Martino di Tours e Gallio (famiglia): differenze tra le pagine

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{{Casata
{{nota disambigua||San Martino (disambigua)|San Martino}}
|cognome = [[File:Crown of italian prince (corona normale).svg|50px]] <br/> Gallio
{{Santo
|stemma = Coa fam ITA gallio2.jpg
|nome= San Martino di Tours
|blasonatura=Nel 1º d'argento, al leone illeopardito al naturale accostato da due rami fogliati di verde, incurvati e affrontati; nel 2º d'argento a tre bande di rosso ordinate in fascia; il tutto abbassato sotto il capo d'oro caricato di un'aquila di nero coronata d'oro
|immagine= Simone_Martini_033.jpg
|motto=
|didascalia= San Martino in un affresco di [[Simone Martini]]
|stato=[[File:Flag of Milan.svg|sinistra|30px]] [[Ducato di Milano]]<br>[[File:Bandera de Nápoles - Trastámara.svg|sinistra|30px]] [[Regno di Napoli]]
|note=Vescovo
|titoli=<br />
|nato= 316 circa
* [[Ducato di Alvito|Duchi di Alvito]]
|morto=8 novembre 397
* Marchesi di [[Scaldasole]] (1613)
|venerato da= Tutte le Chiese che ammettono il culto dei santi
* Feudatari di [[Gravedona]], [[Dongo]] e [[Sorico]]
|beatificazione=
* Nobili di [[Como]]
|canonizzazione=
* Principi del Sacro Romano Impero (1679) e della Val Mesolcina (1678)
|santuario principale=[[Basilica di San Martino (Tours)|Basilica di San Martino di Tours]] a [[Tours]]
* Conti di Musocco (1678)
|ricorrenza= [[11 novembre]]
* Baroni di Retegno (1678)
|attributi= Mantello, armatura, bastone pastorale, globo infuocato
* Signori di Bettola, Casalpustarlengo e Triulza (1678)
|patrono di= [[Francia]], [[Ungheria]], [[Guardia svizzera pontificia]], albergatori, cavalieri, fabbricanti di [[maiolica|maioliche]], [[fanteria]], forestieri, mendicanti, [[militare|militari]], [[oca (zoologia)|oche]], [[osteria|osti]], [[sartoria|sarti]], sinistrati, [[vendemmia]]tori, [[viticoltore|viticoltori]], diverse località (vedi Patronati)
* Grandi di Spagna di I classe (1678)
|ramicadetti ={{sp}}
*[[Ducato di Alvito|Gallio di Alvito]] (estinto)
*Gallio-Trivulzio (estinto)
|datafondazione = [[XVI secolo]]
|etnia = [[italiani|italiana]]
}}
I '''Gallio''' (o '''Gallii''' nella forma antica) furono una famiglia della nobiltà comasca e poi [[nobiltà milanese|milanese]]. Ebbero in possedimento anche il [[ducato di Alvito]] in [[Terra di Lavoro]].
{{Vescovo
|nome = Martino
|chiesa = cattolica
|immagine = Simone Martini - Meditation (detail) - WGA21384.jpg
|didascalia = Martino in un affresco di [[Simone Martini]]
|ruolo =
|titolo =
|stemma =
|motto =
|nato = 316 circa
|ordinato =
|consacrato =
|ruoliricoperti = [[Diocesi di Tours|Vescovo di Tours]]<br />dal 371 al 390
|deceduto = 390, a [[Candes-Saint-Martin]]
}}
{{Bio
|Nome = Martino di Tours
|Cognome =
|PostCognomeVirgola = in [[lingua latina|latino]] ''Martinus''
|Sesso = M
|LuogoNascita = Sabaria
|GiornoMeseNascita =
|AnnoNascita = 316 circa
|LuogoMorte = Candes-Saint-Martin
|GiornoMeseMorte = 8 novembre
|AnnoMorte = 397
|Attività = vescovo
|Nazionalità = francese
|Categorie = no
|FineIncipit = è stato un [[vescovo]] cristiano del [[IV secolo]]
}}
Originario della [[Pannonia]], nell'odierna [[Ungheria]], esercitò il suo ministero nella Gallia del tardo impero romano.
Tra i primi santi non martiri proclamati dalla [[Chiesa cattolica]], è venerato anche da quella [[Chiesa ortodossa|ortodossa]] e da quella [[Chiesa ortodossa copta|copta]].
Si celebra l'11 novembre, giorno dei suoi funerali avvenuti nell'odierna [[Tours]].
 
== Origini e storia ==
È considerato uno dei grandi santi di [[Gallia]]<ref>[[Gregorio di Tours]] in ''Histoire des Francs'' (libro V)</ref> insieme a [[Dionigi di Parigi|Dionigi]], [[Liborio di Le Mans|Liborio]], [[Privato di Mende|Privato]], [[Saturnino di Tolosa|Saturnino]], [[Marziale di Limoges|Marziale]], [[Ferreolo di Besançon|Ferreolo]] e [[Giuliano di Brioude|Giuliano]].
Le origini della famiglia Gallio risalgono al XIV secolo quando un antenato comune dei vari rami, Niccolò, fece fortuna col commercio con la [[Germania]], iniziando parallelamente un'attività di concessione di crediti e prestiti finanziari a titol oneroso che fruttarono in pochi anni molto denaro alla famiglia.<ref>AA.VV. ''Le crisi finanziarie'', Fondazione Istituto Internazionale di Storia Economica "F. Datini" di Prato, Firenze, 2016</ref>
 
Le fortune della famiglia Gallio ebbero però inizio con Marco, che nel 1561 venne eletto cancelliere della comunità di [[Como]] e suo decurione, proseguendo con [[Tolomeo Gallio|Tolomeo]] che venne creato cardinale da papa [[Pio IV]] nel [[1565]], [[Decano del Collegio Cardinalizio|Decano]] e [[Camerlengo|Camerlengo del Collegio Cardinalizio]]. Un altro Marco venne creato cardinale da papa [[Innocenzo XI]] nel 1684.
È uno dei fondatori del monachesimo in Occidente.
 
