Discussione:Maddalena (nome) e Wikipedia:Pagine da cancellare/Conta/2019 marzo 29: differenze tra le pagine

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Sull'etimologia data di Maddalena, mi sorgono due domande:
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1) E' una regola della lingua ebraica quella di costruire i nomi delle persone (al femminile) derivanti dal nome del luogo di provenienza o di nascita come nel caso dato di Maddalena da l'ebraico Magdalene e questo da Migdala/Magdala = Migdal(a)/Magdal(a)+ ena (suffisso)?
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2) Sappiamo dai vangeli che Maddalena era una prostituta che divenne discepola di Cristo.
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Esiste in latino il termine "leno-, -onis", lenone (it.) = che indulge a servizi vergognosi, corrispondente al termine accadico 'lemnu' = vergognoso (in latino abbiamo 'lena' = prostituta).
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La corrispondenza tra questi "leno-" latino, il "lenone" italiano, la 'lena = prostituta' in latino e il suffisso *"-lena" di Maddalena sono un puro caso di coincidenza fonica oppure vi può essere all'origine una qualche relazione semantica? --[[Utente:Paolo Sarpi II|Paolo Sarpi II]] ([[User talk:Paolo Sarpi II|msg]]) 22:24, 9 mar 2008 (CET)
 
::in quale verso del vangelo si dice che maddalena fosse una prostituta? si dice solo che fu liberata da sette demoni, che è diverso --[[Utente:Fafabifiofo|fabella]] ([[User talk:Fafabifiofo|msg]]) 22:57, 9 mar 2008 (CET)
 
:Ti rispondo così su due piedi, senza avere ora sotto mano testi autorevoli, ma usando solo un po' di logica: [[Maria Maddalena]] non era una prostituta nei Vangeli e veniva chiamata Maria di Magdala. L'accostamento con la prostituta fu fatto nel [[591]] da papa Gregorio Magno (leggi la voce relativa). Dunque sicuramente l'aggettivo Maddalena nel senso di "proveniente da Magdala" può essere tipico della lingua latina e non ebraica. Anche la relazione che tu suggerisci con il latino ''lena'' potrebbe essere un'ipotesi suggestiva. Ci occorrerebbe avere però fonti che attestino quando si è affermato l'uso del nome nella forma ''Magdalena'' (se prima o dopo il 591 ad esempio) per poterne trarre delle deduzioni. Se dovessi venire a conoscenza di queste informazioni non mancherò di riportarle. - [[Utente:Beatrice|Beatrix]] ([[User talk:Beatrice|msg]]) 23:07, 9 mar 2008 (CET)
 
::A ben guardare esistono anche altri nomi femminili con il suffisso -LENA, per esempio MARILENA, MILENA, ecc. pertanto il senso (spiegazione, significato) del suffisso -LENA andrebbe cercato altrove e non tanto nella comparazione con il latino LENA (prostituta) a cui si può essere indotti per la storia della complessa figura di [[Maria Maddalena]].
::Chissà se il morfema -LENA è connesso al nome maschile [[LINO]] e al suffisso del cognome prettamente veneto VOLTOLINA forse attestato anche nelle iscrizioni venetike come VOLTIOLENO (''mego doto fugsia votna sainatei reitiai op voltioleno'') ed anche come variante morfologica in BELLENEI o nelle iscrizioni del leponzio BELENUS, BELINUS, forse nell'osco a)BELLANOM, nel latino BLENNUS,...poi esiste il nome (antroponimo, idronimo e toponimo) [[Lena]]. --[[Utente:Paolo Sarpi II|Paolo Sarpi II]] <small>([[User talk:Paolo Sarpi II|msg]])</small> 22:44, 11 mar 2008 (CET)
 
Aggiornamento: il nome di María he Magdalene' veniva usato già nella versione greca della Bibbia (fonte: Emidio De Felice - Dizionario dei nomi italiani). Per cui escluderei una relazione con la parola latina ''lena''. - [[Utente:Beatrice|Beatrix]] ([[User talk:Beatrice|msg]]) 11:36, 12 mar 2008 (CET)
 
== Altra ipotesi etimologica ==
 
Dal [[dizionario etimologico]] del latino e delle voci moderne di [[Giovanni Semerano]]:
 
