#RINVIA[[Vinícius Júnior]]
{{F|criminalità|maggio 2012}}
{{Organizzazione criminale
|nome = Sacra corona unita
|immagine =
|didascalia =
|nomi alternativi = ''La quarta mafia'', '''Ndrangheta Pugliese'', ''mafia pugliese''
|area di origine = [[Puglia]]
|aree di influenza = [[Italia]], [[Germania]], [[Paesi Bassi]], [[Grecia]], [[Albania]], [[Serbia]], [[Argentina]], [[Australia]]<ref name=cabanova>{{cita web|url=http://www.sacra-corona-unita.cabanova.de |titolo=Sacra Corona Unita "Die Mafia aus Apulien"|lingua=de| sito=http://www.sacra-corona-unita.cabanova.de| accesso=24 giugno 2015}}</ref>
|inizio = [[1981]]
|fondatori = [[Giuseppe Rogoli]], [[Umberto Bellocco]], [['Ndrangheta]]
|sottogruppo1 = [[Società foggiana]]
|sottogruppo2 = [[Camorra barese]]
|sottogruppo3 = [[Sacra corona libera]]
|alleato1 = [['Ndrangheta]]
|alleato2 = [[Cosa nostra]]
|alleato3 = [[Nuova camorra organizzata]]
|rivale1 =
|rivale2 =
|rivale3 =
|attività1 = [[Traffico di droga]]
|attività2 = [[Traffico di armi]]
|attività3 = [[Contrabbando]]
|attività4 = [[Usura]]
|attività5 = [[Estorsione|Estorsioni]]
|attività6 = [[Prostituzione]]
|collaboratore1 =
|collaboratore2 =
|collaboratore3 =
}}
La '''sacra corona unita''' è un'[[organizzazione criminale]] italiana di connotazione [[mafia|mafiosa]] che ha il suo centro in [[Puglia]] e che ha trovato negli accordi criminali con organizzazioni dell'[[Europa orientale|est europeo]] la sua specificità per emergere e distaccarsi dalle altre [[mafie italiane]].
Ha raggiunto il suo apice tra la fine degli [[anni 1980|anni ottanta]] e l'inizio degli [[anni 1990|anni novanta]] del [[XX secolo]]; successivamente all'intervento dello Stato, e a un gran numero di arresti, è stata notevolmente indebolita e marginalizzata tanto che numerosi analisti la considerano sconfitta.<ref>{{de}} [http://www.sacra-corona-unita.cabanova.de/ Sacra Corona Unita "Die Mafia aus Apulien"]</ref>
== Storia ==
=== Origini ===
Nel [[1981]] il [[boss (mafia)|boss]] [[camorra|camorrista]] [[Raffaele Cutolo]], affidò a Pino Iannelli e Alessandro Fusco il compito di fondare in Puglia un'organizzazione diretta emanazione della Nuova camorra organizzata che prese il nome di [[Nuova camorra pugliese]] ([[Società foggiana]]).
Questa associazione prese piede soprattutto nel [[provincia di Foggia|foggiano]] a causa della vicinanza territoriale e dei contatti preesistenti tra esponenti della malavita locale e i camorristi campani. Tuttavia questa iniziativa venne vista con sospetto dai malavitosi di altre zone della Puglia. Come risposta al tentativo di Cutolo di espandersi in Puglia, si tentò di dar vita ad un'associazione malavitosa di stampo mafioso formata da esponenti locali.
Si ritiene l'organizzazione abbia avuto il suo primo esponente in [[Giuseppe Rogoli]]<ref>Giuseppe Rogoli costituì la S.C.U. nel 1981, ma solo nel 1983 l'organizzazione assunse valenza operativa con l'affiliazione di Giuseppe Iannelli, Giosuè Rizzi (capo storico della [[Società foggiana]]) e Cosimo Cappellari.</ref> nel carcere di [[Trani]] la notte di [[Natale]] dell'anno [[1981]]. Giuseppe Rogoli era già affiliato alla [['Ndrangheta]] (nella [['ndrina]] dei [[Bellocco]] di [[Rosarno]]) e chiese il permesso al [[capobastone]] [[Umberto Bellocco]] di formare una 'Ndrangheta pugliese. Nel [[1987]] Rogoli affidò a [[Oronzo Romano]] e [[Giovanni Dalena]] la costituzione di un'altra 'ndrina nel sud barese chiamata [['Ndrina La Rosa|La Rosa]], sempre con il consenso della 'Ndrangheta. L'attività di gestione degli enormi flussi di denaro derivanti dalle attività illecite fu affidata a [[Nicola Murgia]] che fu per questo motivo soprannominato "il cassiere" dalla Direzione Investigativa Antimafia.
Il braccio destro di Rogoli fu [[Antonio Antonica]], primo affiliato di Rogoli a causa dell'antica amicizia nonché personaggio di spicco della malavita [[mesagne]]se.<ref>[[Fratelli di sangue (saggio)|Fratelli di sangue]] di [[Nicola Gratteri]] (2007)</ref>
=== Antonica ===
{{citazione necessaria|A causa dello stato di detenzione di Rogoli, [[Antonio Antonica]] era stato nominato responsabile unico delle attività illecite che si svolgevano nell'area brindisina. Antonica ebbe il compito anche di nominare alcuni capi zona della [[provincia di Brindisi]]. Con le prime scarcerazioni il numero degli affiliati aumentò e ognuno pretendeva la sua parte di guadagno.
