Letteratura dell'orrore e Shinjuku Park Tower: differenze tra le pagine

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{{F|grattacieli|agosto 2014}}
{{F|argomento=letteratura|data=aprile 2009|commento=citare le fonti critiche}}
{{Edificio civile
|nome edificio = Shinjuku Park Tower
新宿パークタワー
|paese = JPN
|divamm1 = [[Kantō]]
|città = Tokyo
|cittàlink =
|latitudine = 35.68564
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|immagine = Shinjuku Park Tower 7 Desember 2003 cropped2.jpg
|grandezza_immagine = 200px
|didascalia = Shinjuku Park Tower visto dal [[Palazzo del governo metropolitano di Tokyo]]
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}}
 
La {{Nihongo|'''Shinjuku Park Tower'''|新宿パークタワー|Shinjuku Pāku Tawā}} è la seconda struttura più alta di [[Shinjuku]], [[Tokyo]], in [[Giappone]]. Disegnata da [[Kenzō Tange]] e completata nel [[1994]], a Shinjuku Park Tower è composta da tre torri: la torre S, che è 235 m di altezza, con 52 piani, la torre C che è alta 209 m. con 47 piani e la torre N, che è alta 182 m, con 41 piani. Al piano sotterraneo (B1F) vi sono negozi al dettaglio e ristoranti, al piano 1 c'è la Showroom della Società del Gas di Shinjuku, dal piano 3 al 7 negozi, i piani dal numero 9 al 37 sono occupati da uffici e, infine, dal 39° al 52° vi è il lussuoso hotel Park Hyatt Tokyo, che appare nel film ''[[Lost in Translation - L'amore tradotto]] (2003)''.
Tramite la commistione della [[realtà]] quotidiana con elementi di carattere [[soprannaturale]] o surreale o tramite l'inserimento inatteso di circostanze FRegnani, la narrativa horror ipotizza situazioni che destabilizzano le sicurezze acquisite e suscitano in questo modo nell'animo e nella psicologia del lettore un sovrapporsi di sensazioni di [[orrore]], di repulsione, di spavento o di [[paura]].
 
== Caratteristiche salienti ==
Una narrazione si può definire ''horror'' quando, agendo sulla fallacia delle percezioni sensoriali e sulle differenze soggettive della rappresentazione del [[realtà|reale]], descrive possibili irruzioni di elementi irrazionali nella vita quotidiana e ne immagina le conseguenze, spesso connotate da reazioni violente e da sviluppi estremi, talora altamente drammatici e tragici.
 
Il tipico racconto dell'orrore alimenta le [[paura|paure]] ancestrali radicate nell'[[inconscio collettivo]] dell'essere umano, come quelle:
* per la [[morte]] e per le incognite che si celano nel mistero dell'esistenza,
* per il buio e per i luoghi inesplorati,
* per l'isolamento o per la perdita delle relazioni con le persone care,
* per il sovvertimento delle regole della [[scienza]] e della vita sociale
 
Spesso l'autore del romanzo horror deforma, in modo a volte sensazionalistico e grottesco, le convinzioni presenti nelle [[religioni|fedi religiose]], oppure enfatizza i contenuti emozionali e istintivi che si annidano nei rapporti sentimentali o nelle relazioni erotiche.
 
Alle volte, più banalmente, l'horror fa leva sulle comuni [[Disturbo ossessivo-compulsivo|ossessioni]] e sulle [[fobia|fobie]] più diffuse nella [[psiche]] umana, ed ottiene reazioni forti ed immediate facendo leva:
* sull'[[istinto di conservazione]],
* sul disgusto provocato dalla [[malattia]] (fisica e mentale) o dalle deformità,
* sull'angoscia suscitata dalla [[violenza]] e dal [[dolore]],
* sul disagio dovuto a condizioni di vita estrema, esposta alle avversità climatiche,
* sulla reazione al contatto con certi animali ripugnanti ([[insetti]], [[serpenti]], ecc.).
 
