Kanesh e Faccio a pezzi il teatro!: differenze tra le pagine

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{{Dramma|Titoloitaliano=Faccio a pezzi il teatro!|Titoloalfabetico=|Nome=Vincenzo|Cognome=Salemme|Voceautore=|Nome2=|Cognome2=|Nome3=|Cognome3=|Dramma=Commedia|Drammalink=|PostDramma=in tre atti|Immagine=|ImmagineDimensione=|Didascalia=|Titolooriginale=|Source=|Linguaoriginale=italiano|Lingua2=[[dialetto napoletano]]|Genere=[[commedia]], [[Teatro dialettale]]|Soggetto=[[Vincenzo Salemme]]|Musica=[[Giacomo Ramaglia]]|Libretto=|Scena=*Atto 1: casa di Chiara
:''Per il villaggio in Azerbaijan, vedi [[Kültəpə]].''
*Atto 2: casa di Stefano, chiesa
{{Città
*Atto 3: casa dei personaggi|Epocacomposizione=[[2001]]|Primapubblicazione=|Primarappresentazione=|Teatro=|Primaitaliana=|Teatroprimaitaliana=|Premi=|Versionisuccessive=|Personaggi=Atto 1: '''''Di mamma ce n'è una sola''''':
|nomeCitta = Kaneŝ
*''Chiara'', donna borghese e proprietaria della casa.
|nomeOriginale=
*''Rosetta'', domestica.
|linkBandiera =
*''Celeste'', sorella di Chiara.
|linkStemma =
*''Dr. Perrella'', medico di famiglia
|panorama =
*''Carmelo'', cognato di Chiara
|stato = TUR
Atto 2: '''''L'amico del cuore'''''
|suddivisioneAmministrativa1= [[Regione dell'Anatolia Centrale|Anatolia Centrale]]
*''Roberto'', medico
|suddivisioneAmministrativa2=[[provincia di Kayseri|Kayseri]]
*''Michelino'', amico di Roberto
|suddivisioneAmministrativa3=
*''Padre Leonardo'', prete e vecchio amico
|latitudine_d =38.900
Atto 3: '''''...E fuori nevica'''''
|longitudine_d =35.630
*''Enzo'', fratello di Chico
|superficie=
*''Stefano'', fratello di Chico
|altitudine=1080
*''Notaio''|Autografo=|Opera=|Cinema=|Cataut=}}
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|anno =
|densità =
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|fuso= UTC+2
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}}
{{Coord|38|51|N|35|38|E|display=title}}
L'antica città di '''Kaneš''' ('''Kanesh''' o '''Neša''' nella forma contratta più utilizzata nella lingua ittita<ref>con la translitterazine fonetica della lingua ittita nella grafia moderna il suono rappresentato dalla lettera š corrisponde a sh, per cui la stessa parola può trovarsi scritta in testi diversi in modo dverso: Kaneš o Kanesh che, nella sua forma contrata, diviene Neša o Nesha. Vedi anche le note della voce relativa a [[Labarna I]]</ref>) sorge nei pressi della moderna città di '''Kültepe''' (collina di cenere in turco) nella provincia di [[Kayseri]] nella regione centrale anatolica in [[Turchia]]. La più vicina città moderna è [[Kayseri]], circa 20&nbsp;km sud-ovest. Questo sito è noto soprattutto perché qui si sono trovate migliaia di tavolette scritte da mercanti della città di Ashur che operavano nella zona del mercato (Karum) di Kanesh tra la seconda metà del ventesimo secolo a.C. e la metà del XVIII secolo a.C., fornendo una fonte di dati di primo ordine sul commercio nell'antichità.
 
