Royal Navy e Urania (nave oceanografica): differenze tra le pagine

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Nuova pagina: {{S|navi}} {{Infobox nave |Nome=''Urania'' |Immagine=Urania en el Puerto de la Bahía de Cádiz.jpg |Dimensioni_immagine=Urania nel porto della Baia di Cadice (Spagna)...
 
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{{S|navi}}
{{Infobox unità militare
{{Infobox nave
|Nome= Regia Marina<br />''Royal Navy''
|Nome=''Urania''
|Categoria=marina militare
|Immagine=Urania en el Puerto de la Bahía de Cádiz.jpg
|Immagine=[[File:Naval Ensign of the United Kingdom.svg|border|300px]]
|Dimensioni_immagine=Urania nel porto della Baia di Cadice (Spagna)
|Didascalia=La [[bandiera]] di guerra della ''Royal Navy''
|Didascalia=
|Attiva= dal [[1660]]
|Bandiera={{Insegna navale|ITA}}
|Nazione= {{bandiera|ENG}} [[Regno d'Inghilterra]] <small>(fino al 1707)</small><br />{{GBR 1707-1800}} <small>(1707-1800)</small><br />{{bandiera|GBR}} [[Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda]] <small>(1801-1922)</small><br />{{bandiera|GBR}} [[Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord]] <small>(dal 1922)</small>
|Tipo=Nave oceanografica
|Alleanza=
|Classe =100 A. 1.1. nav.s. st. I.L.
|Servizio=
|Identificazione =275R.I.
|Tipo= Forza armata navale
|Porto di registrazione = Napoli
|Ruolo=
|Costruttori=
|Descrizione_ruolo=
|Cantiere= Cantiere Mario Morini, Ancona
|Dimensione= 42&nbsp;600 personale<br />
|Impostazione=30 novembre 1990
|Struttura_di_comando= [[Naval Service]]
|Varo=1992
|Reparti_dipendenti=
|Entrata_in_servizio=[[2001]]
|Descrizione_reparti_dipendenti=
|Ammodernamento = 2015
|Guarnigione=Ministry of Defence, [[Whitehall]], [[Londra]]
|Proprietario=SO.PRO.MAR. spa - Napoli
|Descrizione_guarnigione=Stato Maggiore
|Dislocamento=a pieno carico: 900 [[tonnellata|t]]
|Equipaggiamento=
|Lunghezza= 61.20
|Descrizione_equipaggiamento=
|Larghezza= 11.10
|Soprannome=
|PatronoAltezza=
|Pescaggio=3,10 - 3,60
|Motto= ''[[Si vis pacem, para bellum]]''<br>''Se desideri la pace, preparati alla guerra''
|Propulsione=due [[motore diesel|motori diesel]] da 1000 KW con due eliche a passo variabile e 1 elica prodiera da 220 KW
|Colori= Rosso e bianco
|Velocità=14.5
|Descrizione_colori=
|Velocità_km=
|Marcia=''Heart of Oak''
|Autonomia=45 giorni
|Mascotte=
|Capacità_di_carico=
|Battaglie=
|Equipaggio=36
|Anniversari=
|Sistemi_difensivi=
|Decorazioni=
|Corazzatura=
|Onori_di_battaglia=
|Mezzi_aerei=
<!-- Comandanti -->
|Motto=
|Comandante_corrente=[[George Zambellas]]
|Descrizione_comandante_corrente=[[First Sea Lord]]
|Capo_cerimoniale= SAR [[Filippo di Edimburgo]]
|Descrizione_capo_cerimoniale=[[Lord High Admiral]]
|Colonel_in_Chief=
|Descrizione_Colonel_in_Chief=
|Comandanti_degni_di_nota=
<!-- Simboli -->
|Simbolo=[[File:English White Ensign 1620.svg|border|center|100px]]
|Descrizione_simbolo=White Ensign<br><small>(fino al 1707)</small>
|Simbolo2=[[File:British-White-Ensign-1707.svg|border|center|100px]]
|Descrizione_simbolo2=White Ensign<br><small>(1707-1800)</small>
|Simbolo3=[[File:Naval Ensign of the United Kingdom.svg|border|center|100px]]
|Descrizione_simbolo3=White Ensign<br><small>(dal 1801)</small>
|Simbolo4=[[File:Flag of the United Kingdom.svg|center|100px|border]]
|Descrizione_simbolo4=Jack
<!-- Varie ed eventuali -->
|Titolo_vario=
|Descrizione_vario=
|Testo_vario1=
}}
La nave oceanografica '''Urania''' è stata una nave del [[Consiglio Nazionale delle Ricerche]] destinata alle analisi e alle ricerche geologiche, chimiche e radiologiche.<ref>{{cita web|titolo=La nave oceanografica Urania|sito=Consiglio nazionale delle ricerche|url=http://www.cnr.it/consulenza/NaveUrania.html}}</ref>
 
L'imbarcazione era inclusa fra le grandi infrastrutture del [[Consiglio nazionale delle ricerche]], insieme alla [[Laboratorio-Osservatorio Internazionale Piramide]] sul monte [[Everest]], il laboratorio aereo per ricerche ambientali (LARA)<ref>Il laboratorio aereo per ricerche ambientali (LARA) è installato a bordo dell'aereo [[CASA C-212 Aviocar|CASA C-212-200]] (Matricola I-MAFE) operato dalla Compagnia Generale Ripreseaeree spa</ref>, il [[Stazione meteorologica di Monte Cimone|laboratorio del Monte Cimone]], la [[Stazione Mario Zucchelli|Base Scientifica in Antartide]] e la [[Base artica Dirigibile Italia|Base scientifica del CNR in Artico]].<ref>{{cita web|titolo=Grandi strutture|url=http://www.cnr.it/istituti/ConsulenzeGrandInf.html}}</ref>
La '''Royal Navy''' è la [[marina militare]]<ref>Ufficialmente la Royal Navy è solo una delle componenti del servizio navale britannico che comprende il corpo dei ''[[Royal Marines]]'', il ''[[Royal Naval Reserve]]'', ed altri. Nell'uso comune, l'intero servizio viene definito come ''Royal Navy''; tale pratica, anche se comunemente utilizzata ed accettata, è tecnicamente non corretta in quanto è sbagliato dire, ad esempio, che i Royal Marines fanno parte della Royal Navy. Alla data di aprile 2005 il Naval Service comprendeva 36.320 uomini.</ref> delle [[forze armate britanniche]]. Le sue origini, risalenti al [[XVI secolo]], ne fanno la più antica delle tre branche delle forze britanniche, nota per questo anche come '''Senior Service''' (Servizio Senior). La Royal Navy contribuì in maniera decisiva alla potenza economica e militare britannica del [[XVIII secolo|XVIII]] e [[XIX secolo]] e fu essenziale per lo sviluppo e il mantenimento dell'[[Impero britannico]], grazie alla capacità di controllo dei mari e delle rotte di commercio.
 
==Storia==
In seguito alla vittoria nella [[prima guerra mondiale]] la Royal Navy venne significativamente ridotta, rimanendo comunque la più grande marina militare del mondo fino allo scoppio della [[seconda guerra mondiale]], durante la quale la [[United States Navy]] crebbe fino a diventare la prima al mondo. Nel corso della [[guerra fredda]] la Royal Navy subì una profonda riorganizzazione, che ne fece una forza primariamente tesa alla caccia di [[Voenno-morskoj flot SSSR|sottomarini sovietici]] nell'Atlantico settentrionale. In seguito alla [[guerra delle Falkland]] e al [[collasso dell'Unione Sovietica]], è tornata ad essere una forza navale con capacità di proiezione globale.
Prima nave da ricerca multidisciplinare progettata in Italia, l'Urania è stata consegnata al CNR nell'aprile 1992. Considerata tra le migliori navi da ricerca oceanografica a disposizione della comunità scientifica internazionale,<ref>{{cita news|titolo=Mancano navi oceanografiche, a rischio lavoro dei geologi marini|pubblicazione=Corriere di Siena|data=2019-02-21|url=https://corrieredisiena.corr.it/video/tv-news/660655/mancano-navi-oceanografiche-a-rischio-lavoro-dei-geologi-marini.html}}</ref> la nave oceanografica Urania veniva impiegata mediamente per oltre 330 giornate operative all'anno.<ref>{{cita web|N/O Urania|sito0Sopromar|url=http://www.sopromar.it/it/urania.htm}}</ref> Nei primi 20 anni di attività sono state condotte oltre 300 le campagne oceanografiche.<ref>{{cita web|titolo=URANIA - 20 anni|sito=CNR web tv|url=http://www.cnrweb.tv/urania-20-anni/}}</ref>
 
[[File:Urania IMO 9013220 01 @chesi.JPG|miniatura|sinistra|Nave Urania nell'aprile 2015]]
Nonostante oggi la Royal Navy abbia dimensioni molto più ridotte, essa è una delle principali marine militari al mondo in termini di [[tonnellata|tonnellaggio]] ed una delle più avanzate a livello tecnologico. Rappresenta la base di addestramento per molte altre marine militari e, con alcune eccezioni, il personale del [[Commonwealth delle nazioni|Commonwealth]] e della [[Organizzazione del Trattato Nord Atlantico|NATO]] partecipa ai corsi che essa organizza in Gran Bretagna. La fine della [[guerra fredda]] ed il collasso dell'[[Unione Sovietica]] hanno accelerato la ristrutturazione della Royal Navy, trasformandola da una forza di deterrenza ad una marina in grado di supportare la [[politica]] britannica nel mondo.
Nell'aprile 2015, presso il [[porto di Livorno]] la nave è stata tagliata a metà in due tronconi per allungarne lo scafo, che è passato da 61 a 67 metri al fine di ospitare altri spazi di ricerca.<ref>{{cita news|titolo=“Urania”, adesso la nave è più lunga di sei metri|pubblicazione=Il Tirreno|data=2015-04-24|url=https://iltirreno.gelocal.it/livorno/cronaca/2015/04/24/news/urania-adesso-la-nave-e-piu-lunga-di-sei-metri-1.11297605}}</ref> Il 25 agosto dello stesso anno, mentre la nave Urania si trovava ancora nel bacino di galleggiamento "Mediterraneo" nel [[porto di Livorno]] per riparazioni, è avvenuto un incidente sul lavoro che causato la morte di un operaio e il ferimento dei restanti 11 membri dell'equipaggio.<ref>{{cita news|titolo=Tragedia in porto, la nave Urania affonda: un morto e dodici feriti, uno è grave|pubblicazione=Il tirreno|data=2015-08-25|url=https://iltirreno.gelocal.it/livorno/cronaca/2015/08/25/news/tragedia-in-porto-la-nave-urania-affonda-un-morto-e-dodici-feriti-uno-e-grave-1.11986411}}</ref> L'imbarcazione è rimasta sopposta a sequestro giudiziario fino al marzo 2017,<ref>{{cita news|titolo=Livorno, Bacino galleggiante in attesa dell'accertamento del tribunale|pubblicazione=Corriere Marittimo|data=2017-06-29|url=https://www.corrieremarittimo.it/ports/livorno-bacino-galleggiante-in-attesa-dellaccertamento-del-tribunale/}}</ref>, mentre nel luglio 2018 ne è stata annunciata la demolizione,<ref>{{cita news|titolo=Demolizione della nave Urania, per tre anni "prigioniera" del bacino di carenaggio di Livorno|pubblicazione=Corriere Marittimo|data=2018-07-07|url=https://www.corrieremarittimo.it/ports/demolizione-della-nave-urania-per-tre-anni-prigioniera-del-bacino-di-carenaggio-di-livorno/}}</ref> conclusasi nel successivo mese di settembre.
 
