Celemantia e Urania (nave oceanografica): differenze tra le pagine

(Differenze fra le pagine)
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
IrishBot (discussione | contributi)
m Bot: orfanizzo redirect Colloqui con se stesso
 
Nuova pagina: {{S|navi}} {{Infobox nave |Nome=''Urania'' |Immagine=Urania en el Puerto de la Bahía de Cádiz.jpg |Dimensioni_immagine=Urania nel porto della Baia di Cadice (Spagna)...
 
Riga 1:
{{S|navi}}
{{Coord|47.744778|18.198911|display=title|region:AU_type:city}}
{{Infobox nave
{{Castra romana
|Nome=''Urania''
| nome = Celemantia
|Immagine=Urania en el Puerto de la Bahía de Cádiz.jpg
| immagine = Kastell Iža-Leányvár Baracken.png
|Dimensioni_immagine=Urania nel porto della Baia di Cadice (Spagna)
| didascalia = Ricostruzione grafica della parte sud dell'antico forte di Celemantia.
|Didascalia=
| date = forte [[Truppe ausiliarie dell'esercito romano|ausiliario]] da [[Marco Aurelio]]/[[Commodo]] al [[V secolo]]
|Bandiera={{Insegna navale|ITA}}
| località moderna = [[Leányvár]] in [[Slovacchia]]
|Tipo=Nave oceanografica
| unità presenti = ''[[Elenco delle truppe ausiliarie romane|cohors I Hispanorum]]'' (da [[Antonino Pio]] a [[Commodo]]?);<ref>RHP 370.</ref><br />''[[Elenco delle truppe ausiliarie romane|cohors VII Breucorum equitata]]''<ref>{{AE|1944|122}}.</ref> (da [[Settimio Severo]]<ref>{{CIL|3|3757}} q-u; {{CIL|3|10668}} q-u.</ref> a [[Gordiano III]]<ref>{{CIL|3|3757}} v-w-x; {{CIL|3|10668}} v-w-x.</ref>);
|Classe =100 A. 1.1. nav.s. st. I.L.
| dimensioni castra = 175 x 176 metri, pari a 3,06 [[ettaro|ha]];
|Identificazione =275R.I.
| provincia romana = [[Pannonia (provincia romana)|Pannonia inferiore]]/[[Marcomannia]]
|Porto di registrazione = Napoli
| battaglie nei pressi = sconosciute (cfr. [[guerre marcomanniche]])
|Costruttori=
|Cantiere= Cantiere Mario Morini, Ancona
|Impostazione=30 novembre 1990
|Varo=1992
|Entrata_in_servizio=[[2001]]
|Ammodernamento = 2015
|Proprietario=SO.PRO.MAR. spa - Napoli
|Dislocamento=a pieno carico: 900 [[tonnellata|t]]
|Lunghezza= 61.20
|Larghezza= 11.10
|Altezza=
|Pescaggio=3,10 - 3,60
|Propulsione=due [[motore diesel|motori diesel]] da 1000 KW con due eliche a passo variabile e 1 elica prodiera da 220 KW
|Velocità=14.5
|Velocità_km=
|Autonomia=45 giorni
|Capacità_di_carico=
|Equipaggio=36
|Sistemi_difensivi=
|Corazzatura=
|Mezzi_aerei=
|Motto=
}}
La nave oceanografica '''Urania''' è stata una nave del [[Consiglio Nazionale delle Ricerche]] destinata alle analisi e alle ricerche geologiche, chimiche e radiologiche.<ref>{{cita web|titolo=La nave oceanografica Urania|sito=Consiglio nazionale delle ricerche|url=http://www.cnr.it/consulenza/NaveUrania.html}}</ref>
'''Celemantia''' (o Kelemantia) sorge nei pressi di [[Leányvár]]. È stato un [[castrum|forte]] [[impero romano|romano]] del comune di [[Slovacchia|slovacco]] di Iža, a circa 4&nbsp;km ad est di [[Komárno]]. Esso faceva parte della zona di frontiera del [[Limes romano|limes]].
 