'''Clan''' (inglese), gruppo di famiglia in Scozia.
Gaelico ''clann'' (comunità famigliare).
Accadico ''kalum'' (> ''kalun'' > ''kaln'' per metatesi ''clan'').
''Clean'' (inglese) «politus» puro ,
tedesco ''kleine'' piccolo,
anglosassone CLÆNE (puro),
germanico occidentale *''klaini''-,
antico frisone ''KLĒNE'', antico alto tedesco ''kleini'', medio alto tedesco ''kleine'' (chiaro, puro, delicato).
Viene ipotizzata la base *''klai''- (vedere voce ''clay'') e il senso di ‘lucente’.
La voce ha base remota che richiama, semanticamente affine al tedesco, l’etrusco ''clan'' (figlio), originariamente col significato di greco παῖς, piccolo, figlio, servo: ''clan'' corrisponde ad accadico QĀLUM (piccolo, ‘light, small, young’ servo, schiavo, ‘slave’), latino ''calo, calonis'' garzone che serve nell’esercito; ebraico QĀLAL (essere piccolo, breve, ‘to be small, little’), QĀLĀL (pulito, splendente, ‘polished, shining’).
A questa grande famiglia fonosemantica appartiene anche la voce ''CLONE'' = (Dal DELI di Cortellazzo e Zolli : '''clone''',
s. m. ‘insieme d'individui, spec. batteri, derivati senza fecondazione da un solo individuo capostipite’ (1934, Enc. it. XXI 183).
Dal gr. '''klon''' ‘germoglio’, da avvicinare a ''klân'' ‘spezzare’, di orig. indeur.)
 
 
Aggiungo a quanto scritto dal Semerano,
 
Tutte queste voci sono composte da 2 radicali: 1) '''C-''' o '''K-''' o '''Q-''' (con funzione determinante generale, ?); 2) '''L-''' (con funzione determinante particolare),
Il (I) radicale è in corso di approfondimento (comunque indica la comunità).
Il (II) radicale '''-L-''' di ''-Lan [lum, lal, leine, lene, lino, leno, ecc.]'' (indica l'articolazione determinata all'interno della comunità, oppure altra innovazione semantica; le combinazioni sucessive: ''-um, -al, -eine, ene, ino, -eno'', ecc. sono una ulteriore specificazione):
a questo ambito lessicale e semantico forse è riportabile il suffisso italico (anche in italiano e veneto) -LINO -a, adoperato per costruire i diminutivi dei nomi e degli aggettivi : PICCOLINO -a, FANTOLIN/FANTOLINO -a, CEO/CEOLIN -a;
nonché il suffisso -INO che potrebbe essere una semplificazione del forse più antico -LINO con le possibili varianti al femminile LINA e apofoniche LENO, LENA.
Anche il napoletano QUAGLIONE si potrebbe ricondurre a questo antico ambito fonosemantico, non solo mediterraneo.
 
 
--[[Utente:Paolo Sarpi II|Paolo Sarpi II]] ([[User talk:Paolo Sarpi II|msg]]) 15:06, 12 mar 2008 (CET)
 
 
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1) Dal dizionario etimologico di alcune voci della lingua inglese e tedesca, del filologo Giovanni Semerano:
 
:'''MAID''' = fanciulla, giovane domestica;
tedesco MĀGD (magde), gotico MAGAPS, antico alto tedesco MAGAD, olandese MAAGD sono forme femminili (confrontare per la formazione del femminile il morfema ''-(a)t'' che dall’intera area semitica si estende all’egizio): gotico MAGUS, antico sassone MAGU, antico iralndese MUG (garzone); i nome propri scozzesi e irlandesi preceduti da MAC (figlio) ; il tedesco MÄDCHEN (sec. XVII < MÄGDCHEN), per MAGD alle origini col significato di ragazza da marito: e la base originaria darà il significato di «cresciuto, adulto, figlio maggiore»: della stessa origine del latino «MAG-NUS».
 