Antonica sentiva il peso dell'organizzazione tutto sulle sue spalle ed ebbe una discussione con Rogoli che gli negò il permesso di trafficare [[droga]].
Antonica, così, preferì abbandonare Rogoli e creare un clan contrapposto. Questo comportò l'inizio di una guerra lunga tre anni di conflitti e sgarri che portò alla sua uccisione.}}
=== Proliferazione ===
Iniziò la rifondazione della Sacra corona unita partendo dalle modalità di [[affiliazione]], con regole più rigide e severe. Così nel carcere di Trani nacque la Nuova sacra corona unita il cui statuto sarebbe stato firmato oltre che da Rogoli, da [[Vincenzo Stranieri]] di [[Manduria]]<ref>{{Cita libro|autore = Na
Nazareno Dinoi|titolo = Dentro una vita. I 18 anni in regime 41 bis di Vincenzo Stranieri|anno = 2010|editore = Reality Book (collana Controluce)|città = }}</ref> [[Manduria]] {{citazione necessaria|da Alberto Lorusso e da [[Mario Papalia]] legato a [[Cosa nostra]]. }}
Nel [[1987]] la Sacra corona unita era composta dalle famiglie più rappresentative del brindisino guidate da {{citazione necessaria|[[Salvatore Buccarella]], [[Alberto Lorusso]], [[Giovanni Donatiello]], [[Giuseppe Gagliardi (Sacra corona unita)|Giuseppe Gagliardi]] e [[Ciro Bruno]]}} e da qualche propaggine nella [[provincia di Taranto]].
Alla lunga proprio il gran numero di cosche contribuirà ad un altro periodo di tensione all'interno dell'organizzazione tra brindisini e leccesi. Lo schieramento brindisino della Sacra corona unita, {{citazione necessaria|con [[Salvatore Buccarella]] e [[Giovanni Donatiello]]}}, è stato quello che dimostrò nel corso degli anni una maggiore compattezza, finché non è stato colpito da una pesante offensiva giudiziaria.
=== Il contrasto ===
L'operazione "[[Salento]]" inizia il 10 maggio [[1995]] e termina il 3 novembre [[1995]], prendono parte 1.713 soldati dell'esercito italiano. L'operazione, nata principalmente per fronteggiare l'[[immigrazione clandestina]], ebbe risultati molto positivi anche nella lotta alla SCU. Queste sono state le attività svolte:
* 1.650 posti di osservazione;
* 10 pattugliamenti in profondità;
* 767 controlli di autoveicoli;
* 2.604 identificazioni di persone;
* 3.029 fermi di clandestini;
* 10 fermi di persone sospette.
Le pene inflitte agli affiliati furono numerose e severe tanto da decapitare l'organizzazione.
A luglio del [[2000]] si è conclusa l'operazione Centurione, durata un paio di anni, in cui, fra l'altro, sono stati individuati traffici di droga con l'[[Albania]].
=== Gli anni 2000 ===
Negli ultimi anni sono emersi numerosi nuovi personaggi, dai soprannomi coloriti, che hanno concentrato sul [[racket]], sul [[contrabbando]] di sigarette e sulla droga, le principali attività criminali. Alcuni di loro hanno fondato la Sacra corona libera. Ultimamente qualche membro di rilievo della SCU ha deciso di collaborare con le [[forze di polizia italiane]], determinando così l'arresto di alcuni esponenti dell'organizzazione.
Secondo la [[Direzione investigativa antimafia]]<ref>[http://www.interno.it/dip_ps/dia/semestrali/sem/2008/2sem2008.pdf Rapporto II semestre 2008 Direzione Investigativa Antimafia]</ref>, oggi la [[criminalità organizzata]] pugliese "si presenta disomogenea, anche in ragione della persistente pluralità di consorterie attive, molto diversificate nell'intrinseca caratura criminale e non correlate da architetture organizzative unificanti".
