Discussione:Roma/Archivio 4 e Antonio Locatelli: differenze tra le pagine

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{{Infobox militare
{{vaglioconcluso}}
|Nome = Antonio Locatelli
<!-- Spazio per avvisi - SI PREGA DI NON RIMUOVERE -->
|Immagine = Locatelli-biografia.jpg
<div class="toccolours" style="text-align:right">
|Larghezzaimmagine =
Archivi delle discussioni · · · [[Discussione:Roma/Archivio 1|01]] · [[Discussione:Roma/Archivio 2|02]]
|Soprannome =
</div>
|Data_di_nascita = 19 aprile [[1895]]
{{Monitoraggio
|Nato_a = [[Bergamo]]
|progetto=comuni
|Data_di_morte = 27 giugno [[1936]]
|progetto2=Storia/Antica Roma
|Morto_a = [[Lechemti]]
|accuratezza=a
|Nazione_servita = {{ITA 1861-1946}}
|scrittura=a
|Forza_armata = Regio Esercito<br />Regia Aeronautica
|fonti=A
|Arma =
|immagini=a
|Corpo =
|note=In vetrina
|Specialità =
|utente= Dr Claudio
|Unità =
|data= Agosto 2010
|Reparto = [[6ª Squadriglia da ricognizione e combattimento]] poi [[30ª Squadriglia]]<br />[[24ª Squadriglia]]<br />[[36ª Squadriglia]]<br />[[87ª Squadriglia aeroplani]]<br />[[1ª Squadriglia navale S.A.]]
|Anni_di_servizio =
|Grado = [[Maggiore]]
|Ferite =
|Comandanti =
|Guerre = [[Prima guerra mondiale]]<br />[[Guerra d'Etiopia]]
|Campagne =
|Battaglie =
|Comandante_di =
|Decorazioni = [[Medaglia d'oro al valor militare]] (3)<br />[[Medaglia d'argento al valor militare]] (3)
|Studi_militari =
|Pubblicazioni =
|Frase_celebre =
|Altro_lavoro =
|Altro_campo =
|Altro =
|Note =
|Ref =
}}
{{carica pubblica
|nome = Antonio Locatelli
|immagine = Antonio Locatelli.jpg
|carica = [[Camera dei deputati del Regno d'Italia|Deputato del Regno d'Italia]]
|mandatoinizio = [[24 maggio]] [[1924]]
|mandatofine = [[21 gennaio]] [[1929]]
|mandato =
|vice di =
|capo di stato =
|presidente =
|vicepresidente =
|primoministro =
|viceprimoministro =
|vice =
|predecessore =
|successore =
|legislatura = [[XXVII legislatura del Regno d'Italia|XXVII]]
|gruppo parlamentare = Fascista
|coalizione = PNF
|circoscrizione =
|collegio =
|tipo nomina =
|incarichi =
|sito =
|prefisso onorifico =
|suffisso onorifico =
|partito = [[Partito Nazionale Fascista]]
|tendenza =
|titolo di studio =
|alma mater =
|professione = operaio<ref>Fonte: [http://storia.camera.it/deputato/antonio-locatelli-18950419/interventi#nav Scheda su sito Camera dei Deputati]</ref>
|firma =
}}
{{Bio
|Nome = Antonio
|Cognome = Locatelli
|Sesso = M
|LuogoNascita = Bergamo
|GiornoMeseNascita = 19 aprile
|AnnoNascita = 1895
|LuogoMorte = Lechemti
|GiornoMeseMorte = 27 giugno
|AnnoMorte = 1936
|Epoca = 1900
|Attività = aviatore
|Attività2 = politico
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità =, ucciso da [[arbegnuoc|guerriglieri abissini]] durante l'[[eccidio di Lechemti]] insieme agli altri componenti di una missione di ricognizione aerea nell'ovest etiopico durante la [[guerra d'Etiopia]]
}}
{{Voce decronizzata}}
<!-- Fine spazio per avvisi - SCRIVERE SOTTO QUESTA LINEA -->
 
==Paragrafo religioneBiografia ==
Antonio Locatelli nasce il 19 aprile 1895 a [[Bergamo]] da Samuele e Anna Gelfi in una modesta famiglia. Nel 1913 prende il diploma di "capotecnico" (perito industriale) all'Istituto industriale "P. Paleocapa" di Bergamo e inizia subito a lavorare all‘[[Ansaldo]] di [[Cornigliano Ligure]], dove in breve tempo diventa "direttore dei controlli e sorvegliante dei reparti di fucinatura".<ref name=treccani>[http://www.treccani.it/enciclopedia/antonio-locatelli_%28Dizionario-Biografico%29/ Treccani - Dizionario Biografico degli Italiani (2005)]</ref>
 
=== La grande guerra ===
Ho aggiornato il paragrafo adottando per l'esposizione l'ordine cronologico inverso (da oggi al passato), per evitare un involontario effetto surreale. La voce è infatti dedicata alla città di oggi, non a [[Storia romana|Roma antica]]. Grazie in anticipo per eventuali commenti. --[[Utente:F.giusto|F.giusto]] ([[Discussioni utente:F.giusto|msg]]) 01:05, 4 set 2010 (CEST)
[[File:Manifesti_su_Vienna.jpg|thumb|left|Foto del [[volo su Vienna]], di Locatelli]]
:{{-1}}: non ci trovavo nessunissimo effetto surreale ed era, IMVHO, decisamente più scorrevole prima. Com'è possibile notare molto chiaramente, ed a puro titolo esemplificativo, nel paragrafo relativo alla storia, la voce affronta ciascuno degli argomenti trattati senza tralasciare l'evoluzione storica e temporale occorsa in ciascun ambito esponendola in ordine cronologico diretto, non inverso; vediamo dove va il consenso, ma sono molto tentato di effettuare un rollback. --[[Utente:Pap3rinik|Pap3rinik]] ([[Discussioni utente:Pap3rinik|msg]]) 02:33, 4 set 2010 (CEST)
Chiamato alle armi nel gennaio 1915 (quattro mesi prima dell'entrata in guerra), viene assegnato al battaglione "Aviatori" nell'arma del [[genio militare]], con sede al campo-scuola della [[Malpensa]], dove ottiene il brevetto di pilota.<ref name=treccani/>
:{{-1}}: e siamo due. Che significa che ''la voce è infatti dedicata alla città di oggi''? La voce è dedicata a '''Roma''', dalle sue origini al {{#timel:j F Y}}. Per quanto riguarda la religione, essa ha un inscindibile rapporto con la città sin dalla sua leggendaria fondazione. E non dimentichiamoci che, innanzitutto, è stata la città di Roma a civilizzare il [[Stato romano|mondo]]: è normale che la religione fu trasmessa a tutto il territorio conquistato, ma ciò non toglie che fu a Roma-città che essa si sviluppò. --[[Utente:Markos90|<span style="color:darkred;">'''Markos'''</span>]][[discussioni utente:Markos90|<span style="color:orangered;">'''''90'''''</span>]] 08:45, 4 set 2010 (CEST)
:{{-1}}: tre, mi sembrava meglio prima. BTW: la voce è dedicata a Roma, non all'attualità. [[Utente:Carlomorino|<span style="color:#B20000">'''Carlo M.'''</span>]] (dillo a [[Discussioni utente:Carlomorino|zi' Carlo]]) 11:01, 4 set 2010 (CEST)
::Visto il consenso, torno indietro: per evitare qualsiasi possibile (ancorché non evidente al sottoscritto) "effettuo surreale", divido in sottoparagrafi. --[[Utente:Pap3rinik|Pap3rinik]] ([[Discussioni utente:Pap3rinik|msg]]) 11:15, 4 set 2010 (CEST)
:::Non me ne voglia Pap3rinik, ma i sottoparagrafi rendono la lettura meno scorrevole. Credo che 1) vadano rimossi o, viceversa, 2) inseriti in quasi tutte le altre sezioni, tipo Arte, Musica, Cucina, Architetture..., Teatro etc: che famo? <small>Io scelgo la 1!</small> --[[Utente:Markos90|<span style="color:darkred;">'''Markos'''</span>]][[discussioni utente:Markos90|<span style="color:orangered;">'''''90'''''</span>]] 11:23, 4 set 2010 (CEST)
Credo ci sia stato un equivoco. IMVHO [[Roma]] è una voce geografica e parla del presente, tant'è che nell'incipit si dice che ha 2,7 milioni di abitanti (cioè di quello che Roma è oggi; non si esoridsce parlando di qualche decina di persone insediatesi nel passato :-). In genere le voci geografiche nei singoli sottoparagrafi (tranne, ovviamente, quello della storia) esordiscono parlando della situazione ad oggi (ad es. in [[Italia]] al sottopragrafo "religione" vengono descritte le confessioni attuali, non i riti celtici del passato). Credo sia un format caratteristico di tutte le voci geografiche, su Wikipedia e non solo. Probabilmente mi ero quindi spiegato male nel precedente post. In ogni caso, mi rimetto ''in toto'' a voi, di cui apprezzo e rispetto pienamente le opinioni e gli interventi. Grazie e scusate l'eventuale fraintendimento. --[[Utente:F.giusto|F.giusto]] ([[Discussioni utente:F.giusto|msg]]) 23:52, 4 set 2010 (CEST)
:Non si preoccupi; anzi, personalmente la ringrazio per aver aperto questa discussione dopo aver apportato modifiche alla voce (non tutti lo avrebbero fatto). In realtà l'intera voce parla del presente della città di Roma, che, frase banale e scontata, altro non è che il risultato di un lungo processo storico-sociale-etcetc durato secoli. Per farle un esempio, se oggi Roma ospita la Città del Vaticano ed è considerata il centro della cristianità, si deve a quello che successe 2000 anni fa. E se 2000 anni fa Pietro e Paolo si diressero a Roma... beh, ci siamo capiti.
:Sinceramente, a me sembrerebbe ''surreale'' parlare del presente (in questo caso, della religione a Roma *oggi*) tralasciando completamente il passato. <small>Nell'incipit si parla dei 2,7 milioni di abitanti, ma [[Roma#Evoluzione demografica|sotto]] ci sono ben due grafici!</small> --[[Utente:Markos90|<span style="color:darkred;">'''Markos'''</span>]][[discussioni utente:Markos90|<span style="color:orangered;">'''''90'''''</span>]] 00:02, 5 set 2010 (CEST)
<small>Grazie per la cortese risposta e per la riflessione che condivido. Preciso solo che non intendevo però cancellare il passato: avevo preservato il testo, cambiando solo l'ordine di esposizione. Ogni soluzione va comunque bene. L'importante è confrontarsi e collaborare :-) --[[Utente:F.giusto|F.giusto]] ([[Discussioni utente:F.giusto|msg]]) 00:21, 5 set 2010 (CEST)</small>
 