La famiglia, nel secolo successivo, riuscì a ricoprire posizioni di gran rilievo grazie ad una sapiente opera di intrecci e legami mdi natura matrimoniale con le principali famiglie della nobiltà milanese dell'epoca, tra cui i [[Trivulzio (famiglia)|Trivulzio]] ed i [[Borromeo]], ma giungendo anche a legarsi coi [[Farnese]], coi [[Gonzaga]] e coi [[Grimaldi]] di Monaco. A partire dalla fine del Seicento, la famiglia ad ogni modo si divise in due rami collaterali che perseguirono fortuna in diversi ambiti: il ramo di Milano rimase nella capitale del [[ducato di Milano|ducato]] fino alla seconda metà del XVIII secolo, acquisendo nella seconda metà del Seicento i titoli ed i possedimenti della famiglia [[Trivulzio (famiglia)|Trivulzio]] per eredità, estinguendosi con [[Antonio Tolomeo Gallio Trivulzio]], fondatore del [[Pio Albergo Trivulzio]] e filantropo. L'altro ramo ottenne il ducato di [[Alvito]], nel [[Regno di Napoli]], all'estinzione del quale il titolo di duca passò alla famiglia dei Carafa di Colubrano.
== Biografia ==
Martino nacque a Sabaria Sicca (odierna [[Szombathely]], in [[Ungheria]]) in un avamposto dell'[[era gai
]] alle frontiere con la [[Pannonia]].
Il padre, [[tribuno militare]] della legione, gli diede il nome di Martino in onore di [[Marte (divinità)|Marte]], il dio della guerra.
Ancora bambino si trasferì coi genitori a [[Pavia]], dove suo padre aveva ricevuto un podere in quanto ormai [[veterano]], e in quella città trascorse l'infanzia.
A dieci anni fuggì di casa per due giorni che trascorse in una chiesa (probabilmente a Pavia).
Nel 331 un editto imperiale obbligò tutti i figli di veterani ad arruolarsi nell'esercito romano.
Fu reclutato nelle ''Scholae'' imperiali, corpo scelto di {{formatnum:5000}} unità perfettamente equipaggiate: disponeva quindi di un cavallo e di uno schiavo.
Fu inviato in [[Gallia]], presso la città di [[Amiens]], nei pressi del confine, e lì passò la maggior parte della sua vita da soldato.
Faceva parte, all'interno della guardia imperiale, di truppe non combattenti che garantivano l'ordine pubblico, la protezione della posta imperiale, il trasferimento dei prigionieri o la sicurezza di personaggi importanti<ref name="Pernoud">{{Cita|Pernoud}}</ref>.
 
Nel nativo territorio comasco, precisamente a [[Gravedona]], ebbe il possesso di [[Palazzo Gallio (Gravedona)|Palazzo Gallio]]. A [[Como]], il cardinale Tolomeo fece erigere il [[Pontificio Collegio Gallio]] che ancora oggi porta il cognome della sua casata ed opera come ente scolastico parificato.
=== La tradizione del taglio del mantello ===
[[File:Saint Martin - Duomo Lucca Italia.jpg|thumb|left|upright=1.1|San Martino divide il suo prezioso mantello con un povero, particolare della facciata del [[Duomo di Lucca]] dedicato al santo]]
In quanto circitor, eseguiva la ronda di notte e l'ispezione dei posti di guardia, nonché la sorveglianza notturna delle guarnigioni.
Durante una di queste ronde avvenne l'episodio che gli cambiò la vita (e che ancora oggi è quello più ricordato e più usato dall'[[iconografia]]). Nel rigido inverno del [[335]] Martino incontrò un mendicante seminudo. Vedendolo sofferente, tagliò in due il suo mantello militare (la [[clamide]] bianca della [[Guardia pretoriana|guardia imperiale]]) e lo condivise con il mendicante. La notte seguente vide in sogno [[Gesù]] rivestito della metà del suo mantello militare. Udì Gesù dire ai suoi angeli: «Ecco qui Martino, il soldato romano che non è battezzato, egli mi ha vestito». Quando Martino si risvegliò il suo mantello era integro. Il mantello miracoloso venne conservato come [[reliquia]] ed entrò a far parte della collezione di reliquie dei re [[Merovingi]] dei [[Franchi]]. Il termine latino per "mantello corto", ''cappella'', venne esteso alle persone incaricate di conservare il mantello di san Martino, i ''cappellani'', e da questi venne applicato all'[[oratorio (architettura)|oratorio]] reale, che non era una chiesa, chiamato [[cappella]].
 
