Biodanza e Wikipedia:Pagine da cancellare/Conta/2019 febbraio 26: differenze tra le pagine

(Differenze fra le pagine)
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Correzioni a ricerca e rimozione notazioni pseudoscientiviche sui seminari
 
BotCancellazioni (discussione | contributi)
Bot: aggiornamento pagina di servizio giornaliera per i conteggi del 26 febbraio 2019
 
Riga 1:
{{Conteggio cancellazioni}}
{{pseudoscienza}}
{{Conteggio cancellazioni/Concluse/Start|15:17, 7 mar 2019 (CET)}}
{{E|Approccio/psicosetta realmente enciclopedico ? Promo ?|psicologia|novembre 2008|[[Utente:Veneziano|Veneziano]]}}
{{Conteggio cancellazioni/Concluse/Voce|i = 1 |voce = Donato Nicoletti |turno = |tipo = consensuale |data = 2019 febbraio 26 |durata = 9 giorni |multipla = }}
{{W|danza|luglio 2007|firma=[[Utente:Squattaturi|<span style="color:red">Rob</span>]][[Discussioni utente:Squattaturi|<span style="color:blue">erto</span>]] 15:45, 16 lug 2007 (CEST)}}
{{Conteggio cancellazioni/Concluse/Voce|i = 2 |voce = Girotondo (Fabrizio De André) |turno = |tipo = consensuale |data = 2019 febbraio 26 |durata = 7 giorni |multipla = }}
 
{{Conteggio cancellazioni/Concluse/Voce|i = 3 |voce = Hericane Alice |turno = |tipo = semplificata |data = 2019 febbraio 26 |durata = 7 giorni |multipla = }}
 
{{Conteggio cancellazioni/Concluse/Stop}}
 
La Biodanza, ''danza della vita'' (dal termine greco ''biòs'' = vita e ''[[danza]]'') è definita come un sistema di sviluppo umano. Si svolge in sessioni di gruppo in cui vengono proposte specifiche sequenze di esercizi che stimolerebbero, stando ai sostenitori, qualità umane come la gioia di vivere, lo slancio vitale, la sensibilità alla vita, la comunicazione affettiva e intima, il risveglio del piacere, la connessione ai propri istinti, l'espressione creativa ed emozionale attraverso il corpo.
 
 
== Cenni Storici ==
 
Le origini della Biodanza risalgono ai primi anni sessanta, quando [[Rolando Toro Araneda]] (Cile, 1924), professore di psicologia e antropologia medica, lavorava presso l'Ospedale psichiatrico dell’Università di Santiago del Cile con il compito di studiare la relazione tra lo psichiatra e il paziente. Il fine di tale ricerca era individuare delle modalità che permettessero di migliorare lo scambio “umano” tra il personale sanitario e i malati, tentando diversi approcci tra cui svariate forme di psicoterapie di gruppo come l'[[Arteterapia]] (pittura, teatro) e lo [[Psicodramma]].
 
Durante una festa organizzata per i pazienti dell’ospedale propose una sequenza sperimentale di danze e osservò immediati e profondi cambiamenti nelle risposte emozionali, nella comunicazione e nel giudizio della realtà. Decise di iniziare una ricerca esclusiva sugli elementi che avevano indotto tali risultati, in particolare sul potere di risveglio espressivo che la musica e la danza suscitavano nei malati mentali.
 
Estese applicazione e ricerca fuori dell'ambito clinico con gruppi di persone sane, nel 1966 strutturò un modello teorico e una metodologia basata sull’associazione ''musica-movimento-emozione'' con l'obiettivo di creare risposte psicofisiche ed emotive specifiche, immediate e capaci di indurre cambiamenti salutari <ref>Dal libro {{cita libro | cognome= Toro| nome= Rolando| titolo= Biodanza| editore= Red| città= Como| anno=2007}} pag. 35, cap. Effetti Fisiologici.</ref> nell’individuo.
 
Negli anni seguenti approfondì lo studio sulla semantica musicale, sugli stati di coscienza e sui meccanismi biologici, fisiologici e psicologici di funzionamento di questo "sistema di sviluppo integrato" dell’essere umano che divenne anche materia di un corso universitario: nel 1970, infatti, gli fu chiesto di creare la prima cattedra di ''Psicodanza'' presso la Pontificia Università Cattolica del Cile<ref>Dal libro {{cita libro | cognome= Toro| nome= Rolando| titolo= Biodanza| editore= Red| città= Como| anno=2007}} pag. 16.</ref>, in seguito modificò la denominazione in Biodanza.
 