Secondo il rapporto della Direzione investigativa antimafia, analizzando l'andamento delle segnalazioni sul sistema SDI di fatti -reato ex art. [[416 bis]] [[codice penale italiano|codice penale]]- si nota una notevole diminuzione nella regione delle [[denuncia|denunce]] di tali fattispecie delittuose, che si attestano al numero di 3. L'interpretazione di questo trend, da leggere sinergicamente con gli andamenti dei dati delle associazioni a delinquere non connotate da profili mafiosi (47), deve tenere in adeguato conto il positivo risultato storico di una incisiva attività delle [[Polizia|Forze di polizia]] nel corso degli anni, il cui risultato giudiziario ha conseguito la [[detenzione]] di molti elementi apicali dei maggiori gruppi criminali. Il 23 aprile [[2011]] è stato arrestato ad [[Oria]] ([[Provincia di Brindisi|BR]]) colui che aveva preso le redini dell'organizzazione dai capi storici ([[Giuseppe Rogoli]] e Salvatore Buccarella), il latitante [[Francesco Campana (criminale)|Francesco Campana]].<ref name="repubblica23apr2011">{{Cita news|autore=|url=http://www.repubblica.it/cronaca/2011/04/23/news/arrestato_capo_sacra_corona_unita-15286573/?ref=HRER2-1|titolo=Preso il capo della Sacra corona unita già condannato a nove anni di carcere|pubblicazione=[[la Repubblica]]|giorno=23|mese=04|anno=2011|accesso=23 aprile 2011}}</ref><ref name="corriere23apr2011">{{Cita news|autore=|url=http://www.corriere.it/cronache/11_aprile_23/mafia-arrestato-boss-campana_16f01ff2-6d7e-11e0-81d8-b2fdc513fe68.shtml|titolo=Duro colpo alla Sacra Corona Unita - Arrestato il boss Francesco Campana|pubblicazione=[[Corriere della Sera]]|giorno=23|mese=04|anno=2011|accesso=23 aprile 2011}}</ref>
Con l'arresto di Campana, che segue a poca distanza l'operazione Last Minute del 28 dicembre 2010, con la quale furono arrestati 18 tra capi e promotori della Sacra corona unita, si ritiene di aver inflitto un durissimo colpo alla criminalità organizzata locale.
In sintesi, oggi la Sacra corona unita si presenta come una mafia disomogenea, che non è riuscita ad avere il controllo e soprattutto la connivenza ed il consenso della società pugliese. Resta sempre alto il controllo dell'autorità giudiziaria nei confronti delle associazioni criminali pugliesi, che tuttavia non presentano più un'organizzazione verticistica, ma sempre più frammentata e fragile.<ref>[http://www.corrieresalentino.it/cultura/31863-la-sacra-corona-unita-oggi-unincontro-di-studio-con-docenti-giornalisti-istituzioni-e-giovani La sacra corona unita oggi. Un incontro di studio con docenti, giornalisti, istituzioni e giovani! - Corriere Salentino<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
== Struttura ==
{{Citazione|Giuro su questa punta di pugnale bagnata di sangue, di essere fedele sempre a questo corpo di società di uomini liberi, attivi e affermativi appartenenti alla Sacra corona unita e di rappresentarne ovunque il fondatore, [[Giuseppe Rogoli]]|Giuramento}}
{{Citazione|Giuro sulla punta di questo pugnale, bagnato di sangue, di essere fedele a questo corpo di società formata, di disconoscere padre, madre, fratelli e sorelle, fino alla settima generazione; giuro di dividere centesimo per centesimo e millesimo per millesimo fino all'ultima stilla di sangue, con un piede nella fossa e uno alla catena per dare un forte abbraccio alla galera.|2. Giuramento}}
{{Citazione|Giuro su questa punta di pugnale bagnata di sangue, di essere fedele sempre a questo corpo di società di uomini liberi, attivi e affermativi appartenenti alla Sacra corona unita e di rappresentarne ovunque il santo, san Michele Arcangelo|3. Giuramento}}
La SCU è divisa in 47 clan<ref>[http://www.mafiusu.cabanova.de/ Mafiusu]</ref>, autonomi nella propria zona ma tenuti a rispettare interessi comuni a tutti i circa 1.561 affiliati<ref>Stime Eurispes</ref> della Sacra corona unita. Si tratta quindi di un'organizzazione orizzontale per molti versi simile a quella della 'Ndrangheta.
=== Gerarchia ===
Il primo grado è la "picciotteria", il successivo il "camorrista", cui seguono sgarristi, santisti, evangelisti, trequartisti, medaglioni e medaglioni con catena della società maggiore.
Otto medaglioni con catena compongono la "Società segretissima" che comanda un corpo speciale chiamato la "Squadra della morte".
Bisogna specificare che questa piramide<ref>[http://www.localport.it/carcere/home/editoriale_esp.asp?N=4880 Intervista a un affiliato, oggi in carcere]</ref> di ruoli ha un valore soprattutto simbolico: spesso il potere detenuto dal singolo affiliato non corrisponde in realtà alla sua posizione nella gerarchia formale.
== Faide ==
{{Citazione|Le faide sono incubatrici di violenza e riesplodono quando meno te lo aspetti.|[[Nicola Gratteri]] "Fratelli di sangue"}}
* '''Faida del Gargano'''
In data 23 giugno del 2004 il blitz «Iscaro-Saburo» portò all'arresto di altre cento persone, presunte affiliate ai clan della faida del [[Gargano]]. In data 21 aprile 2009, il presunto boss [[Franco Romito]] e il suo autista [[Giuseppe Trotta]] vengono crivellati nella loro auto in località [[Siponto]]. Sono tre le armi utilizzate per compiere il duplice omicidio; recuperati sull'asfalto 4 bossoli di un fucile calibro 12 caricato a pallettoni, numerosissimi bossoli calibro 7.62 di una mitraglietta e 4-5 di una pistola calibro 9per21. I due sono stati raggiunti da una pioggia di proiettili in più parti del corpo. Franco Romito aveva il volto completamente sfigurato e non aveva più la mano sinistra. Franco Romito potrebbe essere stato ucciso per essere stato per anni, con i suoi familiari, confidente dei Carabinieri e in molte indagini sulla famiglia mafiosa del clan opposto, [[Clan Libergolis|Libergolis]] di [[Monte Sant'Angelo]].
