Padova e Ruby Keeler: differenze tra le pagine

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{{Bio
{{Nota disambigua}}
|Nome = Ruby
{{Divisione amministrativa
|Cognome = Keeler
|Nome=Padova
|Sesso = F
|Panorama=Prato 5 con Santo.JPG
|LuogoNascita = Halifax
|Didascalia=
|LuogoNascitaLink = Halifax (Canada)
|Bandiera=Padova-Gonfalone.png
|GiornoMeseNascita = 25 agosto
|Voce bandiera=
|AnnoNascita = 1910
|Stemma=Padova-Stemma.png
|LuogoMorte = Rancho Mirage
|Voce stemma=
|GiornoMeseMorte = 28 febbraio
|Stato=ITA
|AnnoMorte = 1993
|Grado amministrativo=3
|Attività = attrice
|Divisione amm grado 1=Veneto
|Attività2 = cantante
|Divisione amm grado 2=Padova
|Nazionalità = statunitense
|Amministratore locale=[[Flavio Zanonato]]
|PostNazionalità = , nata in Canada
|Partito=[[Partito Democratico]]
|Immagine = Ruby Keeler Footlight Parade.jpg
|Data elezione=23/06/2009
|Data istituzione=
|Latitudine gradi=45
|Latitudine minuti=24
|Latitudine secondi=23
|Latitudine NS=N
|Longitudine gradi=11
|Longitudine minuti=52
|Longitudine secondi=40
|Longitudine EW=E
|Altitudine=12
|Superficie=92.85
|Note superficie=
|Abitanti=213277
|Note abitanti=[http://www.padovanet.it/allegati/C_1_Allegati_9811_Allegato.pdf Comune di Padova - La statistica per la città]
|Aggiornamento abitanti= 31 novembre 2012
|Sottodivisioni=nessuna<ref>lo [http://www.comune.padova.it/allegati/C_1_Allegati_1224_Allegato.pdf statuto comunale] prevede la suddivisione in [[Padova#Quartieri|quartieri]]</ref>
|Divisioni confinanti=[[Abano Terme]], [[Albignasego]], [[Cadoneghe]], [[Legnaro]], [[Limena]], [[Noventa Padovana]], [[Ponte San Nicolò]], [[Rubano]], [[Saonara]], [[Selvazzano Dentro]], [[Vigodarzere]], [[Vigonovo]] (VE), [[Vigonza]], [[Villafranca Padovana]]
|Codice postale=35121-35143
|Prefisso=[[049 (prefisso)|049]]
|Fuso orario=+1
|Codice statistico=028060
|Codice catastale=G224
|Targa=PD
|Zona sismica=4
|Gradi giorno=
|Diffusività=
|Nome abitanti=padovani, patavini
|Patrono=[[Prosdocimo di Padova|san Prosdocimo]], [[sant'Antonio di Padova]], [[Giustina di Padova|santa Giustina]] e [[Daniele di Padova|san Daniele]]
|Festivo=[[13 giugno]]
|PIL=
|PIL procapite=
|Mappa=Map of comune of Padua (province of Padua, region Veneto, Italy).svg
|Didascalia mappa=Posizione del comune di Padova all'interno dell'omonima provincia
|Sito=http://www.padovanet.it
}}
 
==Biografia==
'''Padova''' (''Pàdova''<ref>[http://ricerca.gelocal.it/mattinopadova/archivio/mattinodipadova/2012/03/02/NZ_49_02.html La voce di Umberto Marcato un inno alla «Vecia Padova»], ''[[Il Mattino di Padova]]''</ref>, ''Pàdoa'' o ''Pàoa'' in [[Lingua Veneta|veneto]]) è un [[comune italiano]] di 213.277 abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti"/>, capoluogo della [[provincia di Padova|provincia omonima]] in [[Veneto]].
Nata nel [[Canada]], all'età di tre anni emigrò con la famiglia negli Stati Uniti d'America. Nel 1933 il produttore [[Darryl F. Zanuck]] la volle nel musical della [[Warner Bros.]] ''[[Quarantaduesima strada]]'', con [[Dick Powell]] e [[Bebe Daniels]], film che ottenne un grande successo, anche per merito delle innovative coreografie di [[Busby Berkeley]].
 
Si sposò due volte:
È il terzo<ref>[http://www.tuttitalia.it/veneto/38-comuni/popolazione/ Comuni veneti per popolazione], tuttitalia.it</ref> comune della regione per popolazione e il più densamente popolato<ref>[http://www.tuttitalia.it/veneto/38-comuni/densita/ Comuni veneti per densità], tuttitalia.it</ref>. Nei suoi dintorni si è creata un'importante [[area metropolitana]] che secondo il censimento del 2001 raggiungeva i 394.011 residenti<ref>[http://www.padovanet.it/allegati/C_1_Allegati_4622_Allegato.pdf Popolazione residente e abitazioni nella città di Padova], documento PDF sul sito comunale <small>(consultato il 19 gennaio 2013)</small></ref>. È oggi un ragguardevole centro economico, uno dei più importanti e grandi centri di [[trasporto intermodale|trasporti intermodali]], anche fluviale, di tutta Europa<ref>[http://www.zip.padova.it/proj/Harvard.pdf Zip Padova.it]</ref> e rappresenta attualmente il più grande [[interporto]] del nord Italia<ref>[http://www.zip.padova.it/zip1.htm ZIP - Consorzio Zona Industriale e Porto Fluviale di Padova], zip.padova.it</ref>.
*nel 1928 con l'attore e cantante [[Al Jolson]], da cui ebbe un figlio e da cui divorziò nel 1939.
*nel 1941 con l'uomo d'affari John Homer Lowe (che morì nel 1969), dal quale ebbe quattro figli.
 
Ritirata dalla carriera cinematografica dopo il secondo matrimonio, morì nel 1993. È sepolta all'[[Holy Sepulcher Cemetery]], [[Orange (California)]]<ref>{{cita web|url=http://www.findagrave.com/cgi-bin/fg.cgi?page=gr&GRid=2510|titolo=Scheda su Find a grave}}</ref>.
La [[Città d'Italia|città]] di Padova è sede di una prestigiosa ed antica [[Università di Padova|università]] fondata nel 1222, vanta numerose testimonianze di un glorioso passato culturale ed artistico, che la rendono meta del turismo internazionale. Conserva uno dei più straordinari e rivoluzionari capolavori dell'arte medievale, la [[Cappella degli Scrovegni]], affrescata agli inizi del Trecento da [[Giotto]]. ''[[La bisbetica domata]]'', commedia di [[William Shakespeare]], è ambientata a Padova.
 
==Filmografia parziale==
È universalmente conosciuta anche come la ''città del Santo,'' appellativo con cui viene chiamato a Padova [[Sant'Antonio di Padova|sant'Antonio]], il famoso [[ordine francescano|francescano]] [[portoghesi|portoghese]], nato a [[Lisbona]] nel [[1195]], che visse in città per alcuni anni e vi morì il [[13 giugno]]<ref>È la data tuttora celebrata come ''festa del Santo'' dai padovani.</ref> [[1231]]. I resti del Santo sono conservati nella [[Basilica di Sant'Antonio (Padova)|Basilica di Sant'Antonio]], importante meta di pellegrinaggio della cristianità e uno dei monumenti principali cittadini. Nel 1829, Padova fu la sede del primo [[rabbino|Convitto Rabbinico]], importante istituzione dell'[[ebraismo]] italiano<ref>[http://www.ucei.it/?cat=8&pag=89 Collegio Rabbinico], Unione delle Comunità Ebraiche Italiane</ref>.
===Attrice===
*''[[Show Girl in Hollywood]]'', regia di [[Mervyn LeRoy]] (1930)
*''[[Quarantaduesima strada]]'' (''42nd Street''), regia di [[Lloyd Bacon]] (1933)
*''[[La danza delle luci]]'' (''Gold Diggers of 1933''), regia di Mervyn LeRoy (1933)
*''[[Viva le donne! (film)|Viva le donne!]]'' (''Footlight Parade''), regia di Lloyd Bacon, [[Busby Berkeley]] (1933)
*''[[Abbasso le donne]]'' (''Dames''), regia di [[Ray Enright]] (1934)
*''[[Passeggiata d'amore]]'' (''Flirtation Walk''), regia di [[Frank Borzage]] (1934)
*''[[Canzoni appassionate]]'' (''Go Into Your Dance''), regia di [[Archie Mayo]] (1935)
*''[[L'ammiraglio (film 1935)|L'ammiraglio]]'' (''Shipmates Forever''), regia di [[Frank Borzage]] (1935)
*''[[Colleen (film 1936)|Colleen]]'', regia di [[Alfred E. Green]] (1936)
*''[[Ready, Willing and Able]]'', regia di Ray Enright (1937)
*''[[Mother Carey's Chickens]]'', regia di [[Rowland V. Lee]] (1938)
*''[[Sweetheart of the Campus]]'', regia di [[Edward Dmytryk]] (1941)
*''[[Beverly Hills Brats]]'', regia di [[Jim Sotos]] (1989)
 
===Film e documentari su Ruby Keeler===
== Geografia fisica ==
*''[[Le dee dell'amore]]'' (''The Love Goddesses'') documentario di [[Saul J. Turell]] - filmati di repertorio (1965)
=== Territorio ===
[[File:Mappa padova.jpg|right|350px|Mappa di Padova e dei suoi quartieri]]
Padova è collocata all'estremità orientale della [[Pianura Padana]], circa 10&nbsp;km a nord dei [[Colli Euganei]] e circa 20&nbsp;km a ovest della [[Laguna di Venezia]]. Il territorio comunale si sviluppa su 92&nbsp;km² interamente pianeggianti e solcati da vari corsi d'acqua, che hanno dato nei secoli la forma e la protezione alla città.
 
==Note==
La città poggia su un terreno composto di materiali fini e limoso-sabbiosi, mentre i sedimenti ghiaiosi sono rari. La distribuzione dei vari livelli stratigrafici è molto irregolare a causa delle frequenti divagazioni e variazioni che i corsi dei suoi fiumi hanno subito durante l'ultima era geologica (si veda per esempio la [[rotta della Cucca]]). A ovest della città, nelle aree rurali del quartiere Montà sono ben visibili vari paleoalvei del fiume Brenta.
<references/>
 
Confina:
* a nord con [[Cadoneghe]], [[Limena]], [[Vigodarzere]], [[Villafranca Padovana]]
* a est con [[Legnaro]], [[Noventa Padovana]], [[Saonara]], [[Vigonovo]], [[Vigonza]]
* a ovest con [[Abano Terme]], [[Rubano]], [[Selvazzano Dentro]]
* a sud con [[Albignasego]], [[Ponte San Nicolò]]
 
Per quanto riguarda il [[Classificazione sismica|rischio sismico]], Padova è classificata nella zona 4 (sismicità irrilevante) dall'Ordinanza PCM 3274 del 20/03/2003<ref>[http://www.zonasismica.it/classificazione/stat_reg_vecchia.asp?regione=05 Tratto da zonasismica.it] URL consultato il 15-02-2008.</ref>.
 
=== Le vie d'acqua ===
[[File:Torres-2.jpg|thumb|left|Veduta dal ''Ponte delle Torreselle'']]
La città è nata e si è sviluppata all'interno dei bacini idrografici dei fiumi [[Brenta (fiume)|Brenta]] e [[Bacchiglione]], che hanno fortemente condizionato il tessuto urbano e presentano scorci suggestivi in molti angoli della città<ref>[http://www.padovanet.it/allegati/C_1_Allegati_1116_Allegato.pdf ''Padova città d'acque'', pubblicazione in PDF del comune]</ref>).
 
In passato, tali corsi d'acqua erano fondamentali per l'economia cittadina, in particolar modo per la presenza di numerosi [[Mulino#Per forza sfruttata|mulini]] e per la loro funzione commerciale, secondariamente per congiungere tramite barche la città con la vicina Venezia e gli altri centri della provincia di Padova. Inoltre, i canali hanno rappresentato a lungo un valido complemento delle opere di fortificazione della città.
Le opere di ingegneria fluviale che si sono susseguite nel corso dei secoli, soprattutto per impulso del [[Magistrato alle Acque]] della [[Repubblica di Venezia]], hanno permesso di ridurre il rischio di esondazioni che interessano il tessuto urbano della città; gli ultimi grandi lavori risalgono però all'[[XIX secolo|Ottocento]]. L'attuale complesso sistema di collegamenti e chiuse tra i canali cittadini è in grado di gestire e far defluire onde di piena anche significative, senza gravi pericoli per la città. Le aree a rischio, solo in presenza di piene di dimensioni eccezionali, sono la zona sud-orientale di Terranegra (il cui nome deriva dalle esondazioni a cui era spesso soggetta nei secoli passati), e quella sud-occidentale di Paltana.<ref>[http://mattinopadova.gelocal.it/cronaca/2010/11/02/news/piena-del-bacchiglione-notte-di-paura-a-padovasalta-l-argine-a-ponte-san-nicolo-foto-1.1223659 Piena del Bacchiglione, notte di paura a Padova. Salta l'argine a Ponte San Nicolò], [[Il Mattino di Padova]] del 2 novembre 2010</ref>
 
[[File:Riviera san benedetto 1.JPG|thumb|Canale in riviera San Benedetto]]
 
I corsi d'acqua cittadini principali sono:
* [[Brenta (fiume)|Brenta]], che ha origine dai laghi di [[Lago di Levico|Levico]] e [[Lago di Caldonazzo|Caldonazzo]], e delimita il quartiere Nord dai comuni limitrofi.
* [[Bacchiglione]], che nasce dalle risorgive tra [[Dueville]] e [[Villaverla]] in [[provincia di Vicenza]]; dopo aver ricevuto a Tencarola le acque del [[Brenta (fiume)|Brenta]] tramite il canale Brentella, entra in città al Bassanello da ovest dove si divide in tre tronchi:
* [[Canale di Battaglia]], canale artificiale del [[XII secolo]] che si distacca dal fiume Bacchiglione in località Bassanello (nella periferia meridionale della città) per dirigersi verso i centri a sud della provincia, ricongiungendosi poi attraverso una rete di canali con il tratto finale del fiume.
* [[Bacchiglione#Canale Scaricatore|Canale Scaricatore]], che volge verso est convogliando all'esterno della città la maggior parte delle acque del fiume. Fu costruito dal governo austriaco nel 1830 per regolamentare le piene del fiume e rimaneggiato nell'anno 1920.
* [[Bacchiglione#Canali di Padova|Tronco Maestro]] che scorre verso nord costeggiando il centro storico ad ovest e a nord fino alle Porte Contarine; fungeva da canale difensivo per il lato nord-ovest delle mura duecentesche. Era utilizzato soprattutto per la navigazione.
* [[Naviglio Interno]], che si dirama dal Tronco Maestro, attraversa il centro storico a sud e ad est, seguendo quello che era il percorso del ''Medoacus'' e si ricongiunge con il ramo principale alle Porte Contarine. Era utilizzato soprattutto per alimentare i mulini e se ne distaccano diversi canali secondari, tra i quali il canale di Santa Chiara che esce dalla città verso sud-est per ricongiungersi poco oltre con il canale Piovego.
* [[Canale Piovego]], che ha origine dalla confluenza del Tronco Maestro e del Naviglio Interno presso le Porte Contarine e prosegue verso il [[Brenta (fiume)|Brenta]] e [[Venezia]], delimitando a nord le mura cinquecentesche.
[[File:Contar-2b.jpg|thumb|Le Porte Contarine]]
* [[Canale Brentella]], scavo del [[XIV secolo]] nell'attuale periferia ovest di Padova, che porta al Bacchiglione le acque del [[Brenta (fiume)|Brenta]].
 
[[File:I-PD-Padova10.JPG|thumb|left|Naviglio Interno]]
 
A partire dagli [[anni 1950|anni cinquanta]], le opere di interramento dei canali cittadini, in particolar modo del Naviglio Interno (oggi Riviera Ponti Romani), ne hanno decretato un lungo periodo di abbandono ed hanno alterato irreparabilmente lo stretto connubio tra Padova e le sue acque. È solo negli [[anni 1990|anni novanta]] che si è assistito ad un recupero delle vie d'acqua cittadine, ora percorse nuovamente da imbarcazioni; nei primi anni del terzo millennio sono stati eseguiti lavori volti a promuovere il turismo fluviale.
 
=== Le aree verdi ===
{{vedi anche|Aree verdi di Padova}}
Secondo dati del 2005, la città di Padova può vantare 2.512.945&nbsp;m² di [[verde pubblico]], di cui 1.680.939&nbsp;m² di verde attrezzato (compresi i parchi-giochi per bambini, le piste ciclabili, i campi polivalenti ecc.), che corrispondono a 11,91&nbsp;m² di verde per abitante e al 2,69% della superficie comunale.<ref>Dati pubblicati nel libretto ''Naturalmente Padova... Tre percorsi per scoprire una città che allarga i suoi confini verdi'' (maggio 2007, edito dal Comune di Padova).</ref> Nel [[2006]] Padova ha vinto il primo premio ''La città per il verde'', assegnato in occasione della manifestazione ''[[euroflora|Euroflora 2006]]'' svoltasi a [[Genova]]<ref>Fonte: pubblicazione ''Naturalmente Padova'', distribuita alla cittadinanza dal Comune di Padova.</ref>.
 
[[File:OrtoBotPadova Incrocio viali.jpg|thumb|left|L'orto Botanico patrimonio dell'UNESCO]]
 
Alcuni esempi di aree verdi padovane:
* Il Parco Iris
* L'[[Orto Botanico di Padova]], il più antico orto botanico universitario ancora esistente al mondo e inserito nella lista dei [[patrimoni dell'umanità]] dell'[[UNESCO]]. Tra le varie piante rare che custodisce figura un antico esemplare di ''[[Chamaerops humilis]]'', la [[Orto Botanico di Padova#Strutture e collezioni|cosiddetta palma di S. Pietro]], cui [[Goethe]] dedicò alcuni scritti;
* l'Isola Memmia al centro del [[Prato della Valle]];
* il [[Alberto Treves de Bonfili#Palazzo e Parco Treves de' Bonfili a Padova|parco Treves de' Bonfili]];
* i [[giardini della rotonda di Padova|Giardini della Rotonda]];
* il "Lungargine Scaricatore, Codotto e Maronese, Terranegra": un percorso ciclopedonale di circa 8&nbsp;km che collega il ponte Scaricatore del Bassanello col ponte di San Gregorio a Terranegra e offre nel primo tratto anche un "percorso vita" (percorso ginnico attrezzato);
* il Giardino Venturini e Natale, situato lungo il canale Piovego vicino alla Stanga, dal 2003 ospita una copia del [[leone di San Marco]] del [[XV secolo]], recuperata al Portello nel fossato lungo le mura;
* il [[Giardino dei Giusti del Mondo]] dedicato a chi si è opposto ai genocidi e ai crimini contro l'umanità.
 
=== Clima ===
{{vedi anche|Stazione meteorologica di Padova}}
La città presenta un clima tendenzialmente subcontinentale tipico della [[pianura padana]], mitigato dalla vicinanza al Mar Adriatico. Dal punto di vista legislativo, il comune di Padova ricade nella ''[[Classificazione climatica dei comuni italiani|Fascia Climatica E]]'' con 2383 [[gradi giorno]],<ref>[http://www.confedilizia.it/clima-VENETO.htm Dati Confedilizia]. URL consultato il 15-02-2008.</ref> quindi il limite massimo consentito per l'accensione dei riscaldamenti è di 14 ore giornaliere dal [[15 ottobre]] al [[15 aprile]]. Tuttora, per i dati climatici si fa riferimento alla stazione meteorologica dell'[[Orto botanico di Padova|Orto Botanico]], una di quelle da cui l'[[ARPA|ARPAV]] raccoglie le informazioni inerenti al meteo urbano (l'altra si trova a [[Legnaro]], fuori dei confini comunali). Le temperature di seguito riportate fanno riferimento ai dati relativi al periodo che va {{citazione necessaria|dal 1971 al 2000}}; da considerare che la stazione dell'Orto Botanico è situata nel pieno centro della città e non in una periferia scarsamente urbanizzata.
 