Durante la guerra viene promosso [[caporale]] e poi nel febbraio 1916 sergente, sottotenente del genio dal 2 marzo 1916 e tenente dal 2 dicembre dello stesso anno. Il soldato Locatelli il 7 ottobre vola nella [[6ª Squadriglia da ricognizione e combattimento]] che il 15 aprile 1916 diventa [[30ª Squadriglia]]. Dal marzo 1917 passa alla [[24ª Squadriglia]] di [[Cavazzo Carnico]] su [[Savoia-Pomilio SP.2]] e dal 25 luglio il Tenente Locatelli passa alla [[36ª Squadriglia]] Savoia Pomilio di Oleis di [[Manzano]]. Dal 2 febbraio 1918 passa alla [[87ª Squadriglia aeroplani]].
== Commenti ==
Locatelli compie in tutto 523 voli di guerra tra voli di ricognizione e di bombardamento, incluse le ricognizioni in solitaria sui cantieri [[Zeppelin]] di [[Friedrichshafen]] e su [[Zagabria]]
Riporto i commenti di [[Utente:Casmiki|Casmiki]] e [[Utente:Nicolabel|Nicolabel]] presenti in [[Discussioni Wikipedia:Vetrina/Segnalazioni/Roma]]. --[[Utente:Markos90|<span style="color:darkred;">'''Markos'''</span>]][[discussioni utente:Markos90|<span style="color:orangered;">'''''90'''''</span>]] 00:27, 9 set 2010 (CEST)
dove, il 9 agosto del 1918, partecipa al [[volo su Vienna]] assieme al velivolo di [[Gabriele D'Annunzio]]. In quell'occasione scatta le fotografie che ritraggono la città di [[Vienna]] dall'alto invasa dai manifestini con i proclami di D'Annunzio ai viennesi.<ref name=treccani/>
 
Abbattuto sopra [[Fiume (Croazia)|sopra Fiume]] il 15 settembre 1918 nella [[1ª Squadriglia navale S.A.]], fu catturato e trasferito al campo di prigionia di [[Sigmundsherberg]], dove dopo un mese evase grazie alla padronanza della [[lingua tedesca]], travestito da soldato austriaco con falsi documenti. Ripreso per due volte dagli austriaci in Trentino, evase di nuovo e il 4 novembre raggiunge le avanguardie italiane.
=== Casmiki ===
Alla fine della guerra riceve la prima [[medaglia d'oro al valor militare]]. Racconterà le sue esperienze nella grande guerra nel manzo autobiografico "Le ali del prigioniero“ pubblicato, con gli auspici di Gabriele D‘Annunzio, dall'[[Fratelli Treves|editore Treves]] di [[Milano]] nel 1924.<ref name=treccani/>
{{commento}} Bella voce. Faccio però notare che:
**che nel tardo III secolo «parti intere della capitale erano andate distrutte» è dubbio e sarebbe da referenziare o da rimuovere.
**<del>i nomi di popolo vanno in maiuscolo: "Goti" e "Bizantini", non "goti" e "bizantini".</del> --[[Utente:Markos90|<span style="color:darkred;">'''Markos'''</span>]][[discussioni utente:Markos90|<span style="color:orangered;">'''''90'''''</span>]] 14:28, 16 ago 2010 (CEST)
**riguardo al ruolo della guerra franco-prussiana nella presa di Roma, si potrebbe citare in una riga, se scritta in modo sintetico non dovrebbe rubare molto spazio: es. "Nonostante i tentativi di numerosi patrioti di annettere Roma al Regno d'Italia, questa, finche l'imperatore francese Napoleone III regnò, non potè essere attuata, in quanto l'imperatore era contrario alla sparizione dello Stato Pontificio. Quando però il secondo impero francese cadde (battaglia di Sedan, 1870), l'Italia non ebbe più ostacoli e potè procedere all'aggressione e all'annessione dello stato pontificio." In effetti è uscito un riassunto forse ancora un pò lungo però se siete bravi potete scriverla in modo ancora più sintetico.
**frasi senza fonti:
***"Le divinità, a differenza di quelle greche, non avevano un'esistenza autonoma; la religio non dava adito a racconti mitici o riflessioni teologiche, ma era instrumentum regni: già dalla fase arcaica della storia romana, infatti, le istituzioni religiose non erano distinte da quelle politiche." (Religione)
***<del>"in città, inoltre, dal XVI secolo è presente una folta comunità ebraica." (Religione)</del>
***<del>"il policlinico Umberto I, l'ospedale pubblico più grande in Italia." (Istituzioni, enti e associazioni)</del> --[[Utente:Markos90|<span style="color:darkred;">'''Markos'''</span>]][[discussioni utente:Markos90|<span style="color:orangered;">'''''90'''''</span>]] 15:00, 16 ago 2010 (CEST)
***<del>"la Biblioteca Angelica, la prima biblioteca pubblica aperta in Italia (1604);"</del>, <del>"la Biblioteca di Archeologia e Storia dell'Arte, la maggiore biblioteca italiana in materia d'arte e di archeologia;"</del> <small>Nota già presente nell'incipit della sottovoce</small> <del>"la Biblioteca della Società Geografica Italiana, la più importante raccolta libraria geografica d'Italia, tra le maggiori d'Europa." (Biblioteche)</del> --[[Utente:Markos90|<span style="color:darkred;">'''Markos'''</span>]][[discussioni utente:Markos90|<span style="color:orangered;">'''''90'''''</span>]] 17:16, 16 ago 2010 (CEST)
***"La scuola a Roma ha origini remote: Plutarco affermò che la prima scuola pubblica romana fu aperta verso la metà del III secolo a.C., anche se verosimilmente si tratta di un'istituzione molto più antica" (Scuole). Ci vorrebbe una nota che dica dove (opera, libro e capitolo) Plutarco ha affermato ciò. Chi dice che "verosimilmente si tratta di un'istituzione molto più antica"?
***<del>"l'intero comune ospita 270 musei." (Musei)</del> --[[Utente:Markos90|<span style="color:darkred;">'''Markos'''</span>]][[discussioni utente:Markos90|<span style="color:orangered;">'''''90'''''</span>]] 14:19, 16 ago 2010 (CEST)
***<del>"Il 6 ottobre 1924 Ines Viviani Donarelli lesse l'annuncio iniziale della prima trasmissione radiofonica italiana della URI dallo studio romano di palazzo Corradi (quartiere Parioli)." (Radio)</del> --[[Utente:Markos90|<span style="color:darkred;">'''Markos'''</span>]][[discussioni utente:Markos90|<span style="color:orangered;">'''''90'''''</span>]] 17:56, 16 ago 2010 (CEST)
***"A Roma, fin dai primi secoli, si affermò la ritrattistica, legata al culto degli antenati.", "la cupola fu la vera e propria invenzione romana", "La pittura romana, probabilmente simile a quella ellenistica, viene convenzionalmente suddivisa in quattro stili, detti pompeiani;", "L'arte romana può essere divisa in due filoni: arte aulica (o patrizia) e arte plebea", "Nel Settecento, Roma perse il ruolo politico di principale capitale europea, e, nonostante la realizzazione di alcune grandi opere d'arte (tra cui quelle di Antonio Canova), la produzione artistica subì un lento declino, dovuto anche alle vicende politiche della città." Chi dice che la svolta decisiva avvenne con la "breccia di Porta Pia"? (Arte)
***"gli spazi pubblici dedicati alle rappresentazioni teatrali, tuttavia, iniziarono a comparire solo nel Seicento (secolo influenzato dalla presenza in Roma della mecenatica Cristina di Svezia), anche se il primo fu eretto sul Campidoglio per volere di papa Leone X nel 1513.", "Il secolo d'oro per il teatro romano moderno fu il Settecento", "Il teatro, dopo un declino nella prima metà dell'Ottocento, si rivitalizzò dopo l'unità nazionale (soprattutto il teatro dialettale e la prosa)" (Teatro)
***"Di origini etrusche o italiche, la musica romana ricopriva un ruolo fondamentale nella vita sociale, culturale e militare: i principali strumenti, infatti, venivano utilizzati durante le battaglie.", "In seguito alla svolta costantiniana, a Roma fu fondata la prima schola lectorum, poi divenuta schola cantorum." (Musica)
***"Tutti tranne due (Prati e Borgo) si trovano all'interno delle mura aureliane." (Suddivisioni storiche)
***"Roma possiede oggi un'economia dinamica e diversificata che produce circa l'8% del PIL nazionale e continua a crescere con un tasso superiore alla media nazionale.", "per il 2005 si sono stimate circa 19,5 milioni di presenze, con un aumento del 22,8% rispetto al dato del 2001". (Economia)
***"Aeroporto intercontinentale Leonardo da Vinci, più noto semplicemente come Fiumicino, dal nome del comune che lo ospita: è il principale aeroporto italiano per i voli passeggeri e il terzo per merci e uno dei più importanti hub sia a livello europeo, che nell'area mediterranea." (Aeroporti)
**<del>sezione "Curiosità" deprecata.</del> <small>Ma prevista. --[[Utente:Markos90|<span style="color:darkred;">'''Markos'''</span>]][[discussioni utente:Markos90|<span style="color:orangered;">'''''90'''''</span>]] 17:20, 16 ago 2010 (CEST)</small> --[[Utente:Casmiki|Cas.Miky]] <sup><small>[[Discussioni utente:Casmiki|Βασιλεὺς τῶν Ῥωμαίων]]</small></sup> 12:23, 16 ago 2010 (CEST)
 
