Solimano il Magnifico e Arsen Fadzaev: differenze tra le pagine

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[[Image:Suleyman I of the Ottoman Empire.jpg||thumb|200px|right|Solimano il Magnifico]]
'''Solimano I''' detto '''"il Magnifico"''' (in [[lingua turca|turco moderno]]: ''Süleyman''; in [[lingua araba|arabo]]: سليمان, ''Sulaymān'') ([[Trebisonda]], [[6 novembre]] [[1494]] - [[Szigetvár]], [[Ungheria]], [[6 settembre]] [[1566]]) fu il [[sultano]] turco che portò l'[[Impero Ottomano]] ai massimi fulgori.
 
{{Bio
==Turchi==
|Nome = Arsen
I [[Turchi]] erano una popolazione dell'[[Asia]] centrale, le cui prime tracce scritte sono state trovate nell'[[Orkhon]], sotto il [[Pamir]]. I Turchi Oghuz allontanatisi dalle loro sedi ancestrali, penetrarono in [[Iran]] e, dopo essersi convertiti alla religione [[musulmani|musulmana.]], diedero vita ad una dinastia, quella dei [[Selgiuchidi]] che, invaso il [[Medio Oriente]], riuscirì ad affermarsi come paladina del [[Sunnismo]], eleggendosi tutrice dell'ormai imbelle [[Califfo|califfato]] [[Abbasidi|abbaside]].
|Cognome = Fadzaev
|PreData =Арсен Сулейманович Фадзаев
|Sesso = M
|LuogoNascita = Čikola
|GiornoMeseNascita = 5 settembre
|AnnoNascita = 1962
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte =
|Immagine = Arsen Fadzayev.jpg
|Epoca = 1900
|Attività = lottatore
|Nazionalità = sovietico
|PostNazionalità = campione del mondo e campione olimpico nella [[lotta libera]]
}}
 
== Carriera ==
Turchi furono anche i [[Mamelucchi]], i [[Timuridi]] e i [[Safavidi]], oltre ai [[Qajar]] che regnarono in [[Iran]] fino al [[1925]] e turchi furono gli [[Ottomani]] ([[lingua turca|turco]] Othmanlï) che, come i Selgiuchidi, erano Oghuz.
Fadzayev ha gareggiato alle [[Olimpiadi 1988|Olimpiadi di Seul del 1988]], vincendo la medaglia d'oro nella lotta libera pesi leggeri (fino a 68 kg.) in rappresentanza dell'Unione Sovietica.
Gli Ottomani assorbirono una serie di piccoli principati selgiuchidi e turcomanni, insediatisi ancora in età [[Bisanzio|bizantina]] in [[Anatolia]] e crearono un [[sultano|sultanato]] con capitale [[Brusa]] (Bursa).
Il [[29 maggio]][[1453]] [[Costantinopoli]] cadde nelle mani di Mehmet II ''Fatih'' ([[Maometto II]] "il Conquistatore"), cui succedette [[Selim I]], detto ''Yavuz'' ("il Ponderato", e non già "il Crudele" come erroneamente viene ancora detto).
 
In seguito ha partecipato alle [[Olimpiadi 1992|Olimpiadi di Barcellona del 1992]] in rappresentanza della [[Squadra Unificata ai Giochi olimpici|Squadra Unificata]], durante le quali ha vinto un'altra medaglia d'oro nella stessa categoria. Ha gareggiato anche per l'Uzbekistan alle Olimpiadi di Atlanta 1996, nelle quali ha concluso al 13º posto.
Durante il regno di Selim I l'Impero Ottomano distrusse il rivale sultanato egiziano dei [[Mamelucchi]] [[Circassi|circassi]]. Questo portò i turchi all'annessione della [[Siria]], dell'[[Egitto]], della [[Palestina]] e dell'[[Arabia]] conquistando il controllo delle tre Città Sante di [[Mecca]], [[Medina]] e [[Gerusalemme]]. Così all'età di 26 anni, alla morte dei Selim I, Solimano guidava un sultanato sostanzialmente più potente. Ed egli avrebbe continuato a espanderlo fino alla sua morte nel 1566.
 