{{ClimaAnnuale
| nome = Dati meteo<!-- Se non indicato, apparirà "Mese" -->
<!-- Temperature massime mensili (numero anche con cifre decimali, misurato in °C), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
| tempmax01 = 6<!-- Se non vuoi far apparire la riga, non mettere il dato qui -->
| tempmax02 = 8
| tempmax03 = 12
| tempmax04 = 16
| tempmax05 = 21
| tempmax06 = 25
| tempmax07 = 28
| tempmax08 = 28
| tempmax09 = 24
| tempmax10 = 18
| tempmax11 = 12
| tempmax12 = 7
<!-- Temperature medie mensili (numero anche con cifre decimali, misurato in °C), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
| tempmedia01 = <!-- Se non vuoi far apparire la riga, non mettere il dato qui -->
| tempmedia02 =
| tempmedia03 =
| tempmedia04 =
| tempmedia05 =
| tempmedia06 =
| tempmedia07 =
| tempmedia08 =
| tempmedia09 =
| tempmedia10 =
| tempmedia11 =
| tempmedia12 =
<!-- Temperature minime mensili (numero anche con cifre decimali, misurato in °C), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
| tempmin01 = -2<!-- Se non vuoi far apparire la riga, non mettere il dato qui -->
| tempmin02 = -1
| tempmin03 = 5
| tempmin04 = 9
| tempmin05 = 14
| tempmin06 = 17
| tempmin07 = 20
| tempmin08 = 20
| tempmin09 = 16
| tempmin10 = 11
| tempmin11 = 5
| tempmin12 = -1
<!-- Piovosità totali mensili (numero anche con cifre decimali, misurato in mm), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
| pioggia01 = 70<!-- Se non vuoi far apparire la riga, non mettere il dato qui -->
| pioggia02 = 57
| pioggia03 = 67
| pioggia04 = 68
| pioggia05 = 79
| pioggia06 = 88
| pioggia07 = 64
| pioggia08 = 80
| pioggia09 = 58
| pioggia10 = 66
| pioggia11 = 87
| pioggia12 = 62
<!-- I giorni di pioggia (numero anche con cifre decimali, senza unità di misura), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
| giornipioggia01 = 7<!-- Se non vuoi far apparire la riga, non mettere il dato qui -->
| giornipioggia02 = 6
| giornipioggia03 = 7
| giornipioggia04 = 8
| giornipioggia05 = 9
| giornipioggia06 = 9
| giornipioggia07 = 5
| giornipioggia08 = 6
| giornipioggia09 = 6
| giornipioggia10 = 6
| giornipioggia11 = 8
| giornipioggia12 = 6
<!-- I giorni di gelo (numero anche con cifre decimali, senza unità di misura), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
| giornigelo01 = <!-- Se non vuoi far apparire la riga, non mettere il dato qui -->
| giornigelo02 =
| giornigelo03 =
| giornigelo04 =
| giornigelo05 =
| giornigelo06 =
| giornigelo07 =
| giornigelo08 =
| giornigelo09 =
| giornigelo10 =
| giornigelo11 =
| giornigelo12 =
<!-- Umidità percentuali medie mensili (numero anche con cifre decimali, misurato in %), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
| umido01 = 80<!-- Se non vuoi far apparire la riga, non mettere il dato qui -->
| umido02 = 73
| umido03 = 69
| umido04 = 70
| umido05 = 69
| umido06 = 70
| umido07 = 68
| umido08 = 69
| umido09 = 71
| umido10 = 74
| umido11 = 77
| umido12 = 81
<!-- Insolazioni giornaliere medie mensili (numero anche con cifre decimali, misurato in h), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
| elio01 = 3<!-- Se non vuoi far apparire la riga, non mettere il dato qui -->
| elio02 = 4
| elio03 = 5
| elio04 = 6
| elio05 = 7
| elio06 = 8
| elio07 = 10
| elio08 = 9
| elio09 = 6
| elio10 = 4
| elio11 = 3
| elio12 = 2
<!-- Ventosità medie mensili, direzione (S-E-N-W-SSW-SSE-NNW-ecc.)
e valore (numero anche con cifre decimali, misurato in nodi), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
| dir01 = ENE
| nodi01 = 2<!-- Se non vuoi far apparire la riga, non mettere il dato qui -->
| dir02 = ENE
| nodi02 = 2
| dir03 = ENE
| nodi03 = 2
| dir04 = ESE
| nodi04 = 5
| dir05 = ESE
| nodi05 = 5
| dir06 = ESE
| nodi06 = 5
| dir07 = SSE
| nodi07 = 2
| dir08 = ESE
| nodi08 = 2
| dir09 = ESE
| nodi09 = 2
| dir10 = ENE
| nodi10 = 2
| dir11 = ENE
| nodi11 = 2
| dir12 = ENE
| nodi12 = 2
}}
 
A Padova si registrano anche temperature molto basse, in particolare nel periodo che va dalla metà di dicembre alla metà di gennaio, dovute per lo più a masse di aria fredda sub-polare provenienti da nord (Scandinavia) o da est (Est europeo e Balcani) che portano talvolta abbondanti precipitazioni nevose. Il triangolo Padova-Vicenza-Rovigo è la zona più nevosa della pianura veneta, con una media nivometrica annua storica per Padova e provincia che oscilla tra 10 e 30 centimetri, 15–20&nbsp;cm in città<ref>[http://marcopifferetti.altervista.org/carte-2008-2009/carta%2061-09.htm Nevosità 1961-2010]</ref><ref>[http://marcopifferetti.altervista.org/21-60-carta-nuova.gif Nevosità 1921-'60]</ref>; media inferiore a diverse zone del nord-ovest e dell'Emilia, ma maggiore rispetto a Liguria e ad altre zone pianeggianti del nord-est (Venezia, Verona, Udine).
 
La città soffre del problema del surriscaldamento urbano ed il centro annovera valori superiori alla provincia anche di due gradi; spesso la neve che cade in provincia (con accumulo minimo), verso il centro si trasforma in nevischio. È presente il fenomeno dell'inversione termica, con temperature diurne non superiori ai 3 gradi ed a volte inferiori agli 0 °C nelle frequenti giornate nebbiose; negli ultimi anni il perdurare della nebbia anche durante il giorno è meno frequente, a differenza della Bassa Padovana, del Rodigino e dell'Emilia. Negli anni settanta e soprattutto nei novanta del XX secolo, la media nivometrica di Padova è calata, mentre negli anni sessanta, ottanta e nel decennio dal 2001 al 2010 si sono registrati valori maggiori; i record del XX secolo di accumulo nevoso per la città si verificarono nel 1956 e nel 1985 con 55&nbsp;cm.
 
Nell'inverno padovano vi sono giornate in cui la temperatura nelle ore più calde arriva a 12 gradi, e si ha una repentina caduta con valori intorno allo zero al calar della sera, con una notevole escursione termica.
L'esposizione alle correnti di bora e l'innevamento del suolo possono invece portare a temperature più rigide, con diversi gradi sotto lo zero di notte, e attorno allo zero anche in pieno giorno. Il record assoluto è rappresentato dai -19.8 °C registrati presso l'aeroporto nel gennaio 1985. Molto più rigido e nevoso era il clima invernale tra i secoli XVII e XIX, quando la neve permaneva a lungo al suolo, e le giornate "di ghiaccio" (cioè sempre sotto gli 0 °C nelle 24h) erano piuttosto frequenti.
 
Le estati sono calde e afose ma raramente insopportabili, benché negli ultimi anni si siano avuti picchi di calore che, per intensità e durata, hanno avvicinato o battuto i record storici. La temperatura più alta fu registrata all'Orto Botanico nell'agosto 2003 con +39.8 °C. Frequentemente la città è soggetta a temporali estivi, che allo scontro di masse d'aria diverse (fronti freddi che interrompono la calura) possono diventare violenti, con grandinate e forti colpi di vento. Fra le diverse [[tornado|trombe d'aria]] che si sono verificate, particolari furono quella distruttiva dell'agosto 1756 e quella che sfiorò la città per poi investire [[Venezia]] nel settembre 1970.
 
La primavera e l'autunno sono stagioni di passaggio, per loro natura incerte e spesso turbolente. Sono generalmente le stagioni più piovose (la più secca è l'inverno) e presentano forti differenze termiche da mese a mese. Se marzo e novembre possono presentarsi come mesi invernali, con gelate e nevicate, ad aprile ed ottobre si possono anche godere i primi/ultimi caldi (pur se raramente ed a livelli gradevoli, non fastidiosi come l'afa estiva); mentre maggio e settembre hanno caratteristiche nettamente più vicine all'estate, specialmente per quanto riguarda il primo mese autunnale, mentre l'ultimo mese primaverile è più frequentemente perturbato.
 
== Storia ==
{{vedi anche|Storia di Padova |Sindaci di Padova}}
{{Nota
|titolo=Le origini del nome
|contenuto= L'[[etimologia]] del [[toponimo]] è incerta, ma è evidente l'assonanza con l'antico nome del [[Po]] ''(Padus)''. Vi si potrebbe riconoscere la radice [[indoeuropeo|indoeuropea]] ''pat-'', in riferimento forse ad un luogo pianeggiante ed aperto, contrapposto alle vicine zone collinari (in latino da questa radice deriva la parola "patera" che sta appunto per "piatto"), a cui si deve aggiungere un ulteriore suffisso "-av" (come nel fiume Timavo), di antica origine venetica, indicante appunto la presenza di un fiume, appunto il Brenta-Medoacus. Inoltre la terminazione "-ium", nel nome romano Patavium, indica la presenza di più villaggi poi unificatisi. (R. Mambella)
}}
 
[[File:Tomba di Antenore.jpg|thumb|La cosiddetta [[Tomba di Antenore]]]]
Insediamenti [[preistoria|preistorici]] sono stati accertati dall'[[archeologia]], già a partire dall'[[XI secolo a.C.]] - [[X secolo a.C.]],<ref>Pertanto, parliamo di emergenze della cosiddetta [[civiltà villanoviana]].</ref> [[topografia|topograficamente]] in corrispondenza dell'odierno centro di Padova.
La leggenda narra che la fondazione di Padova sia avvenuta nel 1132 a.C. per opera di [[Antenore]], un principe troiano scampato alla distruzione di [[Troia (Asia Minore)|Troia]]; ma è noto come tale leggenda tragga forse origine da un falso storico, opera di [[Tito Livio]], per assimilare la propria città a [[Roma]].
 
[[File:Padova antica.jpg|thumb|left|Foto di Padova con indicato il corso del Medoacus, le vie romane e le mura cittadine]]
 
Rappresentando uno dei principali centri della cultura [[paleoveneti|paleoveneta]], l'antica Padova sorse all'interno di un'ansa del fiume [[Brenta (fiume)|Brenta]] (durante l'antichità chiamato ''Medoacus Major'') che allora (probabilmente fino al [[Rotta della Cucca|589]]) scorreva nell'alveo dell'odierno [[Bacchiglione]] (al tempo denominato ''Medoacus Minor'' o ''Edrone''), entrando in città nei pressi della attuale Specola.
 
Già a partire dal [[226 a.C.]] gli antichi patavini strinsero un'alleanza con [[Storia di Roma|Roma]] contro i [[Gallia Cisalpina|Galli Cisalpini]], alleanza poi confermata più volte, in particolare al tempo della [[Battaglia di Canne]] ([[216 a.C.]]) e della [[guerra sociale]] ([[91 a.C.]]), quando Padova e altre città transpadane combatterono al fianco dei romani. Dal [[49 a.C.]] divenne un ''municipium'' romano, e in età [[Ottaviano Augusto|augustea]] entrò a far parte della [[Regio X Venetia et Histria|X Regio]], della quale costituiva uno dei centri più importanti.
Durante l'epoca imperiale la città divenne molto ricca grazie alla lavorazione delle lane provenienti dai pascoli dell'[[altopiano di Asiago]]. Dalla città passavano (o partivano) numerose strade che la congiungevano con i principali centri romani dell'epoca: la [[via Annia]] che la congiungeva con [[Adria]] e [[Aquileia]], la via Medoaci che portava alla [[Valsugana]] e all'[[altopiano di Asiago]], la via Astacus che la congiungeva con [[Vicenza|Vicentia]], la [[via Aurelia (Veneto)|via Aurelia]] che portava ad [[Asolo]], la via Aponense che la collegava ai centri termali dei [[Colli Euganei]]. Sia a nord che a sud della città vi erano estese [[centuriazione romana del territorio di Padova|centuriazioni]]. In epoca romana, Padova<ref>Altri personaggi che in qualche modo rendono famosa Padova sono [[Stendhal]] per aver sostenuto che ''il caffè Pedrocchi è (era) il migliore d'Italia'', ed [[Oscar Wilde]] per il suo [[dramma]] intitolato ''[[La duchessa di Padova]]'' ([[1883]] circa).</ref> fu patria di [[Tito Livio]], insigne storico [[Storia di Roma|romano]] (nello stesso periodo, diede pure i natali ai letterati: [[Gaio Valerio Flacco]], [[Quinto Asconio Pediano]], Trasea Peto<ref>Quest'ultimo è anche riprodotto in una [http://www.pratodellavalle.org/prato/html/trasea.htm statua di Prato della Valle].</ref>, di cui vi è ancora ricordo nella [[toponomastica]] cittadina).
 
Nel periodo delle [[invasioni barbariche]] fu più volte devastata, prima dagli [[Unni]] nel [[452]]-[[453]], poi nel [[601]] dai [[Longobardi]] di [[Agilulfo]], e infine dagli [[Ungari]] nell'[[899]].
 
Nel [[Basso Medioevo]] Padova si distinse come [[Comune medievale|Libero comune]], partecipando alla Lega Veronese e alla [[Lega Lombarda]] contro l'imperatore [[Federico Barbarossa]]. A questo periodo risale la fondazione dell'[[Università di Padova|Università]] ([[1222]]), una delle più antiche d'Italia. Fu poi dominata, a partire dal [[1318]], dalla signoria dei [[Carraresi]], fino alla conquista da parte della [[Repubblica di Venezia]], avvenuta nel [[1405]] a seguito della [[guerra di Padova]].
[[File:Donatello, Monumento equestre al Gattamelata 03.JPG|thumb|[[Monumento equestre al Gattamelata]]]]
 
[[File:Altinate-1.jpg|thumb|left|[[Porta Altinate]] vista dall'omonima Contrada]]
[[File:PadovaAnfiteatro1.jpg|left|thumb|Resti di una parete del vecchio anfiteatro romano.]]
 
Nei successivi quattro secoli Padova, pur perdendo importanza politica, poté godere della pace e della prosperità assicurata dalla signoria veneziana, nonché della libertà garantita alla sua Università, che richiamò studenti ed insegnanti da tutta Europa, divenendo uno dei maggiori centri dell'[[aristotelismo]] e attirando numerosi ed illustri intellettuali, come [[Galileo Galilei]].
Nel [[1509]], durante la [[guerra della Lega di Cambrai]], Padova dovette subire un terribile assedio, che fu però respinto. Dopo lo scampato pericolo, la Serenissima procedette ad opere di fortificazione, costruendo la [[Mura di Padova#Mura cinquecentesche|cinta muraria]] che ancora oggi presenta gran parte dell'aspetto originale.
 
Caduta la Serenissima ([[1797]]), la città fu ceduta da [[Napoleone Bonaparte]] all'[[Impero Austriaco|Austria]]. Dopo una breve parentesi all'interno del [[Regno d'Italia (1805-1814)|Regno d'Italia]] napoleonico, entrò a far parte nel [[1815]] del [[Regno Lombardo-Veneto]] [[Asburgo|asburgico]]. L'[[8 febbraio]] [[1848]] vide un'insurrezione contro il dominio austriaco, guidata in particolare dagli studenti universitari. Padova entrò a far parte del [[Regno d'Italia]] solo nel [[1866]], in seguito alla [[Terza guerra di indipendenza italiana|terza guerra di indipendenza]].
 
Nel corso della [[prima guerra mondiale]], la città era il quartier generale delle forze militari italiane. Merita un cenno il fatto che l'ardimentosa (e pacifica) impresa del [[Volo su Vienna]], di [[Gabriele D'Annunzio|dannunziana]] memoria, prese le mosse dalle vicinanze di Padova ([[Museo dell'Aria e dello Spazio|Castello di]] [[Due Carrare|San Pelagio]] in comune di [[Due Carrare]], [[9 agosto]] [[1918]]). Nei pressi della città, a [[Battaglia Terme]] il castello di Lispida fu adibito a residenza del re Vittorio Emanuele III. A [[Villa Giusti]] (in località [[Padova#Mandria|Mandria]] di Padova) fu firmato l'[[Armistizio di Villa Giusti|armistizio]] che pose termine al conflitto.
 
Nella [[seconda guerra mondiale]] Padova fu un importante centro della [[Resistenza italiana|resistenza]] contro il nazifascismo. Numerosi studenti e insegnanti universitari parteciparono alla [[partigiani|lotta partigiana]], a cominciare dallo stesso rettore [[Concetto Marchesi]].
Per questo motivo l'[[Università degli Studi di Padova]] fu premiata (unica università italiana a ricevere tale onorificenza) con la [[Valor Militare|medaglia d'oro al Valor Militare]].
 
Gli anni dal dopoguerra ad oggi sono stati per Padova di continuo sviluppo urbanistico ed economico grazie anche alla collocazione geografica, al centro di importanti vie di comunicazione favorevoli per industrie e servizi.
La crisi sociale e politica degli [[anni 1970|anni settanta]] vide però il polarizzarsi delle tensioni in vicende spesso collegate all'estremismo di frange della comunità studentesca della città. Padova infatti fu la città dove organizzazioni come [[Potere Operaio]] e [[Autonomia Operaia]] furono più forti, insieme a [[Roma]] e [[Bologna]]. Questi movimenti a forte componente studentesca nacquero sotto l'egida di insigni professori della facoltà di Scienze politiche quali [[Antonio Negri]]. Inoltre proprio a Padova le [[Brigate Rosse]] misero a segno il loro primo delitto rivendicato con l'[[Attacco alla sede MSI di Padova|attacco alla sede dell'MSI]] nel 1974. A Padova agirono anche organizzazioni eversive neofasciste come [[Ordine Nuovo (movimento)|Ordine Nuovo]] e probabilmente ebbe numerosi legami con questa città anche l'organizzazione [[Rosa dei venti (storia)|Rosa dei venti]].
 
La città oggi sta vivendo importanti cambiamenti urbanistici, con la costruzione di nuovi moderni edifici direzionali e residenziali e con un profondo rinnovo della viabilità cittadina, articolatasi negli ultimi anni intorno alla complessa realizzazione del [[Tranvia di Padova|metrobus]], tuttora in corso.
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
{{vedi anche|Monumenti di Padova}}
[[File:Piazza Capitanio PD.jpg|thumb|Una suggestiva veduta notturna da Piazza dei Signori verso il Palazzo del Capitanio]]
L'apparato monumentale (nella più vasta accezione) del contesto urbano, quale oggi si offre all'osservazione del visitatore, testimonia largamente le varie fasi della vicenda storica patavina.
 
[[File:Daniele1357 Libeskind 01.jpg|thumb|left|Monumento di Daniel Libeskind]]
 
Se, difatti, non è più presente alcuna traccia delle (supposte) origini preistorico-leggendarie, ogni altra fase cronologica ha lasciato tangibili manifestazioni in altrettanti luoghi salienti e caratteristici, a partire dall'Arena romana, passando per le varie cinte murarie, torri medievali, palazzi di età signorile, chiese ed altri luoghi di culto (cristiani e non), edifici simbolici del potere civile, tempi della cultura (il ''Bo'', l'Orto botanico..), fino ad espressioni di architettura d'avanguardia (quali, ad esempio, il monumento di [[Daniel Libeskind]] ai caduti delle Torri Gemelle di New York, o la [[Torre Net]]): tutti capisaldi urbanistici che verranno analizzati e descritti in prosieguo e/o nella voce specifica testé richiamata, oltre che nella voce [[Storia di Padova]].
 
=== Città murata ===
{{quote|Urbs ipsa moenia.|[[Isidoro di Siviglia]]}}
{{quote|Murus ubique.|[[Donatello di Urbino]]}}
{{Vedi anche|Mura di Padova}}
[[File:Mappagiovannivalle.gif|thumb|180px|Mappa di Padova del 1700]]
 
Tra le più significative vestigia dell'illustre passato di Padova, merita una particolare menzione la doppia cinta muraria tuttora - almeno in parte - apprezzabile.
 
Testimonia la [[Struttura resistente|struttura]] medievale la cinta [[XIV secolo|trecentesca]], di cui sono oggi chiaramente ravvisabili solo quasi la [[porta Altinate (Padova)|porta Altinate]] e quella su [[porta Molino (Padova)|ponte Molino]]. Si tratta di un complesso difensivo risalente in per lo più alla [[Signoria cittadina|signoria]] dei [[Carraresi]].
 
