Storia dei Minnesota Vikings e Wikipedia:Pagine da cancellare/Conta/2019 marzo 29: differenze tra le pagine

(Differenze fra le pagine)
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Teo's89 (discussione | contributi)
 
BotCancellazioni (discussione | contributi)
Bot: aggiornamento pagina di servizio giornaliera per i conteggi del 29 marzo 2019
 
Riga 1:
{{Conteggio cancellazioni}}
{{voce principale|Minnesota Vikings}}
{{Conteggio cancellazioni/In corso/Start|20:24, 30 mar 2019 (CET)}}
{{quote|Giovedì sono state concesse le licenze della National Football League a Dallas e Minneapolis-St. Paul: alla entry del Texas per il 1960, a quella delle Twin Cities per il 1961. [...] Per Minneapolis-St. Paul è stato Max Winter, ex proprietario della squadra di basket dei Minneapolis Lakers ed azionista di maggioranza della entry delle Twin Cities, ad accettare la franchigia NFL. [...] Winter ha affermato che si metterà immediatamente al lavoro per organizzare il club di Minneapolis-St. Paul. Ha già detto di avere un general manager in mente oltre che una serie di allenatori. La squadra delle Twin Cities giocherà presso lo stadio Metropolitan attualmente con 25000 posti a sedere ma prossimo ad essere espanso a 40000.<ref name="move">{{cita news|url=http://prod.static.vikings.clubs.nfl.com/assets/docs/star-trib-cover-1960.pdf|pubblicazione=Minneapolis Morning Tribune|data=28 gennaio 1960|accesso=26 marzo 2013|titolo=Twin Cities Granted NFL Football Charter}}</ref>|Minneapolis Morning Tribune, 28 gennaio 1960
{{Conteggio cancellazioni/In corso/Voce|i = 1 |voce = Jacopo Mariani (ottico) |turno = |tipo = consensuale |data = 2019 marzo 29 |multipla = |argomenti = biografie |temperatura = 8 }}
|Dallas and Minneapolis-St. Paul were granted National Football League franchises Thursday: the Texas entry for 1960, the Twin Cities for 1961. [...] For Minneapolis-St. Paul, Max Winter, former owner of the Minneapolis Lakers basketball team and the majority stockholder in the Twin Cities entry, accepted the NFL franchise. [...] Winter said he will go to work immediately to organize the Minneapolis-St. Paul club. He said he has a general manager in mind and also several coaches. The Twin Cities entry will play in Metropolitan stadium seating 25000 now and to be expanded to 40000.
{{Conteggio cancellazioni/In corso/Voce|i = 2 |voce = NethServer |turno = |tipo = semplificata |data = 2019 marzo 29 |multipla = |argomenti = software libero, informatica |temperatura = 4 }}
|lingua=en
{{Conteggio cancellazioni/In corso/Voce|i = 3 |voce = Be Forest |turno = |tipo = semplificata |data = 2019 marzo 29 |multipla = |argomenti = musica |temperatura = 6 }}
|lingua2=it}}
{{Conteggio cancellazioni/In corso/Voce|i = 4 |voce = Celsita |turno = |tipo = semplificata |data = 2019 marzo 29 |multipla = |argomenti = Calabria |temperatura = 0 }}
 
{{Conteggio cancellazioni/In corso/Stop}}
Di seguito viene trattata la storia dei Minnesota Vikings dal 1960 ai nostri giorni.
 