Dagli anni ottanta in poi la Biodanza si è diffusa rapidamente in gran parte del Sud America e, dal 1988, anche in vari paesi europei e del nord america. La Biodanza non è un movimento unitario ma ne esistono in questo momento tre filoni quello della IBF (Interntional Biocentric Foundation che fa capo al fondatore Rolando Toro) La BWA (Biocentric World Association a cui fanno riferimento i movimenti in nord euopa ed è stata fondata da Patricia Martello in UK-Olanda e Cristina Arrietta in Germania e USA), e la Biodanza Open Source o Biodanza indipendente che si sta sviluppando in Spagna e in alcuni paesi latino americani (Brasile -Argentina)
 
{{Quote|La Biodanza partecipa a una visione differente. Essa si propone la ricerca di un nuovo modo di vivere, risvegliando la sensibilità umana addormentata.|[[Rolando Toro Araneda]]}}
 
== Definizione di Biodanza ==
 
La Biodanza (Sistema Rolando Toro) è un sistema di integrazione umana, rinnovamento organico, rieducazione [[affettività|affettiva]] e riapprendimento delle funzioni originarie della vita; la sua metodologia consiste nell'indurre [[vivencia]]<ref>Vedi par. [[Biodanza#Musica.2C_movimento.2C_vivencia | ''Musica, movimento, vivencia'']].</ref> integranti attraverso la musica, il canto, il movimento e situazioni di incontro nel gruppo.
Non propone un modello di comportamento né precise strutture di movimento, ogni individuo è libero di esprimere il proprio "bagaglio genetico" di risposte vitali; non è praticabile individualmente ma solo all'interno di un gruppo affettivamente integrato che funge da ''[[contenimento|contenitore]] protettivo''.
 
Il Sistema Biodanza è aperto alla comunità, include l'umanità come tale senza discriminazione di razza, sesso, età, stato di salute, cultura o disponibilità di mezzi economici.
 
====Integrazione umana====
In Biodanza il processo di integrazione <ref>Il concetto di ''integrazione'' è stato recepito dalla Biodanza traendolo dal libro ([[Ludwig Binswanger]],''Essere nel mondo'', Astrolabio, Roma, 1973), nel quale lo pschiatra riflette sulla capacità dei suoi pazienti di sentirsi integrati con se stessi, con gli altri e con la natura.</ref> si attua mediante la stimolazione della funzione primordiale di ''connessione con la vita'', che si definisce nei tre aspetti seguenti:
 
*Connessione a sé
*Connessione con l’altro
*Connessione con l’universo
 
 
'''Connessione a sé''': per tutta la vita, ogni essere umano è in costante e intimo rapporto con sé stesso; questo contatto è la principale fonte di equilibrio interiore. Una buona integrazione a sé permette di avere un’auto-percezione armoniosa ed è la base per rapportarsi in modo stabile col mondo esterno.
 
'''Connessione con l’altro''': è la capacità di stabilire relazioni sane con gli altri esseri viventi, percepire l’altro come un proprio simile; questa funzione basilare permette a organismi della stessa specie di riconoscersi, convivere e aiutarsi a vicenda. Quando è sviluppata, si manifesta acuendo sensibilità ed empatia per il prossimo, e risulta naturale accedere a sentimenti fraterni e comprensivi verso gli altri.
 
'''Connessione con l’universo''': corrisponde a un profondo senso di appartenenza alla natura, al pianeta, all’universo. Dà luogo alla consapevolezza del valore intrinseco della vita e della propria esistenza, indipendentemente da valori sociali e culturali.
 
====Rinnovamento organico====
Alcuni esercizi proposti in Biodanza inducono leggeri stati di [[trance]]<ref>In Biodanza si usa il termine ''trance'' (dal latino ''transire'', "passare al di là"), nell'accezione che indica il passaggio da uno stato di coscienza vigile a uno stato con vigilanza attenuata e viceversa (cfr. [[Georges Lapassade]], ''Stati modificati e transe'', Roma, Sensibili alle foglie, 1996). Questo genere di esercizi si svolge solo in gruppi con buona esperienza di Biodanza, affettivamente integrati e fortemente accoglienti.</ref> e regressione<ref>In Biodanza il termine ''regressione'' descrive uno stato di profondo rilassamento in cui la funzione inibitoria della corteccia cerebrale sull'archeoencefalo si riduce progressivamente fino ad annullarsi.</ref> integranti, e attraverso la stimolazione del [[Sistema_nervoso_autonomo | Sistema nervoso autonomo]] hanno lo scopo di favorire i processi di riparazione organica e regolazione globale delle funzioni biologiche ([[omeostasi]]), diminuendo i fattori di stress e dissociazione interiore.
 
==== La rieducazione affettiva ====
 
La Biodanza si propone come scopo essenziale la stimolazione dell'affettività in tutti i partecipanti del gruppo. La metodologia prevede esercizi per favorire la sensibilizzazione reciproca, l’accettazione della diversità altrui, la comunicazione affettiva non verbale, la capacità di dare e ricevere affetto e il rafforzamento dell’[[Identità]].
 
====Il riapprendimento delle funzioni originarie della vita====
 
Consiste nella sensibilizzazione agli [[istinto|istinti]], che costituiscono un'espressione della programmazione biologica. L'istinto è una condotta innata, ereditaria, che non richiede di essere appresa e si manifesta tramite stimoli specifici che hanno l'obiettivo di conservare la vita e permettere la sua evoluzione.
 