Molto migliore è lo stato di conservazione della cinta [[XVI secolo|cinquecentesca]], splendido esempio di [[architettura]] [[storia militare|militare]] [[storia di Venezia|veneziana]]<ref>Vedi Pianta di Padova di [[Giovanni Valle]] eseguita tra il [[1779]] e il [[1784]], prima dell'arrivo dell'[[esercito]] [[Francia|francese]] nella città.</ref>.
 
Attorno a tali mura - che avvicinano esteticamente Padova a [[Treviso]] - si snoda un tracciato viario che fino a qualche anno fa i padovani usavano definire "circonvallazione", ma che ormai può chiamarsi tale solo sotto un profilo strettamente [[etimologia|etimologico]] (''circum'' + ''vallum'' - "attorno alle mura"), poiché in realtà è attualmente fagocitato dalla congestione complessiva del [[inquinamento|traffico]] urbano.
 
=== Luoghi di culto ===
 
{{Vedi anche|Chiese di Padova}}
 
* Santuario di San Leopoldo
* [[Duomo di Padova|Cattedrale]] e [[Battistero di Padova|battistero]]
* [[Basilica di Sant'Antonio di Padova]] - luogo di culto del [[Cristianesimo]], meta di [[pellegrinaggio]]; conserva sculture di [[Donatello]] e [[Reliquia|reliquie]] (tra cui la lingua) di [[sant'Antonio da Padova]]
** [[Scuola del Santo]]: conserva un ciclo di [[Affresco|affreschi]] di vari pittori, tra i quali il giovane [[Tiziano Vecellio]])
** [[Oratorio di San Giorgio]], con ciclo di affreschi di [[Altichiero]]
* [[Abbazia di Santa Giustina]], sede di elaborazione della [[Regola benedettina|riforma benedettina]] del [[XV secolo]], ed una delle più importanti [[abbazia|abbazie]] [[Ordine di San Benedetto|benedettine]]. Ospita le reliquie di [[san Luca]]
[[File:Battis.jpg|thumb|Battistero del Duomo]]
* [[Cappella degli Scrovegni]]: ospita il ciclo di affreschi opera di [[Giotto]], ed è attualmente visitabile solo su prenotazione
* [[Chiesa degli Eremitani (Padova)|Chiesa degli Eremitani]]<ref>In realtà intitolata ai santi [[Filippo apostolo|Filippo]] e [[Giacomo il Maggiore|Giacomo]].</ref>
* [[Chiesa di San Nicolò (Padova)|Chiesa di San Nicolò]]
* [[Chiesa di Santa Maria dei Servi (Padova)|Chiesa di Santa Maria dei Servi]]
* [[Santa Sofia in Padova|Chiesa di Santa Sofia]]
* [[Basilica del Carmine (Padova)|Basilica e scoletta del Carmine]]
* [[Chiesa di Santa Croce (Padova)|Chiesa di Santa Croce]]
* [[Oratorio di San Michele (Padova)|Oratorio di san Michele]]
* [[Sinagoga]] di Padova<ref>[http://www.turismopadova.it/Itinerari/copy10_of_trip/it/view Scheda "Padova ebraica" su ''Turismo Padova'' (pubblicazione della Provincia PD)]</ref>, situata nella zona centrale del Ghetto (adiacente alle piazze)
[[File:Sina-pd3.jpg|thumb|Ingresso della Sinagoga di Padova]]
 
=== Palazzi ===
* Palazzo Papafava dei Carraresi, che nel periodo della [[Repubblica di Salò]] divenne sede del Ministero dell'Educazione Nazionale
* [[Palazzo della Ragione (Padova)|Palazzo della Ragione]], detto anche "Salone", sede del municipio
* [[Palazzo del Bo]], sede storica dell'università
* [[Loggia Amulea]]
* [[Loggia e Odeo Cornaro]]
* [[Loggia dei Carraresi]]
* [[Caffè Pedrocchi]], il "caffè senza porte"
[[File:Caffè Pedrocchi.JPG|thumb|left|Caffè Pedrocchi]]
* Palazzo del Municipio (palazzo Moroni): di origine [[duecento|duecentesca]], ampiamente rimaneggiato da Andrea Moroni nel [[XVI secolo]], si espanse nel [[1904]] andando ad occupare il suolo su cui insisteva il [[trecento|trecentesco]] ''fondaco delle Biade'' (demolito). È adornato da statue attribuite a Tiziano Minio
* [[Loggia della Gran Guardia]]
* [[Palazzo Liviano]], sede della facoltà di lettere e filosofia dell'Università
* [[Palazzo Zabarella]], sede di mostre ed eventi culturali
* [[Palazzo Zuckermann]]
* [[Palazzo Maldura]], altra sede storica della facoltà di lettere e filosofia dell'Università
* [[Palazzo Monte di Pietà (Padova)|Monte di Pietà]]
* Palazzo Colpi
* Palazzo Cavalli
* Palazzo San Gaetano, sede dell'[[Centro culturale Altinate/San Gaetano|omonimo centro culturale]]
 
[[File:I-PD-Padova45.JPG|thumb|Uno scorcio dei portici nel centro cittadino]]
 
=== I portici ===
Uno dei motivi di orgoglio dei padovani è costituito dai [[portico|portici]], sono disseminati ovunque nel centro cittadino ed hanno uno sviluppo complessivo di circa 12&nbsp;km,<ref>[http://www.skyscrapercity.com/showthread.php?t=656432 Città porticata] www.skyscrapercity.com</ref> issando Padova al secondo posto nel mondo, dietro a Bologna, per il più alto [[coefficiente]] tra i chilometri di strade e quelli dei portici. La tradizione di costruire in città usufruendo di tale soluzione architettonica è antica, vi sono portici in stile romanico, gotico, rinascimentale, neoclassico e moderno. Rendono possibile l'attraversamento dell'intero centro storico al riparo dalla pioggia e dal sole.
 
Originariamente lo sviluppo totale era di oltre 20&nbsp;km. Dopo che Padova dovette soccombere a Venezia e diventare parte della sua [[repubblica di Venezia|repubblica]] (1405), le famiglie nobili eliminarono segmenti di porticati per dare risalto alle facciate dei loro palazzi.<ref>{{en}}[http://whc.unesco.org/en/tentativelists/5010/ I portici di Bologna] sul sito dell'[[Unesco]]</ref>
 
=== Altri monumenti ===
[[File:Padova-Basilika der hl. Justina.jpg|thumb|Vista del [[Prato della Valle]] e dell'[[Abbazia di Santa Giustina]]]]
* [[Prato della Valle]]
* [[Orto botanico di Padova|Orto botanico]]
* [[Tomba di Antenore]]
* [[Castello di Padova|Castello]] e [[Specola di Padova|Specola]]
* [[Arco Vallaresso]]
* [[Giardini dell'Arena]]
 
=== Musei ===
* [[Musei civici di Padova]]<ref>[http://www.padovanet.it/padovacultura/musei/ PadovaCultura -Musei Civici]</ref> - il circuito che va sotto questo nome comprende:
**nel complesso degli [[Eremitani]]:
*** Sala multimediale della [[cappella degli Scrovegni]], per una visita virtuale dei celebri affreschi [[Giotto|giotteschi]]
*** Museo archeologico, con reperti di epoca pre-romana, romana, [[egizi]]a, [[greci|greca]], [[etruschi|etrusca]] ed [[italioti|italiota]]
*** Museo d'arte medievale e moderna, con dipinti di [[Giotto]], [[Giorgione]], [[Tiziano Vecellio|Tiziano]], [[Tintoretto]], [[Veronese]], [[Tiepolo]]
[[File:Museo-civ.jpg|thumb|Chiostro dei musei civici]]
** [[Palazzo Zuckermann]], che a sua volta ospita:
*** Museo di arte applicata
*** Museo Bottacin<ref>Tutti gli enti culturali del circuito "Musei civici" sorgono nel comprensorio Scrovegni-Eremitani-Arena romana</ref>
[[File:Padova-Scrovegni-Kapelle.jpg|thumb|left|Cappella degli Scrovegni]]
* Museo archeologico ambientale delle acque del padovano<ref>[http://www.maaap.org Sito ufficiale Museo delle acque]; è ospitato nell'ex chiesetta [[settecento|settecentesca]] di [[Sant'Eufemia di Calcedonia|Sant'Eufemia]], antica parrocchiale di Altichiero (Quartiere 6 Ovest)</ref>
* Museo del Risorgimento e dell'età contemporanea
* [[Museo diocesano di Padova|Museo diocesano]] di arte sacra
* Museo dell'internato ignoto (presso l'omonimo tempio)<ref>[http://digilander.libero.it/clapad5/padova/internato Sito del tempio-museo dell'internato ignoto]</ref>
* Museo della terza armata
* Museo delle antiche strumentazioni (istituto tecnico Belzoni-Boaga)
* Museo al Santo
* Oratorio di San Michele ''(vedi alla voce [[Monumenti di Padova#Seconda sezione|Monumenti di Padova, seconda sezione]])''
* [[Ponte di San Lorenzo]]
* Museo delle macchine "Enrico Bernardi"
* Museo di storia della medicina e della salute nell'ospedale di San Francesco Grande.
* Museo del marinaio d'Italia
* Museo di zoologia
* Museo di storia della fisica
* Museo di mineralogia e petrografia e paleontologia
* [[Museo del precinema]] (ollezione Minici Zotti)
* La [[Specola di Padova|specola]] e l'adiacente [[Castello di Padova|castello di Ezzelino e Torlonga]].
* [[Palazzo Zabarella]]
* Museo di scienze archeologiche e d'arte
* Piano nobile del Caffè Pedrocchi
* [[Esapolis]], [[insetti|insettario]]
 
=== Teatri ===
Padova ha sempre ospitato figure teatrali di livello internazionale.
Le sale teatrali sono numerose e ogni anno vengono messi in scena centinaia di spettacoli.
I teatri padovani sono sparsi per tutta la città; quelli principali sono:
* [[Teatro Verdi (Padova)|Teatro Verdi]]
* [[Gran Teatro Geox]]
* Teatro del Seminario Vescovile (da poco restaurato)
* Teatro Antonianum
* Teatro Don Bosco
* Teatro Ai Colli
* Teatro Maddalene
* Piccolo Teatro
* Teatro Abano Terme, nel [[Abano Terme|comune omonimo]]
 
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
{{Demografia/Padova}}
 
Nel 2011 i nati sono stati 1.779 (8,3‰), i morti 2.479 (11,6‰)<ref name=istat>{{cita web |http://www.istat.it |ISTAT |7-06-2010}} sito ufficiale dell'Istituto Nazionale di Statistica</ref><ref name=demoistat>{{cita web |http://demo.istat.it |ISTAT |7-06-2010}} Database dell'Istituto Nazionale di Statistica</ref> con un incremento naturale di -700 unità rispetto al 2010 (-3,3‰). Il 31 dicembre 2010, su una popolazione di 214.198 abitanti, si contavano 30.933 stranieri (14,4%). Le famiglie contano in media 2,11 componenti.<ref name=istat/>{{cita web |http://demo.istat.it |ISTAT |7-06-2010}} Inoltre Padova è con 2305,8 ab/km² la città più densamente popolata del Veneto.
 
A Padova è stata istituita una "Commissione speciale ''Città metropolitana''", con lo scopo di coordinare le politiche del comune di Padova e dei comuni limitrofi su tematiche di importanza sovracomunale<ref>http://www.padovanet.it/dettaglio.jsp?tassid=1071&id=5368 Pagina del sito ufficiale dell'Amministrazione comunale riguardante la comunità metropolitana di Padova</ref>.
 
* [[Comuni italiani per popolazione]]
 
=== Etnie e minoranze straniere ===
Una tempo terra di emigrazione, anche Padova, come tutto il Veneto, negli ultimi anni è divenuta meta di migranti provenienti da tutto il mondo<ref>Daniele Mont D'Arpizio, [http://www.scribd.com/doc/33675609/Il-colore-dei-fratelli-Quarant-anni-di-immigrazione-nelle-pagine-della-Difesa-del-popolo Il colore dei fratelli. Quarant'anni di immigrazione nelle pagine della Difesa del popolo], Padova 2009.</ref>.
 
Gli stranieri residenti nel comune sono 30.933, ovvero il 14,4% della popolazione. Di seguito sono riportati i gruppi più consistenti<ref>{{cita web|url=http://demo.istat.it/str2010/index.html|editore=ISTAT|titolo=Bilancio Demografico e popolazione residente straniera al 31 dicembre 2010 per sesso e cittadinanza|editore=ISTAT|accesso=26 novembre 2012}}</ref>:
 
# {{ROU}}, 8.268
# {{MOL}}, 4.772
# {{NGA}}, 2.094
# {{MAR}}, 1.949
# {{ALB}}, 1.850
# {{PHI}}, 1.754
# {{CHN}}, 1.571
# {{BAN}}, 817
# {{UKR}}, 777
# {{SRI}}, 723
 
=== Tradizioni, leggende e cultura popolare ===
==== I "senza" ====
Padova è nota per essere la città dei "senza"<ref>[http://www.turismopadova.it/turismo/informazioni/brochures/it/file/brpdf-pedrocchi-it Sito del turismo di Padova - Brochure sul Caffè Pedrocchi]</ref><ref>Esistono poi altri "senza" (probabilmente di origine [[goliardia|goliardica]]-universitaria) che però non sono ben conosciuti nella cultura degli abitanti padovani:
* "Capitello senza colonna", in riferimento al capitello che si trova sotto l'angolo del ''[[Palazzo della Ragione (Padova)|Salone]]'' verso Via Fiume, attaccato alla volta ma senza la sottostante colonna;
* "Cavallo senza cavaliere", in riferimento al monumento di [[Donatello]] al condottiero Erasmo da Narni, detto il [[Gattamelata]], e che è conservato nel [[Palazzo della Ragione (Padova)|Palazzo della ragione]];
* "Chiesa senza facciata", perché la Basilica di Santa Giustina in Padova, progettata con la facciata in [[marmo]], ne è rimasta priva, con soli mattoni a vista;
* "Bo senza stalla" o "Bo senza corna": si tratta del Palazzo centrale dell'Università, chiamato il "Bo" (che in dialetto significa "bue") perché sorge sull'area dove anticamente esisteva un'osteria con l'insegna del Bucranio (il [[cranio]] del [[bue]]), frequentata non solo da commercianti di bestiame, ma poi anche dai primi studenti e professori universitari;
* "Gatta senza coda", con riferimento al condottiero Erasmo da Narni, detto il Gattamelata, il cui [[Monumento equestre al Gattamelata|monumento equestre]], opera di Donatello, sorge sulla Piazza del Santo;
* "Cavour senza occhiali": è il monumento [[bronzo|bronzeo]] a [[Camillo Benso Conte di Cavour]], che sorge sull'omonima piazza centrale, il cui viso (contrariamente alla ben nota iconografia) è privo dei caratteristici [[occhiali]]. Ciò perché il viso stesso è stato ricavato dal calco della [[maschera]] funebre di Cavour, con la sola correzione degli occhi da parte dello scultore (l'informazione è stata fornita dal compianto scultore padovano [[Luigi Strazzabosco]], possessore del calco funebre suddetto);
* "Orologio senza catena": si riferisce all'orologio costruito da Jacopo Dondi nel 1344 che non ha le solite lancette ed una catena con degli ingranaggi ma dei cubi che ruotano a mostrare data e ora.
 
</ref>:
* "Santo senza nome", perché [[Antonio di Padova|Sant'Antonio]], di cui è tradizionalmente popolare la devozione, è comunemente chiamato "il Santo" per [[antonomasia]], con speciale riferimento alla [[Basilica di Sant'Antonio da Padova|Basilica omonima]];
* "Caffè senza porte", perché il monumentale [[Caffè Pedrocchi]], storico locale cittadino, sino al [[1916]], era aperto ventiquattro ore al giorno;
* "Prato senza erba", perché il [[Prato della Valle]], spettacolare "piazza", la più grande d'Europa secondo alcuni,<ref>Lionello Puppi, [[Giuseppe Toffanin Jr]]. ''Guida di Padova. Arte e storia tra vie e piazze''. Trieste, 1983. p. 163.</ref> era in realtà fino alla fine del [[XVIII secolo]], periodo in cui assunse la sistemazione attuale grazie ad Andrea Memmo, una superficie paludosa<ref>[http://www.padovanet.it/dettaglio.jsp?tasstipo=C&tassidpadre=284&tassid=1565&id=9261 Prato della Valle - Comune di Padova<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> dove si svolgeva la famosa "Fiera del Santo", trasformata in Fiera Campionaria nel 1919.
 
==== Le "due gatte" ====
Non sono molti, invece, a conoscere la storia delle "due gatte", che pure figurano tra le più curiose [[Icona (arte)|icone]] della città:
{{Vedi anche|Restaurazione}}
* ''la Gatta di [[Sant'Andrea]]'', sorge su una [[colonna]] antistante alla relativa chiesa, ed è costituita da una statua piuttosto rozza. Originariamente era un [[San Marco Evangelista#Il simbolo del leone|Leone di San Marco]], abbattuto nel [[1797]] dai [[francesi]] all'indomani della caduta della [[Storia di Venezia|Serenissima]]. Venne ricostruito - nell'attuale incompiuta forma - dallo scultore Felice Chiereghin,<ref>[http://www.mestieriarte.it/maestri/marmo/maestri.htm Cenni biografici sullo scultore]</ref> in seguito alla [[restaurazione]] sancita dal [[Congresso di Vienna]];<ref>[[Giuseppe Toffanin Jr]], ''Le strade di Padova,'' cit., pag. 45</ref><ref>[http://padovacultura.padovanet.it/pdf/itinerari/vedere-padova-01.pdf Articolo di ''Padovacultura,''] in cui, peraltro, si accenna ad un successivo abbattimento della sfortunata scultura nel [[1910]], cui fece seguito un ulteriore rifacimento, opera di [[Antonio Penello]], nel [[1914]].</ref>
{{Vedi anche|Lega di Cambrai}}
* ''il [[Mura di Padova|bastione]] della Gatta''<ref>Passa quasi inosservata un'altra statuetta, sommariamente riproducente una gatta seduta in posa antropomorfica, con un "topo" tra le grinfie. Il piccolo manufatto è posto a pochi metri dalla "gatta principale".</ref>, in corrispondenza dei [[Giardini della rotonda di Padova|Giardini della rotonda]] (alla confluenza delle odierne vie [[Paolo Sarpi]] e Codalunga), ci riporta all'[[assedio]] di Padova da parte degli imperiali di [[Massimiliano I del Sacro Romano Impero|Massimiliano I]] d'[[Asburgo]], avvenuto nel [[1509]]. Gli attaccanti - che si giovavano di una [[Armi da assedio medioevali|macchina d'assedio]] denominata ''[[Gatto (arma)|gatto]]'', erano quasi riusciti a penetrare in quel punto la seconda [[cinta muraria di Padova|cinta delle mura]] tuttora visibili, ma furono arrestati dall'ingegno di [[Citolo da Perugia]], [[capitano di ventura]] che [[Assedio scientifico#La guerra di mina|minò]] il varco appena in tempo. Per dileggio, i difensori issarono una gatta su una [[picca]], sfidando i nemici a venirsela a prendere.<ref>[[Giuseppe Toffanin Jr]], ''Le strade di Padova'', cit., voce "Citolo da Perugia", pag. 127, ove è ricordata la lunga canzone dileggiatoria che iniziava così: <blockquote>''Su, su, su, chi vol la gatta,''<br />''venga innanti del bastione,''<br />''dove in cima de un lanzone''<br />''la vedrete star legata,''<br />''su, su, su, chi vol la gatta?''</blockquote>… e così via per una buona dozzina di strofe.</ref>
<center>
<gallery>
Image:Gatta-andrea.jpg|La "Gatta" di S. Andrea.
Image:Gatta-bastione.jpg|La Gatta dell'omonimo bastione.
image:Gattina.jpg|La statuetta in prossimità sul B. della Gatta (v. nota di chiusura).
</gallery>
</center>
 
==== ''Universa universis patavina libertas'' ====
{{Vedi anche|Storia di Venezia}}
È il motto dell'[[Università degli studi di Padova]]; in [[lingua latina]] significa "La libertà di Padova [è] totale per tutti".<br />Ci si riferisce alla [[Libertà di manifestazione del pensiero|libertà d'insegnamento]], che oggi riteniamo un [[Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo|valore acquisito]], sia come principio di [[democrazia]] [[liberalismo|liberale]], sia come [[diritto]] [[Costituzione della Repubblica Italiana#Direttrici fondamentali|costituzionalmente]] garantito. Ma non è sempre stato così, e la ''patavina libertas'' in passato era soprattutto dovuta alla [[politica]] della [[storia di Venezia|Repubblica Serenissima]], di cui Padova fece parte dal [[1405]] al [[1797]].
 
