Battaglia di Sena Gallica e Cantiere Navale Triestino: differenze tra le pagine

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[[File:CantiereNavaleTriestino.jpg|thumb|right|Vista aerea di parte del Cantiere Navale Triestino (c. 1914).]]
<noinclude>{{WIP|Jalo}}</noinclude>
[[File:VaroTergestea.jpg|thumb|right|Varo del piroscafo da carico "Tergestea" al Cantiere Navale Triestino(16 giugno 1911).]]
{{Conflitto
Il '''Cantiere Navale Triestino''' è stato fondato nel [[1907]] a [[Monfalcone]], allora parte del Litorale austriaco. È tuttora attivo con il nome di [[Fincantieri - Cantiere Navale di Monfalcone]].
|nome del conflitto = Battaglia di Sena Gallica
|parte_di = della [[Guerra gotica (535-553)|Guerra gotica]]
|immagine =
|didascalia =
|data = autunno del [[551]]
|luogo = al largo di Sena Gallica (attuale [[Senigallia]])
|casus =
|mutamenti_territoriali =
|esito = Vittoria della marina dell'[[Impero bizantino]]
|schieramento1 =[[Impero bizantino]]
|schieramento2 =[[Regno ostrogoto]]
|comandante1 =Giovanni<br/>Valeriano
|comandante2 =Indulfo<br/>Gibal
|effettivi1 =50 navi da guerra
|effettivi2 =47 navi da guerra
|perdite1 =Minime
|perdite2 =36 navi perse, il resto bruciate in seguito
|perdite3 =
|note =
}}
{{Campagnabox Guerre di Giustiniano}}
 
== Storia ==
La '''battaglia di Sena Gallica''' fu una [[battaglia navale]] combattuta al largo delle coste italiane del [[mar Adriatico]] nell'autunno del 551, tra le flotte dell'[[impero bizantino]] e del [[regno ostrogoto]], durante la [[Guerra gotica (535-553)]]. Prende il nome dalla citta' di Sena Gallica, l'odierna [[Senigallia]], vicino a cui si svolse. Segnò la fine del breve tentativo dei [[Goti]] di annullare il dominio della [[marina bizantina]] sui mari, e l'inizio della riscossa imperiale in questa guerra, sotto la guida di [[Narsete]].<ref name=Bury9>Bury, [http://penelope.uchicago.edu/Thayer/E/Roman/Texts/secondary/BURLAT/19C*.html#9 Cap.XIX, §9]</ref> Fu anche l'ultima grande battaglia navale combattuta nel [[mar Mediterraneo|Mediterraneo]] per oltre un secolo, fino alla [[battaglia navale di Al-Sawari]] del 655.<ref>''Age of the Galley'', p. 90</ref>
Progettato e finanziato dalla [[Cosulich (famiglia)|famiglia Cosulich]], proprietaria di una compagnia di navigazione, il cantiere venne ufficialmente inaugurato il 3 aprile [[1908]].
La famiglia Cosulich originaria di [[Lussinpiccolo]] aveva dato inizio alla propria attività armatoriale nel [[1857]] e nel [[1890]] trasferì la sede della compagnia a Trieste, dando impulso all'espansione della propria flotta con l'acquisto di diversi piroscafi e fondando nel [[1903]] la compagnia di navigazione "Unione Austriaca di Navigazione dell'Austro Americana e dei Fratelli Cosulich", i cui piroscafi cominciarono a collegare regolarmente Trieste con il [[America del Nord|Nord]] e il [[Sud America]].
 
Fino allo scoppio della prima guerra mondiale il cantiere aveva costruito diverse navi, sia mercantili che militari, tra cui l'incrociatore ''[[SMS Saida|Saida]]'' per la [[k.u.k. Kriegsmarine]], la [[marina militare]] dell'[[Impero austro-ungarico]]. Allo scoppio della guerra tra Italia e Austria nel 1915 la forza lavoro, in gran parte italiana, abbandonò il cantiere, mentre il sito stesso era troppo vicino alla linea del fronte per continuare ad operare. Venne occupato dal [[Regio Esercito]] l'8 giugno [[1915]], diventando obiettivo dei cannoni austriaci da luglio a settembre 1915, durante le varie battaglie dell'Isonzo. La società però continuò a funzionare, utilizzando impianti avuti in prestito dalla DDSG a [[Budapest]] e l'Arsenale Navale di [[Pola]]. Durante la guerra vennero costruiti dei [[sommergibile|sommergibili]], tra cui diversi della classe U-27.
== Contesto storico ==
 
