Viggianello (Italia) e Tootie: differenze tra le pagine

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{{nota disambigua|descrizione=l'omonimo comune della [[Corsica]]|titolo=[[Viggianello (Corsica)]]}}
{{personaggio
{{Comune <!-- per la compilazione vedi Aiuto:Comune -->
|medium = animazione
|nomeComune = Viggianello
|universo =''[[Due fantagenitori]]''
|panorama= Viggianello Panorama.JPG
|lingua originale = [[Lingua inglese|inglese]]
|linkStemma = Viggianello-Stemma.png
|autore = [[Butch Hartman]]
|siglaRegione = BAS
|nome = Tootie Hugged
|siglaProvincia = PZ
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|alter ego = Dente Profondo (in originale ''Deep Toot'')
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|anno = 31-12-2009 (ISTAT)
|densitasesso = 29F
|età = 7
|frazioni = Pedali, Prastio, San Cataldo-Pantana, Santo Ianni, Scarpaleggia-Ceruzzo, Torno<ref>{{cita web|url=http://dawinci.istat.it/daWinci/jsp/MD/dawinciMD.jsp?a1=m0I040WI0&a2=mG0Y8048f8&n=1UH90007TE5&v=1UH07B07TE50000|titolo=Frazioni di Viggianello|accesso=15-01-2010}}</ref>
|data di nascita = 9 maggio [[1994]]
|comuniLimitrofi = [[Rotonda (Italia)|Rotonda]], [[San Severino Lucano]], [[Castelluccio Inferiore]], [[Laino Borgo]] (CS), [[Laino Castello]] (CS), [[Mormanno]] (CS), [[Morano Calabro]] (CS), [[Terranova di Pollino]].
|luogo di nascita = [[Dimmsdale]]
|cap = 85100
|formazione originale =
|prefisso = [[0973]]
|formazione attuale =
|istat = 076097
|fiscalerazza = L873umana
|etnia = europea
|zonaSismica = 2
|attore = [[Daniella Monet]]
|nomeAbitanti = viggianellesi
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|patrono = [[San Francesco di Paola]] - [[S. Caterina d'Alessandria]]
|doppiatore italiano = [[Laura Cosenza]]
|festivo = ultima domenica di agosto - [[25 novembre]]
|doppiatore italiano nota = (serie)
|sito = http://www.comune.viggianello.pz.it/
|doppiatore italiano 2 = [[Loretta Di Pisa]]
|doppiatore italiano 2 nota = (film live action)
|immagine = Tootie.png
|didascalia = Tootie
|larghezza immagine = <!--es. 200px , usare solo in caso di stretta necessità-->
}}
'''Tootie Hugged''' è un [[personaggio immaginario|personaggio]] della [[serie animata]] ''[[Due fantagenitori]]''.
 
== Il personaggio ==
'''Viggianello''' (''Vingianieddu'' in dialetto locale) è un antico comune di 3.257 abitanti della [[provincia di Potenza]], ai piedi del [[massiccio del Pollino]], nella [[Valle del Mercure]]. Nel suo territorio ha origine il fiume [[Lao (fiume)|Mercure–Lao]].
È la sorella minore di [[Vicky Hugged|Vicky]], che la maltratta quasi quanto maltratta Timmy. Tootie porta l'[[apparecchio ortodontico|apparecchio per i denti]] (come anche [[Chester McBadbat|Chester]]), ha degli occhiali con la montatura pesante e ha i capelli raccolti con due elastici in due code sempre rivolte verso l'alto.
 
Tootie è innamoratissima di [[Timmy Turner|Timmy]], tanto che la sua stanza è una specie di santuario dedicato a lui, con immagini attaccate alle pareti e al soffitto e tante statuette e pupazzetti che lo rappresentano. Timmy la tratta quasi sempre male, ma a volte si dimostra gentile, come quando le regala un bambolotto di [[Crimson Mentone]]. In un episodio cerca di baciarlo ma il ragazzo mostra un "Divieto di baci" che però alla fine dell'episodio scade.
 
Ma nell'episodio "Un fratello maggiore per Timmy" Tootie è innamorata invece di Tommy Turner, il fratello maggiore di [[Timmy]]. Ma alla fine Timmy, visto che ha distratto Tommy, va a vederla al teatro e così Tootie si rinnamora di lui.
== Storia ==
Le prime testimonianze parlano di un ''Castrum Byanelli'', presidio romano sulla [[via Popilia]]. Il toponimo deriva infatti dal possessivo gentilizio romano ''Vibianus'', diminutivo di ''Vibius''. Secondo una leggenda barbarica, invece, si racconta che una regina barbara di passaggio sulle sponde del [[Lao (fiume)|Mercure]], intenta a dissetarsi alle fonti del fiume, fa cadere l'anello nuziale nell'acqua. Ordina così a un suo fedele di setacciare in ogni dove il fondo del fiume e quando questi intravede l'anello rispecchiarsi tra le acque, non può che esplodere in un urlo incontenibile di gioia: Vidi anello, regina! E la regina poté riprendere felice il cammino non prima di aver battezzato quel luogo in "Vidianello".
 
Tootie ha anche una parte rilevante nel film ''[[Fanta Zapping]]'', dove con lo pseudonimo di ''Dente Profondo'' (in inglese ''Deep Toot'') consegna ai [[Signori Turner|genitori di Timmy]] delle foto che ritraggono Vicky mentre compie le malefatte di cui aveva accusato Timmy.
Nella "Bolla di [[Alfano di Salerno|Alfano]]", [[arcivescovo di Salerno]], del [[1079]] si trova per la prima volta il toponimo ''Vineanellum''. Dalla stessa si apprende anche che Viggianello faceva parte della [[Diocesi di Policastro]], oggi [[Policastro Bussentino]] (frazione di [[Santa Marina]]). Il toponimo ''Vinea-nellum'' starebbe ad indicare la particolare dedizione del terreno agricolo viggianellese caratterizzato, all'epoca, dalla mancanza di vigne.
 