[[Venezia]] ha sempre mantenuto una posizione di sostanziale antagonismo nei confronti dello [[Stato della Chiesa]], e ciò, fra l'altro, si rifletteva anche nell'impedire un'eccessiva ingerenza delle [[autorità]] [[chiesa cattolica|ecclesiastiche]] (e dell'[[Inquisizione]]) nel lavoro dei professori.
 
D'altronde, Venezia si avvantaggiò spesso del progresso scientifico che derivava dalla produzione culturale ed accademica patavina: sono documentati [[storiografia|storicamente]] casi in cui gli apparati di [[spionaggio]] della Serenissima si rivolsero ad esperti dell'[[Orto botanico di Padova]] per ottenerne la confezione di [[veleno|veleni]] a scopo di [[omicidio|assassinio politico]] (il che, del resto, era prassi piuttosto diffusa nella [[diplomazia]] clandestina [[Rinascimento|rinascimentale]]).
 
Nel corso dei secoli, l'Università di Padova è diventata una delle principali Università italiane, e conta attualmente 13 Facoltà, oltre 60.000 studenti e 5.000 tra docenti e personale tecnico-amministrativo.
 
==== Il Canton del Gallo ====
È l'incrocio obliquo tra le vie: Roma, San Francesco, Otto febbraio e San Canziano (praticamente, l'angolo destro, guardando il portone principale del Palazzo del Bò).
 
È tradizionalmente considerato il punto più centrale della città, e pare si chiami così dal nome di una locanda o osteria che ivi sorgeva. Anche se oggi la circolazione veicolare è praticamente abolita ''in loco,'' fu proprio al Canton del Gallo che venne installata la prima pedana per il "vigile" che doveva disciplinare il traffico<ref>Toffanin, ''Le strade di Padova'' cit., pag. 205</ref>.
 
==== Il toponimo Stanga ====
{{Vedi anche|Ordalia}}
A tutti i padovani è nota la località detta "Stanga" (per i non padovani: si tratta di un ampio spiazzo circolare). Pochi, forse, conoscono l'origine del [[toponimo]].<br />Pare che nell'[[Alto Medioevo]] in questo luogo si tenessero i [[duello|duelli]] di ''campioni'' e ''bravi'' (due categorie di "spadaccini" [[mercenari]] che - in sostituzione degli effettivi portatori degli [[Diritto#Diritto oggettivo e diritti soggettivi|interessi]] controversi - si affrontavano con [[arma|armi]] rudimentali in una sorta di [[ordalia]] o ''giudizio di Dio'', ossia il surrogato, secondo le usanze [[barbari]]che, del [[Processo (diritto)|processo]] come mezzo di appianamento delle liti [[giudice|giudiziarie]]). I [[sangue|sanguinosi]] scontri attiravano folle di curiosi, che dovevano accomodarsi oltre i paletti (le ''stanghe'', appunto) delimitanti l'agone.
 
Risulta che il [[fenomeno]] fosse disciplinato da una [[legge]] locale, in vigore dal [[1236]] al [[1275]]. Essa, peraltro, oltre a stabilire i compensi dovuti a ''campioni'' o ''bravi'', disponeva che questa "[[professione]]" fosse appannaggio dei soli padovani, o quanto meno di chi risiedesse nelle vicinanze della città.<ref>Alessandro Baldan, "Studio storico ambientale artistico", cit., pagg. 167-169</ref>
 
In realtà diverse città dell'ex Repubblica Veneta (tra cui la vicina [[Vicenza]]) denominano "Stanga" la zona esterna alla loro porta orientale; è possibile che ''stanga'' stia semplicemente per ''zona posta a oriente'' (si confronti ''stangare'', lemma [[laguna veneta|lagunare]] per ''girare a sinistra con un'imbarcazione'', ''sanca'' e ''stânga'', ovvero ''sinistra'' rispettivamente in [[lingua veneta|veneto]] ed in [[lingua romena|romeno]]).
 
== Cultura ==
=== Istruzione ===
{{quote|Per il grande desiderio che avevo<br />di vedere la Bella Padova, culla delle arti sono arrivato…<br />ed a Padova sono venuto, come chi lascia uno stagno<br />per tuffarsi nel mare, ed a sazietà cerca di placare la sua sete..|[[William Shakespeare]], [[La bisbetica domata]], Atto 1, Scena 1|For the great desire I had to see<br />fair Padua, nursery of arts, I am arrived…<br />and am to Padua come, as he that leaves<br />a shallow plash to plunge in the deep, and<br />with satiety seeks to quench his thirst.|lingua=en}}
 
==== Università ====
{{Vedi anche|Università degli Studi di Padova}}
[[File:LOGO COLORI UNIPD.gif|100px|right]]
L'[[Università degli Studi di Padova]] è fra le più note [[università]] in [[Italia]] e nel mondo, e [[Lista delle università più antiche|fra le più antiche al mondo]] (la terza in Italia, la settima al mondo), risalendo al [[1222]]. Nel [[2007]] contava circa 63.000 studenti e 2.350 docenti<ref>[http://www.unipd.it/stdoc/cia/sintesi3.xls Università di Padova: dati statistici]</ref>.
 
L'Università venne fondata, secondo la tradizione, nel [[1222]] quando un gruppo di studenti e professori migrarono dall'[[Università di Bologna]] alla ricerca di una maggiore libertà accademica, anche se è certo che scuole di diritto e medicina esistevano a Padova prima del 1222. In realtà il 1222 è l'anno nel quale per la prima volta in un atto notarile della città si nomina con precisione lo Studio Patavino (quindi già esistente) ed è così convenzionalmente ritenuto essere l'anno di fondazione.
 
Nel corso della sua lunga storia, l'Università di Padova fu luogo d'incontro di alcune tra le più importanti personalità europee ed italiane, tra le cui fila si annoverano personaggi del calibro di [[Leon Battista Alberti]], [[Niccolò Copernico]]<ref>In realtà, Copernico era una sorta di "dilettante" di lusso dell'astronomia, poiché traeva i mezzi del proprio sostentamento dalla carica di [[canonico]], affidatagli da un suo zio vescovo di [[Frombork]], nella [[Warmia]].</ref><ref>Strano a dirsi, ma a Padova Copernico studiò medicina (tra il [[1500]] ed il [[1503]]), peraltro senza laurearsi; questo abbandono non gli impedì di essere considerato un medico di successo, oltre che un professionista del [[diritto amministrativo]] in relazione all'incarico di canonico già rammentato.</ref> e [[Melchiorre Cesarotti]]. Dal [[1592]] per 18 anni consecutivi (definiti dall'interessato [[Galileo Galilei#L.27insegnamento a Pisa .281589-1592.29|i migliori della sua vita]]), [[Galileo Galilei]]<ref>A Padova Galileo perfezionò il [[cannocchiale]], con cui, dalla sua casa in Padova, avrebbe successivamente scoperto i [[Satelliti naturali di Giove|4 satelliti di Giove]].</ref> resse la cattedra di [[matematica]] presso l'ateneo patavino. Nel medesimo, per la prima volta al mondo ([[1678]]) si laureò una [[donna]]: [[Elena Lucrezia Cornaro|Elena Lucrezia Cornaro Piscopia]].
[[File:OrtoBotPadova Incrocio viali.jpg|thumb|100px|Anche l'Orto Botanico è un'istituzione legata all'Università]]
 
[[William Harvey]], l'illustre [[medicina|medico]] [[regno Unito|inglese]] cui si deve la prima descrizione scientifica del [[sistema circolatorio]] ([[1628]]), fu allievo a Padova di [[Girolamo Fabrici]]. Va peraltro ricordato che in questa città sorse il primo [[teatro anatomico]] ([[1594]]), ed il fondatore della ''Scuola Clinica Padovana'', [[Giovanni Battista del Monte]], fu il primo medico a tenere le lezioni nelle corsie di un ospedale.
 
Nel [[2004]] è stata istituita la [[Scuola Galileiana|Scuola Galileiana di Studi Superiori]], con la collaborazione e sul modello della [[Scuola Normale Superiore]] di [[Pisa]]. Alla scuola si accede tramite un concorso molto selettivo; gli studenti ammessi si iscrivono ai corsi dell'Università di Padova, ma in più hanno alcuni benefici (ad esempio vitto e alloggio presso un collegio universitario), devono avere una media di esami particolarmente alta (almeno 27), e in più devono frequentare obbligatoriamente alcuni corsi specifici.
 
L'Ateneo gestisce anche nove Musei scientifici, fra cui il Museo di Storia della Fisica, ed è tra i membri fondatori del consorzio interuniversitario [[CINECA]].
 
L'Università offre una larga gamma di [[laurea|lauree]] in tredici Facoltà.
 
==== Scuole ed Istituti ====
Padova ospita numerose [[scuola|scuole]] e tra queste le più degne di nota sono il Liceo ginnasio statale Tito Livio e il [[Liceo scientifico statale Ippolito Nievo]], che rappresentano la storica coppia di licei della città. Entrambi situati in pieno centro storico, il primo fu fondato nel [[1872]] al posto dell'ex [[monastero]] di Santo Stefano, mentre il secondo venne creato nel [[1923]], in seguito alla [[Riforma Gentile]], ed è ospitato nel [[seicentesco]] Palazzo Cumani. Il Liceo Artistico Pietro Selvatico fu invece creato come [[scuola d'arte]] nel [[1866]] per volere dell'[[architetto]] e [[storico dell'arte]] [[Pietro Selvatico]]. Tra le [[Scuola privata|scuole paritarie]] spicca l'[[Istituto Vescovile G. Barbarigo]], fondato nel [[1919]] per decreto ufficiale dell'allora [[Vescovo di Padova]] [[Luigi Pellizzo]]. Da menzionare è inoltre l'Istituto Tecnico Statale Giovanni Battista Belzoni, fondato nel 1869 e dedicato all'[[Giovanni Battista Belzoni|omonimo esploratore]].
 
La città ospita inoltre il [[Conservatorio Cesare Pollini]], fondato nel [[1878]] e dedicato all'[[Cesare Pollini|omonimo pianista]], che ne fu anche il primo direttore.
 
=== Accademia Galileiana di Scienze Lettere ed Arti ===
{{vedi anche|Accademia galileiana di scienze, lettere ed arti}}
Fondata il [[25 novembre]] [[1599]] su iniziativa del cardinale [[Federico Baldissera Bartolomeo Cornaro]], l'Accademia Galileiana di Scienze Lettere ed Arti, denominata inizialmente ''Accademia dei Ricovrati'', ha sede presso la [[Loggia dei Carraresi]] e si occupa della
promozione delle discipline umanistiche e scientifiche.
 
=== Media ===
==== Radio ====
A Padova (o nelle immediate vicinanze) hanno sede più di 40 emittenti radio,<ref>Per un elenco delle emittenti e relative frequenze nella zona di Padova, si consulti [http://www.frequenze-radio.it/pd.htm questa pagina].</ref> tra le quali:
{{MultiCol}}
* Radio Bue (radio dell'[[Università di Padova]])
* [[Radio Company|Radio Company Dance]] (sede a [[Noventa Padovana]])
* [[Radio Company|Radio Company Network]] (sede a [[Noventa Padovana]])
* Radio Gamma 5 (sede a [[Campodarsego]])
* Radio Genius
* [[Radio 80|Radio Ottanta]]
{{ColBreak}}
* [[Radio Padova]]
* [[Radio Padova|Radio Padova International]]
* [[Easy Network]]
* [[Radio Sherwood]]
* Radio Cooperativa
{{EndMultiCol}}
 
==== Stampa ====
Sono due i quotidiani storici che si occupano attualmente della [[Cronaca (genere letterario)|cronaca]] locale della città: il [[Il Gazzettino|Gazzettino]] e il [[Mattino di Padova]]. Dal [[12 novembre]] [[2002]] viene venduto in abbinamento al [[Corriere della Sera]] anche il [[Corriere del Veneto]], che ha sede a Padova e che dedica alla città due pagine al giorno di cronaca locale, in abbinamento con la cronaca di [[Rovigo]]. Da diverso tempo è presente anche [[E Polis|Il Padova]], quotidiano che riassume notizie di attualità e politica patavina e dedica diverse pagine anche alla cronaca nazionale ed estera. Sono presenti anche alcuni giornali a distribuzione [[gratis|gratuita]] quali [[Leggo]], che ha una sua redazione in città e ha pagine di cronaca e sport locali, e [[Metro (quotidiano)|Metro]], [[City (quotidiano)|City]].
 
Nel passato la città ha avuto un'altra testata di cronaca locale: ''[[L'Eco di Padova]]'', nato nel [[1977]], edito dalla [[Rizzoli]] e chiuso nel [[1980]].
 
Nella città e in tutta la [[diocesi]] viene anche stampato e diffuso il [[settimanale]] [[diocesi|diocesano]] [[La Difesa del popolo]].
 
In città è presente una redazione de ''[[Il Sole 24 Ore]]''.
 
==== Televisione ====
A Padova hanno sede oltre venti emittenti televisive, tra le quali:
{{MultiCol}}
* TV7 Triveneta ([[TV7|Gruppo TV7]])
* [[TeleNordest]] (ex Tele Diffusione Europea) ([[Selvazzano Dentro]])
* La9, La8 (Gruppo Romi Osti)
{{ColBreak}}
* [[Telenuovo]]
* [[7 Gold]] ex [[7 Gold Telepadova|Telepadova]] ([[Noventa Padovana]])
* [[Canale Italia]] (ex Serenissima)
{{ColBreak}}
* TeleCittà
* TeleChiara
* Rete Veneta
 
{{EndMultiCol}}
 
Tuttavia è sede anche di redazioni di emittenti televisive a livello nazionale, tra le quali:
 
* [[Sky Tg 24]]
* [[Mediaset]]
 
=== Personalità legate a Padova ===
{{Vedi anche|Personalità legate all'Università degli Studi di Padova}}
==== Personalità storiche ====
* [[Wolfgang Amadeus Mozart]] compose per la "[[stagione]] [[quaresima]]le" di Padova del [[1771]] la ''[[Betulia Liberata]]'' ([[K 118]]), un [[oratorio (musica)|oratorio]] su [[libretto]] di [[Pietro Metastasio]].
* La poetessa [[Vittoria Aganoor]], di origini [[Armenia|armene]] ma naturalizzata italiana, visse a Padova i suoi anni giovanili e qui ebbe a maestro il poeta [[Giacomo Zanella]], che per breve tempo resse la cattedra di Professore in Letteratura presso l'Università di Padova.
* [[William Shakespeare]] compose ed ambientò a Padova ''[[La bisbetica domata]]'' (The Taming of the Shrew)'' e definì la città euganea "Culla delle Arti".
* [[Galileo Galilei]] ebbe a Padova la Cattedra presso l'Università e qui rimase per più di un decennio. A Padova inventò e costruì il primo cannocchiale con cui redasse il primo trattato sulla volta celeste. La sua casa è ancora esistente nella via omonima. Il suo osservatorio non è nella medievale torre dal nome "Specola" come di solito si creda. La specola, all'epoca di Galileo, era ancora una torre del castello dei Carraresi. Galileo osservava il cielo dall'attuale Porta Molino, come ricorda una targa ivi riposta. La Specola è oggi sede del dipartimento di astronomia dell'università. Nel 2009 ricorrono i 400 anni dalla scoperta del Cannocchiale e a Padova si svolgono numerose manifestazione per l'Anno Galileiano.
* [[Bartolomeo Cristofori]], cembalista inventore del Pianoforte. Tra il 1698 e il 1700 inventò il Gravicembalo con il piano e il forte (successivamente chiamato fortepiano), strumento precursore del pianoforte, sostituendo, nel clavicembalo, al meccanismo dei salterelli quello dei martelletti con lo scappamento, in modo da variare l'intensità del suono a seconda della pressione del tasto.
* [[Francesco Petrarca]] Nel giugno del 1359 per sfuggire la peste abbandonò Milano per Padova. Petrarca, dopo alcuni brevi viaggi, accolse l'invito di Francesco da Carrara e si stabilì a Padova fino alla morte nell'antico borgo di [[Arquà Petrarca]].
 
==== Pittori e scultori ====
* [[Achille Astolfi]], pittore e incisore.
* [[Alberto Biasi]], pittore.
* [[Umberto Boccioni]], pittore e scultore futurista.
* [[Giovanni Bonazza]], capostipite di un importante famiglia di scultori veneti, nato a Venezia ma trasferitosi con la famiglia a Padova.
* [[Lorenzo Canozi]], pittore, intarsiatore e prototipografo padovano.
* [[Donatello]], scultore fiorentino, attivo a Padova a metà Quattrocento.
* [[Vincenzo Gazzotto]], pittore.
* [[Giotto]] operò a Padova per lunghi anni tanto da farne la Capitale dell'Affresco. Nella città sono infatti conservate le sue maggiori opere. La [[Cappella degli Scrovegni]] è considerata il Capolavoro di Giotto per eccellenza.
* [[Andrea Mantegna]], pittore, scultore. Nato a Isola di Carturo a nord di Padova.
* [[Giuseppe Miotello]], pittore.
* [[Piero Perin]], scultore.
* [[Francesco Squarcione]], pittore.
* [[Stefano da Ferrara]], pittore ferrarese attivo nella seconda metà del Trecento a Padova nella Basilica di Sant'Antonio.
 
==== Personalità contemporanee ====
* L'attuale [[presidente della Repubblica]], cittadino onorario di Padova,<ref>[http://www.agi.it/venezia/notizie/200810301635-pol-r012623-art.html ''POLEMICA GALAN-COMUNE PADOVA SU CITTADINANZA A NAPOLITANO'' (Agi.it)]</ref> [[Giorgio Napolitano]]<ref>La notizia è stata riferita dal [http://www.ilpadova.it Quotidiano "Il Padova", gruppo "E polis"], in occasione di una visita presidenziale alla città, ed è stata pure confermata da un successivo articolo su ''Il Mattino di Padova'' in data [[24 settembre]] 2007, con la precisazione che il fatto si sarebbe verificato "durante il periodo bellico".</ref>, è stato allievo del [[liceo classico]] patavino ''Tito Livio''<ref>[http://umberto.hermescuole.it/albumalunni/pages/napolitano_jpg.htm Pagina web da "hermescuole.it"]</ref><ref>[http://www.repubblica.it/2006/05/sezioni/politica/nuovo-presidente-3/nuovo-presidente-3/nuovo-presidente-3.html Articolo de ''La Repubblica'']</ref>.
* Il matematico padovano [[Giuseppe Colombo (matematico)|Giuseppe Colombo]], collaboratore - fra l'altro - della [[NASA]], onorò a sua volta la propria città. L'[[Agenzia Spaziale Europea|ESA]] gli ha pure dedicato una missione il cui lancio è previsto nel [[2013]], "[[Bepi Colombo]]", volta all'esplorazione di [[Mercurio (astronomia)|Mercurio]] e considerata di grande rilievo dall'ente spaziale europeo.
* La scultrice [[Rabarama]] vive e lavora a Padova dal 1990<ref>[http://www.literary.it/autori/dati/danesin_luccia/rabarama.html ''A casa dell'artista: Rabarama'']</ref>
* L'artista [[Tobia Ravà]].
 
