Santuario della Beata Vergine del Rosario di Pompei e Discussioni utente:Wickology: differenze tra le pagine

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{{quote|Pompei non sarà mai più ignorata finché il sorriso della Madonna illuminerà il mondo e il suo Rosario sarà il canto dei cuori|[[Bartolo Longo]]}}
 
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{{quote|Se noi diamo uno sguardo a questa zona, troviamo le rovine impressionanti dell'antica città dei tempi romani, ridotta ud una città morta e di morte della terribile eruzione del 79 d.C. Ma dove sembrava dominare la morte, dopo circa 1800 anni, è cominciato a fiorire, come un giardino spirituale, questo Santuario... Questo luogo sacro alla preghiera è nato dalla mente e dal cuore di un grande laico, Bartolo Longo... Egli ha voluto innalzare un tempio dove fossero proclamate le glorie alla Madre di Dio e dove l'uomo potesse trovare rifugio, conforto, speranza e certezza|[[Giovanni Paolo II]], ''[[In visita a Pompei il 21 Ottobre 1979]]''}}
| style="background:#e0f0ff; border:1px solid silver; -moz-border-radius-topleft:12px; -webkit-border-top-left-radius:12px; border-top-left-radius:12px; width:20%; height:30px" | &nbsp;&nbsp; [[File:Help-browser.svg|18px|link=Aiuto:Benvenuto]] [[Aiuto:Benvenuto|Benvenuto]]
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Il '''Santuario della Beata vergine del rosario di Pompei''' è una [[Basilica|pontificia basilica maggiore]] situata a [[Pompei]].
 
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== Storia del Santuario ==
È sede di [[Prelatura territoriale di Pompei|prelatura territoriale]] e [[delegazione pontificia]]. <br>La storia del Santuario è legata a quella del Beato [[Bartolo Longo]], suo fondatore e di sua moglie, la Contessa De Fusco, con la quale condivise una vita al servizio dei più bisognosi.
<br>Il Santuario è stato eretto con le offerte spontanee dei fedeli di ogni parte del mondo. La sua costruzione ebbe inizio l’8 Maggio 1876, con la raccolta dell’offerta di “un soldo al mese”. Primo a seguirne i lavori fu l’ing. [[Antonio Cua]], docente dell’Università di Napoli, che diresse gratuitamente la costruzione della parte rustica. L’arch. Cav. Giovanni Rispoli, in seguito si occupò della decorazione e della monumentale facciata inaugurata nel 1901. Il Santuario fu eretto in [[basilica]] pontificia maggiore da [[Papa Leone XIII]] il 4 Maggio 1901. <br>A croce latina, inizialmente aveva una sola navata, con abside, cupola, quattro cappelle laterali e due cappelle nella crociera. Ai due lati del Santuario vi erano altre due cappelle con ingressi distinti, ma intercomunicanti con la navata centrale: a sinistra, la cappella di S. Caterina da Siena, ove fu esposto inizialmente il quadro della Madonna durante la costruzione del Santuario; a destra, la cappella del SS. Salvatore, così chiamata perché fu sede dell’omonima Parrocchia fino al 1898, quando fu costruita la nuova Parrocchia a poche decine di metri di distanza. Nel 1925 fu ultimata la costruzione del campanile alto ben 80 metri.
 
<div align="center" style="font-size:130%">Buon lavoro e buon divertimento da parte di tutti i wikipediani!</div>
Col passare del tempo e il sensibile aumento delle folle di fedeli fu necessario ampliare il Santuario. Tale ampliamento fu eseguito dal 1934 al 1938, su progetto dell’arch. ing. Mons. Chiappetta. Il Santuario ebbe così tre navate (quella centrale non fu modificata), abside e cupola di maggiori dimensioni. L’esterno fu rivestito in armonia con la monumentale facciata, facendole acquistare l’aspetto di una grande basilica romana. Negli anni successivi il Santuario sopravvisse a prove molto impegnative quali l’eruzione del Vesuvio del 1944 e l’arrivo delle truppe naziste che arrivarono a minacciarne la distruzione. È stato meta di pellegrinaggio da parte di [[Giovanni Paolo II]], il 21 Ottobre 1979 e il 7 Ottobre 2003. <br>
L'11 Nomebre 1962 nella piazza antistante il Santuario fu collocato il monumento a Bartolo Longo, opera del Prof. Domenico Ponzi di Ravenna. Alla solenne cerimonia inaugurale intervenne l'allora [[Presidente della Repubblica]], On. [[Antonio Segni]]. <br>Il Santuario è oggi meta di pellegrinaggi religiosi, ma anche di molti turisti affascinati dalla sua maestosità. Infatti ogni anno oltre tre milioni di persone si recano in visita al Santuario che risulta pertanto tra i più visitati d'Italia. In particolare, l'8 Maggio e la prima domenica di Ottobre, decine di migliaia di pellegrini affollano la città di Pompei, per assistere alla pratica devozionale della [[Supplica alla madonna di Pompei|Supplica alla Madonna di Pompei]] che viene trasmessa in diretta televisiva.
 