Un documento greco del [[1132]] riporta il toponimo ''Bigianitu''. Dal registro della cancelleria [[angioina]] (anni [[1278]] - [[1279|79]]) è riportato il toponimo ''Byanelli''<ref>''"Notatur Robertus de Altricia... vassalli... Santi Arcangeli er Terrae Byanelli Iustitieratu Basilicatae"'', dal registro della cancelleria angioina del [[1978]].</ref>. Ma già in tempi di dominazione [[aragonese]], documenti del [[1483]] e del [[1494]] riportano il nome Viggianello. Dal [[XII secolo|XII]] al [[XV secolo]] si può così ricostruire la trasformazione graduale del nome, secondo questa probabile successione: ''Byanellum'', ''Byanelli'', "Vincianelli", "Vingianello", "Viggianello".
 
Un'ulteriore ipotesi è che il nome potrebbe derivare da un legno speciale della zona che serviva per produrre armi da guerra, il ''Vincaliellum''.
 
Le origini del paese sono poco chiare. Fonti parlano di primi insediamenti di monaci basiliani risalenti al [[X secolo]]: l'Eparchia monastica del [[Mercurion]] vi promosse un incisivo processo di antropizzazione ed evangelizzazione le cui testimonianze - cappelle ipogee e laure eremitiche - sono tuttora presenti sul territorio comunale. Ma l'origine storica è sicuramente da ricercare nei secoli precedenti.
Altre fonti, infatti, assicurano che sia stato fondato da profughi achei in conseguenza della distruzione di [[Sibari]], divenendo, secondo [[Tito Livio]], roccaforte romana sulla [[via Popilia]]. Questa è una ricostruzione storica avallata dalla presenza su tutta l'area agricola della Spidarea e della Serra di ritrovamenti di insediamenti abitativi di piccola-media dimensione. In particolare, nella località Spidarea sono venuti alla luce numerosi reperti di superficie (frammenti di vasi a figure rosse, monete, armi, fondamenti e lastricati di abitazioni). Da dicerie locali risulta essere quello il luogo in cui sorgeva in passato il "paese" distrutto da un "diluvio".
Anche la Geografia di [[Tolomeo]] riporta un insediamento preromano nel territorio viggianellese di probabile origine greco-achea. La presenza umana sul territorio si consolida con l'arrivo dei [[Romani]]. I nuovi conquistatori realizzarono sul colle dell'attuale Viggianello, proprio dove più tardi sarà edificato il castello, un ''[[castrum]]'' con funzione di contenimento e sbarramento delle popolazioni lucane che si apprestavano a conquistare l'area. I [[Lucani]], giunti dal [[Sannio]], approdarono presto anche nella [[Valle del Mercure]] mettendo in crisi che in quei luoghi si era accasato.
 
Ai Romani subentrarono i [[Longobardi]] ed i [[Bizantini]]. Il colle viggianellese da sede di ''castrum'' diventa ''[[kastrion]]'', ovvero luogo fortificato abitato da agricoltori. Avanzi del ''kastrion'' bizantino si notano nel rione Cella e Ravita. La presenza bizantina è attestata anche da numerose laure eremitiche abitate dai monaci basiliani e da numerosi ruderi di antiche chiese e conventi. Ai bizantina succedettero i [[Saraceni]] di [[Hel-Assan]] che si insediarono nell'attuale rione Ravita (il toponimo Ravita è presente anche a [[Lauria]], [[Tricarico]], [[Tursi]] e [[Nocara]], era il quartiere dei Saraceni ed ha il significato di "borgo"). I Saraceni costrinsero i monaci eremiti a spostarsi dal ''[[Mercurion]]'' al ''[[Latinianon]]'' usando i percorsi greco-romani che dalla Valle del Mercure conducevano alla [[Valle del Sinni]] passando ai piedi del colle viggianellese lungo la collina della Serra.
 
Con i [[Normanni]] comincia a consolidarsi l'insediamento sulla collina di Viggianello grazie alla creazione della roccaforte con torre quadrata (tipica dell'architettura normanna) e della chiesa del castello dedicata a [[San Nicola]] (di cui restano oggi solo pochi ruderi). Viggianello rientra nei possedimenti della principessa Mabilia, figlia di [[Roberto il Guiscardo]] e moglie di [[Guglielmo di Grundmesnil]], per poi passare alla famiglia feudale Chiaromonte che teneva nel feudo pedemontano suoi vassalli e soldati.
 
Successivamente [[Carlo d'Angiò]] donò il ''Castrum Byanelli'' a [[Goffredo Sarzin]], suo cancelliere e ciambellano. Da Sarzin passò alla figlia Isabella di cui questa fu, però, presto privata. Nuovo feudatario di Viggianello diventò [[Roberto de Altricia]] (''Roberto Autriasche''). In età angioina Viggianello divenne luogo di asilo degli abitanti della Valle dell'alto Mercure. Gli [[Svevi]] consolidarono la roccaforte che assunse le sembianze dei tipici manieri federiciani. Nel castello di Viggianello dimorò anche l'imperatore [[Federico II]]. Dal [[XV secolo]] Viggianello è feudo della nobile famiglia dei [[Sanseverino]], principi di Bisignano (Antonio, Giacomo, Bernardino, Luigi, PietroAntonio, Aurelia, Violante) per poi passare in mano ai Della Ratta, famiglia feudale originaria di [[Barcellona]]. Con gli [[Aragonesi]] inizia una fase negativa per il centro lucano, infeudato alla famiglia Bozzuto, la più avida del casato aragonese.
 