L'orrore letterario trae origine dalle contrapposizioni violente dei rapporti umani, che vengono spinte ai limiti del paradosso, con percorsi e contenuti a tratti persino grotteschi ed ironici, e quindi in modo analogo, sia pure con maggiori estremismi, ai contenuti tipici del [[tragedia|racconto tragico]] della classicità. Proprio come le cosiddette ''tragedie dell'orrore'' della tradizione greca e [[William Shakespeare|shakespeariana]], il romanzo horror ricava gran parte della sua attrattiva dall'[[catarsi|effetto catartico]] che si genera spontaneamente nel lettore, dopo che questi è stato messo brutalmente a confronto con le sensazioni più forti ed estreme, tali da far apprezzare con sollievo il ritorno all'esistenza normale.
 
Analogamente alla letteratura poliziesca o gialla, la narrazione horror si serve spesso della tecnica della ''[[suspense]]'' per mezzo della quale, insinuando progressivamente dubbio o senso di attesa circa gli sviluppi narrativi, determina nel lettore l'ansiogena sensazione di temere e, al tempo stesso, trepidare per la sorte dei personaggi principali e per quelle che saranno le rivelazioni e gli sviluppi presenti nella conclusione del racconto.
 
Oggetto imprescindibile del racconto horror è la presenza di elementi [[soprannaturale|soprannaturali]], senza le quali il racconto, per quanto possa avvalersi di ambientazioni e situazioni tipiche dell'horror oppure determinare effetti psicologici analoghi, non appartiene a questo genere, ma può eventualmente rientrare nella letteratura gialla ([[thriller]] o [[noir]]).
 
== Origini e sviluppo ==
Sebbene si trovino episodi di carattere precipuamente orrorifico in opere antichissime (tanto nei [[poema epico|poemi epici]], quanto negli [[testi sacri|scritti sacri]]), la letteratura a carattere orrorifico ha mosso i suoi primi passi significativi come genere autonomo solo con l'avvento del [[romanticismo]] e si è alimentata del crescente gusto per il mistero, per il [[fantastico]] ed il [[soprannaturale]], radicato soprattutto nei salotti degli intellettuali post-[[illuminismo|illuministici]], quasi come speculazione sorta per reazione all'eccesso di sicurezza derivanti dalle sempre più diffuse scoperte scientifiche.
 
Non a caso nel corso degli anni il racconto di orrore è diventato spesso lo strumento per lanciare avvertimenti contro la tracotanza del cammino scientifico umano oppure per ribadire la punizione riservata a chi non osserva le direttive dell'[[etica]], civile o religiosa che sia.
 
Le maggiori opere di questo genere prendono le mosse nell'ambito della produzione letteraria tardo romantica dell'area anglosassone e nordica, e trovano l'apice con la [[romanzo gotico|narrativa gotica]] di autori come [[Bram Stoker]] e [[Mary Shelley]] o come [[Edgar Allan Poe]], considerato il fondatore di questo genere nell'accezione moderna del termine, e [[Howard Phillips Lovecraft]].<br />
Questi ultimi due sono tuttora considerati i capostipiti dell'evoluzione moderna e contemporanea di questo genere, che grazie anche alle loro opere ha assunto una maggior autonomia ed una dignità letteraria, Poe in un ambito macabro e grottesco, ma al tempo stesso poetico ed evocativo, e Lovecraft in un ambito più prettamente fantastico. I prodotti delle loro immaginazioni e visioni sono divenuti autentiche pietre miliari, basti ricordare i racconti del cosiddetto ''[[Ciclo di Cthulhu]]'' per quanto riguarda Lovecraft o i ''[[Racconti del grottesco e dell'arabesco]]'' scritti dal tormentato genio di Poe<ref>{{Cita web |http://issuu.com/carlettobianco/docs/terrore_cosmico|titolo=Il Terrore Cosmico da Poe a Lovecraft - La paura dell'ignoto dall'abisso dell'anima al caos cosmico |opera=a cura di Sandro D. Fossemò |accesso=24 febbraio 2010}}</ref>.
 