==Albero genealogico della famiglia Gallio==
=== Conversione al cristianesimo ===
Sono riportati i membri titolati della famiglia<ref>V. Spreti, ''Enciclopedia Storico-nobiliare italiana'', Milano 1928-1930, rist. Bologna, 1969; Consulta araldica del Regno d'Italia, Libro d'Oro della nobiltà italiana-Serie aggiornata, annate varie</ref>.
[[File:DBP 1984 1233 Weihnachten.jpg|thumb|upright=1.1|Francobollo tedesco dedicato a San Martino]]
Il sogno ebbe un tale impatto su Martino, che egli, già [[catecumeno]], venne [[battesimo|battezzato]] la [[Pasqua]] seguente e divenne cristiano. Martino rimase ufficiale dell'esercito per una ventina d'anni raggiungendo il grado di ufficiale nelle ''alae scolares'' (un corpo scelto). Giunto all'età di circa quarant'anni, decise di lasciare l'esercito, secondo Sulpicio Severo dopo un acceso confronto con Giuliano, il Cesare delle Gallie in seguito noto come ''Apostata''<ref name="Trovato">{{Cita|Trovato|pp. 127-34}}</ref>.
Lì Iniziò la seconda parte della sua vita.
 
{{Discendenza
Martino si impegnò nella lotta contro l'[[eresia]] [[Arianesimo|ariana]], condannata al I [[Concilio di Nicea I|concilio di Nicea]] (325), e venne per questo anche frustato (nella nativa Pannonia) e cacciato, prima dalla [[Francia]], poi da [[Milano]], dove erano stati eletti vescovi ariani<ref name="Antonio Socci">{{Cita|Socci}}</ref>.
| 1|-1|Melchiorre|
Nel [[357]] si recò quindi nell'[[Isola Gallinara]] ad [[Albenga]] in provincia di Savona, dove condusse quattro anni di vita eremitica. Tornato quindi a [[Poitiers]], al rientro del vescovo cattolico, divenne [[monachesimo|monaco]] e venne presto seguito da nuovi compagni, fondando uno dei primi monasteri d'occidente, a [[Ligugé]], sotto la protezione del vescovo [[Ilario di Poitiers|Ilario]]<ref name="Antonio Socci" />.
| 2| 1|Ottavio<br>nobile di Como|*c.[[1490]]<small><br/>Elisabetta Vailati</small>
| 3| 2|Girolamo<br>nobile di Como|*c.[[1520]]<small><br/>?</small>
| 4| 2|Marco<br>nobile di Como|*[[1525]] †[[1575]]<small><br/>Elisabetta Valle</small>
| 5| 2|[[File:Cardinal-hat.svg|25px]]<br />[[Tolomeo Gallio|Tolomeo]]<br>I duca di Alvito|*[[1527]] †[[1607]]<small><br/>cardinale</small>
| 6| 4|Tolomea|*[[1565]] †[[1594]]<small><br/>Urbano Malvicini Fontana</small>
| 7| 4|'''DUCHI DI ALVITO'''<br><br>Tolomeo I<br>II duca di Alvito|*[[1568]] †[[1623]]<small><br/>1.Barbara Borromeo<br>2.Partenia Bonelli</small>
| 8| 7|2.Francesco I<br>III duca di Alvito|*c.[[1590]] †[[1660]]<small><br/>Giustina Borromeo</small>
| 9| 7|2.Ortensia|*[[1594]] †[[1639]]<small><br/>Francesco Girolamo Cicogna Mozzoni, conte di Terdobbiate</small>
|10| 8|Partenia|*[[1616]] †[[1698]]<small><br/>1.Consalvo Geronimo Rodriguez de Salamanca<br>2.Francesco Arese, conte<br>3.Girolamo Francesco Ignazio Serbelloni</small>
|11| 8|Tolomeo II<br>IV duca di Alvito|*[[1618]] †[[1687]]<small><br/>Ottavia Trivulzio</small>
|12| 8|[[File:Cardinal-hat.svg|25px]]<br />Marco|*[[1619]] †[[1683]]<small><br/>cardinale</small>
|13| 8|Ersilia|*[[1620]] †[[1695]]<small><br/>1.Giambattista Omodei, nobile dei marchesi di Piovera<br>2.Pier Luchino dal Verme, conte di Sanguinetto</small>
|14| 8|Chiara|*[[1623]] †?<small><br/>Girolamo Caimi</small>
|15|11|Giustina|*[[1644]] †[[1679]]<small><br/>[[Gregorio Boncompagni, V duca di Sora]]</small>
|16|11|Francesco II<br>V duca di Alvito|*[[1646]] †[[1702]]<small><br/>Maria Alfonsa Diaz Pimienta</small>
|17|11|'''GALLIO TRIVULZIO'''<br><br>[[Antonio Teodoro Gaetano Gallio Trivulzio|Gaetano]] (Antonio Teodoro Gaetano), IV principe della Val Mesolcina|*[[1658]] †[[1705]]<small><br/>Lucrezia Borromeo</small>
|18|16|[[Tolomeo III Saverio Gallio|Tolomeo III Saverio]]<br>VI duca di Alvito|*[[1685]] †[[1711]]<small><br/>Beatrice di Tocco</small>
|19|16|Nicola|*[[1686]] †[[1744]]
|20|16|Maria Ottavia|*[[1687]]<small><br/>monaca agostiniana del Monastero di San Giuseppe dei Ruffi di Napoli</small>
|21|16|Carlo|*[[1689]] †[[1744]]<small><br/>chierico regolare teatino</small>
|22|16|Partenia|*[[1690]] †?<small><br/>monaca agostiniana del Monastero di San Giuseppe dei Ruffi di Napoli</small>
|23|16|Domenico|*[[1692]] †[[1751]]
|24|16|Giuseppe|*[[1693]] †[[1719]]<small><br/>monaco benedettino a Monte Cassino</small>
|25|16|Antonio|*[[1695]] †[[1720]]<small><br/>poeta arcade Agillo Cinosario</small>
|26|16|Vincenza|*[[1697]] †?<small><br/>monaca agostiniana del Monastero di San Giuseppe dei Ruffi di Napoli</small>
|27|18|Francesco III Ignazio<br>VII duca di Alvito|*[[1710]] †[[1749]]<small><br/>Maria Caterina Rospigliosi</small>
|28|27|Alfonsina|*[[1734]] †[[1779]]<small><br/>Michele Carafa, principe di Colubrano</small>
|29|27|Marianna|*[[1739]] †[[1780]]<small><br/>Carlo Pignatelli, duca di Montecalvo</small>
|30|27|Carlo Tolomeo<br>VIII duca di Alvito|*[[1741]] †[[1800]]<small><br/>Elisabetta Capece Minutolo</small>
|31|17|Giustina|*[[1690]] †?
|32|17|[[Antonio Tolomeo Gallio Trivulzio|Antonio Tolomeo]], V principe della Val Mesolcina|*[[1692]] †[[1767]]<small><br/>Maria Archinto</small>
|33|17|Olimpia|*[[1693]] †[[1715]]<small><br/>Pietro Maria VI Rossi di San Secondo, marchese di San Secondo</small>
|34|32|Lucrezia|*[[1723]] †[[1727]]
|35| 3|Marco|†[[1632]]<small><br/>abate commendatario di Sant'Abbondio</small>
|36| 3|Onorio|<small><br/>capitano delle tre pievi superiori del lago di Como</small>
|37|36|Carlo, I marchese del Sacro Romano Impero|
|38|37|Giacomo, II marchese del Sacro Romano Impero|†[[1686]]<br><br>'''''Estinzione del ramo'''''
}}
 