Terminato il conflitto, con il passaggio di Trieste al [[Regno d'Italia]] la compagnia assunse la denominazione "Cosulich Società Triestina di Navigazione".
Nel 550 la guerra gotica era giunta al quindicesimo anno. I primi anni della guerra avevano visto una serie di successi per la relativamente ridotta forza bizantina guidata da [[Belisario]], che aveva portato alla caduta di [[Ravenna]] ed all'apparente restauro del controllo imperiale sull'Italia (540). In seguito l'imperatore [[Giustiniano I di Bisanzio|Giustiniano]] richiamò Belisario. I comandanti rimasti iniziarono a litigare tra loro, mentre i Goti radunavano le forze. Sotto il comando del carismatico nuovo re, [[Totila]], ben presto i Goti ribaltarono la situazione, sovrastando le forze imperiali. Neanche il ritorno di Belisario riuscì a contenere la forza degli Ostrogoti. Nel 550 i Romani con una manciata di roccaforti costiere sulla terraferma e, nella primavera di quell'anno, Totila invase anche la [[Sicilia]], base strategica dei Romani.<ref name=Bury8>Bury, [http://penelope.uchicago.edu/Thayer/E/Roman/Texts/secondary/BURLAT/19C*.html#8 Cap.XIX, §8]</ref> Nel tentativo di impedire ai bizantini un facile accesso all'Italia, bloccando quindi lo sbarco di forze fresche, Totila creò un esercito di 400 navi per contendere i mari all'impero. Nello stesso momento Giustiniano allestì l'ultimo grande tentativo di riconquistare l'Italia, grazie all'eunuco [[Narsete]].<ref name=Bury8/>
 
I cantieri di Monfalcone ripresero le attività e la compagnia cominciò ad essere conosciuta nel mondo come Cosulich Line. Nel 1923 vennero aperte a Monfalcone dalla Cosulich anche le Officine Aeronautiche in quanto la famiglia Cosulich aveva rivolto il suo interesse alla navigazione aerea ed era proprietaria dal 1921 della [[Società Italiana Servizi Aerei]] (SISA).
Totila, informato del trattato che si stava preparando, era determinato ad impedire ai nemici l'accesso alle loro basi su suolo italiano, soprattutto [[Crotone]] ed [[Ancona]].<ref name=Bury9/> Si ritirò dalla Sicilia,<ref name=Bury8/> e mentre le sue truppe assediavano Ancona, con 47 navi che la isolavano anche dal mare, Totila spedì il resto della flotta, 300 navi, a fare un'incursione sulle coste dell'[[Epiro (provincia romana)|Epiro]] e delle [[isole Ionie]].<ref name=Bury9/> Ancona stava per cadere, e quindi il generale Valeriano, comandante di [[Ravenna]], chiamò Giovanni, un generale particolarmente esperto che si trovava a [[Salona]] in [[Dalmazia (provincia romana)|Dalmazia]] in attesa dell'arrivo di Narsete e del suo esercito, chiedendogli di spedire alcuni rinforzi. Immediatamente Giovanni mise a disposizione 38 navi con i suoi veterani, a cui si unirono dopo poco tempo altre 12 unità navali comandate da Valeriano stesso. La neonata flotta salpò le ancore per raggiungere Sena Gallica, circa 27 km a nord di Ancona.<ref name=Bury9/>
 
Nei primi mesi del [[1928]] la [[Banca Commerciale Italiana]] cedette il pacchetto azionario del [[Lloyd triestino di navigazione]] alla Cosulich Line che in tal modo riuscì a impossessarsi della quasi totalità delle azioni del [[Italia Marittima|Lloyd Triestino]]. Negli [[anni 1930|anni trenta]] la Cosulich Line ed il Lloyd Triestino, per ordine del Governo, sarebbero confluite nella società [[Italia - Società di Navigazione|Italia Flotte Riunite]] il cui coordinamento e controllo era sotto le giurisdizione di una finanziaria a controllo statale, la [[Finmare]].
== Fasi del conflitto ==
 
Nel 1929 il Cantiere Navale Triestino si è fuso con un'altra società di cantieristica navale italiana, lo Stabilimento Tecnico Triestino per formare la [[Cantieri Riuniti dell'Adriatico]] (CRDA).
Dal momento che le due flotte era quasi equivalenti, i due comandanti Goti, Indulfo e Gibal (il primo era un ex uomo di Belisario), decisero di affrontare immediatamente i Romani in battaglia, e salparono.<ref name=Bury9/>
 
Significative costruzioni del cantiere furono quelle dei transatlantici ''[[Saturnia (transatlantico)|Saturnia]]'' (1925) e ''[[Vulcania]]'' (1926).
A differenza di quanto succedeva in antichità classica, le navi da battglia del VI secolo non possedevano arieti; i combattimenti navali erano dominati da scambio di proiettili ed [[Abbordaggio|abbordaggi]].<ref>''Age of the Galley'', p. 99</ref> In questo tipo di combattimenti l'esperienza e l'abilità di mantenere compatta la formazione della flotta era essenziale, e le ciurme bizantine avevano certo più esperienza di quelle gote. Presto, nel cuore della battaglia, alcune navi gotiche uscirono dal gruppo principale e vennero facilmente distrutte, mentre le altre navigavano troppo vicine impedendosi a vicenda la manovra.<ref name=Bury9/> Alla fine la debole flotta gotica venne disintegrata, e le loro navi tentarono la fuga. Persero 36 navi, e lo stesso Gibal venne catturato, mentre Indulfo e gli altri sopravvissuti fuggirono verso Ancona. Appena giunto vicino al campo base dell'esercito tirò in secca le navi e gli diede fuoco.<ref name=Bury9/>
 
