Giovanni Domenico de Nigris e Cantiere Navale Triestino: differenze tra le pagine

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[[File:CantiereNavaleTriestino.jpg|thumb|right|Vista aerea di parte del Cantiere Navale Triestino (c. 1914).]]
{{cancellazione|arg=biografie}}
[[File:VaroTergestea.jpg|thumb|right|Varo del piroscafo da carico "Tergestea" al Cantiere Navale Triestino(16 giugno 1911).]]
{{O|religiosi|arg2=filosofi|marzo 2015}}
Il '''Cantiere Navale Triestino''' è stato fondato nel [[1907]] a [[Monfalcone]], allora parte del Litorale austriaco. È tuttora attivo con il nome di [[Fincantieri - Cantiere Navale di Monfalcone]].
{{S|religiosi italiani|filosofi italiani}}
[[File:Stella salutis.JPG|thumb|upright=1.1|Frontespizio interno della sua opera più nota ''Stella salutis''.]]
{{Bio
|Nome = Giovanni Domenico
|Cognome = de Nigris
|ForzaOrdinamento = Nigris ,Giovanni Domenico de
|Sesso = M
|LuogoNascita = Crotone
|GiornoMeseNascita =
|AnnoNascita = XVI secolo
|LuogoMorte = Crotone
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte = ?
|Attività = presbitero
|Attività2 = filosofo
|Attività3 = naturalista
|AttivitàAltre = e [[poeta]]
|Nazionalità = italiano
|Epoca = 1500
|Immagine =
|Didascalia =
}}
== Biografia ==
Sacerdote [[Clero secolare|secolare]]<ref>[[Niccolò Toppi|Nicolò Toppi]], ''[https://books.google.co.uk/books?id=8RBEAAAAcAAJ&pg=PA143&dq=Gio+Domenico+de+Nigris&hl=it&sa=X&ei=m1UJVYj1CsHyUPW2hNAH&ved=0CCcQ6AEwAQ#v=onepage&q=Gio%20Domenico%20de%20Nigris&f=false Biblioteca napoletana, et apparato a gli huomini illustri in lettere di Napoli, e del Regno]'', Napoli, Antonio Bulifon, 1678, p. 143.</ref> e [[poeta latino]] {{cn|tra i più conosciuti dell'epoca}}, nacque a [[Crotone]] da famiglia di origini [[Napoli|napoletane]] e fiorì nella seconda metà del [[XVI secolo]].
 
== Storia ==
Scrisse la sua [[Opera letteraria|opera]] più importante dal titolo ''Stella Salutis'', edita a [[Napoli]] nel 1562, usando la lingua latina e dedicandola alla "fere divinam" (''quasi divina'') Maria d'Aragona, moglie di [[Alfonso III d'Avalos]], marchese del Vasto:
Progettato e finanziato dalla [[Cosulich (famiglia)|famiglia Cosulich]], proprietaria di una compagnia di navigazione, il cantiere venne ufficialmente inaugurato il 3 aprile [[1908]].
«Indigni presbyteri Io. Dominici de Nigris Crotoniatæ. Opusculum de animalibus volatilibus, terrestribus, & aquaticis, metri numero compactum. Cum moralibus sacræ paginæ testimonio comprobatis. Libri tres. Ad Illustrissimam, & fere divinam Mariam de Aragonia Vasti Marchionem... Napoli, Raimondo Amato, 1562.» <ref>''[https://books.google.it/books?id=qxWgGR98KvYC&pg=PT18&lpg=PT18&dq=Stella+Salutis%2BDe+Nigris&source=bl&ots=CN2dNPGf0w&sig=STabD_x1Rkaz0NC1l5YL8bSGZtg&hl=it&sa=X&ei=a0sJVYSbCsX2UNGwgdgG&ved=0CCIQ6AEwAA#v=onepage&q&f=false Stella Salutis.]
La famiglia Cosulich originaria di [[Lussinpiccolo]] aveva dato inizio alla propria attività armatoriale nel [[1857]] e nel [[1890]] trasferì la sede della compagnia a Trieste, dando impulso all'espansione della propria flotta con l'acquisto di diversi piroscafi e fondando nel [[1903]] la compagnia di navigazione "Unione Austriaca di Navigazione dell'Austro Americana e dei Fratelli Cosulich", i cui piroscafi cominciarono a collegare regolarmente Trieste con il [[America del Nord|Nord]] e il [[Sud America]].
 
Fino allo scoppio della prima guerra mondiale il cantiere aveva costruito diverse navi, sia mercantili che militari, tra cui l'incrociatore ''[[SMS Saida|Saida]]'' per la [[k.u.k. Kriegsmarine]], la [[marina militare]] dell'[[Impero austro-ungarico]]. Allo scoppio della guerra tra Italia e Austria nel 1915 la forza lavoro, in gran parte italiana, abbandonò il cantiere, mentre il sito stesso era troppo vicino alla linea del fronte per continuare ad operare. Venne occupato dal [[Regio Esercito]] l'8 giugno [[1915]], diventando obiettivo dei cannoni austriaci da luglio a settembre 1915, durante le varie battaglie dell'Isonzo. La società però continuò a funzionare, utilizzando impianti avuti in prestito dalla DDSG a [[Budapest]] e l'Arsenale Navale di [[Pola]]. Durante la guerra vennero costruiti dei [[sommergibile|sommergibili]], tra cui diversi della classe U-27.
== Note ==
<references />
 
Terminato il conflitto, con il passaggio di Trieste al [[Regno d'Italia]] la compagnia assunse la denominazione "Cosulich Società Triestina di Navigazione".
== Bibliografia ==
* Giovanni Andrea Fico, ''Notizie storiche della patria di S. Zosimo, pontefice romano, e suoi atti con una breve preliminare descrizione della Calabria'', Roma, appresso Gioacchino e Gian-Giuseppe fratelli Salvioni stampatori vaticani e della Sapienza, 1760, p. 52.
* [[Camillo Minieri Riccio]], ''Memorie storiche degli scrittori nati nel regno di Napoli'', Napoli, Tipografia dell'Aquila di Vincenzo Puzziello, 1844.
* [[Alfredo Serrai]], ''La biblioteca di Aldo Manuzio il Giovane'', Milano, Sylvestre Bonnard, 2007. ISBN 978-88-89609-37-8.
 