=== VescovoDuchi di ToursAlvito =(1606-1800)==
{{vedi anche|Ducato di Alvito}}
Nel [[371]] i cittadini di [[Tours]] lo vollero loro [[vescovo di Tours|vescovo]], anche se alcuni [[chierico|chierici]] avanzarono resistenze per il suo aspetto trasandato e le origini [[plebei|plebee]]. Come vescovo, Martino continuò ad abitare nella sua semplice casa di monaco e proseguì la sua missione di propagatore della fede, creando nel territorio nuove piccole [[monachesimo|comunità di monaci]]. Avviò un'energica lotta contro l'[[eresia ariana]] e il paganesimo rurale. Inoltre predicò, battezzò villaggi, abbatté templi, [[bosco sacro|alberi sacri]] e idoli [[paganesimo|pagani]], dimostrando comunque compassione e misericordia verso chiunque.<ref name="Antonio Socci"/> La sua fama ebbe ampia diffusione nella comunità cristiana dove, oltre ad avere fama di [[taumaturgo]], veniva visto come un uomo dotato di carità, giustizia e sobrietà.
*[[Tolomeo Gallio|Tolomeo]] (1527-1607), cardinale, I duca di Alvito
*Tolomeo I (1568-1623), II duca di Alvito, nipote del precedente
*Francesco I (1590-1660), III duca di Alvito
*Tolomeo II (1618-1687), IV duca di Alvito
*Francesco II (1646-1702), V duca di Alvito
*[[Tolomeo III Saverio]] (1685-1711), VI duca di Alvito
*Francesco III (1710-1749), VII duca di Alvito
*Carlo Tolomeo (1741-1800), VIII duca di Alvito
:''Estinzione della casata''
 
==Principi del Sacro Romano Impero (1679-1767)==
Martino aveva della sua missione di “pastore” un concetto assai diverso da molti vescovi del tempo, uomini spesso di abitudini cittadine e quindi poco conoscitori della campagna e dei suoi abitanti. Uomo di preghiera e di azione, Martino percorreva personalmente i distretti abitati dai servi agricoltori, dedicando particolare attenzione all'evangelizzazione delle campagne. Nel [[375]] fondò a Tours un [[monastero]], a poca distanza dalle mura, che divenne, per qualche tempo, la sua residenza. Il monastero, chiamato in latino ''Maius monasterium'' (monastero grande), divenne in seguito noto come ''Marmoutier''. Nelle comunità monastiche fondate da Martino non c'era comunque ancora l'attenzione [[liturgia|liturgica]] che si riscontrerà successivamente nell'esperienza [[Ordine di San Benedetto|benedettina]] grazie all'apostolato di [[Mauro abate|san Mauro]]: la vita era piuttosto incentrata nella condivisione, nella [[preghiera]] e, soprattutto, nell'impegno di evangelizzazione.<ref name="Antonio Socci"/>
*[[Antonio Teodoro Gaetano Gallio Trivulzio|Antonio Teodoro Gaetano]] (1658-1705), I principe
*[[Antonio Tolomeo Gallio Trivulzio|Antonio Tolomeo]] (1692-1767), II principe
:''Estinzione della casata''
 
==Note==
Martino morì l'8 novembre 397 a [[Candes-Saint-Martin]], dove si era recato per mettere pace tra il clero locale.
{{reflist}}
 