== Accenni teorici ==
 
L'uso della [[danza]] nasce dalla riflessione che essa è una forma di espressione innata dell'essere umano<ref>Vedi [[Storia_della_danza | Storia della danza]].</ref>; tra i popoli primitivi era una modalità di comunicazione usata per esternare allegria e tristezza, per compiere celebrazioni e per esprimere omaggi religiosi o profani.
La proposta di Biodanza è l'accesso a una danza organica come espressione di movimenti naturali, capaci di incorporare armonia musicale e gesti archetipici, realizzati in profonda risonanza con la propria essenza biologica.
 
La radice filosofica della Biodanza è il [[Principio Biocentrico]] pag 44 del libro ([[Rolando Toro Araneda]], ''Biodanza'', Como, RED Edizioni, 2007) - Il''Principio Biocentrico'' mette la vita al centro dell'universo e implica una rivoluzione dell’attuale paradigma esistenziale della civiltà moderna in quanto va a sostituirsi al [[antropocentrismo | principio antropocentrico]] (l’uomo al centro dell’Universo).
Il rispetto della vita come valore primario negli esseri umani è un obiettivo fondamentale che la Biodanza si propone di realizzare stimolando l’integrazione degli individui, rafforzandone l’affettività e la sensibilità, creando libertà di espressione dell'Identità, riscattando la naturale connessione con la vita di cui ogni essere vivente è dotato.
 
L’ambiente in cui ogni individuo si sviluppa ha una forte influenza sulle sue possibilità di espressione genetica ([[epigenetica]]); in questo contesto Biodanza rappresenta un ''ambiente arricchito'' di stimoli positivi il cui fine è favorire lo sviluppo del potenziale genetico di ogni partecipante.
 
=== Le 5 linee di vivencia ===
 
Tutto il lavoro di Biodanza è orientato alla stimolazione dei potenziali genetici dell’essere umano, raggruppati in cinque insiemi definiti ''linee di vivencia'', ognuna di esse si riferisce a un contesto preciso di sviluppo, all’interno del quale si collocano tutte le caratteristiche genetiche umane ad esso relative:
 
* '''Vitalità''': intesa sia come slancio vitale sia come gioia di vivere. Comprende tutti i meccanismi biologici, gli istinti e i comportamenti necessari al bilanciamento fra attività e riposo; in Biodanza si stimola la capacità di autoregolazione e di espressione dell’energia vitale in armonia con se stessi, con gli altri e con l’ambiente circostante.
 
* '''Sessualità''': corrisponde all’istinto di riproduzione e conservazione della specie; riguarda la capacità di sentire desiderio sessuale, piacere, passione.
 
* '''Creatività''': capacità di rinnovamento applicata alla propria vita; comprende l'istinto di esplorazione, gli impulsi di innovazione, la curiosità, l’interpretazione, l’ispirazione e l’espressione creativa della propria Identità.
 
* '''Affettività''': la sfera dei sentimenti umani; la capacità di dare e ricevere affetto, di aggregarsi, di accettare la diversità umana senza discriminazione. Il rafforzamento dell’affettività è un comune denominatore in tutte le sessioni di Biodanza.
 
* '''Trascendenza''': intesa come capacità di superare il proprio [[Io_(psicologia) | ego]]<ref>In questo caso il termine ''ego'' viene utilizzato in un'accezione piu ''comune'' e semplificata per indicare l'insieme di tutti i [[Psicologia_sociale#Schemi_e_categorizzazioni | ''ruoli'']] che si rivestono nella quotidianità alimentando l'individualismo e una struttura sociale di tipo [[Psicologia_sociale#Le_basi_biologiche_dei_sistemi_sociali:_l.27organizzazione_del_gruppo_e_l.27origine_della_dittatura | ''agonico'']].</ref> e identificarsi con gli altri, la natura, l'universo; in Biodanza, la trascendenza umana è intesa anche come capacità di sperimentare stati integranti di ''trance'', regressione al primordiale ed espansione della coscienza<ref>Col termine ''espansione di coscienza'' si intendono stati di trance accompagnati da percezioni amplificate (cfr [[estasi]], [[intasi]], [[Illuminazione_(disambigua) | Illuminazione]], ecc.)</ref>.
 
Le Linee di Vivencia trovano origine nell'esperienza intrauterina<ref>Quella che [[Carl_Gustav_Jung | Jung]] definisce "esperienza oceanica" (cfr Carl Gustav Jung, ''Le radici della coscienza'', 1954, Buchet Castel).</ref>, la cui differenziazione genera le ''protovivencia'', cioè le prime esperienze e le prime risposte agli stimoli interni ed esterni che il neonato sperimenta nei primi mesi di vita<ref>Il concetto di ''protovivencia'' è in relazione con gli studi compiuti da [http://en.wikipedia.org/wiki/Rene_Spitz Renè Spitz] sulla mancanza di affetto nella prima infanzia (cfr René Árpád Spitz, ''Il primo anno di vita del bambino: genesi delle prime relazioni oggettuali, Giunti-Barbera, Firenze, 1962).</ref>.
 