Nel febbraio 2019, in occasione del terzo congresso dei geologi marini ospitato presso la sede del CNR a Roma, è stato lanciato l'appello per l'acquisizione di una nuova nave oceanografica italiana.<ref>{{cita news|autore=Fabio Pozzo|titolo=Il Cnr chiede all’Italia una nuova nave oceanografica |pubblicazione=La Stampa|data=2019-02-25|url=https://www.lastampa.it/2019/02/25/societa/il-cnr-chiede-allitalia-una-nuova-nave-oceanografica-l0DJrKXXL281932hzXcLMM/pagina.html}}</ref><ref>{{cita news|titolo=Manca una nave oceanografica, si apre convegno dei geologi marini|sito=Askanews|data=2019-02-21|url=http://www.askanews.it/scienza-e-innovazione/2019/02/21/manca-una-nave-oceanografica-si-apre-convegno-dei-geologi-marini-pn_20190221_00207/}}</ref>
Dal 10 giugno [[2011]], il nuovo ''[[Lord High Admiral]]'' della Royal Navy è il [[Filippo di Edimburgo|principe Filippo, duca di Edimburgo]], consorte della regina [[Elisabetta II del Regno Unito]], precedente detentore di tale titolo.
 
== La storia Note==
La Royal Navy ha storicamente assunto un rilievo centrale nella difesa e nelle guerre della Gran Bretagna a causa della posizione insulare del Paese che obbligò ogni nemico (almeno fino all'avvento dell'[[aviazione]]) ad attraversare lo [[La Manica|stretto della Manica]] per portare un attacco. Ogni conseguimento di superiorità navale da parte di un paese ostile fu, nella storia inglese, un grave pericolo. Inoltre una forte potenza navale risultò sempre di vitale importanza al mantenimento delle [[rotta navale|rotte]] di rifornimento e comunicazione tra i distanti estremi dell'impero britannico.
 
=== Inghilterra - Flotta sassone (circa 800 - 1066) ===
La prima marina fu quella inglese, costituita nel [[IX secolo]] dal [[Sassoni|sassone]] [[Alfredo il Grande]] ma, nonostante la grave sconfitta inflitta ai [[Vichinghi]] presso [[Stourmouth]], nel [[Kent]], essa venne presto posta in disarmo. [[Atelstano d'Inghilterra]] provvide a riarmarla e al tempo della sua vittoria nella [[battaglia di Brunanburh]], nel [[937]], essa contava una forza approssimativa di 400 navi.
 
=== Inghilterra - Età normanna e medievale, fino al 1485 - I Cinque Ports ===
Avendo le forze navali sassoni fallito nel loro obiettivo di impedire a [[Guglielmo I d'Inghilterra|Guglielmo I il Conquistatore]] di attraversare il canale della Manica e di vincere nella [[Battaglia di Hastings]], i sovrani [[normanni]] cominciarono ad attrezzare una forza del tutto equivalente nel [[1155]], con navi dell'alleanza dei [[Cinque Ports]] (pron. ''sink ports''), forse creata dai Normanni oppure già esistente e quindi da essi rafforzata per i loro scopi. I Normanni probabilmente crearono la figura del [[Lord Guardiano dei Cinque Ports]].
 
[[Giovanni d'Inghilterra|Re Giovanni I Senza Terra]] ebbe una flotta di 500 imbarcazioni. A metà del [[XIV secolo]] le navi di [[Edoardo III d'Inghilterra|Edoardo III]] raggiungevano la cifra di 700. Seguì poi un periodo di declino.
 
=== Inghilterra - I Tudor e la Royal Navy ===
[[File:Spanish Armada.jpg|thumb|upright=1.4|Philippe-Jacques de Loutherbourg, la sconfitta dell'Invincible Armada, 1796]]
La prima riforma e la maggior espansione della '''Navy Royal''', come era a quel tempo chiamata, si ebbe nel [[XVI secolo]] nel corso del regno di [[Enrico VIII d'Inghilterra|Enrico VIII]]. In questo periodo vennero creati un segretariato alla marina, appositi cantieri navali e un piccolo numero di navi specificamente da guerra. Le unità più famose di questo periodo furono la ''[[Henri Grâce à Dieu]]'' e ''[[Mary Rose]]'', che impegnarono la marina francese nella [[battaglia del Solent]] nel [[1545]]. Al momento della morte di Enrico avvenuta nel [[1547]], la sua flotta s'era accresciuta fino a 58 vascelli.
 
Durante il regno di [[Elisabetta I d'Inghilterra|Elisabetta I]], la Navy Royal, affiancata da navi di proprietà privata, razziava abitualmente le rotte commerciali e le colonie spagnole. Nel [[1588]] l'[[Storia della Spagna|Impero spagnolo]], a quel tempo la più grande potenza d'Europa, minacciò di invadere l'Inghilterra e l<nowiki>'</nowiki>''[[Invincibile Armata|Invencible Armada]]'' spagnola fece vela per rafforzare il dominio della Spagna sul canale della Manica e trasportare truppe dai [[Paesi Bassi]] spagnoli in Inghilterra, con lo scopo finale di deporre Elisabetta I e di riportare il Cattolicesimo in Inghilterra. Tuttavia l<nowiki>'</nowiki>''Armada'' fallì, per una combinazione di vittoriosi ripetuti attacchi condotti dalla Royal Navy inglese, tempo pessimo e una rivolta dei territori olandesi di fronte alla Manica, sudditi dell'Impero spagnolo.
 
La disfatta dell<nowiki>'</nowiki>''Armada'' costituisce la prima grande vittoria inglese sul mare. Nonostante la spedizione al comando di [[Francis Drake]] e [[John Norreys]] del [[1589]] avesse visto mutare l'andamento della guerra a sfavore della Royal Navy, l'Inghilterra continuò ad effettuare incursioni contro i porti e il naviglio spagnolo che attraversava l'[[Oceano Atlantico]] durante il regno di Elisabetta I, pur soffrendo una serie di rovesci nel confronto con una marina spagnola ampiamente riformata.
 
=== 1692-1815 ===
Una forza navale permanente non nacque fino alla metà del [[XVII secolo]] quando la flotta reale venne posta sotto il controllo del [[Parlamento]] inglese in seguito della sconfitta di [[Carlo I d'Inghilterra|Carlo I]] durante la [[Rivoluzione inglese|guerra civile inglese]]. Questa seconda riforma della marina venne portata a termine dal ''General-at-Sea'' (equivalente al grado di [[ammiraglio]]) [[Robert Blake (ammiraglio)|Robert Blake]] durante il periodo repubblicano di [[Oliver Cromwell]]. La costituzione della Royal Navy creò una situazione di contrasto con le forze militari di terra che erano state create attraverso molteplici discussioni che vedevano contrapposte le forze parlamentari aderenti alla causa [[Oliver Cromwell#Membro del Parlamento|realista]] e a quella [[Oliver Cromwell#Membro del Parlamento|anti-realista]].
 
Nonostante le sconfitte subite durante la [[seconda guerra anglo-olandese|seconda]] e la [[terza guerra anglo-olandese]] ([[1665]]-[[1667]] e [[1672]]-[[1674]]), la Royal Navy si apprestò a divenire, tra il [[1692]] e il [[1943]], la più potente marina militare al mondo (la marina olandese venne posta sotto il comando della Royal Navy per ordine di [[Guglielmo III d'Inghilterra|Guglielmo III]] in seguito alla deposizione del re [[Giacomo II d'Inghilterra|Giacomo II]] durante la ''[[Gloriosa rivoluzione]]''), con un riconosciuto dominio incontrastato degli [[oceano|oceani]] tra il [[1805]] e il [[1914]] che portò a dire: ''"L'Inghilterra domina le onde"''.
 
Il suo apporto fu fondamentale per le vittorie coloniali durante la [[guerra dei sette anni]], nella quale batté in diverse occasioni la flotta francese prima e quella spagnola poi. Fu invece in difficoltà durante la [[guerra d'indipendenza americana|guerra d'America]] e subì alcune sconfitte contro le squadre navali francesi che parvero mettere in pericolo il suo predomino; grave fu in particolare la sconfitta nella [[battaglia di Chesapeake]] nel [[1781]]. Al termine della guerra tuttavia l'ammiraglio [[George Brydges Rodney]] vinse la [[battaglia delle Saintes]] (12 aprile 1782), infliggendo gravi perdite alla flotta francese e ristabilendo il predominio britannico<ref>I.Montanelli-M.Cervi, ''Due secoli di guerre'', vol. I, pp. 104-113, 125-132 e 141-147.</ref>.
[[File:Whitcombe, Battle of the Saints.jpg|thumb|left|upright=1.4|La [[battaglia delle Saintes]]; la grande vittoria dell'ammiraglio [[George Brydges Rodney|George Rodney]] al termine della [[guerra d'indipendenza americana|guerra d'America]]]]
Durante le [[guerre rivoluzionarie francesi]] e le [[guerre napoleoniche]] la Royal Navy fu in grado di prevalere su tutte le potenze ostili, come durante la [[battaglia di Trafalgar]], nel [[1805]], quando una flotta combinata francese e spagnola venne decisamente battuta dalla più esperta flotta britannica al comando dell'ammiraglio [[Horatio Nelson]].
[[File:The Battle of Trafalgar by William Clarkson Stanfield.jpg|thumb|upright=1.4|La [[battaglia di Trafalgar]], l'ultima vittoria dell'ammiraglio [[Horatio Nelson]].]]
La battaglia di Trafalgar consolidò ulteriormente il vantaggio britannico nei confronti delle altre potenze marittime europee. Concentrando proprie risorse militari nella marina, la Gran Bretagna aveva la possibilità di difendersi, di proiettare la propria influenza attraverso gli oceani ed, inoltre, di bloccare le rotte di traffico marittime di eventuali rivali. Per questo la Gran Bretagna ebbe la possibilità di mantenere un [[esercito]] professionale relativamente piccolo e molto mobile che poteva essere trasportato dove necessario attraverso i mari e poteva essere supportato dalla marina per le operazioni di bombardamento, movimento, rifornimento e rafforzamento. Nel contempo i nemici rischiavano di trovare le loro linee di rifornimento marittime bloccate, come successe all'armata [[Napoleone Bonaparte|napoleonica]] in [[Egitto]]. Le altre potenze europee si videro costrette a suddividere le proprie risorse tra il mantenimento di grandi forze navali e notevoli forze terrestri e fortificazioni intese a difendere le proprie frontiere. In ultimo il dominio dei mari permise alla Gran Bretagna di costruire rapidamente il proprio [[impero]], specialmente nel periodo compreso tra la [[Guerra dei sette anni]] ([[1756]]-[[1763]]) e tutto il [[XIX secolo]], permettendo enormi vantaggi militari, politici e commerciali alla nazione inglese.
 