== Le origini, la gestione Van Brocklin ed i cambi al vertice (1960-1966) ==
 
[[File:NFLlogo6069.png|thumb|160px|right|L'NFL fu la Lega nella quale i Vikings confluirono nel 1960]]
Il football professionistico nell'area di [[Minneapolis]] e [[Saint Paul|St.Paul]] iniziò con i [[Minneapolis Marines/Red Jackets]], un team facente parte dell'NFL tra il 1921-1924 e il 1929-1930<ref>{{en}} {{cita libro|autore= Sid Hartman|coautori= Joel A. Rippel|titolo= Sid Hartman's Great Minnesota Sports Moments| anno= 2008| editore= MBI Publishing Company|pagine=p. 116|url=http://books.google.it/books?id=-0PfjTWL0pkC&printsec=frontcover&hl=it&source=gbs_ge_summary_r&cad=0}}</ref>. Da allora, l'ipotesi della nascita di nuovo team professionistico in Minnesota non emerse sino alla fine degli anni '50, quando tre uomini di affari di Minneapolis (Bill Boyer, H. P. Skoglund e [[Max Winter]]), uno di St.Paul (Bernie Ridder jr.) ed uno di [[Duluth]] (Ole Haugsrud), aggiunto in quanto dopo aver venduto alla Lega la licenza dei [[Duluth Eskimos]] ottenne il diritto al 10% di un'eventuale nuova franchigia in Minnesota<ref>{{en}} [http://www.profootballresearchers.org/Coffin_Corner/10-05-350.pdf THE COFFIN CORNER: Vol. 10, No. 5 (1988) - OLE HAUGSRUD REMEMBERS ], <small>URL consultato in data 13 marzo 2013</small></ref>, si dimostrarono fortemente interessati a formare una nuova franchigia nella nuova [[American Football League]] o nella già esistente [[National Football League]]<ref name="move1">{{en}} [http://sportsillustrated.cnn.com/vault/article/magazine/MAG1072969/1/index.htm Birth Of A Very Solvent Baby], <small>URL consultato in data 13 marzo 2013</small></ref>. Vero regista dell'operazione fu Max Winter, già ex-proprietario dei [[Minneapolis Lakers]], che, dopo assistito ad un match di football dei [[Chicago Bears]] nel 1955, rimase affascinato dalla palla ovale e una volta tornato a Minneapolis scrisse una lettera sia alla American Football League che alla National Football League con l'intento di poter iscrivere un nuovo club del Minnesota ad una di esse. All'inizio non ebbe risposta da alcuna delle due leghe, fin quando nel 1959 fu invitato finalmente sia dalla AFL che dalla NFL ad accettare per conto di ciascuna la propria proposta<ref name="move4">{{en}} [http://min.scout.com/2/11599.html The Vikings Timeline - Major news in Vikings History and other notable events.], <small>URL consultato in data 24 marzo 2013</small></ref>. Dopo aver vagliato le due proposte il gruppo di investitori alla fine decise di optare per quella della NFL, e così i futuri Vikings il 28 gennaio 1960 divennero ufficialmente la 14a franchigia a far parte della NFL<ref name="move"/>. Primo presidente della franchigia fu nominato Bill Boyer.
 
[[File:Van_Brocklin_Rose.PNG|thumb|155px|left|Rose e Van Brocklin alla presentazione dell'allenatore-capo alla stampa]]
Il primo dipendente ingaggiato dalla società fu Joe Thomas, ex assistente dell'allenatore ai [[St. Louis Rams|Los Angeles Rams]] consigliato dall'allora commissioner della NFL [[Pete Rozelle]] ed ingaggiato, data la sua abilità di talent scout, per scovare nei college i giovani più talentuosi da mettere sotto contratto nel Draft 1961 e per contrattare con gli altri team della NFL i giocatori giudicati più idonei per il progetto del futuro allenatore<ref name="move1"/>. E sempre dai Rams proveniva Bert Rose jr., il primo general manager dei Purples. Rose, ai Rams direttore della pubblicità, fu consigliato dai proprietari della NFL ed aveva tutte le caratteristiche richieste dal caso: una conoscenza approfondita del mondo del football, aveva lavorato per la promozione di molti club della NFL e a Los Angeles aveva lavorato con un gruppo di cinque proprietari<ref name="move1"/>.
 