=== NicolabelLe imprese d'esplorazione ===
Nel gennaio 1919 si imbarca per l'[[Argentina]] assieme ad una missione militare per la promozione dell'industria aeronautica italiane. Dopo varie esibizioni con i suoi compagni decide di intraprendere la traversata delle [[Ande]] nel punto più alto, nonostanza la stagione invernale. Un primo tentativo il 27 luglio con un aereo monoposto SVA non va a segno: nonostante si fosse portato a seimila metri di quota, deve rientrare a Mendoza per via delle condizioni meteo. Il 30 luglio parte da [[Buenos Aires]], sorvolata la [[Cordigliera delle Ande]] a quasi 7000 metri di quota passando accanto all'[[Aconcagua]] supera lo spartiacque e atterra a [[Viña del Mar]], in [[Cile]]. Si tratta della prima trasvolata aerea delle Ande (con annesso servizio postale) che poi ripete dal [[Oceano Pacifico|Pacifico]] all'[[Atlantico]], da [[Santiago del Cile|Santiago]] a [[Buenos Aires]], il 5 agosto in una sola tappa.<ref name=treccani/>
 
Congedato nel marzo 1920 dal campo di Centocelle, Locatelli rientra a Bergamo, dove aderisce in maniera entusiastica al movimento fascista rivoluzionario (i [[Fasci italiani di combattimento]]) dell'immediato dopoguerra,<ref>[http://www.isrecbg.it/web/?p=5320 Roberto Chiarini, "Locatelli, il fascista, ma degno di memoria"] mercoledì 27 maggio 2015, “L’Eco di Bergamo”</ref> di cui organizza assieme a Suardo le squadre d'azione nel bergamasco. Tenta quindi di raggiungere D'Annunzio per l'[[impresa di Fiume]], ma deve atterrare sull'[[isola di Veglia]] ed arriva in città solo al termine degli scontri. Ritorna quindi a Bergamo fino alla [[marcia su Roma]].<ref name=treccani/>
<small>Per non rendere illeggibile la pagina della vetrina sposto qui i commenti che vi avevo lasciato. --[[Utente:Nicolabel|Nicolabel]] ([[Discussioni utente:Nicolabel|msg]]) 13:25, 16 ago 2010 (CEST)</small>
** mi rendo conto che è molto difficile evitarlo a proposito di Roma, ma in qualche passaggio i toni sono un po' enfatico: in particolare mi pare superfluo il paragone tra la superficie dell'Urbe e quella della somma degli altri comuni più popolosi d'Italia.
**:Per me si può anche cancellare, ma è un dato che viene riportato in più documenti del comune di Roma. Aspetterei altri pareri.
** Roma è il comune con la maggiore estensione in tutta Europa o solo in quella continentale, essendo superata dalla grande Londra? Mi pare che nella voce si affermi l'una e l'altra cosa: chiarirei.
**:In quanto comune, è il più grande d'Europa; se si parla di territorio in generale, invece, è superato dalla ''Greater London'' nell'intero contesto europeo, ma è il primo dell'Europa continentale.
** <del>nell'incipit ricorderei la definizione di ''Città eterna''.</del>
**:{{Fatto}}
** sceglierei se parlare di storia "millenaria", "trimillenaria" o "quasi trimillenaria".
**:Corretto. Nell'incipit si parla di "trimillenaria storia" perché i primi insediamenti, ''nisi fallor'', risalgono al X secolo a.C. e si parla del centro, "sovrapposizione di testimonianze di quasi tre millenni".
** tra gli episodi salienti della storia contemporanea citerei il rastrellamento del Ghetto.
** rappresenterei l'evoluzione demografica con un'unica tabella.
** che dal 400 al 450 d.C. la popolazione si sia ridotta del 93% andrebbe quanto meno corredato da fonte
** la comunità ebraica romana non risale affatto al XVI secolo, ma al I secolo. Gli ebrei romani, anzi, si reputano i cittadini di Roma di più antico stanziamento. A proposito dei dialetti citerei l'esistenza del giudaico-romanesco, parlato nel ghetto e diverso dal romanesco comune.
::La comunità ebraica risale al I secolo a.c.. Il dialetto giudaico romanesco - per quanto ne so - è da tempo scomparso (come del resto il Ghetto). Ci sono fonti contemporanee che affermano il contrario? [[Utente:Alex2006|Alex2006]] ([[Discussioni utente:Alex2006|msg]]) 11:20, 10 set 2010 (CEST)
** in ''Istituzioni enti e associazioni'' richiamerei con una frase la presenza delle massime istituzioni della Repubblica.
**:"Essendo capoluogo della provincia di Roma, della regione Lazio e capitale della Repubblica italiana, Roma ospita, oltre alle sedi comunali, le varie sedi del governo provinciale, regionale e nazionale [...]" non va bene?
** in ''Qualità della vita'' aggiungerei i riferimenti alle classifiche annuali di sole 24 Ore, Italia Oggi e simili, ove non riferite all'intera provincia.
**:Mi sa che queste classifiche si riferiscano esclusivamente alle province.
** sposterei l'elenco delle università nella voce di approfondimento, lasciando qui solo una breve descrizione delle principali (le tre pubbliche, due o tre private e - in modo accorpato - quelle pontificie).
**:Quale voce di approfondimento?
** citare la Lateran University Press non mi pare affatto indispensabile.
**:Perché? Penso che sia nota a livello mondiale.
** <del>idem la citazione di Vittorio Sgarbi: se c'è un critico d'arte titolato a parlare, si scelga Giulio Carlo Argan, che fu pure sindaco della città, Federico Zeri o qualcuno di pari livello</del>
**:Citazione tolta.
** l'elenco dei cantanti legati a Roma mi pare superfluo: ad esempio, associare Carosone a Roma solo perché vi è morto è una forzatura.
**:Mo' ci penso io.
** i dati sul PIL non vanno messi sotto ''Servizi'', ma direttamente sotto ''Economia''.
**:L'intera sezione "Economia" è da riscrivere. Idem sotto. --[[Utente:Markos90|<span style="color:darkred;">'''Markos'''</span>]][[discussioni utente:Markos90|<span style="color:orangered;">'''''90'''''</span>]] 00:44, 16 ago 2010 (CEST)
** le Telecomunicazioni sono terziario avanzato, e quindi a rigore non vanno citate sotto ''Industria''. --[[Utente:Nicolabel|Nicolabel]] ([[Discussioni utente:Nicolabel|msg]]) 04:35, 14 ago 2010 (CEST)
 