Arsen Fadzayev è stato per ben sei volte Campione del mondo sempre nella categoria fino a 68 kg. (1983, 1985, 1986, 1987, 1990, 1991) e vice campione mondiale nella categoria fino a 74 kg. ai Campionati mondiali di Martigny del 1989.
===Suleyman===
A sette anni, Solimano fu mandato a studiare scienze, storia, letteratura, teologia, e tecniche militari nelle scuole del Palazzo di Istanbul e già da giovane iniziò e mantenne una stretta amiciia con Damat Ibrahim Pasha, uno schiavo che sarebbe diventato uno dei suoi più seguiti consiglieri. Le prime esperienze di governo di Solimano furono quelle di governatore di svariate provincie, le più importanti Bolu nell'[[Anatolia]] del nord e, nel [[1509]], la terra natale della madre, Caffa, in [[Crimea]], già colonia [[Genova|genovese]] e porto strategico per il commercio degli [[Schiavo|schiavi]] prelevati dalle [[Steppa|steppe]] russe per essere inoltrati verso l’Egitto mamelucco. Tre anni dopo si era trasferito a [[Magnesia]], dove ancora si trovava quando salì al trono.
 
== Altri progetti ==
Agli inizi del regno di Solimano, Istanbul contava 400.000 abitanti, e alla fine del XVI secolo erano quasi raddoppiati (700.000). In Europa occidentale nessuna città raggiungeva la stessa popolazione, Londra ne contava 120.000 e Parigi circa un terzo. La città era ingrandita da un afflusso ininterrotto di popolazioni che vi si insediavano sia volontariamente sia perché portate dai sultani che sceglievano nei territori di nuova conquista i migliori operai e artigiani per abbellire la propria capitale.
{{interprogetto}}
 
Per imporre i propri diritti, Solimano dovette combattere contro un’infinita serie di avversari. La forza del suo [[sultano|sultanato]] era basata sulla funzione cruciale del corpo di fanteria dei [[Giannizzeri]] (dal turco ''yeni Ceri'', "Nuova truppa"). Questi venivano reclutati forzatamente fra i giovani cristiani, obbligati nei primi secoli del sultanato al celibato, affratellati dalla tradizionale aderenza a una stessa confraternita religiosa che era la ''[[Bekhtashiyya]]''. I Giannizzeri, considerati l'élite dell'esercito ottomano, non potevano avere altra occupazione o fonte di reddito che non fossero quelle derivanti dal mestiere delle armi e la loro inattività in tempo di pace faceva aumentare i rischi di disordini.
La necessità di tenere occupati i Giannizzeri può aiutare a comprendere il perché della frequenza delle campagne militari ottomane e anche la prima decade del regno di Solimano fu di conseguenza un periodo di intensa attività bellica.
 
Protagonista per eccellenza della dinastia che, conquistando Costantinopoli, l'aveva resa per molti versi erede dell’impero bizantino, Solimano fu conquistatore di nuove terre, amministratore di immensi possedimenti, innovatore nel campo della giurisprudenza (il ''[[laqab]]'' turco era infatti ''Qānūnī'', ossia "Legislatore"), patrono delle arti e poeta lui stesso, Solimano meritò l’appellativo di Magnifico, attribuitogli dai grandi sovrani occidentali.
 
===Prime espansioni===
 
==== Presa di Belgrado ====
 
Dopo la successione al padre, Solimano, spesso guidando personalmente la sue truppe, iniziò una serie di conquiste militari che interessarono buona parte del [[Mar Mediterraneo]] e parte del Centro [[Europa]]. Per prima cosa mise fine a una rivolta guidata dal governatore di [[Damasco]]; poi, entro l'agosto 1521 Solimano completò la presa della città di [[Belgrado]] e la conquista della [[Serbia]]
 
==== Ricostruzione delle Mura di Gerusalemme ====
 
Selim I aveva conquistato Gerusalemme nel 1517. La città aveva sofferto per il secolare disinteresse da parte dei Mamelucchi, ma Solimano ne fu così affascinato da ordinare la costruzione delle mura della fortezza che ancor oggi circondano la Città Vecchia.
 