<div style="margin:0; padding:0; font-size:105%">
== Storia del quadro della Madonna ==
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[[Image:Icona_Madonna_Pompei.jpg|thumbnail|Il quadro della Madonna di Pompei]]Bartolo Longo, nel suo intento di propagandare la pratica del Rosario tra i Pompeiani, si recò a [[Napoli]] per comprare un quadro della Madonna del Rosario. L’idea era quella di acquistarne uno già visto in un negozio, ma le cose non andarono così. Per puro caso infatti incontrò in Via Toledo Padre Radente (suo confessore) che allo scopo gli suggerì di andare al Conservatorio del Rosario di Portamedina e di chiedere, in suo nome, a Suor Maria Concetta De Litala un vecchio quadro del Rosario che egli stesso le aveva affidato dieci anni prima. Bartolo seguì tale suggerimento, ma fu presto preso da sgomento quando la suora gli mostrò il quadro: una tela corrosa dalle tarme e logorata dal tempo, mancante di pezzi di colore, con la Madonna in atteggiamento antistorico, cioè con la Vergine che porge la corona a Santa Rosa, anziché a Santa Caterina Da Siena, come nella tradizione domenicana. Bartolo fu sul punto di declinare l’offerta, ma ritirò comunque il dono per l’insistenza della Suora. Nel tardo pomeriggio del 13 Novembre 1875, l’immagine della Madonna giunse così a Pompei, su un carretto guidato dal carrettiere Angelo Tortora e adibito al trasporto di letame. Fu scaricata con la sua consunta copertura di fronte alla fatiscente Parrocchia del SS. Salvatore, ove ad aspettarla c’erano l’anziano parroco Cirillo, Bartolo e altri abitanti. Lo sgomento che inizialmente aveva colto Bartolo, colse anche tutti gli altri presenti, quando tolta la coperta, fu mostrato il quadro. Furono tutti d’accordo che il quadro non si potesse esporre per timore di interdetto, prima di un restauro anche solo parziale.
|titolo = Altre informazioni
 
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Il primo restauro fu opera di Guglielmo Galella, un pittore riproduttore delle immagini dipinte negli Scavi dell'antica [[Pompei]]. La vecchia tela, esposta nella parrocchia del SS. Salvatore, nei successivi tre anni, subì ulteriori deterioramenti.
[[File:Firma e data.png|thumb|Apponi la firma nei tuoi interventi]]
 
*[[Portale:Progetti|Visualizza l'elenco]] dei '''[[Wikipedia:Progetto|progetti collaborativi]]''' riguardanti specifiche aree tematiche dell'enciclopedia: puoi partecipare liberamente a quelli di tuo interesse o chiedere suggerimenti.
Essa fu così restaurata per la seconda volta e sempre gratuitamente dal pittore napoletano Federico Maldarelli, che si occupò anche di trasformare la figura di Santa Rosa in Santa Caterina da Siena. Un altro artista napoletano, Francesco Chiariello, sostituì la malandata tela, allungandola di un palmo, prima che il Maldarelli facesse il secondo vero restauro. Il quadro non fu più posto nella parrocchia del SS. Salvatore, ma su di un altare provvisorio, in una cappella (detta poi di Santa Caterina) nell’erigendo Santuario. L’immagine della Madonna si coprì ben presto di pietre preziose, offerte quali attestazioni di grazie ricevute. Papa Leone XIII nel 1887 benedisse il meraviglioso diadema che cinse la fronte della Vergine. E tra i diamanti e gli zaffiri che formavano le aureole sul capo della Madonna e del Bambino si potevano notare quattro rarissimi smeraldi, dono di due ebrei beneficati.
*Identificati nelle [[Aiuto:Pagina di discussione|pagine di discussione]]: '''[[Aiuto:Firma|firma]] i tuoi interventi''' con il tasto che vedi nell'immagine.
 