==Bibliografia==
La sua morte, avvenuta in fama di santità anche grazie a miracoli attribuitigli, segnò l'inizio di un culto nel quale la generosità del cavaliere, la rinunzia ascetica e l'attività missionaria erano associate<ref>{{Cita|Tabacco}}</ref>.
*L. Tettoni e S. Saladini, ''Teatro araldico'', Lodi, 1844
 
{{Portale|Lombardia|Storia di famiglia}}
== Culto ==
[[File:El Greco - San Martín y el mendigo.jpg|thumb|[[El Greco]], San Martino e il mendicante]]
San Martino di Tours viene ricordato l'[[11 novembre]], sebbene questa non sia la data della sua morte, ma quella della sua sepoltura. Questa data è diventata una festa straordinaria in tutto l'Occidente, grazie alla sua popolare fama di santità e al numero notevole di cristiani che portavano il nome di Martino. Nel [[Concilio di Mâcon]] era stato deciso che sarebbe stata una festa non lavorativa.
 
La [[basilica di San Martino (Tours)|basilica a lui dedicata]] in [[Tours]], l'edificio religioso francese più grande di quei tempi, fu tradizionale meta di pellegrinaggi medievali. Nel [[1562]], in seguito alle lotte di religione che insanguinarono la Francia, fu messa al sacco dai protestanti e le sue spoglie date alle fiamme, tanto era il suo richiamo simbolico. Durante il periodo della rivoluzione francese la basilica fu demolita quasi completamente; rimasero due torri, ancora oggi visibili. Nel [[1884]] fu progettata una nuova basilica che fu consacrata nel [[1925]].
 
Molte chiese in [[Europa]] sono dedicate a san Martino. Tra queste [[Lucca]] e [[Belluno]] hanno dedicato a San Martino la propria [[Duomo di Lucca|Cattedrale]].
 
L'[[11 novembre]] i bambini delle [[Fiandre]] e delle aree cattoliche della [[Germania]] e dell'[[Austria]], nonché dell'[[Provincia autonoma di Bolzano|Alto Adige]], partecipano a una processione di lanterne, ricordando la fiaccolata in barca che accompagnò il corpo del santo a Tours. Spesso un uomo vestito come Martino cavalca in testa alla [[processione]]. I bambini cantano canzoni sul santo e sulle loro lanterne. Il cibo tradizionale di questo giorno è l'[[oca (zoologia)|oca]]. Secondo la leggenda, Martino era riluttante a diventare vescovo, motivo per cui si nascose in una stalla piena di oche; il [[rumore (acustica)|rumore]] fatto da queste rivelò però il suo nascondiglio alla gente che lo stava cercando. In anni recenti la [[processione]] delle lanterne si è diffusa anche nelle aree [[protestantesimo|protestanti]] della Germania, nonostante il fatto che la [[Chiesa protestante]] non riconosca il culto dei [[santo|santi]].
 
L'episodio delle oche è rimasto nella tradizione scandinava. Una volta si celebrava in tutta la [[Svezia]], mentre ora è rimasto nella regione meridionale della [[Scania (provincia)|Scania]]. La sera del 10 novembre si festeggia la tradizione con un menu a base di ''svartsoppa'', zuppa a base di brodo, sangue (preferibilmente d'oca) e spezie, oca e torta di mele.
 
In [[Italia]] il culto del Santo è legato alla cosiddetta [[estate di san Martino]] la quale si manifesta, in senso meteorologico, all'inizio di novembre e dà luogo ad alcune tradizionali feste popolari. Nel comune [[Abruzzo|abruzzese]] di [[Scanno]], ad esempio, in onore di San Martino si accendono grandi fuochi detti "glorie di San Martino" e le contrade si sfidano a chi fa il fuoco più alto e durevole.
 
Nel veneziano l'11 novembre è usanza preparare il dolce di San Martino, un biscotto dolce di pasta frolla con la forma del Santo con la spada a cavallo, decorato con glassa di albume e zucchero ricoperta di confetti e caramelle; è usanza inoltre che i bambini della città lagunare intonino un canto d'augurio casa per casa e negozio per negozio, suonando padelle e strumenti di fortuna, in cambio di qualche monetina o qualche dolcetto (vedi [[Festa di san Martino]]).
 
A Palermo si preparano i biscotti di San Martino ''abbagnati nn'o muscatu'' (inzuppati nel vino moscato di Pantelleria), a forma di pagnottella rotonda grande come un'arancia e l'aggiunta nell'impasto di semi d'anice (o finocchio selvatico) che conferisce loro un sapore e un profumo particolare.
 
Nel Salento, in particolare a Lecce e provincia, il culto del Santo è molto sentito sia a livello religioso che folcloristico. Si organizzano imponenti pranzi e cene con famiglia ed amici festeggiando con carne, castagne, ''pittule'' salentine e soprattutto vino. Spesso il giorno successivo viene concesso un ingresso posticipato a scuola o al lavoro.
 
In molte regioni d'Italia l'11 novembre è simbolicamente associato alla maturazione del vino nuovo (da qui il proverbio "A San Martino ogni mosto diventa vino") ed è un'occasione di ritrovo e festeggiamenti nei quali si brinda, appunto, stappando il vino appena maturato e accompagnato da castagne o caldarroste. Sebbene non sia praticata una celebrazione religiosa a tutti gli effetti (salvo nei paesi dove san Martino è protettore), la festa di San Martino risulta comunque particolarmente sentita dalla popolazione locale.
 
