Chris Evert e Wikipedia:Pagine da cancellare/Conta/2019 marzo 29: differenze tra le pagine

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'''Christine Marie Evert''', nota più semplicemente come '''Chris Evert''', è considerata una delle più grandi giocatrici della storia del tennis.<br/> Tra le prime ad usare il rovescio a due mani, Chris Evert, avendo battuto campionesse come [[Margaret Court]], [[Virginia Wade]] e [[Billie Jean King]], era già un nome prima ancora di entrare nel circuito professionistico.<br/> Nel [[1974]], la conquista a soli diciannove anni del [[Open di Francia|Roland Garros]] diede il via a una delle più lunghe serie di successi della storia del [[tennis]]: sette vittorie all'Open di Francia (Roland Garros), sei allo [[US Open (tennis)|US Open]], tre a [[Torneo di Wimbledon|Wimbledon]], due all'[[Australian Open]], cinque agli [[Internazionali d'Italia]].
=== La leggenda della "Principessa di ghiaccio" ===
Chris Evert è stata, tra il 1972 e il 1989, costantemente ai vertici del tennis mondiale, vincendo tutto quello che c'era da vincere: complessivamente 157 tornei, tra i quali 18 titoli del Grand Slam.<br/>
In particolare, tra il 1974 e il 1981, la Evert è stata quasi ininterrottamente al primo posto delle graduatorie mondiali, salvo brevi parentesi in cui è stata preceduta da giocatrici del valore di [[Evonne Goolagong]], [[Tracy Austin]] e [[Martina Navratilova]]: un dominio pressoché assoluto, durato circa otto anni.<br/>
'''Nel 1973''', a soli 18 anni, fu protagonista della finale degli Open di Francia, sconfitta dall'allora numero uno del mondo Margaret Court in un match memorabile col punteggio finale di 6-7, 7-6, 6-4. Sempre nel 1973 raggiunse la finale di Wimbledon, sconfitta da Billie Jean King 6-0, 7-5.<br/>
'''Nel 1974''' stabilì il nuovo record assoluto di 54 vittorie consecutive e vinse gli Open di Francia senza perdere un set (battendo in finale Olga Morozova 6-1, 6-2). Si impose anche a Wimbledon, sempre in finale sulla Morozova per 6-0, 6-4. Raggiunse la finale agli Australian Open, dove fu sconfitta da Evonne Goolagong per 7-6, 4-6, 6-0.<br/>
'''Nel 1975''' si impose agli Open di Francia in finale sulla Navratilova col punteggio di 2-6, 6-2, 6-1 e agli US Open in finale sulla Goolagong (5-7, 6-4, 6-2).<br/>
'''Nel 1976''' non partecipò agli Open di Francia né agli Australian Open e si impose in entrambe le prove del Grand Slam cui partecipò: sia a Wimbledon in finale sulla Goolagong (6-3, 4-6, 8-6), sia agli US Open ancora in finale sulla Goolagong (6-3, 6-0).<br/>
'''Nel 1977''' disertò ancora sia gli Open di Francia che gli Australian Open, imponendosi in una delle due prove dello Slam cui partecipò: di nuovo agli Us Open in finale sull'australiana Wendy Turnbull 7-6, 6-2.<br>
'''Nel 1978''' vinse una delle due prove dello Slam cui partecipò: si impose agli US Open per la quarta volta consecutiva battendo in finale la connazionale Pam Shriver 7-5, 6-4, mentre perse la finale a Wimbledon dalla Navratilova (2-6, 6-4, 7-5).<br/>
'''Nel 1979''' tornò agli Open di Francia e vinse in finale su Wendy Turnbull 6-2, 6-0; raggiunse la finale di Wimbledon, dove fu sconfitta dalla Navratilova (6-4, 6-4), e degli US Open (sconfitta dalla connazionale Tracy Austin 6-4, 6.3).<br/>
'''Nel 1980''' vinse due delle tre prove dello Slam cui partecipò: agli Open di Francia si impose in finale su Virginia Ruzici (6-0, 6-3), agli US Open battendo in finale la cecoslovacca Hana Mandlikova (5-7, 6-1, 6-1), mentre fu sconfitta nella finale di Wimbledon dalla Goolagong (6-1, 7-6).<br/>
'''Nel 1981''' giunse in finale in due delle quattro prove dello Slam cui partecipò: vinse a Wimbledon senza perdere un set e battendo in finale Hana Mandlikova (6-2, 6-2), mentre fu sconfitta nella finale deli Australian Open da Martina Navratilova in una partita mozzafiato: 6-7, 6-4, 7-5 il punteggio finale.<br>
'''Nel 1982''' la Evert, pur vincendo sia US Open (battendo in finale Hana Mandlikova 6-3, 6-1) che Australian Open (in finale su Martina Navratilova 6-3, 2-6, 6-3), concluse l'anno al secondo posto nelle graduatorie mondiali, dietro Martina Navratilova, che si impose nelle altre due prove del Grand Slam.<br/>
'''Nel biennio 1983-84 ''' Martina Navratilova dominò il tennis mondiale vincendo quasi tutti i tornei ai quali partecipò e tutti i 13 incontri diretti con la Evert, che sembrava ormai impotente di fronte alla schiacciante superiorità della ex cecosclovacca: non riusciva più a contrastare i suoi continui attacchi a rete con passanti efficaci.<br/> In effetti, gli architetti del gioco di Martina Navratilova erano riusciti nel loro intento di costruire una tattica di gioco per annientare l'eterna rivale Evert: un "serve and volley" martellante e continue discese a rete che, tenendo la Evert sotto continua pressione, finivano per disorientarla. Furono gli anni peggiori della carriera della Evert, che mai aveva subito così a lungo la superiorità di alcuna giocatrice.<br/>
Nel biennio 1983-84 la Evert riuscì comunque a vincere due prove del Grand Slam: gli Open di Francia (nel 1983 in finale su Mima Jausovec 6-1, 6-2) e gli Australian Open (nel 1984 in finale su Helena Sukova 6-7, 6-1, 6-3).<br/>
'''Nel 1985''', con l'aiuto del nuovo coach Dennis Ralston, la Evert ritrovò la strada per contrastare lo straripante gioco di Martina Navratilova: per batterla doveva tenerla lontana dalla rete mantenendo costantemente una maggiore profondità di palla che, anche di fronte alle continue discese a rete della scatenata ex cecoslovacca, le desse modo di poter giocare passanti efficaci. Forte di questa nuova convinzione, la Evert interruppe la lunga serie negativa e si impose sulla Navratilova, dopo oltre due anni, nella finale del torneo di Key Biscayne col punteggio di 6-2, 6-4. In quell'occasione la Evert disse nel dopo partita: "Le mie risposte al servizio e i miei passanti sono stati i migliori di sempre: era proprio quello che ci voleva per battere Martina".<br/>
Ma il 1985 regalò un'altra grande soddisfazione alla Evert: la vittoria nella finale dell'Open di Francia ancora sulla Navratilova la riportò al primo posto delle classifiche mondiali, interrompendo il dominio assoluto della ex cecoslovacca che durava ormai da oltre due anni. Al termine del match, l'emozione nello stadio del tennis di Parigi era palpabile; non si trattava semplicemente dell'ennesima vittoria al Roland Garros né dell'ennesima vittoria sull'eterna rivale, ma di qualcosa di più: la regina era tornata sul trono.<br/>
Nello stesso anno la Women Sports Foundation elegge Chris Evert “La più grande atleta degli ultimi 25 anni”.
Il 1985 vide la Evert ancora protagonista della scena mondiale: la statunitense raggiunse le finali di Wimbledon e Australian Open, sconfitta in entrambe le occasioni da Martina Navratilova.<br/>
'''Il 1986''' fu l'ultimo anno in cui la Evert riuscì a vincere una prova del Grand Slam: si impose nuovamente agli Open di Francia sulla Navratilova col punteggio finale di 2-6, 6-3, 6-3.<br/>
'''Nel 1988''' fu sconfitta in finale da Steffi Graf agli Australian Open (6-1, 7-6).<br/>
'''Nel 1989''', anno del ritiro, sfiorò un clamoroso successo sulla nuova dominatrice del tennis mondiale: a Boca Raton perse in finale dalla Graf 4-6, 6-2, 6-3.
 