*Una volta consultata la Guida essenziale, prova ad ampliare le tue conoscenze sul funzionamento di Wikipedia con il '''[[Aiuto:Tour guidato|Tour guidato]]'''.
L’ultimo restauro fu effettuato nel 1965, al Pontificio Istituto dei Padri Benedettini Olivetani di Roma, un restauro altamente scientifico, durante il quale, sotto i colori sovrapposti nei precedenti interventi, furono scoperti i colori originali che svelarono la mano di un valente artista della scuola di [[Luca Giordano]] (XVII secolo). In tale restauro furono eliminate quasi tutte le pietre preziose, onde evitare danni e perforazioni alla tela. In quell’occasione l’immagine della Madonna rimase esposta alla venerazione dei fedeli per alcuni giorni nella Basilica di San Pietro e il 23 aprile, il Quadro fu incoronato da Papa Paolo VI. Il ritorno dell’Icona a Pompei, avvenne in maniera solenne, con un corteo di ecclesiastici e di fedeli che si ingigantiva man mano che si attraversavano le città, lungo il tragitto Roma-Pompei. A sera inoltrata, il Quadro giunse a Napoli ove fu accolto con luminarie e fiaccolate, per poi proseguire con un largo seguito di Napoletani fino a Pompei, ove il viaggio si concluse in modo trionfale con una grande manifestazione.
*Hai già un altro account oppure qualcun altro contribuisce dal tuo stesso computer? Leggi [[Wikipedia:Utenze multiple]].
 
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Nel 2000, per il 125° anniversario, il Quadro ha sostato per cinque giorni nel Duomo di Napoli, dove è stato venerato da migliaia di fedeli. Il ritorno a Pompei è stato fatto a piedi, seguendo il tracciato del 1875, con diverse soste nelle città della provincia. Per tutto il giorno centinaia di migliaia di persone hanno affollato il percorso di trenta chilometri che separa Pompei dal capoluogo.
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{{Cassetto inizio
Il 16 ottobre 2002, il Quadro è tornato a piazza San Pietro, per esplicita richiesta del Papa Giovanni Paolo II che, accanto alla “bella immagine venerata a Pompei”, ha firmato la Lettera Apostolica [[Rosarium Virginis Mariae]].
|titolo = Serve aiuto?
 
}}
== Chiese dedicate alla Madonna di Pompei nel mondo ==
Se hai bisogno di aiuto, chiedi allo [[Aiuto:Sportello informazioni|sportello informazioni]] (e non dimenticare che la risposta ti verrà data in quella stessa pagina). Se avessi bisogno di un aiuto ''continuativo'', puoi [[Progetto:Coordinamento/Accoglienza/Nuovi_arrivati|richiedere di farti affidare un "tutor"]].
Nel corso degli anni sono sorte un po' in tutto il mondo numerose Chiese dedicate alla Madonna di Pompei. In particolare in:
<inputbox>
* '''Argentina''': a Bahia Blanca, Buenos Aires, Castelar, General Pico, Godoy Cruz, Rafaela, Rosario, San Nicolas, Salto, Santa Fe;
type=commenttitle
* '''Bolivia''': a Santa Cruz
bgcolor=white
* '''Brasile''': a Belo Horizonte, Galopolis, Porto Alegre, São José Do Rio Preto, São Paulo;
preload=
* '''Canada''': a Montreal;
editintro=
* '''Cile''': a Santiago;
hidden=yes
* '''Eritrea''': ad Asmara;
page=Aiuto:Sportello_informazioni
* '''Malta''': a Marsaxlokk, Rabat;
default=
* '''Spagna''': a Barcellona;
break=no
* '''Stati Uniti''': a Bethlehem, Brooklyn, Chicago, Dobbs Ferry, East Haven, Hammond, Kenosha, Lancaster, New York, Tickfaw, Vineland;
buttonlabel=Domanda allo Sportello informazioni
* '''Uruguay''': a Montevideo, Rocha, San José;
</inputbox>
* '''Venezuela''': a Barcelona, Caracas.
{{Cassetto fine}}
 