Numerose sono le contemporanee contaminazioni della letteratura horror, tanto da rendere difficile a volte distinguerla da filoni come il ''thriller'' (talora accomunato all'horror per l'uso della [[suspense]] e per la presenza di descrizioni di estrema violenza, ma privo di elementi soprannaturali) o il ''[[fantasy]]'' (nell'ambito delle più importanti opere fantasy non mancano quasi mai sviluppi tipici dell'horror) o la ''[[fantascienza]]'' (questo in riferimento a opere in cui sono presenti alieni, tendenzialmente dall'aspetto orripilante e mostruoso spesso fortemente ostili agli umani, e a innovazioni tecnologiche e biologiche in grado di provocare mutazioni terrificanti ai corpi).
 
== Archetipi della letteratura ''horror'' ==
Nel corso dei decenni, la narrativa horror è venuta a caratterizzarsi mediante figure [[archetipo|archetipiche]] e ricorrenti:
* il '''[[fantasma]]''', strumento attraverso cui vengono alimentate la paura per l'[[oltretomba]], il dolore per la perdita dei propri cari, il desiderio di ritrovarli e di entrare in contatto con loro, sia pure in un contesto assolutamente impalpabile e dalle conseguenze non prevedibili. Presente in molti racconti della classicità, la figura del ''fantasma'', o ''spirito'' inquieto, o ''[[poltergeist]]'' trova alcune delle sue prime espressioni letterarie significative nell<nowiki>'</nowiki>''[[Amleto]]'' di [[William Shakespeare]], nel racconto satirico ''[[Il fantasma di Canterville]]'' di [[Oscar Wilde]]. Nel [[XX secolo|Novecento]] su questo tema vengono scritte, tra le altre, opere particolarmente significative, come ''[[Il giro di vite]]'' di [[Henry James]], ''[[L'incubo di Hill House]]'' (1959) di [[Shirley Jackson]], ''[[L'altro (romanzo)|L'altro]]'' di [[Tom Tryon|Thomas Tryon]] o ''[[Shining (romanzo)|Shining]]'' (1977) di [[Stephen King]];
* il '''[[vampiro]]''', che incarna la figura del "[[Predazione|predatore]]", di chi esercita sulle proprie vittime una forma di predominio violento, che sottopone a [[schiavitù]] morale e fisica il debole e il pavido, ma che è anche un simbolo perverso dell'aggressività sessuale e della [[seduzione]] più morbosa. I capostipiti letterari di questo archetipo horror sono ''[[Il vampiro (romanzo)|Il Vampiro]]'' di [[John Polidori]] e ''[[Dracula]]'' di [[Bram Stoker]]. In tutta la prima metà del Novecento, il ''vampiro'' ha trovato grande fortuna nel cinema, per poi essere riscoperto anche a livello letterario in opere significative come ''[[Io sono leggenda]]'' di [[Richard Matheson]], ''[[Le notti di Salem]]'' di [[Stephen King]], ''[[Intervista col vampiro (romanzo)|Intervista con il vampiro]]'' di [[Anne Rice]], capostipite quest'ultimo di una lunga saga letteraria. Nel primo decennio del 2000 la figura del ''vampiro'' torna al centro dell'attenzione letteraria e mediatica, con particolare popolarità tra i giovani, grazie alla saga iniziata con il romanzo ''[[Twilight (romanzo)|Twilight]]'' (appartenente al genere [[fantasy]]) di [[Stephenie Meyer]] e ad un'opera di inconsueta verosimiglianza come ''[[Lasciami entrare (romanzo)|Lasciami entrare]]'' dello svedese [[John Ajvide Lindqvist]]: in entrambe queste opere, tuttavia, il vampiro diventa un personaggio positivo, capace di instaurare radicate relazioni sentimentali con normali esseri umani. Sono in qualche modo riconducibili all'archetipo del ''vampiro'' anche altre due tipologie ricorrenti di personaggi orrorifici:
* il '''[[demone]]''', che anche in questo caso simboleggia una forma di predominio aggressivo, ingiusto, vorace e distruttivo, spesso perpetrato a danno di persone deboli ed innocenti (molte volte si tratta di donne, o di bambini e comunque di persone molto giovani, e pertanto più vulnerabili). Presente in tutte le principali tradizioni religiose, tanto [[paganesimo|pagane]] quanto [[monoteismo|monoteiste]], il ''demone'' letterario trova un importante antesignano nel [[Lucifero]] dell'opera teatrale ''[[La tragica storia del Dottor Faust]]'' di [[Christopher Marlowe]] (e nelle numerose varianti del tema della ''tentazione'' demoniaca che sono state prodotte nei secoli a seguire). A questo archetipo si rifanno anche le vicende relative ai fenomeni di [[possessione|possessione diabolica]], che traggono spunto da episodi biblici ed hanno avuto particolare successo nella seconda metà del Novecento, con la pubblicazione di romanzi divenuti celebri come ''[[L'esorcista (romanzo)|L'esorcista]]'' di [[William Peter Blatty]], ''[[Rosemary's Baby (romanzo)|Rosemary's Baby]]'' di [[Ira Levin]], ''[[Il presagio (romanzo)|Il presagio]]'' di [[David Seltzer]], tutte opere che rispecchiano una sorta di reazione ai tentativi di affrancamento della società moderna dalla pressione degli imperativi etici legati alla fede religiosa;
