Malcolm X e Utente:XBlackEagleX/Sandbox: differenze tra le pagine

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{{infobox evento wrestling
{{Nota disambigua|descrizione=il film di [[Spike Lee]]|titolo=[[Malcolm X (film)]]}}
|Nome = Money in the Bank (2019)
{{Nota disambigua|descrizione=l'autobiografia|titolo=[[Autobiografia di Malcolm X]]}}
|Immagine =
{{Bio
|Tagline =
|Nome = Malcolm X
|CognomeColonna sonora =
|Prodotto da = [[WWE]]
|PostCognomeVirgola = nato '''Malcolm Little''', anche noto come '''Detroit Red''', '''El-Hajj Malik El-Shabazz''' e '''Omowale'''
|Brand = ''[[WWE Raw|Raw]]''<br />''[[WWE SmackDown|SmackDown]]''
|Sesso = M
|Sponsor =
|LuogoNascita = Omaha
|Data = 19 maggio [[2019]]
|LuogoNascitaLink = Omaha (Nebraska)
|Sede = [[XL Center]]
|GiornoMeseNascita = 19 maggio
|Città = [[Hartford (Connecticut)|Hartford]], [[Connecticut]]
|AnnoNascita = 1925
|Spettatori =
|LuogoMorte = New York
|Evento precedente =[[WrestleMania 35]]
|GiornoMeseMorte = 21 febbraio
|Evento successivo =
|AnnoMorte = 1965
|Attività = attivista
|Epoca = 1900
|Nazionalità = statunitense
|PostNazionalità =&nbsp;a favore dei diritti degli [[afroamericano|afroamericani]] e dei [[diritti umani]] in genere
|Immagine = Malcolm-x.jpg
}}
Fu assassinato a [[New York]] il primo giorno della [[Settimana Nazionale della Fratellanza]], per mano di membri dell'organizzazione ''[[Nation of Islam]]''.
 
'''Money in the Bank (2019)''' sara stata la decima edizione dell'[[Money in the Bank (WWE)|omonimo evento in pay-per-view]] prodotto annualmente dalla [[WWE]]. L'evento si svolgerà il 19 maggio [[2019]] all'[[XL Center]] di [[Hartford (Connecticut)|Hartford]] ([[Connecticut]]).
È considerato uno dei più grandi, ma anche controversi, leader [[afroamericano|afroamericani]] del [[XX secolo]]. Sostenne che la [[religione]] [[Islam|islamica]] era capace di abbattere ogni barriera razziale e ogni forma di discriminazione.
 
== Il nome ==
Storicamente, agli schiavi neri americani veniva assegnato il cognome dei loro padroni. Sebbene non fosse lui stesso figlio di schiavi, l'origine del suo cognome di nascita era riconducibile ai padroni presso cui avevano servito un tempo i suoi antenati. La scelta di "X" come cognome volle dunque rappresentare il rifiuto di accettare questo legame anagrafico con i padroni di un tempo.
 
== Biografia ==
=== Gioventù ===
Malcolm X nacque a [[Omaha (Nebraska)|Omaha]], in [[Nebraska]], figlio di Earl e Louise Little. Suo padre era un predicatore battista e sostenitore di [[Marcus Garvey]], assassinato nel [[1931]] da un gruppo di sostenitori della "[[supremazia bianca]]", paradossalmente denominato ''[[Black Legion]]'' (''Legione Nera''). La madre di Malcolm era per metà bianca, perché sua madre era stata violentata da un bianco e in seguito fu dichiarata legalmente non sana di mente, e la famiglia si disperse. Lo stesso Malcolm fu affidato a una famiglia di tutori.
 
Malcolm terminò la ''junior high school'' ottenendo i migliori risultati della sua classe, ma abbandonò quando il suo insegnante preferito gli disse senza mezzi termini che diventare un avvocato non era "un obiettivo realistico per un ''negro''". Lasciata la scuola, Malcolm si trasformò in uno sbandato; i primi problemi con la legge lo portarono in un centro di detenzione, da cui uscì per trasferirsi per qualche tempo a [[Boston]], presso la sorella maggiore Ella Little Collins.
 