=== Rodi ===
 
Prima della sua morte Selim I aveva pianificato di assalire la fortezza cristiana di [[Rodi]]. Fu Solimano a mettere in atto il progetto paterno. Nel [[1522]] con 400 navi portò nell'isola 200.000 uomini. A contrastarli c'erano solo i 7.000 [[Sovrano Militare Ordine di Malta|Cavalieri di San Giovanni]] e le mura della città. Il successivo assedio durò sei mesi e al termine Solimano permise ai sopravvissuti di ritirarsi nel Regno di [[Sicilia]].
 
Nel [[1525]] [[Francesco I di Francia]], in lotta con l'imperatore [[Carlo V del Sacro Romano Impero|Carlo V]], propose a Solimano un attacco all'[[Ungheria]] di [[Luigi II d'Ungheria e Boemia|Luigi II]]: un regno all'epoca ben più esteso dell'odierna repubblica. La conquista dell'Ungheria nel [[1526]] segna la massima espansione turca in [[Europa]],
 
=== Ungheria ===
[[Image:LocationHungary.png|290px|Posizione dell'Ungheria oggi|thumb|left]] Il [[29 agosto]] [[1526]] Solimano scofisse il re [[Luigi II d'Ungheria]] (Lajos II) nella [[battaglia di Mohács]], le forze ottomane occuparono la maggior parte del territorio e il quindicenne re ungherese morì, cosa di cui - si dice - Solimano si dispiacque. La morte del re fece collassare l'autorià centrale magiara e si scatenò una lotta per il potere. Alcuni nobili offrirono la corona d'Ungheria all'Imperatore del [[Sacro Romano Impero]] [[Ferdinando I d'Asburgo]] che regnava sulla vicina [[Austria]] ed era legato con parentela alla famiglia reale ungherese. Altri nobili, però, si volsero a [[Giovanni Zápolya]] che era supportato da Solimano e che non fu riconosciuto dalle Potenze dell'Europa cristiana.
 
Finalmente l'Ungheria fu spartita in tre tronconi: la maggior parte dell'odierna Ungheria, conosciuta come [[Grande Alföld]] fu rivendicata da Solimano, fu creato lo stato [[vassallo]] di [[Transilvania]] che venne affidato alla famiglia Zápolya e Ferdinando II ottenne l'[[Ungheria Reale]] che comprendeva l'odierna [[Slavacchia]], la [[Croazia]] Occidentale e i territori adiacenti. Si fissò così, temporameamente, il confine fra l'Impero Ottomano e il Sacro Romano Impero.
 
Sotto [[Carlo V del Sacro Romano Impero|Carlo V]] e il fratello [[Ferdinando I del Sacro Romano Impero|Ferdinando I]], Arciduca d'Austria, gli Asburgo riconquistarono l'Ungheria e Solimano la invase nuovamente due volte ma fu ricacciato anche per l'inclemenza del tempo dopo l'[[Assedio di Vienna]] nel [[1529]] e nel [[1532]]. L'anno successivo un trattato divise l'Ungheria fra gli Asburgo e Zápolya ma alla morte di questi l'Ungheria rimase agli Asburgo, mentre il tutto venne definitito da alcuni trattati di pace.
 
===Persia===
[[Image:LocationSafavid.PNG|left|frame|L'Impero Safavide. Confini del [[1512]]]]
 
Terminati i conflitti sul fronte europeo solimano continuò con successo su un altro fronte: la secolare rivalità con lo [[sciita]] [[Impero Safavide]] che governava la [[Persia]] e l'odierno [[Iraq]]. Tre campagne vennero condotte da Solimano contro i persiani. Nel [[1534]] il fatto storicamente più importante: la presa di [[Baghdad]]. Da quel momento per la città cominciò il lento ma inarrestabile declino che la portò dal suo stato di città fra le più popolose del [[Medio Oriente]] a quello di ridotta quasi di frontiera, eclissata dallo sviluppo demografico e politico di Istanbul.
 