'''''Faccio a pezzi il teatro!''''' è una [[Commedia|commedia teatrale]] del [[2001]], in tre [[Atto (teatro)|atti]], diretta da [[Vincenzo Salemme]]. Si tratta di una composizione di tre [[Sceneggiata|sceneggiate]] brevi, tratte da tre commedie precedenti: ''[[Di mamma ce n'è una sola]]'', ''[[L'amico del cuore]], [[...e fuori nevica!|...E fuori nevica]].''<ref>{{Cita web|url=https://vincenzosalemme.it/faccio-a-pezzi-il-teatro/|titolo=Faccio a pezzi il teatro|sito=Vincenzo Salemme|data=2017-05-30|lingua=it-IT|accesso=2019-03-20}}</ref>
Kaneš, abitata continuamente dal [[periodo calcolitico]] fino al periodo romano, conobbe il suo periodo di massimo sviluppo come importante colonia commerciale (''kârum'') dell'antico regno assiro, dal ventesimo al sedicesimo secolo a.C. Un antico documento del 1400 a.C. circa, che riporta un noto racconto di una ribellione contro il regno del potente re akkadico [[Naram-Sin]] (2254 a.C. - 2218 a.C.), cita fra i diciassette re ribelli anche il re Zipani di Kaneš<ref>Trevor Bryce, ''The Kingdom of the Hittites'', rev, ed, 2005:10.</ref>.[[Image:BurhanettinAkbasErciyesKanis.jpg|thumb|350px|Vestigia della colonia commerciale ''"Karum" di "Kanesh"'' con il [[Monte Erciyes]] (20 km) distinguibile nello sfondo]] È questo il luogo della scoperta delle più antiche tracce della [[lingua ittita]], infatti il più antico termine per indicare la lingua ittita è ''nešili'' o "[[lingua]] di ''Neša''".
 
== Trama ==
== Archaeologia di Kültepe ==
I primi scavi nel sito Kültepe furono realizzati da razziatori clandestini durante la seconda metà del XIX secolo. Le tavolette trafugate furono vendute sul mercato di Kayseri nel 1881, attirando l'attenzione dei ricercatori, che le identificarono come provenienti da un unico sito, corrispondente all'antica Kaneŝ. Benno Landsberger nel 1924 identifica il sito come quello di Kültepe, che era già stato scavato da ricercatori francesi e tedeschi senza risultato.
L'anno seguente, il filologo ceco Bedrich Hrozny trova finalmente l'area della zona del mercato vecchio (il Karum), dove rinviene un migliaio di tavolette. Gli archeologi turchi assunsero il controllo del sito dopo il 1948, e da quel momento il sito di Kültepe è stato sottoposto a scavi annuali con continui ritrovamenti di nuove tavolette.
I primi scavi ufficiali a Kültepe furono dunque condotti dal Professor [[Tahsin Özgüç]] dal 1948 fino alla sua morte nel 2005.
 
=== Atto 1: ''Di mamma ce n'è una sola'' ===
* '''Livello IV-III'''. Piccoli scavi sono stati condotti fino a questi livelli che corrispondono al sito della prima edificazione della città. Non si sono trovati documenti scritti in questi livelli per cui si presume che in questa prima fase storica gli abitanti non conoscessero la scrittura.
{{Vedi anche|Di mamma ce n'è una sola}}
* '''Livello II''', dal 1974 a.C. al 1818 a.C. (Periodo mesopotamico intermedio secondo Veenhof). Gli artigiani di questo tempo e luogo si specializzano nella produzione di bicchieri di terra a forma di animali, utilizzati spesso per riti religiosi. Durante questo periodo, i mercanti assiri si stabilirono in una colonia mercantile (Karum) nei pressi dell'antica città di "Kaneŝ". Bolle dei re assiri [[Naram-Suen]] ed [[Erishum I]] sono state trovate al limite di questo livello (Ozkan 1993). La città di questo livello fu rasa al suolo.
Chiara scopre che suo figlio Franco lascia una lettera con scritto che vuole clonare i suoi zii ultra settantenni per beffare la morte, tutto questo dopo la morte della sua cagnolina amata Ofelia. Quindi con l'aiuto di Celeste chiama il dottor Perrella a risolvere la situazione. Ma intanto arriva Carmelo che con il suo dialetto incomprensibile non riesce a farsi capire.
* '''Livello Ib''', 1798 a.C. - 1740 a.C. Dopo un intervallo di abbandono i 20 anni, la città fu ricostruita sulle rovine del vecchio sito, e di nuovo divenne un prosperoso centro commerciale. Questo commercio era sotto il controllo del re [[Ishme-Dagan]], e poi posto sotto il controllo di Assur quando suo padre, il re [[Shamshi-Adad I]] conquistò Ekallatum e Assur. La colonia fu nuovamente e definitivamente distrutta da un incendio al termine di questo periodo.
* '''Livello Ia'''. La città fu ripopolata, ma non la colonia assira. La cultura prevalente divenne quella [[Ittiti|ittita]]. Il nome della città in ittita divenne "Kaneša", più comunemente contratto in "Neša".
Alcuni studiosi attribuiscono l'incendio del II livello alla conquista della città di [[Assur]] da parte del re di [[Eshnunna]], Bryce (vedi bibliografia) lo collega al raid del re del regno di [[Zalpuwa]], [[Uhna]].
Alcuni studiosi attribuiscono l'incendio del livello Ib alla caduta del regno di Assiria nelle mani di re vicini, eventualmente [[Hammurabi| Hammurabi di Babilonia]].
 