È interessante notare che diversamente dalla marina francese pre-rivoluzionaria i posti di comando più importanti della Royal Navy furono aperti a tutti coloro che avessero mostrato sufficiente talento e determinazione. Questo aumentò grandemente il numero di persone di capacità disponibili per questi ruoli, pur con un pregiudizio per le classi superiori. Inoltre la destituzione degli ufficiali aristocratici dalla marina francese durante la Rivoluzione causarono la perdita della maggior parte dei più capaci comandanti, aumentando ulteriormente il vantaggio della Royal Navy.
[[File:George Bridges Rodney, 1st Baron Rodney by Sir Joshua Reynolds.jpg|thumb|left|upright=1.2|L'ammiraglio [[George Brydges Rodney]].]]
 
A dispetto dei successi militari della Royal Navy in questo periodo le condizioni di servizio per i marinai comuni, incluso il fatto che gli stipendi non avevano conosciuto aumenti in un secolo e venivano saldati in ritardo, il mantenimento in servizio per anni di un gran numero di navi che talvolta non prendevano neppure il mare sullo sfondo di un servizio dalla disciplina ferrea sfociarono negli [[ammutinamento|ammutinamenti]] di [[Spithead]] e [[Nore (Regno Unito)|Nore]] del [[1797]] quando gli equipaggi delle flottiglie di stanza a Spithead e Nore rifiutarono di obbedire agli ordini dei propri ufficiali e alcuni comandanti furono lasciati a terra. Le conseguenze di questa breve "Repubblica galleggiante" fu a Spithead la promessa di un miglioramento delle condizioni mentre a Nore si risolse con l'[[pena capitale|impiccagione]] di 29 ammutinati.
[[File:Vice-Admiral Horatio Nelson, 1758-1805, 1st Viscount Nelson.jpg|thumb|upright=1.2|L'ammiraglio [[Horatio Nelson]].]]
Napoleone agì per contrastare la supremazia marittima e la potenza economica britannica più direttamente chiudendo i porti europei al commercio inglese. Inoltre organizzò numerosi corsari che operavano dai territori francesi delle [[Indie Orientali]] mettendo sotto pressione il naviglio mercantile britannico nell'emisfero occidentale. La Royal Navy venne anche impegnata duramente nelle acque europee in modo da impedirle di impegnare forze contro i [[corsari]]. I suoi grandi [[vascello|vascelli]] non erano in ogni caso adatte allo scopo di cacciare le agili navi dei corsari, che operavano individualmente o in piccole flotte disperse. La Royal Navy reagì commissionando piccole navi da guerra tipo [[corvetta bermuda|bermuda]]. Le prime tre ordinate dai costruttori, la ''Dasher'', ''Driver'' e ''Hunter'' erano ognuna corvette da 200&nbsp;t armate con dodici [[carronata|carronate]] da 24 libbre. Molte navi di questo tipo vennero ordinate o recuperate dal commercio, utilizzandole principalmente come anti vedetta. La più famosa fu la ''[[HMS Pickle (1800)|Pickle]]'', un ex mercantile delle Bermude che portò la notizia della vittoria di Trafalgar.
 
In quest'epoca le altre minacce alla supremazia marittima britannica furono gli [[Stati Uniti d'America]]. Il legno americano era stata una giustificazione economica primaria per la colonizzazione britannica nell'America del Nord. L'abbondanza di legname fu uno dei fattori che permise l'ascesa del potere economico britannico e nel [[1776]] i vascelli americani costituivano una parte significativa della flotta mercantile britannica. Successivamente alla [[rivoluzione americana]] questi entrarono in competizione con la flotta britannica sfruttando la neutralità statunitense nella guerra franco-britannica. Le navi militari e mercantili statunitensi inoltre assumevano i marinai della Royal Navy che erano ansiosi di sfuggire alle dure condizioni del loro servizio. La mancanza cronica di marinai addestrati spinse la Royal Navy ad insistere sul diritto di fermare i vascelli statunitensi per cercare disertori britannici.
 
Il Regno Unito iniziò a contrastare la perdita del legname americano sviluppando le industrie navali e boschive canadesi. Gli americani infuriati dalle ispezioni britanniche a bordo dei propri vascelli, desiderosi di rimuovere le restrizioni britanniche sul commercio e ansiosi di annettersi il Canada (chiudendo pertanto l'accesso britannico al legname) dichiararono guerra al Regno Unito nel [[guerra del 1812|1812]].
 
Per quest'epoca la Royal Navy aveva iniziato la costruzione di una base navale e di un cantiere nelle Bermude, che era diventata la base invernale dell'Ammiragliato (precedentemente situata in [[Terranova]]). La Royal Navy aveva iniziato lo sviluppo di impianti nelle Bermude dopo che la rivoluzione americana l'aveva privata della maggior parte delle sue basi nell'America del Nord. Con il tempo le Bermude divennero il quartier generale per le operazioni della Royal Navy nelle acque del Nord America e delle Indie Occidentali. Durante la guerra del 1812 il blocco navale imposto dalla Royal Navy ai porti atlantici americani venne organizzato dalle Bermude. Il blocco mantenne intrappolate nei porti la maggior parte della marina americana. La Royal Navy occupò anche delle isole costiere incoraggiando gli schiavi americani a ribellarsi a loro favore, unità dei Royal Marines vennero formate con questi schiavi liberati. Dopo la vittoria britannica nella [[guerra peninsulare]] parte della divisione leggera del [[Arthur Wellesley, I duca di Wellington|Duca di Wellington]] venne liberata per essere usata nel nord America. Una forza principale di 2.500 uomini al comando del [[Maggior Generale|major general]] [[Robert Ross]] e composta dal 4º. 21º, 44º e 85º reggimento, con elementi del genio e dell'artiglieria venne inviata nelle Bermude nel 1815 a bordo di una ''task force'' della Royal Navy composta dalla ''[[HMS Royal Oak|Royal Oak]]'', tre fregate, tre corvette e dieci altre vascelli. Mediante l'uso di questa forza combinata vennero lanciati raid contro le coste del [[Maryland]] e della [[Virginia]], con lo scopo di attrarre le forze statunitensi lontane dai confini canadesi. Comunque in seguito alle atrocità americane del Lago Erie sir [[George Prevost]] richiese una spedizione punitiva che avrebbe dovuto "trattenere il nemico dal ripetere simili oltraggi". Le forze britanniche arrivarono al fiume [[Patuxent]] il 17 agosto sbarcando i soldati entro 70&nbsp;km da [[Washington DC]]. Guidati dal [[Contrammiraglio|rear admiral]] [[George Cockburn]] la forza riuscì a scacciare il governo USA fuori dalla capitale. Nonostante Ross si ritraesse all'idea di incendiare la città, Cockburn diede ordine di incendiarla. La residenza presidenziale venne così carbonizzata che fu necessario imbiancarla, dando così origine al nome di [[Casa Bianca]].
 
In mare la Royal Navy soffrì delle umilianti sconfitte per mano della relativamente giovane [[United States Navy|marina degli stati uniti]]. Tra i vascelli catturati della Royal Navy ci furono tra l'altro la ''Macedonian'', ''Penguin'', ''Guerriere'', ''Boxer''; la ''Java'' e la ''Peacock'' vennero distrutte; la fregata ''HMS Belvidera'' (36) ingaggiò in combattimento la ''USS Consitution'' (44) con esito incerto, visti i resoconti delle due parti; la ''HMS Shannon'' (38) sconfisse la ''USS Chesapeake'' (38) in un combattimento accanito che costò tra l'altro la vita al capitano della Chesapeake, James Lawrence, già comandante della ''USS Hornet'' vittoriosa contro la ''HMS Peacock''. Le fregate statunitensi erano strutturalmente superiori e meglio gestite da equipaggi di volontari. In conseguenza di ciò a metà della guerra l'ammiragliato britannico venne forzato ad ordinare di non ingaggiare scontri uno a uno contro le fregate statunitensi. Inoltre la Royal Navy non riuscì a proteggere adeguatamente i mercantili britannici dai corsari americani, e 866 navi e vascelli mercantili andarono persi.
 
Dal [[1793]] al [[1815]] la Royal Navy perse 344 vascelli per cause non legate al combattimento: 75 colate a picco, 254 naufragate e 15 per incendi o esplosioni accidentali. Perse inoltre 103&nbsp;660 marinai: 84&nbsp;440 per malattie e incidenti, 12&nbsp;680 in naufragi o affondamenti, 6.540 a causa di azioni nemiche.
 
=== 1815-1914 ===
Tra il [[1815]] ed il [[1914]] la Royal Navy non venne impiegata in nessuna azione di larga scala, vista la sua decisa supremazia rispetto alle altre marine militari del mondo. In questo periodo ogni aspetto della guerra navale subì enormi trasformazioni, dovute all'introduzione della propulsione a vapore, delle navi con scafo in ferro e dei proiettili esplosivi. Nonostante la necessità tecnologica di sostituire tutte le navi in servizio, la Royal Navy riuscì a mantenere un netto vantaggio rispetto a ogni potenziale avversario.
[[File:HMS Warrior1.JPG|thumb|left|upright=1.4||La ''[[HMS Warrior (1860)|HMS Warrior]]'', prima nave corazzata con lo scafo interamente in ferro]]
La posizione avanzata della Gran Bretagna nella [[prima rivoluzione industriale]] comportò anche un netto vantaggio nell'industria cantieristica e nella quantità di risorse finanziarie utilizzabili per il mantenimento della supremazia navale. Nel [[1889]] il Parlamento votò il [[Naval Defence Act 1889|Naval Defence Act]], che adottò formalmente il "two-power standard", in base al quale era previsto che la Royal Navy mantenesse in servizio un numero di navi da guerra perlomeno uguale alla forza combinata delle due marine militari in seconda e terza posizione nel mondo.
 