* '''Faida del Brindisino'''
Negli anni dal 1989 al 1991 si scatena nel Brindisino una faida, della quale saranno vittime i maggiori esponenti della società maggiore; sarà calcolata una media di più di cento morti ammazzati, definita come una delle maggiori cause dell'idebolimento dei clan in tutta l'area del brindisino, capeggiata allora dal clan Buccarella (Tuturano)
* '''Faida di Taranto'''
Nel periodo dal 1988 fino al 1993 i fratelli Modeo diedero inizio ad una delle più sanguinose guerre di mala in [[Puglia]]. Caratterizzata da una guerra fratricida (si vedevano contrapposti i tre fratelli Modeo contro il maggiore detto "il Messicano"), questa faida coinvolse i clan più importanti del Tarantino con uno spaventoso tasso di omicidi e attentati. La guerra si concluse con l'agguato mortale a "il Messicano", fondatore del clan, e con l'arresto dei tre fratelli minori, trovati in una masseria bunker. I morti furono ben oltre i cento (circa 170), con coinvolgimenti di innocenti non collegati ai clan (es. strage della Barberia), questo dovuto al clima di tensione in città e soprattutto nel rione Tamburi, con affiliati che avevano il dovere di "sparare a vista" anche in pieno giorno e in presenza di passanti.
== Economia ==
Secondo recenti dati forniti dall'[[Eurispes]]{{citazione necessaria}}, sembra che la Sacra corona unita guadagni 878 milioni di euro l'anno dal [[traffico di stupefacenti]], 775 milioni dalla [[prostituzione]], 516 milioni dal [[traffico di armi]] e 351 milioni dall'[[estorsione]] e dall'[[usura]]. Un giro d'affari di circa 2 miliardi e mezzo di euro.
== Sacristi principali ==
# Capriati Antonio, detto tonino (Capo)
# [[Vincenzo Stranieri]] (Manduria, capo fondatore)<ref name=Nazareno>{{Cita libro|autore = Nazareno Dinoi|titolo = Dentro una vita. I 18 anni in regime di 41 bis di Vincenzo Stranieri|anno = 2010|editore = Reality Book| collana= Controluce }}</ref>
# [[Francesco Campana (criminale)|Francesco Campana]] (Mesagne, capo clan Buccarella-Campana)<ref name=mediterraneonline>{{cita news|url=http://www.mediterraneonline.it/2011/04/24/brindisi-catturato-il-capo-dei-capi-della-sacra-corona-unita/|titolo= Brindisi, catturato il capo dei capi della Sacra Corona Unita |dataarchivio=26 agosto 2013|urlarchivio =http://archive.is/z7wVU#selection-2101.0-2101.18| sito=Mediterraneonline.it| data=24/07/2011| autore= Domenico Salvatore| accesso= 24 giugno 2015}}</ref>
# Savinuccio Parisi (capo)<ref name=cabanova/>
# [[Clan Gaeta|Andrea Gaeta]] (capo)<ref name=mediterraneonline />
# Angelo Notarangelo (capo)<ref name=cabanova/>
# Albino Prudentino (Ostuni, capo clan degli ostunesi)<ref>{{cita web|url=http://www.brindisireport.it/cronaca/2013/03/04/riciclaggio-dallalbania-allostuni-calcio/ | titolo=Riciclaggio, dall'Albania all'Ostuni Calcio| sito= www.brindisireport.it| data = 04 marzo 2013}}</ref>
# Giosuè Rizzi (capo)<ref name=cabanova/>
# Giuseppe De Palma "Boss di origine Calabrese" (capo)<ref name=cabanova/><ref name=mediterraneonline/>
# Raffaele De Palma (capo)<ref>{{cita news|url=http://www.turiweb.it/cronaca/32391-nuovo-sequestro-al-clan-di-gravina.html| accesso= 24 giugno 2015| titolo= Nuovo sequestro al clan Di Palma| data = 23 gennaio 2012 | pubblicazione= TuriWeb}}</ref>
# Vito Di Emidio (Leader ship)<ref name=cabanova/>
# Salvatore Rizzo (capo)
# Timo Luigi Davide (Monteroni clan Tornese)
# Francesco Locorotondo (capo, catena con medaglione) Crispiano, Lizzano (TA)<ref name=mappa/>
# {{cn|Cataldo e Giuliano Cagnazzo, (capi del clan Cagnazzo) Lizzano (TA).}}
I capi di [[Monte Sant'Angelo]] ("[[clan Libergolis]]")
* Giuseppe Pacilli (capo)<ref name=cabanova/>
* Franco Libergolis (capo)<ref name=cabanova/>
* Ciccillo Libergolis (ex-capo)<ref>{{cita news|url=http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/GdM_traduci_notizia.php?IDNotizia=279345&IDCategotia=11/ | pubblicazione=La gazzetta del Mezzogiorno| titolo=Mafia del Gargano. Un colpo in faccia ucciso il "padrino"| accesso= 24/06/2015}}</ref>
* Enzo Miucci (capo)<ref>[http://www.mnews.it/2011/11/02/mafia-del-gargano-arrestato-il-boss-enzo-miucci/ Mafia del Gargano, arrestato il boss Enzo Miucci | MNews.IT<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