2) Dal dizionario etimologico del latino, di Giovanni Semerano (che spiega il nome della torre in ebraico e l’abbaglio preso nel far derivare il significato di MAGDALENA dato: ''dall'ebraico '''Magdalene''' significa abitante o originaria di Magdala, località situata a circa 3 km a nord di Tiberiade. Magdala, a sua volta, deriva dall'ebraico Migdal, che significa "torre"'':
...
:(*MAG-); MAGNUS, -a, um (comparare «''major''» da ''*mag-yo-s''): grande, potente.
Antico indiano MAH-, MAHÁT- (grande) , armeno MEC (grande), gotico MIKILIS, tocarioA ''MAK'' (grande, molto), greco ''μέγας''.
Sumero MAH (grande, potente), semitico: accadico MAḫDU (grande, numeroso, ‘gross, viel, zahlreich’), il cui avverbio è MAḫDIŠ, MĀDIŠ (richiama il latino «''magis''»: ‘gross; zahlreich’). Accadico MAḫḫU: confrontare con greco ''μάγος''. Il suffisso ''-γο-'' è da base semitica : ugaritico e ebraico ''js’'', aramaico ''j‘a'', accadico ''aṣû'' (salire, ‘to rise, to grow’), ''waṣium'' (‘hih-rising).
 
3) Così i conti dovrebbero tornare anche con la seconda parte della voce '''Maddalena''' ossia ''Madda-'''''LENA'''; e il nome acquista un senso logico, in armonia con i casi della generalità delle lingue umane. Infatti i nomi di derivazione dalla località sono molto più rari dei cognomi, per esempio Visentin, Trevisan, Perugino (da Vicenza, da Treviso, da Perugia), ecc., si trova quasi unicamente come cognome; alcuni dei pochi casi in cui il cognome è anche o più un nome sono quelli di "Veneziano" e "Romano" (da Venezia, da Roma o forse meglio da "veneziano" o "romano " come cittadinanza).--[[Utente:Paolo Sarpi II|Paolo Sarpi II]] ([[User talk:Paolo Sarpi II|msg]]) 19:48, 20 mar 2008 (CET)
 
== Leno, Lena e lenire ==
 
Un’altro aspetto legato a questo antroponimo femminile ([[Maddalena]]) che lo caratterizza anche nella tradizione evangelica, è quello antichissimo (Paleolitico Superiore o Neolitico ?) riservato alle donne, ossia quello di lavare e ungere i morti, i cadaveri (anche dietro compenso). Ed è in questo ambito che si trovano le connessioni con la voce “''lenire'' e ''lenimento''” e il valore di "''lindo e pulito''" nonchè la spiegazione alla successiva valenza della voce '''Leno''' come vergognoso e di '''Lena''' come prostituta. (Con l'ausilio delle opere del glottologo [[Mario Alinei]]).--[[Utente:Paolo Sarpi II|Paolo Sarpi II]] ([[User talk:Paolo Sarpi II|msg]]) 20:52, 20 mar 2008 (CET)
 
Un chiarimento sull’elemento -'''Leno''', -'''Lena''', relativo alla seconda parte della voce ''MaddaLENA'' che può aiutare a comprendere il perché della sua valenza "ambigua" (che in latino in parte corrisponde a LĒNŌ, -ŌNIS ma con una valenza mercantilistica vergognosa come quello della prostituzione, rispetto a quella celto-germanica che in origine sembra non avere la medesima connotazione riprovevole):
 
Da “Le origini delle lingue europee” di Mario Alinei
Vol. II Esempi Di Stratigrafia Lessicale Celtica (pag. 566):
 
''2)Una nozione che - incredibilmente - viene di solito posta nell’orizzonte PIE, mentre non può essere che recentissima, è quella del «compenso fisso» (che è tutt’altra cosa che «ricompensa»). Essa deve invece risalire al Bronzo, al più presto, e più probabilmente al Ferro e ai nuovi rapporti sociali che si instaurano in questo periodo. La concordanza si instaura infatti fra la base antico irlandese '''lōg''' «compenso, prezzo» e la famiglia germanica per «compenso, stipendio», rappresentata da gotico e antico islandese '''laun''', anglosassone '''laun''', antico frisone '''len''' [ibidem], antico alto, tedesco, medio alto tedesco e antico sassone '''lōn''', tedeso '''Lohn''', nederlandese '''loon''', svedese '''lön''', islandese '''laun''' [Kluge-Seebold s.v.; Buck 11.87].
''Il lat. '''lucrum''' è vicino, ma non identico, come semantica. 3)Anche la nozione del «prestito», che implica l’esistenza della proprietà privata e probabilmente anche quella del denaro, dev’essere datata alla fine delle età dei Metalli (e certo non al PIE!). Non a caso, come aveva già intuito Hubert [ibidem, 66], abbiamo un’esatta corrispondenza solo fra Celtico e Germanico: antico irlandese '''air-leicim''' «io presto», irlandese '''air-leagaim''', e gotico '''leibwan''', antico alto tedesco '''lī(h)an''', medio alto tedesco '''lihen''' (id.), antico sassone '''lihan''' (id.), tedesco '''leihen''', nederlandese '''lenen''', inglese '''lend''', islandese '''làna''', tutti «prestare» (dal sostantivo antico islandese '''lin''', antico alto tedesco '''lēhan''' «prestito»).'' --[[Utente:Paolo Sarpi II|Paolo Sarpi II]] ([[User talk:Paolo Sarpi II|msg]]) 21:25, 21 mar 2008 (CET)
 