Nel sec. XV la fortezza di Viggianello fu espugnata dal Gran Capitano [[Consalvo de Cordoba]] e riannessa ai possedimenti che la monarchia di Spagna vantava in Italia.
Il centro storico è costellato da numerosi nuclei abitati di diverse dimensioni, una tipologia insediativa anomala, che caratterizza ancor oggi questo territorio, peraltro storicamente sempre documentata, come attestano alcune carte del [[1797]]. Viggianello, dopo essersi organizzato in comune nel [[1808]] secondo gli emendamenti francesi, partecipa attivamente alle fasi dell'unità d'[[Italia]]. In particolare queste terre furono teatro di scontro fra briganti ed esercito piemontese: l'oralità conserva ancora gesta ed aneddoti di uccisioni, razzie, battaglie e imboscate.
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
 
 
=== Le chiese ed i monasteri ===
[[Immagine:Viggianello Chiesa S.Caterina (2).jpg|thumb|left|140px|Chiesa Madre di Santa Caterina d'Alessandria]]
Oltre alle numerose chiesette di campagna edificate in epoca bizantina nei diversi villaggi agricoli, si può affermare che la più antica chiesa di Viggianello, era collocata nei pressi del castello, di origine bizantina o normanna. Era dedicata a [[San Nicola]] e da qualche decennio è in rovina. Conserva tracce degli antichi affreschi.
 
La [[cappella di San Sebastiano]], di origine bizantina e ristrutturata nel [[XV secolo]]. Nei pressi si trova il Calvario, opera in pietra locale, del [[1611]]. La cappella della Santissima Trinità conserva una cupola tipica dell'architettura bizantina-basiliana. Divenne confraternita e sede di ospedale nel sec. XV. Ancora conserva tracce di affreschi.
 
La [[Chiesa di San Francesco di Paola]] è l'unica che ancora conserva la sua esposizione est-ovest presente in tutte le chiese bizantine. Venne rifatta nel [[XIX secolo]].
[[Immagine:Chiesa Madre Santa Catrina d'Alessandria (Interno).JPG|thumb|right|140px|Interno Chiesa Madre]]
La chiesa madre di [[Santa Caterina d'Alessandria]] anch'essa di origine bizantina ma ampliata o, probabilmente, ricostruita ex novo sotto la baronia dei Bozzuto ([[1634]]). Conserva numerose opere (tele del [[Seicento|'600]] e [[Settecento|'700]], fonte battesimale in alabastro del [[Cinquecento|'500]], altare in marmo da attribuire allo scultore Palmieri del [[XVIII secolo]], acquasantiere in marmo bianco del [[XIX secolo]], un ciclo di affreschi di [[Alfonso Metallo]], uno [[organo a canne]] del [[1880]], un coro ligneo del [[1600]], una madonna in pietra del '500, la statua della Santa patrona in legno di epoca rinascimentale o precedente), una reliquia della santa di Alessandria e una cripta dove si trovano, tra le tante sepolture, tre preti mummificati seduti su una panca e ricoperti di paramenti sacri d'oro.
Il [[convento di Sant'Antonio a Pantana]] del [[XVI secolo]] costruito dai padri di Collereto su autorizzazione del [[barone]] di Viggianello Giovanni Giacomo Sanseverino, conte della Saponara. Rifatto nel [[XVII secolo]].{{cn|Conserva una bellissima scultura in marmo bianco della madonna con bambino, realizzata dal [[Bernini]]}}, sul cui basamento si trovano incise le parole ''Virgine deipara patrona V.lli'' ovvero "Vergine madre di Dio patrona di Viggianello".[[Immagine:Cappella dell'Assunta.JPG|thumb|left|140px|Cappella dell'Assunta]]La chiesa di Santa Maria della Grotta con portale in pietra bianca del [[Rinascimento]]. La cappella dell'[[Assunzione di Maria|Assunta]] voluta dai principi Sanseverino nel [[XV secolo]] che conservava fino a qualche anno fa l'originale pavimento in cotto del '500. Nel territorio sono sparsi ruderi di monasteri basiliani, distrutti dall'esercito e dalle leggi di [[Napoleone]], ancora non identificati con precisione. In particolare, il Pedio conferma la presenza nel territorio viggianellese del monastero di [[San Pasquale]]; mentre il Propato sostiene la presenza di un monastero basiliano fortificato nel luogo dove poi i normanni costruirono il castello.
Infine, in località zarafa ancora si conservano i ruderi dell'abbazia di [[Santa Maria del Soccorso]] che ebbe grande importanza nel corso del [[XVIII secolo]].
 
 
 
 
 
=== Il Castello ===
 
 
[[Immagine:Il Castello di Viggianello.jpg|thumb|left|190px|Il Castello sorge nel punto più alto dell'abitato]]
Nel punto più alto dell'abitato di Viggianello sorge il castello. Il primo insediamento fortificato risale al periodo romano con la costruzione di un ''castrum'' a controllo della valle sottostante e delle numerose arterie viarie che si incrociavano sul colle Serra e già utilizzate dagli [[achei]]. In seguito i [[bizantini]] ne fecero il centro amministrativo del ''kastrion'' che inglobava, entro solide mura, anche il borgo agricolo che si sviluppò tra i rioni "Cella" e "Ravita".
I [[normanni]] costruirono la solida torre a base quadrata e ripristinarono le mura di cinta del borgo di cui restano poche e sporadiche tracce. [[Immagine:Torre Normanna del Castello di Viggianello.JPG|thumb|right|110px|Torre Normanna]]Gli Svevi amplieranno la struttura e l'abbelliranno dei fregi tipici dell'arte federiciana. Nelle sue stanze per ben due volte soggiornò l'imperatore di Svevia [[Federico II]] nel [[XIII secolo]]. Sede di feudatario in età [[angioina]] ed [[aragonese]], il mastio, assunse notevoli dimensioni e divenne il centro militare ed amministrativo di un vasto territorio. Fu espugnato nel [[XV secolo]] da [[Consalvo de Cordoba]]. Nel [[XVI secolo]] i principi Sanseverino trasformarono la fortezza in palazzo, cessate ormai le esigenze di difesa.
Si conserva l'antica cisterna ma non si hanno tracce del più volte citato passaggio segreto che attraverso le viscere del paese conduceva nel canale Carella, permettendo ai castellani di mettersi in salvo nel caso in cui il castello venisse espugnato.
Entro le mura del castello si rifugiò il generale francese Grasson con la sua guarnigione nel [[1806]] inseguito dal [[brigante]] locale [[Muscariello]] a capo di una folta banda di filo-[[borbone|borbonici]].
 