=== Atto 2: ''L'amico del cuore'' ===
Il corpus dei testi forniti dal Karum di Kanesh porta a considerare questo sito tra i più prolifici del Vicino Oriente antico: circa 22000 tavolette. Di queste quasi 5.000 tavolette e frammenti sono stati scoperti prima del 1948, oltre tre quarti provenienti da scavi illegali e si trovano custudite in collezioni sparse. Il resto dei reperti, scoperto dal 1948 in poi, è custodito nel museo di Ankara. A parte una manciata di tavolette rinvenute nel palazzo reale, la maggior parte della documentazione è costituita dalla corrispondenza d'affari che i commercianti della città-stato di Assur scambiavano con i loro referenti in Anatolia.
{{Vedi anche|L'amico del cuore}}
Roberto Cordova deve sottoporsi a una richiosa operazione al cuore. Decide quindi di togliersi prima tutti gli sfizi che può, tra i quali quello di andare a letto con la moglie del suo migliore amico Michele. La moglie di Michele, Frida, saputo del desiderio di Roberto, pensa sia uno scherzo, ma infine capisce la situazione e si convince: dopo vari svenimenti del marito, Frida e Michele decidono di accontentare Roberto, che va quindi a letto con Frida.
 
Roberto parte per gli Stati Uniti. Passano sette mesi. Roberto torna a casa: l'operazione è andata a buon fine. Proprio il giorno del suo ritorno è il compleanno di Geremia. Al compleanno scopre che Frida è incinta. Padre Leonardo, non sapendo che Roberto è andato a letto con Frida, pensa che il figlio sia di Michelino. Quindi padre Leonardo scopre che l'ultimo desiderio è stato esaudito; scopre anche che Michelino è sterile e non può avere figli. Tutti e tre vanno in spiaggia e iniziano a litigare. Ritornati al ristorante sulla spiaggia, dove ha luogo la festa di Geremia, arriva la ginecologa di Frida. Le spiega che in realtà lei è incinta da otto mesi, quindi un mese prima del rapporto con Roberto. Si scopre finalmente che il figlio è di uno degli operai che fecero i lavori in casa in quel periodo e non di Roberto. I tre si riconciliano.
== Storia di Kültepe ==
La Cittadella di Kültepe è stata abitata da almeno la metà del terzo millennio. La sua storia è più chiara grazie agli archivi paleo-assiri della prima metà del secondo millennio.[[File:Hatti.JPG|thumb|left|350px|Kaneŝ e le altre città e regni ittiti]]
Se la storia di Kaneŝ dal punto di vista archeologico è divisa in quattro fasi corrispondenti ai quattro livelli di stratificazione dei reperti, le tavolette provengono per lo più dal II livello che corrisponde al periodo che va circa dall'anno 1945 al 1835 a.C., cioè dal regno di Erishum I a quello di Naram-Suen di Assiria.
Dopo una interruzione di circa 20 anni nella registrazione degli archivi, la cui causa non è chiara, circa 400 tavolette sono state ritrovate nel livello Ib, corrispondente al periodo in cui Assur fu dominata dalla dinastia di Ekallatum, in particolare Shamsi-Adad I e suo figlio Ishme-Dagan (da circa l'anno 1800 al 1750 a.C.). Le fonti Paleo-assire inoltre ci informano sulla situazione politica in Anatolia in questo momento. La città di Kanesh si trova in una regione abitata prevalentemente da indo-europei, tra cui gli Ittiti. Una sola tavoletta, una lettera inviata da re Anum Hirbi di Mana al suo omologo re Warshama di Kanesh, proviene dagli archivi del