== Mag-, Mad-, Magda, Madda, Magdala ==
 
1) Dal dizionario etimologico di alcune voci della lingua inglese e tedesca, del filologo Giovanni Semerano:
MAID = fanciulla, giovane domestica;
tedesco MĀGD (magde), gotico MAGAPS, antico alto tedesco MAGAD, olandese MAAGD sono forme femminili (confrontare per la formazione del femminile il morfema -(a)t che dall’intera area semitica si estende all’egizio): gotico MAGUS, antico sassone MAGU, antico iralndese MUG (garzone); i nome propri scozzesi e irlandesi preceduti da MAC (figlio); il tedesco MÄDCHEN (sec. XVII < MÄGDCHEN), per MAGD alle origini col significato di ragazza da marito: e la base originaria darà il significato di «cresciuto, adulto, figlio maggiore»: della stessa origine del latino «MAG-NUS».
 
E' difficile ipotizzare/supporre che la base MAG, MAGD, MAD, possa essere intesa come un prestito introdotto nei primi secoli della diffusione del cristianesimo in Europa e che in questo periodo la vicenda evangelica di Maddalena, possa aver determinato il sorgere di un nuovo nome generico MAID con il valore semantico di “ragazza da marito” e di così ampia diffusione.
 
Da Le Origini delle lingue europee del glottologo Mario Alinei (pag 556-557)
Da una radice IE col probabile significato di «grande», (da cui latino '''magnus''', antico indiano '''mah-''' «grande» [Buck 1.23 ma con riserva IEW 708-9] nasce il nome esclusivamente celtico del «campo»: gallico '''magus''', antico irlandese '''mag''', irlandese '''magh''', gallese '''maes''', bretobe '''maez''', da confrontare antico irlandese '''magen''' «luogo» (da cui gallese '''maen''', cornico '''men''', bretone '''maen-''' «pietra» [Buck 1.44; IEW 709].
Quindi è voce precristiana e IE o PanIE.
L'apporto di Alinei spiega in parte anche la semantica ebraica della voce ''MAGDALA'' come città/paese/villaggio/luogo e come torre (di pietra e di grande costruzione).
Il termine quindi è antichissimo e comune sia alle lingue semitiche che a quelle indoeuropee (celtiche, germaniche, indiane).
 
 
Dal dizionario etimologico del latino, di Giovanni Semerano (che spiega il nome della torre in ebraico e l’abbaglio preso nel far derivare il significato di MAGDALENA dato: ''dall'ebraico '''Magdalene''' significa abitante o originaria di Magdala, località situata a circa 3 km a nord di Tiberiade. Magdala, a sua volta, deriva dall'ebraico Migdal, che significa "torre"'':
 
(*MAG-); MAGNUS, -a, um (comparare «''major''» da ''*mag-yo-s''): grande, potente.
Antico indiano MAH-, MAHÁT- (grande) , armeno MEC (grande), gotico MIKILIS, tocarioA ''MAK'' (grande, molto), greco ''μέγας''.
Sumero MAH (grande, potente), semitico: accadico MAḫDU (grande, numeroso, ‘gross, viel, zahlreich’), il cui avverbio è MAḫDIŠ, MĀDIŠ (richiama il latino «''magis''»: ‘gross; zahlreich’). Accadico MAḫḫU: confrontare con greco ''μάγος''. Il suffisso ''-γο-'' è da base semitica : ugaritico e ebraico ''js’'', aramaico ''j‘a'', accadico ''aṣû'' (salire, ‘to rise, to grow’), ''waṣium'' (‘hih-rising).
 