==== I records ====
La Evert vanta numerosi records tuttora imbattuti: 125 successi consecutivi sulla stessa superficie (la terra, in inglese "clay", dove rimase imbattuta dal 1973 al 1979), la miglior percentuale di incontri vinti su quelli giocati (90%), la vittoria per 13 anni consecutivi di almeno una prova del Grand Slam, la prima giocatrice a vincere 1.000 incontri, il maggior numero di vittorie (sette) all'Open di Francia (Roland Garros), il maggior numero di matches vinti (101) allo US Open, la prima giocatrice a raggiungere il milione di dollari di montepremi vinti in carriera.<br/>
Accanto a questi records assoluti, sono da citare anche altri numeri altrettanto impressionanti: la Evert ha vinto oltre la metà dei tornei cui ha partecipato in 20 anni, ha raggiunto 52 volte su 56 almeno le semifinali dei tornei del Grand Slam cui ha partecipato tra il 1971 e il 1989, ha vinto 157 tornei su 289 giocati (la sua grande rivale Martina Navratilova ha raggiunto la vittoria di 157 tornei avendone però giocati ben 343), ha vinto 6 delle 8 edizioni degli US Open disputatesi tra il 1975 ed il 1982, ha vinto 54 matches consecutivi nel 1974 (record assoluto fino al 1984).<br/>
Ma i records della Evert avrebbero potuto essere anche di più, considerando che la tennista statunitense non ha partecipato a molte edizioni di tornei del Grand Slam.<br/>
In particolare, le defezioni agli Open di Francia del 1976, 1977 e 1978 avvennero nel periodo in cui la Evert era saldamente in testa alle graduatorie mondiali ed imbattibile sulla terra (vinse tutti i matches disputati su questa superficie tra il 1973 ed il 1979).<br/>
Per quanto riguarda invece l'Australian Open, la Evert non è mai andata volentieri in Australia ("Preferivo passare il Natale in famiglia" disse in un'intervista) ed anche in anni in cui ha dominato il tennis mondiale, tra il 1975 ed il 1980, non ha mai partecipato a questo torneo: complessivamente ha preso parte soltanto a sei edizioni di questa competizione, arrivando sempre in finale e vincendo il torneo in due occasioni.
 
