Manovra (guerra) e Lamberto Dini: differenze tra le pagine
(Differenze fra le pagine)
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m →Bibliografia: smistamento lavoro sporco e fix vari |
m Bot: sposto {{collegamenti esterni}} in cima alla sezione (cfr. manuale) |
||
Riga 1:
{{Carica pubblica
|nome = Lamberto Dini
|immagine = Lamberto Dini datisenato 2005.jpg
|carica = [[Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana|Presidente del Consiglio dei ministri<br />della Repubblica Italiana]]
|mandatoinizio = 17 gennaio [[1995]]
|mandatofine = 18 maggio [[1996]]
|capo di stato = [[Oscar Luigi Scalfaro]]
|predecessore = [[Silvio Berlusconi]]
|successore = [[Romano Prodi]]
|carica3 = [[Ministri del tesoro della Repubblica Italiana|Ministro del tesoro]]
|mandatoinizio3 = 11 maggio [[1994]]
|mandatofine3 = 18 maggio [[1996]]
|presidente3 = [[Silvio Berlusconi]]<br />Lamberto Dini
|predecessore3 = [[Piero Barucci]]
|successore3 = [[Carlo Azeglio Ciampi]]
|carica4 = [[Ministri di grazia e giustizia della Repubblica Italiana|Ministro di grazia e giustizia]]<br /><small>(''ad interim'')</small><br />
|mandatoinizio4 = 19 ottobre [[1995]]
|mandatofine4 = 16 febbraio [[1996]]
|presidente4 = Lamberto Dini
|predecessore4 = [[Filippo Mancuso]]
|successore4 = [[Vincenzo Caianiello]]
|carica2 = [[Ministri degli affari esteri della Repubblica Italiana|Ministro degli affari esteri]]
|mandatoinizio2 = 18 maggio [[1996]]
|mandatofine2 = 6 giugno [[2001]]
|presidente2 = [[Romano Prodi]]<br />[[Massimo D'Alema]]<br />[[Giuliano Amato]]
|predecessore2 = [[Susanna Agnelli]]
|successore2 = [[Renato Ruggiero]]
|carica5 = [[Presidente del Consiglio europeo]]
|mandatoinizio5 = 1º gennaio [[1996]]
|mandatofine5 = 18 maggio [[1996]]
|predecessore5 = [[Felipe González]]
|successore5 = [[Romano Prodi]]
|carica7 = Vicepresidente del [[Senato della Repubblica]]
|mandatoinizio7 = 6 giugno [[2001]]
|mandatofine7 = 27 aprile [[2006]]
|presidente7 = [[Marcello Pera]]
|carica8 = Presidente della [[3ª Commissione permanente del Senato|3ª Commissione Affari Esteri del Senato della Repubblica]]
|mandatoinizio8 = 6 giugno [[2006]]
|mandatofine8 = 14 marzo [[2013]]
|predecessore8 = [[Fiorello Provera]]
|successore8 = [[Pier Ferdinando Casini]]
|carica10 = [[Camera dei deputati|Deputato della Repubblica Italiana]]
|mandatoinizio10 = 9 maggio [[1996]]
|mandatofine10 = 29 maggio [[2001]]
|legislatura10 = [[XIII legislatura della Repubblica Italiana|XIII]]
|gruppo parlamentare10 = Misto
|coalizione10 = [[L'Ulivo]] (1996)
|circoscrizione10 = [[Toscana]]
|collegio10 =
|carica9 = [[Senato della Repubblica|Senatore della Repubblica Italiana]]
|mandatoinizio9 = 30 maggio [[2001]]
|mandatofine9 = 14 marzo [[2013]]
|legislatura9 = [[XIV legislatura della Repubblica Italiana|XIV]], [[XV legislatura della Repubblica Italiana|XV]], [[XVI legislatura della Repubblica Italiana|XVI]]
|gruppo parlamentare9 =
|coalizione9 = [[L'Ulivo]] (2001, 2006),<br />[[Il Popolo della Libertà]] (2008)