==== Personalità native di Padova ====
* [[Sabino Acquaviva]], sociologo, giornalista, scrittore.
* [[Massimo Alberini]], giornalista, scrittore
* [[Francesco Ferdinando Alfieri]], trattatista e scrittore del [[XVII secolo]].
* [[Toni Andreetta]], regista.
* [[Tiziano Aspetti]], ([[scultura|scultore]])<ref>Peraltro pronipote di [[Tiziano Vecellio]]</ref>.
* [[Luca Bastianello]], attore.
* [[Giovanni Battista Belzoni]], esploratore e pioniere dell'archeologia.
* [[Arrigo Boito]], compositore, musicista, librettista di [[Giuseppe Verdi]]. (Padova, [[24 febbraio]] [[1842]] - [[Milano]], [[10 giugno]] [[1918]])
* [[Novella Calligaris]], nuotatrice e giornalista (primo italiano/a a vincere per il nuoto una medaglia d'oro olimpica).
* [[Massimo Carlotto]], [[scrittore]], [[sceneggiatore]] e [[drammaturgo]].
* [[Maurizio Cattelan]], scultore.
* [[Roberto Citran]], attore.
* [[Jacopo Comin (regista)|Jacopo Comin]], regista (Padova, [[5 aprile]] [[1901]] - [[22 maggio]] [[1972]]).
* [[Bartolomeo Cristofori]], inventore del [[fortepiano]] ([[1709]]).
* [[Giuseppe Dalla Vedova]], geografo.
* [[Eleonora Daniele]], attrice e conduttrice televisiva ([[RAI]]).
* [[Carlo de' Dottori]], poeta.
* [[Chiara Galiazzo]], cantante.
* [[Elisabetta Gardini]], attrice, showgirl e personaggio politico.
* [[Francesco Giusti Del Giardino]], [[ingegnere]], fondatore della [[Miari & Giusti]] nel [[1894]], prima [[casa automobilistica]] italiana, e primo [[podestà]] [[fascista]] di Padova nel [[1927]].
* [[Stefano Ianne]], compositore.
* [[Tullio Levi-Civita]], matematico e fisico.
* [[Annamaria Malipiero]], attrice e modella.
* [[Umberto Marcato]], cantante.
* [[Giuseppe Marzolo]], inventore dell'organo stampatore e ripetitore
* [[Carlo Mazzacurati]], sceneggiatore e [[regia|regista]].
* [[Luigi Nardo]], scrittore.
* [[Toni Negri]], politico, filosofo.
* [[Andrea Palladio]], ([[architettura|architetto]]).
* [[Giorgio Pantano]], pilota automobilistico.
* [[David Parenzo]], giornalista, conduttore radiofonico.
* [[Cristian Pasquato]], calciatore.
* [[Riccardo Patrese]], pilota Formula 1.
* [[Eleonora Pedron]], attrice e showgirl televisiva, vincitrice del concorso [[Miss Italia]] nel [[2002]].
* [[Enoch Peserico]] /(1897-1978), Senatore e fisiologo
* [[Ezechiele Ramin]], missionario comboniano e martire.
* [[Ruzante|Angelo Beolco, detto il "Ruzzante"]], drammaturgo.
* [[Ippolito Nievo]], grande letterato italiano.
* [[Walter Santesso]], attore e regista.
* [[Claudio Scimone]], direttore d'orchestra, fondatore de [[I Solisti Veneti]].
* [[Paolo Spoladore]], prete e compositore.
* [[Tito Livio]], storico e letterato.
* [[Alberto Terrani]], attore, regista e sceneggiatore teatrale.
* [[Giuseppe Toffanin]], professore universitario (Padova, 1891-1980).
* [[Giuseppe Toffanin Jr]]. giornalista e scrittore (Padova, 1932- Grisignano di Zocco 1994).
* [[Francesco Toldo]], calciatore.
* [[Otello Toso]], attore.
* [[Lucia Valentini Terrani]], mezzoprano lirico di fama internazionale.
* [[Gaetano Valeri]], musicista.
* [[Fulvio Wetzl]], sceneggiatore e [[regista]].
* [[Antonio Zancanaro]], «Tono», pittore.
* [[Napoleone Zanetti]], ''garibaldino partecipante alla spedizione dei [[I Mille|Mille]]''.
* [[Angelo Zambeccari]] (Padova, 1834), ''garibaldino partecipante alla spedizione dei [[I Mille|Mille]]''.
 
==== Personalità morte a Padova ====
A Padova sono venuti a mancare alcuni "non-padovani" celebri: [[Sant'Antonio da Padova]], san [[Leopoldo da Castelnuovo]], [[Claudio Villa]], [[Enrico Berlinguer]], [[Leopoldo Marco Antonio Caldani]], [[Giorgio Perlasca]], [[Egidio Meneghetti]], [[Luigi Pierobon]], [[Luigi Pulci]], [[Giuseppe Tartini]], [[Gildo Fattori]], [[Lorenzo Canozi]], [[Michael Gaismair]], [[Vittorio Salvetti]].
 
==== Personalità sportive ====
* [[Nereo Rocco]], «El Paron», giocatore e allenatore di calcio triestino, che raggiunse la popolarità guidando il [[Padova Calcio]] al terzo posto in serie A.
 
=== Eventi ===
Padova è da sempre meta di molti visitatori che si recano nella città del Santo per i numerosi avvenimenti che si susseguono tutto l'[[anno]]. Tra i più rilevanti si annoverano:
* La ''"Settimana della cultura scientifica e tecnologica"'', che si svolge da [[marzo]] ad [[aprile]].
* La ''"[[Maratona di Sant'Antonio]]"'', in aprile. Essa ripercorre negli ultimi 18 chilometri la strada che sant'Antonio [[morte|morente]], a bordo di un [[Carro (trasporto)|carro]] trainato da [[Bos taurus|buoi]], fece il [[13 giugno]] [[1231]], partendo da [[Camposampiero]] per arrivare all'Arcella.
* ''Fiera campionaria'', in [[maggio]]: è la più grande rassegna intersettoriale del Nord Est, raggiunta da più di duecentocinquantamila visitatori. Sono presenti mille espositori raggruppati in cinque settori: arredamento, enogastronomico, turismo, tempo libero, artigianato.
* ''Rievocazione del Transito di sant'Antonio, sera del 12 giugno''. La rievocazione storica in costume vuole celebrare l'ultimo viaggio di sant'Antonio: egli infatti dimorava a Camposampiero quando percepì che la sua vita terrena volgeva al termine, chiese dunque di essere trasportato verso l'amata Padova per esalare l'ultimo respiro. Steso su un carretto trainato dai buoi, non riuscì però a raggiungere le porte della città e venne ricoverato presso l'allora convento francescano di Santa Maria de' Cella (la leggenda vuole che sia stato fondato da san Francesco in persona), dove morì (il luogo dove spirò il santo si trova oggi all'interno del Santuario di Sant'Antonio d'Arcella). La rievocazione storica del transito parte da Piazza Azzurri d'Italia, prosegue lungo via Tiziano Aspetti, viale Arcella e termina presso il santuario di Sant'Antonio d'Arcella; un concerto di campane di tutte le chiese di Padova precede la messa.
* ''Festa di Sant'Antonio'', [[13 giugno]]. Dopo una solenne messa celebrata nel mattino dal [[vescovo]] nella [[basilica]], nel pomeriggio segue una seconda messa solenne, celebrata dal padre provinciale dei [[Frati Minori Conventuali]], dopo la quale la reliquia del mento del Santo, preceduta dalla statua, è portata in processione per le vie del centro città, seguita da una sfilata delle confraternite con i rispettivi gonfaloni, e dalle autorità. La processione si snoda lungo le principali vie del centro storico secondo il seguente percorso: piazza del Santo, via del Santo, via San Francesco, via Roma, via Umberto I, Prato della Valle, via Beato Luca Belludi, Piazza del Santo. Terminano l'evento il discorso del Sindaco e la Benedizione con la reliquia del Dito del Santo.
* ''"Sherwood Festival"'', in [[giugno]]-[[luglio]]; [[Radio Sherwood]], una radio indipendente padovana, dà vita allo Sherwood Festival, importante evento cittadino della durata di un [[mese]]. Sul palco si avvicendano importanti gruppi musicali della [[musica alternativa|scena alternativa]] italiana ed internazionale.
* nel 2005 e nel 2006 si è svolta la ''[[Notte bianca]]'' in [[giugno]] (all'inizio dell'[[estate]]) e [[dicembre]] (in occasione del [[Natale]]).
* ''"Padova Pride Village"'', il "gay village del nord-est", evento aperto a tutti organizzato a partire dal 2008 in collaborazione con [[Arcigay]], nel quale si succedono grandi eventi musicali, rassegne teatrali e cinematografiche e dibattiti, oltre alla consueta attività da discoteca. Si svolge tra i mesi di luglio ed agosto.
* ''"Villeggiando"'' in luglio e [[agosto]]; eventi e spettacoli nella più suggestive ville e piazze padovane.
* ''"Padova grand prix"'' e ''"World country roller marathon"'' in settembre. La competizione mondiale di [[pattinaggio a rotelle]].
* Premio Biennale Internazionale di Architettura "Barbara Cappochin"
* Rievocazioni storiche, in [[settembre]]: rievocazioni storiche in costume nelle [[fortificazione|cittadine murate]] di [[Montagnana]], [[Monselice]], [[Montegrotto Terme]] e [[Cittadella (Italia)|Cittadella]].
 
=== Padova nella letteratura ===
* A Padova è ambientata ''[[La bisbetica domata (Shakespeare)|La bisbetica domata]]'' ([[1594]]?) di [[William Shakespeare]].
* ''[[Angelo, tiranno di Padova]]'' di [[Victor Hugo]].
* Nel [[romanzo]] ''[[La Certosa di Parma]]'' di [[Stendhal]] viene citata Padova, soggiorno dello scrittore, nella ''Avvertenza'' iniziale.
* Nel [[romanzo]] ''[[Incontro con Rama]]'' di [[Arthur C. Clarke]], l'[[11 settembre]] [[2077]] un [[asteroide]] distrugge Padova e buona parte del [[Geografia dell'Italia|nord Italia]].
* Nel [[romanzo]] autobiografico sulla resistenza "[[I piccoli maestri]]" di [[Luigi Meneghello]].
* ''[[Diario a due]]'' di [[Paolo Barbaro]] è ambientato a Padova.
 
=== Padova nei film ===
* ''[[Grazie zia]]'' di [[Salvatore Samperi]] con [[Lisa Gastoni]] e [[Lou Castel]] ([[1968]])
* ''[[La moglie del prete]]'' di [[Dino Risi]] con [[Sophia Loren]] e [[Marcello Mastroianni]] ([[1970]])
* ''[[Il tuo vizio è una stanza chiusa e solo io ne ho la chiave]]'' di [[Sergio Martino]] con [[Edvige Fenech]] ([[1972]])
* ''[[Gli ordini sono ordini]]'' di [[Franco Giraldi]] con [[Monica Vitti]] e [[Gigi Proietti]] ([[1972]])
* ''[[Il gatto dagli occhi di giada]]'' di [[Antonio Bido]] ([[1977]])
* ''[[Delitti e profumi]]'' di e con [[Jerry Calà]] con [[Umberto Smaila]] e [[Lucrezia Lante Della Rovere]] ([[1988]])
* ''[[Quattro figli unici]]'' di [[Fulvio Wetzl]] con [[Roberto Citran]], [[Mariella Valentini]], [[Ivano Marescotti]], Valentina Holtkamp ([[1992]])
* ''[[Viaggi di nozze]]'' di e con [[Carlo Verdone]] ([[1995]])
* ''[[I piccoli maestri (film)|I piccoli maestri]]'' di [[Daniele Luchetti]] con [[Stefano Accorsi]] ([[1998]])
* ''[[La lingua del Santo]]'' di [[Carlo Mazzacurati]] con [[Antonio Albanese]] e [[Fabrizio Bentivoglio]] ([[2000]])
* ''[[Il gioco di Ripley]]'' di [[Liliana Cavani]] ([[2000]])
* ''[[Il fuggiasco (film 2003)|Il fuggiasco]]'' di [[Andrea Manni]] con [[Daniele Liotti]] ([[2003]])
* ''[[Hortus Botanicus Patavinus]]'' di [[Michele Francesco Schiavon]] ([[1995/ried.2008]])
* ''[[Romanzo di una strage]]'' di [[Marco Tullio Giordana]] ([[2012]])
 
== Quartieri ==
 
'''Quartiere 1 Centro'''<br />Detto anche Centro storico, si estende per 5,2 &nbsp;km², pressoché totalmente entro le mura cinquecentesche. Il cuore del quartiere Centro è idealmente identificabile con le famose Piazze (dei Signori, delle Erbe e della Frutta) ravvivate quotidianamente dai tradizionali mercati. Il territorio è solcato dal Piovego, navigabile dalle Porte Contarine fino al casello autostradale di Padova Est. L'area si suddivide in cinque zone abitative: zona Portello, zona Ospedali, zona Santo-Prato della Valle, zona Piazza Castello-Riviere, zona Savonarola-Piazza Mazzini-Stazione Ferroviaria. Nel 2005 contava 27.047 residenti, di cui il 14% aveva compiuto i 75 anni, ed il 9,32% era composto da stranieri. La sede del consiglio di quartiere è in [[piazza Capitaniato]].<ref>[http://www.padovanet.it/dettaglio.jsp?tasstipo=S&tassid=1576&id=8930#.UPuO8mfK_E5 Sede del quartiere 1 Centro], sito comunale</ref>
 
'''Quartiere 2 Nord'''<br />Chiamato anche Arcella - S. Carlo - Pontevigodarzere, ha una superficie di 6,71&nbsp;km² e racchiude i rioni Arcella, San Bellino, San Carlo e Pontevigodarzere. Il confine settentrionale corrisponde in pratica con il tracciato locale del Brenta, a sud è delimitato dalla ferrovia Milano-Venezia, ad est dall'asse viario Plebiscito-Bigolo-Manca, ad ovest dai binari della Padova-Castelfranco Veneto. Abitanti al 2005: 38.118, di cui l'11% sopra i 75 anni. Stranieri: 12,03%. La sede del consiglio di quartiere è in via Curzola, a San Bellino.<ref>[http://www.padovanet.it/dettaglio.jsp?tasstipo=S&tassid=1577&id=8931#.UPuRmGfK_E4 Sede del quartiere 2 Nord], sito comunale</ref>
 
'''Quartiere 3 Est'''<br />È chiamato anche Brenta-Venezia, Forcellini-Camin ed ha una superficie di 28,02&nbsp;km². Comprende i seguenti rioni: Ponte di Brenta, San Lazzaro, Mortise, Torre, Pio X, Stanga, Forcellini, Terranegra, San Gregorio, Camin, Granze. Confini: nord, comune di Cadoneghe; est, comuni di Vigonza e Noventa Padovana; sud, Quartiere 4, comune di Saonara, Legnaro e Ponte San Nicolò; ovest, Quartieri 2, 1 e 4. Vi scorrono tre canali: il Piovego, il San Gregorio, lo Scaricatore. In zona Stanga si trova la nota via Anelli. Popolazione al 2005: 38.992, di cui 10% sopra i 75 anni, e 15% al di sotto dei 18. Stranieri 9,23%. La sede del consiglio di quartiere è in via Boccaccio, a Forcellini.<ref>[http://www.padovanet.it/dettaglio.jsp?tasstipo=S&tassid=1578&id=8932#.UPuR-GfK_E4 Sede del quartiere 3 Est], sito comunale</ref>
 
'''Quartiere 4 Sud-Est'''<br />Viene chiamato anche S. Croce-S. Osvaldo, Bassanello-Voltabarozzo ed ha una superficie di 17,58&nbsp;km². Comprende i seguenti rioni: Santa Rita, Sant’Osvaldo, Madonna Pellegrina, SS. Crocefisso, Città Giardino, Santa Croce, San Paolo, Guizza, Bassanello, Voltabarozzo e Salboro. Popolazione al 2005: 47.300, di cui 11% sopra i 75 anni, 19% oltre i 60. Stranieri 7,17%. La sede del consiglio di quartiere è in via Guasti, alla Guizza.<ref>[http://www.padovanet.it/dettaglio.jsp?tasstipo=S&tassid=1579&id=8933#.UPuUp2fK_E4 Sede del quartiere 4 Sud-Est], sito comunale</ref>
 
'''Quartiere 5 Sud-Ovest'''<br />Viene chiamato anche Armistizio-Savonarola ed ha una superficie di 14,05&nbsp;km². Rioni: Porta Trento Nord, Porta Trento Sud, San Giuseppe, Sacra Famiglia, Paltana, Voltabrusegana, Mandria. Abitanti al 2005: 28.428, di cui 13% oltre i 75 anni, 31% oltre i 60. Stranieri 5,94%. La sede del consiglio di quartiere è in piazza Napoli, alla Sacra Famiglia.<ref>[http://www.padovanet.it/dettaglio.jsp?tasstipo=S&tassid=1580&id=8934#.UPuVj2fK_E4 Sede del quartiere 5 Sud-Ovest], sito comunale</ref>
 
'''Quartiere 6 Ovest'''<br />Il quartiere è chiamato anche Brentella-Valsugana ed ha una superficie di 21,88&nbsp;km². Comprende i rioni Brusegana, Cave, Chiesanuova, Brentelle, Sant'Ignazio, Montà, Ponterotto, Sacro Cuore e Altichiero. Confini: nord, comune di Limena; ovest comuni di Villafranca Padovana, Rubano, Selvazzano Dentro. Abitanti al 2005: 31.047, di cui 10% ultrasettantacinquenni, 26% infratrentenni. Stranieri: 7,9%. Data l'estensione, ha due sedi del consiglio di quartiere, una in via Dal Piaz alle Cave e una in via Astichello ad Altichiero.<ref>[http://www.padovanet.it/dettaglio.jsp?tasstipo=S&tassid=1581&id=8935#.UPuRbmfK_E5 Sede del quartiere 6 Ovest], sito comunale</ref>
 
=== Centro ===
[[File:M-liston.jpg|thumb|180px|Il Listón a Natale 2007; a sinistra, il Bò, a destra il Municipio]]
Il Centro (Quartiere 1 Centro) nell'ottica dei Padovani si estende grosso modo all'interno delle mura cinquecentesche.
È caratterizzato da molte zone pavimentate con il tipico [[Strade romane#La costruzione di una strada|ciottolato romano]] o con i [[sanpietrini]] in [[porfido]] (come il ''[[Liston#Padova|Liston]]''), perché corrisponde tendenzialmente all'area più antica della città.
 
Non si identifica con la zona limitata delle Piazze, anche se queste ultime ne costituiscono il cuore economico e culturale.
[[File:San-fermo.jpg|thumb|Via San Fermo, nel tratto pedonalizzato, ospita i negozi per lo ''[[shopping]]'' più lussuoso.]]
Nella circoscrizione Centro è compreso anche il ''Portello'', corrispondente alla parte orientale del centro, cosiddetto perché nelle vicinanze di [[Porta Ognissanti (Padova)|Porta Ognissanti]] (spesso chiamata anch'essa col nome di Portello) si trovava un porto fluviale sul [[Canale Piovego|Piovego]]. Nella percezione dei Padovani è un sottoquartiere a parte, tanto che i suoi abitanti un tempo avevano diritto ad essere identificati con un nome a sé: ''porteàti,'' ossia abitanti del Portello. Oggi questa distinzione è poco sentita e non ha più molto significato, ma una volta questa zona della città aveva caratteristiche proprie che la distinguevano dalle altre: era in particolare un'area popolare e povera. Oggi ospita buona parte degli [[Università di Padova|Istituti Universitari]].
 
=== Arcella ===
{{vedi anche|Arcella (Padova)}}
Arcella (Quartiere 2 Nord) è la zona nord della città di Padova. Il suo confine è ben delineato dalla [[ferrovia]] [[Venezia]]-[[Milano]] a Sud e dal fiume Brenta a Nord (comprendendo il rione di Pontevigodarzere).
Nota per essere il luogo della morte di [[sant'Antonio]] (l'evento è ricordato dal santuario di Sant'Antonino) e per essere stata la periferia agricola di Padova fino alla [[seconda guerra mondiale]], l'Arcella ha conosciuto nel dopoguerra un impetuoso sviluppo urbanistico, fino al raggiungimento degli attuali 38&nbsp;000 abitanti. Il metrotram la collega in maniera migliore con il centro cittadino.
Arcella è anche il nome del vicariato della diocesi di Padova che comprende le parrocchie di Sant'Antonio ("Sant'Antonino"), San Carlo Borromeo, San Gregorio Barbarigo, San Giovanni Battista (Pontevigodarzere), San Lorenzo da Brindisi, San Bellino, San Filippo Neri, Santissima Trinità, Gesù Buon Pastore, Sacro Cuore, Maternità B.V. Maria (Altichiero).
 
=== Pontevigodarzere ===
''Pontevigodarzere'' (Quartiere 2 Nord) è situata in corrispondenza dei due ponti che collegano la zona a nord di Padova con la città stessa, deve il nome al primo comune limitrofo, Vigodarzere appunto.
Inizialmente zona rurale, si è velocemente espansa nel periodo della ricostruzione dopo essere stata quasi rasa al suolo dai bombardamenti degli alleati nel tentativo di fermare la ritirata tedesca.
Dista circa 3&nbsp;km dal centro cittadino, è una zona in fase di riqualificazione grazie al completamento della tangenziale nord che permette al traffico di raggiungere la nuova strada "del Santo" senza passare per via Pontevigodarzere.
Fa parte del quartiere 2-Nord che comprende anche Arcella e San Carlo.
È sede della principale [[moschea]] di Padova, che sorge proprio a fianco della parrocchia di S. Giovanni Battista.
 