==== Velocità e concentrazione a corde tese ====
Il gioco della Evert era basato sull'intelligenza tattica, la concentrazione, la velocità, la perfetta coordinazione nei movimenti: era un gioco solido, lineare, geometrico, caratterizzato da profondità di palla e precisione, con corde ben tese e colpi giocati completamente piatti; si svolgeva essenzialmente da fondo campo, con rare escursioni a rete, effettuate il più delle volte solo per chiudere il punto.<br/>
I passanti lungolinea e incrociati, così come le risposte al servizio, i pallonetti e le smorzate, erano i suoi colpi vincenti.<br/>
Era un gioco meno appariscente rispetto a quello di molte sue rivali e, per questo, spesso meno apprezzato; in realtà, il suo gioco rivelava straordinarie doti mentali, che le hanno consentito di prevalere su giocatrici fisicamente imponenti, molto potenti, dalle sembianze più maschili che femminili.<br/>
Il suo modo di giocare ed il suo stile inconfondibile hanno influenzato intere generazioni: in effetti, oggi circa il 70% delle giocatrici usa il rovescio a due mani ed un tipo di gioco simile al suo. <br/> La sua proverbiale freddezza in campo, la femminilità, l'eleganza nel portamento e nei modi, unitamente al suo fascino, le valsero all'inizio della carriera il soprannome di "Ice Princess" (Principessa di ghiaccio).<br/>
 