Un compito non strettamente militare della flotta fu quello di effettuare una mappatura del mondo compiendo accurati rilievi delle linee di costa; ancora oggi le carte dell'[[Ammiragliato (Regno Unito)|Ammiragliato]] vengono costantemente aggiornate dalla Royal Navy. Inoltre i vascelli della Royal Navy impegnati in queste missioni di rilevamento ebbero un importante ruolo scientifico. Durante uno di questi viaggi [[Charles Darwin]] viaggiò intorno al mondo a bordo della ''[[HMS Beagle]]'' facendo osservazioni scientifiche che posero le basi per lo sviluppo della sua [[Evoluzione|Teoria dell'evoluzione]].
 
La vita nella Royal Navy dell'epoca sarebbe considerata dura per gli standard odierni, la disciplina era severa e la [[fustigazione]] veniva usata fino al [[1879]] per far rispettare gli ''[[Articles of War]]''. La legge permetteva alla marina di usare l'impopolare pratica dell'arruolamento forzato, mediante la quale i marinai venivano obbligati a servire nella marina nei periodi di scarsità di arruolati, solitamente in tempo di guerra. Questa pratica raggiunse il suo culmine nel [[XVII secolo|XVIII]] - inizio [[XIX secolo]] ma venne abbandonata alla fine delle [[Napoleone Bonaparte|Guerre napoleoniche]], a causa di un ridimensionamento della flotta.
 
La prima azione che vide la Royal Navy impiegata in questo periodi fu il [[bombardamento di Algeri (1816)|bombardamento di Algeri]] da parte di una flotta combinata Anglo-Olandese agli ordini di [[Edward Pellew, I visconte di Exmouth|Lord Exmouth]]. Lo scopo era di costringere lo [[stati barbareschi|stato barbaresco]] di [[Algeri]] a liberare schiavi cristiani e a interrompere la pratica di ridurre in schiavitù europei. Durante la [[guerra di indipendenza greca]], le marine militari di Gran Bretagna, Francia e Russia sconfissero la flotta [[Impero Ottomano|ottomana]] nella [[battaglia di Navarino]], ultimo scontro di una certa importanza combattuto da navi a vela. Nello stesso periodo la Royal Navy venne impiegata nel [[Mar cinese meridionale]] con compiti anti pirateria.
 
Tra il [[1807]] ed il [[1865]] mantenne inoltre un [[blocco dell'Africa]] per combattere il commercio di schiavi, reso illegale dallo [[Slave Trade Act 1807|Slave Trade Act del 1807]]. Il successivo conflitto che vide impiegata la Royal Navy fu la [[guerra di Crimea]], seguita da una lunga serie di conflitti minori di tipo imperialistico che ebbero luogo in varie zone dell'Africa e dell'Asia, tra cui le [[guerre dell'oppio]]. Il 27 agosto [[1896]] prese parte alla [[Guerra anglo-zanzibariana]], comunemente definita la più breve guerra della storia.
 
La fine del [[XIX secolo]] vide un nuovo periodo di rapidi cambiamenti tecnologici e strutturali, avviati dal [[First Sea Lord]] [[Jackie Fisher]], che radiò dal servizio un gran numero di unità ritenute obsolete, creando quindi le condizioni per la costruzione di una nuova generazione di navi. Partecipò allo sviluppo della nuova [[HMS Dreadnought (1906)|HMS ''Dreadnought'']], le cui caratteristiche tecniche resero immediatamente obsolete tutte le navi da battaglia esistenti. A differenza delle innovazioni di quasi un secolo prima, la [[seconda rivoluzione industriale]] fu l'occasione utilizzata da altre potenze di portare una sfida diretta alla supremazia navale britannica. La [[Germania]] superato in questo periodo il Regno Unito in quanto a sviluppo economico e industriale, tentò di sorpassare la Royal Navy per numero di navi da battaglia costruite. La corsa agli armamenti che seguì vide la vittoria finale britannica, ma per la prima volta dal 1805 tornò ad esistere una marina militare sufficientemente potente da sfidare la Royal Navy in battaglia.
 
=== 1914-1945 ===
Durante le due guerre mondiali la Royal Navy giocò un ruolo vitale nel proteggere le importazioni nel Regno Unito di cibo, armi e materie prime, e nello sconfiggere le tattiche tedesche di guerra sottomarina, nella [[prima battaglia dell'Atlantico|prima]] e [[Seconda battaglia dell'Atlantico]]. Durante la [[prima guerra mondiale]] la maggior parte della Royal Navy venne inquadrata nella [[Grand Fleet]], pronta ad affrontare un'eventuale sortita della [[Hochseeflotte]] (Flotta d'alto mare) tedesca. Le due forze si scontrarono in una serie di episodi minori culminati nella [[battaglia dello Jutland]] del [[1916]]. I risultati di questi scontri misero in risalto una serie di carenze nella progettazione delle navi da battaglia britanniche, che privilegiavano velocità e potenza di fuoco in opposizione alla robustezza e corazzatura delle navi tedesche. Venne anche alla luce l'inadeguatezza dell'industria delle munizioni. Nonostante questi problemi, la superiorità numerica e la maggiore esperienza navale riuscirono a bloccare ogni azione tedesca, forzando la Hochseeflotte all'immobilità in porto.
[[File:2nd Battle Squadron.jpg|thumb|upright=1.4||Il Secondo Battle Squadron della Grand Fleet]]
Al di fuori dei mari europei, la Royal Navy venne impiegata nella caccia alle navi corsare tedesche e negli scontri
di [[Battaglia di Coronel|Coronel]] e delle [[Battaglia delle Isole Falkland|Isole Falkland]]. Durante la [[campagna dei Dardanelli]] del [[1915]] contro l'Impero Ottomano subì numerose perdite (principalmente obsolete navi da battaglia policalibro) durante il fallito tentativo di aprire un varco nei campi minati nemici e di ridurre al silenzio le batterie costiere a difesa degli stretti.
 
Allo scoppio del primo conflitto mondiale, il Regno Unito mise immediatamente in atto un blocco navale della Germania. Il "Northern Patrol" chiuse l'accesso al Mare del Nord, mentre il "[[Dover Patrol]]" bloccò il canale della Manica. Grandi sforzi vennero fatti per minare il Mare del Nord. Il risultato fu di impedire l'accesso di navi mercantili battenti bandiera neutrale nei porti tedeschi. Il blocco venne revocato solamente otto mesi dopo la fine del conflitto, venendo mantenuto anche dopo la fine ufficiale delle ostilità per costringere la Germania a firmare il [[Trattato di Versailles (1919)|Trattato di Versailles]].
[[File:Bundesarchiv DVM 10 Bild-23-61-17, Untergang der "Lusitania".jpg|thumb|left|upright=1.4|L'U-20 affonda la ''[[RMS Lusitania|Lusitania]]'' in un dipinto d'epoca]]
La minaccia più seria affrontata dalla Royal Navy durante il conflitto fu la guerra sottomarina condotta dagli [[U-Boot]] tedeschi contro le navi mercantili dirette in Gran Bretagna. Per la prima parte del conflitto la campagna sottomarina tedesca era limitata da una serie di regole che richiedevano di avvisare la nave mercantile per dare modo all'equipaggio di abbandonare la nave. Nel 1915 i tedeschi smisero di seguire queste restrizioni iniziando ad affondare a vista i mercantili, tornando poi sui loro passi a causa di una forte reazione dei paesi neutrali. Nel 1917 gli attacchi indiscriminati ebbero di nuovo inizio, con l'evidente scopo di costringere il Regno Unito alla resa per mancanza di viveri e materie prime. La risposta della marina militare a questa minaccia fu inizialmente inadeguata, a causa del rifiuto di applicare alle navi mercantili il sistema dei convogli, già impiegato con successo per la scorta alle navi di trasporto truppe. Dopo l'introduzione generalizzata dei convogli, la minaccia sottomarina venne grandemente ridotta.
 
Tra le due guerre la Royal Navy vide diminuire di molto la sua grandezza. I trattati navali di [[Trattato navale di Washington|Washington]] e [[Trattato navale di Londra|Londra]], firmati dalle principali potenze navali per evitare una nuova corsa alle armi, costrinsero alla demolizione di navi da battaglia e introdussero limiti alle nuove costruzioni. Nel [[1932]] la flotta venne scossa dall'[[ammutinamento di Invergordon]], scoppiato in seguito alla proposta di tagliare del 25% gli stipendi dei marinai. Dopo i disordini il taglio venne limitato al 10%. Dalla metà degli [[anni 1930|anni trenta]] la situazione internazionale iniziò a peggiorare e il [[secondo trattato navale di Londra]] del [[1935]] non riuscì a fermare una nuova corsa alla costruzione di navi da guerra. Dal [[1938]] i limiti imposti dai trattati vennero ignorati da tutte le maggiori potenze. La Royal Navy aveva a questo punto iniziato un nuovo programma di costruzione di navi maggiori, in alcuni casi ancora tenendo conto almeno in parte delle limitazioni internazionali. Queste scelte portarono alla costruzione di navi da battaglia scarsamente armate, ma anche alla nascita delle prime portaerei della flotta. In aggiunta alle nuove costruzioni, un buon numero di navi già in servizio vennero modernizzate, con l'aggiunta di ulteriori corazzature e di un più moderno armamento antiaereo. Nel frattempo vennero sviluppate nuove tecnologie, tra cui l'[[ASDIC]], sistemi di puntamento e idrofoni.
 
La Royal Navy aveva perso il controllo dell'aviazione navale con la nascita della [[Royal Air Force]] nel [[1918]] dai precedenti [[Royal Flying Corps]] e [[Royal Naval Air Service]]. Nel [[1937]] invece il controllo degli aerei imbarcati tornò alla marina con il passaggio del [[Fleet Air Arm]] di nuovo sotto il controllo navale. In questo periodo iniziò a diventare evidente il ritardo accumulato dalla marina britannica in questo campo, soprattutto rispetto alla US Navy e alla [[Marina imperiale giapponese]].
 