</div>
== Il Santuario come opera artistica ed architettonica ==
<div style="border-bottom:1px solid #eee; padding-top:0.17em; padding-bottom:0.5em"></div>
 
<div style="font-size:95%">[[file:Flag of the United Kingdom.svg|20px]] Hello and welcome to the Italian Wikipedia! We appreciate your contributions. If your Italian skills are not good enough, that’s no problem. We have an [[Wikipedia:Ambasciata|embassy]] where you can inquire for further information in your native language or you can contact directly [[Wikipedia:Babel/It-0|a user in your language]]. We hope you enjoy your time here!</div>
=== La Facciata ===
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Ha aspetto basilicale ed è caratterizzata da due ordini sovrapposti.
| style="background:#e5e0ff; border:1px solid silver; height:30px; padding-left:1em" | [[File:Crystal Clear app ktip.svg|18px|link=Aiuto:Tour guidato]] [[Aiuto:Tour guidato|Tour guidato]]
L’ordine inferiore, in stile ionico, presenta centralmente un corpo avanzato in corrispondenza della navata centrale. In quest’ordine sono presenti tre arcate (con la centrale maggiore) che immettono al portico e quindi ciascuna ad una navata. Nella parte bassa di quest’ordine è presente un robusto basamento dal quale si elevano, in corrispondenza di ciascuna arcata, pilastri (per le arcate laterali) e quattro colonne monolitiche di 6.80 metri di granito rosa (per l’arcata centrale). Tali pilastri e colonne hanno basi attiche e capitelli ionici.
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| style="background:#ffe0f1; border:1px solid silver; height:30px; padding-left:1em" | [[File:Accessories-text-editor.svg|18px|link=Wikipedia:Raccomandazioni e linee guida]] [[Wikipedia:Raccomandazioni e linee guida|Raccomandazioni e linee guida]]
L’ordine superiore segue la disposizione di quello inferiore, nella distribuzione dei pilastri e delle colonne, ma in stile corinzio. Nella parte centrale dell’ordine superiore, ovvero al di sopra dell’arcata maggiore, è situata la Loggia Papale, caratterizzata da una balaustra di marmo bianco. L’ordine superiore presenta una cornice, abbellita con mensole, e nel mezzo un frontone, nel cui timpano è collocato lo stemma in marmo bianco di Papa [[Leone XIII]], dal quale il Santuario è stato dichiarato Basilica il 4 Maggio 1901.
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| style="background:#ffe5e0; border:1px solid silver; height:30px; padding-left:1em" | [[File:Copyright-problem.svg|18px|link=Wikipedia:Copyright]] [[Wikipedia:Copyright|Copyright]]
Alla sommità dell’ordine superiore è presente un attico con balaustra. Ai lati di quest’ultima sono posti un grosso orologio (a sinistra) e una meridiana di pari dimensioni (a destra). Al centro invece, su di una robusta base, è collocata la statua della Vergine del Rosario. Tale statua, opera dello scultore Gaetano Chiaramonte è alta ben 3.25 metri ed è stata tratta da un sol pezzo di marmo di Carrara dal peso di 180 quintali. Sulla base su cui poggia la statua, è scolpito il motto “PAX” (Pace) cui l’intera facciata è dedicata e più in basso la data MCMI (1901).
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| style="background:#ffefe0; border:1px solid silver; height:30px; padding-left:1em" | [[File:Crystal Clear app ksirtet.svg|18px|link=Portale:Progetti]] [[Portale:Progetti|Progetti tematici]]
Nel portico della facciata sono collocate quattro nicchie ove poste le statue in marmo di Padre Ludovico da Casoria, del Beato Luigi Guanella, di S. Leonardo Murialdo e di Francesca Saverio Cabrini, nomi legati alla storia del Santuario.
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| style="background:#fff8dc; border:1px solid silver; -moz-border-radius-bottomleft:12px; -webkit-border-bottom-left-radius:12px; border-bottom-left-radius:12px; height:30px; padding-left:1em" | [[File:Nuvola apps bookcase.svg|18px|link=Aiuto:Glossario]] [[Aiuto:Glossario|Glossario]]
=== L'Interno ===
|}Naturalmente un benvenuto anche da parte mia! Se avessi bisogno di qualcosa non esitare a contattarmi. [[User:.avgas|<span style="color:#242424">.av</span>]][[User_talk:.avgas|<span style="color:#242424; cursor:help;">gas</span>]] 09:03, 7 mar 2019 (CET)
Durante i lavori di ampliamento del Santuario del 1934-38 la superficie sacra fu quintuplicata fino a raggiungere ben 5000 mq. In particolare la navata centrale rimase intatta, ma fu prolungata notevolmente, furono create le due navate laterali in corrispondenza dei due ingressi laterali della facciata, fu abbattuta la vecchia cupola per costruirne un’altra più alta, più avanti e fu aumentato il numero degli altari. Infine utilizzando lo spazio tra le grandi campate in cemento armato che si erano rese necessarie per sostenere l’imponente peso della struttura, tra le fondamenta, fu ricavata una cripta.
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La [[navata]] centrale, che quindi non subì grandi modifiche, presenta tutto intorno un grande cornicione corinzio. La volta, divisa in vari compartimenti riccamente decorati, presenta nel mezzo un grande affresco del Paliotti. Ai lati della navata centrale, trovano spazio anche le due statue bronzee (opera del Tonnino) dei Fondatori (Bartolo Longo e la Contessa De Fusco).
 