=== Stati di coscienza ===
 
Il modello teorico concepito da Rolando Toro si basa sull’idea che la coscienza di ogni individuo si muova in una naturale alternanza fra due stati opposti: ''identità''<ref>In questo caso il termine ''identità'' definisce uno stato di coscienza, si noti la differenza nell'uso dell'iniziale minuscola.</ref> e ''regressione'', come fossero ai capi di un asse.
 
* L''''identità''' corrisponde ad un elevato grado di vigilanza, all’acutezza cognitiva, all’attenzione focalizzata e alla pienezza di sé in quanto individuo differenziato dal mondo;
* la '''regressione''' è relativa a una condizione di profondo abbandono e diffusione dell’attenzione in cui è possibile raggiungere stati di espansione di coscienza e una percezione indifferenziata fra sé e il mondo.
 
Tutte le sessioni di Biodanza iniziano con una stimolazione della coscienza orientata verso il ''polo dell’identità'' per passare, successivamente, all’induzione progressiva di stati di rilassamento sempre più profondi e, in fine, ristabilire l’attività corticale a un livello medio di vigilanza.
 
La trance viene indotta dolcemente, tramite esercizi preparatori, mediante un processo di identificazione profonda con la musica, in cui lasciarsi trasportare dal movimento e abbandonare gradualmente la percezione del confine tra l'esterno e l'interno, sperimentando la sensazione di “diventare la musica”; ciascun partecipante si integra per qualche istante in un'identità maggiore: '''il gruppo'''.
 
Questi esercizi hanno l’obiettivo di attenuare la concentrazione sul proprio [[Io_(filosofia) | Io]] e indurre modificazioni cenestesiche come la percezione armoniosa del proprio corpo, riducendo le tensioni muscolari e spostando l’attenzione verso la pelle che diventa più sensibile.
 
=== Musica, movimento, vivencia ===
 
La metodologia di Biodanza è basata sull'azione sistemica di tre elementi che formano un insieme organizzato e sono strettamente interconnessi:
* La musica
* Il movimento
* La vivencia
 
==== La musica ====
 
La musica è un elemento fondamentale nella struttura di Biodanza; si utilizzano brani di molti generi diversi ma tutti rispondono a precisi requisiti di ''organicità''.
 
Nel sistema di selezione semantica di Biodanza<ref>Poichè la musica occupa un ruolo chiave nell'induzione di ''vivencia'' ogni singolo brano utilizzato in una sessione di Biodanza proviene da un elenco ufficiale di musiche selezionate attraverso un'accurata ricerca di semantica musicale basata sull’approccio di Michel Imberty, vedere le note bibliografiche sulla Musica in Biodanza.</ref> la musica si definisce ''organica'' quando presenta specifici attributi di ''affinità biologica'', ossia quando è in grado di stimolare organicamente qualunque ascoltatore (indipendentemente da razza, etnia, cultura, origine geografica) generando un moto emozionale coerente e integrante in modo semplice e potente, forma un tutto unico con l'emozione che contiene.
 
Da più di quarant’anni la musica di Biodanza viene selezionata per evocare emozioni intense, sebbene sia un'esperienza piuttosto comune la percezione delle trasformazioni interiori che può suscitare la musica, Rolando Toro si è ispirato a diversi studi<ref>Vedere le note bibliografiche sulla Musica in Biodanza.</ref> con l'obiettivo di individuare i brani musicali con requisiti organici in grado di stimolare sensazioni ed emozioni sane come la gioia, l'energia vitale, la dolcezza, l'ispirazione.
 
==== Il movimento ====
 
I movimenti naturali dell'essere umano (camminare, correre, saltare, stiracchiarsi, ecc.), i gesti connessi ai riti sociativi<ref>cfr. I Eibl-Eibesfeldt, ''Etologia Umana'', Bollati Boringhieri, Torino, 1993.</ref> (dare la mano, abbracciare, cullare, accarezzare, ecc.) e i gesti archetipici<ref>Alcuni esercizi di Biodanza consistono nella realizzazione di posizioni e gesti archetipici ispirati ai modelli Junghiani ma anche appartenenti ai miti classici e hanno l'obiettivo di evocare proprio quelle energie di trasformazione che comunemente si attribuiscono agli archetipi, in quanto riconosciuti come matrici dell'espressione umana (cfr ([[Rolando Toro Araneda]], ''Biodanza'', Como, RED Edizioni, 2007, pag. 65).</ref> costituiscono i modelli su cui vengono impostati gli esercizi, strutturati in relazione al modello teorico, i cui effetti sono sempre previsti e sotto controllo.
 
La sincronizzazione neuromotoria al ritmo musicale è una risposta naturale dell'essere umano<ref>cfr Silvia Bencivelli, ''Perché ci piace la musica. Orechio, emozione, evoluzione'', Sironi, 2007).</ref>, in biodanza si riscopre il piacere di ascoltare con tutto il corpo, rispondendo spontaneamente al ritmo e alla melodia. Quando, ascoltando la musica, si sente sorgere un'emozione, ad essa si accompagna un impulso naturale al movimento<ref>cfr Robert Plutchik, ''Psicologia e biologia delle emozioni'', Torino, Bollati Boringhieri, 1995.</ref>, nel compierlo si amplifica il potere di trasporto emotivo: coinvolgendo la cinestesia, incrementano tutti gli stimoli propriocettivi e la sensibilità cutanea e si attiva un circuito continuo di percezione ed espressione in cui l'emozione può manifestarsi nella sua pienezza.
 