== Luoghi d'interesse ==
 
* Biblioteca Comunale F. Santoro, in Corso De Filpo.
* Chiesa Madre Santa Caterina d'Alessandria ricca di numerose opere d'arte (quadri del '600, sculture marmoreee del '700, statue del '500, organi a canne dell'800, cripta, reliquie,affreschi di Alfonso Metallo).prima del restauro totale dell'edificio era possibile ammirare un bellissimo pulpito in marmo policromo dei primi dell'800 oggi SCOMPARSO!!!
* Tomba del Senatore del Regno d'Italia V.De Filpo ([[XIX secolo]]), in stile [[gotico]].
* Il Calvario ([[1611]]), ricavato da un unico blocco di pietra.
* Palazzo Marino, conserva numerosi saloni in stile barocco e numerose sculture in pietra del '700;
* Convento di S.Antonio a Pantana. Conserva una statua in marmo bianco della Madonna con bambino di Pietro Bernini;
* Vicoletti del centro storico, con caratteristiche piazzette e slarghi.
* Museo di Palazzo Caporale ([[XVIII secolo]]).
* Cappella Principesca dell'Assunta. Nel suo interno si può ammirare un affresco del '500 attribuibile al Ferro.Fino a pochi anni fa era possibile ammirare il pavimento in cotto del '500 e altari in legno intagliati.Opere rimosse da persone ignoranti e poco sensibili alla culture ed all'arte e non si sa che fine abbiano fatto!
* Piazza Umberto I, con veduta sulla valle sottostante.
* Fornace di epoca romana, in località Piano la Pirara.
* Palazzo De Filpo, residenza di una delle più nobili famiglie viggianellesi. E' un vasto complesso architettonico che comprende, tra l'altro, biblioteche, cappella palatina, magazzini.
* Portali in pietra lavorata ([[XVIII secolo]]), nel centro storico.
* Ruderi degli antichi mulini ad acqua, in località Malita.
* Anfiteatro, presso la villa comunale.
* Sorgenti del [[Lao (fiume)|Mercure–Lao]], in località Mulino.
* Abbazia, in località Zarafa.
* Laure eremitiche in località Gavarro-Prantalato.
 
== Fontane ==
 
* Fontana di Gioia ([[XIX secolo]]) situata nel rione San Francesco.
* Fontana di Marcaldo ([[XIX secolo]]) situata nel rione Marcaldo.
* Fontana Malita ([[XIX secolo]]), sull'antica strada Viggianello-Pedali;.
 
 
== Siti archeologici ==
Pur mancando campagne di scavo da parte della Sovrintendenza numerosi sono i siti interessati da rilevanze archeologiche. Grazie agli studi condotti dall'archeologa [[Paola Bottini]], si può affermare che per il periodo di dominazione greca e romana vanno segnalate le località "Spidarea" e "Valle Laura", aree dense di reperti di superficie. Si possono notare numerosi frantumi di tegoloni usati per le tombe. Inoltre, si rinvengono cocci di anfore, vasi a figure rosse e piatti. Vi furono anche rinvenuti armi, armature e mura.
 
Altre aree interessate dalla dominazione magnogreca sono "Caloie", "Agropoli", "Serra". Zone interessate da ritrovamenti di età romana sono "Capiale" (dove era presente una villa), "Campo le Rose" (vi si rinvennero elmi ed armi) e "Valle Laura" (presenza di numerose ville sul territorio). Aree che conservano memorie bizantine, a ricordo della "[[Nuova Tebaide Mercuriana]]", sono le località Malita (laura), Capiale (gruppo di laure), Mulino (laure), i grutti i perna (laure), Valle Laura (laura), Prantalato (laure), rione Cella (avanzi delle mura di cinta del ''kastrion'').
 
Sul colle Serra ancora oggi si incrociano antichi percorsi viari che conducevano in [[Calabria]] e nella [[Valle del Sinni]] {{cn|utilizzati da importanti personaggi storici nei loro spostamenti ([[Alessandro il Molosso]], [[Spartaco]], [[Nilo da Rossano]], [[San Saba]], [[San Fantino]] il giovane, l'emiro [[El-Hassan]], [[Guglielmo il Guiscardo]], l'imperatore [[Federico II]] di [[Svevia]], il Gran Capitano [[Consalvo de Cordoba]]}} e con molta probabilità anche il generale [[Annibale]] quando si diresse alla conquista di ''[[Grumentum]]'').
 
La popolazione si concentrava in nuclei abitativi ubicati a valle, ai piedi degli attuali insediamenti di Viggianello e Pedali, in prossimità dei corsi d'acqua che scaricano nel Mercure-Lao. Un [[tempio]] pagano dedicato al dio [[Mercurio (divinità)|Mercurio]], protettore dei poeti, si trovava presso le sorgenti del Mercure, in località Mulino-San Giovanni, dove fu rinvenuta una statuetta bronzea di Mercurio e della madre [[Maia (Atlante)|Maia]].
 
 
== Evoluzione demografica ==
Viggianello ha raggiunto il suo massimo storico negli [[anni 1960|anni sessanta]] quando la maggior parte della popolazione risiedeva nel centro storico ed era dedita ad attività commerciali, artigianali, agricole, zootecniche. Numerosi erano i liberi professionisti (avvocati, medici, notai, politici, ecclesiastici). Negli anni successivi un'inesorabile flusso migratorio verso le principali città del centro-nord [[Italia]] ha dimezzato la popolazione residente che, attualmente, si attesta intorno a 3500 abitanti, tra cui perlopiù anziani. La gran parte dei giovani si è trasferita nelle grandi città per motivi di studio e solo in pochi fanno ritorno.
 