==== Hanno detto ====
“Non avrebbero potuto mettere la Evert se non sul centrale, fin dall’inizio: il network si rese subito conto che avrebbe attirato un grande pubblico” racconta Bud Collins, commentatore NBC per gli US Open del 1971.<br/>
"Chrissie era una donna stupenda, che praticava uno sport stupendo in una stupenda maniera. Ecco perché l’America si innamorò di lei” (Tom Friend, Washington Post).<br/>
Brian Tobin, Vice Presidente della Federazione Internazionale Tennis, volle sottolineare la sportività ed il comportamento sempre composto ed esemplare della Evert in campo: “Chris non è solo una signora campionessa ma una cammpionessa signora”.<br/>
Negli anni in cui la Evert ha dominato il tennis mondiale, tra la metà degli anni 70 e gli inizi degli anni 80, [[Billie Jean King]] disse: "Quello che fa di Chris Evert una così grande campionessa sta nella sua capacità di giocare non i games o le partite, ma i singoli punti". <br/>
[[Steffi Graf]], altra grande campionessa del tennis, che riuscì a sconfiggere la Evert per la prima volta soltanto sul finire degli anni 80, dopo sei sconfitte consecutive e solo quando la carriera della tennista statunitense era ormai al tramonto, disse in un'intervista: "la superiorità della Evert è legata al fatto che, in ogni momento del match, lei sembra sempre sapere esattamente cosa fare".<br/>
[[Adriano Panatta]], campione italiano degli anni 70, disse della Evert: "da un punto di vista puramente tecnico, nessun giocatore, donna o uomo, è riuscito a giocare i passanti come lei".<br/>
[[Virginia Wade]], vincitrice a Wimbledon nel 1977, disse: " Qualsiasi fosse la sua posizione nelle classifiche mondiali in qualsiasi momento, Chris è stata una giocatrice talmente straordinaria che, per me, è sempre stata la numero uno".<br/>
[[John McEnroe]], grande campione degli anni 70 e 80, era stupito di come la Evert si sbarazzasse così velocemente ed in modo così schiacciante delle sue avversarie: "Lei era un killer: si presentava vestita in modo gradevole, poi diceva cose giuste e nel frattempo ti aveva già fatto a pezzi".<br/>
[[Martina Navratilova]], la sua eterna rivale: "Penso che nessun'altra giocatrice l'abbia conosciuta e capita come me: Chris era, a livello mentale, nettamente superiore a chiunque".<br/>
Chris Evert ha detto di se stessa:<br/>
"Tutti i sacrifici che ho fatto per il tennis sono stati ripagati: il tennis mi ha dato tanto, mi ha aiutato a trovare un'identità, mi ha fatto sentire qualcuno";<br/>
"Il segreto delle mie vittorie? Sono una perfezionista e, ovviamente, non mi piace perdere";<br/>
"Non sono mai scesa in campo con la supponenza di essere migliore della mia avversaria, semmai con la convinzione che giocando bene avrei potuto batterla";<br/>
"Il pubblico che assisteva ai miei matches mi ha sempre vista come una persona fredda, taciturna, addirittura glaciale e spietata, mentre gli amici e la famiglia mi hanno conosciuta come tutt'altra persona. Tuttavia, io non credo di essermi mostrata al pubblico come una persona diversa da quella che sono realmente e non ho rimpianti per questo: penso che ognuno di noi riveli diversi aspetti della propria personalità nei diversi contesti in cui viene a trovarsi. Evidentemente io in campo ero proprio così".
 
=== La storica rivalità con la Navratilova ===
Tutti gli appassionati di tennis dell'epoca ricordano le sue sfide con Martina Navratilova, che hanno dato luogo alla più lunga rivalità sportiva di tutti i tempi, con 80 incontri disputati ed un bilancio finale favorevole alla Navratilova (43-37).<br/>
La rivalità tra Evert e Navratilova ha caratterizzato quasi un ventennio del tennis femminile, periodo nel quale molte delle finali dei tornei più importanti le vedevano l'una di fronte all'altra: la Navratilova prevaleva in genere sulle superfici più veloci ed in particolare sull'erba, mentre la Evert su quelle più lente.<br/> In generale, la Evert ha prevalso nel periodo tra il 1972 ed il 1981, la Navratilova ha invece prevalso negli anni successivi.<br/>
La Evert è stata in vantaggio negli scontri diretti fino al 1984 e ha subito 13 sconfitte consecutive dalla sua avversaria nel biennio 1983-84, due anni in cui la Navratilova ha dominato saldamente le classifiche mondiali.<br/>
Il punteggio più severo, nella storia delle loro sfide, lo ha inflitto la Evert alla Navratilova, sconfiggendola in un'occasione per 6-0, 6-0 (1981, Finale del Torneo di Amelia Island).<br/>
E' stata proprio la Navratilova l'avversaria che più volte è riuscita a battere la Evert e, d'altro canto, è stata proprio la Evert la giocatrice che in assoluto ha inflitto il maggior numero di sconfitte alla Navratilova.<br/>
La storica rivalità tra Evert e Navratilova ha regalato al tennis alcuni tra i matches più belli e appassionanti di sempre, con giocate di altissimo livello tecnico; quando le due giocatrici si presentavano in finale entrambe in forma e decise a vincere, gli spettatori avevano la possibilità di vedere tutti i colpi possibili riportati nei manuali di tennis e giocati nel modo migliore: i servizi della Navratilova e le risposte al servizio di Chris Evert, le discese e i colpi a rete della Navratilova e i passanti della Evert, le "smorzate" di Martina Navratilova e i pallonetti di Chris Evert.<br/>
Ha detto Chris Evert: “La mia felicità era batterla, quando perdevo ero delusa, ma non devastata. Se non vincevo io il torneo, preferivo toccasse a lei”.<br/>
Tra le altre giocatrici dell'epoca che sono riuscite a battere la Evert in più di un'occasione ricordiamo innanzitutto [[Evonne Goolagong]], con la quale ha disputato diverse finali a Wimbledon e agli US Open e che è stata considerata la sua principale rivale negli anni 70; poi Tracy Austin, sua grande rivale sul finire degli anni 70 e nei primissimi anni 80.
Rivalità di tono minore, invece, quelle con Hana Mandlikova e Andrea Jaeger che, malgrado fossero considerate le nuove promesse del tennis mondiale, riuscirono solo sporadicamente a battere Chris Evert.<br/>
 
