15º Stormo e Gianni Cuperlo: differenze tra le pagine

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{{Carica pubblica
{{Infobox unità militare
|nome = Gianni Cuperlo
|Nome=15º Stormo "Stefano Cagna"
|immagine = Gianni Cuperlo daticamera.jpg
|Immagine=[[File:Ensign of the 15º Stormo of the Italian Air Force.svg|150px]]
|carica = [[Presidente]] del [[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]]
|Didascalia=
|mandatoinizio = 15 dicembre [[2013]]<ref>[http://www.repubblica.it/politica/2013/12/13/news/pd_cuperlo_accetta_proposta_renzi_su_presidenza-73508159/?ref=HREC1-2.shtml Cuperlo sarà presidente del Pd].</ref>
|Attiva=[[1931]]/[[1943]] - dal [[1965]]/oggi
|mandatofine = 21 gennaio [[2014]]
|Nazione = {{ITA 1861-1946}} <br> {{Bandiera|ITA|nome}}
|predecessore = [[Rosy Bindi]]
|Alleanza =
|successore = [[Matteo Orfini]]
|Servizio = [[File:Lesser coat of arms of the Kingdom of Italy (1929-1943).svg|15px]][[Regia Aeronautica]]<br>[[File:Coat of arms of the Italian Air Force.svg|15px]][[Aeronautica Militare]]
|carica2 = [[Sinistra giovanile|Segretario della Sinistra giovanile]]
|Tipo=
|mandatoinizio2 = 22 dicembre [[1990]]
|Ruolo=[[Ricerca e salvataggio|SAR]] e Combat SAR
|mandatofine2 = 12 gennaio [[1992]]
|Descrizione_ruolo=Compiti
|predecessore2 = ''carica istituita''
|Dimensione=
|successore2 = [[Nicola Zingaretti]]
|Struttura_di_comando=[[Comando delle Forze per la Mobilità ed il Supporto]]
|carica3 = [[Federazione Giovanile Comunista Italiana|Segretario della Federazione Giovanile Comunista Italiana]]
|Reparti_dipendenti=[[81º Centro Addestramento]] <br> [[File:DISTINTIVO TUTA 82CSAR 15STORMO TRAPANI.JPG|30px]] [[82º Centro C/SAR|82º Centro SAR]] <br> [[File:CoA 83° Centro CSAR.png|30px]] [[83º Centro C/SAR|83º Gruppo C/SAR]] <br> [[File:DISTINTIVO TUTA 84CSAR 15STORMO BRINDISI.JPG|30px]] [[84º Centro C/SAR|84º Centro SAR]] <br> [[File:DISTINTIVO TUTA 85CSAR 15STORMO PRATICAMARE.JPG|30px]] [[85º Gruppo|85º Centro C/SAR]] -
|mandatoinizio3 = [[1988]]
615ª Squadriglia Collegamenti
|mandatofine3 = [[1990]]
|Descrizione_reparti_dipendenti=
|predecessore3 = [[Pietro Folena]]
|Guarnigione=[[Aeroporto di Cervia-Pisignano]]
|successore3 = ''nessuno''
|Descrizione_guarnigione=Sede comando
|carica4 = [[Camera dei deputati|Deputato della Repubblica Italiana]]
|Equipaggiamento= Elicotteri [[Sikorsky S-61|HH-3F]], [[AB 212|AB-212]] (81º CAE), [[MD Helicopters MD 500|NH 500]] (615ª Sqdr), [[AgustaWestland AW139|HH-139A]],
|mandatoinizio4 = 6 giugno [[2006]]
|Descrizione_equipaggiamento=
|mandatofine4 = 22 marzo [[2018]]
|Soprannome=
|legislatura4 = [[XV legislatura della Repubblica Italiana|XV]], [[XVI legislatura della Repubblica Italiana|XVI]], [[XVII legislatura della Repubblica Italiana|XVII]]
|Patrono=
|gruppo parlamentare4 = '''XV:''' [[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico-L'Ulivo]]<br/>'''XVI e XVII:''' [[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]]
|Motto=''Ab coelo in auxilium vitae''
|coalizione4 = '''XV:''' [[L'Unione]]<br/>'''XVI:''' [[Partito Democratico (Italia)|PD]]-[[Italia dei Valori|IdV]]<br/>'''XVII:''' [[Italia. Bene Comune]]
|Battaglie=
|circoscrizione4 = '''XV:''' [[Circoscrizione Friuli-Venezia Giulia (Camera dei deputati)|Friuli-Venezia Giulia]]<br/>'''XVI:''' [[Circoscrizione Toscana (Camera dei deputati)|Toscana]]<br/>'''XVII:''' [[Circoscrizione Lazio 1|Lazio 1]]
|Anniversari=
|collegio4 =
|Decorazioni=[[Medaglia d'argento al valor militare]]&nbsp;([[1940]])<br/> [[valor civile|Medaglia d'argento al valore civile]]&nbsp;([[1973]]) <br/> [[valor militare|Medaglia d'argento al valore aeronautico]]&nbsp;([[1981]])<br/>[[valor militare|Medaglia d'oro al valore aeronautico]]&nbsp;([[2008]])
|partito = [[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]] <small>(dal 2007)</small><br />''Precedenti'':<br />[[Partito Comunista Italiano|PCI]] <small>(fino al 1991)</small><br />[[Partito Democratico della Sinistra|PDS]] <small>(1991-1998)</small><br />[[Democratici di Sinistra|DS]] <small>(1998-2007)</small>
 
|tendenza = [[Socialismo democratico]]
<!-- Comandanti -->
|titolo di studio = [[Laurea]] in [[DAMS|Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo]]
|Comandante_corrente= Colonnello AArnn pilota Ludovico Chianese
|alma mater = [[Università degli Studi di Bologna]]
|Descrizione_comandante_corrente=
|professione = [[Politico]], [[Funzionario#Funzionario di partito|Dirigente di partito]]
|Capo_cerimoniale=
|tipo nomina4 =
|Descrizione_capo_cerimoniale=
|incarichi4 =
|Comandanti_degni_di_nota= Generale B.A. AArnn pilota [[Stefano Cagna]]
|sito4 = http://www.camera.it/leg17/29?tipoAttivita=&tipoVisAtt=&tipoPersona=&shadow_deputato=302422&idLegislatura=17
<!-- Simboli -->
|vice = [[Matteo Ricci (politico 1974){{!}}]]<br />[[Sandra Zampa]]
|Simbolo=
}}
|Descrizione_simbolo=
{{Bio
|Simbolo2=
|Nome = Gianni
|Descrizione_simbolo2=
|Cognome = Cuperlo
|Ref = ''Dati tratti dalla documentazione in bibliografia.
|PostCognomeVirgola = all'anagrafe '''Giovanni Cuperlo'''<ref>Il cognome si legge Cùperlo, con l'accento sulla "u".</ref>
|Sesso = M
|LuogoNascita = Trieste
|GiornoMeseNascita = 3 settembre
|AnnoNascita = 1961
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte =
|Epoca = 1900
|Epoca2 = 2000
|Attività = politico
|Nazionalità = italiano
}}
[[File:FIAT BR3.jpg|thumb|Un [[Fiat B.R.3]] del tipo in dotazione al 15º Stormo.]]
[[File:Caproni Ca.100.jpg|thumb|Un [[Caproni Ca.100]] del tipo in dotazione al 15º Stormo.]]
[[File:Sm81-20sq.parata.jpg|thumb|Rassegna della linea di volo del 15º Stormo con i [[Savoia-Marchetti S.M.81]] ''Pipistrello'' della 20ª Squadriglia, 46º Gruppo.]]
[[File:SM79.jpg|thumb|Un [[Savoia-Marchetti S.M.79]] ''Sparviero'' del tipo in dotazione al 15º Stormo]]
[[File:FIAT CR42AS.jpg|thumb|Un [[Fiat C.R.42]]AS della 20ª Squadriglia, 46º Gruppo del 15º Stormo ai tempi del rischieramento in [[Libia]].]]
[[File:Grumman HU-16 Albatross 15Stormo Onda5.jpg|thumb|Il primo [[Grumman HU-16 Albatross]] in dotazione al 15º Stormo, matricola 00-179 ''Mare 5'' - [[Museo storico dell'Aeronautica Militare di Vigna di Valle]].]]
[[File:AB-47J ITA.JPG|thumb|Un coppia di [[Bell 47|AB.47J]] - Museo storico dell'Aeronautica Militare di Vigna di Valle.]]
[[File:AB204 15STORMO.JPG|thumb|L'[[Bell UH-1 Iroquois|AB-204]], ''Monte 26'' in forza al 15º Stormo SAR.]]
[[File:ItAF HH3F.jpg|thumb|HH-3F ''Pellicano'' - 15º Stormo ''Onda 29''.]]
[[File:AB.212 of Italian Air Force.JPG|thumb|Un [[Bell 212|AB-212]] del 15º Stormo]]
[[File:Aeronautica Militare Breda Nardi NH-500E2.jpg|thumb|NH 500 sulla piazzola nei pressi dell'hangar del 15º Stormo a [[Pratica di Mare]].]]
[[File:FANTI ARIA 15º STORMO LANCIO.JPG|thumb|I primi lanci dei [[Fanti dell'aria]] operati dal 15º Stormo da Castel Benito, in Libia.]]
[[File:LANCI FANTI ARIA CASTEL BENITO DA CIELO.jpg|thumb|Vista aerea dei lanci.]]
[[File:Diagramma nascita 15 stormo.jpg|thumb|Organigramma del 15º Stormo ''Bombardamento Terrestre'' al momento della costituzione.]]
[[File:SOCCORSO AEREO AMI OGGI.jpg|thumb|Attuale organigramma del servizio di Soccorso Aereo dell'Aeronautica Militare Italiana.]]
[[File:Attuale organigramma 15 Stormo.jpg|thumb|Attuale organigramma del 15º Stormo.]]
 
Deputato del [[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]] dal 2006 al 2018, attualmente è membro della Direzione Nazionale del partito.
Il '''15º Stormo''' "[[Stefano Cagna]]" è uno stormo dell'[[Aeronautica Militare]] italiana ed è parte integrante del [[Comando delle Forze per la Mobilità ed il Supporto]], con cinque gruppi di volo sparsi nella penisola italiana. Il suo compito principale è quello di assicurare la [[Ricerca e salvataggio|ricerca e soccorso]] degli equipaggi di volo, concorrendo, inoltre, ad attività di pubblica utilità quali la ricerca di dispersi in mare o in montagna, il trasporto sanitario d'urgenza di ammalati in pericolo di vita, nonché il soccorso di traumatizzati gravi.
È stato l'ultimo segretario della [[Federazione Giovanile Comunista Italiana]] (FGCI) e il primo della [[Sinistra giovanile]] (Sg), ricoprendo tali incarichi dal 1988 al 1992. Nel maggio del 2013 si [[Elezioni primarie del Partito Democratico del 2013 (Italia)|candida alla Segreteria del Partito Democratico]].
Dopo le primarie dell'8 dicembre, Cuperlo accetta la proposta del segretario [[Matteo Renzi]] e assume la carica di presidente del Partito Democratico<ref>[http://www.repubblica.it/politica/2013/12/13/news/pd_cuperlo_accetta_proposta_renzi_su_presidenza-73508159/?ref=HREC1-2.shtml Cuperlo accetta proposta di Renzi, sarà presidente del Pd].</ref>. Dopo uno scontro aperto nella direzione del partito con il segretario Renzi riguardo alla bozza della [[Italicum|legge elettorale]] che esclude le preferenze, si dimette da tale carica il 21 gennaio 2014<ref>[http://www.repubblica.it/politica/2014/01/21/news/legge_elettorale_renzi_va_avanti_ma_il_m5s_d_battaglia_sulle_preferenze-76526375/?ref=HREA-1.shtml Cuperlo si dimette da presidente Pd, Renzi rischia lo stop sulle preferenze].</ref>.
 
== Biografia ==
Tali missioni rientrano in ciò che nel linguaggio militare occidentale viene definito in tempo di pace "Search and Rescue" - "SAR" e, in tempo di crisi, "Combat SAR" o "C/SAR".
Diplomato al Liceo Classico Francesco Petrarca di Trieste nel 1980, durante gli anni del liceo si avvicina alla politica e incomincia la militanza nella [[Federazione Giovanile Comunista Italiana]] (FGCI), della quale diventerà Segretario Nazionale nel 1988, guidandola fino al passaggio nella [[Sinistra Giovanile]]. Laureato all'[[Università di Bologna]] nel 1985 al Corso di laurea in Discipline delle Arti, Musica e Spettacolo [[DAMS]], della Facoltà di Lettere e Filosofia, discutendo una tesi di sociologia della comunicazione, relatore [[Mauro Wolf]].
 
Dirigente del [[Partito Democratico della Sinistra]] e poi dei [[Democratici di Sinistra]], è stato responsabile della comunicazione dal 1992 al 1994 e membro della Segreteria Nazionale dei DS. Nel 2006 è eletto deputato del [[Circoscrizione Friuli-Venezia Giulia (Camera dei deputati)|Friuli-Venezia Giulia]], nel 2008 nella [[Circoscrizione Toscana (Camera dei deputati)|Circoscrizione Toscana]], nel 2013 nella [[Circoscrizione Lazio 1]]. È stato docente a contratto presso l'[[Università di Teramo]], insegnando Teoria e tecnica della [[comunicazione pubblica]], [[Comunicazione politica]] e Analisi della sfera pubblica.
Il 15º Stormo ha in ogni suo centro un elicottero dedicato al SAR normalmente pronto al decollo in 120 minuti per 365 giorni all'anno, il cui coordinamento è sotto l'autorità del Centro Coordinamento Soccorso del Comando Operazioni Aeree (COA) di [[Poggio Renatico]] ([[Ferrara]]).
 