In seguito Malcolm trovò lavoro come lustrascarpe presso un night club; nella sua autobiografia, avrebbe ricordato di aver lustrato le scarpe a [[Duke Ellington]] e altri grandi musicisti neri. Inoltre trovò anche lavoro come cameriere in un treno. Trasferitosi poi nel quartiere di [[Harlem]], a [[New York]], si diede a una serie di attività illegali fra cui spaccio di [[droga]], [[gioco d'azzardo]], [[prostituzione]], [[estorsione]] e [[rapina]]. Quando fu esaminato per la leva durante la [[Seconda Guerra Mondiale]], i medici lo trovarono psichicamente non adatto; in seguito, Malcolm X sostenne di aver finto una patologia mentale per evitare le armi.
 
=== Prigione ===
Il [[12 gennaio]] [[1946]], all'età di 20 anni, Malcolm fu arrestato e condannato a dieci anni con l'accusa di [[violazione di domicilio]], [[possesso illegale di armi da fuoco]], e [[furto]]. Alla [[Charlestown State Prison]] si guadagnò il soprannome di [[Satana]] per il suo continuo bestemmiare urlando al cielo, specialmente contro [[Dio]] e la [[Bibbia]].
 
Nel [[1948]], mentre era in carcere, Malcolm ricevette una lettera dal fratello Reginald, che gli chiedeva di unirsi alla [[Nation of Islam]] (NOI). La NOI si autodefiniva una "setta islamica militante". La sua tesi centrale era che la maggior parte degli schiavi [[africa]]ni erano [[islam|musulmani]] prima di venire catturati, e che quindi i neri avrebbero dovuto riconvertirsi all'Islam. La NOI era inoltre un gruppo "[[nazionalismo nero|nazionalista nero]]", ovvero auspicava la creazione di una nazione nera separata all'interno degli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]]. In effetti, i membri della NOI arrivavano fino a considerare i non-neri, e in particolar modo gli [[ebrei]] e gli [[anglosassoni]], dei "[[razzismo|subumani]]".
 
Malcolm fu affascinato dagli insegnamenti del leader della NOI, [[Elijah Muhammad]]. Con l'aiuto della sorella, riuscì a ottenere il trasferimento in una [[colonia penale]] a [[Norfolk]] dove aveva maggiore libertà; divenne un avido lettore e cercò nella [[storia]] e nella [[filosofia]] argomenti a favore delle teorie della NOI. Per arricchire la propria cultura e migliorare la propria [[calligrafia]], arrivò a trascrivere a mano un intero [[dizionario]]; quindi, iniziò a corrispondere con Elijah Muhammad quotidianamente. Alla fine, Malcolm X fu rilasciato sulla parola, il [[7 agosto]] [[1952]].
 
=== La "Nazione dell'Islam" ===
Appena uscito di prigione, Malcolm X si recò da [[Elijah Muhammad]], a [[Chicago]]. Fu in questo periodo che ricevette il cognome "X", per simboleggiare il rifiuto del suo "cognome da schiavo" e l'assenza di un vero cognome africano-musulmano.
 
Nel marzo del [[1953]], la [[Central Intelligence Agency|CIA]] iniziò a controllare le azioni di Malcolm; apparentemente, questo aveva a che vedere col fatto che, secondo alcuni informatori, Malcolm X definiva se stesso un "[[comunismo|comunista]]". Nell'archivio della CIA comparivano anche due lettere firmate da Malcolm X con lo pseudonimo "Malachi Shabazz"; il cognome "Shabazz" secondo Elijah Muhammad, era un riferimento a una discendenza da una antica "nazione asiatica nera". Nel maggio dello stesso anno, la CIA concluse che Malcolm X aveva una "personalità asociale con tendenze paranoiche (schizofrenia paranoide pre-psicotica)".
 