{{Demografia/Viggianello}}
 
 
== Tradizione e folclore ==
[[Immagine:Sagra della 'Pitu'.JPG|thumb|left|220px|Sagra della 'Pitu']]
* Festeggiamenti in onore di San Francesco da Paola. La prima settimana dopo la [[Pasqua]] e l'ultima settimana di agosto. La festa di [[San Francesco di Paola]], con i complessi e riti arborei, {{cn|rappresenta un unicum nel ventaglio delle tradizioni orali del Mezzogiorno}}. Nei boschi del [[Pollino]] e nella montagna di 'basso' di Viggianello vengono abbattuti gli alberi (''pitu'' e ''cuccagna'') destinati al trasporto con i buoi in paese. Prima del trasporto, gli animali (''paricchi'') e dei bovari (''gualani'') vengono benedetti sul sagrato della chiesa, in ossequio alla sacralità dei gesti che si consumano durante l'intero rito. Al giovedì avviene l'abbattimento degli alberi, al venerdì quello della ''rocca'' (l'abete), che è poi l'elemento "femminile" posto in cima alla ''cuccagna'', al sabato avviene il faticoso trascinamento degli alberi da parte dei buoi in paese. Queste giornate sono scandite da pernottamenti in montagna, balli, canti e musiche tradizionali al suono di [[organetto]] e [[zampogna]]. La domenica è dedicata all'innalzamento della ''cuccagna'' in piazza e alla processione religiosa che fa da cornice al rituale profano. Miracoli e fatti straordinari sono legati alle spesso pericolose operazioni di taglio e innalzamento della ''cuccagna'', sempre a mano e con l'aiuto dei buoi (animali cari al santo), come la tradizione vuole. A questa festa accorrono ogni anno gruppi di pedalesi e viggianellesi emigrati al nord, in particolare nel [[varesotto]], con l'intento di proseguire e tramandare le tradizioni dei propri avi. Riti simili si svolgono in [[Portogallo]]. Questo dimostrerebbe che non è improbabile che furono i conquistatori spagnoli, nel corso del [[XVI secolo]], ad importare questa tradizione nel centro cittadino.
* Madonna del Carmine. La terza domenica di agosto. È legata ai raccolti, in particolare a quelli del grano, e alla fertilità dei campi. In omaggio alla Madonna, i fedeli offrono i ''cirii'', dei covoni in legno ricoperti di grano, alcuni decorati con nastri colorati (che ricordano il corredo dei tarantolati di [[Galatina]]), alcuni di grosse dimensioni a cui si appendono animali di allevamento (galline, conigli, ecc.). Rimane ancora intatto, durante il percorso dei ''cirii'', lo strano rituale del ballo con la falce (una danza a carattere pantomimico, che risale a pratiche pre-cristiane legate al culto di [[Giunone]]), e l'asta dei doni con il vecchio imbonitore in piazza (questua).
* Processione del Venerdì Santo. La [[via crucis]] viene riproposto ogni anno in tutta la sua drammaticità e purezza. A rendere più intenso questo particolare momento liturgico contribuiscono alcune pratiche devozionali legate ai canti in polifonia al Calvario ("pianti" o "lamenti"), a crisi di cordoglio non controllate durante il racconto della Passione o nei "lamenti", alla gestualità rituale, soprattutto da parte delle donne, nel piangere il [[Cristo]]. I testi in dialetto sulla Passione, con riferimenti al dramma sacro e al dolore umano, all'autoidentificazione della donna che piange in Maria Addolorata, alla teatralizzazione degli eventi sia nel canto che nella mimica gestuale (la mano in faccia, lacrime vere, lutto, ipnosi collettiva, ecc.)
* Pellegrinaggio alla [[Maria (madre di Gesù)|Madonna]] dell'Alto. Santuario della Madonna dell'Alto-Centro Storico, l'ultima domenica di [[maggio]] e la prima domenica di settembre. Un semplice gesto di devozione popolare fatto di preghiere e canti che si carica di fatica e arditezza per il lungo e ripido percorso che congiunge il centro storico al Santuario (circa 15 km). A maggio, la Madonna sale al monte dove resta per tre mesi, fino a [[settembre]]. La chiesa della Madonna dell'Alto ([[1775]]) sorge a circa 900 {{m s.l.m.}}, con la porta rivolta alle cime e al silenzio dei monti del [[Pollino]].
 
 
== Cucina ==
I piatti tipici di Viggianello sono legati alla sua storia e tradizione. [[Grano]], [[peperoni]], [[patata|patate]], [[fave]], [[pomodori]], [[ceci]], [[mais]] e ortaggi vari sono i prodotti della terra. L’allevamento di [[bovini]], [[ovini]], [[suini]] e [[caprini]], produce carni e formaggi come il [[pecorino]], il caprino, e la [[ricotta]].
Il sottobosco offre naturali delizie come fragoline, [[lamponi]], [[Rubus ulmifolius|more]], che secondo la tradizione vengono lavorate per confezionare [[Marmellata|marmellate]] e liquori artigianali.
I funghi pullulano nei boschi di Viggianello, sia sul [[Pollino]] che nella montagna di basso: [[porcini]] ovuli, [[gallinacei]], [[tartufi]] sono quelli che maggiormente è facile trovare. I funghi, una volta raccolti possono essere consumati freschi, oppure essiccati e conservarti, al naturale o sottolio.
 
Le tradizioni gastronomiche viggianellesi sono collegate ai cicli stagionali della vegetazione.
Tra i primi più preparati troviamo:
* i ''Rasckatìeddi'' (fusilli), i ''Kavatìeddi'' (gnocchi), ''frascàtula'' (polenta),
* la ''Minestra ‘mbastata'' (minestra “impastata” con patate e verdure di stagione), ''Rappasciona'' (misto di cereali e legumi),
* i ''Rafajùoli'' (ravioli), ''Tagghjulìni ku u làtt'' (tagliolini con il latte), ''Tappicèdd ku i cìciri'' (pasta- quadrucci- con ceci), ''Pàsta ku a muddica di pàn'' (pasta con la mollica di pane).
 