=== Ponte di Brenta ===
Ponte di Brenta (Quartiere 3 Est) è un antico borgo sorto in prossimità della confluenza delle vie provenienti rispettivamente da [[Venezia]] (oggi [[Strada statale 11 Padana Superiore]]) e da [[Mestre]]/[[Treviso]] (quest'ultima, oggi classificata come [[Strada statale 515 Noalese]], a sua volta originata dalla fusione della [[Via Miranese]] proveniente da [[Mirano]]/Mestre, un tempo nota, nel Mestrino, come strada "Padovana", con la Via Noalese proveniente da [[Noale]]/Treviso).
Parte del Comune di Padova prima della [[Prima guerra mondiale]], Ponte di Brenta confina con il comune di [[Vigonza]], dal quale è separato dal [[Brenta (fiume)|fiume Brenta]].
 
Nato attorno ai traffici di barcaroli e viaggiatori, il borgo è caratterizzato dalla presenza di alcune notevoli ville patrizie veneziane, tra le quali spicca Villa Breda con il suo parco, oggi di proprietà della Fondazione "[[Vincenzo Stefano Breda]]", voluta dall'omonimo senatore del Regno e a lui intitolata. La villa, oggi sede museale, si affaccia sul fiume, dal quale avveniva l'accesso fino alla costruzione verso la fine del [[XIX secolo]] della ferrovia Padova-Venezia, ad opera sempre del senatore Breda, che con l'occasione creò una fermata esattamente in asse con il viale di accesso alla villa, dal lato del parco. Al senatore Breda sono tra l'altro intitolati l'ospizio per anziani e l'[[ippodromo di Padova]], situati anch'essi nella frazione, l'asilo infantile, situato nella piazza principale e la modernissima struttura per persone affette da [[sclerosi multipla]] ''Casa Breda'', di recente costruzione, nel quartiere Brentelle.
 
Il parco della villa ospita una pista per cavalli, primo ippodromo cittadino, e delle scuderie ottocentesche, retaggio della passione del patrizio per l'ippica.
 
Nella piazza principale di Ponte di Brenta si affacciano l'antica chiesa parrocchiale di San Marco e San Michele, di aspetto settecentesco. All'interno, opere di Luca Giordano e un pregevole organo dell'epoca.
 
Una piccola località di Ponte di Brenta è ''Torre'', che secondo la storia in [[epoca medievale]] raggruppava le attuali frazioni di Mortise, Ponte di Brenta, Arcella e [[Altichiero (Padova)|Altichiero]]. C'è chi afferma che [[Sant'Antonio di Padova|Sant'Antonio]] sia morto a Torre invece che all'Arcella, in quanto quest'ultima all'epoca non sarebbe neppure esistita.
 
=== Guizza ===
La ''Guizza'' (Quartiere 4 Sud-Est) è uno dei quartieri più meridionali della città, estendendosi dalla zona del Bassanello sino al confine settentrionale del comune di [[Albignasego]].
Quartiere residenziale, con una forte densità abitativa, è stato interessato dalla costruzione del principali asse del Metrotram cittadino, che ha il capolinea in questo quartiere. Rappresenta il principale punto di accesso alla città per il traffico proveniente dalla parte meridionale della provincia.
 
=== Madonna Pellegrina ===
La Madonna Pellegrina (Quartiere 4 Sud-Est) è una zona anticamente nobile di Padova situata tra il Ponte del Bassanello, il Ponte Quattro Martiri e le mura cittadine. Gode di efficienti servizi di trasporto tra i quali la [[Tranvia di Padova|il mezzo tramviario]], che passa a sud-est del quartiere, e gli autobus 8, 11, e 24. Il centro della Madonna Pellegrina è Via d'Acquapendente, dove hanno sede il santuaro che dà il nome alla zona e la caserma del 2° reparto celere della Polizia di Stato.<ref>[http://www.polizianellastoria.it/index.php?option=com_content&view=article&id=52:il-2d-reparto-celere-di-padova&catid=35:racconti&Itemid=41 Il 2° Reparto Celere di Padova], polizianellastoria.it</ref> Nel territorio vi sono alcuni spazi verdi, fra questi il lungargine Scaricatore, dove nel 1981 furono uccisi i carabinieri Enea Codotto e Luigi Maronese in un conflitto a fuoco con un gruppo di terroristi tra i quali vi erano [[Francesca Mambro]] e [[Valerio Fioravanti]]. I militi hanno ricevuto la [[medaglia d'oro al valor militare]] e la città li ricorda con una statua e una manifestazione ufficiale che si tiene ogni anno il 5 febbraio.<br />
 
=== Mandria ===
[[File:Villa-Molin-3.jpg|thumb|180px|[[Villa Molin]] nel quartiere Mandria]]
''Mandria'' (Quartiere 5 Sud-Ovest) confina con i comuni di [[Abano Terme]] ed [[Albignasego]], divisa da quest'ultimo dal [[Canale di Battaglia]].
 
Sorta attorno all'antica [[strada romana]] Annia che conduceva da Padova ad [[Adria]], ospita sul proprio territorio [[Villa Giusti (Padova)|Villa Giusti del Giardino]], in cui venne firmato il [[4 novembre]] del [[1918]] l'[[armistizio]] tra [[Italia]], [[Impero Austro-Ungarico]] e [[Germania]] che poneva fine alla [[prima guerra mondiale]]; affacciata sul Canale di Battaglia sorge invece [[Villa Molin]], progettata dall'architetto [[Vincenzo Scamozzi]] nel [[1597]] (e che erroneamente viene collocata spesso a [[Albignasego|Mandriola]], che sorge sull'altra sponda del Canale di Battaglia).
 
=== Montà ===
Della vecchia ''Montà'' (Quartiere 6 Ovest), situata sulla strada Padova-Ponterotto-Taggì di Sotto a circa 4&nbsp;km dal centro della città, rimane solo l'antica intitolazione della chiesa parrocchiale di [[San Bartolomeo apostolo|San Bartolomeo]], risalente al XVI sec. Dello scorso secolo, invece, è la fondazione della parrocchia di Sant'Ignazio di Loyola. Rimane ancora visibile dietro Villa Ottoboni, ai piedi della zona del cavalcaferrovia costruito negli anni 80, parte dell'antico Arzeron sopraelevato che attraversava il territorio fuori delle mura cittadine. Questa zona della Montà era detta "borgo dea paja".
Dai primi anni del 2000 il territorio della frazione è stato soggetto a forti trasformazioni insediative ed è stato di fatto inglobato nel capoluogo. Nel 2004 è stato completato il cavalcavia di Corso Australia che ha nel contempo eliminato l'unico semaforo ancora esistente sulla tangenziale e contribuito a rompere l'isolamento della frazione con il resto della città. Del quartiere Montà, fanno parte anche la zone di Sant'Ignazio e Ponterotto.
 
== Economia ==
La [[Consorzio Zip|zona industriale di Padova]]<ref>[http://www.zip.padova.it/ Zona Industriale Padova]</ref> è nata nel [[1946]] nell'area orientale della città, e da allora si è continuamente espansa ed articolata.
Si tratta di una delle più grandi zone industriali d'Europa, con una superficie di 10 milioni e 500&nbsp;000&nbsp;m². All'interno di essa si trovano oltre 1.300 imprese, con una notevole diversificazione produttiva ed industriale, e vi operano più di 50.000 persone provenienti da tutto il Veneto.
Al suo interno si trova il più grande Interporto multimodale d'Italia e uno dei più importanti in Europa. Quasi tutte le merci provenienti dall'Europa o da inviare a destinatari europei transitano, infatti, per Padova.
L'interoporto di Padova dispone, oltre ad altre infrastrutture, di una linea ferroviaria dedicata (Padova Interporto - Padova) che lo collega alla stazione Centrale di Padova.
 
== Progetti futuri ==
Nell'immediato futuro prenderanno vita alcuni progetti determinanti per lo sviluppo della città, alcuni dei quali sono già in fase di attuazione, mentre per altri si sta per iniziare la fase di costruzione.
 
* Nuovo Ospedale: verrà costruito in zona Ovest, nei pressi dello [[Stadio Euganeo]], vicino alle linee ferroviarie per Milano e Bassano del Grappa. Il progetto prevede di realizzare un nuovo polo di eccellenza per varie discipline. Verranno realizzate anche due fermate della metropolitana regionale. Per questo progetto è stata superata la fase di finanziamento ed è in corso la fase di progettazione.
 
* Torre della Ricerca: progetto approvato il 10 febbraio, prevede una torre che si rivelerà essere un punto di riferimento europeo per la ricerca in vari campi. Sarà alta più di 137 metri con più di 40 piani.
 
* [[Sistema Ferroviario Metropolitano Regionale]]. Verranno realizzate molte stazioni all'interno della città di Padova e si prevede la costruzione di una nuova linea ferroviaria da Padova a Chioggia, via Piove di Sacco.
 
* [[Tram]]. Verranno costruite le altre tre linee previste nel progetto iniziale, ossia quelle per Sarmeola e Ponte di Brenta, quella per Voltabarozzo e quella per lo Stadio Euganeo, oltre ad un'estensione della linea 1 fino a Cadoneghe ed Albignasego. Le linee 2 e 3 sono già state finanziate si attende il completamento di opere complementari per poter iniziare la costruzione delle stesse.
 
* Auditorium. È prevista la realizzazione di un auditorium cittadino che dovrebbe sorgere nel terreno di Piazzale Boschetti.
 
== Infrastrutture e trasporti ==
Padova si trova all'incrocio di due autostrade importanti:
* [[Autostrada A4 (Italia)|A4 Milano-Venezia]], gestita dalla società ''[[Autostrada Brescia-Verona-Vicenza-Padova S.p.A.|Autostrada Brescia-Verona-Vicenza-Padova]]'' e dalla ''Società delle Autostrade di Venezia e Padova'';
* [[Autostrada A13 (Italia)|A13 Bologna-Padova]], gestita da ''[[Autostrade per l'Italia]]''.
 
In tutto a Padova sono presenti 4 uscite:
* Padova Est;
* Padova Ovest;
* Padova Sud;
* Padova Zona Industriale.
 
Inoltre Padova è circondata da un anello di tangenziali ([[Grande Raccordo Anulare di Padova]]). Per l'80 per cento del percorso è composta da quattro corsie principali più due corsia di emergenza, in prossimità di Padova Est le corsie diventano sei più due. Il progetto già approvato prevede ora di dare in gestione l'intero sistema di tangenziali cittadino all'[[Autostrada Brescia-Verona-Vicenza-Padova S.p.A.|Autostrada Brescia-Padova]]. La lunghezza dell'anello è di più di 30&nbsp;km.
 
=== Trasporto pubblico ===
Il sistema del [[trasporto pubblico]] della città è in continua evoluzione ed espansione; è in corso di studio un sistema che prevede il biglietto unico per tutti questi sistemi<ref>www.legambientepadova.it/files/dossier_TPL_padovano.pdf</ref>. Attualmente la tariffazione prevede la divisione in cinque zone tariffarie: due urbane e tre suburbane per le tratte che terminano nella zona termale.
 
==== Ferrovie ====
Padova è dotata di varie [[stazione ferroviaria|stazioni ferroviarie]], che servono soprattutto l'area metropolitana.
La più importante è la [[stazione di Padova]] (12 binari), che è la più grande stazione passeggeri della città e la quattordicesima stazione per numero di passeggeri in Italia<ref>[http://www.centostazioni.it/flussi.html]</ref>.Ha un traffico di circa 450 treni al giorno con un incremento di 150 treni previsto per il 2010.<ref>www.fondazionenordest.net/uploads/media/documento_integrale_01.pdf</ref> Altre stazioni interne alla città sono: Ponte di Brenta, [[Stazione di Padova Campo Marte|Padova Campo di Marte]] e [[Stazione di Padova Interporto|Padova Interporto]]. Le altre stazioni sono relativamente piccole, ma servono quartieri e centri abitati di altri comuni che ormai, con l'espansione urbana, si sono fusi alla città creando una vera e propria conurbazione, come "[[Abano Terme|Abano]]", "[[Montegrotto Terme|Terme Euganee-Abano-Montegrotto]]" e "[[Vigodarzere]]".
È in fase di costruzione una nuova fermata "[[Stazione di Padova San Lazzaro|Padova San Lazzaro]]" che servirà, appunto, il quartiere di San Lazzaro, in forte espansione dato che verrà realizzato un nuovo quartiere (Quadrante est) in prossimità della [[Torre Net]]. Contestualmente verrà chiusa la ''[[Stazione di Ponte di Brenta]]'' che verrà spostata più ad est ed avrà una nuova denominazione (''[[Stazione di Busa di Vigonza]]''). È in fase di progetto anche la realizzazione di una linea ferroviaria fino a [[Piove di Sacco]], e un'altra linea ferroviaria "circolare", che percorrerà i territori di [[Ponte San Nicolò]] ed [[Albignasego]]. Quest'ultimo progetto attualmente è completamente accantonato per il non accordo tra i Comuni interessati<ref name="skyscrapercity.com">http://www.skyscrapercity.com/showpost.php?p=35665208&postcount=377 Il mattino di Padova</ref>. È in progettazione la nuova stazione di Padova AV che verrà realizzata sotto la stazione esistente e la stazione di Padova [[SFMR]] per il servizio ferroviario metropolitano, accanto alla stazione Centrale.<ref name="Vedi PUM Padova">Vedi PUM Padova</ref>
 
Tra le altre cose, Padova è dotata di un collegamento ad [[treno ad alta velocità|alta velocità]]/alta capacità fino a [[Mestre]] che segue la vecchia linea storica Padova-Mestre. Un [[treno]] veloce, facente parte degli [[Eurostar Italia]] in servizio sulla [[ferrovia Milano-Venezia]], serve la città fino a [[Milano]] non effettuando nessuna fermata intermedia, cioè collegando la città veneta con il capoluogo lombardo in 1 ora e 51 minuti. Inoltre dal 18 febbraio 2008 è attivo un altro collegamento AV, effettuato con un Eurostar AV per [[Stazione di Napoli Centrale|Napoli Centrale]].
Dalla città veneta partono collegamenti per [[Milano]] ogni mezz'ora circa, per [[Roma]] ogni ora e mezza, per [[Napoli]] ogni 2 ore, la stazione Centrale riceve treni internazionali che collegano [[Zurigo]], [[Basilea]], [[Ginevra]], [[Sciaffusa]], [[Monaco di Baviera]], [[Amburgo]], [[Bruxelles]], [[Vienna]], [[Parigi]], [[Nizza]]. Altri treni diretti vanno da Padova in tutto il [[Veneto]], a [[Lecco]], [[Palermo]], [[Siracusa]], [[Lecce]], [[Ancona]], [[Pescara]], [[Bari]], [[Trieste]], [[Udine]], [[Firenze]], [[Torino]].
 
==== Metrobus ====
{{vedi anche|Tram di Padova}}
Padova dispone di una linea tramviaria [[translohr]] in esercizio che serve il centro storico della città ed i suoi principali monumenti. La linea "Sir 1" è stata inaugurata il [[24 marzo]] [[2007]], dopo una progettazione lunga 15 anni. Attualmente il servizio viene svolto tra le 6:15 e le 24:15, con 6 mezzi in servizio ed una frequenza a pieno regime di 10 minuti.
 
==== Autobus ====
[[File:Padovacitysigh.jpg|thumb|180px|City Sightseeing]]
* [[APS (Padova)|Aps Holding]]. Il deposito degli [[autobus]] si trova in via Rismondo dietro alla Fiera<ref>[http://www.padovafiere.it Sito della Fiera di Padova].</ref>, quello dei tram si trova presso la Guizza. L'Aps mobilità dispone di una flotta di circa 300 veicoli ed è la prima città in Italia per modernità dei mezzi di trasporto pubblico, nonché la città con un maggior numero di mezzi alimentati a biodiesel e metano<ref>Indagine Il Sole 24 ore novembre 2007 e indagine Legambiente Febbraio 2007</ref>. Padova dispone in totale di 32 linee con servizio compreso tra le 5 di mattina e l'1 di notte, l'autobus più frequente passa ogni dieci minuti, quello meno frequente ogni trenta (quaranta nel periodo estivo). Nei giorni prefestivi le corse sono meno frequenti e nei giorni festivi il servizio è sensibilmente ridotto. Sono istituiti servizi speciali in caso di concerti, manifestazioni e partite di calcio. Il servizio è completamente sospeso solo nei giorni 25 dicembre e 1 maggio. La flotta di APS Holding è una delle più giovani in Italia, infatti vi è solo una linea su 32 che adotta autobus di circa 25 anni di età, il resto adotta bus di età media 5 anni. Le linee servite con autobus a metano sono circa 20, tra cui quelle con alta frequenza di passaggio.<ref>http://www.apsholding.it attenzione il prospetto non è aggiornato attendere il bilancio di sostenibilità 2008.</ref>
 
* City Sightseeing<ref>[http://www.padova.city-sightseeing.it/ City Sightseeing], sito web</ref>. Società privata di trasporto per visitare i più importanti siti turistici cittadini. Il servizio viene effettuato con autobus a due piani, con quello superiore scoperto, e prevede la possibilità di trattenersi a piacere nei suddetti siti secondo la modalità denominata ''Hop on - Hop Off''. Oltre alla "linea A", esclusivamente cittadina che effettua 5 tour giornalieri con biglietto valido per ventiquattr'ore, c'è anche la "linea B", destinata agli ospiti di Abano e Montegrotto, che a seconda della stagione propone 2 o 3 tour al giorno con biglietto valido 6 ore<ref>[http://www.padova.city-sightseeing.it/depliant_pd.pdf City Sightseeing], depliant illustrativo.</ref>
 
* [[Busitalia-Sita Nord]]. Si occupa del servizio extraurbano della città di Padova. La società, di proprietà del gruppo [[Ferrovie dello Stato]], ha preso il posto della vecchia [[Sita Sogin|Sita]] ed è attiva dal luglio del 2011.<ref>[http://www.sitabus.it/wps/portal/!ut/p/kcxml/04_Sj9SPykssy0xPLMnMz0vM0Y_QjzKLd4y3dAHJmMUbxBub6keiijjCBXw98nNT9YP0vfUD9AtyQyPKHR0VAXKMEIo!/delta/base64xml/L3dJdyEvd0ZNQUFzQUMvNElVRS82XzBfOEZU?WCM_GLOBAL_CONTEXT=/wps/wcm/connect/sita/SCISSIONE-SITA/ La scissione della Sita] www.sitabus.it</ref> La nuova autostazione, che sostituisce quella storica di piazzale Boschetti, si trova nelle immediate vicinanze della stazione ferroviaria. Oltre alle linee che percorrono la provincia di Padova, collega il capoluogo alle province di Vicenza, Rovigo, Treviso e Venezia<ref>[http://www.sitabus.it/CarteServizi-versione-web/CartaServizi2010-VENETO-PadovaExtraurbano-web.pdf Carta servizi della Sita del 2010] (valida anche per la Busitalia-Sita Nord) doc. PDF</ref>
 
* [[Actv]]. Con sede a Venezia, gestisce il trasporto terrestre tra Padova ed alcune località della provincia di Venezia.<ref>[http://www.actv.it/muoversiinterraferma/lineeextraurbane Linee extraurbane ACTV] www.actv.it</ref>
 
* [[La Marca]]. Con sede a Treviso, gestisce i collegamenti da e per Treviso e Noale.<ref>[http://www.lamarcabus.it/orari/contenitore_orari.html Orari e linee de 'La Marca'] www.lamarcabus.it</ref>
 
* [[Consorzio Trasporti Muson|CTM]]. Con sede a [[Castelfranco Veneto]], gestisce i collegamenti da e per Castelfranco.<ref>[http://www.ctmspa.com/admin/uploaded/78462610c73e302797312677dad0917d_O-Linea_8.pdf Orari invernali della linea Castelfranco Padova] www.ctmspa.com</ref>
 
* [[FTV (Vicenza)|FTV]]. Con sede a Vicenza, gestisce una sola linea di collegamento tra Padova e Vicenza via Grisignano.<ref>[http://www.ftv.vi.it/a_ITA_304_1.html Orari FTV] www.ftv.vi.it</ref>
 
==== Servizio metropolitano del [[SFMR]] ====
{{vedi anche|Servizio ferroviario suburbano di Padova}}
Sono in corso di realizzazione in tutta la regione Veneto i lavori di adeguamento delle ferrovie regionali per l'implementazione del [[SFMR]], che fornirà anche un servizio metropolitano urbano alla città di Padova e al suo hinterland. In particolare è prevista la realizzazione delle seguenti fermate:
[[File:Minuetto MD21.jpg|thumb|Futuro treno della metropolitana di Padova]]
* [[Stazione di Padova San Lazzaro|Padova San Lazzaro Quadrante Est]]
* [[Stazione di Busa di Vigonza]]
* Padova Montà
* Padova Altichiero
* [[Padova Campo Marte]]
* Padova Ospedale
* Padova Aeroporto
* Padova Centro Direzionale
* Padova Zona Industriale
* Padova Salboro
* Padova Stanga
 
Le prime stazioni ad essere realizzate saranno quelle di San Lazzaro e di Busa di Vigonza, le altre di seguito a seconda dei finanziamenti della regione per il SFMR. Tuttavia le altre stazioni sembra non saranno realizzate a causa del non accordo tra i Comuni interessati<ref name="skyscrapercity.com"/>. Presso la stazione centrale era prevista la realizzazione di quattro nuovi binari di testa per il servizio metropolitano regionale (che interessa anche parte delle province di Treviso e Venezia)<ref name="Vedi PUM Padova"/> ma non saranno più realizzati<ref>[http://bur.regione.veneto.it/BurvServices/pubblica/DettaglioDgr.aspx?id=201647 Dettaglio Deliberazione della Giunta Regionale - Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
 
==== Navigazione turistica ====
Da diversi decenni era stata riattivata la navigazione turistica fluviale tra Padova e Venezia a bordo dello storico 'Burchiello'. A cavallo tra la fine degli anni novanta e l'inizio degli anni 2000 è stata rimessa in funzione anche la navigazione in altri corsi d'acqua cittadini, che a tale scopo sono stati dragati ed organizzati.
 