La seconda campagna portò all temporanee conquiste di [[Tabriz]] e dell'[[Azerbaigian]] )[[1548]] - [[1549]]) e una stabile presenza nella provincia di [[Van]] e in alcune fortezze in [[Georgia]], nel [[Caucaso]]
 
Nella terza campagna, nel [[1555]] Solimano pur non riuscendo ad eliminare l'esercito dello Scià nel [[Luristan]], lo costrinse, con il trattato di [[Amasya]], a riconoscere i confini esistenti e a promettere di porre termine agli attacchi verso l'Impero Ottomano.
 
=== Nord Africa e Medio Oriente ===
Nello stesso tempo furono annessi vasti territori del Nord Africa; gli [[Stati barbareschi]] di [[Tripolitania]], [[Tunisia]], [[Algeria]] (ma non il [[Marocco]], che rimase indipendente) divennero provincie autonome dell'Impero e servirono a Solimano come cuneo e scudo nel conflitto con Carlo V il cui tentativo di ricaccaire i turchi fallì nel [[1541]].
 
In questo periodo divennero famosi i [[pirati barbareschi]] che dal [[Nordafrica]] portarono la guerra da corsa contro la [[Spagna]] e fornirono all'Impero, per un breve periodo, la supremazia navale nel Mediterraneo. Inoltre i turchi controllavano il [[Mar Rosso]], e il [[Golfo Persico]] fino al [[1554]] quando furono sbaragliati dalla flotta dell'Impero [[Portogallo|portoghese]] che poi contrastò Solimano per il controllo di [[Aden]].
 
=== Tunisi ===
Nel [[1533]] [[Ariadeno Barbarossa|Khair ad Din]] conosciuto in Europa come Khair Barbarossa, divenne ammiraglio in capo della marina Ottomana che si batteva con la marina spagnola. Nel [[1535]] Carlo V, Imperatore del Sacro Romano Impero vinse un'importante battaglia a [[Tunisi]] ma l'anno successivo, Francesco I di Francia si alleò on Solimano contro Carlo V e nel [[1538]] la flotta di Carlo V fu sconfitta nella [[Battaglia di Preveza]] dalle navi di Kahir e questo assicurò ai turchi la supremazia navale per oltre trent'anni.
 
Nello stesso anno i due regnanti europei firmarono un trattato di pace ma ancora Francesco I si alleò con Solimano nel [[1542]]. Due anni dopo Carlo V si alleò con il re inglese [[Enrico VIII]], dichiarò guerra alla Francia e Francesco I chiese aiuto a Solimano. Questi inviò la flotta guidata da Khair che sconfisse gli spagnoli e tentò la presa di [[Napoli]]. Uno dei risultati dell'alleanza fu il fiero duello fra [[Dragut]] e [[Andrea Doria]] che stabilì l'influenza europea sul Nord Mediterraneo e quella Ottomana sulla costa sud. Francesco I fu costretto al [[trattato di Crepy]]. Ma a sua volta Carlo V dovette versare a Solimano una forte somma per risarcimento delle spese di guerra.
 
=== Malta, punto di svolta ===
[[Image:Siege_of_malta_1.jpg|300px|right|thumb|L'assedio di Malta - Arrivo della flotta turca]]
 
Quando L'Ordine dei Cavalieri Ospedalieri fu ricostituito come [[Cavalieri di Malta]], nel [[1530]] la loro azione contro la flotta ottomana fece rapidamente assemblare una forza turca che venne inviata contro di loro. Nel [[1565]] i turchi posero Malta sotto assedio. Il ''Grande Assedio di Malta'' iniziò il [[18 maggio]] e terminò l'[[8 settembre]] ed è vividamente ritratto negli affreschi dell'italiano [[Matteo Perez d'Aleccio]] ([[1547]] - [[1616]]) nella [[Sala di San Michele e San Giorgio]] a [[La Valletta]].
 
All'inizio la battaglia sembrò ripetere quella di Rodi che vide la maggior parte della città distrutta e circa metà dei Cavalieri uccisi; ma dei rinforzi provenienti dalla Spagna capovolsero le sorti della battaglia che vide la perdita di circa 30.000 ottomani.
 
Solimano morì a Szigetvár in Ungheria il 5 o 6 settembre [[1566]].
 
 
 
{{sultani ottomani}}
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