=== La nascita della Sinistra giovanile ===
==Storia==
Nel 1988 è eletto segretario nazionale della [[Federazione Giovanile Comunista Italiana|FGCI]], guidandola così nel passaggio del 1989 che portò l'organizzazione giovanile a seguire la svolta politica del [[Partito Comunista Italiano]].
===Le origini del 15º Stormo ed il suo impegno bellico===
====La nascita ed i primi anni====
Il 15º Stormo nasce a [[Ciampino]] (campo di Ciampino Sud) il [[1º giugno]] del [[1931]] come 15º Stormo Aeroplani Bombardamento Diurno, poi Stormo Bombardamento Terrestre (B.T.), composto dal 46º Gruppo, già parte del [[13º Stormo]] e formato dalla 20ª e 21ª Squadriglia, e dal neocostituito 47º Gruppo (53ª e 54ª Squadriglia). Alla data di costituzione la forza effettiva del reparto era di 95 uomini, compresi 21 piloti (10 ufficiali e 11 sottufficiali).<ref name=MS1931_pg1>Paride Sacchi, ''Memorie storiche per l'anno 1931 (X)'', pag. 1, Regia Aeronautica, 1931</ref>
 
In questo periodo gli iscritti aumentarono, e dai 42.000 del 1984 si arrivò ai 55.000 del 1990. Ad [[Ariccia]], l'8 ottobre [[1990]] Cuperlo, seguendo la linea di [[Achille Occhetto]], propose di sciogliere la [[Federazione Giovanile Comunista Italiana|FGCI]] per far nascere la [[Sinistra Giovanile]], un'organizzazione confederale articolata in quattro associazioni della scuola, del territorio, dell'università e dei luoghi di lavoro. La proposta passò con 91 voti favorevoli, 10 astenuti e 13 contrari.
Lo Stormo nasce inizialmente con l'obiettivo di partecipare alle manovre aeree del 1931, svoltesi tra il 23 agosto ed il 3 settembre; la sua costituzione è sancita in forma definitiva dal [[Ministero dell'Aeronautica]] il 2 ottobre 1931.<ref name=MS1931_pg1/>
 
Il 19 dicembre 1990 si aprì a Pesaro il XXV e ultimo congresso della FGCI. Il 22 dicembre la FGCI si sciolse con 356 voti favorevoli su 491 votanti (72,5%), in rappresentanza di 55.000 iscritti. La maggioranza della FGCI seguì il neonato Partito Democratico della Sinistra dando poi vita nel 1992 alla Sinistra giovanile del PDS, che nel 1998 si sarebbe poi chiamata semplicemente Sinistra giovanile. Una parte della minoranza aderì prima al Movimento per la Rifondazione Comunista e poi al [[Partito della Rifondazione Comunista]], e nel 1995 diede vita ai [[Giovani Comuniste/i|Giovani Comunisti]] (GC).
Tra il 31 ottobre ed il 21 novembre 1931 lo Stormo fu trasferito a [[Ferrara]], da dove volò fino al settembre 1935 su velivoli [[Fiat B.R.3]] e, almeno in un periodo iniziale, anche su velivoli da turismo [[Caproni Ca.100]].<ref name=MS1931_pg3>Paride Sacchi, ''Memorie storiche per l'anno 1931 (X)'', pag. 3, Regia Aeronautica, 1931</ref>
 
Dopo lo scioglimento della [[Federazione Giovanile Comunista Italiana|FGCI]], nasce il Comitato Promotore della [[Sinistra giovanile]], e allo stesso tempo, con un patto federativo, si promuove la nascita di associazioni giovanili tematiche: a Sinistra (organizzazione studentesca), Tempi Moderni (sui temi del lavoro), Nero e non solo! (associazione contro le discriminazioni razziali)<ref>Mauro Alberto Mori, [http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1988/12/11/un-anti-burocrate-conquista-la-fgci.html Un anti-burocrate conquista la FGCI], in «[[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]]», 11 12 1988, p. 8. URL consultato in data 01-12-2009.</ref>.
Nel biennio 1934-1935 venne anche costituito un 15º Stormo 'bis' che, insieme ad assetti dell'[[8º Stormo]] e [[9º Stormo]] rappresentarono la componente aerea delle operazioni italiane durante la [[Guerra di Etiopia]].
 
=== Dai Democratici di Sinistra al Partito Democratico ===
Nel settembre del 1935 il reparto fu trasferito a [[Guidonia Montecelio]] dove ebbe sede al completo delle sue squadriglie fino al febbraio del 1936. In questo periodo venne riequipaggiato con i trimotori [[Savoia-Marchetti S.M.81|S.M.81]] di produzione SIAI (su licenza) e con motorizzazione [[Gnome et Rhône|Gnome Rhône]] K14. Nel febbraio del 1936 il 47º Gruppo venne trasferito sul campo di Ciampino Sud mentre il 46º Gruppo rimaneva a Guidonia Montecelio.
Nel [[1992]] entra nella direzione del [[Partito Democratico della Sinistra]] e successivamente nei [[Democratici di Sinistra]] (DS). In questo periodo Cuperlo conosce [[Massimo D'Alema]], con il quale ha collaborato internamente al partito e alla Camera come presidente della Commissione bicamerale per le riforme della seconda parte della Costituzione. Con lo stesso collega Massimo D'Alema partecipa anche alla stesura e pubblicazione di alcune opere come: ''Un paese normale'' (Massimo D'Alema – Mondadori 1996) e ''La grande occasione'' (Massimo D'Alema – Mondadori 1998). Nel [[2001]] entra nella segreteria nazionale dei DS in qualità di responsabile della comunicazione del partito, incarico che ricopre fino al 2006.
 
Primo dei non eletti alle [[Elezioni politiche italiane del 2006|elezioni politiche del 2006]], subentra il 6 giugno 2006 alla [[Camera dei deputati|Camera dei Deputati]] nelle liste de ''[[L'Ulivo]]'' (in quota [[Democratici di Sinistra|DS]]) della ''[[Circoscrizione Friuli-Venezia Giulia (Camera dei deputati)|circoscrizione Friuli-Venezia Giulia]]'', è stato membro della XIV commissione (Politiche dell'Unione Europea) fino al termine della legislatura.
Nel giugno del [[1936]] il reparto venne inviato in [[Libia]], all'aeroporto di [[Castel Benito]]. Per primo si trasferì il 46º Gruppo, raggiunto poi il mese successivo dal 47º.
 
Entra a far parte del [[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]] fin dalla sua fondazione, nel 2007. A seguito della sconfitta di [[Walter Veltroni]] alle [[Elezioni politiche italiane del 2008|elezioni politiche del 2008]], evidenziò la necessità di un ricambio generale all'interno del partito per lasciare spazio alle giovani leve dei democratici<ref>{{cita web|url = http://www.lastampa.it/2008/06/23/italia/politica/se-walter-si-stufa-parte-la-sfida-dei-quarantenni-v6f4fLMvs1W7JyI1jTEjPL/pagina.html |titolo = articolo de La Stampa, 26 giugno 2008|accesso = 09 novembre 2017}}</ref>.
Il [[3 aprile]] [[1937]] lo Stormo ricevette a Roma, sul [[Vittoriano]] la Bandiera di Guerra.
 
È nominato presidente del Forum Centro Studi del Partito Democratico nel [[2009]] dal neo segretario [[Pier Luigi Bersani]]<ref>{{cita web|url = http://archive.partitodemocratico.it/doc/225192/centro-studi-incarichi-e-contatti.htm|titolo = Centro Studi PD: Incarichi e Contatti|accesso = 09 novembre 2017|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20171110114325/http://archive.partitodemocratico.it/doc/225192/centro-studi-incarichi-e-contatti.htm|dataarchivio = 10 novembre 2017|urlmorto = sì}}</ref>.
Nel periodo in cui il 15º Stormo operò da Castel Benito fu compito dello Stormo l'addestramento in volo dei ''[[Fanti dell'aria]]'', unità costituita dal governatore della Libia, Maresciallo dell'Aria [[Italo Balbo]], il 24 marzo [[1938]], precursori del reparto paracadutisti ''[[Brigata Paracadutisti Folgore|Folgore]]''.<ref>[http://digilander.libero.it/fred.labrone/Atto%20costitutivo.htm Atto Costitutivo della Scuola dei Paracadutisti della Libia del 24.03.1938]</ref> Il 16 aprile 1938 24 S.M.81 del 15º Stormo lanciarono su Castel Benito i primi trecento paracadutisti italiani, appartenenti al 1º Battaglione Fanti dell'Aria Paracadutisti Libici, comandato dal magg. [[Goffredo Tonini]], [[MOVM]]. Sempre nello stesso anno, tra il 18 ed il 24 maggio, lo Stormo partecipò nelle grandi manovre alla presenza del re [[Vittorio Emanuele III]].
Fa parte della corrente interna al PD dei Dalemiani.
 
=== Candidato alla segreteria e presidenza del Partito Democratico ===
Durante il biennio [[1938]]-[[1939]] lo Stormo continuò ad operare nei cieli della Libia con i suoi S.M.81 in livrea bianco-avorio.
 
Il 10 maggio [[2013]], intervistato da [[Gad Lerner]], ufficializza la sua candidatura, che {{citazione necessaria|incontra un diffuso apprezzamento tra i vertici del PD}}. Fa un lungo intervento all'assemblea di luglio "Fare il PD". Il 27 agosto lancia la piattaforma programmatica che rappresenta il manifesto ideologico della sua candidatura alla Segreteria nazionale del PD. Il 20 ottobre presenta la sua mozione congressuale.
Lo Stormo non venne coinvolto direttamente nelle operazioni legate alla [[guerra civile spagnola]]; lo furono invece alcuni suoi piloti, tra i quali va ricordato il capitano [[Tommaso Parini]], insignito nel 1938 della [[Valor militare|medaglia d'oro al valor militare]] alla memoria, proprio per la sua attività in Spagna.
 
A seguito della vittoria nelle primarie del PD, [[Matteo Renzi]] gli offre la carica di presidente del partito. Dopo un rifiuto iniziale, il 13 dicembre accetta la proposta. Due giorni dopo, nell'assemblea nazionale del Partito Democratico, diventa ufficialmente il nuovo presidente<ref>[http://www.ilmessaggero.it/PRIMOPIANO/POLITICA/cuperlo_presidente_pd_renzi/notizie/407128.shtml Cuperlo dice sì a Renzi, sarà presidente del Pd].</ref>.
Nel [[1940]] il reparto venne equipaggiato con gli [[Savoia-Marchetti S.M.79|S.M.79]].
 
In contrasto con la linea del segretario sulla legge elettorale, il 21 gennaio [[2014]] si dimette da presidente del Partito Democratico<ref>[http://www.corriere.it/politica/14_gennaio_21/pd-cuperlo-si-dimette-presidente-a8a63b62-82a1-11e3-9102-882f8e7f5a8c.shtml Pd: Cuperlo si dimette da Presidente].</ref>.
Insieme al [[2º Stormo]] il 15º è stato il reparto della Regia Aeronautica con più lunga permanenza in Libia prima dell'inizio della guerra.
 
=== SinistraDem ===
====Le operazioni belliche nel 1940====
Dopo le dimissioni da presidente del partito Cuperlo guida la ''SinistraDem'', corrente di minoranza e opposizione rispetto alla maggioranza renziana. Dopo le dimissioni di [[Roberto Speranza]] da capogruppo della Camera, anche la corrente ''Area Riformista,'' dopo la divisione interna di ''Sinistra è cambiamento'', si posiziona definitivamente nella minoranza del partito. Gli scontri più duri all'interno del PD avvengono sulle grandi riforme del [[Governo Renzi]] come ''[[Jobs Act]]'', ''[[Buona scuola|Buona Scuola]]'', e la ''[[Riforma costituzionale Renzi-Boschi]].'' Dopo aver dichiarato l'intenzione di votare ''No'' al ''[[Referendum costituzionale del 2016 in Italia]],'' assieme a tutta la minoranza, Cuperlo dichiara pochi giorni prima del voto la sua decisione di votare ''Sì'' a seguito della promessa, dopo numerosi inviti, di Matteo Renzi di cambiare la legge elettorale. Dopo il referendum costituzionale decide di non aderire alla scissione guidata da [[Roberto Speranza]], dagli ex-segretari [[Pier Luigi Bersani]] e [[Guglielmo Epifani]] e dall'ex presidente del consiglio [[Massimo D'Alema]], rimanendo nel PD e appoggiando [[Andrea Orlando]] alle [[Elezioni primarie del Partito Democratico del 2017 (Italia)|elezioni primarie del 2017]].
===== Giugno =====
La prima missione di guerra del 15º Stormo fu effettuata il giorno 11 giugno 1940, appena un giorno dopo la dichiarazione di guerra dell'Italia. In quella occasione tre S.M.79 dello Stormo furono impegnati in una missione di ricognizione fotografica nelle zone di [[Sfax]], [[Ben Gardane]] e del confine libico-tunisino.<ref name=DePre>Håkan Gustavsson, Ludovico Slongo, ''Desert Prelude, Early Clashes June - November 1940'', Stratus s.c., 2010</ref> Lo Stormo tornò in azione la mattina del 13 giugno quando 12 S.M.79 del 15º Stormo, alla guida del colonnello [[Silvio Napoli]] attaccarono [[Sollum]], in Egitto. Dopo il raid gli apparecchi attaccarono colonne militari inglesi avvistate nella zona di [[Sidi Azeiz]] e [[Amseat]]. All'attacco parteciparono anche le cacciatorpediniere [[Turbine (cacciatorpediniere 1927)|Turbine]], [[Nembo (cacciatorpediniere 1927)|Nembo]] ed [[Aquilone (cacciatorpediniere 1927)|Aquilone]], della 1ª Squadriglia Cacciatorpediniere di base a [[Tobruk]], che cannoneggiarono l'obiettivo dal mare.<ref name=DePre/>
Sempre il 13 giugno del 1940 le quattro squadriglie del 15º Stormo (per una forza totale di 35 trimotori S.M. 79) vennero spostate dal campo di manovra di [[Tarhuna]] a Benina. Di qui, nella prima settimana di luglio, venne spostato a ridosso del fronte, presso la base di [[Maraua]], in [[Cirenaica]].
 
Indicato dalla Direzione Nazionale del Partito come candidato alla Camera a Sassuolo nelle elezioni politiche del 4 Marzo 2018, rinuncia quando verifica che in Emilia-Romagna vi sono stati numerosi candidati da Roma senza adeguata, a giudizio di Cuperlo, consultazione del Partito locale. Cuperlo lascia quindi il Parlamento.
Il 22 giugno 12 S.M.79 del 15º Stormo eseguirono il primo raid notturno della Regia Aeronautica contro la postazione di [[Marsa Matrouh]]. L'intenso fuoco di sbarramento antiaereo sopra l'obiettivo colpì uno dei velivoli della 21ª Squadriglia, 46º Gruppo (equipaggio maresciallo pilota Giovanni Lampugnani, sergente maggiore pilota Francesco Carlone, aviere scelto motorista Umberto Costa, primo aviere radiotelegrafista Ottorino Bruschi, primo aviere armiere Bruno Lovato). Il velivolo pilotato da Lampugnani collise in volo con un altro velivolo dello Stormo, quello del leader della formazione, capitano Zelè (equipaggio: capitano pilota Zelè, tenente pilota Regoli, primo aviere Bradde, primo aviere Fallavena, primo aviere Capellini) che fu costretto ad un atterraggio di fortuna lungo la costa egiziana. L'equipaggio di Lampugnani perì nell'azione, quello del capitano Zelè venne catturato dagli inglesi.<ref name=DePre/>
 
== Opere ==
Il 28 giugno il 46º Gruppo del 15º Stormo, al comando del maggiore Cerne, eseguì una azione sull'aeroporto di Marsa Matrouh. L'aeroporto venne reso inutilizzabile per alcune ore.<ref name=DePre/>
* ''Un paese normale. La sinistra e il futuro dell'Italia'', con [[Massimo D'Alema]] e [[Claudio Velardi]], Milano, A. Mondadori, 1995. ISBN 88-04-40847-2.
* ''La grande occasione. L'Italia verso le riforme'', con Massimo D'Alema, Milano, Mondadori, 1997. ISBN 88-04-42161-4.
* ''Par condicio? Storia e futuro della politica in televisione'', Roma, Donzelli, 2004. ISBN 88-7989-860-4.
* ''Basta zercar. Sinistra, traslochi, Partito democratico'', Roma, Fazi, 2009. ISBN 978-88-6411-079-0.
* ''Sinistra, e poi'', Roma, Donzelli, 2017. ISBN 978-88-6843-722-0.
*''In viaggio. La sinistra verso nuove terre,'' Roma'','' Donzelli, 2018, ISBN 978-88-6843-814-2.
 