Nel nord Italia, specialmente nelle aree agricole, fino a non molti anni fa tutti i contratti (di lavoro ma anche di affitto, mezzadria, ecc) avevano inizio (e fine) l'11 novembre, data scelta in quanto i lavori nei campi erano già terminati senza però che fosse già arrivato l'inverno.
Per questo, scaduti i contratti, chi aveva una casa in uso la doveva lasciare libera proprio l'11 novembre e non era inusuale, in quei giorni, imbattersi in carri strapieni di ogni masserizia che si spostavano da un podere all'altro, facendo "San Martino", nome popolare, proprio per questo motivo, del trasloco. Ancora oggi in molti dialetti e modi di dire del nord "[[fare San Martino]]" mantiene il significato di traslocare.
 
Una curiosità: nella antica [[Basilica di Santa Maria Assunta (Torcello)|Basilica di Santa Maria Assunta a Torcello]], San Martino è raffigurato nel mosaico dei 4 grandi Dottori della Chiesa con [[sant'Ambrogio|Ambrogio]], [[Agostino d'Ippona|Agostino]] e [[Papa Gregorio I|Gregorio Magno]] al posto di [[san Girolamo|Girolamo]].
 
=== Patronati ===
In [[Italia]], san Martino è considerato patrono dell'[[arma di fanteria]] dell'[[Esercito Italiano|esercito]] e dei seguenti comuni e frazioni italiani:
 