L’attuale [[abside]], quintuplicata rispetto all’originale, è sostenuta da due grandi colonne di marmo grigio e da 8 colonne più piccole in marmo colorato che sorreggono le 9 arcate su cui poggia la volta centrale dell’abside. L’affresco della volta centrale che rappresenta l’Assunzione della Vergine è opera dell’Arzuffi. Una balaustra a semicerchio circonda il trono e l’altare maggiore. Al centro di essa vi è un artistico cancello con cinque nicchie in ciascuna delle quali è collocata una statua d’argento (rappresentano la religione, la fede, la carità, la speranza e la purità).
 
Il trono è distaccato dall’altare. Due pilastri rivestiti in marmo nero sorreggono il piano del trono. Su di esso sono collocate due angeli di bronzo (opera dell’artista Salvatore Cepparulo). Quattro colonne in marmo alte 4 metri, si innalzano dal piano del trono e presentano basi e capitelli corinzi in bronzo dorato. La parte posteriore del trono è rivestita di marmi preziosi.
 
Il quadro della Madonna è collocato tra marmi policromi, lastre di onice e lapislazzuli ed intorno sono presenti 15 medaglioni in rame sui quali il Paliotti dipinse i “quindici misteri” del Rosario.
 
Il [[ciborio]], ad imitazione del [[Pantheon]] di Roma, è ricco di metalli e marmi preziosi. Ha forma ottagonale e per la quantità e qualità di oro, argento, bronzo, marmo e statue bronzee è di per sè un capolavoro.
Nelle volte delle cappelle delle navate laterali e dell’abside sono rappresentati i “quindici misteri” in mosaico della Scuola Vaticana. E sugli altari di tali cappelle vi sono quadri dipinti da valenti artisti.
 
La primitiva [[cupola]], alta 29 metri, fu sostituita dopo i lavori di ampliamento con l’attuale, di maggiori dimensioni e alta ben 57 metri. Essa è al centro di altre quattro cupole minori. Architettonicamente si compone di due tamburi sovrapposti e termina con un cupolino dal quale svetta la croce. Essa è stata affrescata dall’artista Angelo Landi, il quale vi ha dipinto 360 figure su una superficie di ben 509 mq.
 
Il primo grande organo plurifonico, inaugurato nel 1890, fu sostituito nel 1949 dall’attuale grande organo. Esso è diviso in due nuclei: uno portale, racchiuso in una cassa lignea dorata e contenente in buona parte le canne del preesistente organo, l’altro completamente nuovo e sistemato nella cupola centrale. Una cantoria splendidamente decorata racchiude il grande organo.
 