===== LuglioNote =====
<references/>
A partire da luglio e fino al dicembre 1940 lo Stormo fu prevalentemente impegnato nel bombardamento della zona del fronte. Vennero effettuate anche missioni contro le lontane basi logistiche inglesi nel deserto egiziano nonché alcuni attacchi a convogli nel Mediterraneo.
 
== Altri progetti ==
Particolarmente significative furono le missioni dell'8 e del 12 luglio 1940 contro convogli a largo di [[Alessandria d'Egitto|Alessandria]], quella del 29 luglio nelle acque di [[Sidi el Barrani|Sidi el-Barrani]] e quelle del 16 e 17 agosto lungo le coste egiziane, in particolare nella zona di [[Bardia]].
{{interprogetto|q|commons=Category:Gianni Cuperlo}}
 
== Collegamenti esterni ==
Nel pomeriggio del 5 luglio lo Stormo realizzò una nuova azione di bombardamento con bombe da 50&nbsp;kg. Tre S.M.79 della 21ª Squadriglia, al comando del capitano Masoero, attaccarono il campo di volo di [[Tishdidia]] insieme ad altri sei S.M.79 della 54ª Squadriglia del tenente Remorino, due apparecchi della 21ª squadriglia guidati dal maggiore Cerne, tre S.M.79 della 20ª Squadriglia del capitano Guidorzi ed altri tre apparecchi della 20ª Squadriglia al comando del tenente Recagno. Un'ora più tardi altri sei apparecchi della 53ª Squadriglia al comando del maggiore Angelo Tivegna attaccarono il campo di Bir Enba. Tutti gli apparecchi tornarono alla base attribuendosi la distruzione di sei velivoli nemici a terra e di depositi di munizioni e combustibile.
* {{cita web|http://www.giannicuperlo.it|Sito Ufficiale di Gianni Cuperlo}}
 
{{Box successione
Il giorno successivo altri dieci apparecchi dello Stormo (21ª e 54ª Squadriglia) al comando del capitano Guidorzi attaccarono nuovamente la base di [[Marsa Matruh|Marsa Matrouh]] sganciando un centinaio di bombe da 50&nbsp;kg.
|tipologia = incarico di partito
 
|carica = Presidente del [[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]]
Nella missione dell'8 luglio quattro diverse ondate di velivoli del 15º Stormo (11:40 cinque velivoli; 17:15 cinque velivoli; 18:10 tre velivoli; 18:30 cinque velivoli), affiancate de apparecchi del 10º Stormo e del 14º Stormo, attaccarono la flotta inglese nel porto di [[Alessandria d'Egitto]]. Le ultime due ondate (in entrambe i casi formate da velivoli della 47ª Squadriglia, al comando del capitano Giuseppe Magrì e del colonnello [[Silvio Napoli]]) furono probabilmente coinvolte in un caso di [[fuoco amico]] contro navi italiane al largo della costa libica.<ref name=DePre/>
|immagine = PartitoDemocratico.svg
 
|periodo = 15 dicembre [[2013]] - 21 gennaio [[2014]]
Alle 18:10 del 11 luglio apparecchi del 15º Stormo parteciparono all'attacco ad un convoglio di navi inglesi di ritorno dalle coste calabre dove avevano preso parte alla [[battaglia di Punta Stilo]]. Nessuna delle navi riportò danni.
|precedente = [[Rosy Bindi]]
 
|successivo = [[Matteo Orfini]]
Il giorno successivo, 12 luglio, lo Stormo venne nuovamente impegnato in sei diverse ondate contro la base navale di Alessandria. Gli attacchi, coadiuvati da ulteriori ondate del 10º, 14º e 33º Stormo, vennero eseguiti 09:00 e le 14:30, coinvolgendo un totale di 42 velivoli del 15º. Tutti gli apparecchi rientrarono alla base.
 
Il 13 luglio aerei del reparto, dopo aver attaccato navi inglesi vennero ingaggiati da una piccola formazione di [[Bristol Blenheim]]. Probabilmente uno degli S.M.79 fu seriamente danneggiato mentre almeno uno dei Bristol Blenheim venne sicuramente abbattuto e l'abbattimento venne attribuito all'aviere scelto armiere Ornani della 20ª Squadriglia del 46º Gruppo.
 
Il 16 luglio lo Stormo tornò ad attaccare la base di Marsa Matrouh. In particolare in questo periodo per approfittare della favorevole fase lunare, il 10º ed il 15º Stormo si alternarono in bombardamenti notturni, con il 15º operando nelle notti pari.
 
===== Agosto =====
Alla data del 12 agosto lo Stormo aveva in forza 29 velivoli di cui 14 in efficienza. La prima azione del mese di cui si ha traccia è quella effettuata il 16 agosto quando, in collaborazione con velivoli del 33º Stormo, apparecchi S.M.79 del 15º attaccarono un incrociatore e tre cacciatorpediniere inglesi a nord della costa egiziana. L'attacco non ebbe successo ed i velivoli tornarono tutti alla base.
 
Il giorno dopo, 17 agosto, sempre in collaborazione con il 33º Stormo, il 15º attaccò la flotta inglese a largo di Bardia. L'obiettivo erano le corazzate [[HMS Warspite (1913)|HMS Warspite]], [[HMS Ramillies (07)|HMS Ramilles]] e [[HMS Malaya]], nonché l'incrociatore [[HMS Kent (54)|HMS Kent]] e la loro scorta di cacciatorpediniere. Dopo l'attacco 15 S.M.79 del 15º Stormo vennero ingaggiati da una formazione di [[Gloster Gladiator]] e, per la prima volta dall'inizio del conflitto, da un [[Hawker Hurricane]]. Tre apparecchi del 15º vennero abbattuti; lo Stormo reclamò l'abbattimento di tre Gloster Gladiator.
 
Nella furiosa lotta si distinse il 1º aviere - armiere [[Antonio Trevigni]], membro dell'equipaggio dell'S.M.79 ai comandi dei tenenti Cossu e De Camillis della 53ª Squadriglia - 46º Gruppo. Durante l'azione il loro S.M.79 venne attaccato e colpito più volte dai Gloster Gladiator. Noncurante delle gravissime ferite riportate, Antonio Trevigni continuò ad azionare le mitragliatrici da 7.7mm riuscendo ad abbattere almeno uno dei velivoli nemici. Per l'eroismo della sua azione venne successivamente insignito della medaglia d'oro al valor militare; morirà in un ospedale militare in Italia nell'ottobre del 1942 in conseguenza delle ferite riportate nell'azione.<ref name=DePre/><ref>Giulio Lazzati, ''I soliti quattro gatti'', pagg. 8-10, Mursia Editore, 1965</ref>
 
Il mese di agosto 1940 si concluse per il 15º Stormo con l'importante azione del pomeriggio del 29, quando 15 apparecchi del reparto, in collaborazione con altrettanti del 10º Stormo, attaccarono Marsa Matrouh. Riferimenti all'azione vennero fatti nel Bollettino nº 84 del 30 agosto.<ref name=DePre/><ref name=CroGue>Cronache della Guerra, Vol 2, Tumminelli & C., Roma,
1940</ref>
 
===== Settembre =====
Il 5 settembre 1940 lo Stormo entrò a far parte della neo-costituita 9ª Brigata Aerea ''Leone'' della quale fece poi parte fino allo scioglimento di questa brigata il 10 febbraio 1942. Secondo alcune fonti<ref name=DePre/> questa data andrebbe spostata al 28 ottobre.
 
Il 6 settembre lo Stormo effettuò un attacco contro lo snodo ferroviario di Marsa Matrouh. Parteciparono all'azione 15 apparecchi (dieci S.M.79 del 47º Gruppo, guidati dal colonnello Silvio Napoli e dal maggiore Tivegna, e cinque S.M.79 della 21ª Squadriglia guidati dal capitano Lualdi). I velivoli decollarono dalla base di Maraua. L'attacco fu eseguito sotto un intenso fuoco di sbarramento antiaereo e fu contrastato dall'azione di Gloster Gladiator del 112º Squadron. L'attacco ebbe successo e tutti gli apparecchi del 15º tornarono alla base.
 
Contemporaneamente, un S.M.79 della 20ª Squadriglia, al comando del capitano Guidorzi volava sul porto di Alessandria in una missione di ricognizione diurna.
 
Il 13 settembre, allo scattare dell'offensiva italiana voluta dal generale [[Rodolfo Graziani]], il 15º Stormo fu chiamato ad un incessante azione di bombardamento e ricognizione che si protrasse almeno fino al 18 settembre.
 
In rappresaglia degli attacchi inglesi a Bengasi, il 20 settembre otto S.M.79 del 47º Gruppo (colonnello Silvio Napoli) e tre S.M.79 della 20ª Squadriglia (tenente Recagno) attaccarono nuovamente Marsa Matrouh insieme ad altri 35 apparecchi di altri reparti. Ebbe luogo in quell'occasione uno dei bombardamenti più massicci realizzati fin lì dalla Regia Aeronautica.
L'obiettivo venne nuovamente colpito il giorno 22 settembre, questa volta da una formazione composta da dieci apparecchi del 15º Stormo, guidati dal maggiore Cunteri, affiancati da altri velivoli del 14º e 9º Stormo.
 
Il mese di settembre si chiuse in modo tragico per il reparto. Infatti, il 30 settembre 1940 lo Stormo subì un primo pesante bombardamento sulla base di Maraua. La base venne attaccata da parte di una formazione di sette Bristol Blenheim del 113º Squadron che giunse sull'obiettivo proprio mentre alcuni apparecchi del 15º si accingevano a decollare. La contraerea italiana scambiò i velivoli inglesi per apparecchi italiani. Come conseguenza il fuoco di sbarramento iniziò quando ormai era troppo tardi. Il reparto venne duramente colpito. Un S.M.79 venne centrato in pieno, esplodendo sulla pista. Un altro venne distrutto, sei, di cui due gravemente, danneggiati. La pista venne resa inutilizzabile. Il prezzo dell'attacco in termini di vite umane fu elevato; ci furono sei morti (tenente D'Ignazio, sotto tenente Costanzo, sergente maggiore Marcantoni, sergente Goggi ed altri due non identificati) e sei feriti.
 
===== Ottobre - Novembre =====
Il 5 ottobre 13 apparecchi del 15º Stormo parteciparono ad una nuova azione contro Marsa Matrouh.
 
L'8 ottobre il 46º ed il 47º Gruppo vennero arretrati a Castel Benito per essere riequipaggiati. Dieci dei velivoli in efficienza furono ceduti al 54º Gruppo mentre i rimanenti ad altre Squadriglie. I velivoli non in efficienza rimasero in forza al 15º.
 
Non sono disponibili ulteriori dati relativamente all'attività del reparto tra ottobre e la fine di novembre.
 
===== Dicembre =====
Il mese di dicembre 1940 inizia per il 15º Stormo con un nuovo pesante bombardamento inglese che colpì il reparto il 7 dicembre presso l'aeroporto di Castel Benito. In questa occasione vennero distrutti tre S.M.79 ed altri 12 furono seriamente danneggiati. Gravi perdite subirono anche le linee volo di altri reparti di stanza sull'aeroporto.
 
Di lì a due giorni, il 9 dicembre, iniziava l'offensiva inglese in Nord Africa, nota come [[Operazione Compass]]. Dopo l'iniziale confusione nelle reazioni da parte del comando italiano, l'11 dicembre i velivoli efficienti del 15º Stormo, inizialmente destinati a rientrare in patria, vennero spostati al fronte sugli aeroporti cirenaici di [[Ayn el-Ghazala|Ain el Gazala]] (T4) e di [[Sidi Hamed el Magrum]].
 
Il 15º iniziava un intenso ciclo di operazioni contro l'avanzata inglese.<ref name=Compass>Håkan Gustavsson, Ludovico Slongo, ''Desert Prelude, Operation Compass'', Stratus s.c., 2010</ref>
 
Il giorno 13 dicembre lo Stormo tornò in azione. Tre S.M.79 del 54º Gruppo al comando del maggiore Cunteri decollarono dal campo Z1 per attaccare truppe nemiche nella zona di Sidi Omar, mentre il tenente Recagno, con un velivolo della 20ª Squadriglia effettuava una missione di ricognizione nella zona di confine per verificare la situazione delle truppe italiane a terra. Sempre il 13, nel pomeriggio, altri tre S.M.79 della 21ª Squadriglia al comando del tenente Medun decollavano da Z1 per attaccare la zona di Gabr bu Fares. Durante l'azione i velivoli dello Stormo vennero attaccati da una formazione di Hawker Hurricane, probabilmente del 33º Squadron. Tutti gli apparecchi del 15º rientrarono alla base (due su Z1, uno atterrò su T5).
 
Il giorno 14 dicembre varie formazioni del 15º attaccavano colonne nemiche in movimento. Iniziava una formazione di tre S.M.79 decollata da Z1 al comando del tenente Romagna-Manoja; il loro obiettivo era una colonna alleata in marcia verso la [[Via Balbia]]. Altri tre S.M.79, decollati ancora una volta da Z1 e questa volta al comando del capitano De Cecco, attaccavano con successo una colonna meccanizzata. Sulla via del ritorno due velivoli si separarono ed il terzo si unì ad una formazione del 41º Stormo. Durante questa fase il velivolo venne attaccato da alcuni Gloster Gladiator riuscendo ad evadere l'attacco con minimi danni.
Intanto una terza formazione di quattro S.M.79, questa volta al comando del colonnello Napoli, attaccava da 900 metri di quota una colonna meccanizzata nemica. Anche in questo caso la caccia nemica intercettava i velivoli dello Stormo ma nello scontro che ne seguiva gli S.M.79 uscivano illesi.
Nel pomeriggio due ondate (complessivi sette S.M.79) del 15º al comando del capitano Triboldi e del tenente Tramontano bombardavano con bombe da 50&nbsp;kg una colonna meccanizzata. Altri tre S.M.79, al comando del capitano Lualdi compivano l'ultima missione di bombardamento dello Stormo per la giornata.
Intanto il 14 dicembre al 33º Stormo veniva ordinato il rientro in Italia. Cinque dei velivoli del reparto venivano ceduti al 15º Stormo.
 
Il 15 dicembre lo Stormo era impegnato solo in due azioni di bombardamento nella zona di Sidi Azeiz, ciascuna realizzata con una formazione di 10-12 S.M.79, la prima al comando del capitano De Cecco e la seconda del capitano Lualdi.
 
L'efficienza dei velivoli stava rapidamente diminuendo. La mattina del 16 dicembre approssimativamente solo la metà degli apparecchi era operativa. In queste condizioni, tre ondate (complessivi dodici S.M.79) del 15º, questa volta guidate dai tenenti Medun e Tramontano e dal capitano Triboldi, tornarono ad attaccare colonne nemiche nella zona di Sidi Azeiz ed Amseat.
Il tenente Medun tornava in volo con una formazione di altri tre S.M.79 nell'ultimo tentativo di soccorrere la guarnigione di Sidi Omar.
Le ultime due missioni dello Stormo per il 16 dicembre furono guidate nuovamente dal tenente Tramontano e dal capitano Triboldi che nel pomeriggio tornarono ad operare sempre nella zona di Sidi Azeiz per cercare di contenere l'avanzata inglese. Al ritorno dalla missione Triboldi comunicò la definitiva occupazione di Sidi Omar da parte degli inglesi e il passaggio di mano di tutta la baia di Sollum.
 