Allo scoppio della [[seconda guerra mondiale]], nel [[1939]], la Royal Navy era ancora la più grande marina militare del mondo, con in servizio una flotta di 15 navi da battaglia e incrociatori da battaglia più cinque in costruzione, sette portaerei, 66 incrociatori più 23 in costruzione, 184 cacciatorpediniere (52 in costruzione), 45 navi di scorta e pattuglia (9 in costruzione e 1 in ordine) e 60 sommergibili (9 in costruzione). Nelle fasi iniziali del conflitto la copertura navale fu fondamentale durante l'evacuazione delle truppe di terra da [[Dunkerque]] ([[operazione Dinamo]]). La [[notte di Taranto]], l'attacco aereo contro la flotta italiana ormeggiata portato da aerei della [[Mediterranean Fleet]], segnò il primo attacco aeronavale della storia.
[[File:British aircraft carriers at anchor c1945.jpg|thumb|upright=1.4||Portaerei della British Pacific Fleet nel 1945]]
La Royal Navy soffrì un alto numero di perdite nei primi mesi di guerra, tra cui le portaerei ''[[HMS Courageous (50)|Courageous]]'' e ''[[HMS Glorious|Glorious]]''e l'incrociatore da battaglia ''[[HMS Hood (51)|Hood]]'', affondate da forze tedesche e la ''[[HMS Hermes (95)|Hermes]]'', ''[[HMS Repulse (1916)|Repulse]]'' e ''[[HMS Prince of Wales (53)|Prince of Wales]]'', affondate dai giapponesi. Queste ultime perdite furono un durissimo colpo alla posizione britannica in Estremo Oriente e costrinsero le unità rimaste della Royal Navy a ritirarsi prima in India e successivamente in [[Kenya]], abbandonando al proprio destino le colonie orientali e la base di [[Singapore]]. Tra i successi vi furono la vittoria nella [[battaglia del Rio de la Plata]] del 1939 e l'affondamento della ''[[Bismark]]'', che significarono la quasi totale distruzione della flotta di superficie tedesca. Cruciale per la sopravvivenza stessa della Gran Bretagna e dell'impero fu la [[battaglia dell'Atlantico (1939-1945)|battaglia dell'Atlantico]], portata dagli U-Boot tedeschi contro i convogli di rifornimento diretti nei porti britannici. I miglioramenti tecnologici nel campo della guerra sottomarina raggiunti tra le due guerre, uniti a nuove tattiche messe in atto dai comandati tedeschi, portarono ad una drammatica crescita delle perdite tra le navi mercantili, mettendo a rischio la continuità dello sforzo bellico britannico.
 
La Royal Navy fu anche vitale per controllare le rotte marine che univano alla madrepatria le forze britanniche impegnate in combattimento nelle più remote parti del mondo, come in [[Nord Africa]], nel mare [[Mar Mediterraneo|Mediterraneo]], e nell'[[Estremo Oriente]]. La supremazia navale fu vitale per le operazioni anfibie iniziate con il passaggio all'offensiva seguito all'ingresso degli Stati Uniti nel conflitto, come le invasioni dell'[[Campagna del Nord Africa#Operazione Torch|Africa Nordoccidentale]], della Sicilia [[Invasione Alleata della Sicilia|(operazione Husky)]], dell'Italia, e della [[Sbarco in Normandia|Normandia]].
 
Dal [[1944]] la Royal Navy tornò in forze anche nel Pacifico, operando però in posizione nettamente subordinata rispetto alla US Navy.
 
=== Dal dopoguerra ad oggi ===
Dopo la [[seconda guerra mondiale]], il crescente potere degli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] e il declino dell'Impero Britannico, unito alle difficili condizioni economiche in Gran Bretagna, ridussero il ruolo della Royal Navy. Tutte le navi in servizio da prima della guerra vennero radiate e vendute per essere demolite, mentre solo le unità più moderne e in migliori condizioni vennero mantenute in servizio operativo e ammodernate. Tuttavia la minaccia dell'[[Unione Sovietica]] e i perduranti interessi britannici in tutto il mondo crearono un nuovo ed importante ruolo per la marina. Questo nuovo ruolo della Royal Navy costrinse i vari governi britannici a bilanciare le capacità operative con le necessità di limitare le spese navali, spinte verso l'alto dal costo dei nuovi sistemi d'arma. La accentuata rivalità tra i diversi rami delle forze armate britanniche nella spartizione delle risorse fu una caratteristica di questo periodo. Venne comunque intrapreso un limitato programma di nuove costruzioni, tra cui le classi di portaerei [[classe Majestic (portaerei)|Majestic]], [[classe Centaur (portaerei)|Centaur]] e [[classe Audacious (portaerei)|Audacious]], gli incrociatori [[classe Tiger (incrociatore)|classe Tiger]] e i cacciatorpediniere [[classe Daring (cacciatorpediniere 1949)|classe Daring]].
 
Negli [[anni 1960|anni sessanta]] con l'aiuto degli Stati Uniti, venne varato il [[HMS Dreadnought (S101)|HMS ''Dreadnought'']], primo sottomarino nucleare britannico. La Royal Navy ricevette le sue prime armi nucleari con l'ingresso in servizio delle unità [[classe Resolution (sottomarino)|classe Resolution]] e dei missili [[UGM-27 Polaris]]
e successivamente divenne l'unico detentore del [[Distruzione mutua assicurata|deterrente atomico inglese]].
 
Negli anni sessanta la marina iniziò a progettare una nuova classe di tre portaerei da 60.000 t per rimpiazzare le unità obsolete. Il piano, denominato [[CVA-01]], venne abbandonato nell'ambito del Libro Bianco della difesa del [[1966]], presentato dal nuovo governo a guida Labour entrato in carica a metà del decennio. Le portaerei esistenti vennero sottoposte a lavori di ammodernamento, due unità (la [[HMS Bulwark (R08)|HMS ''Bulwark'']] e la [[HMS Albion (R07)|HMS ''Albion'']]) vennero riconfigurate come "portaerei commando", mentre la [[HMS Victorious (R38)|HMS ''Victorious'']], la [[HMS Eagle (R05)|HMS ''Eagle'']] e la ''[[HMS Ark Royal (R09)|Ark Royal]]'' vennero dotate di moderni radar, ponti di volo angolati e catapulte a vapore in grado di operare aerei a reazione. A partire dal [[1965]] iniziò il ritiro dal servizio di queste portaerei senza l'ingresso in servizio di nuove unità. All'inizio degli anni 80, solo la [[HMS Hermes (R12)|HMS ''Hermes'']] era ancora operativa, essendo modificata per operare i [[BAE Sea Harrier|Sea Harriers]] poco prima della [[guerra delle Falkland]]. In servizio rimanevano anche tre portaerei [[classe Invincible (portaerei)|classe Invincible]], con un tonnellaggio molto più ridotto.
 
Durante la [[Guerra fredda]], la Royal Navy venne riconfigurata in chiave antisottomarina con una forza di piccole [[fregata (nave)|fregate]] e [[cacciatorpediniere]]. Il suo compito era quello di ricercare e, se necessario, distruggere i sottomarini sovietici nell'[[Oceano Atlantico|Atlantico]] settentrionale. Questo ruolo era radicalmente diverso dalla capacità di operare globalmente propria della Royal Navy fino alla seconda guerra mondiale.
[[File:HMS Hermes (R-12) DN-SN-82-04758.JPEG|thumb|upright|=1.4|left|La [[HMS Hermes (R12)|HMS ''Hermes'']], Ammiraglia della Forza di spedizione britannica inviata per riconquistare le [[Isole Falkland]].]]
La più importante operazione post-bellica condotta dalla sola Royal Navy fu quella condotta contro l'[[Argentina]] nel [[1982]] nella [[guerra delle Falkland]]. Nonostante la perdita di 4 unità navali (i due cacciatorpediniere [[Classe Type 42|Type 42]]: ''[[HMS Sheffield (D80)|Sheffield]]'' e ''HMS Coventry'' e le due fregate [[Classe Type 21 (fregata)|Type 21]]: ''HMS Ardent'' e ''HMS Antelope''), di due navi da sbarco logistiche e di un'unità civile, ed il danneggiamento più o meno grave di altre navi, la Royal Navy diede prova di essere ancora in grado di combattere a quasi 13.000 chilometri dalla madrepatria. Il ''[[HMS Conqueror (S48)|Conqueror]]'' è al momento il solo sottomarino a propulsione nucleare ([[classe Churchill (sottomarino)|classe ''Churchill'']]) ad avere ingaggiato una nave nemica con siluri, affondando il vetusto incrociatore argentino ''[[ARA General Belgrano (C-4)|General Belgrano]]'' (varato nel marzo 1938). La guerra sottolineò inoltre l'importanza critica delle forze aeree e dei sottomarini, denunciando inoltre la dipendenza della Royal Navy del dopoguerra, per i propri servizi, dal naviglio mercantile affittato per l'occasione.
[[File:RN warships.png|thumb|upright=1.4||Il declino nel numero di navi della Royal Navy tra il 1980 e il 2011]]
Prima dello scoppio della guerra il Segretario per la Difesa [[John Nott]] aveva proposto una serie di tagli alla marina. Il conflitto fu quindi un motivo per abbandonare questi piani e dimostrò la necessità di dotare nuovamente la Royal Navy di capacità operative a largo raggio e di capacità anfibie. Durante la guerra e nel periodo immediatamente successivo la ''Hermes'' venne quindi mantenuta in servizio, mentre venne aumentato il numero di Sea Harriers in servizio con il Fleet Air Arm. Le nuove classi [[Classe Type 42|Type 42]] di cacciatorpediniere e [[Classe Type 21 (fregata)|Type 21]] [[Classe Type 22 (fregata)|Type 22]] e [[Classe Type 23 (fregata)|Type 23]] di fregate, che iniziarono a entrare in servizio dalla seconda metà degli anni 70, Le nuove navi da sbarco [[classe Albion]] e la [[HMS Ocean (L12)|HMS ''Ocean'']], formarono successivamente il centro delle capacità anfibie della flotta. Le nuove unità contribuirono negli anni al rinnovamento della marina britannica, senza però invertire la tendenza alla diminuzione del numero di navi operative.
 
La Royal Navy ha partecipato inoltre alla [[prima guerra del golfo]], alla [[guerra del Kosovo]], all'invasione americana dell'[[Afghanistan]], e alla [[seconda guerra del golfo]], in cui le sue unità effettuarono bombardamenti d'appoggio in occasione dello sbarco dei Royal Marine sulla [[penisola di al-Faw]], nel sud-est dell'Iraq. Inoltre, durante il medesimo conflitto, i sottomarini ''[[HMS Splendid (S106)|Splendid]]'' e ''[[HMS Turbulent (S87)|Turbulent]]'' lanciarono [[BGM-109 Tomahawk|missili Tomahawk]] su bersagli localizzati in [[Iraq]]. È stata anche impiegata con compiti anti pirateria nel [[golfo Persico]].
 