=== La Cripta ===
Ricavata tra le fondamenta del Santuario, dopo i lavori di ampliamento, la cripta è in effetti un secondo santuario ove si celebrano le messe ed hanno luogo le confessioni. Al centro è collocato l’altare maggiore mentre gli altri altari sono alle spalle di quello principale. Dietro l’altare centrale, in una cappella dedicata al Beato, riposano i resti di Bartolo Longo, raccolti e ricomposti in un urna esposta ai fedeli. Riposano nella cripta anche i resti della Contessa De Fusco, di Padre Radente, di Suor Maria Concetta De Litala, del Vescovo di Nola Mons. Formisano, del Patriarca Anastasio Rossi e del Vicario Mons. Vincenzo Celli. I pilastri della cripta sono stati affrescati dal Prof. Mirco Casaril con vicende che illustrano le prime vicende della storia del Santuario e dell’Incoronazione dell’immagine della Vergine, fatta da [[Paolo VI]] nel 1965, dopo il restauro. Sulle pareti della cripta si ammira anche la “Via Crucis” donata da Padre Ludovico da Casoria, quando il Santuario era ancora in costruzione.
 
=== Il Campanile ===
La posa della prima pietra del campanile avvenne il 12 Maggio 1912. Dopo tredici anni, il 24 Maggio 1925 avvenne l’inaugurazione con una solenne cerimonia in presenza di Bartolo Longo (che allora aveva 84 anni). Il campanile sorge su una palizzata in cemento armato di una superficie di circa 400 m2. Architettonicamente la struttura è costituita da tre parti: l’esterna, decorata di granito grigio; l’interna di mattoni pressati; una terza centrale composta da un’armatura a castello di travi metalliche che forma una torre di collegamento, dal peso di 100000 Kg, che sostiene una scala in ferro che conduce fino alla sommità. Il campanile è visibile anche a chilometri di distanza in quanto è alto ben 80 metri e presenta al vertice una croce di bronzo alta 7 metri (illuminata di notte), opera dell’arch. Aristide Leonori. È in stile corinzio ed è caratterizzato da cinque ordini sovrapposti, all’ultimo dei quali è presente una terrazza con balaustra, raggiungibile mediante ascensore interno, visitabile tutti i giorni e dalla quale è possibile godere di una notevole panoramica che va dalle isole del golfo fino all’Appennino, agli Scavi, al Vesuvio e alla Valle del Sarno. Al primo ordine è presente un monumentale portone splendidamente decorato. Una nicchia al quarto ordine racchiude una imponente statua di 5.5 metri e dal peso di 180 quintali in marmo di Carrara, rappresentante Gesù. Ai quattro angoli del terzo ordine sono invece posti quattro grandi angeli in bronzo che danno fiato alle trombe. Un sistema elettrico mette in funzione un concerto di ben undici campane, di differenti dimensioni e quindi di suono. La campana maggiore ha 2 metri di diametro e pesa 50 quintali. Tali campane, riccamente decorate, furono formate nel cortile della allora proprietà Falanga in Via Sacra, a poche decine di metri dal Santuario, usando 100 quintali di cannoni di guerra, cui si aggiunsero 50 quintali di rame e una quantità proporzionale di stagno per ottenere i 180 quintali di bronzo necessari.
 
== Galleria ==
=== Esterni ===
<gallery>
Image:Santuario Pompei Esterni 01.JPG|Il Santuario ed il Campanile.
Image:Santuario_Pompei_01_-_Esterni.jpg|Vista del Santuario e del Campanile, verso sera.
Image:Santuario_Pompei_02_-_Esterni.jpg|Il Santuario e i giardini di Piazza Bartolo Longo.
Image:Santuario_Pompei_03_-_Esterni.jpg|Il Santuario in tutta la sua maestosità.
Image:Santuario_Pompei_04_-_Esterni.jpg|Vista della Cupola maggiore e delle quattro minori.
Image:Santuario Pompei Monumento a Bartolo Longo.JPG|Il Monumento a Bartolo Longo nella pizza antistante il Santuario.
</gallery>
 