Palazzo Reale (epoca livello Ib). Le restanti informazioni provengono dagli archivi dei mercanti, che forniscono i nomi di alcuni governanti locali all'epoca del livello Ib. La fine del periodo delle registrazioni dei documenti assiri corrisponde ad un cambiamento della situazione politica in Anatolia: la regione è spinta verso l'unificazione dall'azione dei governanti della città di Kussara, situata a nord di Kanesh, il re Pithana e poi il suo successore Anitta intraprendono una serie di guerre di invasione che portano alla distruzione di molti dei piccoli regni anatolici.
Il re di [[Zalpuwa]], Uhna, distrusse Kaneŝ, e trafugò l'idolo dalla città, la statua del dio "Sius". Il re di [[Kussara]], [[Pithana]], conquistò la città di Neša nel periodo storico corrispondente al principio del livello Ia, "nella notte, con la forza", ma "non fece del male a nessuno in essa".
Neša però si ribellò contro il dominio del figlio di Pithana, [[Anitta]]; Anitta sedò la rivolta, riconquistò la città e fece di Neša la sua capitale. Anitta successivamente invase il regno di Zalpuwa, fece prigioniero il suo re [[Huzziya]] e riportò l'idolo di Sius a Neša<ref>http://www.utexas.edu/cola/centers/lrc/eieol/hitol-1-R.html</ref>. [[File:Museum of Anatolian Civilizations045 kopie1.jpg|thumb|right|350px|Punta di lancia con iscrizione dedicata al re Anitta ritrovata a Kaneŝ]]Un'iscrizione dedicata ad Anitta è stata trovata su una punta di lancia rinvenuta nel palazzo reale. Il progetto di Anitta di unificare l'anatolia sotto un unico regno riuscì solo in parte e la situazione politica rimase in molte zone incerta, la sicurezza e la manutenzione delle vie commerciali declinò cosa che impedì il ritorno dei commercianti assiri, il Kurum non sarà più ricostruito.
Nel XVII secolo a.C., il re ittita Labarna II trasferì la capitale del regno nella ricostruita città di [[Hattuša]] (città che Anitta aveva distrutto e maledetto) e per questo assunse il nome di [[Hattušili I]]. Neša rimase comunque un'importante città del regno ittita, residenza di un ramo della famiglia imperiale ed intimamente legata alla nascita dell'impero ittita. Gli Ittiti chiamavano la loro [[lingua ittita|lingua]] ''Nešili'', ovvero ''"il linguaggio di Neša"''. Il tempio della cittadella risale al livello del periodo imperiale ittita (secoli dal quattordicesimo al dodicesimo a.C.). Un racconto tradizionale ittita, chiamato ''leggenda della regina di Kanesh'' (HTC 3), riporta nuovamente alla città la tradizione sulle origini degli Ittiti. Nel 1180 a.C. con il crollo dell'impero ittita anche la città di Kanesh verrà conquistata e distrutta. La città non si riprese più anche se vi sono tracce di un nuovo insediamento in epoca frigia che persistette fino all'epoca romana.
 
=== IlAtto sito3: di''...e Kanešfuori nevica'' ===
{{Vedi anche|...e fuori nevica!}}
Protagonisti della vicenda sono tre fratelli, che si rincontrano dopo la morte della madre per la lettura del testamento: sono Francesco detto Cico, il fratello malato che si rivela molto acuto, Enzo, un cantautore depresso andato via di casa a 18 anni e mai più tornato, e Stefano Righi, un lavoratore che è sempre stato vicino alla madre e a Cico, ma sta entrando in depressione per colpa della fidanzata, con la quale si dovrebbe sposare a breve.
 