I secondi tipici della tavola viggianellese sono:
* la ''Brasciòla'' (involtini di carne di maiale), ''A scòrza du pùorcu'' (cotica di maiale),
* la ''Frittata ku zzafaràni e sauzìzzu'' (frittata con peperoni e salsiccia), ''Ciambotta'' (peperonata), ''Rummulèddi'' (polpette).
 
I dolci a Viggianello sono semplici e poco elaborati, preparati per la maggior parte con farina e uova. I dolci più tradizionali sono:
* i ''Cannariculi'', ''Sanguinàcciu'' o ''Timbànu'' ([[sanguinaccio]]), ''ciciràta'' ([[struffoli]]),
* le ''crispedd'' (crespelle), currìeddu (dolce pasquale), ''rosecatàrr'' (chiacchiere).
 
 
== Personalità legate a Viggianello ==
Personaggi viggianellesi noti nel mondo della politica, dell'arte, della storia,della scienza, del diritto e dello spettacolo sono:
* [[Vincenzo De Filpo]] (Viggianello, [[1832]] - Viggianello, [[1900]]), senatore del [[Regno d'Italia]] nella XVIII legislatura. Fu uno dei principali uomini politici della [[Basilicata]] del suo tempo.
 
* Lucio Libonati, politico. Autore del libro ''La mia strada''.
* [[Luigi De Filpo]] (Viggianello, [[1898]] – [[1950]]), dottore in legge, membro dell'Assemblea Costituente, Sottosegretario alle Poste e Telecomunicazioni sotto il Governo De Gasperi, Capitano dell'esercito italiano e autore di varie opere letterarie;
* Vincenzo Caporale, medico chirurgo. Docente all'Università di Napoli,sindaco di Viggianello nella prima metà del '900,erborista.Curò Mussolini da un male e in cambio ricevette dal duce un'automobile Balilla e la costruzione della strada che arrivava fin sotto il suo palazzo (oggi via Marconi);
* Aurelia Sanseverino, nobildonna del '500.Erede di Viggianello alla morte del padre Ferdinando Sanseverino della Saponara;
* Giulio Rizzo,nato nel 1897 ad Albidona e dal 1942 parroco di Pedali.E' stato definito il "sacerdote poeta".Pubblicò molti articoli e riviste dove lamentava l'arretratezza del Mezzogiorno e scrisse diverse opere letterarie. Morì nel 1966 e le sue spoglie furono tumulate nel cimitero di Viggianello, sua seconda patria natale.
* Giuseppe Bonafine, musicista e direttore d'orchestra;
* Adriano Galizia, pittore;
* Ferdinando Cassano, medico del '500.Fondò una scuola di medicina,una delle poche in Basilicata, a Viggianello;
* Sergio Rizzo, giornalista del Corriere della Sera e scrittore;
* Giuseppe Palazzo, discografico, manager della AB Recording;
* Giuseppe Oliveto, giovante musicista e cantante;
* Antonio Mauro, giurista e sindaco nel 1860. Membro dell'Accademia cosentina.Una lapide marmorea in sua memoria fu posta dopo la sua morte nella cappella di S.Sebastiano;
* Giuseppe Bianco, fotografo;
* Rito Sirimarco, pittore realista del '900. Ha organizzato numerose mostre di pittura a Napoli;
* Francesco Riccio, pittore del '500.Affrescò la Cappella della SS. Trinità;
* Giuseppe Mastropaolo, fu uno dei primi ed affermati farmacisti di Buenos Aires. Emigrò da Viggianello, dove risiedeva la sua nobile famiglia, alla fine dell'800;
* Vincenzo Lauria, giovane regista autore di numerosi cortometraggi di successo;
* [[Nilo da Rossano|San Nilo da Rossano]], santo eremita basiliano. Abitò insieme alla sua comunità ascetica dal [[940]] al [[960]] nelle laure eremitiche sparse sul territorio viggianellese;
* Antonio Propato, professore di lettere e storico locale. Autore di molti libri tra cui uno su Viggianello (Porfidio, 2005). Ha pubblicato anche ''L’Opera Pastorale e Sociale di Augusto Bertazzoni''.
* Giuseppe Palazzo, alias ''Muscariello'', brigante morto nel [[1806]].
* Ferdinando Santoro, giornalista de [[Il tempo]] e scrittore dei primi del [[novecento|'900]];
* Vincenzo Corraro scrittore autore di ''Sahara Consilina'' (Palomar 2004);
* Angelo Oliveto, giornalista RAI;
* Giovanni De Filpo, docente di chimica all'Università della Calabria;
* Giuseppe Magno, brigante della banda Franco;
* Pietrantonio Della Ratta, feudatario del sec. XVII,dottore in fisica;
* Franco Marino, componente del gruppo musicale pop del [[1978]] ''[[Le Ciliegie Amare]]'' che annoverava come altri componenti anche [[Donatella Rettore]] e [[Dora Moroni]].
* [[Emilio Colombo]] ([[Potenza (Italia)|Potenza]], [[1920]]), politico italiano e senatore è cittadino onorario di Viggianello dal [[1978]];
* Giuseppe Propato, cantautore folk;
* Matteo Carlucci, letterato della seconda metà dell'Ottocento. Autore di ''Inni latini'', ''Poesie'', ''Elegie''.
* Nicola Caputo, ministro argentino negli [[anni 1980|anni ottanta]].
* Ferdinando Marino, giurista, podestà di Viggianello durante il periodo fascista.
* Scipione De Filpo, ecclesiastico e letterato di fine [[settecento|'700]].
 