=== Facciata ===
<gallery>
Image:Santuario Pompei Facciata 01.JPG|Facciata del Santuario.
Image:Santuario_Pompei_02_-_Facciata.jpg|Facciata del Santuario.
Image:Santuario Pompei Facciata 02.JPG|Statua della Madonna sulla sommità della Facciata.
</gallery>
 
=== Interni ===
<gallery>
Image:Santuario Pompei Navata Centrale 01.JPG|Navata centrale.
Image:Santuario Pompei Navata Centrale 02.JPG|Gli affreschi della navata centrale.
Image:Santuario Pompei Volta Cupola.JPG|Gli affreschi della Cupola maggiore.
Image:Santuario Pompei Altare e Trono 01.JPG|Altare e Trono.
Image:Santuario Pompei Altare e Trono 02.JPG|Gli affreschi sovrastanti il Trono.
Image:Santuario Pompei Organo.JPG|L'Organo e la Cantoria.
Image:Santuario Pompei Cripta 01.JPG|Cripta, l' Altare maggiore.
Image:Santuario_Pompei_04_-_Interno.jpg|Gallerie ex-voto.
</gallery>
 
=== Campanile ===
<gallery>
Image:Campanile_Pompei_01_-_Vs_Frontale.jpg|Vista frontale del Campanile.
Image:Campanile_Pompei_02_-_Portone.jpg|Il magnifico portone del Campanile.
Image:Campanile Pompei 03.JPG|Gli Angeli bronzei con trombe.
Image:Campanile Pompei 02.JPG|L'imponente statua di Gesù situata sotto la terrazza panoramica.
Image:Campanile_Pompei_05_-_Vs_Piazza_Bartolo_Longo.jpg|Vista su Pizza Bartolo Longo.
Image:Campanile_Pompei_06_-_Vs_Piazza_Bartolo_Longo.jpg|Vista sui giardini di Piazza Bartolo Longo.
Image:Campanile_Pompei_07_-_Vs_Penisola_Sorrentina.jpg|Vista panoramica dal Campanile verso la Penisola Sorrentina.
Image:Campanile_Pompei_08_-_Vs_Vesuvio.jpg|Vista panoramica dal Campanile verso il Vesuvio.
</gallery>
 
=== Giovanni Paolo II In Visita A Pompei ===
<gallery>
Image:GP_II_A_Pompei_1979.10.21_-_01.jpg|Giovanni Paolo II in visita a Pompei il 21 Ottobre 1979.
Image:GP_II_A_Pompei_1979.10.21_-_02.jpg|Giovanni Paolo II in visita a Pompei il 21 Ottobre 1979.
Image:GP_II_A_Pompei_2003.10.07_-_01.jpg|Giovanni Paolo II in visita a Pompei il 7 Ottobre 2003.
Image:GP_II_A_Pompei_2003.10.07_-_02.jpg|Giovanni Paolo II in visita a Pompei il 7 Ottobre 2003.
Image:GP_II_A_Pompei_2003.10.07_-_03.jpg|Giovanni Paolo II in visita a Pompei il 7 Ottobre 2003.
Image:GP_II_A_Pompei_2003.10.07_-_04.jpg|Giovanni Paolo II in visita a Pompei il 7 Ottobre 2003.
</gallery>
 
== Voci Correlate ==
* [[Bartolo Longo]]
* [[Pompei]]
 
== Bibliografia ==
* Nunzio Tamburro - "Pompei Fondata Da Bartolo Longo, Storia E Guida (1875-1987)" - 1987
 
== Collegamenti esterni ==
* [http://www.santuario.it Il sito del Santuario di Pompei].
* [http://www.santiebeati.it/dettaglio/73100 Bartolo Longo dal sito Santi e Beati]
* [http://www.comune.pompei.na.it Sito del Comune di Pompei]
* [http://www.pompeiturismo.it Azienda di Cura, Soggiorno e Turismo di Pompei]
* [http://www.santuario.it/?cc=c;{621B4933-F16D-40DF-B55B-4D574A409F0F} Testo della Supplica in dieci lingue]
[[categoria:Chiese della Campania]]
[[categoria:Basiliche]]