* lo '''[[stregone]]''' e lo '''[[scienziato pazzo]]'''. Pur essendo raramente causa principale ed immediata di orrore, l'archetipo dello stregone o dello scienziato è l'artefice delle situazioni paurose in cui si sviluppano molte trame dei romanzi di questo genere. Esso simboleggia la tracotanza della conoscenza, il fallimento del presunto dominio del sapere e delle arti. L'associazione tra ''stregone'' e paura alimenta la diffidenza dell'uomo comune per chi è ritenuto detentore di segreti ineffabili ed inarrivabili. Discendente diretto delle temute [[strega|streghe]] che venivano arse sui roghi dalla [[inquisizione|Santa Inquisizione]] medievale per annullare gli effetti dei loro malefici, ma anche del leggendario [[Mago Merlino|Merlino]] del [[Re Artù|ciclo arturiano]], come si è detto lo ''stregone'' della letteratura horror riveste ruoli analoghi a quelli del ''vampiro'' (nelle lingue mitteleuropee il termine ''strigoi'' individua entrambi). Lo ''scienziato pazzo'' trova l'esempio letterario più celebre nel medesimo [[Victor Frankenstein|dottor Frankenstein]] del ''[[Frankenstein|capolavoro]]'' di [[Mary Shelley]].
* il '''[[licantropo]]''' o ''lupo mannaro'', simbolo sia di instabilità psicologica (non a caso soggetto, come molti malati di mente, all'influsso delle fasi lunari), sia dell'incontrollabile dominio delle pulsioni e degli istinti ferini, mai del tutto sopiti nell'uomo, che in molti casi prendono quindi il sopravvento sulla mente razionale. È figura leggendaria presente, come il ''vampiro'', in tutte le culture umane, anche le più primitive. Una variante letteraria del lupo mannaro è il mutevole e duplice personaggio al centro del romanzo ''[[Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde]]'' di [[Robert Louis Stevenson]]. Sebbene sia presente nella letteratura (essendo, tra l'altro, una delle possibili incarnazioni fisiche del ''vampiro'') il ''lupo mannaro'' è una figura dell'horror che ha finora avuto miglior fortuna soprattutto al cinema.
* il '''[[mostro]]''' o ''creatura informe'', dalla morfologia animalesca oppure "''[[mutaforma]]''", può essere il prodotto di esperimenti scientifici, della ribellione della natura o di influssi [[extraterrestri]], oppure è l'abitatore di recessi ancora non conosciuti del mondo reale. In questa tipologia di ''archetipo'' ricorrente dell'horror, il cui capostipite sono senza dubbio il [[Golem]] della tradizione ebraica mitteleuropea ed il [[Mostro di Frankenstein|"mostro" di Frankenstein]] di [[Mary Shelley]] possono rientrare anche la ''[[mummia]]'', ''[[Mr. Hyde]]'', lo ''[[yeti]]'', il ''mostro della palude'', l<nowiki>'</nowiki>''animale preistorico'', l<nowiki>'</nowiki>''[[Extraterrestri nella fantascienza|alieno]]'', e così via. Una variante moderna di questo archetipo è:
* lo '''[[zombie]]''', ovvero il ''morto vivente''; anche questo personaggio si ricollega alla leggenda del ''vampiro'', ma in epoca più recente lo ''zombie'' ha assunto un'identità propria ed è diventato più specificamente un corpo umano privo di mente, mosso da incontenibili istinti [[cannibalismo|cannibale]]schi, capace di suscitare particolari reazioni di ripulsa proprio perché, come simulacro vivente di un uomo privo dell'[[anima]] e della [[ragione]], esso rappresenta una morbosa e grottesca dissacrazione del [[culto dei defunti|culto per i defunti]], presente in modo trasversale in tutte le tradizioni e religioni umane. Proprio per questo è ricorrente nelle storie che riguardano gli ''zombie'' l'attacco da parte di persone care, tornate alla vita in questa versione inebetita e dissennata, parodia grottesca dell'essere vivente. Lo ''zombie'' viene introdotto, nell'era moderna, dal romanziere statunitense [[Richard Matheson]]: l'umanità [[Mutante (finzione)|mutante]] descritta nella sua opera seminale ''[[Io sono leggenda]]'' prende le mosse dal ''vampiro'', ma con varianti tali da ispirare, alcuni anni dopo la sua pubblicazione, la realizzazione del film ''La notte dei morti viventi'', dove l'archetipo dello ''zombie'' trova la sua configurazione definitiva e ancora attuale.
 