===== L'incontro come modello di movimento =====
 
{{quote|Biodanza è una poetica dell'incontro umano|Rolando Toro Araneda}}
 
In Biodanza la stimolazione dei potenziali genetici può avvenire solo attraverso uno scambio, con gli altri membri del gruppo, la cui connotazione di base è l'affettività.
Ogni manifestazione dell’essere umano raggiunge la sua massima risonanza quando viene accolta pienamente da un altro individuo, attraverso un incontro. Questo elemento relazionale, di fondamentale importanza in Biodanza, corrisponde a diversi modelli naturali di movimento e può manifestarsi semplicemente con uno scambio di sguardi, senza contatto, o raggiungere l’intensità di un abbraccio.
 
L'emozione legata a questo esercizio, comprende la fraternità, la comunione e la generosità: è il momento dell'incontro con sé e con l'altro<ref>cfr [[Martin_Buber | Martin Buber]], ''Il principio dialogico'', Edizioni di Comunità, Milano, 1958.</ref>; ha carattere di rito sociativo, implica l'apprendimento naturale dei comportamenti di avvicinamento, comunicazione non verbale e contatto; la condizione è la reciprocità dei gesti (feedback), cercare una forma di incontro che non comporti nessun tipo di imposizione; implica il rispetto e la sensibilità nei confronti dell'altro e la capacità di esprimere con chiarezza i propri limiti per non essere prevaricati.
 
L'incontro in Biodanza ha lo scopo di stimolare una forma indifferenziata di affettività e attenuare comportamenti discriminatori e pregiudizi nella vita quotidiana. Agli esercizi di contatto si arriva mediante un processo progressivo di comunicazione affettiva e di empatia, fino a raggiungere la qualità della carezza.
 
{{quote|Siamo troppo soli in mezzo a un caos collettivista. C'è un modo di essere assenti, pur con tutta la nostra presenza. Nell'atto di non guardare, di non ascoltare, di non toccare l'altro, lo spogliamo sottilmente della sua identità; siamo con l'altro, però lo ignoriamo. Questa squalifica, cosciente o inconscia, racchiude la patologia dell'Io. Celebrare la presenza dell'altro, esaltarla nell'incanto essenziale dell'incontro è, forse, l'unica possibilità salutare.|Rolando Toro Araneda}}
 
 
==== La vivencia ====
Il termine ''[[vivencia]]'' deriva dal latino ''viventia'', che significa “esperienza della vita” e si potrebbe tradurre in italiano come "vissuto", il cui significato corrisponde parzialmente al concetto proposto. Il primo a investigare sul concetto di vivencia fu il filosofo e psicologo tedesco [[Wilhelm Dilthey]] riferendosi ad esso con il termine ''Erlebnis''.
 
In Biodanza esprime l'intensa sensazione di vivere "qui e ora", con forte coinvolgimento cinestesico, viscerale ed emozionale; nella metodologia di Biodanza vengono indotte ''vivencia'' finalizzate all'integrazione umana, il rinnovamento organico, la rieducazione affettiva e il riapprendimento delle funzioni originarie della vita.<ref>Vedi "Definizione di Biodanza".</ref>
Da un punto di vista metodologico la vivencia permette di stabilire esperienze vissute in una condizione di presenza e disponibilità molto elevate, coinvolgendo tre livelli di apprendimento: cognitivo, emozionale e viscerale.
 
 
 
== Struttura dei corsi e pratica di Biodanza ==
 
La proposta più comune per la pratica della Biodanza, basata sulla metodologia fondamentale, è organizzata su due modelli specifici: il corso settimanale e il seminario. I corsi possono essere tenuti esclusivamente da insegnanti titolari di Biodanza o da tirocinanti (formatisi presso scuole IBF, BWA o indipendenti)<ref>L'allievo che svolge il tirocinio riceve un'autorizzazione temporanea dalla Scuola di Formazione presso cui ha seguito il corso e svolge la pratica sotto la supervisione e responsabilità della direzione.</ref>.
 
Il '''corso settimanale''' prevede una sessione a tema ogni settimana di circa due ore ed è aperto a tutti.
 
I '''seminari''' (o stage) sono strutturati come eventi full-immersion di uno o più giorni nei quali vengono trattati temi specifici in modo approfondito, si articolano in sessioni mattutine e pomeridiane che durano da due a quattro ore.
 
La sessione di Biodanza può svolgersi al chiuso o all'aperto<ref>L'insegnante è sempre tenuto a garantire la privacy dei partecipanti.</ref>, si pratica senza scarpe, con abbigliamento comodo e limitando al massimo l'uso di accessori quali orologi, gioielli, trucco.
 