Nel gennaio del 1923 Locatelli parte improvvisamente per effettuare quello che definisce "il mio viaggio di istruzione intorno al mondo".
Non dovrebbe essere messo tra ricorrenze anche la liberazione? {{non firmato|Saruzzo95|12:21, 12 set 2010}}
Da [[Bergamo]] a [[Brindisi]] in [[treno]], poi si imbarca sul [[piroscafo]] "Trieste" e con i mezzi che troverà, durante i nove mesi del viaggio, attraversa [[Egitto]], [[Ceylon]], [[India]] (con scalate sull'Himalaya), [[Birmania]], [[Siam]], [[Cina]], [[Manciuria]], [[Corea]], [[Giappone]] (con un'ascensione sul Fujiyama) e [[Stati Uniti]].
:Certo, penso di sì. --[[Utente:Markos90|<span style="color:darkred;">'''Markos'''</span>]][[discussioni utente:Markos90|<span style="color:orangered;">'''''90'''''</span>]] 13:07, 12 set 2010 (CEST)
Riporta dal viaggio quasi 3500 negativi fotografici e 10 taccuini dove, oltre il racconto dettagliato delle varie tappe, sono presenti circa 300 disegni. Il 16 aprile in riferimento alle fotografie che sta realizzando scrive a D'Annunzio "se il sole mi assiste e io persisto riporterò una delle più belle serie che siano al mondo". Parte di tali materiali sono conservati presso la [[Biblioteca civica Angelo Mai]] di Bergamo.<ref name=treccani/>
::Ma ti riferisci alla [[liberazione di Roma]] o all'[[anniversario della liberazione]]? --[[Utente:Markos90|<span style="color:darkred;">'''Markos'''</span>]][[discussioni utente:Markos90|<span style="color:orangered;">'''''90'''''</span>]] 13:19, 12 set 2010 (CEST)
 
Alle [[Elezioni politiche italiane del 1924|elezioni del 1924]] Locatelli è candidato nelle liste del [[Partito Nazionale Fascista]] per i collegi di Milano e Bergamo, riuscendo eletto in entrambi ed optando per il secondo. Prenderà parte alla vita politica parlamentare solo a partire dall'anno successivo.<ref name=treccani/>
==Comune più esteso d'Europa==
Magari sto trascurando qualche dettaglio ma mi sorge il dubbio: non dovrebbe essere questo ( http://it.wikipedia.org/wiki/Flj%C3%B3tsdalsh%C3%A9ra%C3%B0 ) il comune più esteso d'Europa? Di sicuro è più di 7 volte Roma come estensione.
[[Utente:Matth|Matth]] ([[Discussioni utente:Matth|msg]]) 13:44, 16 set 2010 (CEST)
:Non me ne intendo molto di inglisc, ma questa frase ("Fljótsdalshérað is a municipality located in eastern Iceland. As of April 1, 2008, it had a total population of 4033. At 8884 km², it is the largest municipality in the country in area. The biggest town in the municipality is Egilsstaðir, with a population of 2300") mi fa capire che tale ''municipality'' più di 7 volte Roma è una suddivisione amministrativa non paragonabile ai nostri comuni (forse alle province?). --[[Utente:Markos90|<span style="color:darkred;">'''Markos'''</span>]][[discussioni utente:Markos90|<span style="color:orangered;">'''''90'''''</span>]] 13:52, 16 set 2010 (CEST)
::Assolutamente no, basta dare un'occhiata a [[comuni dell'Islanda]]. --[[Utente:Vituzzu|Vito]] ([[Discussioni utente:Vituzzu|msg]]) 13:56, 16 set 2010 (CEST)
 
Nel luglio del 1924 col tenente Crosio e altri tre componenti dell'equipaggio parte a bordo dell'[[idrovolante]] bimotore Dornier-Wal in alluminio "I-deor" per tentare la trasvolata atlantica via Islanda e Groenlandia, un volo complessivo di circa 6000&nbsp;km. Partito da Pisa, raggiunge Reykjavik dove si accoda ad una spedizione americana sulla stessa rotta, dotata di mezzi navali per il soccorso e l'assistenza. Giunto nei pressi della costa groenlandese, è costretto ad ammarare al largo di Capo Farewell ([[Groenlandia]]) da dove non riesce più a ripartire a causa delle onde e della fitta nebbia; resta quindi per tre giorni e quattro notti in balìa del mare grosso, finché non è tratto in salvo da una nave statunitense.<ref name=treccani/>
{{cassetto|Digressione sui comuni islandesi|Tra l'altro non so se è stato corretto tradurre "municipality" con "comune". Ma quello è un altro discorso. --[[Utente:Markos90|<span style="color:darkred;">'''Markos'''</span>]][[discussioni utente:Markos90|<span style="color:orangered;">'''''90'''''</span>]] 13:59, 16 set 2010 (CEST)
{{cn|Al quarto giorno viene raggiunto dall'[[incrociatore]] americano ''[[USS Richmond (CL-9)|Richmond]]'' che per un "errore di manovra" distrugge l'aereo e poi lo affonda per eliminare il relitto potenzialmente pericoloso.}}
:Avevo letto la pagina sui comuni islandesi ma non riesco a trovare così grandi differenze con i comuni come li intendiamo noi. D'altronde non riesco a paragonare a una nostra provincia qualcosa che ha in media 3500 abitanti. [[Utente:Matth|Matth]] ([[Discussioni utente:Matth|msg]]) 14:03, 16 set 2010 (CEST)
Locatelli ottiene comunque per l'impresa un premio di 65.000 lire che devolve per intero a opere di beneficenza per Bergamo.<ref name=treccani/>
::Non saprei, ma quando si afferma che "The biggest town in the municipality is Egilsstaðir, with a population of 2300", vuol dire che sta ''municipality'' racchiude all'interno diverse ''town''. --[[Utente:Markos90|<span style="color:darkred;">'''Markos'''</span>]][[discussioni utente:Markos90|<span style="color:orangered;">'''''90'''''</span>]] 14:05, 16 set 2010 (CEST)
 
:::Probabilmente perché ha un po' le caratteristiche di un comune sparso. Comunque la mia era più che altro una curiosità, vi ringrazio per avermi risposto. [[Utente:Matth|Matth]] ([[Discussioni utente:Matth|msg]]) 14:07, 16 set 2010 (CEST)
=== Deputato fascista ===
::::È stata una domanda legittima. Purtroppo non saprei rispondere correttamente. La parola agli esperti. --[[Utente:Markos90|<span style="color:darkred;">'''Markos'''</span>]][[discussioni utente:Markos90|<span style="color:orangered;">'''''90'''''</span>]] 14:11, 16 set 2010 (CEST)
 