{{div col}}
* [[Alseno]] ([[provincia di Piacenza|PC]]);
* [[Alzano Lombardo]] ([[provincia di Bergamo|BG]]);
* [[Apecchio]] ([[provincia di Pesaro e Urbino|PU]]);
* [[Arnad]] ([[provincia di Aosta|AO]]);
* [[Aterrana]] ([[provincia di Avellino|AV]]);
* [[Ayas]] ([[provincia di Aosta|AO]]);
* [[Batignano]] ([[provincia di Grosseto|GR]]);
* [[Belluno]];
* [[Biassono]] ([[provincia di Monza e Brianza|MB]]);
* [[Bollate]] ([[Città metropolitana di Milano|MI]]);
* [[Besano]] ([[provincia di Varese|VA]]);
* [[Borgarello]] ([[provincia di Pavia|PV]]);
* [[Bovisio Masciago]] ([[provincia di Monza e Brianza|MB]]);
* [[Brogliano]] ([[provincia di Vicenza|VI]]);
* [[Bruino]] ([[Città metropolitana di Torino|TO]]);
* [[Caldarola]] ([[provincia di Macerata|TO]]);
* [[Calolziocorte]] ([[provincia di Lecco|LC]]);
* [[Camburzano]] ([[provincia di Biella|BI]]);
* [[Campalto]] ([[Città metropolitana di Venezia|VE]]);
* [[Campo San Martino]] ([[provincia di Padova|PD]]);
* [[Canossa]] ([[provincia di Reggio nell'Emilia|RE]]);
* [[Carruba (Giarre)|Carruba]] ([[provincia di Catania|CT]]);
* [[Carvico]] ([[provincia di Bergamo|BG]]);
* [[Casanova Elvo]] ([[provincia di Vercelli|VC]]);
* [[Casalecchio di Reno]] ([[Città metropolitana di Bologna|BO]]);
* [[Casalpusterlengo]] ([[Provincia di Lodi|LO]]) - compatrono;
* [[Castel San Vincenzo]] ([[provincia di Isernia|IS]]);
* [[Cerveno]] ([[provincia di Brescia|BS]])
* [[Chiampo]] ([[provincia di Vicenza|VI]]);
* [[Cigole]] ([[provincia di Brescia|BS]]);
* [[Cimego]] ([[provincia di Trento|TN]]);
* [[Codigoro]] ([[provincia di Ferrara|FE]]);
* [[Conselice]] ([[provincia di Ravenna|RA]]);
* [[Cornuda]] ([[provincia di Treviso|TV]]);
* [[Cusano Milanino]] ([[Città metropolitana di Milano|MI]]);
* [[San Martino della Battaglia]] ([[Provincia di Brescia|BS]])
* [[Drosi]] ([[provincia di Reggio Calabria|RC]]);
* [[Elice (Italia)|Elice]] ([[provincia di Pescara|PE]]);
* [[Entratico]] ([[provincia di Bergamo|BG]]);
* [[Fabro]] ([[provincia di Terni|TR]]);
* [[Falzè di Piave]] ([[provincia di Treviso|TV]]);
* [[Fanna]] ([[provincia di Pordenone|PN]]);
* [[Fasani]] ([[Provincia di Caserta|CE]])
* [[Follo]] ([[Provincia della Spezia|SP]]);
* [[Gagliano Aterno]] ([[provincia dell'Aquila|AQ]]);
* [[Gargnano]] ([[provincia di Brescia|BS]]);
* [[Giffoni Sei Casali]] ([[provincia di Salerno|SA]]);
* [[Gordona]]([[provincia di Sondrio|SO]]);
* [[Gorno]] ([[provincia di Bergamo|BG]]);
* [[Greco Milanese]] ([[provincia di Milano|MI]];
* [[Graffignano]] ([[provincia di Viterbo|VT]]);
* [[Inveruno]] ([[Città metropolitana di Milano|MI]]);
* [[Ispra]] ([[provincia di Varese|VA]]);
* [[Langosco]] ([[provincia di Pavia|PV]]);
* [[Lastra a Signa]] ([[Città metropolitana di Firenze|FI]]);
* [[Laureana Cilento]] ([[Provincia di Salerno|SA]]);
* [[Lambrate]] ([[provincia di Milano|MI]]);
* [[Latisana]] ([[provincia di Udine|UD]]);
* [[Lazise]] ([[provincia di Verona|VR]]);
* [[Legnago]] ([[provincia di Verona|VR]]);
* [[Legnano]] ([[Città metropolitana di Milano|MI]]);
* Lerino ([[Provincia di Vicenza|VI]]);
* [[Levane]] ([[provincia di Arezzo|AR]]);
* [[Macerata Campania]] ([[provincia di Caserta|CE]]);
* [[Magenta (Italia)|Magenta]] ([[Città metropolitana di Milano|MI]]);
* [[Malnate]] ([[provincia di Varese|VA]]);
* [[Marone (Italia)|Marone]] ([[provincia di Brescia|BS]]);
* [[Marchirolo]] ([[provincia di Varese|VA]]);
* [[Martina Franca]] ([[provincia di Taranto|TA]]);
* [[Masera]] ([[provincia del Verbano-Cusio-Ossola|VB]])
* [[Moniga del Garda]] ([[provincia di Brescia|BS]]);
* [[Monte Colombo]] ([[provincia di Rimini|RN]]);
* [[Montemagno]] ([[provincia di Asti|AT]]);
* [[Monte San Martino]] ([[provincia di Macerata|MC]]);
* [[Morgano]] ([[provincia di Treviso|TV]]);
* [[Negrar]] ([[provincia di Verona|VR]]);
* [[Nereto]] ([[provincia di Teramo|TE]]);
* [[Noriglio]] ([[provincia di Trento|TN]]);
* [[Noceto]] ([[provincia di Parma|PR]]);
* [[Onzo]] ([[provincia di Savona|SV]]);
* [[Ormea]] ([[provincia di Cuneo|CN]]);
* [[Paese (Italia)|Paese]] ([[provincia di Treviso|TV]]);
* [[Palestro]] ([[provincia di Pavia|PV]]);
* [[Perticara]] ([[provincia di Rimini|RN]]);
* [[Perledo]] ([[provincia di Lecco|LC]]);
* [[Peschiera del Garda]] ([[provincia di Verona|VR]]);
* [[Pianiga]] ([[Città metropolitana di Venezia|VE]]);
* [[Piove di Sacco]] ([[provincia di Padova|PD]]);
* [[Pinzano al Tagliamento]] ([[provincia di Pordenone|PN]]);
* [[Pontey]] ([[provincia di Aosta|AO]]);
* [[Povegliano Veronese]] ([[provincia di Verona|VR]]);
* [[Riccione]] ([[provincia di Rimini|RN]]);
* [[Rocca di Neto]] ([[provincia di Crotone|KR]]);
* [[Roccatederighi]] ([[provincia di Grosseto|GR]]);
* [[Rufina]] ([[Città metropolitana di Firenze|FI]]);
* [[Salizzole]] ([[provincia di Verona|VR]]);
* [[Sarnico]] ([[provincia di Bergamo|BG]])
* [[Scarlino]] ([[provincia di Grosseto|GR]]);
* [[San Martino al Cimino]] ([[provincia di Viterbo|VT]]);
* [[San Martino al Tagliamento]] ([[provincia di Pordenone|PN]]);
* [[San Martino Buon Albergo]] ([[provincia di Verona|VR]]);
* [[Laureana Cilento|San Martino Cilento]] ([[provincia di Salerno|SA]]);
* [[San Martino di Castrozza]] ([[provincia di Trento|TN]]);
* [[San Martino di Lupari]] ([[provincia di Padova|PD]]);
* [[San Martino di Taurianova]] ([[provincia di Reggio Calabria|RC]]);
* [[San Martino in Rio]] ([[provincia di Reggio nell'Emilia|RE]]);
* [[San Martino in Strada]] ([[provincia di Lodi|LO]]);
* [[San Martino Sannita]] ([[provincia di Benevento|BN]]);
* [[San Martino Siccomario]] ([[provincia di Pavia|PV]]);
* [[San Martino Valle Caudina]] ([[provincia di Avellino|AV]]);
* [[Sergnano]] ([[provincia di Cremona|CR]]);
* [[Serravalle Scrivia]] ([[provincia di Alessandria|AL]]);
* [[Serre (Italia)|Serre]] ([[provincia di Salerno|SA]]);
* [[Sesto Fiorentino]] ([[Città metropolitana di Firenze|FI]]);
* [[Settingiano]] ([[provincia di Catanzaro|CZ]]);
* [[Sinalunga]] ([[provincia di Siena|SI]]);
* [[Socchieve]] ([[provincia di Udine|UD]]);
* [[Solopaca]] ([[provincia di Benevento|BN]]);
* [[Soncino]] ([[provincia di Cremona|CR]]);
* [[Soriano Calabro]] ([[provincia di Vibo Valentia|VV]]);
* [[Sovere]] ([[provincia di Bergamo|BG]]);
* [[Stella San Martino]] ([[provincia di Savona|SV]]);
* [[Tavernerio]] ([[provincia di Como|CO]]);
* [[Taviano]] ([[provincia di Lecce|LE]]);
* [[Terruggia]] ([[provincia di Alessandria|AL]]);
* [[Tirano]] ([[provincia di Sondrio|SO]]);
* [[Toirano]] ([[provincia di Savona|SV]]);
* [[Tolmezzo]] ([[provincia di Udine|UD]]);
* [[Torgnon]] ([[provincia di Aosta|AO]]);
* [[Torre Boldone]] ([[provincia di Bergamo|BG]]);
* [[Torre d'Arese]] ([[provincia di Pavia|PV]]);
* [[Torria]] ([[Chiusanico]] - [[Imperia|IM]]);
* [[Traversetolo]] ([[provincia di Parma|PR]]);
* [[Tregnago]] ([[provincia di Verona|VR]]);
* [[Treviglio]] ([[provincia di Bergamo|BG]]);
* [[Uzzano]] ([[provincia di Pistoia|PT]]);
* [[Verrayes]] ([[provincia di Aosta|AO]]);
* [[Vallecorsa]] ([[provincia di Frosinone|FR]]);
* [[Vezza d'Oglio]] ([[provincia di Brescia|BS]]);
* [[Vigo di Cadore]] ([[provincia di Belluno|BL]]);
* [[Vigodarzere]] ([[provincia di Padova|PD]]);
* [[Villa San Martino (Lugo)|Villa San Martino]]([[provincia di Ravenna|RA]]);
* [[Villa Penna (Bellante)|Villa Penna]]([[provincia di Teramo|TE]]);
* [[Vergiate]] ([[provincia di Varese|VA]]);
* [[Zuclo]] ([[provincia di Trento|TN]]).{{Div col end}}
 