== La Royal Navy oggi ==
{{vedi anche|Classificazione delle navi della Royal Navy|Flotta della Royal Navy}}
=== Personale ===
[[File:BRNC-Dartmouth.jpg|thumb|upright=1.2|Il Britannia Royal Naval College di Darmouth]]
La [[HMS Raleigh (base)|HMS ''Raleigh'']], a [[Torpoint]], è la struttura incaricata di fornire l'addestramento di base a tutto il personale della Royal Navy. Il [[Britannia Royal Naval College]] di [[Dartmouth (Devon)|Darmouth]] è la scuola di addestramento per allievi ufficiali. Il personale è suddiviso a seconda dei compiti in diversi rami, tra cui i [[Royal Naval Engineers]], i medici e gli ufficiali logistici, precedentemente noti come Supply Officers. Attualmente esistono diversi tipi di divise per marinai e ufficiali, generalmente di colore blu o bianco.
 
Le donne furono ammesse per la prima volta in servizio nel 1917 con la creazione del [[Women's Royal Naval Service]] (WRNS), sciolto dopo la fine del primo conflitto mondiale. Una struttura simile venne ricostituita con lo stesso nome nel 1939, e rimase in attività fino al 1993, anno in cui le donne vennero integrate nelle esistenti strutture della marina. L'unica restrizione ancora in essere riguarda il divieto di servire nei Royal Marines (ma non nella banda).
 
Ad ottobre 2014, la Royal Navy impiegava 32900 persone<ref>[https://www.gov.uk/government/statistics/royal-navy-quarterly-pocket-brief-2014 Service quarterly pocket brief].</ref> compresi i volontari della riserva.
 
=== Flotta di superficie ===
Negli anni 90 la Royal Navy ha dato il via ad una serie di progetti tesi alla modernizzazione della flotta e alla conversione da un tipo di impiego focalizzato nella lotta antisommergibile ad una forza versatile e in grado di operare anche a grandi distanze dalla Gran Bretagna. Questi cambiamenti hanno implicato la costruzione di diversi nuovi tipi di navi.
[[File:HMS Bulwark.jpg|thumb|upright=1.2|La ''Bulwark'', attuale ammiraglia della flotta]]
==== Unità maggiori ====
Il nucleo della flotta è formato dalla portaelicotteri ''[[HMS Ocean (L12)|Ocean]]'' e dalle navi di assalto anfibio ''[[HMS Albion (L14)|Albion]]'' e ''[[HMS Bulwark (L15)|Bulwark]]'' (attuale ammiraglia della Flotta). La ''[[HMS Illustrious (R06)|Illustrious]]'', ultima portaerei della [[classe Invincible (portaerei)|classe Invicible]] ancora in servizio, è ora utilizzata come portaelicotteri fino al suo disarmo, previsto per il 2014. In seguito al ritiro dei caccia Harrier II, non sono attualmente in servizio aerei ad ala fissa.
 
L'ingresso in servizio delle quattro unità [[Classe Bay (nave da sbarco)|classe Bay]] di [[Landing ship dock]] nella [[Royal Fleet Auxiliary]] tra il [[2006]] ed il [[2007]] ha aumentato in maniera significativa le capacità anfibie della Royal Navy. Una unità classe Bay è stata successivamente venduta all'Australia nel [[2011]].
 
Due portaerei [[classe Queen Elizabeth (portaerei)|classe Queen Elizabeth]] sono attualmente in costruzione, con lo scopo di sostituire definitivamente le classe Invincible. Il prezzo stimato delle nuove unità da 65.000 tonnellate è di poco meno di 4 miliardi di sterline e l'inizio delle prove per la capoclasse è previsto nel [[2018]]. Entrambe opereranno la variante STOVL dei nuovi F-35 Lightning II.
 
==== Unità di scorta ====
[[File:HMS Diamond MOD 45155341.jpg|thumb|upright=1.2|La ''[[HMS Diamond (D34)|Diamond]]'' uno dei cacciatorpediniere Type 45]]
Le unità di scorta, cacciatorpediniere e fregate, sono la componente più numerosa della attuale Royal Navy. A tutto maggio 2013 sono in servizio 6 cacciatorpediniere e 13 fregate.
 
Le unità [[Classe Type 42|Type 42]] sono state sostituite dalle più grandi e moderne [[classe Type 45|Type 45]], l'ultima delle quali sta effettuando le prove in mare. Il ruolo principale di questi cacciatorpediniere è antiaereo, grazie ai lanciatori Sea Viper (anche noti come [[PAAMS]]) in grado di lanciare missili [[MBDA Aster|Aster 15]] e Aster 30, rispettivamente a corto e lungo raggio. Il sofisticato sistema radar SAMPSON è integrato con tutti i sistemi d'arma delle navi.
 
Le fregate in servizio appartengono tutte alla [[classe Type 23]]; l'ultima unità della classe, la ''[[HMS St Albans (F83)|St Albans]]'' è entrata in servizio nel [[2002]]. Nel luglio 2004, nell'ambito di una generale riduzione della spesa, tre fregate della classe sono state ritirate dal servizio e vendute al [[Cile]].
 
Vi sono già diversi progetti e proposte riguardanti una nuova classe di navi di scorta, tra cui il [[Future Surface Combatant]] (FSC), poi sostituito dal progetto Type 26 per una [[Global Combat Ship]]. Allo stato attuale è previsto l'ingresso in servizio non prima del 2020, per una forza totale tra cacciatorpediniere e fregate di 19 unità.
 
=== Sottomarini ===
[[File:HMS Astute Arrives at Faslane for the First Time MOD 45150820.jpg|thumb|upright=1.2|L'HMS ''Astute'' in navigazione nel 2009]]
Il Submarine Service della Royal Navy è composto da sette sottomarini nucleari (SSN) delle classi [[classe Trafalgar (sottomarino)|Trafalgar]] e [[classe Astute|Astute]], e da quattro sottomarini lanciamissili balistici (SSBN) della [[classe Vanguard (sottomarino)|classe Vanguard]]. Tutti i sottomarini britannici in servizio sono a propulsione nucleare.
 
Cinque unità classe Trafalgar sono al momento ancora in servizio, in attesa di essere sostituiti dai sette sottomarini della nuova classe Astute, due dei quali sono già in servizio attivo mentre altri tre sono in costruzione e gli ultimi due sono nelle fasi iniziali di produzione. L'[[HMS Astute (S119)|HMS ''Astute'']], prima unità della classe, è entrato in servizio nel 2010. I nuovi sottomarini sono decisamente più grandi dei Trafalgar, con un dislocamento in immersione di 7.800 t.
 
I quattro sottomarini classe Vanguard, armati con missili [[UGM-133A Trident II|Trident II]], sono l'unica piattaforma di lancio per l'arsenale nucleare del Regno Unito. Nel dicembre 2006 è stata ritenuta necessaria la progettazione e costruzione di una nuova classe di sottomarini destinata a sostituire le unità attualmente in servizio a partire dal 2024, per mantenere la capacità di deterrenza nucleare britannica.
 
=== Fleet Air Arm ===
{{vedi anche|Fleet Air Arm}}
Il Fleet Air Arm è il braccio della Royal Navy responsabile per le operazioni degli aerei imbarcati. Al momento opera gli elicotteri [[AgustaWestland AW101]] "Merlin", i [[Westland Sea King]] e i [[Westland Lynx]]. In seguito al discusso ritiro dal servizio dei [[BAE Harrier II]], non sono al momento in servizio aerei ad ala fissa. Per il futuro è previsto l'utilizzo dei nuovi [[Lockheed Martin F-35 Lightning II]] in versione [[STOVL]].
 
=== Royal Marines ===
{{vedi anche|Royal Marines}}
 
== Ruolo e dispiegamento attuale ==
Il ruolo della Royal Navy è la protezione degli interessi britannici in patria e all'estero, attuando le politiche estere e di difesa del governo. È inoltre uno dei fulcri della partecipazione del Regno Unito alla [[NATO]].
Questi obiettivi sono rispecchiati da una serie di capacità operative fondamentali:
 
* Mantenimento del deterrente nucleare britannico imbarcato sulla flotta sottomarina
* Capacità di operare due gruppi da battaglia di portaerei medi con relativi aerei
* Dispiegamento dei [[British Commandos]]
* Contributo alla operatività del [[Joint Helicopter Command]]
* Mantenimento di navi di pattuglia
* Capacità antimine estesa anche a nazioni alleate
* Fornitura di servizi idrogeologici e meteorologici su scala globale
* Protezione della [[zona economica esclusiva]] del Regno Unito e dell'Unione Europea.
 
=== Dispiegamento attuale ===
La Royal Navy è attualmente impegnata in diverse aree, in alcuni casi permanentemente. Nel Mediterraneo è impiegata nell'ambito della NATO e fino al [[2010]] operava il [[Royal Navy Cyprus Squadron]], ora disciolto. Diverse unità vengono impiegate con compiti di pattuglia nell'Atlantico settentrionale e meridionale, mentre una nave da guerra è sempre basata alle Falkland. Al momento questo compito è svolto dalla [[HMS Clyde (P257)|HMS ''Clyde'']].
 
Nel golfo Persico la Royal Navy è impiegata in diversi compiti di pattuglia e supporto legati alla stabilizzazione successiva ai diversi conflitti del Golfo. L'[[Armilla Patrol]], iniziato nel [[1980]] è il principale impegno regionale. Il UK Maritime Component Commander (UKMCC) è responsabile delle operazioni nella zona e vicecomandante delle forze navali combinate.
 
La marina mantiene anche un [[Response Force Task Group]], formazione creata inn seguito alla Strategic Defence and Security Review del 2010, pensato per rispondere con breve preavviso ad emergenze sanitarie e militari o a operare come forza da sbarco. Il primo impiego della nuova forza è avvenuto nel [[2011]] nell'ambito degli esercizi COUGAR 11 tenuti nel Mediterraneo e ad est di Suez.
 
La Royal Navy è anche stata responsabile dell'addestramento della [[marina militare irachena]] e della messa in sicurezza dei terminali petroliferi portuali al momento della fine delle ostilità nel paese.
 
