzXcLMM/pagina.html}}</ref><ref>{{cita news|titolo=Manca una nave oceanografica, si apre convegno dei geologi marini|sito=Askanews|data=2019-02-21|url=http://www.askanews.it/scienza-e-innovazione/2019/02/21/manca-una-nave-oceanografica-si-apre-convegno-dei-geologi-marini-pn_20190221_00207/}}</ref>
Con l'aiuto del figlio del sacerdote del [[Tempio di Gerusalemme]], Zadok (o Tsadok), e grazie alla benedizione divina, trafugò l'[[Arca dell'Alleanza]] da Israele, portandola in [[Etiopia]].
 
==Note==
Duecentoventitreesimo discendente di Menelik I, seguendo la linea regale di Davide e Salomone (ovvero della [[Tribù di Giuda]]), è [[Menelik II]], Imperatore d'Etiopia dal [[1889]] al [[1913]] nonché cugino dell'[[Haile Selassie I|Imperatore Ras Tafari Makonnen]], incoronato Negus nel 1930 col titolo di ''Haile Selassie I'', Re dei Re, Signore dei Signori, Leone Conquistatore della Tribù di Giuda.
<references/>
 
== BibliografiaVoci correlate ==
*[[Consiglio nazionale delle ricerche]]
 
{{Portale|Italia|biologia|marina|scienza}}
* Lorenzo Mazzoni, ''Kebra Nagast. La Bibbia segreta del Rastafari'', Coniglio editore, 2007, ISBN 978-88-6063-063-6.
* Marek Halter, [http://www.spirali.com/La+regina+di+Saba-ISBN9788877708649.php''La regina di Saba''], Spirali, 2009, ISBN 978-88-7770-864-9.
 
[[Categoria:ImperatoriNavi d'Etiopiada ricerca|Urania]]
[[Categoria:Consiglio Nazionale delle Ricerche]]
 
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[[cs:Menelik I.]]
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