Tra marzo e ottobre, è possibile effettuare escursioni con il consorzio dei battellieri di Padova e della Riviera del Brenta per i seguenti itinerari:
*Padova-Venezia e Padova-Dolo (ogni mercoledì, venerdì, sabato e domenica),<ref name=battelli>[http://www.padovanavigazione.it/pdf/PN_I_Battelli_del_Brenta_ITA.pdf I battelli del Brenta] www.padovanavigazione.it (doc. PDF)</ref> con partenza dalla scalinata cinquecentesca del Portello alle 8,30 ed arrivo a Venezia alle 19,30
*Escursione notturna del Piovego (ogni mercoledì, venerdì, sabato e domenica),<ref name=battelli/> con partenza alle 21 e ritorno alle 22,30 all'imbarco della Chiusa delle Porte Contarine
*Porte Contarine-Bassanello e ritorno (sabato e domenica)<ref name=navigli>[http://www.booking-on-line.com/public/Escursioni_I_Navigli_di_Padova.pdf Escursioni sui navigli di Padova] www.booking-on-line.com (doc. PDF</ref>
*Bassanello-Selvazzano-Bassanello (domenica dalle 16 alle 18)<ref name=navigli/>
Altri itinerari percorribili sono i seguenti:
*Navigazione del canale Brentella da Limena al Bassanello<ref>[http://www.padovanavigazione.it/it/itinerari6.htm#75 Navigare il Brentella] www.padovanavigazione.it</ref>
*Navigazione del canale Battaglia da Padova a Monselice<ref>[http://www.padovanavigazione.it/it/itinerari3.htm Navigare lungo il Canale Battaglia] www.padovanavigazione.it</ref>
 
=== Navigazione privata ===
All'interno della città sono state realizzate banchine per l'ormeggio di piccole imbarcazioni ad uso privato/turistico. Ve ne sono 3 alle porte Contarine e 5 al Bassanello.
 
=== Piste ciclabili<ref>Per una guida dettagliata con mappa vedere [http://www.legambientepadova.it/files/piste_ciclabili.pdf questo sito]</ref> ===
L'amministrazione del comune di Padova ha predisposto un ufficio apposito per la mobilità ciclabile con gli obiettivi di migliorare la viabilità, ridurre l'inquinamento e migliorare la salute dei cittadini<ref>[http://www.padovanet.it/dettaglio.jsp?tassid=1630&id=8947 Ufficio mobilità ciclabile]</ref>.
 
A questo scopo negli ultimi anni sono stati realizzati 40&nbsp;km di nuovi percorsi ciclabili, per arrivare ad una rete di circa 115&nbsp;km.<ref>[http://www.padovanet.it/dettaglio.jsp?tasstipo=C&tassidpadre=1491&tassid=1632&id=10091 Rete piste ciclabili]</ref> Lo sviluppo di questa rete permette ai cittadini di raggiungere punti strategici della città e rende possibile l'utilizzo della bicicletta per percorsi estesi, e dunque anche per recarsi a scuola o al lavoro.
 
Attualmente Padova risulta la città con più piste ciclabili in Italia.
 
=== Aeroporto ===
<!-- Copyviol?- {{link img|posizione=right|link=http://cdn-www.airliners.net/photos/photos/3/0/4/0595403.jpg|titolo=L'Aeroporto di Padova|fonte=airliners.net}} -- oscurata provvisoriamente -->
La città di Padova possiede anche un aeroporto: il [[Aeroporto di Padova|Gino Allegri]], che attualmente non è servito da voli di linea regolari, come fu un tempo. È principalmente utilizzato dall'[[aviazione militare]] e, soprattutto, per i voli sanitari a supporto dell'attività del policlinico cittadino. È anche sede di un aeroclub, che organizza voli privati in piccoli aerei ad ala fissa, voli di alianti e scuole guida sia per tali piccoli aerei che per gli alianti.
 
Alcuni progetti di potenziamento dello scalo sono stati contrastati dagli abitanti delle zone circostanti, in quanto la struttura si trova pienamente integrata nel centro urbano, e l'autorizzazione per i voli di aerei di grosse dimensioni creerebbe problemi per la vivibilità dei quartieri interessati, nonché evidenti pericoli nel caso di inconvenienti. Vi sono dei comitati che si battono per la chiusura completa dello scalo e la sua riconversione a parco.
 
Esisterebbero alcuni progetti per l'istituzione di voli di linea dallo scalo, ma un analogo esperimento effettuato all'aeroporto [[Aeroporto di Vicenza|Dal Molin di Vicenza]] non ha sortito il successo sperato, dato che tale servizio è esaurientemente garantito dai vicini aeroporti di [[Aeroporto di Venezia-Tessera|Venezia]], [[Aeroporto di Treviso-Sant'Angelo|Treviso]], [[Aeroporto di Verona-Villafranca|Verona Villafranca]] e [[Aeroporto di Bologna-Borgo Panigale|Bologna]].
 
==== Padova ACC ====
Ad [[Abano Terme]], opera l<nowiki>'</nowiki>''[[Area Control Center]]'' di Padova, uno dei più grandi e importanti<ref>[http://www.venicevirtual.org/lippfir/ Sito dedicato all'ACC di Padova]</ref> d'Italia.<ref>Gli altri sono a [[Milano]], [[Roma]] e [[Brindisi]]).</ref> È deputato al controllo del traffico aereo delle seguenti regioni: [[Veneto]], [[Trentino-Alto Adige]], [[Friuli-Venezia Giulia]], [[Emilia-Romagna]], [[Toscana|Toscana settentrionale]], [[Marche|Marche settentrionali]], [[Lombardia|Lombardia Orientale]], nonché al controllo della parte italiana settentrionale del [[mar Adriatico]]. La zona di competenza dell'[[Area Control Center|ACC]] di Padova confina con quelle di [[Zurigo]], [[Milano]], [[Monaco di Baviera]], [[Brindisi]], [[Zagabria]], [[Roma]], [[Vienna]] e [[Lubiana]]<ref>[http://www.venicevirtual.org/lippfir/home/info.htm venicevirtual.org<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
 
Questo centro di controllo coordina i voli da e per gli aeroporti di [[Aeroporto di Verona-Villafranca|Verona Villafranca]], [[Aeroporto di Bologna-Borgo Panigale|Bologna Marconi]], [[Aeroporto di Brescia-Montichiari|Brescia Montichiari]], [[Aeroporto di Treviso-Sant'Angelo|Treviso Sant'Angelo]], [[Aeroporto di Forlì|Forlì]], [[Aeroporto di Trieste-Ronchi dei Legionari|Trieste Ronchi dei Legionari]], [[Aeroporto di Rimini-Miramare|Rimini Fellini]], [[Aeroporto di Ancona-Falconara|Ancona Falconara]], [[Aeroporto Marco Polo|Venezia Marco Polo]] e [[Aeroporto di Bolzano|Bolzano]], [[Aeroporto di Padova|Padova Allegri]], oltre che gli aeroporti minori di [[Trento]] e [[Asiago]].<ref>[http://www.venicevirtual.org/lippfir/home/aeroporti.htm Venicevirtual.org<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> Gestisce inoltre tutti i voli nazionali ed internazionali che sorvolano lo spazio aereo di sua competenza.
 
Sempre all'interno dell'ACC di Padova è presente anche l'SCC/AM Padova<ref>[http://www.aeronautica.difesa.it/Sitoam/default.asp?idente=408&idsez=1929 Sito dell'SCC/AM di Padova]</ref> ovvero il ''Servizio Coordinamento e Controllo'' dell'[[Aeronautica Militare]], deputato al controllo del traffico aereo militare nelle zone controllate dall'ACC di Padova.
 
=== Porto fluviale ===
È inserito nel contesto dell'idrovia Padova-Venezia progettata all'inizio degli anni sessanta. Essa parte dall'interporto, attraversa il fiume Brenta e quindi il Novissimo, per arrivare alla conca Gusso, l'unica di tutto il canale; quindi, dopo un ulteriore breve tratto in terraferma supera l'argine di conterminazione lagunare e raggiunge il canale di grande navigazione Malamocco Marghera. Il percorso totale è di 27,575&nbsp;km.
 
Il porto fluviale non è ancora in attività, anche se sono già state realizzate 400 metri di banchine e un terminal container di RFI per il trasbordo dei container da nave a treno.<ref>http://www.legambientepadova.it/files/PIEG_IDROVIA_4_ANTE.pdf</ref>
 
== Amministrazione ==
{{vedi anche|Sindaci di Padova}}
La sede comunale si trova a Palazzo Moroni, in via del Municipio, 1
 
Il ''Corpo di Polizia Municipale di Padova'' è l'organo amministrativo che svolge il servizio di [[Polizia municipale]] nell'ambito del Comune di Padova. È stato fondato il [[21 novembre]] [[1868]].
 
=== Consolati esteri ===
A Padova sono presenti i consolati di:
{{MultiCol}}
* {{AUT}}
* {{CAN}}
* {{KOR}}
* {{CIV}}
* {{HRV}}
* {{PER}}
{{ColBreak}}
* {{POL}}
* {{SVK}}
* {{SUI}}
* {{TUN}}
* {{URU}}
 
{{EndMultiCol}}
 
Di prossima apertura sono i consolati di [[Cina]] e [[Romania]]<ref>Daniele Mont D'Arpizio, "[http://www.scribd.com/doc/41074104/Pezzi-di-mondo-in-citta Un pezzo di paese straniero tra noi]", articolo apparso su [[La Difesa del popolo|La Difesa del Popolo]], [[7 giugno]] [[2009]], p. 13</ref>.
 
=== Gemellaggi ===
Padova è [[Gemellaggio|gemellata]] con:
 
{{MultiCol}}
* {{Gemellaggio|Francia|Nancy|1964}}
* {{Gemellaggio|Germania|Friburgo in Brisgovia{{!}}Friburgo|1967}}
* {{Gemellaggio|Stati Uniti d'America|Boston|1983}}
* {{Gemellaggio|Cina|Handan|1988}}
* {{Gemellaggio|Romania|Iaşi|1995}}<ref>{{cita web|url=http://www.primaria-iasi.ro/content.aspx?lang=RO&item=1643|titolo=Comune di Iaşi:città gemellate|accesso=18-08-2010}}</ref>
{{ColBreak}}
* {{Gemellaggio|Mozambico|Beira (Mozambico){{!}}Beira|1995}}
* {{Gemellaggio|Portogallo|Coimbra|1998}}
* {{Gemellaggio|Italia|Cagliari|2002}}
* {{Gemellaggio|Croazia|Zara (Croazia){{!}}Zara|2003}}
{{EndMultiCol}}
 
== Sport ==
Il [[Calcio Padova]] è la storica compagine calcistica cittadina. La squadra, fondata nel [[1910]], ha militato per 16 stagioni in [[Serie A]] (di cui 14 tra il [[1929]] ed il [[1962]] e le ultime due tra il [[1994]] ed il [[1996]]) annoverando tra le sue file giocatori come [[Kurt Hamrin]] e allenatori come [[Nereo Rocco]]. Il miglior risultato raggiunto è il terzo posto in serie A nella [[Serie A 1957-1958|stagione 1957- 1958]]. Memorabile fu anche la [[coppa Italia 1966-1967]], in cui i [[Calcio Padova|biancoscudati]] giunsero alla finale, persa col [[Milan]] 1-0, dopo aver sconfitto l'[[Football Club Internazionale Milano|Inter]] in semifinale per 3-2. Importante per il Padova è il derby che si disputa contro il [[Associazione Sportiva Cittadella|Cittadella]], l'altra squadra della provincia,<ref>Il Cittadella nelle stagioni 1999/2000 e 2000/2001 mentre militava in serie B, giocò nello [[Stadio Euganeo]] e mutò il nome in Cittadella Padova</ref> con cui ha spesso giocato nella stessa divisione a partire dalla [[Serie C1 1998-1999|stagione 1998-1999]].
 
Di buon livello calcistico negli [[anni 1910|anni dieci]] e [[anni 1920|anni venti]] fu il [[Petrarca Padova F.B.C.]], che nel campionato del [[Prima Categoria 1921-1922|1922]] rubò ai [[Calcio Padova|biancoscudati]] lo scettro di regina cittadina. In quella stagione fu eliminato nel girone a 3 squadre di semifinale dalla [[Unione Sportiva Novese|Novese]], che disputò poi la finale sconfiggendo la Sampierdarenese e laureandosi Campione d'Italia. Attualmente il Petrarca gioca in categorie dilettantistiche.
 
Attiva negli [[anni 1970|anni settanta]] e [[anni 1980|anni ottanta]] era la squadra di [[calcio femminile]] del [[Unione Calcio Femminile Padova|Gamma 3 Padova]], che vinse lo [[scudetto]] nel [[1972]] e nel [[1973]] e una [[Coppa Italia]] nel [[1975]]. Ora la migliore squadra padovana di calcio femminile è lo Zensky, che milita nel campionato di serie B.
 
Hanno avuto un ruolo importante nella storia dello sport cittadino le locali squadre di [[rugby]]. Il [[Petrarca Rugby|Petrarca]] si è aggiudicato 12 [[Campionato italiano di rugby a 15|scudetti]] e 2 [[Coppa Italia di rugby a 15|coppe Italia]] fra il 1970 ed il 2011. Altri 5 scudetti e 4 coppe Italia, fra il 1958 ed il 1968, furono vinti dalle [[Fiamme Oro Rugby|Fiamme Oro Padova]], che si sciolsero nel 1978 dopo la retrocessione in seconda serie.<ref>Le Fiamme Oro Rugby, scioltesi nel 1978, sarebbero state ricostituite a Milano nel 1985, per poi trasferirsi nel 1987 a Roma, dove hanno sede tuttora.</ref> Altre importanti squadre cittadine iscritte alle serie inferiori sono il [[CUS Padova Rugby|CUS Padova]] (con trascorsi nella massima serie), il Valsugana, la seconda squadra del Petrarca ed il [[Roccia Rugby|Roccia Rubano]]. Tra i molti rugbysti padovani che hanno vestito la maglia del Petrarca e della nazionale vi sono [[Fulvio Lorigiola]] ed i fratelli [[Mauro Bergamasco|Mauro]] e [[Mirco Bergamasco]]. Il più prestigioso giocatore nella storia del Petrarca è stato l'italo-australiano [[David Campese]], che fu a Padova tra il 1984 ed il 1988. Trionfò nella [[Coppa del Mondo di rugby 1991]] con l'Australia, siglando nella manifestazione il maggior numero di mete e venendo eletto miglior giocatore del torneo.<ref>{{en}} [http://www.rfu.com/twickenhamstadium/worldrugbymuseum/walloffame/davidcampese David Campese], sul sito della [[Rugby Football Union]]</ref>
 
La città ha anche la squadra di [[football americano]] dei [[Saints Padova|Saints]], vincitori di un [[SilverBowl|Silverbowl]] nel [[1992]], che attualmente militano in [[Superbowl League|Serie B]].
 
Nella stagione sportiva 2005-2006, Padova era l'unica a essere rappresentata nel massimo campionato, quello di A1, nel volley maschile e femminile, rispettivamente con il [[Sempre Volley]] ed il [[Volley Club Padova]]. Nella squadra femminile giocavano elementi di primo piano, tra cui le 3 campionesse del mondo nel 2002 [[Manuela Leggeri]], [[Darina Mifkova]] e [[Rachele Sangiuliano]], la [[Germania|tedesca]] [[Hanka Pachale]], la [[Serbia|serba]] [[Jelena Nikolić]] e la [[Repubblica Ceca|ceca]] [[Katerina Buckova]]. Nel luglio [[2007]] il Volley Club ha rinunciato al diritto di disputare il campionato di A1<ref>[http://www.volleyclubpadova.it/scripts/home/index.php?pagesc_az=notizie_show_rec_id&pagesc_az_var=638&form_bkpos=2&pagina_id=2 Comunicato stampa Volley Club Padova, 3 luglio 2007]</ref> ed è sceso nelle serie inferiori. Nel palmares della squadra maschile, che nel 2009 ha preso il nome di [[Pallavolo Padova]], spicca la conquista della [[Coppa CEV maschile|Coppa CEV]] nel [[1994]].
 
A Padova ha sede anche la squadra di [[hockey in-line]] maschile dei [[Ghosts Hockey Team Padova|Ghosts]], iscritta alla serie B del 2012-2013. Fondata nel 1998, nel suo palmares figurano lo scudetto del 2003, la seconda posizione nella prima edizione della Champions League del 2003, la Coppa Italia del 2006 ed i secondi posti in serie A nel 2006 e nella Supercoppa Italiana dello stesso anno.
 
Nella [[pallanuoto]], la città è rappresentata dalla squadra maschile [[CS Plebiscito Padova]] in Serie A2 e dalla squadra femminile Beauty Star Plebiscito, che milita nella massima serie. Tra i molti nuotatori padovani che hanno vinto titoli italiani spicca [[Novella Calligaris]], prima medaglia d'oro italiana in un campionato mondiale di nuoto, ottenuta a [[campionati mondiali di nuoto 1973|Belgrado 1973]], che arrivò anche tre volte sul podio alle [[Nuoto ai Giochi della XX Olimpiade|Olimpiadi di Monaco del 1972]]. Le maggiori società cittadine di [[canottaggio]] sono la Padovacanottaggio (nata nel 1993 dalle ceneri del CUS Padova) e la [[Canottieri Padova]]; a quest'ultima appartiene l'ex campione olimpico e mondiale [[Rossano Galtarossa]].
 
Le compagini cittadine più importanti nella [[scherma]] sono state l'antica Accademia Comini, il Petrarca Scherma e il Cus Padova, che hanno formato atleti vincitori di [[Giochi olimpici|Olimpiadi]] e Campionati del Mondo. La squadra italiana di sciabola giunta seconda alle [[Scherma ai Giochi della XIV Olimpiade|Olimpiadi di Londra 1948]] era composta da atleti padovani allenati dal grande Maestro Guido Comini. La fiorettista padovana [[Francesca Bortolozzi]] ha conquistato ori olimpici e mondiali ([[Scherma ai Giochi della XXV Olimpiade|Barcellona 1992]] ed [[Campionato mondiale di scherma 1993|Essen 1993]]), gli sciabolatori [[Marco Marin]] e [[Gianfranco Dalla Barba]] hanno conquistato titoli olimpici e mondiali ([[Scherma ai Giochi della XXIII Olimpiade|Los Angeles 1984]], [[Campionato mondiale di scherma 1995|L'Aia 1995]]) e la sciabolatrice [[Anna Ferraro]] è stata campionessa del mondo a squadre ([[Campionato mondiale di scherma 1999|Seoul 1999]]). Il [[Trofeo Luxardo - Coppa del Mondo di Sciabola|Trofeo Luxardo]] di Padova, giunto nel [[2007]] alla 50ª edizione, è l'unica prova di Coppa del Mondo di sciabola che si disputa in Italia.
 