:::::Sì Municipality è comune, ed è logico che in aree spopolate i comuni siano molto estesi. Bisogna paragonare l'estensione di Roma con quello delle altre capitali europee, e in questo Londra la fa da padrona. Delle grandi città europee ci sarebbe al primo posto Istanbul, ma non è nè capitale, nè tutta europea (è transcontinentale).--[[Utente:Pascar|Pascar]] ([[Discussioni utente:Pascar|msg]]) 14:28, 16 set 2010 (CEST)
Dal 1924 al 1928 Locatelli è deputato al [[Parlamento del Regno d'Italia]], dove si occupa prevalentemente dei problemi dell'aviazione criticando fortemente il governo di non contribuire efficacemente al suo sviluppo, diversamente da quanto, a suo parere, accade negli altri Paesi (nel 1925 il Commissariato per l'aeronautica viene elevato a ministero con a capo lo stesso [[Benito Mussolini]] e sottosegretario il generale dell'esercito [[Alberto Bonzani]], cui subentrerà [[Italo Balbo]] per poi nel 1929 diventarne ministro). Una sua lettera del maggio 1926 al congresso dei piloti in congedo suscita l'offesa di Bonzani. Le stesse critiche (insufficienza e invecchiamento della linea di volo, scarsità dei piloti) vengono ribadite in una lettera al direttore de ''[[La Tribuna]]'' in occasione del decimo anniversario del [[volo su Vienna]].<ref name=treccani/>
::::::Curiosità: ma se Fljótsdalshérað è paragonabile a un comune italiano, come può avere Egilsstaðir (''the biggest town in the municipality'') al suo interno? --[[Utente:Markos90|<span style="color:darkred;">'''Markos'''</span>]][[discussioni utente:Markos90|<span style="color:orangered;">'''''90'''''</span>]] 15:34, 16 set 2010 (CEST)
 
:::::::Penso sia perché Fljótsdalshérað non è il nome di un centro abitato ma del comune stesso, e all'interno del suo territorio il centro abitato più importante è Egilsstaðir. Un po' come in Italia esistono i comuni sparsi il cui capoluogo non ha lo stesso nome del comune stesso. [[Utente:Matth|Matth]] ([[Discussioni utente:Matth|msg]]) 16:00, 16 set 2010 (CEST)
Locatelli presta servizio per la riorganizzazione dell'[[Aereo espresso italiana]] (AEI), concessionaria della linea Brindisi-Atene-Costantinopoli. Il [[ministero dell'aeronautica]] guidato da Balbo, dopo averlo inizialmente sostenuto, gli revoca la fiducia per "indisciplina". Licenziato, Locatelli fa causa alla società, mentre anche le altre società aeronautiche italiane interrompono le relazioni con lui a seguito della pubblicazione nel giornale parigino degli esuli ''La Libertà'' (22 gennaio 1928) della sua lettera di critiche a Bonzani del 1926.<ref name=treccani/>
::::::::Ripeto, sarebbe opportuno chiedere a qualche esperto di ''Islandologia''. <battuta>Io, dopo ciò che ha fatto [[Eruzione dell'Eyjafjöll del 2010|quel vulcano]], non ho più intenzione di occuparmene.</battuta> --[[Utente:Markos90|<span style="color:darkred;">'''Markos'''</span>]][[discussioni utente:Markos90|<span style="color:orangered;">'''''90'''''</span>]] 16:08, 16 set 2010 (CEST)
 
:::::::::Ti capisco, ehehe! Io mi interesso molto di Islanda in generale ma non essendo un esperto di enti pubblici e cose varie non posso dire nulla con certezza a riguardo. Speriamo che qualcuno con competenza specifica ci tolga ogni dubbio.[[Utente:Matth|Matth]] ([[Discussioni utente:Matth|msg]]) 16:16, 16 set 2010 (CEST)
Nel 1928 chiede di poter partecipare alle ricerche del generale [[Umberto Nobile]] disperso al [[Polo Nord]] con il dirigibile ''[[Italia (dirigibile)|Italia]]'' ma, pagando per le sue critiche all'aviazione, la richiesta gli viene negata. Come accade ai cosiddetti "senatori dell'aria" o eroi del volo della Grande Guerra anche Locatelli viene messo da parte dall'aviazione italiana ormai egemonizzata da Balbo e dalla sua concezione di "volo collettivo" a discapito delle singole eccellenze. Locatelli non viene inoltre ricandidato dal PNF alle [[Elezioni_politiche_italiane_del_1929|elezioni del 1929]], nonostante l'appoggio di Suardo e Finzi.<ref name=treccani/>
[[File:Aereolocatelli.JPG|thumb|248x248px|Ansaldo A1 ''Balilla'' donato a Locatelli e da questi alla Città di Bergamo]]
 
Locatelli spende quindi i primi anni '30 tra Roma e Bergamo, in relative ristrettezze economiche ma partecipando a varie mostre ed esposizioni di grafica e pittura.
Nel 1929 inizia una collaborazione, due articoli al mese, con il ''[[Corriere della Sera]]'' e diventa direttore della ''[[La Rivista di Bergamo|Rivista di Bergamo]]''.
Viene inoltre nominato presidente della sezione [[Club alpino italiano|CAI]] di Bergamo.<ref name=treccani/>
L'Aeronautica, dopo un breve richiamo in servizio nel 1932, lo promuove maggiore per merito straordinario il 17 maggio 1935.
Il 27 novembre 1933 Locatelli viene nominato [[podestà (fascismo)|podestà]] di Bergamo, incarico in cui si fa affiancare dall'avvocato Gino Rota.<ref name=novecento/> Si dedica con grande passione allo studio per il risanamento di città alta, su progetto di [[Luigi Angelini]], per il quale ottiene un finanziamento bancario. Ma già l'anno successivo, a causa della legge che impediva ai celibi di ricoprire cariche pubbliche, e a vari contrasti con il federale Valli, dà le dimissioni da podestà.<ref name=treccani/>
 
=== La guerra d'Etiopia ===
Con la [[Guerra d'Etiopia|dichiarazione di guerra all'Etiopia]], il 7 gennaio 1936 Locatelli parte volontario per [[Mogadiscio]] assegnato all'aviazione di ricognizione e di bombardamento.<ref name=treccani/>
Secondo il suo biografo Vittorio Polli, Locatelli "andò in Africa perché era convinto che la conquista avrebbe dato un nuovo volto all'Italia nel contesto delle nazioni europee. Andò anche stregato dalla guerra, sperando di rivivere la sua gloriosa giovinezza [...]. Il soldato che era in lui, nutrito in gioventù da sensazioni indelebili, non poteva restare fuori da questa impresa, comunque essa fosse."<ref>Vittorio Polli, ''Antonio Locatelli. Vita e documenti'', Bolis, Bergamo, 1986, p. 151</ref>
In Etiopia compie il primo volo di collegamento tra il fronte somalo e quello eritreo, da [[Gorrahei]] alla [[Dancalia]].
È inoltre immortalato in fotografia mentre lancia una grossa bomba sulle postazioni abissine presso [[Sassabaneh]].<ref>[https://books.google.it/books?id=XczeksCDw9kC&pg=PA329&dq=%22antonio+locatelli%22&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwij96C-q7vfAhUmMewKHdx7D7IQ6AEIZDAL#v=onepage&q=locatelli&f=false L'Africa del Duce: i crimini fascisti in Africa], di Antonella Randazzo, pp. 329-330</ref>
 
Nelle lettere che invia alla madre tra il marzo e il maggio del 1936, Locatelli esprime la sua gioia nel partecipare al bombardamento e allo sterminio del nemico etiope, descrivendo quelli che si configuraneo come [[crimini di guerra]], come gli attacchi diretti contro civili e il bombardamento delle città già “rese inabitabili – scrive Polli- dai gas degli aerei”<ref>[http://www.isrecbg.it/web/?p=5274 ISREC 22 maggio 2015]</ref>:
 