|circoscrizione9 = [[Toscana]]
|collegio9 =
|partito = [[Rinnovamento Italiano|RI]] (1996-2002)<br />[[Democrazia è Libertà - La Margherita|DL]] (2002-2007)<br />[[Liberal Democratici (Italia)|LD]] (2007-2009)<br />[[Il Popolo della Libertà|PdL]] (2009-2013)<!-- [[Rinnovamento Italiano]] (1996-2002) !--><!-- [[Democrazia è Libertà - La Margherita|DL]] (2002-2007),<br />[[Liberal Democratici (Italia)|LD]] (2007-2009),<br />[[Il Popolo della Libertà|PdL]] (2009-2013) !-->
|titolo di studio = laurea in [[Economia e Commercio]]
|professione = economista
|firma = Lamberto Dini signature.svg
|tipo nomina10 =
|sito10 = http://leg13.camera.it/cartellecomuni/leg13/Deputati/scheda_deputato/scheda.asp?id=d00209
|tipo nomina9 =
|incarichi9 = * Presidente 3ª Commissione permanente (Affari esteri, emigrazione)
* Membro della Delegazione parlamentare italiana presso l'Assemblea parlamentare della NATO
|sito9 = http://www.senato.it/leg/14/BGT/Schede/Attsen/00000884.htm
}}
{{Bio
|Nome = Lamberto
|Cognome = Dini
|Sesso = M
|LuogoNascita = Firenze
|GiornoMeseNascita = 1º marzo
|AnnoNascita = 1931
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte =
|Epoca = 1900
|Epoca2 = 2000
|Attività = dirigente d'azienda
|Attività2 = economista
|Attività3 = politico
|Nazionalità = italiano
}}
È stato [[Direttore Generale]] della [[Banca d'Italia]], [[Ministri del tesoro della Repubblica Italiana|Ministro del tesoro]] dal [[1994]] al [[1995]], [[Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana|Presidente del Consiglio dei Ministri]] dal [[1995]] al [[1996]] e [[Ministri degli affari esteri della Repubblica Italiana|Ministro degli affari esteri]] dal [[1996]] al [[2001]]. Alle [[Elezioni politiche italiane del 1996|politiche del 1996]], dopo il [[Governo Dini|suo governo tecnico]], ha presentato una sua forza politica, Rinnovamento Italiano, che confluì nel 2002 nella [[Democrazia è Libertà - La Margherita|Margherita]], nelle cui liste è stato candidato nel 2001 e nel 2006. Alle [[Elezioni politiche italiane del 2008|politiche del 2008]] si è presentato invece nella coalizione di centro-destra con [[Il Popolo della Libertà]].
== Biografia ==
=== Gli inizi ===
Figlio di un fruttivendolo, compie studi tecnici brillanti presso l'ITI ''Leonardo Da Vinci'' di [[Firenze]] e si laurea nel [[1954]] in economia e commercio con 110 e lode all'[[Università degli Studi di Firenze|Università di Firenze]] con una tesi in Scienza delle Finanze. Dopo essersi perfezionato all'[[Università del Minnesota]] e del [[Università del Michigan|Michigan]], entra nel [[Fondo Monetario Internazionale]] nel [[1959]], dove intraprende una fortunata carriera, fino a diventare direttore esecutivo per l'[[Italia]], [[Grecia]], [[Portogallo]] e [[Malta]] dal 6 luglio [[1976]] al 15 settembre [[1979]].
=== Vita privata ===
Vive a [[Roma]] e possiede la [[Villa Torrigiani (Scandicci)|Villa Torrigiani-Zingone]] di [[Scandicci]], comune della [[provincia di Firenze]].