Nel finale, si scopre che la madre è morta per un'overdose di [[morfina]] somministratale dal figlio Cico perché non voleva vederla soffrire. Enzo e Stefano si rivolgono così al notaio di famiglia, a cui svelano l'accaduto, che decide di non voler mai più avere a che fare con la loro famiglia, poiché non viene compreso dai due fratelli.
===il Kârum===
 
== Produzione ==
Il quartiere della città di maggior interesse per gli storici è la ''Karum kanes'', "città-colonia di mercanti kanes" in lingua assira. Il quartiere dei commercianti Assiri sorge sulla parte inferiore della collina di Kültepe, protetto da un recinto. Quattro livelli di occupazione sono stati identificati dagli archeologi, quello risalente al II millennio ha visto l'insediamento dei mercanti assiri. Questo livello è anche quello che ha restituito il più grande numero di tavolette. Il Karum fu abbandonato nel periodo Ia che precede il periodo ittita.
La commedia è prodotta da ''Chi è in scena!'' ed è stata registrata anche presso il [[Teatro Parioli]] di [[Roma]] ed essere distribuita in formato [[DVD|dvd]],<ref>{{Cita pubblicazione|cognome=Vincenzo Salemme|data=2015-06-30|titolo=Faccio a pezzi il teatro|accesso=2019-03-20|url=https://www.youtube.com/watch?v=QjI3fcV7Uak}}</ref> dove Salemme continua il proprio sodalizio con [[Maurizio Casagrande]], [[Carlo Buccirosso]] e [[Teresa Del Vecchio]].
Durante l'Età del Bronzo in questa regione, il ''Karum'' era una parte della città collocata in periferia dai funzionari locali per ospitare i primi mercanti assiri senza pagamento di tasse, a condizione che le merci rimanessero all'interno del ''Karum''
Il termine ''Karum'' significa "porto" in [[lingua accadica|accadico]], la lingua franca del tempo, anche se è stato esteso per riferirsi a qualsiasi colonia commerciale anche lontana dal mare.
 
== Note ==
Molte altre città in Anatolia avevano un ''Karum'', ma il più grande e famoso era quello di kanes. Questo importante Karum fu abitato da soldati e mercanti dell'[[Assiria]] per centinaia di anni, che scambiavano stagno e lana con beni di lusso, prodotti alimentari, spezie e tessuti provenienti dall'Assiria e da [[Elam]].
<references />
I resti del ''Karum'' costituiscono un grande tumulo circolare 500 metri di diametro e circa 20 metri sopra la pianura (a [[Tell]])
Il sito del ''Karum'' è il risultato di diversi periodi di sovrapposizione stratigrafica. Nuovi edifici sono stati costruiti sopra i resti dei periodi precedenti, quindi esiste una progressiva stratigrafia dalla preistoria al primo periodo ittita.
Il quartiere dei mercanti era un luogo relativamente aperto, attraversato da ampie vie intervallate da spazi più ampi, tipo piazze. Le case erano raggruppate in isolati. Gli edifici presentano una caratteristica divisione con uno spazio centrale diviso in tre ambienti: i magazzini (che conservavano anche gli archivi), un ufficio e l'abitazione. Alcuni avevano un piano superiore. Altre case più piccole avevano solo due stanze, possibilmente con un piccolo giardino. [[File:Lion-shaped rhyton CPLH 1924.15.JPG|thumb|350px|rhytons a forma di Leone ritrovato nel Karun di Kanesh]]Il materiale archeologico rinvenuto nelle case è sempre di tipo anatolico. Sono stati ritrovati numerosi utensili: vasi di ceramica, [[rhytons]] (contenitori per vino e bevande) spesso zoomorfe (leoni, aquile), ed anche oggetti di metallo. Le tombe erano poste sotto le case, e anche al loro interno sono stati trovati alcuni oggetti (armi, gioielli, piatti). In assenza di materiale archeologico assiro sono i ritrovamenti di tavolette in lingua paleoassira che permettono di distinguere gli edifici abitati da mercanti assiri, che sitrovano nella parte nord, da quelli dei mercanti anatolici che si trovano nel versante sud. I testi erano conservati in vasi, cestini, scatole, o su scaffali. Sono stati ritrovati anche numerosi laboratori artigianali: ceramisti, fonderie per i metalli, lavorazione della pietra. Gli archeologi credono anche di aver identificato alcune taverne. Tuttavia è stato individuato nessun edificio pubblico o religioso, anche se sono citati nei testi.
 