== Autori e opere dell'horror contemporaneo ==
Nella seconda metà del Novecento vedono la luce alcune opere che contengono in sé i più importanti paradigmi dell'horror moderno e possono essere annoverate tra i titoli più significativi del genere.
Tra esse:
* ''[[Io sono leggenda]]'' di [[Richard Matheson]],
* ''[[L'esorcista (romanzo)|L'esorcista]]'' di [[William Peter Blatty]],
* ''[[Rosemary's Baby (romanzo)|Rosemary's Baby]]'' di [[Ira Levin]],
* ''[[Carrie (romanzo)|Carrie]]'',
* ''[[Shining (romanzo)|Shining]]'' e
* ''[[It (romanzo)|It]]'', questi ultimi 3 di [[Stephen King]].
 
Tra i più importanti autori della contemporaneità, lo scrittore forse più significativo nel genere è l'americano [[Stephen King]], autore di numerosi [[best seller]] divenuti con il tempo oggetto di studio, al punto da aver meritato all'autore una posizione di rilievo anche nella storia letteraria non strettamente collegata a questo genere.
 
Tra gli altri autori di lingua inglese meritevoli di menzione, per aver prodotto importanti lavori horror, si segnalano anche:
* [[Clive Barker]], autore delle antologie ''I libri di sangue'', e di ''[[Cabal (romanzo)|Cabal]]''
* [[Ray Bradbury]],
* [[Ramsey Campbell]] (''[[La bambola che divorò sua madre]]'', ''[[Antiche immagini]]''),
* [[Jonathan Carroll]],
* [[James Herbert]] (''[[Nebbia (romanzo)|Nebbia]]'', ''[[Il superstite (James Herbert)|Il superstite]]'', ''[[La reliquia]]''),
* [[Brian Keene]] (''[[I vermi conquistatori]]''),
* [[Nancy Kilpatrick]],
* [[Joe Lansdale|Joe R. Lansdale]],
* [[Richard Laymon]],
* [[Richard Matheson]],
* [[Robert McCammon]],
* [[Jean Ray (scrittore)|Jean Ray]],
* [[Anne Rice]],
* [[Dan Simmons]] (''[[L'estate della paura]]'', ''[[Danza macabra (romanzo)|Danza macabra]]'', ''[[La scomparsa dell'Erebus]]''),
* [[Peter Straub]],
* [[Tom Tryon|Thomas Tryon]] (''[[L'altro (romanzo)|L'altro]]'', ''[[La festa del raccolto]]''),
* [[F. Paul Wilson]].
 