È sposato con Donatella Pasquali Rosso, vedova del miliardario romano Renzo Zingone<ref>Corriere.it, ''[http://archiviostorico.corriere.it/1995/settembre/13/Donatella_Dini_arrabbia_querela_Cuore_co_0_9509139475.shtml Donatella Dini si arrabbia e querela "Cuore"]'', 13 settembre 1995</ref>, da cui ha ereditato vaste proprietà nel [[Costa Rica]]<ref>[[La Stampa]], ''[http://www1.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/politica/200712articoli/28651girata.asp Donatella Dini e le voci su pressioni fatte all'ex premier]'', 21/12/2007 (7:56)</ref><ref>[[Corriere della Sera]], ''[http://archiviostorico.corriere.it/1996/marzo/22/nascose_che_papa_moriva__co_0_96032212388.shtml Ci nascose che papa' moriva]'', [[Maria Latella]], 22 marzo 1996</ref>; Donatella Dini è stata condannata il 3 dicembre [[2007]] dalla X Sezione Penale del Tribunale di Roma a 2 anni e 4 mesi di reclusione per [[bancarotta fraudolenta]]<ref>[[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]], ''[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2007/12/04/bancarotta-condannata-donatella-dini.html?ref=search Bancarotta, condannata Donatella Dini]''</ref> in relazione ad un [[falso in bilancio]] della società "SIDEMA srl" e ad un crac da 40 miliardi di lire nel [[2002]]<ref>[http://www.corriere.it/cronache/07_dicembre_03/DIni_donatella_condanna_55e2a4a8-a196-11dc-976f-0003ba99c53b.shtml «Crac Sidema, condannata Donatella Dini»], da [[Corriere della Sera]], 3 dicembre [[2007]].</ref>. La stessa non sconterà la pena inflittale stante il beneficio dell'[[indulto]] del [[2006]]<ref>La Voce d'Italia, ''[http://www.voceditalia.it/articolo.asp?id=3414&titolo=La%20moglie%20di%20Lamberto%20Dini%20condannata%20a%202%20anni%20e%204%20mesi La moglie di Lamberto Dini condannata a 2 anni e 4 mesi] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150605142708/http://voceditalia.it/articolo.asp?id=3414&titolo=La%20moglie%20di%20Lamberto%20Dini%20condannata%20a%202%20anni%20e%204%20mesi |data=5 giugno 2015 }}''</ref>.
=== Direttore generale della Banca d'Italia (1979-1994) ===
Il 15 settembre [[1979]] è nominato dal presidente del consiglio dei ministri [[Francesco Cossiga]] [[direttore generale]] della Banca d'Italia, con [[Carlo Azeglio Ciampi]] nominato governatore. Resterà in carica fino al 10 maggio [[1994]], quando si dimette per entrare nel [[Governo Berlusconi I|primo governo Berlusconi]] come [[Ministri del tesoro della Repubblica Italiana|Ministro del tesoro]].
In quanto [[direttore generale]], Dini è collocato al secondo posto nella gerarchia del Direttorio della Banca d'Italia. Tuttavia la circostanza di rappresentare una nomina proveniente dall'esterno, insieme alle non sempre eccellenti relazioni con Ciampi, faranno sì che nel corso del quindicennio trascorso a via Nazionale Dini abbia un ruolo defilato.
Dal settembre [[1993]] al giugno [[1994]] è uno dei vice-presidenti della [[Banca dei Regolamenti Internazionali]] (BRI). Quando il governatore della Banca d'Italia, Carlo Azeglio Ciampi, è nominato Presidente del Consiglio dei ministri nell'aprile [[1993]], il nome di Dini figura al primo posto tra i probabili successori. In realtà, il neo presidente del consiglio Ciampi sarebbe orientato a nominare il vice direttore generale [[Tommaso Padoa-Schioppa]], ma, a seguito di un compromesso con il presidente della Repubblica [[Oscar Luigi Scalfaro]], prevarrà la scelta del secondo vice direttore [[Antonio Fazio]].
===
{{Vedi anche|Governo Berlusconi I|Governo Dini}}
[[File:21st G7 summit member 19950616.jpg|thumb|left|Lamberto Dini (ultimo a destra) al 21° vertice [[G7]] ad [[Halifax (Canada)|Halifax]], in [[Canada]] 1995, con i Leader: [[Jacques Santer]], [[Tomiichi Murayama]], [[Helmut Kohl]], [[Bill Clinton]], [[Jean Chrétien]], [[Jacques Chirac]] e [[John Major]]]]
Il 10 maggio [[1994]] fa il suo ingresso nel [[Governo Berlusconi I]] come [[Ministri del tesoro della Repubblica Italiana|Ministro del tesoro]]. Dopo le dimissioni di Silvio Berlusconi, il 17 gennaio [[1995]] Dini, incaricato dal presidente Scalfaro di formare un nuovo governo, costituisce un esecutivo composto esclusivamente da ministri e sottosegretari tecnici e non parlamentari (lo stesso Dini non ha mandati elettivi). La finalità del governo è soprattutto quella di traghettare il Paese fino alle [[Elezioni politiche italiane del 1996|elezioni politiche]] anticipate, che infatti si terranno nell'aprile [[1996]]. Il governo resterà in carica fino al 17 maggio [[1996]] godendo di maggioranze variabili, ma con un graduale attestarsi su una maggioranza di [[centro-sinistra]] estesa ad alcuni esponenti del [[Centrismo|centro moderato]].