Il primo problema cui Rose si trovò davanti, era la vendita di almeno 25.000 abbonamenti, prerequisito fondamentale richiesto dalla NFL: egli aprì la campagna abbonamenti sette mesi dopo il suo ingaggio e a dicembre aveva già venduto 19.000 tessere<ref name="move1"/>. Alla fine gli abbonamenti venduti saranno vicini alle 26.000 unità, con una media di pubblico, nelle partite casalinghe, di 34.586 spettatori, circa l'80% della capacità del [[Metropolitan Stadium]] (40.800 posti). Nel contempo però pensava anche al football giocato e valutava chi ingaggiare come allenatore-capo: i nomi erano molti ma alla fine optò per [[Norm Van Brocklin]], scelta piuttosto azzardata in quanto, sebbene ''l'Olandese Volante'' fosse stato uno dei migliori quarterback in circolazione negli anni '50, essendosi appena ritirato non aveva neanche una stagione da allenatore-capo alle spalle e non poteva di certo garantire quell'esperienza di cui una neonata formazione, quale erano i Vikings, avrebbe forse avuto bisogno<ref name="move1"/>.
 
Il 27 settembre 1960 il nome "Minnesota Vikings" diventa ufficiale: fu Bert Rose, primo General Manager della franchigia, a suggerirlo in quanto secondo lui il nome doveva sia trasmettere terrore negli avversari, e suonare vincente alla squadra e ai propri tifosi, sia essere radicato nel territorio, e Vikings lo era anche in tal senso poiché il Minnesota è uno tra gli stati americani col più alto tasso di immigrati scandinavi<ref name="move2">{{en}} [http://www.vikings.com/team/history/timeline.html History - Timeline], <small>URL consultato in data 18 febbraio 2013</small></ref>.
 
===La gestione Van Brocklin===
[[File:Tarkenton_Scrambling.PNG|thumb|160px|right|Il quarterback [[Fran Tarkenton]]]]
La prestagione dei Vikings comincia nel peggiore dei modi, con i primi tre incontri di esibizione persi. Van Brocklin tuttavia la prende con filosofia ed afferma, scherzosamente, che quando i suoi avranno smaltito le tossine della birra saranno pronti per l'imminente stagione agonistica<ref name="move1"/>. E la prima gara stagionale sembrò dargli clamorosamente ragione in quanto i Vikings riuscirono ad imporsi al Metropolitan, guidati in cabina di regia dal rookie quarterback [[Fran Tarkenton]] subentrato all'infortunato titolare [[George Shaw]], per 37-13 sui [[Chicago Bears]], la franchigia sino a quel momento più titolata della NFL<ref name="move2"/>. Tuttavia il resto della stagione reciterà uno spartito decisamente opposto e i Vikings alla fine chiusero la loro prima stagione con un deludente 3-11-0<ref>{{en}}[http://www.nfl.com/standings?category=conf&season=1961-REG 1961 Regular Season Standings], NFL.com, accesso 8 marzo 2013</ref>. Nel complesso la gestione Van Brocklin fu decisamente al di sotto delle aspettative, in quanto in 6 stagioni i Vikings non riuscirono mai ad accedere ai playoff di post season e riuscirono solo una volta a conseguire un record positivo (nella stagione [[Minnesota_Vikings_stagione_1964|1964]]). Dall'altro lato va invece detto che tale gestione sarà ricordata anche per aver gettato le basi del miglior ciclo di sempre nella storia dei Vikings, con l'ingaggio di giovani di ottime prospettive come il [[defensive tackle]] [[Gary Larsen]], i [[defensive end]] [[Jim Marshall]] e [[Carl Eller]] o lo stesso Fran Tarkenton, tutt'oggi considerato il più grande quarterback di sempre nella storia dei Vikings<ref>{{en}}[http://bleacherreport.com/articles/610369-30-greatest-nfl-quarterbacks-all-time-how-does-aaron-rodgers-compare/page/12 30 Greatest NFL Quarterbacks of All Time: How Does Aaron Rodgers Compare?], <small>URL consultato in data 25 marzo 2013</small></ref><ref>{{en}}[http://nesn.com/2013/02/vote-who-is-the-greatest-quarterback-in-vikings-history/ Vote: Who Is the Greatest Quarterback in Vikings History?], <small>URL consultato in data 25 marzo 2013</small></ref>. E verrà ricordato anche per episodi singolari, come quando nel 1964 nel match contro i [[Detroit Lions]] entrambe le squadre indossarono divise bianche creando confusione tra i giocatori (solo in quella stagione i Vikings usarono le divise bianche per gli incontri casalinghi) o come quando Jim Marshall nel match contro i [[San Francisco 49ers]] dopo aver recuperato un fumble corse, per sbaglio, per 66 yards verso la propria end zone mettendo a segno un safety per i 49ers<ref>{{en}}[http://min.scout.com/2/11652.html The Wrong Way Run], <small>URL consultato in data 26 marzo 2013</small></ref>.
 