La dinamica della sessione consiste in una successione di esercizi (vivencias o ''vivencie'') proposti dall'insegnante e caratterizzati da musiche specifiche; di volta in volta egli fornisce le indicazioni necessarie per entrare in vivencia.
 
Gli esercizi possono essere individuali, in coppia, in piccoli gruppi, o coinvolgere tutto il gruppo; per la maggior parte sono associati ad una o più musiche, tuttavia ne esistono alcuni in cui questo elemento è escluso perché i partecipanti possano esprimersi attraverso il canto oppure rimanendo in silenzio.
 
 
 
== Formazione dell’insegnante di Biodanza ==
 
La qualifica di ''Insegnante di Biodanza'' si ottiene frequentando un corso (o ciclo) di formazione presso una delle Scuole di Biodanza Sistema della BWA ,IBF o scuole indipendenti, si va da un minimo di un anno di formazione proposto dalle scuole indipendenti ai due anni proposti dalla BWA o tre anni come propone la IBF .(Chi è interessato può trovare su internet tutti i dettagli in merito)
 
 
 
== Ricerche ==
 
'''Nota metodologica'''
 
Le ricerche qui riportate sono tutte interne al mondo della Biodanza in quanto i due principali ricercatori citati sono praticanti/insegnanti della disciplina stessa, i risultati raggiunti sono quindi gravati da dubbi sulla neutralità che qualsivoglia rierca si attribuisca caratteri di scientificità debba garantire.
 
Resta il fatto che il campione utilizzato (150 persone tra gruppi di osservazione e gruppi di controllo) sia molto limitato ed irrilevante da un punto di vista statististico per sostenere risultati che vogliono assumere carattere di natura universalistica (validi per tutta l'umanità).
 
I test di natura qualitativa poi sono metodologicamente scorretti quando a descriverne i risultati sono ricercatori fortemente implicati dalla disciplina su cui stanno effettuando le ricerche, in quanto gli stessi sono fortemente influenzati da giudizi di valore e da parzialità disciplinare.
 
Occorre quindi chiarire che nessun ente terzo o neutrale (universitàpubblica o privata ente di ricerca qualificato , rivista scientifica qualificata ) abbia quindi asseverato i risultati di seguito dichiariti e questo ne inficia la presunta scientificità.
 
Un'ultima notazione , la ricerca compara discipline non confrontabili , (Yoga e Biodanza) in quanto le stesse utilizzano nei loro processi strumenti differenti.
 
La Biodanza usa la danza (la musica il movimento e l'incontro) mentre lo Yoga usa posture fisse e lavoro individuale. E' evidente la inconfrontabilità tra i due metodi, ma la domanda che sorge spontanea è quella se i risultati eventualmente acccertabili da fonti terze siano attribuibilli nello specifico alla Biodanza o se invece qualsiasi forma di danza che preveda musica movimento e interazione fisica e psicologica interpersonale non dia gli stessi risultati. Questo dubbio i ricercatori non lo chiariscono e quindi questa è una gravissima lacuna metodologica attribuibile alla ricerca stessae .
 
'''Descrizione della ricerca'''
 
Dal 1998 presso l’Istituto di Psicologia Applicata dell’Università di Lipsia (Germania) il Dr. Markus Stück<ref>Nato a Lipsia, ha studiato Psicologia a Lipsia e a Londra. Dottorato e abilitazione (secondo dottorato) sul tema Yoga con bambini e Biodanza con due opere premiate presso la facoltá di Bioscienza e Psicologia dell'Universitá di Lipsia. Attualmente lavora come scienziato e docente universitario in psicologia pedagogica e riabilitativa presso l'Istituto di Psicologia dell'Universitá di Lipsia. Nel 2003 ha fondato il "Zentrum für Bildungsgesundheit" (centro per la salute nella formazione) e un'associazione omonima per il sostegno a progetti di formazione in Germania e all'estero. Le sue [http://www.uni-leipzig.de/~psycho/pphome/documents/publikationen_stueck.pdf pubblicazioni].</ref> e la Dr. Alejandra Villegas<ref>Originaria dell'Argentina, dove ha studiato psicologia. Nel 2006 ha concluso con successo la prima dissertazione al mondo sulla Biodanza presso l'Istituto di Psicologia dell'Università di Lipsia. Lavora come psicoterapeuta in Germania e Spagna ed è autrice di numerose pubblicazioni scientifiche sulla Biodanza.</ref> hanno condotto e pubblicato diversi studi<ref>In collaborazione con l’Istituto per la Ricerca sullo Stress di Berlino (Dr. H-U.Balzer, Prof. K. Hecht), la Facoltà di Psicologia della Universidad Abierta Interamericana di Buenos Aires (Dr. L. Mazzarella), Istituto di Diagnostica Immunitaria dell’Università di Lipsia (Dr. Habil. U. Sack, Katrin Bauer) e il Prof. H. Schröder sempre del l’Istituto di Psicolgia Applicata dell’Università di Lipsia.</ref> con l’obiettivo di indagare sulle variazioni psicologiche (regolazione delle emozioni, salute psicologica), fisiologiche (resistenza della pelle, pressione sanguigna) e immunologiche (risposte immunitarie specifiche e aspecifiche) riconducibili alla pratica della Biodanza.
 