I cantieri di Monfalcone ripresero le attività e la compagnia cominciò ad essere conosciuta nel mondo come Cosulich Line. Nel 1923 vennero aperte a Monfalcone dalla Cosulich anche le Officine Aeronautiche in quanto la famiglia Cosulich aveva rivolto il suo interesse alla navigazione aerea ed era proprietaria dal 1921 della [[Società Italiana Servizi Aerei]] (SISA).
{{Controllo di autorità}}
 
Nei primi mesi del [[1928]] la [[Banca Commerciale Italiana]] cedette il pacchetto azionario del [[Lloyd triestino di navigazione]] alla Cosulich Line che in tal modo riuscì a impossessarsi della quasi totalità delle azioni del [[Italia Marittima|Lloyd Triestino]]. Negli [[anni 1930|anni trenta]] la Cosulich Line ed il Lloyd Triestino, per ordine del Governo, sarebbero confluite nella società [[Italia - Società di Navigazione|Italia Flotte Riunite]] il cui coordinamento e controllo era sotto le giurisdizione di una finanziaria a controllo statale, la [[Finmare]].
{{Portale|Biografie|Cattolicesimo|Ecologia e ambiente|Filosofia|Letteratura}}
 
Nel 1929 il Cantiere Navale Triestino si è fuso con un'altra società di cantieristica navale italiana, lo Stabilimento Tecnico Triestino per formare la [[Cantieri Riuniti dell'Adriatico]] (CRDA).
 
Significative costruzioni del cantiere furono quelle dei transatlantici ''[[Saturnia (transatlantico)|Saturnia]]'' (1925) e ''[[Vulcania]]'' (1926).
 
== Produzione cantieristica ==
;Produzione del Cantiere Navale Triestino<ref name = "ReferenceA">Die Wehrmacht der Monarchie, Wien 1914.</ref>
{| class="wikitable" style="text-align:right;"
|-
! Anno || Stazza lorda navi varate || Consumo di acciaio
|-
| || tonn. || tonn.
|-
| 1908 || 1446 || 600
|-
| 1909 || 6722 || 2890
|-
| 1910 || 3637 || 1570
|-
| 1911 || 17815 || 7580
|-
| 1912 || 22534 || 12100
|-
| 1913 || 32405 || 19100
|}
 
== Lavoratori impiegati nel cantiere ==
;Numero di lavoratori impiegati nel cantiere<ref name="ReferenceA"/>
{| class="wikitable" style="text-align:right;"
|-
! Anno || numero lavoratori
|-
| 1908 || 400
|-
| 1909 || 800
|-
| 1910 || 650
|-
| 1911 || 1600
|-
| 1912 || 1800
|-
| 1913 || 2350
|-
| 1914 (marzo) || 2600
|}
 
==Note==
<references/>
 
==Bibliografia==
*Libro commemorativo "Cantieri Riuniti dell'Adriatico – origini e sviluppo – 1857 – 1907 – 1957" edito nel 1957 dai Cantieri Riuniti dell'Adriatico nel centenario della fondazione dello Stabilimento Tecnico Triestino e nel cinquantenario del Cantiere Navale Triestino di Monfalcone.
*{{cita libro | cognome= Fornasir | nome=Dante | titolo=Ampliamento dell'officina navale dei cantieri riuniti dell'Adriatico di Monfalcone | editore=Tip. L. Smolars e Nipote|città=Trieste | anno=1938 }}
*{{cita libro | cognome=Martinuzzi | nome=Matteo | titolo=Cantiere 100 anni di navi a Monfalcone | editore=Fincantieri |città=Trieste | anno=2008 }}
*{{cita web|http://www.gwpda.org/naval/ahsubs.htm|Sieche article on Austro-Hungarian U-boats}}
* Conway's ''All the World's Fighting ships 1922-1946'' (1980) ISBN 0-85177-146-7
 
==Voci correlate==
* [[Cantieri Riuniti dell'Adriatico]]
* [[Cantiere navale di Monfalcone]]
 
==Collegamenti esterni==
* {{cita web |1=http://www.archeologiaindustriale.it/ |2=Sito Archeologia Industriale |accesso=4 marzo 2016 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160304025529/http://www.archeologiaindustriale.it/ |dataarchivio=4 marzo 2016 |urlmorto=sì }}
 
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|trasporti}}
 
[[Categoria:PoetiCantieri italianinavali deldell'Impero XVI secoloAustro-Ungarico]]
[[Categoria:PersonalitàCantieri ecclesiastichenavali legateitaliani|Cantiere aNavale CrotoneTriestino]]
[[Categoria:FilosofiCantieri legatiRiuniti a Crotonedell'Adriatico]]
[[Categoria:Poeti legati a Crotone]]
[[Categoria:Poeti in latino]]