Il 17 dicembre cinque S.M.79 del 15º al comando del capitano Triboldi eseguirono un attacco a bassa quota sull'ennesima colonna meccanizzata inglese, questa volta nella zona di Bir El Kreighat. Tutti i velivoli rientrarono alla base Z1.
 
Seguì un periodo di relativo riposo per i mezzi e gli uomini del reparto, fino al giorno 22 dicembre quando la Regia Aeronautica dette il via alla maggiore singola azione di bombardamento dall'inizio della Operazione Compass. Parteciparono un totale di 20 apparecchi, dieci del 41º Stormo e dieci del 15º Stormo al comando del capitano De Cecco. Il 15º si concentrò nell'attacco con bombe da 100&nbsp;kg della zona di Sidi Azeiz. Durante l'azione i velivoli del reparto vennero attaccati da una formazione di caccia nemici. Ne seguì un combattimento aereo tra gli S.M.79 (che non erano protetti dalla scorta della caccia italiana, che era rimasta a proteggere il 41º Stormo) e gli inglesi. Nove degli S.M.79 riuscirono ad evadere ed atterrare senza ulteriori problemi. Il decimo invece fu costretto ad un atterraggio d'emergenza a circa 30&nbsp;km al nord di Tobruk. Tra i membri dell'equipaggio si contarono un morto e due feriti.
La giornata si chiudeva con una nuova ondata di 10 velivoli del 15º al diretto comando del colonnello Napoli e del capitano Lualdi che tornarono ad attaccare Sidi Azeiz.
 
Il 23 dicembre nuovi attacchi su Sidi Azeiz guidati dal colonnello Napoli.
 
Il 25 ed il 26 dicembre il 15º tornò ad attaccare la baia di Sollum sotto il comando del capitano Scagliarini. Il 26 dicembre venne attaccata anche Marsa Matrouh da parte di due S.M.79 guidati dal capitano De Cecco.
 
Nessuna azione venne condotta dal 15º tra il 27 ed il 29 dicembre. Il 30 dicembre un S.M.79 del 15º operò insieme a mezzi di altri reparti in soccorso alla guarnigione di [[Giarabub]].
 
Il 1940 si concluse per le forze da bombardamento italiane con l'azione di un S.M.79 della 53ª Squadriglia, al comando del capitano De Cecco, che nel tardo pomeriggio del 31 dicembre effettuò un bombardamento da alta quota della baia di Sollum.
 
===== Bilancio 1940 =====
Nel periodo compreso tra il luglio ed il dicembre 1940 lo Stormo effettuò più di 140 missioni, di cui circa 30 notturne, e circa 20 ricognizioni strategiche. L'attività portò all'abbattimento di più di venti aerei avversari ed alla distruzione di circa trenta al suolo. In totale furono effettuate più di 2500 ore di volo bellico, al prezzo di 17 uomini e 17 velivoli. Per la sua attività in questo periodo lo Stormo venne insignito della medaglia d'argento al valor militare.
 
====Le operazioni belliche nel 1941====
===== Gennaio =====
Il 1º gennaio 1941 lo Stormo venne nuovamente trasferito al campo N3 di Martuba, nei pressi di Derna. Nel pomeriggio la Regia Aeronautica iniziò una serie di operazioni che sarebbero divenute routinarie nelle settimane successive. Si trattava dello sgancio lungo le direttrici dell'avanzata nemica di mine antiuomo di tipo [[AR-4]] (chiamate dagli inglesi ''Thermos Bomb'' e nei fatti antesignane del concetto di [[bomba a grappolo]]) con capacità di scoppio ritardato (da poche ore a qualche giorno). Questo tipo di operazioni prese il nome di ''sbarramenti''.
La prima missione di ''sbarramento'' fu realizzata proprio il 1º gennaio 1941 da un velivolo del 15º Stormo ai comandi del capitano Triboldi che, insieme ad un velivolo del 41º Stormo, disperse circa 370 mine durante un passaggio a bassa quota sulla strada El Adem - Sidi Rezegh, a sud di Sollum.
 
Il 2 gennaio il 15º Stormo tornò ad operare in missioni di ''sbarramento'', questa volta con due S.M.79 rispettivamente ai comandi del capitano Triboldi e del tenente Balli.
 
Il 3 gennaio continuarono le azioni di sbarramento con due velivoli che operarono ai comandi dei tenenti Balli e Guazzini sganciando mine nella zona della [[Ridotta Capuzzo]]. Nella notte un S.M.79 della 54ª Squadriglia ai comandi del tenente Tramontano attaccò i due campi volo di Bir El Kreighat e Bir Dignash.
 
La notte del 4 gennaio il tenente De Angelis ed il tenente Valsecchi, entrambi della 21ª Squadriglia del 46º Gruppo, attaccarono con i loro S.M.79 la zona di Sollum mentre i tenenti Guazzini e Balli compivano l'ennesima azione di sbarramento questa volta nella zona di Sidi Azeiz.
 
Il giorno 5 gennaio il 15º tornò ad eseguire azioni di sbarramento con due S.M.79, uno della 21ª Squadriglia, l'altro della 53ª.
 
Il 6 gennaio le truppe inglesi erano ormai alle porte de Tobruk. Per quanto riguarda la Regia Aeronautica il maresciallo [[Rodolfo Graziani]] comunicò che non era più in grado di svolgere alcuna funzione offensiva. Da Roma giunse la decisione di limitare l'azione dei bombardieri S.M.79 alle sole ore notturne o a missioni di ricognizione a diretto supporto delle truppe di terra. Conseguentemente iniziò la riorganizzazione della Vª Squadra Aerea di cui il 15º Stormo faceva parte.
Il 15º Stormo cedette alcuni velivoli in efficienza al 52º Gruppo del 34º Stormo che si rischierava a Tripoli. Contemporaneamente il 47º Gruppo del 15º Stormo, in quel momento basato a Maraua, si preparò a muovere a Tripoli mentre il 46º Gruppo di preparò a muovere da N3 (Martuba) a Sidi El Magrum. A questo punto l'azione degli S.M.79 del 15º Stormo e degli altri reparti era fortemente limitata dalle gravi perdite subite nei giorni precedenti, dalla ormai cronica scarsa efficienza dei mezzi rimasti, dalla penuria di caccia di scorta e dalla necessità di continui ripiegamenti legati all'incessante avanzata inglese. Conseguentemente il 6 gennaio vennero effettuate solo tre azioni di sbarramento da parte del 15º Stormo.
 
L'8 gennaio riuscì a lanciare alcune sortite con velivoli della 53ª, 54ª e 21ª Squadriglia. A questo punto e fino alla fine del mese (9, 10, 14, 15, 20, 23, 24, 26 gennaio) le principali azioni del 15º Stormo consistevano in missioni di ''sbarramento'' e raid notturni su [[Ridotta Capuzzo]], [[Gambut]], Bu Amud, Sidi Rezegh e El Adem.
 
Particolarmente sfortunata fu l'azione notturna del 21 gennaio quando le quattro squadriglie del 15º, in collaborazione con altrettante del 41º Stormo, sganciarono per errore le loro bombe su un gruppo di prigionieri di guerra italiani ammassati a circa tre miglia a nord di El Adem, determinandone la morte di un numero imprecisato (50-300).
 
Quella notte però coincise anche con il prologo ad una azione eroica da parte di uno degli uomini dello Stormo. Infatti durante il bombardamento notturno della 54ª Squadriglia sulla direttrice Ridotta Capuzzo - El Adem uno dei velivoli (S.M.79 MM22233) fu costretto ad atterrare nella zona di [[Agebadia]] per un guasto al motore. Il pilota valutò che il velivolo poteva essere riparato sul posto e perciò lo affidò al sergente maggiore motorista Morettin, lo specialista dell'equipaggio che fu successivamente raggiunto da altri quattro tecnici. Il 7 febbraio il 15º Stormo era pronto per il rimpatrio in Italia ma non era disponibile alcun pilota per recuperare il velivolo ormai in condizioni di volare. Morettin ed i suoi uomini, senza indicazioni precise, decisero anziché distruggere l'apparecchio e consegnarsi agli inglesi di tentare la sorte e volare alla base. Aiutato ai comandi dall'allievo aviere montatore Zucco, il sergente maggiore Morettin decollò dal deserto e dopo un volo di circa 50&nbsp;km con solo due motori atterrò sul campo di [[Misurata]]. Per questa azione Morettin venne insignito della medaglia d'argento al valor militare. Il velivolo venne rimpatriato e continuò ad essere utilizzato dalla Regia Aeronautica.
 
===== Febbraio =====
Il 1º febbraio un S.M.79 della 20ª Squadriglia effettuò la consueta azione di sbarramento contro le colonne nemiche. Questa volta l'obiettivo era la direttrice Derna - Bengasi, nelle zone di El Hamama e Tecnis.
Questo genere di attacchi vennero ripetuti dal 15º nei due giorni successivi. Il 3 febbraio lo Stormo attaccò anche il campo di volo di Tmimi (oggi Al Tamimi).
 
Dopo l'ultima missione del giorno 3, il 4 febbraio ripiegò a [[Zuara]] in [[Tripolitania]]. Si trattava dell'ultima tappa prima del rientro in patria dopo otto mesi di massacrante attività che aveva visto il reparto operare quasi ininterrottamente.
 
Lo Stormo lasciò i suoi ultimi nove S.M.79 in efficienza ad altri reparti (sei andarono al 34º Stormo, uno al 41º Stormo e l'ultimo al 54º Gruppo).
 
===== Marzo - Dicembre =====
Il rientro in Italia concludeva il 2 marzo [[1941]]. La restante parte dell'anno era dedicato alla transizione sui bombardieri [[Caproni Ca.313]], con lo Stormo riorganizzato sulla base di Vicenza.
 
====Le operazioni belliche nel 1942====
Il lungo addestramento del 1941 risultò però vano quando l'8 maggio [[1942]] il reparto fu convertito in Stormo da Combattimento e poi in Stormo d'Assalto, riequipaggiato con i [[Fiat C.R.42|C.R.42]]. L'addestramento con la nuova macchina terminò nell'agosto 1942. Il 7 settembre 1942 il reparto fu fatto tornare a combattere in [[Libia]], inizialmente dall'aeroporto di [[Bengasi]] da dove iniziarono subito ad operare gli aerei della 54ª Squadriglia del 47º Gruppo. Il 14 settembre il reparto attaccò le colonne nemiche che avevano inflitto seri danni all'aeroporto di [[Barce]].
 
Il 20 settembre 1942 la 20ª e 21ª Squadriglia (46º Gruppo) si trovavano dislocate presso [[El Adem]] mentre la 53ª e 54ª (47º Gruppo) erano a Barce.
 
Durante il mese di ottobre il reparto venne utilizzato anche per la vigilanza delle coste egiziane e la protezione dei convogli dell'[[Potenze dell'Asse|Asse]]. Nel mentre, e per tenere il passo con i rapidi movimenti del fronte, lo Stormo dovette effettuare numerosi trasferimenti. Da Bengasi (K1) al K3, poi nuovamente al K1, poi a [[Uadi Tamet]], a [[Bu Amud]], ad [[Agedabia]], nuovamente a Uadi Tamet, a Castel Benito, ed infine a [[Sorman]].
 
====Il 1943 e lo scioglimento del reparto====
Presso Sorman, nel gennaio del [[1943]] lo Stormo, ormai ridotto a pezzi, ricevette l'ordine di rimpatrio. Seguì un mese di licenza e poi nel marzo dello stesso anno il reparto si trasferì a Vicenza. Qui inizialmente era previsto il riequipaggiamento con i [[Fiat G.50]] ma ciò non avvenne ed il reparto tornò a volare con i C.R.42.
 
Il 21 maggio 1943 il reparto tornò operativo. Il 15º Stormo fu trasferito in Sardegna, con il 46º Gruppo presso [[Capoterra]] ed il 47º Gruppo presso [[Oristano]].
 
A luglio una parte del reparto (i velivoli più efficienti) tornava a schierarsi sulla penisola, presso [[Pontedera]] con compiti di vigilanza ed intercettazione. La restante parte (circa 15 velivoli) rimaneva ad Oristano.
 
L'11 luglio [[1943]] circa 15 dei migliori C.R.42 ancora disponibili al 15º Stormo vennero raggruppati nella 20ª e 53ª Squadriglia ed inviati a [[Aeroporto di Palermo-Boccadifalco|Palermo-Boccadifalco]] per fronteggiare gli [[Operazione Husky|sbarchi alleati in Sicilia]].
 
Il 29 luglio 1943 i pochi velivoli rimasti abbandonarono la Sicilia e si trasferirono alla base di [[Firenze Peretola]] dove il reparto venne colto al momento dell'[[Armistizio di Cassibile|armistizio dell'8 settembre]]. Impossibilitato a continuare, lo Stormo venne sciolto.
 
===La ricostituzione come 15º Stormo ''S.A.R.''===
Il 15º Stormo fu ricostituito alle dipendenze del ''Comando Trasporto e Soccorso Aereo'' il 1º ottobre [[1965]] sull'aeroporto di Ciampino, come Stormo SAR (Search and Rescue), composto dall'84º Gruppo velivoli ([[Grumman HU-16 Albatross|HU-16A]]), con le sue squadriglie 140ª e 287ª, e dall'85º Gruppo elicotteri ([[Bell 47|AB.47J, AB.47J.3]] ed [[Bell UH-1 Iroquois|AB.204B]]), con le sue squadriglie 142ª e 288ª, nonché da due sezioni miste basate a [[Linate]] (1º Distaccamento SAR) e [[Grottaglie]] (3º Distaccamento SAR). Il 2º Distaccamento SAR di Ciampino si identificava con la sezione in turno d'allarme del 15º Stormo. Ciascun distaccamento contava su tre equipaggi di pronto impiego con gli HU-16 e di tre equipaggi di pronto impiego con elicottero.
Complessivamente il reparto aveva a disposizione 5 HU-16 (3 efficienti), 5 AB.47J (4 efficienti), 7 AB.47J.3 (5 efficienti) e 7 AB.204B (5 efficienti).
 
Fin dall'inizio lo Stormo operò nel contesto di missioni molto delicate. Già il 4 ottobre 1965 ad esempio i velivoli del reparto erano impegnati per la scorta al velivolo sul quale viaggiava Sua Santità [[Paolo VI]] nel suo viaggio a [[New York]] per il discorso alle [[Nazioni Unite]].
 
Il [[1º marzo]] [[1971]] il reparto venne ufficialmente intitolato, su richiesta dei suoi uomini, al generale di brigata aerea Stefano Cagna, [[Medaglia d'oro al valor militare|MOVM]], già comandante del 15º Stormo negli anni immediatamente precedenti la guerra, morto in azione di combattimento nel 1940.
 
Nel giugno 1973, in occasione del supporto aereo offerto dal 15º Stormo agli organizzatori della gara [[motonautica]] di endurance [[Bellaria-Igea Marina|Bellaria]]-[[Abbazia (Croazia)|Abbazia]], un HU-16 rischierato per l'occasione a Cervia venne intercettato da velivoli dell'[[Aeronautica Militare Jugoslava]] a sud di [[Capo Promontore]] e costretto ad atterrare a [[Pola]]; l'aereo ed il suo equipaggio furono rilasciati solo il giorno seguente.
 