== Collegamenti esterni ==
Il ''Karum'' fu distrutto da un incendio alla fine di entrambi i livelli II e Ib. Gli abitanti fuggirono abbandonarono gran parte dei loro beni che ora vengono ritrovati dagli archeologi moderni.
{{Collegamenti esterni}}
I ritrovamenti comprendono un numero enorme di tavolette di argilla cotta, alcuni che sono stati racchiusi in buste di argilla marchiate usando sigilli a cilindro.
{{Controllo di autorità}}
Questi documenti registrano attività comuni come il commercio ed accordi giuridici. Essi registrano scambi tra la colonia assira e la città-stato di [[Assur]], così come gli scambi tra commercianti assiri e popolazione locale.
{{Portale|Teatro}}
Il commercio era gestito da famiglie di mercanti e non direttamente dallo stato Assiro. Questi '''testi di Kültepe''' sono i più antichi documenti scritti in Anatolia. Anche se sono scritti in lingua accadica, i termini tecnici ittiti ed i nomi in questi testi sono la più antica registrazione di una [[lingua indo-europea]] (si veda anche [[Ishara]]).
La maggior parte delle testimonianze archeologiche ritrovate è tipica dell'Anatolia, piuttosto che Assira, ma l'uso della scrittura cuneiforme così come il dialetto sono le migliori indicazioni di presenza assira.
 
===La cittadella ed il palazzo reale===
 
La sommità della collina ([[tell]]) domina la pianura di circa venti metri e contiene le rovine della cittadella che fu costruita intorno alla metà del terzo millennio. Sono stati trovati i livelli del periodo dell'Impero ittita, ma gli scavi hanno riguardato principalmente l'epoca pre-ittita, nel palazzo chiamato "Sarayi Waršama", dal nome di uno dei re di Kanesh del secondo periodo Assiro. Questo palazzo fu incendiato, ma vi sono state comunque trovate travi in legno che hanno permesso nel 2003 ai ricercatori della [[Cornell University]] di individuare la data della sua costruzione con il metodo della dendrocronologia: il palazzo fu costruito intorno al 1836-1825 a.C., e restaurato fra il 1775 ed il 1764 a.C.<ref>{{en}} M. W. Newton et P. I. Kuniholm, [http://www.arts.cornell.edu/dendro/TUBA-ARCaptured.pdf « A Dendrochronological Framework for the Assyrian Colony Period in Asia Minor »], dans ''Türkiye Bilimler Akademisi Arkeoloji Dergisi 7'' VII, 2004, p. 165–176.</ref><ref>http://www.arts.cornell.edu/dendro/TUBA-ARCaptured.pdf</ref>
 
== Il commercio assiro ==
 
L'interesse principale legato agli scavi di Kanesh è legato al ritrovamento di migliaia di tavolette riguardanti gli affari commerciali dei mercanti assiri. Le corrispondenze erano legate a discussione di affari, contratti commericali, decisioni di tribunali su contenziosi commerciali, contabilità. Gli studi hanno permesso la ricostruzione graduale delle attività di questi mercanti e dei fitti e complessi rapporti che questi avevano con i vari regni e città vicine e più lontane.
 