<blockquote>“Un lavoro grandissimo. Siamo in piena offensiva […] Ho volato già 4 volte su Harrar, 5 su Giggiga, due su Dire Daua ed ho lanciato bombe con una precisione che potrai ammirare dalle mie fotografie fatte con la Leica […]. I nemici oppongono resistenza al centro, ma li teniamo bombardati che non possono più mostrarsi alla luce del sole, saranno sgominati, sterminati e se vorranno resistere correranno il rischio di morire di fame. Sai che non possono muovere un autocarro senza che noi lo sappiamo e lo bombardiamo? Insomma un divertimento unico in barba ai nostri amici inglesi che avranno il mal di pancia a tutte le notizie delle nostre azioni travolgenti, e specialmente a sapere che sul lago Tana stanno già scolpendo nel granito una gigantesca figura del Duce”. (Gorrahei 23 marzo)<ref name=isrec>[http://www.isrecbg.it/web/?p=5656 ISREC]</ref></blockquote>
 
<blockquote>“Tre mattine di fila, il 22, 23, ed oggi 24, ho bombardato Giggiga […] è la città più importante, dal punto di vista militare, di tutta la guerra su questo scacchiere della Somalia perché ha intorno un grande campo trincerato e soprattutto perché a Giggiga i porci inglesi han mandato tutto il materiale di guerra per i nostri nemici, sia il fronte somalo che eritreo. Quando vedevo le bombe centrare le case, distruggere (con voli di schegge, bestiame e sassi), incendiare la cittadina in molti punti contemporaneamente, io che di solito sento un po’ di pietà per il nemico, gioivo soprattutto perché pensavo che colpivo indirettamente l’organizzazione inglese […]”. (Gorrahei 24 marzo 1936)<ref name=isrec/></blockquote>
 
<blockquote>“Ti dirà tutto quello che è difficile scrivere, ti dirà della nostra vita che egli ha vissuto compiendo più che il proprio dovere con cuore e tempra di bergamasco. […] Gli affido 11 disegni piccoli, 23 fotografie grandi e 31 piccole, così son sicuro che tutto arriverà regolarmente a mano […]. Quelle con scritto ‘Corriere della sera’ potrebbero essere portate a mano da Cesareni al dott. Rizzini che è redattore capo e finge da Direttore. […] Quella di Harrar che brucia non deve uscire da casa nostra”. (Gorrahei 28 aprile 1936, al rientro di un suo compagno di volo)<ref name=isrec/></blockquote>
 
<blockquote>“Sono felice di avere potuto ancora una volta dare l’anima e l’energia per una grandiosa causa italiana. Pare un sogno, eppure è la via dell’Impero che si schiude all’Italia”. (Assab 7 maggio 1936, dopo aver seguito la proclamazione dell’Impero in diretta radiofonica)
<ref name=isrec/></blockquote>
 
[[File:Massacre_de_Lékemti.jpg|thumb|[[Eccidio di Lechemti]], illustrazione ''Le Pèlerin'', 26 luglio 1936]]
Nonostante la presa di [[Addis Abeba]] e la proclamazione dell'impero, le truppe italiane erano in difficoltà per via della stagione delle piogge. Locatelli ricevette dal generale [[Alfredo Graziani]] l'incarico di portarsi per via aerea a Lechemti, nell'estremo ovest del paese, per ricevere la sottomissione di un capo galla locale e preparare una base per ulteriori sbarchi aerei da cui procedere verso Gore, dove era riparato il governo provvisorio del negus. Locatelli parte per [[Lechemti]] con il generale di brigata aerea [[Vincenzo Magliocco]] il 26 giugno con tre aerei. Ma gli alleati galla non si presentano, e nella notte gli equipaggi accampati attorni ai velivoli presso la località di Bonaya vengono assaliti dai cadetti etiopi della scuola militare di Olettà, che si erano rifugiati a Gore.<ref name=treccani/>
Gli [[arbegnuoc]] guidati da Keflè Nasibù e Belai Haileab incendiarono gli aerei e uccisero tutti gli italiani, tranne padre Borello che si era allontanato il pomeriggio prima dell'attacco<ref>A. Del Boca, ''Gli italiani in Africa orientale'', vol. III, pp. 30-32.</ref>.
Dopo la scoperta dell'[[eccidio di Lechemti]], a Locatelli e agli altri componenti degli equipaggi viene concessa la [[medaglia d'oro al valor militare]]. Antonio Locatelli è l'unico individuo decorato con tre Medaglie d'Oro al Valor Militare.
 
== Memoria ==
[[File:Drei Zinnen Hütte-Rifugion Locatelli 2.JPG|thumb|Il [[rifugio Antonio Locatelli]], alla base delle [[Tre Cime di Lavaredo]]]]
 
Con la morte di Locatelli ha inizio un vero e proprio "culto delll'eroe", nelle parole di Angelo Bendotti, praticato a Bergamo e dintorni "in una sorta di orgoglio campanilistico e di assoluta rimozione collettiva delle azioni compiute" da Locatelli.<ref name=bendotti>Angelo Bendotti, ''I conquistatori dell'impero. Tre vie, una piazza e un passaggio'', Il filo di Arianna, Bergamo, 2017</ref> Secondo Elisabetta Ruffini, "l'ondata di cordoglio che aveva coinvolto Bergamo... si fa memoria tesa ad incidere la città, tanto nella dimensione spaziale che temporale".<ref>Elisabetta Ruffini, ''Una questione di memoria'', "Studi e ricerche di storia contemporanea", n. 81, giugno 2014, p. 57. Citato in Bendotti, ''I conquistatori dell'Impero''</ref> Il sindaco [[Constantino Simoncini]] annoterà in occasione del ventennale che "l'esaltazione dei fascisti verso Locatelli non è sicuramente genuina, ma è intesa a fare di lui una fiaccola a conforto della loro azione politica".<ref name=simoncini>Timo Simoncini, ''Al balcone di una piccola città. Autobiografia di un sindaco (1956-1965), a cura di Carlo Simoncini, ed. Il filo di Arianna, Bergamo, 1999, p. 85. Citato in Bendotti, ''I conquistatori dell'Impero''</ref>
 
Già l'11 luglio il senatore [[Giacomo Suardo]] dal balcone della [[Torre dei Caduti di Bergamo]] ricorda l'eroe come "acciaio bergamasco senza scorie" offerto in sacrificio "al destino imperiale dell'Italia fascista".<ref> La Voce di Bergamo, 12 luglio 1936, citato in Bendotti, ''I conquistatori dell'Impero''</ref>
In breve tempo si moltiplicano le intitolazioni a Locatelli: portano il suo nome la Casa dell'Orfano di [[Ponte Selva]], l'aeroporto di [[Ponte San Pietro]], il sanatorio di [[Groppino (Piario)|Groppino]], le scuole elementari di Contrada Tre Passi, la sezione di Bergamo dell'Associazione Combattenti e quella del [[Club Alpino Italiano]], e finanche la nuova [[Palazzo della Libertà|Casa del Fascio di Bergamo]].
Un busto in bronzo, opera di [[Giacomo Manzù]], gli è dedicato al suo istituto Paleocapa, e un busto appare persino nella vetrina della pasticceria Isacchi.
Sempre nel 1936, il fascistissimo presidente del CAI, [[Angelo Manaresi]], stabilisce che l'ex rifugio Innerkofler avrebbe dovuto chiamarsi "Antonio Locatelli alle Tre Cime di Lavaredo".<ref name=bendotti/>
Il 17 luglio la commissione per la toponomastica comunale decide di aggiungere il nome di Locatelli alla lista di "nomi e date gloriose del Fascismo e della vittoriosa impresa coloniale in Africa Orientale" e "che al Suo nome glorioso venga dedicata una via principale della Città", stabilendo di rinominare in tal senso una parte della via Garibaldi nel nuovo centro piacentiniano.<ref>Commissione per la toponomastica comunaleVerbale della seduta del 17 luglio 1936, Archivio Comunale di Bergamo, citato in Bendotti, ''I conquistatori dell'Impero''</ref>
 
[[Gabriele D'Annunzio]] volle che fosse sepolto al [[Vittoriale degli Italiani|Vittoriale]] e per questo mise a disposizione un'arca funeraria. Si tratta comunque di una sepoltura simbolica in quanto l'arca funeraria è vuota (è quindi un [[cenotafio]]). I resti di uno dei due Ca.133 furono trasformati successivamente in un monumento ai caduti a Lechemti, poi andato distrutto.<ref>{{Cita web |1=http://www.gavs.it/FotodelNonno/Photo/A_O_I_Imperiali_II.htm |2=GAVS |3=16-04-2009 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070504215800/http://www.gavs.it/FotodelNonno/Photo/A_O_I_Imperiali_II.htm |dataarchivio=4 maggio 2007 |urlmorto=sì }}</ref>
 