La [[missione Atalanta]], nome dell'operazione europea antipirateria nell'oceano Indiano, è svolta sotto il comando permanente di un ufficiale della Royal Navy o dei Royal Marines, con base presso il comando di [[Northwood Headquarters|Northwood]] e vede impiegate anche navi britanniche.
 
La marina britannica contribuisce anche al mantenimento delle forze operative della NATO, organizzate nella [[NATO Response Force]]. Dal [[1971]] è anche impegnata dai [[Five Powers Defence Arrangements]], una serie di accordi difensivi tra Regno Unito, [[Australia]], [[Malesia]], [[Singapore]] e [[Nuova Zelanda]], che comportano temporanei dispiegamenti in Estremo oriente, generalmente composti da una fregata e da una nave idrografica armata.
 
== Nomi ==
Soprannomi usati per la Royal Navy includono "The Mob", "The Andrew" e "The Senior Service" (il servizio militare più antico, in contrasto a quello dell'esercito o dell'aviazione). Al giorno d'oggi i marinai britannici si riferiscono a sé stessi come ''Jack'' piuttosto che con il più vecchio ''Jack tar'' (letteralmente "Jack Catrame", dall'usanza dei marinai di portare i capelli lunghi e raccolti in una coda di cavallo tenuta insieme dal catrame). Un soprannome usato all'estero per i marinai britannici sono ''Limey'' (probabilmente derivato da ''lime juicer'' ("succo di [[Citrus aurantiifolia|lime]]") per l'usanza della Royal Navy di distribuire succo di lime per prevenire lo [[scorbuto]]).
 
Normalmente con ''Royal Navy'' ci si riferisce alla Marina Reale del [[Regno Unito]], le altre marine del Commonwealth includono nella denominazione ufficiale il nome del Paese, per esempio '''[[Royal Australian Navy]]'''. Comunque anche il nome di altre marine, come per esempio la ''Koninklijke Marine'' (Marina Reale Olandese), significa "Marina reale" nelle rispettive lingue.
 
== Navi della Royal Navy ==
{{vedi anche|Classificazione delle navi della Royal Navy|Flotta della Royal Navy}}
Le navi da guerra appartenenti alla marina britannica venivano classificate dalla prima alla sesta classe, secondo la loro capacità di prendere posto nella linea di fila e secondo il numero di cannoni con cui erano armate.
 
Al nome delle navi viene aggiunto il prefisso '''HMS''' che significa ''Her Majesty's Ship'' o alternativamente ''His Majesty's Ship'' ("Nave di Sua Maestà").<br />
Le navi di supporto della flotta, solitamente con equipaggi civili, ricevono solitamente il prefisso '''[[Royal Fleet Auxiliary|RFA]]''' per ''Royal Fleet Auxiliary''.<br />
A navi e sottomarini viene anche dato un ''[[pennant number]]'' (dispositivo ottico).
 
== Catena di comando della Royal Navy ==
La Royal Navy è stabilita sotto la ''[[Royal Prerogative]]'' ed a suo capo c'è il ''[[Lord High Admiral]]'' ("Lord Grand Ammiraglio"). Fino al [[2011]] a tenere questo titolo è stata la regina [[Elisabetta II del Regno Unito]] (che è globalmente a capo di tutte le [[British Armed Forces|forze armate britanniche]]), ma il 10 giugno del 2011 ha ceduto il titolo al consorte, il [[Filippo di Edimburgo|principe Filippo, duca di Edimburgo]], in occasione del suo novantesimo compleanno.
 
In epoca precedente il posto di ''[[Lord grand'ammiraglio (Regno Unito)|Lord High Admiral]]'' è stato delegato ad un ufficiale della marina. Successivamente il posto venne frequentemente commissionato e in questi periodi la Royal Navy veniva diretta da un consiglio a cui capo c'è il ''[[First Lord of the Admiralty]]'' ("Primo Lord dell'Ammiragliato"). Nel [[1964]] le funzioni dell'Ammiragliato vennero trasferite al ''[[Secretary of State for Defence]]'' ("Segretario di stato per la difesa") e al ''[[Defence Council of the United Kingdom]]'' ("Concilio per la difesa del Regno Unito"). Da allora il titolo storico di ''Lord High Admiral'' è tornato nell'ambito della monarchia britannica.
 
Le funzioni del ''Defence Council'' che riguardano l'amministrazione del Servizio Navale sono formamente delegate ad un ''[[Admiralty Board]]'' ("Comitato dell'Ammiragliato") e al suo subcomitato, il ''[[Navy Board]]'', che è responsabile per i problemi di ordinaria amministrazione.
 
Il capo professionale della Royal Navy è il ''[[First Sea Lord]]'' ("Primo Lord del Mare"), che detiene anche il titolo di ''Chief of the Naval Staff'' ("Capo del personale navale"). Attualmente questo incarico è detenuto dall'ammiraglio [[Jonathon Band]].
 
=== Comandanti in capo ===
Storicamente la Royal Navy è sempre stata divisa in diversi comandi, ognuna con un ''Commander-in-Chief'' ("[[Comandante in capo]]") per esempio Commander-in-Chief Plymouth, Commander-in-Chief China Station, ecc. Ora esistono solo due comandanti in capo, ''[[Commander-in-Chief Fleet]]'' ("Comandante in capo della flotta") e ''[[Commander-in-Chief Naval Home Command]]'' ("Comandante in capo del Comando Navale"), che si prevede di amalgamare a breve termine.
 
Nel [[1971]] con il ritiro da [[Singapore]] le flotte dell'[[British Eastern Fleet|estremo oriente]] e [[British Western Fleet|occidentale]] furono unificate in un unico comando sotto il controllo del ''Commander-in-Chief Fleet'' (CINCFLEET), inizialmente basato a [[Northwood (Londra)|Northwood]] nel [[Middlesex]], continuando la tradizione iniziata nel [[1960]] di basarvi il comando navale casalingo. Recentemente la maggior parte del personale del CINCFLEET è stato trasferito in un nuovo impianto in Portsmouth. Comunque il CINCFLEET stesso ed un piccolo gruppo di personale rimane a Northwood.
 
Il ''Commander-in-Chief Naval Home Command'' (CINCNAVHOME) conosciuto anche come [[Second Sea Lord]] ("Secondo Lord del Mare") è responsabile per le installazioni a terra e per la gestione del personale della Royal Navy ed è basato a Portsmouth, facendo sventolare la sua bandiera dalla [[HMS Victory (1765)|HMS ''Victory'']]. Questo ruolo è al momento assegnato all'ammiraglio [[James Burnell-Nugent]].
 
== Cronologia della Royal Navy e onori di battaglia ==
[[File:Slaget på reden.jpg|thumb|upright=1.4|La battaglia di Copenaghen]]
[[File:Luny Thomas Battle Of The Nile August 1st 1798 At 10pm.jpg|thumb|upright=1.4|La battaglia di Abukir]]
[[File:Turner, The Battle of Trafalgar (1806).jpg|thumb|upright=1.4|La battaglia di Trafalgar]]
[[File:Renown-7.jpg|thumb|upright=1.4|La battaglia dell'Atlantico]]
* [[1588]]: [[Invincible Armada]]
* [[1589]]: [[Spedizione Drake-Norris]]
* [[1652]]: [[Battaglia di Dungeness]]
* [[1690]]: [[Battaglia di Beachy Head (1690)|Battaglia di Beachy Head]]
* [[1692]]: [[Battaglia di La Hougue]]
* [[1692]]: [[Battaglia di Plaisance (Placentia)]]
* [[1759]]: [[Battaglia di Quiberon Bay]] e [[Battaglia di Lagos]]
* [[1762]]: [[Battaglia di Signal Hill]]
* [[1779]]: [[Battaglia di Grenada]]
* [[1780]]: [[Battaglia di Capo San Vincenzo (1780)|Battaglia di Capo San Vincenzo]]
* [[1781]]: [[Battaglia di Chesapeake]] e [[Battaglia di Dogger Bank (1781)|Battaglia di Dogger Bank]]
* [[1782]]: [[Battaglia di St. Kitts]] e [[Battaglia delle Saintes]]
* [[1794]]: [[Glorioso Primo di Giugno]]
* [[1797]]: [[Battaglia di Camperdown]]
* [[1797]]: [[Battaglia di Capo San Vincenzo (1797)|Battaglia di Capo San Vincenzo]]
* [[1798]]: [[Battaglia del Nilo (1798)|Battaglia del Nilo]]
* [[1801]]: [[Battaglia di Copenaghen (1801)|Battaglia di Copenaghen]]
* [[1805]]: [[Battaglia di Trafalgar]]
* [[1808]]-[[1814]]: [[Guerra peninsulare]]
* [[1812]]-[[1814]]: [[Guerra del 1812]]
* [[1821]]: Prima nave a pale per usi ausiliari (rimorchi, ecc.)
* [[1839]]-[[1842]]: [[Guerra dell'Oppio]], prima guerra anglo-cinese.
* [[1840]]: Prima [[nave a vapore]] con propulsione a [[elica]], ''[[HMS Rattler (1843)|Rattler]]''
* [[1902]]: Primo [[sommergibile]] della Royal Navy, ''[[HMS Holland 1|Holland 1]]''
* [[1905]]: Prima nave con [[turbina a vapore|turbine a vapore]] e [[nave da battaglia|corazzata monocalibro]], ''[[HMS Dreadnought (1906)|Dreadnought]]''
* [[1914]]-[[1918]]: [[Prima battaglia dell'Atlantico]]
* [[1914]]: [[Battaglia di Helgoland (1914)|Battaglia di Helgoland]], [[Battaglia di Coronel]], [[Battaglia delle isole Falkland]]
* [[1915]]: [[Battaglia di Dogger Bank (1915)|Battaglia di Dogger Bank]] e [[Campagna dei Dardanelli]]
* [[1916]]: [[Battaglia dello Jutland]]
* [[1919]]: [[Guerra civile russa]]
* [[1931]]: [[Ammutinamento di Invergordon]]
* [[1939]]-[[1945]]: [[Seconda Battaglia dell'Atlantico]]
* [[1939]]: [[Battaglia del Rio della Plata]]
* [[1940]]: [[Battaglia di Dunkirk|Operation Dynamo (Dunkirk)]]
* [[1941]]: [[Battaglia di Capo Matapan]]
* [[1941]]: Affondamento dell'''[[HMS Hood (51)|Hood]]'' e della nava da battaglia tedesca ''[[Bismarck (nave da battaglia)|Bismarck]]''
* [[1943]]: [[Battaglia di capo Nord]]
* [[1944]]: [[Operazione Tungsten]]
* [[1944]]: [[Operazione Nettuno|Operazione Neptune (Normandia)]]
* [[1946]]: Minate la ''[[HMS Saumarez (G12)|Saumarez]]'' e la ''[[HMS Volage (R41)|Volage]]'' nell'[[Incidente del canale di Corfù]]
* [[1949]]: ''[[HMS Amethyst (U16)|Amethyst]]'' nell'[[Incidente del Fiume Azzurro]]
* [[1950]]: inizia la [[guerra di Corea]]
* [[1956]]: [[Crisi di Suez|Crisi del canale di Suez]]
* [[1962]]: Inizia nel [[Borneo]] il [[Confronto tra Indonesia e Malesia]]
* [[1963]]: Primo sottomarino britannico a propulsione nucleare, ''[[HMS Dreadnought (S101)|Dreadnought]]''
* [[1965]]: Inizia la [[Beira Patrol]] contro la [[Rhodesia]]
* [[1980]]: Inizia l'[[Armilla Patrol]] nel [[Golfo Persico]]
* [[1982]]: [[Guerra delle Falkland]]
* [[1991]]: [[Prima guerra del Golfo]]
* [[1999]]: [[Operazione Allied Force]]
* [[2000]]: [[Sierra Leone]]
* [[2001]]: [[Operazione Veritas|Campagna afgana]]
* [[2003]]: [[Seconda guerra del Golfo]]
 