Nello stesso anno, Malcolm si trasferì definitivamente presso Elijah Muhammad a Chicago, per tornare poi a Boston con il ruolo di "Ministro del Tempio Numero 11 della Nazione dell'Islam". Nei tempi successivi aprì numerosi altri templi, diventando ministro di molti di essi. La sua predicazione portò moltissimi proseliti alla NOI; tra i più celebri si ricorda [[Cassius Clay]], che proprio aderendo alla NOI decise di cambiare il proprio nome in Muhammad Ali. Ben presto Malcolm X divenne il numero due del movimento e il braccio destro di Elijah Muhammad. Fra il [[1952]] e il [[1963]], certamente anche grazie all'enorme carisma di Malcolm, la NOI passò da 500 a 30.000 iscritti.
Grazie al suo temperamento infatti lui riuscì anche a convincere una donna di nome Rosa Fickerman a non suicidarsi acquisendo cosi il nome di "pastore".
 
=== Matrimonio ===
Nel [[1958]], Malcolm sposò [[Betty Shabazz|Betty X]] a [[Lansing]], nel [[Michigan]]. Ebbero sei figlie, tutte chiamate "Shabazz": la prima fu Attillah, nata nel [[1958]]; cui seguirono [[Qubilah Shabazz|Qubilah]], nata nel [[1960]]; Ilyasah, nata nel [[1962]]; Gumilah, nata nel [[1964]], e le gemelle Malaak e Malikah, nate dopo la morte di Malcolm nel [[1965]].
 
Mentre lavorava per la NOI, Malcolm X giunse a conoscenza di alcune avventure extraconiugali di Elijah Muhammad. Lo stesso Elijah si difese sostenendo che, come "inviato di Dio", aveva il diritto di avere più mogli; tuttavia, egli non era sposato con nessuna delle giovani segretarie con cui ebbe relazioni, e giunse anche a metterle incinte tutte. Malcolm si rifiutò di mettere la cosa a tacere, e se ne mostrò contrariato, ma non abbandonò il movimento.
 
Nell'estate del [[1963]], Malcolm si rese conto che Elijah e molti altri Ministri di alto livello della NOI erano gelosi della sua popolarità. Progressivamente in conflitto con l'organizzazione, Malcolm espresse la propria critica circa la [[Marcia su Washington]] dicendo che non trovava nulla di eccitante in una dimostrazione ''"fatta da bianchi davanti alla statua di un presidente morto da cento anni e al quale, quando era vivo, noi non piacevamo"''.
 
Nello stesso anno, in occasione dell'assassinio di [[John F. Kennedy]], Malcolm commentò piuttosto freddamente che la violenza che i Kennedy non erano riusciti a fermare gli si era "ritorta contro", aggiungendo che questo genere di cose non lo intristiva, ma lo rendeva felice. Queste dichiarazioni causarono un enorme scalpore, e alla fine la NOI rinnegò le parole di Malcolm, vietandogli di parlare in pubblico per novanta giorni.
Molte di queste posizioni, che dividevano il movimento per i diritti dei neri, lo allontanarono ancora di più dall'altro grande leader afroamericano, già da lui in passato duramente contestato, [[Martin Luther King]], sostenitore della [[nonviolenza]], e avvicinatosi inoltre a Kennedy.
 
Nella primavera del [[1963]], Malcolm iniziò a collaborare con [[Alex Haley]] alla scrittura del libro ''[[Autobiografia di Malcolm X]]''. L'[[8 marzo]] [[1964]] dichiarò pubblicamente la sua separazione dalla NOI e il [[12 marzo]] annunciò la creazione di un nuovo movimento chiamato [[Muslim Mosque, Inc.]]. La principale differenza ideologica fra il movimento creato da Malcolm X e la NOI è l'abbandono del presupposto religioso come elemento di coesione per il popolo nero. Nel frattempo, tuttavia, Malcolm X si convertì all'[[islamismo ortodosso]].
 