Dopo la guerra, sulla base delle dichiarazioni della sorella Rosetta, si sarebbe diffusa la vulgata per cui Locatelli in Etiopia non avrebbe sparato un solo colpo, limitandosi a voli di ricognizione per prevenire le imposcate abissine contro le truppe italiane, e che la sua partecipazione alle attività militari fosse una "miserabile calunnia" messa in circolazione da certi ambienti politici.<ref name=novecento>[https://books.google.it/books?id=rB3CAgAAQBAJ&pg=PT1614&dq=%22antonio+locatelli%22&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwij96C-q7vfAhUmMewKHdx7D7IQ6AEI-QEwJQ#v=onepage&q=%22antonio%20locatelli%22&f=false Il Novecento a Bergamo: Cronache di un secolo], Di Pilade Frattini, Renato Ravanelli</ref>
 
La memoria di Locatelli non viene sfiorato dal processo di cancellazione di scritte e simboli del regime fascista a Bergamo, inclusa la grande dedica sul frontone della [[Palazzo della Libertà|Casa del Fascio di Bergamo]], che era servita da sede del Partito Nazionale Fascista e da luogo di tortura di partigiani e antifascisti durante la guerra; solamente il busto bronzeo viene spostato dall'atrio (e in seguito inserito, fuori contesto, alla [[Torre dei Caduti di Bergamo]]<ref>[http://www.isrecbg.it/web/?p=5310 ISREC]</ref>).<ref name=bendotti/>
 
[[File:Bergamo monumento Antonio Locatelli.jpg|thumb|248x248px|Fontana a Locatelli a Bergamo]]
Nel ventesimo anniversario della morte di Locatelli viene inaugurata in suo memoria a Bergamo una fontana monumentale di otto metri in marmo bianco di [[Zandobbio]], opera dell'architetto Piantanida, con parete bugnata e busto in bronzo dell'aviatore opera di [[Antonio Berti]]. All'ultimo momento il presidente della repubblica [[Giovanni Gronchi]] declinò l'invito a partecipare all'inaugurazione; il sindaco Simoncini scriverà nel suo diario che "tutti seppero che la sua partecipazione era stata disdetta perché si temeva che la manifestazione riuscisse di marca fascista.<ref name=simoncini/>
Il sindaco democristiano [[Ferruccio Galmozzi]] ricordò nel suo discorso l'unanimità del consiglio comunale e le qualità di eroismo, semplicità e spontaneità di Locatelli, ricordato anche come "saggio amministratore".<ref name=novecento/><ref>[https://www.alinari.it/it/dettaglio/ACA-F-052374-0000?search=d4edd174a873b2855496bae03c4614f1&searchPos=3 Alinari], foto della fontana a Locatelli all'inaugurazione</ref>
 
Nel corso degli anni, le regolari cerimonie commemorative di Locatelli fanno da punto focale per il ritrovo dei neofascisti bergamaschi. Nel 1961, il presidente Gronchi è a Bergamo per il centenario dell'unità d'Italia. Liberali e neofascisti chiedono un "gesto riparatore" nei confronti della memoria di Locatelli. "Possibile - scrive Simoncini nel suo diario - che quando si parla di Antonio Locatelli ci siano sempre pronti i soliti saluti romani e le camicie nere nascoste sotto la giacca?"<ref name=simoncini/> Gronchi, su richiesta del sindaco Simoncini, si alza in piedi in segno di rispetto nel passaggio davanti al monumento a Locatelli. Simoncini annota che "la cosa ha generalmente soddisfatto. Hanno però tolto dalle vicinanze del monumento [[Mirko Tremaglia|il Tremaglia]], che avrebbe sicuramente effettuato saluti romani ed esibizioni di simboli fascisti".<ref name=simoncini/>
 
Ancora a metà anni '80, ''Bergamo Flash'' ricorda di Locatelli "l'incapacità di ogni compromesso, la franchezza, lo slancio ed una limpida onestà", la stessa che lo avrebbe reso inviso ai gerarchi come Balbo, arrivando a definire Locatelli "un eroe scomodo" per il regime fascista ed a ipotezzare che l'eccidio di Lechemti "fosse una terribile trappola tesa ad arte e senza appello".<ref name=novecento/>
 
La chiara adesione di Locatelli al fascismo e le sue responsabilità durante la guerra d'Etiopia continuano a rendere la sua memoria controversa. l'Istituto per la Storia della Resistenza e dell'Età Contemporanea di Bergamo ([[ISREC]]) fa campagna perché la memoria di Locatelli sia contestualizzata e la sua presenza nello spazio pubblico limitata.<ref>[http://www.isrecbg.it/web/?p=5274 ISREC], 22 maggio 2015</ref><ref>[http://www.isrecbg.it/web/?p=5290 ISREC], 26 maggio 2015</ref>
 
Alla memoria di Antonio Locatelli sono stati dedicati:
* la via Antonio Locatelli e la fontana in stile razionalista con busto dell'aviatore, a Bergamo
* un busto bronzeo presso il 3º Reggimento AVES “Aquila” di [[Orio al Serio]], presso cui vengono celebrate funzioni annuali<ref>[https://www.anae.it/2018/07/12/ricordata-la-triplice-movm-maggiore-antonio-locatelli/ ANAE]</ref>
* un busto opera di [[Giovanni Avogadro]] sito nella [[Torre dei Caduti di Bergamo]], già conservato prima della liberazione nella Casa Littoria - oggi considerato dall'[[ISREC]] in tale luogo un falso storico<ref>[http://www.isrecbg.it/web/?p=5310 ISREC]</ref>
* la Sezione di Bergamo "Antonio Locatelli" del [[Club Alpino Italiano]]
* l'istituto aeronautico paritario Antonio Locatelli di Bergamo
* la Scuola Primaria "Antonio Locatelli" di [[Cavernago]]
* il [[Rifugio Antonio Locatelli]] nel [[Parco naturale Tre Cime]] di [[Lavaredo]]
 
== Onorificenze ==
{{Onorificenze
|immagine=Valor militare gold medal - old style BAR.svg
|nome_onorificenza=Medaglia d'oro al valor militare
|collegamento_onorificenza=Medaglia d'oro al valor militare
|motivazione=Già insignito di tre medaglie d'argento al valor militare; aviatore ammirabile, esploratore sagacissimo, temprato a tutte le avversità e a tutti i rischi, combattente di alto valore, si spingeva da solo per centinaia di chilometri su territorio avversario e superando la concentrazione di artiglieria e talvolta gli attacchi di pattuglie da caccia nemiche, giungeva su obiettivi militari di grande importanza riportando sempre fotografie ed informazioni preziose. Nell'ultimo volo di guerra colpito da uno shrapnel che gli squarciava l'apparecchio e costretto ad atterrare in territorio nemico, sebbene ferito al ginocchio e lussato al piede, compiva la distruzione dell'apparecchio e riusciva per otto ore a sottrarsi alla cattura del nemico. Caduto prigioniero, superando rischi e stenti di ogni sorta, raggiungeva le nostre linee durante l'ultima vittoriosa offensiva. Fulgido esempio d'eroismo.
|luogo=Cielo della Carnia, dell'Altipiano, Alto e Medio Isonzo, agosto - ottobre 1917
}}
{{Onorificenze
(rientro)A me questa sembra una informazione scarsamente utile. Basta e avanza l'estensione. Le graduatorie (IMHO) servono agli sportivi. --[[Utente:Carlomorino|<span style="color:#B20000">'''Carlo M.'''</span>]] (dillo a [[Discussioni utente:Carlomorino|zi' Carlo]]) 17:14, 16 set 2010 (CEST)
|immagine=Valor militare gold medal - old style BAR.svg
:Mi trovo d'accordo con Vito. Quella delle town nelle municipality penso sia un falso problema, e non per questo mi fanno pensare a livelli amministrativi paragonabili alle province italiane. Succede spesso in stati con regioni scarsamente popolate (es i comuni della Bassa California]]. L'esempio più classico a livello italiano potrebbe essere che [[Mestre]] è la più popolata ''city'' della ''municipality'' di [[Venezia]]. Pare incredibile, no?--<span style="font-family:Lucida Sans Unicode">[[Utente:Zavijavah|<span style="color:250578">'''''Zavijavah'''''</span>]]</span> ([[Discussioni utente:Zavijavah|msg]]) 20:35, 16 set 2010 (CEST)
|nome_onorificenza=Medaglia d'oro al valor militare
::<small>Quindi i comuni islandesi sono paragonabili ai "nostri" comuni? --[[Utente:Markos90|<span style="color:darkred;">'''Markos'''</span>]][[discussioni utente:Markos90|<span style="color:orangered;">'''''90'''''</span>]] 20:38, 16 set 2010 (CEST)</small>
|collegamento_onorificenza=Medaglia d'oro al valor militare
:::Da quello che leggo nella voce direi di si. Può far strano che esistano comuni rurali che amministrano territori vasti con più di un centro abitato. Ma abbiamo esempi italiani in tal senso, ad esempio [[Sovramonte]]. Non esiste il centro abitato di Sovramonte, ma tale è solo
|motivazione=Portava nella guerra per la conquista dell'Impero Etiopico lo spirito leggendario di puro eroismo degli aviatori della grande guerra. Esempio luminoso alle giovani generazioni.
il nome dell'entità territoriale comunale, dove il capoluogo e credo il centro maggiore ha un nome differente.--<span style="font-family:Lucida Sans Unicode">[[Utente:Zavijavah|<span style="color:250578">'''''Zavijavah'''''</span>]]</span> ([[Discussioni utente:Zavijavah|msg]]) 20:53, 16 set 2010 (CEST)
|luogo=Cielo della Somalia, gennaio - maggio 1936.
}}
 