== Marinai famosi della Royal Navy ==
<gallery>
File:Francis Drake by Henry Bone.jpg|[[Francis Drake]]
File:George Anson, 1st Baron Anson by Sir Joshua Reynolds.jpg|[[George Anson]]
File:Mosnier, George Rodney.jpg|[[George Brydges Rodney|George Rodney]]
File:Richard Howe, 1st Earl Howe - Project Gutenberg eText 18314.jpg|[[Richard Howe]]
File:Northcote, Samuel Hood.jpg|[[Samuel Hood, I Visconte di Hood|Samuel Hood]]
File:Adam Duncan, 1st Viscount Duncan by John Hoppner.jpg|[[Adam Duncan]]
File:John Jervis, Earl of St Vincent by Lemuel Francis Abbott.jpg|[[John Jervis]]
File:HoratioNelson1.jpg|[[Horatio Nelson]]
File:Cuthbert Collingwood, Baron Collingwood by Henry Howard.jpg|[[Cuthbert Collingwood, I barone Collingwood|Cuthbert Collingwood]]
File:Ramsay - Thomas Cochrane.jpg|[[Thomas Cochrane]]
File:John Arbuthnot Fisher, 1904.JPG|[[John Fisher]]
File:John Jellicoe, Admiral of the Fleet.jpg|[[John Jellicoe]]
File:Nw beatty 01.png|[[David Beatty]]
File:Andrew Cunningham.jpg|[[Andrew Cunningham]]
</gallery>
In ordine cronologico di anzianità approssimativo.
{{Colonne}}
* [[Humphrey Gilbert]]
* [[Martin Frobisher]]
* [[Francis Drake]]
* [[Robert Blake (ammiraglio)|Robert Blake]]
* [[George Monck]]
* [[Giacomo II d'Inghilterra]]
* [[William Penn (ammiraglio)|William Penn]]
* [[Edward Montagu, I conte di Sandwich|Edward Montagu]]
* [[George Anson]]
* [[Edward Hawke]]
* [[Edward Boscawen]]
* [[John Byron]]
* [[George Brydges Rodney]]
* [[Richard Howe]]
* [[Samuel Barrington]]
* [[Samuel Hood, I Visconte di Hood|Samuel Hood]]
* [[Richard Kempenfelt]]
* [[John Jervis]]
* [[John Schank]]
* [[Charles Middleton, I barone Barham]]
* [[James Cook]]
* [[Alexander Hood, I Visconte Bridport|Alexander Bridport]]
* [[Adam Duncan]]
* [[Horatio Nelson]]
* [[Hyde Parker]]
* [[Home Riggs Popham]]
* [[George Elphinstone, I Visconte Keith|George Keith]]
{{Colonne spezza}}
* [[Edward Pellew, I visconte di Exmouth|Edward Pellew]]
* [[William Sidney Smith]]
* [[William Cornwallis]]
* [[Cuthbert Collingwood, I barone Collingwood|Cuthbert Collingwood]]
* [[Robert Calder]]
* [[Thomas Cochrane]]
* [[John Thomas Duckworth]]
* [[Sir Philips Broke]]
* [[James Vashon]]
* [[George Vancouver]]
* [[William Bligh]]
* [[John Franklin|Sir John Franklin]]
* [[Charles Robert Malden]]
* [[John Fisher]]
* [[Robert Falcon Scott]]
* [[John Jellicoe]]
* [[David Beatty]]
* [[William Boyle]]
* [[Andrew Cunningham]]
* [[James Somerville]]
* [[John Tovey]]
* [[Max Horton]]
* [[Philip Vian]]
* [[Louis Mountbatten]]
* [[Frederick John Walker]]
* [[Sandy Woodward|John "Sandy" Woodward]]
* [[James Stirling (governatore)|James Stirling]]
{{Colonne fine}}
 
== Navi famose della Royal Navy ==
[[File:Battleship1.jpg|thumb|upright=1.4|[[HMS Victory (1765)|HMS ''Victory'']]]]
* ''[[Mary Rose]]'' – affondata nel 1545 al largo di [[Portsmouth]]
* ''[[HMS Ark Royal (1587)|Ark Royal]]'' – nave ammiraglia della flotta britannica contro l'Invincible Armada. Attualmente (2008) la ''[[HMS Ark Royal (R07)|Ark Royal]]'' è una [[portaerei]] classe ''[[Classe Invincible (portaerei)|Invincible]]'' che ha partecipato alla [[seconda guerra del Golfo]]
* ''[[Sovereign of the Seas (1637)|Sovereign of the Seas]]'' – nave voluta dal Re d'Inghilterra Carlo I. La sua struttura venne presa come riferimento per la costruzioni dei velieri negli anni successivi.
* ''[[HMS Bounty|Bounty]]'' – sede del famoso [[Ammutinamento del Bounty|ammutinamento]].
* ''[[HMS Victory (1765)|Victory]]'' – nave ammiraglia di Horatio Nelson alla battaglia di Trafalgar. Questa è ufficialmente la nave da guerra più vecchia in servizio attivo.
* ''[[HMS Beagle|Beagle]]'' – trasportò [[Charles Darwin]] nel suo viaggio.
* ''[[HMS Warrior (1860)|Warrior]]'' – una delle prime navi [[corazzata|corazzate]]
* ''[[HMS Dreadnought (1906)|Dreadnought]]'' – prima corazzata monocalibro
* ''[[HMS Warspite (1913)|Warspite]]'' – combatté allo [[Battaglia dello Jutland|Jutland]] e per tutta la [[seconda guerra mondiale]]
* ''[[HMS Hood (51)|Hood]]'' – [[incrociatore da battaglia]] distrutto dalla ''[[Bismarck (nave da battaglia)|Bismarck]]''
* ''[[HMS Vanguard (23)|Vanguard]]'' – ultima [[nave da battaglia]] costruita per la Royal Navy
* ''[[HMS Dreadnought (S101)|Dreadnought]]'' – primo sottomarino a propulsione nucleare britannico
* ''[[HMS Resolution (S22)|Resolution]]'' – primo sottomarino per il lancio di [[Missile balistico intercontinentale|missili balistici intercontinentali]]
* ''[[HMS Invincible (R05)|Invincible]]'' – portaerei leggera
* ''[[HMS Conqueror (S48)|Conqueror]]'' – sommergibile a propulsione nucleare d'attacco, responsabile per l'affondamento del ''[[ARA General Belgrano (C-4)|General Belgrano]]'' durante la [[guerra delle Falkland]].
 
=== [[Portaerei]] della Royal Navy ===
[[Pennant number]]: '''R''' (Post-1948), accanto il numero di unità (nel caso di ''classe'') e la data di ''impostazione'' (dell'unità ''capoclasse'')
{{Div col|cols=3|small=yes}}
* {{nave|HMS|Argus|I49}} – 1914
* {{nave|classe|Glorious|portaerei|6}} (3) – 1915
* {{nave|HMS|Eagle|94}} – 1917
* {{nave|HMS|Hermes|95}} – 1918
* {{nave|HMS|Ark Royal|91}} – 1935
* {{nave|classe|Illustrious|portaerei|6}} (4) – 1937
* {{nave|HMS|Unicorn|I72}} – 1939
* {{nave|classe|Implacable|portaerei|6}} (2) – 1939
* {{nave|classe|Colossus|portaerei|6}} (8) – 1942
* {{nave|classe|Majestic|portaerei|6}} (5) – 1943
* {{nave|classe|Audacious|portaerei|6}} (2) – 1942
* {{nave|classe|Centaur|portaerei|6}} (4) – 1944
* {{nave|classe|Invincible|portaerei|6}} (3) – 1973
<!--* {{nave|HMS|Ocean|L12}} – 1994-->
* {{nave|classe|Queen Elizabeth|portaerei|6}} (2) – 2009
{{Div col end}}
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* Arthur Herman. ''To Rule The Waves: How The British Navy Changed The World''. Harpercollins, 2004. Hardcover, 528 pagine. ISBN 0-06-053424-9
* N. A. M. Rodger. ''The Safeguard of the Sea: A Naval History of Britain from 660 - 1649''.
* N. A. M. Rodger. ''The Command of the Ocean: A Naval History of Britain from 1649 - 1815''. Penguin, 2004, paperback, 907 pagine. ISBN 0-14-028896-1
 
== Voci correlate ==
*[[Consiglio nazionale delle ricerche]]
* [[Home Fleet]]
* [[Historical Maritime Society]]
* [[Ammutinamento]]
* [[Gradi della Royal Navy]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Royal Navy}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|http://www.royalnavy.mod.uk/|Sito internet della Royal Navy|lingua=en}}
* {{cita web|http://www.royal-navy.org/|Royal Navy History - ''Institute of Naval History''|lingua=en}}
* {{cita web|http://www.navynews.co.uk/|''Navy News'' - Periodico della Royal Navy|lingua=en}}
* {{cita web|http://www.captaincooksociety.com/ccsu4190.htm|La marina di Cook nel 1770|lingua=en}}
* {{cita web|http://www.royalmagazine.net/|''Women in the armed forces'', rivista|lingua=en}}
 
{{Portale|Italia|biologia|marina|scienza}}
{{Navi della Royal Navy}}
{{British Armed Forces}}
{{Marine militari europee}}
{{Controllo di autorità}}
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[[Categoria:Consiglio Nazionale delle Ricerche]]