Nell'estate del 1976 iniziò la radiazione degli ormai vetusti HU-16. A partire dal 12 agosto 1977 lo Stormo ricevette i primi [[Sikorsky S-61|HH-3F]], divenuti pienamente operativi nel [[1979]].
 
L'ultima missione operativa della componente ad ala fissa del 15º Stormo avvenne il 29 giugno 1979, quando, a soli tre giorni dalla definitiva radiazione, un HU-16A partecipò alle ricerche dei naufraghi della collisione tra due motonavi a largo di Santa Marinella.
 
In totale furono acquistati per lo Stormo 35 elicotteri HH-3F, di cui un primo lotto di 20 unità nel 1977 e un secondo di 15 agli inizi degli anni novanta. Dal marzo 2006 è iniziato il programma di aggiornamento degli elicotteri HH-3F, inizialmente destinato a concludersi entro il 2009.
 
===Il 15º Stormo oggi===
Dopo numerosi cambi di base e riorganizzazioni interne, lo Stormo spostò la sua sede dal 6 ottobre 1997 presso l'[[aeroporto di Pratica di Mare]]. A partire dal 5 ottobre 2010 lo Stormo ha trasferito il suo Comando presso l'aeroporto militare di [[Aeroporto di Cervia-Pisignano|Cervia-Pisignano]]<ref>{{cita web|titolo=A Cervia chiuso 5º Stormo, giunti HH-3F 15º Stormo.|url=http://www.aeronautica.difesa.it/News/Pagine/ACerviagiuntigliHH3Fdel15Stormo.aspx|autore=Aeronautica Militare Italiana|data=[[6 ottobre]] [[2010]]}}</ref>.
 
Dal [[1993]] in poi, il 15º Stormo, oltre alle missioni di supporto alla popolazione civile svolte durante gli eventi calamitosi (terremoti ed alluvioni) che hanno colpito l'[[Italia]], è stato anche impegnato con compiti di ricerca e soccorso nelle zone ostili delle varie operazioni all'estero condotte dalle [[forze armate italiane]] come quelle svolte in [[Somalia]], [[Albania]], [[Bosnia]], [[Kossovo]], [[Iraq]]. Dal 2001 allo Stormo è stato assegnato anche il nuovo ruolo operativo di [[Slow Mover Interceptor]] (SMI) nell'ambito della difesa aerea.
 
Nel 2008 è stato avviato il programma per la sostituzione degli HH3F con 12 nuovi elicotteri (630 milioni di euro, attraverso stanziamenti tratti dal bilancio ordinario del Ministero della difesa e dal bilancio del Ministero dello sviluppo economico sulla base delle disposizioni di cui art. 2, comma 179 della legge n. 244/2007, legge finanziaria 2008). La durata prevista del programma è di sette anni, tra il 2008 ed 2014, con la prima consegna di un elicottero prevista a metà del 2012, il conseguimento della piena capacità operativa a fine 2013 e la consegna dell'ultimo mezzo nel 2015.
 
Il candidato a sostituire nel ruolo C/SAR gli HH-3F alla fine della loro vita operativa è stato individuato nell'elicottero pesante [[AgustaWestland AW101|EH-101]] (rinominato dal 2007 AW101), in apposita versione C/SAR.<ref>{{Cita web|url =http://documenti.camera.it/leg16/dossier/Testi/DI0062.htm| titolo =Servizio Studi Atti del Governo - XVI Legislatura - Programma pluriennale di A/R n. SMD 05/2008, relativo all'acquisizione di 12 elicotteri CSAR (ex art. 1, legge n. 436/1988)|autore = [[Camera dei Deputati]]|data=[[21 novembre]] [[2008]]}}</ref> Come sostituto dell'HH-3F nel ruolo SAR è invece stato scelto l'[[AgustaWestland AW139|Agusta Westland AW139]], del quale lo stormo ha ricevuto il primo di dieci velivoli l'8 marzo 2012. L'AW139 in questa configurazione è stato denominato HH-139A. Il calendario delle consegne prevede l'ingresso in linea volo di tutte le nuove macchine prima della fine del 2012 e la progressiva radiazione della linea HH-3F ed AB-212<ref>{{Cita web|url =http://www.aeronautica.difesa.it/News/Pagine/ElicotteroHH139Aal15StormoCervia_090312.aspx| titolo =L'HH-139A entra in servizio al 15º Stormo|autore = [[Aeronautica Militare Italiana]]|data=[[9 marzo]] [[2012]]}}</ref><ref>{{Cita web|url =http://www.agustawestland.com/news/italian-air-force%E2%80%99s-hh-139a-enters-operational-service| titolo =Italian Air Force's HH-139A Enters Operational Service|autore = [[AgustaWestland]]|data=[[8 marzo]] [[2012]]}}</ref>.
 
Attualmente il 15º Stormo è composto da 5 gruppi di volo sparsi nella [[penisola italiana]] e da una squadriglia di collegamento:
 
*[[81º Centro CAE]] (Centro Addestramento Equipaggi) sull'aeroporto di Pisignano di Cervia, dotato di elicotteri [[AgustaWestland AW139|HH-139A]] ed [[AB 212|AB-212]], attualmente sotto il comando del tenente colonnello pilota Alberto Fort. Dal 5 ottobre 2010 l'81º Centro CAE è stato trasferito dalla precedente sede di Pratica di Mare a quella di Pisignano di Cervia, insieme al comando di Stormo;
*[[82º Centro C/SAR|82º Centro]] C/SAR di [[aeroporto di Trapani-Birgi|Trapani]], dotato di elicotteri HH-3F, attualmente sotto il comando del maggiore pilota Rosario Muraglia;
*[[83º Centro C/SAR|83º Gruppo C/SAR]] sull'aeroporto di Cervia-Pisignano, dotato di elicotteri HH-3F, attualmente sotto il comando del maggiore pilota Antonio Viola. Dal 5 ottobre 2010 l'83º Centro C/SAR è stato trasferito dall'[[aeroporto di Rimini-Miramare]] all'attuale sede di Cervia-Pisignano, sede dello Stormo, ed ha assunto la denominazione di 83º Gruppo C/SAR<ref name=ufficiale>{{cita web|titolo=Pagina istituzionale del 15º Stormo.|url=http://www.aeronautica.difesa.it/Organizzazione/Reparti/Repartivolo/Pagine/15Stormo.aspx|autore=Aeronautica Militare Italiana}}</ref>;
*[[84º Centro C/SAR|84º Centro]] C/SAR di [[Aeroporto_di_Gioia_del_Colle|Gioia del Colle]], dotato di elicotteri HH-3F, attualmente sotto il comando del maggiore pilota Giannicola Selis;
*[[85º Gruppo|85º Centro]] C/SAR di [[aeroporto di Pratica di Mare|Pratica di Mare]], dotato di elicotteri HH-3F, attualmente sotto il comando del maggiore pilota Claudio Castellano. Con il trasferimento del comando del 15º Stormo a Cervia, a partire dal 27 settembre 2010 l'85º Gruppo è stato riorganizzato in Centro C/SAR<ref name=ufficiale/>.
*[[615ª Squadriglia]] Collegamenti, dotata di elicotteri [[MD Helicopters MD 500|NH 500]]. Dal 5 ottobre 2010 la 615ª Squadriglia è stata trasferita dalla precedente sede di Pratica di Mare a quella di Pisignano di Cervia, insieme al comando di Stormo<ref name=ufficiale/>.
 
Dal 28 [[agosto]] 2012 il Comandante del 15º Stormo è il colonnello pilota Franco Trozzi.
 
==L'attività==
Di seguito viene presentato uno specchio riepilogativo dell'attività di volo del 15º Stormo dalla sua ricostituzione ad oggi.<ref>Autori Vari, ''Nec in somno quies - Il Quindicesimo - Volume 1 (1931-1985)'', pag. 49, Tipolito Giacchetti, 1985</ref><ref>Autori Vari, ''Nec in somno quies - Il Quindicesimo - Volume 2 (1985-1995)'', pag. 80, Angelo Capriotti Editore S.r.l., 1995</ref><ref>Autori Vari, ''Nec in somno quies - Il Quindicesimo - Volume 3 (1995-2005)'', pag. 10, Centro Informazioni Geotopografiche Aeronautiche, 2006</ref>
 
{| class="wikitable" cellpadding="0" cellspacing="0" style="margin: 1em 0em 0em 0em; text-align: center; background: #f8f8f8;"
|-style="background:#aacccc; font-weight: bold;"
!width="80"|Anno
!width="100"|Ore di volo
!width="100"|Ore di volo operative
!width="100"|Persone soccorse
|-
|-
| 1965
| 7.535
| 1.597,55
| 143
|-
| 1966
| 7.070,20
| 1.450,25
| 889
|-
| 1967
| 6.136,20
| 1.515,20
| 207
|-
| 1968
| 5.619,55
| 1.397
| 230
|-
| 1969
| 5.269,10
| 1.079,55
| 153
|-
| 1970
| 5.947,15
| 1.674,45
| 153
|-
| 1971
| 6.453
| 1.973
| 176
|-
| 1972
| 6.652
| 1.928
| 107
|-
| 1973
| 6.690
| 1.931
| 289
|-
| 1974
| 5.648
| 1.665
| 99
|-
| 1975
| 6.360
| 1.690
| 110
|-
| 1976
| 5.026,55
| 1.142,35
| 79
|-
| 1977
| 6.860,00
| 1.027,55
| 86
|-
| 1978
| 6.651,50
| 1.142,25
| 439
|-
| 1979
| 5.418,25
| 1.131,30
| 49
|-
| 1980
| 5.543,15
| 1.845,05
| 32
|-
| 1981
| 5.363,50
| 1.221,45
| 150
|-
| 1982
| 5.300,15
| 1.074,05
| 118
|-
| 1983
| 5.079,10
| 904,20
| 155
|-
| 1984
| 5.665.35
| 2.056.05
| 73
|-
| 1985
| 8.316,55
| 1.943,55
| 268
|-
| 1986
| 8.933,35
| 2.227,20
| 122
|-
| 1987
| 9.904,05
| 1.340,50
| 93
|-
| 1988
| 7.584,55
| 539
| 192
|-
| 1989
| 6.279,10
| 530,25
| 150
|-
| 1990
| 6.596,15
| 482,20
| 106
|-
| 1991
| 6.582,40
| 1.283
| 196
|-
| 1992
| 7.566,25
| 1.042,30
| 89
|-
| 1993
| 6.891,45
| 1.486,45
| 63
|-
| 1994
| 6.979,45
| 827,30
| 105
|-
| 1995
| 7.495
| 688
| 180
|-
| 1996
| 7.419
| 474
| 117
|-
| 1997
| 6.604
| 314
| 101
|-
| 1998
| 6.785
| 261
| 258
|-
| 1999
| 6.116
| 888
| 263
|-
| 2000
| 6.517
| 556
| 104
|-
| 2001
| 6.831
| 962
| 54
|-
| 2002
| 5.535
| 282
| 27
|-
| 2003
| 6.348
| 1.454
| 571
|-
| 2004
| 6.950
| 1.790
| 28
|-
| 2005
| 6.709
| 1.626
| 20
|}
 
Per il periodo 2006-2012 i dati non sono ancora disponibili.
 
Il totale delle ore di volo ascende ad oltre 269.000 ore, di cui più di 50.400 ore di volo operativo. Dal 1965 ad oggi il reparto ha soccorso più di 6.840 persone.
 
==I comandanti==
Vengono di seguito elencati i comandanti del 15º Stormo, dalla sua prima costituzione ad oggi, nonché le note salienti relative all'attività del reparto durante il loro mandato.
 