L'imbarcazione era inclusa fra le grandi infrastrutture del [[Consiglio nazionale delle ricerche]], insieme alla [[Laboratorio-Osservatorio Internazionale Piramide]] sul monte [[Everest]], il laboratorio aereo per ricerche ambientali (LARA)<ref>Il laboratorio aereo per ricerche ambientali (LARA) è installato a bordo dell'aereo [[CASA C-212 Aviocar|CASA C-212-200]] (Matricola I-MAFE) operato dalla Compagnia Generale Ripreseaeree spa</ref>, il [[Stazione meteorologica di Monte Cimone|laboratorio del Monte Cimone]], la [[Stazione Mario Zucchelli|Base Scientifica in Antartide]] e la [[Base artica Dirigibile Italia|Base scientifica del CNR in Artico]].<ref>{{cita web|titolo=Grandi strutture|url=http://www.cnr.it/istituti/ConsulenzeGrandInf.html}}</ref>
 
==Storia==
Prima nave da ricerca multidisciplinare progettata in Italia, l'Urania è stata consegnata al CNR nell'aprile 1992. Considerata tra le migliori navi da ricerca oceanografica a disposizione della comunità scientifica internazionale,<ref>{{cita news|titolo=Mancano navi oceanografiche, a rischio lavoro dei geologi marini|pubblicazione=Corriere di Siena|data=2019-02-21|url=https://corrieredisiena.corr.it/video/tv-news/660655/mancano-navi-oceanografiche-a-rischio-lavoro-dei-geologi-marini.html}}</ref> la nave oceanografica Urania veniva impiegata mediamente per oltre 330 giornate operative all'anno.<ref>{{cita web|N/O Urania|sito0Sopromar|url=http://www.sopromar.it/it/urania.htm}}</ref> Nei primi 20 anni di attività sono state condotte oltre 300 le campagne oceanografiche.<ref>{{cita web|titolo=URANIA - 20 anni|sito=CNR web tv|url=http://www.cnrweb.tv/urania-20-anni/}}</ref>
{{Vedi anche|Guerre marcomanniche}}
 
[[File:Urania IMO 9013220 01 @chesi.JPG|miniatura|sinistra|Nave Urania nell'aprile 2015]]
Presso ''Celemantia'' vi sono tracce di un antico centro degli antichi [[germani]], della tribù dei [[Quadi]], come ci ricorda lo storico e geografo [[Claudio Tolomeo]] nel [[II secolo]], oltre ad un centro civile romano. Il forte romano costituì la "testa di ponte" della [[fortezza legionaria]] a sud del Danubio di ''[[Brigetio]]'' e fu certamente al centro delle [[guerre marcomanniche|operazioni militari]] condotte dalle [[esercito romano|armate romane]] in [[Marcomannia|territorio germanico]] tra il [[172]] ed il [[180]]. Non a caso lo stesso [[Marco Aurelio]] potrebbe aver stazionato in questo importante accampamento nel [[179]], come ci racconta nel suo primo libro dei ''[[Colloqui con sé stesso]]'', intitolato ''sulla [[Hron|Granua]]'', fiume dell'attuale [[Slovacchia]] a nord di ''Brigetio''.<ref>[[Marco Aurelio]], ''[[Colloqui con sé stesso]]'', libro I.</ref>
Nell'aprile 2015, presso il [[porto di Livorno]] la nave è stata tagliata a metà in due tronconi per allungarne lo scafo, che è passato da 61 a 67 metri al fine di ospitare altri spazi di ricerca.<ref>{{cita news|titolo=“Urania”, adesso la nave è più lunga di sei metri|pubblicazione=Il Tirreno|data=2015-04-24|url=https://iltirreno.gelocal.it/livorno/cronaca/2015/04/24/news/urania-adesso-la-nave-e-piu-lunga-di-sei-metri-1.11297605}}</ref> Il 25 agosto dello stesso anno, mentre la nave Urania si trovava ancora nel bacino di galleggiamento "Mediterraneo" nel [[porto di Livorno]] per riparazioni, è avvenuto un incidente sul lavoro che causato la morte di un operaio e il ferimento dei restanti 11 membri dell'equipaggio.<ref>{{cita news|titolo=Tragedia in porto, la nave Urania affonda: un morto e dodici feriti, uno è grave|pubblicazione=Il tirreno|data=2015-08-25|url=https://iltirreno.gelocal.it/livorno/cronaca/2015/08/25/news/tragedia-in-porto-la-nave-urania-affonda-un-morto-e-dodici-feriti-uno-e-grave-1.11986411}}</ref> L'imbarcazione è rimasta sopposta a sequestro giudiziario fino al marzo 2017,<ref>{{cita news|titolo=Livorno, Bacino galleggiante in attesa dell'accertamento del tribunale|pubblicazione=Corriere Marittimo|data=2017-06-29|url=https://www.corrieremarittimo.it/ports/livorno-bacino-galleggiante-in-attesa-dellaccertamento-del-tribunale/}}</ref>, mentre nel luglio 2018 ne è stata annunciata la demolizione,<ref>{{cita news|titolo=Demolizione della nave Urania, per tre anni "prigioniera" del bacino di carenaggio di Livorno|pubblicazione=Corriere Marittimo|data=2018-07-07|url=https://www.corrieremarittimo.it/ports/demolizione-della-nave-urania-per-tre-anni-prigioniera-del-bacino-di-carenaggio-di-livorno/}}</ref> conclusasi nel successivo mese di settembre.
 