Clan "Famiglie" principali
* [[Provincia di Foggia]]
# Presenza della 'Ndrangheta a [[San Severo]] e [[Lucera]]<ref>{{cita web| autore= Tatiana Bellizzi| url=http://www.teleradioerre.it/foggia/36815/Droga_a_San_Severo_infiltrazioni_dell_Ndrangheta | sito= teleradioerre.it | editore=T.R.E.| titolo= Droga: a San Severo infiltrazioni dell'Ndrangheta | accesso= 24/06/2015| data= 10 luglio 2008}}</ref>
# [[Clan Libergolis]]<ref name=mappa>{{cita news| url=http://www.giornalettismo.com/archives/1726303/mafia-ndrangheta-camorra-mappa-clan/| accesso=25 giugno 2015| sito=giornalettismo.com| titolo= Mafia, ‘ndrangheta, camorra: la mappa dei clan | data= 05/02/2015| autore= Donato De Sena}}</ref>
# Clan Sabatino<ref name=mappa/>
# Clan Moretti-Pellegrino<ref name=mappa/>
# Clan Francavilla<ref name=mappa/>
# Clan Piarulli-Ferraro<ref name=mappa/>
# Clan Palumbo<ref name=mappa/>
# [[Clan Gaeta]]<ref name=mappa/>
# Clan Rizzi<ref name=mafiusu>{{cita web| url= http://www.mafiusu.cabanova.de/| accesso= 24 giugno 2015| titolo= Anfänge der Mafia im Süden Italiens| lingua= de| sito=mafiusu.cabanova.de| autore= M. Morabito, G. Russo, A. Marino, L. Papalia }}</ref>
# Clan Laviano<ref name=mafiusu>{{cita web| url= http://www.mafiusu.cabanova.de/| accesso= 24 giugno 2015| titolo= Anfänge der Mafia im Süden Italiens| lingua= de| sito=mafiusu.cabanova.de| autore= M. Morabito, G. Russo, A. Marino, L. Papalia }}</ref>
# Clan Romito<ref name=mafiusu>{{cita web| url= http://www.mafiusu.cabanova.de/| accesso= 24 giugno 2015| titolo= Anfänge der Mafia im Süden Italiens| lingua= de| sito=mafiusu.cabanova.de| autore= M. Morabito, G. Russo, A. Marino, L. Papalia }}</ref>
# Clan Li Bergolis<ref name=mafiusu>{{cita web| url= http://www.mafiusu.cabanova.de/| accesso= 24 giugno 2015| titolo= Anfänge der Mafia im Süden Italiens| lingua= de| sito=mafiusu.cabanova.de| autore= M. Morabito, G. Russo, A. Marino, L. Papalia }}</ref>
# Clan Di Claudia<ref name=mafiusu>{{cita web| url= http://www.mafiusu.cabanova.de/| accesso= 24 giugno 2015| titolo= Anfänge der Mafia im Süden Italiens| lingua= de| sito=mafiusu.cabanova.de| autore= M. Morabito, G. Russo, A. Marino, L. Papalia }}</ref>
# Clan Caputo<ref name=mafiusu>{{cita web| url= http://www.mafiusu.cabanova.de/| accesso= 24 giugno 2015| titolo= Anfänge der Mafia im Süden Italiens| lingua= de| sito=mafiusu.cabanova.de| autore= M. Morabito, G. Russo, A. Marino, L. Papalia }}</ref>
# Clan Ferraro<ref name=mafiusu>{{cita web| url= http://www.mafiusu.cabanova.de/| accesso= 24 giugno 2015| titolo= Anfänge der Mafia im Süden Italiens| lingua= de| sito=mafiusu.cabanova.de| autore= M. Morabito, G. Russo, A. Marino, L. Papalia }}</ref>
* [[Città metropolitana di Bari]]
# [[Clan Parisi]]<ref name=mappa/>
# [['Ndrina La Rosa]]<ref name=mafiusu>{{cita web| url= http://www.mafiusu.cabanova.de/| accesso= 24 giugno 2015| titolo= Anfänge der Mafia im Süden Italiens| lingua= de| sito=mafiusu.cabanova.de| autore= M. Morabito, G. Russo, A. Marino, L. Papalia }}</ref>
# Clan De Palma <ref name=cabanova/>
# Clan Strisciuglio<ref name=mappa/>
# Clan Capriati<ref name=mappa/>
# Clan Conte<ref name=mappa/>
# Clan Cipriano<ref name=mappa/>
# Clan Panarelli<ref name=mappa/>
# Clan Montani-Telegrafo<ref name=mappa/>
# Clan Mercante<ref name=mappa/>
# Clan Cassano<ref name=mafiusu>{{cita web| url= http://www.mafiusu.cabanova.de/| accesso= 24 giugno 2015| titolo= Anfänge der Mafia im Süden Italiens| lingua= de| sito=mafiusu.cabanova.de| autore= M. Morabito, G. Russo, A. Marino, L. Papalia }}</ref>
# Clan Muolo<ref name=mafiusu>{{cita web| url= http://www.mafiusu.cabanova.de/| accesso= 24 giugno 2015| titolo= Anfänge der Mafia im Süden Italiens| lingua= de| sito=mafiusu.cabanova.de| autore= M. Morabito, G. Russo, A. Marino, L. Papalia }}</ref>
# Clan Svezia-Laneve<ref name=mafiusu>{{cita web| url= http://www.mafiusu.cabanova.de/| accesso= 24 giugno 2015| titolo= Anfänge der Mafia im Süden Italiens| lingua= de| sito=mafiusu.cabanova.de| autore= M. Morabito, G. Russo, A. Marino, L. Papalia }}</ref>
# Clan Valentini<ref name=mafiusu>{{cita web| url= http://www.mafiusu.cabanova.de/| accesso= 24 giugno 2015| titolo= Anfänge der Mafia im Süden Italiens| lingua= de| sito=mafiusu.cabanova.de| autore= M. Morabito, G. Russo, A. Marino, L. Papalia }}</ref>
* [[Provincia di Brindisi]]