=== Il pellegrinaggio alla Mecca ===
Il [[13 aprile]] del [[1964]], Malcolm lasciò gli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] per recarsi in viaggio prima in [[Egitto]] e poi a [[Jeddah]], in [[Arabia Saudita]]. Non essendo in grado di parlare arabo, e avendo un passaporto statunitense, ebbe qualche difficoltà a entrare nel paese; tuttavia, grazie all'intervento della stessa famiglia reale saudita, riuscì alla fine a completare il suo pellegrinaggio. Durante questa esperienza religiosa, arrivò per la prima volta a concepire l'Islam come una religione capace di abbattere qualsiasi barriera razziale.
Il [[21 maggio]] [[1964]], Malcolm X tornò negli Stati Uniti come [[sunnita]], col nuovo nome El-Hajj Malik El-Shabazz. Durante un importante discorso indirizzato all'intera nazione, proclamò:
 
:''I diritti umani sono qualcosa che avete dalla nascita. I diritti umani vi sono dati da Dio. I diritti umani sono quelli che tutte le nazioni della Terra riconoscono.''
:''In passato, è vero, ho condannato in modo generale tutti i bianchi. Non sarò mai più colpevole di questo errore; perché adesso so che alcuni bianchi sono davvero sinceri, che alcuni sono davvero capaci di essere fraterni con un nero. Il vero Islam mi ha mostrato che una condanna di tutti i bianchi è tanto sbagliata quanto la condanna di tutti i neri da parte dei bianchi.''
:''Da quando alla Mecca ho trovato la verità, ho accolto fra i miei più cari amici uomini di tutti i tipi - cristiani, ebrei, buddhisti, indù, agnostici, e persino atei! Ho amici che si chiamano capitalisti, socialisti, e comunisti! Alcuni sono moderati, conservatori, estremisti - alcuni sono addirittura degli "Zio Tom"! Oggi i miei amici sono neri, marroni, rossi, gialli e bianchi!'' [http://www.al-sunnah.com/call_to_islam/articles/malcolm_x.html]
 
Insieme a A. Peter Bailey e altri, Malcolm fondò il distaccamento statunitense della [[Organizzazione per l'Unità Afro-americana]] o OAAU. Ispirandosi alla [[Organizzazione per l'Unità Africana]] (OAU), la OAAU decise di adottare un atteggiamento non religioso e non settario nella difesa dei [[diritti umani]].
<!--
==Africa==
Among the little known and least mentioned facts about the life of Malcolm X are his excursions in [[Africa]]. In all, Malcolm X visited Africa on three separate occasions, once in 1959 and twice in 1964. During his visits, he met officials, as well as spoke on television and radio in such diverse places as: [[Cairo]], [[Egypt]]; [[Addis Ababa]], [[Ethiopia]]; [[Dar Es Salaam]], [[Tanganyika]] (now [[Tanzania]]); [[Lagos]] and [[Ibadan]], [[Nigeria]]; [[Accra]], [[Winneba]], and [[Legon]], [[Ghana]]; [[Conakry]], [[Guinea]]; [[Algiers]], [[Algeria]]; and [[Casablanca]], [[Morocco]].
 
Malcolm first went to Africa in summer of [[1959]]. He traveled to [[Egypt]] ([[United Arab Republic]]), [[Sudan]] and [[Nigeria]] and [[Ghana]] to arrange a tour for [[Elijah Muhammad]], which occurred in December 1959. The first of Malcolm's two trips to Africa in [[1964]] lasted from [[April 13]] until [[May 21]]. On [[May 8]], following his speech at Trenchard Hall on the campus of the [[University of Ibadan]] in Nigeria, he attended a reception in the Students' Union Hall held for him by the [[Muslim Students' Society]]. It was during this reception that the students bestowed upon him the name "Omowale" (Oh-Moh-wah-lay), meaning "the son returns home" in the [[Yoruba language]].
 