Con la ricerca del consenso fra i partiti del centro-sinistra e i [[Sindacato|sindacati]], il Governo Dini riuscirà nel difficile compito di emanare una riforma delle pensioni. La [[riforma Dini]] ha trasformato il sistema pensionistico italiano da un [[sistema di tipo retributivo]] ad uno sistema che applica uno schema pensionistico con formula della rendita predefinita sulla contribuzione e sulla crescita e senza patrimonio di previdenza con il metodo di calcolo contributivo a capitalizzazione simulata sulla crescita avviando la transizione dal modello previdenziale corporativo fascista al modello previdenziale universale.
=== Ministro degli Esteri (1996-2001) ===
{{Vedi anche|L'Ulivo|Rinnovamento Italiano|elezioni politiche 1996|Governo Prodi I}}
[[File:Defense.gov News Photo 970307-D-2987S-004.jpg|thumb|Incontro tra il Segretario alla Difesa degli Stati Uniti [[William Cohen]] e il Ministro degli affari esteri Lamberto Dini, [[1997]]]]
[[File:Vladimir Putin with Lamberto Dini-1.jpg|thumb|Lamberto Dini insieme a [[Vladimir Putin]] nel 2000]]
Nell'aprile [[1996]] si tengono le elezioni politiche, e Dini, aderendo alla coalizione di centrosinistra dell'[[L'Ulivo|Ulivo]] di [[Romano Prodi]], si presenta con una lista personale, la '''Lista Dini''' (formata dal suo [[Rinnovamento Italiano]], dai [[Socialisti Italiani]] e dal [[Patto Segni]]), che al proporzionale raggiunge il risultato del 4,3% (più di 1.600.000 voti), eleggendo 8 [[deputato|deputati]], da aggiungersi agli eletti nei [[collegio uninominale|collegi uninominali]]. In [[Parlamento]] costituiscono il gruppo chiamato [[Rinnovamento Italiano]], con 26 [[deputato|deputati]] e 11 [[senatore|senatori]].
Il 17 maggio [[1996]] Dini è nominato [[Ministri degli affari esteri della Repubblica Italiana|Ministro degli affari esteri]], incarico che manterrà nei quattro governi dell'Ulivo che si succederanno nel corso della [[XIII legislatura della Repubblica Italiana|XIII Legislatura]]: Prodi, D'Alema I e II e Amato II. Si dimetterà il 6 giugno [[2001]], dunque sei giorni prima del passaggio delle consegne tra il II governo Amato e il II Governo Berlusconi l'11 giugno [[2001]].
=== Senatore della Repubblica (2001-2013) ===
{{Vedi anche|La Margherita|elezioni politiche 2001}}
[[Rinnovamento Italiano]] confluisce nel progetto de [[La Margherita]]. Alle [[elezioni politiche italiane del 2001|elezioni del maggio 2001]], [[L'Ulivo]] guidato da [[Francesco Rutelli]] è sconfitto da [[Silvio Berlusconi]]. Dini è eletto al [[Senato]]. Dal febbraio [[2002]] a luglio [[2003]] è delegato alla Convenzione di preparazione della bozza della [[Costituzione Europea]]. Fino alla fine della legislatura è vice presidente del Senato.
Nel [[2003]] fu diffamato da [[Igor Marini]] che lo accusò di aver intascato tangenti nell'affare [[Telekom Serbia]].
{{Vedi anche|elezioni politiche del 2006|Casa delle Libertà}}
Alle [[elezioni politiche italiane del 2006|elezioni politiche del 2006]] è rieletto senatore della Margherita. Nella XV legislatura ricopre l'incarico di Presidente della III Commissione Affari esteri, emigrazione del Senato della Repubblica. Nel maggio 2006, il suo nome è inserito in una rosa di candidati proposti dalla [[Casa delle Libertà]] (centrodestra) per la [[Presidente della Repubblica|presidenza della Repubblica]].
Il 6 giugno [[2006]] è eletto Presidente della Commissione Esteri del [[Senato della Repubblica|Senato]].
{{Vedi anche|Partito Democratico (Italia)}}
Il 23 maggio [[2007]] viene inserito tra i 45 membri del Comitato nazionale per il [[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]] ma, nella fase costituente del nuovo partito, il 18 settembre, Dini annuncia il suo distacco dal progetto del PD e la costituzione di un soggetto liberaldemocratico che dia spazio a queste ultime istanze.