Le variabili fisiologiche e immunologiche venivano misurate per mezzo di sensori, quelle psicologiche attraverso questionari standardizzati, 24 ore prima e 24 ore dopo la pratica, successivamente i dati raccolti venivano elaborati da un sistema statistico. I riscontri consistevano nella variazione statistica di ogni variabile osservata in ciascun elemento dei gruppi sperimentali e dei gruppi di controllo.
 
 
Il primo studio è stato svolto su un campione di 150 persone diviso fra gruppi di biodanza e gruppi di controllo, praticanti attività aerobica; la durata complessiva dello studio è stata di circa nove mesi con monitoraggi trimestrali da cui i seguenti risultati<ref>A. Villegas, M. Stück, R. Terren, V. Toro, H. Schröder,U. H. Balzer, K. Hecht, L. Mazzarella. ''Psychologische und Physiologische Wirkungen von Biodanza''. Conexión Abierta (UAI Buenos Aires). 1999. n°2, S. 15-18.</ref>:
 
* dopo tre mesi di pratica, nei gruppi di biodanza il 33% delle variabili monitorate mostrarono variazioni significative contro il 16.7% del gruppo di controllo.
* dopo sei mesi di pratica, nei gruppi di biodanza la percentuale aumenta al 36.4% mentre nei gruppi di controllo scende al 4.5%.
* dopo nove mesi di pratica, nei gruppi di biodanza si registra un ulteriore aumento al 50.9% contro il 5.3% sui gruppi di controllo.
 
Le viariazoni verificate nei gruppi di Biodanza riguardano le seguenti aree:
 
* ''Incremento dell’[[Autoefficacia_percepita |autoefficacia percepita]]''
* ''Riduzione dei disturbi psicosomatici''
* ''Incrementata regolazione delle emozioni (controllo della rabbia)''
* ''Cambiamenti positivi nella percezione di questioni riguardanti il futuro e la vita in generale''<ref>Nel [[differenziale semantico]], il concetto di “futuro” è stato associato ai termini “softer” (più morbido, più facile, più leggero) e “more flexible” (più flessibile).</ref>
* ''Nei test di analisi qualitativa a 3 mesi, si evidenziano prevalentemente riferimenti a cambiamenti nella funzionalità socio-affettiva: maggiore tolleranza e sensibilità sociale, miglioramenti nella capacità di comunicazione (verbale e non verbale), nella qualità dell’espressione affettiva, incremento delle competenze relazionali interpersonali.''
* ''Nei test di analisi qualitativa a 6 mesi, si evidenziano: aumento nel senso della propria autonomia e nel comportamento espansivo, tendenza all’ottimismo e ad assumere atteggiamenti rilassati, aumento dell’espressione emozionale in situazioni sociali (minor paura del contatto, incremento della capacità di rifiutare situazioni sgradevoli).''
* ''Nei test di analisi qualitativa a 9 mesi, si rilevano: incremento dell’integrazione esistenziale (accettazione della realtà e autoaccettazione) e della capacità di gestire problemi relazionali.''
 
 
Altre ricerche sono state svolte con obiettivi specifici<ref> M. Stück, A. Villegas, F. Perche, H. U. Balzer. ''Neue Wege zum Stressabbau im Lehrerberuf: Biodanza und Yoga als körperorientierte Verfahren zur Reduktion psycho-vegetativer Spannungszustände''. Ergo-Med. 2007. n° 03, 68-75. Ricerca sperimentale eseguita con l'obiettivo di verificare la riduzione dello stress indotta dallo Yoga e dalla Biodanza.</ref><ref>M. Stück, A. Villegas, K. Bauer, R. Terren, V. Toro, L. Mazzarrella, A. Pauw, & U. Sack. ''Can we dance towards stressreduction and health? Effects of a new psychological intervention method Biodanza on subjective feeling of relaxation and Immunoglobulin A''. Journal of Meditation and Meditation-Research (in press). 2006, reviewed. Studio della variazione di Immunoglobulina A nella saliva e sensazioni soggettive di rilassamento in gruppi di Biodanza.</ref> che prevedevano anche la comparazione tra gruppi di Yoga, gruppi di Biodanza e gruppi di controllo.
 
I risultati riscontrati evidenziano nei gruppi sperimentali (Yoga e Biodanza) uno ''spostamento a lungo termine dell’area vegetativa da stati simpatici di stress a crescenti stati parasimpatici di rilassamento, un miglioramento di sincronizzazione, rilassamento e attivazione dei cicli basali di attivazione-riposo (BRAC) e un aumento significativo di [[IgA | Immunoglobulina A]] (anticorpi)''<ref>Nei gruppi di Yoga la disposizione al rilassamento e alla riduzione dello stress è risultata preponderante, mentre nei gruppi di Biodanza si è osservato un aumento simmetrico tanto nella capacità di rilassamento quanto in quella di attivazione dell’organismo.</ref>.
 