===Il cambio di quadri dirigenziali e di guida tecnica===
In questo periodo ci furono inoltre anche diversi cambiamenti a livello societario: il 1° giugno 1964 Bert Rose rassegnò, per motivi personali, le dimissioni in qualità di GM<ref>{{cita news|url=http://news.google.com/newspapers?nid=1129&dat=19640602&id=5H1IAAAAIBAJ&sjid=iGwDAAAAIBAJ&pg=1179,367090|pubblicazione=Pittsburgh Post-Gazette|data=2 giugno 1964|accesso=26 marzo 2013|titolo=Bert Rose Quits As Vikings' GM}}</ref> e l'11 settembre 1964 subentrò al suo posto [[Jim Finks]], già GM ai [[Calgary Stampeders]]<ref name="move2"/>, mentre nel 1965 Winter subentrò a Boyer alla presidenza della franchigia e lo stesso Van Brocklin rassegnò a sua volta le dimissioni nel novembre del 1965, dopo la quarta sconfitta stagionale in nove partite giocate, salvo poi ritirarle 24 ore dopo e firmare nel gennaio del 1966 un rinnovo contrattuale di 5 anni a 50.000 dollari l'anno<ref>{{cita news|url=http://news.google.com/newspapers?nid=1310&dat=19660104&id=y6lVAAAAIBAJ&sjid=_uADAAAAIBAJ&pg=3572,668297|pubblicazione=The Register-Guard|data=26 gennaio 1966|accesso=26 marzo 2013|titolo=Van Gets Another 5 Years}}</ref>. L'idillio con i Vikings stava comunque per consumarsi e l'11 febbraio del 1967 dopo l'ennesima stagione da buttare, e soprattutto dopo aver saputo che la dirigenza averebbe ceduto Tarkenton ai [[New York Giants]], rassegnò di nuovo le dimissioni, stavolta con effetto immediato e senza ritornare sui suoi passi<ref name="move3">{{cita news|url=http://news.google.com/newspapers?nid=1842&dat=19670311&id=EQUsAAAAIBAJ&sjid=HMgEAAAAIBAJ&pg=854,1664635|pubblicazione=Times Daily|data=12 marzo 1967|accesso=26 marzo 2013|titolo=Viks hire Bud Grant}}</ref>.
 
== L'era Grant (1967-1983)==
{| class="toccolours" style="float: right; margin-left: 1em; margin-right: 1em; font-size: 85%; background:#4b306a; color:white; width:27em; border:1px; border-radius:10px; box-shadow: 0px 0px 7px #888888" cellspacing="5"
| style="text-align: left;" | [[File:Citazione.png|20px]]
|-
| style="text-align: left;" | (EN)<br/> "I know the Vikings have the nucleous of a fine football team, i know we can be a contender in a short time."
| style="text-align: left;" | (IT)<br/> "So che i Vikings hanno l'ossatura di una raffinata squadra di football, so che nel giro di poco tempo potremo puntare al titolo."
|-
| style="text-align: left;" |
| style="text-align: left;" |<font color="white">[[Bud Grant]]</font>, 11 marzo 1967<ref name="move3"/>
|}
L'11 marzo 1967, un mese esatto dopo le dimissioni di Van Brocklin, i Vikings, in una conferenza stampa presieduta da Winter e Finks, annunciano il nuovo allenatore-capo [[Bud Grant]]<ref name="move3"/>. Grant, che non aveva alcuna precedente esperienza in NFL nel curriculum ma a differenza di Van Brocklin aveva già allenato a livello professionistico e vinto 4 Grey Cup con i [[Winnipeg Blue Bombers]] nella [[Canadian Football League]], era stato già contattato dai Vikings per divenire primo allenatore della franchigia nel 1961 ma preferì declinare la proposta per poter giocare con la squadra NBA dei [[Los Angeles Lakers|Minneapolis Lakers]], e questo nonostante fosse la prima scelta di Winter<ref name="move4"/>.
 