{{Vedi anche|Liberal Democratici (Italia)}}
Il 1º ottobre [[2007]] presenta ufficialmente il simbolo del suo nuovo soggetto politico, [[Liberal Democratici (Italia)|Liberal Democratici]], fondato con [[Natale D'Amico]], [[Daniela Melchiorre]], [[Giuseppe Scalera]] ed [[Italo Tanoni]]. Il 3 dicembre [[2007]], la moglie di Dini, Donatella Pasquali Zingone, viene condannata dal [[Tribunale di Roma]] per il crac di 22 milioni di euro della società ''Sidema Srl'', che faceva parte della holding ''Gruppo Zeta'', a due anni e quattro mesi di reclusione (pena condonata per effetto dell'indulto) e all'interdizione dalla gestione di cariche societarie per dieci anni (pena sospesa).
In occasione del voto sulla legge Finanziaria del [[2008]] Lamberto Dini, pur votando la manovra di bilancio, annuncia il suo distacco dalla maggioranza di centrosinistra, auspicando il superamento del [[Governo Prodi II]]<ref>[http://www.corriere.it/politica/07_dicembre_26/dini_prodi_disperato_7e377ef0-b39e-11dc-9250-0003ba99c667.shtml «Dini boccia Prodi ma il Pd lo isola»], da [[Corriere della Sera]], 26 dicembre [[2007]].</ref>.
Il 24 gennaio [[2008]], in occasione di un importante passaggio parlamentare di fiducia al Governo Prodi, il senatore Dini, eletto nelle file del centrosinistra, insieme ai [[Popolari UDEUR]] di [[Clemente Mastella]], annuncia di votare contro, contribuendo in maniera determinante alla caduta del governo.
{{Vedi anche|Il Popolo della Libertà}}
L'8 febbraio [[2008]] annuncia l'adesione dei Liberal Democratici al nuovo partito del [[Popolo della Libertà]], cambiando ancora una volta coalizione (dal centro-sinistra al centro-destra).
Il 10 marzo [[2008]] viene ufficializzata la sua candidatura al [[Senato della Repubblica]] e al seguito dei risultati delle elezioni politiche del 13 e 14 aprile [[2008]] è eletto nuovamente senatore nelle file del PdL per la circoscrizione Lazio. Il sindaco di Firenze [[Matteo Renzi]] lo aveva in precedenza invitato a non ripresentare la sua candidatura in [[Toscana]], dove era già stato eletto parlamentare per tre legislature con i voti del centrosinistra<ref>{{collegamento interrotto|1=[http://presidente.provincia.fi.it/archivio.aspx?id=2349 Appello di Matteo Renzi a Lamberto Dini] |date=marzo 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref>. Il 30 maggio Dini lascia i Liberal Democratici (che rescindono il patto federativo con il PdL) per aderire direttamente al Popolo della Libertà<ref>[http://www.asca.it/moddettnews.php?idnews=759935&canale=ORA&articolo=DINI:%20LASCIO%20I%20LIBERALDEMOCRATICI%20ED%20ADERISCO%20AL%20PROGETTO%20PDL Dini: Lascio i Liberal Democratici ed aderisco al progetto PdL] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20110716234417/http://www.asca.it/moddettnews.php?idnews=759935&canale=ORA&articolo=DINI%3A%20LASCIO%20I%20LIBERALDEMOCRATICI%20ED%20ADERISCO%20AL%20PROGETTO%20PDL |data=16 luglio 2011 }}</ref>.
== Opere ==
*''Effetti economici dell'imposizione sulle società'', rassegna bibliografica a cura di, Roma, Tip. Failli, 1957.
*''Strategia e organizzazione nelle aziende di credito: una metodologia per l'autodiagnosi. Presentazione del volume'', Milano, Associazione per lo sviluppo degli studi di banca e borsa, 1983.
*''Presentazione del rapporto Economia e finanza delle imprese italiane nel decennio 1982-1991'', Roma, Banca d'Italia, 1993.
*''Scritti e conferenze di Lamberto Dini'', 7 voll., Roma, Banca d'Italia, 1994.
*''Interventi, dichiarazioni, interviste del presidente del Consiglio dei ministri'', Roma, Presidenza del Consiglio dei ministri, Dipartimento per l'informazione e l'editoria, 1995.
*''Fra Casa bianca e Botteghe oscure. Fatti e retroscena di una stagione alla Farnesina'', Milano, Guerini, 2001. ISBN 88-8335-185-1.