== Qualificazione del Cesnur ==
In una ricerca condotta dal [[CESNUR]] la Biodanza è stata inquadrata tra i movimenti del potenziale umano <ref name=cesnur> [http://www.cesnur.org/religioni_italia/p/potenz_umano_10.htm "Religioni e movimenti del potenziale umano"]</ref>. Sebbene il sistema Biodanza si dichiari non religioso e si professi aperto a persone di ogni religione, il Cesnur afferma che ''è difficile tuttavia negare che l'esperienza del sacro che propone assuma caratteristiche originali e specifiche'' poichè ''l'esperienza della biodanza dovrebbe generare la consapevolezza che tutta la realtà è sacra, e tutto il tempo è liturgico'' <ref name=cesnur />.
Alcuni di questi movimenti del potenziale umano sono qualificati dal Ministero dell'Interno (rapporto del dipartimento di pubblica sicurezza vedi :http://xenu.com-it.net/rapporto/index.htm ) come psicosette e nascono dall'incontro e dalla fusione tra il pensiero di Thimoty Leary (beat generation) e la "Psicologia Umanista" , si contraddistinguono per proporre dei fondamenti teorici che pulsano da una pretesa di "scientificità" (pseudoscientificità) alla "libertà religiosa" . Propongono corsi molto costosi in cui promettono di aumentare il "potenziale" o di "espandere la coscienza" senza dare mai reali riscontri oggettivi sui risultati raggiunti.
Generano spesso una dipendenza psicologica ed affettiva nei partecipanti
 
 
==Note==
<references />
 
== Bibliografia ==
* Rolando Toro Araneda, ''Biodanza'', Como, RED Edizioni, 2007, [http://it.wikipedia.org/w/wiki/Speciale:RicercaISBN/8874475136 ISBN 8874475136].
* Rolando Toro Araneda, Bruno Ribant, Hèléne Levy-Benseft, Bruno Giuliani, ''L'uomo che parla con le rose'', Nizza, Imprimix, [[2006]]
* Roger Garaudy, Danzare La vita, Assisi, Cittadella, 1973
* Juan Rof Carballo, Mundo Emocional y cerebro interno, Labor, Barcellona, 1968)
;La musica in Biodanza
* Ralph H. Gundlach, ''Factor determining the characterization of musical phrases'', American Journal of Psychology, 47, 1935
* G. Campbell, Basal emotional patterns espressible in music, American Journal of Psychology, 55, 1942
* Karl Brantley Watson, ''The nature and measurement of musical meanings'', Psychological monographs, 54, 1942
* Michel Imberty, ''Perspectives nouvelles de la Sèmantique Musicale experimentale'', Musique en Jeu, 17, 1975
;Ricerche
* A. Villegas, M. Stück, R. Terren, V. Toro, Schröder H, H. U. Balzer, K. Hecht, L. Mazzarella, Untersuchungen zu psychologischen und physiologischen Effekten von Biodanza. In: Biodanza: Jährliche Zeitschrift Jahr. 2000. AEIB, S. 37-42.
* M. Stück. ''Integrative Belastungsbewältigung in der Schule unter Verwendung von Biodanza''. Das IBiS-Konzept. Prävention. Zeitschrift für Gesundheitsförderung. 4/2003. S. 115-118
* M. Stück. ''Stress management in Schools under use of Biodanza: an empirical investigation of a stress management system''. Social Work Practitioner-Researcher. 2004. 16(2), 216–230.
* M. Stück. A. Villegas. H. Schröder. U. Sack. R. Terren. V. Toro. Toro R. ''Biodanza as Mirrored in the sciences: Research concerning the psychological, physiological and immunological effects of Biodanza''. Arts in Psychotherapy. 2004. Vol 31. No 3. (review)
* A.Villegas, M. Stück, R. Terren, V. Toro, H. Schröder,U. H. Balzer, K. Hecht, L. Mazzarella. ''Psychologische und Physiologische Wirkungen von Biodanza''. Conexión Abierta (UAI Buenos Aires). 1999. n°2, S. 15-18
* Marcus Stück, Alejandra Villegas, ''Zur Gesundheit tanzen? ''''Empirische Forschungen zu Biodanza'', Schibri-Verlag, 1008, ISBN 978-3-868630-01-5
* M. Stück, A. Villegas, F. Perche, H. U. Balzer. ''Neue Wege zum Stressabbau im Lehrerberuf: Biodanza und Yoga als körperorientierte Verfahren zur Reduktion psycho-vegetativer Spannungszustände''. Ergo-Med. 2007. n° 03, 68-75
* M. Stück, A. Villegas, K. Bauer, R. Terren, V. Toro, L. Mazzarrella, A. Pauw, & U. Sack. ''Can we dance towards stressreduction and health? Effects of a new psychological intervention method Biodanza on subjective feeling of relaxation and Immunoglobulin A''. Journal of Meditation and Meditation-Research (in press). 2006, reviewed.
 
 
[[de:Biodanza]]
[[eo:Biodanco]]
[[es:Biodanza]]
[[fr:Biodanza]]
[[pt:Biodança]]