# [[Giuseppe Rogoli|Clan Rogoli]]-[['Ndrina Bellocco]]<ref name=mappa/>
# Clan Buccarella<ref name=mappa/>
# Clan Sabatelli<ref name=mappa/>
# Clan Brandi<ref name=mappa/>
# Clan Vitale<ref name=mappa/>
# Clan Donatiello<ref name=mafiusu>{{cita web| url= http://www.mafiusu.cabanova.de/| accesso= 24 giugno 2015| titolo= Anfänge der Mafia im Süden Italiens| lingua= de| sito=mafiusu.cabanova.de| autore= M. Morabito, G. Russo, A. Marino, L. Papalia }}</ref>
# Clan Soleti<ref name=mafiusu>{{cita web| url= http://www.mafiusu.cabanova.de/| accesso= 24 giugno 2015| titolo= Anfänge der Mafia im Süden Italiens| lingua= de| sito=mafiusu.cabanova.de| autore= M. Morabito, G. Russo, A. Marino, L. Papalia }}</ref>
# Clan Cigliola<ref name=mafiusu>{{cita web| url= http://www.mafiusu.cabanova.de/| accesso= 24 giugno 2015| titolo= Anfänge der Mafia im Süden Italiens| lingua= de| sito=mafiusu.cabanova.de| autore= M. Morabito, G. Russo, A. Marino, L. Papalia }}</ref>
# Clan Leo<ref name=mafiusu>{{cita web| url= http://www.mafiusu.cabanova.de/| accesso= 24 giugno 2015| titolo= Anfänge der Mafia im Süden Italiens| lingua= de| sito=mafiusu.cabanova.de| autore= M. Morabito, G. Russo, A. Marino, L. Papalia }}</ref>
# Clan Bleve <ref name=mafiusu>{{cita web| url= http://www.mafiusu.cabanova.de/| accesso= 24 giugno 2015| titolo= Anfänge der Mafia im Süden Italiens| lingua= de| sito=mafiusu.cabanova.de| autore= M. Morabito, G. Russo, A. Marino, L. Papalia }}</ref>
# Clan Emidio<ref name=mafiusu>{{cita web| url= http://www.mafiusu.cabanova.de/| accesso= 24 giugno 2015| titolo= Anfänge der Mafia im Süden Italiens| lingua= de| sito=mafiusu.cabanova.de| autore= M. Morabito, G. Russo, A. Marino, L. Papalia }}</ref>
# Clan Rogoli<ref name=mafiusu>{{cita web| url= http://www.mafiusu.cabanova.de/| accesso= 24 giugno 2015| titolo= Anfänge der Mafia im Süden Italiens| lingua= de| sito=mafiusu.cabanova.de| autore= M. Morabito, G. Russo, A. Marino, L. Papalia }}</ref>
# Clan D'Onofrio<ref name=mafiusu>{{cita web| url= http://www.mafiusu.cabanova.de/| accesso= 24 giugno 2015| titolo= Anfänge der Mafia im Süden Italiens| lingua= de| sito=mafiusu.cabanova.de| autore= M. Morabito, G. Russo, A. Marino, L. Papalia }}</ref>
* [[Provincia di Lecce]]
# Clan Rizzo<ref name=mappa/>
# Clan Tornese<ref name=mappa/>
# Clan De Tommasi<ref name=mappa/>
# Clan Cerfeda - I Briganti<ref name=mappa/>
# Clan Padovano<ref name=mappa/>
# Clan Margiotta <ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/1997/settembre/05/Mafia_droga_raffica_ergastoli_co_0_97090511269.shtml|urlarchivio=https://web.archive.org/web/*/http://archiviostorico.corriere.it/1997/settembre/05/Mafia_droga_raffica_ergastoli_co_0_97090511269.shtml | pubblicazione= Corriere della sera| accesso= 25 giugno 2015| data =5 settembre 1997| titolo=Mafia e droga, raffica di ergastoli}}</ref>
# Clan Scarcella <ref>{{cita news|url=http://issuu.com/taccoditalia/docs/tacco_d_italia_65/27|titolo = Tacco 65}}</ref>
# Clan Donatiello<ref name=mafiusu>{{cita web| url= http://www.mafiusu.cabanova.de/| accesso= 24 giugno 2015| titolo= Anfänge der Mafia im Süden Italiens| lingua= de| sito=mafiusu.cabanova.de| autore= M. Morabito, G. Russo, A. Marino, L. Papalia }}</ref>
# Clan Buccarella<ref name=mafiusu>{{cita web| url= http://www.mafiusu.cabanova.de/| accesso= 24 giugno 2015| titolo= Anfänge der Mafia im Süden Italiens| lingua= de| sito=mafiusu.cabanova.de| autore= M. Morabito, G. Russo, A. Marino, L. Papalia }}</ref>
# Clan Rogoli<ref name=mafiusu>{{cita web| url= http://www.mafiusu.cabanova.de/| accesso= 24 giugno 2015| titolo= Anfänge der Mafia im Süden Italiens| lingua= de| sito=mafiusu.cabanova.de| autore= M. Morabito, G. Russo, A. Marino, L. Papalia }}</ref>
# Clan Conte<ref name=mafiusu>{{cita web| url= http://www.mafiusu.cabanova.de/| accesso= 24 giugno 2015| titolo= Anfänge der Mafia im Süden Italiens| lingua= de| sito=mafiusu.cabanova.de| autore= M. Morabito, G. Russo, A. Marino, L. Papalia }}</ref>
* [[Provincia di Taranto]]