== Eventi ==
 
A Viggianello si svolge l'ultima domenica di [[agosto]] la festa patronale in onore di [[San Francesco di Paola]].Caratteristico è il taglio e il trasporto della ''pita'' che, trainato lungo le vie del paese dai buoi, viene unito alla cuccagna e viene issato. Sagra di origine seicentesca ma che affonda le origini nei riti propiziatori di origine pagana.
Altra antica tradizione è la sagra dei falò. Il [[19 marzo]] ed il [[2 aprile]] vengono bruciate nelle piazze del centro storico e delle frazioni le "fascine", in segno di buon auspicio e di augurio di una primavera propizia e feconda. Altra tradizione che permane soprattutto nelle campagne è l'uccisione del maiale nei primi giorni di gennaio. Il [[25 novembre]] si svolge la fiera di Santa Caterina, patrona del paese. Questa fiera è di antichissime origini, molto probabilmente già in uso al tempo del monachesimo basiliano ([[IX secolo]]). Tradizione che, invece, oramai si è persa è la processione dei ''cirii'' che, invece, ancora si svolge nella vicina frazione Pedali. Anche questo rito e da ricondurre al basso medioevo, precisamente al tempo della dominazione aragonese nella zona. Altri eventi sono:
 
 
 
* I domenica di maggio, a Pedali, Vergine di Lujan.
* [[17 maggio]], nella contrada Prastio, San Pasquale.
* [[24 giugno]], a Pedali, Vergine SS. Sacro Monte.
* I domenica di luglio, centro storico, Sacro Cuore di Gesù.
* II domenica di agosto, nella contrada Torno, Beata Maria Vergine Miracolosa.
* II domenica di settembre, nella contrada Zarafa, Madonna del Soccorso.
* Ultima domenica di agosto, centro storico, sagra dell'abete in onore di s.francesco di paola.
* Ultima domenica di settembre, nel centro storico, Madonna Addolorata.
* 25 novembre,centro storico, antica fiera di Santa Caterina d'Alessandria.
 
 
=== Geografia antropica ===
 
== I Rioni ==
I rioni in cui si suddivide la popolazione del centro storico sono:
* Ravita, edificato dai saraceni alla fine del [[X secolo]]. Si sviluppa nella parte inferiore del colle viggianellese, in prossimità della Canalea dove si incontrano i torrenti Lavona e Tofile. Presenta una struttura tipica degli insediamenti arabi con un reticolo intricato di viuzze e slarghi.
 
* Ponte Castello, noto anche come Voticastieddu. È collocato ai piedi del castello lungo la strada che porta alla piazza Assunta. Qui si insediarono i notabili normanni e angioini.
* Cedda, le fondamenta risalgono al dominio bizantino. Si sviluppa in prossimità della Chiesa Madre.
* Nanz'a Madonna, antico nucleo abitativo che si sviluppa in prossimità della cappella dell'Assunta.
* Curuvaru, il Corvaro si sviluppa a partire dal [[cinquecento|'500]] tra la cappella di Santa Maria della Grotta e il corso De Filpo.
* Chiano Pagghiaro, così denominato perché anticamente vi erano molti magazzini per la raccolta della paglia, appunto pagliai. Oggi è denominato rione San Francesco, dalla chiesa del Santo di Paola. Popolato a partire dal cinquecento.
* Corso De Filpo, rappresenta il centro del paese. Si sviluppa lungo il corso aperto nel [[1900]] e su di esso si affaccia l'imponente palazzo De Filpo e il Municipio.
* San Sebastiano, in origine le abitazioni si trovavano nelle vicinanze della chiesa di San Sebastiano, lungo una antica mulattiera.
* Staccato, si sviluppa lungo via Roma e vi si trova il vecchio edificio scolastico.
* Parapillatto-Rione Nuovo, moderno rione residenziale sviluppatosi in prossimità di antichi mulini ad acqua.
 
* Carella, comprende tutta l'area della villa comunale e dell'anfiteatro. Conserva il ponte d'accesso al centro storico realizzato in epoca fascista.
* Spina Santa, tra via Roma e il Corso De Filpo.
* Santa Barbara, incastonato tra il municipio e via Marconi. Prende il nome dalla cappella dedicata alla martire dell'[[Asia Minore]].
* Immacolata Concezione, piccolo rione tra la piazza Umberto I e la Ravita. Buona parte del rione è occupata dal vasto complesso immobiliare di Palazzo Marino.
* Marcaldo, moderno rione il cui toponimo è di origine longobarda.
* Calvario, piccola area residenziale collocata in prossimità del cimitero.
* Suppuorto, è situato vicino al rione Ravita.
* San Giovanni-Capiale, piccolo sobborgo situato lungo l'antica strada che porta alle sorgenti del Mercure.
* Anzo le conte, sobborgo sorto recentemente lungo la strada per Pedali. In esso si trovano le scuole, la sede del 118, gli ambulatori medici e numerose attività commerciali.
 
 
== Strade ==
 
* [[Immagine:Tabliczka E45.svg|30px]] [[Immagine:Autostrada A3 Italia.svg|23px]] uscite autostradali [[Autostrada A3 (Italia)|Autostrada A3]] [[Strada Europea E45|E45]] per Viggianello: [[Lauria]] [[Sud]], [[Laino Borgo|Laino]]
 
* [[Immagine:Strada Provinciale 4 del Pollino.png|40px]] [[Strada Provinciale]] del [[Pollino]]
 
 
== Aeroporti vicini ==
Gli aeroporti nelle vicinanze di Viggianello sono:
 
* [[Aeroporto di Napoli|Aeroporto di Napoli Capodichino]], 253 [[Chilometro|Km]]
* [[Aeroporto di Lamezia Terme]], 178 [[Chilometro|Km]]
* [[Aeroporto di Bari-Palese]], 287 [[Chilometro|Km]]
 
 
== Amministrazione ==
{{ComuniAmministrazione
|NomeSindaco=Antonio Emanuele Fiore
|DataElezione=08/06/2009
|partito=[[Lista civica]]
}}
 