Nella letteratura francese, si possono segnalare:
* [[Alex Covin]], autore di ''[[La setta dei lupi sanguinari]]''
* [[Jean-Cristophe Grangé]], autore di ''[[I fiumi di porpora (romanzo)|I fiumi di porpora]]''
 
Nella letteratura italiana contemporanea, si può segnalare:
* [[Ivan Perciballi]], autore di ''[[Dominus Mortis]]'' e ''[[Cantus Mentis]]''
* [[Adler James Stark]], autore di ''[[Throught the wolf's eyes: Attraverso gli occhi del lupo|Through the wolf's eyes: Attraverso gli occhi del lupo]]''
 
== Il romanzo horror in Italia ==
In Italia si registrano episodiche escursioni in questo genere da parte di autori solo raramente interessati alla narrativa fantastica, come [[Luigi Pirandello]], [[Dino Buzzati]], [[Mario Soldati]].
 
Tra gli scrittori contemporanei, si sono dedicati con prevalenza al genere horror autori come [[Eraldo Baldini]] (''Gotico Rurale''), [[Valerio Evangelisti]] (con i romanzi dei cicli dedicati all'inquisitore [[Nicolas Eymerich (personaggio)|Nicolas Eymerich]] e a [[Nostradamus]], che si collocano ai margini tra il romanzo storico, la [[fantascienza]] e l'horror), [[Gianfranco Nerozzi]] (''Il cerchio muto'', del [[2009]]) [[Danilo Arona]], [[Alda Teodorani]]<ref>
''Giù, nel delirio'' [[Granata Press]], 1991; ''Giù nel delirio, Specchi di sangue; Soluzione finale, in Le radici del male'' ([[Granata Press]], 1993);
''Fiore Oscuro'' (Il Minotauro,1995);
''Il segno di Caino'' (Datanews, 1996);
''Labbra di Sangue'' (Datanews, 1997);
''Organi'' ([[Stampa Alternativa]], 2002);
''Cruautés'' (Naturellement, Francia, 2002);
''Le Radici del Male'' (Addictions 2002);
''Belve'' (Addictions, 2003);
''Incubi'' (Halley Edizioni, 2005).
''I sacramenti del male'' [[Arnoldo Mondadori Editore|Mondadori]] (collana [[Il Giallo Mondadori]] presenta, 2008)</ref><ref>Roberta Mochi, ''Libri di sangue - l'horror italiano di fine millennio'', Ed. Larcher, 2003
Valerio Evangelisti, "E altri", il caso Alda Teodorani, in Sotto gli occhi di tutti,
Ed. L'Ancora del Mediterraneo, 2004; AA.VV., Vivere per uccidere, Ed. Calusca, 1997, Luca Scarlini, Lo stato delle cose, Ed. Oedipus, 1997</ref>. e Claudio Vergnani (ll 18esimo vampiro)
 
== Note ==
<references />
 
== Voci correlate ==
* [[Elenco delle strutture più alte di Tokyo]]
* [[Fantastico]]
* [[Cinema horror]]
* [[Romanzo gotico]]
* [[Orrore (genere)]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Horror}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|http://www.shinjukuparktower.com/outline/e_index.html|Shinjuku Park Tower: Outline}}
* {{Thesaurus BNCF}}
* {{Citacita web |url=http://www.darkdooremporis.itcom/letteraturaen/ wm/bu/?id=104943|titolo=LetteraturaShinjuku horrorPark |opera=www.darkdoor.it |accesso=29 marzoTower: 2010Statistics}}
* {{Cita web |url=http://magazine.foxtv.it/2009/10/27/speciale-halloween-il-romanzo-gotico-nascita-della-letteratura-horror/ |titolo=Speciale Halloween – Il romanzo gotico: nascita della letteratura horror |opera=[[Fox Crime (Italia)|Fox Crime]] |accesso=29 marzo 2010}}
 
{{Horror}}
{{Controllo di autorità}}
{{portale|fantascienzaarchitettura|fantasy|letteraturaGiappone}}
 
[[Categoria:Horror|Grattacieli di Tokyo]]
[[Categoria:Generi letterari|Orrore]]