# Presenza delle [['Ndrina|'Ndrine]] del [[Provincia di Cosenza|Cosentino]]<ref name=mappa/>
# Clan Locorotondo<ref name=mappa/>
# Clan Cicala<ref name=Nazareno/>
# Clan Stranieri<ref name=Nazareno />
== Divisioni interne ==
=== Società foggiana ===
La [[Società foggiana]] è un cartello criminale di stampo mafioso, legato alla Sacra corona unita, che ha il suo centro nella città di [[Foggia]] e che ha trovato accordi con organizzazioni criminali come la [[mafia siciliana]], la [[camorra]] e la [[ndrangheta]]<ref>{{cita news|url=http://www.calabrianotizie.it/2008/07/10/arresti-per-traffico-di-droga-a-foggia-collegamenti-con-la-ndrangheta/| titolo= Arresti per traffico di droga a Foggia – Collegamenti con la ‘ndrangheta | pubblicazione=Calabria Notizie| data=10/07/2008}}</ref>. Il [[provincia di Foggia|foggiano]], a causa della vicinanza con la Campania, ha risentito dell'influenza della [[camorra]] e della defunta [[Nuova Camorra Organizzata]] di [[Raffaele Cutolo]]. La criminalità, organizzata in "batterie" (Sinesi-Francavilla, Mansueto-Trisciuoglio-Prencipe, Moretti-Pellegrino-Piscopia), è risultata in costante evoluzione ed ha aggregato in una società tutte le espressioni emergenti del [[territorio]], riuscendo ad infiltrarsi nelle aree [[costa|costiere]] limitrofe, nelle quali ha progressivamente imposto i propri interessi illeciti nel [[Settore terziario|terziario]] e nelle costruzioni, in particolare assumendo il controllo del settore delle onoranze funebri<ref>{{cita web| autore= Tatiana Bellizzi| url=http://www.teleradioerre.it/foggia/27405/Operazione_Osiride_sigilli_per_4_ditte_di_onoranze_funebri| sito= teleradioerre.it | editore=T.R.E.| titolo= Operazione "Osiride": sigilli per 4 ditte di onoranze funebri| data= 18/05/2007}}</ref>.
=== Camorra barese ===
{{Vedi anche|Camorra barese}}
È un'organizzazione mafiosa operante a [[Bari]] e nella [[città metropolitana di Bari|provincia]], da non confondere con la [[camorra|camorra napoletana]]. In prevalenza confederazioni tra clan, che come attività primarie continuano ad essere dediti ai reati in materia di stupefacenti, [[contrabbando]] ed [[estorsioni]]. Fra i clan spiccano gli Strisciuglio e i Telegrafo del [[San Paolo (quartiere di Bari)|quartiere San Paolo]], il clan Parisi del [[Japigia (quartiere di Bari)|quartiere Japigia di Bari]] (scissosi nel 1990 dalla Sacra corona unita) con a capo il noto boss Savinuccio Parisi<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2008/09/24/il-clan-parisi-torna-in-cella.html Il clan Parisi torna in cella - la Repubblica.it<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> e Tonino Capriati (clan sgominato), operante a Bari Vecchia.<ref>[http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2006/05_Maggio/27/bari.shtml Bari: sgominato il clan Capriati, 40 arresti - Corriere della Sera<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>, {{citazione necessaria|Diomede (Quartiere Libertà), gli emergenti Lorusso e Di Cosola (Carbonara).}}
Il clan Strisciuglio è egemone in [[Bari]] e dintorni; è un'associazione delinquenziale facente capo a Domenico ‘La Luna' Strisciuglio, operante a partire dal 1997, con finalità di conquista territoriale per l'imposizione di un potere su spazi economici sempre più estesi e con una dilagante attività di violenta sopraffazione collettiva. L'organizzaizione nacque nel 1997, con la disgregazione delle famiglie mafiose dei Di Cosola e Laraspata a seguito rispettivamente dei blitz ‘Conte Ugolino' e ‘Mayer' e del conflitto insorto col clan Capriati. Una guerra all'ultimo sangue tra gli Strisciuglio e i Capriati, che “ha avuto la propria epifania con l'omicidio di Giuseppe Capriati ad opera degli Strisciuglio”. Da lì una escalation di violenza per le vie di Bari, nella quale hanno perso la vita innocenti come Michele Fazio<ref>[http://bari.repubblica.it/cronaca/2011/07/12/news/dieci_anni_senza_michele_fazio_cos_dal_dolore_nato_il_riscatto-19002761/ Dieci anni senza Michele Fazio così dal dolore è nato il riscatto - Bari - Repubblica.it<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>, con la definitiva vittoria degli Capriati.