La [[Cattedrale di Pistoia]] venne dedicata a San Martino data la sua dipendenza dalla [[diocesi di Lucca]] dall'[[VIII secolo]].<ref>{{Cita web|url=http://www.pistoia.turismo.toscana.it/oldsite/arte/pistoiaarte/ptszeno.htm|titolo=Cattedrale di S. Zeno|accesso=30 maggio 2013}}</ref>
 
=== Nell'arte ===
{{vedi categoria|Dipinti su san Martino}}
[[File:Simone Martini 037.jpg|thumb|upright=0.9|''Investitura di san Martino'' (dettaglio dei musici), Cappella di San Martino, Basilica inferiore di san Francesco d'Assisi]]
Tra il [[1312]] e il [[1318]] [[Simone Martini]] affrescò la [[Cappella di San Martino (Assisi)|cappella a lui dedicata]] nella [[Basilica inferiore di San Francesco d'Assisi|Basilica inferiore]] a [[Assisi]] con dieci episodi della vita del santo.
 
=== Pellegrinaggi ===
Dal [[2009]], per iniziativa dei governi della [[Ungheria|Repubblica d'Ungheria]] e della [[Slovenia|Repubblica di Slovenia]], con l'aiuto dell'[[Unione europea]], è stato inaugurato un itinerario di pellegrinaggio dedicato a San Martino che - sotto il nome di ''[[Via Sancti Martini]]'' unisce, oltre ai luoghi di nascita e di morte del santo, anche varie località in [[Italia]] e [[Germania]].<ref>http://www.viasanctimartini.eu/en Sito Web del Progetto "Via Sancti Martini"</ref>
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* {{Cita libro | autore = Giovanni Tabacco | coautori = Giovanni Merlo Grado | titolo = Medioevo: V-XV secolo | editore = [[il Mulino]] | città = [[Bologna]] | anno = 1989 | cid = Tabacco }}
* {{Cita libro | autore = [[Antonio Socci]] | titolo = Cristiani. L'avventura umana di 14 santi | città = [[Roma]] | editore = Nuova Cultura | anno = 1991 | url = http://www.storialibera.it/epoca_antica/IV_secolo/costantino/articolo.php?id=2272&titolo=San%20Martino | cid = Socci }}
* {{Cita libro | autore = Régine Pernoud | titolo = Martino di Tours | editore = [[Jaca Book]] | isbn = 88-16-30339-5 | anno = 1998 | città = [[Milano]] | cid = Pernoud }}
* {{Cita libro | autore = Stefano Trovato | titolo = Antieroe dai molti volti: Giuliano l'Apostata nel Medioevo bizantino | città = [[Udine]] | editore = Forum | cid = Trovato | anno = 2014 | isbn = 88-8420-778-9 }}
 
== Voci correlate ==
* [[L'estate di San Martino dura tre giorni e un pochinino]]: antico proverbio popolare
* [[Per San Martino la sementa del poverino]]: antico proverbio popolare
* [[San Martino (poesia)]] di [[Giosuè Carducci]]
* [[Comunità di San Martino]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|s=Viva viva San Martino|s_oggetto=una canzone popolare dedicata|s_preposizione=a}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{santiebeati|25050|san Martino di Tours}}
* [http://viasanctimartini.eu/cultural-database/churches Chiese di San Martino nel mondo], viasanctimartini.eu
 
{{Box successione
|tipologia = episcopale
|carica = [[arcidiocesi di Tours|Vescovo di Tours]]
|immagine = BishopCoA PioM.svg
|periodo = 371 - 397
|precedente = San Lidorio<br />338 - 371
|successivo = [[San Brizio]]<br />397 - 430
}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|Cattolicesimo}}
 
[[Categoria:Martino di Tours|Famiglie milanesi]]
[[Categoria:NatiStoria adi SzombathelyMilano]]