== Produzione cantieristica ==
Questa incredibile sconfitta scoraggiò la forza gotica, che immediatamente tolse l'assedio fuggendo.<ref name=Bury9/> Seguita poco dopo da una serie di successi romani, la battaglia di Sena Gallica può essere indicata come l'arresto dell'avanzata barbara nella guerra gotica, e l'inizio della riscossa per l'impero bizantino.<ref name=Bury9/>
;Produzione del Cantiere Navale Triestino<ref name = "ReferenceA">Die Wehrmacht der Monarchie, Wien 1914.</ref>
{| class="wikitable" style="text-align:right;"
|-
! Anno || Stazza lorda navi varate || Consumo di acciaio
|-
| || tonn. || tonn.
|-
| 1908 || 1446 || 600
|-
| 1909 || 6722 || 2890
|-
| 1910 || 3637 || 1570
|-
| 1911 || 17815 || 7580
|-
| 1912 || 22534 || 12100
|-
| 1913 || 32405 || 19100
|}
 
== Lavoratori impiegati nel cantiere ==
== Voci correlate ==
;Numero di lavoratori impiegati nel cantiere<ref name="ReferenceA"/>
{| class="wikitable" style="text-align:right;"
|-
! Anno || numero lavoratori
|-
| 1908 || 400
|-
| 1909 || 800
|-
| 1910 || 650
|-
| 1911 || 1600
|-
| 1912 || 1800
|-
| 1913 || 2350
|-
| 1914 (marzo) || 2600
|}
 
==Note==
* [[Marina bizantina]]
<references/>
* [[Guerra gotica (535-553)]]
 
== References Bibliografia==
*Libro commemorativo "Cantieri Riuniti dell'Adriatico – origini e sviluppo – 1857 – 1907 – 1957" edito nel 1957 dai Cantieri Riuniti dell'Adriatico nel centenario della fondazione dello Stabilimento Tecnico Triestino e nel cinquantenario del Cantiere Navale Triestino di Monfalcone.
{{reflist}}
*{{cita libro | cognome= Fornasir | nome=Dante | titolo=Ampliamento dell'officina navale dei cantieri riuniti dell'Adriatico di Monfalcone | editore=Tip. L. Smolars e Nipote|città=Trieste | anno=1938 }}
*{{cita libro | cognome=Martinuzzi | nome=Matteo | titolo=Cantiere 100 anni di navi a Monfalcone | editore=Fincantieri |città=Trieste | anno=2008 }}
*{{cita web|http://www.gwpda.org/naval/ahsubs.htm|Sieche article on Austro-Hungarian U-boats}}
* Conway's ''All the World's Fighting ships 1922-1946'' (1980) ISBN 0-85177-146-7
 
==Voci Sources correlate==
* [[Cantieri Riuniti dell'Adriatico]]
* [[Procopius]], ''De Bello Gothico'', Book IV
* [[Cantiere navale di Monfalcone]]
*{{cite book | first=John Bagnell | last=Bury | authorlink=John Bagnell Bury | title= History of the Later Roman Empire | url=http://penelope.uchicago.edu/Thayer/E/Roman/Texts/secondary/BURLAT/home.html | publisher=Macmillan & Co., Ltd. | year=1923}}
* {{cite book
| first = Robert (Ed.)
| last = Gardiner
| title = AGE OF THE GALLEY: Mediterranean Oared Vessels since pre-Classical Times
| publisher = Conway Maritime Press
| year = 2004
| isbn = 978-0851779553
}}
 
==Collegamenti esterni==
{{Portale|Antica Roma|Germani}}
* {{cita web |1=http://www.archeologiaindustriale.it/ |2=Sito Archeologia Industriale |accesso=4 marzo 2016 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160304025529/http://www.archeologiaindustriale.it/ |dataarchivio=4 marzo 2016 |urlmorto=sì }}
 
{{Controllo di autorità}}
[[Categoria:Battaglie navali romane]]
{{Portale|trasporti}}
[[Categoria:Battaglie dei Goti]]
 
[[Categoria:Cantieri navali dell'Impero Austro-Ungarico]]
[[en:Battle of Sena Gallica]]
[[Categoria:Cantieri navali italiani|Cantiere Navale Triestino]]
[[Categoria:Cantieri Riuniti dell'Adriatico]]