===Una rete di mercati===
 
In Anatolia centrale il commercio assiro era basato su una rete di mercati (più che di "colonie") di cui Kanesh era il fulcro. Si possono distinguere nelle descrizioni dei testi due tipi di strutture: Karum (letteralmente "porto", o più estesamente "mercati di quartiere") e wabartum ("punti vendita"). Una trentina di quste strutture sono stati individuate tramite l'analisi dei testi delle tavolette, e alcuni sono stati individuati su siti archeologici: ad Acemhöyük, probabilmente la Burushattum antica, ed a Boğazköi l'antca Hattusša, dove è stata ritrovata la corrispondenza di un mercante assiro nella parte bassa della città<ref>{{en}} J. G. Dercksen, « When we met in Hattuša», editore W. H. van Soldt, ''Veenhof Anniversary Volume'', Leyde, 2001, p. 39-66</ref> ed anche ad Alishar (forse l'antica Amkuwa). Il Karum di Kanesh era il più importante come attesta l'abbondanza di documentazione che vi è stata trovata. Qui si trovava l'autorità superiore di tutta la rete dei mercati, il ''bēt āli'' (prefettura) che era un'estensione in Anatolia dell'amministrazione assira, regolava i contenziosi commerciali, ma si occupava anche dei rapporti con i potentati indigeni<ref>Suule istituzioni paleoassire vedi la sintesi {{en}} K. R. Veenhof, « The Old Assyrian Period », dans R. Westbrook (dir.), ''A History of Ancient Near Eastern Law'', vol. 1, Leyde, 2003, p. 431-484</ref>. Gli assiri avevano stipulato trattati (''māmītum'') con i re anatolici di cui si è trovata copia nel ''karum''<ref>{{en}} C. Günbattı, « Two Treaty Texts found at Kültepe », dans J. G. Dercksen (dir.), ''Assyria and Beyond, Studies presented to Morgens Trolle Larsen'', Leyde, 2004, p. 249-268</ref>, ed anche con i re dei territori attraversati dalle vie per l'[[Anatolia]], una copia di questi è stata trovata a [[Tell Leilan]]/[[Shekhna]] nella [[Siria]] del nord<ref>{{en}} J. Eidem, « An Old Assyrian Treaty from Tell Leilan », in D. Charpin et F. Joannès (dir.), ''Marchands, diplomates et empereurs, Études sur la civilisation mésopotamienne offertes à Paul Garelli'', Parigi, 1991, p. 109-135</ref>. Compilati a nome della città di Assur questi trattati riguardano principalmente controversie commerciali, lo status giuridico degli assiri residenti nella loro città ospitante e le tasse da pagare. Ogni stato attraversato riscuoteva una tassa sulla merce trasportata ed in cambio garantiva la sicurezza delle vie commerciali. L'azione dello Stato di Assiria sull'attività commerciale dei suoi mercanti è quindi tutt'altro che trascurabile, cosa che indica l'importanza del commercio per quella città-stato.
 
===I circuiti commerciali===
L'attività dei mercanti assiri in Anatolia era inserita in una rete di vendita di dimensioni molto grandi, che si svolgeva su distanze molto lunghe. Gli Assiri vendevano in Anatolia lo stagno che importavano dall'altopiano iraniano e dall'Asia centrale. Con questo commercio si realizzavano notevoli profitti: la stessa quantità di stagno valeva il doppio in argento in Anatolia rispetto ad Assur. Questo stagno veniva fuso con il rame estratto in Anatolia per ottenere il bronzo. Gli Assiri importavano anche tessuti, che venivano prodotti dalle loro mogli e dalle figlie, oppure nel sud della Mesopotamia (la presenza di commercianti assiri sono documentati in testi contemporanei rinvenuti a [[Sippar]]<ref>{{en}} C. Walker, « Some Assyrians at Sippar in the Old Babylonian Period », in ''Anatolian Studies 30'', 1980, p. 15-22</ref>) e transitavano attraverso Assur. Anche in questo caso i profitti erano molto importanti ed alcuni commercianti arrivavano a triplicare i loro investimenti.
 