*''Il Senato alla Convenzione. luglio 2003'', con [[Filadelfio Basile]], Roma, Senato della Repubblica, 2003.
*''Oltre la partitocrazia. Liberare la crescita'', con [[Luigi Tivelli]], Soveria Mannelli, Rubbettino, 2008. ISBN 978-88-498-2064-5.
== Onorificenze ==
=== Onorificenze italiane ===
{{Onorificenze
|immagine=Cordone di gran Croce OMRI BAR.svg
|nome_onorificenza=Cavaliere di gran croce dell'Ordine al merito della Repubblica italiana
|collegamento_onorificenza=Ordine al merito della Repubblica italiana
|motivazione=
|luogo=9 febbraio [[1991]]<ref>[http://www.quirinale.it/elementi/DettaglioOnorificenze.aspx?decorato=10848 Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.]</ref>
}}
{{Onorificenze
|immagine=Grande ufficiale OMRI BAR.svg
|nome_onorificenza=Grande ufficiale dell'Ordine al merito della Repubblica italiana
|collegamento_onorificenza=Ordine al merito della Repubblica italiana
|motivazione=
|luogo=5 gennaio [[1982]]<ref>[http://www.quirinale.it/elementi/DettaglioOnorificenze.aspx?decorato=249091 Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.]</ref>
}}
{{Onorificenze
|immagine=Commendatore OMRI BAR.svg
|nome_onorificenza=Commendatore dell'Ordine al merito della Repubblica italiana
|collegamento_onorificenza=Ordine al merito della Repubblica italiana
|motivazione=Di iniziativa del Presidente della Repubblica
|luogo=18 maggio [[1977]]<ref name=decorazione1>[http://www.quirinale.it/elementi/DettaglioOnorificenze.aspx?decorato=291796 Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.]</ref>
}}
{{Onorificenze
|immagine=Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio.png
|nome_onorificenza=Cavaliere di gran croce del Sacro militare ordine costantiniano di San Giorgio (Casa di Borbone - Due Sicilie)
|collegamento_onorificenza=Ordine Costantiniano di San Giorgio (Napoli)
|motivazione=
|data=
}}
=== Onorificenze straniere ===
{{Onorificenze
|immagine=POL Order Zaslugi RP kl2 BAR.png
|nome_onorificenza=Croce di commendatore con placca dell'Ordine al merito della Repubblica di Polonia
|collegamento_onorificenza=Ordine al Merito della Repubblica di Polonia
|motivazione=
|data=1997
}}
{{Onorificenze
|immagine=POL Order Zaslugi RP kl1 BAR.png
|nome_onorificenza=Cavaliere di gran croce dell'Ordine al merito della Repubblica di Polonia
|collegamento_onorificenza=Ordine al Merito della Repubblica di Polonia
|motivazione=
|data=2000
}}
{{Onorificenze
|immagine= UK Order St-Michael St-George ribbon.svg
|nome_onorificenza=Cavaliere di gran croce onorario dell'Ordine di San Michele e San Giorgio (Regno Unito)
|collegamento_onorificenza= Ordine di San Michele e San Giorgio
|motivazione=
|luogo=[[2000]]<ref>[http://www.parliament.uk Sito web del Parlamento britannico]</ref>
}}
{{Onorificenze
|immagine=ESP Isabella Catholic Order GC.svg
|nome_onorificenza=Cavaliere di gran groce dell'Ordine di Isabella la Cattolica (Spagna)
|collegamento_onorificenza=Ordine di Isabella la Cattolica
|motivazione=
|luogo=26 settembre [[1998]]<ref>[https://www.boe.es/boe/dias/1998/09/28/index.php?s=3&lang=fr Bollettino Ufficiale di Stato]</ref>
}}
== Note ==
<references />
== Voci correlate ==
* [[Governo Berlusconi I]]
* [[Governo Dini]]
* [[Governo tecnico]]
* [[Presidenti del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana]]
* [[Riforma Dini]]
* [[Rinnovamento Italiano]]
== Altri progetti ==
{{Interprogetto|commons=Category:Lamberto Dini|q}}
{{interprogetto/notizia|Dini attacca Prodi: «Al Senato non ci sono i numeri per governare»|data=26 dicembre 2007}}