Una voce analoga la si potrebbe intravvedere nelle due iscrizione venetiche sotto riportate (ma non ancora interpretate dagli specialisti) :
 
*(Este 62: iscrizione incisa su di un chiodo per l’iscrizione votiva, santuario venetico di Este)
''vda.n. ka.n.ta m(a)kna dona.s.to re.i./tiia.i. (n. pro a. intelligitur)''
-vdankantamaknadonastoreitiai
:''vdan kanta '''makna''' donasto reitiai''
 
*(GT 3-Gurina-Valle di Zeglia-Gailtal)
''-ve.n.natola/.r.maχetlo.n.
:venna tolar '''magetlon''' ''
 
--[[Utente:Paolo Sarpi II|Paolo Sarpi II]] ([[User talk:Paolo Sarpi II|msg]]) 22:06, 21 mar 2008 (CET)
 
*E' possibile che il nome cristiano "''Maddalena''", in alcune aree d'[[Europa]] si sia fuso o abbia interferito con varianti antroponimiche femminili preesistenti, aventi aspetti [[Fonosemantica|fonosemantici]] analoghi o molto simili e risalenti a [[Nostratico|basi lessicali e culturali preistoriche comuni all'Eurasia]]. --[[Utente:Paolo Sarpi II|Paolo Sarpi II]] ([[User talk:Paolo Sarpi II|msg]]) 09:28, 22 mar 2008 (CET)
 
== Riparo Madeleine ==
 
-(Con il contributo di Mario Alinei, dalla sua opera "''Le origini delle lingue d'Europa''")-
 
 
In Francia esiste una secolare (millenaria?) tradizione magico-religiosa legata alle caverne (grotte, chiamate anche ''barme'', ''balme'', ''baume'') e alla presenza (apparizione) di entità femminili divine (un esempio è la località di [[Fatima]]); un'altra è la grotta di ''Sainte Baume'' (fra [[Marsiglia]] e [[Tolosa]]) legata alla leggenda del ritiro trentennale di [[Maria Maddalena|S. Maria Maddalena]] - la donna che curò con unguento il corpo di [[Cristo]] morto e convertì la [[Francia]] meridionale al [[Cristianesimo]] - un'altra grotta e situata in [[Dordogna]], nei pressi di Dursac che in archeologia è chiamata ''riparo Madeleine'' e da il nome anche a una delle principale culture del [[Paleolitico|Paleolitico Superiore]]: il [[Maddaleniano]] o [[Maddaleniano|Magdaleniano]].
 
In molte aree del Sud della Francia e nel Nord-Ovest dell'Italia il mese di luglio è chiamato "''mese della Maddalena''" o "Maddalena"; "Maddalena" è anche il nome che si dà al giorno del solstizio di mezza estate nel ''Vaud francoprovenzale'' (in varie località).
 
Il rito dell'unzione dei morti è ancora presente per esempio nella "estrema unzione" cattolica, affidato ai sacerdoti ma, un tempo, questo rito (lavaggio, unzione e vestizione dei morti) era affidato alle donne, in particolare anziane (spesso nubili o vedove); cura dei morti e assistenza agli agonizzanti)
Il lavaggio dei cadaveri - spesso con acqua mischiata a vino, acquavite, aceto, canfora, erbe, sale e dagli ebrei seguito da spargimento di uova, con o senza vino, sulla testa e sul petto del cadavere.
 
In tedesco le donne addette a queste (di carità) opere hanno nomi speciali: ''Leichenfrau, Seelnonne, Leichenhuhn'', ecc.
I vari nomi delle grotte sopracitati (''barme'', ''balme'', ''baume'') si connettono a l'"''balsamo''", latino "''balsamun''", greco "''balsamon''".
 
Il "[[balsamo]]" richiama la "''balsamazione'' o [[imbalsamazione]]" della "''salma''" (''salmi, salmodiare, sale'') e l'antichissimo [[culto dei morti]] di preistorica e ampia diffusione, nel quale si inserisce anche la figura evangelica di Maddalena e il culto della stessa in varie località cristiane. Questo culto è connesso alle [[grotta|grotte]] (e alle grotte artificiali come le [[piramidi]]) dove si seppellivano i morti.
 
--[[Utente:Paolo Sarpi II|Paolo Sarpi II]] ([[User talk:Paolo Sarpi II|msg]]) 09:08, 22 mar 2008 (CET)
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