Malcolm returned to New York from Africa via [[Paris]], [[France]], on [[May 21]], [[1964]]. On [[July 9]], he again left the United States for Africa, spending a total of 18 weeks abroad. On [[July 17]], [[1964]], Malcolm addressed the [[Organization of African Unity]]'s first ordinary assembly of heads of state and governments in Cairo as a representative of the [[Organization of Afro-American Unity|OAAU]]. On [[August 21]], [[1964]], he made a press statement on behalf of the [[Organization of Afro-American Unity|OAAU]] regarding the second African summit conference of the [[OAU]]. In it, he explains how a strong and independent "[[United States of Africa]]" is a victory for the awakening of [[African American]]s. By the time he returned to the United States on [[November 24]], [[1964]], Malcolm had established an international connection of brotherhood between Africans on the continent and those in the [[diaspora]].
-->
 
=== L'assassinio ===
Nel [[1964]], la rivista ''[[Life]]'' pubblicò una famosa fotografia di Malcolm X con una carabina in mano, intento a tirare la tenda della sua finestra per controllare fuori. La foto era accompagnata dalla scritta "con tutti i mezzi necessari", e si riferiva alle minacce di morte subite da Malcolm X e alla sua affermazione che "si sarebbe difeso". La [[Central Intelligence Agency|CIA]] era stata infatti informata, anche per mezzo di infiltrati, che la NOI aveva commissionato ai suoi membri l'assassinio di Malcolm X.
 
Il [[14 febbraio]] [[1965]], Malcolm e la sua famiglia sopravvissero a un attentato dinamitardo contro la loro abitazione. Una settimana dopo, il [[21 febbraio]], durante un discorso in pubblico a [[Manhattan]], Malcolm fu ucciso, all'età di 39 anni, da diversi colpi di arma da fuoco esplosi da tre sicari neri.
 
I funerali di Malcolm X, tenutisi il [[27 febbraio]] [[1965]] ad [[Harlem]], raccolsero oltre 1500 persone.
 
Tre membri della NOI furono arrestati per il suo assassinio: [[Talmadge Hayer]], [[Norman 3X Butler]] e [[Thomas 15X Johnson]], e condannati per omicidio nel marzo del [[1966]]. In realtà, pare che il solo Hayer fosse direttamente responsabile dell'omicidio; in seguito furono fatti altri nomi sui mandanti, tutti in seno alla NOI.
[[File:MartinLutherKingMalcolmX.jpg|thumb|right|200px|Malcolm X insieme a [[Martin Luther King]]]]
 
== Biografie e discorsi ==
*''[[Autobiografia di Malcolm X]] (The Autobiography of Malcolm X)'' (ISBN 0-345-35068-5), scritto da [[Alex Haley]] fra il [[1964]] e il [[1965]] e pubblicato nel [[1965]].
*''Malcolm X Speaks: Selected Speeches and Statements'' ISBN 0-8021-3213-8, a cura George Breitman. Discorsi durante gli ultimi otto mesi della vita di Malcolm X.
*''Malcolm X: The Man and His Times'' (ISBN 0-86543-200-7) a cura di John Henrik Clarke. Un'antologia di scritti, discorsi e messaggi propagandistici di Malcolm X.
*''Malcolm X Rifiuto, sfida, messaggio'' (ISBN 978-88-220-6161-4), Roberto Giammanco, Edizioni Dedalo, 1994.
*''Malcolm X: The FBI File'' (ISBN 0-88184-751-8) Una fonte di informazione sugli archivi dell'[[FBI]] su Malcolm X.
*Il [[film]] ''[[Malcolm X (film)|Malcolm X]]'' di [[Spike Lee]] ([[1992]]) è basato sulla sua autobiografia, e vede [[Denzel Washington]] nei panni di Malcolm.
*Il personaggio di Malcolm X appare anche nel film ''[[Alì (film)|Alì]]'', sulla vita di [[Muhammad Ali]].
*''Malcolm X. Una biografia'', di Andrew Helfer & Randy DuBurke, versione a fumetti della celebre autobiografia di Malcolm X (Alet edizioni, 2007)
 
== Omaggi ==
== Note ==
<references/>
 
== Collegamenti esterni ==
=== Italiano ===
* [http://www.malcolm-x.it Malcolm X o della Cultura Africana Americana]
* [http://www.wumingfoundation.com/italiano/outtakes/speciale_malcolm_x.htm Wu Ming - Speciale Malcolm X nel quarantennale della morte]
 
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