 
== Galleria Fotografica ==
<gallery>
Immagine:Viggianello Panorama 1.JPG
Immagine:Viggianello Stemma.JPG
Immagine:Viggianello C.so Senatore de Filpo.jpg
Immagine:Viggianello P.zza Umberto I.jpg
Immagine:Viggianello Veduta Valle del Mercure.jpg
Immagine:Viggianello Innevato.jpg
Immagine:Viggianello Panorama 4.jpg
Immagine:Sorgente del fiume Mercure a Viggianello.jpg
Immagine:Viggianello Campanile Chiesa Madre.jpg
Immagine:Il Castello di Viggianello, Potenza, Italia - 20050827.jpg
Immagine:Neve a Viggianello.jpg
Immagine:Viggianello Panorma 2.jpg
Immagine:Tramonto a Viggianello.jpg
Immagine:Viggianello cartolina d'epoca.jpg
</gallery>
 
Alla fine del film ''[[Fanta Zapping]]'', appaiono Timmy adulto con i suoi due figli: Timmy e Tammy.
Entrambi i bambini, hanno le caratteristiche di Tootie, e quindi probabilmente è lei la madre (anche se indossa la stessa fascia per capelli e i capelli stessi nonché dentatura ricordano molto le caratteristiche di Trixie). Nel film ''[[Un fantafilm - Devi crescere, Timmy Turner!]]'', Tootie ha lasciato Dimmsdale nel periodo dell'adolescenza, per poi ritornare una volta adulta. Qui il suo aspetto cambia completamente: Non ha più né gli occhiali né l'apparecchio, porta i capelli sciolti ed è diventata una ragazza affascinante, tanto che Timmy all'inizio non la riconosce, e successivamente, per la prima volta, si innamora di lei.
 
== Note ==
<references/>
 
{{Due fantagenitori}}
{{Portale|animazione}}
 
[[Categoria:Personaggi di Due fantagenitori]]
== Bibliografia ==
* {{cita libro|C.|Perrone|Viggianello (Byanellum)|1980|ed. Capuano|Francavilla|}}
* {{cita libro|A.|Propato|Viggianello-Un paese nato mille anni fa intorno ad un monastero basiliano fortificato|2006|Porfidio ed.|Potenza|}}
* {{cita libro|M.|Conte|Lingua e dialetto a Viggianello|2005|ed. Ermes|Potenza|}}
* {{cita libro|B.|Niola|Vademecum del Parco Nazionale del Pollino|2000||||}}
* {{cita libro|Tommaso|Pedio|Cartulario della Basilicata|2001|ed. Osanna|Venosa|}}
* {{cita libro|Tommaso|Pedio|La Basilicata borbonica|2000|ed. Osanna|Venosa|}}
* {{cita libro||[[Giacomo Racioppi]]|Storia dei popoli della Lucania e della Basilicata|1890||||}}
* {{cita libro|L.|De Cuntis|Pollino - il mensile del Parco|||anno II n. 6, settembre 1993}}
* {{cita libro|AA.|VV.|Sottosistema storico - culturale|1977|Arti Grafiche Finiguerra|Lavello|}}
* {{cita libro|A. M.|Calabrese|Il Pollino Lucano|1988|Arti Grafiche Finiguerra|Lavello|}}
* {{cita libro|T.|Paonessa|I limiti del Mercurion|2006||||}}
* {{cita libro|P|De Lao|Il Pollino, storia, arte, costume||ed. Editalia|Roma|}}
* {{cita libro|G.|Guida|Viaggio nel Circondario di Lagonegro||Arti Grafiche Finguerra|Lavello|}}
* {{cita libro|M.|Licursi|Pollino - Cuore verde del Mezzogiorno||ed. Il Coscile|Castrovillari|}}
* {{cita libro|T.|Paonessa|Sull'origine dei villaggi e paesi in val di Mercurio nell'evo bizantino-longobardo,2008|||}}
* {{cita libro|V.|Aiello|Nel Sud alle origini dell'Italia antica,2006|||}}
 
 
== Voci correlate ==
* [[Comunità Montana Alto Sinni]]
* [[Parco Nazionale del Pollino]]
* [[Nilo da Rossano]], santo
* [[Mercurion]], Eparchia monastica bizantina
* [[Aree naturali protette della Basilicata]]
* [[Ferrovia Lagonegro-Castrovillari-Spezzano Albanese]]
* [[Siti di importanza comunitaria della Basilicata]]
* [[Dialetti dell'area arcaica calabro-lucana]]
* [[Sanseverino (famiglia)]], Principi di Bisignano
 
 
== Collegamenti esterni ==
* [http://www.comune.viggianello.pz.it Sito ufficiale]
* [http://www.youtube.com/watch?v=H-eIJoSogcY&feature=related Viggianello - Viaggio nel feudo dei San Severino]
* [http://www.youtube.com/watch?v=sxiTsV6k48w&feature=related Alle origini di Viggianello - parte 1]
* [http://www.youtube.com/watch?v=dKu8nviWBno Alle origini di Viggianello - parte 2]
* [http://www.youtube.com/watch?v=ncDqbYgGfiw&feature=related Viggianello - Cuore del Pollino]
* [http://www.youtube.com/watch?v=DGmfPCsK-rY&feature=related Viggianello - Il Paese della Pitu nel cuore del Pollino]
* [http://www.asdviggianello.it/home A.S.D. Viggianello]
 
 
 
{{Portale|Basilicata}}
{{Provincia di Potenza}}
 
[[Categoria:Comuni della provincia di Potenza]]
 
[[en:Viggianello]]
[[eo:Viggianello (Italio)]]
[[es:Viggianello (Italia)]]
[[fr:Viggianello (Italie)]]
[[hu:Viggianello]]
[[ja:ヴィッジャネッロ]]
[[lmo:Viggianello]]
[[nap:Viggianello]]
[[nl:Viggianello (Italië)]]
[[pl:Viggianello (Włochy)]]
[[pms:Viggianello]]
[[pt:Viggianello]]
[[ru:Виджанелло]]
[[uk:Віджанелло (провінція Потенца)]]
[[vo:Viggianello (Basilicata)]]
[[war:Viggianello]]