Nel febbraio 2019, in occasione del terzo congresso dei geologi marini ospitato presso la sede del CNR a Roma, è stato lanciato l'appello per l'acquisizione di una nuova nave oceanografica italiana.<ref>{{cita news|autore=Fabio Pozzo|titolo=Il Cnr chiede all’Italia una nuova nave oceanografica |pubblicazione=La Stampa|data=2019-02-25|url=https://www.lastampa.it/2019/02/25/societa/il-cnr-chiede-allitalia-una-nuova-nave-oceanografica-l0DJrKXXL281932hzXcLMM/pagina.html}}</ref><ref>{{cita news|titolo=Manca una nave oceanografica, si apre convegno dei geologi marini|sito=Askanews|data=2019-02-21|url=http://www.askanews.it/scienza-e-innovazione/2019/02/21/manca-una-nave-oceanografica-si-apre-convegno-dei-geologi-marini-pn_20190221_00207/}}</ref>
==Il forte==
{{Vedi anche|Limes pannonicus}}
 
La costruzione del forte cominciò durante il periodo delle [[guerre marcomanniche]]. Misurava 175 x 176 metri (pari a poco più di 3 ettari) e costituiva da "testa di ponte" in territorio barbaro, quasi di fronte alla fortezza [[legione romana|legionaria]] di [[Brigetio]], dove era dislocata la [[legio I Adiutrix]]. Fu distrutto più volte dalle vicine tribù germaniche nel corso del III secolo, a causa delle continue [[invasioni barbariche del III secolo|invasioni ad opera dei barbari]]. Fu abbandonato in modo definitivo solo alla fine [[IV secolo]].
 
Sembra, infine, che le rovine del forte erano molto ben visibili ancora nel XVIII secolo, ma poco più tardi le sue pietre furono utilizzate per la costruzione di altri edifici nella vicina Komárno.
 
<gallery>
File:Legionslager Brigetio - Übersicht.png|La [[fortezza legionaria]] di ''[[Brigetio]]'' a sud del [[limes danubiano]], ed a nord ''Celemantia''.
File:Iža-Leányvár_-_Roman_fort_-_northwest_corner_with_late_Roman_tower.jpg|Resti della base di una torre laterale del forte romano di ''Celemantia''
File:Iža-Leányvár - Roman fort - archaeological excavation at the Roman bath house, 2008.jpg|Resti delle costruzioni interne del forte romano.
File:Kelemantia3.jpg|Mura perimetrali del forte romano in pietra.
File:Kalamantia.jpg|Altre strutture murarie del forte.
</gallery>
 
==Note==
<references/>
 
== Voci correlate ==
==Bibliografia==
*[[Consiglio nazionale delle ricerche]]
;Fonti primarie
*''[[Historia Augusta]]'', Marcus, Lucius, Commodus.
*[[Cassio Dione Cocceiano|Cassio Dione]], ''Storia romana'', lxxii-lxxiii
*[[Erodiano]], ''Storia dell'Impero dopo Marco Aurelio'', i-ii
*[[Marco Aurelio]], ''[[Colloqui con sé stesso]]''
 
;Fonti moderne
*A. Birley, ''Marco Aurelio'', trad. it., Milano, 1990.
*P. Grimal, ''Marco Aurelio'', trad. it., Milano, 2004.
*M. Grant, ''The Antonines: the roman empire in transition'', Londra, 1994.
*Graham Webster, ''The roman imperial army'', Londra 1998.
*AAVV, ''Il mondo di Roma imperiale - la formazione'', Bari 1989.
*A.Mócsy, ''Pannonia and Upper Moesia'', Londra/Boston, 1974.
*AAVV, ''Roma sul Danubio'', a cura di M. Buora e W. Wobst, Roma, 2002.
*AAVV, ''Autor de la Colonne Aurélienne'', Turnhout, Belgium, 2000.
*AAVV, ''Dal X al XIX International Congress of Roman Frontier Studies'', 1977-2003.
*Zsolt Visy, ''The ripa pannonica in Hungary'', Budapest 2003.
*M. Pavan, ''Dall'Adriatico al Danubio'', Padova 1991.
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Celemantia}}
 
{{Portale|Italia|biologia|marina|scienza}}
{{Limes pannonicus}}
{{Portale|Antica Roma|Archeologia|esercito romano|guerra}}
 
[[Categoria:SitiNavi archeologicida romani in Slovacchiaricerca|Urania]]
[[Categoria:FortiConsiglio militariNazionale didelle unità ausiliarie dell'antica RomaRicerche]]
[[Categoria:Monumenti nazionali slovacchi]]