[[File:Joe_Kapp.PNG|thumb|150px|left|Il quarterback [[Joe Kapp]]]]
Finks aveva in mente una rosa di 4 nomi, che comprendeva oltre a Grant l'assistente-allenatore dei [[Green Bay Packers]], Phil Bengtson, ed altri due assistenti-allenatore con già un'esperienza alle spalle come allenatore-capo in NFL, Nick Skorich dei [[Cleveland Browns]] e Bill McPeak dei Detroit Lions. La rosa fu poi ristretta a due nomi, quello di Grant e quello di Bengtson, ed in seguito, dopo il rifiuto di Bengtson (probabilmente sperava di sostituire [[Vince Lombardi]] quando quest'ultimo avesse lasciato i Packers), si optò infine per Grant<ref>{{cita news|url=http://www.newspapers.com/newspage/612193/|pubblicazione=The Daily Journal|data=11 marzo 1967|accesso=1 aprile 2013|titolo=Harry (Bud) Grant Named New Vikings Head-Coach}}</ref>.
 
La prima stagione di Grant, che vide tralaltro il collocamento dei Vikings nella neonata Central Division, si chiuse con un record negativo e solo tre vittorie a fronte di 8 sconfitte e ben 3 pareggi. Grant dovette far fronte alla partenza della stella del team, Tarkenton, e plasmare il gioco secondo i suoi dettami. Il primo nodo da sciogliere riguardava ovviamente il quarterback: Grant aveva a disposizione Ron VanderKelen, backup di Tarkenton per 4 anni, e Bob Berry, classico drop-back al terzo anno da pro. VanderKelen iniziò coi gradi di titolare, ma l'incipit di stagione fu letteralmente disastroso: 4 sconfitte nelle prime 4 gare. Nel frattempo Grant era corso ai ripari ed aveva fatto mettere sotto contratto da Finks il 29enne [[Joe Kapp]], uno dei migliori quarterback della CFL<ref name="move3"/>, cui affidò subito le redini del gioco della squadra. Il cambio di regia, seppur infruttuoso ai fini della classifica, già compromessa dal pessimo avvio, diede tuttavia un impulso alla produzione di gioco della squadra con l'halfback Dave Osborn ed il fullback [[Bill Brown (giocatore di football americano)|Bill Brown]] che misero assieme oltre 1500 yard corse e 56 ricezioni. Nondimeno Grant curò allo stesso modo la linea difensiva, che tanto deficitaria era stata sotto la gestione Van Brocklin.
 
== Note ==
 
{{references|2}}
 
== Bibliografia ==
 
*{{en}} Jim Bruton, [[Bud Grant]], ''A Tradition of Purple: An Inside Look at the Minnesota Vikings'', Skyhorse Publishing, 2011. ISBN 16-1321-002-7
*{{en}} Patrick Reusse, Amy Klobuchar, Bill Brown, ''Minnesota Vikings: The Complete Illustrated History'', Motorbooks International, 2010. ISBN 07-6033-953-8
*{{en}} Jim Klobuchar, [[Bud Grant]], ''Purple Hearts and Golden Memories: 35 Years With the Minnesota Vikings'', Quality Sports Publications, 1999. ISBN 18-8575-815-4
*{{en}} Ross Bernstein, [[Bud Grant]], Kent Hrbek, Joe Mauer, Lindsay Whalen ''Sixty Years & Sixty Heroes: A Celebration of Minnesota Sports'', Bernstein Books, 2008.
{{Minnesota_Vikings}}
{{Minnesota_Vikings_stagioni}}
 
{{Portale|Sport|Stati Uniti d'America}}
 
[[Categoria:Minnesota Vikings]]