=== Le vittorie più schiaccianti ===
Nell'arco della sua carriera, la Evert ha incontrato tutte le più forti giocatrici degli anni 70 e 80, alle quali ha inflitto sconfitte anche molto pesanti. Ricordiamone alcune:<br/>
1972 - Ft. Lauderdale, Finale: Chris Evert b. Billie Jean King 6-1, 6-0.<br/>
1975 - Rye, Finale: Chris Evert b. Virginia Wade 6-0, 6-1.<br/>
1975 - Hilton Head, Finale: Chris Evert b. Evonne Goolagong 6-1, 6-1.<br/>
1977 - Chicago, Finale: Chris Evert b. Margaret Court 6-1, 6-3.<br/>
1981 - Amelia Island, Finale: Chris Evert b. Martina Navratilova 6-0, 6-0.<br/>
1982 - Toyota Championships, Semifinale: Chris Evert b. Tracy Austin 6-0, 6-0.<br/>
1982 - Australian Open, Semifinale: Chris Evert b. Andrea Jaeger 6-1, 6-0.<br/>
1985 - Hilton Head, Finale: Chris Evert b. [[Gabriela Sabatini]] 6-4, 6-0.<br/>
1985 - Hilton Head, Semifinale: Chris Evert b. Steffi Graf 6-2, 6-1.<br/>
1986 - Open di Francia, Semifinale: Chris Evert b. Hana Mandlikova 6-1, 6-1.<br/>
1989 - U.S. Open, Quarto turno: Chris Evert b. [[Monica Seles]] 6-0, 6-2.<br/>
 
=== 1989: il ritiro ===
"Già a 25 anni avevo iniziato a chiedermi quale sarebbe stato il momento giusto per ritirarmi e come avrei fatto a capirlo. Sapevo che nessuno avrebbe potuto dirmelo, che questa decisione l'avrei potuta prendere soltanto io. Tutte le volte che ne parlo con mio padre mi dice di continuare, ma per me è sempre più difficile perché sento che adesso, a 34 anni, il meglio del mio tennis è passato. Sempre più spesso mi trovo a giocare con ragazze che hanno 15 e a volte anche 20 anni meno di me e che non sembrano affatto intimidite nell'affrontarmi: hanno quella fame di vincere e lottare su ogni punto che io, invece, non ho più. Quest'anno ho raggiunto soltanto una finale del Grand Slam e per l'anno prossimo non ho la convinzione di poter fare meglio, anche se mi piacerebbe finire con una grande vittoria". Era il 1988 quando Chris Evert annunciò che l'anno seguente sarebbe stato l'ultimo della sua carriera.<br/>
Ritiratasi nel [[1989]], ha iniziato a collaborare saltuariamente come commentatrice sportiva ed è diventata mamma di tre figli.<br/>
Dal [[1983]] al [[1990]] è stata la presidentessa della [[Women's International Tennis Association]].<br/>
Nel 1996 ha fondato, insieme al padre e al fratello (gli Evert sono una famiglia di tennisti), la "Evert Tennis Academy" che negli ultimi anni è stata ufficialmente accreditata dalla federazione di tennis statunistense.
 
 
{{Tenniste N°1 mondiali}}
 
[[Categoria:Tennisti statunitensi|Evert, Chris]]
 
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