Un'altra gloria dello sport patavino è il pilota [[Riccardo Patrese]], che ha ceduto a [[Rubens Barrichello]] il primato (il suo era di 256) del maggior numero di gare disputate in [[Formula 1]], dove risultò vincitore di sei [[Gran Premio di Formula 1|Gran Premi]]. Tuttora in attività è il pilota [[Giorgio Pantano]], vincitore del campionato 2008 della [[GP2]] e con qualche Gran Premio disputato in F1.
 
Tra i ciclisti più decorati espressi dalla scuola padovana vi sono [[Giuseppe Beghetto]], campione olimpico nel tandem a [[Ciclismo ai Giochi della XVII Olimpiade|Roma 1960]] e tre volte [[Campionati del mondo di ciclismo su pista - Velocità individuale maschile|campione del mondo della velocità]], e [[Leandro Faggin]], campione olimpico a [[Ciclismo ai Giochi della XVI Olimpiade|Melbourne 1956]] nell'inseguimento a squadre e nel chilometro da fermo, e 3 volte [[Campionati del mondo di ciclismo su pista - Inseguimento individuale maschile|campione mondiale di inseguimento individuale]]. Il [[23 maggio]] [[2000]], la 10ª tappa dell'[[Giro d'Italia 2000|83º Giro d'Italia]] si concluse a Padova con la vittoria di [[Ivan Quaranta]].
 
La [[Pallacanestro Petrarca Padova]] disputò il massimo campionato nazionale maschile tra la fine degli [[anni 1950|anni cinquanta]] e l'inizio dei settanta, classificandosi terza nella [[Serie A maschile FIP 1965-1966|stagione 1965-1966]]. Attualmente tutte le locali compagini di basket disputano campionati minori. Vi sono in città anche 2 squadre di [[pallacanestro in carrozzina]], il ''[http://www.millenniumbasket.com/ Padova Millennium Basket]'' e il ''[http://www.cuspadova.it/a_basket.php CUS Padova]''.
 
Tra gli avvenimenti sportivi annuali più rilevanti c'è la [[maratona di Sant'Antonio]], un evento che si tiene solitamente in aprile, con partenza da [[Campodarsego]] [[Provincia di Padova|(PD)]] ed arrivo in Prato della Valle. L'astista ucraino [[Sergey Bubka]] il [[30 agosto]] [[1992]] realizzò il suo terzultimo record del mondo (6.12) nel [[meeting Città di Padova]],<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/1992/agosto/31/Bubka_ricomincia_volare_co_0_9208319342.shtml ''Bubka ricomincia a volare'', Corriere della Sera, 31 agosto 1992]</ref> la manifestazione di punta dell'atletica cittadina che si tiene tuttora allo [[stadio Euganeo]] con scadenza annuale.
 
=== Impianti sportivi ===
[[File:PadovaStadioEuganeo.jpg|thumb|Lo Stadio Euganeo]]
* [[Stadio Euganeo]], calcio, atletica leggera
* [[Stadio Plebiscito]], rugby, calcio, football americano
* [[Stadio Silvio Appiani]], calcio
* [[Stadio Tre Pini]], rugby, calcio
* [[Stadio Daciano Colbachini]], atletica leggera, rugby
* [[PalaFabris]], pallavolo, pallacanestro, calcio a 5, pallamano
* [[Pala Alì]], pallavolo, pallacanestro
* [[Palasport Tre Pini]], pallavolo, pallacanestro
* [[Ippodromo Breda]], impianto per le corse dei cavalli
* [[Velodromo Giovanni Monti|Velodromo Monti]], ciclismo
 
== Ospedali e sanità ==
La città di Padova è principalmente servita dal polo universitario-ospedaliero dell'[[Azienda Ospedaliera di Padova]] (un tempo Ospedale Giustinianeo e poi Ospedale Civile). Altro nosocomio cittadino è l'Ospedale S.Antonio (ex Centro Traumatologico Ortopedico, CTO) della locale azienda sanitaria ULSS 16. Padova è inoltre sede dell'[[Istituto Oncologico Veneto]], struttura riconosciuta come [[Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico]] (IRCCS) dedicato alla cura dei tumori e alla ricerca in campo oncologico.
 
Sempre in città vi è la sede del Centro Militare di Medicina Legale (CMML), ex-Ospedale Militare, e il Complesso Socio Sanitario dei Colli, ex-Ospedale Psichiatrico ora adibito a centro poliambulatoriale. Dal [[2003]] è stato chiuso il centrale Ospedale Geriatrico.
 
Con oltre 50.000 ricoveri l'anno, il polo dell'Azienda Ospedaliera di Padova è uno dei più grandi ospedali del nord-est e uno dei poli d'attrazione in Italia.<ref>{{cita web|url=http://www.sanita.padova.it/azienda-ospedaliera/i-16-numeri-dell-azienda/,25|titolo=I 16 numeri dell'Azienda|editore=Sito dell'Azienda Ospedaliera di Padova|accesso=16-02-2012}}</ref><ref name="Giornale">{{cita news|url=http://www.ilgiornale.it/interni/ecco_ospedali_migliori_ditalia/10-03-2009/articolo-id=334777-page=0-comments=1|titolo=Ecco gli ospedali migliori d'Italia|pubblicazione=Il Giornale|giorno=10|mese=03|anno=2009|accesso=16-02-2012}}</ref>
 
Il Centro Gallucci presso l'Azienda Ospedaliera di Padova occupa un posto rilevante in Italia per i trapianti e la chirurgia cardiaca. Prende il nome dal cardiochirurgo [[Vincenzo Gallucci]] che a Padova nel [[1985]] eseguì il primo [[trapianto di cuore]] in Italia. Inoltre presso il centro è stato eseguito il primo impianto di cuore artificiale in Italia il [[10 dicembre]] [[2007]].<ref>{{cita news|url=http://www.repubblica.it/2007/12/sezioni/scienza_e_tecnologia/cuore-artificiale/cuore-artificiale/cuore-artificiale.html?ref=search.asp|titolo=Padova, batte un cuore artificiale
la prima volta che accade in Italia|pubblicazione=La Repubblica|giorno=10|mese=12|anno=2007|accesso=16-02-2012}}</ref>
[[File:Théâtre-anatomique-Padoue.JPG|thumb|200px|Il [[teatro anatomico di Padova]], il più antico del mondo.]]
Secondo una ricerca del [[Corriere della Sera]] del [[2007]] alcuni reparti dell'ospedale di Padova sono ai primi posti nella classifica della sanità nazionale:<ref>{{cita news|url=http://www.corriere.it/Rubriche/Salute/Speciali/Ospedali_eccellenze/indice.shtml|titolo=Dove ti curano meglio: in Italia ed Europa|pubblicazione=Corriere della Sera|giorno=02|mese=05|anno=2007|accesso=16-02-2012}}</ref>
{| class="wikitable"
! Specialità medica
! Posizione in classifica
|-
|Ipertensione
|2º in Italia
|-
|Asma
|1º in Italia
|-
|Epatiti
|3º in Italia
|-
|Diabete
|1º in Italia
|-
|Malattie reumatiche
|4º in Italia
|-
|Malattie del rene
|7º in Italia
|-
|Cardiologia
|1° in Italia
|}
 
Secondo un'altra ricerca del [[2009]] dell'[[Università Bocconi]] l'Azienda Ospedaliera di Padova è tra i migliori centri italiani per la gastroenterologia e la chirurgia generale.<ref name="Giornale"/>
 
Le [[Pubblica Assistenza|associazioni di pubblica assistenza]] presenti nel territorio della città sono la sede padovana della [[Croce Rossa Italiana]], la [[Croce Verde Padova|P.O. Croce Verde]], la Croce Bianca, la ZIP Onlus e la Croce Padova.
 
== Curiosità ==
{{curiosità}}
Alcune altre città del mondo sono state "battezzate" con un nome chiaramente ispirato a Padova:
* {{Bandiera|Canada}} Padoue ([[Québec (provincia)|Québec]])<ref>[http://www.mamr.gouv.qc.ca/cgi-bin/repert1.pl?T2=&T3=&D3=&D4=padoue&D5=&btnsubmit=Chercher ''Répertoire des municipalités du Québec'']</ref>
* {{Bandiera|Stati Uniti}} Padua ([[Minnesota]])<ref>[http://abstusa.com/mn/padua ''Absolute United States: Padua, Minnesota'']</ref>
* {{Bandiera|Stati Uniti}} Padua ([[Illinois]])<ref>[http://abstusa.com/il/padua ''Absolute United States: Padua, Illinois'']</ref>
* {{Bandiera|Stati Uniti}} Padua ([[Ohio]])<ref>[http://abstusa.com/oh/padua ''Absolute United States: Padua, Ohio'']</ref>
* {{Bandiera|Stati Uniti}} Padua ([[California]])<ref>[http://abstusa.com/ca/padua ''Absolute United States: Padua, California'']</ref>
* {{Bandiera|Argentina}} [[San Antonio de Padua]] ([[Buenos Aires]])
* {{Bandiera|Argentina}} [[Concordia (Argentina)|Padua]] ([[Provincia di Entre Ríos]])
* {{Bandiera|Colombia}} Padua ([[Dipartimento di Tolima|Tolima]])<ref name="geolocalizador.com">http://www.geolocalizador.com/ciudad-padua-X3673401.html</ref>
* {{Bandiera|Colombia}} Padua ([[Dipartimento di Sucre|Sucre]])<ref name="geolocalizador.com"/>
* {{Bandiera|Colombia}} Padua ([[Dipartimento di Santander|Santander]])<ref name="geolocalizador.com"/>
* {{Bandiera|India}} Padua (Orissa)<ref name="geolocalizador.com"/>
* {{Bandiera|Mozambico}} Padua ([[Sofala]])<ref name="geolocalizador.com"/>
* {{Bandiera|Australia}} Padua ([[Queensland]])<ref name="geolocalizador.com"/>
* {{Bandiera|Bangladesh}} Padua (Sette città in vari dipartimenti)<ref name="geolocalizador.com"/>
* {{Bandiera|Nuova Zelanda}} Padua (Dipartimento di [[Wellington]])<ref name="geolocalizador.com"/>
* {{Bandiera|Papua Nuova Guinea}} Padua<ref name="geolocalizador.com"/>
* {{Bandiera|Croazia}} Villa Padova ([[Regione Istriana|Istarska - Istria]])
* {{Bandiera|Russia}} Padova Raka (Carelia)
* {{Bandiera|Brasile}} Nova Padua
 
== Galleria fotografica ==
<center>
<gallery>
Image:Palazzo della ragione di Padova 6.jpg|<center>Palazzo della Ragione in Piazza delle Erbe
Image:PortaSavonarola.jpg|<center>Porta Savonarola
Image:I-PD-Padova01.JPG|<center>Complesso "La Cittadella"
Image:Retro Cappella Scrovegni.jpg|L'Abside della ''Cappella degli Scrovegni''
Image:Basilica di Sant'Antonio da Padova.jpg|<center>Basilica pontificia di Sant'Antonio
Image:Chiesa san gaetano Padova.jpg|<center>[[Chiesa di San Gaetano (Padova)|Chiesa di San Gaetano]]
image:Peronio-2.jpg|<center>Il ''Peronio''
image:Padova-Basilika der hl. Justina.jpg|<center>[[Prato della Valle]] e sullo sfondo la chiesa di S.ta Giustina
Image:03PadovaArena.JPG|<center>L'Arena di Padova
Image:La specola 1.JPG|Torre della "Specola"
Image:Cesa Eremitani s.jpg|L'interno della Chiesa degli ''Eremitani''
Image:Kathedrale und Baptisterium.JPG|Il Duomo e il Battistero
Image:Daniele1357_netCenterPadova_001.jpg|Net Center Padova
Image:Daniele1367_4879_B-1-500.jpg|Sapori d'Autunno in Prato della Valle - Novembre 2009
Image:Prato della Valle HDR.jpg|Prato della valle
</gallery>
</center>
 
== Note ==
{{references|2}}
 
== Bibliografia ==
* {{cita libro|Giuseppe | Toffanin jr | Le strade di Padova | 1999 | Newton & Compton | Padova}} ISBN 88-8289-024-4
* {{cita libro|Giuseppe | Toffanin jr | Padova fra Ottocento e Novecento | 1981 | | Milano}}
* {{cita libro|Giuseppe |Toffanin jr | Guida di Padova (con L. Puppi) | 1983 | | Trieste}}
* {{cita libro|Giuseppe |Toffanin jr| Cento chiese scomparse | 1988 | |}}
* {{cita libro|Giuseppe | Toffanin jr | Il Santo magico | 1990 | | Verona}}
* {{cita libro|Attilio | Simioni | Storia di Padova: dalle origini alla fine del secolo 18° | 1968 | Randi | Padova}}
* {{cita libro|Maria Beatrice | Rigobello Autizi | Storia di Padova città d'Europa: dalle origini alle soglie del Duemila | 1991 | Atesa | Bologna}}
* {{cita libro|Elio | Franzin | Luigi Piccinato e l'antiurbanistica a Padova 1927-1974. Con alcuni scritti padovani di Luigi Piccinato | 2005 | Il prato | Saonara}}
* {{cita libro|Elio | Franzin| Padova e le sue mura| 1982| Signum| Padova}}
* {{cita libro|Maria Beatrice | Rigobello Autizi| Storia di Padova: arte, cultura| 2003| Il prato| Padova}}
* {{cita libro|Leopoldo| Saracini|Padova nord. Storia di un quartiere| 2001| Ass. Cult. Amici dell'Arcella| Padova}}
* {{cita libro|Lorenzo| Tomasin| Testi padovani del Trecento| 2004| Esedra| Padova}}
* {{cita libro | cognome= Mazzi | nome= Giuliana| coautori= Adriano Verdi; Vittorio Dal Piaz|titolo=Le mura di Padova | editore= Il Poligrafo| città=Padova | anno=2002 }}ISBN 88-7115-135-6
* {{cita libro | cognome=Preto | nome= Paolo| titolo= I servizi segreti di Venezia| editore= Il Saggiatore | città=Milano | anno= 1994}} ISBN 88-428-0833-4
* {{cita libro | cognome=Baldan | nome=Alessandro | titolo= studio storico ambientale artistico della Riviera del Brenta (da Fusina al Portello di Padova) | editore= Edizioni Bertato| città=Villa del Conte | anno= 1995}}
* {{cita libro | cognome= Vari| nome=Autori | titolo= L'Italia - Veneto| editore= Touring Club Italiano| città= Milano| anno= 2005}}
* {{cita libro | cognome= Rossi| nome=Paolo | titolo= La nascita della scienza moderna in Europa| editore= Laterza| città= Roma - Bari| anno= 2004}} ISBN 88-420-6120-4
* {{cita libro | cognome= Fischer| nome= Ernst Peter| titolo= Aristotele, Einstein e gli altri | editore= Raffaello Cortina| città= | anno= 1997 }} ISBN 88-7078-455-X
* {{cita libro | cognome=Mambella | nome=Raffaele | titolo= Padova e il suo territorio nell'antichità. Guida con itinerari| editore= Zielo Editore| città= Padova| anno= 1991}}
* {{cita libro |cognome=[[Guido Beltrame]], Citton Guerrino, Mazzon Daniela | titolo= Statuti del Comune di Padova| editore= Biblos| città= Padova| anno= 2000}} ISBN88-86214-96-0
 
== Voci correlate ==
 
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* [[APS (Padova)]]
* [[Area metropolitana di Padova]]
* [[Basilica del Santo]]
* [[Cappella Musicale della Basilica del Santo]]
* [[Cangrande I della Scala]]
* [[Cappella degli Scrovegni]]
* [[Derby di Padova]]
* [[Diocesi di Padova]]
* [[Ente di Bacino Padova 2]]
* [[Galileo Galilei]]
* [[Giotto]]
* [[La Difesa del popolo]]
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* [[Orto Botanico di Padova]]
* [[Palazzo della Ragione (Padova)|Palazzo della Ragione]]
* [[Paleoveneti]]
* [[Personalità legate all'Università degli Studi di Padova]]
* [[Petrarca Padova Foot-Ball Club]]
* [[Prato della Valle]]
* [[Spritz]]
* [[Storia di Venezia]]
* [[Grande Raccordo Anulare di Padova|Tangenziali di Padova]]
* [[Tito Livio]]
* [[Università degli Studi di Padova]]
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== Collegamenti esterni ==
*[http://www.turismopadova.it/ Turismo a Padova]
* [http://www.pd.camcom.it/ Camera di Commercio di Padova]
* [http://www.padovasparita.it Padova Sparita] immagini dal 1873 al 1978
* [http://digilander.libero.it/clapad5/padova/index.html Album fotografico di Padova]
* [http://www.padovanet.it/dettaglio.jsp?id=5068 Stradario di Padova] scaricabile in [[PDF]]
* [http://cartografia.comune.padova.it/website/tuttopadova/viewer.asp Cartografia del Comune di Padova] consultabile ''on line''
* [http://www.castellocarrarese.it Sito illustrante il recupero materiale e funzionale del Castello Carrarese]
* [http://www.padovanet.it/allegati/C_1_Allegati_4320_Allegato.pdf Mappa turistica generale di Padova (dal sito del comune)]
* [http://www.interportopd.it/ Interporto Padova]
* [http://www.minicizotti.it/ Museo del Precinema: la Collezione Minici Zotti]
* [http://www.accademiagalileiana.it/ Accademia Galileiana di Scienze, Lettere ed Arti]
* [http://www.padova.me/ Guida completa sulla città di Padova]
 
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{{Capoluoghi di provincia italiani}}
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Situazione attuale
 
Durante gli ultimi anni la città di Padova con poco più di 300.000 abitanti ha cambiato aspetto.
Si sono raddoppiate le rapine a mano armata, i furti in casa e i furti di automobili; secondo uno studio regionale Padova è la città con più furti e rapine dell’intero Veneto tutto questo con un’elezione di un Sindaco Flavio Zanonato della giunta del centro sinistra che con recenti polemiche ha fatto inalzare un muro in Via Anelli contro gli spacciatori.
I cittadini chiamano Padova il triangolo della morte infatti questa città ha preso il primato della città con più stranieri spacciatori e la squadra Mobile della Polizia di Stato cercando di fare rispettare le poche leggi in vigore non può intervenire a causa di pochi mezzi ed uomini.
Insomma Padova ha questi lati neri:
-Stranieri in massa e soprattutto spacciatori
- Criminalità organizzata e piccola.
- Rapine a mano armata, furti in casa e di auto.
- Muro contro gli spacciatori inalzato dal sindaco Flavio Zanonato
- Piccole discariche abbusive nella Provincia
- Un centro di no global il gramigna che manifesta violentemente contro le forze dell’ordine.
- Viabilità pessima per quanto riguarda automobili a causa di lavori per il tram.
 
Questi sono alcuni dei lati della città ma ne esistono anche altri come ad esempio il primato per la raccolta differenziata o i parchi verdi molto estesi tuttavia non risolvono questi tragici problemi che molti cittadini considerano irrisolvibili.
 
La malavita di Padova dopo la costruzione del muro di via Anelli si è spostata in alcuni quartieri di Padova il più colpito è il Portello-Stanga seguito da Santa Croce-Bassanello dove in modo particolare la piccola criminalita sembra organizzare oltre ai numerosi furti anche sequestri di persone.
Alle forze dell’ordine preoccupa la grave situazione della cosiddetta Gang della Guizza che quest’anno ha raddoppiato gli incendi ai cassonetti con alcune auto in fiamme, lo spaccio di droga e rapine alla Posta sito in Piazza Cuoco. Il Comune ha predisposto un piano di emergenza per il quartiere guizza e limitrofi a causa dei fatti avvenuti il 20-06-2007 infatti oltre 50 cassonetti per la raccolta della carta dati alle fiamme nella zona Guizza-Bassanello ma più tardi i piromani si sono spostati in tutta la città. Il bilancio è di una cinquantina di campane bruciate con danni per centinaia di migliaia di euro e ben 26 interventi dei vigili del fuoco.
Impossibile stabilire per ora chi siano i piromani, ma la vicenda ha tutta l’aria di una sfida tra un balordo (o un gruppo di balordi) e le forze dell’ordine. I loro volti potrebbero però essere stati registrati dalle telecamere per la sicurezza sparse per tutta la città. E i filmati sono già stati presi in consegna dalla polizia.
 
l raid è iniziato verso le 11 in via Guizza con una chiamata per i pompieri. Nel pomeriggio riviera Ruzzante, via Carducci. I piromani si sono poi spostati verso la zona Paltana-Mandria- Santa Croce e Madonna Pellegrina. L’ultimo intervento alle 18,30. Sul caso indagano i vigili urbani, i carabinieri e la polizia.
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==Collegamenti esterni==
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