{{Onorificenze
|nome_onorificenza=Medaglia d'oro al valor militare (alla memoria)
|collegamento_onorificenza=Medaglia d'oro al valor militare
|motivazione=Conscio del pericolo cui andava incontro, ma orgoglioso di essere annoverato fra i pionieri dell'Italia imperiale, chiedeva con generosa insistenza di partecipare ad ardita impresa aeronautica intesa ad affermare col simbolo del tricolore il dominio civile di Roma su lontane contrade non ancora occupate. Minacciato nella notte da orde ribelli, rifiutava la sicura ospitalità di genti amiche e preferiva affrontare con lo scarso manipolo di eroici compagni l'impari combattimento per difendere fino all'estremo sacrificio la bandiera della Patria.
|luogo=Lechemti, 27 giugno 1936<ref name = quirinale >[http://www.quirinale.it/elementi/DettaglioOnorificenze.aspx?decorato=12692 Sito web del Quirinale: dettaglio decorato].</ref>
|immagine = Valor militare gold medal - old style BAR.svg}}
 
{{Onorificenze
|immagine=Valor militare silver medal BAR.svg
|nome_onorificenza=Medaglia d'argento al valor militare
|collegamento_onorificenza=Medaglia d'argento al valor militare
|motivazione=Ardito e brillante pilota d'aeroplano compì lunghe e difficili ricognizioni, sfidando, con animo sereno, il fuoco aggiustato degli anti-aerei, che colpirono più volte il suo apparecchio, e manifestò ammirevole spirito offensivo negli scontri con i velivoli nemici. Durante una difficile ricognizione contrastata dal tiro degli anti-aerei che colpirono l'apparecchio, impegnò un duello con un velivolo avversario, costringendolo a discendere sul proprio campo. Riprese poi la ricognizione e la completò con fotografie. Nell'iniziare un'altra ricognizione scorse un apparecchio avversario proveniente da nostro territorio, incrociò per attendere il suo passaggio, ed avutolo a portata di tiro, lo attaccò deciso, inseguendolo fino a che non lo si vide cadere nel campo di Aisovizza. Compì poi la ricognizione trattenendosi per altre due ore su territorio nemico.
|luogo=Monte Nero, 14-18 febbraio 1916
}}
 
{{Onorificenze
|immagine=Valor militare silver medal BAR.svg
|nome_onorificenza=Medaglia d'argento al valor militare
|collegamento_onorificenza=Medaglia d'argento al valor militare
|motivazione= In ricognizioni aeree su Mezzolombardo, a Nave San Rocco, veniva assalito a 30 metri di distanza, ed alle spalle, da un aeroplano nemico, e riusciva con la sua calma e abile manovra a farlo abbattere dal proprio osservatore. Seguitava poi arditamente l'esecuzione del mandato affidatogli, quantunque l'apparecchio fosse stato colpito in parti vitali, riportando utili e preziose informazioni.
|luogo=Nave San Rocco (Val Lagarina), 15 giugno 1916
}}
 
{{Onorificenze
|immagine=Valor militare silver medal BAR.svg
|nome_onorificenza=Medaglia d'argento al valor militare
|collegamento_onorificenza=Medaglia d'argento al valor militare
|motivazione=Pilota d'aeroplano, durante un combattimento in una difficile zona d'alta montagna, eseguiva una ricognizione a meno di 500 metri sule posizioni nemiche. Sebbene l'apparecchio fosse stato danneggiato dal tiro bene aggiustato e l'osservatore ferito, con sprezzo del pericolo e calma ammirevole, continuava il volo sempre alla stessa quota e si internava sempre più in territorio nemico, consentendo all'osservatore di portare a termine il mandato.
|luogo=Cielo dell'Ortigara, Val Portule, Val Galmarara, Bassano, 20 giugno 1917
}}
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
*Francesco Meriano, ''L'aviatore Locatelli'', Nicola Zanichelli, [[Bologna]] 1926;
*Ercole Mazza, ''Antonio Locatelli due volte medaglia d'oro'', Bolis, [[Bergamo]] 1937;
*Nino Galimberti (a cura di), ''Antonio Locatelli'', Editrice "La Rivista di Bergamo", [[Bergamo]] 1937;
*Ettore Fabietti, ''Vita eroica di Antonio Locatelli'', Treves, Milano 1938;
*Umberto Ronchi (a cura di), ''Antonio Locatelli scritti e disegni'', Istituto Italiano d'Arti Grafiche, [[Bergamo]] 1956;
*Geo Renato Crippa, ''Il mitico Eroe ed Artista Antonio Locatelli'', Stamperia Conti, [[Bergamo]] 1964;
*[[Giuliana Donati Petténi]], ''Rievocazione della triplice M.O. al V.M. Antonio Locatelli'', Tipografia Editrice Secomandi, [[Bergamo]] 1968;
*Vittorio Polli, ''Antonio Locatelli Vita e documenti'', Bolis, [[Bergamo]] 1986;
*[[Bortolo Belotti]], ''Storia di Bergamo e dei bergamaschi'', Bolis, [[Bergamo]] 1989;
*[[Roberto Chiarini]], ''Una vita in volo Antonio Locatelli (1895-1936)'', Bolis, [[Bergamo]] 2011.
*I Reparti dell'aviazione italiana nella Grande Guerra, AM Ufficio Storico - Roberto Gentili e Paolo Varriale, 1999
 
== Voci correlate ==
*[[Rifugio Antonio Locatelli]]
*[[Eccidio di Lechemti]]
 
== Altri progetti ==
{{Interprogetto|commons=Category:Antonio Locatelli}}
 
== Collegamenti esterni ==
* [http://www.treccani.it/enciclopedia/antonio-locatelli_%28Dizionario-Biografico%29/ Sito Enciclopedia Treccani]: Antonio Locatelli
* [https://web.archive.org/web/20070222172135/http://fondazione.bergamoestoria.it/impagina.asp?idroot=35&id=440&IDProvenienza=409&IDLayout=5&IDNodo=231 Fondazione] Legler - Bergamo
* [https://web.archive.org/web/20060621221417/http://bibliotecamai.org/cataloghi_inventari/periodici/fondi_periodici/fondi_periodici_locatelli.html Biblioteca Angelo Maj] - Bergamo
* {{cita web|http://www.antoniolocatelli.it/|Sito della Fondazione Locatelli}}
* [https://www.bergamonews.it/2018/12/23/antonio-locatelli-quella-sinistra-coltiva-odio/298779/ Antonio Locatelli e quella sinistra che coltiva odio], Bergamonews, 23 dicembre 2018
* [https://www.bergamonews.it/2018/12/24/antonio-locatelli-fu-fascista-convinto-bergamo-non-ancora-conti-col-suo-passato/298838/ Antonio Locatelli fu fascista convinto e Bergamo non ha ancora fatto i conti col suo passato], Bergamonews, 24 dicembre 2018
 
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