==== Clan attuali ====
* Bari vecchia: Strisciuglio-Caldarola(ex Laraspata), Capriati, Rizzo
* Madonnella: Di Cosimo-Rafaschieri
* Libertà:Rizzo, Diomede, Coletta, Campanale, Strisciuglio, Lorusso, Ridente,
* San Pasquale-Carrassi: Caracciolese, Diomede
* Japigia: Parisi, [[Palermiti]], Gelao
* Carbonara-Ceglie: Di Cosola
* San Paolo: Telegrafo, Montani, Fiore-Risoli
* San Pio: Strisciuglio
==== Clan scomparsi ====
* Torre a Mare-Noicattaro: clan Poggioallegro
* Libertà: Biancoli, Mercante, Velluto
* Centro e Bari Vecchia: Laraspata, Lazzarotto, Annacondia, Manzari, , De Felice,
* San Pio/Enziteto: Piperis, Scaglioso-Vispo
=== Sacra corona libera ===
La Sacra corona libera, formata da esponenti già appartenuti alla Sacra corona unita. Nasce a causa di contrasti con i vertici della SCU e propone alcune differenze: l'uso di [[minorenni]] e l'abolizione dei riti d'iniziazione.
== Filmografia ==
* [[LaCapaGira]] (1999)
* ''[[Mio cognato]]'' (2003)
* ''[[Le bande]]'' (2005)
* ''[[Fine pena mai]]'' (2007)
* ''[[Galantuomini]]'' (2008)
* ''[[Libera nos a malo (film)|Libera nos a malo]]'' (2008)
* ''[[Episodi di Squadra antimafia - Palermo oggi (seconda stagione)#Quinta puntata|Squadra antimafia - Palermo oggi 2]]''
* ''Catene'' (2000-oggi) Sitcom di [[Telenorba]] con [[Dante Marmone]] e [[Tiziana Schiavarelli]].
* ''[[Marpiccolo]]'' (2009)
== Note ==
{{references}}
== Bibliografia ==
* ''Mafia(s) in the mediterranean and the fight against organised crime in Italy'' - by Maurizio Fiasco, in Organized Criminality - Security in Europe, Fondazione Rosselli, ed. EUROPEAN COMMISSION FORWARD STUDIES UNIT
* ''Puglia. Il crimine, scenari e strategie'' - Maurizio Fiasco, ed. Sapere 2000, 1992
* ''Relazione Annuale DNA 2003''
* ''Sacra Corona Unita: Potere e Mistero'' – Monica Massari, ed. Laterza, 1998
* ''Relazione sullo stato della lotta alla criminalità organizzata nella provincia di Brindisi'' – Sen. Del Turco (13.07.1999 doc. 31)
* ''Sacra Corona Unita: Storia, Struttura, Rituali'' - Mariano Longo, ed. Pensa Multimedia, 1997
* ''Tacco e Tabacco'' - Rosario Tornesello, ed. Besa, 2009
* ''Sacra corona unita: riciclaggio, contrabbando. Profili penali economici del crimine imprenditoriale'' - Andrea Apollonio, ed. Carocci, 2010
* "Sacra Corona Unita - I camaleonti della criminalità italiana" - Mara Chiarelli, Editori Internazionali Riuniti, 2012
== Voci correlate ==
* [[Antonio Modeo]]
* [[Criminalità in Puglia]]
* [[Mafia]]
* [[Raffaele Cutolo]]
* [[Nuova camorra organizzata]]
* [[Nuova camorra pugliese]]
* [[Società foggiana]]
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|url=http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/GdM_dallapuglia_NOTIZIA_PROV_01.asp?IDCategoria=292&IDNotizia=184005|titolo=Riti della Sacra corona unita}}
* {{cita web|http://www.camera.it//_bicamerali/antimafia/sportello/dossier/frdossier.htm|Dossier della bicamerale antimafia}}
* {{cita web|url=http://maps.google.it/maps/ms?hl=it&ie=UTF8&msa=0&msid=105181554361788148572.0004763d5e8c9ac6e0451&ll=40.95916,16.281738&spn=2.746117,5.817261&z=8|titolo=La mappa della società foggiana, della camorra barese e della sacra corona unita}}
* {{Thesaurus BNCF}}
{{Sacra Corona Unita}}
{{Mafie italiane}}
{{portale|Puglia|storia d'Italia}}
[[Categoria:Sacra corona unita| ]]
|