*giugno - ottobre 1931, colonnello Tullio Toccolini.
*ottobre 1931 - luglio 1932, tenente colonnello Paride Sacchi.
*luglio 1932 - maggio 1934, tenente colonnello Arnaldo Sabatini.
*maggio 1934 - giugno 1935, colonnello Francesco Marini.
*giugno 1935 - giugno 1936, colonnello [[Federico Zapelloni]].
*giugno 1936 - aprile 1939, colonnello [[Stefano Cagna]], [[Medaglia d'Oro al Valor Militare]] alla memoria.
*aprile - giugno 1939, tenente colonnello Alessandro Miglia.
*giugno 1939 – maggio 1942, colonnello [[Silvio Napoli]]. Sotto il suo comando si verifica l'entrata dell'Italia nella [[seconda guerra mondiale]].
*maggio 1942 - luglio 1943, tenente colonnello [[Raffaello Colacicchi]].
*luglio 1943 – settembre 1943, tenente colonnello Giovanni Morbidelli. Sotto il suo comando lo Stormo, sorpreso dall'armistizio a Firenze, viene sciolto.
**
*ottobre 1965 – ottobre 1966, colonnello Alberto Civalleri. Primo comandante del ricostituito 15º Stormo [[Ricerca e salvataggio|SAR]].
*ottobre 1966 – ottobre 1967, colonnello Bruno Dalè. Sotto il suo comando il 15º Stormo partecipa ai soccorsi per l'[[Alluvione di Firenze del 4 novembre 1966|alluvione di Firenze]] e del Veneto.
*ottobre 1967 – ottobre 1968, colonnello Girolamo Rosati. Sotto il suo comando il 15º Stormo partecipa ai soccorsi per il [[terremoto del Belice]].
*ottobre 1968 – ottobre 1969, colonnello Vincenzo Filippetti. Sotto il suo comando il 15º Stormo partecipa ai soccorsi per l'alluvione nel Biellese.
*ottobre 1969 - ottobre 1970, colonnello Mario Mitchell. Il 15º Stormo partecipa nelle ricerche in mare dei naufraghi della motonave ''Fusina'', nei pressi di Capo Sandalo.<ref>{{cita web|titolo=La tragedia del Fusina.|url=http://www.isoladisanpietro.org/storia/006_01.htm|autore=Carloforte e Isola di San Pietro - Organizzazione Internet}}</ref>
*ottobre 1970 - ottobre 1971, colonnello Giuseppe Sallustio. Sotto il suo comando il 15º Stormo partecipa ai soccorsi per l'alluvione in Liguria ed ai soccorsi in occasione del naufragio della Heleanna.
*ottobre 1971 - ottobre 1972, colonnello Salvatore Marino.
*ottobre 1972 - ottobre 1975, colonnello Federico Lenci.
*ottobre 1975 - luglio 1978, colonnello Luciano Bocus. Sotto il suo comando il 15º Stormo partecipa ai soccorsi per il [[terremoto del Friuli]]. Inizia la radiazione degli HU-16 ed il passaggio all'HH-3F.
*luglio 1978 – agosto 1979, colonnello Domenico Bonazzoli. Sotto il suo comando il 15º Stormo partecipa ai soccorsi per l'alluvione della [[Val d'Ossola]]. Il [[29 giugno]] [[1979]] i mezzi del reparto partecipano alle operazioni di ricerca e soccorso in occasione della tragedia causata dalla collisione in mare nei pressi di [[Capo Linaro]] ([[Santa Marinella]]), tra la ''Emmanuelle Delmas'' e la ''Vera Berlingieri''.
*agosto 1979 - settembre 1981, colonnello Gian Paolo Chiappini. Nel novembre del 1979 è soppresso il 3º Distaccamento SAR di Brindisi per riaprire un anno dopo come 84º Centro SAR. Sempre nel 1980 è ricostituito l'83º Centro SAR a Rimini. A cavallo tra la fine del 1980 e l'inizio del 1981 il 15º Stormo partecipa ai soccorsi alle popolazioni colpite dal [[terremoto dell'Irpinia]] nonché ai soccorsi alle popolazioni della [[Sila]] isolate per più di un mese a causa della neve. In precedenza, nella notte del [[27 giugno]] [[1980]], due HH-3F del reparto, su richiesta del comando del Soccorso Aereo di [[Martina Franca]], hanno partecipato alle iniziali operazioni di ricerca nella zona dell'incidente del volo Itavia poi conosciuto come [[Strage di ustica|Strage di Ustica]].<ref>{{cita web|titolo=Sciagura aerea del 27 giugno 1980 (strage di Ustica - DC9 I-TIGI Itavia) - XIII Legislatura - Commissione Stragi|url=http://www.stragi80.it/documenti/comstragi/proposte/minoranza.pdf|autore=Sen. Vincenzo R. Manca, sen. [[Alfredo Mantica]], on. Enzo Fragalà, on. [[Marco Taradash]]|data=[[28 giugno]] [[2000]]}}</ref>. Sotto il comando del colonnello Chiappini apre il nuovo centro SAR di Trapani, da allora sede dell'82º Centro; viene invece soppresso il distaccamento SAR di Linate.
*settembre 1981 - agosto 1983, colonnello Vittorino Zardo.
*agosto 1983 - settembre 1984, colonnello Aldo Ferraguto. Il 15º Stormo rischiera uomini e mezzi in [[Marocco]], presso [[Kenitra]], per partecipare alle operazioni nell'[[Oceano Atlantico]] per la ricerca dei naufraghi della ''Tito Campanella''.<ref>{{cita web|titolo=Operazioni Internazionali.|url=http://www.aeronautica.difesa.it/Operazioni/Internazionali/Pagine/Home.aspx|autore=[[Aeronautica Militare Italiana]]}}</ref>
*settembre 1984 - settembre 1985, colonnello Maurizio Pastorino. Il 15 ottobre viene ricostituito il 46º Gruppo, sulle squadriglie 53ª e 54ª. Il gruppo assume la denominazione di 46º Gruppo Protezione Civile sotto il comando del tenente colonnello Marcomin al quale seguiranno il tenente colonnello Nieri ed il tenente colonnello Savazzi. Vengono assegnati allo Stormo gli aerei anfibi [[Canadair CL-215]] per la lotta agli incendi boschivi.
*settembre 1985 - settembre 1986, colonnello Valtero Pomponi. Vengono assegnati al 15º Stormo due elicotteri [[AgustaWestland AW109|A109]] della Protezione Civile. Il 15º Stormo è allertato per l'emergenza legata al sequestro dell'[[Achille Lauro (nave)|Achille Lauro]] e rischiera 4 HH-3F ad [[Akrotiri (Grecia)|Akrotiri]].
*settembre 1986 - settembre 1987, colonnello Cesarino Ferrara.
*settembre 1987 - ottobre 1988, colonnello Francesco de Liguoro. Comincia lo smantellamento del 46º Gruppo; i due A109 sono ceduti alla Protezione Civile.
*ottobre 1988 - settembre 1991, colonnello Nello Barale. Il 15º Stormo partecipa alle ricerche a seguito del naufragio della ''Posillipo Loran''<ref>{{cita web|titolo=La nave sembra scomparsa nel nulla, a Napoli le ricerche si fanno disperate.|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1988/12/18/la-nave-sembra-scomparsa-nel-nulla-napoli.html|autore=[[la Repubblica]]|data=[[18 dicembre]] [[1988]]}}</ref> nonché in occasione della collisione in acque allora jugoslave tra le navi ''Deval'' e ''Selin''. A giugno del 1989 il 15º Stormo cede alla [[46ª Brigata Aerea]] i tre [[Alenia G.222|G-222]] del 46º Centro Protezione Civile, nonché i CL-215 che vanno al [[Dipartimento della Protezione Civile]] della Presidenza del Consiglio.
*settembre 1991 - settembre 1993, colonnello Luciano Massetti. Sotto il suo comando, tra il gennaio 1993 ed il luglio dello stesso anno, una cellula del 15º Stormo viene rischierata a [[Mogadiscio]], partecipando alla missione internazionale in [[Somalia]] nell'ambito del contingente italiano [[Missione_Ibis_I#Le_operazioni_italiane|IBIS]].
*settembre 1993 - settembre 1994, colonnello Maurizio Conti.
*settembre 1994 - settembre 1995, colonnello Gianfranco Trinca. Sotto il suo comando il 15º Stormo partecipa ai soccorsi per l'[[Alluvione del Tanaro del 1994|alluvione del Piemonte]]. Mezzi del reparto partecipano in varie missioni di ricerca e soccorso in mare.
*settembre 1995 - settembre 1996, colonnello Mario Sorino. Il 15º Stormo partecipa alle ricerche a seguito del naufragio nella zona di [[Alicudi]] della portacontainer tedesco ''Koraline'', nota per essere una delle cosiddette "navi dei veleni"<ref>Carlo Lucarelli, ''Navi a perdere'', pagg. 117-118, Edizioni Ambiente, 2008. ISBN 978-88-89014-84-4</ref>.
*settembre 1996 - agosto 1998, colonnello Luca Valeriani. Sotto il suo comando il 15º Stormo partecipa al soccorso alle popolazioni in occasione della frana di [[Sarno]] ed alla [[operazione Alba]] (e successivamente Alba 2) correlate con l'enorme afflusso di profughi dall'Albania. Nel 1997 viene infatti costituito un distaccamento speciale, presso il Comando dell'84º Centro SAR di Brindisi comandato dal tenente colonnello Antonio Albanese, costituito da 6 elicotteri HH-3F. Un elicottero partecipa anche alle ricerche dei naufraghi sopravvissuti alla collisione fra la motonave albanese ''[[Naufragio del Kater I Rades|Kater I Rades]]''<ref>{{cita web|titolo=Chi si ricorda della Kater I Rades?|url=http://passaggioasudest.ilcannocchiale.it/2007/04/04/chi_si_ricorda_della_kater_i_r.html|autore=ilCannocchiale|data=[[4 aprile]] [[2007]]}}</ref> e la corvetta ''Sibilla'' della [[Marina Militare|Marina Militare Italiana]].
*agosto 1998 - settembre 1999, colonnello Carmine De Luca. Il 15º Stormo partecipa alla [[Missione Arcobaleno]] in [[Albania]].
*settembre 1999 - gennaio 2001, colonnello Pierluigi Leonarduzzi. Sotto il suo comando il 15º Stormo continua nella partecipazione alla Missione Arcobaleno in Albania. In questo periodo i mezzi del reparto operarono anche per il soccorso alle popolazioni in occasione delle alluvioni di [[Soverato]], nel [[Provincia di Ferrara|Ferrarese]], a [[Cervinara]].
*gennaio 2001 - luglio 2002, colonnello Leonardo Forliano. Sotto il suo comando al 15º Stormo viene assegnato un nuovo ruolo operativo come Slow Mover Interceptor (SMI). Una cellula del 15º Stormo si rischiera a [[Sarzana]] ([[La Spezia]]) e partecipa al servizio di difesa aerea dispiegato durante il [[G8]] di [[G8 di Genova|Genova]]. Il reparto viene nuovamente chiamato a svolgere compiti SMI nel giugno 2002 in occasione del vertice mondiale della [[FAO]] svolto a Roma.
*luglio 2002 - ottobre 2003, colonnello Vittorio Mulas. Il 15º Stormo partecipa, in funzione Slow Mover Interceptor al servizio di difesa aerea della base di Pratica di Mare durante il vertice NATO-Russia. Il reparto partecipa ai soccorsi in occasione del [[terremoto del Molise]] del 2002 e, nel dicembre dello stesso anno, ai soccorsi legati all'emergenza determinata dalle onde di [[tsunami]] verificatesi sull'[[isola di Stromboli]] per effetto di una frana sottomarina in località Sciarra del Fuoco. Nel marzo 2003 inizia il rischieramento di una cellula di volo del 15º Stormo in Iraq, nell'ambito dell'[[Operazione Antica Babilonia]].
*ottobre 2003 - gennaio 2004, tenente colonnello Roberto Preo. Il 15º Stormo continua nel sul impegno in Iraq. Il 15º Stormo partecipa ai soccorsi alle popolazioni colpite dell'alluvione nelle Puglie. Nell'ottobre 2003 il 15º Stormo partecipa, in funzione Slow Mover Interceptor, al servizio di difesa aerea di Roma dispiegato in occasione della riunione della [[Costituzione_europea#La_Conferenza_intergovernativa_.28CIG.29|Conferenza intergovernativa]] dei paesi dell'Unione Europea per stesura della prima [[Costituzione europea]].
*gennaio 2004 - settembre 2004, colonnello Vittorio Mulas. Il 15º Stormo continua nel sul impegno in Iraq.
*settembre 2004 – ottobre 2005, colonnello Stefano Mariotti. Il 15º Stormo partecipa, in funzione Slow Mover Interceptor, al servizio di difesa aerea di Roma in occasione della firma della [[Costituzione europea]]. Sempre con compiti SMI, il 15º partecipa nella primavera del 2005 alla difesa aerea di Roma e dei pellegrini giunti nella capitale in occasione dei [[funerali di Giovanni Paolo II]] e dell'elezione al soglio pontificio di [[Papa Benedetto XVI]]. Continua l'impegno in Iraq.
*ottobre 2005 - ottobre 2006, colonnello Giuseppe Di Maio. Nel febbraio 2006 il 15º Stormo partecipa in funzione Slow Mover Interceptor sia al servizio di difesa aerea organizzato per vigilare su Torino durante i [[XX Giochi Olimpici Invernali]] che a quello predisposto in occasione della riunione informale dei ministri della Difesa dei paesi della [[NATO]] svoltosi a [[Taormina]].
*ottobre 2006– settembre 2008, colonnello Antonio Albanese. Sotto il suo comando, nel mese di dicembre 2006, termina il rischieramento della cellula del 15º Stormo in Iraq nell'ambito della missione Antica Babilonia. Continua l'impegno in Italia nel ruolo SMI (visita in Italia del presidente degli USA, [[George W. Bush]]). Fra le varie missioni di soccorso, da evidenziare il recupero notturno dei 16 membri dell'equipaggio dello yacht australiano Loki<ref>{{cita web|titolo=Loki - Caratteristiche.|url=http://www.rolexmiddlesearace.com/entrants/?ID=683&RaceEventID=21&|autore=Royal Malta Yacht Club}}</ref> impegnato nella 28ª edizione della Rolex Middle Sea Race, alla deriva al largo di [[Castellammare del Golfo|Castellamare del Golfo]] ([[Trapani]]), azione per la quale l'intero equipaggio è stato insignito della medaglia d'argento al valore aeronautico.<ref>{{cita web|titolo=Elicottero A.M. salva sedici naufraghi in mare.|url=http://www.dedalonews.it/it/index.php/10/2007/elicottero-am-salva-sedici-naufraghi-in-mare/|autore=Dedalonews|data=[[27 ottobre]] [[2007]]}}</ref><ref name=loki>{{cita web|titolo=L'A.M. festeggia solennemente i suoi 88 anni.|url=http://www.aeronautica.difesa.it/News/Pagine/Cerimonia88AnniversarioAMconPresidenteRepubblica.aspx|autore=Aeronautica Militare Italiana|data=[[1º aprile]] [[2011]]}}</ref>
*settembre 2008 - ottobre 2010, colonnello Roberto Preo. Il 23 di ottobre del 2008 un HH-3F del 15º Stormo, nel corso di un volo di trasferimento, precipita in Francia, causando il decesso degli 8 uomini a bordo. Il 15º Stormo partecipa ai soccorsi alle popolazioni colpite dal [[terremoto dell'Aquila del 2009]] e soccorre i colpiti dall'[[alluvione di Messina del 2009]]. Nel luglio 2009 il 15º Stormo partecipa, in funzione Slow Mover Interceptor, al servizio di difesa aerea dispiegato durante il [[G8 dell'Aquila]]. Nel settembre 2010 l'85º Gruppo è riorganizzato in 85º Centro C/SAR. Dal 5 ottobre 2010 il comando del 15º Stormo e l'81º Centro CAE si trasferiscono a Cervia.
*ottobre 2010 - agosto 2012, colonnello Ludovico Chianese. Inizia la progressiva radiazione degli HH-3F ed AB-212 ed il passaggio all'HH-139A (SAR) ed al AW101 (C/SAR). Nel gennaio del 2012 assetti del reparto partecipano alle operazioni di soccorso a seguito dell'incagliamento della nave [[Costa Concordia]] all'entrata del porto dell'[[Isola del Giglio]].<ref>{{cita web|titolo=Le Forze Armate impegnate nelle operazioni di soccorso ai naufraghi della nave Costa Concordia.|url=http://www.difesa.it/News/Pagine/LeForzeArmateimpegnatenelleoperazionidisoccorsoainaufraghidellanaveCostaConcordia.aspx|autore=[[Ministero della Difesa]]|data=[[14 gennaio]] [[2012]]}}</ref>.
*agosto 2012, colonnello Franco Trozzi.<ref>{{cita web|titolo=Cambio Comando al 15º Stormo.|url=http://www.aeronautica.difesa.it/News/Pagine/Cambiocomandoal15stormo_290812.aspx|autore=Aeronautica Militare Italiana|data=[[29 agosto]] [[2012]]}}</ref><ref>{{cita web|titolo=Cambio al comando del 15º Stormo, subentra il Colonnello Trozzi.|url=http://www.ravenna24ore.it/news/cervia/0028839-cambio-al-comando-del-15-stormo-subentra-colonnello-trozzi?page=0,1|autore=Ravenna24ore.it|data=[[28 agosto]] [[2012]]}}</ref> Sotto il suo comando l'84º Centro SAR viene trasferito all'aeroporto di [[Aeroporto_di_Gioia_del_Colle|Gioia del Colle]], dopo 33 anni di attivitá dall'aeroporto di Brindisi.<ref>{{cita web|titolo=L’84^ Centro SAR vola a Gioia del Colle.|url=http://www.brindisioggi.it/l84-centro-sar-vola-gioia-del-colle/|autore=Brindisi Oggi|data=[[6 settembre]] [[2012]]}}</ref><ref>{{cita web|titolo=L'84° C/SAR trasferito a Gioia del Colle.|urlwww.aeronautica.difesa.it/News/Pagine/Rilocazione84CSARsullabasediGioiadelColle_060912.aspx|autore=Aeronautica Militare Italiana|data=[[6 settembre]] [[2012]]}}</ref>
 