{{interprogetto/notizia|Crisi di governo: Dini annuncia il voto contrario, Bossi inneggia alla rivoluzione|data=23 gennaio 2008}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|url=http://www.melba.it/csf/articolo.asp?articolo=117|titolo=Intervista di Claudio Sabelli Fioretti pubblicata su "''Sette''"|urlmorto=sì}}
{{Box successione
|carica = [[Presidente del Consiglio europeo]]
|immagine= Flag of Europe.svg
|periodo = 1º gennaio [[1996]] - 17 maggio [[1996]]
|precedente = [[Felipe González]]
|successivo = [[Romano Prodi]]
}}
{{Box successione
|tipologia = incarico governativo
|carica = [[Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana]]
|immagine = Flag of the Prime Minister of Italy.svg
|periodo = 17 gennaio [[1995]] - 17 maggio [[1996]]
|precedente = [[Silvio Berlusconi]]
|successivo = [[Romano Prodi]]
}}
{{Box successione
|carica = [[Ministri degli affari esteri della Repubblica Italiana|Ministro degli affari esteri]]
|immagine = Italy-Emblem.svg
|periodo = 17 maggio [[1996]] - 11 giugno [[2001]]
|precedente = [[Susanna Agnelli]]
|successivo = [[Giuliano Amato]]
}}
{{Box successione
|carica = [[Dipartimento per le politiche europee|Ministro per il Coordinamento delle Politiche dell'Unione Europea]]
|immagine = Italy-Emblem.svg
|periodo = 17 maggio [[1996]] - 21 ottobre [[1998]]
|precedente = [[Susanna Agnelli]]
|successivo = [[Enrico Letta]]
}}
{{Box successione
|carica = [[Ministri del tesoro della Repubblica Italiana|Ministro del tesoro della Repubblica Italiana]]
|immagine = Italy-Emblem.svg
|periodo = 10 maggio [[1994]] - 17 maggio [[1996]]
|precedente = [[Piero Barucci]]
|successivo = [[Carlo Azeglio Ciampi]]
}}
{{Box successione
|carica = [[Ministri di grazia e giustizia della Repubblica Italiana|Ministro di grazia e giustizia della Repubblica Italiana]]<br />''(ad interim)''
|immagine = Italy-Emblem.svg
|periodo = 19 ottobre [[1995]] - 16 febbraio [[1996]]
|precedente = [[Filippo Mancuso]]
|successivo = [[Vincenzo Caianiello]]
}}
{{Box successione
|carica = [[Governatore della Banca d'Italia|Direttore Generale della Banca d'Italia]]
|immagine = Logo Banca d'Italia.png
|periodo = 15 settembre [[1979]] - 10 maggio [[1994]]
|precedente = [[Carlo Azeglio Ciampi]]
|successivo = [[Vincenzo Desario]]
}}
{{Box successione
|tipologia = incarico di partito
|carica = Leader di [[Rinnovamento Italiano]]
|periodo = [[1996]] - [[2002]]
|precedente = ''Nessuno''
|successivo = ''Nessuno''
}}
{{Presidenti del Consiglio}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|aziende|biografie|economia|politica}}
[[Categoria:Politici di Rinnovamento Italiano]]
[[Categoria:Politici della Margherita]]
[[Categoria:Politici dei Liberal Democratici]]
[[Categoria:Politici del Popolo della Libertà]]
[[Categoria:Deputati della XIII legislatura della Repubblica Italiana]]
[[Categoria:Senatori della XIV legislatura della Repubblica Italiana]]
[[Categoria:Senatori della XV legislatura della Repubblica Italiana]]
[[Categoria:Senatori della XVI legislatura della Repubblica Italiana]]
[[Categoria:Presidenti del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana]]
[[Categoria:Ministri del Tesoro della Repubblica Italiana]]
[[Categoria:Ministri degli Affari Esteri della Repubblica Italiana]]
[[Categoria:Ministri di Grazia e Giustizia della Repubblica Italiana]]
[[Categoria:Ministri per il Coordinamento delle Politiche dell'Unione Europea della Repubblica Italiana]]
[[Categoria:Direttori Generali della Banca d'Italia]]
[[Categoria:Cavalieri di gran croce OMRI]]
[[Categoria:Grandi Ufficiali OMRI]]
[[Categoria:Commendatori OMRI]]
[[Categoria:Governo Berlusconi I]]
[[Categoria:Governo Dini]]
[[Categoria:Governo Prodi I]]
[[Categoria:Governo D'Alema I]]
[[Categoria:Governo D'Alema II]]
[[Categoria:Governo Amato II]]
[[Categoria:Studenti dell'Università degli Studi di Firenze]]
|