Il commercio assiro dipendeva anche dai prodotti che i commercianti portavano ad Assur dall'Anatolia. Il principale prodotto esportato dall'Anatolia era l'argento, che i mercanti ottenevano in cambio dello stagno con i profitti visti in precedenza. Anche piccole quantità di oro seguivano queste vie commerciali, ma in quantità molto più piccole. In questo sistema Assur e Kaneŝ giocavano il ruolo di snodi commericali che ridistribuivano le merci che transitavano nei loro ''Karum''. Questi erano i due capisaldi che alimentavano una rete di decine di mercati secondari. Il viaggio tra le due città era molto lungo: più di 1000 chilometri, più di sei settimane di viaggio sulle strade della valle di Khabur, poi di nuovo risalire verso la catena montuosa del ''Taurus'' nella Valle dell'alto Eufrate, per giungere infine in Cappadocia. Le carovane erano composte da asini, in grado di trasportare fino a 90 kg di carico (3 sacchi di minerale del peso di circa 30 kg, o una trentina di rotoli di stoffa). Una carovana poteva essere composta fin da 300 asini ma ogni mercante possedeva al massimo dai sei ai dieci asini del convoglio. Le strade erano percorribili solo d'estate: il primo convoglio partiva da Assur all'inizio della primavera e l'ultimo ritornava prima dell'inverno. I costi del trasporto erano molto alti ed a questi si aggiungevano le spese per i dazi richiesti dai paesi attraversati, che riducevano considerevolmente il reddito dal commercio.
 
===Reti familiari e associazioni di mercanti===
Il sistema commerciale assiro era organizzato su base famigliare, ogni famiglia costituiva una sorta di "impresa" in cui ogni membro aveva un ruolo specifico. Un modello di famiglia di mercanti di Assur può essere riassunto così: il capo della famiglia gestisce l'azienda da Assur, mentre suo figlio maggiore dirige la filiale di Kanesh, dove gestisce gli affari relativi alla Cappadocia; gli altri fratelli in età idonea ai commerci sono collocati in altri mercati secondari; la madre, assistita dalle sorelle non sposate, tesse le stoffe che vengono esportati in Anatolia. I commercianti che risiedevano la maggior parte dell'anno in Anatolia usualmente prendevano in moglie anche una donna di estrazione locale, in aggiunta alla loro moglie principale che restava in Assur. Ma questo sistema non era sufficiente in tutti i casi, ed era frequente che i commercianti si unissero fra loro per una spedizione commerciale più impegnativa in modo d poter disporre di un maggior capitale da investire. Spesso il prestito commerciale (per le grandi imprese) veniva fornito dai capi delle famiglie più ricche. Esistevano però anche dei contratti che costituivano delle vere associazioni commerciali. Alcuni erano validi per un solo viaggio, cioè per breve termine, con una ripartizione per contratto dei costi e dei benefici nonché le eventuali perdite. Digita il testo o l'indirizzo di un sito web oppure traduci un documento.
Altri erano a un più lungo termine come l'associazione-narruqum, che deriva il suo nome dalla borsa di pelle in cui i partner versavano il denaro per la spedizione, prima di assumere un agente, che distribuiva i profitti seconde le quote dei soci in base alle regole specifiche: 1/3 per l'agente, e 2/3 ai finanziatori.
C'era dunque un piuttosto un complesso insieme di persone con varie specializzazioni, che si trovava coinvolto in questo commercio.
Ogni punto di vendita aveva i suoi mercanti, i suoi rappresentanti delle "imprese" famigliari, i suoi finanziatori, i suoi cammellieri (capicarovana e subordinati), insomma una vera e propria micro-società che ruotava attorno al commercio ed ai suoi profitti.
===Liti e frodi===
 
==Voci correlate==
* [[Tahsin Özgüç]]
 
==note==
{{references|2}}
 
==Collegamenti esterni==
* [http://www.kultepe.org.tr kultepe.org.tr] Antichi colonizzatori della Turchia
 
{{Patrimoni Unesco|Turchia}}
 
{{Portale|patrimoni dell'umanità}}
{{portale|archeologia}}
 
[[Categoria:Città anatoliche]]
[[Categoria:Ittiti]]
[[Categoria:Patrimoni dell'umanità della Turchia]]
[[Categoria:Siti archeologici della Turchia]]
 
[[br:Kültepe]]
[[ca:Kanish]]
[[da:Kanesh]]
[[de:Kaneš]]
[[en:Kültepe]]
[[es:Kültepe]]
[[fr:Kültepe]]
[[gl:Kültepe]]
[[he:קילטפה]]
[[hu:Kanis]]
[[ko:퀼테페]]
[[pl:Nesa]]
[[pt:Kültepe]]
[[ru:Каниш]]
[[sh:Kültepe]]
[[sv:Kanesh]]
[[tr:Kültepe]]