==Araldica==
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File:ORIGINALE 15STORMO PRIMO DIST BRIGATA LEONE.JPG|Distintivo del '''15º Stormo Bombardamento Terrestre''' durante il periodo in cui questo era attivo nell'ambito della 9ª Brigata Aerea ''Leone''. Non esistono evidenze certe di quale sia stato lo stemma del reparto tra la sua costituzione ed il 1936.<ref name=prova>{{Cita web|url =http://www.gentedelquindicesimo.it/stemmi_alati_ritornano.html| titolo = Stemmi Alati Ritornano. I distintivi di reparto del 15º Stormo |autore = gen. B. A. pil. aus. Giacomo De Ponti - Gente del Quindicesimo}}</ref>
File:ORIGINALE 15STORMO ASSALTO.JPG|Distintivo del '''15º Stormo d'Assalto''', in uso tra il settembre 1942 e l'8 settembre 1943.<ref name=prova/>
File:PRIMO DISTINTIVO 15STORMO RICOSTITUITO 1966.JPG|Primo distintivo del '''15º Stormo SAR''', ricostituito il 01 ottobre 1965. Lo stemma venne autorizzato dallo Stato Maggiore dell'Aeronautica nel 1966.<ref name=prova/>
File:SECONDO DISTINTIVO 15STORMO 1972.JPG|Distintivo del '''15º Stormo SAR''', usato a partire dal 1972.<ref name=prova/>
File:Ensign of the 15º Stormo of the Italian Air Force.svg|Attuale distintivo del '''15º Stormo''', usato a partire dal 1978. Scompare l'indicazione della specialità. Versione ad alta visibilità.<ref name=prova/>
File:QUARTO DISTINTIVO 15STORMO BV.JPG|Attuale distintivo del '''15º Stormo'''. Versione a bassa visibilità sviluppata negli anni novanta.<ref name=prova/>
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File:DISTINTIVO_TUTA_82CSAR_15STORMO_TRAPANI.JPG|Distintivo dell''''82º Centro SAR''' di Trapani.
File:CoA_83%C2%B0_Centro_CSAR.png|Distintivo dell'''83º Centro SAR''' di Rimini.
File:DISTINTIVO_TUTA_84CSAR_15STORMO_BRINDISI.JPG|Distintivo dell''''84º Centro SAR''' di Gioia del Colle.
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File:DISTINTIVO TUTA 81CAE 15STORMO PRATICAMARE.JPG|Distintivo dell''''81º Centro Addestramento Equipaggi''' di Pratica di Mare.
File:615Sq.JPG|Distintivo della '''615ª Squadriglia Collegamento''' di Pratica di Mare.
File:DISTINTIVO_TUTA_85CSAR_15STORMO_PRATICAMARE.JPG|Distintivo dell''''85º Gruppo C/SAR''' di Pratica di Mare.
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==Grido==
In tutti i reparti dell'Aeronautica Militare è d'uso sin dagli [[anni 1930|anni trenta]] far precedere ai brindisi il grido stilizzato dell'aquila ''Gheregheghez, ghez! Gheregheghez, ghez! Gheregheghez, ghez ghez ghez!''<ref>Giulio Lazzati, ''Stormi d'Italia'', pagg. 13-15, Mursia Editore, 1975</ref>. Il grido, che trae la sua origine dai "saluti alla voce" urlati sui campi volo della [[prima guerra mondiale]] fu coniato in seno al 1º Stormo caccia intorno al 1924. L'uso si estese con il tempo ad altri reparti della Regia Aeronautica fondamentalmente a causa dei trasferimenti di personale. Col tempo alcuni stormi hanno modificato la tradizione e tra questi il 15º Stormo che usa tradizionalmente ''Mammajut , ajut! Mammajut , ajut! Mammajut , ajut ajut ajut!''.
Nel caso del 15º Stormo, l'origine del grido è da associare al soprannome che fu assegnato al velivolo [[CANT Z.501]], ''Gabbiano'' impiegato sia nella ricognizione marittima che nel soccorso aereo durante la seconda guerra mondiale e che risultava poco difendibile in caso di attacco aereo e pericoloso in fase di ammaraggio per gli stessi equipaggi. Ciò nonostante, il "Mammajut" portò a termine numerose missioni di salvataggio di aviatori precipitati in mare durante il conflitto.<ref>{{cita web|url = http://www.gentedelquindicesimo.it/mammaiut.html| titolo = MAMMAIUT |autore = gen. B. A. pil. aus. Mario Sorino - Associazione Gente del 15º}}</ref><ref>Giulio Lazzati, ''Stormi d'Italia'', pag. 270, Mursia Editore, 1975</ref>
 
==Decorazioni==
{{Onorificenze
|immagine= Valor militare silver medal BAR.svg
|nome_onorificenza= Medaglia d'Argento al Valor Militare
|collegamento_onorificenza= valor militare
|motivazione= Intervenendo direttamente nell'azione, attaccando di giorno e di notte ed in avverse condizioni, apprestamenti, truppe e reparti corazzati, non senza duri e sanguinosi sacrifici, infliggevano perdite gravissime al nemico concorrendo validamente ad arginarne la marcia.
|luogo=Cieli del Mediterraneo, dell'Egitto e della Marmarica, dicembre 1940.<ref>Autori Vari, ''Nec in somno quies - Il Quindicesimo - Volume 1 (1931-1985)'', pagg. 6-7, Tipolito Giacchetti, 1985</ref>
}}
{{Box successione
 
|carica=Segretario della [[Sinistra giovanile]]
{{Onorificenze
|periodo=22 dicembre [[1990]] - 12 gennaio [[1992]]
|immagine= Valor civile silver medal BAR.svg
|precedente= ''carica istituita''
|nome_onorificenza= Medaglia d'Argento al Valor Civile
|successivo=[[Nicola Zingaretti]]
|collegamento_onorificenza= valor civile
|immagine = Sinistra Giovanile bandiera.jpg
|motivazione= Con generoso contributo di uomini e mezzi si prodigava nelle operazioni di soccorso alle popolazioni di territori devastati da una violenta alluvione, affrontando, con elevato senso di solidarietà ed ardimentoso impegno, situazioni di estremo pericolo ed assicurando, anche nelle più ardue contingenze, il tempestivo ricovero di feriti ed il costante rifornimento di ingenti viveri e medicinali. Lo spirito di operante abnegazione dei militari dello Stormo trovava, con l'unanime apprezzamento dell'opinione pubblica, l'ammirata riconoscenza delle popolazioni interessate.
|luogo=Toscana e Veneto, autunno 1966.<ref>Decreto Presidente della Repubblica, 18 maggio 1968</ref>
}}
{{Box successione
 
|carica = Segretario della [[Federazione Giovanile Comunista Italiana]]
{{Onorificenze
|periodo = [[1988]] - [[1990]]
|immagine= Valor aeronautico silver medal BAR.svg
|precedente = [[Pietro Folena]]
|nome_onorificenza= Medaglia d'Argento al Valore Aeronautico
|successivo = ''carica abolita''
|collegamento_onorificenza= valor militare
|immagine = Emblem of FGCI.svg
|motivazione=In occasione del terremoto del 23 novembre 1980 interveniva immediatamente nelle località delle provincie della [[Campania]] e della [[Basilicata]] sconvolte dall'immane disastro. Sfidando avverse condizioni atmosferiche, operando in zone impervie e, in molti casi, non altrimenti raggiungibili, provvedeva a sgomberare feriti, trasportare e distribuire viveri, trasferire personale medico, plasma e medicinali nei centri maggiormente danneggiati ed inaccessibili per via ordinaria. Il tempestivo impiego di tutti i mezzi a disposizione, lo sprezzo del pericolo e lo spirito di sacrificio dimostrati dagli equipaggi, che hanno spesso operato al limite della resistenza fisica e della sicurezza operativa, hanno permesso di fornire un contributo determinante nell'opera di salvataggio di vite umane e, successivamente, di rifornimento di materiali essenziali. Altissimo esempio di virtù militari e civili, di elevate capacità tecniche, di generoso altruismo che riscuoteva incondizionato plauso, viva ammirazione e profonda gratitudine dalle Autorità Civili e dalle popolazioni soccorse, contribuendo così ad elevare il prestigio dell'Aeronautica Militare.
|luogo= Provincie della Campania e della Basilicata – 23 novembre 1980 - 28 febbraio 1981.<ref>Decreto Presidente della Repubblica, 8 giugno 1982</ref>
}}
 
{{Presidenti del PD}}
{{Onorificenze
{{Controllo di autorità}}
|immagine= Valor aeronautico gold medal BAR.svg
{{Portale|biografie|politica}}
|nome_onorificenza= Medaglia d'Oro al Valore Aeronautico
|collegamento_onorificenza= valor militare
|motivazione=A seguito della decisione da parte delle Autorità Politiche e Militari di dislocare in Iraq dei [[Aeromobile#Classificazione_degli_aeromobili|velivoli ad ala rotante]] per il sostegno delle attività operative della Forza di Coalizione, il 15º Stormo, con un complesso di n. 3 elicotteri e di circa n. 50 militari, si è rischierato sullo Aeroporto di Tallinn in Iraq alle dipendenze del 6º R.O.A.. A partire dal 29 giugno 2003, data della prima missione operativa dell'HH-3F, sul territorio iracheno la cellula ha effettuato più di 3.900 sortite, di cui 2.700 operative, per un totale di oltre 4.600 ore di volo.
Nei quasi quattro anni di missione, il personale di questo Stormo che in turnazione ha sostenuto tale consistente attività volativa, risulta pari al 50% dell'intero organico, evidenziando che nonostante questo gravoso impegno ha continuato ad assolvere sempre in maniera eccellente tutti i compiti d'istituto previsti in Italia, grazie al sacrificio del proprio personale che si è fatto carico della maggiore mole di lavoro derivante da una situazione di organico fortemente ridotto. Tra le molteplici missioni svolte in teatro, tra cui, 82 evacuazioni mediche (medevac), 5 evacuazioni feriti (casevac), 921 ricognizioni aeree (recce) ecc., quelle che sono state motivo di orgoglio per tutto il Distaccamento risultano essere l'immediato intervento ed il soccorso prestato al personale Carabinieri dopo l'attentato di [[Nassirya|Nassirja]] del 12 novembre 2003, gli interventi in soccorso del personale ferito a terra e, in generale tutte le attività a diretto supporto e protezione delle truppe di terra, diurne e notturne ed in qualsiasi condizione meteorologica ed ambientale. Le ardimentose e valorose azioni succitate svolte e la sempre eccellente professionalità posta in essere, hanno permesso di raggiungere in ogni condizione i risultati prefissati, dando lustro e prestigio all'Aeronautica Militare ed alla Nazione intera.
|luogo= Tallil – Iraq – 29 giugno 2003.<ref>Decreto Presidente della Repubblica, 016/2007, 15 novembre 2007</ref>
}}
La Medaglia d'Oro al Valore Aeronautico è stata apposta alla Bandiera di Guerra del 15º Stormo dal [[Presidente della Repubblica Italiana|Presidente della Repubblica]] [[Giorgio Napolitano]] il 28 marzo 2008 a Firenze, in occasione del 85º anniversario della costituzione dell'Aeronautica Militare.<ref>{{Cita web|url = http://www.quirinale.it/elementi/Continua.aspx?tipo=Foto&key=5151| titolo = Il Presidente Giorgio Napolitano procede alla consegna del riconoscimento alla Bandiera di Guerra del 15º Stormo di Pratica di Mare.|autore = Presidenza della Repubblica}}</ref>
 
===Altri riconoscimenti===
Tra gli altri riconoscimenti del reparto, il Nastro internazionale del Mare del 1974, il trofeo della II Regione Aerea del 1976, il Premio Addestramento della II Regione Aerea del 1978, 1981, 1987 e 1988, la targa Leonardo nel 1987, il premio [[Sicurezza Volo - SV]] nel 1988 e la targa di Benemerenza del Comitato permanente di Presidenza dello [[Stato Maggiore della Difesa|Stato Maggiore Difesa]].<ref name=AG15I4648>Autori Vari, ''Nec in somno quies - Il Quindicesimo - Volume 1 (1931-1985)'', pagg. 46-48, Tipolito Giacchetti, 1985</ref><ref name=AG15I51>Autori Vari, ''Nec in somno quies - Il Quindicesimo - Volume 1 (1931-1985)'', pag. 51, Tipolito Giacchetti, 1985</ref><ref name=AG15II22>Autori Vari, ''Nec in somno quies - Il Quindicesimo - Volume 2 (1985-1995)'', pag. 22, Angelo Capriotti Editore S.r.l., 1995</ref>
 
Per il soccorso prestato ai naufraghi della motonave greca ''[[Naufragio della Heleanna|Heleanna]]'', l'equipaggio di un HU-16 del distaccamento di Grottaglie ha ricevuto l'[[Attestato di Pubblica Benemerenza al Merito Civile]], con la seguente motivazione:
«In occasione di un violentissimo incendio, sviluppatosi improvvisamente su una motonave passeggeri in prossimità della costa, si impegnava instancabilmente, unitamente ad altri generosi, con alto senso di abnegazione e dando dimostrazione di eccezionale perizia, nelle operazioni di ricerca e di recupero dei naufraghi. [[Torre Canne]], 28 agosto 1971»<ref name=AG15I4648/>
 
Il 15º Stormo, con il 1º Distaccamento SAR di Milano Linate, ha ricevuto l'Attestato di Benemerenza Civica del comune di Milano, con la seguente motivazione:
«In una multiforme pluriennale attività ha effettuato, attraverso il Reparto di stanza a Milano-Linate, centinaia di interventi a mezzo elicotteri, che si sono attuati in occasione di calamità naturali, di soccorso in montagna in collaborazione con il [[Club Alpino Italiano|C.A.I.]], nel trasporto urgente di ammalati ed infortunati, assolvendo con esemplare sollecitudine a compiti di significativo valore umano e sociale. [[Milano]], 7 dicembre 1978»<ref name=AG15I4648/>
 
Nel 1987 il 15º Stormo è stato insignito dello Scudo d'Argento di San Martino, con la seguente motivazione:
«Nonostante le proibitive condizioni atmosferiche, interveniva in soccorso di una nave in procinto di affondare a 23 miglia da [[Pantelleria]], e operando con grande perizia e grave rischio per il personale, riusciva a trarre in salvo tutti i componenti dell'equipaggio.»<ref name=scudosmartino>{{Cita web|url = http://www.scudisanmartino.it/| titolo = ISTITVTO "SCVDI DI SAN MARTINO".}}</ref>
 
Nel 1990 il 15º Stormo è insignito per la seconda volta dello Scudo d'Argento di San Martino per 25 anni di ininterrotta attività dei suoi equipaggi, spesso in condizioni di grave rischio, nel soccorso di vite umane in pericolo.<ref name=scudosmartino/>
 
Il reparto ha inoltre ricevuto la Targa di Benemerenza ICARO 1990 con la seguente motivazione:
«Reparto di volo dell'Aeronautica Militare erede di gloriose tradizioni, fin dalla sua ricostituzione quale stormo dedicato all'attività di soccorso aereo, si è particolarmente distinto per i propri interventi in campo militare e civile, in ambito nazionale ed internazionale, operando, sia di giorno che di notte, soprattutto quando proibite condizioni di tempo meteorologico precludevano l'intervento a tutti gli altri tipi e mezzi di soccorso. Nel triennio 1988/90 lo stormo, effettuando oltre 16.000 ore di volo fra attività operative ed addestrative, ha tratto in salvo 290 vite umane confermando con tale risultato la perizia e l'alto grado di addestramento degli equipaggi nonché l'efficienza ed il grado di prontezza e di sicurezza del reparto, caratteristiche mantenute attraverso notevoli sacrifici ed il professionale, oculato impiego delle risorse disponibili. Il generoso spirito, già manifestato in passato nel corso delle operazioni di soccorso a favore delle popolazioni dei territori devastati da calamità naturali, rimane una costante degli uomini che compongono il 15º Stormo che, pur nel loro operoso silenzio, con entusiasmo, sprezzo del pericolo e totale abnegazione, hanno svolto la loro quotidiana attività di soccorso, al limite della resistenza fisica, con generosa e totale abnegazione. [[Roma]], 28 marzo 1992»<ref name=icaro>{{Cita web|url = http://www.anrp.it/iniziative/_targa%20icaro.htm| titolo = La targa di benemerenza interforze ICARO.}}</ref>
 
Per il soccorso prestato alle popolazioni colpite da una violenta alluvione, l'equipaggio di un HH-3F dell'84º Centro SAR di Brindisi ha ricevuto la Targa di Benemerenza ICARO 2003 con la seguente motivazione: «Nel pomeriggio dell'8 settembre 2003, un elicottero HH-3F del Centro SAR interveniva sulla costa ionica, nella zona delle cittadine di [[Massafra]], [[Palagiano]], [[Palagianello]] e [[Chiatona]], colpite da una violenta ed impetuosa alluvione. I diversi interventi dell'equipaggio, avvenuti in condizioni meteorologiche avverse, consentivano il recupero e salvataggio di 14 persone che, per sfuggire alla marea di fango, avevano trovato rifugio sui tetti delle abitazioni. Nella rischiosa e complessa operazione di salvataggio, l'equipaggio metteva in luce elevate qualità umane, sprezzo del pericolo, encomiabile competenza professionale, altruismo ed altissimo senso del dovere. [[Viterbo]], 25 settembre 2005»<ref name=icaro/>
 
Nel maggio 2009 il 15º Stormo è stato insignito del XXXI Premio Nazionale [[Carlo Casalegno]] dal [[Rotary Club]] Roma Nord.<ref>{{cita web|titolo=XXXI Premio Nazionale "Carlo Casalegno"- 2009|url=http://www.rotaryromanordovest.org/public/sito/uploaded/brochure_XXXI_Casalegno(1).pdf|autore=Rotary Club Roma Nord|data=[[25 maggio]] [[2009]]}}</ref>
 
In occasione dell'88º anniversario della costituzione dell'Aeronautica Militare, il [[Presidente della Repubblica Italiana|Presidente della Repubblica]] [[Giorgio Napolitano]] ha conferito all'equipaggio di un HH-3F dell'82º Centro SAR di Trapani la medaglia d'argento al valore aeronautico, con la seguente motivazione: «I componenti l'equipaggio impegnato nel recupero di 16 naufraghi da una barca a vela australiana, hanno operato in circostanze particolarmente proibitive, ambientali e meteorologiche, tale da esporre la loro vita ad un eccezionale pericolo, denotando singolare perizia, eccellenti doti umane, encomiabile dedizione al dovere ed indiscusso coraggio, rendendo l'evento particolarmente meritevole e commendevole. Cieli di Palermo, 25NM nord da Castellammare del Golfo, notte del 21 Ottobre 2007.»<ref name=loki/>
 
Nella stessa occasione il Presidente Napolitano ha anche conferito altri due riconoscimenti al Valore Aeronautico, una medaglia d'argento ed una medaglia di bronzo, a due altri membri del 15º Stormo distintisi in altrettante azioni di soccorso.<ref name=loki/>
 
==I caduti==
Dalla sua ricostituzione ad oggi il reparto ha totalizzato più di 200.000 ore di volo, e si sono verificati cinque incidenti gravi che hanno determinato la perdita del velivolo. Le inchieste hanno stabilito che quattro di questi incidenti sono stati determinati da fattore ambientale o umano. Il [[23 ottobre]] [[2008]] si è verificato il più grave degli incidenti (8 morti), primo ed unico riconducibile a un fattore tecnico.<ref>{{Cita web|url = http://fromtheskies.wordpress.com/2008/11/13/incivolo-hh-3f-guasto-tecnico/| titolo = Incivolo HH-3F: guasto tecnico. |autore = From the Skies - notizie, video e curiosità dal mondo dell'aviazione |data=[[13 novembre]] [[2008]]}}</ref>
 
I caduti del 15º Stormo durante il servizio in tempo di pace (dal 1965 ad oggi) sono:
 
* 11 agosto 1971 - [[Lago di Bracciano]] (Roma) - velivolo HU-16A - capitano pilota Angelo Natale - Addestramento.<ref>{{Cita web|url = http://www.gentedelquindicesimo.it/pri/index.php?option=com_content&view=category&id=47&Itemid=148| titolo = In memoria del capitano Natale. |autore = ''Associazione Gente del 15º'' }}</ref>
 
* 20 ottobre 1977 - Località [[Saccolongo|Creola di Saccolongo]] (Padova) - elicottero AB.204 - capitano pilota Michele Grande, maresciallo Alfredo Miccoli, maresciallo Benito Stasi, sergente Salvatore Pinto, sergente Francesco Santoruvo - Volo operativo.<ref>{{cita web|titolo=Atti parlamentari - VIII Legislatura - Interrogazione parlamentare|url=http://legislature.camera.it/_dati/leg08/lavori/stenografici/sed0483/sed0483.pdf|autore=On. [[Falco Accame]]|data=[[23 marzo]] [[1982]]}}</ref><ref>{{cita web|titolo=Atti parlamentari - VIII Legislatura - Interrogazione parlamentare|url=http://legislature.camera.it/_dati/leg08/lavori/stenografici/sed0518/rsi0518.pdf|autore=On. [[Falco Accame]]|data=[[21 giugno]] [[1982]]}}</ref>
 
* 18 agosto 1984 - Acque al largo di [[Ponza]] - elicottero HH-3F - capitano pilota Francesco Asti - Volo operativo di soccorso in mare. Alla memoria del capitano Francesco Asti verrà concessa la Medaglia d'Argento al Valore Aeronautico.<ref>B.U. nº 5, 1º marzo 1987</ref>
 
* 26 luglio 1988 - Cieli di [[Frosinone]] - elicottero AB.47J - sottotenente pilota Angelo Serafica - In addestramento presso il [[72º Stormo]].<ref>{{Cita web|url = http://www.gentedelquindicesimo.it/pri/index.php?option=com_content&view=category&id=48&Itemid=149| titolo = In memoria del s.ten. Serafica. |autore = ''Associazione Gente del 15º'' }}</ref>
 
* 23 ottobre 2008 - Cieli di [[Ligny-en-Barrois]], [[Strasburgo]] - elicottero HH-3F - capitano pilota Michele Cargnoni, capitano pilota Stefano Bazzo, tenente pilota Marco Partipilo, primo maresciallo Giovanni Sabatelli, primo maresciallo Carmine Briganti, maresciallo Giuseppe Biscotti, maresciallo Massimiliano Tommasi, maresciallo Teodoro Baccaro - Volo di trasferimento verso [[Florennes]] (Belgio), per attività addestrativa nell'ambito del [[Tactical Leadership Programme]].<ref>{{cita web|titolo=Strasburgo, precipita un elicottero le vittime sono otto militari italiani|url=http://www.repubblica.it/2008/10/sezioni/esteri/elicottero-italiano/elicottero-italiano/elicottero-italiano.html?ref=search|autore=[[la Repubblica]]|data=[[23 ottobre]] [[2008]]}}</ref>
 
* 12 giugno 2012 - [[Aeroporto di Cervia-Pisignano]] - elicottero HH-139A - primo maresciallo Alessandro Musacchio - Volo di addestramento.<ref>{{cita web|titolo=Tragedia al 15º Stormo di Cervia, militare cade dall'elicottero e muore|url=http://www.ravennatoday.it/cronaca/incidente-aeroporto-militare-cervia-pisignano-muore-alessandro-musacchio-sottufficiale-caduta-elicottero.html|autore=[[RavennaToday]]|data=[[12 giugno]] [[2012]]}}</ref><ref>{{cita web|titolo=Sottufficiale dell'Aeronautica muore a Cervia durante un'attività addestrativa|url=http://www.adnkronos.com/IGN/News/Cronaca/Sottufficiale-dellAeronautica-muore-a-Cervia-durante-unattivita-addestrativa_313398313374.html|autore=[[Adnkronos]]|data=[[12 giugno]] [[2012]]}}</ref><ref>{{cita web|titolo=Ciao Alessandro...|url=http://www.aeronautica.difesa.it/News/Pagine/CerviaIncidente140612.aspx|autore=[[Aeronautica Militare Italiana]]|data=[[15 giugno]] [[2012]]}}</ref>
 
==Associazioni==
===''Gente del 15º''===
Il 13 giugno 1995, con l'assenso del ministro della Difesa pro-tempore, [[Domenico Corcione]], nasce a Roma l'Associazione ''Gente del 15º''. I suoi scopi sono rinsaldare e mantenere vivi lo spirito e le tradizioni del 15º Stormo; stabilire e rinsaldare vincoli d'amicizia e di solidarietà tra coloro che sono appartenuti e appartengono al Reparto nonché promuovere ed organizzare incontri tra anziani del 15º Stormo in servizio ed in congedo con i giovani che militano nel Reparto.
 
Possono iscriversi all'Associazione tutti coloro che in qualsiasi epoca siano appartenuti al 15º Stormo, alla 15ª Aerobrigata, alla R.M.L. ([[Ricognizione Marittima Lontana]]), alle [[Squadriglie di Soccorso Aereo]]. Possono essere ammessi all'Associazione quali soci ordinari anche coloro che, pur non essendo in FEO (forza effettiva organica), abbiano prestato o prestino servizio presso il 15º Stormo sotto qualsiasi forma, sia che essi appartengano all'Aeronautica Militare sia che ad altre [[Forza armata|Forze Armate]] o [[Corpi Armati dello Stato]].<ref>{{cita web|titolo=Atto costitutivo dell'Associazione Gente del 15º|url=http://www.gentedelquindicesimo.it/pri/images/stories/documenti/atto.pdf|data=[[13 giugno]] [[1995]]}}</ref>
 
===Motoclub ''Il Pellicano'' - 15º Stormo===
Nel 2007 è stato costituito il motoclub del 15º Stormo "Il Pellicano" che annovera tra i suoi soci anche [[Valentino Rossi]], [[Loris Capirossi]] e [[Giacomo Agostini]], in qualità di soci onorari. Il club è affiliato alla FMI ([[Federazione Motociclistica Italiana]]) e da questa ha ricevuto un'autorizzazione eccezionale per la sua costituzione in virtù della particolare distribuzione sul territorio delle sue sedi (Cervia, Rimini, Pratica di Mare, Gioia del Colle e Trapani).
 
== Curiosità ==
La prima donna pilota dell'Aeronautica Militare Italiana ad aver conseguito il diploma di istruttore di volo è stata il tenente pilota Carla Angelucci proveniente dall'85º Centro C/SAR di Pratica di Mare.<ref>{{cita web|titolo=L'AM abilita la prima donna Istruttrice Pilota.|url=http://www.aeronautica.difesa.it/News/Pagine/L%E2%80%99AeronauticaMilitareabilitalaprimadonnaIstruttricePilotadellasuaStoria.aspx|autore=Aeronautica Militare Italiana|data=[[27 maggio]] [[2011]]}}</ref>
 
== Note ==
{{references|2}}
 
== Bibliografia ==
* Autori Vari, ''Nec in somno quies - Il Quindicesimo - Volume 1 (1931-1985)'', Roma, Tipolito Giacchetti, 1985. {{NoISBN}}
* Autori Vari, ''Nec in somno quies - Il Quindicesimo - Volume 2 (1985-1995)'', Roma, Angelo Capriotti Editore S.r.l., 1995. {{NoISBN}}
* Autori Vari, ''Nec in somno quies - Il Quindicesimo - Volume 3 (1995-2005)'', Pratica di Mare, Centro Informazioni Geotopografiche Aeronautiche, 2006. {{NoISBN}}
* Autori Vari, ''Cronache della Guerra - Anno Primo 1939'', Roma, Tumminelli & C., 1939. {{NoISBN}}
* Autori Vari, ''Cronache della Guerra - Anno Secondo 1940'', Roma, Tumminelli & C., 1940. {{NoISBN}}
* Autori Vari, ''Cronache della Guerra - Anno Terzo 1941'', Roma, Tumminelli & C., 1941. {{NoISBN}}
* Autori Vari, ''Cronache della Guerra - Anno Quarto 1942'', Roma, Tumminelli & C., 1942. {{NoISBN}}
* Autori Vari, ''Cronache della Guerra - Anno Quinto 1943'', Roma, Tumminelli & C., 1943. {{NoISBN}}
* David Cenciotti, ''Il 15º Stormo'' in ''Rivista Italiana Difesa'', Editore Giornalistica Riviera Soc. Coop., Nº 4 aprile (2006), pp.&nbsp;50–57.
* David Cenciotti, ''In volo con l'HH-3F'' in ''Rivista Italiana Difesa'', Editore Giornalistica Riviera Soc. Coop., Nº 4 aprile (2006), pp.&nbsp;58–62.
* Emilio Brotzu, Giancarlo Garello, ''Aerei italiani nel dopoguerra - Soccorso -- Dimensione Cielo nº 13'', Roma, Edizioni dell'Ateneo & Bizzarri, 1978. {{NoISBN}}
* Giulio Lazzati, ''I soliti quattro gatti'', Milano, Mursia Editore S.p.A., 1965. ISBN 978-88-425-4081-6
* Giulio Lazzati, ''Stormi d'Italia - Storia dell'aviazione militare italiana'', Milano, Mursia Editore S.p.A., 1975. ISBN 978-88-425-4079-3
* Håkan Gustavsson, Ludovico Slongo, ''Desert Prelude, Early Clashes June-November 1940'', Sandomierz, Stratus s.c., 2010. ISBN 978-83-89450-52-4
* Håkan Gustavsson, Ludovico Slongo, ''Desert Prelude, Operation Compass'', Sandomierz, Stratus s.c., 2010. ISBN 978-83-61421-18-4
* Paride Sacchi, ''Memorie storiche per l'anno 1931 (X)'', Ferrara, Regia Aeronautica, 1931.
 
==Voci correlate==
* [[Organica dell'Aeronautica Militare]]
 
==Collegamenti esterni==
*[http://www.aeronautica.difesa.it/Organizzazione/Reparti/Repartivolo/Pagine/15Stormo.aspx Pagina ufficiale del 15º Stormo sul Portale dell'Aeronautica Militare]
*[http://www.aeronautica.difesa.it/storiaTradizione/ufficioStorico/Pagine/hp_UfficioStorico.aspx ''Ufficio Storico dell'Aeronautica Militare Italiana'']
*[http://www.gentedelquindicesimo.it/ ''Associazione Gente del 15º'']
*[http://www.84centrosar.it/ ''Web dell'84º Centro SAR - Brindisi'']
*[http://www.mcilpellicano.it/ ''Web del Motoclub del 15º Stormo - Il Pellicano'']
*[http://www.regioesercito.it/bollettini/indexboll.htm ''Bollettini di Guerra raccolti nella web Regio Esercito'']
*[http://surfcity.kund.dalnet.se/italy.htm Biplane Fighter Aces from the Second World War - Italy].
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